LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LIBOURNE – SAINT-ÉMILION

luglio 17, 2021
Categoria: Approfondimenti

È arrivato il giorno dell’ultima tappa a cronometro del Tour de France, quasi un clone di quella disputata tre settimana fa. Ma da quel giorno tante energie sono stata sprecate sulle strade di Francia

Alla vigilia della frazione conclusiva tornano a scorrere le lancette dei cronometri. È arrivato il momento della seconda delle due cronometro individuali previste quest’anno, a livello difficoltà generali non molto dissimile da quella disputata tre settimane fa sulle strade della Mayenne. Il chilometraggio è superiore di 3.6 Km mentre leggermente inferiore è il dislivello complessivo e dal punto di vista altimetrico le due tappe sembrano quasi gemelle. C’è, però, una grossa differenza che inciderà non poco: la tappa di Laval si disputò cinque giorni dopo la partenza, quando le energie fin lì sprecate non erano ancora molte, mentre quella di Saint-Émilion arriva al penultimo giorno di un Tour nel quale i protagonisti non si sono certo trattenuti e ne sono un emblema le partenze a razzo viste quasi tutti i giorni. In effetti, normalmente nell’ultima cronometro si vedono distacchi meno marcati del solito e anche un campione del calibro di Tadej Pogačar difficilmente riuscirà a ripetere la prestazione di Laval, anche se potrebbe ancora guadagnare sui rivali.

I vigneti patrimonio UNESCO di Saint-Émilion e l’altimetria della ventesima tappa (TripAdvisor)

I vigneti patrimonio UNESCO di Saint-Émilion e l’altimetria della ventesima tappa (TripAdvisor)

L’ANGOLO DELLA STORIA

C’è un solo precedente a Saint-Émilion, località rinomata per i suoi vini, e anche in quell’occasione la tappa era un cronometro, pur con “tinte” decisamente diverse rispetto a quella che si disputerà quest’anno. Era la penultima tappa dell’edizione del 1996 e quel giorno si partiva da Bordeaux, percorrendo una distanza “doppia” rispetto a quella odierna, ben 63.5 Km sui quali ci si aspettava una sorta di risurrezione da parte di Miguel Indurain. Quell’anno lo spagnolo aveva nel mirino il sesto Tour, un obiettivo mai colto da nessuno, e gli organizzatori gli avevano persino inserito nel percorso per omaggiarlo e al contempo stimolarlo una tappa con arrivo nella sua Pamplona. Ma il navarro incappò in un’inattesa crisi di sete nella prima tappa alpina e da quel momento il suo Tour fu tutto in salita, arrivando ad accusare distacchi in tutte le altre tappe di montagna e addirittura giungendo 8 minuti dopo i migliori della classifica nella frazione che terminava a Pamplona. Ci si attendeva, dunque, un suo riscatto nella lunga crono di Saint-Émilion, ma fu solo parziale la sua rivalsa sugli avversari, perché riuscì ad anticiparli tutti tranne uno, il giovane tedesco Jan Ullrich, passato professionista l’anno prima, che al traguardo fece meglio di lui di 56 secondi. Tutti gli altri, invece, gli finirono abbondantemente alle spalle e il primo fu il suo connazionale, Abraham Olano, terzo a 2’06” dal tedesco e a 1’10” dallo spagnolo. Chi passò un momentaccio quel pomeriggio fu la maglia gialla Bjarne Riis, che fu vittima di una mezza crisi nel finale e perse 2’18” dal suo compagno di squadra Ullrich, salvando il primato per 1’41” proprio nei confronti del tedesco.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Libourne – partenza primo corridore: cielo sereno, 24.1°C (percepiti 25°C), vento moderato da NE (13-15 km/h), umidità al 66%
Saint-Émilion – arrivo maglia gialla: poco nuvoloso, 27°C (percepiti 28°C), vento moderato da NE (17-21 km/h), umidità al 59%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport1
13.05: partenza del primo corridore da Libourne
14.55: inizio diretta su RAI
17.55: arrivo della maglia gialla a >Saint-Émilion

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Mourenx – Libourne

1° Kasper Asgreen
2° Jonas Rickaert s.t.
3° Jérémy Cabot s.t.
4° Lukas Pöstlberger s.t.
5° Ide Schelling s.t.

Miglior italiano: Mattia Cattaneo, 38° (s.t.)

Classifica generale

1° Tim Declercq
2° Cees Bol a 21′02″
3° Mark Cavendish a 22′12″
4° Michael Mørkøv a 23′15″
5° Mads Pedersen a 27′25″

Miglior italiano: Daniel Oss, 24° a 1h09′23″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Si giocano loro le vittorie”
Garzelli: “Fanno la doppia ruota” (doppia fila)
Garzelli: “Erano sei le squadre italiane che si vinceva”
Garzelli: “Ci vorrà del ghiaccio su quel colpo che ha preso”
Garzelli: “Devi essere fortunato di prendere lo scatto importante”
Garzelli: “Non sarà per niente andare a riprenderli”
Garzelli: “Dietro si è aperto Davide Ballerini”
Garzelli: “Pollitt” (Politt)
Garzelli: “Non deve fare quell’accelerazione della testa”
Garzelli: “Laporte deve resporare un po’”
De Luca: “Mohoric sembra andare vicino al colpo doppio” (che sarebbe tappa e maglia, ma ci si riferiva alla seconda vittoria di tappa in questo Tour)
Garzelli: “Stilisticarmente”
Garzelli: “Gli anni duenni”
De Luca: “Al limite del fine di quella zona”
De Luca: “Ha accompagnato la borraccia”
De Luca: “Il campionato sloveno è stata la seconda gara che Pogacar non ha vinto in questa stagione dopo il Giro dei Paesi Baschi” (ha gareggiato anche alla Strade Bianche, dove si è piazzato settimo)
De Luca: “È arrivato primo al traguardo del suo gruppetto”

DISCOTOUR

Canzone di fuga e speranza (Yo Yo Mundi)

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