LA TAPPA DEL GIORNO: PUERTO LUMBRERAS – ALTO DE VELEFIQUE

agosto 22, 2021 by Redazione  
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Si torna in montagna per la tappa della “Cima Fernández”, la vetta più alta della Vuelta, quest’anno stabilita ai 1970 metri del Collado Venta Luisa. Il momento clou della tappa sarà, però, rappresentato dall’ascesa finale all’Alto de Velefique

È arrivato il giorno della Cima Fernández, il corrispettivo iberico della Cima Coppi, intitolata ad Alberto Fernández, scalatore scomparso tragicamente in un incidente stradale il 14 dicembre 1984 a soli 29 anni: nella stessa stagione si era piazzato secondo per soli 6″ nella classifica generale della Vuelta, vinta dal francese Éric Caritoux, mentre l’anno precedente si era classificato terzo, piazzamento ottenuto anche al Giro d’Italia. Venendo al percorso della nona tappa, quest’anno non si supererà mai quota duemila, fermandosi ai 1970 metri del Collado Venta Luisa, dove la Cima Fernández sarà assegnata al termine di quella che è la salita più lunga dell’edizione 2021, 29 Km al 4.3% e un tratto centrale di 6.3 Km all’8.8% che difficilmente vedrà in azione i big della classifica. A quel punto, infatti, mancheranno più di 70 Km al traguardo, previsto in vetta ad una telegenica ascesa finale di 13 Km al 7,2%, resa spettacolare dalla ventina di tornanti che riporteranno i corridori in alta quota, fino ai 1800 metri sul livello del mare dell’Alto de Velefique.

METEO

Puerto Lumbreras : cielo coperto, 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da NE (12-14 km/h), umidità al 30%
La Alfoquía (Km 33.7) : cielo coperto, 30.8°C (percepiti 30°C), vento moderato da NE (10 km/h), umidità al 30%
Olula del Río (Km 86.4) : cielo coperto, 32.8°C (percepiti 32°C), vento moderato da ENE (13 km/h), umidità al 26%
Alto de Velefique : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

11.55: partenza da Puerto Lumbreras
12.08: chilometro 0
14.05-14.25: scollinamento Alto de Cuatro Vientos
14.50: inizio diretta su Eurosport 2 (a circa 101 Km dalla partenza)
14.50-15.15: traguardo volante di Tíjola e inizio salita Alto Collado Venta Luisa
15.40-16.05: scollinamento Alto Collado Venta Luisa
16.25-17.00: scollinamento Alto Castro de Filabres
16.30: passaggio della diretta su Eurosport 1 (a circa 159 Km dalla partenza)
16.50-17.25: inizio salita finale
17.10-17.50: arrivo sull’Alto de Velefique

L’ANGOLO DELLA STORIA

Il Puerto de Velefique, valico dell’Andalusia che mette in comunicazione l’omonimo centro con il comune di Bacares, è una scoperta recente della Vuelta, che lo “esplorò” per la prima volta nel 2004, quando l’organizzazione lo inserì nel tracciato del tappone che partiva da Almería per concludersi ai quasi 2100 metri dell’osservatorio astronomico del Calar Alto: a conquistarlo fu lo spagnolo Roberto Heras, che quel giorno si impossessò definitivamente della maglia amarillo (sarà la sua terza delle quattro Vuelte vinte) dopo che sul Velefique era transitato in testa il connazionale Francisco Lara. Sullo stesso tracciato si gareggerà nel 2006, quando ad imporsi a Calar Alto sarà lo spagnolo Igor Antón, mentre i punti al passaggio del GPM del Velefique saranno intascati da Egoi Martínez. Dopo questi primi due passaggi il Velefique sarà promosso a sede d’arrivo nel 2009, ospitando il traguardo di una frazione che ricalcalva le rotte delle due disputate tappe del Calar Alto, con l’ascesa all’osservatorio stavolta collocata a metà del cammino e ben due arrampicate al Velefique: la prima vide scollinare vittorioso al culmine Bingen Fernandez, mentre l’ascesa conclusiva che valeva anche come arrivo di tappa finì nel palmares di Ryder Hesjedal, il corridore canadese che tre anni più tardi conquisterà il Giro d’Italia proprio ai danni di un corridore spagnolo, Joaquim Rodríguez, preceduto di appena 12 secondi. Infine, nel 2017 il Velefique tornerà ad essere un “semplice” punto di passaggio verso il solito traguardo al Calar Alto: stavolta a vincere sarà il colombiano Miguel Ángel López mentre primo al passo transiterà il francese Romain Bardet.

I tornanti della salita dell’Alto de Velefique e l’altimetria della nona tappa (yotube)

I tornanti della salita dell’Alto de Velefique e l’altimetria della nona tappa (yotube)

LA TAPPA DEL GIORNO: SANTA POLA – LA MANGA DEL MAR MENOR

agosto 21, 2021 by Redazione  
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Terminata la prima settimana di gara si corre una tappa apparentemente di puro trasferimento, unicamente destinata all’arrivo allo sprint. Ma il vento potrebbe complicare il tutto

Dai monti si ridiscende velocemente al mare per una tappa che, sulla carta, pare come una semplicissima frazione di trasferimento verso la successiva tappa di montagna, quella del Velefique in programma domenica. Il percorso è quasi del tutto pianeggiante, a parte un paio di modeste ascese che s’incontreranno dopo il centesimo chilometro di gara e che non metteranno nemmeno in palio i punti per la classifica degli scalatori. La volata sarà dunque la soluzione più probabile per questa tappa, ma a quello sprint qualche corridore – e non parliamo solo di velocisti – potrebbe non arrivarci. Complice sarà il vento, sia perchè domani saranno previste in zona folate che potrebbero raggiungere i 20 Km/h, sia perchè l’intero tracciato si snoderà quasi costantemente lungo la costa mediterranea. C’è un tratto in particolare che sembra più insidioso degli altri, gli ultimi 13 Km disegnati sulla strada che risale la lunga e stretta isola della Manga del Mar Menor, linea di separazione tra le acque del Mediterraneo e quelle interne della laguna del Mar Menor. I frequenti palazzoni innalzati per ospitare alberghi, residence e condomini forniranno sporadici ripari, ma è chiaro che – a così pochi chilometri dal traguardo e con le alte velocità che normalmente si tengono nei finali di gara – sarà quasi impossibile ricucire in caso di ventagli e così anche qualche uomo di classifica potrebbe ritrovarsi a sera con un gruzzoletto di minuti perduto sulla strade della Manga, spazzato via dal vento.

METEO

Santa Pola: poco nuvoloso, 30.9°C (percepiti 33°C), vento moderato da ENE (11-12 km/h), umidità al 52%
San Pedro del Pinatar (Km 51) : nubi sparse, 33.8°C (percepiti 35°C), vento moderato da E (18-20 km/h), umidità al 36%
Cartagena (traguardo volante – Km 104.5) : cielo coperto, 31.6°C (percepiti 34°C), vento moderato da ENE (22 km/h), umidità al 51%
La Manga del Mar Menor : nubi sparse, 32.8°C (percepiti 33°C), vento moderato da E (19-22 km/h), umidità al 38%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.18: partenza da Santa Pola
13:34: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 2 (a circa 58 Km dalla partenza)
15.50-16.05: traguardo volante di Cartagena
17.20-17.45: arrivo a La Manga del Mar Menor

L’ANGOLO DELLA STORIA

Quella odiernà sarà la quarta frazione della Vuelta terminata sulla ventosa isola della Manga del Mar Menor, che la corsa iberica visitò per la prima nel 1966. Era il 29 aprile e si correva la prima semitappa della seconda frazione, che terminò con il successo di un carneade italiano, il romagnolo Enzo Pretolani, alla sua prima e unica vittoria tra i professionisti. Decisamente più vincente fu Freddy Maertens che, con indosso la maglia di leader conquistata il giorno prima nel cronoprologo disputato a Dehesa de Campoamor, nel 1977 alla Manga bissò la vittoria di poche ore prima: in quell’edizione il campione del mondo in carica farà una vera e propria “scorpacciata” tagliando vittorioso il traguardo in tredici occasioni e imponendosi anche in classifica generale con quasi 3 minuti di vantaggio sullo spagnolo Miguel María Lasa. Avrebbe voluto fare altrettanto anche al Giro d’Italia che scattò soli cinque giorni dopo la conclusione della Vuelta e sembrava essersi indirizzato su quella strada: dopo aver incassato sette affermazioni nei primi nove giorni, la sua corsa, però, terminò dolorosamente sul rettilineo d’arrivo del Circuito del Mugello, dove si fracassò in volata il polso e fu costretto al ritiro. Tornando alla Vuelta anche l’ultimo arrivo alla Manga porta il nome di un corridore italiano, quello di Roberto Visentini che nel 1980 qui vinse il cronoprologo, affermazione che gli consentì di vestire la maglia amarillo per cinque giorni.

La lunga e stretta isola della Manga del Mar Menor e l’altimetria dell’ottava tappa (www.thinkspain.com)

La lunga e stretta isola della Manga del Mar Menor e l’altimetria dell’ottava tappa (www.thinkspain.com)

LA TAPPA DEL GIORNO: GANDIA – BALCÓN DE ALICANTE

agosto 20, 2021 by Redazione  
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Sei salite costituiscono il menù della prima tappa d’alta montagna della Vuelta 2021, che porterà il gruppo alla scoperta dell’inedito affaccio dal Balcón de Alicante

Dopo l’assaggino di ieri si torna in montagna per il primo dei due tapponi dell’edizione 2021 della Vuelta (l’altro sarà quello di El Barraco), anche se in entrambi i casi non appaiano come le frazione decisive. Nel ciclismo moderno i tapponi d’una volta sono scomparsi, preferendo disegnare frazioni che concentrano due o tre difficoltà nel finale, talvolta proponendo anche una sola ascesa (le tappe che gli spagnoli definiscono “unipuerto”). Più rare sono diventate le tappe come quelle odierna, tanti colli scaglionati quasi con noncuranza lungo l’intero tracciato, incontrando la prima pochi chilometri dopo la partenza. In tutto le salite che si dovranno affrontare oggi saranno 6 per un totale di quasi 42 Km d’ascesa complessiva e in paio di casi s’incontreranno pendenze interessanti. Il primo è quello del Puerto La Llacuna, 9.4 Km al 6.2% (dei quali i primi 4 Km all’8.3%) che presentano però il grosso neo di trovarsi a soli 16 Km dalla partenza e dubitiamo che tra i big della classifica ci sia un “cavallo pazzo” che voglia provarci lassù, anche se sicuramente questa salita rimarrà nelle gambe se il gruppo deciderà di affrontare a tutta il tratto iniziale di questa frazione. I successivi quattro colli non proporrano nulla di particolarmente trascendentale e si tornerà a pedalere su inclinazioni cattive lungo l’inedita ascesa finale verso lo spettacolare belvedere del Balcón de Alicante. Per arrivare ad ammirarne la spettacolare vista verso la costa del Mediterrano bisognerà superare una salita più impegnativa di quel che suggeriscono i numeri perchè i suoi 8.4 Km dal 6.4% sono in realtà mitigati un tratto in falsopiano che si incontrerà dopo i primi 2 Km e dagli ultimi 400 metri pianeggianti: in particolare nei 4 Km precedenti si incontreranno pendenze di “fuoco” costantemente in doppia cifra, fino a raggiungere un picco massimo del 14%.

METEO

Gandia : cielo sereno, 28.1°C (percepiti 31°C), vento moderato da ESE (11-12 km/h), umidità al 70%
Alcoi (Km 52) : cielo sereno, 28.9°C (percepiti 31°C), vento moderato da SE (13-15 km/h), umidità al 55%
em> Xixona (Km 133) : sole e caldo, 32°C (percepiti 31°C), vento moderato da SSE (15-18 km/h), umidità al 29%
Balcón de Alicante: previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.05: inizio diretta su Eurosport 1 (due minuti prima della partenza)
13.07: partenza da Gandia
13:30: chilometro 0
13.55-14.00: scollinamento Puerto La Llacuna
15.00-15.10: scollinamento Puerto de Benilloba
15.30-15.45: scollinamento Puerto de Tudons
16.00-16.20: traguardo volante di Relleu
16.20-16.40: scollinamento Puerto El Collao
16.55-17.20: scollinamento Puerto de Tibi
17.05-17.30: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo al Balcón de Alicante

L’ANGOLO DELLA STORIA

A soli 5 Km in linea d’aria dall’inedito approdo del Balcón de Alicante si trova una piccola località di villeggiatura molto nota tra gli appassionati di ciclismo. Stiamo parlando di Xorret de Catí, dal 1998 meta d’arrivo della Vuelta in sei occasioni, la prima delle quali porta la firma dello scalatore spagnolo José María Jiménez che, dopo essersi involato sul precedente e ripidissimo Alto de Catì (3 Km al 12.4% di pendenza media), al traguardo anticipò di 27″ il connazionale Roberto Heras e di 47″ il gruppo dei migliori, regolato allo sprint dal francese Laurent Jalabert sull’americano Lance Armstrong, alla sua prima grande corsa a tappe dopo il tumore. Lo stesso cognome campeggerà al primo posto dell’ordine d’arrivo nel 2000 e nel 2004, ma si tratta in realtà del quasi omonimo Eladio Jiménez; successivamente ad imporsi su questo traguardo saranno lo spagnolo Gustavo César Veloso nel 2009, il francese David Moncoutié nel 2010 e il campione del mondo in carica nel 2017, quando Julian Alaphilippe precederà di un paio di secondi lo sloveno Jan Polanc e il polacco Rafał Majka. Il Giro di Spagna non è stato l’unica corsa ciclistica a spingersì lassù: nel 2016 vi è, infatti, terminata la quarta tappa dell’edizione della Vuelta Valenciana dominata dal primo all’ultimo giorno dall’olandese dell’allora Team Sky Wouter Poels, che prese la maglia al termine della cronometro d’apertura e la consolidò al traguardo di Xorret de Catí, dove staccò di 23″ gli spagnoli Beñat Intxausti e Ion Izagirre e di 25″ il nostro Fabio Aru.

Il belvedere del Balcón de Alicante e l’altimetria della settima tappa (www.wikiloc.com)

Il belvedere del Balcón de Alicante e l’altimetria della settima tappa (www.wikiloc.com)

LA TAPPA DEL GIORNO: REQUENA – ALTO DE LA MONTAÑA DE CULLERA

agosto 19, 2021 by Redazione  
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Secondo arrivo in salita, al termine di una salita breve ma intensa, ultimo atto di una tappa priva di altre insidie altimetriche e che potrebbe essere condizionata dal vento

L’apparenza inganna. Si arriva su una “montaña” ma oggi ci si terrà ben distante dalle montagne, considerato che la località d’arrivo è in realtà una collina che raggiunge quale quota massima i 233 metri sul livello del mare e che il resto del tracciato sarà quasi una fotocopia di quello della tappa di ieri, con parecchia pianura da digerire per giungere ai piedi della breve ma intensa ascesa finale. Sono appena 1900 i metri della rampa conclusiva, la cui pendenza media al 9.4% ingolosisce i finisseur, i quali certamente cercheranno di piazzare una rasoiata delle loro in modo d’anticipare un probabile epilogo allo sprint tra l’élite della classifica, come ci ricorda l’ordine d’arrivo di un anno fa che rammentiamo più sotto (sempre che non riesca ad andare in porto la fuga di giornata, come successo in vetta al Picón Blanco). Altre difficoltà la tappa non ne presenterà sul piano stradale, ma il tratto pianeggiante che precederà l’attacco dell’ascesa finale si svolgerà lungo le coste del Mediterraneo, dove domani pomeriggio saranno attese folate fino a 29 Km/h in senso laterale e leggermente contrario che potrebbero provocare fratture in seno al gruppo.

METEO

Requena : cielo sereno, 29.4°C, vento moderato da SE (13-15 km/h), umidità al 41%
Macastre (Km 42.8) : sole e caldo, 30°C (percepiti 31°C), vento moderato da SE (14-16 km/h), umidità al 48%
em> Pinedo (traguardo volante – Km 98.3) : cielo sereno, 28.5°C (percepiti 31°C), vento moderato da ESE (15 km/h), umidità al 31%
Alto de la Montaña de Cullera: sole e caldo, 31.6°C (percepiti 33°C), vento moderato da E (21-28 km/h), umidità al 43%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.45: partenza da Requena
13:55: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 41 Km dalla partenza)
16.00-16.15: traguardo volante di Pinedo
17.20-17.40: arrivo sulla Montaña de Cullera

L’ANGOLO DELLA STORIA

La località balneare di Cullera, conosciuta anche per la scritta a caratteri cubitali che ne riproduce il nome sulla fiancata interna della sua “montaña” e che ricorda quella celebre di Hollywood, ha finora all’attivo un solo precedente targato Vuelta, risalente al 1980. Quell’anno vi terminò la seconda tappa, scattata da Benidorm e vinta allo sprint dall’irlandese Sean Kelly, che nell’occasione precedette l’attuale d.s. dell’Astana Giuseppe Martinelli e che si era già imposto il giorno prima sul traguardo della Manga del Mar Menor, località dove la Vuelta 2021 farà scalo tra un paio di giorni. L’arrivo in salita sulla soprastante collina è, invece, una novità a metà perchè se il Giro di Spagna non vi è mai arrivato il 6 febbraio dello scorso anno vi era terminata la seconda frazione della Vuelta Valenciana, che finì con la vittoria allo sprint di un “certo” Tadej Pogacar davanti ad un “certo” Alejandro Valverde. Due giorni più tardi lo sloveno concederà il bis in vetta alla più ardua ascesa della Sierra de Bernia, imponendosi in classifica con 6 secondi sull’australiano Jack Haig e con il medesimo vantaggio sul futuro vincitore del Giro d’Italia Tao Geoghegan Hart. E anche lo stesso Pogacar, sette mesi più tardi, si porterà a casa un grande giro facendo rocambolescamente suo il Tour de France con un inatteso ribaltone ai danni del connazionale Roglic nella cronometro del penultimo giorno.

La “montaña de Cullera” e l’altimetria della sesta tappa (www.culleraturismo.com)

La “montaña de Cullera” e l’altimetria della sesta tappa (www.culleraturismo.com)

LA TAPPA DEL GIORNO: TARANCÓN – ALBACETE

agosto 18, 2021 by Redazione  
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Ancora una tappa per velocisti all’orizzionte della Vuelta, che oggi proporrà un percorso quasi del tutto pianeggiante e caratterizzato da un’infinita sequela d’interminabili rettilinei nel finale

Dopo la tappa di ieri, anche oggi la Vuelta ha in programma una tappa destinata ai velocisti, come quelle vinte da Philipsen e Jakobsen prive di Gran Premi della Montagna. Quella odierna sarà, però, nettamente più filante rispetto alle due finora disputate e non soltanto per il tracciato quasi perfettamente pianeggiante, nel quale l’unica concessione alla salita sarà costituit da un tratto di 3500 metri al 2.3% che s’incontrerà ad una quarantina di chilometri dalla partenza. Anche sotto l’aspetto planimetrico la tappa appare molto snella, soprattutto negli ultimi 113 Km, caratterizzati da rarissime curve e da interminabili rettilinei lungo i quali andrà inevitabilmente a spegnersi la fuga di giornata. Il più lungo, poco meno di 40 Km, è quello che anticiperà ai -53 Km dall’arrivo il passaggio dal traguardo volante de La Roda, subito dopo il quale ne inizierà uno di 18 Km e infine un’ultimo di 25 Km che si concluderà alle porte di Albacete, quando al traguardo mancheranno poco più di 5 Km. Nel frattempo risaliranno le temperature, con la colonnina di mercurio che tornerà abbondantemente a superare i 30°C.

METEO

Tarancón : cielo sereno, 29.3°C, vento debole da SSW (6 km/h), umidità al 36%
Villamayor de Santiago (Km 31.5) : sole e caldo, 31.8°C (percepiti 31°C), vento debole da SW (6-7 km/h), umidità al 28%
em> El Provencio (Km 91) : sole e caldo, 32.2°C (percepiti 31°C), vento debole da WSW (9-11 km/h), umidità al 23%
em> La Roda (traguardo volante – Km 131.5) : poco nuvoloso, 33.8°C (percepiti 32°C), vento debole da SW (9-10 km/h), umidità al 22%
Albacete : poco nuvoloso, 34.4°C (percepiti 33°C), vento debole da SSW (9-11 km/h), umidità al 23%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.00: partenza da Tarancón
13:13: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 72 Km dalla partenza)
16.10-16.25: traguardo volante di La Roda
17.20-17.45: arrivo ad Albacete

L’ANGOLO DELLA STORIA

Dopo due mete inedite la Vuelta proporrà ora l’arrivo in una cittadina decisamente più tradizionale, che quest’anno accoglierà la corsa iberica per la ventiduesima volta nella storia. La prima “vuelta” risale al lontano 1942, l’anno della terza edizione del Giro di Spagna, quando Albacete accolse l’arrivo della prima tappa, vinta dallo scalatore spagnolo Julián Berrendero. I padroni di casa monopolizzeranno questo traguardo fino al 1973, quando il primo a tagliare la linea d’arrivo sarà l’olandese Gerben Karstens. L’Italia dovrà attendere fino al 1989 per vedere un azzurro sfrecciare vittorioso ad Albacete, il velocista lombardo Stefano Allocchio, oggi direttore di corsa del Giro d’Italia e delle altre corse organizzate dalla Gazzetta dello Sport. Dopo di lui solo Alessandro Petacchi riuscirà ad imporsi qui (2003) mentre l’ultimo corridore a vincere nella cittadina castigliana sarà lo sprinter francese Nacer Bouhanni nel 2014.

L a cattedrale di Albacete e l’altimetria della quinta tappa (www.elespanol.com)

L a cattedrale di Albacete e l’altimetria della quinta tappa (www.elespanol.com)

LA TAPPA DEL GIORNO: EL BURGO DE OSMA – MOLINA DE ARAGÓN

agosto 17, 2021 by Redazione  
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Si torna in pianura per una tappa in alta quota che vedrà per la seconda volta protagonisti i velocisti, chiamati ad esibirsi su un palcoscenico reso leggermente infido da un breve e facilissimo strappetto finale

Affrontata la prima grande salita il gruppo torna a pedalare in pianura, anche se fa un certo effetto abbinare questo termine ad una tappa che disputerà interamente a quote montane, ad un’altitudine media di quasi 1000 metri sul livello del mare. In effetti l’altimetria appare leggermente più articolata rispetto a quella della seconda frazione di Burgos, ma anche stavolta i velocisti non avranno particolari problemi per andare a disputarsi la vittoria. Anche perchè l’elemento che sembrerebbe turbarli di più di fatto non esiste: l’altimetria ufficiale dettagliata del tratto conclusivo segnala, infatti, un’ascesa finale di un chilometro che è invenzione di chi ha disegnato quel grafico perchè la salita – che effettivamente è presente – è limitata agli ultimi 500 metri, nei quali la strada sale al 3.5% appena. Di certo qualche sprinter dovrebbe esser tagliato fuori dai giochi per la vittoria, ma grosse sorprese non dovrebbero esserci perchè la brevità e la facilità dello strappo dovrebbero mettere al riparo dal rischio di attacchi a sorpresa portati da qualche finisseur.

METEO

El Burgo de Osma: cielo sereno, 23.3°C, vento debole da NE (8-12 km/h), umidità al 31%
Alcolea del Pinar (traguardo volante – Km 101) : cielo sereno, 25.6°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 25%
Molina de Aragón: cielo sereno, 25.7°C, vento moderato da N (11-13 km/h), umidità al 26%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.38: partenza da El Burgo de Osma
13:47: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 46 Km dalla partenza)
16.00-16.10: traguardo volante di Alcolea del Pinar
17.20-17.40: arrivo a Molina de Aragón

L’ANGOLO DELLA STORIA

Non c’è storia a Molina de Aragón e sarà scritta oggi pomeriggio. Mai nessuna corsa ciclistica (almeno in tempi recenti) ha fatto scalo in questo comune della Castiglia, dominato da uno scenografico castello, uno dei più grandi della Spagna. Per la Vuelta si tratterà della seconda meta inedita di questa edizione dopo il Picón Blanco (che, però, come avevano detto ha già un suo discreto curriculum alle spalle) e in altre nove occasioni si andrà a piantar le tende in luoghi finora inesplorati. Nel “gran ballo delle debuttanti” saranno, infatti, coinvolti anche il Balcón de Alicante, Rincón de la Victoria, Villanueva de la Serena, il Pico Villuercas, El Barraco, Santa Cruz de Bezana, l’Altu d’El Gamoniteiru, Monforte de Lemos e Mos. E ancora non è finita perchè a questa pattuglia vanno aggiunti anche i dieci comuni sede di partenza che mai in precedenza avevano ospitato la Vuelta, vale a dire Caleruega, Santo Domingo de Silos, El Burgo de Osma, Tarancón, Santa Pola, Belmez, Don Benito, Navalmoral de la Mata, Unquera e Salas.

Il castello di Molina de Aragón e l’altimetria della quarta tappa (http://turismoenguadalajara.es)

Il castello di Molina de Aragón e l’altimetria della quarta tappa (http://turismoenguadalajara.es)

LA TAPPA DEL GIORNO: SANTO DOMINGO DE SILOS – ESPINOSA DE LOS MONTEROS (PICÓN BLANCO)

agosto 16, 2021 by Redazione  
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Debuttano le montagne con il Picón Blanco, ascesa decisamente impegnativa per essere appena il terzo giorno di gara. Il leader della classifica Primož Roglič potrebbe ulteriormente incrementare il vantaggio sui rivali conquistato sabato sera nella cronometro d’apertura

È una salita che non ti aspetti al terzo giorno di gara, ma la Vuelta ci ha abituato a partenze “strong”, come quando nel 2017 propose i Pirenei proprio in questa stessa collocazione o come quando, dieci anni prima, aveva osato inserire la mitica ascesa ai Laghi di Covadonga – che sarà della partita anche in questa edizione – al termine della quarta frazione. Così oggi i partecipanti alla 76a edizione della corsa iberica si troveranno ad affrontare i 7.6 Km al 9.1% del Picón Blanco, vetta che potrebbe riservare molte sorprese – complice anche la strada dalla carreggiata ristretta – anche se di sorprese questa salita non ne dovrebbe avere in quanto già abbastanza nota in gruppo, pur non essendo mai affrontata prima alla Vuelta. La marcia d’avvicinamento al gran finale, resa più “morbida” da temperature nettamente più basse rispetto a quelle incontrate nelle prime due tappe, vedrà i corridori superare strada facendo due Gran Premi della Montagna di terza categoria, il primo del quali da superare ad una trentina di chilometri dal via. Il secondo è, invece, il più interessante in quanto allo scollinamento dell’Alto de Bocos, che precederà di una dozzina di chilometri l’attacco dell’ascesa finale, oltre ai punti per la classifica degli scalatori sarà assegnato per la prima volta nella storia della Vuelta il “puerto bonificado”, corrispettivo iberico del “point bonus” del Tour de France che prevede abbuoni ai primi corridori a transitare in vetta. La salita – 2.7 Km al 6.4% – contiene un muretto centrale di 1000 metri al 9.7% e se ci fosse qualche corridore voglioso di recuperare il prima possibile il terreno perduto da Primož Roglič nella cronometro di Burgos potrebbe sfruttarne l’occasione per cominciare a ridurre le distanze dallo sloveno, che comunque appare il favorito anche per la vittoria odierna.

METEO

Santo Domingo de Silos: cielo sereno, 23.5°C, vento debole da NE (8-10 km/h), umidità al 29%
Briviesca (Km 111.8) : cielo coperto, 16.6°C, vento moderato da NNE (14-18 km/h), umidità al 74%
Medina de Pomar (traguardo volante – Km 166.6) : cielo coperto con possibilità dei deboli e isolate precipitazioni, 16.3°C, vento moderato da NNW (14-17 km/h), umidità al 94%
Espinosa de los Monteros (inizio salita finale – Km 193.7) : cielo coperto con possibilità dei deboli e isolate precipitazioni, 14.4°C, vento moderato da NNW (17-22 km/h), umidità al 88%
Picón Blanco: previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

12.10: partenza da Santo Domingo de Silos
12:18: chilometro 0
13.15-13.20: scollinamento Puerto del Manquillo
14.50 inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 104 Km dalla partenza)
16.20-16.50: traguardo volante di Medina de Pomar
16.45-17.15: scollinamento Puerto de Bocos
17.00-17.35: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sul Picón Blanco

L’ANGOLO DELLA STORIA

Dicevamo sopra che il Picón Blanco è una salita inedita per il Giro di Spagna, ma non per il gruppo. Dall’anno della sua recente scoperta ciclistica, il 2017, è diventato uno degli ingredienti irrinunciabili della Vuelta a Burgos, dove è stata affiancanta alla tradizionale ascesa simbolo delle breve corsa a tappe iberica, quella diretta alle Lagunas de Neila che vanta anche un precedente al Giro di Spagna (1998, vittoria dell’indimenticato scalatore castigliano José Maria Jiménez, del quale torneremo a parlare nelle prossime tappe). Così la montagna sopra Espinosa de los Monteros in questi ultimi anni è entrata a far parte del “parco salite” del mondo del ciclismo, inaugurata il 3 agosto del 2017 dalla vittoria dello spagnolo Mikel Landa, che all’inedito traguardo si presentò con 9 secondi di vantaggio sul connazionale David de la Cruz. L’anno successivo a levare le braccia al cielo in cima al Picón Blanco sarà un altro corridore di lingua spagnola ma di diverse origini, il colombiano Miguel Ángel López; gli succederanno quindi il connazionale Iván Ramiro Sosa nel 2019 e il belga Remco Evenepoel nel 2020. Quest’anno non c’è stato arrivo in vetta ma, grazie alla sistemazione del versante che sale dal Portillo de la Sia, è stato per la prima volta possibile proporre questa salita come GPM di passaggio, inserendola nel circuito finale della tappa terminata nella sottostante Espinosa de los Monteros con la vittoria in solitaria del francese Romain Bardet, scollinato in testa anche sul Picón Blanco e giunto al traguardo con 39 secondi di vantaggio sull’italiano Domenico Pozzovivo.

I baraccamenti militati sulla cima del Picón Blanco e l’altimetria della terza tappa (www.burgosconecta.es)

I baraccamenti militati sulla cima del Picón Blanco e l’altimetria della terza tappa (www.burgosconecta.es)

LA TAPPA DEL GIORNO: CALERUEGA – BURGOS

agosto 15, 2021 by Redazione  
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Prima occasione per i velocisti al termine di una tappa semplice ma non troppo, dove le principali insidie arriveranno dalle numerose rotatorie che si dovranno superare nel finale

La Vuelta si ferma altre ventiquattrore a Burgos, stavolta per mettere in palio il primo dei sette traguardi riservati ai velocisti, quattro dei quali saranno concentrati nella prima settimana di gara. La tappa è una delle più semplici previste da questa edizione, lunga poco meno di 170 Km e disegnata sulle pianeggianti strade della meseta a sud di Burgos. Non s’incontreranno Gran Premi della Montagna lungo il cammino ma le insidie non mancheranno, anche se pare scongiurato il rischio d’incappare nei temutissimi ventagli – il vento, spesso in agguato in queste zone, dovrebbe spirare fino ad un massimo di 18 Km/h – mentre non si potranno evitare le insidie stradali. In particolare il tratto di circa 7 Km che anticiperà l’ingresso nel lunghissimo rettilineo d’arrivo (1500 metri dritti come un fuso con la carreggiata che tende leggerissimante a salire) sarà punteggiato da una quindicina di rotatorie, e tutti dovranno correre con le antenne ben dritte al fine di “captare” eventuali situazioni di pericolo. Mai distrarsi perchè l’insidia è dietro l’angolo… anzi, dietro la rotonda!

METEO

Caleruega : previsioni non disponibili
Aranda de Duero (Km 21.5) : sole e caldo, 34.8°C (percepiti 33°C), vento moderato da W (16-20 km/h), umidità al 15%
Tordómar (Km 89.6) : sole e caldo, 33.6°C (percepiti 32°C), vento moderato da W (14-18 km/h), umidità al 14%
Tardajos (traguardo volante – Km 150) : sole e caldo, 30.9°C (percepiti 30°C), vento moderato da NNE (12-15 km/h), umidità al 29%
Burgos: sole e caldo, 30.9°C (percepiti 30.8°C), vento moderato da N (12-13 km/h), umidità al 29%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.32: partenza da Calaruega
13:38: chilometro 0
14.50 inizio diretta su Eurosport (a circa 51 Km dalla partenza)
17.00-17.20: traguardo volante di Tardajos
17.20-17.40: arrivo a Burgos

L’ANGOLO DELLA STORIA

Gli appassionati di ciclismo conoscono Burgos non tanto per i diciotto arrivi finora disputati al Giro di Spagna (19 con la tappa odierna) quanto per la breve corsa a tappe che si disputa sulle strade dell’omonima provincia fin dal 1946 e del quale si è recentemente disputata la 43a edizione, vinta dal corridore spagnolo Mikel Landa. È una gara la Vuelta a Burgos che ha spesso visto protagonisti i corridori italiani se si pensa che negli ultimi 30 anni i nostri ciclisti sono saliti 11 volte sul podio finale. Uno solo è riuscito a vincerla, il pugliese Leonardo Piepoli, che nel 2000 precedette di 25″ lo spagnolo Óscar Sevilla e che era già salito sul podio nel 1998 (secondo alle spalle dello spagnolo Abraham Olano) e che ci tornerà anche nel 2004, stavolta sul terzo gradino. Il primo dei nostri ad arrivare ad un passo dal primo posto era stato Gianni Bugno nel 1991, che ottenne un secondo posto che negli anni successivi sarà conquistato anche da Stefano Della Santa (1995), Dario Frigo (1999), Michele Scarponi (2015) e per ultimo da Fabio Aru, che si è piazzato alle spalle di Landa nell’edizione appena disputata. Oltre a Piepoli, si sono dovuti accontentare del gradino più basso del podio anche Gabriele Colombo nel 1995 e Vincenzo Nibali, che due volte si è piazzato terzo, nel 2010 e nel 2013.

Burgos dall’alto e l’altimetria della seconda  tappa (www.weathercrave.com)

Burgos dall’alto e l’altimetria della seconda tappa (www.weathercrave.com)

LA TAPPA DEL GIORNO: BURGOS – BURGOS

agosto 14, 2021 by Redazione  
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Si abbassa la bandierina e scatta da Burgos la 76a edizione del Giro di Spagna. L’ultima delle tre grandi corse a tappe stagionali prenderà il via con un cronometro di 7 Km di difficile interpretazione per le caratteristiche ambientali, che prevedono una salita da affrontare subito dopo la partenza, temperaturature sopra i 30° e forte vento che potrebbe infastadire la marcia di parecchi corridori

Per la prima volta nella storia la Vuelta parte da Burgos e lo fa in occasione dell’ottocentesimo anniversario della fondazione della cattedrale cittadina, una delle più belle della Spagna. Nel progetto iniziale degli organizzatori la partenza si sarebbe addirittura tenere nella navata centrale dell’edificio, poi si è scelto di collocare la rampa di lancio all’esterno del luogo di culto. Da lì si andrà alla caccia del successore di Primož Roglič e la prima battuta avrà l’aspetto di un tradizionale cronoprologo di 7 Km e 100 metri. Tradizionale, a dire il vero, è una parola grossa perchè questa crono non avrà la classifica fisionomia di questo tipo di gare, per le quali si prediligono tracciati pianeggianti, com’è stato nel caso della tappa di Torino che ha aperto le danze all’ultimo Giro d’Italia. Percorsi i primi 900 metri, infatti, si dovrà andare all’attacco della salita che condurrà al sovrastante castello, ascesa lunga nel complesso un paio di chilometri ma non continua, costituita due rampe intervallate da una discesina di poche centinaia di metri: si debutta con 1300 metri al 3.9% che terminano proprio in corrispondenza del maniero e poi si finisce con una rampa di 400 metri al 5.9% in vetta alla quale sarà stilata la prima classifica dei Gran Premi della Montagna. A quel punto mancheranno 4 Km e mezzo al traguardo e da lì in avanti si pedalerà su di un tracciato decisamente più filante, con una prima parte in discesa prima di ritrovare la pianura nel tratto conclusivo, movimentato da una decina di curve, la più insidiosa delle quali è la stretta inversione ad “U” che si incontrerà a 600 metri dal traguardo. Ma ci saranno altre difficoltà insite in questa tappa e arriveranno dalle condizioni meteorologiche che prevedono vento fino a 37 Km/h e un numero molto simile di gradi di temperatura, al punto che l’organizzazione ha deciso di posticipare di circa mezz’ora la partenza della tappa, già prevista in serata. Conosceremo, infatti, il nome del primo corridore ad indossare la maglia “roja” verso le 21.
Buona Vuelta a tutti!!!

METEO

Burgos – partenza primo corridore: nubi sparse, 37.3°C (percepiti 35°C), vento moderato da WSW (28-37 km/h), umidità al 11%
Burgos – arrivo ultimo corridore: cielo coperto, 36.3°C (percepiti 34°C), vento moderato da WSW (26-35 km/h), umidità al 12%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

17:44: partenza primo corridore da Burgos
17.50 inizio diretta su Eurosport
20.55: arrivo ultimo corridore a Burgos

L’ANGOLO DELLA STORIA

Per l’800 anniversario della sua cattedrale Burgos diventa maggiorenne, “vueltamente” parlando. Con quella di quest’anno, infatti, saranno 18 le tappa della corsa iberica terminate nella cittadina della comunità autonoma della Castiglia e León, visitata per la prima volta dal Giro di Spagna nel 1966, quando il nastro di questo nuovo traguardo fu virtualmente tagliato dall’olandese Henk Nijdam, che precedette di un secondo la volata del gruppo. Dai Paesi Bassi arriva anche l’ultimo corridore ad essersi imposto a Burgos – era il 2015 quando Tom Dumoulin vinse a cronometro e tolse (temporaneamente) la maglia di leader al nostro Fabio Aru – mentre gli italiani vittoriosi su questo traguardo sono stati finora quattro: tolta l’affermazione di Palmiro Masciarelli nel 1984, tutti gli altri successi portano la firma del medesimo corridore, il velocista spezzino Alessandro Petacchi, che qui ha “sverniciato” i rivali per tre anni consecutivi, dal 2003 al 2005

La cattedrale di Burgos e l’altimetria della prima tappa (viajes.nationalgeographic.com.es)

La cattedrale di Burgos e l’altimetria della prima tappa (viajes.nationalgeographic.com.es)

VUELTA 2021: IL BORSINO DEI FAVORITI

agosto 13, 2021 by Redazione  
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Domani scatta da Burgos l’ultima delle tre grandi corse a tappe della stagione. Vediamo chi saranno i grandi favoriti per la vittoria finale in questa edizione della Vuelta

PRIMOZ ROGLIC: Un percorso favorevole alle sue caratteristiche, una grande squadra a disposizione e un’ottima forma fisica come visto alle Olimpiadi, tutto ciò ne fa uno dei grandi favoriti per la vittoria finale della Vuelta di Spagna 2021. La voglia di centrare il terzo successo consecutivo darà ancor di più determinazione allo sloveno, oltre la voglia di rivalsa dopo il ritiro anticipato al Tour de France a causa di una caduta. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 30% 

EGAN BERNAL: A differenza di Roglic il colombiano ha già portato a termine un Grande Giro in questo 2021, la Corsa Rosa che ha vinto meritatamente in Italia a maggio. Ha iniziato a riscaldare i motori alla Vuelta a Burgos, dove la condizione ottimale era ben lontana. Se Bernal riuscirà a non perdere terreno nelle prime tappe sarà un osso duro per tutti. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 25%

RICHARD CARAPAZ: L’oro olimpico di Tokyo 2020 sarà uno dei corridori da tenere d’occhio in Spagna. Si dividerà inizialmente i gradi di capitano con Bernal, poi la strada deciderà chi sarà l’unico leader in casa Ineos. Da non sottovalutare per lui le fatiche del Tour de France, che potrebbero subentrare nella terza settimana. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 10% 

MIKEL LANDA: Il basco ha delle grandi potenzialità ma, purtroppo per lui, non riesce mai ad essere competitivo sino in fondo a causa delle varie peripezie e sfortune che gli accadono in corsa. La vittoria della Vuelta a Burgos di qualche giorno fa è un’ottima iniezione di fiducia. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 5% 

ENRIC MAS: Lo spagnolo della Movistar ha dimostrato negli anni passati di poter fare nello stesso anno una buona classifica sia al Tour de France, sia alla Vuelta di Spagna. Se barcolleranno i big lo spagnolo sarà sicuramente lì a ridosso per giocarsi la vittoria finale. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 5% 

HUGH CARTHY: Il britannico della Ef Education – Nippo potrebbe essere una variabile impazzita. Durante l’ultimo Giro d’Italia ha corso nascondendosi molto, non come gli anni precedenti, questo però non potrà bastare per entrare nei primi tre. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 5%

ALEKSANDR VLASOV: In Italia si è comportato bene al Giro portando a casa un bellissimo quarto posto. In Spagna potrebbe ripetersi ma il dover correre da separato in casa dopo l’accordo triennale con la Bora-Hansgrohe non lo aiuterà di certo. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 5%

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Le ultime stagioni non sono state ricche di soddisfazioni per il colombiano della Movistar, troppe cadute e sviste nei momenti chiave. Un suo rilancio è d’obbligo. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 5%

DAMIANO CARUSO: Come al Giro d’Italia il capitano in casa Bahrein sarà Landa, ma date le varie sfortune che accompagnano il basco nelle corse tutti si devono tener pronti. Damiano ha dimostrato di saper far classifica e di lottare per piazzamenti importanti. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 3%  

STEVEN KRUIJSWIJK: Le ultime due stagioni non sono state entusiasmanti per l’olandese. Se salta Roglic toccherà a lui, da vedere se la gamba lo aiuterà su di un percorso non proprio adatto ad un passista-scalatore come lui.  POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 2%

PAVEL SIVAKOV: Il russo del Team Ineos Grenadiers non è ancora riuscito ad esplodere definitivamente nelle corse di tre settimane. Inizialmente dovrebbe partire come gregario per il duo Bernal-Carapaz. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

ADAM YATES: Il percorso della corsa iberica è perfetto per le caratteristiche tecniche e atletiche del britannico. Il problema è la sua costanza nelle tre settimane e se la Ineos gli darà carta bianca. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

MARK PADUN: Al Delfinato ha fatto vedere di che pasta è fatto, a Burgos invece ha testato solo la gamba chiudendo sul podio. L’ucraino diventerà un grande corridore da corse a tappe, da attenzionare. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

GIULIO CICCONE: All’ultimo Giro d’Italia ha dato degli ottimi segnali di ripresa, tutta l’Italia lo aspetta. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

DAVID DE LA CRUZ: L’esperto corridore spagnolo della UAE-Team Emirates avrà carta bianca nella corsa di casa, dove in passato ha dimostrato di poter fare una buona classifica. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

Luigi Giglio

La cattedrale di Burgos, dalla quale scatterà la prima tappa della Vuelta 2021 (www.weathercrave.com)

La cattedrale di Burgos, dalla quale scatterà la prima tappa della Vuelta 2021 (www.weathercrave.com)

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