POGACAR VINCE A CELJE ED E’ LA NUOVA MAGLIA VERDE

giugno 17, 2022 by Redazione  
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Tadej Pogacar e Rafal Majka (UAE Team Emirates) sono protagonisti di un attacco combinato sul GPM di Svetina a circa 20 km dall’arrivo che permette loro di giocarsi la vittoria di tappa insieme a Nicola Conci (Team Alpecin Fenix), che rientra sulla coppia di testa nella discesa finale. Ad 1 km dall’arrivo Pogacar sferra l’attacco decisivo e va a vincere come lo scorso ano sul traguardo di Celije, diventando la nuova maglia verde.

La terza tappa del Giro di Slovenia 2022 parte da Zalec e termina a Celje dopo poco più di 144 km. Le insidie maggiori dal punto di vista altimetrico sono poste a metà tappa ed alla fine, con i due GPM di Lipa e di Svetina. Anche l’arrivo è posto su uno strappetto di un paio di km che chiamaerà all’azione i finisseur e probabilmente anche qualche uomo di classifica. Rafal Majka (UAE Team Emirates) parte in maglia verde ma il compagno di squadra Tadej Pogacar scalpita alle sue spalle per poter indossare il simbolo del primato. Da Zalec non partivano proprio due uomini dell’UAE Team Emirates, ovvero Mikkel Bjerg e Vegard Stake Laengen. Il danese è stato trovato positivo al covid mentre il norvegese è negativo ma essendo compagno di stanza di Bjerg per precauzione non è partito. IL primo attacco veniva portato dopo una quindicina di km da Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), ma il gruppo reagiva immediatamente ed annullava l’azione dell’italiano dopo pochi km. Zoccarato faceva comunque in tempo a transitare per primo sul primo traguardo volante di Sostanj posto al km 36.1. Zoccarato ci riprovava all’inizio del GPM di Lipa. Con lui era presente Lucas De Rossi (China Glory Continental Cycling Team). La coppia in testa riusciva a scollinare sul GPM di Lipa, con Zoccarato che precedeva De Rossi. Propio poco dopo lo scollinamento si univa alla coppia di testa Alan Banaszek (Team HRE Mazowsze Serce Polski). Zoccarato si aggiudicava il secondo traguardo volante di Vransko posto al km 76.7, mentre Banaszek transitava in prima posizione sul successivo traguardo volante di Braslovce posto al km 88.3. Sotto l’impulso dell’UAE Team Emirates la fuga veniva ripresa a 27 km dall’arrivo, prima dell’ascesa verso il secondo GPM di Svetina. Erano Majka e Pogacar a dare spettacolo, andandosene in coppia sulla salita, con il polacco a scollinare in prima posizione davanti a Pogacar. Ad una trentina di secondi di ritardo si segnalava Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), mentre più dietro inseguiva un drappello formato da una quindicina di ciclisti. Mohoric veniva ripreso dal primo gruppo inseguitore alle sue spalle. A 15 km dalla conclusione Majka e Pogacar avevano una trentina di secondi di vantaggio su un gruppo formato da una quindicina di unità. Nel tratto in discesa dopo lo scollinamento dell’ultimo GPM l’asfalto bagnato provocava la caduta di Vincenzo Albanese e Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) nel gruppo degli inseguitori. Nella discesa Nicola Conci (Team Alpecin Fenix) raggiungeva la coppia di testa. A 4 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva una trentina di secondi di vantaggio su un drappello di una quindicina di unità. A poco più di un km dall’arrivo, Pogacar sferrava l’attacco decisivo che gli consentiva di avvantaggiarsi su Majka e Conci ed andava a vincere sul traguardo di Celje proprio come lo scorso anno. A 11 secondi di ritardo si piazzava Majka mentre Conci chiudeva terzo a 36 secondi di ritardo. Completavano la top five Luka Mezgec (Team BikeExchange Jayco) in quarta posizione e Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano anche il settimo posto di Davide Gabburo (Team Bardiani CSF) ed il nono posto di Luca Chirico (Team Drone Hopper Androni Giocattoli). Pogacar è la nuova maglia verde con 7 secondi di vantaggio su Majka e 55 secondi di vantaggio su Domen Novak (Team Bahrain Victorious). Pogacar potrà aumentare il vantaggio in classifica generale domani, visto che la quarta tappa da Lasko a Velika Planina presenta un tracciato adatto alle sue caratteristiche, con tre GPM da affrontare nei primi 110 km prima della salita finale verso l’arrivo dove è posizionato anche il quarto GPM di tappa. Sicuramente il più difficile con i suoi 7.7 km al 7.9% di pendenza media.

Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince a Celje (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

Tadej Pogacar vince a Celje (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

16-06-2022

giugno 16, 2022 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) si è imposto nella quinta tappa, Ambri – Novazzano, percorrendo 190.1 Km in 4h30′28″, alla media di 42.172 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e il danese Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 5° a 5″. Vlasov è il nuovo leader della classifica con 6″ su Fuglsang e 7″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 14° a 1′13″.

TOUR OF SLOVENIA

L’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella seconda tappa, Ptuj – Rogaška Slatina, percorrendo 174.2 Km in 4h12′51″, alla media di 41.337 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Lionel Taminiaux (Alpecin-Fenix) e il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 4°. Il polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6″ sullo sloveno Domen Novak (Bahrain Victorious) e 8″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 5° a 58″.

BALOISE BELGIUM TOUR

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella seconda tappa, Beveren – Knokke-Heist, percorrendo 175.6 Km in 3h48′42″, alla media di 46.069 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (BORA-hansgrohe) e il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 6°. Pedersen è ancora leader della classifica con 6″ su Philipsen e 12″ sul belga Tim Wellens (Lotto Soudal). Miglior italiano Dainese, 12° a 20″

LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI

Il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) si è imposto nella prima tappa, Séméac – L’Isle Jourdain, percorrendo 174.4 Km in 4h13′55″, alla media di 41.21 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pierre Barbier (B&B Hotels-KTM) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers)Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 4°. Démare è il primo leader della classifica con 4″ su Barbier e 6″ su Viviani

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23

Il belga Gil Gelders (Bingoal-WB Development Team) si è imposto nella quinta tappa, Busca – Peveragno, percorrendo 146.6 Km in 3h25′24″, alla media di 42.824 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Sergio Meris (Team Colpack Ballan) e il danese Simon Dalby (Uno-X DARE DT). Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) è ancora maglia rosa con 5′44″ sul francese Romain Grégoire (Groupama-FDJ Conti) e 5′56″ sul belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23), 12° a 9′18″

GROENEWEGEN VINCE IN VOLATA A ROGASKA STATINA. MAJKA CONSERVA LA MAGLIA VERDE

giugno 16, 2022 by Redazione  
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Nella seconda tappa del Giro di Slovenia sono i velocisti a giocarsi la vittoria. Nella volata di Rogaska Statina è Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) ad avere la meglio su Lionel Taminiaux (Team Alpecin Fenix) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Rafal Majka (UAE Team Emirates) resta in maglia verde.

La seconda tappa del Giro di Slovenia 2022 è quella altimetricamente più facile ed adatta quindi ai velocisti. Da Ptuj a Rogaska Slatina è presente un solo GPM ed i saliscendi presenti negli ultimi 60 km non sembrano tali da mettere in difficoltà le ruote veloci, a meno di forcing esagerati da parte delle squadre dei big. Dopo la partenza da Ptuj si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Carlos Canal (Team Euskaltel Euskadi), Marti Marquez e Vojtech Repa (Team Kern Pharma), Jarc Aljaz (Team Adria Mobil), Vid Jeromel (Cycling Team Kranj), Pavol Rovder (Team Dukla Banska Bystrica) ed Adam Stachowiak (Team HRE Mazowsze Serce Polski). Canal si aggiudicava il primo traguardo volante di Lenart posto al km 24.3. lo spagnolo si ripeteva più tardi sul primo ed unico GPM della tappa, quello di Kresnica, posto al km 50.3. Era ancora Canal a transitare per primo sul secondo traguardo volante di Zgornja Kungota posto al km 53.9. Repa si aggiudicava il terzo traguardo volante di Sentjur posto al km 121.4. Il gruppo maglia verde, tirato dal Team BikeExchange Jayco, ‘vedeva’ la fuga, ormai a circa 50 secondi di ritardo quando mancavano meno di 50 km alla conclusione. Come ampiamente pronosticato, i velocisti non volevano lasciarsi scappare l’occasione di giocarsi la vittoria in volata. Il gruppo maglia gialla annullava definitivamente la volata a circa 20 km dall’arrivo. Erano Bahrain Victorious e BikeExchange Jayco a fare un’alta velocità e non permettere altri scatti o attacchi nel finale di corsa. La volata era vinta da Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) davanti a Lionel Taminiaux (Team Alpecin Fenix) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) in quarta posizione e Luca Colnaghi (Team Bardiani CSF) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano anche il sesto posto di Fabio Felline (Team Astana Qazaqstan), il settimo posto di Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa), l’ottavo posto di Michele Gazzoli (Team Astana Qazaqstan) ed il decimo posto di Mattia Bais (team Drone Hopper Androni Giocattoli). Groenewegen, in una stagione finora con più bassi che alti, ottiene la quinta vittoria stagionale. In classifica generale Rafal Majka (UAE Team Emirates) resta in maglia verde davanti a Domen Novak (Team Bahrain Victorious) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Domani è in programma la terza tappa da Zalek a Celjski Grad di 144.6 km. E’ la tappa più corta della breve corsa slovena ma i due GPM presenti negli ultimi 70 km la rendono decisamente interessante. Il primo GPM di Lipa è lungo 5 km con una pendenza media del 6.8% mentre il secondo di Svetina è lungo 5.6 km al 7.5%. Sarà quindi una tappa che vedrà protagonisti molto probabilmente gli uomini di classifica.

Giuseppe Scarfone

Dylan Groenewegen vince a Rogaska Statina (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

Dylan Groenewegen vince a Rogaska Statina (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

VLASOV SUGLI SCUDI A NOVAZZANO. TAPPA E MAGLIA PER IL RUSSO

giugno 16, 2022 by Redazione  
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La quinta tappa spezzagambe del Giro di Svizzera non delude le aspettative e si rivela finora la più interessante con attacchi e contrattacchi sulle salitelle in rapida successione posizionate nel finale di tappa. Ad ottenere la vittoria in un drappello più che ristretto di ciclisti è Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) che ha la meglio su Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Il russo è anche la nuova maglia gialla dopo il tracollo di Stephen Williams (Team Bahrain Victorious).

La quinta tappa del Giro di Svizzera da Ambri a Novazzano presenta il tracciato di una classica fiamminga. Dopo una prima metà piuttosto semplice, se si esclude il GPM di Monte Ceneri posto al km 67.1, i ciclisti affronteranno tre volte il circuito di Novazzano, che include formalmente i tre GPM di Pedrinate ma che vede altre salitelle piuttosto ripide pronte a movimentare il finale. Sarà un banco di prova importante per gli uomini di classifica in vista delle ultime tre decisive tappe. Da Andri non partiva tutto il Team Jumbo Visma a causa di una positività al covid all’interno della squadra olandese. Anche Gino Mader ed Hermann Pernsteiner (Team Bahrain Victorious) erano costretti a gettare la spugna a causa di problemi gastrointestinali. Altro non partente di lusso era Adam Yates (Team INEOS), trovato positivo al covid,così come il terzetto del Team DSM formato da Soren Kragh Andersen, Cees Bol e Casper Pedersen. La fuga di giornata era formata da cinque ciclisti: Johan Jacobs (Team Movistar), Alexander Kamp (Team Trek Segafredo), Silvan Dillier (Team Alpecin Fenix), Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e Claudio Imhof (Nazionale Svizzera). Kamp era il primo a scollinare sul GPM di Monte Ceneri posto al km 66. All’inizio del circuito finale da percorrere tre volte il gruppo aveva rosicchiato diversi minuti alla fuga, anche perchè la maglia gialla Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) soffriva le pendenze della prima ascesa verso Pedrinate. Era Dillier a scollinare in prima posizione al suddetto GPM posto al km 125.9. A 50 km dall’arrivo restavano in testa Dillier e Kamp. Dillier si aggiudicava il primo traguardo volante di Mendrisio posto al km 139. Erano UAE Team Emirates Team INEOS a tirare il gruppo. Anche Kamp si arrendeva e si lasciava riprendere dal gruppo e Dillier restava da solo in testa alla corsa. Lo svizzero si aggiudicava il secondo GPM di Pedrinate posto al km 153.8 ed il secondo traguardo volante di Mendrisio posto al km 166.9. mentre Williams era segnalato ad oltre 6 minuti di ritardo dal gruppo principale. A 25 km dall’arrivo Dillier aveva 1 minuto e 15 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. A 19 km dall’arrivo Dillier aveva soltanto 18 secondi sul gruppo inseguitore, composto da una quarantina di ciclisti. Dillier veniva ripreso a 15 km dall’arrivo. Era il Team Israel Premier Tech a fare il forcing decisivo sull’ultima salita di Pedrinate. Tra i primi a staccarsi erano Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco). Anche Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) faceva molta fatica e cercava di resistere nelle ultime posizioni del gruppo. Era Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech) a scollinare in prima posizione. Nella discesa si avvantaggiavano di qualche decina di metri Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe) e Thomas Pidcock (Team INEOS) ma il drappello di testa tornava compatto a 5 km dall’arrivo. A 4 km dall’arrivo scattava Fuglsang. Il danese veniva raggiunto a meno di 2 km dall’arrivo da Alaksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe), Geraint Thomas (Team INEOS), Ion Izagirre (Team Cofidis) e Neilson Powless (Team EF Education EasyPost). Nello sprint più che ristretto Vlasov aveva la meglio su Powless e Fuglsang. Chiudevano la top five Geraint Thomas in quarta posizione e Diego Ulissi (UAE Team Emirates) in quinta posizione., quest’ultimo a 5 secondi di ritardo da Vlasov. Dopo aver vinto il Giro di Romandia, Vlasov si candida a fare il bis al Giro di Svizzera, essendo ora la nuova maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Fuglsang e 7 secondi di vantaggio su Thomas. Domani è in programma la sesta tappa da Locarno a Moosalp di 181 km. E’ la prima delle due tappe con arrivo in salita e i due GPM hors categorie del Nufenenpass e del Moosalp la dicono tutta sulla difficoltà della tappa. Saranno gli scalatori a contendersi la vittoria e Vlasov potrà aumentare il vantaggio in classifica generale sui diretti avversari.

Antonio Scarfone

Aleksandr Vlasov vince a Novazzano (foto: Getty Images)

Aleksandr Vlasov vince a Novazzano (foto: Getty Images)

IMPEY, VOLATA VINCENTE A BRUNNEN. WILLIAMS RESTA IN MAGLIA GIALLA

giugno 15, 2022 by Redazione  
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Dopo una prima parte di stagione senza acuti, Daryl Impey (Team Israel Premier Tech) vince la quarta tappa del Giro di Svizzera battendo in volata Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) e Soren Kragh Andersen (Team DSM). Stephen Willians (Team Bahrain Victorious), dopo qualche difficoltà patita sull’ultimo GPM di Sattel, rientra nel gruppo e mantiene la maglia gialla. Domani Ticino protagonista con una tappa dal sapore fiammingo.

La quarta tappa del Giro di Svizzera 2022 parte da Grenchen e termina a Brunnen dopo 192 km che presentano le maggiori difficoltà altimetriche all’inizio ed alla fine. Dopo 32 km è posto il primo GPM di Kappelen, che potrebbe essere un buon trampolino di lancio per la fuga di giornata. Nel finale, e precisamente a 16 km dalla conclusione, si scalerà il secondo GPM di Sattel, lungo poco meno di 4 km e con una pendenza media del 7.6%. Le squadre dei big quasi certamente non staranno a guardare e aumenteranno il ritmo proprio su quest’ultima salita, anche per tastare il polso ai vari pretendenti alla vittoria della corsa svizzera. Da Grenchen non partiva Kasper Asgreen (Team Quick Step Alpha Vinyl), malconcio dopo la caduta che lo ha coinvolto a circa 4 km dall’arrivo nella tappa di ieri. Insieme al danese si ritiravano anche Frederik Wandahl (Team BORA Hansgrohe), Jay Vine (Team Alpecin Fenix) e Jan Maas (Team BikeExchange Jayco). La fuga di giornata si formava dopo una quindicina di km grazie all’azione di Matthew Holmes (Team Lotto Soudal), Markus Hoelgaard (Team Trek Segafredo) e Jimmy Janssens (Team Alpecin Fenix). Holmes si aggiudicava il GPM di Kappelen, posto al km 31.3. Dopo 75 km il vantaggio del terzetto di testa sul gruppo maglia gialla era di poco più di 3 minuti. Le squadre maggiormente impegnate all’inseguimento del terzetto di testa erano Team Bahrain Victorious e Team INEOS. Nel lungo tratto pianeggiante prima della salita di Sattel, il vantaggio della fuga veniva eroso progressivamente. A 60 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di poco superiore al minuto. Giungeva la notizia del ritiro di Thymen Arensman (Team DSM), messo ko , stando alla comunicazione della sua squadra, dalla temperatura eccessivamente elevata. Al traguardo volante di Vitznau, posto al km 142.8, era Holmes a transitare per primo. A 30 km dall’arrivo i tre di testa avevano 1 minuto e 20 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla che iniziava subito forte sull’ultima salita di giornata. Il ritmo imposto da INEOS e Quick Step Alpha Vinyl metteva in crisi proprio la maglia gialla Stephen Williams, che sprofondava nelle retrovie. La fuga veniva ripresa ed il gruppo abbastanza sfilacciato si apprestava a scollinare. Era Sebastien Reichenbach (Team Groupama FDJ) a scollinare in prima posizione. Lo svizzero veniva ripreso a poco più di 7 km dall’arrivo dal gruppo forte di una sessantina di unità. Nella volata, complessivamente a ranghi compatti, era Daryl Impey (Team Israel Premier Tech) a vincere davanti a Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) e Soren Kragh Andersen (Team DSM). Chiudevano la top five Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Thomas Pidcock (Team INEOS) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche l’ottavo posto di Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo). Impey ottiene la prima vittoria stagionale in un 2022 finora avaro di soddisfazioni per il sudafricano, visto che le migliori prestazioni erano stati due tredicesimi posti, precisamente nella seconda tappa del Giro di Catalogna e nella Freccia del Brabante. La classifica generale resta invariata, visto che Williams era riuscito a rientrare nel gruppo principale. Il gallese resta così in maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Andreas Kron (Team Lotto Soudal) e 7 secondi di vantaggio su Geraint Thomas (Team INEOS). Domani è in programma la quinta tappa da Ambri a Novazzano di 189 km. Il Ticino offre una frazione dall’altimetria molto insidiosa, che mostra un tracciato da classica fiamminga. Dopo il GPM di Monte Ceneri, posto al km 64.5, si percorreranno una cinquantina di km totalmente pianeggianti prima di entrare nel circuito finale da affrontare tre volte e sul quale spicca la triplice scalata del GPM di Pedrinate. Ma le stesse salite di Morbio Inferiore, Castel San Pietro e di Novazzano, non classificate come GPM, si faranno sentire nelle gambe dei ciclisti. Insomma negli ultimi 65 km la pianura sarà solo un vago ricordo e i big di classifica inizieranno già a fare sul serio prima delle ultime tre tappe finale, dove comunque si deciderà il vincitore del Giro di Svizzera 2022.

Antonio Scarfone

Daryl Impey vince a Brunnen (foto: Getty Images)

Daryl Impey vince a Brunnen (foto: Getty Images)

TADEJ GIA’ ‘POGA’ VERSO IL TOUR, MA LA SPINTA GIUSTA A POSTUMIA E’ DI MAJKA

giugno 15, 2022 by Redazione  
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Con un attacco sul GPM di Zadlog, Rafal Majka, Tadej Pogacar e DOmen Novak infiammano il finale della prima tappa del Giro di Slovenia 2022, riuscendo a resistere nei 50 km conclusivi al ritorno del gruppo. Nella volata ristretta è il polacco dell?UAE Team Emirates ad avere la meglio su Novak e Pogacar. Majka è la prima maglia verde ma vedremo fino a quando Pogacar sarà d’accordo…

Il Tour of Slovenia 2022 comprende cinque tappe in linea frizzanti ed accentra l’attenzione su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), già vincitore lo scorso anno e la cui preparazione per il prossimo Tour de France lo porta nuovamente sulle strade di casa per ricordare a Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, brillantissimi al Giro del Delfinato, con chi devono fare i conti il prossimo Luglio. La prima tappa prende il via da Nova Gorica e termina a Postumia dopo poco meno di 165 km. Sono tre i GPM in programma, tutti concentrati negli ultimi 65 km. In particolare l’ultimo GPM di Razdrto è collocato a 10 km dall’arrivo. Una tappa quindi per finisseur o per passisti veloci dove Pogacar è naturalmente tra i grandi favoriti. Dopo la partenza da Nova Gorica si formava la fuga di giornata grazie all’azione di otto ciclisti: Jon Barrenetxea (Team Caja Rural), Alex Tolio (Team Bardiani CSF), Xabier Mikel Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Mattia Bais e Luca Chirico (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Tomasz Budzinski (Team HRE Mazowsze Serce Polski), Matthias Mangertseder (Team Felbermayr – Simplon Wels) e Nicolas Sessler (Team Global 6 Cycling). Chirico si aggiudicava il primo traguardo volante di Dobrovo posto al km 15.3. Altri due ciclisti, Nik Cemazar (Team Adria Mobil) e Iker Ballarin (Team Euskaltel Euskadi) raggiungevano la fuga dopo una ventina di km. Budzinski vinceva il secondo sprint intermedio di Tolmin posto al km 51.8. Era ovviamente l’UAE Team Emirates, schierata nelle prime posizioni del gruppo, a tenere sotto controllo la fuga. Al successivo sprint intermedio di Idrija, posto al km 97.1, era Chirico a transitare in prima posizione. Il Team Bahrain Victorious dava man forte all’UAE Team in testa al gruppo e la fuga veniva ripresa già sul primo GPM di Zadlog, il cui tratto iniziale era quello più difficile con alcuni km che presentavano pendenze in doppia cifra. Majka scollinava in prima posizione, trainandosi dietro di sé il capitano Pogacar e Domen Novak (Team Bahrain Victorious). Il polacco scollinava per primo anche sul successivo GPM di Strmec posto al km 115.8. Il gruppo, tirato ora dal Team EOLO Kometa, provava a rientrare sui tre di testa che iniziavano a scalare il GPM di Razdrto con un vantaggio di circa 1 minuto sugli inseguitori. Questa volta era Novak a scollinare in prima posizione davanti a Majka e Pogacar. Gli ultimi 15 km erano in pianura ed i cambi regolari del gruppetto di testa portavano i tre davanti a giocarsi la vittoria. Nella volata ristretta era Majka a prevalere davanti a Novak e Pogacar, staccanti entrambi di 2 secondi. Il gruppo era regolato a 48 secondi di ritardo da Vincenzo Albanese (Team EOLO Kometa) che si piazzava in quarta posizione davanti a Luka Mezgec (Team BikeExchange Jayco). Majka, alla prima vittoria stagionale, veste la prima maglia verde del Giro di Slovenia 2022 davanti a Novak, staccato di 6 secondi, e Pogacar, staccato invece di 8 secondi. Domani è in programma la seconda tappa da Ptuj a Rogaska Statina di 174 km. E’ presente un solo GPM, dopo una quarantina di km, dopodiché la strada è complessivamente pianeggiante e dovrebbe consentire ai velocisti di giocarsi la vittoria in volata.

Giuseppe Scarfone

Rafal Majka vince a Postumia (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

Rafal Majka vince a Postumia (foto: Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency)

15-06-2022

giugno 15, 2022 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il sudafricano Daryl Impey (Israel-Premier Tech) si è imposto nella quarta tappa, Grenchen – Brunnen, percorrendo 190.8 Km in 4h14′09″, alla media di 45.044 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e il danese Søren Kragh Andersen (Team DSM). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 4°. Il britannico Stephen Williams (Bahrain Victorious) è ancora leader della classifica con 6″ sul danese Andreas Kron (Lotto Soudal) e 7″ sul connazionale Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 27° a 1′03″.

TOUR OF SLOVENIA

Il polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, Nova Gorica – Postumia, percorrendo 164.7 Km in 4h02′10″, alla media di 40.807 Km/h. Ha preceduto di 2″ gli sloveni Domen Novak (Bahrain Victorious) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 4° a 48″. Majka è il primo leader della classifica con 6″ su Novak e 8″ su Pogacar. Miglior italiano Albanese, 4° a 58″.

BALOISE BELGIUM TOUR

Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella prima tappa, Merelbeke – Maarkedal, percorrendo 165 Km in 3h49′35″, alla media di 43.122 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Tim Wellens (Lotto Soudal) e Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), 6°. Pedersen è il primo leader della classifica con 4″ su Wellens e 6″ su Philipsen. Miglior italiano Rota, 6° a 10″

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23

Giorno di riposo

GIRO UNDER23, A CHIAVENNA RILEY PICKRELL SI IMPONE IN VOLATA

giugno 15, 2022 by Redazione  
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La quiete dopo il ciclone “Hayter”. Quella di Chiavenna era l’ultima occasione per i velocisti e l’arrivo è stato effettivamente in volata, anche se a gruppo non compattissimo.

Dopo la due giorni di fuochi d’artificio firmati Leo Hayter, il Giro d’Italia Giovani Under 23 torna alla “normalità”.
La Chiuro-Chiavenna, quarta tappa del “Giro Baby”, si è conclusa in volata nonostante il tracciato vallonato nella prima parte che poteva ispirare imboscate. Il successo è andato al canadese Riley Pickrell (Israel Cycling Academy) che ha preceduto il danese Anders Foldager (Biesse Carrera) e il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ), saliti con lui sul podio di giornata. A completare la TopTen troviamo Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team), Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal Development Team), Nicolò Parisini (Team Qhubeka), Sean Flynn (Tudor ProCycling Team), Davide Persico (Team Colpack Ballan), Jago Willems (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Leslie Lührs (Team Lotto – Kern Haus), tutti classificati con lo stesso tempo del vincitore.
Nulla è cambiato in classifica generale, dove Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) precede Grégoire di 5’44”; Van Eetvelt di 5’56”, Reuben Thompson (Groupama – FDJ) e William Junior Lecerf (Lotto Soudal Development Team) di 6’48”, Lenny Martinez (Groupama-FDJ) di 7’11”, Hannes Wilksch (Development Team DSM) e Oscar Onley (Development Team DSM) di 7’30”, Harold Martin Lopez Granizo (Astana Qazaqstan Development Team) di 7’41” e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team) di 7’56”.
La tappa odierna era partita a spron battuto e molti hanno provatoa portare via la fuga di giornata, creando anche una frattura nel plotone, ricompattata poco dopo. Proprio in occasione di questo ricompattamento, forse a causa di un certo rilassamento per lo scapato pericolo, si sono avvantaggiati Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan), Lorenzo Milesi (Development Team DSM), Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior), Samuel Watson (Groupama-FDJ), Nicolò Buratti e Davide De Cassan (CT Friuli), Giovanni Bortoluzzi (Work Service – Vitalcare) e Gil Gelders (Bingoal Pauwels Sauces WB), capaci di sfruttare le prime rampe dell’unico GPM di giornata, quello di Castionetto. Per i coraggiosi attaccanti non c’è stata molta fortuna perchè ol loro vantaggio massimo è stato di soli 1’20”. La loro avventura si è conclusa ai meno 5. Prima della volata finale c’è stato ancora il tentativo di sorprendere il plotone ai meno 2 di Vincent Van Hemelen (Lotto Soudal U23), ma le squadre dei velocisti non gli hanno dato spazio. Volata doveva essere e volata è stata, per la gioia del canadese Riley Pickrell, 20enne di Victoria, nella Columbia Britannica.
Dopo l’unico giorno di riposo domani, il Giro d’Italia Giovani Under 23 si trasferirà in provincia di Cuneo per la la quinta tappa, la Busca – Peveragno di quasi 146,6 chilometri. In partenza si affronterà l’impegnativo Colle di Valmala per poi far ritorno a Busca e da lì puntare su Peveragno, dove si dovranno compiere tre giri di un circuito di 14 Km che prevede l’ascesa al GPM di 3a categoria del Pilone del Colletto.

Mario Prato

Vittoria canadese sulle strade del Giro Under23 (© Giro dItalia Giovani Under 23)

Vittoria canadese sulle strade del Giro Under23 (© Giro dItalia Giovani Under 23)

MONT VENTOUX DÉNIVELÉ CHALLENGE: DOMINIO EF, SI IMPONE GUERREIRO

giugno 15, 2022 by Redazione  
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155 km dedicati a Tom Simpson con il Col de la Madeleine, il Col de la Gabelle e la doppia ascesa al Mont Ventoux. Vittoria del portoghese Ruben Guerreiro con quasi un minuto di vantaggio sul colombiano Chaves

La corsa si anima già dai primi chilometri con una lunga fuga che tiene banco fino all’inizio della prima ascesa del Mont Ventoux: Lilian Calmejane (Ag2r – Citroen), Nicolas Debeaumarché (St Michel-Auber93), Alan Jousseaume (TotalEnergies), Victor Koretzky (B&B Hotels-KTM) e Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan) si presentano ai piedi del ‘Monte Ventoso’ con un margine di poco inferiore a 4’.
Il primo a pagare le ripide rampe è Debeaumarché, che viene staccato dai fuggitivi e in breve ripreso dal gruppo in forte risalita. Allo scollinamento lo svantaggio è dimezzato (1’50”).
Dopo la discesa e un breve tratto pianeggiante la strada ricomincia a salire per la seconda volta verso i 1912 metri del Gigante della Provenza. Davanti si accendono subito le polveri con Riabushenko e Jousseaume che accelerano staccando i compagni di fuga prima di un’ulteriore scatto del bielorusso, che prova ad involarsi da solo verso il traguardo. L’impresa è proibitiva perché da dietro la Education First impone un ritmo infernale che screma il gruppo, poi ai -13km è Alejandro Valverde (Movistar) a dare il via alle danze.
Attila Valter (Groupama) lo segue e rilancia quindi è la volta di Ruben Guerreiro (EF), che piazza lo scatto decisivo rimanendo solo al comando e involandosi verso la vittoria. Alle sue spalle ci prova in tutti i modi Michael Storer (Groupama), che però finisce per portarsi dietro Esteban Chaves (EF) il quale, per ovvi giochi di squadra, non collabora e anzi sul traguardo befferà il compagno di fuga andando a completare la doppietta EF.
Alle loro spalle Carlos Verona (Movistar) scandisce il ritmo per gli ultimi rimasti, Tobias Halland Johannessen (Uno-X) e Guillaume Martin (Cofidis), i quali lo beffano nel finale guadagnando sullo spagnolo una trentina di secondi, seguiti anche da Cristián Rodriguez (TotalEnergies) che riesce a sopravanzare Verona di 2”.
In mattinata si era svolta anche la prima edizione della corsa riservata alle donne, terminata con il successo dell’unica italiana in gara, la cremonese Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope), presentatasi al traguardo con 41″ di vantaggio sulla tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team)

Andrea Mastrangelo

Guerreiro affronta le difficili rampe del Ventoux (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Guerreiro affronta le difficili rampe del Ventoux (foto Dario Belingheri/Getty Images)

14-06-2022

giugno 14, 2022 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Lo slovacco Peter Sagan (TotalEnergies) si è imposto nella terza tappa, Aesch – Grenchen, percorrendo 176.9 Km in 4h28′38″, alla media di 39.511 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 6°. Il britannico Stephen Williams (Bahrain Victorious) è ancora leader della classifica con 6″ sul danese Andreas Kron (Lotto Soudal) e 7″ sul norvegese Andreas Leknessund (Team DSM). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 27° a 1′03″.

MONT VENTOUX DÉNIVELÉ CHALLENGE

Il portoghese Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost) si è imposto nella corsa francese, Vaison-la-Romaine – Mont Ventoux, percorrendo 154 Km in 4h32′35″, alla media di 33.898 Km/h. Ha preceduto di 53″ il colombiano Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e di 1′28″ l’australiano Michael Storer (Groupama-FDJ). Due soli italiani al via: Alessandro Verre (Team Arkéa-Samsic) 33° a 11′50″, Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) non ha terminato la corsa

MONT VENTOUX DÉNIVELÉ CHALLENGE DONNE

L’unica italiana in gara, Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope), si è imposta nella corsa francese, Vaison-la-Romaine – Mont Ventoux, percorrendo 100 Km in 3h19′01″, alla media di 30.148 Km/h. Ha preceduto di 41″ la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team) e di 53″ la francese Évita Muzic (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope)

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23

Il canadese Riley Pickrell (Israel Cycling Academy) si è imposto nella quarta tappa, Chiuro – Chiavenna, percorrendo 101.1 Km in 2h14′39″, alla media di 45.05 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Anders Foldager (Biesse-Carrera) e il francese Romain Grégoire (Groupama-FDJ Conti). Miglior italiano Nicolò Parisini (Team Qhubeka), 6°. Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) è ancora maglia rosa con 5′44″ su Grégoire e 5′56″ sul belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23), 13° a 9′18″

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