HESJEDAL ”DOMA” LA CAMPERONA, VUELTA ANCORA APERTA
È ancora aperta la Vuelta 2014, anche dopo il duro arrivo in salita alla Camperona, sul quale si sono sfidati a viso aperto i ”big” della classifica, giunti al traguardo distanziati ma non troppo, con il britannico Froome, che pareva fuori gioco ad inizio salita, in grado di guadagnare una manciata di secondi sulla maglia ”roja” Contador e sul nostro Aru. Chi, tra i primi della generale, ha pagato di più, è stato il colombiano Uran, che ha perso quasi un minuto e, con essi, il terzo posto in classifica, ora occupato proprio da Froome. Successo di tappa al canadese Hesjedal, il vincitore del Giro d’Italia del 2012
La Vuelta a Espana entra finalmente nel vivo con la prima di un trittico di tappe di “montagna”. Non ce ne vogliano i colli alpini se definiamo così le tipiche tappe iberiche, dove spesso e volentieri il chilometraggio e il dislivello sono sacrificati a favore di un’unica salita finale, magari dalle pendenze “a rampa di garage”, cioé superiori al 15%. In attesa del “tappone” di lunedì ai Lagos de Somiedo, che presenta un certo numero di colli da scalare, ci siamo goduti oggi la quattordicesima tappa, da Santander a La Camperona, con inedita salita finale caratterizzata da punte, manco a dirlo, che sfiorano il 20%. La Vuelta entra nel vivo e la strada inizia finalmente a darci qualche risposta, a determinare le gerarchie, anche se le sorprese non mancano mai quest’anno e la tappa di oggi non ha fatto per davvero eccezione.
La fuga di giornata ci ha messo un pò a formarsi, ma poi, in prossimità del primo sprint intermedio, si sono sganciati 23 corridori, dal livello medio decisamente elevato. Molti nella fuga (citiamo Leon Sanchez, Arroyo, Sicard, Hesjedal, Kolobnev, Boonen, Paulinho, Zaugg) erano più che semplici gregari o faticatori di giornata e lo si è visto quando i tentativi del gruppo (soprattutto Omega Pharma) di chiudere il gap sono stati sventati grazie all’ottimo ritmo tenuto dai fugaioli, che sono riusciti a giungere alla salita finale con 5′45″ di vantaggio. Le precedenti salite della Collada de la Hoz (corta) e del Puerto de San Glorio (lunga) non avevano detto molto, se non dato l’occasione a Luis Leon Sanchez (Caja Rural) di ragranellare punti per la classifica della montagna, che guiderà alla fine della tappa. E’ stato, dunque, evidente che la vittoria di tappa se la sarebbero giocata i talentuosi attaccanti, creando così la tipica “doppia corsa” (incubo delle regie televisive di ciclismo) sulla sconosciuta salita finale. Infatti anche i “big” erano decisi a darsi battaglia, come dimostrato dalla Sky, che ha attaccato compatta la salita, favorita anche dalle pendenze non troppo elevate della prima parte, mentre solamente i due chilometri finali erano durissimi.
Ben presto il gruppo dei fugaioli si è decisamente scremato e davanti sono rimasti in sette, ondeggianti sulle pendenze esagerate e stretti l’uno con l’altro quasi a volersi sorreggere per non ribaltarsi. Era Romain Sicard (Europcar) a dettare il ritmo, ma a due chilometri dall’arrivo è stato Ryder Hesjedal (Garmin) a voler rompere questa insolita formazione, con una decisa accelerazione. Subito Zaugg (Tinkoff-Saxo) si è lanciato in un contropiede fulmineo, a prima vista decisivo. Ha guadagnato parecchi metri sugli altri e il gap creato è sembrato impossibile da colmare. Hesjedal rimaneva il primo degli inseguitori, ormai tutti distanziati. Il canadese ha prima mantenuto la distanza per poi iniziare ad avvicinarsi lentamente nell’ultimo chilometro, quando lo spettatore avrebbe ancora scommesso il suo euro sulla vittoria dello svizzero. A 70 metri dall’arrivo, però, con le pendenze calate a livelli più ‘umani’, si è invece visto Hesjedal sorpassare Zaugg a doppia velocità ; agile e scattante il canadese, ormai legnoso il vincitore del Lombardia 2011. Il corridore della Garmin è andato così a vincere la tappa, cogliendo la prima vittoria dopo il Giro d’Italia vinto nel 2012, finalmente sbloccandosi e comunque coronando una stagione corsa col cuore e all’attacco. Basta pensare al suo Giro d’Italia o alla settima tappa della Vuelta, dove la vittoria gli è forse sfuggita per una caduta a poco dall’arrivo. Caduta ormai famigerata, anche grazie ad un video ormai virale sul web. Ma questa è un’altra storia.
La storia di oggi si è consumata sulla particolarissima salita della Camperona, dove la gestione delle forze è risultata fondamentale, come dimostrato anche dall’andamento della battaglia tra i corridori che la Vuelta se la stanno giocando.
Dopo il ritmo tenuto dalla Sky è stato Alejandro Valverde ad attaccare per primo. Alberto Contador è stato il più lesto a riprenderlo, con uno scatto fuorisella che ricordava quello dei giorni migliori. Chris Froome, invece, è stato inquadrato a fondo gruppo (un gruppo ancora decisamente folto). Pedalata indecifrabile, volto ancora meno, perché spesso abbassato a guardare il computerino. Nel frattempo su Valverde si sono portati anche i due della Katusha (”Purito” e Moreno), con Fabio Aru rientrato poco dopo. L’”Embatido” della Movistar ha continuato con un forcing sempre meno incisivo, fino a che è scattato il “Pistolero” della Tinkoff, decisamente a gas aperto. Joaquim Rodriguez però lo ha ripreso abbastanza agevolmente, mentre Fabio Aru (che in questo confronto con i migliori al mondo sta dimostrando ottime capacità di gestione dello sforzo, oltre che doti di scalatore sempre più fulgide) è salito del suo ritmo riprendendo i due spagnoli in un secondo tempo. Valverde ha perso le ruote dei migliori e non le troverà più fino all’arrivo. Ma la vera sopresa è stata, dopo uno stacco televisivo sulla fuga, trovare Chris Froome in testa al gruppetto dei quattro migliori, letteralmente risorto dalla coda del gruppo. Il britannico, evidentemente gestitosi nella prima parte senza minimamente curarsi dei rivali, ha iniziato a mulinare con la solita incredibile agilità . Solo Contador (che, però, già dava un pò “di spalle” sul ritmo di ”Purito”) ha provato a seguire le “frullate” dell’uomo Sky, commetteno forse l’errore che gli costerà qualche secondo all’arrivo. Froome è riuscito a scavare un gap e, con Contador affaticato, è stato Fabio Aru a fare il ritmo davanti ai due spagnoli. ”Purito” pedalava bene ma, come spesso sta facendo in questa Vuelta, correndo per lunghi tratti sulle ruote altrui, molto attento e coperto, in attesa di sfruttare il suo famoso scatto in prossimità dell’arrivo. Scatto che è puntualmente arrivato a circa 200 metri dalla linea e che ha permesso al corridore della Katusha di arrivare quasi a riprendere Froome (solo 1″ li separerà ). Contador ha provato a scattare alla sua ruota, nuovamente sopravvalutandosi e cedendo di schianto a 70 metri dalla linea, quasi ripreso da Fabio Aru. Il distacco da Froome è rimasto comunque molto contenuto (7″), mentre il ”Pistolero” è riuscito a staccare il secondo ed il terzo della generale di questa mattina. Valverde è arrivato a 30″ da Froome e da l’impressione di aver già dato il meglio di sè nella prima parte di questa Vuelta. Non dimentichiamo che viene da una top 5 al Tour de France. Uran ha ceduto ben 1′07″ e dimostra come il suo miglioramento a cronometro, che gli è valso maglia rosa provvisoria e secondo posto al Giro, non è stato affiancato da un miglioramento in salita, facendo del buon Rigoberto il più “anglosassone” dei corridori colombiani. A proposito di Colombia, sarebbe stato indubbiamente molto interessante vedere cosa avrebbe combinato Nairo Quintana in una giornata come quella di oggi. Ma il gioco dei “se”, si sa, lascia il tempo che trova, dunque possiamo goderci una Vuelta che, se non ci entusiasmerà per i percorsi, risulta ancora molto aperta e avvincente. Contador cementa la sua leadership, ma oggi l’abbiamo visto un pò affaticato. Chris Froome potrebbe essere capace di tutto e, se la sua condizione ha ancora margine di crescita, può essere un difficile avversario per il ”Pistolero”. Rodriguez sta correndo con grande accortezza ed è sempre lì. Fabio Aru è un gioiello per il ciclismo italiano e, a suon di “non chiediamogli troppo”, ora può seriamente ambire ad entrare nei primi 5 di questa Vuelta “all-stars”. Va benissimo così.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 5:18:10
2 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:00:10
3 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team 0:00:30
4 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:39
5 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:42
6 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:00:52
7 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:01:44
8 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:02
9 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:15
10 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:02:36
11 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:02:37
12 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:02:43
13 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:45
14 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:03:05
15 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:03:21
16 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 0:03:30
17 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:03:37
18 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:42
19 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
20 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:03:49
22 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:04:00
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
24 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:02
25 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:04:07
26 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:08
27 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:04:16
28 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:04:17
29 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:04:27
30 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:04:31
31 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:04:42
32 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:44
33 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
34 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:49
35 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 0:05:07
36 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:05:09
37 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
38 Luis León Sánchez Gil (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:19
39 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:05:43
40 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:15
41 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:07:03
42 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:07:09
43 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:07:12
44 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:07:30
45 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:07:39
46 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:07:59
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:08:14
48 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:08:40
49 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team
50 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 54:20:16
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:42
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:13
4 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:29
5 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:07
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:15
7 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:03:26
8 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:14
9 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:04:36
10 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:04:37
11 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:04:45
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:05:10
13 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:06:02
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:06:18
15 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:07:18
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:08:58
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:10:20
18 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:10:40
19 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:10:43
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:11:31
21 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:14:08
22 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:14:09
23 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:14:43
24 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:14:51
25 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:15:46
26 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:16:18
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:16:39
28 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:19:59
29 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:20:31
30 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:23:02
31 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:27:17
32 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:27:19
33 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:27:20
34 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:28:42
35 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:32:17
36 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:32:58
37 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 0:36:07
38 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:36:42
39 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:38:20
40 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:38:46
41 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:40:08
42 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 0:42:14
43 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:43:46
44 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:44:02
45 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:44:05
46 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:45:10
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:45:37
48 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 0:47:19
49 Luis León Sánchez Gil (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:47:57
50 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:48:00

Froome risorge e va all'attacco sulla Camperona (foto Bettini)