LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-MALO – MÛR-DE-BRETAGNE

luglio 11, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Le montagne sono ancora lontane, ma oggi per il Tour arriva il momento del primo arrivo in salita ufficiale, ai 300 metri scarsi del “Muro di Bretagna”

Per vedere i corridori affrontare le prime montagne dovete pazientare ancora per un bel po’, anche se oggi – a quote ancora collinari – il Tour 2025 proporrà il primo dei suoi 8 arrivi in salita ufficiali, quelli nei quali lo striscione del traguardo coincide con quello del Gran Premio della Montagna. L’arrivo sarà collocato in vetta alla Côte du Menez-Hiez, salita che gli appassionati di ciclismo meglio conoscono con il nome del villaggio bretone nel quale si trova, Mûr-de-Bretagne, e che è gemellata nientemeno che con la mitica Alpe d’Huez. In realtà tra le due salite c’è un autentico abisso e non soltanto per i quasi 1000 chilometri che le separano: le celebre alpe troneggia oltre i 1800 metri di quota e per raggiungerla bisogna pedalare in salita per 14 Km inclinati al 7.9%, movimentati da 21 iconici tornanti; in cima al traguardo odierno si toccheranno a malapena i 287 metri sul livello del mare dopo un’ascesa di 2 Km esatti al 7% che prevede giusto due curve in tutto. E se avete pensato che il toponimo di Mûr-de-Bretagne sia un sinonimo di muro avete preso un granchio (l’etimologia fa riferimento ad una scomparsa cinta muraria), ma non del tutto perchè la Côte du Menez-Hiez presenta effettivamente un tratto di 700 metri caratterizzato da una pendenza media superiore all’11%, tutto in rettilineo. Rappresenta il principale biglietto da visita di questa salita che per il Tour fu semplicemente luogo di passaggio fino al 2011, quando il direttore della Grande Boucle Christian Prudhomme ebbe l’intuizione di farne un arrivo di tappa, tenuto a battesimo dall’australiano Cadel Evans, che regolò in volata un gruppo ridotto dalla salita a nove corridori e che tre settimane più tardi si vestirà di giallo sul traguardo finale di Parigi. In quell’occasione l’arrivo fu “secco” in vetta alla salita – così come avvenne anche nel 2015, quando ci fu la vittoria in solitaria del francese Alexis Vuillermoz – mentre nel 2018 e nel 2021 sarà introdotto il circuito che si affronterà anche quest’anno e che, oltre alla ripetizione dell’ascesa finale, prevede anche la “côte” di Saint-Mayeux (1.3 km al 6.4%): anche in questi casi si assistette a vittorie in solitaria, anche se con pochi secondi di vantaggio sugli avversi, e tagliare per primi la linea d’arrivo furono l’irlandese Dan Martin e l’attuale maglia gialla Mathieu van der Poel, che quel giorno conquistò le insegne del primato per dedicarle al nonno, il mitico Raymond Poulidor, scomparso due anni prima.

METEO TOUR

Saint-Malo: cielo sereno, 22°C (percepiti 24°C), vento moderato da NE (11-21 Km/h), umidità al 67%
Calorguen (Km 51.6): cielo sereno, 27°C, vento moderato da NE (13-30 Km/h), umidità al 48%
La Bouillie (Km 92.5): cielo sereno, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (15-33 Km/h), umidità al 58%
Plédran (Sprint – Km 139.2): cielo sereno, 26°C, vento moderato da NE (16-35 Km/h), umidità al 52%
Mûr-de-Bretagne: cielo sereno, 29°C, vento moderato da NE (17-36 Km/h), umidità al 45%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport
12.25: partenza da Saint-Malo
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
15.25-15.45: traguardo volante di Plédran
16.15-16.40: GPM della Côte du village de Mûr-de-Bretagne
16.20-16.56: primo passaggio dal traguardo (con GPM)
16.35-17.05: arrivo a Mûr-de-Bretagne (GPM)

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79241

RASSEGNA STAMPA

Italia

La Visma di Vingegaard fa arrabbiare Pogacar, Van der Poel nuova maglia gialla per 1″ su Tadej

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Ircu epska etapna zmaga, Pogačar je za sekundo izgubil rumeno majico – Tadej Pogačar se je na mah znebil vseh treh majic (Vittoria di tappa epica per l’irlandese, Pogačar perde la maglia gialla per un secondo – Tadej Pogačar si è sbarazzato di tutte e tre le maglie in un colpo solo)

Delo

Danimarca

Ben Healy kører fra frontgruppe og snupper etapesejr – Detalje viste, at Pogacar havde fuldstændig styr på, hvem han gav den gule trøje til (Ben Healy parte dal gruppo di testa e conquista la vittoria di tappa – I dettagli hanno mostrato che Pogacar aveva il controllo completo su chi affidare la maglia gialla)

Jyllands-Posten

Irlanda

‘It’s unbelievable. It’s what I fought for’ – Brilliant Ben Healy secures Ireland’s first Tour de France stage victory in five years (”È incredibile. È ciò per cui ho lottato” – Il brillante Ben Healy assicura all’Irlanda la prima vittoria di tappa al Tour de France in cinque anni)

Irish Independent

Francia

Le numéro de Healy, Van der Poel en jaune (Il numero di Healy, Van der Poel in giallo)

L’Équipe

Regno Unito

Van der Poel wrestles back yellow as Healy wins stage six (Van der Poel recupera la maglia gialla mentre Healy vince la sesta tappa)

The Guardian

Spagna

Líder por ¡un segundo! (Leader per un secondo!)

AS

Portogallo

Healy estreia-se a vencer no Tour, Van der Poel recupera a amarela (Healy fa il suo debutto vincente nel Tour, Van der Poel recupera la maglia gialla)

Público

Belgio

Vluchter Ben Healy pakt uit met straffe solo en wint zinderende etappe in de Tour, Mathieu van der Poel herovert het geel met één seconde verschil (Il corridore in fuga Ben Healy realizza una forte corsa in solitaria per vincere un’emozionante tappa del Tour, mentre Mathieu van der Poel riprende la maglia gialla per un secondo)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Aanvallende Mathieu van der Poel pakt geel in Tour de France nipt terug van Tadej Pogacar, zege Ben Healy
(L’attaccante Mathieu van der Poel strappa per un soffio la maglia gialla al Tour de France a Tadej Pogacar, vince Ben Healy)

De Telegraaf

Germania

Healy gewinnt als Solist – Van der Poel eine Sekunde vor Pogacar (Healy vince da solista – Van der Poel ha un secondo di vantaggio su Pogacar)

Kicker

USA

Tour de France: Healy wins hilly 6th stage, Van der Poel takes yellow jersey from Pogačar (Tour de France: Healy vince la sesta tappa collinare, Van der Poel toglie la maglia gialla a Pogačar)

The Washington Post

Colombia

Harold Tejada estuvo brillante, Ben Healy ganó la etapa 6 y Tadej Pogacar perdió el liderato (Harold Tejada è stato brillante, Ben Healy ha vinto la sesta tappa e Tadej Pogacar ha perso il comando)

El Tiempo

Australia

Aussie Storer third on Tour stage behind Healy solo (L’australiano Storer terzo nella tappa del Tour dietro Healy in solitaria)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sesta tappa

1° Dylan Teuns
2° Jordi Meeus a 8″
3° Mattéo Vercher s.t.
4° Davide Ballerini a 18″
5° Simone Consonni s.t.

Classifica generale

1° Mattéo Vercher
2° Yevgeniy Fedorov a 4″
3° Silvan Dillier a 1′22″
4° Roel van Sintmaartensdijk a 3′59″
5° Kamil Gradek a 4′38″

Miglior italiano Davide Ballerini, 10° a 5′59″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

4 LUGLIO 1985 – 6a TAPPA: ROUBAIX – REIMS (221.5 Km)

LA GIURIA HA SPOGLIATO VANDERAERDEN

Il belga vince a Reims e riconquista la maglia gialla, ma poi viene declassato* – Maria Canins vince la crono

*Vittoria assegnata a tavolino al francese Francis Castaing

Il muro di Mûr-de-Bretagne visto dal basso e l’altimetria della settima tappa (https://www.ouest-france.fr)

Il muro di Mûr-de-Bretagne visto dal basso e l’altimetria della settima tappa (https://www.ouest-france.fr)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BAYEUX – VIRE NORMANDIE

luglio 10, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Una scorpacciata di colline attende oggi i corridori, in una tappa che non sfigurerebbe nel tracciato della Tirreno-Adriatico e che potrebbe riservare qualche sorpresa alla luce della cronometro disputata ieri.

Se due giorni fa a qualcuno sarà sembrato di pedalare sulle strade della Ligi-Bastogne-Liegi, oggi qualche altro corridore sentirà sulla pelle la brezza della Tirreno-Adriatico. La tappa che si correrà tra Bayeux e Vire assomiglia, infatti, a certe tappacce collinari proposta alla “Corsa dei due mari”, con la differenza che oggi non saranno previsti dei muri a doppia cifra di pendenze, verticali che sono diventate quasi dei biglietti da visita della corsa italiana. Nonostante questa mancanza la sesta frazione del Tour non sarà da sottovalutare e la si può tranquillamente definire un tappone di pianura per via dei quasi 3000 metri di dislivello complessivo, “sbriciolati” tre le undici ascese che proporrà questa tappa, quasi del tutto priva di momenti di respiro tra una collina e l’altra. Si tratterà ovviamente di ascese brevi – la più lunga misura 5.6 Km, la più corta sarà lo strappo conclusivo di 700 metri – ma è facile intuire che su di un tracciato così complicato da controllare potrebbero verificare imboscate da parte di corridori che hanno da recuperare lo svantaggio accumulato nelle prime tappe. Per lo stesso motivo ci sono ottime possibilità che vada in porto la fuga di giornata perchè, proprio a causa del tracciato tormentato, non sarà semplice per il gruppo inseguitore tenere a bada il tentativo e far in modo che il vantaggio non lieviti troppo. Negli finale si potrebbe anche assistere a due corse in una, davanti la lotta tra i fuggitivi per il successo di tappa, dietro la bagarre tra gli uomini di classifica e in entrambi i casi il palcoscenico sarà l’ultima delle sei salite ufficiali previste, la Côte de Vaudry, 1.2 km al 7.2% affrontando i quali il gruppo sarà messo in fila anche dalla ristrettezza della carreggiata. Una volta in vetta mancheranno meno di 5 Km al traguardo e le difficoltà altimetriche non saranno terminate qua perchè a 700 metri dal traguardo una secca curva a gomito a sinistra introdurrà lo strappo conclusivo al 10.2% di pendenza media, l’unico muretto di giornata posto al termine di una tappa che potrebbe riservare qualche sorpresa.

METEO TOUR

Bayeux: cielo sereno, 22°C (percepiti 25°C), vento debole da NE (6-17 Km/h), umidità al 55%
Côte du Mont Pinçon (GPM – Km 35.5): cielo sereno, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da NE (8-20 Km/h), umidità al 49%
Flers (Km 83.9): cielo sereno, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (12-26 Km/h), umidità al 43%
Côte de Mortain (GPM – Km 138): cielo sereno, 26°C, vento moderato da NE (11-25 Km/h), umidità al 41%
Vire Normandie: cielo sereno, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (13-28 Km/h), umidità al 47%

GLI ORARI DEL TOUR

12.15: inizio diretta su Eurosport
12.45: partenza da Bayeux
13.10-13.20: traguardo volante di Villers-Bocage
13.30-13.40: GPM della Côte du Mont Pinçon
14.00-14.10: GPM della Côte de la Rançonnière
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
15.45-16.10: GPM della Côte de Mortain
16.10-16.35: GPM della Côte de Juvigny-le-Tertre
16.35-17.00: GPM della Côte de Saint-Michel-de-Montjoie
17.05-17.35: GPM della Côte de Vaudry
17.10-17.40: arrivo a Vire Normandie

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79211

RASSEGNA STAMPA

Italia

La prima crono è di Evenepoel. Pogacar, maglia gialla e prima sberla a Vingegaard

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Pol ure resnice udarec za izzivalce rumenega Tadeja Pogačarja (Mezz’ora di verità, un duro colpo per gli sfidanti del giallo Tadej Pogačar)

Delo

Danimarca

Pogacar kvaser Vingegaard på enkeltstart og overtager den gule trøje (Pogacar travolge Vingegaard nella cronometro e conquista la maglia gialla)

Jyllands-Posten

Francia

La prise de pouvoir de Pogacar – Une première claque pour Vingegaard (La presa di potere di Pogacar – Un primo schiaffo per Vingegaard)

L’Équipe

Regno Unito

Evenepoel wins time trial as Pogacar powers into yellow (Evenepoel vince la cronometro mentre Pogacar si porta in giallo)

The Guardian

Spagna

Evenepoel rompe el reloj, Pogacar rompe el Tour (Evenepoel rompe il cronometro, Pogacar rompe il Tour)

AS

Portogallo

Pogacar e Vingegaard não estão, afinal, no mesmo patamar no Tour (Dopotutto, Pogacar e Vingegaard non sono allo stesso livello al Tour)

Público

Belgio

Gouden zaak voor Tadej Pogacar, een klap voor Jonas Vingegaard en een tweede Belg die top 20 binnenkomt: zo ziet de stand in de Tour eruit na de tijdrit – Geel, groen én de bollen: Tadej Pogacar is de grote slokop na de tijdrit in de Tour (Un’occasione d’oro per Tadej Pogačar, un colpo basso per Jonas Vingegaard e un secondo belga per entrare nella top 20: ecco la classifica del Tour de France dopo la cronometro – Giallo, verde e puntini: Tadej Pogacar è il grande vincitore della cronometro del Tour)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Mathieu van der Poel verliest in tijdrit geel aan Tadej Pogacar, zege voor Remco Evenepoel (Mathieu van der Poel cede il giallo a Tadej Pogacar nella cronometro, vittoria per Remco Evenepoel)

De Telegraaf

Germania

Evenepoel gewinnt Zeitfahren – Pogacar erobert Gelb – Lipowitz ganz stark (Evenepoel vince la cronometro – Pogacar prende il giallo – Lipowitz molto forte)

Kicker

USA

Evenepoel’s stunning time trial win as Pogačar takes Tour de France yellow jersey (La straordinaria vittoria di Evenepoel nella cronometro mentre Pogačar conquista la maglia gialla del Tour de France)

The Washington Post

Colombia

Remco Evenepoel estalló el Tour de Francia: Tadej Pogacar gana batalla en la crono, es líder y Vingegaard, perdedor (Remco Evenepoel esplode al Tour de France: Tadej Pogacar vince la cronometro ed è in testa, perde Vingegaard)

El Tiempo

Ecuador

Tour de Francia: Tadej Pogacar gana la etapa 4 mientras que Jhonatan Narváez llegó en la posición 14 y ascendió en la general (Tour de France: Tadej Pogacar vince la quarta tappa mentre Jhonatan Narváez arriva 14° e risale nella classifica generale)

El Universo

Australia

Evenepoel wins Tour time trial, Pogacar grabs yellow (Evenepoel vince la cronometro del Tour, Pogacar prende la maglia gialla)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quinta tappa

1° Arnaud De Lie
2° Michael Storer a 35″
3° Victor Campenaerts a 45″
4° Pavel Bittner a 1′03″
5° Kamil Gradek a 1′08″

Miglior italiano: Simone Velasco, 13° a 1′22″

Classifica generale

1° Yevgeniy Fedorov
2° Cees Bol a 18″
3° Mattéo Vercher a 36″
4° Silvan Dillier a 1′18″
5° William Barta a 1′45″

Miglior italiano Davide Ballerini, 16° a 6′25″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

3 LUGLIO 1985 – 5a TAPPA: NEUFCHÂTEL-EN-BRAY – TOURCOING (224 Km)

SOLO KUIPER PAGA IL PAVÉ

L’olandese Manders primo sul traguardo di Roubaix

Il vincitore di Sanremo staccato di 10′ – A disagio anche qualche colombiano – Visentini con i migliori

La Porte Horloge di Vire e l’altimetria della sesta tappa (it.normandie-tourisme.fr)

La Porte Horloge di Vire e l’altimetria della sesta tappa (it.normandie-tourisme.fr)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CAEN – CAEN (cronometro individuale)

luglio 8, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Arriva il momento della prima cronometro al Tour de France 2025. Sul pianeggiante circuito di Caen i cronoman potranno affibiare pesanti distacchi agli scalatori, ma occorrerà calibrare bene le forze per non “distruggersi” nel falsopiano iniziale

Siamo arrivati alla prima tappa a “cinque stelle” del Tour 2025, la prima della due prove contro il tempo individuali, l’unica pienamente apprezzabile dai cronoman poichè l’altra tappa sarà una cronoscalata. Oggi, invece, di salite non se ne vedrà nemmeno l’ombra, anche se il tracciato di questa cronometro non sarà del tutto pianeggiante. Una volta scesi dalla rampa di lancio i corridori si troveranno a percorrere un falsopiano iniziale lungo 3 Km, nel corso del quale si devono superare quasi 50 metri di dislivello, corrispondenti ad una pendenza media del 1.5%. Non si può parlare di salita e probabilmente percorrendo questo tratto i corridori neanche si accorgeranno di questa impalbabile inclinazione, ma se qualche cronoman dovesse decidere di iniziare la tappa a tutto gas potrebbe risentirne nei chilometri successivi; quel che l’occhio non nota, lo sentiranno i muscoli e correranno il rischio di ritrovarsi con il motore ingolfato strada facendo, dissipando il vantaggio accumulato nella prima parte di gara. Molto meglio partire con il freno tirato, per poi lasciar “esplodere” le loro cilindrate nei rimanenti 30 Km, privi di altri ostacoli e che presenteranno i tratti più veloci nel finale, perchè per rientrare a Caen dalle campagne circostanti il capoluogo del Calvados si dovrà percorrere un tratto speculare a quello affrontato in andata, con un falsopiano che stavolta tenderà a scendere in direzione del traguardo (pendenza dell’1% nei conclusivi 5 Km). I corridori più veloci dovrebbero impiegare all’incirca 37 minuti per completare il circuito, viaggiando ad una media superiore ai 53 Km/h, mentre gli scalatori inevitabilmente incasseranno un passivo pesante. Possiamo intuire il probabile esito di questa tappa andando a rispolverare l’ordine d’arrivo della crono di Laval del Tour del 2021, come quella odierna collocata al quinto giorno e caratterizzata da un tracciato altimetricamente quasi simile: al termine dei 27 Km in programma risultò vincitore proprio il grande favorito per la vittoria del Tour 2025, lo sloveno Tadej Pogačar, che nell’occasione viaggiò a 51 Km/h staccando di 18″ l’elvetico Stefan Küng e di 27″ il danese Jonas Vingegaard, mentre l’attuale maglia gialla Mathieu van der Poel si piazzò 5° con un passivo di 31″. Assente in quell’occasione Remco Evenepoel, oggi uno dei favoriti per la vittoria, quel giorno il primo degli scalatori fu il colombiano Rigoberto Urán, che lasciò per strada un minuto e più pesanti furono i ritardi accusati dai colleghi “grimpeurs”.

METEO TOUR

Caen – partenza primo corridore (ore 13.10): cielo sereno, 21°C, vento debole da S (1-12 Km/h), umidità al 50%
Caen – ore 14.00: cielo sereno, 22°C, vento debole da NE (1-13 Km/h), umidità al 49%
Caen – ore 15.00: cielo sereno, 22°C (percepiti 25°C), vento debole da NE (3-15 Km/h), umidità al 50%
Caen – ore 16.00: cielo sereno, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da N (7-20 Km/h), umidità al 54%
Caen – ore 17.00: cielo sereno, 22°C, vento moderato da N (10-25 Km/h), umidità al 58%
Caen – arrivo maglia gialla (ore 17.42): cielo sereno, 21°C, vento moderato da N (11-27 Km/h), umidità al 61%

GLI ORARI DEL TOUR

12.45: inizio diretta su Eurosport
13.10: partenza del primo corridore da Caen
13.45: arrivo del primo corridore a Caen
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
17.05: partenza della maglia gialla da Caen
17.45: arrivo della maglia gialla a Caen

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79208

RASSEGNA STAMPA

Italia

Pogacar, 100 di queste vittorie! Sprint da re, VdP e Vingegaard si arrendono

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Pogačar mojstrsko do svoje 100. zmage (Pogačar raggiunge magistralmente la sua 100esima vittoria

Delo

Danimarca

Pogacar slog Vingegaard og Van der Poel i vild afslutning (Pogacar ha battuto Vingegaard e Van der Poel in un finale selvaggio)

Jyllands-Posten

Francia

Pogacar, 100 royal – 100 victoires à 26 ans, Pogacar dans les pas des plus grands (Pogacar, 100 vittore regali – 100 vittorie a 26 anni, Pogacar segue le orme dei più grandi)

L’Équipe

Regno Unito

Pogacar takes 100th win in thrilling stage four finish but denied yellow jersey (Pogacar conquista la 100esima vittoria nell’emozionante arrivo della quarta tappa, ma gli viene negata la maglia gialla)

The Guardian

Spagna

Pogacar se pone a 100 (Pogacar raggiunge le 100 vittorie)

AS

Portogallo

Almeida entregou uma carta a Pogacar. Dizia: “tens aqui a vitória 100” (Almeida consegnò a Pogacar una lettera. Diceva: “Qui hai la vittoria numero 100″.

Público

Belgio

Tadej Pogacar is de sterkste na sprint met select groepje in Rouen, Mathieu van der Poel behoudt zijn gele trui (Tadej Pogacar è il più forte dopo lo sprint con un gruppo selezionato a Rouen, Mathieu van der Poel conserva la maglia gialla)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Tadej Pogacar troeft Mathieu van der Poel af na heerlijke finale, Nederlander behoudt het geel (Tadej Pogacar batte Mathieu van der Poel dopo una grande finale, l’olandese conserva il giallo)

De Telegraaf

Germania

Pogacar fängt van der Poel im Sprint ab und verpasst doch Gelb (Pogacar raggiunge van der Poel in volata ma manca ancora la bandiera gialla)

Kicker

USA

Pogačar claims 100th career win, beating Van der Poel in sprint on stage 4 of Tour de France (Pogačar ottiene la 100esima vittoria in carriera battendo Van der Poel in volata nella quarta tappa del Tour de France)

The Washington Post

Colombia

Tadej Pogacar, insaciable: ganó la caótica etapa 4 del Tour de Francia en el embalaje y celebró su victoria 100 (Tadej Pogacar, insaziabile: ha vinto allo sprint la caotica tappa 4 del Tour de France e ha festeggiato la sua 100esima vittoria)

El Tiempo

Ecuador

Tour de Francia: Tadej Pogacar gana la etapa 4 mientras que Jhonatan Narváez llegó en la posición 14 y ascendió en la general (Tour de France: Tadej Pogacar vince la quarta tappa mentre Jhonatan Narváez arriva 14° e risale nella classifica generale)

El Universo

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quarta tappa

1° Mattéo Vercher
2° Jordi Meeus a 35″
3° Biniam Girmay s.t.
4° Roel van Sintmaartensdijk s.t.
5° Valentin Paret-Peintre a 1′48″

Miglior italiano: Mattia Cattaneo, 8° a 1′58″

Classifica generale

1° Yevgeniy Fedorov a
2° Mattéo Vercher a 11″
3° Cees Bol a 15″
4° William Barta a 34″
5° Silvan Dillier a 37″

Miglior italiano Davide Ballerini, 18° a 5′54″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

2 LUGLIO 1985 – 4a TAPPA: FOUGÈRES – PONT-AUDEMER (239 Km)

ECCO IL FAVOLOSO ANDERSEN

Il danese compagno di Hinault toglie la maglia gialla a Vanderaerden

La quarta tappa vinta dallo sconosciuto olandese Solleveld in volata sull’italiano Leali e su un gruppetto comprendente anche Kuiper, Herrera e il nuovo leader – Oggi il pavé di Roubaix

La chiesa di Santo Stefano a Caen e l’altimetria della quinta tappa (www.abbayes-normandie.com)

La chiesa di Santo Stefano a Caen e l’altimetria della quinta tappa (www.abbayes-normandie.com)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): AMIENS – ROUEN

luglio 8, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Il Tour lasciare la regione dell’Alta Francia, teatro delle prime tre frazioni, e si trasferisce in Normandia con una tappa dal tracciato interessante, il cui finale ricorda quello della Liegi-Bastogne-Liegi. Le ultime 5 edizioni della classica vallone se le sono sparite Pogacar ed Evenepoel e per questo anche oggi pomeriggio si prospetta un’altra pagina di grande ciclismo.

Oggi ai corridori sembrerà di esser teletrasportati indietro nel tempo e nello spazio allo scorso 27 aprile, giorno nel quale si è disputata la Liegi-Bastogne-Liegi. Non si troveranno sulle strade della Vallonia, ma quelle normanne daranno l’illusione di disputare la Liegi al punto che il tratto finale della tappa di Rouen potrebbe essere espiantato e trapiantato su quello conclusivo della Doyenne e il risultato finale cambierebbe di poco. E se pensiamo a come sono andate a finire le ultime 5 edizioni (vittoria di Roglic nel 2020, doppietta di Evenepoel nel 2022-2023, tripletta di Pogacar nei restanti anni) già ci viene l’acquolina in bocca al pensiero dello spettacolo che oggi i big ci potranno proporre, anche se c’è la possibilità che decidono di giocare al risparmio per non sprecare troppe energie in vista della cronometro prevista domani. Questa Liegi in salsa “rouennais” inizierà a 50 Km dal traguardo, introdotta da una salita pedalabile ma dal nome suggestivo, “Côte Jacques Anquetil” (3.5 Km al 3.6%), così battezzata perchè si conclude nei presso del castello che il cinque volte vincitore del Tour acquistò nel 1961 per farne la sua residenza. Il ruolo che alla Liegi spetta alla Redoute oggi sarà affidato alla Côte de Belbeuf, muro di 1300 metri al 9.3% con tratto centrale di mezzo chilometro all’11.8%, che sarà seguito senza respiro dalla Côte de Bonsecour (900 metri al 7.2%), altra salita con dedica perchè in vetta si transiterà accanto al monumento che ricorda Jean Robic, il vincitore del primo Tour del dopoguerra, famoso con il soprannome di “Testa di vetro” per essersi fracassato il cranio durante la Parigi-Roubaix del 1944. Entrati in Rouen, la pedalabile Côte de la Grand’Mare (1.8 Km al 4.7%) farà da aperitivo alle tremende Rampe di Sant’Ilario, che stanno al percorso di questa tappa come l’ascesa della Roche aux Faucons sta a quello della Liegi: lunghe appena 800 metri e quasi tutte tracciate in rettilineo, con la sola intromissione di due strette e ravvicinate curve a gomito, propongono un’inclinazione media del 10.6% e un micidiale tratto di 200 metri al 17%. Chi perderà le ruote dei migliori lassù difficilmente riuscirà a recuperarle, considerato che si scollinerà a poco più di 5 Km all’arrivo e che nei mille metri conclusivi la strada riprenderà debolmente a salire.

METEO TOUR

Amiens: pioggia debole (0.4 mm), 18°C, vento moderato da NO (19-41 Km/h), umidità al 63%
Marseille-en-Beauvaisis (Km 41.6): pioggia debole (0.2 mm), 18°C, vento moderato da NO (20-43 Km/h), umidità al 64%
Saussay-la-Campagne (Km 89.9): parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da NO (18-36 Km/h), umidità al 59%
Côte Jacques Anquetil (GPM – Km 128.2): nubi sparse, 19°C, vento moderato da NO (15-36 Km/h), umidità al 55%
Rouen: cielo sereno, 20°C, vento moderato da N (14-37 Km/h), umidità al 51%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.35: partenza da Amiens
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
16.20-16.40: GPM della Côte Jacques Anquetil
16.40-17.00: traguardo volante di Saint-Adrien
16.45-17.05: GPM della Côte de Belbeuf
16.55-17.20: GPM della Côte de Bonsecours
17.05-17.30: GPM della Côte de la Grand’Mare
17.15-17.40: GPM della Rampe Saint-Hilaire
17.20-17.45: arrivo a Rouen

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79200

RASSEGNA STAMPA

Italia

Colpo di reni di Merlier, che beffa per Milan. VdP resta in giallo, Philipsen si ritira

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Dva huda padca v sprintu. Merlier ugnal Milana – Tadej Pogačar bo podprl učno pot mladih borcev proti raku (Due cadute pesanti in volata. Merlier sorpassa Milan – Tadej Pogačar sosterrà il percorso di apprendimento dei giovani combattenti contro il cancro)

Delo

Danimarca

Europamester Merlier vinder tæt massespurt i Dunkerque – Philipsen brækker kraveben og ribben i Tour-styrt (Il campione europeo Merlier vince la volata di gruppo a Dunkerque – Philipsen si frattura clavicola e costole in un incidente al Tour)

Jyllands-Posten

Francia

Merlier sort du chaos – Fracture de la clavicule et côte cassée pour Philipsen (Merlier emerge dal caos – Philipsen ha la clavicola e una costola rotte)

L’Équipe

Regno Unito

Sprint leader Philipsen crashes out as Merlier wins chaotic stage three (Il leader delle volate Philipsen cade mentre Merlier vince la caotica terza tappa)

The Guardian

Spagna

Merlier gana al esprint entre bostezos y caídas – El primer amarillo se despide tras una dura caída: Philipsen, KO (Merlier vince lo sprint tra sbadigli e cadute – La prima maglia gialla dice addio dopo una brutta caduta: Philipsen, KO)

AS

Portogallo

Tour: Tim Merlier vence ao sprint 3.ª etapa marcada por quedas (Tour: Tim Merlier vince in volata, terza tappa segnata dalle cadute)

Público

Belgio

Tim Merlier wint ontsierde massasprint in derde Touretappe, Jasper Philipsen komt zwaar ten val en moet Tour verlaten (Tim Merlier vince lo sprint di gruppo rovinato nella terza tappa del Tour, Jasper Philipsen cade pesantemente e deve lasciare il Tour)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Mathieu van der Poel behoudt gele trui op dramatische derde Tour-dag, ritzege Tim Merlier – Jasper Philipsen loopt meerdere breuken op bij dramatische val in Tour de France, straf voor Bryan Coquard (Mathieu van der Poel conserva la maglia gialla nel drammatico terzo giorno del Tour, vittoria di tappa di Tim Merlier – Jasper Philipsen subisce fratture multiple in una caduta drammatica al Tour de France, punizione per Bryan Coquard)

De Telegraaf

Germania

Merlier siegt auf der 3. Etappe – Bauhaus wird Dritter – Kollision im Sprint: Auftaktsieger Philipsen muss nach Sturz aufgeben (Merlier vince la terza tappa – Bauhaus terzo posto – Scontro in volata: il vincitore della gara d’apertura Philipsen deve ritirarsi dopo una caduta)

Kicker

USA

Tour de France: Belgian rider Merlier wins third stage, Pogačar finishes safely (Tour de France: il belga Merlier vince la terza tappa, Pogačar arriva sano e salvo)

Washington Post

Colombia

Santiago Buitrago, Tadej Pogacar y Jonas Vingegaard, ‘ilesos’ de brutales caídas en la etapa 3 del Tour de Francia – El Tour de Francia sufre una dura baja: Jasper Philipsen abandona la prueba tras brutal caída en la etapa 3 (Santiago Buitrago, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard sono rimasti illesi dopo i brutali incidenti verificatisi nella terza tappa del Tour de France – Il Tour de France subisce una grave perdita: Jasper Philipsen si ritira dalla corsa dopo una brutta caduta nella terza tappa)

El Tiempo

Ecuador

Etapa 3 del Tour de Francia, jornada de viento y estrategia: Narváez mantiene posición en la clasificación general (Terza tappa del Tour de France, giornata di vento e strategia: Narváez mantiene la sua posizione nella classifica generale)

El Universo

Australia

Merlier edges out Milan after crash-marred Tour stage (Merlier supera Milan dopo una tappa del Tour rovinata dagli incidenti)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della terza tappa

1° Emilien Jeannière
2° Jordi Meeus s.t.
3° Laurence Pithie s.t.
4° Laurenz Rex s.t.
5° Georg Zimmermann s.t.

Miglior italiano: Gianni Moscon, 16°.

Classifica generale

1° Cees Bol
2° William Barta a 19″
3° Yevgeniy Fedorov s.t.
3° William Barta s.t.
4° Silvan Dillier a 22″
5° Pablo Castrillo a 1′32″

Miglior italiano Simone Consonni, 33° a 5′52″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

1 LUGLIO 1985 – 3a TAPPA: VITRÉ – FOUGÈRES (cronometro a squadre – 73 Km)

HINAULT, PRIMO COLPO AL TOUR

La Vie Claire vince la crono e il bretone sfiora la maglia gialla

Ha inflitto 30″ di penalizzazione a Vanderaerden, che ne conserva 32 in classifica, e guadagnato vantaggi vistosi su Kelly, sui colombiani e sugli spagnoli – Con lui avanza Le Mond – Buona difesa della Carrera, quinta – Visentini è 34° a 2′6″

La cattedrale di Rouen e l’altimetria della quarta tappa (www.viaggiautori.it)

La cattedrale di Rouen e l’altimetria della quarta tappa (www.viaggiautori.it)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VALENCIENNES – DUNKERQUE

luglio 7, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Seconda occasione per i velocisti sulle strade del Tour 2025. Il vento potrebbe essere ancora protagonista, ma le previsioni annunciano che dovrebbe essere prevalentemente contrario rispetto al senso di marcia dei corridori, condizione che impedisce l’innesco dei temuti ventagli

A Thierry Gouvenou, disegnatore ufficiale del Tour 2025, va detto un bel “bravò” per esser riuscito a tracciare la prima settimana interamente nel nord della Francia, zona nella quale le salite di certo non pullulano, rendendola comunque molto interessante e non noiosa. Nei primi nove giorni sono stati, infatti, collocate ben 5 tappe che potrebbero lasciare il segno in classifica, a partire da quella disputata ieri verso Boulogne-sur-Mer, mentre le altre si disputeranno consecutivamentre tra domani e venerdì. Le rimanenti quattro frazioni saranno “affaire” per velocisti, come quella odierna che condurrà in 178 Km a Dunkerque partendo da Valenciennes, cittadina situata a una decina di chilometri dalla celebre foresta dell’Arenberg. Nei primi 50 Km il percorso andrà, infatti, a intersecare a più riprese il tracciato della Parigi-Roubaix, lambendone alcuni dei tratti più celebri (come quello di Mons-en-Pévèle) ma senza proporre nemmeno un metro di pavé. Concretamente non s’inconterà alcuna difficoltà altimetrica nei primi 145 Km e l’altimetria – fatto piuttosto raro al Tour – avrà l’aspetto di un elettrocardiogramma piatto fino ai piedi dell’unica salita inserita nel tracciato, che riporterà i corridori a Cassel. Vi si era già transitati sabato durante la prima tappa, ma stavolta si salirà da un versante diverso e leggermente più impegnativo, ma comunque sempre facilissimo (2.3 Km al 4.2%), ostacolo superato il quale mancheranno 31 Km all’arrivo. Nel tratto conclusivo la tappa riprenderà la fisionomia della prima parte, ma avrà un aspetto ancora più scorrevole per la presenza di lunghi rettilinei nei quali le squadre dei velocisti avranno spazio a sufficienza per ridurre progressivamente le distanze dai fuggitivi di giornata. Non dovrebbe, invece, costituire oggi un grosso problema il vento, pur essendo previste decise folate, fino a 55 Km/h: i bollettini meteo lo annunciano contrario alla marcia dei corridori, condizione che renderà quasi impossibile per le squadre più attrezzate aprire i famigerati “ventagli”, le fratture in seno al gruppo a causa delle quali fior di campioni possono perdere anche parecchi minuti.

METEO TOUR

Valenciennes : pioggia debole (1.4 mm), 16°C, vento moderato da NO (15-36 Km/h), umidità al 81%
Mons-en-Pévèle (Km 49): parzialmente nuvoloso, 17°C, vento moderato da N (20-42 Km/h), umidità al 71%
Béthune (Km 95.3): parzialmente nuvoloso, 19°C, vento forte da N (25-51 Km/h), umidità al 55%
Cassel (GPM – Km 147.4): nubi sparse, 18°C, vento forte da N (26-53 Km/h), umidità al 61%
Dunkerque: nubi sparse, 17°C, vento forte da N (28-54 Km/h), umidità al 62%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Valenciennes
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
15.55-16.15: traguardo volante di Isbergues
16.35-17.00: GPM della Côte de Cassel
17.15-17.40: arrivo a Dunkerque

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79193

RASSEGNA STAMPA

Italia

Van der Poel! Sprint vincente su Pogacar e Vingegaard a Boulogne sur Mer ed è maglia gialla

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Van der Poel hitrejši, Pogačarjeva stotica še pride (Van der Poel più veloce, il centesimo di Pogačar deve ancora arrivare)

Delo

Danimarca

Hollandsk stjerne var hurtigst – Vingegaard med helt fremme (La stella olandese è stata la più veloce: Vingegaard in testa)

Jyllands-Posten

Francia

Le triomphe de Van der Poel – Van der Poel, l’homme qui sait battre Pogacar (Il trionfo di Van der Poel – Van der Poel, l’uomo che sa come battere Pogacar)

L’Équipe

Regno Unito

Van der Poel sprints to stage two victory and into yellow jersey (Van der Poel vola verso la vittoria della seconda tappa e conquista la maglia gialla)

The Guardian

Spagna

Van der Poel evita el 100 de Pogacar (Van der Poel evita la centesima vittoria di Pogacar)

AS

Belgio

Twee op twee voor Alpecin-Deceuninck: Mathieu van der Poel maakt favorietenrol waar en slaat dubbelslag in de Tour (Due su due per l’Alpecin-Deceuninck: Mathieu van der Poel si conferma il favorito e conquista la doppietta al Tour)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Waanzinnig: Mathieu van der Poel grijpt ritzege en gele trui in Tour de France (Pazzesco: Mathieu van der Poel conquista la vittoria di tappa e la maglia gialla al Tour de France)

De Telegraaf

Germania

Van der Poel siegt vor Pogacar und Vingegaard – Starkes Lipowitz-Solo nicht belohnt (Van der Poel vince davanti a Pogacar e Vingegaard – Il forte assolo di Lipowitz non viene premiato)

Kicker

USA

Tour de France: Van der Poel holds off Pogačar to win rainy stage 2 (Tour de France: Van der Poel tiene a bada Pogačar per vincere la piovosa seconda tappa)

Washington Post

Colombia

Santiago Buitrago aguantó ataques de Jonas Vingegaard y Tadej Pogacar en la segunda etapa del Tour de Francia (Santiago Buitrago ha respinto gli attacchi di Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar nella seconda tappa del Tour de France)

El Tiempo

Ecuador

Van der Poel gana la segunda etapa y es nuevo líder del Tour de Francia: Jhonatan Narváez llegó en el puesto 56 (Van der Poel vince la seconda tappa e diventa il nuovo leader del Tour de France: Jhonatan Narváez conclude al 56° posto)

El Universo

Australia

Van der Poel edges out Pogacar to claim yellow jersey (Van der Poel supera Pogacar e conquista la maglia gialla)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della seconda tappa

1° Davide Ballerini
2° Cees Bol s.t.
3° Søren Wærenskjold a 19″
4° Yevgeniy Fedorov s.t.
5° Marco Haller s.t.

Classifica generale

1° Cees Bol
2° Yevgeniy Fedorov a 19″
3° William Barta s.t.
4° Silvan Dillier a 22″
5° Pablo Castrillo a 1′32″

Miglior italiano Simone Consonni, 33° a 5′52″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

30 GIUGNO 1985 – 2a TAPPA: LORIENT – VITRÉ (242 Km)

IL TOUR RIPETE IL SUO COPIONE

Anche nella 2a tappa volatone vinto da Matthys davanti a Kelly e Vanderaerden

Gli stessi uomini di sabato nelle prime cinque posizioni, con l’italiano Bontempi 5° – Classifica invariata, oggi cronosquadre

La spiaggia di Malo-les-Bains a Dunkerque e l’altimetria della terza tappa (www.les-marees.com)

La spiaggia di Malo-les-Bains a Dunkerque e l’altimetria della terza tappa (www.les-marees.com)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LAUWIN-PLANQUE – BOULOGNE-SUR-MER

luglio 6, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Un paio di interessanti muri movimenteranno il finale della seconda frazione e sul traguardo di Boulogne-sur-Mer quasi certamente sarà festeggiata una maglia gialla diversa da quella schieratasi al via da Lauwin-Planque

Ricorderete che lo scorso anno il Tour partì dall’Italia e che la seconda tappa terminò a Bologna con un doppio passaggio sulla ripidissima salita diretta al santuario della Madonna di San Luca. Ebbene oggi la carovana della Grande Boucle potrebbe avere l’illusione di esser tornati nel capoluogo emiliano e non soltanto per l’assonanza con il nome della località d’arrivo, Boulogne-sur-Mer. Il finale della seconda tappa, infatti, ricorda per certi versi quello della frazione conquistata dal francese Kévin Vauquelin per la presenza di due brevi muri, più corti e leggermente meno ripidi rispetto al San Luca ma comunque in grado di lasciare il segno. Dopo le inattese scintille tra i big viste nel finale di Lilla altre potrebbero far la sua comparsa oggi pomeriggio, anche perchè già ci sono uomini di classifica che devono recuperare e quasi sicuramente sul podio di Boulogne-sur-Mer non salirà lo stesso corridore partito in maglia gialla da Lauwin-Planque, il belga Jasper Philipsen, perchè i velocisti saranno inevitabilmente respinti dalle difficoltà altimetriche di giornata. Nei primi 178 Km il tracciato della seconda tappa non proporrà nulla di particolarmente sostanzioso poi, quando all’arrivo mancheranno circa 30 Km, il gruppo si ritroverà ai piedi della Côte du Haut Pichot: è il primo dei due muri sopranzi citati, 1 Km e 100 metri di lunghezza e una pendenza media del 9.2%, dato che sale all’11.8% se si prendono in considerazione i 600 metri conclusivi. 22 Km più avanti ci si troverà ad affrontare l’altra “verticale”, quella di Saint-Étienne-au-Mont, che è praticamente un clone della precedente (numeri simili, anche se il finale è un pelo meno ripido) e che vanta un precedente in corsa risalente alla “Quattro Giorni di Dunkerque” del 2017, quando fu ripetuta 4 volte nel finale della tappa di Le Portel, vinta in solitaria dal francese Sylvain Chavanel. Anche stavolta saremo in fin di corsa perchè dopo lo scollinamento di questo secondo muro mancheranno poco meno di 8 Km al traguardo, ma le difficoltà di giornata non saranno ancora ultimate. Immediatamente dopo la “côte” di Saint-Étienne-au-Mont dovrà essere superato un ultimo GPM – Côte d’Outreau, soli 800 metri ma al 7.8% di pendenza media – e in dolce salita saranno anche i 1200 metri conclusivi verso la cittadella fortificata di Boulogne-sur-Mer.

METEO TOUR

Lauwin-Planque: pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento moderato da SO (18-39 Km/h), umidità al 72%
Mont-Saint-Éloi (Km 38.7): pioggia debole (0.1 mm), 20°C, vento moderato da SO (18-39 Km/h), umidità al 73%
Côte de Cavron-Saint-Martin (GPM – Km 104.3): pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento forte da O (26-51 Km/h), umidità al 72%
Énocq (Sprint – Km 154.6): pioggia debole (0.1 mm), 19°C, vento forte da SO (27-53 Km/h), umidità al 73%
Boulogne-sur-Mer: nubi sparse, 18°C, vento forte da SO (30-56 Km/h), umidità al 79%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport
12.35: partenza da Lauwin-Planque
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
14.55-15.15: GPM della Côte de Cavron-Saint-Martin
16.05-16.30: traguardo volante di Énocq
16.35-17.05: GPM della Côte du Haut Pichot
17.05-17.40: GPM della Côte de Saint-Étienne-au-Mont
17.10-17.45: GPM della Côte d’Outreau
17.20-17.50: arrivo a Boulogne-sur-Mer

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79189

RASSEGNA STAMPA

Italia

Tour, zampata di Philipsen nella prima tappa di Lilla: “La maglia gialla era un sogno…” – Ganna, 1ª tappa amara. Cade, riparte, ma la schiena fa male: ritiro. Stagione da reinventare

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Philipsen najhitrejši za tri dolžine kolesa – Pogačar je bil na preži, Roglič padel v vetrovno past (Philipsen è il più veloce con tre lunghezze di bici in più – Pogačar era di guardia, Roglič è caduto nella trappola del vento)

Delo

Danimarca

Jasper Philipsen vinder første etape – Vingegaard stjæler tid fra stor konkurrent (Jasper Philipsen vince la prima tappa – Vingegaard ruba tempo a un grande concorrente)

Politiken

Francia

Philipsen premier Maillot Jaune, Evenepoel piégé (Philipsen prima maglia gialla, Evenepoel intrappolato)

L’Équipe

Regno Unito

Tour de France 2025: Philipsen wins chaotic first stage as Evenepoel and Roglic suffer (Tour de France 2025: Philipsen vince la caotica prima tappa, Evenepoel e Roglic soffrono)

The Guardian

Spagna

Evenepoel y Roglic caen en la primera trampa (Evenepoel e Roglic cadono nella prima trappola)

AS

Portogallo

João Almeida foi apanhado num “corte” e já perdeu tempo na Volta a França (João Almeida è rimasto coinvolto in un “taglio” e ha già perso tempo al Tour de France)

Público

Belgio

Jasper Philipsen sprint oppermachtig naar eerste gele trui in Lille, Remco Evenepoel verliest meteen tijd na waaierspektakel (Jasper Philipsen scatta in modo superbo verso la prima maglia gialla a Lilla, Remco Evenepoel perde subito tempo dopo lo spettacolo dei tifosi)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Jasper Philipsen pakt gele trui in Tour de France mede dankzij Mathieu van der Poel (Jasper Philipsen conquista la maglia gialla al Tour de France grazie anche a Mathieu van der Poel)

De Telegraaf

Germania

Philipsen gewinnt Auftaktetappe und schlüpft ins Gelbe Trikot (Philipsen vince la tappa d’apertura e infila la maglia gialla)

Kicker

Colombia

Tadej Pogacar y Jonas Vingegaard dan golpe a Remco y Roglic en el Tour de Francia: Jasper Philipsen ganó la etapa (Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard battono Remco e Roglic al Tour de France: Jasper Philipsen vince la tappa)

El Tiempo

Ecuador

Jasper Philipsen gana la primera etapa del Tour de Francia 2025; Jhonatan Narváez terminó en el puesto 89 (Jasper Philipsen vince la tappa di apertura del Tour de France 2025; Jhonatan Narváez conclude all’89° posto)

El Universo

Eritrea

Strong Start by Biniam Girmay at 112th Tour de France (Ottimo inizio per Biniam Girmay al 112° Tour de France)

Shabait

Australia

Philipsen in yellow as Vingegaard shows intent in Tour (Philipsen in giallo mentre Vingegaard mostra l’intenzione di spettacolizzare il Tour)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della prima tappa e prima classifica generale

1° Lenny Martinez
2° Lewis Askey a 2′40″
3° Thibau Nys s.t.
4° Mattéo Vercher s.t.
5° Mathieu Burgaudeau s.t.

Miglior italiano Simone Velasco, 15° a 2′40″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

29 GIUGNO 1985 – 1a TAPPA: VANNES – LANESTER (256 Km)

VANDERAERDEN SCALZA HINAULT

Sul traguardo di Lanester la volata è del belga Matthys

Gli abbuoni hanno deciso il cambio della Maglia – Adesso il francese in classifica è staccato di 32 secondi – Nello sprint si è rivisto Bontempi che ha conquistato il quarto posto (terzo Kelly) – Cronoprologo donne: La Canins (7°) si difende bene

La basilica di Notre-Dame a Boulogne-sur-Mer e l’altimetria della seconda tappa (www.evancy.fr)

La basilica di Notre-Dame a Boulogne-sur-Mer e l’altimetria della seconda tappa (www.evancy.fr)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LILLA – LILLA

luglio 5, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Parte da Lilla la 112a edizione del Tour de France con una prima tappa che vedrà protagoniste le ruote veloci. Nei prossimi giorni entreranno in scena i favoriti alla vittoria finale, su tutti Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard.

E adesso Tour! Poco più di un mese dopo la fine del Giro d’Italia arriva il momento della seconda grande corsa a tappe stagionale, che anche quest’anno vivrà sulla sfida tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, con lo sloveno che parte ancora con i galloni di grande favorito per il successo finale. Il sipario sulla 112a edizione della Grande Boucle si aprirà sulla cittadina di Lilla, il capoluogo della regione dell’Alta Francia scelto per dare il via alla corsa transalpina dopo che le tre precedenti edizioni erano scattate fuori dai confini nazionali (e così sarà anche nel 2026 e nel 2027, essendo già stati assegnati i “Grands Départs” rispettivamente a Barcellona ed Edimburgo). Lilla era già stata sede di partenza nel 1994, quando sulle sue strade si era disputato un tradizionale cronoprologo vinto dallo specialista britannico Chris Boardman, mentre stavolta la prima maglia gialla andrà a fasciare il torso di un velocista. Il Tour, infatti, nel 2025 si aprirà con un frazione in circuito di 185 Km prevalentemente pianeggiante anche se non mancheranno le occasioni, tre nello specifico, per assegnare la prima maglia a pois di miglior scalatore. Il primo GPM di questa edizione s’incontrerà a una quarantina di chilometri dal via, quando si affronteranno i 1000 metri al 7.6% della Côte de Notre-Dame-de-Lorette, la salita più breve tra le tre in progamma ma anche la più ripida. Superata la prima metà della tappa è, invece, prevista la pedalabile salita verso Cassel (1.8 Km al 3.8%), delle tre di giornata la più nota perchè da diversi anni questo borgo ospita l’arrivo della tappa regina della “Quattro Giorni di Dunkerque”, corsa che si disputa a maggio in concomitanza con il Giro d’Italia. L’ultimo Gran Premio della Montagna, piazzato a 45 Km dall’arrivo, sarà assegnato ai 145 metri del Mont Noir, percorsa una salita di 1.3 Km al 6.2% che termina a breve distanza dal confine con il Belgio e che per questo motivo è stata spesso inserita nel tracciato della Gand-Wevelgem. Qui si esauriranno le difficoltà altimetriche di giornata ma non le difficoltà che potrebbe offrire la prima tappa perchè oggi le previsioni meteo annunciano vento forte con folate che raggiungeranno e talvolta supereranno i 55 Km/h. Elevato, dunque, è il rischio che si inneschino le temute rotture del gruppo che potrebbero costringere qualche “pesce grosso” a inseguire fin dal primo giorno.

METEO TOUR

Lilla – partenza: parzialmente nuvoloso, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (22-49 Km/h), umidità al 32%
Côte de Notre-Dame-de-Lorette (GPM – Km 41.2): cielo coperto, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (22-47 Km/h), umidità al 36%
La Motte-au-Bois (Sprint – Km 87.5): parzialmente nuvoloso, 21°C, vento forte da O (26-51 Km/h), umidità al 61%
Cassel (GPM – Km 106): parzialmente nuvoloso, 20°C, vento forte da SO (27-55 Km/h), umidità al 69%
Mont Noir (GPM – Km 139.7): parzialmente nuvoloso, 21°C, vento forte da SO (25-52 Km/h), umidità al 64%
Lilla – arrivo: cielo coperto, 22°C, vento moderato da SO (20 -49 Km/h), umidità al 56%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.40: partenza da Lilla
14.00: inizio diretta su Rai2
14.30-14.40: GPM della Côte de Notre-Dame-de-Lorette
15.30-15.45: traguardo volante di La Motte au Bois
15.55-16.10: GPM della Côte de Cassel
16.35-16.55: GPM del Mont Noir
17.35-18.00: arrivo a Lilla

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79184

RASSEGNA STAMPA

Italia

Il Tour non è solo il duello Pogacar-Vingegaard. Occhio anche agli altri big – Nibali: “Pogacar favorito, ma al Tour Vingegaard si trasforma”

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Slovenec že šestič prvi favorit za zmago na Touru – Pred nami stresen začetek Toura, z dežjem in sunki vetra do 60 km/h (Lo sloveno è il primo favorito a vincere il Tour per la sesta volta – Ci aspetta un inizio di Tour stressante, con pioggia e raffiche di vento fino a 60 km/h)

Delo

Francia

Pogacar face à lui-même – Vingegaard a-t-il les armes pour rivaliser avec Pogacar? (Pogacar di fronte a se stesso – Vingegaard ha le carte in regola per competere con Pogacar?)

L’Équipe

Regno Unito

Pogacar and Vingegaard renew rivalry in tricky and tortuous opening (Pogacar e Vingegaard rinnovano la rivalità in un inizio difficile e tortuoso)

The Guardian

Spagna

La etapa del día: el primer maillot amarillo para un posible esprint (Tappa del giorno: la prima maglia gialla per una possibile volata)

AS

Portogallo

Pogacar vai a França com Almeida, um carteiro que toca sempre duas vezes (Pogacar va in Francia con Almeida, un postino che suona sempre due volte)

Público

Belgio

“We gaan de eerste dagen maffe dingen krijgen”: ons Tourpanel over het eerste geel, de zwakte van Evenepoel en of Van Aert nog moet meesprinten (”Nei primi giorni vedremo cose pazzesche”: il nostro panel del Tour sul primo giallo, la debolezza di Evenepoel e se Van Aert dovrebbe ancora scattare)

Het Nieuwsblad

Germania

Drama geht in den fünften Akt: Die Duelle zwischen Pogacar und Vingegaard (Il dramma entra nel quinto atto: i duelli tra Pogacar e Vingegaard)

Kicker

Colombia

Tour de Francia 2025 y su duro recorrido: el trazado día a día y por dónde ver la competencia desde este sábado (Il Tour de France 2025 e il suo percorso impegnativo: la distribuzione giorno per giorno e dove vedere la gara a partire da questo sabato)

El Tiempo

Ecuador

Jhonatan Narváez debutará en el Tour de Francia 2025 con el UAE Team Emirates este sábado 5 de julio (Sabato 5 luglio Jhonatan Narváez debutterà al Tour de France 2025 con l’UAE Team Emirates)

El Universo

Australia

Gambler O’Connor ready to take risks at Tour de France (Il giocatore O’Connor pronto a correre rischi al Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è finito il Tour nel 2024

1° Mark Cavendish
2° Davide Ballerini a 25″
3° Jarrad Drizners a 10′50″
4° Cees Bol a 15′00″
5° Luca Mozzato a 23′35″

Maglia nera: Tadej Pogacar, 141° a 6h23′11″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

27 GIUGNO 1985 – RADUNO DI PARTENZA A PLUMELEC

HINAULT «QUI VINCO IO»

Scatta il Tour – Il fuoriclasse francese parla subito da superfavorito in una corsa che sembra fatta apposta per lui

Il capitano della Vie-Claire concede delle chances solo al compagno di squadra LeMond – Gli avversari infatti non appaiono irresistibili – Visentini e Caroli puntano a qualche successo parziale

28 GIUGNO 1985 – PROLOGO: PLUMELEC (6.8 Km)

HINAULT COMINCIA DA HINAULT

Il vincitore del Giro d’Italia fa sul serio già nel prologo

In 6800 metri ha staccato tutti gli avversari – Il migliore degli italiani, Visentini, quarantacinquesimo – Oggi via anche al Tour donne

La cittadella fortificata di Lilla e l’altimetria della prima tappa (lillesecret.com)

La cittadella fortificata di Lilla e l’altimetria della prima tappa (lillesecret.com)

GIUGNO 2025, BARRA A DRITTA E AVANTI TUTTA VERSO IL TOUR

giugno 7, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Calato il sipario sul Giro d’Italia è ora di pensare al Tour de France che scatterà tra un mese. Il Delfinato sarà una vera e propria prova generale della Grande Boucle, ma anche le altre brevi corse a tappe che si succederanno nel mese di giugno si annunciano interessanti.

<!–adsense–>

È appena calato il sipario sul Giro e già sono affissi i cartelloni che annuncio il prossimo grande show ciclistico, il Tour de France. La Grande Boucle quest’anno prenderà il via sabato 5 luglio da Lilla e della sua scenografia già si conoscono da tempo i dettagli. Anche il cast è fatto, almeno per quel che riguarda i primattori, ora bisogna prepararsi per la parte e il mese di giugno calza a pennello per questo lavoro, grazie a una serie di corse a tappe ideali per le “prove generali”. E la prova generale per eccellenza del Tour è il Criterium del Delfinato (8-15 giugno), soprattutto perché al via tradizionalmente si schierano quelli che saranno i principali protagonisti dell’imminente Grande Boucle e, infatti, alla 77a edizione della competizione transalpina saranno iscritti il vincitore del Tour 2024 Tadej Pogacar, il suo principale avversario Jonas Vingegaard e il terzo incomodo Remco Evenepoel. Una settimana esatta dopo la conclusione del Giro d’Italia a Roma la prima bandierina del via sarà abbassata a Domérat, sede di partenza della frazione d’apertura, 189 Km e un percorso collinare per arrivare a Montluçon dopo aver affrontato un circuito di una trentina di chilometri che prevede di ripetere per tre volte lo strappo della Côte de Buffon (600 metri al 9% con un muretto finale di 200 metri al 13%), che dovrà essere superato per l’ultima volta a soli 7 Km dall’arrivo, un finale che prende per la gola i cosiddetti “finisseur”. Tra Prémilhat e Issoire per 205 Km si svolgerà quella che dovrebbe essere la prima di tre tappe riservate ai velocisti, i quali dovranno prima digerire i saliscendi che la “tormentano”, mentre più complicato per qualcuno di loro sarà il finale della successiva Brioude – Charantonnay (la tappa più lunga, 207 Km) perché sicuramente qualche sprinter sarà respinto dalla Côte du Château Jaune, salita di 1.2 Km al 9.6% da scavalcare a 19 Km dall’epilogo. E i big della classifica? In questi primi tre giorni dovrebbero rimanersene buoni buoni nelle retrovie per poi fare il loro ingresso in scena nella quarta tappa, una cronometro individuale lunga poco più di 17 Km che si correrà tra Charmes-sur-Rhône e Saint-Péray, centri collegati da un tracciato veloce ma non troppo poiché gli organizzatori hanno previsto che non si dovrebbero superare i 50 Km orari a causa della presenza di un tratto in salita di quasi 2 Km all’8% che spezzerà la pianura a metà del viaggio. È stata definita “hilly”, collinare, la successiva tappa che in 183 Km condurrà da Saint-Priest a Mâcon, ma le quattro ascese che sono state inserite nel tracciato non saranno per nulla “pepate” e, considerato che dopo l’ultimo colle mancheranno 27 Km all’arrivo, non è escluso che a imporsi oggi sia una velocista. La musica sarà destinata a cambiare nelle ultime tre frazioni interamente disegnate in montagna, cominciando con quella che da Valserhône porterà i corridori in 127 Km a Combloux, dove la linea del traguardo sarà tirata ai 1190 metri della Côte de la Cry, al termine di un’ascesa di 8.8 Km al 7.4% che riserverà i tratti più ostici nei primi 2.4 Km al 9.5%, coincidenti con la mitica Côte de Domancy, la salita che fu inserita nel durissimo percorso dei mondiali del 1980, evento che si ripeterà nel 2027 quando la rassegna iridata tornerà a Sallanches. Il penultimo giorno di gara andrà in scena il pezzo forte del Delfinato 2025, un tappone che non sfigurerebbe nel tracciato del Tour e che in 132 Km concentrerà tre interminabili salite, tra le quali spiccano due “moloch” della Grande Boucle: dopo la partenza da Grand-Aigueblanche prima ci si dovrà arrampicare fino a quasi 2000 metri del Col del Madeleine (24.7 Km al 6.1%) per poi salire ancora più in alto e scollinare i 2063 metri del Col de la Croix-de-Fer (22.4 Km al 7%), mentre il tratto conclusivo si svolgerà lungo la strada d’accesso alla stazione di sport invernali di Valmeinier 1800, che prevede 16.2 Km al 6.8%. Terminerà a due passi dal confine con l’Italia la frazione conclusiva che l’indomani si correrà sulla distanza di 134 Km tra Val-d’Arc e Val-Cenis, dove il traguardo sarà posizionato nel cuore dell’Altopiano del Moncenisio, 5 Km dopo aver scollinato la cima dell’omonimo valico (10 Km al 7%).

Il Delfinato ha raggiunto lo status di “prova generale” del Tour grazie all’acquisizione della gara da parte di ASO e del suo trasloco dalla sua precedente collocazione settembrina. Questo spostamento ha fatto passare quasi in secondo piano il più vetusto e prestigioso Giro di Svizzera, che solitamente viene prescelto solo da alcuni tra i big in ottica Tour de France. L’edizione 2025, in calendario dal 15 al 22 giugno, presenterà un tracciato più favorevole agli scalatori rispetto al Giro del Delfinato, pur essendo meno impegnativo della corsa francese. Chi punta alla vittoria finale potrebbe già fare un tentativo nella tappa d’apertura perché il circuito di 130 Km disegnato attorno a Küssnacht prevede d’affrontare la breve ma impegnativa salita della Michaelskreuz (3 Km al 9%) a 14.5 Km dal traguardo. Dopo la ripartenza da Aarau il giorno dopo si farà rotta in 177 Km verso lo Schwarzsee (letteralmente Lago Nero), sulle cui sponde terminerà la prima delle cinque tappe caratterizzate dall’arrivo in salita, anche se al traguardo non sarà assegnato il Gran Premio della Montagna essendo quella conclusiva una salita facilissima (5 Km al 3.3%) e nemmeno quelle che si affronteranno in precedenza proporranno numeri da selezione. Aarau darà il via anche alla terza frazione, con un finale in quota come il giorno precedente, anche se saranno più impegnativi i chilometri conclusivi perché la salita finale verso Heiden (anche qui nulla di particolarmente trascendentale, sono solo 3.4 Km al 5.3%) sarà immediatamente preceduta da due GPM consecutivi da affrontare nel giro di poco tempo, 5 Km al 6.4% per il primo, 2.1 Km al 7.4% per il secondo. Per vedere i corridori affrontare la prima grande salita bisognerà attendere la quarta tappa, quando si raggiungeranno i 2115 metri del Passo dello Spluga, da approcciare dal versante elvetico (9 Km al 7.2%) quando mancheranno 47 Km al traguardo di Piuro: l’Italia tornerà così a ospitare un arrivo di tappa del Giro di Svizzera a 27 anni dall’ultima volta, quando una frazione terminò a Varese con il successo del francese Laurent Jalabert sull’elvetico Beat Zberg e sul corridore di casa Stefano Garzelli. Considerata l’interminabile discesa verso la Valchiavenna difficilmente quella di Piuro sarà una frazione in grado di creare grande selezione, rimandata al tappone (quasi 3900 metri di dislivello) in programma il giorno successivo e interamente disegnato sulle strade del Canton Grigioni: si partirà da La Punt-Chamues-ch e si andranno a superare altri due passi over 2000 – lo Julierpass (7.3 Km al 6.5%) e il San Bernardino (7.9 Km al 5.7%) – prima della doppia ascensione finale verso Santa Maria in Calanca, la prima parziale (4.5 Km al 9.8%) e la seconda completa (6.8 Km al 9.1%). Ci sposterà quindi a Coira per il via dell’unica frazione destinata ai velocisti, che troveranno strade adatte ai loro mezzi viaggiando in direzione di Neuhausen am Rheinfall, cittadina dalla quale poi ci si rimetterà in viaggio per raggiungere Emetten, il comune del Canton Nidvaldo che avrà l’onore di ospitare il traguardo delle ultime due frazioni, entrambe con arrivo in salita ma con finali totalmente diversi. La penultima sarà caratterizzata da un tracciato di media montagna che avrà i suoi momenti clou nella salita di 5.3 Km all’8.2% del GPM di Bürgenstock, da scollinare a circa 17 Km dall’arrivo, a sua volta posto al termine di un tratto di 3.9 Km all’8.3%. Per la decisiva cronoscalata dell’ultimo giorno la linea del traguardo sarà spostata molto più in alto, ai 1272 metri della località di Stockhütte, per raggiungere la quale si dovranno percorrere 10 Km, quasi tutti in salita e tutta impegnativa poiché si pedalerà “accompagnati” da una pendenza media del 9%.

Se ci fossero corridori desiderosi di preparare il Tour lontano dalla pressione dei media potranno scegliere tra due corse a tappe più brevi e meno stressanti anche sul piano della pressione mediatica. La prima di queste è il Giro di Slovenia (4-8 giugno), il cui svolgimento quest’anno è stato anticipato di una settimana rispetto alle solite date e che dunque terminerà il giorno della partenza del Delfinato. Delle cinque frazioni in programma le prime tre saranno “affaire” per velocisti mentre a decidere la corsa sarà verosimilmente l’arrivo in salita previsto il quarto giorno, quando si dovrà affrontare la salita di 13 Km al 7.4% che condurrà al traguardo presso la stazione sciistica di Golte. Come puntualmente avviene dal 1996, la tappa finale terminerà a Novo Mesto, dove al posto della solita passerella conclusiva pro velocisti si dovrà percorrere un solo giro di un circuito di 16 Km che ha il suo punto focale nel muro di Trška, 1500 metri al 10.5% con un picco massimo del 20%.

Se il Giro di Slovenia si è spostato è rimasta stabile nella sua tradizionale posizione la Route d’Occitanie (18-21 giugno), che torna in calendario dopo un anno d’assenza perché l’edizione 2024 era stata annullata a causa della concomitanza con il passaggio, negli stessi giorni, del viaggio della torcia olimpica verso Parigi. La corsa francese, che è di fatto un clone in salsa pirenaica del Delfinato, si aprirà quest’anno con una breve cronometro, una tipologia di tappa che in questa gara non veniva proposta dal 2016, quando non aveva adottato l’attuale denominazione e si chiamava ancora Route du Sud. I dieci chilometri e rotti che il primo giorno si dovranno percorrere tra Saint-Affrique e Roquefort-sur-Soulzon, il centro famoso per la produzione dell’omonimo formaggio, avranno l’aspetto di una cronoscalata per via dei primi 5 Km da percorrere in salita (media del 4.7%) e in leggera ascesa (4.7%) saranno anche gli ultimi 1.7 Km. L’unico traguardo alla portata dei velocisti sarà quello della seconda tappa, anche se non saranno semplicissimi i 196 Km che si dovranno percorrere tra Gignac e Carmaux e in particolare alcuni sprinter potrebbero soffrire la salita di Requista – 5.3 Km al 6.2%  –  che si dovrà scavalcare a 65 Km dal traguardo, a sua volta preceduto da un paio di brevi “côtes” non ufficiali, l’ultima da scavalcare a una dozzina di chilometri dall’arrivo. Come da tradizione al terzo giorno si disputerà il tappone di alta montagna che – a differenza delle più recenti edizioni, nelle quali si era andati alla scoperta di salite inedite – proporrà due storiche salite del Tour de France, il Col du Tourmalet (2136 metri, 17 Km al 7.5%) e quella che terminerà presso la stazione di sport invernali di Luz Ardiden (1695 metri, 13.6 Km al 7.5%), alla quale si giungerà partendo da Pujaudran e percorrendo complessivamente 174 Km. Altri tre colli pirenaici presi a piene mani dai tracciati della Grande Boucle – Col de Portet d’Aspet (4 Km al 9.2%), Col de la Core (14 Km al 5.9%) e Col de Latrape (5.5 Km al 7.8%) – si affronteranno nel corso della tappa conclusiva, Saint-Gaudens – Saint-Girons di 128 Km, ma essendo inseriti in decrescendo di difficoltà e lontani dall’ultimo traguardo (36 Km da percorrere dopo l’ultimo GPM) difficilmente riusciranno a sovvertire la classifica scritta dal tappone del Tourmalet.

L’ultimo appuntamento di un certo rilievo prima del via del Tour sarà il campionato nazionale italiano che, per quanto riguarda la categoria elite (donne e under23 gareggeranno a Boario Terme), si correrà domenica 29 giugno in Friuli, su di un tracciato di 240 Km che ancora non è stato svelato nei dettagli e che si svolgerà tra San Vito in Tagliamento e Gorizia, dove si giungerà dopo un breve sconfinamento in Slovenia e aver ripetuto più volte le salite di San Floriano del Collio e di Monte Calvario. È già stato presentato, invece, il tracciato unico delle cronometro sulle quali il 26 giugno si sfideranno i migliori cronomen di tutte le categorie (elite, donne e under23), che dovranno percorrere 28 Km in totale pianura tra Morsano al Tagliamento e San Vito al Tagliamento

Nel mese di giugno non si assisteranno soltanto alle grandi manovre in vista del Tour poiché si tornerà a parlare di Giro d’Italia con la 48a edizione della Corsa Rosa destinata agli under23, che da tre anni a questa parte ha preso il nome di Giro Next Gen (15-22 giugno), letteralmente “Giro della Prossima Generazione”. L’unica cronometro inserita nel tracciato si affronterà il primo giorno, quando si dovranno percorrere contro il tempo poco più di 8 Km sulle pianeggianti strade di Rho. Dalla stessa cittadina lombarda, alle porte del capoluogo, scatterà la prima tappa in linea, che in 148 Km condurrà a Cantù, dove è stato disegnato un circuito a continui saliscendi che metterà a dura prova i velocisti e che strizza l’occhio ai finisseur per via dello strappo in cima al quale sarà posto il traguardo. Imitando quanto fatto lo scorso anno, gli organizzatori hanno piazzato al terzo giorno la prima delle due tappe d’alta montagna, che prenderà le mosse da Albese con Cassano – paese natale di Fabio Casartelli, del quale quest’anno cade il 30° anniversario della morte – per portarsi in 143 Km ai 1659 metri del Passo Maniva, dove si giungerà al termine di una salita di 10 Km al 7.5% che ha già ospitato questa corsa nel biennio 2018-2019, quando lassù s’imposero due colombiani, Alejandro Osorio e Andres Camilo Ardila. Temporaneamente lasciate le montagne la corsa si trasferirà sulle colline emiliane per una tappa di 133 Km che da Manerbio condurrà a Salsomaggiore Terme, dove si giungerà una trentina di chilometri dopo aver superare l’ascesa al Valico di Sant’Antonio (5.5 Km al 5.6%), forse troppo facile per ostacolare del tutto l’arrivo allo sprint nella nota località curativa del parmense. Più complicato sarà il tracciato della tappa di 153 Km che introdurrà la corsa in Piemonte, sulle cui strade si disputeranno per intero le rimanenti tre frazioni: nella quinta si pedalerà da Fiorenzuola d’Arda a Gavi per 153 Km, salendo strada facendo prima ai 1142 metri del Passo del Penice (13 Km al 6.7%) e poi ai 361 metri del Passo Coppi, ascesa che ha questo nome perché i suoi 2.8 Km al 5.8% terminano alle porte di Castellania, paese natale del Campionissimo. Le colline del Monferrato saranno il teatro del finale della terzultima frazione, 155 Km da Ovada a Canelli con le salite di Cassinasco (4.4 Km al 5.4%) e Sant’Ambrogio (4.3 Km al 6.2%), poi alla vigilia della conclusione si disputerà la seconda e ultima tappa di montagna, che ha in programma la partenza da Bra e l’arrivo in salita nella stazione di sport invernali di Prato Nevoso, dove la linea del traguardo sarà stesa a 1607 metri di quota, percorsa una salita di 13 Km al 7.2% che il Giro dei “grandi” ha già affrontato in tre occasioni (nel 1996, nel 2000 e nel 2018) e che nel 2008 è stata “perlustrata” anche dal Tour de France. Pur non avendo l’aspetto di una frazione di altra montagna, anche la conclusiva tappa di Pinerolo potrebbe risultare determinare al fine di assegnare definitivamente la maglia rosa perché bisognerà fare i conti per due volte, l’ultima a 14 Km dall’arrivo,  con il tremendo muro di Prarostino, che prevede 2.5 Km d’ascesa all’12.8% medio e un troncone centrale di 1200 metri al 16.3%.

Sconfiniamo ora nel mese di luglio per rimanere in tema “Corsa Rosa” con la 36a edizione del Giro d’Italia Femminile, che dalla scorsa stagione ha preso la denominazione di Giro Women (6-10 luglio) e che si disputerà in contemporanea con la prima settimana del Tour. Come la corsa riservata ai giovani, anche questa si aprirà con l’unica prova contro il tempo inserita nel tracciato, una piatta cronometro di 13.6 Km che si snoderà attorno alla città di Bergamo. Dalla vicina Clusone si pedalerà subito in direzione delle montagne perché l’arrivo della prima tappa sarà fissato dopo 99 Km ai 1173 metri del Passo dell’Aprica, anche se questa non sarà una frazione particolarmente adatta alle scalatrici perché l’unica vera difficoltà sarà rappresentata dall’ascesa finale, affrontata dal pedalabile versante di Edolo, 12.7 Km al 3.8% che gli organizzatori hanno comunque indurito inserendo il breve muro di Santicolo (900 metri al 10.4%) nella parte iniziale. La Cima Strada – l’equivalente della Cima Coppi dei maschi – sarà toccata l’indomani ai 1883 metri del Passo del Tonale subito dopo la partenza della Vezza d’Oglio – Trento, tappa che non presenterà altre difficoltà altimetriche e che offrirà dunque una prima occasione per le velociste. Le scalatrici, invece, troveranno pane per i loro denti il giorno successivo, quando si partirà da Castello Tesino alla volta di Valdobbiadene, dove l’arrivo sarà posto ai 1076 metri della località di Pianezze, percorsa una salita finale di 11 Km al 7.5% che questa corsa aveva già proposto come arrivo di tappa nel 1995, quando vi si era imposta la toscana Fabiana Luperini. La pianeggiante Mirano – Monselice, ultima chance per le spinters, servirà per traghettare la corsa dalle Alpi e agli Appennini, sulle cui strade si svolgeranno le ultime tre frazioni, cominciando con una tappa collinare che dalla riviera romagnola (partenza da Bellaria-Igea Marina) condurrà a Orciano di Pesaro con 144 Km infarciti di salite non eccessivamente impegnative e che non dovrebbero vedere sugli scudi le favorite per il successo finale. Queste ultime, infatti, preferiranno a questo punto della corsa non sprecare eccessive energie in vista della tappa regina che, qualche ora più tardi, le vedrà pedalare da Fermignano in direzione del Monte Nerone, con traguardo poco sotto i 1400 metri di quota e un’ascesa finale di 14.6 Km al 6.6%. Se questa salita non dovesse bastare a decretare chi avrà l’onore di succedere alla piemontese Elisa Longo Borghini nell’albo d’oro del Giro Women sarà la conclusiva Forlì – Imola a dirimere la questione; il tracciato prevede, infatti, tre tornate e mezza dell’impegnativo circuito che ospitò i campionati del mondo nel 2020, gara che la Longo Borghini terminò al terzo posto e che ha il suo momento più impegnativo nell’ascesa alla Cima Gallisterna (1500 metri al 10.1%).

Ci spostiamo ancora più avanti nel calendario per concludere questa panoramica con il Tour de France Femmes (26 luglio – 3 agosto), terza edizione con questo nome per una corsa nata nel 1955 ma disputata con regolarità solo dal 1984 al 1993 prima di un lungo stop terminato nel 2022. Sarà la Bretagna a ospitare  il “Grand Départ”, che vedrà la corsa transalpina prendere il via con due insidiose frazioni collinari meritevoli di attenzione anche da parte delle atlete che puntano alla vittoria finale grazie alle loro prestazioni in montagna (non saranno previste cronometro in questa edizione). Delle prime due la tappa più difficile sarà quella d’apertura, che vedrà la bandiera del via sventolata a Vannes e il traguardo 79 Km più avanti a Plumelec, in cima a una salita di 1.7 Km al 6.2% che dovrà essere presa di petto tre volte. Parecchi saliscendi saranno previsti anche il giorno successivo nel corso dei 110 Km della Brest – Quimper e anche in questo caso le difficoltà altimetriche più interessanti saranno poste a ridosso del traguardo, con un’ascesa di 1.1 Km al 5.7% che terminerà a poco più di 4 Km dall’arrivo, a sua volta posto al termine di un breve strappo (mezzo chilometro al 7.5%). Gli appassionati di arrivi allo sprint dovranno attendere il terzo giorno di gara per vedere per la prima volta le velociste all’opera sul rettilineo d’arrivo della La Gacilly – Angers, tappa che sarà seguita da un’altra frazione altimetricamente molto semplice, questa tracciata tra Saumur e Poitiers. Anche la successiva tappa, che dal parco tematico Futuroscope di Chasseneuil-du-Poitou condurrà in 166 Km (sarà la frazione più lunga) a Guéret dovrebbe concludersi con una volata, ma stavolta lo sprint non sarà a ranghi compatti perché il finale ricorda quello della Milano-Sanremo, con la salita di 2.7 Km al 5.5% verso il Maupuy che rammenta il Poggio e che terminerà a soli 6.8 Km dal traguardo. Come accadrà al Tour dei professionisti anche nella corsa femminile la prima tappa d’alta montagna sarà disegnata sulle strade del Massiccio Centrale e, come tutte le frazioni disegnate in questa zona della Francia, potrebbe rilevarsi molto più impegnativa del previsto a causa delle alte temperature che d’estate si raggiungono da queste parti: nello specifico si dovranno percorrere 124 Km tra Clermont-Ferrand e Ambert salendo fino ai 1390 metri del Col du Béal (10.6 Km al 5.5%), salita non particolarmente difficile ma che, proprio per il clima, potrebbe risultare molto più selettiva. Si sbarcherà quindi sulle Alpi, teatro di svolgimento delle ultime tre tappe, introdotte da una frazione sulla carta non particolarmente difficile, 160 Km da Bourg-en-Bresse a Chambéry con il Col du Granier (9 Km al 5.5%) da scalare prima d’imboccare la lunga discesa (circa una quindicina di chilometri) che terminerà alle porte dell’arrivo. Chambéry accoglierà anche la partenza della tappa regina, che si concluderà 112 Km più avanti ai quasi 2000 metri del Col de la Madeleine, al quale si salirà da un versante parallelo e molto più impegnativo di quello tradizionale di La Chambre, 18.6 Km d’ascesa all’8.1% che nel 2020 fu tenuto a battesimo dai professionisti, affrontato per la prima volta nella storia prima al Delfinato e un mese più tardi al Tour de France, in occasione della tappa vinta dal colombiano Miguel Ángel López sul Col de la Loze. Un’altra storica e durissima salita della Grande Boucle, il Col de Joux Plane (11.6 Km all’8.6%), è inserita nel tracciato della conclusiva frazione Praz-sur-Arly – Châtel (124 Km), anche se con una collocazione non felicissima perché posizionato praticamente a metà dell’ultima tappa.

E ora, dopo aver assistito a un’edizione del Giro particolarmente coinvolgente, la redazione de ilciclismo.it augura Buon Tour a tutti, con l’auspicio di far da spettatori a un’altra corsa non meno appassionante.

Mauro Facoltosi

I SITI DELLE CORSE CITATE NELL’ARTICOLO

Critérium du Dauphiné

www.criterium-du-dauphine.fr/en

Tour de Suisse

www.tourdesuisse.ch/en/

Tour of Slovenia

https://tourofslovenia.si/en

Route d’Occitanie

www.laroutedoccitanie.fr/

Giro Next Gen

www.gironextgen.it/

Giro Women

www.giroditaliawomen.it/

Tour de France Femmes

www.letourfemmes.fr/en

Tour de France

www.letour.fr/en/

Il lac du Mont-Cenis sulle cui sponde terminerà ledizione 2025 del Delfinato (www.savoie-mont-blanc.com)

Il lac du Mont-Cenis sulle cui sponde terminerà l'edizione 2025 del Delfinato (www.savoie-mont-blanc.com)

GIRO D’ITALIA 2025 – LE PAGELLE

giugno 3, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Le nostre pagelle ai protagonisti e ai non protagonisti del Giro 2025. Simon Yates vince d’astuzia il suo secondo GT, Mads Pedersen tra i ciclisti più vincenti e in forma. L’Italia si salva con Fortunato e Scaroni. Tra cadute e delusioni, insufficienze per Roglic, Ayuso e Tiberi

SIMON YATES. Parte in sordina e le cadute in serie dei suoi avversari lo favoriscono non poco. In più, dimostra di avere una condizione che cresce tappa dopo tappa fino all’azione sul Colle delle Finestre che mette sotto scacco scacco Del Toro e Carapaz. Vince il suo secondo GT, dopo la Vuelta 2018, senza avere alla vigilia i favori del pronostico ma tutto sommato con merito alla luce delle scelte tattiche decisive. VOTO: 9

ISAAC DEL TORO. L’UAE Team Emirates XRG continua a sfornare campioni e “campionabili”. A 21 il messicano ha di fronte a sé una carriera da vincente e vincente sarebbe stato anche al suo primo Giro se la tattica dell’UAE fosse stata diversa. Sul Colle delle Finestre pensa a marcare stretto Carapaz, considerato l’avversario più temibile per la maglia rosa, ma insieme alla squadra ignora Simon Yates, che sfrutta al meglio le sue carte. Vince comunque la tappa di Bormio. VOTO: 8

DAMIANO CARUSO. Arrivare quinto in un GT all’età di 37 anni non è una cosa di tutti i giorni e il ciclista siciliano, che partiva come gregario di Antonio Tiberi, costruisce pezzo dopo pezzo una top five meritata con sacrificio e determinazione. VOTO: 8

GIULIO PELLIZZARI Dopo il ritiro di Roglic il marchigiano diventa l’uomo squadra della Redbull BORA Hansgrohe e convince specialmente nelle tappe di Brentonico e di Bormio. Il sesto posto finale dice senza ombra di dubbio che può diventare il ciclista italiano di riferimento per i grandi giri. VOTO: 8

MADS PEDERSEN. Dimostra di avere una gran gamba, anche nelle tappe mosse e perfino in quelle di montagna, andando spesso e volentieri in fuga. Vince a mani basse la maglia ciclamino vincendo quattro tappe e indossando anche la prima maglia rosa. Al Tour la Lidl Trek punterà su Jonathan Milan ma Pedersen lo rivedremo alla Vuelta. VOTO: 8

LORENZO FORTUNATO. Magari non avrà vinto tappe e non ci siamo stropicciato gli occhi come per Pedersen, ma anche la sua vittoria della maglia azzurra non è sembrata quasi mai in discussione. VOTO: 8

WOUT VAN AERT. La classe non è acqua e, dopo una prima settimana difficile in cui ottiene soltanto un secondo posto nella prima tappa di Tirana alle spalle di Pedersen, il belga migliora nel prosieguo del Giro ottenendo una bella vittoria a Siena nella tappa degli sterrati. Infine aiuta in modo determinante Simon Yates nella tappa del Colle delle Finestre, andando in fuga presto e trainando nel finale il ciclista britannico verso la vittoria al Giro. Oltre ad essere stato l’ultimo uomo nelle volate di Kooij. VOTO: 8

RICHARD CARAPAZ. Probabilmente il ciclista che recrimina di più. Dimostra di avere un’ottima forma, vince la tappa di Castelnovo ne’ Monti e scala posizioni su posizioni in classifica generale. Forse sul Colle delle Finestre attacca troppo presto sprecando energie e perdendo lucidità, visto che dopo l’allungo di Yates si deve accollare il peso dell’inseguimento poichè Del Toro non collabora. VOTO: 7.5

EGAN BERNAL. Dopo i gravi infortuni patiti è ancora lontano dalla forma dimostrata tra il 2019 e il 2021, quando vinse Giro e Tour. Il settimo posto finale è comunque un’iniezione di fiducia. VOTO: 7.5

OLAV KOOIJ. Il velocista più forte del Giro si porta a casa due vittorie di tappa ma non è mai entrato in competizione con Pedersen per la vittoria della maglia ciclamino. VOTO: 7.5

GIULIO CICCONE. Il ciclista italiano più propositivo del Giro 2025 fino alla caduta nella tappa di Nova Gorica e al conseguente ritiro. La top five poteva essere davvero alla sua portata. VOTO: 7

CHRISTIAN SCARONI. L’Italia ciclistica deve ringraziare il ciclista bresciano se non resta a secco di vittorie al Giro 2025. VOTO: 7

DEREK GEE. Dopo il nono posto al Tour 2024 ecco il quarto posto al Giro 2025. Il canadese prova a ripercorrere le gesta di Hesjedal e chissà che in futuro non ci riesca. VOTO: 7

EINER RUBIO. Per il colombiano è un Giro fotocopia di quello 2024, senza alti né bassi. VOTO: 7

BRANDON MCNULTY. Una top five per lo statunitense dell’UAE nonostante il lavoro di gregariato prima per Ayuso e poi per Del Toro. VOTO: 7

MICHAEL STORER. L’australiano termina le sue fatiche con un decimo posto finale che sarebbe stato migliore senza la crisi patita nella tappa di Bormio. VOTO: 6.5

PRIMOZ ROGLIC . Cade tante, troppo volte. La caduta nella ricognizione della cronometro di Pisa è probabilmente la pietra tombale sul suo Giro. SI ritira mestamente nella tappa del San Valentino dopo l’ennesima caduta eda 35 anni non sappiamo a questo punto se sarà ancora competitivo per un GT. VOTO: 5

JUAN AYUSO. Anche lo spagnolo è tartassato dalle cadute che ne limitano movimenti e posizione sui pedali a causa del ginocchio dolorante. Non è mai nel vivo della corsa. se non nelle primissime tappe, e quando si rende conto – lui e la sua squadra – che Del Toro inanella buone prestazioni tappa dopo tappa vestendo anche la maglia rosa, si arrende al ritiro, che avviene nella diciottesima tappa, dopo che ci era messa anche una puntura d’ape. VOTO: 5

ANTONIO TIBERI. Doveva essere la migliore speranza italiana per salire almeno sul podio, ma tra cadute e una forma che non è mai sembrata delle migliori chiude in un anonima diciassettesima posizione, lontano anni luce dalle posizioni che contano e con all’attivo altrettanti tre sesti posti di tappa. VOTO: 4

MIKEL LANDA La sua esperienza e la sua affidabilità nei GT potevano portarlo davvero in alto in questo Giro, ma una curva in discesa non segnalata e poco protetta causa la caduta che lo estromette dalla corsa già nella prima tappa. S.V.

Antonio Scarfone

IL GIRO CHE VERRÀ (e altro ancora)

giugno 2, 2025 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Concluso il Giro d’Italia la Gazzetta si cominciano a tessere il mosaico della prossima edizione della Corsa Rosa. Ancora non si sà da dove partirà il Giro nel 2026, ma già ci sono succulente candidature per tappe di montagna….

Il sipario sul Giro d’Italia 2025 è appena calato e dovranno trascorrere diversi mesi prima che torni a sollevarsi sulla prossima edizione della Corsa Rosa. Nulla si sa di preciso sulla località dalla quale si partirà e differente è la situazione rispetto allo scorso anno, quando a Giro concluso veniva data per certa la partenza dell’edizione 2025 da Trieste, successivamente scavalcata dall’Albania, il cui “Grand Départ” è stato nelle settimane successive fortemente caldeggiato dal Presidente del Consiglio Giorgio Meloni. In teoria ci sarebbe ora da restituire ai triestini il “maltolto” e verrebbe facile pronosticare la partenza del Giro dal Friuli, ma proprio nelle scorse ore è uscita la notizia di una probabile tappa di montagna in Slovenia e, stando così le cose, pare improbabile che il Giro parta dall’estremità nordorientale della nostra nazione per poi farvi ritorno nel finale per la sopra citata tappa. E si riferiscono proprio a frazioni di montagna le indiscrezioni più interessanti uscite alcune nelle scorse settimane, altre già lo scorso anno, quando il comune campano di Piedimonte Matese annunciò l’intenzione di volersi candidare per un arrivo di tappa, proponendo l’arrivo in salita presso il Santuario di Santa Maria Occorrevole, al termine di un’ascesa di 4.6 Km al 7.1%. Risale al 2023, invece, la candidatura della località piemontese di Pian della Mussa (20 Km al 5.6%) dove nel frattempo dodici mesi fa ha fatto scalo la tappa regina del Giro Next Gen, il Giro d’Italia riservato agli Under23 (20 Km al 5.6%), che pure è organizzato dalla Gazzetta dello Sport e che potrebbe avervi fatto concludere la tappa della corsa giovanile per prendere le misure della località d’arrivo in previsioni di un ritorno con il Giro dei “grandi”.
Recentissima è la proposta di una tappa di montagna disegnata sulle strade della provincia di Varese e il cui tracciato coinvolgerebbe anche la vicina Svizzera: se i dirigenti del Giro accoglieranno l’invito e accetteranno il percorso già ideato i “girini” si troveranno ad affrontare le impegnative salite del Passo del Cuvignone (9 Km all’8.5%) e dell’elvetica Alpe di Neggia (12.5 Km al 9.3%) prima dell’arrivo al Passo Forcora (9.5 Km al 6.9%). Se vorranno il Giro i varesini dovranno, però, vincere la concorrenza con la stessa confederazione elvetica, perchè poco tempo fa il “Corriere del Ticino” ha segnalato una voce che dà un po’ di tempo sta circolando oltreconfine, voce che parla di un’arrivo in salita nella località di Carì (10.2 Km all’8%), dove al Tour de Suisse del 2024 si impose il britannico Adam Yates, fratello gemello di quel Simon che abbiamo appena finito di festeggiare in rosa a Roma.
Certezze, al momento non ce ne sono, dunque. Anzi, no. Una c’è: l’anno prossimo al timone della Corsa Rosa probabilmente non ritroveremo più Mauro Vegni. Il 66enne organizzatore del Giro ha recentemente annunciato che l’edizione 2025 potrebbe essere la sua ultima da direttore, avendo già maturato i requisiti per la pensione. Ora bisognerà attendere i prossimi mesi per capire chi gli succederà: potrebbe succedere che venga confermato ancora per qualche stagione, come successo con il suo predecessore Carmine Castellano, oppure i vertici di RCS Sport dovranno scegliere un nuovo direttore.

Mauro Facoltosi

Mauro Vegni dubbioso: sarà ancora lui a dirigere il Giro nel 2026? (foto ANSA)

Mauro Vegni dubbioso: sarà ancora lui a dirigere il Giro nel 2026? (foto ANSA)

SALA STAMPA

Italia

Un inglese a Roma: Simon Yates re del Giro. La Visma vince anche l’ultima tappa con Kooij –
Giro d’Italia, l’incontro di Papa Leone XIV con i corridori: “Siete modelli per i giovani nel mondo”

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Kooij zmagovalec zadnje etape, Simon Yates celotnega Gira – Rožnati junak je čakal sedem let, da je z Girom poravnal račune (Kooij vince l’ultima tappa, Simon Yates vince la classifica generale del Giro – L’eroe rosa ha aspettato sette anni per saldare i conti con il Giro)

Delo

Regno Unito

Yates seals title in Rome as teammate Kooij wins final stage (Yates si aggiudica il titolo a Roma mentre il compagno di squadra Kooij vince la tappa finale)

The Guardian

Francia

Des hauts, des bas et la consécration : Yates, he can – Le sacre de Yates, la belle fin de Kooij – Le pape Léon XIV bénit le peloton qui a traversé le Vatican (Alti, bassi e consacrazione: Yates, può farlo – L’incoronazione di Yates, la bella fine di Kooij – Papa Leone XIV benedice il gruppo che ha attraversato il Vaticano)

L’Équipe

Spagna

Imperatore Yates

AS

Belgio

Olav Kooij rondt geweldig teamwerk af en pakt zijn tweede ritzege in de Giro, Simon Yates is eindwinnaar – Giro-peloton maakt tussenstop in het Vaticaan, paus ontmoet truiendragers (Olav Kooij completa un grande lavoro di squadra e conquista la sua seconda vittoria di tappa al Giro, Simon Yates è il vincitore assoluto – Il gruppo del Giro fa tappa in Vaticano, il Papa incontra la maglia rosa)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Kooij maakt Giro van Visma-Lease a Bike extra mooi: sprinter wint in Rome, eindzege voor Yates (Kooij rende il Giro della Visma-Lease a Bike ancora più speciale: vince lo sprinter a Roma, vittoria assoluta per Yates)

De Telegraaf

Danimarca

Simon Yates fuldender stor Giro-triumf i Rom (Simon Yates completa il grande trionfo del Giro a Roma)

Politiken

Germania

Schmach von 2018 ausgemerzt: Simon Yates gewinnt den Giro d’Italia (L’umiliazione del 2018 è stata cancellata: Simon Yates vince il Giro d’Italia)

Kicker

Repubblica Ceca

Poslední den Gira vládla Visma. Titul má Simon Yates, Kooij vyhrál etapu (Visma domina l’ultima giornata del Giro. Simon Yates conquista il titolo, Kooij vince la tappa)

Mladá Fronta Dnes

Usa

British rider Simon Yates wins elusive Giro d’Italia title – Pope Leo XIV blesses cyclists competing in the Giro d’Italia as final stage enters Vatican gardens (Il ciclista britannico Simon Yates vince l’inafferrabile titolo del Giro d’Italia – Papa Leone XIV benedice i ciclisti in gara al Giro d’Italia mentre l’ultima tappa entra nei giardini del Vaticano)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal y Einer Rubio: luchado y merecido top 10 en el Giro de Italia, sacaron la cara por Colombia – Nairo Quintana rompió el protocolo en la última etapa del Giro de Italia y habló con el papa León XIV (Egan Bernal ed Einer Rubio: un meritato e combattuto piazzamento nella top 10 al Giro d’Italia, hanno difeso la Colombia – Nairo Quintana violò il protocollo nell’ultima tappa del Giro d’Italia e parlò con Papa Leone XIV)

El Tiempo

Ecuador

Locomotora brillante! Richard Carapaz queda tercero en el Giro de Italia, que gana británico Simon Yates – Giro de Italia: ‘me dijo que no me iba ayudar porque no lo hice con él’, dice mexicano Isaac del Toro y su disputa con Richard Carapaz, en la etapa 20 (Locomotiva brillante! Richard Carapaz arriva terzo al Giro d’Italia, vinto dal britannico Simon Yates – Giro d’Italia: “Mi ha detto che non mi avrebbe aiutato perché non l’ho fatto con lui”, racconta il messicano Isaac del Toro e la sua lite con Richard Carapaz, nella 20a tappa)

El Universo

Messico

Del Toro logra histórico segundo puesto en el Giro; Yates gana – Isaac del Toro, subcampeón en el Giro de Italia; “volveré con más fuerza” (Del Toro conquista uno storico secondo posto al Giro; vince Yates – Isaac del Toro, secondo classificato al Giro d’Italia; “Tornerò più forte”)

La Jornada

Australia

Briton Yates secures elusive Giro d’Italia title (Il britannico Yates si aggiudica l’inafferrabile titolo del Giro d’Italia)

The West Australian

DISCOGIRO

Sarà quel che sarà (Tiziana Rivale)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo dell’ultima tappa

1° Alessandro Verre
2° Martin Marcellusi
3° Josef Cerný a 18″
4° Enzo Paleni s.t.
5° Andrea Pietrobon a 27″

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Jensen Plowright a 17′13″
3° Gerben Thijssen a 20′32″
4° Niklas Märkl a 25′17″
5° Taco van der Hoorn a 27′59″

Miglio italiano Matteo Moschetti, 8° a 29′28″

Maglia nera: Simon Yates, 159° a 6h25′03″

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

5 GIUGNO 1955 – 21a TAPPA: SAN PELLEGRINO TERME – MILANO (141 Km)

MAGNI, CAMPIONE DI TENACIA, TRIONFA NEL GIRO

Con 13 secondi di vantaggio su Coppi in classifica generale – La ripresa di Magni-Coppi e la sfortuna di Nencini – Koblet vince l’ultima tappa nella volata di 82 corridori – Media primato stabilita da Fiorenzo

Gli Assi oggi a Tonino, dove Binda li interpellerà per il Tour – Sul percorso totale Km. 35,560 – Coppi e le tappe a cronometro – Defilippis ha vinto un milione ed ha corso l’ultima tappa con la febbre – Arrivederci al prossimo Giro

« Pagina precedentePagina successiva »