LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CASTEL DI SANGRO – TAGLIACOZZO (Marsia)
maggio 15, 2025
Categoria: Approfondimenti
Prima tappa di montagna per il Giro 2025, che oggi proporrà l’inedito arrivo in salita a Marsia al termine di una frazione che proporrà altre 4 ascese e quasi 3400 metri di dislivello
Il Giro si accinge a prendere l’ascensore e salire di ben 3400 piani… a tale cifra ammontano i metri di dislivello che oggi saranno proposti dalla prima tappa di montagna dell’edizione 2025, distribuiti tra otto tratti di salita, anche se non tutti saranno durissimi. Se l’ascesa finale da sola non provocherebbe grande selezione, il monte complessivo delle difficoltà odierne potrebbe renderla più incisiva del previsto e regalare agli appassionati grandi sorprese, anche alla luce dello stress indotto dalla tappa di Napoli e dalla maxicaduta che ha innescato sicuramente parecchia tensione in gruppo e privato il favorito numero uno per la vittoria finale, lo sloveno Primoz Roglic, di uno dei suoi uomini di punta (l’australiano Jai Hindley, costretto al ritiro per trauma cranico commitivo). Le salite saranno protagonista fin dall’avvio perchè lasciata Castel di Sangro ci si dovrà subito portare ai quasi 1240 metri della stazione di sport invernali di Roccaraso (7.8 Km al 5.8%), mentre per vedere per la prima volta i corridori fare i conti con pendenze impegnative bisognerà lasciar scorrere sotto le ruote i primi 65 Km e arrivare a piedi della breve ma ripida ascesa di Monte Urano (4.6 Km al 9.2%). Subito dopo ci si dovrà portare ai 1405 metri del Vado della Forcella, percorrendo quella che sarà la salita più lunga di giornata, anche se non supportata da grandi inclinazioni (21.5 Km al 3.6%, dei quali i primi 8 Km al 5.5%). Terminata la successiva discesa – spezzata dalla risalita verso il Valico di Fonte Capo La Maina (3 Km al 5.1%) – in un tracciato che fin lì non proporrà mai tratti di vera e propria requie si incontrerà finalmente un po’ di pianura solo nei 15 Km che precederanno il passaggio nel centro di Tagliacozzo, il comune “titolare” della tappa. Da qui inizierà l’inedita ascesa finale verso l’altopiano di Marsia, dove si giungerà al termine di una salita di 12 Km al 5.6% dall’aspetto “double face”, gentile nelle pendenze nei primi 9 Km (media del 4.5%), ma decisamente più aggressiva nei successivi 2.3 Km, nei quali l’inclinazione media schizza al 10.4% prima di tornare ad acquietarsi quando al traguardo mancheranno soli 300 metri. I margini di manovra per gli scalatori sull’ascesa finale, dunque, ci saranno, anche se limitati: complici, come detto, le fatiche profuse per arrivare fin lì potrebbero anche riuscire a scavare un piccolo gruzzoletto di secondi sugli avversari, da incrementare eventualmente con uno dei tre abbuoni previsti al traguardo.
Mauro Facoltosi

Vista aerea di Tagliacozzo e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)
I VALICHI DELLA TAPPA
Valico della Forchetta (1270 metri). Quotato 1260 metri sulle cartine del Giro 2025, è valicato dalla Strada Statale 84 “Frentana” tra Rivisondoli e Palena. Il Giro d’Italia l’ha proposto due volte come GPM, in entrambi i casi evidenziano sulle cartine ufficiali con il toponimo di “Valico della Forchetta Palena”: la prima scalata avvenne nel 1956 durante la tappa Pescara – Campobasso (primo in vetta e al traguardo il lussemburghese Charly Gaul), la seconda durante la tappa Lanciano – Mondragone del Giro del 1997 (primo in vetta il colombiano José Jaime González, primo al traguardo lo sprinter tedesco
Marcel Wüst)
Guado Forchetta (1300 metri), Forchetta Campo di Giove (1380 metri). Valicati dalla Strada Provinciale 158 tra il Valico della Forchetta e la località di sport invernali di Campo di Giove. La Forchetta Campo di Giove è stata sede di GPM nel 1968, durante la penultima tappa di quella edizione (terminata a Napoli), la Rocca di Cambio – Blockhaus che vide imporsi a tavolino il toscano Franco Bitossi dopo la squalifica per doping del piemontese Franco Bodrero e il lombardo Gianni Motta fare suo il traguardo della montagna.
Vado della Forcella (o Valico della Forcella, 1404 metri). Quotato 1395 metri sulle cartine del Giro d’Italia e 1403 metri sul pannello di valico, è valicato dalla Strada Provinciale 11 “Sirentina” tra Secinaro e Rocca di Mezzo. Salita inedita per il Giro d’Italia, lo scorso anno è stata per la prima volta affrontata in una corsa professionistica durante la tappa Pratola Peligna – Prati di Tivo del Giro d’Abruzzo, vinta dal kazako Aleksej Lucenko
Valico delle Rocche (1379 metri) Quotata 1378 metri sulle cartine del Giro, vi sorge la stazione di sport invernali di Ovindoli, che è stata in quattro occasioni sede di GPM alla Corsa Rosa. In ordine di tempo il primo traguardo della montagna fu proposto nel 1985 durante la tappa Frosinone – Gran Sasso d’Italia (terminata in realtà in località Fonte Cerreto con la vittoria del toscano Franco Chioccioli) e fu conquistato dal bergamasco Vittorio Algeri. Nel 1990 sarà il modenese Maurizio Vandelli il primo lassù, durante la tappa Sora – Teramo vinta da un altro toscano, il carrarese Fabrizio Convalle; nel 1999 si transiterà per Ovindoli in occasione di un’altra tappa diretta al Gran Sasso, stavolta con partenza da Pescara e arrivo agli oltre 2100 metri di Campo Imperatore, dove si imporrà l’indimenticato Marco Pantani dopo che a Ovindoli era transitato in testa il trentino Mariano Piccoli. Infine, l’ultimo GPM qui disputato porta la firma del francese
Geoffrey Bouchard, che vi ha lasciato l’impronta nel 2021 nel finale della tappa Castel di Sangro – Campo Felice, vinta dal colombiano Egan Bernal.
Valico di Fonte Capo la Maina (1116 metri). Vi transita la Strada Provinciale 24 “di Alba Fucense” tra Santo Iona e Forme. Si tratta del secondo passaggio del Giro d’Italia da questo valico, affrontato come GPM nel 2003 durante le fasi iniziali della tappa Avezzano – Terminillo, vinta dal varesino Stefano Garzelli: a conquistare questo traguardo “volante” fu lo spagnolo Constantino Zaballa, mentre non era previsto il GPM lo scorso anno nel finale della tappa Alanno – Magliano de’ Marsi del Giro d’Abtuzzo, vinta dall’elvetico Jan Christen.
Valico di Monte Bove (1210 metri) . Valicato dalla Strada Regionale 5 “Via Tiburtina Valeria” tra Tagliacozzo e Colli di Monte Bove, non sarà toccato dal percorso di gara, che giungerà sino al bivio situato 400 metri prima del valico, dove i corridori svolteranno a sinistra per imboccare il tratto conclusivo della salita diretta a Marsia. Vanta due passaggi in vetta del Giro d’Italia, il primo durante la tappa Terni – Roma del Giro del 1951 (vinta dal veronese Angelo Menon) e il secondo nel corso della Roma – Scanno
del 1958, vinta dal piemontese Nino Defilippis: primi al GPM furono rispettivamente il pavese Alfredo Pasotti e lo spagnolo Jesús Galdeano
SALA STAMPA
Italia
Giro, sesta tappa: sprint vincente di Groves a Napoli. Classifica, tempi neutralizzati
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Groves je zmagal, Roglič in Pedersen se nista hotela potegovati za zmago – Roglič preživel veliko zmešnjavo, a izgubil Hindleyja (Groves ha vinto, Roglič e Pedersen non hanno voluto competere per la vittoria – Roglič è sopravvissuto a un grosso pasticcio, ma ha perso Hindley)
Delo
Regno Unito
Stage neutralised after crash forces Hindley to abandon race (La tappa neutralizzata dopo l’incidente costringe Hindley ad abbandonare la gara)
The Guardian
Francia
Groves vainqueur après une violente chute collective (Groves vince dopo una violenta caduta collettiva)
L’Équipe
Spagna
Un día de caos (Un giorno di caos)
AS
Belgio
Wout van Aert trekt zich de haren uit het hoofd na chaotische sprint in Napels: “We hadden langer moeten wachten” – Roze trui Mads Pedersen lijdt pijn na val: “Gecrasht aan 70 kilometer per uur” – Demonstranten spannen lint over de weg in Giro en brengen koplopers net niet ten val: “Opeens stond er iemand voor mijn neus”(Wout van Aert si strappa i capelli dopo la volata caotica a Napoli: “Avremmo dovuto aspettare di più” – La maglia rosa Mads Pedersen soffre dopo la caduta: “Si è schiantato a 70 chilometri orari” – I manifestanti stendono il nastro adesivo sulla strada del Giro e quasi fanno cadere i leader: “All’improvviso qualcuno si è messo davanti a me”)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Groves wint massaspurt na chaotische dag in Giro (Groves vince lo sprint di gruppo dopo una giornata caotica al Giro)
De Telegraaf
Germania
Ex-Sieger Hindley muss nach Massensturz aufgeben – Groves gewinnt (L’ex vincitore Hindley deve abbandonare la gara dopo un incidente di massa – Groves vince)
Kicker
Repubblica Ceca
Hromadný pád, přetahovaná s únikem. Šestou etapu Gira uzavřel Grovesův triumf (Caduta violenta, tiro alla fune con fuga. Il trionfo di Groves ha chiuso la sesta tappa del Giro)
Mladá Fronta Dnes
USA
Massive crash neutralizes Giro stage 6. Groves sprints to victory, Pedersen stays in pink (Un incidente clamoroso vanifica la sesta tappa del Giro. Groves vola verso la vittoria, Pedersen resta in rosa)
The Washington Post
Colombia
Brutal y masiva caída en la sexta etapa en el Giro de Italia: comisarios neutralizaron la competencia – Egan Bernal y Nairo Quintana salvan caótico día tras salvaje caída en la etapa 6 del Giro de Italia (Brutale e massiccia caduta nella sesta tappa del Giro d’Italia: i commissari hanno neutralizzato la corsa – Egan Bernal e Nairo Quintana salvano una giornata caotica dopo una brutta caduta nella sesta tappa del Giro d’Italia)
El Tiempo
Ecuador
Richard Carapaz sufre caída, pero termina recorrido de la sexta etapa, que gana australiano Kaden Groves (Richard Carapaz cade ma termina la sesta tappa, vinta dall’australiano Kaden Groves)
El Universo
Australia
See Naples and fly! Gympie’s Groves gusts to Giro glory (Vedi Napoli e vola! Gympie’s Groves conquista la gloria del Giro)
The West Australian
GLI ORARI DEL GIRO
12.55: partenza da Castel di Sangro
13.10-13.15: GPM di Roccaraso
14.00-14.10: traguardo volante di Sulmona
14.30-14.45: GPM di Monte Urano
15.30-15.50: GPM di Vado della Forcella
15.40-16.05: traguardo volante di Ovindoli
16.30-16.55: traguardo volante di Tagliacozzo (con abbuoni) e inizio salita finale
17.00-17.30: arrivo a Tagliacozzo (Marsia)
METEO GIRO
Castel di Sangro: parzialmente nuvoloso, 14°C, vento moderato da N (14-44 Km/h), umidità al 64%
Roccaraso (GPM – 1238 metri – Km 7.4): parzialmente nuvoloso, 8°C (percepiti 6°C), vento moderato da N (12-39 Km/h), umidità al 73%
Sulmona (sprint – Km 49.9): parzialmente nuvoloso, 15°C, vento moderato da N (10-40 Km/h), umidità al 62%
Vado della Forcella (GPM – 1395 metri – Km 104.9): pioggia debole (0.2 mm), 8°C (percepiti 6°C), vento moderato da E (10-31 Km/h), umidità al 76%
Tagliacozzo (sprint e inizio salita finale – Km 155.2): pioggia debole (0.3 mm), 13°C, vento moderato E (12-32 Km/h), umidità al 69%
Tagliacozzo (Marsia – 1425 metri): nubi sparse, 8°C (percepiti 6°C), vento moderato da E (11-37 Km/h), umidità al 75%
DISCOGIRO
Calma e sangue freddo (Luca Dirisio)
GIRO AL CONTRARIO
L’ordine d’arrivo della sesta tappa
1° Matteo Moschetti
2° Jan Hirt s.t.
3° Josef Cerný s.t.
4° Michael Storer s.t.
5° Lawrence Warbasse s.t.
Classifica generale
1° Niklas Märkl
2° Alexander Krieger a 5′47″
3° Jimmy Janssens a 8′10″
4° Jensen Plowright a 9′44″
5° Matevz Govekar a 9′56″
Miglior italiano Luca Mozzato, 18° a 13′51″
L’ULTIMO GIRO DI MAGNI
Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni
19 MAGGIO 1955 – 6a TAPPA: GENOVA (circuito del Lido d’Albaro) (cronometro a squadre, 18 Km)
DEFILIPPIS VINCE LA PROVA A CRONOMETRO E MAGNI È SEMPRE CAPOLISTA DEL GIRO
Due gatti hanno messo in pericolo il successo del torinese al Lido di Albaro
Nella prova svoltasi sul circuito di Corso Italia a Genova, il giovane corridore ha battuto con la sua squadra tutti i più famosi “passisti” – Coppi ha ultimato da solo la gara – Astrua e Coletto attardati da cadute – Oggi: Genova-Viareggio (170 Km) – Coppi si è… dimenticato che la gara era squadre – Arrivano i parenti di Magni – Il rimpianto di Moser – La squadra di Defilippis fila il perfetto accordo