18-06-2012

giugno 19, 2012 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Edson Calderon Erazo (472 Colombia) si è imposto nella sesta tappa, Cali – Popayan, percorrendo 133 Km in 2h55′02″, alla media di 45,591 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Peña e Laverde. Miglior italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named), 134° a 20′30″. Il colombiano Alejandro Ramirez Calderon (Gobernacion De Antioquia Indeportes Antioquia) è il nuovo leader della classifica, con 6″ e 22″ sui connazionali Montenegro e Peña. Miglior italiano Zanotti, 151° a 1h07′08″.

GIRO NOSTRUM – 21a TAPPA: DESIO – MILANO (cronometro)

giugno 18, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Il Giro targato ilciclismo.it è arrivato alla sua ultima fatica, una crono di 46 Km che muoverà da Desio, paese natale di Pio XI, il “papa alpinista”. Percorso filante, un po’ meno nella prima parte, gli scalatori dovranno stringere i denti per non perdere il vantaggio acquisito in montagna. Nel finale passaggio in Via Petrella, davanti alla sede centrale del CAI, e quindi epilogo in Piazza Duomo.

Mauro Facoltosi

21a

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

12a tappa: Volterra – Marina di Pietrasanta

13a tappa: Levanto – Millesimo

14a tappa: Verzuolo – Colle del Nivolet

15a tappa: Valle Mosso – Courmayeur

16a tappa: Bergamo – Chiesa in Valmalenco (San Giuseppe)

17a tappa: Teglio (Valtellina) – Gardaland (Castelnuovo del Garda)

18a tappa: Trento – Bolzano

19a tappa: Bolzano – Merano

20a tappa: Naturno – Valfurva / Ghiacciaio dei Forni

ULTIMA A POZZO, MAGLIA ROSA A DOMBROWSKI

giugno 18, 2012 by Redazione  
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Mattia Pozzo, ultimo “superstite” della Viris Maserati in gara, vince la volata dell’ultima tappa del GiroBio ’12. Dopo l’impresa di ieri sul Gavia, Dombrowski mantiene la maglia rosa conquistando la classifica generale finale.

Foto copertina: l’ultima volata del GiroBio 2012 (www.girobio.com)

Oggi si è conclusa l’edizione 2012 del GiroBio, il Giro d’Italia dedicato agli Under 23. La classifica generale era già stata delineata nella tappa di ieri, giorno dell’attesissimo arrivo sul Gavia, dove Dombrowski, con una grande azione, si era ripreso la maglia rosa, adesso definitivamente, a meno di cadute o imprevisti imponderabili nella passerella di oggi. Passerella che si è chiusa con una grande vittoria di un italiano: è Mattia Pozzo, unico rimasto in corsa della formazione Viris Maserati, a vincere la volata nell’arrivo di Asiago. Pozzo ha compiuto uno sprint magistrale, uscendo a tutta dall’ultima curva a 270 metri dall’arrivo e riuscendo a tenersi alle spalle il padovano Marco Benfatto e Antonino Puccio.
Ma Pozzo non è l’unico a festeggiare: Joe Dombrowski si gode la passerella conclusiva e una volta transitato il traguardo può finalmente fare festa, ormai nessuno può più sfilargli la maglia rosa. Alle sue spalle, con un pizzico di delusione si piazza Fabio Aru della Palazzago Elledent, secondo in classifica finale ma senza mai un vero sussulto, mentre terzo conclude un ottimo Pierre Paolo Penasa.
Appuntamento all’anno prossimo per il GiroBio 2013.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

17-06-2012

giugno 18, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
L’estone Tanel Kangert (Pro Team Astana) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Näfels-Lintharena – Sörenberg, percorrendo 215,8 Km in 5h54′22″, alla media di 36,538 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Roy e di 31″ l’italiano Matteo Montaguti (AG2R La Mondial). In classifica si impone il portoghese Rui Alberto Faria Da Costa (Movistar Team) con 14″ sul lussemburghese Frank Schleck e 21″ sullo statunitense Leipheimer. Miglior italiano Giampaolo Caruso (Katusha Team), 21° a 10′28″.

GIRO CICLISTICO D’ITALIA (GIROBIO)
L’italiano Mattia Pozzo (Viris Maserati) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Asiago, percorrendo 123 Km in 2h47′10″, alla media di 44,147 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Marco Benfatto (Team Idea 2010) e Antonino Puccio (Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno). In classifica si impone lo statunitense Joseph Lloyd Dombrowski (Bontrager Trek Livestrong Team) è con 25″ e 1′10″ sugli italiani Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica) e Pierre Paolo Penasa (Zalf Désirée Fior)

ROUTE DU SUD – LA DÉPÊCHE DU MIDI
L’italiano Manuel Belletti (AG2R La Mondiale) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Saint-Gaudens, percorrendo 133,4 Km in 3h09′31″, alla media di 42,233 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Poulhiès e lo spagnolo Lobato del Valle. In classifica si impone il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar Team) con 48″ e 3′55″ sui francesi Dupont e Charteau. Miglior italiano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli – Venezuela),, 8° a 8′22″

TOUR DE BEAUCE (Canada)
Il canadese Bruno Langlois (Garneau-Quebecor-Norton Rose) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Ville de St-Georges, percorrendo 125 Km in 3h05′58″, alla media di 40.330 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Cooper e di 21″ il tedesco Friedemann. Miglior italiano Davide Frattini Unitedhealthcare Pro Cycling Team), 40° a 7′02″. In classifica si impone il canadese Rory Sutherland (Unitedhealthcare Pro Cycling Team) con 19″ e 43″ sui connazionali Houle e Meier. Miglior italiano Frattini, 43° a 21′01″.

TOUR DE SERBIE
L’argentino Maximiliano Ariel Richeze (Team Nippo) si è imposto anche nella sesta ed ultima tappa, Sremska Mitrovica – Beograd, percorrendo 77,8 Km in 1h50′04″, alla media di 42,410 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Roberto Cesaro (Meridiana Kamen Team) e il russo Rudaskov. In classifica si impone i tedesco Stefan Schumacher (Christina Watches – Onfone) conserva la testa della corsa con 16″ e 33″ sui russi Rudaskov e Prishpetniy. Miglior italiano Fortunato Baliani (Team Nippo), 9° a 1′19″.

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Juan Pablo Forero Carreño (Colombia – Coldeportes) si è imposto nella quinta tappa, Armenia – Calì, percorrendo 190 Km in 4h00′07″, alla media di 47,477 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Salas Atehortua e Romero Corredor. Miglior italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named), 4°. Il colombiano Felix Cárdenas Ravalo (GW-Shimano-Chec-Edeq-Envía) ha conservato la testa della classifica, con 22″ e 33″ sui connazionali Duarte Arevalo e Ramírez Calderón. Miglior italiano Zanotti, 153° a 47′36″.

STER ZLM TOER – GP JAN VAN HEESWIJK
Il tedesco Marcel Kittel (Argos – Shimano) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Schijndel – Boxtel, percorrendo 163,5 Km in 3h35′54″, alla media di 45,438 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Renshaw e il belga Roelandts. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Radioshack – Nissan), 15°. In classifica si impone il britannico Mark Cavendish (Sky Procycling) con 8″ sull’olandese Boom e 14″ su Roelandts. Miglior italiano Nizzolo, 5° a 18″.

TOUR DE SLOVENIE
Lo sloveno Kristijan Koren (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Lubiana, percorrendo 17,8 Km in 20′31″ alla media di 52,055 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Adriano Malori (Lampre – ISD) e di 17″ il sudafricano Impey. In classifica si impone lo sloveno Janez Brajkovic (Astana Pro Team) con 6″ sull’italiano Domenico Pozzovivo (Colnago – CSF Inox) e 1′16″ su Koren.

BOUCLE DE LA MAYENNE
Il francese Morgan Kneisky (Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Montsûrs – Laval, percorrendo 166 Km in 3h40′50″, alla media di 40,318 Km/h. Ha preceduto di 4″ e 6″ i connazionali Lemoine e Perrichon. Miglior italiano Matteo Pelucchi (Team Europcar), 26° a 15″. In classifica si impone il francese Laurent Pichon (Bretagne – Schuller), con 4″ sul belga Sijmens e 13″ sul moldavo Pliuschin. Miglior italiano Eugenio Alafaci (Leopard Trek Continental Team), 35° a 1′18″.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE
Il tedesco David Rösch (Atlas Personal – Jakroo) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Bessans – Mont-Cenis, percorrendo 133 Km in 4h00′47″, alla media di 33,142 Km/h. Ha preceduto di 35″ il francese Barguil e di 1′06″ il belga Bekaert. In classifica si impone il francese Stéphane Rossetto (C.C. Nogent sur Oise), con 24″ e 1′15″ sui connazionali Barguil e Barbas.

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)
L’austriaco Riccardo Zoidl (RC Arbö Wels Gourmetfein) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Altmünster – St. Georgen im Attergau, percorrendo 140,8 Km in 3h36′15″, alla media di 39,066 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Schrangl e il namibiano Hoffmann. L’unico italiano in gara, Manuel Hillebrand, non ha finito la corsa. In classifica si impone lo sloveno Robert Vrecer (Team Vorarlberg), con 55″ e 1′40″ sugli austriaci Schöffmann e Zoidl.

POLYGON TOUR DE JAKARTA
Il filippino Chris Joven si è imposto nella corsa indonesiana percorrendo 147 Km in 3h31′15″, alla media di 41,751 Km/h. Ha preceduto di 2″ e 12″ gli indonesiani Fitrianto e Rastra.

FLÈCHE ARDENNAISE
Il francese Clément Lhotellerie (Colba – Superano Ham) si è imposto nella corsa belga, circuito di Herve, percorrendo 180,4 Km in 4h34′25″, alla media di 39,443 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Janssens e di 12″ il belga Helven

RUI COSTA RE DELLO SVIZZERA

giugno 17, 2012 by Redazione  
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Un percorso di tappa discutibile e un gran lavoro di Valverde permettono a Rui Alberto Faria Da Costa di diventare il primo portoghese a vincere il Giro di Svizzera. Frank Schleck fa il vuoto sulla salita più impegnativa di giornata, ma deve rialzarsi a fine discesa non avendo trovato compagni d’avventura. L’estone Kangert vince in volata su Roy al termine di una lunga fuga, mentre Matteo Montaguti conquista la maglia verde.

Foto copertina: Rui Costa esulta sul traguardo di Sörenberg, il Tour de Suisse 2012 è suo (foto Reuters)

Nella nona e ultima tappa del Tour de Suisse, da Näfels-Lintharena a Sörenberg per 216 Km, Frank Schleck ha dimostrato nuovamente di essere nettamente il più forte in salita, ma ciò non è bastato per permettergli di rivincere la corsa a tappe elvetica (già conquistata nel 2010). I due colli hors-categorie erano infatti troppo lontani dal traguardo e la salita finale s’è rivelata ancora più facile del previsto, facendo in modo che si realizzassero le previsioni di un arrivo compatto degli uomini migliori in classifica.
La corsa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di cinque uomini, scattati al Km 41: Tanel Kangert (Astana), Brent Bookwalter (BMC), Kris Boeckmans (Vacansoleil), Matteo Montaguti (AG2R) e Jérémy Roy (FDJ-BigMat). Il gruppo, tirato soprattutto dalla RadioShack, lascia fare e i fuggitivi prendono il largo, arrivando ad avere oltre 13’30’’ di vantaggio e permettendo all’estone Kangert di essere anche maglia gialla virtuale. Mentre il nostro Montaguti fa incetta di punti per la maglia verde del migliore scalatore, transitando per primo sia sul Rengg (GPM di seconda categoria) che sul Glaubenbielen (HC) e sul Glaubenberg (HC), Boeckmans perde le code dei compagni d’avventura già all’inizio della seconda salita di giornata.
L’unica emozione del Glaubenbielen avviene in discesa, dove Leipheimer (Omega-QuickStep) fa un dritto ad una curva, senza riportare danni e riuscendo a rientrare aiutato dai compagni. La corsa si infiamma invece sul Glaubenberg, dove la RadioShack fa il forcing in favore del suo capitano. Il primo a scattare è Mikel Nieve (Euskaltel), ma la differenza è fatta da Frank Schleck quando rilancia: provano a resistere lo spagnolo e Tom Danielson (Garmin), che restano a bagnomaria. Il lussemburghese guadagna subito diversi secondi con apparente facilità, ma sembra indeciso sul da farsi: dalla vetta del GPM mancano infatti ancora 40 Km al traguardo, senza altre vere salite, e preferirebbe certo avere un compagno d’avventura. Schleck prova ad insistere, mentre il gruppo maglia gialla si assottiglia fino a comprendere i soli Faria Da Costa, Valverde, Nieve, Leipheimer e Gesink, con sempre l’olandese a tirare per contenere il distacco.
Il GPM viene conquistato da Montaguti su Kangert e Roy, mentre Bookwalter aveva ceduto terreno già a 5 Km dalla vetta. Schleck transita con un vantaggio di 27’ su Danielson e 52’ sul gruppetto maglia gialla, su cui è rientrato Nicholas Roche (AG2R) e su cui rientreranno presto in discesa diversi altri uomini, compresi Kreuziger (Astana), Sörensen (Saxo) e Frank (BMC). Il corridore della RadioSchack, a cui non può essere rinfacciata quest’oggi la mancanza di coraggio, decide così di rialzarsi e viene riassorbito dal gruppo, diventato di 17 unità, quando mancano 22 Km. Si ha ora una fase di studio con conseguente rallentamento e i fuggitivi ne approfittano per mettere al sicuro la loro possibilità di giocarsi la tappa, mentre alle loro spalle prova un’azione solitaria Chris Sörensen e quindi un terzetto composto da Steven Kruijswijk (Rabobank), Thomas Frank e Robert Kiserlovski (Astana). La situazione tattica diventa pericolosa per Faria Da Costa, in quanto Kruikswijk ha poco più di un minuto di distacco nella classifica generale, e così è Alejandro Valverde che si deve incaricare dell’inseguimento: proprio il grande lavoro dello spagnolo permette alla Movistar di difendere la leadership, perché l’ultima ascesa a Sörenberg si rivela in realtà solamente una serie di falsopiani, dove è impossibile fare la differenza e nessuno perde contatto.
Quando mancano 5 Km Roy scatta per tentare di conquistare la tappa: risponde bene Kangert, mentre alza bandiera bianca Montaguti, che si consola con la conquista della maglia verde. L’estone dell’Astana prova un allungo nell’ultimo chilometro, ma il francese, pur rientrato, commette l’errore di passare in prima ruota e di lanciare troppo lungo la volata, venendo saltato facilmente da Tanel Kangert, al successo più importante della carriera. Il nostro Montaguti chiude terzo a 30’, mentre tutti i migliori arrivano praticamente assieme a 1’46’’ (i quattro contrattaccanti) e a 1’48’’ (Schleck e tutti gli altri).
Il Tour de Suisse 2012 va così a Rui Alberto Faria Da Costa, portoghese ventiseienne rivelatosi durante questa settimana in tutte le sue potenzialità. Deve accontentarsi del secondo posto, distanziato di soli 14’’, un intraprendente Frank Schleck, che non ha però rimpianti ed esce comunque confortato da questa corsa. Il vincitore uscente Levi Leipheimer, apparso più brillante in salita che a cronometro, si conferma sul podio (21’’), lasciandone appena fuori Robert Gesink (25’’) e Mikel Nieve (40’’). Lontanissimi gli italiani, con Giampaolo Caruso (Katusha) il migliore in 21^ posizione a10’28’’. La maglia a punti viene portata a casa dal fenomenale Peter Sagan (Liquigas), mentre la caratteristica maglia del miglior svizzero è appannaggio di Thomas Frank (BMC).

Giorgio Vedovati

GIRO NOSTRUM – 20a TAPPA: NATURNO – VALFURVA / GHIACCIAIO DEI FORNI

giugno 17, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

E’ la tappa regina di questa edizione, che in un solo giorno propone un tris d’ascese inedito: Stelvio, Mortirolo (da Grosio, però) e Gavia. “Dulcis in fundo” l’ascesa sopra Santa Caterina, al termine d’una tappa che presenterà il “chilometro 0″ ai piedi del castello di Reinhold Messner e che si chiuderà nel paese di Achille Compagnoni. Infatti, se lo Stelvio sarà Cima Coppi, il Gavia è stato ribattezzato “Cima K2″.

Mauro Facoltosi

tabella di marcia 20a tappa

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

12a tappa: Volterra – Marina di Pietrasanta

13a tappa: Levanto – Millesimo

14a tappa: Verzuolo – Colle del Nivolet

15a tappa: Valle Mosso – Courmayeur

16a tappa: Bergamo – Chiesa in Valmalenco (San Giuseppe)

17a tappa: Teglio (Valtellina) – Gardaland (Castelnuovo del Garda)

18a tappa: Trento – Bolzano

19a tappa: Bolzano – Merano

16-06-2012

giugno 17, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
L’elvetico Michael Albasini (Orica GreenEdge Cycling Team) si è imposto nell’ottava tappa, Bischofszell – Arosa, percorrendo 148,2 Km in 3h45′39″, alla media di 39,406 Km/h. Ha preceduto di 1′15″ lo spagnolo Nieve Ituralde e lo statunitense Leipheimer. Miglior italiano Giampaolo Caruso (Katusha Team), 12° a 2′05″. Il portoghese Rui Alberto Faria Da Costa (Movistar Team) ha conservato la testa della classifica con 14″ sul lussemburghese Frank Schleck e 21″ su Leipheimer. Miglior italiano Caruso, 20° a 3′27″.

GIRO CICLISTICO D’ITALIA (GIROBIO)
Lo statunitense Joseph Lloyd Dombrowski (Bontrager Trek Livestrong Team) si è imposto nell’ottava tappa, Rovereto – Passo Gavia, percorrendo 168,2 Km in 5h24′42″, alla media di 31,081 Km/h. Ha preceduto di 43″ e 2′55″ gli italiani Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica) e Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone). Dombrowski è il nuovo leader della classifica con 25″ e 1′10″ sugli italiani Aru e Pierre Paolo Penasa (Zalf Désirée Fior)

SETTIMANA TRICOLORE
Dispute le prime gare a cronometro. Titoli per Filippo Ganna (Pedale Ossolano, cat. allievi), Silvia Persico (Valcar PBM, cat. allieve), Stella Riverditi (Forno d’Asolo-Colavita, cat. juniores femminile) e Nicola Da Dalt (Cieffe Banca della Marca, cat. juniores maschile). Nella categoria hand-bike si segnala, tra gli altri, il titolo conquistato da Alessandro Zanardi (GSC Giambenini).

ROUTE DU SUD – LA DÉPÊCHE DU MIDI
Il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Trie sur Baïse – Arras-en-Lavedan, percorrendo 204,6 Km in 6h07′46″, alla media di 33,380 Km/h. Ha preceduto di 1′11″ e 3′49″ i francesi Dupont e Charteau. Miglior italiano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli – Venezuela), 8° a 8′39″. Quintana Rojas è il nuovo leader della classifica, con 53″su Dupont e 3′55″ su Charteau. Miglior italiano Chiarini, 8° a 8′27″

TOUR DE BEAUCE (Canada)
Il norvegese Vegard Stake Laengen (Team Type 1 Sanofi) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Ville de Québec, percorrendo 125 Km in 2h59′27″, alla media di 41,794 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Hampton e di 2″ il britannico Holohan. Miglior italiano Daniele Callegarin (Team Type 1 Sanofi), 26° a 41″. Il canadese Rory Sutherland (Unitedhealthcare Pro Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 19″ e 43″ sui canadesi Houle e Meier. Miglior italiano Callegarin, 43° a 12′42″.

TOUR DE SERBIE
L’argentino Maximiliano Ariel Richeze (Team Nippo) si è imposto nella quinta tappa, Milici – Ruma, percorrendo 154 Km in 3h34′48″, alla media di 43,016 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team) e il serbo Stevic. Il tedesco Stefan Schumacher (Christina Watches – Onfone) conserva la testa della corsa con 20″ e 33″ sui russi Rudaskov e Prishpetniy. Miglior italiano Balliani, 9° a 1′19″.

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Félix Rafael Cárdenas Ravalo (Gw Shimano-Chec-Envia) si è imposto anche nella quarta tappa,Ibague – Armenia, percorrendo 130,2 Km in 3h10′42″, alla media di 40,964 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Ramírez Calderón e Duarte Arevalo. Miglior italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named), 154° a 29′35″. Cárdenas Ravalo ha conservato la testa della classifica, con 22″ e 33″ sui connazionali Duarte Arevalo e Ramírez Calderón. Miglior italiano Zanotti, 151° a 47′36″.

STER ZLM TOER – GP JAN VAN HEESWIJK
L’olandese Lars Boom (Rabobank Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Verviers – La Gileppe (Jalhay), percorrendo 184 Km in 4h52′46″, alla media di 37,709 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Sky Procycling) e lo spagnolo Flecha Giannoni. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Radioshack – Nissan), 5°. Cavendish ha conservato la testa della classifica, con 8″ su Boom e 14″ su Flecha Giannoni. Miglior italiano Nizzolo, 4° a 18″.

TOUR DE SLOVENIE
L’italiano Domenico Pozzovivo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella terza tappa, Ivančna Gorica – Škofja Loka, percorrendo 219 Km in 5h46′21″ alla media di 37,938 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Brajkovic e di 1′47″ lo sloveno Koren. Pozzovivo è il nuovo leader della classifica, con 4″ su Brajkovic e 1′53″ sull’italiano Daniele Ratto (Liquigas – Cannondale)

BOUCLE DE LA MAYENNE
Il belga Nico Sijmens (Cofidis, le Crédit en Ligne) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Villaines-la-Juhel, percorrendo 173 Km in 4h17′27″, alla media di 40,318 Km/h. Ha preceduto allo sprint il moldavo Pliuschin e di 3″ il francese Laurent Pichon (Bretagne – Schuller). Miglior italiano Eugenio Alafaci (Leopard Trek Continental Team), 26° a 57″. Pichon è il nuovo leader della classifica, con 4″ su Sijmens e 13″ su Pliuschin. Miglior italiano Alafaci, 42° a 1′19″.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE
Il francese Warren Barguil si è imposto nella seconda tappa, Vitam de Neydens – Bourg Saint Maurice, percorrendo 161,4 Km in 4h31′18″, alla media di 35,694 Km/h. Ha preceduto di 1′45″ l’elvetico Schelling e il sudafricano Meintjes. Il francese Stéphane Rossetto (C.C. Nogent sur Oise) ha conservato la testa della della classifica, con 44″ e 1′04″ sui connazionali Barbas e Barguil.

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)
Il tedesco Fabian Schnaidt (Team Specialized Concept Store) si è imposto nella seconda tappa, Wels – Altheim, percorrendo 191,5 Km in 4h41′09″, alla media di 40,868 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Radochla e Fiedler. Unico italiano in gara Manuel Hillebrand, 26°. Lo sloveno Robert Vrecer (Team Vorarlberg) ha conservato la testa della classifica, con 45″ e 1′47″ sugli austriaci Schöffmann e Zoidl. Hillebrand, 65° a 14′54″.

VIA CON LE CRONO AI TRICOLORI

giugno 16, 2012 by Redazione  
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Dopo aver visto le hand-bike, con la vittoria, tra gli altri, di Alex Zanardi, nella seconda giornata a Caldonazzo scendono in strada paralimpici, juniores e ancora le hand-bike per la prova a cronometro.

Foto copertina: l’esultanza di Da Dalt, campione italiano a cronometro per la categoria juniores, sul traguardo di Caldonazzo (www.settimanatricolore2012.it)

Dopo la gara in linea delle hand-bike, tenutasi nella giornata di ieri su un percorso di 42,80 km lungo le strade di Caldonazzo, con le vittorie assolute di Alex Zanardi (Men H4) e Francesca Fenocchio (Women H2), e quelle di categoria di Mazzone (MH1), Cecchetto (MH2), Achenzo (MH3), Amadeo (WH1) e Corazzin (WH3), oggi si sono tenute le prove a cronometro delle stesse hand-bike, dei paralimpici e per le categorie juniores e allievi.

Per la prova a cronometro delle hand-bike si sono ripetuti Zanardi, Achenza, Corazzin, Mazzone, Amadeo e Fenocchio. Nella categoria MH2 il vincitore di ieri, Cecchetto, è stato battuto da Vittorio Podestà che si aggiudica quindi il titolo di campione tricolore di categoria a cronometro.

Tra i paralimpici si sono aggiudicati il trofeo tricolore a cronometro maschile Tarlao (C5), Pittacolo (C4), Viganò (C3), Macchi (C2), Bortoletti (C1), per i tricicli Farroni (T2) e Nari (T1) tra i maschi, Landi (T1) tra le donne.
Tra i non vedenti vincono la coppia Rusalen-Pedretti per gli uomini e Cal-Pizzolotto per la categoria femminile.

Passando alle altre categorie, per gli allievi si sono aggiudicati la maglia tricolore i Filippo Ganna e Silvia Persico.

Lungo il medesimo percorso degli hand-bike, lungo circa 13 km, hanno corso anche le ragazze della categoria juniores dove si è imposta la grande favorita Stella Riverditi, piemontese portacolori della Forno d’Asolo Colavita. Con un tempo di 19′23” ha staccato di 15” Ilaria Sanguinetti e di 18” Simona Bortolotti. La vincitrice, categoria ‘94, nelle interviste finali non ha nascosto di puntare anche alla vittoria nella prova in linea.

Gli uomini della stessa categoria hanno corso invece lungo un percorso di quasi 23 km, con 128 metri di dislivello tra Bardo e Caldonazzo, dove erano posto partenza e arrivo. Con il tempo di 29′50” è stato Nicola Da Dalt a strappare il tempo migliore portando il titolo in casa Cieffe Banca della Marca. Alle sue spalle, staccato di 9”, si è piazzato Riccardo Donato della Work Service Brenta. Chiude infine il podio Giacomo Peroni, della Assali Stefene GS Cadidavid, staccato di 18”.

Andrea Mastrangelo

GIROBIO SUL GAVIA: VITTORIA A DOBROWSKI, CROLLO DI ZAKARIN

giugno 16, 2012 by Redazione  
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Nella tappa regina del GiroBio 2012 arriva una splendida vittoria di Dobrovski che fa il paio con il successo del Terminillo, crolla invece la maglia rosa Zakarin dopo una tappa davvero molto movimentata fin dalle prime salite.

Foto copertina: Dombrowski in solitaria si impone sul mitico Gavia (foto Scanferla)

Fin dalle prime rampe di questa tappa regina si capisce che sono in molti a voler dire la loro e mettersi in mostra nelle salite che contano. Sul passo del Ballino partono in 14 ai quali si aggregano ben presto altri quattro corridori. Sulle prime rampe della salita verso Passo del Durone il vantaggio dei battistrada sul gruppo è di circa un minuto, vantaggio che sale fino ai 2′18” al termine dell’ascesa dove transita per rimo Rosa.
La discesa permette al gruppo di ridurre il vantaggio così davanti cominciano gli scatti per provare l’iniziativa solitaria. Il primo a provarci è Salinas seguito a breve da Rosa, mentre Puccio riesce a rientrare qualche chilometro più avanti quando la corsa attraversa Campo Carlo Magno. Lungo il Tonale a questi tre si aggiungono Jumabekov, Zilioli, Pichetta e Facchini che inseguivano ad una manciata di secondi, sul GPM però davanti restano in tre: Rosa, Pichetta e De Ieso, rientrato sulla testa dal gruppo magliarosa, con quest’ultimo che resta solo al comando sulle prime rampe del Gavia.
Sull’ascesa finale la corsa si accende anche tra gli uomini di classifica, Zakarin mostra di essere in difficoltà così l’americano Dombrovski, vincitore sul Terminillo, scatta in faccia alla magliarosa.
L’americano piano piano va a rosicchiare tutto lo svantaggio su De Ieso, mentre alle loro spalle salgono bene anche Aru, Ciavatta, Di Sefaino e Penasa. Lo scalatore della squadra sudamericano si invola poi negli ultimi chilometri in solitaria verso il traguardo, alle sue spalle Aru che ferma il cronometro 43” più tardi, terzo invece Di Serafino con Ciavatta e Penasa a chiudere la top five.
La crisi di Zakarin consegna la maglia di leader proprio a Dombrovski, ad appena 25” si trova ora Fabio Aru, 1′10” dividono invece il leader da Paolo Penasa, più staccati Di Serafino e Ciavatta rispettivamente oltre i 2 e 3 minuti.
Domani tappa conclusiva in quel di Asiago, un circuito di 12.3km da ripetere 10 volte potrebbe fare da scenario alla passerella di Dombrovski, ma di sicuro Aru e Penasa le proveranno tutte per rosicchiare quei pochi secondi che li dividono dalla maglia rosa!

Andrea Mastrangelo

RUGGITO DI FRANK SCHLECK, TOUR DE SUISSE RIAPERTO NEL GIORNO DI ALBASINI

giugno 16, 2012 by Redazione  
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Il successo parziale in quel di Arosa va ad Albasini che stacca i compagni di fuga ma il grande protagonista è il lussemburghese che attacca nel finale con i soli Nieve e Leipheimer in grado di tenere il ritmo e si porta a soli 14” nella generale da Rui Costa, che già in difficoltà sulla salita di Castiel mantiene la maglia gialla grazie al supporto di Valverde.

Foto copertina: l’esultanza di Albasini sul traguardo di Arosa (foto Sid-Imagenes)

Dopo la cronometro di Gossau che ha delineato la classifica con Rui Costa (Movistar) che ha acquisito un buon margine su tutti i rivali il Tour de Suisse ha proposto il suo secondo arrivo in salita in quel di Arosa, dove si era approdati per l’ultima volta nel 2005 con il successo per distacco di Horner davanti all’allora 20enne Vincenzo Nibali, che in quell’occasione si rivelò per la prima volta a livello internazionale: l’ottava e penultima tappa con partenza da Bischofszell presentava i primi 120 km sostanzialmente pianeggianti seguiti dalla lunghissima ascesa finale, anche se in realtà gli unici tratti impegnativi con pendenze anche in doppia cifra erano solo quello che portava al gpm di Castiel dai -30 ai -22 al traguardo e quello dai -5 ai -1, inframezzati da un lungo falsopiano all’insù. Dopo pochi km è nata la fuga che ha caratterizzato la giornata con Albasini (Orica-GreenEdge), Cusin (Fdj), Dekker (Garmin) e Peter Velits (Omega-QuickStep), 3° alla Vuelta 2010 ma incapace di ripetersi a quei livelli nel prosieguo della sua carriera e già uscito di classifica nelle giornate precedenti, che hanno accumulato oltre 7′ di margine finchè la Rabobank e la RadioShack, interessate a riprendere i fuggitivi in modo da dare la possibilità ai rispettivi leader Gesink e Frank Schleck di conquistare secondi di abbuono sul traguardo, hanno iniziato a ridurre il distacco che però ai piedi della salita finale era ancora intorno ai 5′.
Sulle rampe che portavano a Castiel Peter Velits e Albasini sono rimasti soli al comando e alle loro spalle Ten Dam (Rabobank) ha operato un grandissimo forcing che ha ridotto il gruppo dei migliori a 23 unità e ha fatto vittime illustri in Cunego (Lampre), che ormai fuori classifica ha scelto di risparmiarsi per puntare alla tappa di Soerenberg, Moreno Moser (Liquigas) e Gadret (Ag2r) e ha messo in seria difficoltà anche Rui Costa, rimasto subito privo di compagni di squadra al fianco ad eccezione di Valverde, che è scivolato in coda al plotoncino dando la sensazione di potersi staccare da un momento all’altro ma è riuscito a rimanere aggrappato e ha approfittato del successivo falsopiano per recuperare.
Proprio nel tratto in apparenza più insignificante degli ultimo 30 km Albasini ha lasciato sul posto uno stremato Velits, successivamente raggiunto e superato anche dal gruppo dei migliori, e si è involato verso il quarto successo stagionale dopo due tappe e la classifica generale del Giro di Catalogna nonchè il terzo in carriera al Tour de Suisse dopo quelli di Altdorf nel 2005 e di Serfaus nel 2009. La battaglia tra i big si è accesa a 5 km dal traguardo con una tirata di Fuglsang (RadioShack) che ha fatto perdere contatto a Rui Costa e ha spianato la strada a uno scatenato Frank Schleck alla cui accelerazione ha immediatamente risposto Nieve (Euskaltel) con il campione uscente Leipheimer (Omega-QuickStep), trasformato rispetto alla deludente cronometro di Gossau, che come al suo solito è rinvenuto in progressione, mentre alle loro spalle si è formato un gruppetto con Gesink e Kruijswijk (Rabobank), Lovkvist (Sky), Danielson (Garmin) e Pinot (Fdj) seguiti a breve distanza dal secondo della classifica generale Kreuziger (Astana), ancora una volta competitivo ma non all’altezza dei primissimi, e Fuglsang (RadioShack) e più indietro dalla maglia gialla, che grazie anche al supporto di Valverde ha ritrovato un discreto ritmo rimontando su molti dei corridori che erano davanti. Anche Nieve e Leipheimer hanno sofferto moltissimo nel mantenere la ruota di Frank Schleck ma sul traguardo hanno preceduto il lussemburghese rimasto così a bocca asciutta in termini di abbuoni, mentre il basco e lo statunitense hanno conquistato rispettivamente 6 e 4”; il terzetto ha chiuso a 1′15” da Albasini seguito da Gesink, Pinot e Danielson a 1′36”, da Kruijswijk a 1′39”, da Kreuziger e Fuglsang a 1′57” e dal gruppetto di Rui Costa comprendente anche il nostro Giampaolo Caruso (Katusha) a 2′05”.
La nuova classifica generale vede il portoghese ancora in maglia gialla ma con soli 14” su Frank Schleck, 21” su Leipheimer, 25” su Gesink, 40” su Nieve, 42” su Kreuziger e 43” su Danielson: il Giro di Svizzera è dunque apertissimo alla vigilia della nona e ultima tappa, la più dura della corsa elvetica con i suoi 215,8 km da Naefels-Lintharena a Soerenberg lungo un tracciato che prevede le dure scalate al Glaubenbielen e al Glaubenberg, 14,5 km al 7,1% con la vetta posta a 37 km dal traguardo, e l’ascesa finale molto più pedalabile che però alla luce dei distacchi così risicati potrà risultare decisiva.

Marco Salonna

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