TOUR 2018 – LE PAGELLE
luglio 31, 2018 by Redazione
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Ecco il super pagellone del Tour appena concluso e dominato anche quest’anno dal Team Sky, pur se con un nome diverso al vertice della classifica generale
GLI UOMINI DI CLASSIFICA – I PROMOSSI
Geraint Thomas. Vince, convince e ammutolisce tutti. Si diceva che nella terza settimana sarebbe crollato e invece questo non è successo. Undici giorni con la maglia gialla sulle spalle e due tappe vinte, alla Rosière – dove staccando tutti si prende anche la vetta della classifica generale – e in cimia alla mitica Alpe d’Huez, la vetta regina del Tour per antonomasia. Il corridore trentaduenne resiste agli attacchi (pochi) degli avversari grazie ad una condizione di forma ottimale, ripagando anche la fiducia del Team Sky, che lo assiste alla perfezione. Oltre al solito Wouter Poels (voto: 6,5), il gallese trova anche un Jonathan Castroviejo (voto: 7) in una delle sue migliori performance nei Grandi Giri. Dopo Wiggins e Froome è il terzo britannico in maglia Sky a vincere il Tour de France negli ultimi 8 anni. Scommessa vincente. Voto: 10
Tom Dumoulin. Due Grandi Giri corsi consecutivamente, due secondi posti, doppietta perfetta verrebbe da dire. Corre praticamente da solo, con la Sunweb che non lo ha praticamente mai aiutato. Sfortunato l’olandese a Mûr-de-Bretagne, quando lascia 53” sulla strada a causa di una foratura. Viene battuto solo da Thomas, sia in classifica generale, sia sulle vette dela Rosière e dell’Alpe d’Huez. Da campione del mondo in carica nella specialità qual è, fa sua la cronometro finale con arrivo ad Espelette, battendo Froome per 1”. Non è un fantasista, non è il classico uomo degli attacchi da lontano, non è lo scalatore perfetto che alberga nell’immaginario collettivo, ma c’è sempre. Resta sempre tra i big, sale col suo passo, difficilmente lo si stacca e appena la salita si alleggerisce stacca tutti o quasi. Portentoso. L’Indurain del futuro. Voto: 9
Chris Froome. Poteva decidere di puntare tutto per provare a vincere il suo quinto Tour de France, invece ha voluto provare ad entrare nella legenda del ciclismo con l’attacco alla ”doppietta”. Dopo aver vinto il Giro d’Italia si presentava al via del Tour de France agguerrito. Le fatiche della corsa italica si sono, però, fatte sentire sulle Alpi dove non riesce a fare la differenza. Sui Pirenei barcolla ma non molla. Dice definitivamente addio ai sogni di gloria nella tappina di Saint-Lary-Soulan, ma stringe i denti e si rifà nella cronometro finale dove si prende anche il gradino più basso del podio. Dopo Pantani, è il ciclista che che più di tutti si è avvicinato a vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Settimo podio di fila raggiunto negli ultimi sette GT corsi. Mister Sette bellezze. Voto: 9
Primož Roglič.. Una delle sorprese più belle di questa edizione della Grande Boucle, anche se il talento del corridore sloveno era già emerso nelle scorse stagioni. Sull’Alpe d’Huez fa capire a tutti che sarebbe stato uno dei protagonisti. La LottoNL-Jumbo potrebbe sfruttare di più il gioco di squadra con Steven Kruijswijk (Voto: 7), ma contro questa Sky non ci sarebbe stato nulla da fare. Lo sloveno nella tappa con arrivo a Laruns attacca, riattacca e attacca ancora, staccando tutti sul Col d’Aubisque e andando a vincere di potenza. Conquista momentaneamente anche il terzo posto della generale, perso però nella cronometro di Espellette – terreno di gara sul quale, di solito, maggiormente eccelle – dove paga lo sforzo del giorno prima. Sorpresa. Voto: 8,5
Daniel Martin. Il supercombattivo del Tour conclude la corsa all’ottavo posto. Vince sul “muro” di Bretagna, è secondo sul Col de Portet, sempre propositivo e mai a pensare di risparmiare la gamba. Diciamo la verità, qualche suo tentativo di attacco, come quello sul Pic de Nore, è stata un’autentica ”pirazzata”, ma a noi l’irlandese piace così. Voto:7
Vincenzo Nibali. Il suo Tour termina sul più bello, sull’Alpe d’huez, a causa di un tifoso maldestro. I segnali erano stati buoni fino a quel momento, molto difficilmente avrebbe lottato per il titolo, ma sicuramente ci saremmo divertiti di più. Nota di demerito per la Bahrein-Merida che lo “abbandona” nella cronosquadre. Voto: 6
GLI UOMINI DI CLASSIFICA – I BOCCIATI
Romain Bardet. Le forature lo perseguitano nella prima parte del Tour, specie nella tappa di Roubaix. Il transalpino, però, quando la strada sale non ha la pedalata dei giorni migliori. Prova a lasciare il segno cercando una vittoria di tappa, sia sull’Alpe – quando rompe una tregua momentanea – sia nelle ultime tappe pirenaiche, ma non coglie nulla e non riesce ad andare oltre un terzo posto di tappa. Tour mediocre per uno con le sue potenzialità. Voto: 5,5
Nairo Quintana. Come un novello Sisifo cerca di portarsi perennemente in cima alla vetta del Tour, ma per un motivo o per un altro deve sempre rimandare e indietreggiare. Quest’anno se la prende anche con Unzué per la presenza di Mikel Landa (Voto:6) in squadra. Inizia a sentire la pressione e ‘’sbruffa”, cosa rara per lui. Alla fine il basco si metterà con Alejandro Valverde (Voto: 5,5) a disposizione del colombiano, specie nella mini tappa pirenaica dove Nairo taglierà per primo il traguardo. Una caduta nella frazione di Pau gli nega la possibilità di giocarsi le sue chances nella tappa con arrivo a Laruns, ma il suo Tour era già segnato sulle Alpi, dove il colombiano non è mai stato in grado di reggere il ritmo della Sky e di Dumoulin. Termina la competizione al decimo posto. Che la sua carriera agonistica sia già in fase calante? Voto: 5
Jakob Fuglsang. Finalmente tocca a me! Chissà cosa avrà pensato il corridore danese dell’Astana alla partenza di questo Tour de France, finalmente al via coi gradi di capitano. Ma dal 2013, quando arrivò settimo, ad oggi ne è passato di tempo. Non riesce mai a reggere il ritmo dei migliori, galleggiando sempre ai bordi della top ten. Mai incisivo, nessuna azione degna di nota. Chiuderà la Grande Boucle al dodicesimo posto. Voto: 5
Bauke Mollema. Per il trentunenne olandese della Trek una Grande Boucle totalmente anonima. Non riesce mai ad entrare nel vivo della corsa e sulle Alpi, a causa di una giornata no, decide di tirarsi fuori dalla lotta per la classifica generale. Cerca di rifarsi sui Pirenei e nelle frazioni sul Massiccio Centrale entrando nelle fughe di giornata, ma il massimo che riesce a raccogliere è solo il terzo posto nella tappa di Carcassonne. Voto: 4,5
Rafał Majka. Doveva essere l’uomo di classifica della Bora Hansgrohe, doveva. Sulle Alpi non regge il passo dei big e decide così di puntare alla vittoria di tappa. Non riuscirà nemmeno in questo. Voto: 4
Ilnur Zakarin. Aveva messo il Tour de France al centro della sua stagione ciclistica, ma il risultato è alquanto deludente. Solo un nono posto finale nella classifica generale, senza nessun acuto. Anonimo. Voto: 5
Adam Yates. Esce prestissimo di classifica, cerca di rimediare provando a vincere una tappa, ma non è il suo anno. Voto: rimandato
Rigoberto Urán: Cade nella tappa del pavé, da lì in poi sarà un calvario per lui, fin quando sarà costretto al ritiro. Voto: rimandato
I VELOCISTI – I PROMOSSI
Peter Sagan. Chiamarlo velocista è riduttivo. Sesta volta che conquista la classifica a punti del Tour de France, settima se non ci fosse stata l’espulsione dalla corsa lo scorso anno. Vince tre tappe: due classici piattoni e a Quimper, in leggera salita. Quattro podi di giornata, tante fughe e un quarto posto sulla dura salita di Mende. Unica pecca, la tappa di Roubaix quando perde le ruote di Van Avermaet nell’azione decisiva di giornata. Gioca con gli avversari in occasione degli sprint volanti, superiorità schiacciante. Cade nella diciassettesima tappa, si fa male, soffre, si rialza e porta la maglia verde a Parigi. Extraterrestre! Voto: 9,5
Dylan Groenewegen. Il venticinquenne olandese ci mette un po’ per entrare nel vivo della corsa. Osserva Dylan, osserva e impara andando a vincere due tappe consecutive: a Chartres e ad Amiens. L’anno scorso vinse a Parigi nella tappa finale, quando la maggior parte dei velocisti aveva abbandonato. Quest’anno, invece, batte i migliori entrando di diritto nell’élite della categoria. Voto: 8
Fernando Gaviria. Il colombiano vince di forza nel prologo e nella quarta tappa che andava da La Baule a Sarzeau. Il velocista della Quick-Step Floors ha a disposizione un discreto trenino, anche se non si vede il miglior Ariel Richeze (Voto:5,5), e cerca di sfruttarlo nel migliore dei modi. Uno dei velocisti più forti del panorama mondiale. Si ritira quando la carovana arriva sulle Alpi. Voto: 7,5
John Degenkolb. Non è un velocista puro, ma non si tira mai indietro quando c’è una volata da fare. Trionfa sul pavé, dove dimostra di esser tornato se stesso dopo aver subito due anni fa il terribile incidente mentre si allenava in terra spagnola. Sfiora il bis sui Campi Elisi. Risorto come la fenice. Da segnalare anche il terzo posto di Amiens. Ritrovato. Voto: 7
Alexander Kristoff. Lotta sempre il norvegese, lotta e sbraita, ma i risultati latitano. Il corridore della UAE Team Emirates sembrerebbe un perennemente piazzato in questo Tour, dove non vinceva dal 2014. Invece trova l’acuto vincente nella vetrina più importante, a Parigi sugli Champs-Elysées. Voto: 6,5
I VELOCISTI – I BOCCIATI
Arnaud Démare. Dopo la Milano-Sanremo del 2016, anche al Tour de France viene nuovamente accusato di traino dai colleghi. Dopo un avvio difficile, dove non si avvicina neanche minimamente alla vittoria, deve aspettare solo la diciottesima tappa per poter alzare le braccia al cielo, vittoria frutto anche dello splendido lavoro di Jacopo Guarnieri (Voto:6). Lo aspettavano tutti sui Campi Elisi, ma delude. Da rivedere. Voto: 5,5
Christophe Laporte. Ha dalla sua la giovane età, anche se a 25 anni tanto giovane non è. Secondo nella tappa di Pau, ma il velocista che ha preso il posto di Nacer Bouhanni nelle gerarchie della Cofidis deve essere più spregiudicato e aggressivo nelle volate. Voto: 5,5
André Greipel. Ultimo Tour de France corso con la maglia della Lotto Soudal. Il gorilla tedesco, però, non fa nulla in questa edizione per farsi rimpiangere. Si ritira quando arrivano le Alpi. Miglior piazzamento un terzo posto a Sarzeau. Voto: 5
Marcel Kittel. Il terzo posto nella prima tappa di Fontenay-le-Comte fa ben sperare, invece sarà solamente un fuoco di paglia. Correrà tappe in cui non disputerà nemmeno la volata, altre dove non si avvicinerà nemmeno lontanamente al gradino più basso del podio di giornata. Irriconoscibile. Voto: 4,5
Mark Cavendish. Si presenta sulle strade francesi fuori condizione. L’ombra di se stesso. Voto: 4
GLI ALTRI PROTAGONISTI – I PROMOSSI
Lawson Craddock È la maglia nera della 105° edizione del Tour de France avendo il corridore della Team EF Education First-Drapac chiuso la corsa in 145a ed ultima posizione, con un distacco di quasi 4 ore e mezza da Geraint Thomas. Il corridore texano merita, però, il massimo dei voti per aver disputato l’intero Tour con una microfrattura alla spalla, rimediata in una caduta nel finale della prima tappa. Inoltre ha volutamente donato 100 dollari in beneficenza per ogni tappa portata a termine, coinvolgendo nella raccolta anche i tifosi al punto che, a Tour concluso, sono stati raccolti oltre 225 mila dollari, che saranno utilizzati per la ricostruzione dell’Alkel Velodrome di Houston, danneggiato lo scorso anno dall’Uragano Harvey. Se fossimo stati al Giro avrebbe meritato a pieno titolo il “Trofeo Bonacossa”, con il quale la Gazzetta dello Sport premia il corridore autore delle più bella impresa alla corsa rosa. Voto: 10 e lode
Julian Alaphilippe. Miglior scalatore di questo Tour de France, dove raccoglie punti importanti entrando nelle fughe di giornata. Scalpita il transalpino, andando a vincere anche due tappe. Trionfi di classe, potenza e velocità, dove attacca in salita e blinda il successo in discesa. Uno dei più combattivi e propositivi del gruppo. Peperino. Voto: 8
Edgar Bernal. Prima volta che correva lungo le strade della Grande Boucle, il colombiano si è dimostrato una pedina fondamentale nello scacchiere anglosassone del Team Sky. Prezioso sull’Alpe, determinante per non far naufragare Froome nella mina tappa pirenaica. Voto: 7,5
Omar Fraile e Magnus Cort Nielsen. I due corridori dell’Astana riescono a centrare il bottino pieno entrando nella fuga di giornata, il primo a Mende, il secondo a Carcassonne. Voto: 6,5
Pierre-Roger Latour. Lo scalatore francese vince la classifica destinata ai giovani. Solo Daniel Martin gli nega la vittoria di tappa a Mûr-de-Bretagne. Nelle tappe alpine non regge il passo dei big, finisce 13° a 22 minuti circa da Thomas. In futuro farà grandi cose. Voto: 6,5
Damiano Caruso. Il ciclista siciliano è sempre affidabile e ligio al dovere. Vederlo partire al via coi gradi di gregario per Porte e soprattutto Tejay Van Garderen, due “re dei contrattempi”, fa male al cuore. Dopo il ritiro del tasmaniano e la débâcle dello statunitense prova a vincere senza fortuna una tappa del Tour entrando in quasi tutte le fughe di giornata. Voto: 6
Ion Izagirre. Sempre all’attacco i fratelli Izagirre, se non è Ion ad entrare nella fuga di giornata ci pensa Gorka (voto:5,5). Troppo forte Alaphilippe a Bagnéres de Luchon, più scaltro Cort Nielsen a Carcassonne, per Ion Izagirre solo secondi posti. Voto:6
Greg Van Avermaet. Conquista la maglia gialla nella cronosquadre di Cholet, la tiene fino all’undicesima tappa, quando iniziano le Alpi. Solo un grande Degenkolb lo batte a Roubaix. Voto: 6,5
GLI ALTRI PROTAGONISTI – I BOCCIATI
Franco Pellizotti. Purtroppo l’età per il Delfino di Bibione inizia a farsi sentire. Quando il suo capitano Vincenzo Nibali è in corsa non riesce a supportarlo adeguatamente. Dopo il ritiro del messinese prova a fare corsa per se, ma si arrende subito. Voto:4,5
Andrey Amador. Da un ciclista come lui si ci aspettava molto di più. Poco utile alla causa Movistar come gregario, lontanissimo dal cogliere un piazzamento importante quando va in fuga. Voto: 4,5
Warren Barguil. Non cura la classifica, prova a vincere quella per la maglia a pois, ma decide di lasciar perdere dopo aver visto un Alaphilippe indomito. Ci aspettavamo di vederlo lottare per portare a casa almeno una tappa, ma nulla. Anonimo. Voto:4,5
Laurens Ten Dam. Doveva essere l’ultimo uomo di Tom Dumoulin nelle tappe montane, doveva esserlo…. Voto: 4
Tejay Van Garderen. Fa la sua parte nella cronosquadre, per il resto molto negativo. Esce di classifica dopo il ritiro di Richie Porte. Prova ad essere protagonista nel prosieguo del Tour ma niente. Un’altra edizione della Grande Boucle da cancellare per lui. Voto:4
Domenico Pozzovivo. Finché lo squalo è in corsa, il lucano sembra risentire le fatiche del Giro d’Italia nelle gambe. Nibali esce di scena e “Mimmo” sale di condizione, ma senza risultati di rilievo. Voto:5
Luigi Giglio

È la maglia nera Lawson Craddock ad ottenere il voto più alto nel pagellone del Tour 2018 firmato ilciclismo.it (foto Bettini)
TOURBILLON A PARIGI
luglio 29, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Thomas, è il tuo giorno. Kristoff vince sui Campi Elisi (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, vittoria di Thomas: per Sky arriva il 6° titolo in cinque anni (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas completes overall victory in Paris – How Geraint Thomas won the Tour de France – How track star Geraint Thomas became a Tour de France champion – by the coach who got him there (The Daily Telegraph)
Geraint Thomas wins Tour de France to clinch first yellow jersey – The story of Thomas’s Tour de France triumph in 80 photos – How Thomas battled his way to a first Tour de France title (The Independent)
How Team Sky’s domestiques helped steer Geraint Thomas to Tour de France victory (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Geraint Thomas, ganador del Tour de Francia 2018 – Las razones del fallido Tour de Francia de Nairo Quintana (El Tiempo)
Geraint Thomas es el nuevo campeón del Tour de Francia (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Le triomphe de Thomas – Thomas: «Habitué à me battre sous la pression» – Comment Thomas a-t-il gagné? – L’édition 2018 en chiffres – Thomas: «Que du bonheur» – Laporte a lancé «un peu tôt» – Démare: «J’ai loupé ma chance» – Le tableau d’honneur du Tour 2018 – Le spectacle au bord de la route – Chavanel annonce sa retraite – Champs de bataille – Le règne sans fin – Sans partage – Froome à l’orgueil – Thomas, la revanche du fêtard-poissard (L’Equipe)
Heureux qui comme Thomas a joué un sacré Tour – Le Norvégien Kristoff s’impose sur les Champs-Elysées – Sky, la machine infernale – Thomas: «C’est l’équipe Sky qui a gagné le Tour, pas moi» (Le Figaro)
Norvegia – Alexander Kristoff
Kristoffs stikk etter seieren: Deilig å slippe maset – Hyller dette Kristoff-trekket: Helt genialt – Tre år siden Tour de France-lederens mareritt: Når du mislykkes med den bløffen, er det et helvete(Aftenposten)
Kristoff vant pa Champs-Élysées: Hemningsløst bra – Tour de France-lederen: Vi jobber utrolig hardt (Adresseavisen)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Hen Wlad Fy Nhadau” (Inno del Galles)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRÀ: TOUR DE FRANCE 2019
L’edizione 2019 del Tour de France sarà presentata ad ottobre ma già sono note le prime due frazioni della corsa a tappe, che l’anno prossimo scatterà il 6 luglio dal Belgio per celebrare il 50° anniversario della prima vittoria di Eddy Merckx. Entrambe le tappe si concluderanno nella capitale Bruxelles e la prima di queste, come avvenuto quest’anno, sarà destinata ai velocisti. Per loro le principali insidie saranno rappresentate dalla presenza di un tratto di pavè, comunque piazzato lontano dal traguardo, e dall’arrivo che tenderà leggermente a salire, mentre non dovrebbe costituire un grosso problema la salita al celebre Muro di Grammont, collocata com’è nelle battute iniziali della frazione. L’indomani, con partenza dal Palazzo Reale e all’arrivo presso l’Atomium, si disputerà una cronometro a squadre di 28 Km che sancirà i primi, importanti verdetti del 106° Tour de France
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Sono sempre accaduto”
Pancani: “La vittoria ottenuto sui Pirenei”
Petacchi: “L’arrivo sul ciottolato dei Campi Elisi” (dove li hai mai visti i ciottoli sugli Champs-Élysées?)
Martinello: “La presunta positività di Froome è stata sciolta poche ore prima della partenza del Tour”
Martinello: “Le due frazioni sulle alpe”
Pancani: “Abbiamo visto una quantità impressionanti di bandiere del Galles”
Martinello: “Questa clip è dedicata 50 anni fa”
Martinello: “Se non riescono a diventare professionisti, passano nella categoria elite, che non si sa cosa sia” (elite e professionisti sono sinomini)
Martinello: “Mario Vegni” (Mauro Vegni)
Martinello: “Devi supportare le fatiche del Giro d’Italia” (sopportare)
Martinello: “Al passaggio sotto la linea del traguardo”
Martinello: “Micrafrattura alla scapola”
Pancani: “I momenti chiavi di questo Tour de France”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventunesima tappa
1° Damien Gaudin
2° Silvan Dillier s.t.
3° Lukas Pöstlberger a 26″
4° Gregor Mühlberger s.t.
5° Anthony Perez a 33″
Miglior italiano Olivero Troia, 14° a 2′37″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 21′50″
3° Jay Robert Thomson a 24′30″
4° Jasper De Buyst a 25′25″
5° Arnaud Démare a 26′01″
Maglia nera Geraint Thomas, 145° a 4h34′19″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
2 AGOSTO 1998 – 21a TAPPA: MELUN – PARIGI (147.5 Km)
LE ROI PANTANI
Trentatrè anni dopo Gimondi, un altro italiano conquista a Parigi il mitico Tour
“Un buon esempio per tutti – E alla fine lacrime di pirata – Gimondi: “Marco ci ha fatto tornare al ciclismo dei Grandi” – Il vincitore: “Sentivo una voce dentro di me, scatta un clic vado all’attacco” – Cesenatico: gli amici hanno dipinto la sua casa di giallo – Giro più Tour: un campione che emozione come Coppi e Merckx”
PANTANI, TRIONFO D’ALTRI TEMPI
Il Pirata conquista i Campi Elisi, centra la grande accoppiata Giro-Tour e dimostra così che soltanto le sfide sulle montagne entusiasmano davvero i tifosi
Con le sue imprese si è ribellato al ciclismo da ragionieri – Steels batte Zanini allo sprint – Lui, non un fortunato qualsiasi: Gimondi gioisce, ha un erede dopo 33 anni – Futuro da re – Motta: altri quattro anni straordinari – Con Coppi, nel club Grandi Emozioni – Come Fausto, Merckx e Hinault, capace di appassionare – Elogi dai politici – Prodi: “Il segreto? La piadina”

Geraint Thomas sfreccia in maglia gialla ai piedi dell'Arco di Trionfo parigino (Getty Images)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON AD ESPELETTE
luglio 28, 2018 by Redazione
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Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Dumoulin è una freccia. Thomas, lacrime in giallo – Il Tour è di Thomas, un grande Froome ritrova il podio – Tour a Thomas, Froome 3°. “Mai un’emozione così” – Dumoulin non ci crede – Il bilancio di Pozzovivo – Sagan eroico dopo la caduta: “Mai sofferto così tanto in bici” (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, Dumoulin vince la crono e Thomas va a Parigi in maglia gialla (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas speeds into cycling history after final time trial – Geraint Thomas all but secures historic yellow jersey after Tom Dumoulin wins time trial – Geraint Thomas’ Tour de France victory is success story of a summer marked by the passing of the flame (The Daily Telegraph)
Wales’ Thomas all but seals Tour de France triumph after time trial (The Independent)
Welshman Geraint Thomas set to win Tour de France (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Thomas, virtual campeón; Dumoulin ganó la contrarreloj del Tour – Nairo Quintana confirmó que correrá la Vuelta a España – ‘Hice la contrarreloj a tope, es muy bueno para el futuro’: Bernal – ‘Espero ganar algún día el Tour de Francia’: Tom Dumoulin (El Tiempo)
Geraint Thomas: “No puedo creerlo. Me estoy volviendo loco” (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas assure le maillot jaune – Thomas: « insensé, surréaliste» – De la piste aux étoiles – Dumoulin: «Thomas était le plus fort» – Bardet voulait «finir la tête haute» – Le triomphe de Sky – Thomas en larmes après le chrono – Latour: «Il fallait faire gaffe» – P. Rolland: «Ça n’a pas été un Tour exceptionnel» – Phinney: «Je n’ai pas renoncé» – Dan Martin Super Combatif – Chavanel: «Un soulagement» (L’Equipe)
Ce qu’il faut retenir du Tour de France de Geraint Thomas – Le chrono pour Dumoulin, le podium pour Froome – Les clés de la victoire de Geraint Thomas – Geraint Thomas au panthéon du sport gallois (Le Figaro)
Paesi Bassi – Tom Dumoulin
Dumoulin in spoor wielerlegendes – Thomas totaal van slag door Tourzege – Tom Dumoulin: ’Ik kan het niet geloven’ – Dumoulin wint tijdrit – Dumoulin wint en stelt tweede plek veilig in Tour (De Telegraaf)
Dumoulin: Ik ben er nu echt klaar mee – Tijdritkoning Dumoulin sluit Tour dolgelukkig af – Tijdritkoning Dumoulin sluit Tour dolgelukkig af – Kruijswijk: Fijn dat ik Landa zag rijden – Tranen met tuiten bij Geraint Thomas na veiligstellen eindzege Tour – Tweede plek én tijdritzege Dumoulin, Thomas wordt eindwinnaar – Dumoulin: Ongelooflijk, ik ga hier heel hard van genieten – Dumoulin en Froome schrijven historie met podium in zowel Giro als Tour – Kruijswijk trots op vijfde plaats: Ik wist dat ik dit kon – Knaven trots op Thomas: ‘Dromen kunnen werkelijkheid worden’
Knaven trots op Thomas: ‘Dromen kunnen werkelijkheid worden’ – Poels: vijf grote rondes met Sky, vijf zeges (Algemeen Dagblad)
Dumoulin wint tijdrit, maar Thomas behoudt gele trui – Dit eet Tom Dumoulin om de Tour vol te kunnen houden – Met veel elan sluit Dumoulin de Tour af(de Volkskrant)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Battito di ciglia”. Francesca Michielin
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Houilles : nubi sparse, 26.3°C, vento moderato da SW (19-24 Km/h), umidità al 32%
Noisy-Le-Roi (Km 34.5) : cielo sereno, 25.4°C, vento moderato da SW (19-25 Km/h), umidità al 43%
Parigi – primo passaggio (Km 61.5): poco nuvoloso, 27°C, vento moderato da SW (17-23 Km/h), umidità al 36%
Parigi – arrivo : nubi sparse, 26.8°C, vento moderato da SW (17-23 Km/h), umidità al 38%
LA TAPPA CHE VERRÀ: HOUILLES – PARIGI (116 Km)
A questo punto nulla potrà più turbare la festa a Geraint Thomas, L’ultima tappa dell’edizione n° 105 del Tour de France sarà una pura formalita, una tappa passerella che prenderà le mosse dalla cintura parigina per poi approdare sul tradizionale circuito degli Champs-Élysées, sul quale si giungerà dopo un tratto in linea iniziale di una sessantina di chilometri che prevede, quale unica difficoltà di gara, una facile salitella piazzata ad una ventina di chilometri dalla partenza. Sarà un’ascesa del tutto inutile perchè i giochi per la maglia a pois si sono definitavamente chiusi in vetta all’Aubisque e, dunque, l’ultima frazione si risolverà nella tradizionale, lenta marcia d’avvicinamento a Parigi, sulle cui strade aumenterà esponenzialmente la velocità di gara. L’anello conclusivo, 6.8 Km a tornata, dovrà essere ripetuto 8 volte, giungendo al traguardo attorno alle sette di sera. Poi spazio alle celebrazioni dei primattori del Tour de France 2018
I PRECEDENTI
Houilles, centro del dipartimento delle Yvelines, ospita per la prima volta il Tour de France che oggi farà scalo a Parigi per la 109a volta nella storia, un numero maggiore rispetto alle 105 edizioni finora disputate perchè in alcune occasioni furono previsti due arrivi di tappa. Per il 43° anno il traguardo finale sarà collocato sugli Champs-Élysées, dove si arrivò per la prima volta il 20 luglio del 1975, quando ad inaugurare questo traguardo fu il belga Walter Godefroot, prima vittoria di una lunga serie che per ora si conclude con il successo ottenuto dall’olandese Dylan Groenewegen il 23 luglio dello scorso anno. Gli italiani vittoriosi nella Ville Lumière sono stati (conteggiando anche gli arrivi precedenti al 1975) nell’ordine Ernesto Azzini nel 1910, Ottavio Bottecchia nel 1924 e nel 1925, Learco Guerra a 1933, Giovanni Corrieri nel 1948, Fiorenzo Magni nel 1953, Gastone Nencini nel 1956, Pierino Baffi nel 1958, Rino Benedetti nel 1962, Felice Gimondi nel 1965, Guido Bontempi nel 1986, Fabio Baldato nel 1996, Nicola Minali nel 1997, Stefano Zanini nel 2000 e Daniele Bennati nel 2007. A questo elenco possiamo ancora aggiungere gli italiani Marco Serpellini (1995), Andrea Tafi (1996) e Luca Scinto (1997), che si sono imposti nell’ultimo traguardo volante del Tour, tradizionalmente collocato presso l’Haut des Champs, il più elevato dell’avenue parigina. Nello stesso luogo l’organizzazione del Tour collocò in due occasioni anche la Côte des Champs-Elysées, microscopico GPM di 4a categoria conquistato dai belgi Freddy Maertens (1976) e Jos Huysmans (1977)
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Pressazione” (prestazione)
De Sfefano: “Dovrebbe aver guarantito qualche secondo in più”
Conti: “Hanno chiesto di ospitare una tappa del Tour venerdì prossimo” (un po’ impossibile visto che la corsa termina domani)
De Luca: “Si pegue il corridore” (segue)
Martinello: “Sta pedalato con ottima cadenza”
De Stefano: “Sagan applaudito per ogni centimetro di strada che ha coperto con i suoi cerotti”
De Stefano: “Abbiamo discorso di questi body”
De Stefano: “Contendersi un posto sul secondo terzo gradino del podio”
Garzelli: “Questi trentuno chilometro”
Martinello: “Maia gialla” (l’ape sicuramente)
Martinello: “La terza posizione non viene perchè gli altri si distraggano”
Martinello: “Uno dei Tour più impegnativo dell’era moderna”
Pancani: “La ricognizione dei corridori”
Martinello: “Gli è andato via il posteriore, se gli andava via l’anteriore era peggio”
Rizzato: “Sì Roberta” (rivolgendosi ad Alessandra De Stefano)
Garzelli: “Anche il Tour fa parte del pavè”
Televideo: “Espelettes” (Espelette)
Televideo: “Jon Izagirre” (Ion)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventesima tappa
1° Niki Terpstra
2° Andrea Pasqualon a 38″
3° Arnaud Démare a 59″
4° Sep Vanmarcke a 1′00″
5° Jasper De Buyst a 1′12″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 18′27″
3° Jay Robert Thomson a 21′37″
4° Jasper De Buyst a 22′02″
5° Arnaud Démare a 22′34″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
1 AGOSTO 1998 – 20a TAPPA: MONTCEAU-LES-MINES – LE CREUSOT (cronometro individuale) (52 Km)
IL PIRATA GIALLO A PARIGI
Pantani, splendido terzo nella crono, concede poco più di 2’ a Ullrich e mette il suggello al suo Tour trionfale
“Il mio Tour l’ho vinto sul Galibier” – Pantani: “E l’anno prossimo punterò al Mondiale” – Julich secondo – A Cesenatico: il sindaco suonò la tromba – Zuelle perde lo sponsor – D’Alema: Pantani eroico – “Marco ha vinto un Tour alla Bartali” – L’anziano campione commenta con toni entusiastici la trionfale impresa del Pirata – “Con Pantani siamo tornati al ciclismo vero” – Massi: pago da innocente – “Quanti soldi ho perso: tantissimi” – L’imputato è tornato in Italia

Uno scorcio di Espelette, centro celebre per la coltivazione di una speciale varietà di peperoncino (Dreamstime.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A LARUNS
luglio 27, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Tour, Roglic vince a Laruns. E toglie a Froome il 3° posto – Tour, Roglic vince la tappa e riapre la lotta per il podio… – Nibali decide di operarsi: obiettivo, salvare il Mondiale… (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: Roglic vince a Laruns davanti a Thomas: (che è sempre più leader) – Il Tour de France, gli errori e le difficoltà del ciclismo in tv (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas edges closer to history after extending lead – Geraint Thomas edges closer to history after Primoz Roglic descends to brilliant triumph – Geraint Thomas’ yellow jersey would be perfect addition to Whitchurch High’s astounding wall of fame (The Daily Telegraph)
Geraint Thomas edges closer to history as Primoz Roglic wins last Tour mountain stage – What Tour de France fans really think of Team Sky (The Independent)
Thomas closes in on victory after passing final mountain test (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Adiós al podio del Tour: Nairo perdió 7 minutos y 9 segundos – ‘Me dolía todo, no podía pararme en pedales’: Nairo Quintana – ‘Todo lo que he hecho ha sido ganancia’: Egan Bernal – Froome se rinde ante el trabajo de Bernal: ‘tiene un futuro increíble’ – ‘Lo intenté varias veces y me fui en el descenso’: Roglic – Alaphilippe se corona como el rey de la montaña en el Tour de Francia (El Tiempo)
Mal día para Nairo Quintana: cayó al noveno lugar en la general del Tour – Darwin Atapuma y el sueño cumplido de estar en un Tour (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Roglic éjecte Froome du podium – Bardet a «cru à la victoire» – Sky: «Notre palmarès résistera au temps» – Roglic se «surprend» – Sagan a vécu l’enfer – Alaphilippe ramènera les pois à Paris – Comment fonctionne l’arbitrage vidéo? – Ces célébrités qui ont été hôtesses sur le Tour de France (L’Equipe)
Thomas aperçoit Paris, Roglic prend date – Roglic, Froome, Bardet : Ce qu’il faut retenir de la 19e étape du Tour -Chris Froome, la tête à l’envers – Une course d’obstacles pimentée au Pays basque pour valider le podium du Tour (Le Figaro)
Slovenia – Primož Roglič
Izjemni Roglič kot sokol do epske zmage v Pirenejih (Delo)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Addio ai monti” (Ennio Morricone)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Saint-Pée-sur-Nivelle – partenza primo corridore: pioggia debole (0,2 mm), 21.2°C, vento moderato da NNW (12 Km/h), umidità al 87%
Saint-Pée-sur-Nivelle – partenza maglia gialla: cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21.5°C, vento moderato da NNW (10-12 Km/h), umidità al 85%
Espelette – arrivo primo corridore : pioggia debole (0,3 mm), 21.3°C, vento moderato da NNW (11 Km/h), umidità al 87%
Espelette – arrivo maglia gialla : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21.7°C, vento moderato da N (10 Km/h), umidità al 87%
LA TAPPA CHE VERRÀ: SAINT-PÉE-SUR-NIVELLE – ESPELETTE (cronometro individuale – 38 Km)
Come lo scorso anno si disputa alla vigilia della passerella conclusiva l’ultima prova contro il tempo. Dodici mesi fa si gareggiò a Marsiglia su di un tracciato pianeggiante dal quale spiccava la prima ma ripida ascesa di Notre-Dame-de-la-Garde ed anche stavolta si dovrà fare i conti con una salita corta e molto pendente. Il resto del percorso, però, sarà totalmente diverso e metterà seriamente alla frusta le cilindrate dei passisti alla Dumoulin perchè pianura vera non se ne incontrerà mai, se non in qualche limitato tratto. Giù dalla rampa di lancio si comincerà subito con un ripido strappo di 700 metri al 7,4%, passato il quale la strada continuerà a salire con più dolcezza per circa 2 Km e mezzo (media del 2,2%). I 23 Km chilometri centrali avranno un andamento altalenante e termineranno ai piedi del tratto più impegnativo di questa cronometro, l’ascesa al Col de Pinodieta. Più che salita trattasi di muro vero e proprio, che non arriva al chilometro di lunghezza per soli 100 metri e punta verso il cielo con una pendenza media del 10,2%, concludensosi a 3 Km dall’arrivo
I PRECEDENTI
Saint-Pée-sur-Nivelle ed Espelette, entrambi centri situati nella regione della Nuova Aquitania del dipartimento dei Pirenei Atlantici, ospiteranno il Tour de France per la prima volta nella storia. Per Saint-Pée si tratta, in realtà, di una seconda volta in un grande giro perchè nel 1965 ospitò “fisicamente” la rampa di lancio di una tappa a cronometro della Vuelta a España, la cui partenza “nominale” era nella non proprio vicinissima Bayonne. L’arrivo era a fissato dopo 61 Km a San Sebastián dove si impose il francese Raymond Poulidor
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Lo stanno supportando in tanti a Peter Sagan”
Pancani: “Potrebbero non essere sufficienti i cronometri a cronometro”
Pancani: “Il besco Mikel Landa” (basco)
Martinello: “Avrei cercato di coglierlo prima questa opportunità”
Pancani: “Bernal sta facendo il gruppetto in testa al gruppetto”
Pancani: “Roglič è andato a riprendere Bardet con Landa” (Bardet e Landa)
Pancani: “Tre secondi di vantaggio per Dumoulin su Roglič” (mentre andava in sovraimpressione la nuova classifica, nella quale i secondi di vantaggio sono 19)
Televideo: “Izaguirre” (Izagirre)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa
1° Taylor Phinney
2° Lawson Craddock a 2′10″
3° Peter Sagan s.t.
4° Ariel Maximiliano Richeze s.t.
5° Daniel Oss s.t.
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 18′44″
3° Jay Robert Thomson a 20′12″
4° Jasper De Buyst a 23′20″
5° Arnaud Démare a 24′05″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
31 LUGLIO 1998 – 19a TAPPA: LA CHAUX-DE-FONDS – AUTUN (242 Km)
PANTANI ALL’ULTIMA IMPRESA
Oggi crono di 52 Km: la Maglia Gialla ha 5’42” su Julich e 5’56” su Ullrich per poter festeggiare domani a Parigi
Il Pirata: “A Lugano bruciavo di tensione, stavolta non ho paura” – Vittoria svedese – Massi libero ma sotto accusa – Il corridore non può lasciare la Francia – Per “importazione, detenzione, offerta e cessione di sostanze velenose”

Vista panoramica su Laruns (www.valleedossau-tourisme.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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TOURBILLON A PAU
luglio 26, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Demare vince a Pau. Thomas sempre in giallo – A Pau vince Demare, da domani è battaglia finale – Nibali, lunedì l’operazione. Obiettivo: esserci alla Vuelta (Gazzetta dello Sport)
Froome buttato giù dalla bici da un poliziotto che lo scambia per un tifoso – Tour de France, il ciclista gli grida: «F…you»(Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Arnaud Demare triumphs as Geraint Thomas takes another step towards history – Chris Froome clears up incident with French policeman at Tour de France (The Daily Telegraph)
Geraint Thomas enjoys another flawless day in yellow as Arnaud Démare wins stage 18 – Chris Froome shouts ‘f*** you’ at French police officer after altercation – How Tom Dumoulin’s pre-programmed legs can beat Geraint Thomas and Chris Froome – Arnaud Demare wins stage 18 as Geraint Thomas retains yellow jersey – Dave Brailsford apologises for scathing comments on French culture after Team Sky abuse (The Independent)
Tour de France: Tougher test awaits Geraint Thomas after uneventful stage (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
“Estuve un poco jodido, pero espero que no sea nada” dice Nairo tras su caída – ¡Susto en el Tour de Francia! Así fue la caída de Nairo en la etapa 18 (El Tiempo)
Pese a la caída, Nairo Quintana llegó con el lote de favoritos en la etapa 18 del Tour de Francia – Colombia, a un paso de su récord de victorias en el Tour de Francia – Nairo Quintana sufrió una caída en la etapa 18 del Tour (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Démare: «J’ai beaucoup pensé à Greipel» – Arnaud Démare gagne enfin! – Les 5 plus belles victoires de Démare – Démare tient sa victoire – Le maillot blanc, une zone grise – Sky a-t-elle déjà gagné les prochains Tours? (L’Equipe)
Tour de France : Arnaud Démare roi (enfin) du sprint – Quiz: les incidents de course dans le peloton du Tour de France – Canon fait des coureurs du Tour de France les cobayes de son labo mobile (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Sprinter” (Torres)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Lourdes : poco nuvoloso, 24.9°C, vento debole da NNE (4-5 Km/h), umidità al 80%
Capvern-les-Bains (GPM – 40 Km) : poco nuvoloso, 26.2°C (percepiti 28°C), vento debole da SE (3 Km/h), umidità al 74%
Arreau (66 Km) : cielo sereno, 29.1°C (percepiti 30°C), vento debole da S (8-13 Km/h), umidità al 49%
La Mongie (Tourmalet – 103.5 Km) : cielo sereno, 22.9°C, vento moderato da SSW (19-25 Km/h), umidità al 42%
Argelès-Gazost (144 Km) : cielo sereno, 28.6°C (percepiti 32°C), vento debole da WSW (7 Km/h), umidità al 68%
Gourette (Aubisque – 184.5 Km) : cielo sereno, 25.2°C (percepiti 26°C), vento moderato da SSW (14-25 Km/h), umidità al 46%
Laruns: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: LOURDES – LARUNS (200.5 Km)
Il Tour de France 2018 saluta le montagne con una cavalcata pirenaica vecchio stile, tanti colli, chilometraggio importante e l’arrivo in fondo alla discesa dall’ultimo GPM per favorire anche gli scalatori dotati di fondo. Dopo una fase iniziale di una sessantina di chilometri priva di difficoltà, perchè tali non si possono considerare le due ascese di 4a categoria che s’incontreranno in questo tratto, s’inizierà seriamente a salire verso i 1490 metri del Col d’Aspin (12 Km al 6,5%), al quale seguirà a “ruota” la salita più blasonata della tappa, quel Col du Tourmalet (2115 metri, 17,1 Km al 7,3%) in cima al quale sarà assegnato il “souvenir” dedicato a Jacques Goddet, storico direttore del Tour dal 1937 al 1988. Lassù si sono spesso viste azioni determinanti, che potrebbero non verificarsi quest’anno perchè la cima del Tourmalet arriverà a 92 Km dal traguardo e non si incontreranno ulteriori difficoltà nei successivi 36 Km, percorsi i quali si andrà ad affrontare il semisconosciuto Col des Bordères (8,6 Km al 5,8%), che fu inserito nel percorso solo in due occasioni, nel 1987 e nel 1989. Terminata la breve discesa dal Bordères si salirà ai 1709 metri di un altro storico colle, l’Aubisque, in vetta al quale definitivamente si chiuderà la lotta per la maglia a pois non essendo previsti GPM nelle due frazioni rimanenti. La salita sarà affrontata dal versante che sulla carta pare come il meno impegnativo (16,6 Km al 4,9%), ma che debutta con gli 8 Km che, con una pendenza media di poco superiore all’8%, conducono a Col du Soulor, sui quali qualche big al vertice della classifica potrebbe anche saltare se giunto a questo punto con il serbatoio delle energie oramai al lumicino e magari dopo una gara condotta con spirito garibaldino dai diretti avversari. Se il distacco accusato non sarà elevatissimo, spazio per recuperarlo ce ne sarà nella difficile picchiata che in 20 Km esatti condurrà sul traguardo di Laruns.
I PRECEDENTI
La celeberrima Lourdes vanta pochissimi precedenti al Tour a causa dell’”ingombrante” presente del santuario e, soprattutto, della mole di turisti in transito, difficilmente conciliabile con la vastità della carovana della Grande Boucle. In 115 anni di storia, infatti, solo in due occasioni una tappa è terminata a Lourdes: il primo a imporsi in questo centro non poteva che essere il “pio” Gino Bartali, a segno nel 1948, mentre nel 2011 a tagliare per primo il traguardo sarà il norvegese Thor Hushovd.
Laruns, località di villeggiatura della Vallée d’Ossau, non ha mai ospitato un arrivo di tappa del Tour ma ha una certa esperienza di Grande Boucle e non soltanto per essere la porta d’accesso al versante più impegnativo del Col d’Aubisque. Spesso i passaggi dalla corsa da Laruns, infatti, sono stati considerati validi come traguardo volante e c’è un precedente “firmato” da un italiano, Fabio Roscioli, che si impose nello “sprint intermedio” qui collocato nel 1998 durante la tappa Pau – Bagnères-de-Luchon, vinta da un altro “azzurro”, Rodolfo Massi.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Il Tourmalet per soli 10 metri non è l’altetto più alto del Tour”
Garzelli: “I velocisti sanno che negli arrivi in salita posso perdere 1 minuto al chilometro dai velocisti”
De Stefano: “Oggi stanno andando pianissimo” (e infatti hanno fatto 48 Km/h nella prima ora e 45 Km/h a fine corsa)
Martinello: “Prima ora di corso”
Pancani: “La gamba destra del corpo”
Pancani: “In salita ha preso 9 Km da Quintana”
Pancani: “Alaphilippe ha messo le mani sulla corsa a pois”
Martinello: “Condizioni precaria”
Pancani: “Siamo nella zona del Tursan, vigneto rinomatissimo” (vitigno)
Martinello: “Il tappone alpino di domani” (è da tre giorni che siamo sui Pirenei)
Martinello: “Daniel Oss è diventata una delle sue ombre”
Pancani: “Adesso sul proprio all’uscita dalla curva”
Pancani: “Fuori dalla volata un Peter Sagan” (tanto c’è quello di scorta)
Televideo: “Dopo le fatiche degli ultimi giorni, 18a tappa rilassata al Tour de France” (sono andati a scuola dalla De Stefano)
Televideo: “Timoty Dupont” (Timothy)
Televideo: “Jacopo Guarneri” (Guarnieri)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciottesima tappa
1° Lawson Craddock
2° Tobias Ludvigsson a 42″
3° Ian Boswell s.t.
4° Rory Sutherland a 53″
5° Luke Durbridge s.t.
Miglior italiano Franco Pellizotti, 17° a 2′04″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 18′44″
3° Jay Robert Thomson a 20′12″
4° Amund Grondahl Jansen a 20′24″
5° Timo Roosen a 22′54″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
29 LUGLIO 1998 – 17a TAPPA: ALBERTVILLE – AIX-LES-BAINS (149 Km)
CAOS AL TOUR: SCIOPERO
I severi controlli antidoping scatenano le proteste della Tvm che ottiene la solidarietà di tutta la carovana
Tappa neutralizzata, tre squadre si ritirano – I corridori si tolgono i numeri e minacciano di chiudere la corsa ma oggi si ripartirà – Pantani: la mia festa rovinata – Il Pirata: la polizia farebbe meglio ad affrontare i problemi che ha la Francia – “C’è chi sfrutta il Tour per farsi pubblicità” – Dalla retata della Tvm ai nuovi controlli – In serata anche Massi finisce sotto interrogatorio – Prodi: forte malessere – Per Obree e la Brunnel il coraggio di dire no
30 LUGLIO 1998 – 18a TAPPA: AIX-LES-BAINS – NEUCHÂTEL (218.5 Km)
MASSI, LA CADUTA PIÙ AMARA – PER FORTUNA CHE C’È IL PIRATA
Tour senza pace: continua l’interrogatorio del corridore italiano, detto “il farmacista”, fermato ad Aix-les-Bains – Pantani: “La tensione diventa quasi insopportabile”
Virenque: “Citerò gli organizzatori” – Tre tappe alla conclusione – La legge francese: niente carcere per i dopati – Ma la federazione nazionale può squalificarli anche a vita – Tre tappe alla conclusione – A Neuchâtel vince Steels in volata

Vista aerea di Pau con i Pirenei sullo sfondo (cabinflooresoterica.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON AL COL DU PORTET
luglio 26, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Thomas padrone del Tour, Froome affonda nel finale – Thomas ha le mani sul Tour. Froome affonda nei chilometri finali – Sputi e lacrimogeni, il Tour è al km zero… (Gazzetta dello Sport)
Tour: Quintana vince la 17esima tappa, Thomas si rafforza in maglia gialla (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas tightens grip on lead after Chris Froome cracks – Tour de France cyclist reveals gruesome consequences of riding 60km with a broken knee cap – Escalation of bad blood at the Tour de France shows a need to repair relations
(The Daily Telegraph)
Geraint Thomas takes giant stride towards maiden yellow jersey as Chris Froome fades – Philippe Gilbert abandons the race after horrific crash and an extraordinary feat of courage (The Independent)
Short stage may leave Tour de France leader Geraint Thomas open to attack (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Nairo ganó la etapa 17 y le descontó 53 segundos a Thomas – ‘Salí como un león; este era un día que tenía marcado’: Nairo (El Tiempo)
Como un león: Nairo Quintana se adjudicó la etapa 17 del Tour de Francia – Así celebró Nairo Quintana al ganar la etapa 17 del Tour de Francia – Quintana: “Necesitaba un triunfo como este, hay un Nairo con ganas de más” – “Seguimos creyendo”, asegura Quintana tras llevarse la etapa reina (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas est bien le plus fort – Le spectacle au rendez-vous – Bardet: «Une journée terrible» – Lavenu: «Romain va rebondir» – Jurdie: «Encore une fois, on tombe sur plus fort» – Thomas: «Je suis bien placé» – Froome: «Déçu mais Thomas le mérite» – Quintana: «Valverde a été essentiel» – Roglic rêve de podium – Le vrai-faux de Geraint Thomas – Alaphilippe: «Je respecte le maillot à pois» – Démare termine dans les délais – Greipel émet des doutes sur Démare – Examens médicaux pour Sagan – Alaphilippe, le sauveur – Alaphilippe, un nouvel horizon (L’Equipe)
Quintana s’impose dans l’étape reine, Thomas se rapproche du sacre (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“¡Oh gloria inmarcesible!” (inno nazionale Colombia)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Trie-sur-Baïse: sole e caldo, 31.5°C (percepiti 33°C), vento debole da E (6-7 Km/h), umidità al 44%
Maubourguet (42 Km) : sole e caldo, 31.9°C (percepiti 35°C), vento debole da NE (4-5 Km/h), umidità al 50%
Aire-sur-l’Adour (86 Km) : sole e caldo, 32.3°C (percepiti 36°C), vento debole da WNW (9 Km/h), umidità al 51%
Pau: poco nuvoloso, 30.1°C (percepiti 35°C), vento moderato da NNW (11-12 Km/h), umidità al 66%
LA TAPPA CHE VERRÀ: TRIE-SUR-BAÏSE – PAU (171 Km)
Due tappe sui Pirenei sono oramai consegnate alla storia e un’altra ancora è in programma, ma non è il momento d’affrontarla. A cavallo delle ultime due frazioni di montagna gli organizzatori hanno infatti collocato una giornata interlocutoria tranquilla, ma non del tutto. I 171 Km che da Trie-sur-Baïse condurranno il gruppo a Pau presentano un tracciato abbordabile ma il tratto che si incontrerà tra il 52° e il 152° Km di gara è punteggiando da lievi collinette, che di norma dovrebbero fare solo il solletico al gruppo. Ma siamo oramai nella fase “calante” del Tour, giunto alla sua quartultima tappa e a calare saranno anche le energie di tutti, con il risultato che potrebbe diventare più complicato del solito riuscire a ricucire sulla fuga di giornata. Le colline della fascia “propirenaica” a nord di Pau, però, non paiono insormontabili e, a meno di grosse sorprese, domani si assisterà al penultimo arrivo in volata al Tour 2018.
I PRECEDENTI
Trie-sur-Baïse è una “matricola” per quanto riguarda il Tour de France, mentre non si può certo dire la stessa cosa di Pau. La storica capitale dell’antica provincia del Béarn, infatti, ospiterà quest’anno il Tour per la 61a volta, confermando la sua terza piazza nella speciale classifica delle località che sono state più volte traguardo di tappa, preceduta solo da Bordeaux (81 arrivi) e, ovviamente da Parigi, che quest’anno raggiungerà quota 109. Giù dal podio Luchon, dove la corsa ha fatto scalo ieri per la 51a volta. Il capofila dei vincitori a Pau è un italiano, il mitico Alfredo Binda, che vi si impose nel 1930, imitato poi dai nostri connazionali Learco Guerra (1933), Ambrogio Morelli (1935), Fiorenzo Magni (1949 e 1953), Fausto Coppi (1952), Nino Defilippis (1956), Gastone Nencini (1957), Tommaso De Prà (1966), Felice Gimondi (1975), Wladimiro Panizza (1976) e Claudio Chiappucci (1993): sono dunque passati 25 anni dall’ultima affermazione italiana a Pau, dove l’ultima volta andò a segno allo sprint il tedesco Marcel Kittel, nell’edizione dello scorso anno.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Peraghes” (Peyragudes)
Garzelli: “16 Km di una pendenza media dell’8,7%”
De Stefano: “È andato in bicicletta sull’adrenalina”
Pancani: “Non ci hanno messo modo a saltare le griglie”
Martinello: “Le abitudini introdotta dagli anglosassoni”
Martinello: “Sono venti corridore”
Martinello: “Il fatto che Barguil non sia attivo fan dall’inizio”
Pancani: “Valico che mette in considerazione le valli”
Pancani: “Scorre l’immagine della regia francese sulla moto”
Pancani: “Chiamiamola cosà”
Pancani: “Pierce Borsnan” (Brosnan)
Pancani: È diminuta nella composizione il gruppo dei migliori”
Pancani: “Il ritiro di questo gruppo è di due minuti e tredici”
Pancani: “Ero sterrato questa strada”
Pancani: “Quintana vince la prima volta del Tour sul Col du Portet”
Televideo: “Domenico Pellizotti” (Franco)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa
1° Michael Hepburn
2° Arnaud Démare a 2′14″
3° Jelle Vanendert a 2′31″
4° Ramon Sinkeldam a 3′00″
5° Timothy Dupont a 3′04″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 7° a 3′38″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 14′06″
3° Jay Robert Thomson a 15′34″
4° Amund Grondahl Jansen a 15′46″
5° Timo Roosen a 18′16″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
28 LUGLIO 1998 – 16a TAPPA: VIZILLE – ALBERTVILLE (204 Km)
PANTANI SIGNORE DEL TOUR
Nell’ultimo tappone alpino, Marco consolida il primato infliggendo 1’49” a Julich
Fugge con Ullrich e gli concede la vittoria – Il tedesco ha preso l’iniziativa sulle rampe della Madeleine e la Maglia Gialla ne ha approfittato: ora ha quasi 6’ di vantaggio – Alla fine, scambio di complimenti: “Hai vinto il Tour, m’inchino” e “Reazione da fuoriclasse ma io ho ancora cinque giorni da soffrire” – I francesi stavolta ringraziano – Non sono più i tempi di Coppi e Bartali: “Le Pirate” di Cesenatico ha fatto loro il regalo più bello, ha salvato il Tour – E sullo sgangherato camper della troupe è tempo di scongiuri – Oggi le ultime salite – Tvm dei guai – Doping: medico e ds arrestati

Vista panoramica sul Col du Portet (velomontagne.fr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A LUCHON
luglio 24, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Bis di Alaphilippe. Protesta al via, caos e botte della polizia – Lacrimogeni e botte, cose mai viste al Tour – Caos Tour, gas sulla corsa, la protesta dei contadini… (Gazzetta dello Sport)
Tour, ad Alaphilippe la 16ª tappa. Thomas conserva la maglia gialla – Balle di fieno e lacrimogeni: corsa bloccata – E domani i piloti partono in stile MotoGp (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Thomas retains yellow jersey after late crash deprives Adam Yates shot at stage victory – Tour de France chief appeals for calm after peloton left ‘choking’ on pepper spray intended for protesting farmers (The Daily Telegraph)
Thomas retains yellow jersey as Alaphilippe wins chaotic stage 16 – The moment Yates’s hopes of a first stage win came crashing down – Tour de France stopped after peloton hit by pepper spray – How Dumoulin’s pre-programmed legs can beat Thomas and Froome – Froome vs Thomas: A friendship set to be tested by ambition (The Independent)
Pepper spray incident caps day of drama at Tour de France as Geraint Thomas preserves lead (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
No hubo ataques entre los favoritos: Nairo sigue de octavo en el Tour – ‘Confío en tener un grandioso día, salir como un león’: Nairo Quintana – ‘Habrá muchos ataques y eso es lo que esperamos’: Thomas – La 16ª etapa del Tour fue detenida por lanzamiento de gas lacrimógeno – Gilbert sufrió una espectacular caída en la etapa 16 del Tour (El Tiempo)
Nairo avisa que saldrá “como un león” en decisiva etapa pirenaica – El Tour de Francia y una salida a lo Fórmula Uno (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Alaphilippe double la mise – Les Français qui ont réussi le doublé sur le doublè – Alaphilippe: «Descendre, j’ai ça en moi» – Alaphilippe s’offre un doublé – Qui est Julian Alaphilippe? – Yates: «Mon moral est assez atteint» – Alaphilippe: «Descendre, j’ai ça en moi» – Thomas: «De gros écarts demain» – Pas de changement devant – Démare en galère mais dans les délais – Les images de la neutralisation – «Ça gratte pas mal les yeux et la gorge» – L’étape neutralisée à cause d’une manifestation – Le précédent Usinor 82 – Gilbert abandonne après sa chute – Gilbert chute dans la descente du col du Portet-d’Aspet – Lappartient recadre Brailsford – Maillot à pois, une passion française – Les étapes ultracourtes du Tour – Une étape hors norme – Lefevere «à 100% contre» – Incollable sur les Pyrénées? – Un pur grimpeur regagnera-t-il le Tour? – À la chasse aux Sky – Tour de France Dumoulin, symbole malgré lui – Faire feu de tout pois – Un braquet à part pour Barguil – Les vélos légers de la Trek – Pourquoi rouler un jour de repos? – Les oreillettes sont-elles dangereuses? (L’Equipe)
Alaphilippe illumine le Tour des Français – Alaphilippe: «Ce n’est pas parce que je porte le maillot à pois que je suis capable de gagner le Tour» – Après la frayeur lors de la 16e étape du Tour, Gilbert ne repartira pas – Alaphilippe, Gilbert, Yates: Ce qu’il faut retenir de la 16e étape du Tour (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Sono in fuga” (Lucio Dalla)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Bagnères-de-Luchon: nubi sparse, 27.5°C (percepiti 30°C), vento debole da NNE (8 Km/h), umidità al 65%
Saint-Lary-Soulan (centro – 46.5 Km) : temporale con pioggia modesta e schiarite (0,7 mm), 24.6°C, vento debole da NNE (6-8 Km/h), umidità al 73%
Col de Portet: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: BAGNÈRES-DE-LUCHON – SAINT-LARY-SOULAN (Col de Portet – 65 Km)
Si tratta della tappa più strana e curiosa del Tour de France 2018 per due motivi e quello che per primo balza all’evidenza è il chilometraggio di appena 65 Km, che ne fa una delle tappe in linea più brevi della storia della Grande Boucle. Breve ma molto impegnativa poichè il “chilometro 0″ sarà in salita e di salita se ne incontreranno tre per complessivi 38.3 Km, pari al 59% dell’intera frazione. Tolte le discese successive ai primi due GPM, rimaranno appena un paio di chilometri di pianura tra un colle e l’altro ed ecco che potrebbe venirne fuori una tappa molto più impegnativa del previsto, anche per le particolari modalità di partenza. Non ci sarà, infatti, il tradizionale raduno seguito dalla marcia a passo ridotto verso il “chilometro 0″, ma si partirà da fermi in corrispondenza di quest’ultimo, dopo che i corridori saranno fatti collocare suddivisi in griglie, con i primi 20 della classifica a partire davanti e così via, una modalità utilizzata nelle gare di ciclocross e anche della Gran Fondo amatoriali. Per primo s’affronterà il colle del Peyresourde, seguito dalla ripida appendice verso Peyragudes (14.9 Km al 6.7%), dove al Tour dello scorso anno Aru strappò la maglia gialla a Froome. Scesi al traguardo volante di Loudenville, subito si riprenderà a salire alla volta del Col de Val Louron-Azet (7.4 Km all’8.3%), affrontanto dallo stesso versante che conduce anche alla stazione invernale di Val Louron, dove Claudio Chiappucci si impose nel 1991 in una tappa storica perchè quel giorno Miguel Indurain conquistò la prima maglia gialla della sua carriera. Raggiunto il centro di Saint-Lary-Soulan arriverà il momento dell’ascesa più impegnativa della tappa, che condurrà in 16 Km, inclinati all’8,7% al Col de Portet, inedito traguardo che metterà in palio anche lo speciale trofeo intitolato al fondatore del Tour Henry Desgrange (2215 metri) e che corrisponde alla nostra Cima Coppi.
I PRECEDENTI
Di Bagnères-de-Luchon abbiamo già parlato nell’altro capitolo del “Tourbillon” e qui ci soffermiamo sulle tappe in linea più brevi della storia del Tour poichè quella in programma domani non sarà la più corta di tutte, superata da ben 15 precedenti. Limitandoci alla “topfive” di questa speciale classifica troviamo pari merito in quinta posizione il circuito di Fribourg-en-Brisgau del Tour 1977 e la Monêtier-les-Bains – Sestriere (accorciata per il maltempo) del 1996, lunghe entrambe 46 Km; quarta posizione per la Tarbes – Pau del 1988 (38 Km), terza per la Royan – Saintes del 1937 (37 Km, all’epoca era abitudine inserire frazioni suddivise anche in tre semitappe), seconda per la Aix-les-Bains – Mont Revard del 1972 (28 Km). Il record spetta ad una frazione partita proprio da Bagnères-de-Luchon nel 1971 e terminata nella soprastante Superbagnères: lunga soli 19.5 Km fu conquistata dallo spagnolo José Manuel Fuente, che staccò di 26″ l’olandese Lucien Van Impe e di 28″ il francese Bernard Thévenet.
Saint-Lary-Soulan, nel dipartimento degli Alti Pirenei, ha già ospitato in dieci occasioni il Tour ma quest’anno per la prima volta si arriverà sino al Col de Portet. In tutti gli altri precedenti l’arrivo è sempre stato in salita presso la stazione invernale del Pla d’Adet, la cui strada d’accesso è in parte in comune con quella del Portet: lassù si è imposto per la prima volta Raymond Poulidor nel 1974 mentre l’ultimo ad “espugnare” questo traguardo è stato il polacco Rafał Majka nel 2014
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “La tappa che si terminava a Carcassonne”
Pancani: “Un GPM di secondo categoria”
Pancani: “Gilbert alza il pollice contro la telecamera”
Pancani: “Tappa vinca da Bardet”
Martinello: “Una velocissima velocità”
Pancani: “È uno dei nomi inserito nel taccuino di Cassani”
Pancani: “Quelle griglie potranno considerare lo svolgimento della gara?”
Martinello: “Tappe di montagna nelle quali chi vorrà provare la differenza”
De Luca: “Gorza Izagirre, era una tappa speciale con arrivo in Spagna” (Luchon è in Francia)
Televideo: “Alaphilippe fa selezione al Col de Mentè” (è successo sul Col du Portillon)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa
1° Arnaud Démare
2° Julien Simon a 9′54″
3° Anthony Perez s.t.
4° Lawson Craddock a 10′07″
5° Sep Vanmarcke s.t.
Miglior italiano Roberto Ferrari, 8° a 10′33″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 11′30″
3° Amund Grondahl Jansen a 15′59″
4° Jacopo Guarnieri a 16′10″
5° Timo Roosen a 17′07″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
27 LUGLIO 1998 – 15a TAPPA: GRENOBLE – LES DEUX ALPES (189 Km)
PANTANI, LEGGENDA VIVENTE
Nel primo tappone alpino del Tour, il Pirata sferra un attacco micidiale e conquista la maglia gialla con distacchi degni dei campionissimi d’ogni tempo
Solo il cannibale Merckx spazzava via così i suoi rivali – Sul Galibier sono già tutti in affanno ma la crisi più dura si manifesta per il campione tedesco sull’ultima salita della giornata – Ullrich scivola sempre più indietro e giunge all’arrivo con 9’ di ritardo mentre l’americano Julich ne perde 6 – Massi secondo e settimo in classifica – Gli alibi di Ullrich – “La mia corsa è ormai finita. Colpa di questo tempaccio” – “Io al Tour non ci volevo venire…” – “Ho fatto tanti sacrifici, ne valeva la pena” – E Manola urlò: “Parte! Parte!” – Festa a Cesenatico, al chiosco delle piadine – Quando Coppi conquistò il Galibier – Anche Bartali e Merckx primi sulla magica vetta

Le terme di Luchon (www.luchon-vallees-avenir.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A CARCASSONNE
luglio 23, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Moscon cacciato dal Tour: litigio in corsa? – Nibali, video dalla piscina: “Per i medici sono stato fortunato” – Cort facile in volata, Pozzovivo 6°. Thomas in giallo sui Pirenei (Gazzetta dello Sport)
Tour, a Nielsen la 15esima tappa. Thomas e Froome conservano le forze (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Magnus Cort Nielsen makes it a weekend to remember for Astana as Geraint Thomas retains overall lead (The Daily Telegraph)
Nielsen powers to first Tour de France stage win as Thomas holds lead (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Magnus Cort ganó la etapa 15, Thomas es líder de la general del Tour (El Tiempo)
Nairo: “Tengo el convencimiento de que el cuerpo va a responder” – Los pirineos, la última oportunidad del Movistar en el Tour – Nairo se mantiene octavo en la general tras la etapa 15 (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Le grand week-end d’Astana – Moscon exclu! – Thomas: «Je fais la course de ma vie» – Pour les Français, c’était pire en 2016 – Calmejane: «Les nerfs ont lâché» – Cort Nielsen: «On n’avait pas le choix» – Pauwels chute et abandonne – - «Froome n’acceptera pas de perdre» – Thomas voit «au jour le jour» – Comment la piste a aidé Thomas – Bardet plus fort en 3e semaine? – Chavanel : cocooning à la poitevine (L’Equipe)
Le Danois Nielsen décroche sa 1re victoire sur le Tour – Le Tour de France s’attaque aux fumigènes(Le Figaro)
Danimarca – Magnus Cort Nielsen
Første danske Tour-sejr siden 2009: Som at tage slik fra børn – Magnus Cort tog den første danske Tour-sejr siden 2009 – Magnus Cort jubler over Tour-etapesejr: “Jeg kunne ikke sove i nat, fordi jeg godt vidste, at den lå godt til mig” (Jyllands-Posten)
Magnus Cort med vild magtdemonstration: Vinder 15. etape – Inden Tour-triumfen: ‘Sportsdirektør havde ødelagt min nattesøvn!’ – Corts stolte mor: Lillebror ødelagde telefonen – Lykkelig Cort: Var bange i morges (Sporten.dk)
Første danske etapesejr siden 2009: Magnus Cort vinder 15. etape i Touren – Bornholmer, multitalent og første mand over Tour-målstregen: Magnus Cort kan også vinde cykelløb uden skæg – Etapeanalyse: Stormende dansk Tour-jubel efter forrygende flot samarbejde – Valgren: Nu tager Jakob en etape efter hviledagen, og så er Touren næsten reddet – Portræt: Millionæren, fænomenet og folkets mand (Politiken)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Mon Jalabert” (Monsieur Martino)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Carcassonne : sole e caldo, 31.8°C, vento debole da ESE (6 Km/h), umidità al 40%
Pamiers (GPM – 72 Km) : cielo sereno, 28.3°C, vento debole da NW (4 Km/h), umidità al 51%
Saint-Girons (traguardo volante – 124 Km) : cielo sereno, 28.1°C (percepiti 29°C), vento debole da NNW (6-9 Km/h), umidità al 51%
Saint-Béat (180.6 Km) : cielo sereno, 28.3°C, vento debole da N (7-9 Km/h), umidità al 48%
Bagnères-de-Luchon: pioggia modesta e schiarite (0,4 mm), 27.5°C (percepiti 29°C), vento debole da N (7 Km/h), umidità al 53%
LA TAPPA CHE VERRÀ: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON (218 Km)
I Pirenei debuttano con un classico intramontabile, l’arrivo nella stazione termale di Luchon, che nel lontano 1910 ospitò il traguardo della prima tappa pirenica della storia, con partenza da Perpignan e scalata a sette colli, il terzultimo dei quali era il Portet d’Aspet, i cui 5,4 Km al 7,1% costituiranno, invece, la prima delle tre salite che caratterizzano il finale della tappa del 2018. I corridori giungeranno ai suoi piedi dopo aver percorso 150 Km privi di particolari insidie e, immediatamente dopo il Portet e il passaggio davanti al monumento eretto in memoria di Fabio Casartelli, andranno ad affrontare la salita più impegnativa di questa frazione, il Col de Menté (6,9 Km al 8,1%), rimasto nella storia del Tour soprattutto per la caduta che estromesse dalla corsa nel 1971 lo spagnolo Luis Ocaña, che in quel momento vestiva la maglia gialla. Difficilmente, nonostante le pendenze, si dovrebbero assistere ad azioni di qualche grosso nome della classifica sul Menté perchè non si incontreranno più difficoltà nei successivi 27 Km che, dopo un breve sconfinamento in terra spagnola, condurranno i corridori ai piedi dell’ascesa successiva, che è anche l’ultima prevista dal tracciato di gara, il Col du Portillon. La pendenza media è la stessa del Portet d’Aspet ma su una distanza leggermente maggiore (8,3 Km) e, alle soglie del duecentesimo chilometro di gara, qualche big potrebbe anche accusare un momento di crisi, non semplice da recuperare perchè a quel punto mancheranno 10 Km esatti al traguardo, posto praticamente al termine della discesa dal Portillon.
I PRECEDENTI
Bagnères-de-Luchon, la più famosa località curativa dei Pirenei francesi, ospiterà quest’anno il Tour per la 50a volta. Tenuta a battesimo dal francese Octave Lapize nel 1910, ha visto imporsi sei corridori di nazionalità italiana: il primo è stato Ottavio Bottecchia nel 1924 e successivamente sono arrivate le affermazioni di Alfredo Binda nel 1930, di Antonio Pesenti nel 1932, di Adriano Vignoli nel 1934, di Marcello Mugnaini nel 1966 e di Rodolfo Massi nel 1998, mentre l’ultimo corridore a trionfare su questo traguardo è stato Chris Froome nel 2016. A questi 50 traguardi si affiancano quelli determinati nella sovrastante stazione di Luchon-Superbagnères, amministrativamente situata nel territorio del municipio di Saint-Aventin, e alla quale il Tour è salito in sei occasioni tra il 1961 e il 1989: la prima volta sarà l’italiano Imerio Massignan a tagliare vittorioso la linea d’arrivo.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Il titolo di ”Marca” dedicato a “Epico Fraile”" (il titolo era dedicato a Omar Fraile”… epico era l’aggettivo)
De Stefano: “Nel 2019 ci sarà una corsa ProTour con arrivo sul Ventoux” (il ProTour non esiste più dal 2011, l’articolo francese parlava di “course pro”, cioè di corsa professionistica)
Martinello: “Quando è partita la figa” (eccola, ne sentivamo la mancanza!)
Martinello: “Tratto finale coperto da questo vento fortissimo”
Pancani: “Dairect Énergie” (la squadra è la francese “Direct Énergie” e il nome va pronunciano così come è scritto)
Pancani: “La moto era troppo vicina alla sua azione”
Pancani: “Ancora Majka, seguita da una moto della giuria” (cambiato sesso?)
Martinello: “68-69 cronometri” (chilometri)
Martinello: “Intensa la possibilità di giocarsi il successo di tappa”
De Stefano: “Vediamo Sky che protegge la maglia gialla di Geraint Thomas”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa
1° Jérôme Cousin
2° Tom-Jelte Slagter s.t.
3° Lawson Craddock s.t.
4° Amund Grondahl Jansen s.t.
5° Sep Vanmarcke s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° (s.t.)
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 10′20″
3° Jay Robert Thomson a 11′04″
4° Jacopo Guarnieri a 15′44″
5° Timo Roosen a 16′41″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
26 LUGLIO 1998 – 14a TAPPA: VALRÉAS – GRENOBLE (186.5 Km)
PANTANI, È ORA DI CERCARE IL COLPO DA KO
La Croix de Fer, il Galibier, infine Les Deux Alpes: il Tour oggi potrebbe cambiare padrone
Ma per affondare Ullrich deve partire da lontano – Piepoli: e se fosse il mio gran giorno? – Pesa 50 chili ma sulle montagne si sente un gigante – Però i tifosi del Pirata vogliono che corra come alleato di Marco contro la Maglia gialla – Dice: “Nei momenti che contano davvero ho sempre sfortuna. Prima o poi finirà” – Grenoble: sprint a sei, vince l’australiano O’Grady – Calcaterra: da secondo a 6° per scorrettezze – “Non è doping se non fa danni” – Samaranch: “Ridurre la lista dei prodotti proibiti” – Interviene Prodi: “Se lo sport è drogato, non mi diverto più” – Zülle e Meier: “Son più di cento da squalificare”

Un suggestivo scorcio della cittadella fortificata di Carcassonne (www.weekendesk.fr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A MENDE
luglio 21, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Tour: lo spagnolo Fraile trionfa a Mende (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, colpo Fraile per l’Astana. Froome e i favoriti si marcano stretti – Nibali: «Stavo bene, potevo vincere. Molti messaggi, non da Froome» – Tifosi, fumogeni e alcol: Tour irrespirabile (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Omar Fraile triumphs in Mende as Geraint Thomas keeps tight hold on leader’s yellow jersey (The Daily Telegraph)
Fraile wins stage 14 as Thomas keeps yellow jersey (The Independent)
Omar Fraile wins in Mende as Geraint Thomas keeps yellow jersey (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Omar Fraile ganó la etapa 14, Thomas sigue líder en el Tour de Francia – Egan Bernal, gregario en el Tour de Francia con pinta de capo – ‘No se ha perdido la ilusión, las sensaciones fueron mejores’: Nairo – ‘Quise ver cómo iban los demás y el peor era yo’: Landa (El Tiempo)
Nairo Quintana cedió 10 segundos más ante los favoritos al título del Tour – “Seguimos luchando y no renunciamos a nada”, afirma Nairo Quintana (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Loin de Fraile, la Sky contrôle – Fraile: «Je ne m’y attendais pas» – Alaphilippe n’a «pas de regrets» – Thomas voit «au jour le jour» – Thomas, souvent plombé par les chutes – Une histoire d’évolutions – Le petit monde de Peter Sagan – Sagan : «Une fin plus bordélique»(L’Equipe)
Fraile, Roglic, Bardet : Ce qu’il faut retenir de la 14e étape – Thomas: «Si Chris et moi on courait l’un contre l’autre, on aurait l’air stupides, on ne le fera pas» (Le Figaro)
Spagna – Omar Fraile
Omar Fraile conquista el primer triunfo español en el Tour 2018 (AS)
Y Omar Fraile derribó el muro (Marca)
Omar Fraile vuela en el aeródromo de Mende y se estrena en el Tour – De locos, ¡lanzan una bengala a los ciclistas en el Tour! – Omar Fraile: “Ganar en el Tour es lo más grande” – La caída y el abandono de Nibali puede salirle muy caro al Tour – Landa: “Me he precipitado y lo he pagado” (Mundo Deportivo)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Colonna sonora del film “Fuga per la vittoria” (Bill Conti)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Millau : poco nuvoloso, 24.6°C, vento moderato da NW (19-20 Km/h), umidità al 58%
Col de Sié (GPM – 64,5 Km) : cielo sereno, 20.7°C, vento moderato da NW (21-27 Km/h), umidità al 53%
Mazamet (traguardo volante – 121,5 Km) : cielo sereno, 25.8°C (percepiti 27°C), vento moderato da NW (23-29 Km/h), umidità al 50%
Carcassonne: cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da NW (28-36 Km/h), umidità al 42%
LA TAPPA CHE VERRÀ: MILLAU – CARCASSONNE (181.5 Km)
La seconda tappa dedicata a Jalabert attraverserà le terre natali dell’ex corridore francese, che dal 2009 al 2012 è stato anche commissario tecnico della nazionale transalpina. Al 121° Km di gara è, infatti, previsto il passaggio da Mazamet, dove “Jaja” nacque il 30 novembre del 1968 e dove si è effettuerà il traguardo volante giornaliero proprio ai piedi del tratto più impegnativo della tappa. All’uscita da Mazamet inizierà, infatti, la salita verso i quasi 1200 metri del Pic de Nore, ascesa inedita per il Tour ma che alcuni corridori – come Valverde, che si è imposto nella classifica generale – hanno avuto modo di “testare” nel corso dell’ultima tappa della “Route d’Occitanie”, disputata lo scorso 17 giugno. Nel suo “curriculum” ci sono anche un paio di arrivi di tappa del Critérium International e in una di queste occasioni c’è una vittoria proprio di Jalabert, che si impose lassù nel 1995, tra l’altro in condizioni meteorologiche particolarmente avverse, soprattutto a causa di un forte nebbione che lo portò a tagliare il traguardo quasi senza accorgersene, rischiando d’investire un “suiveur” che stava camminando lungo la linea d’arrivo. La salita, impegnativa ma non durissima, è lunga 12.3 Km e presenta una pendenza media del 6.3%, con i tratti più scoscesi nella prima metà, che sale al 7.5% e che termina con il chilometro più ripido dell’ascesa, inclinato al 9,4%. Le fatiche fin qui accumulate potrebbero acuire la selezione e, se si ci fosse battaglia tra i big, qualche “pesce grosso” potrebbe pagare, faticando non poco a rientrare perchè la carreggiata della strada del Pic de Nore non è larghissima, sia nel verso della salita, sia in quello della discesa. Se poi davanti gli avversari dovessero aumentare il ritmo di gara, il malcapitato potrebbe anche non riuscire più a recuperare lo svantaggio, nonostante dalla vetta del Gran Premio della Montagna al traguardo di Carcassonne ci siano ben 41 Km da percorrere, totalmente privi d’altre insidie.
I PRECEDENTI
Millau, cittadina del dipartimeno dell’Aveyron presso la quale nel 2004 è stato inaugurato il viadotto più alto d’Europa (341 metri, 16 in più della Tour Eiffel), ha ospitato in passato cinque arrivi di tappa della Grande Boucle. Mentre nelle prime tre occasioni si arrivò in centro – vittorie dell’elvetico Ferdi Kübler nel 1954, dell’italiano Alessandro Fantini l’anno successivo e del belga Louis Proost nel 1960 – le ultime due volta il traguardo fu collocato al termine della salita del Causse Noir, che sovrasta Millau: nel 1987 la vittoria andà al francese Régis Clère, nel 1990 andò a segno lo spagnolo Marino Lejarreta precedendo di 24″ Miguel Indurain e Gianni Bugno.
Carcassonne, capoluogo del dipartimento dell’Aude la cui cittadella fortificata è iscritta tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, ospiterà per la sesta volta nella storia la massima corsa a tappe francese. La serie di arrivi in questa città fu inaugurata nel 1947 dal francese Lucien Teisseire mentre l’ultimo della “lista” è l’ucraino Yaroslav Popovych, vincitore nel 2006.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Speciale di Bicisport: “Saint-Paul-Troi-Châteaux” (Saint-Paul-Trois-Châteaux)
Televideo: “Saint Paul Trois Chateau”
Garzelli: “Il primo della fuga ha quasi 4 minuti di classifica”
Slongo: “La condizione che Vincenzo arriverà alla Vuelta”
Martinello: “Si sente meglio in queste giorni”
Pancani: “La gruppa rimane compatta”
Pancani: “La salita è lunga 90 Km”
Martinello: “Questi 40 secondi non sono facili da chiudere”
Pancani: “Purito Rodigo” (Purito Rodríguez)
Martinello: “Dumoulin si porta sulle spalle la maglia gialla di Geraint Thomas”
Pancani: “Vantaggio di uno e mezzo per Stuyven”
Martinello: “Qualche scomposto lo troviamo anche oggi”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa
1° Arnaud Démare
2° Lukas Pöstlberger a 4″
3° Roberto Ferrari a 9″
4° Marcus Burghardt a 16″
5° Jacopo Guarnieri a 34″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 10′20″
3° Timo Roosen a 11′00″
4° Jay Robert Thomson a 11′04″
5° Jacopo Guarnieri a 15′44″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
25 LUGLIO 1998 – 13a TAPPA: FRONTIGNAN LA PEYRADE – CARPENTRAS (196 Km)
RUSH DI NARDELLO PRIMA DEI MONTI DECISIVI
Oggi al Tour il Col de Rousset, domani i terribili Col de la Croix, Galibier e Les deux Alpes – L’Uci si rimangia i nuovi test
E Pantani prepara il colpo – Terzo Tafi – Doping: vince Jalabert – L’Uci si rimangia i nuovi test – Nell’incontro prima del via, il leader dei corridori minaccia di bloccare la corsa e la Federazione mette la retromarcia – Il perfetto gonfiato – “Le Monde” svela il menù del ciclista fuorilegge – Duemila per Marco – I tifosi del Pirata pronti all’invasione delle Alpi

Panorama di Mende (foto Flickr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A VALENCE
luglio 20, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Sagan sfreccia a Valence e fa tris – Sagan fa tripletta.Kristoff e Demare battuti… – Vincenzo a casa: confermata la frattura – Nibali, la caduta ripresa da dietro – Spinte, fumogeni, cadute: una tappa folle (Gazzetta dello Sport)
Nibali cade e si ritira: Tour sotto accusa – Nibali, al Tour horror show va in scena la grandeur della figuraccia (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas finishes safely to retain lead – Roasted veg, rice tarts and risotto: how cyclists fuel for the Tour de France – (The Daily Telegraph)
‘Immoral’ Tour de France fans told to behave after attacks on Froome (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Sagan ganó la etapa 13; Geraint Thomas, líder de la general en el Tour – Hipótesis del nivel actual de Nairo en el Tour de Francia – El dolor del retiro: duros momentos vividos por nuestros ciclistas (El Tiempo)
El laberinto de Nairo en el Tour – Sagan logra el triplete en Valence y se encamina hacia el título por puntos (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Sagan au top, Démare battu – Démare: «J’ai cru que j’allais gagner» – Kristoff: «J’ai fait ce qu’il fallait» – Sagan: «Une fin plus bordélique» – Thomas: «Tant que ça reste verbal» – Tourmalet, la transhumance du géant – Qu’appelle-t-on un entraîneur? – Les meilleurs Français depuis 1998 (L’Equipe)
Tour de France 2018 : le triplé de Peter Sagan – Tour de France : décrypter la puissance des coureurs pour lutter contre le dopage (Le Figaro)
Repubblica Slovacca – Peter Sagan
Korunovácia kráľa. Sagan ďalším triumfom vyslal odkaz – Peter Sagan triumfoval v piatkovej – Hetrik pre zelený dres, šampión ukázal dokonalosť – ohlasy médií – Šokujúci koniec Nibaliho. Môže za to popruh od fotoaparátu – Sagan vysvetľuje dôvody rozchodu: Nie je za tým iná žena (Pravda)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Ritornerai” (Bruno Lauzi)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Saint-Paul-Trois-Châteaux: cielo sereno, 29.4°C, vento moderato da N (15-17 Km/h), umidità al 43%
Mende: temporale con pioggia modesta e schiarite (0.4 mm), 22.3°C, vento moderato da NW (14 Km/h), umidità al 60%
LA TAPPA CHE VERRÀ: SAINT-PAUL-TROIS-CHÂTEAUX – MENDE (188 Km)
Quest’anno uno dei corridori francesi più amati di sempre, Laurent Jalabert, compirà 50 anni e il Tour anticiperà la festa del suo compleanno (prevista il 30 novembre) dedicandogli ben due frazioni, quelle che il gruppo dovrà affrontare sulle strade del Massiccio Centrale nel viaggio di trasferimento dalle Alpi ai Pirenei. E non poteva mancare l’arrivo a Mende dove “Jaja” nel 1995 ottenne la sua prima vittoria di tappa al Tour, nonchè una delle più celebri della sua carriera, al termine di una lunga fuga da lontano che gli consentì di issarsi al terzo posto della classifica generale dopo aver recuperato quel giorno gran parte del tempo perduto a crono e sulle Alpi. ll finale sarà lo stesso di quella storica giornata, con il traguardo collocato sulla pista del locale aeroporto, 1500 metri dopo aver superato la cima della breve ma ripida salita della Croix-Neuve, 3000 metri al 10,2% che da quel caldo pomeriggio di 23 anni sono diventati per sempre la “Montée Jalabert.” Come in quella frazione, l’avvicinamento al gran finale sarà reso complicato dalle tortuosità del Massiccio Centrale, le cui strade sono state spesso teatro di azioni a sorpresa, a volte risultate determinanti per l’esito finale, come quella volta che Claudio Chiappucci si vide sgretolare gran parte dell’enorme vantaggio accumulato nelle giornate precedenti durante la tappa di Saint-Étienne, senza la quale molto probabilmente avrebbe vinto il Tour del 1990. Oltre all’ascesa finale sopra Mende si dovranno, quindi, affrontare altre 4 salite, sulle quali spicca il GPM di 2a categoria del Col de la Croix-de-Berthel (1088 metri), da scollinare a circa 60 Km dal traguardo.
I PRECEDENTI
Saint-Paul-Trois-Châteaux, l’antica capitale dei Galli Tricastini situata nel dipartimento della Drôme, è “abbonata” alle partenza di tappa di corse targate ASO: è successo al Delfinato nel 2010, alla Parigi-Nizza nel 2016 e già in due occasioni al Tour. Nel 2011 scattò da questo centro la tappa terminata a Gap con il successo del norvegese Thor Hushovd mentre l’anno successivo il suo collega tedesca André Greipel si imporrà allo sprint nella frazione con arrivo a Cap d’Agde.
Mende, il capoluogo del dipartimento della Lozère situato nella regione geografica degli altopiani calcarei noti con il nome di “Grands Causses”, ha ospitato per la prima volta il Tour proprio in occasione della famosa tappa del 1995. Negli decenni successivi il medesimo finale immortalato da Jalabert è stato riproposto altre tre volte, quando lassù si sono imposti lo spagnolo Marcos Serrano nel 2005, il connazionale Joaquín Rodríguez Oliver nel 2010 e il britannico Steven Cummings nel 2015. In vetta alla Croix-Neuve sono, invece, terminate tra frazioni della Parigi-Nizza conquistate dallo spagnolo Alberto Contador (2007 e 2010) e dall’olandese Lieuwe Westra (2012)
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “È difficile contenere la mancanza di protagonismo”
Pancani: “Andrè Démare” (Arnaud Démare)
Pancani: “Lascino che transitino per prima”
Pancani: “C’è un ottimo organizzazione”
Pancani: “L’associazione corridori chiede alle organizzatori”
Martinello: “Gli albo d’oro”
De Stefano: “Sulla salita dell’Alpe d’Huez erano pressati più di un milione di telespettatori”
De Luca: “Prudhomme con tutto il direttissimo del Tour”
Garzelli: “Funogeni”
Pancani: “Una salicia molto facile”
Martinello: “Il ciclismo bisogna correrlo”
Pancani: “In testa al protone”
Martinello: “Punte del 12% a 1500 metri dal traguardo, poi gli ultimi 2 Km saranno in falsopiano”
Pancani: “Si un po’ risucchiare dal gruppo”
Televideo: “Alexandre Kristoff” (Alexander)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa
1° Michael Gogl
2° Michael Schär a 28″
3° Lawson Craddock a 31″
4° Thomas Scully s.t.
5° Julian Alaphilippe a 1′08″
Miglior italiano Gianni Moscon, 24° a 1′08″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 8′57″
3° Timo Roosen a 8′59″
4° Amund Grondahl Jansen a 10′24″
5° Jasper De Buyst a 15′57″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 7° a 16′16″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
23 LUGLIO 1998 – GIORNO DI RIPOSO
POVERO TOUR, SOFFOCATO DAL DOPING – PANTANI: FUORI TUTTA LA VERITÀ
Nel giorno di riposo riesplode lo scandalo: nuovi arresti e voci di esclusioni anche per la squadra olandese – “Sono vittime”, giurano gli avvocati
Fermati i corridori Festina, indagata la Tvm – Virenque, Zülle e Co. interrogati e trattenuti in cella di sicurezza – I ciclisti usavano l’Epo. La prova scoperta sul computer del medico – Il gruppo sotto choc – Bortolami, milanese della Festina che non è venuto al Tour per una caduta, non trova più il coraggio di uscire nemmeno per allenarsi
24 LUGLIO 1998 – 12a TAPPA: TARASCON-SUR-ARIÈGE – CAP D’AGDE (222 Km)
DILAGA LA MACCHIA DEL DOPING
Tour sempre più nella bufera tra perquisizioni, fermi e arresti: e ieri i corridori che dicono di sentirsi aggrediti, hanno minacciato lo sciopero partendo con oltre due ore di ritardo
Arrestati il ds e il medico della squadra Tvm – Clima inquisitori nel quale si annunciano nuovi test su urine e sangue dei ciclisti – Le Monde: fermate tutto: “Questo spettacolo non può continuare” – “Un Malato da guarire” – I politici: salviamo la Grande Boucle – “La colpa è dei calendari” – Ceruti (Federciclo): vincere per non perdere gli sponsor – Jalabert, leader dell’omertà: “Non cercate gli scoop, parlate della corsa” – Il direttore del Tour: Leblanc accusa i giornali-spazzatura – “I corridori come mafiosi” – Il professor Dal Monte: ma con l’epo si muore – “Il sangue diventa più denso del bitume. E allora si rischia una trombosi letale” – “I farmaci servono per curare i malati. Certi dottori vanno puniti pesantemente” – Anabolizzanti anche al Giro: Mg-Technogym nei guai dopo un blitz effettuato dai Nas in Val di Fiemme
TOUR, TANTA VOGLIA DI ALPI
La corsa travolta dallo scandalo-doping spera in Pantani che sulle prossime salite può scatenare la bagarre
E Julich assicura: Ullrich è cotto – La tappa a Steels in volata

Valence, il chiosco intitolato a Raymond Peynet, l'illustratore francese celebre per aver creato i personaggi degli "Innamorati" (http://www.valence-romans-tourisme.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)