EUROPEI, CRONOSTAFFETTA MISTA ELITE: LA FRANCIA RIMONTA E SOFFIA L’ORO ALL’ITALIA

ottobre 2, 2025 by Redazione  
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La CronoStaffetta Mista Élite degli Europei Drôme-Ardèche 2025 ha regalato uno dei finali più intensi dell’intera rassegna continentale. Sui 40,4 chilometri con partenza e arrivo a Étoile-sur-Rhône, la Francia ha conquistato il titolo europeo superando l’Italia in rimonta e chiudendo con appena sei secondi di margine, dopo una gara giocata sui dettagli e sulla gestione finale.

Gli azzurri, campioni in carica e intenzionati a confermarsi, avevano impostato una partenza perfetta con il terzetto maschile composto da Filippo Ganna, Lorenzo Milesi e Marco Frigo. La loro prova è stata impeccabile per potenza e sincronismo, tanto da chiudere la prima sezione con 23 secondi di vantaggio sui francesi Bruno Armirail, Rémi Cavagna e Thibault Guernalec.
Il distacco iniziale sembrava offrire un margine di sicurezza alla frazione femminile, dove l’Italia schierava Vittoria Guazzini, Elena Cecchini e Federica Venturelli. Dall’altra parte, la Francia ha affidato la rimonta al terzetto femminile, capace di interpretare la seconda parte del tracciato con una progressione costante e un’ottima gestione dei cambi. Proprio qui è arrivata la svolta decisiva: il gruppo transalpino ha limato lo svantaggio chilometro dopo chilometro fino a superare virtualmente le azzurre, andando a chiudere sul traguardo con un vantaggio finale di poco più di sei secondi. Per l’Italia, che puntava al bis continentale dopo il successo dell’anno scorso, resta un argento di grande valore ma dal retrogusto amaro. Alle loro spalle, la Svizzera ha completato il podio con una prova regolar. Fuori dal podio, la Germania ed il Lussemburgo.

Antonio Scarfone

La nazionale francese impegnata nella cronometro (Photo credit: Getty Images)

La nazionale francese impegnata nella cronometro (Photo credit: Getty Images)

02-10-2025

ottobre 2, 2025 by Redazione  
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CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO A SQUADRE MISTA ELITE

La nazionale francese si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Étoile-sur-Rhône, percorrendo 40 Km in 47′42″, alla media di 50.314 Km/h. Ha preceduto di 7″ la nazionale italiana e di 40″ la nazionale elvetica

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO A SQUADRE MISTA JUNIORES

La nazionale norvegese si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Étoile-sur-Rhône, percorrendo 40 Km in 52′05″, alla media di 46.080 Km/h. Ha preceduto di 34″ la nazionale francese e di 37″ la nazionale polacca. La nazionale italiana ha terminato la prova in penultima posizione con 6′18″ di ritardo ma non è stata classificata perchè al traguardo è giunta una sola ciclista a causa della caduta che ha coinvolto le altre due componenti della staffetta femminile.

CRO RACE (Croazia)

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto anche nella terza tappa, Gospić – Fiume, percorrendo 150.5 Km in 3h26′59″, alla media di 43.627 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ben Turner (INEOS Grenadiers) e l’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), 4°. Magnier è ancora leader della classifica con 20″ su Turner e 21″ sul connazionale Baptiste Poulard (Arkéa – B&B Hotels). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 6° a 24″

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il francese Joris Delbove (Team TotalEnergies) si è imposto nella quinta tappa, Temerloh – Fraser’s Hill, percorrendo 123.1 Km in 3h00′25″, alla media di 40.939 Km/h. Ha preceduto di 2″ il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e l’elvetico Yannis Voisard
(Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Davide Bais (Team Polti VisitMalta), 8° a 2″. Delbove è il nuovo leader della classifica con 6″ su Johannessen e sul connazionale Adrien Maire (Unibet Tietema Rockets). Miglior italiano Luca Covili (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 8° a 14″

VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA

La colombiana Jannie Milena Salcedo (Pato Bike BMC Team) si è imposta anche nella seconda tappa, Curré – Corredores, percorrendo 128.2 Km in 3h24′59″, alla media di 37.525 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Karen Lorena Villamizar (Pato Bike BMC Team) e l’ecuadoriana Michela Adriana Molina (Manzaté La Selva Scott). Nessuna italiana in gara. La Salcedo è ancora leader della classifica con lo stesso tempo della Villamizar e della Molina

EVENEPOEL, ORO EUROPEO IN FRANCIA DOPO IL MONDIALE

ottobre 1, 2025 by Redazione  
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Remco Evenepoel (Belgio) chiude l’anno con un’altra prova di forza, dominando la cronometro degli Europei in Drôme-Ardèche. Filippo Ganna (Italia) porta a casa l’argento, bronzo per Niklas Larsen (Danimarca)

Le strade francesi dell’Ardèche hanno fatto da teatro all’ultima prova a cronometro dell’anno per la categoria Elite maschile, su un tracciato identico a quello riservato alle donne. La gara è scattata da Loriol-sur-Rhône e si è conclusa a Étoile-sur-Rhône dopo 24 chilometri movimentati, segnati dalla rampa verso Allex (400 metri al 6,6%) e dall’ascesa finale di 1100 metri con pendenza media superiore al 5%. A inaugurare la sfida è stato Tahir Buğra Hiğit, ma a dare ritmo alla corsa ci ha pensato Niklas Larsen. Il danese ha segnato il miglior tempo al primo rilevamento dopo 6,6 km (7′55″), precedendo Van Baarle, Segaert, Milesi e Cavagna. Larsen, prossimo corridore della Unibet Tietema Rockets, ha confermato l’ottimo avvio anche al secondo riferimento (km 12) fermando il cronometro su 14′16″, con margini consistenti su Ethan Hayter e di nuovo su Van Baarle. La sua prova si è chiusa con un 29′33″ che si rivelerà preziosissimo al momento del bilancio finale. Quando sono scesi in strada i nomi più attesi, la classifica ha iniziato a prendere forma definitiva. Hanno completato il lotto dei favoriti Hoole, Vacek, Tarling, Söderqvist, Küng, Ganna ed Evenepoel. Lo specialista piemontese ha preso il primo intermedio in testa (7′50″), ma il campione del mondo in carica non ha lasciato spazio: 7′36″ per Remco Evenepoel, che ha scavato 14 secondi proprio su Ganna, 16 su Tarling, 17 su Mads Pedersen e 18 su Larsen. Söderqvist, attardato, ha visto sfumare subito ogni possibilità di medaglia. Nel secondo settore Ganna ha provato a contenere, passando con 14′03″, staccando Tarling. Ma Evenepoel ha cambiato ritmo ancora: 13′38″ il suo intermedio, un distacco devastante per chi inseguiva. In quell’istante l’azzurro era già a 25″, Tarling a 36″, Larsen a 37″, Hoole a 38″, Vacek a 40″. Prima dell’ultimo tratto, il belga aveva già ipotecato tutto e Larsen era virtualmente davanti a Tarling per il podio. La resa dei conti si è chiusa senza sorprese: Evenepoel ha firmato un tempo complessivo di 28′26″, centrando la seconda maglia continentale in carriera e l’ottava vittoria stagionale, tre giorni dopo il titolo mondiale conquistato in Ruanda. Ganna ha difeso l’argento, arrivando a 44″ da un avversario semplicemente fuori portata. Il bronzo è andato a un eccellente Larsen, che ha chiuso a 1′08″ e ha lasciato fuori dal podio Hayter per appena 76 centesimi e Tarling per due secondi.
A completare la top ten: Hoole (+1′38″), Vacek (+1′43″), Küng (+1′47″), Armirail (+1′48″) e Segaert (+1′51″). Milesi ha terminato in quattordicesima posizione, pagando 2′22″ dal campione belga.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel impegnato nella cronometro europea (Credit Photo: Getty Images)

Remco Evenepoel impegnato nella cronometro europea (Credit Photo: Getty Images)

CRO RACE 2025, PAUL MAGNIER CONCEDE IL BIS: BATTUTO ZAMBANINI

ottobre 1, 2025 by Redazione  
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Il francese della Soudal Quick-Step domina anche la seconda tappa, accorciata a 51 km per il forte vento. L’italiano della Bahrain Victorious chiude secondo, terzo Turner

Paul Magnier continua a dettare legge alla CRO Race 2025. Dopo il successo nella frazione inaugurale, il giovane sprinter francese della Soudal Quick-Step ha fatto sua anche la seconda tappa, da Zaravecchia a Jovići, ridotta a soli 51 chilometri a causa del vento di bora che soffiava fortissimo sul ponte verso l’isola di Pago, impedendo così di raggiungere il previsto traguardo di Novaglia. In una volata esplosiva sul traguardo posto in cima a un GPM di terza categoria Magnier ha preceduto l’italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) e il britannico Ben Turner (Ineos Grenadiers).
La decisione di accorciare la tappa è arrivata in mattinata: il transito sul ponte che collegava la terraferma all’isola di Pago era stato dichiarato pericoloso e vietato ai veicoli, costringendo l’organizzazione a modificare il percorso. La partenza è così slittata alle 14.45, con arrivo anticipato a Jovići, dove era già collocato un Gran Premio della Montagna.
Nonostante la distanza ridotta, la corsa ha visto comunque una fuga iniziale di quattro corridori – Alex Molenaar (Caja Rural-Seguros RGA), Artur Sowinski (Run&Race-Wibatech) e i due sloveni Domen Oblak e Dan Tomsic (Pogi Team Gusto Ljubljana) – il cui margine non ha mai superato il minuto. Il gruppo, guidato dalla Soudal Quick-Step e supportato dalla UAE Team Emirates XRG, ha chiuso sui battistrada a meno di 10 km dall’arrivo, preparando la sfida finale.
Negli ultimi chilometri non sono mancati tentativi di attacco, ma la volata si è rivelata inevitabile. Magnier, inizialmente chiuso, ha trovato il varco nell’ultimo chilometro e ha lanciato un’azione di forza irresistibile: una progressione lunga e devastante, che gli ha permesso di rimontare gli avversari e firmare la seconda vittoria in due giorni.
In classifica generale il francese consolida la maglia rossa, portando a 11 secondi il vantaggio sullo spagnolo Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) e a 14 quello sull’olandese Danny Van Poppel (Red Bull-Bora-hansgrohe).
Domani, giovedì 2 ottobre, spazio alla terza tappa, 150 chilometri da Gospić a Fiume. Dopo un GPM di seconda categoria a Šašina nella prima parte, il finale sarà movimentato, ma una lunga discesa negli ultimi tre chilometri potrebbe favorire ancora una volata di gruppo.

Mario Prato

Bis di Magnier sulle strade della CRO Race (www.soudal-quickstepteam.com)

Bis di Magnier sulle strade della CRO Race (www.soudal-quickstepteam.com)

01-10-2025

ottobre 1, 2025 by Redazione  
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CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO ELITE MASCHILE (Francia)

Il belga Remco Evenepoel si è imposto nella corsa a cronometro, Loriol-sur-Drôme – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 24 Km in 28′26″, alla media di 50.645 Km/h. Ha preceduto di 43″ l’italiano Filippo Ganna e di 1′08″ il danese Niklas Larsen. In gara anche l’italiano Lorenzo Milesi, 14° a 2′22″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO ELITE FEMMINILE (Francia)

L’elvetica Marlen Reusser si è imposta nella corsa a cronometro, Loriol-sur-Drôme – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 24 Km in 33′06″, alla media di 43.486 Km/h. Ha preceduto di 50″ la norvegese Mie Bjørndal Ottestad e di 51″ l’olandese Mischa Bredewold. Unica italiana in gara Vittoria Guazzini, 12° a 2′16″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO UNDER23 MASCHILE (Francia)

Il belga Jonathan Vervenne si è imposto nella corsa a cronometro, Loriol-sur-Drôme – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 24 Km in 30′27″, alla media di 47.266 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Matisse Van Kerckhove e di 7″ l’irlandese Adam Rafferty. Due italiani in gara: Nicolas Milesi 6° a 30″, Davide Donati 17° a 1′26″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO JUNIORES MASCHILE (Francia)

L’olandese Michiel Mouris si è imposto nella corsa a cronometro, Loriol-sur-Drôme – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 24 Km in 30′49″, alla media di 46.713 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’irlandese Conor Murphy e di 28″ il danese Julius Løvstrup Birkedal. Due italiani in gara: Davide Frigo 7° a 1′10″, Riccardo Colombo 23° a 2′11″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO JUNIORES FEMMINILE (Francia)

La spagnola Paula Ostiz si è imposta nella corsa a cronometro, Allex – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 12.2 Km in 18′38″, alla media di 39.284 Km/h. Ha preceduto di 2″ la tedesca Magdalena Leis e di 10″ la norvegesa Oda Aune Gissinger. Due italiane in gara: Elena De Laurentiis 10° a 42″, Maria Acuti 14° a 1′00″

CAMPIONATO EUROPEO – CRONOMETRO UNDER23 FEMMINILE (Francia)

L’italiana Federica Venturelli si è imposta nella corsa a cronometro, Loriol-sur-Drôme – Étoile-sur-Rhône, percorrendo 24 Km in 34′17″, alla media di 42.000 Km/h. Ha preceduto di 48″ la finlandese Anniina Ahtosalo e di 51″ la belga Luca Vierstraete. In gara anche l’italiana Francesca Pellegrini, 13° a 1′55″

CRO RACE (Croazia)

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto anche nella seconda tappa, Zaravecchia – Jovići, percorrendo 51 Km in 1h04′55″, alla media di 47.137 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious) e il britannico Ben Turner (INEOS Grenadiers). La tappa sarebbe dovuta terminare a Novaglia dopo 114.5 Km, ma il finale è stato tagliato a causa del forte vento. Magnier è ancora leader della classifica con 11″ sullo spagnolo Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) e 14″ sull’olandese Danny van Poppel (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Zambanini, 4° a 14″

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team) si è imposto anche nella quarta tappa, Kuala Terengganu – Kemaman, percorrendo 141.5 Km in 3h17′56″, alla media di 42.893 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Manuel Peñalver (Team Polti VisitMalta) e il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Mobility). Malucelli è ancora leader della classifica con 22″ su Blikra e 26″ sul neozelandese Aaron Gate (XDS Astana Team)

VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA

La colombiana Jannie Milena Salcedo (Pato Bike BMC Team) si è imposta nella prima tappa, Quepos – Palmar Norte, percorrendo 102.2 Km in 2h49′34″, alla media di 36.163 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Karen Lorena Villamizar (Pato Bike BMC Team) e la costaricense Yendry Dixiana Quesada (Colono Bikestation Kölbi). Nessuna italiana in gara. La Salcedo è la prima leader della classifica con lo stessp tempo della Villamizar e della Quesada

CRO RACE 2025, PAUL MAGNIER DOMINA LA PRIMA TAPPA

settembre 30, 2025 by Redazione  
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Lo sprinter francese della Soudal Quick-Step precede Van Poppel e Kogut a Signo. Ottimo quarto Giovanni Lonardi

Paul Magnier apre la decima edizione della CRO Race con una prestazione impeccabile, aggiudicandosi la prima tappa da Spalato a Signo di 162 km. Lo sprinter francese, classe 2004, ha regolato in uno sprint compatto il campione olandese Danny Van Poppel (Red Bull-Bora-hansgrohe) e il campione israeliano Oded Kogut (Israel Premier Tech), conquistando così anche la prima maglia rossa della corsa. Tra gli italiani spicca Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), quarto, mentre un’altra top-ten di rilievo è quella di Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), nono.

La frazione inaugurale è stata caratterizzata da una fuga mattutina di Mateusz Kostański (Voster ATS Team), Javier Ibañez (Caja Rural-Seguros RGA), Ian Peran e Nicolas Gojković (Pogi Team Gusto Ljubljana), Michal Schuran (Team United Shipping) e Casper van der Woude (Metec-SolarWatt p/b Mantel). Il gruppo dei grandi favoriti, guidato da Soudal Quick-Step, Ineos Grenadiers e Red Bull-Bora-hansgrohe, ha mantenuto il distacco dei sei fuggitivi sempre intorno al minuto e mezzo-

Negli ultimi 15 chilometri la fuga ha iniziato a perdere efficacia a causa di scatti e tentativi isolati, fino al ricongiungimento con il gruppo a poco più di tre chilometri dal traguardo. La volata finale è stata preparata dalle squadre dei favoriti, con Soudal Quick-Step in grande evidenza e il treno di Lonardi ben posizionato per lanciare Magnier. Il giovane francese, perfettamente assistito dai compagni, ha sfruttato la scia fino a meno di 200 metri dal traguardo, resistendo al ritorno di Van Poppel e Kogut.

Con questa vittoria, Magnier centra la sedicesima affermazione in carriera e l’undicesima della stagione 2025, confermandosi tra i velocisti emergenti più promettenti del panorama internazionale. Domani, mercoledì 1 ottobre, la seconda tappa si annuncia ancora favorevole agli sprinter, con partenza da Zaravecchia e arrivo a Novaglia, sull’isola di Pago, dopo 114,5 km di corsa.

Mario Prato

Magnier vince la prima tappa della corsa croata (foto Sport-IT)

Magnier vince la prima tappa della corsa croata (foto Sport-IT)

MONDIALI 2025 – LE PAGELLE

settembre 30, 2025 by Redazione  
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Ecco le pagelle del campionato del mondo di domenica scorsa

TADEJ POGACARNon potrebbe essere altrimenti. Vincere è difficile, confermarsi lo è ancor di più ma affilare due mondiali con attacco a otre 100 Km dall’arrivo è da fuoriclasse. 65 chilometri in solitaria con un gruppetto tirato da un signor passista con Evenepoel che non riusciva a guadagnare neppure una manciata di secondi è la dimostrazione che Pogacar non ha solo l’accelerazione bruciante ma è in grado di proseguire nell’azione a un ritmo insostenibile. VOTO: 10 e lode

BEN HEALYA completare il podio c’è questo irlandese sempre caparbio, un attaccante nato che generalmente pecca un po’ di incoscienza andando a lanciarsi in attacchi scriteriati che talvolta gli danno anche soddisfazione. Questa volta, invece, ha corso in modo intelligente, si è trovato nel gruppetto medaglie, non ha dato troppi cambi ad Evenepoel sfruttandone il lavoro, non gli ha risposto quando ha attaccato e nel finale, accortosi delle difficoltà di Skjelmose, è andato a prendersi un meritatissimo bronzo. VOTO: 8

REMCO EVENEPOEL E’ la media tra il 9 che merita per la caparbietà con la quale si è riportato sui primi inseguitori di Pogacar, ha tirato il gruppetto quasi senza ricevere cambi e alla fine ha staccato senza problemi i rivali andando a prendersi l’argento e il 5 per la pessima gestione delle difficoltà avute con la bicicletta, specie nel secondo cambio per il quale ha scelto un momento infelice perdendo molto tempo e sprecando energie che sarebbero state preziose. Se si aggiunge che il meccanico intervistato ha anche detto che la seconda bici non aveva nulla che non andasse la cosa assume connotati di maggiore gravità. Sembra che avere Pogacar tra i piedi lo renda eccessivamente nervoso. VOTO: 7

ISAAC DEL TORO. E’ riuscito a riportarsi su Pogacar e Ayuso nella discesa del mont Kigali senza fare il fuori giri fatto invece da Ayuso e questa per un ventunenne è una buona prova di intelligenza. Del Toro, però, non ha il motore di Pogacar e pur non rispondendo ad alcun allungo non riesce a mantenere la velocità di crociera del compagno di squadra in UAE, che gli rivolge qualche parola prima di lasciarlo sul posto. Una volta staccato non naufraga e arriva con il gruppetto di Giulio Ciccone. VOTO: 7

GIULIO CICCONE Il capitolo italiani è un punctum dolens anche se non è stato il disastro dello scorso anno. Un posto in top ten non è da buttar via, specie al fronte del venticinquesimo dello scorso anno. ma va detto che comunque con un tracciato del genere ci si poteva aspettare di meglio. Neppure, però, può tacersi sul fatto che il nostro capitano non è arrivato ai mondiali nelle condizioni di forma mostrate a San Sebastian. Tuttavia sinora il forte scalatore abruzzese non ha mai trovato continuità in carriera. VOTO: 6

JUAN AYUSO. Nonostante sia meno giovane di Del Toro commette l’errore di rispondere colpo su colpo a Pogacar e quando il messicano, ricongiuntosi alla coppia di test, forza sullo strappo cittadino rimane sulle ginocchia proprio a causa del fuori giri. Riesce a chiudere ottavo ma l’errore oltre che banale è abbastanza grave perché indica una scarsa conoscenza di sé e dei propri limiti e questo per un corridore con importanti aspirazioni è un grosso limite. VOTO: 5

Benedetto Ciccarone

30-09-2025

settembre 30, 2025 by Redazione  
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CRO RACE (Croazia)

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, Spalato – Signo, percorrendo 162.5 Km in 3h29′59″, alla media di 47.461 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (Red Bull – BORA – hansgrohe) e l’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), 4°. Magnier è il primo leader della classifica con 1″ sullo spagnolo Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) e 4″ su Van Poppel. Miglior italiano Lonardi, 7° a 10″

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team) si è imposto nella terza tappa, Gerik – Pasir Puteh, percorrendo 198.2 Km in 4h28′04″, alla media di 44.362 Km/h. Ha preceduto allo sprint i norvegesi Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) ed Erlend Blikra (Uno-X Mobility). Malucelli è ancora leader della classifica con 16″ su Blikra e sul neozelandese Aaron Gate (XDS Astana Team)

RUOTA D’ORO – GP FESTA DEL PERDONO (Under23)

Il britannico Joseph Brookes (AVC Aix Provence Dole) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Terranuova Bracciolini, percorrendo 173.2 Km in 3h58′39″, alla media di 43.545 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Alfred Grenaae (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) e di 13″ il francese Antoine L’Hote (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Miglior italiano Mattia Negrente (XDS Astana Development Team), 4° a 18″

29-09-2025

settembre 29, 2025 by Redazione  
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’olandese Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Padang Besar – Kepala Batas, percorrendo 166.1 Km in 3h29′59″, alla media di 47.461 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ed Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Malucelli è ancora leader della classifica con 2″ su De Kleijn e 9″ sul malese Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team)

BWANA POGACAR! IN RUANDA LO SLOVENO SI CONFERMA SIGNORE DEL CICLISMO

settembre 28, 2025 by Redazione  
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Tadej Pogacar si conferma campione del mondo, attaccando nuovamente a oltre cento chilometri dall’arrivo e mettendo tra sé e gli avversari un vantaggio che poi amministra molto bene anche quando Remco Evenepoel, dopo aver superati alcuni problemi patiti in gara, si lancia scatenato all’inseguimento.

Quando fu reso noto il percorso del mondiale in Ruanda molti commentatori affermarono che si trattava di uno dei percorsi più duri della storia. Un circuito con due strappi molto severi da ripetere 15 volte e con un giro più largo a circa metà gara con la scalata del Monte Kigali a oltre 1700 metri di quota.
La previsione di una corsa molto dura è stata in effetti rispettata, poiché sono stati solo 30 gli atleti a completare la corsa. Per vedere simili numeri bisogna riportare indietro la memoria al 1995, quando la prova mondiale di Duitama fu completata da 20 atleti con due grandi fuoriclasse come Indurain e Pantani sul podio alle spalle di un Abraham Olano che aveva approfittato del controllo tra il “Pirata” e il navarro.
La seconda scommessa era capire se Tadej Pogacar avrebbe attaccato nel punto più duro della corsa, ovvero sul Monte Kigali, anche se esso era posto a oltre 100 Km dalla conclusione.
Chi segue questo sport ha già avuto prova che certi attacchi non spaventano lo sloveno, che prova a muoversi sempre nel punto che ritiene maggiormente adatto a fare la differenza, anche quando si trova molto distante dall’arrivo. Di ciò si è avuto ampio riscontro alla Strade Bianche quando, nonostante una modifica del percorso che aveva spostato il difficile settore di Monte Sante Marie a oltre 80 km dal traguardo, Pogacar ha ugualmente attaccato su quel settore per andare a prendersi la vittoria.
E’ andata così anche oggi. Sulle dure rampe del Monte Kigali, l’iridato ha attaccato e solo
Juan Ayuso da subito e Isaac Del Toro in un secondo momento sono riusciti a rispondere. Lo spagnolo ha pagato quasi subito lo sforzo, mentre Del Toro, che era riuscito a rientrare con un minore dispendio energetico, è stato in grado di rimanere con Pogacar per una trentina di chilometri prima di essere costretto inesorabilmente ad alzare bandiera bianca.
Il quattro volte vincitore del Tour de France è rimasto da solo a 65 chilometri dalla conclusione, ma non si è fatto assolutamente intimorire e, giro dopo giro, gestendosi alla perfezione e senza alcun passaggio a vuoto ha incrementato il proprio vantaggio, che è poi riuscito a mantenere anche quando Remco Evenepoel (che aveva avuto problemi che lo avevano costretto a cambiare bicicletta due volte) si è riportato sul primo gruppo inseguitore e ha provato, prima con altri contrattaccanti e poi da solo, un disperato tentativo di inseguimento.
Tutto ciò rappresenta l’ennesima conferma dello straordinario motore che possiede il campione sloveno e che, dopo le brutali accelerate alle quali risulta impossibile rispondere senza sfinirsi, riesce a mantenere ed incrementare il distacco anche quando ad inseguirlo sono diversi atleti.
Oggi è stato inseguito per moltissimi chilometri da Evenepoel, Ben Healy e e Mattias Skjelmose, ma il distacco non è mai sceso sotto il minuto. L’impressione è che l’iridato si sia regolato sul ritmo a cui andavano dietro, dando ogni tanto qualche accelerata per incrementare il vantaggio.
Insomma, oggi non ce n’era per nessuno e si è avuta la prova che la cronometro non eccezionale disputata qualche giorno fa, gara in cui era stato raggiunto da Evenepoel partito due minuti e mezzo dopo, non era stata disputata a tutta in previsione del vero obiettivo, che era proprio la prova odierna.
La corsa è vissuto, nella prima parte, su di una fuga di sette uomini che rispondono ai nomi di Menno Huising (Paesi Bassi), Ivo Oliveira (Portogallo), Marius Mayrhofer (Germania), Anders Foldager (Danimarca), Fabio Christen (Svizzera) e Julien Bernard (Francia), sui quali si è portato in un secondo momento Raul Garcia Pierna (Spagna).
Il tentativo è stato tenuto sotto controllo da Belgio e Slovenia, in attesa del testa a testa tanto atteso.
Avvicinandosi al Monte Kigali i ritmi del gruppo hanno portato il gap, che aveva raggiunto punte di 2 minuti e mezzo, ad appena un minuto, mentre il gruppo di battistrada si disgregava e la fuga del mattino terminava quando Pogacar, grazie ad un’accelerazione, riprendeva Bernard, ultimo fuggitivo ad arrendersi.
All’attacco di Pogacar, Evenepoel in un primo momento prova a rispondere, ma ben presto deve mollare la presa e lo sloveno rimane solo con Ayuso. Nella successiva discesa Isaac del Toro riesce a riportarsi molto bene sulla coppia di testa e sul successivo strappo cittadino riesce a restare alla ruota del campione del mondo, mentre Ayuso paga la propria volontà di rispondere colpo su colpo e si stacca.
Dietro, si erano formati vari gruppetti che si sono ricompattati al rientro nel circuito, quando la situazione vede Pogacar e Del Toro in testa alla corsa con un distacco di circa un minuto su un folto drappello composto da Primož Roglič (Slovenia), Remco Evenepoel, Quinten Hermans e Cian Uijtdebroeks (Belgio), Mikkel Frølich Honoré e Mattias Skjelmose (Danimarca), Andrea Bagioli, Giulio Ciccone, Marco Frigo e Gianmarco Garofoli (Italia), Thomas Pidcock (Regno Unito), Valentin Paret-Peintre, Paul Seixas e Pavel Sivakov (Francia), Thymen Arensman e Bauke Mollema (Paesi Bassi), Jai Hindley, Michael Matthews, Michael Storer e Jay Vine (Australia), Kevin Vermaerke (USA), Juan Ayuso e Carlos Canal (Spagna), Afonso Eulalio (Portogallo), Jan Christen e Marc Hirschi (Svizzera), Andreas Leknessund e Embret Svestad-Bårdseng (Norvegia), Harold Tejada (Colombia), Richard Carapaz (Ecuador), Ben Healy (Irlanda), Amanuel Ghebreigzabhier (Eritrea), Toms Skujins (Lettonia) e il russo Artem Nych (Atleti Indipendenti).
Nelle fasi immediatamente successive Evenepoel cambia due volte la bicicletta, probabilmente per problemi alla sella che si erano già manifestati sul Monte Kigali. La scelta dei tempi, tuttavia, non è delle migliori e il belga perde contatto dal gruppo inseguitore, nel frattempo esploso a causa di un attacco di Honoré (Danimarca), Sivakov ed Healy. Grazie anche all’aiuto dei compagni di squadra, Evenepoel riesce a rientrare sul terzetto e, dopo una fase di rimescolamento, porta via un drappello con Skjelmose, Healy (Irlanda), Pidcock e Jai Hindley (Australia), mentre davanti Pogacar stacca – senza neppure cambiare andatura – uno sfinito Del Toro quando all’arrivo mancavano ancora 65 chilometri.
Il belga non riceve cambi dai compagni di avventura e prova a impostare un inseguimento che, però, ha come risultato unicamente quello di mantenere stabile il passivo intorno al minuto. Si tratta comunque di un ritmo importante, tanto che dopo un paio di giri sia Hindely sia Pidcock sono costretti a cedere.
Rimasti in tre i contrattaccanti, anche Healy e Skjelmose cominciano a dare qualche cambio ma è troppo poco, cosicché Evenepoel, al penultimo giro, decide di lanciarsi solitario all’inseguimento del battistrada e stacca perentoriamente gli altri due contrattaccanti sullo strappo di Kigali Golf.
Neppure questo tentativo scalfisce la determinazione di Pogacar, che continua con un ritmo elevato senza cedimenti la sua grandissima impresa iniziata con un’accelerazione a 110 Km dall’arrivo.
Dalla lotta per l’ultima medaglia disponibile, esce vincitore Haely, che riesce a staccare Skjelmose.
Per quanto riguarda l’Italia il capitano designato Giulio Ciccone non è riuscito ad accodarsi al quintetto formatosi con il rientro di Evenepoel e è rimasto con il secondo gruppo inseguitore, giungendo al traguardo in sesta posizione a 6′47″ e migliorando comunque la venticinquesima posizione dello scorso anno.
Il prossimo appuntamento per gli appassionati di ciclismo è il campionato europeo di domenica prossima, che presenta un percorso molto esigente. Sarà l’occasione per una nuova sfida tra Pogacar ed Evenepoel, ma stavolta ci sarà anche Jonas Vingegaard…

Benedetto Ciccarone

Pogacar vola verso il suo secondo titolo mondiale (foto Dirk Waem/Belga Mag/AFP via Getty Images)

Pogacar vola verso il suo secondo titolo mondiale (foto Dirk Waem/Belga Mag/AFP via Getty Images)

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