17-07-2021
luglio 17, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il belga Wout Van Aert (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella ventesima tappa, cronometro individuale Libourne – Saint-Émilion, percorrendo 30.8 Km in 35′53″, alla media di 51.500 Km/h. Ha preceduto di 21″ il danese Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step) e di 32″ il danese Jonas Vingegaard Rasmussen (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 6° a 49″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) è ancora maglia gialla con 5′20″ su Vingegaard Rasmussen e 7′03″ sull’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Cattaneo, 12° a 23′28″
SETTIMANA CICLISTICA ITALIANA
L’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Cagliari, percorrendo 168 Km in 4h03′58″, alla media di 41.317 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Alexandr Riabushenko
(UAE-Team Emirates) e il belga Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation). Ulissi è ancora leader della classifica con 12″ su Vanmarcke (Israel Start-Up Nation) e 16″ sull’italiano Giovanni Aleotti (Bora -Hansgrohe)
DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)
Il finlandese Antti-Jussi Juntunen (Ampler Development Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Kozienice, percorrendo 165 Km in 3h27′21″, alla media di 47.745 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Petr Kelemen (Elkov – Kasper) e il norvegese Eirik Lunder (Team Coop). Nessun italiano in gara. Lunder si impone in classifica con 7″ sul tedesco Tobias Nolde (P&S Metalltechnik) e 14″ su Kelemen
GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)
L’australiano Alastair Mackellar (Israel Cycling Academy) si è imposto nella seconda tappa, Arruda dos Vinhos – Torres Vedras, percorrendo 166 Km in 4h07′50″, alla media di 40.188 Km/h. Ha preceduto alllo sprint i portoghesi Rafael Jorge Magalhães Silva ( Antarte-Feirense) e Tiago Gomes Antunes (Tavfer – Measindot – Mortagua). Nessun italiano in gara. Il portoghese Frederico José Oliveira Figueiredo (Efapel) è ancora leader della classifica con 19″ sul connazionale José Carlos Prates Neves Fernandes (W52 / FC Porto) e 21″ sulk connazionale João Ricardo Cardoso Benta (Radio Popular Boavista).
VISEGRAD 4 BICYCLE RACE – GP CZECH REPUBLIC
Il ceco Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper) si è imposto nella corsa ceca, Brno – Spielberg (Brino), percorrendo 183.5 Km in 4h28′28″, alla media di 41.011 Km/h. Ha preceduto di 6″ il connazionale Daniel Turek (Team Felbermayr – Simplon Wels) e di 14″ il connazionale Karel Camrda (Topforex – ATT Investments). Miglior italiano Walter Calzoni (Gallina Ecotek Colosio), 8° a 1′07″
TOUR OF KOSOVO
L’italiano Simone Innocenti (Gragnano Sporting Club) si è imposto nella seconda tappa, Morinë – Hani i Elezit, percorrendo 144 Km in 3h12′41″, alla media di 44.84 Km/h. Ha preceduto allo sprint il greco Ioannis Iliadis (Aleos Team of Athens) e l’italiano Davide Masi (Gragnano Sporting Club). Il francese Tristan Delacroix (Team Sprinter Nice Métropole) è ancora leader della classifica con 3″ sul connazionale Léo Bouvier (Team Francese Défense) e 4″ sull’albanese Ylber Sefa (nazionale albanese). Miglior italiano Davide Italiani (Gragnano Sporting Club), 6° a 10″
GRAND PRIX VELO ERCIYES
L’algerino Azzedine Lagab (Groupement Sportif des Petroliers) si è imposto nella corsa turca percorrendo 139.9 Km in 3h12′31″, alla media di 43.601 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Yauheni Sobal (Minsk CC) e di 9″ il bielorusso Dzianis Mazur (BelAZ Team). Nessun italiano in gara
GRAND PRIX VELO ERCIYES DONNE
in aggiornamento
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il cinese Zhanhui Yuan (Tianyoude Hotel Cycling Team) si è imposto nella settima tappa, Chaka – Wulan, percorrendo 89.2 Km in 1h52′57″, alla media di 47.384 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Hailin Sun (Tianyoude Hotel Cycling Team) e Cairang Duojie (Tianyoude Hotel Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il cinese Zhishan Zhang (Tianyoude Hotel Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con 56″ sul connazionale Xin Peng (China Continental Team of Gansu Bank) e 5′16″ sul connazionale Tiantian Hu (Shunshizhen)
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC
L’italiano Gianmarco Garofoli (Development Team DSM) si è imposto nella seconda tappa, Valtournenche – Breuil-Cervinia, percorrendo 158.4 Km in 4h56′50″, alla media di 32.017 Km/h. Ha preceduto di 1′31″ l’italiano Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan) e di 1′34″ il neozelandese Reuben Thompson (Equipe continentale Groupama-FDJ), nuovo leader della classifica con 1′57″ su Garofoli e 3′28″ su Petrucci
VAN AERT, VITTORIA A SAINT-EMILION. POGACAR SE LA PRENDE COMODA
A Saint-Emilion Wout van Aert (Team Jumbo Visma) vince con autorità la seconda cronometro individuale del Tour 2021, dimostrando un’ottima condizione che lo potrà accompagnare anche alle prossime Olimpiadi. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) questa volta non fa il cannibale anticipa la passerella che lo vedrà trionfate domani a Parigi.
La penultima tappa del Tour 2021 prevede una cronometro complessivamente pianeggiante di 30 km abbondanti da Libourne a Saint-Emilion. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vestirà i panni di nuovo cannibale e correrà per vincere oppure si limiterà a controllare? Vedremo come affronterà il percorso e sapremo già tutto sui suoi avversari per la vittoria di tappa – presumibilmente Stefan Kung (Team Groupama FDJ) e Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) – visto che partirà per ultimo. Stefan Kung era il primo ciclista a dare dimostrazione di potenza, facendo segnare 9 minuti netti al primo intermedio posto al km 7.2. Lo svizzero però perdeva progressivamente lo slancio iniziale ed al secondo intermedio, pur essendo ancora primo con 24 minuti e 28 secondi, veniva raggiunto da Kasper Asgreen (Team Deceuninck Quick Step). Il danese manteneva un ritmo costante nella terza ed ultima parte della crono che gli permetteva di tagliare il traguardo col miglior tempo di 36 minuti e 14 secondi. I ciclisti più attesi per la vittoria di tappa restavano Van Aert e Pogacar. Il talento olandese dimostrava tutta la sua classe conducendo una cronometro lineare e senza sbavature, tant’è vero che faceva segnare i tempi migliori sia nei primi due intermedi che all’arrivo. Al primo intermedio faceva meglio di 3 secondi rispetto a Kung, al secondo intermedio era davanti allo svizzero di 24 secondi e infine concludeva col tempo di 35 minuti e 53 secondi, 21 secondi meglio di Asgreen. Pogacar invece se la prendeva comoda e già al primo intermedio era addirittura in ottava posizione con 17 secondi di ritardo da Van Aert. Lo sloveno concludeva la sua prova in ottava posizione a 57 secondi di ritardo da Van Aert. Da sottolineare l’ottima prova di Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) che dopo il terzo posto nella cronometro di Laval eguagliava il risultato, concludendo in terza posizione a 32 secondi di ritardo da Van Aert. Kung alla fine doveva accontentarsi della quarta posizione, davanti al connazionale Stefan Bissegger (Team EF Education Nippo). Soddisfacente prova infine anche per Mattia Cattaneo (Team Deceuninck QUick Step), che chiudeva sesto a 49 secondi di ritardo da Van Aert. L’olandese vince così la seconda tappa al Tour 2021, dimostrando di avere un’ottima tenuta in ogni situazione: tappe per velocisti, tappe di media e alta montagna e cronometro. A questo punto vedremo se sarà capace in futuro di puntare concretamente alla classifica generale di un GT. Classifica generale che domani vedrà la vittoria di Tadej Pogacar in un Tour 2021 dominato dall’inizio alla fine. Lo sloveno ha 5 minuti e 20 secondi di vantaggio su Vingegaard e 7 minuti e 3 secondi di vantaggio su Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la passerella finale da Chatou a Parigi. L’attesa è tutta per Mark Cavendish che vuole battere il record di vittorie al Tour superando Eddy Merckx proprio sugli Champs Elysees.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Wout van Aert a Saint-Emilion (foto: Getty Images Sport)
SETTIMANA CICLISTICA ITALIANA, ANCORA ULISSI
Dopo il bis di Ackermann, raddoppia anche Diego Ulissi vincendo la quarta tappa in terra sarda. Dietro di lui Riabushenko e Vanmarcke
Quarta frazione della Settimana Ciclistica Italiana, anello molto mosso di 168 Km con partenza e arrivo a Cagliari. Tappa strana quest’oggi per come si è sviluppata la corsa: evade nelle fasi iniziali un tentativo di cinque uomini composto da Evaldas Siskevicius (Delko), Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen – Baloise), Miguel Florez (Team Arkea – Samsic), Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Raul Colombo (Work Service Marchiol), ma il plotone invece di lasciare fare si spezza e nasce così un secondo drappello inseguitore di una ventina di unità con dentro pezzi grossi come Diego Ulissi (UAE Emiraters), leader della classifica generale, e Ilnur Zakarin (Gazprom – Rusvelo).
Si forma un folto gruppo al comando che procede di buon accordo lungo le asperità che caratterizzano la parte centrale del percorso. In vista dell’arrivo di Cagliari si susseguono dei tentativi da finisseurs ma tutti rintuzzati dal plotoncino, intenzionato a portare la contesa alla volata a ranghi ristretti.
Sul traguardo il più veloce è di nuovo Diego Ulissi che bissa il successo della prima tappa e rafforza il primato in classifica generale. Alle sue spalle completa il trionfo UAE il compagno di squadra Alexander Riabushenko, terzo Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation).
Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAle8

Diego Ulissi esulta sul traguardo di Cagliari. Photo Credit: Bettini Photo
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LIBOURNE – SAINT-ÉMILION
luglio 17, 2021 by Redazione
Filed under Approfondimenti
È arrivato il giorno dell’ultima tappa a cronometro del Tour de France, quasi un clone di quella disputata tre settimana fa. Ma da quel giorno tante energie sono stata sprecate sulle strade di Francia
Alla vigilia della frazione conclusiva tornano a scorrere le lancette dei cronometri. È arrivato il momento della seconda delle due cronometro individuali previste quest’anno, a livello difficoltà generali non molto dissimile da quella disputata tre settimane fa sulle strade della Mayenne. Il chilometraggio è superiore di 3.6 Km mentre leggermente inferiore è il dislivello complessivo e dal punto di vista altimetrico le due tappe sembrano quasi gemelle. C’è, però, una grossa differenza che inciderà non poco: la tappa di Laval si disputò cinque giorni dopo la partenza, quando le energie fin lì sprecate non erano ancora molte, mentre quella di Saint-Émilion arriva al penultimo giorno di un Tour nel quale i protagonisti non si sono certo trattenuti e ne sono un emblema le partenze a razzo viste quasi tutti i giorni. In effetti, normalmente nell’ultima cronometro si vedono distacchi meno marcati del solito e anche un campione del calibro di Tadej Pogačar difficilmente riuscirà a ripetere la prestazione di Laval, anche se potrebbe ancora guadagnare sui rivali.

I vigneti patrimonio UNESCO di Saint-Émilion e l’altimetria della ventesima tappa (TripAdvisor)
L’ANGOLO DELLA STORIA
C’è un solo precedente a Saint-Émilion, località rinomata per i suoi vini, e anche in quell’occasione la tappa era un cronometro, pur con “tinte” decisamente diverse rispetto a quella che si disputerà quest’anno. Era la penultima tappa dell’edizione del 1996 e quel giorno si partiva da Bordeaux, percorrendo una distanza “doppia” rispetto a quella odierna, ben 63.5 Km sui quali ci si aspettava una sorta di risurrezione da parte di Miguel Indurain. Quell’anno lo spagnolo aveva nel mirino il sesto Tour, un obiettivo mai colto da nessuno, e gli organizzatori gli avevano persino inserito nel percorso per omaggiarlo e al contempo stimolarlo una tappa con arrivo nella sua Pamplona. Ma il navarro incappò in un’inattesa crisi di sete nella prima tappa alpina e da quel momento il suo Tour fu tutto in salita, arrivando ad accusare distacchi in tutte le altre tappe di montagna e addirittura giungendo 8 minuti dopo i migliori della classifica nella frazione che terminava a Pamplona. Ci si attendeva, dunque, un suo riscatto nella lunga crono di Saint-Émilion, ma fu solo parziale la sua rivalsa sugli avversari, perché riuscì ad anticiparli tutti tranne uno, il giovane tedesco Jan Ullrich, passato professionista l’anno prima, che al traguardo fece meglio di lui di 56 secondi. Tutti gli altri, invece, gli finirono abbondantemente alle spalle e il primo fu il suo connazionale, Abraham Olano, terzo a 2’06” dal tedesco e a 1’10” dallo spagnolo. Chi passò un momentaccio quel pomeriggio fu la maglia gialla Bjarne Riis, che fu vittima di una mezza crisi nel finale e perse 2’18” dal suo compagno di squadra Ullrich, salvando il primato per 1’41” proprio nei confronti del tedesco.
METEO TOUR
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Libourne – partenza primo corridore: cielo sereno, 24.1°C (percepiti 25°C), vento moderato da NE (13-15 km/h), umidità al 66%
Saint-Émilion – arrivo maglia gialla: poco nuvoloso, 27°C (percepiti 28°C), vento moderato da NE (17-21 km/h), umidità al 59%
GLI ORARI DEL TOUR
13.00: inizio diretta su Eurosport1
13.05: partenza del primo corridore da Libourne
14.55: inizio diretta su RAI
17.55: arrivo della maglia gialla a >Saint-Émilion
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Mourenx – Libourne
1° Kasper Asgreen
2° Jonas Rickaert s.t.
3° Jérémy Cabot s.t.
4° Lukas Pöstlberger s.t.
5° Ide Schelling s.t.
Miglior italiano: Mattia Cattaneo, 38° (s.t.)
Classifica generale
1° Tim Declercq
2° Cees Bol a 21′02″
3° Mark Cavendish a 22′12″
4° Michael Mørkøv a 23′15″
5° Mads Pedersen a 27′25″
Miglior italiano: Daniel Oss, 24° a 1h09′23″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Si giocano loro le vittorie”
Garzelli: “Fanno la doppia ruota” (doppia fila)
Garzelli: “Erano sei le squadre italiane che si vinceva”
Garzelli: “Ci vorrà del ghiaccio su quel colpo che ha preso”
Garzelli: “Devi essere fortunato di prendere lo scatto importante”
Garzelli: “Non sarà per niente andare a riprenderli”
Garzelli: “Dietro si è aperto Davide Ballerini”
Garzelli: “Pollitt” (Politt)
Garzelli: “Non deve fare quell’accelerazione della testa”
Garzelli: “Laporte deve resporare un po’”
De Luca: “Mohoric sembra andare vicino al colpo doppio” (che sarebbe tappa e maglia, ma ci si riferiva alla seconda vittoria di tappa in questo Tour)
Garzelli: “Stilisticarmente”
Garzelli: “Gli anni duenni”
De Luca: “Al limite del fine di quella zona”
De Luca: “Ha accompagnato la borraccia”
De Luca: “Il campionato sloveno è stata la seconda gara che Pogacar non ha vinto in questa stagione dopo il Giro dei Paesi Baschi” (ha gareggiato anche alla Strade Bianche, dove si è piazzato settimo)
De Luca: “È arrivato primo al traguardo del suo gruppetto”
DISCOTOUR
Canzone di fuga e speranza (Yo Yo Mundi)
SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE, BIS DI ACKERMANN AL PHOTOFINISH
Pascal Ackermann vince di centimetri in volata la terza tappa in terra sarda. Secondo Jonathan Milan, terzo posto per Rudi Barbier
Terza tappa della Settimana Ciclistica Italiana, seconda conclusa in volata. Frazione indirizzata verso lo sprint finale fin dalle battute iniziali, con la fuga lasciata evadere senza troppi problemi ma sempre tenuta sotto stretto controllo dalle squadre dei velocisti.
Si avvantaggiano così in 5: Sagastibel Azurmendi (Euskatel-Eskadi), Arturo Gravalos (Eolo-Kometa), Igor Boev (Gazprom-Rusvelo), Cedric Beullens (Sport Vlaanderen – Baloise) e Paul Wright (MGK Vis – Vpm). L’altimetria odierna però non presenta rilievi interessanti per poter mettere in difficoltà il plotone, che rientra sulla testa della corsa senza troppi problemi.
Parte dunque la volata a ranghi compatti: per la seconda volta consecutiva in due giorni Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) è il più veloce ma quest’oggi è necessario il photofinish per assegnargli la vittoria finale sul secondo al traguardo, Jonathan Milan (Bahrein Victorious). Chiude il podio Rudy Barbier (Israel Startup Nation) davanti all’azzurro Elia Viviani (Nazionale Italiana).
Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Pascal Ackermann dà il colpo di reni decisivo sul traguardo. Photo Credit: Bettini Photo
16-07-2021
luglio 16, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Lo sloveno Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) si è imposto nella diciannovesima tappa, Mourenx – Libourne, percorrendo 207 Km in 4h19′07″, alla media di 47.901 Km/h. Ha preceduto di 58″ il francese Christophe Laporte
(Cofidis, Solutions Crédits) e il danese Casper Phillip Pedersen (Team DSM). Miglior italiano Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step), 13° a 2′37″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) è ancora maglia gialla con 5′45″ sul danese Jonas Vingegaard Rasmussen (Team Jumbo-Visma) e 5′51″ sull’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 12° a 23′36″
SETTIMANA CICLISTICA ITALIANA
Il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) si è imposto anche nella terza tappa, Oristano – Cagliari, percorrendo 180.9 Km in 4h08′34″, alla media di 43.666 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan
(Bahrain – Victorious) e il francese Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation). L’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6″ sul belga Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation) e sull’italiano Giovanni Aleotti (Bora -Hansgrohe)
DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)
Il norvegese Tord Gudmestad (Team Coop) si è imposto anche nella terza tappa, circuito di Grodzisk Mazowiecki, percorrendo 165 Km in 3h32′43″, alla media di 46.541 Km/h. Ha preceduto allo sprint i cechi Tomáš Bárta (Topforex – ATT Investments) e Alois Kaňkovský (Elkov – Kasper). Nessun italiano in gara. Il norvegese Gudmestad è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del connazionale Eirik Lunder (Team Coop) e 6″ sul tedesco Tobias Nolde (P&S Metalltechnik)
GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)
Il portoghese Frederico José Oliveira Figueiredo (Efapel) si è imposto nella prima tappa, Turcifal – Serra do Socorro, percorrendo 85.3 Km in 2h10′38″, alla media di 39.178 Km/h. Ha preceduto di 15″ i connazionali José Carlos Prates Neves Fernandes (W52 / FC Porto) e João Ricardo Cardoso Benta (Radio Popular Boavista). Nessun italoiano in gara. Oliveira Figueiredo è il primo leader della classifica con 19″ su Prates Neves Fernandes e 21″ su Cardoso Benta.
TOUR OF KOSOVO
Il francese Tristan Delacroix (Team Sprinter Nice Métropole) si è imposto nella prima tappa, Lebanë – Therande, percorrendo 142 Km in 3h12′56″, alla media di 44.16 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’albanese Ylber Sefa (nazionale albanese) e il connazionale Léo Bouvier (Team Francese Défense). Miglior italiano Davide Italiani (Gragnano Sporting Club), 6°. Delacroix è il primo leader della classifica con 3″ su Bouvier e 4″ su Sefa. Miglior italiano Italiani, 6° a 10″
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il cinese Zisen Li (Tianyoude Hotel Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Qinghai Lake – Chaka, percorrendo 139.5 Km in 3h14′31″, alla media di 43.03 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Weiyi Zhang (Pardus Cycling Team) e Hao Yue (Henan). Nessun italiano in gara. Il cinese Xin Peng (China Continental Team of Gansu Bank) è ancora leader della classifica con 13″ sul connazionale Zhishan Zhang (Tianyoude Hotel Cycling Team) e 2′31″ sul connazionale Tiantian Hu (Shunshizhen)
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC
L’italiano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) si è imposto nella prima tappa, circuito di Pollein, percorrendo 110.7 Km in 3h16′09″, alla media di 33.862 Km/h. Ha preceduto di 31″ il neozelandese Reuben Thompson (Equipe continentale Groupama-FDJ) e di 1′31″ l’italiano Sergio Meris (Team Colpack Ballan). Verre è il primo leader della classifica con 31″ su Thompson e 1′31″ su Meris.
MOHORIC BIS A LIBOURNE, IL CICLISMO PARLA SEMPRE PIU’ SLOVENO.
Come a Le Creusot, anche a Libourne Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) sceglie alla perfezione il momento di attaccare, prevalendo sui compagni della fuga vincente. Lo sloveno ottiene così la seconda vittoria al Tour 2021 mentre la maglia gialla è sempre più sulle spalle di Pogacar.
La più classica delle tappe di trasferimento di un Tour che ha spremuto le energie di molti – basti il dato delle molte cadute e delle decine di ritiri – parte da Mourenx e termina a Libourne dopo 207 km. Un solo GPM di quarta categoria può fungere da trampolino di lancio per la fuga. Vedremo la sua consistenza e nel caso se la Deceuninck Quick Step di Mark Cavendish impedirà un eccessivo lievitare del vantaggio, in previsione della volata finale e del sorpasso del britannico nei confronti di Eddy Merckx nel computo delle vittorie di tappa al Tour. Non partivano da Mourenx né Miguel Angel Lopez (Team Movistar) né Michael Woods (Team Israel StartUp Nation). Il colombiano è stato vittima nelle prime tappe di un paio di cadute che lo hanno subito tolto dalla lotta per la classifica generale. Il canadese invece ha puntato senza grandi pretese alla classifica GPM e lo rivedremo la settimana prossima alle Olimpiadi di Tokyo. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Julien Bernard (Team Trek Segafredo), Jonas Rutsch (Team EF Education First), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Simon Clarke (Team Qhubeka NextHash), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM). Sulla Cote de Bareille, unico GPM di giornata posto al km 12.1, scollinava per primo Rutsch. Era invece Zimmermann a vincere il successivo traguardo volante di Saint-Sever posto al km 54.1. Dopo un centinaio di km si univano al gruppo di testa altri 14 ciclisti, ovvero: Mike Teunissen (Jumbo Visma), Jasper Stuyven ed Edward Theuns (Team Trek Segafredo), Davide Ballerini (Team Deceuninck Quick Step), Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), Christophe Laporte (Team Cofidis), Silvan Dillier (Team Alpecin Fenix), Michael Valgren (Team EF Education Nippo), Elie Gesbert (Team Arkea Samsic), Casper Pedersen (Team DSM), Brent Van Moer (Team Lotto Soudal), Ion Izagirre (Team Astana), Max Walscheid (Team Qhubeka NextHash) ed Anthony Turgis (Team Total Energies). A 80 km dall’arrivo il vantaggio sul gruppo maglia gialla era di circa 1 minuto e 20 secondi. Dopo un timido inseguimento da parte dell’Israel StartUp Nation, con Chris Froome a tirare in bell’evidenza nelle prime posizioni, il gruppo a circa 75 km dalla conclusione tirava i remi in barca ed il vantaggio della fuga aumentava progressivamente. La vittoria di tappa si decideva negli ultimi 20 km quando iniziavano scatti e contro scatti tra i fuggitivi. L’attacco decisivo era portato da Matej Mohoric che ripeteva l’exploit di Le Creusot ed andava a vincere per la seconda volta al Tour 2021. In seconda posizione si piazzava Laporte a 58 secondi di ritardo mentre Pedersen era terzo. Il gruppo maglia gialla arrivava a quasi 20 minuti di ritardo. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) conserva agevolmente la maglia gialla e domani nella cronometro da Libourne a Saint-Emilion potrà ulteriormente aumentare il vantaggio sui rivali, ormai presunti tali, visto che la vittoria bis al Tour 2021 è praticamente ipotecata.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Matej Mohoric a Libourne (foto: Getty Images Sport)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MOURENX – LIBOURNE
luglio 16, 2021 by Redazione
Filed under Approfondimenti
L’altimetria odierna dice che quella di Libourne sarà tappa per velocisti. Ma le energie fin qui spese potrebbero lasciare il segno e costituire un ostacolo di non poco conto per le formazioni chiamate a lavorare per rientrare sui fuggitivi di giornata
Sulla carta la terzultima frazione del Tour 2021 dovrebbe essere destinata all’arrivo in volata, dopo che le squadre degli sprinter saranno andate a riacciuffare l’immancabile fuga di giornata. Subito dopo la partenza da Mourenx si affronterà il tratto più intricato di questa tappa, perché i primi 50 Km saranno caratterizzati da una serie di facii collinette che fungeranno da ideale trampolino di lancio per un tentativo a lunga gittata. Dopo il traguardo volante di Saint-Sever inizierà una fase centrale di “stanca” altimetrica perché per quasi 115 Km si pedalerà sul velluto della pianura, fatto piuttosto raro al Tour de France, poi si torneranno ad affrontare alcune modeste colline prima di ritrovare strade perfettamente pianeggianti negli ultimi 8 Km. Abbiamo utilizzato il condizionale, però, perché questa tappa giunge in un momento particolare, all’uscita dalla cinque giorni pirenaica e nella terza e ultima settimana di un’edizione del Tour particolarmente combattuta e dispendiosa, al punto che diversi corridori già domenica scorsa hanno fatto notare di essere più stanchi del solito. Non è detto, dunque, che stavolta il lavoro delle squadre degli sprinter riesca a portare a termine il suo compito, considerato che non avranno certo l’apporto delle formazioni i cui velocisti sono già tornati a casa e, ovviamente, delle squadre dei corridori che stanno ancora lottando per le posizioni di rincalzo e che oggi cercheranno di risparmiarsi in vista della cronometro di domani.

Libourne vista dal fiume Dordogna e l’altimetria della diciannovesima tappa (wikipedia)
L’ANGOLO DELLA STORIA
Ci sono soli due precedenti a Libourne ed entrambi presentano il comun denominatore della cronometro, anche se non si trattò di tappe simili. Se quella della 1957 fu una tradizionale cronometro individuale, 66 Km con partenza da Bordeaux che misero il suggello al primo dei cinque Tour vinti da Jacques Anquetil, nel 1992 la tappa disputata nella cittadina girondina fu una prova collettiva, quarta frazione di un’edizione della Grande Boucle “transfrontaliera”, che scattò dalla Spagna e prima di arrivare a Parigi toccò anche Belgio, Olanda, Germania, Lussemburgo e Italia, dopo si disputò lo storico tappone del Sestriere, quello dell’indimenticata cavalcata di Claudio Chiappucci. Il via venne dato da San Sebastián, dove si conclusero il cronoprologo – vinto come da previsione da Miguel Indurain, reduce dalla sua prima vittoria al Giro d’Italia – e la prima tappa in linea, conquistata dal francese Dominique Arnould. In un Tour povero di montagne i Pirenei furono “bruciati” subito nella seconda tappa che, dopo aver scalato i colli d’Ispéguy e di Marie-Blanque, terminò a Pau con la vittoria di un “carneade”, lo spagnolo Javier Murguialday. Dopo la tappa di Bordeaux – che doveva esser per velocisti (quell’anno gli sprinter fallirono il ricongiungimento con la fuga di giornata in cinque occasioni sulle sette a loro disposizione) e che invece fu vinta dall’olandese Rob Harmeling – si corse la cronosquadre di Libourne su di un tracciato pianeggiante di 63 Km e mezzo, al termine del quale s’impose la Panasonic-Sportlife, che impiegò un’ora, tredici minuti e quindici secondi a completare la prova, viaggiando a quasi 52 Km/h. La formazione migliore tra quelle dei grandi favoriti fu la Carrera di Chiappucci, che terminò seconda con sette secondi di ritardo dopo aver fatto registrare i tempi migliori ai precedenti rilevamenti cronometrici; ventuno furono i secondi patiti dalla Gatorade – Chateaux d’Ax di Bugno, terza, mentre la Banesto dell’atteso Indurain concluderà la cronometro in settima posizione con 50 secondi di ritardo.
METEO TOUR
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Mourenx : previsioni non disponibili
Hagetmau (40.7 Km): poco nuvoloso, 23.1°C (percepiti 24°C), vento debole da N (4 km/h), umidità al 62%
Mont-de-Marsan (Km 70.7) : nubi sparse, 24.7°C, vento debole da NNW (8-9 km/h), umidità al 56%
Barsac (Km 163.6) : cielo coperto, 24.7°C, vento moderato da N (13-15 km/h), umidità al 61%
Libourne: nubi sparse, 25.3°C (percepiti 27°C), vento moderato da N (12-14 km/h), umidità al 56%
GLI ORARI DEL TOUR
12.15: inizio diretta su Eurosport1
12.20: partenza da Mourenx
12.30: partenza ufficiale
12.45-12.50: scollinamento Côte de Bareille
13.40-13.50: traguardo volante di Saint-Sever
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 64 Km dalla partenza)
17.05-17.35: arrivo a Libourne
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Pau – Luz Ardiden
1° Mark Cavendish
2° Davide Ballerini s.t.
3° Dries Devenyns s.t.
4° Tim Declercq s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.
Classifica generale
1° Tim Declercq
2° Cees Bol a 21′02″
3° Mark Cavendish a 22′12″
4° Michael Mørkøv a 23′15″
5° Mads Pedersen a 27′25″
Miglior italiano: Davide Ballerini, 23° a 1h03′22″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Borgato: “In queste occasioni li abbiamo visti pochi”
Conti: “Hanno tolto il Tour a Lance Armstrong e l’hanno lasciato lì”
De Luca: “La coda delle ruote dei fuggitivi”
Garzelli: “Stra aprendo qualche secondo in più”
Garzelli: “Certe volte uscivano dalla nebbia ed entravano nel sole”
De Luca: “Sembra che stia rientrando nel Tour Guerreiro”
De Luca: “In vetta saranno 2115 metri di altitudine tra il canadese Woods e Poels”
Garzelli: “Se passano quarti o quinti a vicenda”
Garzelli: “Possibilità di lottare al podio”
Garzelli: “Lunghi rettiline”
De Luca (ricordando la visita al santuario di Bartali dopo la vittoria nella tappa di Lourdes): “Bartali aveva attribuito alla Madonna il segreto della sua vittoria”)
Garzelli: “Pochi gli arrivi in salita, come i protagonisti di questo Tour”
Garzelli: “La classifica a pois”
Televideo: “Il secondo (Gaudu) di lancia in discesa”
DISCOTOUR
Addio monti (Ennio Morricone)
15-07-2021
luglio 15, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) si è imposto anche nella diciottesima tappa, Pau – Luz-Ardiden, percorrendo 129.7 Km in 3h33′45″, alla media di 36.407 Km/h. Ha preceduto di 2″ il danese Jonas Vingegaard Rasmussen (Team Jumbo-Visma) e l’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 24° a 3′45″. Pogačar è ancora maglia gialla con 5′45″ su Vingegaard Rasmussen e 5′51″ su Carapaz Montenegro. Miglior italiano Cattaneo, 12° a 23′36″
SETTIMANA CICLISTICA ITALIANA
Il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) si è imposto nella seconda tappa, Sassari – Oristano, percorrendo 185.5 Km in 4h26′40″, alla media di 41.738 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ungherese Barnabás Peák (Team BikeExchange) e il belga Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation). Miglior italiano Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè), 4°. L’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) è ancora leader della classifica con 4″ sull’iialiano Alberto Bettiol (nazionale italiana) e Vanmarcke.
DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)
Il norvegese Tord Gudmestad (Team Coop) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Baboszewo, percorrendo 168 Km in 3h48′22″, alla media di 44.14 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Bartosz Rudyk (TC Chrobry Scott Głogów) e Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Il norvegese Eirik Lunder (Team Coop) è ancora leader della classifica con 9″ sul tedesco Tobias Nolde (P&S Metalltechnik) e 10″ su Gudmestad
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il cinese Qiang Wang (China Huajian Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, Gonghe – Xihaizhen, percorrendo 126.3 Km in 3h06′58″, alla media di 40.531 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pengcheng Li (Sichuan) e di 3″ il connazionale Liang Gao (CCN Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il cinese Xin Peng (China Continental Team of Gansu Bank) è ancora leader della classifica con 13″ sul connazionale Zhishan Zhang (Tianyoude Hotel Cycling Team) e 2′31″ sul connazionale Tiantian Hu (Shunshizhen)
POGACAR VEDE ANCORA LA LUCE A LUZ ARDIDEN. TERZA VITTORIA AL TOUR, MAGLIA GIALLA ORMAI IN CASSAFORTE
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ancora protagonista nella diciottesima tappa che arriva in cima a Luz Ardiden. Il talento sloveno parte con uno scatto irresistibile a poco meno di 1 km dall’arrivo e si dimostra ancora il più forte battendo Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers). La seconda maglia gialla consecutiva è sempre più sulle sue spalle.
La diciottesima tappa da Pau a Luz Ardiden vede ancora i Pirenei protagonisti al Tour 2021. Questa volta sono quattro i GPM da affrontare, di cui i primi due di quarta categoria. Saranno però Col du Tourmalet e la salita conclusiva verso Luz Ardiden a decidere le sorti di una tappa che può vedere il successo di una fuga ma anche la lotta tra i big come successo ieri sul Col du Portet. Dopo il via, attaccavano immediatamente tre ciclisti: Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange) e Sean Bennett (Tean Qhubeka NextHash). Juul-Jensen scollinava in prima posizione sula Côte de Notre-Dame de Piétat, primo GPM posto al km 10.6. All’inseguimento dei tre di testa si portavano Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) e Pierr-Luca Perichon (Team Cofidis). I due francesi raggiungevano il terzetto di testa al km 33. All’inizio della ‘scalata’ del Col de Loucrup la fuga aveva 1 minuto e 20 secondi sul gruppo tirato dagli uomini della Bahrain Merida. La maglia a pois Wout Poels aveva evidentemente intenzione di chiudere il discorso e vincere matematicamente la maglia in questione sui due GPM che sarebbero seguiti, anche se a questo punto l’avversario più temibile era proprio Tadej Pogacar (UAE team Emirates). Alaphilippe scollinava in prima posizione. In vista del traguardo volante di Pouzac, il gruppo veniva tirato dagli uomini della BikeExchange per permettere a Michael Matthews di fare la volata e guadagnare quanti più punti possibile su Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step). Per questa ragione, anche Juul-Jensen si era rialzato dalla fuga. Era Cavendish a giungere quinto, aumentando così il suo vantaggio nella classifica della maglia verde. A 6 km dallo scollinamento Alaphilippe e Mahoric venivano raggiunti in testa da Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo), Ruben Guerreiro (Team EF Education Nippo), Omar Fraile e Ion Izagirre (Team Astana), Pierre Latour (Team TotalEnergies), Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM), Valentin Madouas e David Gaudu (Team Groupama FDJ). Era l’INEOS Grenadiers a tirare in testa al gruppo maglia gialla. Il vantaggio della fuga non decollava, anzi diminuiva. A 5 km dallo scollinamento la fuga aveva soltanto 25 secondi di vantaggio sul gruppo. Latour scollinava in prima posizione. Nella discesa successiva David Gaudu guadagnava qualche centinaio di metro sui compagni di fuga. Gaudu iniziava l’ascesa finale verso Luz Ardiden con circa 25 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla, che nel frattempo era rientrato sul resto dei fuggitivi. Era sempre l’INEOS Grenadiers a imprimere un’andatura decisa. Gaudu veniva ripreso a poco più di 9 km dall’arrivo. Dopo la vittoria di ieri di Pogoacar, anche oggi avremmo visto lo scontro tra i big di classifica per la vittoria di tappa, anche se si registrava la crisi di Rigoberto Uran (Team EF Education Nippo) segnalato a oltre tre minuti dalla testa della corsa. A 5 km dall’arrivo l’UAE Team Emirates dava il cambio all’INEOS e si metteva in testa a tirare. A 3 km dall’arrivo restavano in testa Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers), Sepp Kuss e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), Enric Mas (Team Movistar) e la maglia gialla Pogacar. Mas tentava la progressione a poco più di un km dall’arrivo mentre Kuss si lasciava sfilare. Ma era ancora Pogacar che accelerava e andava a trionfare per la seconda volta consecutiva, davanti a Vingegaard e Carapaz. Il podio di Luz Ardiden è curiosamente lo stesso della tappa precedente, con Pogacar che domina incontrastato, avendo vinto per la terza volta al Tour 2021. Lo sloveno ormai ha un vantaggio incolmabile sia su Vingegaard che su Carapaz e la cronometro di dopodomani potrebbe ulteriormente allungare le distanze. Domani è in programma la diciannovesima tappa da Mourenx a Libourne per un totale di 207 km. Un solo gpm di quarta categoria posto dopo 54 km è l’unica insidia altimetrica della tappa. Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step) ha la grande possibilità di superare il record di vittorie al Tour, lasciandosi alle spalle Eddy Merckx. Bisogna vedere se la fuga sarà d’accordo, visto che il chilometraggio elevato potrebbe in qualche modo favorirla.
Giuseppe Scarfone

Anche a Luz Ardiden Pogacar anticipa i diretti avversi di classifica (foto Bettini)