MONDIALI 2025 – LE PAGELLE

settembre 30, 2025
Categoria: Approfondimenti

Ecco le pagelle del campionato del mondo di domenica scorsa

TADEJ POGACARNon potrebbe essere altrimenti. Vincere è difficile, confermarsi lo è ancor di più ma affilare due mondiali con attacco a otre 100 Km dall’arrivo è da fuoriclasse. 65 chilometri in solitaria con un gruppetto tirato da un signor passista con Evenepoel che non riusciva a guadagnare neppure una manciata di secondi è la dimostrazione che Pogacar non ha solo l’accelerazione bruciante ma è in grado di proseguire nell’azione a un ritmo insostenibile. VOTO: 10 e lode

BEN HEALYA completare il podio c’è questo irlandese sempre caparbio, un attaccante nato che generalmente pecca un po’ di incoscienza andando a lanciarsi in attacchi scriteriati che talvolta gli danno anche soddisfazione. Questa volta, invece, ha corso in modo intelligente, si è trovato nel gruppetto medaglie, non ha dato troppi cambi ad Evenepoel sfruttandone il lavoro, non gli ha risposto quando ha attaccato e nel finale, accortosi delle difficoltà di Skjelmose, è andato a prendersi un meritatissimo bronzo. VOTO: 8

REMCO EVENEPOEL E’ la media tra il 9 che merita per la caparbietà con la quale si è riportato sui primi inseguitori di Pogacar, ha tirato il gruppetto quasi senza ricevere cambi e alla fine ha staccato senza problemi i rivali andando a prendersi l’argento e il 5 per la pessima gestione delle difficoltà avute con la bicicletta, specie nel secondo cambio per il quale ha scelto un momento infelice perdendo molto tempo e sprecando energie che sarebbero state preziose. Se si aggiunge che il meccanico intervistato ha anche detto che la seconda bici non aveva nulla che non andasse la cosa assume connotati di maggiore gravità. Sembra che avere Pogacar tra i piedi lo renda eccessivamente nervoso. VOTO: 7

ISAAC DEL TORO. E’ riuscito a riportarsi su Pogacar e Ayuso nella discesa del mont Kigali senza fare il fuori giri fatto invece da Ayuso e questa per un ventunenne è una buona prova di intelligenza. Del Toro, però, non ha il motore di Pogacar e pur non rispondendo ad alcun allungo non riesce a mantenere la velocità di crociera del compagno di squadra in UAE, che gli rivolge qualche parola prima di lasciarlo sul posto. Una volta staccato non naufraga e arriva con il gruppetto di Giulio Ciccone. VOTO: 7

GIULIO CICCONE Il capitolo italiani è un punctum dolens anche se non è stato il disastro dello scorso anno. Un posto in top ten non è da buttar via, specie al fronte del venticinquesimo dello scorso anno. ma va detto che comunque con un tracciato del genere ci si poteva aspettare di meglio. Neppure, però, può tacersi sul fatto che il nostro capitano non è arrivato ai mondiali nelle condizioni di forma mostrate a San Sebastian. Tuttavia sinora il forte scalatore abruzzese non ha mai trovato continuità in carriera. VOTO: 6

JUAN AYUSO. Nonostante sia meno giovane di Del Toro commette l’errore di rispondere colpo su colpo a Pogacar e quando il messicano, ricongiuntosi alla coppia di test, forza sullo strappo cittadino rimane sulle ginocchia proprio a causa del fuori giri. Riesce a chiudere ottavo ma l’errore oltre che banale è abbastanza grave perché indica una scarsa conoscenza di sé e dei propri limiti e questo per un corridore con importanti aspirazioni è un grosso limite. VOTO: 5

Benedetto Ciccarone

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