TOUR DE VENDÉE, SPUNTA NICO DENZ

ottobre 7, 2018 by Redazione  
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In un finale convulso Nico Denz vince a sorpresa davanti a Teugels e Friesecke

Pochi chilometri dopo il via evade la fuga da lontano composta da un quartetto – Gianni Marchand (Cibel), Tom Dernies (Roubaix Lille Métropole), Anthony Delaplace (Fortuneo-Samsic) e Gediminas Bagdonas (Ag2r-La Mondiale) – al quale, però, il gruppo non concede un gap importante per non correre rischi. Raggiunto un vantaggio massimo di 5 minuti, il plotone cambia ritmo dopo metà gara sotto l’impulso delle squadre dei velocisti.
A scombinare i piani arriva la pioggia e il vento che frazionano il gruppo e permettono ad un drappello di una ventina di corridori di avvantaggiarsi e di riportarsi così sulla testa della corsa. Dietro è la Direct Énergie a condurre l’inseguimento ma senza riscontrare la collaborazione di altre squadre di ruote veloci, tantoché il gruppo continua a frazionarsi e a perdere unità.
Davanti gli accordi finiscono man mano che il traguardo si avvicina e nel gruppo di testa riescono a prendere il largo Lennert Teugels e Jimmy Janssens (Cibel-Cebon), Gian Friesecke (Vorarlberg Santic), Kévin Réza (Vital Concept), Franck Bonnamour (Fortuneo-Samsic), Jonathan Hivert (Direct Énergie), Alexis Guérin (Delko Marseille Provence KTM) e Nico Denz (AG2R La Mondiale) sfruttando le difficoltà degli inseguitori.
Ai -10 dall’arrivo Nico Denz aumenta il ritmo in modo decisivo, portandosi a ruota i soli Teugels e Friesecke, che non si fanno staccare nonostante i ripetuti tentativi dello scatenato tedesco.
Giunti all’ultimo chilometro è ancora Denz a tentare l’allungo, ma pure stavolta senza riuscire a fare la differenza. Friesecke tenta il contrattacco, ma finisce per tirare la volata al portacolori dell’AG2R che transita per primo sul traguardo senza però alzare le braccia al cielo, forse comprendendo solo qualche istante dopo che quella era l’ultima tornata.
Per il 24enne di Waldshut è la prima vittoria da professionista.

Lorenzo Alessandri

Nico Denz coglie la sua prima vittoria da professionista al Giro della Vandea (fgto Franck Dubray)

Nico Denz coglie la sua prima vittoria da professionista al Giro della Vandea (fgto Franck Dubray)

DE MARCHI, MENTE, CUORE E VITTORIA! E’ SUO IL GIRO DELL’EMILIA 2018

ottobre 6, 2018 by Redazione  
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Alessandro De Marchi (BMC) trionfa nella 101° edizione del Giro dell’Emilia attaccando in discesa a tre giri dal termine del classico circuito del San Luca ed ottenendo la più prestigiosa vittoria in carriera in una corsa di un giorno dopo aver gestito un vantaggio di circa 1 minuto sul gruppo. Secondo un ritrovato Rigoberto Urán (Teamn EF Educational First Drapac) mentre chiude il podio Dylan Teuns (BMC).

Diciamolo subito: il Giro dell’Emilia è ormai un caposaldo della stagione ciclistica e sono molti gli aspetti che lo rendono così interessante, pur non essendo di categoria World Tour ma soltanto HC. Prima di tutto – e ci mancherebbe – è certamente il percorso accattivante e severo, con le cinque ascese finali del San Luca, a costituire il marchio di fabbrica di questa storica corsa, giunta quest’anno alla sua 101° edizione, ed ad appassionare gli amanti del ciclismo. In secondo luogo il suo posizionamento in calendario, tra Mondiali e Giro di Lombardia, è ottimale a conclusione di una stagione in cui l’Italia brilla per numero di corse proposte e che quest’anno ha visto anche lo svolgimento, proprio l’altro ieri, dei campionati italiani a cronometro. Non ultimo è da considerare la starting list, davvero degna di una corsa World Tour: sono presenti 13 squadre della massima categoria e basti pensare che vedremo impegnati, con reali ambizioni di successo, due terzi del podio mondiale di Innsbruck, ovvero Romain Bardet (AG2R) e Michael Woods (Team EF Education First Drapac). È presente anche il vincitore del 2017 Giovanni Visconti (Bahrain Merida), all’interno di una squadra che schiera ai nastri di partenza un terzetto formato da Domenico Pozzovivo, Vincenzo Nibali e Franco Pelizzotti, già presenti nella rassegna iridata testè citata.  Presente è anche Gianni Moscon, reduce dal bis ai campionati a cronometro e migliore italiano a Innsbruck, in una Sky che schiera anche Diego Rosa e soprattutto Egan Bernal, fresco di rinnovo con lo squadrone inglese per altri 5 anni. Completano la starting list sette squadre Professional, quattro Continental e la nazionale italana per un totale di 25 squadre alla partenza, che veniva data a Casalecchio di Reno alle 11.30. Dopo la partenza e un primo tratto di studio, la corsa si animava al km 18 quando si formava la fuga di giornata grazie all’azione di otto ciclisti: Scott Davies (Dimension Data), Ben Swift (UAE Team Emirates), Alberto Bettiol (BMC), Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini), Viesturs Luksevics (Amore & Vita), Robert Power (Mitchelton Scott), Niklas Eg (Trek Segafredo) e Umberto Orsini (Bardiani CSF). Il vantaggio massimo della fuga arrivava a un minuto dopo 20 km, ma già al passaggio sul GPM di Mongardino il gruppo aveva ridotto il ritardo dei fuggitivi a soli 10 secondi. La fuga riprendeva vigore nella successiva discesa, proprio quando il gruppo rallentava vistosamente dando via libera al tentativo. Dopo 33 km il vantaggio degli otto di testa era superiore ai 5 minuti e mezzo. Dopo 50 km il vantaggio era lievitato ad oltre 10 minuti. Dopo il passaggio sul GPM di Passo Brasimone il gruppo, tirato dalla Sky, aveva ridotto il ritardo sulla fuga a 7 minuti e 30 secondi. Al km 80 il vantaggio della fuga era sceso a 7 minuti e la situazione era ormai chiara, con gli uomini Sky a “dirigere” le operazioni in testa al gruppo. Nella discesa successiva allo scollinamento del GPM di Valico Ganzole Davies ed Eg erano vittime di una caduta senza conseguenze e ritornavano prontamente in sella. A 45 km dall’arrivo la fuga aveva ancora 4 minuti di vantaggio mentre Bologna e il San Luca si avvicinavano sempre di più. Le squadre di riferimento all’interno del gruppo erano tutte davanti per affrontare al meglio la prima ascesa verso San Luca. Era la Groupama FDJ a fare subito il forcing sulla prima ascesa, quando il vantaggio della fuga era già sceso a meno di 2 minuti. La fuga perdeva pezzi mentre nella successiva discesa era Matej Mohorič (Bahrain Merida) a tentare l’assolo in discesa. In testa restavano Bagioli, Orsini, Power e Davies. A tre giri dal termine il gruppo, o meglio quello che ne rimaneva, aveva quasi raggiunto la testa della corsa. Molto attivi erano Daniel Martinez (Team EF Educational First Drapac) ed Alessandro De Marchi (BMC), che era il il primo a riprendere gli ultimi fuggitivi rimasti in avanscoperta. Rientravano anche Mohorič, Rosa, Edward Ravasi (UAE Team Emirates) ed Alexander Geniez (AG2R). De Marchi restava da solo in testa ed iniziava la terzultima scalata del San Luca con 26 secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori, mentre il gruppo dei migliori transitava con circa 40 secondi di ritardo. De Marchi concludeva il quarto e penultimo giro del circuito del San Luca con 45 secondi di vantaggio sul gruppo dei migliori. A 7 km dalla conclusione De Marchi incrementava il suo vantaggio che adesso era di 50 secondi sul gruppo. In discesa allungavano dal gruppo Gianluca Brambilla (Trek Segafredo) e l’indomabile Mohorič. Quest’ultimo si avvantaggiava all’inizio dell’ultima salita del San Luca a causa di una sfortunata foratura di cui era vittima Brambilla. Il gruppo riprendeva intanto lo sloveno grazie alla grande azione in testa di Bernal, ma De Marchi gestiva al meglio il vantaggio e trionfava ai piedi del santuario della Madonna di San Luca con 7 secondi vantaggio su Urán mentre in terza posizione si piazzava Dylan Teuns (BMC) davanti a Woods e Thibaut Pinot (Groupama FDJ), che chiudeva la top five. De Marchi vince così la sua prima corsa di un giorno in carriera esaltando le sue capacità d’attaccante nato, già ampiamente dimostrate in passato. Il calendario autunnale italiano prosegue domani con il GP Beghelli prima di un’ultima settimana con i fuochi d’artifico tra Milano-Torino, Gran Piemonte e Giro di Lombardia.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 5:09:35
2 Rigoberto Uran (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:00:08
3 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 0:00:09
4 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
5 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:00:13
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
7 Primož Roglič (Slo) LottoNl-Jumbo
8 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:00:15
9 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:00:18
10 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:00:21
11 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
12 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 0:00:32
13 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
14 Daniel Felipe Martinez Poveda (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
15 Sergei Chernetski (Rus) Astana Pro Team 0:00:34
16 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:00:38
17 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:00:47
18 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:00:58
19 Miguel Angel Lopez Moreno (Col) Astana Pro Team
20 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:01:04
21 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:01:07
22 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:01:14
23 Egan Arley Bernal Gomez (Col) Team Sky 0:01:16
24 Hugh John Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:23
25 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 0:01:27
26 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
27 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates 0:01:32
28 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:56
29 Ivan Santaromita (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini 0:02:01
30 Nans Peters (Fra) AG2R La Mondiale
31 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:02:05
32 Edoardo Zardini (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:02:10
33 Simone Ravanelli (Ita) Biesse Carrera Gavardo 0:02:54
34 Diego Rosa (Ita) Team Sky 0:03:20
35 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates
36 Ivan Ramiro Sosa Cuervo (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
37 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
38 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
39 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 0:03:37
40 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:15
41 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:04:21
42 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:04:24
43 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ 0:04:37
44 Luca Wackermann (Ita) Bardiani CSF 0:04:45
45 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
46 Simone Velasco (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
47 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:05:00
48 Robert Gesink (Ned) LottoNl-Jumbo 0:05:25
49 Sebastian Schönberger (Aut) Wilier Triestina-Selle Italia
50 Giovanni Carboni (Ita) Bardiani CSF 0:05:56
51 Jacques Willem Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:06:05
52 Nicola Bagioli (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
53 Joan Bou Company (Spa) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini 0:06:11
54 Samuele Zoccarato (Ita) Italy 0:07:52
55 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – Mg. K Vis – Vega 0:09:03
56 Mattia Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:09:13
57 Marco Tizza (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
58 Carlos Barbero (Spa) Movistar Team
59 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo
60 Ivan Rovny (Rus) Gazprom–Rusvelo
61 Guy Niv (Isr) Israel-Cycling Academy
62 Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
63 Luca Raggio (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:09:37
64 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:09:51
65 Jose Manuel Diaz Gallego (Spa) Israel-Cycling Academy
66 Matteo Spreafico (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
67 Matteo Badilatti (Swi) Team Vorarlberg Santic
68 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
69 Davide Gabburo (Ita) Amore & Vita – Prodir 0:10:24
70 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom–Rusvelo 0:11:18
71 Scott Davies (GBr) Dimension Data 0:11:35
72 Marco Bernardinetti (Ita) Amore & Vita – Prodir 0:12:24
73 Giovanni Aleotti (Ita) Italy 0:12:48
74 Lorenzo Delcó (Swi) Biesse Carrera Gavardo 0:15:33
75 Viesturs Luksevics (Lat) Amore & Vita – Prodir 0:17:51
76 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis – Vega 0:18:15
77 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 0:18:23

Alessandro De Marchi allattacco sulle ripide rampe del San Luca (foto Bettini)

Alessandro De Marchi all'attacco sulle ripide rampe del San Luca (foto Bettini)

PARIS – BOURGES, MADOUAS COGLIE LA PRIMA VITTORIA FRA I PRO

ottobre 5, 2018 by Redazione  
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Valentin Madouas resiste al rientro del gruppo e vince la semi-classica francese davanti a Coquard e Laporte

Pronti via ed evade il tentativo da lontano, composto da David Rivière (Direct Énergie), Joseph Areruya (Delko Marseille-Provence KTM), Pierre Idjouadiene (Roubaix-Lille Métropole), Lennert Teugels (Cibel-Cebon), Jarno Mobach (Development Team Sunweb) e Tom Vermeer (Team Differdange-Losch), ai quali, però, non viene concesso troppo spazio perchè la Groupama-FDJ oggi fa sul serio e già a 70 km dal traguardo il gruppo torna a ranghi compatti.
Circa 20 chilometri dopo ecco l’attacco che risulterà decisivo quando, fra i vari scatti e controscatti, scappa in testa alla corsa un sestetto formato da Benoît Cosnefroy, Silvan Dillier (AG2R La Mondiale), Valentin Madouas, Paul Ourselin (Direct Énergie), Stéphane Rossetto (Cofidis), Quentin Pacher (Vital Concept), Marc Hirschi (Development Team Sunweb) e il reduce della fuga del mattino Teugels. Il gruppo sembra controllare, tantoché uno ad uno cadono tutti sotto il ritmo infernale imposto da dietro, ma la rimonta viene strozzata proprio sul finale quando, lanciato lo sprint, i velocisti non riescono per questione di centimetri a sopraffare la stoica resistenza di Valentin Madouas, che alza quindi le braccia al cielo.
Volata degli sconfitti vinta da Bryan Coquard davanti a Christophe Laporte.
Per il 22enne della Groupama-FDJ, figlio di Laurent Madouas (professionista dal 1989 al 2001), si tratta della la prima vittoria ottenuta nella massima categoria, conseguita dopo averla sfiorata il 10 aprile di quest’anno alla Paris-Camembert, dov’era stato preceduto di una ventina di secondi dal connazionale Lilian Calmejane (Direct Énergie)

Lorenzo Alessandri

ORDINE D’ARRIVO

1 Valentin Madouas (Fra) Groupama – Fdj 4:20:27
2 Bryan Coquard (Fra) Vital Concept Cycling Club
3 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
4 Bram Welten (Ned) Team Fortuneo – Samsic
5 Milan Menten (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
6 Jon Aberasturi Izaga (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
7 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
8 Mickael Delage (Fra) Groupama – Fdj
9 Nils Eekhoff (Ned) Development Team Sunweb
10 Damien Touze (Fra) St Michel – Auber 93
11 Justin Jules (Fra) Wb Aqua Protect Veranclassic
12 Lukas Rüegg (Swi) Team Vorarlberg Santic
13 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
14 Lindsay De Vylder (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
15 Pierre Idjouadiene (Fra) Roubaix Lille Metropole
16 Benoit Cosnefroy (Fra) Ag2R La Mondiale
17 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
19 Emiel Vermeulen (Bel) Roubaix Lille Metropole
20 Lennert Teugels (Bel) Cibel – Cebon
21 Aurélien Paret Peintre (Fra) Ag2R La Mondiale
22 Romain Combaud (Fra) Delko Marseille Provence Ktm
23 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
24 Tom Vermeer (Ned) Team Differdange Losch
25 Gian Friesecke (Swi) Team Vorarlberg Santic
26 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
27 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
28 Mauro Finetto (Ita) Delko Marseille Provence Ktm
29 Mikel Iturria Segurola (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
30 Jimmy Janssens (Bel) Cibel – Cebon
31 Camille Thominet (Fra) St Michel – Auber 93
32 Florian Stork (Ger) Development Team Sunweb
33 Patrick Schelling (Swi) Team Vorarlberg Santic
34 Marc Hirschi (Swi) Development Team Sunweb
35 Antoine Duchesne (Can) Groupama – Fdj
36 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
37 Fabien Doubey (Fra) Wanty – Groupe Gobert 0:00:08
38 Romain Le Roux (Fra) Team Fortuneo – Samsic 0:00:12
39 Bert Van Lerberghe (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:19
40 Jeremy Cabot (Fra) Roubaix Lille Metropole
41 Paul Ourselin (Fra) Direct Energie 0:00:22
42 Morgan Kneisky (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:00:29
43 Lorrenzo Manzin (Fra) Vital Concept Cycling Club
44 Romain Seigle (Fra) Groupama – Fdj
45 Clément Carisey (Fra) Israel Cycling Academy
46 Julien El Fares (Fra) Delko Marseille Provence Ktm
47 Quentin Pacher (Fra) Vital Concept Cycling Club
48 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 François Bidard (Fra) Ag2R La Mondiale
50 Silvan Dillier (Swi) Ag2R La Mondiale
51 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie 0:01:20
52 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:01:23
53 Kevin Reza (Fra) Vital Concept Cycling Club 0:01:45
54 Aritz Bagues Kalparsoro (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
55 Brice Feillu (Fra) Team Fortuneo – Samsic 0:01:55
56 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:02:05
57 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:08
58 Johan Le Bon (Fra) Vital Concept Cycling Club
59 Eliot Lietaer (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic 0:06:47
60 Rudy Barbier (Fra) Ag2R La Mondiale 0:09:01
61 Brecht Ruyters (Bel) Cibel – Cebon
62 Cedric Raymackers (Bel) Cibel – Cebon
63 Gianni Marchand (Bel) Cibel – Cebon
64 Dennis Coenen (Bel) Cibel – Cebon
65 Alexis Guerin (Fra) Delko Marseille Provence Ktm
66 Joseph Areruya (Rwa) Delko Marseille Provence Ktm
67 Lukas Spengler (Swi) Wb Aqua Protect Veranclassic
68 Odd Christian Eiking (Nor) Wanty – Groupe Gobert
69 Pierre Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
70 Gediminas Bagdonas (Ltu) Ag2R La Mondiale
71 Florentin Lecamus Lambert (Fra) Team Fortuneo – Samsic
72 Bruno Armirail (Fra) Groupama – Fdj
73 Romain Feillu (Fra) St Michel – Auber 93
74 Manuel Bosch (Aut) Team Vorarlberg Santic
75 Joshua Teasdale (GBr) Team Differdange Losch
76 Benoit Vaugrenard (Fra) Groupama – Fdj
77 Jérémy Roy (Fra) Groupama – Fdj
78 Yoann Paillot (Fra) St Michel – Auber 93
79 Tom Wirtgen (Lux) Ago – Aqua Service
80 Larry Valvasori (Lux) Team Differdange Losch
81 Ludovic Robeet (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
82 Clement Orceau (Fra) Direct Energie
83 Joeri Stallaert (Bel) Team Vorarlberg Santic
84 Timothy Dupont (Bel) Wanty – Groupe Gobert
85 Lukas Meiler (Ger) Team Vorarlberg Santic
86 Sergio Samitier Samitier (Spa) Euskadi Basque Country – Murias
87 Kevin Ledanois (Fra) Team Fortuneo – Samsic
88 Tom Devriendt (Bel) Wanty – Groupe Gobert
89 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
90 Jarno Mobach (Ned) Development Team Sunweb
91 Olivier Pardini (Bel) Team Differdange Losch
92 Dennis Van Winden (Ned) Israel Cycling Academy 0:10:41
93 Wim Reynaerts (Bel) Cibel – Cebon 0:14:49
94 Sondre Enger (Nor) Israel Cycling Academy
95 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
96 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy
97 Armindo Fonseca (Fra) Team Fortuneo – Samsic
98 Tom Thill (Lux) Team Differdange Losch
99 Patrick Müller (Swi) Vital Concept Cycling Club
100 David Riviere (Fra) Direct Energie
101 Leon Heinschke (Ger) Development Team Sunweb
102 Niklas Märkl (Ger) Development Team Sunweb
103 Julien Antomarchi (Fra) Roubaix Lille Metropole
104 Steven Tronet (Fra) Roubaix Lille Metropole
105 Emiel Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
106 Aitor Gonzalez Prieto (Spa) Euskadi Basque Country – Murias

Il francese Madouas si impone nelledizione 2018 della Parigi-Bourges (foto MAXPPP / Le Berry Républicain)

Il francese Madouas si impone nell'edizione 2018 della Parigi-Bourges (foto MAXPPP / Le Berry Républicain)

MOSCON E CECCHINI TRICOLORI A CRONOMETRO

ottobre 5, 2018 by Redazione  
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Successo per Elena Cecchini e Gianni Moscon a Cavour, dove si sono svolti i campionati italiani a cronometro.

Seppur in ritardo rispetto al tradizionale calendario, si sono svolti a Cavour, in Piemonte, i campionati italiani a cronometro per le categorie élite. Ad occuparsi dell’organizzazione è stata la ASD Rostese Rodman, che ha predisposto un circuito pianeggiante di 20.5 km, che le ragazze hanno dovuto ripetere una volta e gli uomini due per un totale di 42 Km.

Tra le donne il successo è andato ad Elena Cecchini (anyon SRAM Racing) che, con il tempo di 28’13”, ha avuto la meglio per 11″ su Vittoria Bussi (BJ Bike Club), fresca detentrice del record dell’ora, conquistato lo scorso 13 settembre ad Aguascalientes (Messico), dove ha percorso poco più di 48 Km in sessanta minuti, migliorando di 27 metri il precedente titolo detenuto da un paio di anni dalla statunitense Evelyn Stevens. Terza con un ritardo di 15” si è piazzata Rossella Ratto (Cylance Pro Cycling). La prova è stata caratterizzata anche da due clamorosi errori di percorso nelle quali sono incappate Elisa Balsamo ( Valcar PBM) e, soprattutto, la campionessa a cronometro uscente Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) che, anzichè percorrere la strada giusta, hanno imboccato la deviazione riservata alle ammiraglie seguendo la moto staffetta che le precedeva. L’errore ha vanificato il miglior tempo che stava detenendo fino a quel momento la Longo Borghini, 9° nell’ordine d’arrivo a 1′25″, mentre la Balsamo gli è arrivata subito dietro, 10° a 1′26″.
Tra i maschi il campione uscente Gianni Moscon (Team Sky) è, invece, riuscito a mantenere il titolo, ma ha dovuto faticare non poco contro un Filippo Ganna (UAE-Team Emirates( che gli ha dato del gran filo da torcere. Il piemontese della UAE eras partito fortissimo, facendo registrare anche una differenza di 19” tra lui e Moscon, ma alla lunga l’esperienza del trentino è venuta fuori e gli ha permesso di reindossare la maglia tricolore con un vantaggio di 2” su Ganna e di quasi un minuto su Fabio Felline (Trek – Segafredo)

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE

1 Elena Cecchini (Ita) Canyon-SRAM Racing 0:28:13
2 Vittoria Bussi (Ita) 0:00:11
3 Rossella Ratto (Ita) Cylance Pro Cycling 0:00:15
4 Elena Pirrone (Ita) Astana Women’s Team 0:00:23
5 Silvia Valsecchi (Ita) BePink 0:00:33
6 Tatiana Guderzo (Ita) Hitec Products-Birk Sport 0:00:35
7 Arianna Fidanza (Ita) Still Bike Team A.S.Dilettantistica 0:01:01
8 Lisa Morzenti (Ita) BePink 0:01:11
9 Elisa Longo Borghini (Ita) Wiggle High5 0:01:25
10 Elisa Balsamo (Ita) Valcar PBM 0:01:26

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE

1 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:48:21
2 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:00:02
3 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:00:57
4 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:01:24
5 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:02:03
6 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:02:44
7 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:03:09
8 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors 0:03:30
9 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates 0:03:34
10 Paolo Toto (Ita) Sangemini-M.G. K Vis 0:03:36

Moscon vince per il secondo anno consecutivo il campionato nazionale a cronometro (foto Bettini)

Moscon vince per il secondo anno consecutivo il campionato nazionale a cronometro (foto Bettini)

UNA QUESTIONE TUTTA TEDESCA AL SPARKASSEN MÜNSTERLAND GIRO

ottobre 4, 2018 by Redazione  
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Dopo i fasti del Mondiale austriaco il ciclismo torna alla normalità. Il calendario europeo di quasto finale di stagione proponeva il Sparkassen Münsterland Giro, corsa in linea tedesca che ha visto nella topfive solo corridori tedeschi.

“Deutschland, Deutschland über Alles” recita all’inizio l’inno nazionale tedesco. Questa prima frase nella lingua di Dante si traduce in “Germania, Germania, al di sopra di tutto” ed è perfettamente in linea con quanto accaduto oggi al Sparkassen Münsterland Giro, dove i primi cinque dell’ordine d’arrivo erano tutti teutonici. La corsa tedesca di categoria 1.HC, per intenderci come l’italico Trofeo Laigueglia, annoverava ai nastri di partenza ben sette Team WorldTour. Tanta qualità alla partenza si è poi ritrovata anche all’arrivo quando la volata finale è stata una faccenda tra Sunweb, Trek-Segafredo, Katusha-Alpecin, Bora-Hansgrohe e Quick-Step Floors.
La volata ha coinvolto un gruppo forte di una trentina di unità a causa di una serie di selezioni che lo hanno assottigliato. Con l’arrivo ormai in vista hanno tentato d’anticipare il gruoppo Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) ed Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) poi. Per loro però non c’è stata fortuna e si è arrivati allo sprint, dove la vittoria è andata a Max Walscheid (Team Sunweb) che ha avuto la meglio sui connazionali John Degenkolb (Trek-Segafredo) Nils Politt (Katusha-Alpecin), André Greipel (Lotto Soudal) e Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe). Primo straniero sul traguardo di Münster è stato il francese Florian Sènèchal (Quick-Step Floors), sesto davanti ad un altro tedesco, Alexander Krieger (Leopard Pro Cycling ). Completa la giornata di gloria per i tedeschi il decimo posto di Lucas Carstensen ( Bike Aid). Al via erano presenti anche i due italiani del Team Novo Nordisk Andrea Peron, 66° al traguardo, e Umberto Poli, che non ha concluso la gara.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 4:42:16
2 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
3 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
4 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
5 Pascal Ackermann (Ger) Bora-Hansgrohe
6 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
7 Alexander Krieger (Ger) Leopard Pro Cycling 0:00:01
8 Mathias Van Gompel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
9 Szymon Sajnok (Pol) CCC Sprandi Polkowice
10 Lucas Carstensen (Ger) Bike Aid
11 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
12 Jeroen Meijers (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
13 Oscar Riesebeek (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
14 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb 0:00:02
15 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
16 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:00:03
17 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:00:05
18 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:06
19 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:00:17
20 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal 0:00:21
21 Lars Bak (Den) Lotto Soudal 0:00:31
22 Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe
23 Elmar Reinders (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:00:52
24 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
25 Erik Baska (Svk) Bora-Hansgrohe
26 Michael Paluta (Pol) CCC Sprandi Polkowice
27 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
28 Kamil Gradek (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:01:17
29 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:01:19
30 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe
31 Max Kanter (Ger) Development Team Sunweb 0:01:43
32 Barnabás Peák (Hun) Quick-Step Floors 0:03:03
33 Alexandr Porsev (Rus) Gazprom–Rusvelo
34 John Mandrysch (Ger) Team Dauner D&DQ | Akkon
35 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
36 Kenneth Van Rooy (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
37 Frederik Backaert (Bel) Wanty-Groupe Gobert
38 Jasper De Laat (Ned) Metec-TKH p/b Mantel
39 Joshua Huppertz (Ger) Team Lotto-Kern Haus
40 Marinus Cornelius Minaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert
41 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
42 Adrian Kurek (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:03:04
43 Kevin Inkelaar (Ned) Polartec Kometa
44 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
45 Jose Manuel Diaz (Spa) Israel Cycling Academy
46 Alan Banaszek (Pol) CCC Sprandi Polkowice
47 Boy Van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
48 Willie Smit (RSA) Katusha-Alpecin
48 Nikolay Trusov (Rus) Gazprom-Rusvelo
50 Igor Boev (Rus) Gazprom-Rusvelo
50 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
52 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
53 Szymon Rekita (Pol) Leopard Pro Cycling 0:03:05
54 Jhonnatan Manuel Narvaez Prado (Ecu) Quick-Step Floors 0:03:06
55 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
56 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
57 Lennard Kämna (Ger) Team Sunweb
58 Guy Niv (Isr) Israel Cycling Academy
59 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
60 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:03:09
61 Per Christian Münstermann (Ger) Team Sauerland NRW p/b SKS Germany 0:13:15
62 Jasper Frahm (Ger) Heizomat Rad-Net.de
63 Felix Intra (Ger) Team Sauerland NRW p/b SKS Germany
64 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
65 Daniel Westmattelmann (Ger) Team Lotto-Kern Haus
66 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
67 Johannes Hodapp (Ger) Team Sauerland NRW p/b SKS Germany
68 Vladislav Kulikov (Rus) Gazprom–Rusvelo
69 Sven Thurau (Ger) Team Dauner D&DQ | Akkon
70 Jens Reynders (Bel) Leopard Pro Cycling
71 Patrick Haller (Ger) Heizomat Rad-Net.de
72 Boris Vallee (Bel) Wanty-Groupe Gobert
73 Luca Henn (Ger) Team Lotto-Kern Haus
74 Paul Taebling (Ger) LKT Team Brandenburg
75 Jonas Rutsch (Ger) Team Lotto – Kern Haus 0:13:14
76 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
77 Gaëtan Pons (Lux) Leopard Pro Cycling
78 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
79 Antoine Warnier (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
80 Mario Spengler (Swi) Leopard Pro Cycling
81 Colin Heiderscheid (Lux) Team Dauner D&Dq | Akkon
82 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin

A Münster Max Walscheid vince uno sprint tutto tedesco (foto Bettini)

A Münster Max Walscheid vince uno sprint tutto tedesco (foto Bettini)

BINCHE – CHIMAY – BINCHE, ESULTA DANNY VAN POPPEL

ottobre 3, 2018 by Redazione  
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Danny Van Poppel vince davanti a Lampaert e Naesen, quinto Pasqualon

Pronti via e se ne vanno in 6 – Dries De Bondt, Stijn Steels (Vérandas Willems-Crelan), Timothy Dupont (Wanty-Groupe Gobert), Dimitri Peyskens (WB Aqua Protect Veranclassic), Ide Schelling (SEG) e Angélo Tulik (Direct Énergie) – senza mai, però, prendere veramente il largo e finendo per essere riassorbiti dopo pochi chilometri di corsa.
Ecco allora un secondo tentativo da lontano – composto da Tom Devriendt (Wanty-Groupe Gobert), Quentin Jaurégui (Ag2r La Mondiale), Clément Orceau (Direct Énergie), Dimitri Peyskens (WB Aqua Protect Veranclassic), Cedric Raymackers e Lennert Teugels (Cibel-Cebon) – ma anche questo, dopo aver raggiunto un vantaggio massimo di 3 minuti, subirà la stessa sorte del precedente venendo riassorbito a 60 km dal traguardo. Il forte vento di giornata fraziona il gruppo che procede a velocità sostenuta, tanto che entrati nel circuito finale la parte più avanzata è composta da una trentina di corridori.
Nel corso dell’ultimo giro ci prova Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors), riuscendo a prendere subito un buon margine sugli altri, mentre alle sue spalle prova a ricucire la coppia formata da Stijn Vandenbergh (Ag2R La Mondiale) e Yves Lampaert, in copertura del compagno in testa. I diretti inseguitori, ridotti ormai a poche unità, riescono grazie agli uomini rimasti della LottoNL-Jumbo a raggiungere i fuggitivi solo dopo la “flamme rouge”. Qui senza attendere gli ultimi metri Danny Van Poppel (Team LottoNL-Jumbo) piazza l’attacco decisivo sul pavé, sfruttando anche il buco formato dai compagni di squadra alle sue spalle, e transita in solitaria sul traguardo, a braccia alzate. Per i piazzamenti di rincalzo 3 secondi più tardi si aggiudicano seconda e terza posizione il campione belga Yves Lampaert e il portacolori della AG2R Oliver Naesen, con il nostro Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert) ottimo quinto.
Per il 25enne olandese è il terzo successo stagionale e il quindicesimo in carriera.

Lorenzo Alessandri

ORDINE D’ARRIVO

1 Danny van Poppel (Ned) Team Lotto Nl – Jumbo 4:33:02
2 Yves Lampaert (Bel) Quick – Step Floors 0:00:03
3 Oliver Naesen (Bel) Ag2R La Mondiale
4 Taco Van Der Hoorn (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
5 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
6 Jean-Pierre Drucker (Lux) Bmc Racing Team
7 Jonas Van Genechten (Bel) Vital Concept Cycling Club
8 Timothy Dupont (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:07
9 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
10 Cees Bol (Ned) Seg Racing Academy
11 Mikkel Frølich Honoré (Den) Team Waoo
12 Olivier Pardini (Bel) Team Differdange Losch
13 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
14 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
15 Philippe Gilbert (Bel) Quick – Step Floors
16 Jan Willem Van Schip (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
17 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Jan Bakelants (Bel) Ag2R La Mondiale 0:00:10
19 Dennis Coenen (Bel) Cibel – Cebon
20 Arnaud Demare (Fra) Groupama – Fdj 0:00:14
21 Jan Maas (Ned) Seg Racing Academy 0:00:16
22 Laurenz Rex (Bel) Ago – Aqua Service 0:00:22
23 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
24 Bram Welten (Ned) Team Fortuneo – Samsic 0:00:30
25 Julien Mortier (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
26 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama – Fdj
27 Dylan Groenewegen (Ned) Team Lotto Nl – Jumbo 0:00:34
28 Ludwig De Winter (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
29 Gordon De Winter (Bel) Ago – Aqua Service
30 Jurgen Roelandts (Bel) Bmc Racing Team
31 Zdenek Štybar (Cze) Quick – Step Floors 0:00:48
32 Jos Van Emden (Ned) Team Lotto Nl – Jumbo
33 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:00:52
34 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
35 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:54
36 Bert Van Lerberghe (Bel) Cofidis, Solutions Credits
37 Julien Duval (Fra) Ag2R La Mondiale 0:01:01
38 Stijn Vandenbergh (Bel) Ag2R La Mondiale 0:01:08
39 Nathan Van Hooydonck (Bel) Bmc Racing Team
40 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal 0:01:12
41 Amund Grøndahl Jansen (Nor) Team Lotto Nl – Jumbo 0:01:19
42 Maarten Wynants (Bel) Team Lotto Nl – Jumbo 0:01:25
43 Alexandre Pichot (Fra) Direct Energie 0:01:29
44 Timo Roosen (Ned) Team Lotto Nl – Jumbo
45 Robbert De Greef (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:01:46
46 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 0:01:52
47 Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal 0:01:56
48 Jesper Asselman (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
49 Fabio Jakobsen (Ned) Quick – Step Floors
50 Brian Van Goethem (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
51 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
52 Brecht Ruyters (Bel) Cibel – Cebon 0:02:02
53 Pierre Gouault (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:02:11
54 Polychronis Tzortzakis (Gre) Tarteletto – Isorex 0:03:22
55 Tom Vermeer (Ned) Team Differdange Losch 0:03:26
56 Sergio Torres Jorro (Spa) Tarteletto – Isorex 0:04:08
57 Loïc Vliegen (Bel) Bmc Racing Team
58 Lukas Spengler (Swi) Wb Aqua Protect Veranclassic
59 Tom Bohli (Swi) Bmc Racing Team
60 Gil D’heygere (Bel) Veranda’s Willems – Crelan
61 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
62 Luuc Bugter (Ned) Delta Cycling Rotterdam
63 Benoit Vaugrenard (Fra) Groupama – Fdj 0:04:13
64 Olivier Le Gac (Fra) Groupama – Fdj 0:04:16
65 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Israel Cycling Academy 0:04:27
66 Kevyn Ista (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic 0:04:30
67 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:04:33
68 Jérémy Frehen (Bel) Ago – Aqua Service 0:05:32
69 Andreas Andersson (Swe) T.Palm – Pôle Continental Wallon
70 Ross Lamb (GBr) T.Palm – Pôle Continental Wallon
71 Cedric Raymackers (Bel) Cibel – Cebon
72 Tom Van Vuchelen (Bel) Ago – Aqua Service
73 Anthony Debuy (Bel) Ago – Aqua Service
74 Laurent Evrard (Bel) Sovac – Natura4Ever
75 Davide Rebellin (Ita) Sovac – Natura4Ever
76 Romain Cardis (Fra) Direct Energie
77 Julien Morice (Fra) Vital Concept Cycling Club
78 Dennis Van Winden (Ned) Israel Cycling Academy
79 Lawrence Naesen (Bel) Lotto Soudal
80 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy
81 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy
82 Félix Dopchie (Bel) Ago – Aqua Service
83 Adam Lewis (GBr) T.Palm – Pôle Continental Wallon
84 Laurent Pichon (Fra) Team Fortuneo – Samsic
85 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
86 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
87 Bert De Backer (Bel) Vital Concept Cycling Club
88 Tom Dernies (Bel) Roubaix Lille Metropole
89 Lander Seynaeve (Bel) Roubaix Lille Metropole
90 Omer Goldsteiin (Isr) Israel Cycling Academy
91 Simon Sellier (Fra) Direct Energie
92 Yorick Slagmulders (Bel) T.Palm – Pôle Continental Wallon
93 Huub Duijn (Ned) Veranda’s Willems – Crelan
94 Maxime Vantomme (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
95 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
96 Emiel Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
97 Lars Boom (Ned) Team Lotto Nl – Jumbo
98 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
99 Dimitri Peyskens (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
100 Stijn Steels (Bel) Veranda’s Willems – Crelan
101 Niki Terpstra (Ned) Quick – Step Floors
102 Remy Mertz (Bel) Lotto Soudal 0:05:52
103 Angelo Tulik (Fra) Direct Energie 0:06:00
104 Thomas Joly (Fra) Roubaix Lille Metropole
105 Miles Scotson (Aus) Bmc Racing Team 0:06:02
106 Ide Schelling (Ned) Seg Racing Academy 0:06:06
107 Lionel Taminiaux (Bel) Ago – Aqua Service 0:06:08
108 Adrien Garel (Fra) Vital Concept Cycling Club 0:06:18
109 Dries Devenyns (Bel) Quick – Step Floors 0:07:06

Lolandese Danny Van Poppel si impone nella corsa dedicata al corridore belga Frank Vandenbroucke, prematuramente scomparso nel 2009 (foto Bettini)

L'olandese Danny Van Poppel si impone nella corsa dedicata al corridore belga Frank Vandenbroucke, prematuramente scomparso nel 2009 (foto Bettini)

FINALMENTE L’EMBATIDO

settembre 30, 2018 by Redazione  
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Dopo innumerevoli podi, Alejandro Valverde riesce a centrare la vittoria in un campionato del mondo, indossando i colori dell’iride a 38 anni. Bene Woods e Pinot sul podio, ottimo Dumoulin in recupero. Il nostro Moscon cede nel tratto più duro dell’ultimo strappo e deve accontentarsi della quinta posizione. Male Alaphilippe, che cede proprio laddove si pensava che potesse fare la differenza.

Peter Sagan (Bora-Hansgroe), che è stato il primo dei big a saltare, ha tuttavia portato a casa una piccola vittoria, azzeccando il pronostico sulla vittoria. Vero che Alejandro Valverde (Movistar) era uno dei principali favoriti della vigilia, tuttavia le maggiori quotazioni erano riscosse da Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), in età più verde rispetto a quella dell’Embatido. Il corridore francese, invece, ha ceduto nel corso dello strappo finale, perdendo parecchi secondi in un batter di ciglia ed a quel punto la punta principale della Francia è diventata Romain Bardet (AG2R La Mondiale) che allo sprint con Valverde aveva ben poche possibilità di vittoria e deve considerare l’argento come un ottimo risultato, anche se è sembrato un po’ deluso dopo il traguardo.
Valverde, come al solito, ha mantenuto un’ottima condizione di forma per tutta la stagione, avendo centrato la prima vittoria in febbraio ed essendo stato protagonista per tutta la Vuelta. Questa condizione straordinaria è stata mantenuta anche da Tom Dumoulin (Team Sunweb) che, dopo il doppio podio a Giro e Tour, è ancora in ottima condizione tanto da centrare l’argento a cronometro, battuto solo un super Rohan Dennis (BMC Racing Team) e riuscendo nella prova di oggi a ritornare sul terzetto di testa, che sembrava aver preso il largo definitivo sul muro finale. Dumoulin, che era rimasto staccato ben prima di Gianni Moscon (Team Sky), è riuscito con la sua regolarità non solo a saltare a piè pari l’italiano, ma anche a raggiungere i tre di testa che, comunque, non si sono studiati troppo. Ovviamente, lo sforzo che ha richiesto il rientro ha poi condizionato la brillantezza di Dumoulin, che non ha neppure tentato lo sprint.
Il chilometraggio al quale i giovani non sono più abituati e i ritmi alti, resi necessari dal grosso vantaggio che aveva preso la fuga e poi dalla necessità del forcing, hanno lasciato sulle ginocchia molti dei big che, alla vigilia, potevano avere speranze di far bene.
Un capitolo a parte va speso per Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che ha ceduto all’ultimo giro reggendo meglio di molti big. Purtroppo il recupero lampo con aiuto chirurgico al quale il siciliano è stato costretto non gli ha permesso di presentarsi oggi con una condizione sufficiente per tentare il colpaccio. Nibali probabilmente avrebbe tentato di anticipare i tempi con una delle sue azioni fantasiose, ma il maledetto giorno dell’Alpe d’Huez ha privato questo mondiale di un grandissimo pretendente.
La corsa partiva subito molto forte, con molti corridori che avevano la “fregola” di andare in fuga per mettersi in mostra in una vetrina internazionale di somma importanza e così, dopo soli 5 chilometri, si avvantaggiavano il danese Kasper Asgreen (Quick-Step Floors), lo svedese Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ), il canadese Rob Britton (Rally Cycling) e il greco Stylianos Farantakis (Sojasun espoir-ACNC), il quale cederà e si rialzerà nel giro di pochi chilometri. Su questi uomini si riportavano in breve l’irlandese Ryan Mullen (Trek – Segafredo), il kazako Daniil Fominykh ( Astana Pro Team) e il norvegese Vegard Stake Laengen (UAE-Team Emirates). In un terzo momento, si aggiungevano ai battistrada anche l’irlandese Conor Dunne (Aqua Blue Sport), il ceco Karel Hník (Pardus – Tufo Prostejov), il lussemburghese Laurent Didier (Trek – Segafredo), il sudafricano Jacques Janse van Rensburg (Team Dimension Data) e il bielorusso Ilia Koshevoy (Wilier Triestina – Selle Italia), che andavano a comporre una fuga di 11 elementi. Il gruppo lasciava fare e i battistrada prendono il largo, arrivando a guadagnare quasi 18 minuti prima che il gruppo alzi leggermente l’andatura per evitare di perdere il controllo della situazione. Quando al traguardo mancavano ancora 100 Km, iniziavano i primi eventi degni di nota, in particolare la caduta con ritiro del francese Warren Barguil (Team Fortuneo – Samsic) in una curva insidiosa in discesa, mentre la fuga cominciava a perdere elementi. Gia nel terzo giro, con Inghilterra e Slovenia ad alzare notevolmente il ritmo, perdevano contatto Sagan ed il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal). Nel corso del giro successivo, Francia e Spagna cominciavano a farsi vedere in testa, mentre il gruppo dei battistrada continuava man mano ad assottigliarsi; a questo punto la prima azione importante in seno al gruppo veniva inscenata da Dario Cataldo (Astana Pro Team), seguito subito dagli spagnoli Jesús Herrada (Cofidis, Solutions Crédits) e Omar Fraile (Astana Pro Team). Nella discesa, scivolava Primož Roglič (Team LottoNL-Jumbo) nella stessa curva in discesa dove era caduto Barguil, ma lo sloveno aveva miglior fortuna e si rialzava, attendendo che l’ammiraglia lo raggiunga con un’altra bicicletta. Il successivo giro era invece fatale al colombiano Miguel Ángel López (Astana Pro Team), che su un circuito del genere avrebbe potuto cullare qualche ambizione. Il colombiano, però, perdeva contatto nella discesa, terreno a lui non congeniale e affrontato con grande veeemenza dal gruppo che doveva chiudere sui fuggitivi ancora rimasti in avanscoperta. In vista del sesto passaggio riuscivano ad avvantaggiarsi il belga Greg Van Avermaet (BMC Racing Team), Fraile e Damiano Caruso (BMC Racing Team). I tre venivano ripresi grazie alle sollecitazioni del tedesco Simon Geschke (Team Sunweb) e dell’olandese Sam Oomen (Team Sunweb), che cominciavano a provocare le prime defezioni eccellenti: si staccavano, infatti, l’irlandese Daniel Martin (UAE-Team Emirates), il russo Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin), il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), il polacco Michał Kwiatkowski (Team Sky) e l’olandese Wout Poels (Team Sky). La bagarre cominciava però a circa 45 chilometri dall’arrivo, quando molti corridori accennavano scatti senza però riuscire ad incidere, mentre davanti rimanevano solo Asgreen e Laengen, che iniziavano l’ultimo giro con due minuti e mezzo di vantaggio. Nell’ultimo giro, l’inseguimento era guidato dall’Italia, cosa che aveva fatto sperare che qualche azzurro volesse tentare un attacco in anticipo; invece, a partire in contropiede era Steven Kruijswijk (Team LottoNL-Jumbo), con Valverde e il francese Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) che fiutavano il pericolo e non lasciavano andare l’olandese. E’ proprio in questo momento che Nibali perdeva contatto, mentre rispondeva molto bene Moscon. Poco prima dei 20 all’arrivo, la fuga si esauriva definitivamente e subito provava l’allungo il britannico Peter Kennaugh (Bora – Hansgrohe), ma il danese Michael Valgren, (Astana Pro Team) riusciva a raggiungerlo e staccarlo per poi proseguire a tutta in discesa, guadagnando sino a 30 secondi. Dietro, in un primo momento, lo spagnolo Ion Izagirre (Bahrain Merida), Pinot, Moscon, il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) e il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (UAE-Team Emirates) riuscivano a ritrovarsi con qualche secondo di vantaggio sul gruppo sempre più assottigliato, ma nei successivi chilometri la situazione si ricompattava sino ai piedi del muro di Gramartboden. A questo punto, non ci si poteva più nascondere, il battistrada veniva rapidamente ripreso e davanti rimanevano Bardet, Pinot, Alaphilippe, Moscon, Valverde e il canadese Michael Woods (Team EF Education First-Drapac). La nazionale francese sembrava in una situazione ideale in netta superiorità numerica con due scalatori di razza ed uno scattista formidabile, ma proprio Alaphilippe e Pinot perdevano contatto sotto le sollecitazioni di Woods, mentre Moscon stringeva i denti e, pur con grandi difficoltà, riusciva a mantenere la ruota dei migliori fin quando si giunge sul tratto al 28%. Lì Woods forzava di nuovo e stavolta Moscon si piantava, mentre da dietro arrivava in progressione Dumoulin che, su questo tratto di strada del tutto inadatto alle sue caratteristiche, faceva valere le sue doti di regolarista e riusciva a scollinare con un gap ancora colmabile, dopo aver saltato Moscon. Nel falsopiano in cima e nella successiva discesa, i tre battistrada non si dannavano l’anima a tirare, ance se non si fermano continuando con un discreto ritmo, ma Domoulin riusciva a rientrare grazie alle sue doti di passista, mentre Moscon era ormai cotto.
Allo sprint non c’era storia e Valverde, nonostante la prima posizione, lanciava la volata lunga, senza che nessuno ce la facesse ad uscire dalla sua ruota; Bardet prendeva l’argento e Woods il bronzo, mentre Dumoulin, che aveva fatto uno sforzo enorme per tornare sotto, doveva accontentarsi della medaglia di legno.
Certamente, dopo innumerevoli podi, l’Embatido meritava una vittoria, ha corso in modo molto intelligente e nella volata è stato padrone assoluto. L’Italia forse ha esagerato nel forzare il ritmo all’ultimo giro ed avrebbe fatto meglio a lasciare il lavoro ad altri, ma ha dimostrato la grinta e la voglia di fare la corsa che ha sempre contraddistinta la nazionale azzurro.
Infine una nota al percorso non può essere omessa. Dopo il circuito di Duitama del 1995, questo è stato il mondiale più duro degli ultimi anni ed il tracciato non ha tradito le aspettative; i chilometri che separavano la cima dall’arrivo hanno consentito il rientro di Dumoulin ed un finale ancor più interessante. Sarebbe ora che l’UCI si rendesse conto che corse come il campionato del mondo non possono essere dei piattoni come quello che ci dovremo sorbire il prossimo anno e che corse faticose e lunghe fanno venire fuori i corridori davvero resistenti. Il favorito Alaphilippe probabilmente ha pagato proprio la lunghezza di questo percorso, perché sulla carta lo strappo finale era ideale per uno come lui. L’esperto Valverde, invece, più abituato a corse logoranti, ha saputo gestire al meglio le forze e, nonostante l’età, è andato a prendersi finalmente la medaglia d’oro.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde (Spain) 6:46:41
2 Romain Bardet (France)
3 Michael Woods (Canada)
4 Tom Dumoulin (Netherlands)
5 Gianni Moscon (Italy) 0:00:13
6 Roman Kreuziger (Czech Republic) 0:00:43
7 Michael Valgren Andersen (Denmark)
8 Julian Alaphilippe (France)
9 Thibaut Pinot (France)
10 Rui Costa (Portugal)
11 Ion Izagirre Insausti (Spain)
12 Bauke Mollema (Netherlands) 0:00:49
13 Mikel Nieve Iturralde (Spain) 0:00:52
14 Sam Oomen (Netherlands) 0:01:21
15 Nairo Quintana (Colombia)
16 Peter Kennaugh (Great Britain)
17 Jan Hirt (Czech Republic)
18 George Bennett (New Zealand)
19 Jack Haig (Australia)
20 Jakob Fuglsang (Denmark)
21 Domenico Pozzovivo (Italy)
22 Andrey Zeits (Kazakhstan)
23 Ben Hermans (Belgium) 0:01:32
24 Simon Geschke (Germany) 0:01:54
25 Sergei Chernetski (Russian Federation) 0:02:00
26 Mathias Frank (Switzerland) 0:02:10
27 Steven Kruijswijk (Netherlands)
28 Antwan Tolhoek (Netherlands)
29 Dylan Teuns (Belgium)
30 Odd Christian Eiking (Norway) 0:02:42
31 Rudy Molard (France)
32 Sébastien Reichenbach (Switzerland)
33 Rigoberto Uran (Colombia) 0:02:57
34 Primož Roglic (Slovenia) 0:04:00
35 Rafal Majka (Poland)
36 Alexey Lutsenko (Kazakhstan)
37 Adam Yates (Great Britain)
38 Wilco Kelderman (Netherlands)
39 Nelson Oliveira (Portugal) 0:05:00
40 Alessandro De Marchi (Italy) 0:05:05
41 Merhawi Kudus (Eritrea) 0:05:44
42 Xandro Meurisse (Belgium)
43 Vegard Stake Laengen (Norway)
44 David De La Cruz Melgarejo (Spain) 0:05:56
45 Michael Gogl (Austria)
46 Emanuel Buchmann (Germany)
47 Pavel Sivakov (Russian Federation) 0:06:00
48 Sergio Luis Henao Montoya (Colombia) 0:06:02
49 Vincenzo Nibali (Italy)
50 Greg Van Avermaet (Belgium) 0:08:08
51 Pavel Kochetkov (Russian Federation)
52 Kasper Asgreen (Denmark) 0:10:22
53 Franco Pellizotti (Italy) 0:10:33
54 Carl Fredrik Hagen (Norway) 0:12:24
55 Emil Nygaard Vinjebo (Denmark) 0:12:57
56 Lukasz Owsian (Poland) 0:13:05
57 Ilnur Zakarin (Russian Federation)
58 Tony Gallopin (France)
59 Patrick Konrad (Austria)
60 Steve Morabito (Switzerland)
61 Jesus Herrada (Spain) 0:13:09
62 Toms Skujins (Latvia) 0:13:13
63 Brent Bookwalter (United States Of America) 0:14:23
64 Damiano Caruso (Italy)
65 Dario Cataldo (Italy)
66 Hugh John Carthy (Great Britain)
67 Nicolas Roche (Ireland)
68 Tim Wellens (Belgium)
69 Pieter Weening (Netherlands)
70 Rob Power (Australia)
71 Richard Carapaz (Ecuador) 0:14:48
72 Benjamin King (United States Of America) 0:15:57
73 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:16:51
74 Nico Denz (Germany) 0:18:17
75 Gianluca Brambilla (Italy) 0:19:35
76 Robert Britton (Canada) 0:19:37

Valverde coglie la sua più bella vittoria in carriera ai mondiali di Innsbruck (foto Bettini)

Valverde coglie la sua più bella vittoria in carriera ai mondiali di Innsbruck (foto Bettini)

VAN DER BREGGEN, ORO MONDIALE A INNSBRUCK. GUDERZO BRONZO

settembre 29, 2018 by Redazione  
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Quella olandese era la nazionale da battere nella prova in linea donne élite ed il pronostico è stato rispettato, con Anna Van Der Breggen che sfrutta l’ottima forma già dimostrata nella cronometro individuale. Partita sulla seconda ascesa della salita di Igls, a circa 40 km dall’arrivo, in quattro e quattr’otto raggiunge e supera il terzetto di testa e si invola verso la vittoria iridata senza avere nessuna avversaria all’altezza. L’olandese vince con netto vantaggio sull’australiana Amanda Spratt, argento, e sull’azzurra Tatiana Guderzo, bronzo.

E’ stato definito dagli addetti ai lavori il circuito più duro degli ultimi 40 anni. Ebbene, se ciò è vero per gli uomini élite, che dovranno anche sorbirsi l’infernale muro finale con pendenze superiori al 25%, questo vale anche per le donne élite, che oggi dovranno percorrere 156,2 km da Kufstein ad Innsbruck. I primi 80 presentano una fase di avvicinamento al capoluogo tirolese con gli strappi di Kirchbichl, Breitenbach am Inn, Kramsach e soprattutto Gnadenwald a mettere fatica nelle gambe delle atlete prima di affrontare il circuito finale di tre giri con l’impegnativa salita di Igls. Sulla carta, l’Olanda è la nazionale da battere ed Annemiek Van Vleuten (Mitchelton-Scott), dopo aver già dominato nella prova a cronometro, parte con i gradi di favorita numero 1. L’Italia si affida in particolar modo ad Elisa Longo Borghini (Wiggle High5), atleta scafata ed esperta su tracciati del genere; in seconda battuta da non sottovalutare Erica Magnaldi (Bepink), a suo agio su un percorso che presenta difficoltà altimetriche non indifferenti. Dopo la partenza delle 149 atlete in gara si formava una fuga composta da due cicliste, la polacca Aurela Nerlo (Mat Atom Deweloper) e la colombiana Ana Cristina Sanabria Sánchez (Servetto – Stradalli Cycle – Alurecycling). Il gruppo lasciava fare e dopo una quarantina di chilometri andavano al contrattacco la danese Emma Cecilie Norsgaard Jørgensen (Cervélo-Bigla Pro Cycling) e la finlandese Lotta Lepistö (Cervélo-Bigla Pro Cycling). All’inizio della dura salita di Gnadenwald la coppia di testa aveva 1 minuto e mezzo di vantaggio sulle due inseguitrici, mentre il gruppo era segnalato più attardato, ad oltre 2 minuti e mezzo. Sulle prime rampe della salita uscivano dal gruppo altre atlete e precisamente la russa Kseniya Dobrynina (Servetto – Stradalli Cycle – Alurecycling), la norvegese Vita Heine (Hitec Products), la ceca Tereza Korvasova (Team Dukla Praha Women) e l’elvetica Nicole Hanselmann (Cervélo-Bigla Pro Cycling). Queste contrattaccanti venivano raggiunte in poco tempo dal gruppo. La Van Vleuten incappava in una caduta insieme alla compagna Ellen Van Dijk (Team Sunweb), ma si rialzava prontamente e, nonostante qualche acciacco, rientrava in gruppo in salita. Lungo la stessa ascesa era la nazionale tedesca a imporre un forcing forsennato che sgranava il gruppo inseguitore; in testa rimaneva sola al comando la Sanabria Sánchez, che scollinava con una ventina di secondi di vantaggio sul gruppo. La generosa azione della colombiana terminava all’inizio del primo dei tre giri del circuito di Innsbruck, dove erano le squadre delle big a prendere l’iniziativa. Si susseguivano gli scatti e si formava in testa un drappello di quattro atlete: Tatiana Guderzo (Bepink), la Van Dijk, la Lepistö e la danese Cecilie Uttrup Ludwig (Cervélo-Bigla Pro Cycling). A 70 km dall’arrivo il quartetto aveva 45 secondi di vantaggio sul gruppo. Era la nazionale australiana a prendere l’iniziativa ed a ridurre il vantaggio in modo consistente. La Lepistö si staccava e contemporaneamente, a circa 2 km dall primo dei tre scollinamenti della salita di Igls, il gruppo ritornava compatto. In discesa cadeva l’australiana Amanda Spratt (Mitchelton-Scott), che però rientrava prontamente in gruppo. Provava ad allungare la statunitense Coryn Rivera (Team Sunweb), che a 50 km dall’arrivo vantava una trentina di secondi su un gruppo molto attivo, nel quale si susseguivano scatti e controscatti. La Rivera veniva ripresa da cinque atlete, tra le quali l’italiana Elena Pirrone (Astana Womens Team). Nel gruppo di testa si staccava la Van Dijk e le subentrava Anna Van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team), autrice di un poderoso attacco a 42 km dall’arrivo. L’olandese allungava in salita e – staccate sia la Spratt, sia la Rivera – iniziava l’ultimo giro del circuito con 1 minuto e 19 secondi di vantaggio sull’australianao, mentre il gruppo, tenuto a bada dalle olandesi, transitava ad oltre 4 minuti. Sull’ultima ascesa verso Igls, con la Van Der Breggen ormai irraggiungibile, dal gruppo contrattaccava la Guderzo. Gli ultimi chilometri erano una cavalcata trionfale per l’olandese che alzava le braccia sul traguardo e conquistava la sua seconda medaglia in questo mondiale, la più pregiata, dopo l’argento della prova a cronometro. Al secondo posto si classificava la Spratt a 3 minuti e 42 secondi mentre la Guderzo, grazie alla perentoria azione finale, conquistava un meritato bronzo giungendo a 5 minuti e 26 secondi dalla neocampionessa del mondo. Domani i mondiali di ciclismo 2018 chiuderanno in bellezza con la prova riservata agli uomini élite. Saranno 253 i chilometri da percorrere, quasi 100 in più rispetto alla gara delle donne: protagonista sarà nuovamente il circuito di Igls da affrontare per ben sette volte, con la ciliegina finale del muro di 3 Km piazzato a circa 4 km dall’arrivo e che raggiunge pendenze da garage con punte del 26%.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Anna van der Breggen (Netherlands) 4:11:04
2 Amanda Spratt (Australia) 0:03:42
3 Tatiana Guderzo (Italy) 0:05:26
4 Emilia Fahlin (Sweden) 0:06:13
5 Malgorzata Jasinska (Poland)
6 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:06:17
7 Annemiek van Vleuten (Netherlands) 0:07:05
8 Amy Pieters (Netherlands)
9 Lucinda Brand (Netherlands) 0:07:17
10 Ruth Winder (United States Of America)
11 Rasa Leleivyte (Lithuania)
12 Katarzyna Niewiadoma (Poland)
13 Elisa Longo Borghini (Italy)
14 Sara Poidevin (Canada)
15 Anastasiia Iakovenko (Russian Federation)
16 Megan Guarnier (United States Of America)
17 Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa)
18 Clara Koppenburg (Germany)
19 Margarita Victo Garcia Cañellas (Spain)
20 Erica Magnaldi (Italy)
21 Katharine Hall (United States Of America)
22 Jolanda Neff (Switzerland)
23 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:07:22
24 Lucy Kennedy (Australia) 0:07:31
25 Leah Kirchmann (Canada) 0:08:18
26 Danielle Rowe (Great Britain)
27 Arlenis Sierra (Cuba)
28 Sofie De Vuyst (Belgium)
29 Stine Borgli (Norway)
30 Polona Batagelj (Slovenia)
31 Coryn Rivera (United States Of America)
32 Hanna Nilsson (Sweden)
33 Urska Pintar (Slovenia)
34 Eider Merino Cortazar (Spain)
35 Shara Gillow (Australia)
36 Sina Frei (Switzerland)
37 Annika Langvad (Denmark)
38 Edwige Pitel (France)
39 Yevgeniya Vysotska (Ukraine)
40 Julie van De Velde (Belgium)
41 Sophie Wright (Great Britain) 0:08:36
42 Kelly van Den Steen (Belgium) 0:09:00
43 Ingrid Lorvik (Norway)
44 Chantal Blaak (Netherlands)
45 Hannah Barnes (Great Britain) 0:10:58
46 Liane Lippert (Germany)
47 Georgia Williams (New Zealand) 0:11:01
48 Grace Brown (Australia)
49 Omer Shapira (Israel) 0:11:14
50 Githa Michiels (Belgium) 0:12:32
51 Alison Jackson (Canada) 0:12:48
52 Blanca Liliana Moreno Canchon (Colombia) 0:13:01
53 Ane Santesteban Gonzalez (Spain)
54 Brodie Chapman (Australia)
55 Maria Novolodskaya (Russian Federation) 0:13:10
56 Olga Shekel (Ukraine) 0:13:46
57 Lorena Llamas Garcia (Spain) 0:14:05
58 Elena Pirrone (Italy)
59 Angelika Tazreiter (Austria) 0:14:26
60 Ellen van Dijk (Netherlands) 0:14:29
61 Juliette Labous (France)
62 Fernanda Yapura (Argentina)
63 Sofia Bertizzolo (Italy)
64 Danielle Christmas (Great Britain) 0:14:51
65 Špela Kern (Slovenia)
66 Grace Anderson (New Zealand)
67 Urška Žigart (Slovenia) 0:14:55
68 Anna Plichta (Poland) 0:16:05
69 Janneke Ensing (Netherlands)
70 Diana Klimova (Russian Federation) 0:18:04
71 Amalie Dideriksen (Denmark)
72 Soraya Paladin (Italy)
73 Audrey Cordon Ragot (France)
74 Sara Bergen (Canada) 0:18:20
75 Stephanie Subercaseaux Vergara (Chile) 0:18:44
76 Paula Andrea Patiño Bedoya (Colombia)
77 Natalya Saifutdinova (Kazakhstan)
78 Caroline Bohé (Denmark)
79 Eri Yonamine (Japan) 0:20:47
80 Jeanne Korevaar (Netherlands) 0:22:33
81 Sarah Rijkes (Austria) 0:23:06

Tatiana Guderzo medaglia di bronzo al mondiale donne élite (Getty Images)

Tatiana Guderzo medaglia di bronzo al mondiale donne élite (Getty Images)

INNSBRUCK 2018 – L’UNDER23 MARC HIRSCHI REGALA ALLA SVIZZERA IL PRIMO SUCCESSO IRIDATO DI CATEGORIA

settembre 28, 2018 by Redazione  
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La confederazione elvetica conquista il primo prestigioso alloro nella categoria U23 ai mondiali con il successo in solitaria di Marc Hirschi davanti a Bjorg Lambrecht (Belgio) e Jaakko Hänninen (Finlandia).

Giornata di gloria per la Confederazione Elvetica che centra il suo primo successo nella storia dei mondiali nella prova in linea dedicata agli Under23. A conquistare la vittoria è stato Marc Hirschi, che si è presentato in solitaria sotto il traguardo. Questo primo successo rossocrociato non è stato frutto del caso ma il risultato finale di un gran lavoro di squadra perfettamente finalizzato dal corridore in forza al Development Team Sunweb. Sul palco a fare degna cornice al vincitore sono saliti il belga Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal) e la sorpresa finlandese Jaakko Hänninen (EC Saint-Étienne Loire), tutti reduci dalla fuga a sette che ha animato la fase finale della corsa.
Proprio questa fuga è stata la chiave di volta dell’intera prova. Dopo le solite scaramucce e tentativi tipici delle prime fasi di gara, nella discesa successiva al secondo passaggio sulla salita di Igls, la nazionale elvetica ha decisamente preso il “toro per le corna” attaccando in blocco con Marc Hirschi, Gino Mäder (IAM-Excelsior), Patrick Müller (Vital Concept Cycling Club) e Lukas Rüegg (Team Vorarlberg Santic). I primi e unici a rendersi conto della pericolosità di quanto stava accadendo sono stati il danese Mikkel Frølich Honoré (Team Waoo), l’ucraino Mark Padun (Bahrain Merida) e lo statunitense Neilson Powless (Team LottoNL-Jumbo. Per tutte le altre nazionali, Italia compresa, è così iniziato un lungo e per niente proficuo inseguimento.
I sette attaccanti strada facendo si sono ridotti di numero e non sempre sono andati d’amore e d’accordo, ma la netta superiorità numerica elvetica ha fatto sì che la fuga si avviasse verso un sicuro successo. Da segnalare il tentativo di Padun, francobollato da Müller, nato ai meno 40 e terminato quando mancava meno di diciotto chilometro al termine, quando il forcing di Lambrecht annulla il loro vantaggio trascinandosi dietro Hirschi e Hänninen. Il terzetto di testa rimane tale fino ai meno 10, quando lungo l’ultima discesa accende le velleità il corridore elvetico che, come accaduto qualche giro prima, sferra l’attacco che lo consegnerà alla storia come primo under23 svizzero a diventare campione del mondo.
E l’Italia? L’Italia c’era e non si è mossa neanche male: Alessandro Covi (UAE-Team Emirates) e Matteo Sobrero (Dimension Data for Qhubeka) si sono spesi nell’inseguimento ai sette, Samuele Battistella (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è mosso sia da solo, sia in compagnia di Andrea Bagioli (UAE-Team Emirates) e Alessandro Fedeli (Trevigiani Phonix – Hemus 1896), ma sempre dopo che la Svizzera aveva fatto saltare il banco. Almeno un azzurro avrebbe dovuto essere presente in quel gruppetto, evitando così di sfinirsi in un lungo e alla fine neanche proficuo inseguimento. Il primo azzurro sul traguardo è stato Battistella, sedicesimo a 1’07”, Che ha così commentato: “La salita era dura, molto dura. Ho provato a tenere ma non ce l’ho fatta. Al termine della salita sono anche riuscito a riportarmi a pochi secondi dal primo gruppo, ma improvvisamente c’è stata un’accelerazione e non è stato possibile.”
Oltre al già citato Battistella gli azzurri in gara si sono così piazzati: 19° Fedeli a 3′21; 24° Bagioli a 3′50; 53° Alessandro Monaco (Hopplà Petroli Firenze-Maserati) a 9′27; 70° Covi a 16′29, mentre Sobrero non ha terminato la prova. Marino Amadori, C.T. degli Under23, ha così commentato: “Se consideriamo il lotto degli avversari, il fatto che molti corrono nel calendario World Tour, dobbiamo leggere positivamente il fatto avere tre azzurri nel gruppo di testa nel corso dell’ultimo giro. Inoltre Samuele ha forse bruciato energie preziose in occasione dell’azione che ha tentato alla penultima tornata. Sono convinto che senza quel tentativo, sarebbe riuscito a tenere il gruppo dei primi e ad entrare anche nei dieci, a conferma del valore complessivo dei nostri ragazzi. Logicamente c’è ancora da lavorare per raggiungere il livello degli altri.”
Quello odierno è stato l’ennesimo mondiale che ha messo in luce la disparità di condizione tra i ragazzi che già orbitano in ambito professionistico (o addirittura WorldTour) e quelli che militano in formazioni prettamente dilettantistiche, una situazione nata da una riforma UCI che non tutte le federazioni, tra le quali quelle italiana, hanno recepito e attuato.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Marc Hirschi (Swi) 4:24:05
2 Bjorg Lambrecht (Bel) 0:00:15
3 Jaakko Hanninen (Fin)
4 Gino Mader (Swi) 0:00:35
5 Mark Padun (Ukr) 0:00:37
6 Jaime Castrillo Zapater (Spa) 0:00:45
7 Tadej Pogacar (Slo) 0:00:47
8 Ethan Hayter (GBr)
9 Patrick Muller (Swi)
10 James Shaw (GBr)
11 Jai Hindley (Aus)
12 Clement Champoussin (Fra)
13 Aurelien Paret Peintre (Fra) 0:01:06
14 Georg Zimmermann (Ger)
15 Aleksandr Vlasov (Rus) 0:01:07
16 Samuele Battistella (Ita)
17 Robert Stannard (Aus) 0:02:48
18 Stefan De Bod (RSA) 0:03:21
19 Alessandro Fedeli (Ita)
20 Edward Dunbar (Irl) 0:03:23
21 Mikkel Frolich Honore (Den) 0:03:46
22 Tobias S Foss (Nor)
23 Lennard Kamna (Ger) 0:03:50
24 Andrea Bagioli (Ita)
25 Neilson Powless (USA) 0:04:28
26 Mark Donovan (GBr) 0:04:45
27 Valentin Madouas (Fra) 0:04:57
28 Marcel Neuhauser (Aut)
29 Max Kanter (Ger) 0:05:41
30 Pascal Eenkhoorn (Ned)
31 Barnabas Peak (Hun)
32 Wilmar Andres Paredes Zapata (Col)
33 Viktor Verschaeve (Bel)
34 Adam Toupalik (Cze)
35 Nikolai Cherkasov (Rus)
36 Ibai Azurmendi Sagastibeltza (Spa)
37 Mikkel Bjerg (Den)
38 Goncalo Carvalho (Por)
39 Jaka Primozic (Slo)
40 Woldegabreal Weldu (Eth)
41 Jose Felix Parra Cuerda (Spa)
42 Sean Bennett (USA)
43 Thymen Arensman (Ned) 0:05:45
44 Wilsly Jonas Gregaard (Den) 0:05:48
45 Steff Cras (Bel) 0:05:53
46 Lucas Eriksson (Swe) 0:07:57
47 Roger Adria Oliveras (Spa) 0:08:35
48 Miguel Eduardo Florez Lopez (Col)
49 Jefferson Alexander Cepeda Ortiz (Ecu)
50 Joel Fuertes (Ecu)
51 Andre Carvalho (Por) 0:09:27
52 Michael Storer (Aus)
53 Alessandro Monaco (Ita)
54 Einer Augusto Rubio Reyes (Col)
55 Nicolas Prodhomme (Fra) 0:09:54
56 Lukas Ruegg (Swi)
57 Kamil Malecki (Pol) 0:10:47
58 Dimitri Bussard (Swi)
59 Torjus Sleen (Nor)
60 Jakub Otruba (Cze)
61 Andreas Leknessund (Nor)
62 Florian Stork (Ger)
63 Felix Gall (Aut)
64 Jonas Vingegaard (Den) 0:10:49
65 Attila Valter (Hun) 0:11:52
66 Luis Ricardo Villalobos Hernandez (Mex)
67 Kevin Geniets (Lux)
68 Benjamin Brkic (Aut) 0:14:08
69 Stephen Williams (GBr) 0:16:25
70 Alessandro Covi (Ita) 0:16:29
71 Pit Leyder (Lux) 0:19:25
72 Jan Maas (Ned)
73 Magnus Bak Klaris (Den)
74 Brandon Mcnulty (USA)
75 Stepan Kuriyanov (Rus)
76 Alejandro Osorio Carvajal (Col)
77 Michel Ries (Lux)
78 Joao Almeida (Por)
79 Yevgeniy Gidich (Kaz)
80 Ryan Christensen (NZl) 0:21:36
81 Henok Mulueberhan (Eri)
82 Luc Wirtgen (Lux)
83 Joseph Areruya (Rwa)
84 Conn Mcdunphy (Irl)
85 Charles-Etienne Chretien (Can)
86 Jordan Anto. Cardenas Villavicencio (Ecu)
87 Marton Dina (Hun)
88 Fernando Barcelo Aragon (Spa)
89 Maximilian Stedman (GBr) 0:21:53
90 Idar Andersen (Nor) 0:23:05

Giornata storica per il ciclismo elvetico ai campionati del mondo di Innsbruck: Marc Hirschi è il primo corridore rossocrociato a conquistare il titolo iridato tra gli under23 (Getty Images)

Giornata storica per il ciclismo elvetico ai campionati del mondo di Innsbruck: Marc Hirschi è il primo corridore rossocrociato a conquistare il titolo iridato tra gli under23 (Getty Images)

INNSBRUCK 2018 – AD AUSTRIA E BELGIO I TITOLI JUNIORES SU STRADA; BRONZO PER FANCELLU

settembre 27, 2018 by Redazione  
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Successo per Austria e Belgio nella giornata dedicata agli juniores ai mondiali di Innsbruck. Scontato il successo dell’imbattibile Evenepoel tra i maschi, accoppiata MTB e strada per l’austriaca Stigger. Per l’Italia due grandissime prove di squadra non sono bastate ad andare oltre ad una medaglia di bronzo con Alessandro Fancellu.

Una grandissima Italia, capace di piazzare ben tre effettivi in ciascuna delle top ten delle due prove odierne, porta a casa soltanto una medaglia di bronzo con Alessandro Fancellu (Canturino 1902 A.S.D.). Tra le femmine, invece, il miglior risultato azzurro è stato il quarto posto di Barbara Malcotti (Valcar-PBM). Nell’insieme nulla si può imputare alle giovani speranze del ciclismo italico che, sempre nel vivo dell’azione, hanno dimostrato che nonostante la giovane età sanno correre da squadra e lottare per un obiettivo comune. Le ragazze di Salvoldi hanno chiuso con la Malcotti quarta del quartetto che si è giocato la gara, con Vittoria Guazzini (Zhiraf Guerciotti-Selle Italia) sesta eCamilla Alessio (Team Lady Zuliani) settima. Certo nel convulso finale le cose non hanno girato al meglio per i colori italiani. La Malcotti, in testa al quartetto ai meno 500 metri dal traguardo, ha di fatto favorito le restanti atlete e la curva sbagliata dalla Guazzini nelle ultimissime fasi di gara ha vanificato un più che probabile riaggancio con la testa della corsa. Se tutto fosse andato liscio ora saremmo qui a parlare di un ennesimo successo di quel Re Mida del ciclismo che risponda al nome di Dino Salvoldi. Ma il ciclismo non si fa con i se e con i ma e l’austriaca Laura Stigger ha più che meritato il successo, facendo così il paio con quello già suo nella MTB, specialità cross country. “Non pensavo certo di vincere alla mia seconda gara su strada. Farlo nella mia città, però, è una gioia immensa. Nello sprint le gambe mi bruciavano.. è incredibile!” è stato il commento della neocampionessa del mondo, che ha preceduto la francese Marie Le Net (Breizh Ladies) e la canadese Simone Boilard.
Proprio Dino Salvoldi ha commentato con filosofia ma con il giusto senso critico le ultime fasi di gara: “Nel finale abbiamo fatto errori che hanno cambiato in poco tempo una gara perfetta e conseguentemente il risultato finale. Quindi il rammarico c’è. È vero che l’apprendimento e la crescita passano anche attraverso gli sbagli, tuttavia ritengo che in questa categoria l’utilizzo delle radioline sia determinante per imparare e preparare queste ragazze al loro futuro sportivo.”

Tra i pari età maschili, Remco Evenepoel (Acrog-Pauwels Sauzen Juniors) continua a fare la storia del movimento. Vittima di una caduta che lo ha ritardato di circa due minuti quando mancava una settantina di chilometri al traguardo, non si è perso d’animo e si è riportato sulla testa della gara per poi scattare e andare in solitaria a cogliere il successo mondiale. Si è trattato di un’impresa nel vero senso della parola che la dice lunga sulle potenzialità di questo ragazzo. Medaglia d’argento per il tedesco Marius Mayhofer (Team Wipotec RLP) che, dopo aver giocato d’astuzia con Andrea Piccolo (Team LVF) quando insieme conducevano la gara, è stato l’unico in grado di reggere almeno in parte lo strapotere del giovane belga. La medaglia di bronzo, infine, ha coronato la splendida prova dei ragazzi di Rino De Candido ed è stata conquistata da Alessandro Fancellu. Inoltre Gabriele Benedetti (Work Service Brenta Romagnano) ha chiuso sesto e Antonio Tiberi (Team Franco Ballerini) nono, piazzamenti che hanno permesso all’Italia di classificarsi terza nella classifica della Coppa delle Nazioni.
Al termine della gara Fancellu ha dichiarato: “All’inizio della gara Rino De Candido ci aveva detto di attaccare Remco fin da subito. Non è stato possibile, neanche quando è caduto. Ci ha ripreso, ha poi preso la testa della gara e la lotta è stata solo per il secondo posto. Io avrei dovuto scattare nelle due tornate finali, ma la corsa è esplosa prima. Ho avuto difficoltà sulla prima salita a trovare il ritmo, poi invece mi sentivo bene. . Commentando la volata a due con lo svizzero Alexandre Balmer (SCOTT Development Team MTB) per la medaglia di bronzo ha aggiunto: “In volata sono praticamente fermo, ma vedendo lo svizzero scattare a ripetizione ho capito che anche lui non voleva la volata. Così l’ho fatta”.
Rino De Candido ha aggiunto a chiusura della giornata “Per come abbiamo corso probabilmente ci stava anche un argento e un bronzo… Alla partenza avevo chiesto ai ragazzi di essere protagonisti. Lo hanno fatto e per questo non posso che considerarmi soddisfatto.”

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO GARA DONNE JUNIORES

1 Laura Stigger (Austria) 1:56:26
2 Marie Le Net (France)
3 Simone Boilard (Canada)
4 Barbara Malcotti (Italy)
5 Jade Wiel (France) 0:00:14
6 Vittoria Guazzini (Italy)
7 Camilla Alessio (Italy) 0:00:29
8 Aigul Gareeva (Russian Federation) 0:00:56
9 Mie Saabye (Denmark) 0:01:52
10 Maina Galand (France)
11 Pfeiffer Georgi (Great Britain)
12 Erika Milena Lopez Botero (Colombia)
13 Iuliia Galimullina (Russian Federation)
14 Olha Kulynych (Ukraine)
15 Anna Baidak (Russian Federation)
16 Veronika Jandova (Czech Republic)
17 Marta Jaskulska (Poland) 0:01:57
18 Eva Jonkers (Netherlands)
19 Hannah Ludwig (Germany)
20 Rozemarijn Ammerlaan (Netherlands) 0:02:02
21 Lea Curinier (France) 0:04:03
22 Desiet Tekeste (Eritrea)
23 Urara Kawaguchi (Japan) 0:04:07
24 Alena Rytseva (Russian Federation) 0:04:14
25 Katie Clouse (United States Of America) 0:04:47
26 Maeve Gallagher (Ireland) 0:04:56
27 Marketa Hajkova (Czech Republic)
28 Catalina Anais Campos Soto (Chile)
29 Jasmine Soh (United States Of America)
30 Elynor Backstedt (Great Britain)
31 Abigail Youngwerth (United States Of America)
32 Anastasiya Kolesava (Belarus)
33 Kelsey Van Schoor (South Africa)
34 Matilde Vitillo (Italy)
35 Alina Abramenko (Belarus)
36 Niamh Fisher-Black (New Zealand)
37 Emeline Eustache (France)
38 Magdeleine Vallieres Mill (Canada)
39 Mireia Trias Jordan (Spain)
40 Amaia Lartitegi Ormazabal (Spain)
41 Lina Svarinska (Latvia)
42 Marina Uvarova (Russian Federation) 0:04:59
43 Shari Bossuyt (Belgium) 0:05:47
44 Martine Gjos (Norway)
45 Amalie Lutro (Norway)
46 Nika Jancic (Slovenia)
47 Sylvie Swinkels (Netherlands)
48 Kaitlyn Rauwerda (Canada)
49 Akvile Gedraityte (Lithuania)
50 Silje Mathisen (Norway)
51 Tina Zuger (Switzerland)
52 Dorothea Heitzmann (Germany)
53 Femke Gerritse (Netherlands)
54 Lara Gillespie (Ireland)
55 Anya Louw (Australia)
56 Daniela Leitane (Latvia) 0:06:04
57 Ricarda Bauernfeind (Germany) 0:06:28
58 Sarah Gigante (Australia)
59 Petra Machalkova (Slovakia)
60 Tetyana Yaschenko (Ukraine) 0:07:30
61 Silke Smulders (Netherlands)
62 Noemi Ruegg (Switzerland)
63 Caroline Andersson (Sweden) 0:07:32
64 Tereza Saskova (Czech Republic) 0:07:34
65 Julia Borgstrom (Sweden)
66 Svetlana Pachshenko (Kazakhstan) 0:07:50
67 Ariana Gilabert Vilaplana (Spain) 0:08:11
68 Lara Stehli (Switzerland) 0:08:42
69 Katharina Hechler (Germany) 0:08:45
70 Dominika Wlodarczyk (Poland) 0:09:51
71 Radka Paulechova (Slovakia)
72 Lorena De La Fuente Alcalde (Spain)
73 Elizabeth Gin (Canada)
74 Danait Tsegay (Eritrea)
75 Julia Hrtankova (Slovakia)
76 Gabrielle Lehnert (United States Of America)
77 Vivien Chiu (Hong Kong, China)
78 Sofie Kielland Bjerk (Norway)
79 Tatyana Bogdanova (Kazakhstan)
80 Vita Movrin (Slovenia) 0:11:52
81 Britney Kerr (New Zealand)
82 Hannah Streicher (Austria) 0:11:54
83 April Tacey (Great Britain) 0:13:03
84 Anzhela Solovyeva (Kazakhstan) 0:14:24
85 Mette Egtoft Jensen (Denmark) 0:15:05
86 Natalia Szymczak (Poland) 0:15:46
87 Shoko Nakatomi (Japan)
88 Emma Christensen (Denmark)
89 Karla Kozic (Croatia) 0:17:50
90 Nina Berton (Luxembourg)
91 Paulina Pastuszek (Poland) 0:17:54
92 Amy Monkhouse (Great Britain)
93 Amelia Sharpe (Great Britain)

ORDINE D’ARRIVO GARA UOMINI JUNIORES

1 Remco Evenepoel (Belgium) 3:03:49
2 Marius Mayrhofer (Germany) 0:01:25
3 Alessandro Fancellu (Italy) 0:01:38
4 Alexandre Balmer (Switzerland)
5 Frederik Wandahl (Denmark) 0:03:20
6 Gabriele Benedetti (Italy)
7 Alois Charrin (France)
8 Kevin Vermaerke (United States Of America)
9 Antonio Tiberi (Italy)
10 Sean Quinn (United States Of America) 0:03:25
11 Andrea Piccolo (Italy) 0:04:37
12 Karel Vacek (Czech Republic)
13 Biniam Girmay Hailu (Eritrea) 0:06:41
14 Jakob Gessner (Germany)
15 Ludvig Fischer Aasheim (Norway)
16 Guilherme Mota (Portugal)
17 Ben Tulett (Great Britain) 0:07:20
18 Aksel Bechskot-Hansen (Denmark)
19 Jonathan Bogli (Switzerland)
20 Mason Hollyman (Great Britain)
21 Marco Frigo (Italy) 0:07:54
22 Gleb Brussenskiy (Kazakhstan) 0:09:34
23 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan) 0:10:47
24 Robin Juel Skivild (Denmark)
25 Ben Healy (Ireland)
26 Lewis Askey (Great Britain)
27 Michel Hessmann (Germany) 0:10:55
28 Marek Gajdula (Slovakia) 0:11:07
29 Daniil Pronskiy (Kazakhstan) 0:11:19
30 Vinicius Rangel Costa (Brazil)
31 Kim Alexander Heiduk (Germany) 0:12:14
32 Adne Holter (Norway) 0:12:22
33 Oleksandr Shchypak (Ukraine)
34 Casper Van Uden (Netherlands)
35 Lev Gonov (Russian Federation) 0:13:21
36 Jon Barrenetxea Golzarri (Spain) 0:13:37
37 Samuel Watson (Great Britain) 0:15:02
38 Felix Engelhardt (Germany)
39 Hugo Page (France) 0:15:18
40 Jean Eric Habimana (Rwanda) 0:15:25
41 Valentin Retailleau (France) 0:15:31
42 Vojtech Repa (Czech Republic)
43 Andrew Vollmer (United States Of America)
44 Enzo Leijnse (Netherlands)
45 Artjom Mirzojev (Estonia) 0:15:47
46 Thomas Schellenberg (Canada) 0:16:22
47 Marek Bugar (Slovakia)
48 Pelayo Sanchez Mayo (Spain) 0:17:18
49 Alfred George (Great Britain) 0:17:28
50 Lucas Plapp (Australia)
51 Kei Onodera (Japan)
52 Nurbergen Nurlykhassym (Kazakhstan) 0:17:29
53 Mesut Cepa (Albania) 0:17:40
54 Daniil Turuk (Belarus) 0:17:55
55 Aaron Van Der Beken (Belgium) 0:17:58
56 Henri Vandenabeele (Belgium)
57 Jakob Reiter (Austria) 0:18:15
58 Breandan Flannagan (Ireland) 0:18:45
59 Anton Vtiurin (Russian Federation) 0:18:54
60 Gilles Kirsch (Luxembourg)
61 Bas Van Belle (Netherlands)
62 Josh Lane (New Zealand)
63 Alekss Krasts (Latvia) 0:18:57
64 Simon Imboden (Switzerland)
65 Vladimir Miksanik (Czech Republic) 0:19:00
66 Maksim Bilyi (Ukraine)
67 Ruben Eggenberg (Switzerland)
68 Tomas Aguirre Garza (Mexico)
69 Jakub Boucek (Czech Republic)
70 Afonso Silva (Portugal)
71 Ben Katerberg (Canada) 0:20:34
72 Theo Gilbertson (New Zealand)
73 Petr Kelemen (Czech Republic) 0:21:01
74 Carlos Rodriguez Cano (Spain) 0:22:34
75 Dzianis Mazur (Belarus) 0:22:43
76 Axel Van Der Tuuk (Netherlands) 0:23:13
77 Wessel Krul (Netherlands) 0:23:44
78 Emil Lindgren (Sweden)
79 Henri Treimuth (Estonia)
80 Archie Ryan (Ireland) 0:24:27
81 Fredrik Gjesteland Finnesand (Norway) 0:24:29
82 Dominik Gorak (Poland)
83 Damian Bieniek (Poland) 0:25:10
84 Noppachai Klahan (Thailand) 0:27:56

Medaglia di bronzo per Alessandro Fancellu nella gara su strada del mondiale juniores (foto Bettini)

Medaglia di bronzo per Alessandro Fancellu nella gara su strada del mondiale juniores (foto Bettini)

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