24-01-2023
gennaio 24, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A SAN JUAN INTERNACIONAL (Argentina)
Lo statunitense Quinn Simmons (Trek – Segafredo) si è imposto nella terza tappa, circuito dell’autodromo San Juan Villicum, percorrendo 170.9 Km in 3h49′30″, alla media di 44.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Maximiliano Richeze (nazionale argentina) e l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 5°. Bennett è ancora leader della classifica con 6″ sull’olandese di Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) e 8″ sul colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team). Miglior italiano Nizzolo, 4° a 10″.
LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)
Il francese Jason Tesson (TotalEnergies) si è imposto nella seconda tappa, Oyem – Mitzic, percorrendo 109 Km in 2h28′21″, alla media di 44.085 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Emilien Jeannière (TotalEnergies) e il danese Salby Alexander (Bingoal WB). Nessun italiano in gara. Il francese Geoffrey Soupe (TotalEnergies) è ancora leader della classifica con 1″ su Tesson e 6″ sul connazionale Cyril Barthe (Burgos-BH)
23-01-2023
gennaio 24, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A SAN JUAN INTERNACIONAL (Argentina)
L’olandese Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) si è imposto nella seconda tappa, Villa San Agustín – San José de Jáchal, percorrendo 201.1 Km in 4h22′22″, alla media di 45.989 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) e lo spagnolo Jon Aberasturi (Trek-Segafredo). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 6°. L’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Jakobsen e 4″ su Gaviria. Miglior italiano Nizzolo, 5° a 6″.
LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)
Il francese Geoffrey Soupe (TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Bitam – Oyem, percorrendo 122 Km in 3h00′29″, alla media di 40.558 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Louis Blouwe (Bingoal WB) e lo spagnolo Antonio Angulo (Burgos-BH). Nessun italiano in gara, Soupe è il primo leader della classifica con 4″ su Blouwe e 6″ su Angulo
CLASSICA COMUNITAT VALENCIANA, SUBITO DE LIE
Arnaud De Lie vince la classica valenciana davanti a Biermans e Boasson Hagen
Si apre la stagione europea 2023 sotto un benevolo sole del sud della Spagna. A comporre la prima fuga di giornata – e prima di una lunga serie dell’anno – è il gruppetto composto da Mattia Bais (Eolo-Kometa), Samuele Zoccarato (GreenProject – Bardiani CSF – Faizanè), Iker Ballarin (Euskaltel Euskadi) e Thomas Denis (Go Sport Roubaix Lille Métropole), ai quali si aggiunge in una seconda fase Mateu Esterlich (Electro Hiper Europa). Il gruppo alle loro spalle lascia fare, portando il vantaggio dei battistrada a sfiorare i 5 minuti.
La corsa procede senza ulteriori emozioni fino ai -60 km dal traguardo, esclusa la volata ristretta per il traguardo volante e qualche schermaglia sul primo GPM di giornata, risoltesi poi in un nulla di fatto. Complici anche queste fatiche però sui saliscendi successivi il gruppetto di testa inizia a sfaldarsi tanto che ai -40 a guidare la corsa resta solo la coppia italiana composta da Bais e Zoccarato, il quale destino però sembra segnato da una manciata di secondi di margine sul plotone arrembante alle loro spalle.
Tornati a situazione di ranghi compatti si susseguono tentativi da finisseurs, rintuzzati ogni volta da uno splendido lavoro portato dalla Lotto Dstny per il proprio uomo Arnaud De Lie desideroso di aprire il 2023 dove aveva terminato l’anno appena concluso, mettendosi in bella mostra in percorsi vallonati e insidiosi.
Lavoro portato a termine egregiamente già quest’oggi: grazie al trenino Lotto il belga può sprigionare tutta la sua potenza sui pedali negli ultimi 200 metri e bruciare tutti. Alle sue spalle primo degli sconfitti Edvald Boasson Hagen (Total Energies), chiude il podio José Joaquin Roas (Team Movistar).
Lorenzo Alessandri

Arnaud De Lie esulta sul traguardo di Valencia (Getty Images)
YATES VINCE SUL MOUNT LOFTY. A VINE IL TOUR DOWN UNDER 2023
Nell’ultima tappa con cinque ascese verso il Mount Lofty, Simon Yates (Team Jayco AlUla) è il protagonista dell’azione decisiva a 2 km dall’arrivo. Il britannico evade dal gruppo dei migliori trainandosi la maglia ocra Jay Vine (UAE Team Emirates) e Ben O’Connor (Team AG2R Citroen). Questo sarà anche l’ordine d’arrivo dell’ultima tappa, con Yates che ottiene la sua prima vittoria stagionale e Vine che vince la breve corsa australiana
Il Tour Down Under 2023 giunge al termine con l’ultima tappa da Unley a Mount Lofty. Proprio quest’ultimo sarà il grande protagonista con le sue cinque ascese sui 113 km totali da percorrere, due delle quali valide come traguardo GPM. Jay Vine (UAE Team Emirates) parte da con la maglia ocra sulle spalle ed è ad un passo dalla vittoria della breve corsa australiana. Ad insidiarlo sono soprattutto Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), entrambi a 15 secondi di ritardo. L’inizio della tappa vedeva una serie di attacchi che si concretizzavano dono una decina di km nella prima vera fuga di giornata grazie all’azione di Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Michael Gogl (Team Soudal Quick Step) e Reuben Thompson (Team Groupama FDJ). Matthews vinceva il primo traguardo volante di Uraidla posto al km 15.3. Gli attaccanti venivano ripresi dopo pochi km dal gruppo tirato dal Team INEOS e dall’UAE Team Emirates. Subito dopo sulla prima ascesa verso il Mount Lofty evadeva un drappello di tredici ciclisti formato da Michael Hepburn (Team Jayco AlUla), Paul Lapeira (Team AG2R Citroen), Marc Brustenga (Team Trek Segafredo), Francois Bidars e Victor Lafay (Team Cofidis), Samuel Gaze (Team Alpecin Deceuninck), Ben Swift (Team INEOS), Timo Roosen (Team Jumbo Visma), Johan Jacobs (Movistar Team), Chris Hamilton E Matthew Dinham (Team DSM), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic) e Marco Haller (Team BORA Hansgrohe). Era Jacobs a scollinare in prima posizione mentre a tirare il gruppo maglia ocra erano gli uomini del Team Bahrain Victorious. Hepburn si aggiudicava il secondo traguardo volante di Uraidla posto al km 67. La tappa entrava nel vivo durante la quarta ascesa del Mount Lofty, valida come secondo GPM. Il gruppo dei fuggitivi veniva ripreso grazie al decisivo forcing del Team AG2R e ricominciava una serie di scatti che spezzettava il gruppo. Luka Plapp (Team INEOS) era il primo a scollinare, quando mancavano 27 km al termine della tappa. A 8 km dalla conclusione il gruppo maglia ocra era forte di una sessantina di ciclisti. Il Team Jayco AlUla e l’UAE Team Emirates erano schierati nelle prime posizioni del gruppo a tenere alta l’andatura. Nelle prime posizioni si faceva vedere anche Rohan Dennis (Team Jumbo Visma). Il tratto più diro dell’ultima salita, tra i meno 3 e i meno uno, si avvicinava. Vine faceva buona guardia nelle prime posizioni di un gruppo sempre meno numeroso. Simon Yates attaccava poco meno di 2 km dalla conclusione, seguito da Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Jay Vine. Il terzetto di testa si avvantaggiava sul gruppo alle sue spalle e si giocava la vittoria di tappa con Yates che nella volata ristretta aveva la meglio su Vine , mentre O’Connor era terzo a 2 secondi di ritardo. Il gruppetto alle spalle dei primi tre veniva regolato da Antonio Tiberi (Team Trek Segafredo) in quarta posizione con Sven Erik Bystrom (Team Intermarché Cirus Wanty) quinto a chiudere la top five. Yates ottiene la prima vittoria stagionale e Vine vince il TDU 2023 allungando la lista dei ciclisti australiani che vincono la corsa di casa. Yates chiude in seconda posizione a 11 secondi di ritardo mentre Bilbao sale sul terzo ed ultimo gradino del podio a 27 secondi di ritardo da Vine. Per quanto riguarda le altre classifiche Michael Matthews (Team Jayco AlUla) vince quella a punti, Mikkel Honorè (Team EF Education EasyPost) quella gpm e Magnus Sheffield (Team INEOS) quella dei giovani. Il calendario ciclistico delle corse a tappe si sposta adesso in Sud Anerica, e precisamente in Argentina, dove oggi prenderà il via il Tour San Juan Internacional, che vedrà l’esordio stagionale di altri ciclisti tra i quali spicca quello del campione del mondo Remco Evenepoel.
Antonio Scarfone

Simon Yates vince sul Mount Lofty (foto: Getty Images)
22-01-2023
gennaio 22, 2023 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)
Il britannico Simon Yates (Team Jayco-AlUla) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Unley – Mount Lofty, percorrendo 112.5 Km in 2h41′16″, alla media di 41.856 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) e di 2″ l’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), 4° a 3″. Vine si impone in classifica con 11″ su Yates (Team Jayco-AlUla) e 27″ sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Tiberi, 8° a 1′07″
VUELTA A SAN JUAN INTERNACIONAL (Argentina)
L’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) si è imposto nella prima tappa, circuito di San Juan, percorrendo 143.9 Km in 3h19′16″, alla media di 43.329 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Michael Mørkøv (Soudal Quick-Step) e l’italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech). Bennett è il primo leader della classifica con 4″ su Mørkøv e 6″ su Nizzolo
CLÀSSICA COMUNITAT VALENCIANA 1969 – GRAN PREMI VALÈNCIA
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa spagnola, Valencia – La Nucía, percorrendo 190 Km in 4h41′22″, alla media di 40.516 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jenthe Biermans (Team Arkéa-Samsic) e il norvegese Edvald Boasson-Hagen (TotalEnergies). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 5° con lo stesso tempo dei primi.
VUELTA AL TÁCHIRA (Venezuela)
ll venezuelano Manuel Eduardo Medina (Pegasus La Guaira) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di San Cristóbal, percorrendo 117 Km in 2h45′37″, alla media di 42.387 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Carlos Alberto Torres (Fundacion Angeles Hernandez) e di 9″ il colombiano Jhonatan Restrepo (GW Shimano-Sidermec). Nessun italiano in gara. ll venezuelano José Alarcon (Fundacion Angeles Hernandez) si impone in classifica con 1′44″ sul connazionale Juan Ruiz (Gobernación de Trujillo) e 2′32″ sul colombiano Juan Diego Alba (Movistar-Best PC).
COQUARD, SCATTO VINCENTE A WILLUNGA. VINE RESTA IN MAGLIA OCRA
Nella volata di un gruppo compatto ma non troppo, a causa del vento che lo aveva spezzettato durante la seconda parte della tappa, a Willunga si impone in volata Bryan Coquard (Team Cofidis) che ha la meglio su Alberto Bettiol (Team Education EasyPost) ed Hugo Page (Team Intermarchè – Circus Wanty). Jay Vine (UAE Team Emirates) resta in maglia ocra e domani nell’ultima tappa di Mount Lofty avrà la possibilità di vincere il TDU 2023
La quarta e penultima tappa del Tour Down Under 2023 strizza l’occhio ai velocisti dopo un paio di tappe in cui le insidie altimetriche nella parte finale dei percorsi hanno favorito la bagarre tra gli uomini di classifica e la conseguente modifica della graduatoria generale, con le ultime tre frazioni che hanno visto in maglia ocra sempre un ciclista diverso. Adesso tocca a Jay Vine (UAE Team Emirates) indossarla, dopo essere arrivato terzo nella tappa di ieri. Il ciclista australiano, una delle rivelazioni dello scorso anno, può allungare la tradizione dei vincitori di casa a patto che riesca a gestire il vantaggio sui diretti avversari. Oggi Vine potrà riposarsi, in attesa dell’impegnativa ultima tappa di domenica, visto che da Port Willunga a Willunga sono presenti soltanto i due facili gpm di Willunga, posti in corrispondenza della linea del traguardo al termine del primo e del secondo passaggio del circuito, sui tre totali. I primi km della tappa odierna erano caratterizzati da diversi attacchi ma la fuga non riusciva ad evadere. Tra le squadre in testa al gruppo a fare l’andatura vi era la stessa UAE Team Emirates della maglia ocra Vine. Dopo circa 25 km riuscivano a prendere un discreto vantaggio sul gruppo Daryl Impey (Team Israel Premier Tech) e Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost). Era Rutsch a scollinare in prima posizione sul primo gpm di Lower Willunga Hill posto al km 51.4, mentre Impey vinceva il successivo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 69.5. Le squadre che tiravano il gruppo erano la Jayco AlUla e la Movistar. La prima parte di un gruppo spezzettato a causa dei ventagli riprendeva la coppia di testa a 59 km dall’arrivo. Mikkel Honorè (Team Soudal Quick Step) scollinava per primo sul secondo gpm di Lower Willunga Hill posto al km 92.3. mentre Hugo Page Team Intermarchè – Circus – Wanty) vinceva il secondo ed ultimo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 110.4. Un gruppo di un’ottantina di ciclisti si sarebbe giocato la vittoria di tappa, i cui ultimi 2 km salivano leggermente, con una pendenza sulla linea d’arrivo che arrivava al 4%. Ad imporsi sul traguardo di Willunga – per la prima volta in carriera in una corsa WT – era Bryan Coquard (Team Cofidis), abile a partire a circa 100 metri dall’arrivo con una progressione a cui nessuno riusciva a rispondere. Al secondo posto si piazzava Alberto Bettiol (Team Education EasyPost) mentre terzo era Hugo Page. Chiudevano la top five Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) in quarta posizione e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Coquard ottiene la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale Vine resta primo davanti a Pello Bilbao (Team Jayco AlUla) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), che hanno entrambi 15 secondi di ritardo dall’australiano. Domani si disputerà la quinta ed ultima tappa del TDU da Unley a Mount Lofty. Quest’ultima è la salita principale della corsa australiana, dopo la ‘cancellazione’ dal percorso di quest’anno di WIllunga Hill. I ciclisti dovranno scalare Mount Lofty per ben cinque volte e Vine dovrà sfruttare al meglio le sue doti di scalatore per vincere la sua prima corsa del 2023.
Antonio Scarfone

Bryan Coquard vince a Willunga (foto: Getty Images)
21-01-2023
gennaio 21, 2023 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)
Il francese Bryan Coquard (Cofidis) si è imposto nella quarta tappa, Port Willunga – Willunga, percorrendo 133.2 Km in 2h53′41″, alla media di 46.015 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e il francese Hugo Page (Intermarché-Circus-Wanty). L’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 15″ sul britannico Simon Yates (Team Jayco-AlUla) e sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), 9° a 58″
GRAVEL AND TAR CLASSIC
Il neozelandese Ben Oliver (MitoQ-NZ Cycling Project) si è imposto nella corsa neozelandese, circuito di Ashhurst, percorrendo 137.4 Km in 3h21′17″, alla media di 40.957 Km/h. Ha preceduto di 3′16″ il connazionale James Fouché (Bolton Equities Black Spoke) e di 3′31″ il connazionale Paul Wright (Bolton Equities Black Spoke). Nessun italiano in gara
VUELTA AL TÁCHIRA (Venezuela)
ll venezuelano José Alarcon (Fundacion Angeles Hernandez) si è imposto nella settima tappa, Ureña – Cúcuta, percorrendo 137 Km in 3h50′29″, alla media di 35.664 Km/h. Ha preceduto di 20″ il connazionale Yimmi José Briceño ((Gobernación de Trujillo) e di 22″ il colombiano Juan Diego Alba (Movistar-Best PC). Nessun italiano in gara. Alarcon è ancora leader della classifica con 1′44″ sul connazionale Juan Ruiz (Gobernación de Trujillo) e 2′32″ su Alba
A CAMPBELLTOWN VINCE PELLO BILBAO. JAY VINE E’ LA NUOVA MAGLIA OCRA
Con un attacco sferrato nel tratto più impegnativo della salita di Corkscrew, in tre si involano verso la vittoria della terza tappa. E’ Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) a battere in una volata ristretta Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Jay Vine (UAE Team Emirates). Quest’ultimo è la nuova maglia ocra e dovrà difenderla nelle ultime due tappe della corsa australiana
La terza tappa del Tour Down Under 2023 collega le località di Norwood e Campbelltown ed è lunga quasi 120 km. Una distanza non eccessiva che nasconde alcune insidie altimetriche, specialmente nell’ultimo dei tre gpm, quello di Corkscrew, situato a circa 7 km dall’arrivo e sul quale scoppierà presumibilmente la bagarre con Jay Vine (UAE Team Emirates) pronto ad insidiare la maglia ocra di Rohan Dennis (Team Jumbo Visma). La parte centrale dell’ultima salita, con pendenze che arrivano al 15%, potrebbe dare un bello scossone alla classifica generale. La tappa iniziava subito con l’ascesa verso il primo facile gpm di Ashton Hill, sul quale scattavano Mikkel Honorè (Team Soudal Quock Step) e Fabio Felline (Astana Kazaqstan Team). Era il danese a scollinare in prima posizione. La coppia di testa proseguiva nell’azione e Felline si aggiudicava il primo traguardo volante di Lobethal posto al km 29. Dopo circa 70 km Felline ed Honorè avevano quasi 5 minuti di vantaggio sul gruppo maglia ocra. Erano il Team Alpecin Deceuninck ed il Team Jumbo Visma i più attivi nelle prime posizioni del gruppo. Felline si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Williamstown posto al km 64. Sul successivo gpm di Checker Hill era Honorè a scollinare per primo mentre Felline si lasciava sfilare e veniva ripreso dal gruppo che nel frattempo si era avvicinato tantissimo alla testa della corsa, che raggiungeva infine a 25 km dal termine. Le squadre dei big di classifica erano tutte in prima fila per affrontare al meglio l’ultima salita. Nel frattempo si segnalava il ritiro di Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team) per i postumi di una caduta avvenuta a circa 35 km dall’arrivo. La salita di Corkscrew veniva affrontata ad alta velocità e nelle prime posizioni si segnalava il forcing del Team AG2R Citroen. Nel tratto più duro il gruppo si allungava e la maglia ocra Dennis si sfilava leggermente. Erano Jay Vine e Simon Yates (Team Jayco AlUla) ad attaccare a circa 500 metri dallo scollinamento. Sulla coppia di testa si riportava Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Era Vine a scollinare in prima posizione quando mancavano poco meno di 6 km all’arrivo. Gli ultimi km in discesa consentivano al terzetto di testa di allungare su ciò che era rimasto del gruppo inseguitore e Pello Bilbao si aggiudicava la volata ristretta davanti a Yates e Vine. A 28 secondi di ritardo Maichael Matthews (Team Jayco AlUla) si piazzava in quarta posizione mentre Sven Erik Bistrom (Team Intermarchè – Circus – Wanty) chiudeva la top five in quinta posizione. Bilbao ottiene la prima vittoria stagionale ed in classifica generale sale al secondo posto, a 15 secondi di ritardo dalla nuova maglia ocra Jay Vine, mentre terzo è Yates a 16 secondi di ritardo con Dennis che esce ufficialmente fuori classifica. Domani è in programma la quarta e penultima tappa da Port Willunga a Willunga Township, che prevede il doppio passaggio sul gpm di Lower Willunga Hill ma che presenta un finale adatto ai velocisti, nonostante gli ultimi 3 km siano caratterizzati da una leggera pendenza. Vine potrà riposarsi prima dell’ultima tappa del Mount Lofty che deciderà il vincitore della corsa australiana.
Antonio Scarfone

Pello Bilbao vince a Campbelltown (foto: Tim de Waele/Getty Images)
20-01-2023
gennaio 20, 2023 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)
Lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) si è imposto nella terza tappa, Norwood – Campbelltown, percorrendo 116.8 Km in 2h48′10″, alla media di 41.673 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Simon Yates (Team Jayco-AlUla) e l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates). Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), 7° a 28″. Vine è il nuovo leader della classifica con 15″ su Bilbao e 16″ su Yates. Miglior italiano Tiberi, 8° a 58″
VUELTA AL TÁCHIRA (Venezuela)
ll venezuelano Yonder Godoy (Gobernación de Trujillo) si è imposto nella sesta tappa, La Fría – Casa del Padre, percorrendo 132.5 Km in 3h58′00″, alla media di 33.403 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali José Alarcon (Fundacion Angeles Hernandez) e Anderson Timoteo Paredes (Fundacion Angeles Hernandez). Nessun italiano in gara. Alarcon è ancora leader della classifica con 1′02″ sul connazionale Juan Ruiz (Gobernación de Trujillo) e 2′04″ sul colombiano Juan Diego Alba (Movistar-Best PC)
DENNIS FA DANNI A VICTOR HARBOR. TAPPA E MAGLIA PER L’AUSTRALIANO
In una tappa condizionata da vento e ventagli Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) e Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) steccano tra crampi e problemi meccanici e la vittoria se la giocano in cinque, tra attacchi e contrattacchi nella seconda parte di tappa. Ad avere la meglio è Rohan Dennis (Team Jumbo Visma) che vince grazie ad uno scatto repentino nell’ultimo km e diventa anche la nuova maglia ocra
La seconda tappa del Tour Down Under parte da Brighton e termina a Victor Harbor ed è la più lunga dell’edizione 2023 con i suoi 154.8 km. I ciclisti troveranno le insidie maggiori nella seconda parte del percorso, quando dovranno affrontare i due gpm di Parawa Hill e di Nettle Hill, quest’ultimo posizionato a una ventina di km dall’arrivo. A meno di forcing esagerati da parte di qualche squadra, crediamo che a giocarsi la vittoria di tappa sarà nuovamente un velocista ed in questo caso la maglia ocra Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) dovrà ben guardarsi da un certo Michael Matthews (Team Jayco AlUla), che ieri ha fatto incetta di abbuoni ed è sempre più minaccioso in classifica generale alle spalle del toscano. Dopo le cadute nella tappa di ieri che avevano già costretto al ritiro, tra gli altri, Robert Gesink (Team Jumbo Visma) e Patrick Bevin (Team DSM), alla partenza di oggi non si presentavano Chris Harper (Team Jayco AlUla), Jordi Meeus (Team BORA-Hansgrohe), Conor Leahy e Graeme Frislie (Team UniSA-Australia). Il gruppo restava compatto nelle prime fasi della corsa ed il primo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 33.6 se lo aggiudicava Marc Brustenga (Team Trek-Segafredo). Il forte vento dava un’accelerata alla corsa e provocava alcuni ventagli intorno al km 55. Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) vinceva il secondo traguardo volante di Yankalilla posto al km 71.7. Sulla prima salita di Parawa Hill scattava Dmitriy Gruzdev (Astana Qazaqstan Team) che riusciva anche a scollinare per primo. Il ciclista kazako veniva ripreso a 60 km dalla conclusione. La successiva salita di Nettle Hill vedeva una lotta più serrata tra i ciclisti che componevano la prima parte del gruppo. Scatti e controscatti allungavano il plotone e Jay Vine (UAE Team Emirates) era il primo a scollinare sul secondo ed ultimo gpm di giornata, mentre Michael Matthews (Team Jayco AlUla) era segnalato nelle retrovie, anche perché aveva era stato vittima di un problema meccanico che lo aveva costretto a cambiare bici. A 11 km dall’arrivo Albero Bettiol si fermava a bordo strada vittima di crampi mentre in testa alla corsa restavano in cinque: il già citato Jay Vine, Rohan Dennis (Team Jumbo Visma), Simon Yates (Team Jayco AlUla), Jai Hindley (Team BORA-Hansgrohe) e Mauro Schmid (Team Soudal Quick-Step). A 8 km dall’arrivo il quintetto di testa aveva 45 secondi di vantaggio su un gruppo non foltissimo tirato dal Team INEOS e dal Team AG2R Citroen. L’accordo tra i cinque ciclisti permetteva loro di mantenere un discreto vantaggio sul gruppo inseguitore e di potersi così giocare la vittoria. Era Dennis che con uno scatto fulmineo a circa 400 metri dall’arrivo riusciva a staccare gli altri quattro ed ad imporsi a braccia alzate sul traguardo di Victor Harbor. A 2 secondi di ritardo Vine si piazzava in seconda posizione mentre Schmid era terzo. Chiudevano la top five Yates in quarta posizione sempre a 2 secondi di ritardo mentre Hindley era quinto a 5 secondi di ritardo da Dennis. Il gruppo, regolato da Caleb Ewan (Team UniSA-Australia), giungeva all’arrivo con 11 secondi di ritardo, mentre sia Bettiol che Matthews giungevano ad oltre 2 minuti di ritardo uscendo così dalla classifica generale. Dennis ottiene la sua prima vittoria stagionale e balza al comando in classifica generale con 3 secondi di vantaggio su Vine e 12 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS). Domani è in programma la terza tappa da Norwood a Campbelltown di 117 km. Dopo i non trascendentali gpm di Ashton Hill e di Checker Hill, la tappa dovrebbe animarsi sul terzo ed ultimo gpm di Corkscrew, lungo 2.4 km e con una pendenza media del 9%, con alcuni tratti in doppia cifra. Dallo scollinamento mancheranno 6 km all’arrivo, tutti in discesa, per cui il ciclista o i ciclisti che transiteranno in vetta avranno concrete chances di vittoria e potrebbero anche dire la loro in ottica classifica generale, naturalmente con il beneplacito di Dennis che in salite brevi ma ripide può dire la sua.
Antonio Scarfone

Rohan Dennis vince a Victor Harbor (foto: Getty Images)