AL CIRCUITO DE GETXO UN AFFARE ITALO-SPAGNOLO

luglio 31, 2014 by Redazione  
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Alla sua ultima uscita di fronte al pubblico amico, la Euskadi conquista il Circuito de Getxo grazie a Carlos Barbero, capace di precedere Luca Chirico e Pello Bilbao al termine di un’offensiva all’ultimo giro. Settimo l’azzurro più atteso, Giovanni Visconti, ancora in via di preparazione verso il Mondiale di Ponferrada.

Per una Continental legata al territorio e prossima alla chiusura come l’Euskadi, era l’ultima occasione per imporsi in “patria”. Carlos Barbero ha avuto la meglio sul detto popolare che recita “Nemo Profeta in Patria” e ha saputo raccogliere una vittoria all’ultima apparizione nei Paesi Baschi della squadra. Una formazione che ha fatto la storia del ciclismo basco in primis, ma anche di quello che spagnolo in generale, che chiuderà i battenti a fine stagione. Buona prestazione anche per gli italiani, che si sono piazzati in 5 nei primi 10.
Era, come detto, la loro ultima gara in programma nei Paesi Baschi, e di conseguenza era molto sentita dai rappresentanti della Euskadi. A questo bisogna aggiungere che il circuito di 17km da ripetere 10 volte era un invito a nozze per il modo di interpretare il ciclismo dei baschi.
La rampa finale ha ispirato chi mirava al bersaglio grosso; infatti, dopo la fuga iniziale di Molina, Zuazubiskar, Bagot e Delle Stelle, conclusasi a due giri dal termine, e un tentativo velleitario di una decina di uomini (tra cui l’italiano Leonardi), l’ultimo passaggio sulla salita di giornata ha dato il fuoco alle polveri e ha di fatto consegnato la vittoria a Barbero, al secondo successo stagionale. Alle sue spalle, si è registrata un’ottima prova dei corridori italiani. Al secondo posto è arrivato infatti Luca Chirico (M.Kvis) davanti a Pello Bilbao, terzo a 2″, e all’esperto José Joaquín Rojas, quarto. La Area Zero ha piazzato Fabio Chinello in quinta posizione, la M.Kvis, invece, è stata protagonista di una grande prova corale, visto che, oltre al secondo classificato, troviamo Daniele Aldegheri sesto e Matteo Busato ottavo; un risultato che è valso la conquista della classifica a squadre. Bene anche Giovanni Visconti, settimo al traguardo.

Mario Prato

Lo spagnolo Barbero, vincitore di giornata

Lo spagnolo Barbero, vincitore di giornata

COLPO MEERSMAN: TAPPA E CLASSIFICA

luglio 31, 2014 by Redazione  
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Il belga Gianni Meersman (Omega-Quick Step) ha conquistato la quinta ed ultima tappa del Giro di Vallonia così come la classifica generale della corsa. Nella tappa ha preceduto allo sprint i connazionali Yves Lampaert (Topsport Vlaanderen) e Jasper Stuyven (Trek); mentre in classifica generale ha rifilato 30″ allo spagnolo Juan Jose Lobato (Movistar) e 33″ allo svizzero Sylvain Dillier (BMC).

Visti i giorni precedenti sembrava proprio che la vittoria e Gianni Meersman non volessero proprio andare d’accordo, ma oggi, alla quinta occasione, il ragazzo belga ha sfoderato uno sprint di potenza misto ad un ingrediente segreto, la grinta e la voglia di vincere, forse mai utilizzati in questi cinque giorni di corsa. Senza contare, inoltre, il grande lavoro che si è sobbarcato la squadra, la quale ha fatto di tutto per proteggerlo e gestirlo, ed in particolare Zdenek Stybar che negli ultimo 20 chilometri ha fatto prima lo stopper e poi ha lanciato il suo delfino belga verso la conquista della vittoria.
Per quanto riguarda la tappa, questa quinta frazione, che partiva da Malmedy per terminare ad A s dopo 180 chilometri di corsa, offriva un percorso decisamente selettivo per via delle nove cotes sparse sul tracciato, ma soprattutto per quei 20 chilometri finali che ricalcavano la ben più famosa Liegi-Bastogne-Liegi: da affrontare in successione Rouche aux Facons, Saint Nicolas e lo strappo di Ans, con l’arrivo però spostato nel centro città.
Subito dopo la partenza partiva in avanscoperta una fuga composta da sette uomini: Gijs Van Hoecke, Kevin Van Melsen (Topsport Vlaanderen), Julien Fouchard (Cofidis), Vegard Stake Laengen (Bretagne – Séché), Maxime Anciaux (Wallonie Bruxelles), Hugo Houle (Ag2r La Mondiale) e Antoine Duchesne (Europcar), i quali riuscivano a prendere un po’ di margine sul gruppo.
Negli ultimi cinquanta chilometri il plotone alzava l’andatura, grazie al lavoro, ancora una volta, dell’Omega-Quick Step, andando a riprendere i battistrada, ormai senza accordo, poco prima dell’imbocco alla Roche aux Facons. Sempre prima della salita provavano ad anticipare il gruppo Boaro e Dron, ma i Lotto-Belisol imprimevano lungo l’ascesa un ritmo che impediva ai battistrada di prendere margine, anzi li annullava del tutto, così come produceva una netta selezione del gruppo facendo vittime illustri quali Meersman, Dillier e Lobato. In pratica, in testa alla corsa rimanevano Stybar, Wellens, Monfort, Vanendert e Boaro, ma ancor prima della discesa rientrava su di loro anche il gruppetto maglia gialla.
Nel tratto di pianura prima del Saint Nicolas usciva dal gruppo Tim Wellens (Lotto-Belisol) che in poco tempo riusciva a guadagnare una ventina di secondi sugli inseguitori, accingendosi ad affrontare in solitaria la famosa cote della Liegi. Sulla salita il belga resisteva molto bene al forcing che si stava producendo alle sue spalle grazie alla Movistar, ritrovandosi ancora con un vantaggio di 20″ nei confronti del gruppo maglia gialla, ancora composto da una trentina di unità.
Negli ultimi cinque chilometri l’Omega-Quick Step alzava il ritmo in maniera sufficiente a riprendere Wellens e per preparare lo sprint a Meersman. Era determinante in questo frangente il contributo di Zdenek Stybar, abile a tirare la volata al compagno di squadra.
Nello sprint finale il trenino dell’Omega rischiava di essere anticipato dallo scatto di Lampaert, ma Meersman, stavolta attentissimo, prima lo affiancava e poi lo sorpassava, vendicandosi in un certo qual modo dello smacco subito ieri da Van Asbroeck, compagno di squadra di Lampaert.
Nell’ordine d’arrivo, dietro ai due belgi ne compariva un altro, il ventiduenne Jasper Stuyven della Trek, il quale andava a completare un podio interamente fiammingo. Alle loro spalle si classificavano nell’ordine Mondory, Laporte, Dillier, Roux, Lastras, Kuznetsov e Stybar.
In classifica generale il trionfo era tutto per Meersman, che grazie ad una super squadra è riuscito a controllare la corsa in tutte le tappe e a mettere il sigillo finale anche dopo quattro secondi posti consecutivi.

Paolo Terzi

Gianni Meersman conquista la quinta tappa e la classifica finale del Giro di Vallonia (foto trworg.be)

Gianni Meersman conquista la quinta tappa e la classifica finale del Giro di Vallonia (foto trworg.be)

IL FOTOFINISH SORRIDE A VAN ASBROECK

luglio 30, 2014 by Redazione  
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Al termine quarta tappa del Giro di Vallonia il belga Tom Van Asbroeck (Topsport Vlaanderen) si dimostra il più veloce del gruppo precedendo il connazionale Gianni Meersman (Omega-Quick Step) ed il russo Viaceslav Kuznetsov (Katusha).
Meersman, nonostante la seconda piazza, rafforza la leadership in classifica generale, ora guidata con un vantaggio di 20″ su Juan Jose Lobato.

Cogliere l’attimo. Frase tanto bella da dire quanto difficile da mettere in pratica. Chi invece oggi è riuscito a coniugare la teoria del detto di Orazio con la pratica è stato Tom Van Asbroeck, giovane velocista belga in forza alla Topsport-Vlaanderen. Nella volata finale della tappa Van Asbroeck è stato abilissimo a saltare sulla ruota buona, quella di Meersman, in un intervallo breve sia in termini temporali che spaziali, per poi bruciarlo negli ultimi 50 metri. Giá, la vittima della giornata è stata ancora Gianni Meersman, piazzatosi in seconda posizione per la quarta volta consecutiva in quest’edizione del Giro di Vallonia.
Per quanto riguarda la tappa, questa quarta frazione della corsa vallone, che partiva da Herve per giungere dopo 174 chilometri a Waremme, presentava un percorso accidentato di saliscendi, o per meglio dire “cotes”, che in caso di alta velocità potevano creare una buona selezione, soprattutto l’ultimo gran premio della montagna, il Mur d’Amay, piazzato a 15 chilometri dalla conclusione.
Nella prima parte di gara partiva come al solito la fuga stavolta composta da quattro corridori: Kevin Van Melsen, Jelle Wallays (TopSport Vlaanderen – Baloise), Stijn Devolder (Trek) e Maxime Anciaux (Wallonie – Bruxelles), i quali riuscivano a strappare cinque minuti dal plotone all’inseguimento.
Nonostante il vantaggio il gruppo, guidato dagli uomini dell’Omega-Quick Step, sapeva con certezza che sarebbe rientrato sui battistrada anche in tempi stretti volendo, ma questo avrebbe aperto di nuovo la corsa a nuovi scatti e quindi l’Omega si poneva sì all’inseguimento ma adoperandosi con cautela.
I fuggitivi venivano ripresi poco prima dell’imbocco dell’ultima salita, il Mur d’Amay, dopo una lunga resistenza di Stijn Devolder. Sull’ultima salita tentavano l’allungo Fedrigo, Lightart e Kochetkov, ma il loro destino era segnato e la loro azione non durava più di tre chilometri.
La selezione causata dalla salita era relativa ed il gruppo constava di circa sessanta unità, con le squadre più importanti ancora ben rappresentate e dunque organizzate a controllare la corsa, che ancora non era chiusa a causa dello scatto di Gijs Van Hecke (Topsport-Vlaanderen), il quale tentava un attacco disperato, stoppato dal gruppo nel giro di due chilometri.
Nella volata finale era Van Asbroeck a sopravanzare e precedere negli ultimi metri Meersman e Kuznetsov. Più indietro si classificavano, nell’ordine, Dillier, Van der Lijke, Breschel, Roux, Ventoso, Lobato e Mondory.
Nulla cambiava in classifica generale se non che il leader, grazie all’abbuono, portava a 20″ il vantaggio su Lobato e a 23 quello su Dillier.
Domani i corridori affronteranno l’ultima tappa, da Malmedy ad Ans, con gli ultimi 20 chilometri che saranno la copia esatta della Liegi-Bastogne-Liegi, in particolare la Roche aux Faucons, il Saint Nicolas e lo strappo di Ans decideranno la corsa, anche se l’arrivo sarà spostato di due chilometri più avanti rispetto a quello della Doyenne.

Paolo Terzi

Lo sprint finale della 4a tappa (foto trworg.be)

Lo sprint finale della 4a tappa (foto trworg.be)

DALLA PIOGGIA SPUNTA LOBATO

luglio 29, 2014 by Redazione  
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Nella terza tappa è lo spagnolo Juan Jose Lobato (Movistar) a vincere regolando in volata il belga Gianni Meersman (Omega-Quick Step) e lo svizzero Sylvain Dillier (BMC).
Grazie al piazzamento e al conseguente abbuono Meersman rafforza il suo primato in classifica generale lasciando il primo inseguitore, Lobato, a 11″.

C’è chi come Nizzolo ieri che ha festeggiato la sua seconda vittoria stagionale e chi, come Lobato, doveva ancora vincere. Oggi, sul traguardo di Neufchateau, il portacolori della Movistar si è liberato di questo peso andando a cogliere la sua prima perla dell’anno con una stoccata da perfetto fiorettista: la pioggia si è fatta sentire per tutta la giornata e la volata è stata piuttosto anarchica a causa della stanchezza, e forse questo aspetto ha favorito Lobato, il quale ha praticamente vinto per distacco su Meersman, ancora secondo.
Per quanto riguarda la tappa, questa terza frazione che partiva da Somme-Leuze per terminare a Neufchateau dopo 179 chilometri di gara, presentava ancora una volta un percorso disseminato di cotes, in particolare nella fase centrale, con una pausa, e quindi pianura, tra i meno 30 e i meno 15 dall’arrivo; poi di nuovo qualche saliscendi nel finale.
Sotto un clima autunnale, nella prima parte di gara partivano in avanscoperta quattro corridori: Sébastien Turgot (AG2R La Mondiale), Christopher Juul Jensen (Tinkoff-Saxo), Ludwig De Winter (Color Code-Biowanze), Antoine Demoitié (Wallonie-Bruxelles), i quali non riuscivano comunque a guadagnare un granché, con il gruppo che controllava le loro mosse ad un distacco massimo di tre minuti grazie ad un lavoro immenso da parte dei corridori dell’Omega Quick Step.
Tuttavia il gruppo riusciva sí a rientrare sui quattro al comando ma non senza fatica, tutto questo quando ancora mancavano 22 chilometri alla conclusione. Al contrario di ieri le squadre dei velocisti non chiudevano la corsa permettendo una notevole serie di scatti e controscatti, tra le quali un’azione comprendente Boaro, Senechal e Courteille durata una decina di chilometri in testa alla corsa.
Quando la gara sembrava presagire un finale scontato da risolversi in volata capitava invece che Stybar ingranava la quinta marcia e salutava il gruppo, ma con 5 chilometri da affrontare in solitaria le sue speranze di successo non erano poi molte. A muoversi in gruppo era la BMC che non voleva permettere il successo del ceco e lo andava a riprendere dopo aver passato lo striscione dell’ultimo chilometro.
In volata, come detto, Lobato faceva la parte del leone ottenendo la sua prima vittoria in maglia Movistar e allungando la striscia di secondi posti consecutivi di Gianni Meersman, giunto a quota a tre. Dietro di loro chiudeva il podio lo svizzero Sylvain Dillier, capace ancora di piazzarsi nei piani alti dell’arrivo.
La costanza di Meersman non premiata dalla vittoria era invece ripagata in termini di secondi in classifica generale, guidata provvisoriamente con un vantaggio di 11″ nei confronti di Lobato e in ottica delle ultime due tappe, le più dure.
In previsione infatti domani la prima delle due frazioni che andranno a decidere il destino di questo Giro di Vallonia: partenza da Herve e arrivo a Warenne condita da 11 cotes, l’ultima, il Mur d’Arnay di prima categoria, posizionato a 15 chilometri dal traguardo.

Paolo Terzi

Lobato alza le braccia al termine della terza tappa (foto trworg.be)

Lobato alza le braccia al termine della terza tappa (foto trworg.be)

NIZZOLO COMPLETA UNA DOMENICA D’ANTOLOGIA PER IL CICLISMO ITALIANO

luglio 28, 2014 by Redazione  
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Nella seconda tappa del Giro di Vallonia è l’azzurro Giacomo Nizzolo ad aggiudicarsi la volata finale precedendo Gianni Meersman (Omega-Quick Step) e Sylvain Dillier (BMC).
In classifica generale Debusschere perde il simbolo del primato a vantaggio del connazionale Meersman.

Grand’Italia che pedala in questa domenica di ciclismo. La vittoria di Vincenzo Nibali al Tour de France è accompagnata dall’affermazione di Giacomo Nizzolo in Belgio. Per il venticinquenne velocista milanese della Trek si tratta del secondo primo posto ottenuto in questa stagione dopo la tappa di Juana Koslay al Tour di San Luis, e quindi dopo un digiuno di circa sei mesi, durante i quali era riuscito a collezione ben cinque podi in altrettante tappe del Giro d’Italia facendo della vittoria una chimera impossibile da raggiungere.
Per quanto riguarda la tappa, questa seconda frazione, che partiva da Peronnes-lez-Antoing per giungere a Perwez dopo 193 chilometri, offriva un percorso più complicato rispetto a ieri per via della presenza di una serie di cotes tra i meno cinquanta e i meno trenta all’arrivo, ma complessivamente non avrebbero potuto rovinare i piani dei velocisti visto che gli ultimi chilometri erano totalmente pianeggianti.
Subito dopo la partenza si formava in testa alla corsa un gruppo composto da quattro atleti: Sebastian Lander (BMC), Ludwig De Winter (Color Code-Biowanze), Julien Stassen (Wallonie-Bruxelles) e Pieter Jacobs (Tosport Vlaanderen-Baloise), i quali racimolavano un vantaggio massimo di otto minuti in corrispondenza del settantesimo chilometro di corsa.
A quel punto il gruppo inseguitore decideva di alzare gradualmente l’andatura per evitare che la fuga guadagnasse ulteriormente, e grazie al lavoro di Lotto, Movistar, Trek e Omega-Quick Step il vantaggio dei quattro al comando iniziava a calare.
A cinquanta chilometri dall’arrivo i fuggitivi cominciavano a disunirsi per la stanchezza che affiorava e qualcuno non dava un apporto sufficiente alla causa, così Lander e Jacobs salutavano la compagnia per tentare di guadagnare più margine possibile sul plotone; ma senza fare i conti con un gruppo davvero risoluto nell’inseguimento, e li riassorbiva a venti chilometri dal traguardo.
Dopo l’annullamento della fuga iniziale le squadre dei velocisti mettevano in sicurezza la corsa da altri attacchi, per giungere con una situazione di gruppo compatto al preludio finale.
Nella volata a ranghi compatti era Nizzolo a tagliare la linea d’arrivo in prima posizione sopravanzando il belga Meersman e lo svizzero Dillier. Completavano la Top Ten: Hutarovich, Debusschere, Kump, Laporte, Van Asbroeck, Van der Lijke e Demotie.
Per Meersman c’è comunque la piccola soddisfazione di vestire la maglia di leader della classifica generale spodestando Debusschere.
Domani prevista un’altra tappa interlocutoria che presenta un’alta possibilità di assistere ad un finale in volata.

Paolo Terzi

Giacomo Nizzolo si impone a Perwez (foto trworg.be)

Giacomo Nizzolo si impone a Perwez (foto trworg.be)

VALLONIA, DERBY BELGA: DEBUSSCHERE BATTE MEERSMAN

luglio 27, 2014 by Redazione  
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Nella tappa d’apertura del Giro di Vallonia sono protagonisti due fiamminghi di nascita, visto che al termine dei 147 chilometri di gara a vincere è stato Jens Debusschere (Lotto-Belisol), che ha preceduto Gianni Meersman (Omega-Quick Step) e lo spagnolo Juan Jose Lobato (Movistar), mentre è rimasto fuori dal podio l’azzurro Giacomo Nizzolo (Trek), piazzatosi quarto.

Aveva vinto l’ultima gara disputata, il campionato nazionale in linea, e dopo un periodo di pausa di circa un mese è tornato alle corse vincendo di nuovo. Sicuramente, per Jens Debusschere, questa continuità di risultati non è un caso: il belga della Lotto-Belisol, nativo di Roeselare, classe 1989, già dalla scorsa stagione aveva dimostrato di sapersi comportare più che degnamente nelle volate di gruppo, mentre quest’anno si è sbloccato proprio al campionato nazionale dopo aver collezionato una miriade di piazzamenti.
Per quanto riguarda la tappa, questa prima frazione, che partiva da Frasnes-les-Anvaing per giungere dopo 147 chilometri a Tournai, offriva un percorso nervoso soprattutto nella fase centrale per la presenza di numerose cotes, le corte salite caratteristiche della Vallonia, invece il finale, ed in particolare gli ultimi 30 chilometri, erano totalmente pianeggianti e quindi favorevoli per un finale in volata.
Nella parte di gara partiva la fuga composta da tre corridori: Zico Waeytens (Topsport Vlaanderen-Baloise), Thomas Wertz (Color Code-Biowanze) e Julien Stassen (Wallonie-Bruxelles), cui il gruppo concedeva al massimo un vantaggio di poco sotto agli otto minuti, ma con la consapevolezza di poterli riprendere prima del traguardo visto quanto il percorso fosse avverso ai battistrada.
Il gruppo dimostrava comunque di far bene i conti andando a riprendere il terzetto al comando quando all’arrivo mancavano ancora venti chilometri, forse ancora troppi. Infatti persistevano ancora i pericoli per il gruppo di perdere la possibilità di disputare la volata e ad approfittare di questa situazione era Jasha Sutterlin, mossosi dopo lo striscione dei meno 10 chilometri, ma ripreso in poche centinaia di metri.
Nella volata finale Debusschere riusciva a precedere di mezza bicicletta il connazionale Meersman e Lobato. Completavano la Top Ten: Nizzolo, Kump, Hutarovich, Verhelst, Van Asbroeck, Bos, Kuznetsov. Gli stessi corridori ricalcavano anche la graduatoria generale con Debusschere primo leader della corsa.
Domani prevista un’altra tappa favorevole agli sprinters con arrivo a Perwez. Meersman si vendicherà ?

Paolo Terzi

Debusschere veste la prima maglia gialla del Giro di Vallonia (foto trworg.be)

Debusschere veste la prima maglia gialla del Giro di Vallonia (foto trworg.be)

ANCORA ORICA IN TOSCANA: DOPO YATES, TOCCA A WEENING

luglio 27, 2014 by Redazione  
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La formazione australiana bissa il successo di Yates al GP Industria & Artigianato grazie a Pieter Weening, che regola in uno sprint ristretto Baugnies e Maikin. Decisiva un’azione nata sullo strappo di Steppe d’Arca. Fondamentale, nel successo dell’olandese, l’apporto dello stesso Yates.

Mentre in Francia andavano in scena l’epilogo trionfale di un ragazzo venuto dal Sud e il ritorno sul podio del Tour di ben due francesi, dopo anni di digiuno e umiliazioni per il movimento ciclistico transalpino, in Italia si è disputato il Giro di Toscana che ha visto, ironia della sorte, un podio tutto straniero.
La corsa toscana che concludeva il weekend ciclistico cominciato ieri con il GP Industria & Artigianato ha visto il successo dell’Olandese Pieter Weening, trentatreenne dell’Orica Green-Edge.
Il veterano olandese ha avuto la meglio regolando i 5 sopravvissuti del gruppo di 15 che ha animato le fasi salienti della gara. Alle sue spalle si sono piazzati Jérôme Baugnies, già quarto ieri, ed il russo Roman Maikin (Rusvelo). Primo italiano Marco Canola (Bardiani), davanti al vincitore di ieri, Adam Yates.
Il luogo strategico della corsa è stato – come era facilmente ipotizzabile – lo strappo di Steppe d’Arca, sfruttato in diverse occasioni da chi, come si dice in gergo, voleva fare la corsa. È stato infatti lì che ha avuto origine la fuga con la F maiuscola che ha movimentato la corsa grazie ai 15 protagonisti, ed è stato ancora quello strappo che ha ridotto il già assottigliato plotoncino ai 5 che si sono giocati il successo finale.
Nonostante la mancanza di nomi di primissimo piano nei cinque che si andavano a giocare il Toscana, i corridori hanno onorato il blasone e la storia della competizione che stavano disputando.
Dopo l’ultimo passaggio su Steppe d’Arca, i più attivi sono stati i due Orica e il portacolori della Bardiani-CSF Canola. Ovviamente, la superiorità numerica ha favorito la squadra australiana, che ha così vinto sia ieri che oggi.

Mario Prato

Il podio del Giro di Toscana 2014 (foto cscarezzo.it)

Il podio del Giro di Toscana 2014 (foto cscarezzo.it)

Buone vacanze

luglio 27, 2014 by Redazione  
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L’aggiornamento degli ordini d’arrivo è sospeso per circa due settimane.
La redazione de www.ilciclismo.it coglie l’occasione per augurare ai suoi lettori buone vacanze

27-07-2014

luglio 27, 2014 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant – Shimano) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, Évry – Parigi, percorrendo 137,5 Km in 3h20′50″ alla media di 41,078 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Kristoff e il lituano Navardauskas. Miglior italiano Alessandro Petacchi (Omega Pharma – Quick Step). L’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) si impone in classifica con 7′37″ sul francese Péraud e 8′15″ sul francese Pinot

LA COURSE BY LE TOUR DE FRANCE

L’olandese Marianne Vos (Rabo Liv Women Cycling Team) si è imposta nella corsa francese, circuito di Parigi, percorrendo 89 Km in 2h00′41″ alla media di 44,248 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Wild e la canadese Kirchmann. Miglior italiana Simona Frapporti (Astana – Be Pink), 9°.

TOUR DE WALLONIE (Belgio)

L’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Team) si è imposto nella seconda tappa, Peronnes-lez-Antoing – Perwez, percorrendo 193,1 Km in 4h51′35″ alla media di 39,735 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Gianni Meersman (Omega Pharma – Quick Step) e l’elvetico Dillier. Meersman è il nuovo leader della classifica con 5″ su Nizzolo e sul belga Debusschere

GIRO DELLA TOSCANA

L’olandese Pieter Weening (Orica – GreenEDGE) si è imposto nella corsa italiana, Empoli – Arezzo, percorrendo 195,6 Km in 4h41′18″ alla media di 41,720 Km/h. Ha preceduto di 6″ il belga Baugnies e il russo Maikin. Miglior italiano Marco Canola (Bardiani – CSF), 4° a 6″

BASSANO – MONTE GRAPPA

L’italiano Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, Bassano del Grappa – Cima Grappa, percorrendo 107,9 Km in 2h55′32″ alla media di 36,881 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Michele Gazzara* (Fausto Coppi Gazzera Videa) e 8″ Antonio Nibali (Marchiol – Emisfero)

*dilettante

ALENTOUR DU TOUR… A PARIGI

luglio 27, 2014 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia – VINCITORE

Il Tour è di Nibali – Il ritratto di un campione – Enzo nel club dei giganti – La festa dell’ultimo giorno – Gimondi si emoziona e brinda per Nibali – Nibali: “Costruito questo successo da lontano” – Vuelta, Giro e Tour! – Il Giro vinto nel 2013 – La cavalcata gialla – Il trionfo di Parigi – Chi è lo Squalo: Passione e semplicità: così è iniziato tutto – Da pulce a Squalo: un vulcano di energia – Perché Nibali può stare con i giganti – Come Coppi e Pantani: tutto il giallo d’Italia (Gazzetta dello Sport)

Nibali, è l’ora del trionfo. Parigi incorona lo Squalo- Il papà di Nibali: «Mi disse smetto. Prese un ceffone e cambiò tutto» – Il messinese nel mito: è il sesto a vincere tutti i Grandi Giri (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Kittel gana al sprint en la coronación de Nibali en París – Nibali: “Es el momento más bonito e importante de toda mi carrera” – Valverde: “Luché hasta el último día, no es un fracaso” – España acaba sin etapas y sin ciclistas en el podio de París – Prudhomme: “Sueño con un Tour con Nibali, Contador, Froome y Quintana” (AS)

La triple corona de Nibali. Ganador de Tour, Giro y Vuelta – (Marca)

Kittel gana la última etapa y Nibali, vencedor – Nibali: “He construido este triunfo escalón a escalón” – Nibali, una estrella en la tierra – Nibali, sexto ciclista que logra un triunfo en las tres grandes (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Nibali wins Tour as Kittel takes final stage (The Independent)

Nibali closes in on Tour victory (The Time)

Kittel wins on Champs-Élysées as Nibali wins Tour (The Daily Telegraph)

Francia

Un maestro et deux ténors – Nibali : «Fantastique, fabuleux» – Peraud : «Jamais, je n’en avais rêvé» – Ça plane pour eux – Hollande félicite Peraud et Pinot (L’Equipe)

Germania (Marcel Kittel)

Kittel gewinnt Abschlussetappe in Paris – Nibali wird Toursieger – Kittel sprintet zum Rekord – Vincenzo Nibali: Chef im Clan der Sizilianer (Berliner Zeitung)

Vierter Etappensieg für Kittel – Nibali feiert den Toursieg – Der „Hai aus Messina“ beißt sich gegen alle durch – (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Il canto degli italiani (Goffredo Mameli)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: TOUR 2015

Il Tour è finito ma gli organizzatori sono già da tempo al lavoro per allestire il palcoscenico dell’edizione 2015. Al momento si sa che la partenza verrà data da Utrecht, nei Paesi Bassi, con una cronometro di 14 Km, che la seconda tappa terminerà sull’isola di Neeltje Jans (sempre nei paesi bassi) e che la terza prenderà le mosse dalla cittadina belga di Anversa. Per tutte le altre “voci” sul percorso vi invitiamo a leggere l’
articolo che ilciclismo.it ha pubblicato alcuni giorni fa

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Luca: “La cartina dove si sta svolgendo l’ultima tappa”
Garzelli: “Non sono giovanissime” (parlando di corridori uomini)
De Luca: “Zotemalk” (Zoetemelk)
Martinello: “In questa piccolo numero d’atleti”
Pancani: “Peraud chiude con novanta minuti di ritardo”
Martinello: “Fila delle ammilaglie”
Martinello: “Perod” (pronunciato senza accento”
Martinello: “Critiche abbastanza nascosti”
Martinello: “Una vittoria anche in 2014″
Pancani: “Per l’ultima voza”
Martinello: “Una latcrima”
Televideo: “Davide Cimolati” (Cimolai)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, Évry – Parigi

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Alexandre Pichot (Team Europcar) a 4′52″
3° Blel Kadri (AG2R La Mondiale) a 5′20″
4° Vasili Kiryienka (Team Sky) a 5′46″
5° Jesus Herrada Lopez (Movistar Team) a 7′26″
Miglior italiano Alessandro De Marchi (Cannondale), 27° a 8′08″

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 50′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 51′44″
4° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 55′57″
5° Jean Marc Marino (Cannondale) a 58′38″

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il sole tramonte dietro lArco di Trionfo (www.capturetheworlds.com)

Il sole tramonte dietro l'Arco di Trionfo (www.capturetheworlds.com)

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