AMSTEL GOLD RACE – LE PAGELLE

aprile 19, 2021
Categoria: 5) AMSTEL GOLD RACE, Approfondimenti

Ecco le pagelle dell’edizione 2021 dell’Amstel Gold Race

WOUT VAN AERT: Il campione della Jumbo-Visma macina vittorie su vittorie, oggi col fotofinish ma sono sottigliezze. Vince con merito l’Amstel Gold Race 2021, sempre attento e nel vivo della corsa, non si fa sorprendere mai e quando la corsa esplode si trova al punto giusto, non facendosi beffare dalla Ineos Grenadiers che ce la mette tutta per batterlo. Numeri stagionali per Van Aert che fanno paura, in 14 gare ne ha vinto quattro finendo altre sei volte sul podio. Domenica prossima lo vedremo al via della Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 10

THOMAS PIDCOCK: Dopo la vittoria alla Freccia del Brabante prova a vincere anche all’Amstel e per un millimetro non ci riesce. Uno dei ciclisti più aggressivi e coraggiosi, sfrutta la superiorità numerica della Ineos ma purtroppo gli manca poco, anzi pochissimo, per battere un grande Van Aert allo sprint. VOTO: 9,5

MAXIMILIAN SCHACHMANN: Il tedescone della Bora si ritrova nel terzetto che si gioca il tutto per tutto nella fase finale della corsa, purtroppo per lui si trova a competere con due compagni d’avventura devastanti nello sprint. Poteva provare ad anticipare la volata? Forse, ma la stanchezza nelle gambe era tanta. VOTO: 8

MICHAŁ KWIATKOWSKI: La Ineos è la squadra che ha corso meglio all’Amstel, il polacco ne è l’emblema. Attacca sfruttando la superiorità numerica, ripreso si mette a rompere i cambi in difesa di Pidcock. VOTO: 7

RICHARD CARAPAZ: Quando si sprigiona l’attacco decisivo lui è lì per mettersi a disposizione dei compagni di squadra Kwiatkowski e Pidcock. Se il gruppo non li riprende buon merito è di Carapaz, che si mette in testa a pedalare come un ossesso. VOTO: 7

DYLAN VAN BAARLE: L’olandese della Ineos Grenadiers si sacrifica nella parte centrale della corsa nel tentativo di stanare i rivali dei propri capitani. Con le sue accelerazioni prova ad allungare il gruppo in più parti e si mette anche ad inseguire i fuggitivi di giornata. VOTO: 6,5

MICHAEL MATTHEWS: Non è in una forma eccezionale ma, nonostante tutto, raccoglie un quarto posto di tutto rispetto e lancia un buon segnale per il prosieguo della stagione. VOTO: 6,5

ALEJANDRO VALVERDE: È l’eterno Valverde, spirito e gambe da giovincello, per lui il tempo non passa mai. Sul Cauberg è autore di un recupero sul gruppetto dei fuggitivi che lascia a bocca aperta. VOTO: 6,5

KRISTIAN SBARAGLI: Il trentenne dell’Alpecin-Fenix corre coi gradi da capitano, non ha le gambe dei big per fare la differenza sul Cauberg ma tiene botta e arriva allo sprint con il gruppo inseguitore. Buon settimo posto per lui. VOTO: 6

JULIAN ALAPHILIPPE: Il Campione del Mondo in carica non è nella giornata migliore e lo si nota specialmente sul Cauberg, dove non riesce a stare coi primi e soffre alle ruote di Valverde. Segnale non incoraggiante in vista della Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 5

GREG VAN AVERMAET: Il capitano della AG2R Citroen Team non lo si vede mai, sempre nella pancia del gruppo in attesa di uno sprint decisivo a ranghi compatti che non ci sarà. VOTO: 5

MATTEO TRENTIN: Corre al coperto, il problema è che rimane al coperto anche quando non dovrebbe. Chiude al dodicesimo posto una gara corsa al risparmio. VOTO: 5

JAKOB FUGLSANG e ALEXEY LUTSENKO: Si saranno nascosti in vista della Liegi-Bastogne-Liegi? Mai visti, lontani dai radar. VOTO: 4,5

Luigi Giglio

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