ALMEIDA “PRINCIPE” DEL LUSSEMBURGO, A GAUDU L’ULTIMA TAPPA
Successo finale per João Almeida nello Skoda-Tour de Luxembourg. L’ultima tappa è andata al francese Gaudu che ha preceduto proprio il portoghese e connazionale Latour.
Epilogo senza sorprese al Giro del Lussemburgo dove il portoghese João Almeida (Deceuninck – Quick Step) si è aggiudicato la classifica generale senza aver mai dato l’impressione di avere qualcosa da temere dai suoi avversari. Nonostante l’interregno dell’elvetico Marc Hischi (UAE-Team Emirates) il corridore della DeceunincK ha saputo gestire con maestria non solo il proprio vantaggio, ma anche il suo (leggerissimo) ritardo quando si è trovato deposto dal suo trono. Senza sceneggiate nè colpi di testa ha saputo aspettare il momento giusto e nella cronometro di Dudelange ha dato la classica “zampata” che ha rimesso le cose a posto.
L’ultima tappa disputata sabato ha visto il successo di David Gaudu (Groupama-FDJ) davanti allo stesso Almeida e Pierre-Roger Latour (Team TotalEnergies). Quarta piazza Marc Hirschi (UAE-Team Emirates), mentre primo italiano è stato Fausto Masnada (Deceuninck-Quick Step), settimo. In classifica Almeida si impone 43″ su Hirschi e 50″ sull’italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), vincitore della citata tappa contro il tempo.
Per Almeida questa trasferta in terra lussemburghese la si può definire un successo su tutta la linea poichè si è aggiudicato anche la classifica a punti e quella dei giovani, lasciando al belga Kenny Molly (Bingoal Pauwels Sauces WB) quella dei gran premi della montagna e conducendo la sua formazione alla vittoria nella classifica a squadre. Il tutto è stato condito da una vittoria di tappa e ben tre piazzamenti al secondon posto.
Si è concluso così questo Skoda-Tour de Luxembourg, che è stato benevolo anche per i colori italiani avendo fatto ritornare alla vittoria dopo molto tempo lo stesso Cattaneo e Sacha Modolo (Alpecin-Fenix)
Mario Prato

Almeida scortato dalla Deceunink nel corso della tappa conclusiva (Getty Images Sport)
19-09-2021
settembre 19, 2021 by Redazione
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CAMPIONATI DEL MONDO
L’italiano Filippo Ganna si è imposto nella cronometro individuale elite, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 43.3 Km in 47′47″, alla media di 54.370 Km/h. Ha preceduto di 6″ il belga Wout Van Aert e di 44″ il belga Remco Evenepoel.
ESCHBORN-FRANKFURT
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) sto nella corsa tedesca, Eschborn – Francoforte sul Meno, percorrendo 184.7 Km in 4h28′03″, alla media di 41.947 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco John Degenkolb (Lotto Soudal) e il norvegese Alexander Kristoff (UAE Team Emirates). Miglior italiano Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert), 4°.
TROFEO MATTEOTTI
L’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Pescara, percorrendo 195 Km in 4h40′15″, alla media di 41.748 Km/h. Ha preceduto di 21″ il colombiano Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli-Sidermec) e il francese Valentin Ferron (Team TotalEnergies)
GRAND PRIX D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS
L’italiano Elia Viviani (Cofidis) si è imposto nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 199.3 Km in 4h26′51″, alla media di 44.812 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) e l’italiano Alberto Dainese (Team DSM)
GRAND PRIX INTERNATIONAL D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS FÉMININ
L’olandese Charlotte Kool (NXTG Racing) si è imposta nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 116 Km in 2h39′47″, alla media di 43.559 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Valcar-Travel & Service) e la connazionale Amber van der Hulst (Parkhotel Valkenburg)
GOOIKSE PIJL
L’olandese Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) si è imposto nella corsa belga, Halle – Gooik, percorrendo 199 Km in 4h21′48″, alla media di 45.607 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Danny van Poppel (Intermarché-Wanty-Gobert) e il belga Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe). Unico italiano in gara Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe), 84° a 3′52″
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
L’israeliano Itamar Einhorn (Israel Start-Up Nation) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Trenčianske Teplice – Trnava, percorrendo 159.2 Km in 3h27′40″, alla media di 45.997 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e l’olandese Cees Bol (Team DSM). Miglior italiano Fabio Felline (Astana-Premier Tech), 6°. Sagan si impone in classifica con 11″ sul tedesco Jannik Steimle (Deceuninck-Quick Step) e 17″ su Bol. Miglior italiano Felline, 9° a 30″
GANNA SILENZIA IL BELGIO. E’ BIS MONDIALE NELLA PROVA A CRONOMETRO.
E due, è storia, è Filippo Ganna. Da Imola a Bruges conquista per la seconda volta consecutiva la medaglia d’oro nella cronometro individuale. Spazzati via, ammutoliti, i padroni di casa, i belgi Wout Van Aert e Remco Evenepoel rispettivamente secondo e terzo.
Il lungomare di Knokke-Heist è tirato a lucido per ospitare la cronometro mondiale che dalla sede balneare sul mare del Nord porterà gli atleti nell’entroterra a Bruges bellissima capitale delle Fiandre Occidentali su di un percorso piatto di ben 43,3 Km su cui si è riversata una marea di pubblico. Tra gli azzurri il primo a partire è Matteo Sobrero ed è anche il primo a far registrare un tempo interessante 50’:53” che resiste per un po’ fino al soprasso da parte del britannico Daniel Bigam che diventa il nuovo tempo da battere migliorando la prova dell’italiano di 52”. Altra gran bella prestazione di un altro italiano, questa volta è Edoardo Affini a fermare il tempo poco sotto i 50’ per un nono posto finale, chiuderà la top 10, con una discreta prestazione, Tadej Pogacar. Il primo scossone alla prova lo dà Remco Evenepoel sotto il muro dei 48’ con 53,5Km/h di media. E’ il tempo da battere e, non a caso, il giovane fenomeno belga resterà al comando della gara per tanto tempo. Il primo, ad arrivare vicino al tempo del belga, è lo svizzero Stefan Bissenger, ma non basta perché terminerà in settima posizione, fanno infatti meglio dell’elvetico un redivivo Tony Martin che con questa corsa chiude la sua prestigiosa carriera in sesta posizione. La prima sorpresa in negativo, della giornata, è di Stefan Kung, il neo campione europeo della disciplina paga forse la lunghezza del tracciato e deve accontentarsi della quinta posizione scavalcato anche da Kasper Asgreen al quarto posto. La lotta del podio, e delle medaglie, è una sfida al cardiopalma tra il duo belga Evenepoel e Wout va Aert e l’azzurro Filippo Ganna. Remco in attesa del connazionale già intuisce al primo intertempo che non sarà semplice resistere, ed infatti Wout van Aert gli è davanti al primo ed al secondo intertempo nonché all’arrivo con 38” di vantaggio. Primo tempo per Wout van Aert con 47’:53” mentre Filippo Ganna, partito per ultimo, al primo intermedio deve recuperare poco meno di 7” al primo intermedio. Il secondo ed ultimo tratto sono i più semplici, poche curve e pochi rilanci della bici, è qui che va fatta la corsa e Filippo lo sa bene tanto che al secondo intertempo, ai meno 15 di gara, è indietro dal belga di soli 84 centesimi! All’ultimo chilometro già si percepisce che Filippo Ganna è avanti a tutti, infatti all’arrivo chiude in 47’:47” con 54,370 Km/h di media andando così a conquistare la prova mondiale, su Bruges cala per un attimo il silenzio con gli idoli di casa sorpresi da un Ganna sontuoso a cui vanno tantissimi applausi dopo le “incertezze” in Trentino. Gran bella iniezione di fiducia per i nostri azzurri in vista adesso dell’appuntamento più atteso di domenica prossima, la prova in linea maschile.
Antonio Scarfone

Filibbo Ganna è bis Mondiale in Belgio (foto: Bettini Foto)
A FRANCOFORTE PHILIPSEN MENA TUTTI. SUA LA CLASSICA DEL PRIMO MAGGIO… A FINE ESTATE
La nuova collocazione estiva della Classica di Francoforte arride al Belgio che dopo la delusione con i gradini più bassi del podio per Wan Aert ed Evenepoel in quel di Bruges – si riscatta con la bella volata di Jasper Philipsen (Team Fenix Alpecin) che non da scampo agli avversari. Da segnalare il buon quarto posto di Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert).
La Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt, meglio nota in italiano come Classica di Francoforte, ‘trasloca’ dalla sua consueta collocazione del primo Maggio e si disputa in una congestionatissima domenica di fine estate in cui il calendario ciclistico internazionale si ritrova in un ‘ingorgo’ non indifferente, poiché oltre alla corsa tedesca sono in programma Trofeo Matteotti, Gooikse Pijl, GP d’Isbergues e soprattutto Prova a Cronometro Individuale che inaugura i Mondiali di Ciclismo 2021 in quel di Bruges. Dopo lo stop del 2020 imposto dal covid, va di scena una delle corse che negli ultimi anni ha visto prevalere i velocisti. Alexander Kristoff ha vinto quattro delle ultime cinque edizioni ed è alla partenza anche oggi in maglia UAE Team Emirates. Presente anche Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe), ultimo vincitore nel 2019. Ma altri forti velocisti sono attesi a ben figurare. Citiamo fra gli altri Dylan Groenewegen (Team Jumbo Visma), Michael Matthews (Team BikeExchenge), Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious), Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix), Andrè Greipel (Team Israel StartUp Nation) e Christophe Laporte (Team Cofidis). Il percorso è lungo 187.5 km e presenta una parte iniziale e centrale in cui sono inseriti 8 GPM. In particolare sarà il Mammolshain, una salitella nei dintorni di Francoforte lunga poco più di 2 km con una pendenza media dell’8.2%, ad dover essere percorso per quattro volte, l’ultima delle quali a 41 km dall’arrivo. In caso di attacchi da parte di finisseur, le squadre dei velocisti hanno tutto il tempo per recuperare e portare i loro capitani in volata. Dopo la partenza da Eschborn si formava la fuga di cinque ciclisti con il gruppo che lasciava fare. Gli attaccanti erano Luke Durbridge (Team BikeExchange), Erik Resell (Uno-X Pro Cycling Team), Mathias Norsgaard (Team Movistar), Boris Vallée (Team Bingoal Pauwels) e Simone Velasco (Team Gazprom Rusvelo). I cinque di testa iniziavano l’ascesa del Feldberg, primo e più lungo GPM degli otto da scalare, con oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo. Velansco e Durbridge restavano in testa da soli a circa 60 km dall’arrivo. Sulle ultime asperità del Mammolshain rientravano sulla testa della corsa Michael Matthews e Lucas Hamilton (Team BikeExchange), Matteo Fabbro (Team Bora Hansgrohe), Dylan Teuns (Team Bahrain Victorious), Sam Oomen e Mike Teunissen (Team Jumbo Visma), Bem Hermans (Team Israel StartUp Nation), Louis Vervaeke (Team Alpecin Fenix), Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo), Lorenzo Rota e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty Gobert), Damien Touzè (Team AG2R Citroen), Simon Geschke (Team Cofidis) e Cristian Scaroni (Team Gazprom Rusvelo). A 40 km dall’arrivo il vantaggio della testa della corsa sul gruppo era di una quarantina di secondi. Era l’UAE Team Emirates a farsi carico dell’inseguimento in prima persona. A 30 km dall’arrivo il vantaggio del gruppo di testa era sceso a soli 10 secondi. Zimmermann e Scaroni tentavano un contrattacco disperato ma venivano ripresi. Anche Lotto Soudal e Bora Hansgrohe si mettevano a tirare in testa al gruppo ed il vantaggio della coppia al comando era tenuto sotto controllo. Zimmermann e Scaroni venivano infine ripresi a 9 km dall’arrivo. Iniziavano le grandi manovre per la volata con un gruppo forte di una sessantina di unità. Era Jasper Philipsen (Team Fenix Alpecin) a vincere davanti a John Degenkolb (Team Lotto Soudal) ed Alexander Kristoff (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert) al quarto posto e Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe) al quinto posto. Tra i più delusi di oggi c’è sicuramente Dylan Groenewegen che ancora pare in ritardo di condizione non avendo partecipato alla volata perché staccatosi a circa 60 km dall’arrivo.
Giuseppe Scarfone

Jasper Philipsen vince la Classica di Francoforte (foto: Bettini Photo)
MATTEO TRENTIN FA SUO IL TROFEO MATTEOTTI
Matteo Trentin (UAE-Team Emirates) ha vinto il Trofeo Matteotti grazie ad una fuga creata dopo un terzo di corsa. Alle sue spalle si sono piazzati Jhonatan Restrepo (Androni Giocattoli – Sidermec) e Valentin Ferron (Team TotalEnergies).
La 74esima edizione del Trofeo Matteotti si disputava con un circuito a Pescara di 14.5km con un percorso che saliva per tre brevi strappi consecutivi da Tiberi, al Colle Scorrano e quindi Montesilvano Colle. Ognuno di questi strappi non raggiungeva il chilometro di lunghezza, ma la successione di essi si faceva sentire sulle gambe. Questo circuito è stato affrontato tredici volte per un totale di 194 chilometri.
La UAE-Team Emirates era ai nastri della partenza come la squadra da battere avendo al via Matteo Trentin, Diego Ulissi, Rui Costa e Fernando Gaviria, oltre al giovane promettente Alessandro Covi. I principali outsiders erano Marc Soler (Movistar Team), Natnael Tesfatsion e Jefferson Cepeda (Androni Giocattoli – Sidermec), Ander Okamika (Burgos-BH), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè), Luca Wackermann e Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) sempre molto attivo in queste classiche italiane e per la selezione italiana Samuele Battistella e Kristian Sbaragli.
La corsa era subito molto intensa con vari frazionamenti e nel corso del secondo giro si avvantaggiavano 26 corridori, che venivano ripresi dopo non molto, ma il ritmo restava elevatissimo continuando a causare frazionamenti. Nel corso del quinto giro si formava una fuga con Trentin, Covi, Battistella, Valentin Ferron (Team TotalEnergies), Héctor Carretero (Movistar Team), Mattia Bais (Androni Giocattoli – Sidermec), Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Matevž Govekar e Felix Hengelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Si riuscivano ad accodare a questo tentativo anche Jhonatan Restrepo (Androni Giocattoli – Sidermec) e Davide Villella (Movistar Team). EOLO e Movistar erano alcune delle squadre che collaboravano di più in gruppo, ma senza troppo vigore con il vantaggio di questo tentativo che raggiungeva i due minuti superando la metà della corsa, con il gruppo che reagiva negli ultimi cinque giri. Al termine del decimo giro il ritardo scendeva a un minuto e quindici secondi, mentre Trentin attaccava ripetutamente andando a frazionare il gruppo di testa con Battistella, Villella, Zoccarato, Restrepo, Govekar e Ferron a resistere. Nel terzultimo giro il ritardo del gruppo raddoppiava con anche il resto della fuga che finiva oltre al minuto lasciando questi sette atleti contendersi la vittoria. Il gruppo riprendeva parte dei fuggitivi restando comunque attardato di un paio di minuti, mentre Trentin si metteva a fare la selezione nell’ultimo giro con l’attacco decisivo che avveniva sull’ultimo strappo di Montesilvano Colle. Ferron e Restrepo restavano al suo inseguimento, ma andavano inesorabilmente a perdere sia in discesa che negli ultimi chilometri pianeggianti con l’esperto trentino che andava così a conquistare il suo secondo successo nel Trofeo Matteotti. Alle sue spalle era Restrepo a vincere la volata del secondo posto su Ferron.
Carlo Toniatti.

La vittoria di Matteo Trentin al Matteotti (foto Bettini)
18-09-2021
settembre 18, 2021 by Redazione
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SKODA TOUR DE LUXEMBOURG
Il francese David Gaudu (Groupama-FDJ) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Mersch – Lussemburgo, percorrendo 183.7 Km in 4h30′59″, alla media di 40.674 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step) e il connazionale Pierre-Roger Latour (Team TotalEnergies). Miglior italiano Fausto Masnada (Deceuninck-Quick Step), 7°. Almeida si impone in classifica con 46″ sull’elvetico Marc Hirschi (UAE-Team Emirates) e 1′05″ sull’italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step)
PRIMUS CLASSIC
Il francese Florian Sénéchal (Deceuninck-Quick Step) si è imposto nella corsa belga, Brakel – Haacht, percorrendo 197.7 Km in 4h34′05″, alla media di 43.279 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Tosh Van der Sande (Lotto Soudal) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka NextHash), 9° a 1′00″
MEMORIAL MARCO PANTANI
L’italiano Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious) si è imposto nella corsa italiana, Castrocaro Terme e Terra del Sole – Cesenatico, percorrendo 196 Km in 4h50′29″, alla media di 40.484 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-KOMETA) e lo spagnolo Alexander Aranburu Deba (Astana-Premier Tech)
PWZ ZUIDENVELD TOUR
L’olandese Elmar Reinders (Riwal Cycling Team) si è imposto nella corsa olandese, Dalen›Nieuw – Amsterdam, percorrendo 200 Km in 4h23′12″, alla media di 45.593 Km/h. Ha preceduto di 1′17″ il connazionale Daan Van Sintmaartensdijk (VolkerWessels Cycling Team) e di 1′19″ il ceco Richard Habermann (AC Sparta Praha). Nessun italiano in gara
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
Il norvegese Kristoffer Halvorsen (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Dolný Kubín – Považská Bystrica, percorrendo 193.2 Km in 4h28′47″, alla media di 43.128 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange) e lo slovacco Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Miglior italiano Antonio Puppio (Team Qhubeka NextHash). Sagan è il nuovo leader della classifica con 2″ sul colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step) e 5″ sul tedesco Jannik Steimle (Deceuninck-Quick Step). Miglior italiano Fabio Felline (Astana-Premier Tech), 14° a 20″
LIÈGE – BASTOGNE – LIÈGE U23
Il britannico Leo Hayter (Development Team DSM) si è imposto nella corsa belga, Bastogne – Blegny, percorrendo 171.6 Km in 3h59′19″, alla media di 43.022 Km/h. Ha preceduto di 28″ l’olandese Rick Pluimers (Jumbo-Visma DT) e di 33″ il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X DARE DT). Unico italiano in gara Gianmarco Garofoli (Development Team DSM), 65° a 1′56″
TROPHÉE DES GRIMPEUSES VRESSE-SUR-SEMOIS (Donne)
L’olandese Floortje Mackaij (Team DSM) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, Bohan – Vresse-sur-Semois, percorrendo 105.5 Km in 2h58′07″, alla media di 35.539 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Tayler Wiles (Trek-Segafredo) e la neozelandese Ella Harris (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), 7° a 1′45″. La Mackaij si impone in classifica con 10″ sulla Wiles e 31″ sulla Harris. Miglior italiana la Longo Borghini, 8° a 2′20″
PRIMUS CLASSIC, SENECHAL DAVANTI A TUTTI
Florian Sénéchal vince in volata davanti a Van Der Sande e Jasper Stuyven
Pronti via e se ne vanno subito in sei: Romain Combaud (DSM), Bernat Font (EvoPro), Robin Skivild (Uno-X), Gerben Thijssen (Lotto Soudal), Jan-Willem Van Schip (BEAT) e Sebastién Van Poppel (Bingoal Pauwels Sauces WB). La fuga di questo drappello caratterizza la prima parte di corsa raggiungendo un vantaggio massimo di 2’20”, ma il gruppo non lascia mai un margine considerevole di vantaggio e la loro azione si conclude già ai -70 km dal traguardo.
A questo punto iniziano a susseguirsi vari tentativi, fra cui anche un nuovo gruppetto di una decina di unità comprendenti Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step) ma il gruppo di nuovo chiude. Sul pavé ci prova quindi Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step), portandosi a ruota il compagno di squadra Ballerini appena riassorbito, Mathieu van der Poel (Alpecin – Fenix) e Tosh Van der Sande (Lotto Soudal). Terminato il tratto di pavé, dal gruppo evadono anche Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), seguiti dal terzetto Deceuninck in marcatura stretta Zdenek Stybar, Mikkel Honoré e Florian Sénéchal.
Quando ai -20 una foratura toglie dai giochi Van Der Poel, ecco che i Deceuninck iniziano ad attaccare con abile gioco di squadra, riuscendo a lanciare Mikkel Honoré e Florian Sénéchal, seguiti solo da Van der Sande, Clarke e Stuyven. Giunti ai -5 km dal traguardo la coppia biancoblu inizia ad alternare attacchi che però non sortono l’effetto sperato: si giunge così alla volata a ranghi ristretti, dove a vincere è comunque il francese della Deceuninck davanti ad un mai domo Tosh Van Der Sande, mentre chiude il podio Jasper Stuyven.
Per la formazione belga è un vero e proprio trionfo: oltre al vincitore e al quarto classificato ci sono anche altre tre piazzamenti nella top 10 odierna.
Lorenzo Alessandri
@LorenzoAle8

Florian Sénéchal alza le braccia al cielo sul traguardo. Photo Creddit: Getty Images Sport
IL COBRA ONORA IL PIRATA. È DI COLBRELLI LA 18° EDIZIONE DEL MEMORIAL PANTANI
Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) vince in volata la 18° edizione del Memorial Marco Pantani battendo Vincenzo Albanese (Team Eolo Kometa) ed Alex Aranburu (Team Astana) al termine di una corsa frizzante caratterizzata nella prima parte da una fuga di una decina di ciclisti. La preparazione del bresciano, alla prima vittoria in maglia continentale, procede nel migliore dei modi ad una settimana dai Mondiali belgi.
Il Memorial Marco Pantani giunge quest’anno alla sua diciottesima edizione e presenta un percorso lungo 199 km che si snoda sulle strade nei dintorni di Cesena con partenza da Castrocaro Terme ed arrivo a Cesenatico. Dopo i primi 56 km che vedono le impegnative salite di Rocca delle Caminate e Monte Cavallo, si entra nel circuito centrale caratterizzato dalla triplice ascesa di Montevecchio, una salita di poco più di 4 km al 7% di pendenza media. In questa fase, dal km 56 al km 145, si potrebbe così decidere la corsa, anche se il tratto finale di 45 km totalmente piatti potrebbe rimescolare le carte. Una corsa che dovrebbe restare nel solco della tradizione, che ha visto vincere negli scorsi anni ciclisti veloci ma resistenti sulle brevi salite. E’ l’identikit del neo campione europeo Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorius), alla partenza dopo il secondo posto al GP Sabatini. Sono cinque su ventiquattro le formazioni WT alla partenza. Presente anche la Nazionale Italiana con un sestetto che mescola esperienza e freschezza e capitanato da Alessando De Marchi e Kristian Sbaragli. Da segnalare anche la presenza dell’inossidabile Davide Rebellin (Team Work Service Marchiol). Dopo pochi km e con il benestare del gruppo, partiva la fuga di giornata caratterizzata da nove ciclisti: Mattia Bais (Team Androni Giocattoli), Davide Bais ed Hernaiz Santamaria (Team Eolo-Kometa), Fabien Doubey (Team Total Direct Energie), Alessandro Iacchi e Joab Schneiter (Team Vini Zabù), Davide Dapporto (Nazionale Italiana), Nicolas Nesi (Team D’Amico Um Tools) e Francesco Carollo (Team MG.K.Vis Vpm). Nonostante qualche difficoltà nelle prime salite di Rocca delle Caminate e di Monte Cavallo, il gruppetto al comando restava abbastanza compatto e dopo una cinquantina di km aveva aumentato il proprio vantaggio a 4 minuti. All’inizio della prima ascesa lungo la salita di Montevecchio il gruppo inseguiva a 4 minuti mentre Carollo era il primo a staccarsi dal drappello di testa. I fuggitivi restavano in otto. A fare l’andatura in testa al gruppo era l’UAE Team Emirates che poteva contare su ben tre capitani: Fernando Gaviria, Diego Ulissi e Matteo Trentin. Il drappello di testa si riduceva ulteriormente durante la seconda ascesa di Montevecchi. Scollinavano in sei: Santamaria, Mattia e Davide Bais, Doubey, Angulo e Schneiter. Quest’ultimo era vittima di una foratura nella successiva discesa e veniva riassorbito dal gruppo inseguitore, che iniziava la terza scalata di Montevecchio con un ritardo sulla testa della corsa che era ormai inferiore al minuto. Era sempre l’UAE Team Emirates a fare l’andatura e la fuga veniva praticamente ripresa sull’ultima asperità di Longiano, a poco più di 40 km dal termine. Gli ultimi km in pianura non stimolavano gli attacchi isolati di qualche ciclista anche perché l’andatura era molto sostenuta. La Bahrain Victorious prendeva le redini della situazione negli ultimi 2 km e Sonny Colbrelli sprintava alla perfezione ottenendo la prima vittoria in maglia continentale davanti a Vincenzo Albanese (Team Eolo Kometa) ed Alex Aranburu (Team Astana). Chiudevano la top five Matteo Trentin (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Martin Sanz (Team Euskaltel Euskadi) in quinta posizione. Colbrelli bissa il successo ottenuto nel 2014 ed è insieme a Fabio Felline il ciclista più vincente della corsa dedicata al Pirata con due affermazioni. Procede spedito il percorso del ciclista lombardo verso il Mondiale belga nel quale potrebbe avere un ruolo di primordine tra i nazionali italiani.
Giuseppe Scarfone

Con la fresca maglia di campione europeo Colbrelli conquista il Memorial Pantani (foto Bettini)
CATTANEO VOLA CONTRO IL TEMPO, ALMEIDA RITORNA LEADER
Mattia Cattaneo ha ritrovato il feeling nelle prove contro il tempo e si è aggiudicato la quarta tappa dello Skoda-Tour de Luxembourg. Almeida, oggi secondo, è ritornato in vetta alla classifica generale.
Come tradizione le prove contro il tempo inserite nelle corse a tappe, siano esse di pochi giorni o delle classiche tre settimane, hanno sempre una doppia valenza. I passisti di razza che la vivono come la “loro” tappa, mentre gli uomini di classifica la mettono al centro del loro programma per regolare i conti con gli avversari. Oggi il “passista di razza” risponde al nome di Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step) che, come Sacha Modolo (Alpecin-Fenix) ieri, è tornato a riassaporare la goia del successo dopo un lungo “digiuno” iniziato dopo la vittoria al Giro dell’Appennino del 2019.
Per percorrere i 25.4 Km del circuito di Dudelange il bergamasco ha impiegato 2” in meno rispetto al compagno di squadra João Almeida. Il portoghese nella sua personalissima sfida con l’elvetico Marc Hirschi (UAE-Team Emirates) ha avuto la meglio per 47″ ed è così ritornato in vetta alla classifica, dove ora precede lo stesso Hirschi di 43” e Cattaneo di 50”.
La terza piazza della prova odierna è andata a Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo), che ha impiegato 26″ in più dell’italiano. A fare compagnia al danese nella top ten ci sono anche i suoi compagni di squadra Antonio Tiberi e Vincenzo Nibali, rispettivamente nono e decimo.
Domani è prevista l’ultima tappa, la Mersch-Lussemburgo di 183.7 km, movimentata dal solito tracciato vallonato che può aprire a vari scenari di gara.
Mario Prato

Cattaneo viaggia spedito verso la vittoria nella cronometro del Giro del Lussemburgo (Getty Images)
17-09-2021
settembre 17, 2021 by Redazione
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SKODA TOUR DE LUXEMBOURG
L’italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Dudelange, percorrendo 25.4 Km in 30′53″, alla media di 49.347 Km/h. Ha preceduto di 2″ il portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step) e di 26″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo). Almeida è tornato leader della classifica con 43″ sull’elvetico Marc Hirschi (UAE-Team Emirates) e 50″ su Cattaneo
KAMPIOENSCHAP VAN VLAANDEREN
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella corsa belga, circuito di Koolskamp, percorrendo 195.3 Km in 4h11′14″, alla media di 46.642 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) e l’estone Martin Laas (Bora-Hansgrohe). Miglior italiano Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), 4°.
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
Il tedesco Jannik Steimle (Deceuninck-Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Spišské Podhradie – Dolný Kubín, percorrendo 179.7 Km in 4h18′30″, alla media di 41.71 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e il colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Fabio Felline (Astana-Premier Tech), 7°. Hodeg Chagüi è ancora leader della classifica con 3″ su Steimle e 4″ su Sagan. Miglior italiano Felline, 13° a 18″
TROPHÉE DES GRIMPEUSES VRESSE-SUR-SEMOIS (Donne)
La belga Lotte Kopecky (nazionale belga) si è imposta nella prima tappa, Vresse-sur-Semois – Bièvre, percorrendo 132.3 Km in 3h37′14″, alla media di 36.541 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Floortje Mackaij (Team DSM) e Anouska Koster (Team Jumbo-Visma Women). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), 6° a 19″. La Kopecky è la prima leader della classifica con 4″ sulla Mackaij e 6″ sulla Koster. Miglior italiana la Longo Borghini, 6° a 29″