RICCARDO LUCCA, PRIMA VITTORIA TRA I PROFESSIONISTI ALL’ADRIATICA IONICA RACE!
La quarta tappa dell’Adriatica Ionica Race 2022 è vinta da Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek) che dopo aver preso parte alla fuga iniziale va tutto solo a prendersi la prima vittoria tra i professionisti; al secondo posto Emil Dima (Giotti Victoria-Savini Due), terzo Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior). Nelle posizioni alte della classifica non cambia nulla con Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) sempre al comando.
Quarta frazione in linea dell’Adriatica Ionica Race 20022 porta la corsa da Fano alla Riviera del Conero, la partenza è veloce e la fuga di giornata vede il sui nascere subito dopo il quindicesimo chilometro. In avanscoperta abbiamo sette uomini: Raul García Pierna (Equipo Kern Pharma), Emil Dima (Giotti Victoria-Savini Due), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), Simone Bevilacqua (Eolo-Kometa), Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), Giulio Masotto e Stefano Gandin (Team Corratec). La testa della corsa non riesce a guadagnare troppo tempo infatti il loro vantaggio è racchiuso dentro il minuto, e così dopo 35 Km di corsa riescono a portarsi sotto i sette al comando altri 22 atleti, i loro nomi sono: Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Manuele Boaro, Antonio Nibali (Astana Qazaqstan), Enrico Battaglin (Bardiani CSF Faizanè), Marco Murgano (Team Corratec), Luca Chirico, Alessandro Bisolti (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Joan Bou, Unai Cuadrado (Euskaltel-Euskadi), Alessandro Monaco (Giotti Victoria-Savini Due), Giovanni Carboni (Italia), Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek), Edoardo Faresin, Riccardo Verza e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior). Davanti il gruppetto in fuga è così composto da 29 unità, nessuno preoccupa il leader della classifica generale Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) tanto che in pratica il gruppo dei migliori si rialza. Il vantaggio della fuga balza in un niente a toccare quasi 5’ nel tratto in pianura. A poco più di metà corsa le salite in successione di Santa Maria Nuova e Osteria Nuova producono una selezione da dietro nel drappello dei fuggitivi. Ai piedi di Recanati restano in undici: Chirico, Lucca, Carboni, Bou, Monaco, Battaglin, Nibali, Cuadrado, Garcia, Verza, con un vantaggio sul gruppo di 2’. La situazione di gara resta immutata fino al circuito finale che vede il doppio passaggio dalla salita del Poggio, la prima è subito fatale per Chirico e Cuadrado entrambi si sfilano dalla testa della corsa che resta composta da 9 uomini con 1’:15” di margine. Dietro il gruppo dei migliori è tirato dalla Drone Hopper-Androni Giocattoli mentre la Bardiani, giustamente, non si è dannata l’anima per ricucire pensando di proteggere la leadership di Filippo Zana evitando la possibilità di far prendere gli abbuoni a Natnael Tesfazion secondo della classifica generale. Dopo lo scollinamento Carboni è tagliato fuori dalla possbile vittoria di tappa per una caduta per fortuna senza conseguenze. A questo punto della corsa abbiamo in testa otto atleti che riescono ad avere un vantaggio maggiore rispetto al primo passaggio verso il Poggio, questa volta c’è da gestire 1’:40” segno che dietro non c’è accordo nel ricucire viste anche le tattiche di squadra. Davanti iniziano scatti e controscatti, a centrare quello decisivo a 10Km dal traguardo, poco prima dello scollinamento, è Lucca. Il venticinquenne di Rovereto attacca e guadagna subito 16” che poi diventano trenta allo scollinamento. Il portacolori della Work Service- Vitalcare-Dynatek va così tutto solo a gustarsi la prima vittoria tra i professionisti. Arrivano staccati rispettivamente di 24” e 28” Dima e Verza. Dietro tra gli uomini di classifica prova un attacco Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan) ma Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si incollano subito alla ruota del kazako. Stessa sorte ha l’attacco di Natnael Tesfazion con Zana subito a chiudere, non c’è più terreno per fare la differenza ed i tre arrivano insieme al traguardo. In classifica generale quindi non cambiano le posizioni di vertice, Zana guida con 15” su Tesfazion e 30’” su Pronskiy. Domani ultima tappa da Castelraimondo ad Ascoli Piceno di 152,3 Km con le difficoltà altimentriche poste nella parte centrale della tappa.
Antonio Scarfone