LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POTENZA – NAPOLI

maggio 15, 2025
Categoria: Approfondimenti

È il giorno della tappa più lunga, che coincide con il quarto arrivo consecutivo in quattro anni a Napoli. Come dodici mesi fa il capoluogo campano ospiterà l’epilogo di una frazione destinata ai velocisti, movimentata da alcune salite nella prima parte ma poi del tutto sgombra di insidie altimetriche negli ultimi 80 Km

Napoli, ancora Napoli, fortissimamente Napoli. Per il quarto anno consecutivo il capoluogo campano ospiterà un arrivo di tappa del Giro e si tratta di un evento più unico che raro nei tempi moderni, quando solitamente solo Roma, Parigi e Madrid ospitano con cadenza annuale un arrivo di Giro, Tour e Vuelta, mentre è difficile trovare municipalità che vogliano anche soltanto concedere il bis. Invece Napoli ha deciso di investire sulla Corsa Rosa sin dal 2022 e pare non intenzionata a fermarsi perché è stata già avanzata all’organizzazione la candidatura per l’edizione 2026. Il modello della tappa che andrà in scena quest’anno ricalcherà il formato della frazione disputata nel 2024, quando si arrivò sul Lungomare Caracciolo al termine di una tappa in linea – nei due anni precedenti si partiva e arrivava a Napoli – priva di particolari difficoltà altimetriche e che terminò con il successo allo sprint di Olav Kooij, velocista olandese che anche quest’anno è al via della Corsa Rosa, nella quale un secondo posto martedì sul traguardo di Lecce. Nell’occasione si partiva da Avezzano viaggiando verso sud, mentre stavolta il raduno di partenza si svolgerà a Potenza e, dunque, si pedalerà nella direzione opposta e su di un tracciato altimetricamente più movimentato. Nei primi 145 Km si dovrà, infatti, attraversare l’Irpinia superando in questa fase quattro pedalabili ascese, la prima delle quali – il Valico Romito (5 Km al 4.3%) – s’incontrerà subito dopo il via. In vetta alla salita più “impegnativa”, il Valico di Monte Carruozzo (quasi 20 Km al 3.7%), si scollinerà 56 Km più avanti, mentre una volta superato il facilissimo Gran Premio della Montagna di Monteforte Irpino (14.6 Km al 2.2% appena) caleranno il sipario sulle difficoltà di giornata. A quel punto mancheranno poco più di ottanta chilometri dall’arrivo e le squadre degli sprinter avranno tutto il tempo di organizzare prima le operazioni di rientro sui fuggitivi di giornata e poi le grandi manovre in vista dello sprint finale.

Mauro Facoltosi

Napoli e il Vesuvio visti dalla Certosa di San Martino e l’altimetria della sesta tappa (www.campaniartecard.it)

Napoli e il Vesuvio visti dalla Certosa di San Martino e l’altimetria della sesta tappa (www.campaniartecard.it)

I VALICHI DELLA TAPPA

Valico Romito (1134 metri) ). Valicato dalla Strada Statale 7 “Via Appia” tra Potenza e Ruoti, è noto anche con il toponimo di Valico di Montocchio. Affrontato subito dopo la partenza della tappa, non sarà valido come traguardo GPM, mentre lo è stato un paio di volte in passato: nel 1989 vi scollinò in testa l’elvetico Tony Rominger all’inizio della tappa Potenza – Campobasso (vinta dopo una lunghissima fuga dal suo connazionale Stephan Joho, se ne parla più sotto), nel 1998 l’onore di conquistare questo passo toccò al trentino Mariano Piccoli durante la Montella – Matera, tappa vinta allo sprint da Mario Cipollini

Valico del Granito (1136 metri). È il vero nome del passo che sulle cartine del Giro è chiamato Valico di Monte Carruozzo, valicato dalla Strada Statale 7 “Via Appia” tra Pescopagano e Castelgrande e Pescopagano. La Corsa Rosa lo ha affrontato cinque volte, la prima nel 1967 durante la tappa Potenza – Salerno, vinta dal tedesco Rudi Altig dopo che al traguardo GPM del Monte Carruozzo era transitato per primo lo spagnolo Aurelio González. Anche nel 1986 sarà un corridore iberico, Pedro Muñoz, ad espugnare questa salita, inserita nelle fasi iniziali della Potenza – Baia Domizia, terminata in volata con la vittoria di Guido Bontempi. Tre anni più tardi il grande protagonista sarà l’elvetico Stephan Joho, in fuga solitaria per 211 Km durante la Potenza – Campobasso, che lo vedrà arrivare al traguardo quasi 3 minuti prima del gruppo dopo aver toccato un vantaggio massimo di un quarto d’ora e aver, ovviamente, messo in saccoccia anche il GPM del Carruozzo. Non sarà valido per la classifica degli scalatori il passaggio effettuato durante la pocanzi citata Montella – Matera del 1998, mentre nel 2023 sarà l’eritreo Amanuel Gebreigzabhier l’ultimo a mettere la firma su questa salita, inserita nel tracciato della Venosa – Lago Laceno (vinta dal francese Aurélien Paret-Peintre)

Sella della Cappella Madonna di Montevergine (775m). Separa il Monte Cerreto dal colle sul quale si trova la cappella che attribuisce il nome al valico, toccato dal vecchio tracciato della SS 7 “Via Appia” tra Volturara Irpina e Salza Irpina. Il valico non sarò direttamente toccato dal percorso di gara perché i “girini” che percorreranno la superstrada che costituisce il nuovo tracciato dell’Appia, parallela al vecchio percorso.

Valico 632 metri. Separa il Monte Pizzone dalla Toppa di Mucellito ed è valicata dalla Strada Statale 7bis “di Terra di Lavoro” tra Monteforte Irpino e Mugnano del Cardinale. Coincide con il GPM di Monteforte Irpino segnato sulle cartine del Giro d’Italia (dove è quotato 629 metri). In passato questa salita è stata affrontata in tre occasioni come Gran Premio della Montagna: in ordine d’apparizione il primo corridore a fare suo questo traguardo è stato lo scalatore belga Lucien Van Impe nel 1982 (tappa Cava de’ Tirreni – Campitello Matese, vinta dal francese Bernard Hinault); nel 2002 vi transitò per primo il colombiano José Joaquín Castelblanco durante la Maddaloni – Benevento (vinta in volata dall’australiano Robbie McEwen) mentre nel 2004 sarà l’elvetico Niki Aebersold il primo sotto lo striscione, durante la tappa Frosinone – Montevergine di Mercogliano vinta dal veronese Damiano Cunego

SALA STAMPA

Italia

Giro d’Italia, Pedersen tiranno senza confini: a Matera firma il tris e si conferma in rosa

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Vendarle Pedersen, pol človek, pol stroj (Tuttavia, Pedersen, metà uomo, metà macchina)

Delo

Danimarca

»Det er sindssygt«: Mads Pedersen er fortsat i førertrøjen efter tredje etapesejr i Giro d’Italia (”È pazzesco”: Mads Pedersen resta in maglia di leader dopo la terza vittoria di tappa al Giro d’Italia)

Politiken

Regno Unito

Pedersen dominates another sprint finish to win stage five (Pedersen domina un altro sprint finale e vince la quinta tappa)

The Guardian

Francia

Et de trois pour Pedersen, vainqueur d’extrême justesse (E tre per Pedersen, il vincitore di misura)

L’Équipe

Spagna

Mads Max

AS

Belgio

Mads Pedersen slaat al voor de derde keer toe in de Giro: “Laatste twintig kilometer waren verschrikkelijk zwaar” (Mads Pedersen colpisce per la terza volta al Giro: “Gli ultimi venti chilometri sono stati terribilmente duri”)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Pedersen verzilvert topvorm met derde ritzege in de Giro d’Italia (Pedersen incassa in ottima forma con la terza vittoria di tappa al Giro d’Italia)

De Telegraaf

Germania

Fast abgehängt: Pedersen kommt zurück und holt dritten Tagessieg (Quasi indietro: Pedersen torna e conquista la vittoria della terza tappa)

Kicker

Repubblica Ceca

Duo Vacek-Pedersen opět nepřekonatelné. Dán si na Giru připsal už třetí triumf (Il duo Vacek-Pedersen è di nuovo imbattibile. Il danese conquista la sua terza vittoria al Giro)

Mladá Fronta Dnes

USA

Pedersen makes it 3 wins out of 5 at Giro d’Italia to extend his overall lead (Pedersen conquista la terza vittoria su cinque al Giro d’Italia e amplia il suo vantaggio nella classifica generale)

The Washington Post

Colombia

Nairo Quintana y Egan Bernal no dieron su brazo a torcer en la etapa 5 el Giro de Italia: Pedersen volvió a ganar (Nairo Quintana ed Egan Bernal non si sono tirati indietro nella quinta tappa del Giro d’Italia: Pedersen ha vinto ancora)

El Tiempo

Ecuador

Mads Pedersen vuelve a ser el más rápido y gana su tercera etapa en el Giro de Italia, mientras que Richard Carapaz llegó en la posición 11 (Mads Pedersen è ancora una volta il più veloce e vince la sua terza tappa del Giro d’Italia, mentre Richard Carapaz conclude all’11° posto)

El Universo

Australia

Pedersen ‘insane’ Giro treble as Aussie Storer shines (Pedersen ‘folle’ tripletta al Giro mentre brilla l’australiano Storer)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

11.50: partenza da Potenza
12.45-12.50: traguardo volante di Muro Lucano
13.10-13.25: GPM del Valico di Monte Carruozzo
13.50-14.10: traguardo volante di Lioni
15.10-15.35: GPM di Monteforte Irpino
15.50-16.20: traguardo volante di Brusciano (con abbuoni)
17.00-17.35: arrivo a Napoli

METEO GIRO

Potenza: parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da SE (17-41 Km/h), umidità al 61%
Muro Lucano (sprint – Km 41.5): parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato SE (9-29 Km/h), umidità al 52%
Lioni (sprint – Km 88.8): cielo coperto, 19°C, vento moderato E (4-22 Km/h), umidità al 55%
Monteforte Irpino (GPM – Km 145.1): pioggia debole (0.8 mm), 16°C, vento moderato SE (5-19 Km/h), umidità al 77%
Brusciano (sprint – Km 174.6): pioggia debole (0.6 mm), 20°C, vento moderato SO (4-20 Km/h), umidità al 69%
Napoli: pioggia debole (0.7 mm), 18°C, vento moderato SE (3-37 Km/h), umidità al 77%

DISCOGIRO

Caravan petrol (Renato Carosone)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della quinta tappa

1° Sven Erik Bystrøm
2° Tord Gudmestad s.t.
3° Sam Bennett s.t.
4° Jimmy Janssens s.t.
5° Olav Kooij s.t.

Miglior italiano Matteo Moschetti, 7° (s.t.)

Classifica generale

1° Niklas Märkl
2° Alexander Krieger a 5′47″
3° Jimmy Janssens a 8′10″
4° Jensen Plowright a 9′44″
5° Matevz Govekar a 9′56″

Miglior italiano Luca Mozzato, 18° a 13′51″

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

18 MAGGIO 1955 – 5a TAPPA: ACQUI TERME – GENOVA (170 Km)

ASTRUA RAGGIUNGE BONI ALL’ULTIMO CHILOMETRO E VINCE IN VOLALA SUL TRAGUARDO DI GENOVA

L’irrefrenabile risata del biellese e il pianto sommesso del toscanino

Il toscano era fuggito ai piedi della Scoffera compiendo da solo circa 70 Km. – Secondo è Botella, compagno d’inseguimento del biellese, seguito da Messina – Coppi, Magni, Koblet, Defilippis nel gruppo staccato di mezzo minuto – Classifica generale immutata – Oggi prova a cronometro a squadre al Lido d’Albaro –Astrua, al colmo della gioia, abbracciava quanti gli capitavano davanti – Curvo sul volante della macchina, Boni singhiozzava silenziosamente – Il fatale errore in vista del traguardo

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