COMMENTOUR DE FRANCE: LA TAPPA PIU’ DRAMMATICA

luglio 11, 2011 by Redazione  
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Il successo di tappa di Luis Leon Sanchez e la conquista della maglia gialla da parte di Voeckler sono finiti in secondo piano a causa delle due gravissime cadute che hanno caratterizzato la frazione conclusasi a Saint Flour. Prima il terribile incidente a Vinokourov, Van den Broeck, Willems, Txurruka e Zabriskie, poi il pazzesco investimento di Flecha e Hoogerland da parte di un’auto della tv francese. E scattano le polemiche.

Foto copertina: Johnny Hoogerland medicato dopo la tremenda caduta sul filo spinato (foto Roberto Bettini)

Non c’è dubbio, il 2011 è uno degli anni più drammatici nella storia del ciclismo a causa degli incidenti. A gennaio la morte della sudafricana Swart, a maggio quella di Wouter Weylandt al Giro e l’incidente domestico fatale a Xavier Tondo, e pochi giorni fa il decesso di Carly Hibberd investita in allenamento.
L’incidente a dir poco assurdo accaduto a 40 chilometri da Saint Flour, solleverà numerose e dovute polemiche per l’imprudenza avuta in quella circostanza dall’autista della televisione francese. E per il quale verranno presi duri provvedimenti. Quali? Come minimo la sua espulsione dalla corsa e la probabile apertura di una inchiesta sull’accaduto. Tremende le immagini televisive con il volo di Hoogerland contro il filo spinato a bordo strada, e l’olandese che ha concluso eroicamente (e con le gambe dissanguate per le ferite) la tappa insieme a Flecha, l’altro ciclista coinvolto. Una situazione ben più grave delle polemiche che durante il Giro hanno riguardato la discesa del Monte Crostis, poi cancellato dalla tappa dello Zoncolan.
Altrettanto drammatica, ma in circostanze decisamente diverse, la caduta di massa in cui è stato coinvolto Vinokurov. In questo caso bisogna parlare di altre cose: distrazione di un’atleta, strada resa viscida dalla pioggia. Col risultato del ritiro del kazako, di Van den Broeck, Zabriskie, Willems e Txurruka, usciti con le ossa rotte. Per Vino ora diventa difficile, se non impossibile il rientro in gara, con la carriera che si compromette duramente a causa della frattura del femore. A loro va il nostro in bocca al lupo.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SAINT FLOUR

luglio 11, 2011 by Redazione  
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: il centro storico di Saint Flour visto dal basso (www.cottagesinfrance.biz)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Tour, vince Leon Sanchez. Voeckler maglia gialla(Gazzetta dello Sport)

Den gule trøyen glapp for Hushovd
(Aftenposten)

Hushovd mistet den gule trøya (Adresseavisen)

Life after Wiggins a test for Team Sky (The Independent)

Sanchez wins ninth stage (The Daily Telegraph)

Voeckler en Jaune, journée noire (L’Equipe)

Voeckler se pare de jaune (Le Monde)

Voeckler holt Gelb (Tageblatt)

Sanchez gewinnt Etappe – Voeckler in Gelb(Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Etapa de Luis León; liderato de Voeckler(AS)

Luisle gana una batalla campal (Marca)

Luis León gana la novena etapa (El Mundo Deportivo)

Voeckler prend le jaune après une « hécatombe » (Le Soir)

Voekler en jaune, Gilbert en vert, Van Den Broeck et Vinkourov abandonnent (Sud Presse)

Luis Leon Sanchez wint tumultueuze rit (De Standaard)

L.L. Sanchez et Voeckler rient, Vino et VDB pleurent (La Dernière Heure/Les Sports)

Voeckler nouveau maillot jaune. Philippe Gilbert toujours plus vert (L’Avenir)

‘Van den Broeck raakte enkele rotsblokken bij val’ (Het Nieuwsblad)

Schandaal in de Tour (De Telegraaf)

Voeckler Takes Tour Lead on Chaotic Day (The New York Times)

Sanchez wins Stage 9 of Tour de France; Voeckler takes lead (USA Today)

Voeckler in yellow, Evans third (Herald Sun)

Tour a wheel poker deal: Hincapie (The Age)

Voeckler profits on day of carnage (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Hotdogbr: con gli ultimi 50 km così quasi sicuramente non succederà niente a parte la fuga da lontano con dentro i vari Hoogerland e Voeckler piuttosto che Moncoutiè o Casar che arriverà al traguardo, peccato perchè la fase centrale del percorso è veramente impegnativa (nel 2004 senza un grande forcing in cima al Pas du Peyrol rimasero in 20) ma l’unico dei big che potrebbe provarci è Vinokourov magari ancora con l’appoggio di Tiralongo o qualche altro compagno presente in fuga

Patagonia63: già i ciclisti rischiano di loro….se poi ci si mettono anche le auto della tv a creare danni….ho visto tantissime corse in televisione, ma una cosa come quella accaduta oggi…assurdo…solo perchè dovevano portare degli ospiti al traguardo ed erano in ritardo,hanno rischiato di ammazzare un corridore….ci è voluto poco che Flecha non finisse sotto l’auto…e l’altro è letteralmente volato sul il filo spinato…. e non mi vengano a dire che i francesi sono bravi organizzatori….in qst settimana ne sono successe di tutti i colori

Hotdogbr: cadute a parte Basso è stato molto deludente e fin qui anche se è stato bravo a non andare per terra in questi giorni non ha affatto brillato, staccato a Mur de Bretagne, con i migliori a Superbesse ma lì sono arrivati in 20 e Ivan non era nelle posizioni di testa e staccato ieri, d’accordo che non sono le sue salite ma un Basso al top della forma non si staccherebbe di certo, bene invece Cunego che se avesse la stessa condizione del Giro di Svizzera con la concorrenza che è diminuita potrebbe puntare a finire nei primi 5. Martin e Velits fin qui vanno fortissimo ma vanno attesi sulle salite vere, già nel 2009 il tedesco è crollato nella terza settimana mentre lo slovacco è finito sul podio alla Vuelta ma nell’unico vero tappone, quello di Cotobello, ha pagato dazio

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Adorni: “Non è ancora arrivato le grandi salite”
Cassani, descrivendo il Col de Perthus: “Sono 4 Km al 10%” (la pendenza media era del 7,9%)
Sentita in telecronaca: “Tra l’altro, la discesa del Portet d’Aspet ci sarà anche quest’anno” (si, ma non quella della caduta di Casartelli, è dal versante che si sale)
De Luca, riferito a Van den Broeck: “Il giovane della Lotto” (28 anni, ciclisticamente parlando non è proprio giovanissimo)
De Luca: “Sulle prima degli otto GPM”
TelevideoRAI: “Gli ultimi due mollano dopo che una auto della TV li colpisce in pieno” (a dire il vero li aveva solo sfiorati), “Thmas Voeckler” (Thomas), “Reyn Taaramae” (Rein)

LA TAPPA CHE VERRA’

Montagne alle spalle… colline di fronte. Archiviate le prime due tormentate giornate montagne, viaggiando in direzione dei Pirenei il Tour 2011 non si tufferà subito nella pianura, ma galleggerà tra i “flutti” della tappa Aurillac – Carmaux, tappa di collina pura, non estrema com’era stata quella di Castelfidardo del Giro ma comunque molto frastagliata. In percorsi simili non va escluso l’epilogo allo sprint – anche perchè mancherà una rampetta finale come quella che vide scollinare in testa Gadret – ma non sarà assolutamente facile per le squadre dei velocisti tenere cucito il gruppo. In ogni momento potrà partire un’azione, sugli zampellotti ad inizio tappa quelli per dare il la agli inevitabili tentativi di fuga, sulla “côte” di Mirandol-Bourgnounac quelli finalizzati al successo di tappa. Quest’ascesa, ultimi dei quattro GPM previsti dalla tabella di marcia, si collocherà ad appena 15 Km dall’arrivo e potrebbe vanificare il lavoro di ricucitura fin lì eseguito. La salita non è ripida, ma non sarà immediatamente seguita dalla discesa, agevolando di più la marcia di chi starà all’attacco piuttosto che l’avvicinamento del plotone. A complicare il tutto potrebbe intervenire la pioggia perchè per la giornata di domani è previsto maltempo a Carmaux, proprio nelle ore d’arrivo.

METEOTOUR

Aurillac :alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 25,3°C (percepiti 27°C), venti moderati da SSE (22-28 Km/h), umidità al 55%
Carmaux : piogge deboli (0,3 mm), 27,1°C (percepiti 29°C), venti deboli da SSW (8-11 Km/h), umidità al 56%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

9a TAPPA: ALENCON – RENNES (161 Km)

INDURAIN, MAS JEFE
El Tour más abierto que nunca
Ribeiro, una victoria histórica – Indurain, líder hasta los Pirineos – El balance de los directores españoles – Mauro Ribeiro, a ritmo de samba

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SUPER BESSE SANCY

luglio 10, 2011 by Redazione  
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Foto copertina: uno degli scorci panoramici che offre il Puy de Sancy (www.geo.fr)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Rui Costa è imprendibile. Hushovd si tiene il giallo(Gazzetta dello Sport)

Rui Costa vence oitava etapa do Tour (Diário de Noticiás)

Português Rui Costa vence oitava etapa da Volta à França (Publico)

Hushovd beholdt den gule ledertrøyen(Aftenposten)

Hushovd fosser fortsatt fram (Adresseavisen)

Rui Costa wins tough stage (The Daily Telegraph)

Costa takes first Tour stage (The Times)

Costa et Hushovd, les résistants (L’Equipe)

Rui Costa se dépasse, Hushovd en impose (Le Monde)

Tagessieg an Portugiesen (Tageblatt)

Rui Costa gewinnt 8. Etappe – Hushovd in Gelb (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Gran victoria de Rui Costa y Hushovd sigue líder(AS)

Rui Costa da una alegría al Movistar(Marca)

Rui Costa se lleva la etapa (El Mundo Deportivo)

Super Gilbert à Super-Besse (Le Soir)

Tour de France: victoire du Portugais Da Costa, Gilbert récupère le maillot vert (Sud Presse)

Rui Costa triomfeert, Gilbert knap tweede (De Standaard)

8e étape: Costa, bravo! (La Dernière Heure/Les Sports)

Rui Costa vainqueur de la 8e étape à Super-Besse juste devant Philippe Gilbert (L’Avenir)

Portugees Rui Costa wint,
Gilbert (2e) herovert groen (Het Nieuwsblad)

Gesink: Zo heeft het geen zin (De Telegraaf)

Best Seat in the House Is in the House (The New York Times)

Costa wins 8th stage of Tour de France; Hushovd still leads (USA Today)

Evans narrowly misses yellow (Herald Sun)

Costa wins eighth stage of Tour de France, Evans third (The Age)

Hushovd holds yellow in fierce battle (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Classica affermazione: oggi non si saprà chi potrà vincere il Tour, ma si saprà chi non potrà vincerlo. Secondo voi che nome ci sarà tra questi ultimi?

Ceemo: Oggi è un altro arrivo su uno strappo. Nel finale non ci sono salite vere quindi altra tappa adatta a “Liegisti” più che alla gente che lotta per il podio. Pochi distacchi tra i migliori.

Gibosimoni: Oggi Basso deve tener duro è un’altra tappa dove se se ne esce con 10/15 secondi di ritardo dal primo dei big è un buon risultato. Da una parte non ne sono sicuro, ma penso che Cunego oggi possa forse tentare qualcosa. Se si sente bene oggi Gilbert si prende la tappa, ma se parte una fuga corposa può darsi che qualcuno possa anche arrivare.

Hotdogbr: in effetti l’arrivo del 2008, anche se la salita finale era più lunga, hanno visto davanti gli uomini che poi si sono giocati le posizioni alte della classifica a cominciare da Sastre che su un arrivo non adatto a lui fu 8°, questo per dire che i 3 nomi che saranno sul podio di Parigi oggi finiranno tra i primi 10 almeno per quanto riguarda gli uomini di classifica (probabilissima la fuga), e questo vale anche per i fondisti come Gesink, Basso e lo stesso Andy Schleck che però oggi mi aspetto molto più protagonista rispetto al Mur de Bretagne, vedremo anche se Kloeden che ha stupito in positivo fin qui può davvero puntare al podio e se Samuel Sanchez, che al di là dei minuti persi è sembrato brillante, può recuperare il gap che ha ora in classifica, chiaramente per quanto visto finora Contador ed Evans su un arrivo del genere sembrano avere qualcosa in più rispetto agli avversari diretti

Salitepuntocià: Cunego e Basso devono giungere intatti prima dei pirenei, come ho scritto nell’altro topic, devono stare attenti a non cadere, e a non perdere tempo per disattenzioni e sfortune

Gibosimoni: Tappa a Rui Costa. Secondo Gilbert a 12″, poi un gruppetto con tutti i migliori. Buono spunto di Vinokourov almeno per lo spettacolo anche se poi non ha fruttato niente (si è piantato sull’ultimo muro). Ottimo Cunego col suo scatto ha dimostrato freschezza, ottimo anche Basso che è riuscito su un percorso del tutto non idoneo a salvare la pella senza lasciare secondi prezioni. Ha perso qualcosa Gesink ma non troppo, Evans invece c’è sempre ma c’è ancora 2 settimane.

Hotdogbr: oggi Evans non si è mosso e quando la BMC tirava l’andatura era regolare, l’impressione è che l’australiano non ne avesse per fare la differenza e c’è da capire se è solo dipeso dalla pioggia o se la sua condizione è già in calo, mentre Contador probabilmente vedendo Andy Schleck alla sua ruota ha deciso di lasciar perdere ma non è che abbia provato veramente a staccarlo; quanto a Gilbert non poteva mettere la squadra davanti perchè altrimenti la corsa sarebbe venuta più dura a tutto vantaggio degli uomini di classifica e non del vallone. Benissimo Cunego, senz’altro il brutto tempo lo ha agevolato ma era tutt’altro corridore rispetto a quello che arrancava sullo stesso percorso nel 2008, mentre Gesink non è stato fatto fuori e se domani tiene ha 5 giorni per mettersi a posto dalle cadute ed essere ancora pericoloso

Profpivo: Grande impresa del vincitore, che è resistito da solo davanti nonostante fosse in fuga dall’inizio. Ma l’applauso più grande va a Hushovd, incredibile il modo in cui ha conservato la maglia. Per il resto, Vinokourov grande cuore ma poche gambe, bene Cunego e soprattutto Basso che mi sembra in crescita di condizione. E mi sembra che Contador non sia proprio quello del Giro, va in testa e prova a scattare ma non fa mai il vuoto.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
De Luca: “E’ partita già stamattina” (infatti, sono partiti alle 12.20)
Pancani: “Stanno tagliando il traguardo sullo sprint intermedio” (volavano?)
Conti, polemizzando sull’esclusione di Petacchi dalla nazionale: “Io trovo che questo sia azzurro” (voleva dire assurdo)
Pancani: “Stamani non è ripartita” (credeva di essere al Girodonne?)
Pancani, ricordando il Tour 2010: “Tappa di Gueugnon, con l’arrivo di Gueugnon” (vinse Cavendish)
De Luca: “Saur Sojasun” (pronunciato così come si scrive, si dovrebbe dire Sor)
Pancani, dopo aver congedato i telespettatori di Rai3 per dare la linea al TG: “E dunque su Rai3 adesso…”
Pancani: “Sempre virtualmente maglia rosa”
De Luca: “Hanno già transitato nei primi due gran premi della montagna” (col traforo?)
Cassani: “Ha assunto un prodotto incontaminato”
Pancani: “Ci saremmo aspettato”
Televideo RAI: “Aigurand” (Aigurande)

LA TAPPA CHE VERRA’

Sulla carta meno impegnativa, la seconda ed ultima frazione tracciata sulle strade del Massiccio Centrale rischierà, invece, di essere ancor più indigesta del previsto. Sono un autentico “ginepraio” le frazioni previste in questa zona, per le quali calza a pennello la definizione di “tappa-trabocchetto”. Tale si rilevò, per fare un esempio, la tappa di Saint Etienne del Tour del 1990, praticamente la giornata che costò il successo finale a Chiappucci, e che presentava un percorso più semplice e meno complicato rispetto a quello che oggi unirà Issoire a Saint Flour. In mezzo non pochi chilometri, in tutto 208 Km, e una bella carrettata di GPM, ben otto, più duri per la loro continuità che per la durezza. A partire dal 40° Km, infatti, non ci sarà più un momento di requie e ogni punto sembra quello buono per imbastire un’azione a sorpresa, come quella che portò alla vittoria Richard Virenque nel 2004, ottenuta proprio sul traguardo di Saint Flour, al termine di una frazione abbastanza simile a questa. Oggi come allora, il tetto della tappa sarà costituito dai 1589 metri del Pas du Peyrol, mentre il tratto successivo sarà più impegnato, con la presenza – tra le altre – di altri due colli di 2a categoria. Dulcis in fundo, l’arrivo sarà posto in vetta alla Montée des Orgues, ascesa di 1600 metri al 6,1% medio, valevole come GPM di 4a categoria.
Dopo questa frazione il Tour osserverà la sua prima giornata di riposo, che il gruppo trascorrerà nella stazione turistica di Le Lioran, una delle più antiche della regione dell’Alvernia.

METEOTOUR

Issoire : temporale con piogge moderate (1,9 mm), 18°C (percepiti 20°C), venti deboli da NNE (2-3 Km/h), umidità al 91%
Saint Flour: alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 20°C (percepiti 21°C), venti deboli da N (3 Km/h), umidità al 72%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

8a TAPPA: ARGENTAN – ALENCON (cronometro – 73 Km)

INDURAIN, UNA MOTO
El San Fermín tardío de Indurain
LeMond ya viste de amarillo – Los “Banesto”, el “coco” de Greg – Indurain, como un reloj suizo – Lemond, mas seguro que nunca – Marino Lcjarreta. sale del bache

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ARCHIVIO ALMANACCO
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COMMENTOUR DE FRANCE: IL MIGLIOR CUNEGO SI VEDE IN MONTAGNA

luglio 9, 2011 by Redazione  
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Sulla salita verso Super-Besse finalmente si vede un pimpante Damiano Cunego che ritrova il morale grazie al settimo posto parziale ottenuto soprattutto con uno scatto all’ultimo chilometro.
Sfortunato Vinokourov, che cede all’ultimo chilometro, rendendo vano il lavoro fatto dalla sua squadra, in particolare da Paolo Tiralongo. Male Gesink, incerto Contador, che non sembra più dominare come al Giro d’Italia.

Foto copertina: Damiano Cunego accelera sulle ultime rampe della salita di Super-Besse (foto Roberto Bettini)

Il bel risultato di Damiano Cunego è tra le note più positive della prima tappa di montagna del Tour de France 2011. Lo abbiamo aspettato e desiderato, e sulle prime importanti salite non si è di certo tirato indietro, anzi, quello scatto all’ultimo chilometro verso Super Besse è anche una bella botta positiva per il morale del Piccolo Principe e di tutta la Lampre-ISD. Molto buona anche la prestazione di Ivan Basso, riuscito a raggiungere l’obiettivo di terminare la tappa nel gruppo dei migliori. Uno scorcio di un limpido azzurro nell’avvicinamento ai Pirenei.
Intanto Thor Hushovd resiste in giallo dagli attacchi di Evans e soci nonostante l’arrivo in salita, in cui si è notato un netto miglioramento del rendimento del campione del mondo in carica quando la strada sale, vedasi la brillantezza verso il GPM della Croix de Saint Robert. Indecifrabile la prestazione di Contador, visto solo per un timidissimo scatto nel finale, ma meno brillante rispetto al Giro d’Italia. Di sicuro qui al Tour ha una concorrenza più forte di quella della Corsa Rosa, ma ci aspettavamo lo stesso qualcosa di meglio. Peggio ancora ha fatto Gesink, già staccato sulla penultima salita e ormai già fuori classifica.
Ci ha provato l’Astana, che ha mancato proprio all’ultimo chilometro la vittoria di tappa con Vinokourov lanciato verso l’aggancio al portoghese Rui Costa, meritatamente trionfatore del giorno.
La sua squadra ha lavorato tutto il giorno, tentando poi un attacco a due con Vino e Paolo Tiralongo.
Ma queste erano solo le prime montagne, il bello deve ancora arrivare. E i Pirenei si avvicinano.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CHÂTEAUROUX

luglio 9, 2011 by Redazione  
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: il “Château-Raoul”, il maniero dal quale deriva il nome di Châteauroux (echiquier-berrichon.over-blog.com)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Tour, Cavendish bis. Secondo Petacchi(Gazzetta dello Sport)

Cavendish vant. Wiggins brøt (Aftenposten)

Hushovd klamrer seg fast til ledertrøya (Adresseavisen)

Cavendish wins again as Wiggins crashes out (The Daily Telegraph)

Briton Cavendish wins seventh stage of Tour de France (The Independent)

Wiggins crashes out of the Tour de France (The Times)

Cavendish sur du velours (L’Equipe)

Cavendish boucle la boucle (Le Monde)

Schlecks als Topfavoriten im Zentralmassiv (Tageblatt)

Mark Cavendish triumphiert zum zweiten Mal (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish repite victoria(AS)

Cavendish repite victoria(Marca)

Cavendish gana en Châteauroux (El Mundo Deportivo)

Cavendish, comme prévu (Le Soir)

Cavendish remporte l’étape 7 au sprint, Greipel 3ème, Rojas reprend le vert à Gilbert (Sud Presse)

Cavendish ongenaakbaar (De Standaard)

Cavendish, clap 17e (La Dernière Heure/Les Sports)

Cavendish remet le couvert devant Petacchi et Greipel (L’Avenir)

Cavendish ongenaakbaar in de sprint (Het Nieuwsblad)

Gesink pakt witte trui (De Telegraaf)

Joy for Cavendish but Fellow Briton Wiggins Crashes Out (The New York Times)

RadioShack rider crashes out of Tour de France on Wednesday (USA Today)

Cavendish wins, Wiggins out (Herald Sun)

Wiggins crashes out of Tour de France (The Age)

Cadel Evans still has mountain to climb (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi vincerà questa volata?

Hotdogbr: Cavendish però attenzione anche oggi al vento che dovrebbe essere laterale/contrario e abbastanza forte per tutto il percorso, al di là di quello mi porterei avanti alle tappe del Massiccio Centrale, quella di Superbesse è complessivamente più facile di quella del 2008 ma gli ultimi km sono identici e allora ci furono dei distacchi tra gli uomini di classifica, vedi ad esempio Cunego che fu 29° a 32” da Riccò, poi abbiamo la tappa di Saint Flour che è disegnata malissimo, a differenza di quella del 2004 vinta da Virenque, con gli ultimi 50 km praticamente pianeggianti ma lo trappo finale provocherà altri secondi di distacco tra gli uomini di classifica, infine la tappa di Carmaux che potrebbe addirittura essere per velocisti anche se sembra più probabile una fuga ma ormai a quel punto saremo entrati in clima di Pirenei

Gigilasegaperenne: Tra l’altro farei notare che dalla cima del Prat-de-Bouc a Saint-Flour si può andare in 30 km, sarebbe interessante sapere a che pro hanno allungato di una ventina di chilometri.

Gibosimoni: Fondamentale la squadra: uscire dalle ultime due curve a 90° indietro significa perdere la volata. Quindi direi Cavendish anche se la HTC non è sembrata quel colosso per le volate (anche se Goss e gli altri dovrebbero riuscire quantomeno a tenere nelle prime 5 posizioni Cav) ma anche la Sky mi sembra un’ottima formazione. Non vedo favorito Petacchi, non è al top e con un ultimo Km così tortuoso ci vuole testa e gambe per mantenere l’estrema cima dell’allungatissimo plotone. Un’incognita il Traguardo Volante ai -26: i treni staranno già iniziando a prepararsi per la volata e vedremo se qualche velocista cercherà ugualmente punti o se si manterranno a ruota non essendoci molto tempo per recuperare l’energia e soprattutto per riorganizzare le fila.

Mauro Facoltosi: le curve che vedi nella cartina sono quelle del traguardo volante, non quelle dell’arrivo

Gibosimoni: Allora cambia tutto: anche quelli che devono “arrangiarsi” come Petacchi o gli altri possono dire la loro (non sono ugualmente fiducioso in Petacchi nei primi 3). Rimane bassissima la quota per la vittoria di Cavendish, occhio a Farrar e a Rojas, anche se quest’ultimo probabilmente farà la “volatina” preventiva al traguardo volante.

Gibosimoni: POVERA RADIOSHACK, partita con 4 leader si ritrova con 1 solo (1 ritirato e 2 fuori classifica e acciaccati). Ritiro per Wiggins, caduta per Farrar che probabilmente non farà la volata, plotone dimezzato da questa caduta nella pancia dello stesso che ha fatto mettere piede a terra a quelli nelle retrovie.

Pedale Pazzo: Mi dispiace molto per Wiggins costretto al ritiro, poteva fare un bel Tour.
Per il resto la tappa non merita commenti….

Gibosimoni: Dove tutto era cominciato, Cavendish ha rimesso il sigillo, esattamente sul traguardo dove aveva colto la prima vittoria alla Gran Boucle.
Wiggins e Boonen costretti al ritiro, gruppo spaccato a metà da una maxi-caduta che lo ha diviso in due tronconi. Nel secondo gruppo sono rimasti pesantemente attardati (3 primi e 7 secondi) Leipheimer, Horner, Kreuziger, Thomas. La Radioshack emblema della sfortuna, partita con 4 leader – come già detto – adesso, è ufficiale, si ritrova col solo Andreas Kloden con qualche velleità di classifica. Petacchi mi smentisce e chiude 2° (o 3°, vediamo il photofinish), Greipel ha fatto una buona volata, bene tutti i big che hanno saputo gestire bene una situazione difficile nonostante il facile percorso.

MirkoBL: Ottimo Cavendish e il suo treno questa volta ha funzionato quasi alla perfezione (c’è stata ancora qualche sbavatura, ma stanno migliorando).
Petacchi penso che non avesse gamba, non è nemmeno uscito dalla ruota di Cavendish.
Greipel ha provato nell’unico modo possibile, cioè anticiapndo Cav, ma anche oggi non ce n’era per nessuno.
Feillu avrà percorso 2 km nell’ultimo rettilineo cercando di passare da una ruota all’altra, sprecando preziose energie.
Per il resto, ho visto solo le immegini post-arrivo delle cadute, visto che il collegamento è iniziato quando mancavano 7000 km all’arrivo e non avevo palle per ste a guardare 6 ore di trasmissione.

Hotdogbr: diciamo che il treno HTC ha funzionato bene ma senza mezza Garmin e altri corridori che erano dietro era anche più facile, ed è stato anche un bene per Petacchi che quando in volata c’è casino tende a tirare i freni

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
De Luca: “Qua da milano verrà a trovarci Claudio Chiappucci” (erano giù in studio a Milano)
Pancani: “Leonardo Davvinci”
Cassani: “Non sappiamo per quale motuvo”
Cassani: “Corsa a tappa”
Pancani: “Jè” (pronuncia del “Jeux” della squadra francese; si dovrebbe dire jò)
Cassani: “Tappa di Verdun, vinta da Jalabert” (Cassani si stava riferendo alla tappa di Colmar del Tour 2001)
Pancani: Cìolek (pronunciato così sembra una marca di gelato al cioccolato)
Cassani: “Fuslang” (Fuglsang)
Cassani: “Avens” (Evans)
TelevideoRAI: “Cavendis” (la h non si pronuncia… ma si scrive!),

LA TAPPA CHE VERRA’

Ed anche per il Tour de France scocca l’ora delle montagne che, come avvenuto nel 2008, suonerà tra le località di Aigurande e Super Besse, località di sport invernali situata ai piedi del Puy de Sancy, l’antico vulcano spento che costituisce la più alta cima del Massiccio Centrale. Il percorso intermedio sarà differente rispetto a quello della frazione vinta da Riccardo Riccò (poi squalificato per doping), ma non la sostanza di una giornata che non dovrebbe risultare granchè selettiva, permettendo di capire di non potrà vincere il Tour senza affossarlo già all’inizio della seconda settimana di gara. Più che le pendenze, mai impegnative, la selezione la faranno il primo impatto con le montagne e la canicola che spesso caratterizza il centro della Francia.
Distacchi ci saranno sicuramente, come nella citata tappa del 2008, ma saranno tutti di bassa entità, anche se per qualcuno costituiranno “ferite” difficile da lenire, anche se l’indomani il percorso proporrà subito un’occasione per tentare di recuperare il terreno perduto.
Tornando alle difficoltà di gara, le più rilevanti di questa giornata saranno il Col de la Croix Saint-Robert, primo GPM di 2a categoria del Tour 2011, è la doppia rampa che condurrà verso il traguardo, con la seconda parte che può essere paragonata al finale di Mûr-de-Bretagne, con la differenza che questa sarà più breve (1500 metri) e un pelo più pendente (7,6%), ma priva delle sventagliate tipiche dei muri.

METEOTOUR

Aigurande : poco nuvoloso, 19°C, venti deboli da W (10 Km/h)
Chateauroux : alternanza di piogge deboli (0,4 mm) e schiarite, 17,4°C, venti moderati da WSW (16-21 Km/h), umidità al 72%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

7a TAPPA: LE HAVRE – ARGENTAN (196,5 Km)

PARRA DEJA HUERFANO EL AMAYA
El ajuste de cuentas de Van Poppel
La mala suerte de Fabio Parra – La soledad del contrarrelojista – El análisis de la hora de la verdad

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ARCHIVIO ALMANACCO
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COMMENTOUR DE FRANCE: “RADIOSHOCK”!

luglio 8, 2011 by Redazione  
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L’ultima frazione pianeggiante in questa prima settimana di Tour è stata nuovamente falcidiata da un infinito numero di cadute, in cui sono stati coinvolti soprattutto i capitani del team guidato da Bruyneel, ad esclusione di Andreas Klöden. Ma è il capitano del Team Sky Bradley Wiggins ad avere avuto la peggio, ritirandosi dopo essere finito rovinosamente a terra in una caduta di massa, mentre a metà frazione abbandona anche Tom Boonen.

Foto copertina: Bradley Wiggins caricato in ambulanza: lui e i leader Radioshack Leipheimer e Horner sono state le vittime illustri di un’altra giornata segnata dalle cadute (foto AFP)

Le cadute non hanno nemmeno risparmiato la tappa più facile di questo Tour. Doveva essere una giornata di relativo riposo per gli uomini di classifica, ma alcuni di loro nel finale ne hanno avuto amare conseguenze. In particolare ne sono usciti malconci gli uomini Radioshack: Popovych prima, Leipheimer e Horner dopo, in una caduta di massa dove è stato costretto al ritiro Bradley Wiggins.
Nessuna colpa da parte del fondo stradale o di qualche tifoso, solamente alcune distrazioni che, in particolare per il britannico del Team Sky, hanno fatto svanire nel nulla il grande obiettivo stagionale. Bradley Wiggins stava molto bene, dopo il Giro del Delfinato vinto brillantemente e che aveva alzato le quotazioni dell’atleta britannico in ottica Tour.
Si complica la situazione per Leipheimer ed Horner, ormai usciti fuori classifica con un distacco già elevato: e la cosa è molto problematica visto che da domani si comincia seriamente a salire. Il Massiccio Centrale darà i primi delineamenti della classifica generale e tocca al tedesco Klöden assumersi il ruolo di capitano della squadra guidata da Bruyneel.
Parliamo degli italiani: Basso e Cunego avranno molto da sbrigare domani. Il primo dovrà cercare inequivocabilmente di rimanere coi big, Damiano ha invece due possibili soluzioni scattando negli ultimi chilometri o tentare di vincere allo sprint. Super Besse è un arrivo conosciuto, ricordiamo quando qualche anno fa vinse Riccò in quel Tour maledetto per il Cobra di Formigine. E’ una salita in stile Montevergine ed è facile che si assista ad una volata di gruppo. Ma attenzione, perchè coi primi dieci della generale racchiusi in soli venti secondi può accadere di tutto. Stiamo a vedere.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LISIEUX

luglio 8, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: Lisieyx, Basilica di Santa Teresa (de.123rf.com)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Il Tour esalta Boasson e applaude Malori(Gazzetta dello Sport)

Foreldrene tok til tårene da seieren var sikret: “vi vet det betyr mye for Edvald” (Aftenposten)

Boasson Hagen spurtet inn til etappeseier (Adresseavisen)

Team Sky breaks Tour duck (The Daily Telegraph)

Team Sky rider Hagen wins sixth stage (The Independent)

Boasson Hagen hands Team Sky first Tour win (The Times)

Boasson Hagen avec aplomb (L’Equipe)

Thomas Voeckler, l’éternel attaquant (Le Monde)

«La vache va finir par être condamnée» (Tageblatt)

Sechster Etappensieg geht an Hagen (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Hagen gana la sexta etapa(AS)

Boasson Hagen toma la alternativa(Marca)

Boasson Hagen se impone al esprint (El Mundo Deportivo)

La Norvège en fête au Tour de France (Le Soir)

Gilbert: “Mon plan avec Vanendert n’a pas fonctionné” (Sud Presse)

Gilbert: ‘Geen probleem met Greipel’ (De Standaard)

Emprunte norvégienne sur le Tour de France(La Dernière Heure/Les Sports)

Boasson Hagen comme un poisson dans l’eau à Lisieux, Gilbert 7e (L’Avenir)

Boasson Hagen klopt Goss en Hushovd in sprint bergop (Het Nieuwsblad)

Hoogerland: iedereen wil die trui hebben (De Telegraaf)

Boasson Hagen Wins as Sky Come of Age on Tour (The New York Times)

Thor Hushovd stays in yellow at Tour de France (USA Today)

Norwegian edges Goss in sprint (Herald Sun)

Hagen claims maiden Tour win in 6th stage (The Age)

Norwegian Hagen wins sixth Tour stage (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Volata o tentativo a sorpresa?
Segnalo che il finale è praticamente la fotocopia di quello di Tropea

Pedale Pazzo: é un finale molto simile, anche se c’è da dire che a Tropea c’era uno strappo più secco di un km all’8% che permetteva di fare uno scatto secco.
Qui invece lo strappo è di 2 km ma meno ripido al 5% ed è difficile andare via soprattutto perchè si arriverà sparati dalla lieve discesa.
Credo che sarà difficile rivedere un Contador che parte come a Tropea, più probabile qualche attacco dalle secondo linee e non escludo che un Petacchi in forma possa reggere bene in quei 2km senza perdere troppe posizioni e poi fare la sparata finale (a Tropea vinse la “volata di gruppo” dietro a gatto e Contador).
Poi come sempre occhio a Gilbert (che ormai fa anche le volatone di gruppo e al solito Hushovd.

Ceemo: A vederlo così sembra tanto simile a quello della prima tappa.
Non avevo guardato con attenzione le altimetrie delle prima tappe prima della partenza ma per quello che ho visto sembra abbiano quasi disegnato il percorso pensando a Gilbert in questa prima settimana!!

Hotdogbr: intanto sono già andati via in 5 tra cui Malori e visto il percorso non sarà facile per il gruppo andarli a prendere anche se alla fine non ci riuscirà, da come è l’arrivo sembra più per Rojas o per il miglior Hushovd o, anche se per quanto visto finora sembra inverosimile, per il miglior Petacchi che per Gilbert

Vedo23: Certo che oltre 9 minuti di vantaggio concessi a 5 corridori sono tanti!! Ok che mancano ancora 140 Km, ma se sono stati furbi i fuggitivi e hanno guadagnato senza sprecare troppo… arrivano tranquillamente!!
(purtroppo non avendo ancora le immagini è difficile capire se si siano spremuti già molto o meno. La media, comunque, non mi sembra esageratissima contando che l’inizio tappa è il più pianeggiante…)
Speriamo in una buona dimostrazione da parte di Adriano!

Vedo23 (dopo la tappa): Grande dimostrazione di talento per Malori!
Purtroppo per una gestione non ottimale della fuga da parte dei 5, quando avevano grande vantaggio. Ma in gruppo han tirato in molti ed era durissima!

Gibosimoni: Tappa a Boasson Hagen ma “man of the match” Adriano Malori senza ombra di dubbio. Leiphemer dovrebbe aver perso almeno 1′, a quanto ho visto non era nel gruppetto dei primi ed è caduto fuori spazio-neutralizzazione.

Hotdogbr: Malori è andato fortissimo nel finale però quoto quanto detto da Vedo, questa tattica dei fuggitivi di risparmiarsi per poi dare tutto nel finale mi sembra controproducente, se nel momento in cui avevano 11′ avessero deciso di proseguire con ritmo regolare ma comunque senza risparmiarsi e senza permettere al gruppo di ridurre il distacco a 2′ in brevissimo tempo allora forse sarebbero arrivati

Vedo23: L’assurdo è stato proprio il rallentamento esagerato che hanno avuto in certi punti, per poi riaccelerare notevolmente.
Indagando poi meglio s’è capito che nelle prime due ore avevano già dovuto spingere molto forte e che conquistare quel vantaggio gli era costato fatica (tanto valeva limitarsi a 7-8 minuti e salvare di più la gamba secondo me: così hanno fatto spaventare, giustamente, le squadre dei velocisti!). Eppure poi nel finale alcuni ne avevano ancora, come ha dimostrato Malori (ma anche Westra). Peccato, poteva essere un’occasione più ghiotta ancora!

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Pancani: “Iglinskiy andò a battere contro una signora” (vabbè che il ciclismo è uno sport di strada…)
De Stefano: “dal 2000, è il 13° tour che commento” (il 12°, ma dobbiamo capirla poverina… con tutti i chilometri che deve farsi ogni giorno tra partenza e arrivo… si fa tutte le volte un tour nel tour)
De Luca: “Arrivo che regolerà emozioni”
De Luca: “Alessandro Malori” (Adriano)
De Luca: “Passaggio volante del gruppo” (passaggio al traguardo volante)
Cunego: “Le strappe” (non è Cunego che ha ripetuto l’errore dell’altro giorno…. è stata la RAI che ha per sbaglio mandato in onda un’intervista vecchia)
Cassani: “Tappa del Giro con arrivo a Gardeccia” (al Gardeccia)
Pancani: “Il grand depart” (partenza è femminile)
Pancani, a proposito di Yohann Gene: “Primo corridore di colore a prendere parte al Giro d’Italia”
Pancani: “La tappa di domani sarà l’unica in linea senza GPM” (c’è anche l’ultima di Parigi)
Cassani: “Sgocciola” (piove)
TelevideoRAI: “Tour, primo vittoria per Boasson Hagen”, “Edval Boasson Hagen” (Edvald), “Mathew Goss” (Matthew), “Jeanneson” (Jeannesson)

LA TAPPA CHE VERRA’

I corridori avranno tirato un bel sospiro di sollievo alla vista dell’altimetria di questa tappa. Oramai capita di rado, nelle corse a tappe, di trovarne di così piatte a causa del “vezzo” degli organizzatori di piazzare salite un po’ ovunque per movimentare la corsa, talvolta mettendole proprio a ridosso del traguardo. A Châteauroux non sarà così, anche per la natura pianeggiante delle terre circostanti la cittadina francese che sempre, nei precedenti approdi del Tour, ha accolto l’arrivo di tappe totalmente sgombre di gran premi della montagna. Una città votata alla volata, dunque, nella quale sono per ora sfrecciate per prime le ruote delle biciclette di Cipollini nel 1998 e di Cavendish nel 2008, candidato ad un prestigioso bis.

METEOTOUR

Le Mans: alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 16,9°C, venti moderati da SSW (25-33 Km/h), umidità al 78%
Chateauroux : cielo coperto, 23,3°C, venti moderati da SW (22-28 Km/h), umidità al 47%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

6a TAPPA: ARRAS – LE HAVRE (259 Km)


Marie, la gloria en solitario
Marie, escapada histórica y amarilla – Los españoles siguen durmiendo – La Volta echa el anzuelo a Mauri – Marie: especialidad, sus prólogos

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ARCHIVIO ALMANACCO
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COMMENTOUR DE FRANCE: MALORI EROICO, LEVI SFORTUNATO

luglio 8, 2011 by Redazione  
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Finalmente un lampo importante per il ciclismo italiano al Tour 2011, grazie al tentativo del parmense della Lampre che però è stato raggiunto a pochi chilometri da Lisieux. La iella e una caduta rendono più difficile il cammino del fresco vincitore del Tour de Suisse, ora a circa un minuto e mezzo dalla maglia gialla Hushovd.

Foto copertina: uno dei pochi attimi di tregua in una giornata in cui la pioggia ha flagellato il Tour de France (foto Roberto Bettini)

Nonostante il sogno infranto, tanti applausi per Adriano Malori. Il suo è stato un gesto eroico, spettacolare, che ha lasciato finalmente un segno positivo in questo per ora incolore Tour per l’Italia.
Sullo strappetto nel finale, l’ennesimo in questa prima settimana, gli uomini di classifica di sono visti praticamente tutti, escluso l’americano della Radioshack Leipheimer, a causa di una caduta. Diventa dura per il vincitore del Giro di Svizzera, ora ad oltre un minuto da Evans che resta il primo favorito, e non solo per sua la buonissima condizione. Ma Contador c’è sempre, e nonostante la sfortuna dei primi giorni, non si da per vinto, e ci prova comunque, appena può. Lo stesso vale per Vinokourov, molto presente la davanti e positivo durante la cronosquadre, e sui duri arrivi in leggera salita di questi primi giorni. Ma è grazie all’ottima prestazione del Team Sky, soprattutto di Millar e Geraint Thomas, che è giunta la prima vittoria al Tour del talento norvegese Boasson Hagen.
Ci si avvicina alle prime tappe decisive sul Massiccio Centrale. Chi punterà alla generale avrà però a disposizione una giornata (sulla carta) di relativo relax verso Chateauroux, poi però dovrà scoprire le sue carte, salendo a Super-Besse.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CAP FRÉHEL

luglio 7, 2011 by Redazione  
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: Cap Fréhel al tramonto (www.trekearth.com)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Tour, l’urlo di Cavendish. Caduti Contador e Boonen(Gazzetta dello Sport)

Cavendish raskest, Boasson bommet (Aftenposten)

Fortsetter i gult (Adresseavisen)

Cavendish claims dramatic stage win (The Daily Telegraph)

Cavendish wins fifth stage of Tour de France (The Independent)

Cavendish anger fires him to stage win (The Times)

Cavendish sort de sa boîte (L’Equipe)

Mark Cavendish fait parler la poudre au cap Fréhel (Le Monde)

Die 5. Etappe geht an Cavendish (Tageblatt)

Mark Cavendish sprintet zum 72. Erfolg seiner Karriere (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish se adjudica la quinta etapa al sprint (AS)

Llega la primera de Cavendish(Marca)

Mark Cavendish gana al sprint la quinta etapa del Tour de Francia (El Mundo Deportivo)

Cavendish s’impose devant Gilbert (Le Soir)

Cavendish vainqueur au cap Fréhel, Gilbert (2e) en vert! (Sud Presse)

Cavendish klopt Gilbert op de meet (De Standaard)

Cavendish gagne au sprint. Gilbert, deuxième, récupère le maillot vert!(La Dernière Heure/Les Sports)

Gilbert frôle l’exploit face à Cavendish et récupère le maillot vert (L’Avenir)

Gilbert legt het af tegen Cavendish maar herovert groene trui (Het Nieuwsblad)

Gesink: Last van rug en bekken (De Telegraaf)

Cavendish Wins Crash-Filled Fifth Stage (The New York Times)

Cavendish wins crash-marred 5th Tour stage (USA Today)

Cavendish wins as Evans survives (Herald Sun)

Mark Cavendish survives crash chaos to win Tour de France’s fifth stage (The Daily Telegraph – Australia)

Cavendish wins a tough fifth stage of Le Tour. (The Age)

Sprint king Cavendish wins fifth stage (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Volata o fuga? E avremo qualche sorpresa dal vento?

Gibosimoni: Gran Cavendish anche con un treno quantomeno strano della HTC, grandissima condizione per Gilbert che su un arrivo appena al 3 % se non fosse per un gran Cav avrebbe vinto. Petacchi sparito dalla scena all’ultimo Km, mi dispiace invece molto per Brajkovic che secondo me avrebbe potuto far bene in qualità di uno dei Capitani della Radioshack. Segnalo la seconda caduta di questo Tour di Contador, caduto anche Boonen che ha avuto un ingente ritardo. (E Dino Zandegù che cerca di citare Vasco ma fa una gaffe ).
Bene tutti i big che sono riusciti ad arrivare indenni.

MirkoBL: Non ho ben capito cosa volesse fare Cavendish: probabilmente ha visto che anche questa volta il suo treno era troppo lungo e ha preferito far partire qualcun altro.
Però poi ha fatto una volata semplicemente magistrale.

Hotdogbr: tutti i big indenni tranne Brajkovic se vogliamo considerarlo tale anche se ho sempre pensato che i capitani della Radioshack fossero Kloeden e Leipheimer, per quanto riguarda le cadute in generale non credo che cambi molto con 160 partenti invece di 200, in ogni caso bel finale di tappa, peccato che non ci fosse un vero vento forte laterale altrimenti ci sarebbero stati sfracelli

N@po: Il numero dei corridor non c’entra. Il problema sono i percorsi totalmente non selettivi nei quali i corridori si distraggono. Al tour la prima settimana è dedicata alla noia ed alle carneficine (i bowling).

MirkoBL: Ah no, ho scoperto che è stato Goss a fare il buco. Però fenomenale Cavendish, questa volta ha fatto la volata completamente da solo.

Ceemo: Una volata fenomenale di Cavendish. Non ricordo una sua volata così bella. Questo è veramente un fenomeno!!

Argomento cadute

N@po: Praticamente una mattanza ma non si lamenta nessuno. Passano per paesini con stradine di due metri a 20km dall’arrivo, coi pali di acciaio ai lati e nessuno dice niente. Ci sono certi spartitraffico killer e nessuno dice niente. Le moto investono i corridori (e almeno queste le cacciano bontà loro) ed i corridori investono il pubblico ma nessuno si lamenta più di tanto, anzi…..

Aggiungiamoci che in queste prime tappe l’attitudine del gruppo è imbarazzante (falsa fuga fatta partire ad inizio tappa, senza bagarre, e poi transumanza a bassa velocità tipo giro anni 80 sino ai 50km finali- il tutto a meno che non caschi Contador) e che i commenti su queste tappe non sono del tipo: CHE PALLE!
ma del tipo: tappa interessante ricca di spunti… sigh!!
Insomma non toccate il tour….
e si capisce perchè al giro Zomegnan stava facendo miracoli…..

Aggiungo una riflessione per i corridori:
ha fatto più danni la tappa degli sterrati di Orvieto o la tappa odierna al tour??

Gibosimoni: Strano che dopo la caduta di Contador Riis non si sia messo d’impegno come per il Crostis, si vede che nemmeno lui aveva previsto altre cadute in una tappa apparentemente tranquilla come quella odierna.

Ceemo: Napo il motivo è semplice ed è solo quello economico.

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I MISTERI DELLA CASSAPANCA

De Luca: “Ancora partenza da Carhaix” (mah… a me risulta che ci partivano solo oggi e per la prima volta nella storia del Tour)
Cassani: “Il svantaggio”
Zandegù: “La squadra di Camenzind deve stare attenta” (Cavendish)
Cassani: “Hinault ha partecipato da ragazzino alla sua prima gara” (perchè? solitamente le prime leve del ciclismo sono ottuagenarie?)
Pancani: “Qua in riva all’Atlantico” (Manica! Manicaaaaa!!!)
Cassani: “Boasson Lage”
Pancani: “Ciolek” (si pronuncia Ziolek)
Pancani: “Uschiovd” (si pronuncia Usovd)
Pancani: “Roias” (si pronuncia Rohas)
Zandegù: “Gentleman”
Presentazione tappa di oggi su Gazzetta.it: “l’ascesa al Cote de Saint Michel de Montjoie” (si scrive Côte ed è femminile)
TelevideoRAI: “Per lo sprinter di Isola di Man” (non è un paese), “costratto al ritiro”, “Royessere” (Roy)

LA TAPPA CHE VERRA’

Un secco strappo di quasi 2 Km e poi i mille metri conclusivi in piano: il finale di Lisieux sembra la fotocopia di quello predisposto due mesi fa per l’arrivo della tappa di Tropea del Giro d’Italia, palcoscenico del tentativo in extremis di Gatto e Contador, andato felicemente in porto. Cosa potrà accadere in questo “sequel”? Non ci sarà il corridore della Farnese Vini, mentre Contador è della partita, ancora più motivato rispetto alla corsa rosa per via del dente avvelenato provocatogli dal tempo perso nelle prime due frazioni e dalla vittoria mancata per un soffio l’altro giorno a Mûr-de-Bretagne. Assisteremo, dunque, ad una replica – che tanto di moda vanno, televisivamenteparlando, nel periodo estivo – dell’attacco a sorpresa di Tropea. Possibile ma molto difficile perchè per il controllatissimo spagnolo stavolta avrà adosso gli occhi di tutti i pretendenti al successo finale, che difficilmente se lo lasceranno scappare sotto il naso. La conclusione più probabile sarà ancora quella di un bel volatone, sullo stile di quello visto l’altro giorno, magari col gruppo ancora “ricco” di qualche velocista di spessore. Potrebbe essere, dunque, l’occasione per un bis di Gilbert, per un successo in giallo di Hushovd oppure, perchè no, della prima vittoria italiana, firmata da Alessandro Petacchi. Un’ipotesi tutt’altro che peregrina poichè, se a Tropea non ci fosse stato l’attacco Gatto-Contador, sarebbe stato il velocista spezzino ad imporsi sul traguardo calabrese, dove invece si dovette accontenare di vincere la volata del gruppo, giunto con appena 5″ di ritardo

METEOTOUR

Dinan : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 15,6°C (percepiti 14°C), venti moderati da SSW (24-36 Km/h), umidità al 83%
Lisieux : alternanza di piogge deboli (0,2 mm) e schiarite, 17,7°C, venti moderati da SSW (25-35 Km/h), umidità al 70%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

5a TAPPA: REIMS – VALENCIENNES (149,5Km)

SE ACABO’ EL SUEÑO DE SORENSEN
Caída de Sorensen y adiós al amarillo
Jelle Nijdam ganó a su manera – La ONCE en el ojo del huracán – Mínguez, invitado de excepción

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COMMENTOUR DE FRANCE: TUTTI GIU’ PER TERRA

luglio 6, 2011 by Redazione  
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Cadute più o meno gravi nella quinta giornata di Tour, alcune banali, altre inverosimili come quella accaduta a Nicki Sørensen. Ma ad avere avuto la peggio sono stati Janez Brajkovic e Tom Boonen, col primo costretto al ritiro mentre il belga è arrivato a Cap Frehel in forte ritardo.

Foto copertina: Janez Brajkovic a terra e Robert Gesink dolorante per una delle molte cadute che hanno flagellato la tappa odierna (foto AFP)

E’ stata come previsto una tappa per sprinter, con lo splendido sedicesimo trionfo di Mark Cavendish. Ma ciò che colpisce è l’innumerevole quantità di cadute che ha segnato la giornata conclusasi a Cap Frehel: dalle più classiche, colpevoli alcune distrazioni che hanno coinvolto tra gli altri Robert Gesink, Contador, Boonen, Brajkovic e Steegmans, fino ad arrivare a quella più assurda del danese Sørensen, volato a terra a causa del manubrio della sua bici incastrato ad una moto al seguito.
Disattenzioni che hanno costretto al ritiro lo sloveno della Radioshack, con Leipheimer che perde un uomo fondamentale per rincorrere il successo finale nelle tappe di montagna. Non sembra essere andata meglio a Boonen, che però è riuscito a concludere la tappa in forte ritardo, mentre Alberto Contador sembra di nuovo affetto dalla sfortuna che lo ha colpito nel weekend.
In ottica sprinters, sorprende l’ottima azione da velocista di Philippe Gilbert, apparso stanco ieri sul Mur de Bretagne e molto pimpante oggi, battuto solo dall’egregio Cavendish. Stavolta però la tattica utilzzata dall’HTC è stata un po’ insolita, con quel buco creato all’ultimo chilometro, correndo anche il rischio di perdere il successo. E Cannonball che ha risolto il tutto con la solita sua volata di grande potenza Male invece Petacchi, con una condizione che appare abbastanza precaria.

Andrea Giorgini

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