MERLIER, UN BELGA IN PARADISO NEL GIORNO DEL RICORDO DI WEYLANDT

maggio 9, 2021 by Redazione  
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La prima volata del Giro d’Italia sorride a Tim Merlier. Nel giorno in cui ricorre il 10 anniversario della morte di Wouter Weylandt, il belga in forza all’Alpecin-Fenix, al suo esordio assoluto al Giro d’Italia, centra subito il bersaglio grosso a Novara al termine di una volata senza storia in cui ha battuto un buon Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka-Assos) e il redivivo Elia Viviani (Cofidis). Alle loro spalle Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), rientrato proprio ieri alle corse al termine della lunga squalifica dovuta ai fatti dell’ultimo Giro di Polonia, e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Pochi cambiamenti nella classifica generale, che vede sempre in testa Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) con 13″ su Edoardo Affini (Jumbo-Visma) e 16″ su Tobias Foss, altro corridore della Jumbo.

La seconda tappa del Giro, da Stupinigi a Novara per un totale di 179 km, rappresenteva la prima grande occasione per i velocisti. Il percoso, che si articolava attraverso ben 6 province piemontesi, era un lungo piattone interrotto da qualche breve strappetto nell’Astigiano. Su uno di questi, a Montechiaro d’Asti (km 95,2), era posto l’unico gpm di giornata (4 categoria). Gli ultimi 70 km tornavano ad essere completamene piatti fino al traguardo di Novara. L’ultima curva, posta ai 1500 metri, immetteva in un tratto finale non del tutto privo di insidie: un sottopasso a 1 km dal traguardo, una rotonda ai -700m e un’ultima semicurva ai 300m dall’arrivo.

La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di 3 corridori italiani: Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec), Umbergo Marengo (Bardiani-CSF-Faizanè) e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa). Il terzetto è partito poco dopo il via ufficiale e grazie al disinteresse del gruppo è riuscito a guadagnare un margine rassicurante nel giro di poche pedalate: al km 4 il loro vantaggio aveva già superato il limite psicologico del minuto.
Lo scenario è cambiato intorno al km 10, quando gli uomini della Ineos hanno preso decisamente la testa del gruppo con l’intenzione di non lasciare troppo vantaggio alla fuga e il distacco si è così stabilizzato per qualche chilometro intorno ad 2′45”. Nelle fasi successive però i fuggitivi hanno ricominciato a guadagare toccando un vantaggio massimo di 5′15” intorno al km 50. Proprio a quel punto in testa al gruppo hanno fatto capolino Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e alcuni uomini di Alpecin-Fenix e Jumbo-Visma. L’andatura del plotone è aumentata visibilmente e come diretta conseguenza il vantaggio dei tre battistrada è crollato al di sotto dei 3 minuti nel giro di 10 km.

La corsa si è quindi nuovamente stabilizzata con i 3 fuggitivi costretti a difendere un margine per niente rassicurante. Consci del fatto che l’azione non aveva possibilità di giungere al traguardo, i battistrada hanno gestito le forze in vista del gpm di Montechiaro d’Asti che assegnava la prima maglia blu del Giro. Lo sprint è stato vinto da Vincenzo Albanese che ha regalato la prima soddisfazione alla Eolo-Kometa, squadra all’esordio assoluto al Giro d’Italia. Dietro, il gruppo procedeva tranquillamente con un gap ormai inferiore ai 2 minuti.
A 76 km dall’arrivo, proprio Albanese è stato vittima di una foratura che lo ha costretto a perdere contatto dagli altri due fuggitivi e ad essere poi ripreso dal gruppo.
Tagliani e Marengo hanno invece proseguito la loro azione guadagnando addirittura qualche secondo (2′20” ai -70), prima di essere nuovamente riavviciniati dal plotone (1′35” ai -50) che però non era intenzionato a riprendere subito la coppia di testa. E così il duo è riuscito a giocarsi anche il primo traguardo voltante di giornata, posto a Tricerro (a 39,6 km dall’arrivo) e che assegnava punti validi per la maglia ciclamino. Ad avere la meglio è stato Tagliani, mentre poco dietro la volata per la terza posizione veniva vinta da Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) davanti ad Elia Viviani (Cofidis).
I due battistrada sono stati ripresi ai -26 poco prima del secondo traguardo volante, posto a Vercelli e che al contrario del primo assegnava abbuoni per la classifica generale. La volata ha coinvolto direttamente I primi della generale e ha visto prevalere la maglia rosa di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) che così ha conquistato I 3” di abbuono transitando davanti a Remco Evenepoel (Deceunick-Quick Step) e Gianni Moscon (Ineos Grenadiers).

Negli ultimi 20 chilometri si è assistito al solito lavoro di preparazione per la volata che ha coinvolto le formazioni dei principali velocisti: la Lotto-Soudal (con il solito De Gendt protagonista) di Caleb Ewan, l’Alpecin-Fenix per Tim Merlier, la Bora-Hansgrohe per Peter Sagan, la Jumbo-Visma per Dylan Groenewegen e la Cofidis di Elia Viviani.
Una violenta accelerazione di Edoardo Affini ai -2, ha decisamente allungato il gruppo sgretolando i vari treni che si erano appena composti. Ne è così venuto fuori uno sprint decisamente confuso e privo di punti di riferimento. Ai 700 metri dall’arrivo Simone Consonni (Cofidis) si è portato in testa col fine di tenere alta l’andatura con a ruota Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Elia Vivani e Fernando Gaviria. Ai 350 metri, terminato il lavoro di Consonni, è partito proprio Molano, intenzionato a lanciare il compagno Gaviria, ma alla sua ruota vi era Viviani e non il connazionale. Molano si è così rialzato, finendo tra l’altro per ostacolare proprio Gaviria. Dalla ruota di Viviani è invece partito Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Il belga ha guadagnato il centro della sede stradale e si è prodotto in una volata che non ha lasciato scampo ad un ottimo Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka-Assos) e ad Elia Viviani che è riuscito a superare in extremis il rientrante Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma). Alle loro spalle Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e Lawrence Naesen (Ag2r Citroen Team). Chiudono la top ten di giornata Davide Cimolai (Israel Start Up Nation) e un deludente Caleb Ewan (Lotto-Soudal).

Poche variazioni in classifica generale. Filippo Ganna resta in maglia rosa e grazie all’abbuono conquistato al traguardo intermedio porta il suo vantaggio a 13” su Edoardo Affini, 16” su Tobias Foss (Jumbo-Visma) e 20” sulla coppia della Deceuninck-Quick Step formata da Remco Evenepoel e Joao Almeida. Seguono altri due corridori di Deceunick e Jumbo, ovvero Remi Cavagna e Jos Van Emden, entrambi a 21” di ritardo da Ganna.

Domani, la terza tappa porterà i corridori da Biella a Canale al termine di 190 km particolarmente mossi nel finale. I primi 110 km saranno quasi completamente piatti. Dopo lo sprint intermedio di Canelli (km 114) inizierà la prima vera salita di questo Giro, l’ascesa di Piancanelli (3a categoria, 4,9 km al 7,5% di pendenza media). Entrati in provincia di Cuneo, i corridori dovranno affrontare altri due gpm di 4 categoria in rapida successione: Castino (ai -45,5) e Manera (-36,2). Infine, prima del traguardo di Canale, vi sarà un ultimo strappetto, quello di Guarene (2,6 km al 7,1%), posto ad appena 15 km dal traguardo.
E’ probabile un arrivo in volata di una gruppo non eccessivamente folto, ma non sono da escludere colpi di mano e arrivi in solitaria.

Pierpaolo Gnisci

Merlier nel giorno di Weylandt (fonte:Getty Images)

Merlier nel giorno di Weylandt (fonte:Getty Images)

09-05-2021

maggio 9, 2021 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

Il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) si è imposto nella seconda tappa, Stupinigi (Nichelino) – Novara, percorrendo 179 Km in 4h21′09″, alla media di 41.126 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS) ed Elia Viviani (Cofidis, Solutions Crédits). L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora maglia rosa con 13″ sull’italiano Edoardo Affini (Team Jumbo-Visma) e 16″ sul norvegese Tobias Svendsen Foss (Team Jumbo-Visma)

VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

Il francese Élie Gesbert (Team Arkéa Samsic) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Albufeira – Alto do Malhão (Loulè), percorrendo 170.1 Km in 4h10′10″, alla media di 40.797 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese João Pedro Lourenço Rodrigues (W52 / FC Porto) e di 9″ il portoghese Joni Silva Brandão (W52 / FC Porto). Miglior italiano Alessandro Fedeli (DELKO), 33° a 1′41″. Lourenço Rodrigues si impone in classifica con 9″ sul britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e 28″ sul danese Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Mauro Finetto (DELKO), 44° a 17′14″

TOUR DU RWANDA

Lo spagnolo Cristián Rodríguez Martín (Team Total Direct Énergie) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Kigali, percorrendo 75.3 Km in 2h05′06″, alla media di 36.115 Km/h. Ha preceduto di 12″ il canadese James Piccoli (Israel Start-Up Nation) e di 14″ l’eritreo Nahom Zerai (nazionale eritrea). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 50° a 13′59″. Rodríguez Martín si impone in classifica con 17″ su Piccoli e 50″ sullo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling). Bisolti 39° a 28′02″.

SETMANA CICLISTA VALENCIANA (Donne)

La slovena Urška Žigart (Team BikeExchange) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Finestrat – Alicante, percorrendo 114 Km in 3h30′13″, alla media di 32.538 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’italiana Arianna Fidanza (Team BikeExchange) e la spagnola Sheyla Gutiérrez Ruiz (Sheyla Gutiérrez Ruiz). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si impone in classifica con 2′16″ sulla spagnola Margarita Victoria García Cañellas (Alé BTC Ljubljana) e 2′30″ sulla norvegese Katrine Aalerud (Movistar Team). Miglior italiana Debora Silvestri (Top Girls Fassa Bortolo), 4° a 2′31″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): STUPINIGI (Nichelino) – NOVARA

maggio 9, 2021 by Redazione  
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Dopo la cronometro d’apertura entrano in scena in velocisti, chiamata a calcare le assi del palcoscenico di Novara. Finale insidioso con qualche curva che merita attenzione

Il secondo atto in terra di Piemonte del Giro 2021 offrirà il palcoscenico per la prima volta ai velocisti, che in questa edizione della corsa avranno a loro disposizione cinque, massimo sei traguardi in tutto. La prima esibizione destinata ai virtuosi dei finali a 70 Km/h orari arriverà al termine di una frazione che si snoderà tra la spettacolare Palazzina di Caccia di Stupinigi e Novara iniziando con una settantina di chilometri pianeggianti disegnati a sud del capoluogo piemontese, tratto nel quale si toccherà anche il centro di Santena rendendo così omaggio alla figura del conte di Cavour Camillo Benso, uno dei fautori dell’Unità d’Italia, nel secondo centenario della sua morte. Seguirà la “gentile” traversata del Monferrato, circa 40 Km di morbidissime ondulazioni prive di pendenze cattive dove si andranno ad assegnare i primi punti della classifica degli scalatori in cima alla breve salitella di Montechiaro d’Asti, poco meno di 2 Km inclinati al 5.5%. Si riguadagnerà definitivamente la pianura quando al traguardo mancheranno circa 70 Km, poco prima d’affrontare nella zona delle risaie del vercellese uno dei tratti più intensi di questa frazione perché nel volgere di 15 Km si succederanno i due tradizionali traguardi volanti giornalieri: succulento si annuncia in particolare il secondo, perché a Vercelli saranno messi in palio anche secondi d’abbuono validi per la classifica generale e qualche corridore che punta a far bene nella prima parte del Giro potrebbe lanciarsi nella mischia. Per quanto riguarda la terza ed ultima volata di giornata, quella che andrà in scena in Viale Kennedy a Novara, bisognerà fare attenzione alle insidie che caratterizzano l’ultimo chilometro, introdotto da una breve rampetta proprio all’altezza dello striscione della “flamme rouge” e caratterizzato da una rotatoria da superare a 700 metri dal traguardo e da un’ampia curva verso destra che inizia a 300 metri dalla conclusione e che di fatto termine in vista della linea d’arrivo.

Le risaie del vercellese e l’altimetria della seconda tappa  (www.turismo.it)

Le risaie del vercellese e l’altimetria della seconda tappa (www.turismo.it)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Da un estremo all’altro: se Torino, soprattutto in passato quando il traffico consentiva ancora di arrivare spesso nelle grandi metropoli, è stata una delle città più gettonate dalla Corsa Rosa, Novara si colloca in fondo alla classifica. In 112 anni di storia, infatti, all’ombra del San Gaudenzio (la cupola della basilica cittadina, altra opera di quell’Antonelli che è più conosciuto per aver innalzato la Mole torinese) è terminata una sola tappa del Giro, che poi è comunque tornato altre due volte nella cittadina piemontese, in quelle occasioni prescelta come sede di partenza. Accadde nel 1968, quando Vincenzo Torriani ne fece il capolinea della prima tappa, partita da Campione d’Italia (dove il giorno precedente si era disputato il primo cronoprologo della storia del Giro, conquistato dal francese Charly Grosskost) e vinta con sei secondi di vantaggio sul resto del gruppo da Eddy Merckx, che quell’anno proprio in Italia avrebbe fatto sua per la prima volta in carriera la classifica generale di un grande giro. Snobbata dal Giro, Novara s’è ampiamente “consolata” ospitando l’arrivo di diverse edizioni del Giro del Piemonte, l’ultima nel 1991 quando la classica della Gazzetta dello Sport terminò in volata con la vittoria dell’uzbeko Djamolidine Abdoujaparov.

CIAK… SI GIRO

Il secondo dei due traguardi volanti giornalieri è previsto a Vercelli, città dove nel 1961 il genovese Giuliano Montaldo girò la maggior parte delle scene del suo primo film da regista, “Tiro al piccione”, presentato due volte alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, la prima nello stesso anno d’uscita della pellicola e la seconda nel 2019, quando ne è stata proiettata la versione restaurata a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma reintegrando le parti del negativo originale che erano nel tempo si erano danneggiate. Ambientato nel periodo della Repubblica Sociale Italiana, racconta delle vicissitudini di Marco, giovane che decide di arruolarsi tra i repubblichini presentandosi presso la caserma di Vercelli e dalla quale sarà successivamente inviato al fronte. Per le scene vercellesi Montaldo selezionò nove location situate nella cittadina piemontese, ma non cercate qui la caserma, per la quale si preferì girare a Roma, nel complesso di San Michele a Ripa Grande, nel rione Trastevere. In particolare il regista cercava uno scorcio che mostrasse degli edifici in rovina (si voleva che lo spettatore pensasse alle “cicatrici” dei bombardamenti) e lo individuò in uno dei chiostri del monastero di Santa Chiara, che all’epoca delle riprese era stato convertito in alloggio per i senzatetto (si spiegano così i panni stesi che si vedono nel film) e oggi – quando ancora si possono vedere le porzioni “decapitate” dell’edificio – è sede del MAC (Museo Archeologico Città di Vercelli “Luigi Bruzza”).

La scena di Tiro al piccione girata in uno dei chiostri dellex monastero di Santa Chiara a Vercelli (www.davinotti.com)

La scena di "Tiro al piccione" girata in uno dei chiostri dell'ex monastero di Santa Chiara a Vercelli (www.davinotti.com)

Un'altra inquadratura del monastero (www.davinotti.com)

Lo stesso luogo mostrato nel film come appare oggi (www.davinotti.com)

Lo stesso luogo mostrato nel film come appare oggi (www.davinotti.com)

Cliccate qui per scoprire le altre location del film

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/tiro-al-piccione/50012509

METEO GIRO

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Stupinigi (Nichelino) : cielo coperto, 17.3°C, vento debole da NNE (5-6 Km/h), umidità al 59%
Santena (Km 54.6): cielo coperto, 17.7°C, vento debole da NNE (5-6 Km/h), umidità al 58%
Montechiaro d’Asti – GPM (Km 95.2): cielo coperto, 19.4°C, vento debole da NNW (4-5 Km/h), umidità al 51%
Tricerro – Sprint (Km 139.6): cielo coperto, 21.3°C, vento debole da NNE (3 Km/h), umidità al 46%
Novara: cielo coperto, 21.5°C, vento debole da E (2-3 Km/h), umidità al 46%

GLI ORARI DEL GIRO

11.45: inizio diretta su Raisport
12.40: partenza da Stupinigi
13.50: inizio diretta su Eurosport1 (dopo circa 40 Km dalla partenza)
14.00: inizio diretta su Rai2 (dopo circa 50 Km dalla partenza)
15.00-15.15: scollinamento GPM di Montechiaro d’Asti
16.00-16.20: traguardo volante di Tricerro
16.20-16.40: traguardo volante di Vercelli
16.50-17.10: arrivo a Novara

GIROALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo prima tappa, circuito a cronometro di Torino, e prima classifica generale

1° Luis León Sánchez
2° Guy Niv a 3″
3° Filippo Tagliani s.t.
4° Attilio Viviani a 4″
5° Lorenzo Fortunato a 5″

Maglia nera: Filippo Ganna, 184° a 1′37″

STRAFALGAR SQUARE

Pancani: “Limitare i danni pensando alla volata di ieri” (domani)
Ganna: “Abbiamo un piano B, che è anche Pavel”
Garzelli: “Tutti aspettevamo la crono di Almeida”
Televideo RAI: “Edoardo Affini competa il trionfo”

DISCOGIRO

Ti regalerò una rosa (Simone Cristicchi)

08-05-2021

maggio 8, 2021 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Torino, percorrendo 8.6 Km in 8′47″, alla media di 58.748 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Edoardo Affini (Team Jumbo-Visma) e di 13″ il norvegese Tobias Svendsen Foss (Team Jumbo-Visma). Ganna è la prima maglia rosa con 10″ su Affini e 13″ su Svendsen Foss

VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

Il danese Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Lagoa, percorrendo 20.3 Km in 23′52″, alla media di 51.034 Km/h. Ha preceduto di 3″ il portoghese Rafael Ferreira Reis (Efapel) e di 9″ il francese Thomas Benjamin (Groupama – FDJ). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 43° a 2′06″. Il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 12″ sul portoghese João Pedro Lourenço Rodrigues (W52 / FC Porto) e 21″ su Asgreen. Miglior italiano Rosa, 30° a 3′20″

TOUR DU RWANDA

Il colombiano Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli – Sidermec) si è imposto nella settima tappa, cronometro individuale Kigali – Muro di Kigali, percorrendo 4.5 Km in 6′27″, alla media di 41.860 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling) e di 2″ il francese Alan Boileau
(B&B Hotels p/b KTM). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 54° a 54″. Lo spagnolo Cristián Rodríguez Martín (Team Total Direct Énergie) è ancora leader della classifica con 5″ su Restrepo e sul canadese James Piccoli (Israel Start-Up Nation). Bisolti 30° a 14′03″.

SETMANA CICLISTA VALENCIANA (Donne)

La britannica Alice Barnes (Canyon SRAM Racing) si è imposta nella terza tappa, Sagunto – Valencia, percorrendo 120 Km in 2h44′48″, alla media di 43.689 Km/h. Ha preceduto allo sprint la spagnola Sheyla Gutiérrez Ruiz (Sheyla Gutiérrez Ruiz) e l’olandese Mylene De Zoete (NXTG Racing). Miglior italiana Laura Tomasi (Alé BTC Ljubljana), 5a. L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 2′16″ sulla spagnola Margarita Victoria García Cañellas (Alé BTC Ljubljana) e 2′30″ sulla norvegese Katrine Aalerud (Movistar Team). Miglior italiana Debora Silvestri (Top Girls Fassa Bortolo), 5° a 2′31″

GP ECO-STRUCT (Donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella corsa belga, circuito di Wichelen, percorrendo 120 Km in 2h44′48″, alla media di 43.689 Km/h. Ha preceduto allo sprint la danese Susanne Andersen (Team DSM) e la connazionale Amber van der Hulst (Parkhotel Valkenburg). Miglior italiana Simona Alzini (Valcar – Travel & Service), 7° a 1″.

ALL’ALBA DEL GIRO SBOCCIA ANCORA LA ROSA DI GANNA

maggio 8, 2021 by Redazione  
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Il Giro d’Italia ricomincia nello stesso modo in cui si era conclusa l’ultima edizione, ovvero con una vittoria di Filippo Ganna (Ineos Grenadier). Il campione del mondo della specialità ha dominato la breve crono d’apertura di Torino vicendo nettamente davanti al bravissimo Edoardo Affini (Jumbo-Visma) arrivato a 10” da Ganna ed al sorprendente Tobias Foss (Jumbo-Visma) giunto a 12”. Tra gli uomini di classifica molto bene Joao Almeida (Deceunick-Quick Step) arrivato 4° a 17”, il suo compagno Remco Evenepoel 7° a 18” e Alexandre Vlasov (Astana-Premier Tech), 11° a 24” da Ganna. Il corridore di Verbania torna quindi a vestire la maglia rosa al termine della prima tappa, esattamente come avvenuto a Palermo lo scorso anno.

La breve cronometro d’apertura, lunga appena 8,6 km, si articolava interamente nel centro di Torino. Il percorso era sostanzialmente pianeggiate e presentava alcuni lunghi rettilinei favorevoli agli specialisti. La partenza, posta nella splendida Piazza Castello, era seguita da una manciata di curve che culminavano con l’ingresso in Corso San Maurizio. Una volta giunti in riva al Po, la corsa entrava nel Parco del Valentino (intermedio posto davanti al Borgo Medioevale, al km 3,8) che caratterizzava tutto il tratto centrale della tappa e portava la corsa sulla sponda opposta del fiume. Infine, i corridori erano attesi dal lungo rettilineo finale di Corso Moncalieri al termine del quale era posto l’arrivo.

Il via ufficiale del Giro è stato dato alle 14.00 con la partenza del primo corridore, Filippo Tagliani, neoprofessionista in forza all’Androni Giocattoli.
La tappa è stata molto interessante sin dalle battute iniziali. Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare dal giovane David Dekker (Jumbo-Visma) che ha tagliato per primo il traguardo in 9′20” dopo aver ripreso proprio Tagliani, partito un minuto prima del neerlandese. Neanche un minuto dopo, Dekker è stato superato da uno dei favoriti, il belga Victor Campenaerts (Team Qhubeka-Assos) finito davanti al corridore della Jumbo per appena 73 centesimi. I cambi al vertice sono continuati nei minuti successivi grazie prima a Roger Kluge (Lotto-Soudal), che ha chiuso la prova in 9′17”, e poi a Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers) arrivato con 2” di vantaggio sul tedesco.
Lo Spagnolo ha resistito alle buone prove di Nelson Oliveira (Movistar), secondo ad appena 1′93”, e di Alessandro De Marchi (Israel Start Up Nation), 4° ad 3”, ma nulla ha potuto contro la rimonta di Matthias Brandle (Israel Start-Up Nation) che dopo un primo intertempo non eccezionale ha saputo recuperare con gli interessi nel tratto finale chiudendo in 9′09”, con 5” di vantaggio sul Castroviejo.

Poco dopo è arrivato il turno di due degli uomini più attesi del Giro, ovvero Alexandre Vlasov (Astana-Premier Tech), sceso dalla pedana alle 15.14, e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) che ha preso il via un minuto dopo. Il russo è stato autore di una prova maiuscola giungendo a solo 2 secondi da Brandle e candidandosi immediatamente come uno principali aspiranti alla maglia rosa finale. Buono anche il tempo dello ‘Squalo’ che, nonostante la recentissima frattura al polso destro, è riuscito a limitare i danni chiudendo in 9′28”, appena 3 secondi dietro Pello Bilbao (Bahrain-Victorius).
Di lì a poco la leadership di Brandle è stata prima messa in pericolo da Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), secondo a neanche 1” dall’austriaco, e poi è caduta di fronte alla sorprendente prestazione del giovane Tobias Foss (Jumbo-Visma), autore di una eccezionale finale con un tempo di 9′00”. Il numero del norvegese ha fatto subito capire che non sarebbe stato facile batterlo e la conferma è arrivata poco dopo quando ha concluso la prova Remi Cavagna (Deceunick-Quick Step), tra i favoriti della vigilia. Il francese ha condotto un’ottima crono ma si è dovuto accontentare della seconda piazza provvisoria a 5” da Foss.

Le sorprese però non si sono concluse qui. Dopo la buonissima prestazione di Davide Formolo (UAE Team Emirates), che ha concluso in 9′20”, è arrivato infatti l’ennesimo avvicendamento in testa alla classifica, stavolta grazie alla grande prestazione di Edoardo Affini (Jumbo-Visma) che ha saputo fare meglio di 3” rispetto al compagno di squadra Foss, passando in testa alla graduatoria provvisoria.
Il mantovano ha superato indenne gli arrivi di Alex Dowsett (Israel Start Up Nation), giunto con un tempo di 9′14”, e del compagno di squadra Jos Van Emden, 4° a 8” da Affini.
Nel frattempo, hanno preso il via anche molti dei principali favoriti alla vittoria finale. Tra questi il migliore è stato il portoghese Joao Almeida (Deceunick-Quick Step) capace di concludere in 3a posizione con un eccellente 9′04”. Discreta le prove di Egan Bernal (Ineos Grenadiers), arrivato a con un tempo di 9′26”, Simon Yates (Team BikeExchange), che ha concluso in 9′25”, George Bennett (Jumbo-Visma), giunto in 9′28”, e Jai Hindley (Team DSM) che ha fatto segnare un tempo di 9′33” . Male Daniel Martin (Israel Start Up Nation), che non è andato oltre un deludente 9′44” ed Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) autore di un brutto 9′43”.

La lotta per la tappa si è ravvivata solo nel finale con le partenze di Remco Evenepoel (Deceunick-Quick Step), al rientro dopo il pauroso capitombolo all’ultimo Giro di Lombardia, e del Campione del Mondo a cronometro, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). Il giovane fiammingo è partito subito forte, per poi pagare qualcosa nel finale, chiudendo in 9′06”. Ganna ha invece replicato il numero dello scorso anno, quando dominò la crono d’apertura di Palermo, concludendo una straordinaria cronometro con ben 10” di vantaggio su Edoardo Affini.
Nessuno dei corridori che hanno preso il via dopo di lui è riuscito ad inserirsi nella lotta per la tappa: Mikel Landa (Bahrain-Victorius) ha dimostrato ancora una volta che la crono non è la sua specialità, facendo registrare un 9′36”, mentre Romain Bardet (Team DSM) non ha saputo fare meglio (9′39”).

Ganna ha così vinto la sua 5a tappa al Giro d’Italia, la 4a cronometro consecutiva. Ottimo secondo posto per Edoardo Affini (a 10”) che ha regalato all’Italia un’inaspettata doppietta. Alle loro spalle Tobias Foss (a 13”), Joao Almeida (a 17”), Remi Cavagna e Jos Van Emden (a 18”). Chiudono la top ten di giornata (che coincide con la classifica generale) Remco Evenepoel e Max Walscheid (Team Qhubeka-Assos), entrambi arrivati con un distacco di 19”, Matthias Brandle (a 22”) e Gianni Moscon (a 23”).

Domani è in programma la seconda tappa, 179 km da Stupinigi a Novara. Sarà la prima grande occasione per i velocisti. Il percorso infatti prevede solo un gpm di 4a categoria a metà percorso (Montechiaro d’Asti) e tanta pianura.

Pierpaolo Gnisci

Ganna torna in rosa a Torino (fonte: Getty Images)

Ganna torna in rosa a Torino (fonte: Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TORINO – TORINO

maggio 8, 2021 by Redazione  
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Parte il Giro da Torino con una cronometro individuale lunga poco meno di 9 Km. Ecco i segreti della prima tappa, le previsioni del tempo, gli orari di gara e molte altre cose….

Si parte da Torino e, come nelle ultime tre edizioni della Corsa Rosa, sarà una cronometro individuale a dare le mosse al Giro d’Italia, che lo scorso anno mollò gli ormeggi con la strepitosa vittoria di Filippo Ganna a Palermo. Con tutta probabilità sarà ancora il cronoman piemontese a vestire la maglia rosa al termine della frazione d’apertura, anche se difficilmente riuscirà a ripetere la prestazione del 3 ottobre 2020, quando viaggiò a 58.831 Km/h fermandosi a soli 43 metri dalla media record stabilita nel 2001 dal belga Rik Verbrugghe nel prologo di Pescara. Infatti, lo scorso anno una tale velocità fu agevolata dalla lunga discesa iniziale da Monreale mentre dieci anni fa furono la quasi totale assenza di curve e il vento a favore a permettere di stabilire un primato tuttora imbattuto. Negli 8600 metri del tracciato torinese, totalmente pianeggiante, s’incontreranno una ventina di curve che interverranno naturalmente a frenare gli ardori agonistici di Ganna e soci, mentre una variabile che potrebbe dare loro del filo da torcere potrebbe essere rappresentata dal vento. Affrontati i primi 2 Km con il riparo dai palazzi del centro del capoluogo piemontese, tutto il resto del tracciato si snoderà, infatti, in prevalenza lungo le due rive del Po, uno spazio aperto che agevola la marcia del vento, un avversario in più da tenere in conto. In condizioni normali i corridori più veloci dovrebbero impiegare all’incirca nove minuti per completare la tappa, viaggiando a una media che potrebbe anche sfiorare quella fatta registrare a Palermo; in condizioni più sfavorevoli potrebbe rendersi necessario circa un minuto di più di percorrenza e la media potrebbe così “crollare” sensibilmente, anche se dovrebbe comunque superarsi i cinquanta all’ora

Il borgo medievale di Torino visto dal fiume Po e l’altimetria della prima tappa (www.residencetorino.biz)

Il borgo medievale di Torino visto dal fiume Po e l’altimetria della prima tappa (www.residencetorino.biz)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Con la Grande Partenza di quest’anno Torino sale a quota 41, conservando il suo quarto posto e avvicinandosi a Napoli nella speciale classifica delle sedi di tappa del Giro d’Italia, guidata da Milano (89 volte) su Roma (47) e la citata Napoli (42). La prima volta porta la data del 27 maggio 1909, quando vi terminò la penultima tappa del primo Giro d’Italia, vinta proprio dal corridore che s’imporrà nella classifica finale, il varesino Luigi Ganna; l’ultimo traguardo, invece, è stato quello conclusivo dell’edizione2016, terminata con il successo a Torino del tedesco Nikias Arndt, al quale fu assegnata la vittoria a tavolino dopo il declassamento del milanese Giacomo Nizzolo. Quella del 2021 sarà, infine, la terza partenza assoluta dopo quelle tenutesi nel 1961 e nel 2011: nel primo caso si affrontò il primo giorno una tappa in circuito vinta allo sprint dallo spagnolo Miguel Poblet, mentre nel 2011 si disputò tra la Reggia di Venaria Reale e Piazza Vittorio Veneto una cronometro a squadre di quasi 20 Km che terminò con il successo della HTC-Highroad, formazione statunitense che si sciolse proprio al termine di quella stagione.

CIAK… SI GIRO

In questa rubrica, nata dalla collaborazione con il sito www.davinotti.com, vi porteremo alla scoperta di luoghi, celebri e meno celebri, che sono stati immortalati dalla settima arte, quel cinema che proprio a Torino ha un museo espressamente dedicato, ospitato all’interno del suo monumento simbolo, la Mole Antonelliana. Un lungo tratto di questa crono, quasi 2 Km in tutto, si snoderà all’interno del Parco del Valentino, dove i “girini” sfrecceranno accanto all’omonimo castello, residenza che la famiglia Savoia acquistò nel 1564 e alla quale si diede l’attuale aspetto nel secolo successivo, dopo che fu destinata come dono nuziale alla Madama Reale Maria Cristina di Borbone, convolata a nozze con Vittorio Amedeo I di Savoia. Oggi sede del Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino e dal 1997 inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, il Castello del Valentino in diverse occasioni è finito sotto l’occhio della macchina da presa e in un paio di queste si trattava di produzioni internazionali che, tra l’altro, lo “spacciarono” per ben altro: così in Guerra e Pace del 1956 il Valentino divenne il castello prussiano di Tilsit mentre ne I vestiti nuovi dell’imperatore del 2001 (nulla a che vedere con la celebre favola, trattandosi di una storia romanzata degli ultimi giorni di Napoleone) viene addirittura presentato come il parigino Palazzo del Louvre.

Il Castello del Valentino come appare in “Guerra e Pace” (www.davinotti.com)

Il Castello del Valentino come appare in “Guerra e Pace” (www.davinotti.com)

Napoleone, interpretato da Ian Holm, ammira il Valentino finto Louvre ne “I vestiti nuovi dell’imperatore” (www.davinotti.com)

Napoleone, interpretato da Ian Holm, ammira il Valentino finto Louvre ne “I vestiti nuovi dell’imperatore” (www.davinotti.com)

Cliccate qui per scoprire le altre location dei due film

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/guerra-e-pace/50019323

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/i-vestiti-nuovi-dell-imperatore/50012224

METEO GIRO

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Torino – partenza primo corridore : cielo sereno, 19.4°C, vento debole da ENE (8 Km/h), umidità al 33%
Torino – arrivo ultimo corridore: poco nuvoloso, 19.8°C, vento debole da ENE (6 Km/h), umidità al 38%

GLI ORARI DEL GIRO

12.00: inizio diretta su Raisport
13.50: inizio diretta su Eurosport1
14.00: inizio diretta su Rai2 e partenza primo corridore (Filippo Tagliani)
17.03: partenza dell’ultimo corridore (Dries De Bondt)

GIROALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è finito il Giro nel 2020

1° Jonathan Dibben
2° Guy Sagiv a 1′52″
3° Álvaro José Hodeg a 20′12″
4° Marco Mathis a 22′24″
5° Fabio Mazzucco a 25′09″

Maglia nera: Tao Geoghegan Hart, 133° a 6h13′59″

STRAFALGAR SQUARE

A partire da domani in questa rubrica troverete gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della Corsa Rosa

DISCOGIRO

Pronti, Partenza, Via! (Fabri Fibra)

07-05-2021

maggio 7, 2021 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella terza tappa, Faro – Tavira, percorrendo 203.1 Km in 5h02′14″, alla media di 40.32 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e il danese Michael Mørkøv Christensen (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Leonardo Basso (INEOS Grenadiers), 55° a 2″. Il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del portoghese João Pedro Lourenço Rodrigues (W52 / FC Porto) e dello spagnolo Jonathan Lastra Martínez (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 34° a 2′16″

TOUR DU RWANDA

Il francese Pierre Rolland (B&B Hotels p/b KTM) si è imposto nella sesta tappa, Kigali – Mount Kigali, percorrendo 152.6 Km in 3h46′03″, alla media di 40.504 Km/h. Ha preceduto di 50″ il connazionale Alexis Vuillermoz (Team Total Direct Énergie) e di 2′36″ l’olandese Adne van Engelen (Bike Aid). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 16° a 4′09″. Lo spagnolo Cristián Rodríguez Martín (Team Total Direct Énergie) è il nuovo leader della classifica con 7″ sul canadese James Piccoli (Israel Start-Up Nation) e 13″ sul colombiano Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli – Sidermec). Bisolti 30° a 13′17″.

SETMANA CICLISTA VALENCIANA (Donne)

La spagnola Sandra Alonso Domínguez (Bizkaia Durango) si è imposta nella seconda tappa, Castellón de la Plana – Vila-real, percorrendo 130 Km in 3h42′59″, alla media di 34.98 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Sheyla Gutiérrez Ruiz (Sheyla Gutiérrez Ruiz) e l’italiana Arianna Fidanza (Team BikeExchange). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 2′10″ sulla spagnola Margarita Victoria García Cañellas (Alé BTC Ljubljana) e 2′27″ sulla norvegese Katrine Aalerud (Movistar Team). Miglior italiana Debora Silvestri (Top Girls Fassa Bortolo), 4° a 2′31″

GIRO 2021 – I FAVORITI

maggio 7, 2021 by Redazione  
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SIMON YATES: Il britannico ha un conto aperto con il Giro d’Italia; nel 2018 dopo aver dominato in lungo e in largo fino alla diciottesima tappa finì per vedere i suoi sogni di gloria volare via grazie ad un numero portentoso di Chris Froome. Il suo avvicinamento alla Corsa Rosa è stata perfetto e la BikeExchange gli ha costruito un team con gregari affidabili quali Mikel Nieve, Tanel Kangert e un rampante Nick Schultz. POSSIBILITÀ: 30%

EGAN BERNAL: Dopo un 2020 da dimenticare il ciclista della Ineos Grenadiers vuole ritornare ad essere il corridore che ha dominato il Tour de France 2019. Il percorso della Corsa Rosa si adatta alle sue caratteristiche e a meno di cadute o infortuni sarà uno dei protagonisti per la vittoria finale fino alla fine. Nella prima parte di stagione ha corso poco ma con attenzione, avrà al suo fianco gregari come Pavel Sivakov, Ivan Sosa, Jonathan Castrovejo, Gianni Moscon e Filippo Ganna: la Ineos sarà la squadra più attrezzata di tutte. POSSIBILITÀ: 30%

JOÃO ALMEIDA: Il portoghese della Deceuninck – QuickStep è stata una delle più grandi sorprese dell’ultimo Giro d’Italia, cedendo solo nella tappa con arrivo ai laghi di Cancano. Considerando la sua giovane età e il fatto che si trovava al suo primo grande giro da professionista, le attese per Almeida son tante. Al via ci sarà anche il baby fenomeno Remco Evenepoel, compagno di squadra che può rivelarsi un’arma in più o una presenza ingombrante. POSSIBILITÀ: 15%

MIKEL LANDA: Il basco non è ancora riuscito ad imporsi una corsa di tre settimane nonostante le sue grandi qualità di scalatore. La Bahrein McLaren ha puntato molto su di lui e si aspetta un buon risultato al Giro. Uno dei gregari di montagna più affidabili in circolazione come Damiano Caruso sarà la sua ombra, mentre Pello Bilbao gli metterà un po’ di pressione. POSSIBILITÀ: 5%

ROMAIN BARDET: Il transalpino parteciperà a 31 anni al suo primo Giro d’Italia, le attese sono molte anche se sembrerebbe che il meglio è ormai alle spalle. Le sue caratteristiche sono perfette per come è disegnata la corsa, fantasia e coraggio non gli mancano. Chi vorrà vincere la Corsa Rosa dovrà fare i conti con lui. POSSIBILITÀ: 5%

JAI HINDLEY: Questo inizio di stagione è stato un disastro per il giovane australiano del Team DSM. Che si sia concentrato solo ed esclusivamente sul Giro d’Italia o senta la pressione dopo la stupenda prova dello scorso anno, quando perse la Maglia Rosa solo alla cronometro dell’ultimo giorno a Milano? Conoscendo il suo team siamo propensi più alla prima opzione. POSSIBILITÀ: 5%

ALEKSANDER VLASOV: Il russo dell’Astana è un crescendo continuo, i risultati migliorano di anno in anno e un suo exploit alla Corsa Rosa non è da escludere. Il team kazako crede molto in lui e gli ha costruito tutta la squadra attorna, pronto a supportarlo su ogni tipo di terreno. POSSIBILITÀ: 2%

REMCO EVENEPOEL: Dopo il pauroso incidente avvenuto al Giro di Lombardia dello scorso anno il ventunenne fuoriclasse belga si appresterà a correre il suo primo grande giro in carriera. Gli occhi saranno puntati tutti su di lui per vedere se ha ritrovato il passo pre-infortunio e, soprattutto, se ha superato psicologicamente il trauma. Il percorso è duro e faticoso, le tre settimane si faranno sentire e l’essere stato lontanto dalle corse per tanti giorni non lo aiuterà. La classe immensa di questo giovane campione sarà messe a dura prova. POSSIBILITÀ: 2%

PAVEL SIVAKOV: Parte dalla seconda posizione in casa Ineos, dietro ad Egan Bernal. Se il colombiano avrà problemi il russo non avrà esitazioni a giocarsi tutte le sue carte per un piazzamento di prestigio. Ricordiamo il nono posto di due anni fa, conseguitoa soli ventidue anni. POSSIBILITÀ: 2%

DAVIDE FORMOLO: Il corridore della UAE – Team Emirates avrà i gradi di capitano in una Corsa Rosa che si addice perfettamente alle sue caratteristiche. In passato è risucito a centrare a fatica due decimi posti in classifica generale finale, ma a 28 anni è ora che faccia quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui, ora o mai più. POSSIBILITÀ: 1%

VINCENZO NIBALI: Il Giro d’Italia dell’anno scorso ha dato un segnale forte e deciso nei confronti del siciliano. L’età passa per tutti, anche per i campioni come lui, mentre la gioventù cresce e anche bene. Alla Tirreno-Adriatico il gap coi giovani rampanti si è dimostrato ancora netto, poi l’infortunio causato da una caduta ha fernato la sua marcia d’avvicinamento alla Corsa Rosa: una sua affermazione al Giro d’Italia sembra ancora più improbabile, ma trattandosi dello “Squalo” mai dire mai. POSSIBILITÀ: 1%

PELLO BILBAO: Il secondo posto al Tour of the Alps è un segnale forte al suo team in vista del Giro d’Italia. Lo spagnolo farà la sua corsa e cercherà di migliorare le sue ultime prestazioni. POSSIBILITÀ: 1%

GIULIO CICCONE: Superati i problemi fisici, per l’abruzzese è arrivato il momento di mostrare a tutti le sue qualità in ottica classifica generale. I presupposti per far bene ci sono tutti, anche se per il podio la concorrenza è tanta e di qualità. POSSIBILITÀ: 1%

MARC SOLER: Il ventisettenne catalano sarà il capitano della Movistar. In poche occasioni ha mostrato qualità tali da poter pensare ad un suo exploit in ottica podio della classifica generale, però il Giro è il Giro e le insidie della strada sono tali che tutto può succedere. POSSIBILITÀ: 1%

EMANUEL BUCHMANN: Nella sua carriera decennale vederlo trionfare al Giro sarebbe una grande sorpresa, ma nulla è da escludere. Il tedesco, se riesce a evitare le insidie delle prime due settimane, con la sua regolarità in salita potrà dar fastidio a molti pretendenti alla Maglia Rosa. POSSIBILITÀ: 1%

MATTEO FABBRO : Il friuliano della Bora Hansgrohe in questi ultimi due anni ha avuto un’ottima crescita, lenta ma costante. All’ultima Tirreno-Adriatico ha dimostrato di essere abbastanza pericoloso quando la strada sale. Da vedere se lavorerà per Buchmann o se i due faranno corsa parallela. POSSIBILITÀ: 1%

Luigi Giglio

Il Trofeo Senza Fine (Getty Images Sport)

Il Trofeo Senza Fine (Getty Images Sport)

06-05-2021

maggio 6, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

Il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) si è imposto nella seconda tappa, Sagres – Alto da Fóia (Monchique), percorrendo 182.8 Km in 4h48′43″, alla media di 37.989 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese João Pedro Lourenço Rodrigues (W52 / FC Porto) e lo spagnolo Jonathan Lastra Martínez (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 38° a 2′16″. Hayter è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Lourenço Rodrigues e Lastra Martínez. Miglior italiano Rosa, 34° a 2′16″

TOUR DU RWANDA

Il francese Alan Boileau (B&B Hotels p/b KTM) si è imposto nella quinta tappa, Nyagatare – Kigali (Kimironko), percorrendo 149.3 Km in 3h28′45″, alla media di 42.913 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Alexis Vuillermoz (Team Total Direct Énergie) e di 2″ l’eritreo Metkel Eyob (Terengganu Cycling Team). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 15° a 22″. Eyob è il nuovo leader della classifica con 2″ sullo spagnolo Cristián Rodríguez Martín (Team Total Direct Énergie) e 4″ sullo statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling). Bisolti 37° a 12′10″.

SETMANA CICLISTA VALENCIANA (Donne)

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Barxeta – Gandía, percorrendo 124 Km in 3h21′02″, alla media di 37.307 Km/h. Ha preceduto di 2′06″ la spagnola Margarita Victoria García Cañellas (Alé BTC Ljubljana) e di 2′21″ la norvegese Katrine Aalerud (Movistar Team). Miglior italiana Letizia Borghesi (Aromitalia – Basso Bikes – Vaiano), 4° a 2′21″. La Van Vleuten è la prima leader della classifica con 2′10″ sulla García Cañellas e 2′27″ sulla Aalerud. Miglior italiana la Borghesi, 4° a 2′31″

05-05-2021

maggio 5, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Lagos – Portimão, percorrendo 123.9 Km in 3h13′47″, alla media di 38.362 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e lo spagnolo Jon Aberasturi Izaga (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Alessandro Fedeli (DELKO), 31°. Bennett è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Van Poppel e Aberasturi Izaga. Miglior italiano Fedeli, 31°

TOUR DU RWANDA

Il francese Valentin Ferron (Team Total Direct Énergie) si è imposto nella quarta tappa, Kigali – Musanze, percorrendo 123.9 Km in 3h13′47″, alla media di 38.362 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pierre Rolland (B&B Hotels p/b KTM) e di 4″ il ruandese Eric Manizabayo (Benediction Ignite). Unico italiano in gara Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli – Sidermec), 52° a 5′22″. Il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín) è tornato leader della classifica con lo stesso tempo dello statunitense Alex Hoehn (Wildlife Generation Pro Cycling) e del connazionale Jhonatan Restrepo Valencia (Androni Giocattoli – Sidermec). Bisolti 39° a 11′50″.

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