08-06-2022
giugno 8, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Montbrison – La Bâtie d’Urfé, percorrendo 31.9 Km in 35′32″, alla media di 53.865 Km/h. Ha preceduto di 2″ il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) e di 17″ il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Van Aert è ancora leader della classifica con 53″ sull’italiano Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 56″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma)
ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Christian Scaroni (nazionale italiana) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Castelraimondo – Ascoli Piceno, percorrendo 152.3 Km in 3h34′06″, alla media di 42.681 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Pau Miquel Delgado (Equipo Kern Pharma) e il serbo Veljko Stojnic (Team Corratec). L’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) si impone in classifica con 15″ sull’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e 30″ su kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team).
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, circuito di Kapelle, percorrendo 100.9 Km in 2h08′27″, alla media di 47.131 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli unici due italiani in gara, Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) ed Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Kooij è il priimo leader della classifica con 4″ su Mareczko e 5″ sul belga Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise). Viviani 4° a 6″
TOUR DU CAMEROUN
Il marocchino Mounir Makhchoun (nazionale marocchina) si è imposto nella quinta tappa, Loum – Limbe, percorrendo 129.9 Km in 3h35′04″, alla media di 36.239 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Adil El Arbaoui (nazionale marocchina) e il burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Il bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) è il nuovo leader della classifica con 5″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun) e 19″ su Daumont
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Juan Pablo Sossa (Boyaca Avanza) si è imposto nella sesta tappa, Rionegro – La Dorada, percorrendo 202.6 Km in 4h32′45″, alla media di 44.568 Km/h. Ha preceduto allo sprint i guatemaltechi Josè Canastuj (ALC La Vega 4WD-Deluxe) e Alex Rony Julajuj (ALC La Vega 4WD-Deluxe). Nessun italiano in gara. Il colombiano Cristian David Rico (Colombia Tierra de Atletas) è ancora leader della classifica con 30″ sul connazionale Yecid Arturo Sierra (Ag.Nectar-IMRD-Chia-Cundinamarca) e 40″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta anche nella terza tappa, Tewkesbury – Gloucester, percorrendo 107.9 Km in 2h51′27″, alla media di 37.76 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiana Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco) e la statunitense Coryn Labecki (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), 5°. La Wiebes è la nuova leader della classifica con 13″ sull’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) e sulla Manly
COPPA ZAPPI – TROFEO HOTEL ANTICO BORGO (U23)
Il belga Vincent Van Hemelen (Lotto Soudal U23) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Riolo Terme, percorrendo 156.5 Km in 3h27′04″, alla media di 45.275 Km/h. Ha preceduto di 8″ i connazionali Ramses Debruyne (Lotto Soudal U23) e Lorenz Van De Wynkele (Elevate p/b Home Solution Soenens). Miglior italiano Tommaso Dati (Maltinti-Banca di Cambiano), 6° a 8″
GANNA IMBATTIBILE A LA BATIE D’URFE’. VAN AERT AUMENTA IL VANTAGGIO IN CLASSIFICA GENERALE
Filippo Ganna (Team INEOS) vince la cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé resistendo all’attacco di Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che termina la sua prova a soli 2 secondi di ritardo dal campione del mondo. Van Aert è sempre più maglia gialla ma le vere salite devono ancora arrivare e quella sarà la prova del nove per vedere se il belga ha le carte in regola per vincere il Giro del Delfinato 2022.
Il Giro del Delfinato 2022 giunge ad uno dei giorni più importanti, ovvero a quello della cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé di 32 km. Un chilometraggio esigente e che metterà in risalto le doti dei cronomen più forti, essendo il profilo del percorso completamente pianeggiante. All’orizzonte, per la vittoria di tappa, si staglia una bella lotta tra Remi Cavagna (Team Quick Step Alpha Vinyl), Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) e Filippo Ganna (Team INEOS), tutti e tre formidabili specialisti della specialità. Ma anche tra gli uomini di classifica più avvezzi alle corse contro il tempo vedremo cosa saranno capaci di fare, tra gli altri, Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Primoz Roglic e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), mentre scalatori puri come David Gaudu (Team Groupama FDJ) ed Enric Mas (Team Movistar) dovranno limitare i danni. Nonostante le previsioni di cattivo tempo che aleggiavano all’inizio, la pioggia ha risparmiato i ciclisti che hanno bene o male affrontato la prova con le stesse condizioni meteorologiche, se si eccettua qualche folata maggiore o minore di vento. Dopo una partenza abbastanza soft, Ganna ha dato il meglio di sé nella seconda parte del tracciato, tra il primo ed il secondo intertempo, dove ha costruito la vittoria con il tempo finale di 35 minuti e 32 secondi. Il suo avversario più pericoloso è stato a lungo Wout van Aert. Il belga ha dato una netta dimostrazione di forza al primo intermedio, quando prevaleva su Ganna di 11 secondi, salvo poi calare nella seconda parte del percorso e terminando dietro il campione del mondo per soli 2 secondi. Al terzo posto si è classificato Ethan Hayter (Team INEOS), con il tempo di 35 minuti e 49 secondi, a 17 secondi di ritardo da Ganna. Chiudevano la top five Mattia Cattaneo (Team Quick Step Alpha Vinyl), quarto a 39 secondi di ritardo da Ganna e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), quinto a 42 secondi di ritardo da Ganna. Da sottolineare nella top ten il buon ottavo posto di Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious). E’ la quarta vittoria stagionale per Ganna, dopo le affermazioni a cronometro all’Etoile de Bessèges, al Tour de la Provence ed alla Tirreno-Adriatico. La classifica generale vede Van Aert aumentare il vantaggio sugli avversari diretti. Adesso il belga ha 53 secondi di vantaggio su Cattaneo e 56 secondi di vantaggio su Roglic. Domani è in programma la quinta tappa da Thizy-les-Bourgs a Chaintrè lunga poco più di 162 km. Sono presenti in tutto quattro GPM, non difficili, due nei primi 50 km ed altri due negli ultimi 30. La fuga, se ben assortita, potrebbe arrivare, ma anche un arrivo a ranghi compatti con una volata finale può essere un’eventualità da prendere in considerazione, mentre gli uomini di classifica dovrebbero riposarsi in vista delle difficoltà previste nel week end.
Giuseppe Scarfone

Filippo Ganna vince la cronometro de La Batie d'Urfé (foto: Getty Images)
RICCARDO LUCCA, PRIMA VITTORIA TRA I PROFESSIONISTI ALL’ADRIATICA IONICA RACE!
La quarta tappa dell’Adriatica Ionica Race 2022 è vinta da Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek) che dopo aver preso parte alla fuga iniziale va tutto solo a prendersi la prima vittoria tra i professionisti; al secondo posto Emil Dima (Giotti Victoria-Savini Due), terzo Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior). Nelle posizioni alte della classifica non cambia nulla con Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) sempre al comando.
Quarta frazione in linea dell’Adriatica Ionica Race 20022 porta la corsa da Fano alla Riviera del Conero, la partenza è veloce e la fuga di giornata vede il sui nascere subito dopo il quindicesimo chilometro. In avanscoperta abbiamo sette uomini: Raul García Pierna (Equipo Kern Pharma), Emil Dima (Giotti Victoria-Savini Due), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), Simone Bevilacqua (Eolo-Kometa), Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), Giulio Masotto e Stefano Gandin (Team Corratec). La testa della corsa non riesce a guadagnare troppo tempo infatti il loro vantaggio è racchiuso dentro il minuto, e così dopo 35 Km di corsa riescono a portarsi sotto i sette al comando altri 22 atleti, i loro nomi sono: Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Manuele Boaro, Antonio Nibali (Astana Qazaqstan), Enrico Battaglin (Bardiani CSF Faizanè), Marco Murgano (Team Corratec), Luca Chirico, Alessandro Bisolti (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Joan Bou, Unai Cuadrado (Euskaltel-Euskadi), Alessandro Monaco (Giotti Victoria-Savini Due), Giovanni Carboni (Italia), Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek), Edoardo Faresin, Riccardo Verza e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior). Davanti il gruppetto in fuga è così composto da 29 unità, nessuno preoccupa il leader della classifica generale Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) tanto che in pratica il gruppo dei migliori si rialza. Il vantaggio della fuga balza in un niente a toccare quasi 5’ nel tratto in pianura. A poco più di metà corsa le salite in successione di Santa Maria Nuova e Osteria Nuova producono una selezione da dietro nel drappello dei fuggitivi. Ai piedi di Recanati restano in undici: Chirico, Lucca, Carboni, Bou, Monaco, Battaglin, Nibali, Cuadrado, Garcia, Verza, con un vantaggio sul gruppo di 2’. La situazione di gara resta immutata fino al circuito finale che vede il doppio passaggio dalla salita del Poggio, la prima è subito fatale per Chirico e Cuadrado entrambi si sfilano dalla testa della corsa che resta composta da 9 uomini con 1’:15” di margine. Dietro il gruppo dei migliori è tirato dalla Drone Hopper-Androni Giocattoli mentre la Bardiani, giustamente, non si è dannata l’anima per ricucire pensando di proteggere la leadership di Filippo Zana evitando la possibilità di far prendere gli abbuoni a Natnael Tesfazion secondo della classifica generale. Dopo lo scollinamento Carboni è tagliato fuori dalla possbile vittoria di tappa per una caduta per fortuna senza conseguenze. A questo punto della corsa abbiamo in testa otto atleti che riescono ad avere un vantaggio maggiore rispetto al primo passaggio verso il Poggio, questa volta c’è da gestire 1’:40” segno che dietro non c’è accordo nel ricucire viste anche le tattiche di squadra. Davanti iniziano scatti e controscatti, a centrare quello decisivo a 10Km dal traguardo, poco prima dello scollinamento, è Lucca. Il venticinquenne di Rovereto attacca e guadagna subito 16” che poi diventano trenta allo scollinamento. Il portacolori della Work Service- Vitalcare-Dynatek va così tutto solo a gustarsi la prima vittoria tra i professionisti. Arrivano staccati rispettivamente di 24” e 28” Dima e Verza. Dietro tra gli uomini di classifica prova un attacco Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan) ma Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si incollano subito alla ruota del kazako. Stessa sorte ha l’attacco di Natnael Tesfazion con Zana subito a chiudere, non c’è più terreno per fare la differenza ed i tre arrivano insieme al traguardo. In classifica generale quindi non cambiano le posizioni di vertice, Zana guida con 15” su Tesfazion e 30’” su Pronskiy. Domani ultima tappa da Castelraimondo ad Ascoli Piceno di 152,3 Km con le difficoltà altimentriche poste nella parte centrale della tappa.
Antonio Scarfone

Riccardo Lucca alla sua prima vittoria da professionista all'Adriatica Ionica Race! (Foto di Federciclismo)
07-06-2022
giugno 7, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il francese David Gaudu (Groupama-FDJ) si è imposto nella terza tappa, Saint-Paulien – Chastreix-Sancy, percorrendo 169 Km in 4h09′38″, alla media di 40.62 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) e il connazionale Victor Lafay (Cofidis) Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 7°. Van Aert è tornato leader della classifica con 6″ su Gaudu e 12″ su Lafay. Miglior italiano Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 15° a 16″
ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek) si è imposto nella quarta tappa, Fano- Sirolo (Riviera del Conero), percorrendo 164.5 Km in 3h47′41″, alla media di 43.35 Km/h. Ha preceduto di 24″ il rumeno Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e di 28″ l’ìtaliano Riccardo Verza (Zalf Euromobil Désirée Fior). L’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) è ancora leader della classifica con 15″ sull’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e 30″ su kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team).
TOUR DU CAMEROUN
Il bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Bangangté, percorrendo 129 Km in 3h16′00″, alla media di 39.489 Km/h. Ha preceduto di 20″ il camerunense Rodrigue Kuere (SNH Velo Club Cameroun) e il marocchino El Houcaine Sebbahi (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il francese Vincent Graczyk (Team France Défense) è ancora leader della classifica con 11″ sul camerunense Michel Tientcheu (SNH Velo Club Cameroun) e 21″ su Andreev
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) si è imposto nella quinta tappa, Yarumal – La Unión, percorrendo 189.1 Km in 4h58′56″, alla media di 37.955 Km/h. Ha preceduto di 24″ il connazionale Hernán Ricardo Aguirre (Sistecredito-GW) e di 26″ il connazionale Rafael Pineda (Colombia Tierra de Atletas). Nessun italiano in gara. Il connazionale Cristian David Rico (Colombia Tierra de Atletas) è il nuovo leader della classifica con 30″ sul connazionale Yecid Arturo Sierra (Ag.Nectar-IMRD-Chia-Cundinamarca) e 40″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Harlow, percorrendo 92.1 Km in 2h19′05″, alla media di 39.732 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team) e la belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing). La francese Clara Copponi (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) è ancora leader della classifica con 3″ sull’olandese Maike van der Duin (Le Col Wahoo) e 4″ sulla Wiebes. Miglior italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), 4° a 7″
GAUDIO PER GAUDU! IL FRANCESE BRUCIA VAN AERT CHE SI CONSOLA CON LA MAGLIA GIALLA
A Chastreix-Sancy, nel primo arrivo in salita del Giro del Delfinato 2022, David Gaudu (Team Groupama FDJ) batte in una volata ristretta il favoritissimo Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) che alza le mani in anticipo e viene beffato dal francese, anche abbastanza nettamente. Van Aert torna a vestire la maglia gialla alla vigilia dell’attesissima cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé che verosimilmente sconvolgerà la classifica generale.
Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) parte in maglia gialla nella terza tappa del Giro del Delfinato 2022 dopo la bella vittoria di ieri a coronamento di una fuga ben assortita che ha resistito fino alla fine al ritorno del gruppo. Il francese, tornato alla vittoria dopo più di tre anni, oggi dovrà difendersi in una tappa caratterizzato dalla salita finale di Chastreix-Sancy, lunga oltre 6 km e con pendenze che arrivano all’8% nella parte centrale dell’ascesa. Questo sarà il terzo ed ultimo GPM che i ciclisti affronteranno, dopo quelli della Cote de Saint-Vert e della Cote de Besse-en-Chandesse, posti rispettivamente al km 44.5 ed al km 137. La fuga di giornata prendeva le mosse dopo soli 2 km dalla partenza di grazie all’azione di quattro ciclisti: Omer Goldstein (Team Israel Premier Tech), Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Thomas Champion (Team Cofidis) e Sebastian Schonbergen (Team B&B Hotels KTM). Dopo un’iniziale accordo, Goldstein si lasciava sfilare e riprendere dal gruppo. Restavano in tre al comando, mentre al loro inseguimento, dopo una quarantina di km, si portavano tre compagni di squadra di Schonbergen: Pierre Rolland, Alexis Gougeard e Miguel Heidemann. Proprio Schonbergen scollinava in prima posizione sul primo GPM della Cote de Saint-Vert posto al km 44.7. Prima del traguardo volante di Issoire, posto al km 96.9, il terzetto della B&B Hotels KTM raggiungeva i tre uomini in testa alla corsa. Era Rolland ad aggiudicarsi il traguardo volante di Issoire. Rolland spremeva i suoi compagni per riuscire a scollinare in prima posizione sul successivo GPM della Cote de Besse-en-Chandesse. Infatti lungo la strada in costante ascesa vesso il secondo GPM di giornata si staccavano sia Gougeard che Heidemann. A 50 km dalla conclusione il vantaggio del quartetto di testa era di 2 minuti e 20 secondi sul gruppo maglia gialla. Anche Champion pativa le difficoltà dell’ascesa e si sfilava dalla testa della corsa. A 40 km dall’arrivo Rolland, Schonberger e Gregaard avevano 2 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla che vedeva molto attivi nelle prime posizioni il Team Jumbo Visma e il Team TotalEnergies. Rolland scollinava per primo sul GPM della Cote de Besse-en-Chandesse mentre si staccavano dal gruppo maglia gialla i primi velocisti, tra cui Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco). A 17 km dall’arrivo la fuga aveva ormai soltanto 1 minuto di vantaggio sul gruppo che si faceva sempre più minaccioso alle spalle del terzetto di testa. Il forcing della Jumbo Visma riprendeva la fuga a poco più di 4 km dall’arrivo, quando era già iniziata la salita finale. Era Gregaard l’ultimo dei fuggitivi ad arrendersi. A 3 km e mezzo dall’arrivo attaccava Tsgabu Grmay (Team BikeExchange Jayco) ma quello del ciclista etiope era un fuoco di paglia visto che alle sue spalle si riportava praticamente tutto il gruppo con molti ciclisti che iniziavano a prendere le misure per lo sprint più o meno a ranghi ridotti. Erano Jumbo Visma e INEOS a controllare le prime posizioni del gruppo. Il forcing di Jonas Vingegaard metteva in difficoltà proprio Vuillermoz che si staccava a poco più di 2 km dall’arrivo. Il gruppo di testa si riduceva ad una ventina di ciclisti. Un inesauribile Vingegaard riportava Van Aert nelle prime posizioni e gli tirava praticamente la volata. Il campione belga sembrava avere la meglio su tutti tanto che alzava le mani a pochi metri dalla linea d’arrivo ma alle sue spalle spuntava David Gaudu (Team Groupama FDJ) che lo bruciava di mezza ruota. In terza posizione si piazzava Victor Lafay (Team Cofidis) mentre chiudevano la top five Ruben Guerreiro (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Kevin Geniets (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il buon settimo posto di Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious). Gaudu ottiene la seconda vittoria stagiona le dopo quella della seconda tappa della Volta ao Algarve. In classifica generale Van Aert torna a vestire la maglia gialla proprio davanti a Gaudu, a 6 secondi di ritardo, mentre terzo è Lafay 12 secondi di ritardo dal belga. Domani è in programma la quarta tappa, l’attesa cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé da di 32 km. Una distanza decisamente interessante per una corsa a tappe di una settimana; occhi puntati sul Team Jumbo Visma, che ha formidabili cronomen, ma non ci dimentichiamo di Filippo Ganna, campione del mondo in carica della specialità e tra i grandi favoriti della tappa. In ottica classifica generale, Van Aert può incrementare il suo vantaggio sui diretti avversari. Da segnalare che la stessa classifica generale è ancora abbastanza compatta, visto che troviamo 41 ciclisti racchiusi in 1 minuto.
Giuseppe Scarfone

David Gaudu vince a Chastreix-Sancy (foto: Sprint Cycling Agency)
VITTORIA FANTASTICA DI GIOVANNI CARBONI A FANO!
Con un’azione decisiva sull’ultima salita Giovanni Carboni (Nazionale italiana) sorprende gli uomini di classifica nel finale della terza tappa dell’Adriatica Ionica Race 2022 e va a conquistare il traguardo di Brisighella, al secondo posto Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni) che grazie all’abbuono si avvicina in classifica generale a leader Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) quarto all’arrivo, mentre terzo arriva Paul Double (MgKvis Color For Peace VPM).
La terza tappa dell’Adratica Ionica Race 2022 parte da Ferrara per arrivare a Brisighella, la prima parte non presenta difficoltà altimetriche, la fuga questa volta non riesce a formarsi per via del ritmo del gruppo altissimo. Bisogna arrivare ai piedi della prima salita di giornata che porta in cima a Bergullo per vedere in avanscoperta Alessandro Fancellu (Eolo-Kometa), Alessandro Monaco (Giotti Victoria Savini Due) e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi). Siamo a metà gara, la presenza di Bizkarra, sesto in classifica generale, fa sì che i fuggitivi non riesco ad avere il via libera dal gruppo in cui si è portata prontamente in testa la Bardiani CSF Faizanè di Filippo Zana, per la fuga il vantaggio massimo a poco più di 50 Lm dal traguardo è di 2’. All’imbocco del GMP di Modigliana il forcing del gruppo è portato anche dai Drone Hopper – Androni Sidermec che limano tempo portando il distacco 1’:24”. Dopo lo scollinamento il gruppo lascia un po’ di respiro alla testa della corsa per poi rifarsi sotto non appena la strada inizia nuovamente a salire verso il Valico della Valletta, la fuga viene così ripresa ed il gruppo dei migliori è formato da: Luca Chirico (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Santiago Umba (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Jefferson Cepeda (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Henok Muluebrhan (Bardiani-CSF-Faizanè), Giovanni Carboni (Italia), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team), Márton Dina (Eolo-Kometa), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Alex Martin (Eolo-Kometa), Mikel Iturria (Euskaltel – Euskadi), Joan Bou (Euskaltel – Euskadi), Davide Rebellin (Work Service – Vitalcare – Dynatek), Giacomo Garavaglia (Work Service – Vitalcare – Dynatek), Edoardo Faresin (Zalf Euromobil Fior), Negasi Haylu Abreha (Team Qhubeka), Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli Asd), Paul Double (Mg.K Vis Colors For Peace Vpm), Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior) e Raul Colombo (Work Service – Vitalcare – Dynatek). A metà salita iniziano gli scatti tra gli uomini più forti che vanno a creare una selezione nel gruppo. I più attivi sono i Bardiani con Covili e i Drone Hopper – Androni Giocattoli con Cepada per i rispettivi capitani. Questi scatti provocano un’ulteriore selezione ed il gruppo si riduce ad essere formato da: Luca Covili,e Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Jefferson Cepeda e Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), Joan Bou e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi), Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli ASD), Márton Dina, Alessandro Fancellu e Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa), Paul Double (MgKvis Color For Peace VPM), Davide Rebellin (Work Service – Vitalcare – Dynatek), , Giovanni Carboni (Nazionale italiana), Henok Muluebrhan (BCF). Nell’ultima difficoltà di giornata, la salita al passo Calbene prova un allungo Giovanni Carboni (Nazionale Italiana), siamo a circa 10 Km dall’arrivo. Dietro non c’è accordo tanto che l’azzurro guadagna subito 10” per scollinare con 15” che diventeranno venti al termine della discesa. L’azzurro arriva così tutto solo al traguardo di Brisighella lasciandosi andare i un urlo liberatorio lui che è di Fano da dove domani prenderà il via la quarta tappa. La volata pe il secondo posto è vinta da Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) che grazie all’abbuono ora si porta a 15” dal leader Filippo Zana. Come anticipato, domani quarta tappa da Fano alla Riviera del Conero, tappa mossa con due GPM l’ultimo a soli 7,5 Km dall’arrivo.
Antonio Scarfone

La vittoria di Giovanni Carboni a Fano (Foto di Federciciclismo)
06-06-2022
giugno 6, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il francese Alexis Vuillermoz (TotalEnergies) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Péray – Brives-Charensac, percorrendo 169.8 Km in 4h03′34″, alla media di 41.828 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Anders Skaarseth (Uno-X Pro Cycling Team) e il connazionale Olivier Le Gac (Groupama-FDJ) Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 23° a 5″. Vuillermoz è il nuovo leader della classifica con 3″ su Skaarseth e 4″ su Le Gac. Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 25° a 15″.
ADRIATICA IONICA RACE
L’italiano Giovanni Carboni (nazionale italiana) si è imposto nella terza tappa, Ferrara – Brisighella, percorrendo 141.3 Km in 3h25′37″, alla media di 41.232 Km/h. Ha preceduto di 25″ l’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e il britannico Paul Double (MG.K vis Colors for Peace VPM). L’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) è ancora leader della classifica con 15″ su Tesfazion e 30″ su kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team).
PARIS-TROYES
Il britannico Robert Scott (WiV SunGod) si è imposto nella corsa francese, Colombey-les-Deux-Églises – Troyes, percorrendo 180 Km in 4h11′40″, alla media di 42.914 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Xavier Cañellas (JAVA Kiwi Atlántico) e il francese Kévin Avoine (C.C.Nogent-sur-Oise). Non ha terminato la corsa l’unico italiano in gara, Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico).
RONDE VAN LIMBURG
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Hasselt – Tongeren, percorrendo 202.6 Km in 4h40′58″, alla media di 43.265 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Consonni (Cofidis) e l’olandese Danny van Poppel (BORA-hansgrohe).
TOUR DU CAMEROUN
Il marocchino Nasser Eddine Maatougui (nazionale marocchina) si è imposto nella terza tappa, Obala – Ndikinimiki, percorrendo 148.5 Km in 3h36′44″, alla media di 41.11 Km/h. Ha preceduto di 2″ i ruandesi Moise Mugisha (nazionale ruandese) e Jean Claude Nzafashwanayo (nazionale ruandese). Nessun italiano in gara. Il francese Vincent Graczyk (Team France Défense) è il nuovo leader della classifica con 11″ sul camerunense Michel Tientcheu (SNH Velo Club Cameroun) e 26″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Óscar Adalberto Quiroz (Colombia Tierra de Atletas) si è imposto nella quarta tappa, Caucasia – Yarumal, percorrendo 158.4 Km in 4h30′14″, alla media di 35.172 Km/h. Ha preceduto di 15″ il connazionale Cristian David Rico (Colombia Tierra de Atletas) e di 43″ il connazionale Yecid Arturo Sierra (Ag.Nectar-IMRD-Chia-Cundinamarca). Nessun italiano in gara. Quiroz è il nuovo leader della classifica con 27″ su Rico e 57″ su Sierra
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
La francese Clara Copponi (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) si è imposta nella prima tappa, Colchester – Bury St Edmunds, percorrendo 142.1 Km in 3h40′15″, alla media di 38.711 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) ed Elena Cecchini (Team SD Worx). La Copponi è la prima leader della classifica con 4″ su Bertizzolo e sull’olandese Maike van der Duin (Le Col Wahoo)
GP MAZDA SCHELKENS (Donne)
L’olandese Danique Braam (Bingoal Casino-Chevalmeire-Van Eyck) si è imposta nella corsa belga, circuito di Borsbeek, percorrendo 128.7 Km in 3h13′40″, alla media di 39.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint le belghe Marith Vanhove (Parkhotel Valkenburg) e Marthe Truyen (Plantur-Pura). Unica italiana in gara Gaia Tortolina (Mix ASD Women/Lviv), 11°.
A BRIVES-CHARENSAC VUILLERMOZ INTERROMPE UN DIGIUNO DI TRE ANNI. TAPPA E MAGLIA PER IL FRANCESE
La seconda tappa del Giro del Delfinato 2022 vede la fuga protagonista. Nonostante gli sforzi profusi nell’inseguimento, il gruppo maglia gialla non riesce a riprendere i cinque fuggitivi ed Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) coglie una vittoria che gli mancava da più di tre anni. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) cede lo scettro del primato al francese, che domani dovrà diferderlo nella terza tappa sull’insidioso arrivo in salita di Chastreix-Sancy.
La seconda tappa del Giro del Delfinato presenta, come la prima, quattro GPM che molto probabilmente taglieranno fuori i velocisti meno resistenti – vedi ieri quanto capitato a Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) – e favoriranno finisseur ed attaccanti vari. Anche la fuga potrà avere le sue buone chance di vittoria, ma tutto o quasi sarà nelle mani, anzi nei piedi della Jumbo Visma che vorrà difendere la maglia gialla di Wout van Aert ed anzi favorirlo per il bis in un arrivo adatto ancora alle sue caratteristiche. Le possibilità che il campione belga possa tenere il simbolo del primato fino alla fine è una eventualità da non sottovalutare e la cronometro di mercoledì potrà contribuire ad accrescere le sue speranze di primato. Oggi si parte da Saint-Péray e si arriva a Brives-Charensac dopo quasi 170 km. L’azione buona per la fuga partiva intorno al decimo km. Erano in sei che riuscivano ad evadere dal gruppo: Olivier Le Gac (Team Groupama FDJ), Anders Skaarseth (Uno-X Pro Cycling Team), Anthony Delaplace (Team Arkea Samsic), Xandres Vervloesem (Team Lotto Soudal), Kevin Vermaerke (Team DSM) ed Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies). Il gruppo lasciava andare la fuga che all’inizio del primo GPM della Cote des Desaignes aveva oltre 4 minuti di vantaggio. Era Vervloesem a scollinare in prima posizione. Il belga si ripeteva sette km più tardi scollinando per primo anche sulla successiva Cote de Saint-Agrève. All’inizio del GPM del Col de Mézilhav, posto al km 109.8, la fuga conservava un ritardo sul gruppo maglia gialla superiore ai 4 minuti. Erano Jumbo Visma e BikeExchande Jayco a condurre l’inseguimento. Vuillermoz scollinava in prima posizione. Il successivo traguardo volante di Le Gerbier-de-Jonc, posto al km 124.3, se lo aggiudicava Vermaerke. Dopo una decina di km di falsopiano in iniziavano gli ultimi 30 km quasi tutti in discesa, con l’unico intermezzo della Cote de Rohac, uno zampellotto di circa 1 km di lunghezza a 10 km dall’arrivo classificato come GPM di quarta categoria e sul quale era Vuillermoz a transitare per primo. Il gruppo maglia gialla aveva ridosso sensibilmente il suo ritardo sugli uomini in fuga, che erano rimasti in cinque visto che Vervloesem si era lasciato sfilare e riprendere dal gruppo precedentemente. I cinque di testa si davano cambi regolari e favoriti dalla strada in discesa e da alcune curve negli ultimi km riuscivano sorprendentemente a giocarsi la vittoria. Era Vuillermoz ad avere la meglio davanti a Skaarseth e Le Gac, il primo ad aver tirato la volata a circa 200 metri dall’arrivo. In quarta posizione si piazzava Vermaerke mentre chiudeva la top five Delaplace in quinta posizione. Il gruppo maglia gialla veniva regolato da Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a 5 secondi di ritardo da Vuillermoz. Il francese, la cui ultima vittoria risaliva al 2019 quando vinse la Drome Classic con la maglia dell’AG2R La Mondiale, ottiene la prima vittoria del 2022 ed è anche la nuova maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Skaarseth e 4 secondi di vantaggio su Le Gac. Van Aert perde tre posizioni ed è ora quarto a 5 secondi di ritardo da Vuillermoz. Domani è in programma la terza tappa da Saint-Paulien a Chastreix-Sancy, per un totale di 169 km. I ciclisti affronteranno tre GPM; il primo di terza categoria dopo una quarantina di km ed il secondo di quarta categoria ad una trentina di km dal termine. L’arrivo è posto sul terzo GPM di Chastreix-Sancy, un seconda categoria lungo poco più di 6 km ad oltre il 5% di pendenza media, con un tratto centrale di circa 2 km a quasi il 9% di pendenza media. Forse è il primo vero test per verificare le velleità di alta classificadi coloro che aspirano alla vittoria della breve corsa francese. Vedremo se Vuillermoz riuscirà a mantenere la maglia gialla, che domani potrebbe avere davvero tanti pretendenti.
Giuseppe Scarfone

Alexis Vuillermoz vince a Brives-Charensac (foto: Dario Belingheri/Getty Images)
A BRUXELLES ARRIVA LA FUGA E VINCE TACO VAN DER HOORN
Taco Van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) ha vinto la Brussels Cycling Classic al termine di una fuga di 185 chilometri battendo in volata Thimo Willems (Minerva Cycling) e Tobias Bayer (Alpecin – Fenix).
La centodueesima edizione della Brussels Cycling Classic prevedeva un percorso di 204 chilometri con sei settori di pavè, con le maggiori difficoltà concentrate nel circuito di Geraardsbergen con il leggendario Kapelmuur e il Bosberg da affrontare per due volte, tra il chilometro 115 e il chilometro 151. Dopo questo tratto il percorso comprendeva altre due salite e due tratti di pavè che sarebbero servite per le squadre che vogliono evitare una volata per attaccare o fare selezione.
I principali velocisti alla partenza erano Alexander Kristoff (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Sam Bennett e Danny Van Poppel (BORA – hansgrohe), Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), Michael Matthews (Team BikeExchange – Jayco), Pascal Ackermann e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Erano però molti anche gli atleti adatti a classiche del nord per eventuali attacchi come Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Quinten Hermans (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Philippe Gilbert, Victor Campenaerts, Florian Vermeersch e Tim Wellens (Lotto Soudal), Magnus Sheffield, Ben Turner e Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers) e Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech).
La fuga prendeva piede immediatamente con dieci atleti presenti: Taco Van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Jelle Wallays (Cofidis), Bram Welten (Groupama – FDJ), Tobias Bayer (Alpecin – Fenix), Axel Laurance (B&B Hotels – KTM), Arjen Livyns (Bingoal Pauwels Sauces WB), Gilles De Wilde e Rune Herregodts (Sport Vlaanderen – Baloise), Thimo Willems (Minerva Cycling) e Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex). La corsa procedeva lineare fino all’inizio del circuito di Geraardsbergen con 7 minuti di vantaggio per i fuggitivi e 85 chilometri da compiere. Sul primo passaggio del Kapelmuur si creava un forcing da parte della INEOS con un buco creato dalla caduta di Loïc Vliegen (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) che si trovava in quarta posizione. Florian Vermeersch (Lotto Soudal) e Sheffield riuscivano ad avvantaggiarsi con anche Campenaerts , Matthews, Hermans e Connor Swift (Team Arkea Samsic) a unirsi a loro, mentre dietro non esisteva più un gruppo, ma numerosi gruppetti. Sul Bosberg questi due gruppetti si univano e provavano a resistere al ritorno di un gruppo che andava via via a ricompattarsi con Turner a provare l’inseguimento in solitaria garantendo la possibilità di ricongiumento dei primi gruppi dai quali mancavano però vari velocisti tra i quali Viviani o Ballerini il quale era costretto al ritiro.
Sul Congoberg era Wellens ad attaccare con una pronta risposta di Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix), ma il gruppo tornava compatto con circa una settantina di atleti a formarlo quando si ritornava a Geraardsbergen ai -60 con meno di quattro minuti da recuperare sulla fuga. Una decina di atleti nel gruppo restavano coinvolti in una caduta proprio in vista del Kapelmuur. Sheffield prendeva di petto il muro con il solo Wellens che restava a fatica alla sua ruota. Al loro inseguimento c’erano Florian Vermeersch, Turner, Matthews, Axel Zingle e Piet Alleagaert (Cofidis) e Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix) che rientravano in vista del Bosberg, iniziava quindi un testa a testa tra il gruppo principale e quello di attaccanti divisi da circa 20 secondi che riuscivano a resistere fino ai -35 con diverse energie sperperate da entrambi i gruppi, mentre i fuggitivi erano ancora al comando con circa un minuto e trenta secondi inseguiti quindi da una quarantina di atleti, dai quali provava Campenaerts ad attaccare con Aimè De Gendt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e altri due atleti. Una volta ripresi erano altri gli atleti che provavano ad attaccare, ma causando come effetto un aumento del margine per i fuggitivi. Il gruppo riusciva a capire che servisse collaborazione per ricucire sui fuggitivi non esistendo più una squadra compatta, ma un po’ il ritardo nella decisione e un po’ la mancanza di energie, permetteva alla fuga di arrivare negli ultimi dieci chilometri con un vantaggio di 44 secondi con INEOS e Lotto Soudal tra le principali formazioni che collaboravano all’inseguimento. In fuga erano rimasti in 8, con Laurance e Wallays che avevano perso contatto, con un distacco che calava leggermente fino a trenta secondi ai -5, per scendere poi a venti secondi entrando nell’ultimo chilometro quando Van der Hoorn partiva secco con Bayer alla sua ruota, Willems rientrava su di loro riuscendo a contrattaccare in maniera decisa costruendo un piccolo gruppo fra sè e la coppia dove Van der Hoorn si sacrificava spingendo al massimo e riuscendo a scavalcare Willems negli ultimi venticinque metri per conquistare il successo, mentre Bayer si classificava al terzo posto. Kristoff vinceva la volata di gruppo per il nono posto.
Carlo Toniatti.

Il successo di Taco Van Der Hoorn alla Brussels Cycling Classic (Sprint Cycling Agency)
05-06-2022
giugno 5, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, La Voulte-sur-Rhône – Beauchastel, percorrendo 191.8 Km in 4h37′31″, alla media di 41.468 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e lo statunitense Sean Quinn (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 11°. Van Aert è il primo leader della classifica con 4″ su Hayter e 6″ su Quinn. Miglior italiano Velasco, 14° a 10″
BRUSSELS CYCLING CLASSIC
L’olandese Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruxelles, percorrendo 203.9 Km in 4h45′03″, alla media di 42.919 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Thimo Willems (Minerva Cycling Team) e l’austriaco Tobias Bayer (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 14° a 23″
ADRIATICA IONICA RACE
L’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si è imposto nella seconda tappa, Castelfranco Veneto – Monte Grappa, percorrendo 174.6 Km in 4h12′15″, alla media di 41.53 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e il kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team). Zana è il nuovo leader della classifica con 21″ su Tesfazion e 27″ su Pronskiy
RONDE DE L’OISE
Il Jason Tesson (St Michel-Auber 93) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Compiègne – Beauvais, percorrendo 176.3 Km in 3h58′07″, alla media di 44.424 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Iuri Leitao (Caja Rural-Seguros RGA) e l’olandese Jasper Rasch (À Bloc CT). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (Java Kiwi Atlántico), 86° a 17′16″. Il neozelandese James Fouché (Bolton Equities Black Spoke) si impone in classifica con 47″ sullo spagnolo Aritz Bagües (Caja Rural-Seguros RGA) e 1′15″ su Tesson. Gasparini 81° a 31′17″
MEMORIAL PHILIPPE VAN CONINGSLOO
L’australiano Cameron Scott (ARA Pro Racing Sunshine Coast) si è imposto nella corsa belga, Wavre – Bonheiden, percorrendo 176.3 Km in 4h00′02″, alla media di 44.069 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jelle Vermoote (Acrog – Tormans) e la slovacca Matus Stocek (ATT Investments). Nessun italiano in gara
TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)
Il tedesco Jonas Rapp (Hrinkow Advarics) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Jabłonka – Przehyba, percorrendo 125 Km in 3h18′35″, alla media di 37.768 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Rainer Kepplinger (Hrinkow Advarics) e di 27″ il ceco Jakub Otruba (Elkov-Kasper). Miglior italiano Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini) , 6° a 53″. Rapp si impone in classifica con 20″ su Kepplinger e 44″ su Otruba. Miglior italiano Calzoni, 5° a 1′02″
COURSE DE LA PAIX (Repubblica Ceca – Under23)
Il britannico Samuel Watson (nazionale britannica) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Jeseník, percorrendo 166.7 Km in 4h08′26″, alla media di 40.26 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (nazionale ceca) e il francese Valentin Retailleau (nazionale francese). Miglior italiano Francesco Busatto (nazionale italiana), 10°. Il belga Lennert Van Eetvelt (nazionale belga) si impone in classifica con 13″ sull’australiano Rudy Porter (nazionale australiana) e 14″ sul ceco Mathias Vacek (nazionale ceca). Miglior italiano Davide Piganzoli (nazionale italiana), 9° a 1′23″
TOUR DU CAMEROUN
Il francese Axel Taillandier (Team France Défense) si è imposto nella seconda tappa, Yaoundé – Ayos, percorrendo 118.8 Km in 2h51′33″, alla media di 42.772 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Anass Ait El Abdia (nazionale marocchina) e il ruandese Etienne Tuyizere (nazionale ruandese). Nessun italiano in gara. Il camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun) è ancora leader della classifica con 41″ sul burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinabè) e sul marocchino Achraf Ed-Doghmy (nazionale marocchina)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Luis Carlos Chia (Supergiros-Alc.Manizales) si è imposto nella terza tappa, Sincelejo – Monteria, percorrendo 116.9 Km in 2h23′02″, alla media di 49.038 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Óscar Adalberto Quiroz (Colombia Tierra de Atletas) e Nelson Andrés Soto (Colombia Tierra de Atletas). Nessun italiano in gara. Chia è ancora leader della classifica con 10″ su Soto e 16″ su Quiroz
TROFEO CITTÀ DI MELDOLA – GP AWC EVENT (U23)
Il belga Luca Van Boven (Lotto Soudal U23) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Meldola, percorrendo 155.6 Km in 4h03′50″, alla media di 38.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) e di 6″ il tedesco Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Miglior italiano Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan). 5° a 6″.
MEMORIAL MONICA BANDINI (Donne)
L’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Meldola, percorrendo 114.2 Km in 3h17′15″, alla media di 34.737 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) e la canadese Olivia Baril (Valcar-Travel & Service)
ALPES GRESIVAUDAN CLASSIC (Donne)
La francese Évita Muzic (nazionale francese) si è imposta nella corsa francese, Plateau-des-Petites-Roches – Le Pleynet-Les 7 Laux, percorrendo 119.8 Km in 4h01′16″, alla media di 29.793 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Eglantine Rayer (nazionale francese juniors) e di 2″ la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team). Nessuna italiana in gara.
DWARS DOOR DE WESTHOEK (Donne)
L’italiana Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, circuito di Boezinge, percorrendo 128.5 Km in 3h13′51″, alla media di 39.773 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sofie Van Rooijen (Parkhotel Valkenburg) e l’italiana Gaia Masetti (AG Insurance-NXTG Team)