ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MILANO

maggio 30, 2011 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Contador rosa trionfale. E Scarponi batte Nibali(Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, tappa a Millar, Contador trionfa a Milano (Corriere dello Sport-Stadio)

Contador wins Giro d’Italia(The Daily Telegraph)

Contador seals easy victory in the Giro d’Italia (The Independent)

Contador, la vie en rose (L’Equipe)

Alberto Contador remporte son deuxième Tour d’Italie (Le Monde)

Campionissimo (AS)

Alberto II el Intratable (Marca)

Con el Giro, seis de una tacada para Alberto Contador (El Mundo Deportivo)

Alberto Contador remporte son 2e Giro(Le Soir)

Deuxième succès d’Alberto Contador sur le Tour d’Italie (Sud Presse)

Oppermachtige Contador wint tweede Giro (De Standaard)

Eddy Merckx : “Le meilleur Contador” (La Dernière Heure/Les Sports)

Alberto Contador remporte le Giro (L’Avenir)

Contador: en nu de Tour (Het Nieuwsblad)

Tweede Girozege Contador – Steven Kruijswijk knap negende (De Telegraaf)

Contador Wraps UpSecond Title in Giro (The New York Times)

Alberto Contador wraps up second Giro d’Italia title (USA Today)

Aussies shine as Contador claims tour (Herald Sun)

Contador sets up shot a dream double (The Daily Telegraph – Australia)

Contador triumphant in Italy again (The Age)

Contador no sure start for Tour (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

La tappa

Mauro Facoltosi: Quanto guadagnerà Nibali su Scarponi? E quanto darà Contador al secondo?

Hotdogbr: Scarponi dovrebbe farcela a mantenere il secondo posto ma non è detto e se non ci riuscirà dovrà recriminare con se stesso per la tattica perchè globalmente è stato superiore al siciliano complice il percorso favorevole. Per la vittoria di tappa l’impressione è che sia una lotta a due tra Contador e Porte che si è risparmiato per tutto il Giro tranne che nella tappa di Macugnaga e vedremo se altri come Millar e Konovalovas potranno inserirsi

Mauro Facoltosi: Dichiarazione di Contador rilasciata al quotidiano El Mundo Deportivo: “No arriesgaré en la contrarreloj, disfrutaré de la victoria” (non mi avventurerò, voglio godermi la vittoria). Quindi non lo vedremo al massimo?

Gibosimoni: Ma Pinotti si è ritirato? Se si dovrebbe essere quasi certamente roba di Konovalovas – Millar permettendo -, Contador ha dichiarato che non vuole assolutamente prendere rischi e che si godrà Milano. 56″ in 26 Km dovrebbero essere più che sufficienti per Scarponi, e oggettivamente (fra i due Italiani sono più tifoso di Nibali) meriterebbe questo secondo posto più del Siciliano. Complimenti comunque ad entrambi, nessuno dei due sono ancora corridori completi da Grandi Corse a Tappe però senza Contador sarebbero lì a lottare per la Maglia Rosa.

Jack.ciclista:
Scarponi più di Nibali ha avuto il coraggio di rischiare, a volte sbagliando e pagando in seguito. A Nibali in realtà si può rimproverare solo la tappa dell’Etna, quando non ha affondato vedendo Scarponi in difficoltà. Comunque bravi entrambi, hanno perso sempre qualcosa ma non sono mai affondanti.
Solo una crisi di Scarponi regalerebbe a Nibali il secondo posto. Credo che Menchov voglia (e possa ?) recuperare qualche posizione nella generale.

Pedale Pazzo: Crono totalmente inutile, dovevano farne una vera da 50km qualche giorno fa e oggi lasciare la classica tappa in linea con bella volatona finale.
Sinceramente dopo aver guardato 5 minuti ho cambiato canale..

Commento sulla prestazione di Gadret

Salitepuntocià: Erano lustri che non si vedeva un francese fare belle figure in salita, e quelle del giro durissime poi! Quindi non si mente, Gadret va in salita, ma è passibile di miglioramenti? puo essere lui il francese che vincera’ un tour o un giro o una vuelta in futuro? Puo essere lui l’ago della bilancia per cui Preudhomme puo inserire certe salite al Tour? o sarà al massimo un Virenque? Dove deve migliorare?

N@po: E’ vecchiotto. Mi sa che il meglio lo ha già dato.

Howling Wolf14: La penso anch’io come Napo. E’ un corridore dignitoso, per certi versi brillante, in alcune fasi della corsa, ma non ha certo la stoffa del campione. Non vincerà mai un grande Giro: a cronometro è quasi fermo. Ha speculato molto sul lavoro degli altri, intendiamoci senza rubare nulla, e alla fine ha ottenuto un risultato che per il suo potenziale è grandioso. Bravo, ma direi anche molto furbo.

Pedale Pazzo: E’ arrivato quarto grazie ad una grande costanza. Se prendiamo gli ordini d’arrivo degli uomini in classifica dei 7 arrivi in salita lui è sempre finito nei primi 4 o 5, senza mai steccare.
Ha vinto una tappa, ha chiuso 4°, ha fatto il Giro della vita. Oltre questo non credo possa andare, dato che questo era un giro tutto salita e niente crono. Basta una crono vera e prende 8 minuti.

Giudizio finale

Gibosimoni: Per me una terza settimana usata male, con una cronoscalata dopo il giorno di riposo e due tappe da fughe da mettere nella seconda settimana scambiandole con Zoncolan e Gardeccia. Comunque alla resa dei conti un buon giro, le potenzialità sono moltissime per questo paese, il più bello del Mondo, anche se ogni tanto non le usiamo al massimo, a livello di percorso e di organizzazione.
Dopo lo sputo in faccia alla gente del Crostis, ecco ora una gaffe incredibile alla premiazione di Milano della Maglia Rosa: sbagliato la versione dell’inno spagnolo, dato che è stata mandata la versione antecedente a quella attuale, quella usata all’epoca della dittatura di Primo de Rivera.
Contador disumano – ma ancora sub iudice; a mio giudizio è ipocrita sperare che non venga trovato positivo affinchè il giudizio generale sul ciclismo non sprofondi nel baratro, per illudersi che tutte le grandi imprese sono solo frutto di siringoni: io preferisco un’amara verità o un’onesta corsa di uno Scarponi o di un Nibali ad una impresa falsata – e un grande plauso a Scarponi stesso e a Nibali in particolare perchè non essendo uno scalatore puro ha fatto molto meglio di alcuni grimpeur puri su certe asperità veramente importanti.
Anche se il Marchigiano ha meritato maggiormente questo secondo posto. Gadret ha fatto il giro della vita, Menchov regolarista impressionante ma sottotono, Rujano e Rodriguez grandi combattenti, Betancourt ha un futuro, grande plauso anche a Garzelli: a 37 anni a lottare contro i ragazzini e a vincere una splendida Maglia Verde, uno dei pochi esempi di vero sacrificio rimasti in gruppo. Bravo! Kreuziger giro sotto le aspettative ma si porta a casa una bella maglia bianca, l’Euskaltel ha dato grande spettacolo e se ne torna a casa con due tappe (e che tappe!).
Nel complesso bene gli Italiani: Maglia Verde, 2° e 3°, diverse vittorie di tappe con gli storici come Petacchi ma anche con i giovani arrembanti come Ulissi e Capecchi.
Adesso per l’anno prossimo manca soltanto la Maglia Rosa a questa Italia che intanto ha dato grande spettacolo lungo le strade della Corsa Rosa come a Livorno e nei teatri naturali dello Zoncolan e del Finestre, anche se non sono mancati i “troppo esuberanti” che hanno danneggiato la corsa.
Ci rivediamo il 5 Maggio in Danimarca!!

Pincopallino2005: giro finito dopo la tappa dell’Etna per manifesta superiorita` di Contador, le restanti tappe potevano pure risparmiarsele.

N@po: Il mio rapidissimo:
Zomegnan 10. Malgrado tutto quello che è successo questo giro è stato un successone e allora il merito va all’organizzatore. Condivido che l’ultima settimana (l’avevamo detto tutti) si è rivelata inutile (ma con questo Contador 10 e lode qualunque settimana si sarebbe rivelata altrettanto inutile). Il megatappone va messo al sabato finale e questa deve diventare una regola aurea… a proposito di aurei anzi auri:
RAI 9: Li abbiano criticati per due decenni ma bisogna dire che con Bulbarelli in sala macchine, il ciclismo in generale, ed il giro in particolare, sono migliorati tantissimo per cronache ed immagini (mi resta il dubbio che il millantato aereo ponte non esista dato che, se il tempo è cattivo, di immagini non se ne parla a differenza del tour)
Rujano 9 Senza la tappa di Orvieto finiva secondo. Adesso Savio (10 per averci creduto di nuovo) faccia il piacere di diventare grande e strutturare una squadra che ambisca anche al tour perchè questo Rujano se lo merita.
Scarponi, Nibali 9 Con un Contador così han fatto fin troppo. Tutti a chiedere a Nibali di andare al tour ma non dovrebbe andarci Scarponi che non ha un Basso in squadra?
Niemec 9 La domanda è semplice ma come è possibile che uno così abbia corso il primo grande giro a 31 anni dopo una carriera di successi in una microsquadra?
Betancourt 8 Questo è solo l’inizio Vamoooosss
Euskaltel 8
Garzelli 8
sterrati 8
Crostis, sastre, Cainero S.v.
Infine:
Savoldelli ed il pubblico 10 e lode
a voi!!!

Alefederico: Davvero bello, secondo me. Splendida la prima settimana con gli sterrati e le tappe al sud dopo il terribile incidente di Rapallo. Splendida la tappa del Gardeccia. Avrei preferito il Mortirolo allo Zoncolan. Eccezionale il Finestre che dovrebbe diventare un fisso del Giro. Un vincitore convinto come Contador non può che far bene.

Pincopallino2005:
Nibali al tour serve a fare da gregario non certo da capitano… diciamocelo come gregario vale 10, come capitano 5 o anche meno (almeno la tappa di casa sua doveva vincerla). Senza voto ci metterei le ammiraglie che strombazzavano per chiamare strada con un morto a terra, Visconti, i velocisti che si son ritirati prima delle montagne e gli addetti che non han segnalato il paletto spartitraffico in mezzo alla strada che ha fatto cascare Pinotti e il suo compagno dell’HTC.

Pedale Pazzo: La mia personale classifica inutile.

Prima posizione il mio mito assoluto di questo giro è Jhonny Hoogerland, un magnifico pazzoide del pedale, mi ha emozionato! Vedere uno partire così sul Giau quando ancora mancano 100km e 3500 metri di dislivello non ha prezzo. E lo scatto appena dopo aver preso da solo la fuga dopo un’ora di inseguimento? Fenomeno.

Seconda posizione per Jerome Pineau, ogni tanto guardandolo non potevi fare a meno di chiederti “perchè…ma perchè?”. Punto di domanda.

Terza posizione Fumiyuki Beppu, che ha battuto il record mondiale di inaquadrature telvisive al negativo: zero! Uomo invisibile.

Quarta posizione per Stefano Pirazzi, i suoi scatti dopo un pò creano dipendenza, non ne puoi fare a meno. Mi ha aiutato a superare le tappe più noiose cercando di indovinare il momento del suo scatto. Cuore impavido.

Profpivo: Nel complesso un bel Giro, ammazzato agonisticamente dalla superiorità di Contador. Anche senza Crostis percorso troppo sbilanciato dalla parte degli scalatori: ci sarebbe voluta una crono piatta al posto di quella del Nevegal, e inoltre sbagliato non inserire traguardi per i velocisti nell’ultima settimana. Voto 8 a Zomegnan, bravo anche a gestire la difficile situazione della morte di Weijlandt.

Contador 10: Un marziano, domina e gestisce la corsa a suo piacimento. Non ricordo negli ultimi 20 anni un Giro dominato in modo così netto. Aspettando il Tas.
Scarponi 8: Si scotta sull’Etna, poi capisce che Contador è meglio lasciarlo perdere e chiude primo tra gli umani. Gli manca l’acuto in una tappa.
Nibali 7,5: Si conferma sul podio dopo il 2010, ma stavolta era capitano unico di una squadra comunque non all’altezza, soprattutto nelle prime due settimane. Pendenze troppo elevate per lui, che comunque lotta come un leone, anche se finisce in riserva.
Gadret 9: Anche in passato si era visto tra i migliori in montagna, stavolta riesce ad essere continuo per 3 settimane. E in più piazza l’acuto a Castelfidardo. Molto bene anche il compagno Dupont (7,5)
Rodriguez 6,5: Finisce in crescendo e chiude con un buon quinto posto. Combattivo, gli sfugge diverse volte il successo di tappa.
Krueziger 6: Piazzamento onesto e nulla più. Da lui ci si aspettava qualcosa in più, manca ancora una volta il salto di qualità.
Rujano 9: Finalmente si rivede il folletto del 2005. L’unico a tenere in qualche modo testa a Contador in salita, si prende la tappa del Grossglockner ed altri due prestigiosi secondi posti. Ritrovato.
Menchov 5: Copia sbiaditissima del corridore ammirato al Giro 2009 e Tour 2010. Mai in corsa per il podio, emblema di una Geox davvero deludente (Sastre 4)
Kruijswijk 8: Il giovane olandese è la vera rivelazione del Giro. Sempre coi migliori in salita, chiude in crescendo nella terza settimana e corre senza timori reverenziali. Rischia di portar via la maglia bianca a Kreuziger. Gran Giro anche per Weening ed il combattivo Tankink.
Garzelli 8: Il solito leone, manca la grande impresa sul Gardeccia ma alla fine si porta a casa almeno la maglia verde.
Euskaltel 9: I baschi finalmente portano al Giro una squadra competitiva e raccolgono due tra le tappe più prestigiose con Anton e Nieve, che però pagano dazio in classifica nell’ultima settimana.
Giovani italiani 8: Finalmente nomi parzialmente nuovi come Gatto, Ulissi e Capecchi. Ma anche un Brambilla in prima linea sulle Alpi, un Cataldo in crescita e un Appollonio che rischia di vincere in volata. Qualcosa si muove, finalmente.
Petacchi 8: A 37 anni si prende una tappa e si scopre gregario per Scarponi. Da applausi.
Cavendish 7,5: Due vittorie e un secondo posto nelle uniche tre vere volate. Sarà sovrappeso, ma c’è sempre.
Rai 7,5: Si può fare meglio, ma finalmente il servizio pubblico si dimostra all’altezza. Ottimi Savoldelli (10) e Martinello (9), sempre più sicuro Pancani (7) nemmeno paragonabile al vecchio Bulbarelli. Meglio anche le immagini dalla corsa, anche se alle prime nuvole si è visto un po’ del solito panico. Deprecabili i soliti Bartoletti e Piacente. Molto migliorato anche il sito web, più tempestivo nel pubblicare le classifiche.

Hotdogbr: CONTADOR 8,5: dal punto di vista atletico meriterebbe di più ma alcuni suoi gesti come lo scattare in faccia a Nibali all’ultimo km dello Zoncolan, il parlottare con gli spagnoli verso il Gardeccia e il modo plateale con cui ha regalato la vittoria a Tiralongo a Macugnaga non sono piaciuti
SCARPONI 8: fino a due anni fa nessuno avrebbe detto che sarebbe stato capace di salire sul podio al Giro e invece l’ha fatto meritatamente malgrado dopo l’Etna sembrava che fosse spacciato, e non dimentichiamo che è da febbraio che va forte
NIBALI 7,5: anche lui merita un voto alto perchè tatticamente ha corso benissimo e perchè questo Giro era molto duro per lui, ciò non toglie che per completare il salto di qualità deve migliorare nel fondo che gli è un po’ mancato in tappe come Gardeccia e Sestriere e in altre del Giro e della Vuelta 2009
GADRET 8: per lui parlano i risultati, nessun minuto perso in pianura a differenza che in passato, una vittoria di tappa e il 4° posto nella generale davanti a gente molto più quotata
RODRIGUEZ 6,5: il voto può sembrare eccessivo per un corridore che sulle pendenze estreme sembrava potesse spaccare il mondo ma non dimentichiamo che era già al top sulle Ardenne e comunque ha interpretato la corsa nel modo giusto andando sempre all’attacco e si è ritrovato nell’ultima settimana
KREUZIGER 6: ottiene il miglior risultato di sempre in una corsa a tappe ma lo fa correndo in maniera anonima, eppure a Montevergine e sull’Etna sembrava potesse essere molto più protagonista
RUJANO 8: ha dato spettacolo in montagna tornando quello del 2005 anche se con qualche alto e basso fisiologico dopo tanto tempo in cui è stato assente ad alto livello, e inoltre può dire di essere stato l’unico a tenere il passo di Contador in alcune occasioni
MENCHOV 5: va in crisi sull’Etna, migliora in seguito ma rimane del tutto anonimo e non è questione di grandi pendenze perchè la prova più brillante la offre sullo Zoncolan, comunque arriva 8° e per questo non merita meno di 5
KRUIJSWIJK 7,5: grande sorpresa di questo Giro, non del tutto inattesa perchè già l’anno scorso nelle ultime tappe si era distinto, ma qui nel finale era addirittura al livello di Nibali e Scarponi
SIUTSOU 6,5: a dire il vero da lui mi aspettavo ancora di più anche se il percorso era molto poco adatto a lui, comunque trova la fuga giusta a Tirano ed entra nei 10
NIEVE 7,5: sua l’impresa più bella di questo Giro sul Gardeccia e se non avesse fatto da gregario ad Anton sarebbe finito ancora più avanti in classifica
DUPONT 7: anno dopo anno migliora anche se gli è mancata qualcosina nell’ultima settimana
CATALDO 7: poco appariscente ma regolare, conferma la buona prova dell’anno scorso fino allo sfortunato ritiro di Aprica, ora deve imparare ad andare forte anche in altre corse e non solo al Giro
ARROYO 5,5: fino al Grossglockner illude andando più forte dell’anno scorso malgrado non avesse i 12′ di bonus dell’Aquila ma a differenza del 2010 cala sensibilmente nell’ultima settimana fino al crollo sul Finestre
LEMEVEL 6: sfiora ripetutamente il successo di tappa e anche la maglia rosa a Castelfidardo ma anche lui cala molto nell’ultima settimana, in ogni caso non è un fenomeno pur essendo arrivato nei 10 a un Tour e non ci si poteva aspettare molto di più
TSCHOPP 6: a differenza dell’anno scorso riesce a fare una discreta classifica ma non ha acuti come quello del Tonale e quando va in fuga viene staccato
CARRARA 6,5: il crollo nella tappa del Gardeccia gli preclude una classifica migliore però era la prima volta che affrontava un grande Giro per fare bene e comunque lo si vede spesso davanti
ANTON 7: l’impresa sullo Zoncolan rimane anche se in precedenza non è brillantissimo e anche se le grandi montagne come già accaduto in passato lo respingono, farà meglio alla Vuelta che è molto più adatta a lui
TIRALONGO 7,5: la vittoria gli è stata regalata da Contador però arrivare davanti a tutti gli altri significa andare fortissimo quel giorno e inoltre è stato spesso di aiuto per Kreuziger
MACHADO 5,5: ha l’attenuante non da poco che era il suo primo grande Giro e ha comunque chiuso in crescendo il che fa ben sperare per il futuro
LOVKVIST 4,5: che non tenesse le tre settimane lo si era già visto in passato ma l’aggravante è che non si fa mai vedere all’attacco
BAKELANDTS 7: lui invece si fa vedere spesso e rispetto a un anno fa è più resistente, l’impressione è che possa diventare più un uomo da classiche che da grandi Giri
KIRYIENKA 7,5: esce di classifica nella tappa del Gardeccia ma è comprensibile dopo una stagione condotta ad altissimi livelli e sul Sestriere fa qualcosa di strepitoso, sarebbe bello vedere dove può arrivare se preparasse specificamente un grande Giro
GARZELLI 6,5: il voto può sembrare basso per un corridore che a 37 anni conquista la maglia verde ma a parte Gardeccia, dove ha preso gran parte dei punti, ed Etna non si fa vedere molto, l’anno scorso andava più forte
DE CLERCQ 7: il suo coraggio a Montevergine viene premiato, poi non lo si vede più davanti ma riesce a fare una dignitosa classifica
MORENO 5,5: bravissimo a Castelfidardo ma in generale ci si aspettava di più, è vero che anche lui come Rodriguez è a tutta dalle Ardenne
SASTRE 4: mai in corsa e quando va in fuga viene staccato, non può bastare un Finestre fatto con i migliori a salvarlo
SARMIENTO 5,5: dopo un buon finale di Giro 2010 era atteso a un salto di qualità che però non arriva anche se in qualche tappa rimane vicino ai migliori
SELLA 4,5: esce di classifica sull’Etna e il suo rendimento è lontano non solo da quello del 2008 ma anche da quello degli anni dal 2004 al 2007
LASTRAS 7: gli sfugge la vittoria di tappa però erano tantissimi anni che non lo si vedeva andare così forte non solo in discesa ma anche in salita, in cima al Giau con i migliori doveva arrivarci per tirare dopo
ULISSI 7,5: a Tirano corre tatticamente bene e inoltre è autore di buone prove anche in altre tappe sia a cronometro che in salita e il tutto a 21 anni
CARUSO 4,5: comincia benino ma poi ripiomba nell’anonimato come un anno fa
KISERLOVSKI 5,5: ha l’attenuante della caduta di Castelfidardo dopo la quale non si ritrova più e già a inizio Giro era arrivato in condizioni precarie, ciò nonostante disputa una prima settimana da protagonista e fa una bella azione verso il Grossglockner
WEENING 7: non solo il successo di Orvieto e la maglia rosa ma continua a farsi vedere anche dopo
SAMOILAU 5: cresce nella terza settimana ma complessivamente è una delusione
PARDILLA 4,5: non si vede proprio mai anche se questo era il suo primo Giro e dunque aveva delle attenuanti
VISCONTI 6: il voto riguarda esclusivamente il piano atletico e da Castelfidardo in poi fa vedere qualcosa di buono dopo i problemi fisici di inizio Giro ma corre tatticamente male e il successo gli sfugge
SERPA 5: protagonista fino all’Etna e poi tagliato fuori da problemi fisici
HOOGERLAND 6: nella tappa di Gardeccia probabilmente voleva conquistare la Cima Coppi e non arrivare fino al traguardo, in ogni caso fa divertire pur con una condizione non al top
BETANCOURT 6: invisibile fino al Sestriere ma lì fa capire che non è un caso se si parla bene di lui
CAPECCHI 6,5: senza la vittoria di Bergamo in un giorno in cui è andato davvero forte sarebbe stato da 4,5
POPOVYCH 5: tanta buona volontà ma non supportata dalle gambe anche se si riscatta in parte nella crono di Milano
BLANCO 4: era uno che alla Vuelta lottava per i posti vicino al podio, qui lo si vede spesso nel gruppo dei velocisti nelle tappe di montagna
DI LUCA 4,5: non possono bastare il 4° posto di Fiuggi e la tirata verso Macugnaga ad assolverlo e inoltre finisce in modo indecoroso con l’ultimo posto nella crono, lui comunque dice che sarà pronto alla Vuelta, staremo a vedere
NOCENTINI 4: voleva fare classifica e invece non lo si vede neppure entrare nelle fughe
CIONI 4: anche per lui un Giro da Chi L’Ha Visto malgrado l’anno scorso sembrava in ripresa
PORTE 5: non è di grande aiuto per Contador complice una caduta nelle prime fasi del Giro e malgrado si fosse risparmiato non riesce a fare la differenza nella crono di Milano
SZMYD 5: ovviamente la bronchite ne ha rovinato il Giro però se non ci fosse stato lui sul Finestre non è detto che Nibali sarebbe arrivato sul podio
PINEAU 4,5: spesso all’attacco ma è la brutta copia del corridore brillante visto nel 2010 e anche sulle Ardenne nel 2011
BRAMBILLA 6,5: non solo va spesso all’attacco ma sul Finestre dimostra anche di avere fondo dopo che sembrava esausto al termine della tappa del Gardeccia
MILLAR 7: buon avvio di Giro, fase centrale in cui si distingue per le polemiche verso gli organizzatori e poi il sigillo nella crono, onora la corsa a differenza di altri anni in cui era tornato a casa dopo due settimane
GATTO 7: una bellissima vittoria di tappa e miglioramenti insospettati in salita che in futuro possono farlo diventare un uomo da corse come l’Amstel oltre che la Sanremo già adatta a lui
SPILAK 4: scarsissimo il suo contributo per Scarponi eppure al Romandia era andato forte
ARDILA 4: idem come sopra con Menchov al posto di Scarponi
GRETSCH 6: niente di straordinario ma oltre alle già note doti a cronometro fa intravedere qualcosa anche in salita, potrebbe diventare l’erede di Tony Martin
CAVENDISH 7: seppur decisamente lontano dal top della condizione trova tre tappe adatte ai suoi mezzi e ne vince 2, non male
CIOLEK 4,5: decisamente lontano dai suoi giorni migliori
MASCIARELLI 6,5: si fa male nella tappa dello Zoncolan ed è costretto al ritiro ma fin lì era sempre rimasto con i migliori e sembrava in crescita
PETACCHI 7,5: non solo una vittoria e tanti piazzamenti ma si mette anche al servizio della squadra
PINOTTI 6: non aveva la stessa condizione di un anno fa ma sfiora il successo e ci avrebbe riprovato nella crono
POZZOVIVO 5: evidentemente sfortunato ma tra lui e il Giro sembra proprio non esserci più feeling

Succhiaruote: Vado fuori dal coro: insufficienza piena per Zomegnan.
Non è certo colpa sua se il Giro si è di fatto chiuso all’Etna: con un Contador così, la maglia rosa sarebbe stata virtualmente sua al termine della prima settimana con qualunque percorso.
Per il resto, troppe cose sono state pensate male, il Giro è risultato sbilanciato in tutto per quanto le tappe, prese una a una, siano state mediamente spettacolari. È mancato a mio avviso un progetto complessivo di grande corsa a tappe, studiato per offrire spettacolo ed emozioni fino all’ultimo, in crescendo.
1) Le cronometro. Brevi e inutili tutte e tre. Se ci sta che la cronosquadre abbia fatto le veci del prologo, la cronoscalata di Nevegal e il circuito (tagliato all’ultimo, pensate se fosse stata ancora in gioco la maglia rosa!) di Milano sono state ridotte a passerelle fini a se stesse, senza nessuna possibilità di incidere sulla classifica. In tutto il Giro, un’oretta contro il tempo.
2) Le tappe per velocisti. Idem come sopra. Solo Parma e Ravenna erano arrivi puri per le ruote veloci, aggiungiamoci Fiuggi. Tra le 10 tappe in volata dell’era Cipollini e le tre di quest’anno, dovrebbe esistere una via di mezzo. Anche la distribuzione temporale è stata sbagliata, col risultato di un prevedibile fuggi-fuggi dopo l’arrivo di Ravenna.
3) Le tappe miste. Ben disegnata la tappa di Orvieto, anche se non amo lo sterrato. Benino Tirano. Male Castelfidardo, decisamente troppo breve. Peggio S. Pellegrino, tappa inutile e noiosa.
4) Le montagne. Bene fino al Grossglockner, poi una serie di tappe sulla carta bellissime che sul campo sono diventate poco significative a causa della loro collocazione. Lasciando da parte Contador, i distacchi tra gli altri pretendenti al podio non hanno mai rispecchiato le potenzialità delle tappe. Lo Zoncolan tra Grossglockner e tappone dolomitico è stato scalato un po’ al risparmio. La tappa del Gardeccia aveva tutto per essere la più bella degli ultimi 10 anni, la ricorderemo per la fuga da lontano di Garzelli e Nieve, e per le discese di Nibali: troppo poco. Il Mottarone messo in quel punto non serviva a niente. Il Finestre è il Finestre, ma anche lui è stato depotenziato dal disegno della tappa: meglio partire da Torino o dintorni e piazzargli subito prima la salita a Moncenisio o un primo passaggio dal Sestriere.
5) I pasticci. La telenovela del Crostis con taglio in corsa anche di Tualis e la gestione della crono finale sono erroracci da matita blu, impensabili al Tour.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: ai gufi. Ne son successe di tutti i colori a questo giro eppure è stato un successone. Grazie Zomegnan.
Vegni. Vidi. Vici!!

Maglia rossa: Gianni Savio. Già trema all’idea dello stipendio da aumentare a Rujano. Qualcuno lo ha già udito dire e singhiozzare nella notte: “mi toccherà dare altri soldi al pedalista dello sperduto pueblo venezuelano…. altri soldi no…. nooo! nooooooo!”

Maglia verde: Savoldelli. E’ lui il vero vincitore morale del giro. Anzi il trionfatore. Si è tuffato nel ruolo del cronista come si tuffava nelle discese. Ha la voce come quella di un cartone animato ed i contenuti di un
fine intenditore. Ed un tormentone di fine giro: A Voi!!

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Oggi “rien a segnaler”. Ma non perchè sono diventati tutti bravi…. semplicemente ero a Milano all’arrivo e non ho potuto sentire la telecronaca.
Quindi…. appuntamento al Tour, rimandati a luglio!

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

LAUREA PER PAMBIANCO
Finalmente il “Giro” torna a parlare italiano
Sull’ultimo traguardo sfreccia Poblet

Nota: l’altimetria non corrisponde al percorso originario della tappa che prevedeva di andare da Passo Resia (sulla cartina segnalato col nome “Italia 61″) a Milano passando per la Svizzera, via Sankt Moritz e Maloja. La decisione di modificare la frazione precedente, spostando l’arrivo dal Resia a Bormio, cambiò i connotati anche alla frazione conclusiva.

21a.JPG

ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal
17a tappa Feltre – Tirano
18a tappa Morbegno – San Pellegrino Terme
19a tappa Bergamo – Macugnaga
20a tappa Verbania – Sestriere

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SESTRIERE

maggio 29, 2011 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: Contador al foglio firma di Verbania (foto Bettini)

IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.

Una tappa belissima, l’arrivo del Sestriere a me personalmente piace molto, un arrivo storico e legato alla leggenda del ciclismo. Spettacolare lo sterrato delle Finestre, spianato alla perfezione, un pubblico meraviglioso: insomma, un successo strepitoso; speriamo che anche questo colle delle Finestre diventi una salita mitica, da riproporre.
Tecnicamente è una salita esigente già nel pezzo asfaltato, e poi oggi arrivava alla fine di un Giro terribile: anche senza pendenze da mulattiera al 15-20% ha mostrato una bella selezione.
Nibali non stava molto bene oggi, è normale che ci siano giorni sì e giorni no, probabilmente ha messo i suoi uomini a tirare per evitare scatti, per intimidire gli avversari e impostare il ritmo alui più gradito. Infatti ha contenuto molto bene i danni di una possibile giornata storta.
Fin dal mattino si sene quando si ha una giornata sbagliata, e pure con la botta subita forse per lui è stato proprio così.
Per Nibali ho un debole, un ragazzo umile, che potrà fare grandi cose.
A Scarponi “rimprovero”, bonariamente si intende, che inizialmente ha perso opportunità di vincere delle tappe concentrandosi molto sulla classifica. Ma con la forma che aveva all’inizio e alcuni arrivi con strappi molto adatti a lui avrebbe potuto mettere fieno in cascina e la classifica non ne avrebbe risentito più di tanto, anzi.
Quando ha subito qualche mazzata grossa verso la seconda settimana avrebbe potuto crollare sul piano morale, invece poi ha tenuto.
Se ti staccano rischi di mollare, invece lui ha avuto una reazione grazie alla sua eccezionale grinta.
Forse c’entra anche la programmazione esasperata di oggi, già allora, “ai miei tempi”, la programmazione era mirata, oggi ancora di più, quasi si scelgono non solo uno o due appuntamenti importanti ma perfino la “settimana” di picco. Comunque bisogna riconoscere che Scarponi ha fatto una prima parte di stagione tutta intensa, che gli aveva lasciato in dote una prima settimana fortissima da cui avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più: dopo il fisiologico calo sta dimostrando una tenuta e anzi una ripresa finale tutta di fondo e orgoglio.
A proposito di orgoglio, domani da Nibali mi attendo una grande crono, dopo una giornata incerta i grandi corridori hanno la spinta per reagire con una botta d’orgoglio.

Riguardo alla tappa di ieri vorrei dire che Tiralongo se la meritava, se la meritava proprio: Contador è stato un signore, e non semplicemente un furbo o un ipocrita in cerca di alleanze perché in questo caso particolare c’era un vero rapporto umano dietro alle tattiche. L’ha atteso, l’ha fatto mettere a ruota, gli ha tirato la volata come un gregario: ma perché tra loro c’è realmente un’amicizia speciale, che è qualcosa di bello e non di falso.
Contador è venuto preparatissimo, voleva dimostrare qualcosa, al di là di tutto è un grande talento, in più è anche un signore come il mitico Miguel.
C’è bisogno di questi personaggi

Bellissimo giro, tutto bellissimo, unico rammarico che gli italiani abbiano vinto poco. Però questa internazionalizzazione è un termometro importante per il livello degli italiani: il Giro si è ripreso nettamente in questi ultimi anni, “stacca” la Vuelta.
Il Tour è il Tour, specie come evento, però il Giro riprende indiscutibilmente la “seconda piazza” e almeno sul piano tecnico dimostra di essere in grande crescita.

Tra i giovani è emerso molto Kruijswijk, in un Giro così e a questa età fare una terza settimana del genere è impressionante.
“Un doppio giro”, lo potremmo chiamare per le tante emozioni e i dislivelli abnormi.

C’è da dire che la tragica scomparsa di Weylandt è stata una mazzata per tutti, per esperienza so quanta fatica si faccia a ritrovare la voglia di correre in simili circostanze, invece i corridori hanno ritrovato una carica invidiabile che ha onorato anche il compagno che non c’è più nel migliore dei modi.

La solidarietà che caratterizza il ciclismo si vede anche in queste occasioni: io personalmente tappe terribili, pioveva faceva freddo, ma ci si aiutava sempre; un bellissimo rapporto umano non so in quanti altri sport possano vantare valori del genere.

Ripeto, un Giro bellissimo, come corridore mi viene da dire che forse hanno un pochino hanno esagerato, ma in televisione meraviglioso.
Talvolta però, specie come dislivelli, si sono viste situazioni estreme, si potrebbe andarci un po’ più tranquilli e i valori in campo sarebbero emersi comunque.

L’ultima settimana fatta a livelli altissimi conferma l’internazionalità, nessuno viene più a preparare altre corse, c’è più necessità di vincere, fare bene, fare punti.
Le medie altissime, tipo tour, dimostrano il livello altissimo con tutti i più forti, che per le prime volte anche al Giro danno tutto come al Tour, anche i corridori che non lottano per la classifica ma per le tappe di tutti i giorni.

Veramente in Italia abbiamo salite che sono nella storia e poi sono troppo belle, inimitabili, ma è pure importante che il livello sia buono, e negli ultimi anni questo livello è proprio cambiato: anche le squadre che mandavano seconde linee oggi mandano corridori competitivi, e i risultati si vedono con una top ten di grande spicco, in cui si notano campioni che l’anno scorso facevano anche la top ten del Tour, più altri che possono fare evdienziare le proprie caratteristiche tecniche peculiari proprio grazie alla specificità del Giro che gli consente di emergere, ad esempio scalatori spettacolari come Rujano o Gadret.

Massimiliano Lelli

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Kiryienka, dedica speciale. Domani si decide il podio (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, Contador ad un passo dal trionfo (Corriere dello Sport-Stadio)

Contador continues on path to victory(The Daily Telegraph)

La course pafaite de Kiryienka (L’Equipe)

El Giro es de Contador (AS)

Kiryienka gana para Tondo y
Contador es virtual campeón (Marca)

Contador: “No arriesgaré en la contrarreloj, disfrutaré de la victoria” (El Mundo Deportivo)

Victoire en solitaire de Vasil Kiryienka au Giro (Le Soir)

Vasil Kiryienka gagne pour son équipier décédé Xavier Tondo (Sud Presse)

Vasili Kiryenka werkt kunststukje af met ritzege (De Standaard)

Kiryienka vainqueur de la 20e étape (La Dernière Heure/Les Sports)

Kiryenka werkt kunststukje af met ritzege (Het Nieuwsblad)

Kruijswijk in top tien Giro (De Telegraaf)

With Stage to Go, Contador Holds Large Giro Lead (The New York Times)

Alberto Contador on verge of second Giro d’Italia victory (USA Today)

Contador takes lead into final day (Herald Sun)

Contador on verge of second Giro win (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Oggi cosa succederà, secondo voi? Chi sarà il primo a provarci sul Finestre? Nibali o Scarponi? E Contador stavolta li lascerà fare o andrà a riprenderli per staccarli nuovamente?

Hotdogbr: speriamo di vedere una corsa vera e non sceneggiate come quella di ieri, con tutto il rispetto per Tiralongo, di Contador che decide lui chi può vincere le tappe e chi no e l’impressione è che il beneficiato di oggi sarà Rodriguez, tra Scarponi e Nibali è chiaramente il marchigiano che deve attaccare ma credo che i due arriveranno insieme

Pedale Pazzo: Sto guardando la tappa e vedo l’ag2r tirare da mezz’ora per tenere la fuga a distanza di sicurezza (la Saxo intanto ringrazia come sempre).
A sto punto credo proprio che Gadret possa tentare qualcosa negli ultimi km di sterrato del Finestre: è l’ultima occasione che ha di prendersi il podio e chi sa mai che tra i due litiganti sarà lui a godere!
Credo però che oggi Contador voglia vincere la tappa, ne ha vinta solo una se non sbaglio (eslusa la crono), poi ne ha regalata una ad Anton, una a Rujiano e una a Tiralongo (senza contare tutte le volte che non ha certo messo alla frusta i suoi per andare a riprendere le fughe, vedi Nieve al Gardeccia). Oggi secondo me vuole vincere.

Profpivo: Grandissima impresa di Kiryenka, non nuovo a prodezze del genere. Ma oggi è stato straordinario, gli uomini di classifica erano cotti sull’ultima salita mentre lui in fuga dal mattino saliva ancora regolare.

Pedale Pazzo: Pensavo volesse vincere oggi, lui che avrebbe potuto vincere su tutti i 7 arrivi in salita. Si vede che non è un cannibale delle tappe (ma delle classifiche finali si).
Strepitoso Kyrienka, come nel 2008. Grande fondista, nonostante la lunga fuga (come anni fa) riesce a fare dei finali incredibili senza perdere nulla dai big sulle salite. Ai piedi del Finestre aveva meno di 6 minuti, è arrivato più o meno con questo distacco. Incredibile!
Finestre affrontato comunque pianino dal gruppo maglia rosa, l’unica tirata l’ha data Salerno per qualche km, mentre il ritmo del redivivo Schmydt non era buono. Non ho preso tempi ma l’impressione è che siano altini.
Continua il duello Nibali-Scarponi, praticamente sui 7 arrivi in salita han fatto una volta a testa (3 e 3, non ricordo cosa han fatto sul Grossclokner).
Senza Contador sarebbe stato un Giro con dei botta e risposta molto emozionanti!

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-Kiryienka straordinario, d’accordo che dopo essere uscito di classifica nella tappa del Gardeccia si è risparmiato nei giorni successivi ma da metà del Finestre in poi è andato più forte di tutti, anche Samoilau è cresciuto molto nella terza settimana in casa Movistar mentre è saltato Arroyo
-non era il miglior Rujano quello di oggi ma gli va dato atto di aver sempre provato ad attaccare durante tutto il Giro e visto che a cronometro non è così fermo potrebbe mantenere una posizione nei primi 7-8 anche domani
-Rodriguez è un altro che è andato sempre all’attacco e alla fine pur con una condizione non eccezionale finirà probabilmente 5° che è il suo miglior risultato di sempre in un grande Giro
-Gadret ancora molto competitivo ma se la sua tattica di giornata era quella di fare uno scattino a 3 km dall’arrivo avrebbe fatto meglio a non far tirare la squadra, eppure attaccare sul Finestre non gli sarebbe costato nulla, male che vada l’avrebbero ripreso
-a Scarponi è andata bene che Nibali era in difficoltà ma anche lui doveva attaccare sul Finestre anche se non sentiva grandi gambe, aveva un buon margine in classifica su Gadret e male che gli andasse sarebbe stato ripreso e sarebbe finito 3° a Milano, ora ha chances di finire 2° ma non è sicuro mentre lo sarebbe stato se avesse attaccato sul Finestre staccando definitivamente Nibali
-ennesima conferma di Kruijswijk che non è inferiore a Gesink alla stessa età, purtroppo conoscendo la Rabobank questo suo Giro rischia di essere l’ultimo nel senso che nei prossimi anni punterà solo al Tour
-Contador è andato a spasso e domani si giocherà il successo nella crono con Porte che anche oggi è andato fortissimo, era con Nieve subito dopo il gruppo dei primi per poi mollare, arrivare a 26′ e risparmiarsi per domani
-Menchov ancora spento anche se alla fine da buon regolarista non ha avuto nessuna giornata di vera crisi e arriverà 6° o 7° a Milano. Nell’ultima tappa di montagna si rivede anche un discreto Sastre ma ora allo spagnolo non resta che puntare alla Vuelta
-buon per Kreuziger che l’andatura di Szmyd nella seconda parte del Finestre non è stata sostenuta e che in discesa i big si siano guardati, anche se alla fine otterrà il miglior risultato di sempre in una corsa a tappe il ceco dopo l’Etna non è più stato al livello dei migliori
-come spesso gli accade Nibali ha sofferto la seconda tappa di montagna consecutiva ma il suo bluff di mettere davanti un ritrovato Szmyd è perfettamente riuscito scoraggiando Scarponi ad attaccare, che Nibali fosse in difficoltà lo si capiva dall’andatura contenuta del polacco tanto è vero che Kiryienka guadagnava
-bravissimo Brambilla, non è solo un attaccante come pensavamo dopo lo Zoncolan in cui aveva perso 11′ negli ultimi 5 km e il Gardeccia in cui ne aveva persi 42 ma ha anche doti di fondo non indifferenti
-giornata difficile per Nieve che però si salva grazie all’aiuto determinante di Anton e di Minguez e rimane nei primi 10 avendo compiuto l’impresa più bella del Giro senza nulla togliere a quella di Kiryienka
-nulla da fare invece per Siutsou che dice addio ai sogni di 5° posto ma può comunque a sua volta finire nei 10 e per lui è un ottimo risultato

Salitepuntocià: Tenendo conto che il Sestriere è una salita facile, ma che per la seconda volta riesce a fare alcuni distacchi dopo il Finestre AFFRONTATO PIANO, non oso sapere con un Finestre affrontato sul serio… Mi piacciono i percorsi duri, però non esiste il percorso perfetto. Infatti Il Finestre è stato sprecato,perchè appunto il giro era già deciso prima da altre durissime salite. Poi non mi son piaciute le tappe di mezzo inutili di mezza montagna, quando ne occorrevano 2 per i velocisti, insomma troppo duro, e collocazioni non propedeuiche alla corsa.
Comunque il Finestre mi è piaciuto lo stesso, pur piano la selezione l’ha fatta comunque e immaginavo a luglio al Tour sarebbe si valorizzato,come fu nel 2005 qui. E’durissima ma non estrema, è la lunghezza che è estrema per la forte pendenza media,ma è regolare, non vedo perchè il Tour non debba passare in futuro e piu del giro stesso, anche con un arrivo al montgenevre lontano, sarebbe decisivo. Vediamo che preuhomme poi lo voglia

Gibosimoni: E’ vero, l’ultima settimana è stata un poco buttata via, con salite non durissime oppure dure ma collocate erratamente. Avrei scambiato la tappa di San Pellegrino o quella del Tonale al posto del Glossglockner o dello Zoncolan, oppure semplicemente avrei inserito una tappa piatta per velocisti al posto delle suddette.
Ieri ero sul Sestriere, il Giro è sempre uno spettacolo unico: ho visto alla tv di un camper il muro umano sul Finestre e poi in diretta l’arrivo (ero ai -500) e mi sono reso conto una volta di più che questo potrebbe essere lo sport più bello del mondo, se non avesse le sue ombre.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della cronometro di Milano

Fiera Milano (Pero) – partenza primo corridore: cielo sereno, 24,2°C (percepiti 26°C), venti deboli da E (9 Km/h), umidità al 46%
Milano – arrivo ultimo corridore: cielo sereno, 25,1°C (percepiti 27°C), venti deboli da E (8 Km/h), umidità al 45%.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Cassani: “E’ stata una delle tappe più belle che io ho commentato”
Cassani: “Oggi ho visto l’ultimo chilometro, quello dal quale scenderanno, e sembrava quasi asfalto” (salivano sullo sterrato, non scendevano)
Pancani: “E’ andato a prendere qualcosa a mangiare”
Savoldelli: “Ho sentito che parlevate”
Savoldelli: “I fratelli Sleck”
Savoldelli: “Gardet” (Gadret)
De Luca, descrivendo il percorso: “Abbiamo attraversato il lago di Mergozzo” (seguivi una gara di triathlon?)
Cassani: “Ci sono una quarantina di tornanti…. 29″ (circa)
Savoldelli: “Contechilometri”
Pancani: “Con cosa avranno nelle gambe”
De Luca su Rujano: “Il sogno Colle delle Finestre sembra sfumato” (decisamente sfumato… visto che Rujano era già sul Sestriere)
Pancani: “Tutti sul podio… pa… palco del Processo alla Tappa”
De Stefano, descrivendo i tifosi sul Finestre: “Stalattiti umane” (a cosa si saranno appesi?)
Televideo RAI: “Vasil Kiryenka” (Vasili Kiryienka), “Kruijswik” (Kruijswijk),

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

PAMBIANCO CE L’HA FATTA – GAUL DOMINA SULLO STELVIO E VINCE DAVANTI A PAMBIANCO
Van Looy in vantaggio crolla sullo Stelvio – Splendido finale della “maglia rosa”
Rik accompagnato nella “lunga fuga” da Brugnami, Junkermann e Fischerkeller – Massignan primo sul Pennes, Van Looy sul Giovo e Gaul sullo Stelvio (davanti a Pambianco) – A Taccone il G.P. della Montagna – Oggi il Giro si conclude a Milano – Livio Trapè all’ospedale

Nota: l’altimetria non corrisponde al percorso originario della tappa che prevedeva di andare da Trento al Passo Resia (sulla cartina segnalato col nome “Italia 61″) passando per i passi Campo Carlo Magno, Tonale, Gavia e Stelvio. La neve costrinse Torriani a stravolgere tutto, annullando le prime tre salite e l’arrivo sul Resia, inserendo Pennes e Monte Giovo, ribaltando il versante d’ascesa allo Stelvio e spostando l’arrivo a Bormio. Sarà modificata anche la tappa finale, che doveva partire dal Resia e raggiungere la Lombardia passando per la Svizzera, via Sankt Moritz e Maloja.

20a.JPG

ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal
17a tappa Feltre – Tirano
18a tappa Morbegno – San Pellegrino Terme
19a tappa Bergamo – Macugnaga

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MACUGNAGA

maggio 28, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: l’abbraccio fraterno tra Tiralongo e Contador (foto RCS Sport)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Paolo e Alberto, storia di ciclismo e di amicizia (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, vince Tiralongo. Contador sempre in rosa (Corriere dello Sport-Stadio)

Tiralongo takes stage 19(The Daily Telegraph)

Tiralongo’s late surge seals win (The Independent)

Contador fait ce qu’il veut (L’Equipe)

Gadret : “Une bonne opération” (Le Monde)

Contador enfada a Purito por su regalo a Paolo Tiralongo (AS)

Contador regala otra etapa (Marca)

El italiano Tiralongo gana la etapa y Contador se exhibe de nuevo en el Giro (El Mundo Deportivo)

Contador offre la victoire à Tiralongo (Le Soir)

Alberto Contador offre la 19e étape à Paolo Tiralongo (Sud Presse)

Contador se la joue à nouveau grand seigneur (L’Avenir)

Bekkenbreuk voor Pinotti (De Standaard)

Contador joue à saint Nicolas (La Dernière Heure/Les Sports)

Contador geeft ritzege cadeau aan Tiralongo (Het Nieuwsblad)

Kruijswijk nadert top tien (De Telegraaf)

Contador Extends Lead(The New York Times)

Tiralongo wins stage 19 of Giro ahead of Contador (USA Today)

‘The truth is on my side’: Contador (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa potrebbe succedere in corsa?

MirkoBL: Va via una fuga e i migliori arrivano tutti assieme, al limite un po’ sgranati negli ultimi 2 km.

Pedra85: Sporadici temporali sino al Mottarone, poi schiarite con un forte vento contrario.

Hotdogbr: io se fossi Scarponi cercherei di vincere la tappa anche per i 20” di abbuono e per farlo bisogna tenere chiusa la corsa anche se oltre a lui in Lampre sono rimasti in 5, e se fossi Rodriguez idem perchè dubito possa vincere al Sestriere, per il resto bisognerà vedere quali compagni di squadra dei big saranno presenti nella fuga, ci fossero dei Liquigas potrebbe esserci un attacco di Nibali giù dal Mottarone con la strada bagnata anche se è difficile

Pedale Pazzo: Può andare via una fuga ma dipenderà molto dalle ambizioni di vittoria di gente come Garzelli (se non entra in fuga) ma anche di uomini di classifica come Scarponi e Gadret che magari hanno in mente di scattare nel pezzo duro a 4 km dalla fine per vincere la tappa e magari prendere qualche secondo più abbuono.
Nibali secondo me non proverà nulla nella discesa del Mottarone perchè in fondo ci sono 30 km e rotti di pianura prima dell’ultima salita. Ed è difficile che i Lampre oggi alscino andare via compagni di squadra di Nibali.

Profpivo: Non succederà granchè, andrà via la fuga perchè non vedo squadre in grado di tenere cucita la corsa

Gnaldi: Partenza bagnata… qui a Bergamo già piove e sembra debba peggiorare.

Pedra85: Previsioni meteo abbastanza sbagliata la mia… Almeno per l’ alto Verbano…

Profpivo: Non ho capito il senso dell’azione di Contador… se voleva che vincesse Tiralongo poteva starsene tranquillo in gruppo, così invece ha rischiato di farlo perdere provocando la reazione del gruppo. Comunque Contador è di una superiorità imbarazzante, sembra di vedere un professionista che corre tra gli Allievi.

Ciclistapercaso@: Oggi Contador si è guadagnato la stima del gruppo e di tutti gli italiani. A mio parere, dal punto di vista umano e sportivo, l’ultimo km è stato uno dei più bei momenti del giro 2011.

Gnaldi: Mi piace pensare l’abbia fatto per proteggere Tiralongo ed evitarequalcuno lo superasse. D’altro canto il siciliano (trapiantato nella Bergamasca, btw) la vittoria se la meritava davvero. Peccato per l’infortunio a Pinotti: a due tappe dalla fine fa rabbia.

walter.rancati: Non mi è mai stato simpatico, ma è un fenomeno e lo ammiro comunque. Una facilità di pedalata impressionante, due spanne sopra a tutti. In attesa di una sentenza doping (ma gli altri saranno onesti?????) non c’è dubbio che si meriti il Giro. Tra l’altro mi sa che anche oggi qualche tifoso gli ha rivolto qualche parolina dolce… Mentre risaliva il gruppo, poco prima dello scatto, si è girato verso un tifoso con sguardo aggressivo, si sarà beccato qualche altro insulto. Non credo sia giusto continuare ad attaccarlo così. Anche Riis ha ammesso di aver vinto un Tour da dopato senza che nessuno se ne accorgesse!
Quindi quanti altri oltre a Contador staranno usando sostanze dopanti?
Gli altri tutti onesti, lui solo un’imbroglione?
Credo che, a parità di doping, sia un fenomeno ineguagliabile al momento
Applausi, da me che in fondo non lo sopporto.

Profpivo: Non so… a me questo tipo di atteggiamenti non è che mi facciano impazzire… se lui se ne stava buonino Tiralongo vinceva lo stesso e sarebbe stato un successo meritato in pieno, e non regalato. Quindi probabilmente con molta più soddisfazione per Tiralongo stesso.

CaSe63: Sono completamente d’accordo con te!

salite: Li ha “smontati”. Ho paura che senza l’azione di Contador Tiralongo non avrebbe vinto la tappa. Rodriguez, quando stava per raggiungere Tiralongo si vede sorpassare a doppia velocità da Contador, ha mollato i pappafichi!!!!

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-Tiralongo meritava un successo dopo 10 anni da professionismo ma il modo in cui questo è arrivato non è piaciuto per nulla, si è visto Contador parlare con lui già nel tratto di pianura dopo il Mottarone, far sì che la squadra (fortissima, a proposito di quel che si diceva ieri) non andasse a prenderlo e poi andare a prendere Rodriguez e Gadret per impedire loro di andare a loro volta di andare a prendere Tiralongo, il tutto con un atteggiamento padronale che è stato quello di Voigt con Garate sul San Pellegrino nel 2006 e anche lì sull’ammiraglia c’era Rijs
-Nibali nel finale si è dimostrato molto forte mentre Scarponi ha pagato dazio malgrado le condizioni meteo sulla carta lo favorissero, e peraltro il siciliano ha ritrovato Szmyd competitivo mentre il marchigiano non può contare su Niemiec che ha la febbre, a questo punto il corridore della Liquigas è il chiaro favorito per il secondo posto anche se spesso nel secondo giorno consecutivo di montagna è meno competitivo rispetto al primo
-prosegue l’ottimo Giro di Gadret che è ormai sicuro del 4° posto e domani può andare a caccia del successo non essendo troppo controllato per via del distacco che ha anche da Scarponi e Nibali, oggi si è rivisto davanti anche Dupont
-il miglior Rodriguez sarebbe riuscito a riportarsi su Tiralongo ma domani può riprovarci su una salita che lo vide protagonista anche nel 2005, anche lui ha il vantaggio di non essere controllato e probabilmente Contador vorrà far vincere lui, non dimentichiamo i 4” di abbuono che prese a Tirano nel 2008 consentendo al madrileno di salvare la maglia rosa da Riccò; in casa Katusha finalmente si è rivisto un Di Luca abbastanza competitivo
-sempre più sorprendente Kruijswijk che va più forte di quanto andava Mollema l’anno scorso e ha un anno in meno del connazionale
-ancora senza infamia e senza lode Kreuziger che comunque vista la cronometro finale andrà quasi certamente a prendersi un 5° posto e visto il livello di questo Giro è un buon risultato
-Siutsou e Nieve sono entrati nelle primissime posizioni in classifica grazie a delle fughe ma ora stanno riuscendo a mantenersi tra i big, purtroppo per l’Euskaltel invece è saltato Anton ma era prevedibile dopo che già era stato in difficoltà nei giorni scorsi
-sempre bene Cataldo che non arriva mai tra i primissimi ma al contempo non esce mai dalle prime 20 posizioni degli arrivi di tappa e viste le qualità a cronometro e visto che qualcuno potrebbe crollare non è detto che non chiuda il Giro nei 10
-altra giornata così così per Menchov che dopo i problemi fisici della Settimana Catalana non ha mai ritrovato la condizione, a questo punto non gli resta che concludere dignitosamente il Giro e poi sfruttare le tre settimane di corsa per fare meglio al Delfinato o al Giro di Svizzera
-Rujano ha evidentemente pagato il brutto tempo e probabilmente lo sforzo per rientrare nel primo gruppo all’inizio della salita finale però in qualche modo si è salvato e potrà essere nuovamente grande protagonista domani anche se ormai ha detto addio ai sogni di podio

mauro 72: Non mi capita spesso di vedere il processo alla tappa, e vedere Merckx e Gimondi assieme è uno spettacolo. Grande Eddy, mi sembra in discreta forma.
Poi sento dire dai soliti soloni che Contador è un esempio per lo sport e la nausea mi assale.
Anche oggi sembrava avesse il motorino rispetto agli altri, è sotto inchiesta per ragioni più che fondate, arriva dal mondo Liberty Seguros e sarebbe un esempio per lo sport.
Bene, continuiamo così. Magari adesso qualcuno dice che anche negli altri sport……
Anche Al Capone sosteneva che c’erano delinquenti ben peggio di lui.

Ceemo: Concordo con Livio, se Contador non fosse partito Rodriguez avrebbe ripreso Tiralongo. Dal Replay si vede bene che una volta superato da Contador Rodriguez rallenta notevolmente. Sono un pò stufo di sentire critiche a Contador per questioni di Doping. Fino a prova contraria corre e quindi risulta pulito almeno quanto gli altri. Sono convinto che ci fosse un italiano al suo posto verrebbe considerato un idolo.
E non sono un grande fan dello spagnolo ma quando uno si dimostra un fenomeno bisogna ammetterlo.

Pedale Pazzo: Bel gesto di Contador (che comunque avrebbe fatto qualunque capitano con un suo ex fidato gregario nonchè amico), bellissimo soprattutto vedere il trionfo dell’amicizia che va oltre al risultato sportivo.
Tiralongo vittoria meritatissima, ieri ha perso di un pelo l’attimo e ha dato l’anima per rientrare ma non ce l’ha fatta. Oggi ha atteso gli ultimi 5 km per lo scatto decisivo. Bella gamba davvero.
Ps: Contador è partito secco senza dare alcuna possibilità agli altri di seguirlo. Ha dato una mazzata impressionante a Rodriguez che quando se lo è visto sfrecciare a doppia velocità ha smesso di pedalare.
Quando ha raggiunto Tiralono si è messo subito davanti a tirare per 700 metri in un tratto pianeggiante (facendo respirare Tiralongo che era praticamente scoppiato).
Insomma credo che Contador oggi non si merita critiche negative.

Patagonia63: sono d’accordo, nemmeno a me lo spagnolo piace, però ieri è stato grande…ha protetto il suo amico Tiralongo perchè potesse alzare le braccia al cielo almeno una volta da professionista. Senza la sua “copertura”, forse l’italiano non ce l’avrebbe mai fatta.
CONTADOR…chapeau !!!

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della Morbegno – San Pellegrino Terme

Verbania: cielo sereno, 19,4°C (percepiti 23°C), venti deboli da NNE (10-12 Km/h), umidità al 42%
Romagnano Sesia (Km 49,7): cielo sereno, 21,1°C (percepiti 23°C), venti deboli da NE (8-10 Km/h), umidità al 33%
Cigliano – rifornimento (Km 101,4): cielo sereno, 23,2°C (percepiti 25°C), venti deboli da NE (4 Km/h), umidità al 34%
Torino – T.V. (Km 144,1): cielo sereno, 22,7°C (percepiti 24,5°C), venti deboli da ENE (3 Km/h), umidità al 37%
Meana di Susa (Km 198,1): cielo sereno, 20,6°C, venti deboli da ESE (6 Km/h), umidità al 40%
Sestriere: cielo sereno, 12,6°C (percepiti 14°C), venti deboli da NNW (2-5 Km/h), umidità al 39%. Segnaliamo che nella giornata precedente la tappa il limite della neve al Sestriere è a 2170 metri, praticamente la stessa altitudine del Finestre

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Bartoletti: “Scorrono le immagini della tappa di oggi” (la diretta sarebbe iniziata un’ora e mezza dopo)
De Stefano: “Non è il ritmo che te l’hanno imposta oggi”
De Stefano: “La cima più alta della Punta Dufour” (La Punta Dufour è la cima più alta del Monte Rosa)
Cassani su Garzelli: “Aveva 11 punti sulla maglia verde” (chi gliel’ha strappata?)
Grafica RAI su una panoramica del Lago d’Orta: “Lago Maggiore”
Savoldelli: “E’ intervenuta la cambioruota”
Savoldelli: “Sagro Bang” (Saxo Bank)
Cassani: “Tiralongo non è in classifica” (allora, che diavolo ci faceva in testa alla corsa?)
Cassani: “La 7-8%”
Pancani: “Rodriguez” (pronunciato così come si scrive)
Pancani: “Sempre più in pugno di Alberto Contador”
Televideo RAI: “Fairplay con ex compagno di squadra” (Fair play)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

SUCCESSO DI SCHROEDERS SUL TRAGUARDO DI TRENTO – OGGI IL TAPPONE: RESISTERA’ PAMBIANCO?
Il giovane Brugnami battuto in fotografia
Con il Pennes (m. 2214), il Giovo (m. 2094) e lo Stelvio (m. 2757) da scalare

19a.JPG

ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal
17a tappa Feltre – Tirano
18a tappa Morbegno – San Pellegrino Terme

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SAN PELLEGRINO TERME

maggio 27, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: il passaggio del gruppo maglia rosa sull’acciottolato di Bergamo Alta (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Capecchi, lacrime di gioia. Contador, rinviata udienza Tas (Gazzetta dello Sport)

Capecchi vince la 18ª tappa. Contador sempre in rosa (Corriere dello Sport-Stadio)

Capecchi wins three-way sprint(The Daily Telegraph)

La maîtrise de Capecchi (L’Equipe)

Eros Capecchi : “Elle est enfin arrivée” (Le Monde)

El TAS retrasa la vista y Contador podría ir al Tour – Gana Capecchi en un día tranquilo para Contador (AS)

El TAS pospone la vista del ‘Caso
Contador’ pero no da nueva fecha – Capecchi se bautiza en San Pellegrino (Marca)

El TAS aplaza la vista – Capecchi se lleva la decimoctava etapa en otro día tranquilo para Contador (El Mundo Deportivo)

Capecchi remporte la 18e étape (Le Soir)

Capecchi vainqueur de la 18e étape, Seeldrayers 3e(Sud Presse)

Capecchi vainqueur, Contador toujours leader (L’Avenir)

Seeldraeyers derde in spurt in Giro (De Standaard)

Seeldraeyers voulait se racheter (La Dernière Heure/Les Sports)

Seeldraeyers grijpt naast etappewinst (Het Nieuwsblad)

Capecchi wint, Giro gaat klimmen (De Telegraaf)

Contador’s CAS Hearing Delayed – Capecchi Wins Stage, Contador Keeps Lead in Giro(The New York Times)

Leader Alberto Contador cruises through Giro’s 18th stage (USA Today)

Contador drugs hearing delayed (Herald Sun)

CAS delay Contador hearing (The Age)

Contador drugs hearing delayed (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Anche oggi non succederà nulla tra i primi della classifica o ci proverà qualcuno tra Nibali e Scarponi?

Hotdogbr: oggi Visconti cercherà nuovamente di vincere la tappa e insieme a lui i bergamaschi Carrara e Pinotti mentre tra i big potrebbero attaccare uomini come Rodriguez e Arroyo e molto più difficilmente i primissimi, comunque il terreno per controllare la corsa c’è e mi viene in mente per primo Garzelli nel caso non riuscisse a entrare in fuga

Hotdogbr: non si è capito in questo Giro se la Saxo Bank è una squadra forte o no nel senso che non è mai stata costretta a lavorare sul serio tranne forse nei primi km della tappa di Castelfidardo

Ceemo: Bravi i bergamaschi, ma tappa insensata. Qui una tappa per velocisti ci sarebbe stata benissimo.

Howling Wolf14: Ceemo mi ha preceduto. Sono dello stesso parere. La tappa, tutto sommato, s’è poi rivelata abbastanza combattuta. Però sarebbe stato meglio sostituirla con una frazione per velocisti (è però anche vero che di velocisti non ce n’è più uno che possa rivendicare questo nome) o con una tappa ondulata, ricca di saliscendi, per spezzare la monotonia del gruppo.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: Pinotti. Perfetto il progetto dell’ingegnere: andare in fuga con due avversari fermi in volata quanto lui. Solo che in gruppo ne era rimasto uno solo, fermo quanto lui…. Sverniciato.

Maglia rossa: Vegni. Il gruppo fa due ore ai 50 di media ed al direttore del giro si fonde la macchina. Imperturbabile, prende un elicottero ma prima dichiara che, evidentemente, l’alta velocità è dannosa. I NoTav apprezzano..

Maglia verde: Capecchi. Vince e si commuove come un tronista in disgrazia.
Nell’entusiasmo del successo ringrazia praticamente, uno per uno, tutti gli abbonati Rai ma poi, stuzzicato da Nibali, confessa pure di
aver gioito sul traguardo imitando un gesto di Cetto Laqualunque.
Si Si Ciao Capecchi Ciao……

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della Morbegno – San Pellegrino Terme

Bergamo: alternanza di piogge moderate (1,1 mm) e schiarite, 21,4°C (percepiti 23°C), venti deboli da E (2-4 Km/h), umidità al 80%
Saronno (Km 55,6): temporale con piogge abbondanti (2,1 mm), 19,4°C, venti moderati, umidità al 85%
Arona (Km 103,2): temporale con piogge moderate (1,7 mm), 18,9°C (percepiti 21°C), venti deboli da W (2-3 Km/h), umidità al 84%
Mottarone – GPM (Km 135,3): temporale con piogge moderate (1,7 mm), 12,9°C, venti deboli da SE (6 Km/h), umidità al 85%
Ornavasso – T.V. (Km 165): temporale con piogge moderate (0,9 mm) e schiarite, 17,9°C, venti moderati, umidità al 81%
Macugnaga: nuvole sparse con possibilità di isolati temporali e piovaschi (meno di 0,1 mm), 13°C, venti deboli da W (4-15 Km/h), umidità al 64%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “Via di stamani” (partenza ore 13.30)
De Stefano: “E’ seguito con particolarmente attenzione”
Pancani: “Primo piano di Bergamo Alta, dove è posto il traguardo volante” (il primo piano era giusto…. ma il traguardo volante era giù in città bassa)
De Luca: “Il gruppo ha lasciato andare via la figa” (mo’ non prendeteci gusto)
Savoldelli: “Stanno cercando di rilanciare l’anatura”
Savoldelli: “I due inseguitari”
De Stefano: “Tragardo di San Pellegrino”
De Stefano: “Questa 17a frazione” (era la 18esima)
Martinello: “Il regulatur” (regolateur è francese… mica lombardo… in bocca ad un veneto)
TelevideoRAI: “Seeldrayers” (Seeldraeyers)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

OGGI LE DOLOMITI
Giunti ha colto sul traguardo di Vittorio Veneto il secondo successo nel “Giro”
Ripetuti scatti di Van Looy sono stati annullati da Pambianco e dal gruppo – La confusione creata da un passaggio a livello ha provocato poi la fuga decisiva di un gruppetto di 11 uomini battuti in volata a Vittorio Veneto da Giusti

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal
17a tappa Feltre – Tirano

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TIRANO

maggio 26, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: alla partenza da Feltre arriva in visita Oscar Pereiro (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Ulissi vince a tavolino. Declassato Visconti(Gazzetta dello Sport)

Giro, Visconti declassato: la tappa va a Ulissi (Corriere dello Sport-Stadio)

Visconti stripped of win after sprint push (The Independent)

Visconti ‘attacks’ Ulissi on stage 17 win (The Daily Telegraph)

Ulissi profite du Cadeau (L’Equipe)

Contador : “La course est loin d’être finie” (Le Monde)

Lastras no pudo dedicar la victoria a Xavi Tondo (AS)

A Lastras le faltó un empujón (Marca)

Visconti pasa primero por meta y Ulissi gana la etapa (El Mundo Deportivo)

Ulissi finalement déclaré vainqueur de la 17e étape (Le Soir)

Ulissi vainqueur, Visconti déclassé (Sud Presse)

Ulissi gagne la 17e étape du Giro (L’Avenir)

Ulissi krijgt zege na tumultueuze spurt, Bakelants vierde (De Standaard)

Sastre : “Je dois accepter mon niveau…”(La Dernière Heure/Les Sports)

Boze Visconti: ‘Ulissi deed de deur dicht’ (Het Nieuwsblad)

Kamikaze-spint in Giro (De Telegraaf)

Spain’s Contador Holds Big Lead in Giro d’Italia(The New York Times)

Alberto Contador maintains Giro lead after stage 17 (USA Today)

Controversy mars Giro finish (The Age)

Australian’s Giro badge of courage (The Daily Telegraph – Australia)

Judges hand Ulissi stage win (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Nibali ci proverà in discesa?

Gibosimoni: Se manda un gregario in fuga potrebbe già provarci nella discesa del Tonale, visto che ha già dimostrato che può fare la differenza anche su una discesa non tecnica.
Però non vorrei che venisse staccato prima: ricordiamoci che prima di una discesa c’è la salita, anche se le probabilità sono minime, visto che si tratta del Tonale. Altrimenti l’alternativa sarebbe tentare giù da Aprica, ma gli ultimi 8 Km pianeggianti da solo potrebbe non reggerli, visto che dietro Contador potrà contare su i compagni diretti (con lui rimarranno almeno un paio di gregari) e quelli “indiretti”, tutta la coalizione Iberica. 8 Km da solo al vento in leggera salita alla terza settimana sono tanti, se arriva con 40/50″ soltanto.

Succhiaruote: Io credo che a questo punto Contador non si preoccupi affatto del minutino che Nibali potrebbe rifilargli in discesa. In caso di attacco del siciliano, mi aspetto che sia la Lampre a tirare per ricucire. La lotta ormai è per il secondo posto.

Mauro Facoltosi: Chi ha compiuto la scorrettezza? Ulissi, Visconti o tutti e due?

Pedale Pazzo: Finalmente fuga. Finalmente Italiani. Finalmente un corno..
Ma come si fa a fare una volata così? C’è strada bella e larga e dritta e si vanno a incasinare.
Ha vinto Visconti ma per me deve essere squalificato.
Era dietro a Ulissi, aveva tutta la strada e va ad infilrsi tra le transenne ed Ulissi.
Era nettamente più forte, poteva prendersi tutta la strada a destra.
Ha sbagliato Visconti, anche perchè Ulissi era davanti e non ha cambiato traiettoria..stava seguendo la sua linea secondo me.

Profpivo: Infatti lo hanno squalificato, per fortuna. Ha fatto una volata assurda, aveva la gamba per vincere con una bici di vantaggio.

Gibosimoni: Finalmente Italia. Ulissi pur essendo giovane, è stato MOLTO furbo con un pizzico di malizia. Visconti mi sta molto simpatico, e sta anche vicino a me: ma stavolta non ho proprio capito perchè essendo 30 volte più veloce è voluto andare a infilarsi fra Diego e le transenne quando aveva TUTTA la carreggiata sulla destra libera dove avrebbe passato tranquillamente il mio conterraneo.
Ulissi era davanti, chi è davanti ha sempre ragione, ha diritto di spostarsi tranquillamente e a suo piacimento a meno che non ostacoli palesemente e volontariamente la corsa di un avversario. Stavolta è partito defilato ed è andato lentamente avvicinandosi alle transenne: secondo me giusto dare la vittoria a Ulissi, Visconti e il suo direttore sportivo dovrebbero pensare alla immensa ingenuità di Giovanni.
Finalmente Italia, anche nel male.

Hotdogbr: nulla da aggiungere, giusto il declassamento di Visconti e la vittoria di Ulissi che non ha fatto niente di irregolare

Howling Wolf14: La mia prima impressione è che la prima irregolarità sia stata commessa da Ulissi. Però non ho ancora visto il replay della volata. Magari è stata un’impressione sbagliata. Non mi pare che la scorrettezza di Visconti sia stata peggio di quella di Ulissi. Ora, comunque, cerco di rivederla.

Howling Wolf14: Scinto: “andavano squalificati entrambi”. Secondo me, Scinto ha ragione. Ulissi andava squalificato sicuramente, su Visconti ho qualche dubbio. Ma forse andavano squalificati entrambi.

Profpivo: Ulissi si è spostato, ma molto leggermente, in maniera lecita e molto meno nettamente, per esempio, di quello che ha fatto Petacchi a Parma. Non c’è discussione, secondo me. Altrimenti bisognerebbe squalificare quasi tutti i vincitori di tappa. Oltretutto il gesto di Visconti è stato molto pericoloso, lo ha spinto con violenza e per poco non lo butta per terra.

Howling Wolf14: Per te non ha superato il limite, per me sì. La valutazione va fatta a prescindere da ciò che ha fatto Petacchi con Cavendish. Anche perché, se ricordi bene, quando Cavendish venne stretto da Petacchi disse che in altre circostanze, quando ciò che aveva fatto Petacchi lo aveva fatto lui, Cavendish, era stato squalificato.
Quando Ulissi ha visto arrivare Visconti, a velocità maggiore, sulla sinistra, ha chiuso verso le transenne. Non so se di tanto o di poco. Ma ha chiuso. A te sembra poco, a me sembra a sufficienza per essere squalificato. E lasciamo stare Petacchi, sennò ogni volta – come chiedeva Cavendish – dobbiamo andarci a rivedere lo sprint del giorno pria, e poi quello del giorno prima ancora e così via.

Pedale Pazzo: Riguardandola più volte mi sembra che Ulissi lievemente stia già andando verso le transenne ancor prima che Visconti lo affianchi (cioè quando era ancora a ruota).
Segue la sua traittoria. Poi probabilmente si accorge di Visconti e di certo con malizia non fa nulla per agevolarlo, ma non credo si possa considerare una scorrettezza questa.
Visconti paga l’ingenuità, quando sei nettamente più forte non puoi permetterti errori di questo tipo.

Profpivo: E’ impossibile andare perfettamente in linea retta quando si sta facendo uno sprint. Ulissi è già posizionato sulla sinistra, a non più di un metro dalle transenne, e non compie alcuno scarto improvviso, si sposta al massimo di 20 centimetri, spostamento assolutamente fisiologico perchè non si possono fare le volate col righello in mano. E’ chiaro che a quel punto lo spazio è chiuso, Visconti non doveva andarsi ad infilare da quella parte. In ogni caso, Ulissi o meno, Visconti va squalificato perchè non si tolgono le mani dal manubrio per metterle addosso agli avversi. E su questo direi che ci possono essere pochi dubbi.

Howling Wolf14: Non ho rivisto la volata, per ora. Domanda: ma quando Visconti ha staccato le mani dal manubrio ha colpito Ulissi oppure è stato semplicemente un gesto di rabbia, finito nel vento?

Profpivo: Se rivedrai il replay (soprattutto quello dall’alto) vedrai che probabilmente cambierai idea… Comunque lo spinge due volte, una prima leggermente e la seconda con molta forza. Non è un gesto di stizza nè un movimento fatto per rimanere in piedi e non cadere.

Howling Wolf14: Se lo spinge, sicuramente va squalificato. Se invece avesse alzato la mano per mandarlo a quel paese, allora no, tutt’al più avrebbe dovuto essere multato.
Se mi convinco, allora, che la squalifica di Visconti è legittima, devo convincermi, ora, ed è un po’ più dura, che Ulissi non abbia commesso scorrettezze. Solitamente mi fido della mia prima impressione, ed è stata quella di chi ha stretto in maniera marcata verso le transenne, però non ho avuto il privilegio, finora, di poter rivedere lo sprint. Né ho potuto sentire il parere di Martinello, che solitamente non sbaglia.

Profpivo: Martinello dice che non ci sono scorrettezze di Ulissi… anch’io vedendo la volata in diretta avevo avuto l’impressione che l’avesse stretto alle transenne, ma il replay dall’alto chiarisce il tutto. In ogni caso il mondo è bello perchè ci sono tante opinioni

Gibosimoni: 1 Prima di ogni considerazione, la colossale ingenuità è di Visconti, che arrivando a bomba si va a infilare in 50 cm spazio transenne – Ulissi pur avendo tutta la strada libera sulla destra;
2 Se chi è davanti ha diritto di traiettoria, Ulissi ha fatto la sua volata ed essendo davanti non gli possiamo dire niente, soprattutto perchè – maliziamente, ma la malizia non è da squalifica – scarta di 30/50 cm verso le transenne, capendo l’ingenuità di Visconti;
3 Stesso movimento, meno accentuato, di Petacchi a Parma, ma anche lì dovemmo dare ragione allo Spezino per la sopracitata ragione;
4 E’ ovvio, essere davanti non significa poter tagliare da un lato all’altro della strada improvvisamente, ma quando qui come a Parma si tratta di scarti di 50 cm tutto è lecito.
Sta nel corridore che è dietro a trovare la migliore traiettoria, trovandosi dietro. Capisco la grande voglia di vincere di Giovanni, ma è ingiustificata la violenta reazione di Visconti e un briciolo di boria quando intervistato tempestivamente da Piacente – se c’è una scintilla in corsa i telecronisti Rai sono subito pronti con la benzina – dice che una volata così per un giovane non è accettabile. Come già detto, Visconti sta a 10 Km da casa mia, mi è molto simpatico, ma a meno di grossi retroscena in corsa come dice lui, oggi mi è caduto molto in basso.
E comunque vince un altro mio conterraneo, Diego Ulissi di Cecina.
Lotta tutta Toscana e quindi finalmente Italiana al Giro. Bene così !!

MirkoBL: Secondo me Ulissi non ha fatto nulla di scorretto. Se l’avessero squalificato, allora avrebbero dovuto squalificare anche Petacchi a Parma e il 95% dei velocisti in un qualsiasi arrivo.
Visconti è stato un pollo, era nettamente più veloce e avrebbe vinto se avesse continuato la volata sulla destra di Ulissi, vento o non vento.
Piuttosto, con la spinta ha rischiato di tirare giù anche Lastras, che si è salvato solo perché era abbastanza distante da Ulissi.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: Geox. Ad un certo punto tirano come matti per difendere il settimo posto di Menchov.Atteggiamento che è l’immagine del loro giro… un giro di-sastre.

Maglia rossa: Visconti. Vince, ma alza le mani un po troppo presto e nel modo sbagliato… intempestivo.

Maglia verde: Ulissi. Oggi è ufficialmente cominciata la sua personale odissea; alla domanda: chi ha stretto Visconti in volata? Tutti hanno prontamente risposto: Nessuno!!

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della Morbegno – San Pellegrino Terme

Morbegno: piogge deboli (0,3 mm), 21,1°C (percepiti 22,5°C), venti deboli da SE (4 Km/h), umidità al 82%
Lecco (Km 55,4): poco nuvoloso, 24,2°C (percepiti 26°C), venti deboli da ESE (3-6 Km/h), umidità al 66%
Bergamo – T.V. (Km 91,8): nuvole sparse, 25,7°C (percepiti 28°C), venti moderati, umidità al 54%
Aviatico (Km 124,8): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolati piovaschi, 21,1°C (percepiti 23°C), venti deboli da SO (2-5 Km/h), umidità al 62%
San Pellegrino Terme: poco nuvoloso, 26,2°C, venti moderati, umidità al 53%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Mauro Vegni, replicando scherzosamente ad una battuta di Bartoletti: “Il via lo da solo Paolo Belli, cazzo!”
Bartoletti: “Pronoba la grafica” (ancora! Ma che “parola di Vegni” vuole dire?)
Plastina, presentando il nuovo tracciato della crono di Milano: “Si attraversa il cimitero maggiore” (e i morti applaudono)
Pancani: “Prima giornata di alta montagna, quella del Grossglockner” (e ridacce!! ETNA! E-T-N-A!)
Martinello: “Ottiene che cominciano a scattare”
Pancani: “Torniamo con le immagini in diretta” (erano in diretta da un’ora)
Pancani: “1901, il Giro di Simoni”
Pancani, correggendosi per la gaffe sopra fatta: “Scusate, sono andato troppo in là” (infatti, siamo ancora nel 1791)
Intervento al Processo: “Il regolamento, bisogna levare le mani dal manubrio”
Scinto: “Io avrei squalificato anche il primo, Ulissi” (il primo era proprio Visconti)
Nibali: “àprica” (aprìca)
Savoldelli: “Come ha spiegato più volte Silvio Martinello in volata” (commento DALLA corsa?)
Martinello: “Protagonista della figa” (ci mancava)
Cassani: “Il gruppo potrebbe rimanere di 40-50 unità”
Televideo RAI: “Quint’ultima tappa”, ” Jesus Hermandez” (Hernandez), ” Kanstantsin Sivtov” (Sivtsov)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

Tappa Vicenza – Trieste

TRIS DI VAN LOOY
A Trieste per la terza volta Rik impone il suo sprint
Poichè all’arrivo una caduta di Poblet, Battistini e Junkermann ha spezzato il gruppo in due tronconi Van Looy e Pambianco hanno guadagnato 20″ ad Anquetil e Gaul rimasti bloccati nel secondo troncone – Anche Trapè vittima di una caduta – Ciampi costretto al ritiro da una indigestione – Fiorisce la polemica sulle “squadre sorelle” – Van Looy non è al servizio di nessuno

Riposo a Trieste

IL “GIRO” HA RIPOSATO PENSANDO ALLE MONTAGNE
Domani la tappa alpina e dopodomani quella alpina
Tre sono gli uomini sui quali i tecnici puntano: Gaul, Anquetil, Van Looy – Tuttavia non si possono trascurare Pambianco, Suarez, Nino Defilippis e Junkermann – L’incognita rappresentata da Imerio Massignan

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1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI NEVEGAL

maggio 25, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: Contador in azione durante la cronoscalata (foto Bettini)

IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.

BELLA GARA, SPETTACOLO E IL PODIO E’ FATTO

Oggi devo dire che la corsa mi è piaciuta molto, le cronoscalate offrono un bello spettacolo, secondo me è giusto avere una tappa di questo tipo, assieme ad una crono individuale e una a squadre offrono un bello scenario.
Oggi poi si sono giocati la vittoria i leader della generale, cosa che nelle crono non sempre riesce. Contador s’è consacrato mattatore della corsa rosa, indipendentemente dagli aiuti e dalle alleanza avute, sono cose che si son sempre viste, fanno parte del ciclismo e sono situazioni molto signorili, secondo me è giusto che ci siano. Poi non sono state così plateali come ho sentito dire nei giorni scorsi, è chiaro però che quando si è dietro si ha il dente avvelenato. Tutto normale.

Oggi mi ha sorpreso molto anche Scarponi, penso che ora sul podio ce lo potrò mettere, per il secondo posto dovrà ancora sudare perchè nella crono finale potrebbe perdere più di un minuto da Nibali e quindi la loro corsa è ancora tutta aperta, vedremo cosa succede nei prossimi giorni, anzi già domani perchè con quella discesa prima dell’arrivo sono sicuro che il siciliano si lancerà all’attacco, secondo me ci sta già pensando.
Nei cinque poi ci arriverà anche Rujano, col rimpianto di quei primi giorni corsi senza pensieri, sono contento per lui, però è un peccato.

Per i prossimi giorni prevedo due corse in una, probabilmente se ne andranno delle fughe che si giocheranno la vittoria. La seconda corsa se la giocheranno i big negli ultimi chilometri. Nelle fughe ci vedo bene Garzelli, che vincerà la maglia verde, ma soprattutto Di Luca e Sastre cercheranno il riscatto per un Giro corso senza acuti. Soprattutto mi aspetto la Geox che finora ha deluso, forse ha puntato troppo su due corridori in fase calante, vedremo.

Chiudendo colgo l’occasione per invitarvi tutti alla quinta edizione della Granfondo che organizzo a Manciano, in provincia di Grosseto, per il prossimo 12 giugno. Vi aspetto e buon fine Giro a tutti.

Massimiliano Lelli

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Contador, impressionante! Battuti Nibali e Scarponi(Gazzetta dello Sport)

Giro, tappa a Contador. Maglia rosa consolidata (Corriere dello Sport-Stadio)

Mountain time-trial victory widens Contador’s Giro lead (The Independent)

Contador edges closer to Giro win (The Daily Telegraph)

Contador toujours plus haut(L’Equipe)

Contador : “Très dur dans les premiers kilomètres” 24/05 (Le Monde)

Contador sentencia el Giro: “Va por ti, Tondo” (AS)

¡Ésta va por ti, Tondo!(Marca)

Contador remata el Giro (El Mundo Deportivo)

Alberto Contador remporte la 6e étape du Giro (Le Soir)

Alberto Contador remporte le contre-la-montre(Sud Presse)

Contador remporte le contre-la-montre en côte du Giro (L’Avenir)

Contador vliegt door tijdrit en verstevigt leidersplaats (De Standaard)

Alberto Contador remporte le contre-la-montre(La Dernière Heure/Les Sports)

Contador vliegt door tijdrit en verstevigt leidersplaats (Het Nieuwsblad)

Contador heerst in klimtijdrit (De Telegraaf)

Contador Dedicates a Victory to a Dead Rider (The New York Times)

Alberto Contador wins time trial, increases Giro lead (USA Today)

Contador wins again in Italy (Herald Sun)

Barren Giro showcases last-placed Aussie’s courage (The Age)

Contador gives rivals mountain to climb (The Daily Telegraph – Australia)

Contador flies ahead of the pack (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-su un percorso simile a quello di Oropa del 2007 i distacchi sono stati minori, un po’ perchè allora si veniva dalla dura tappa di Briancon e oggi dal giorno di riposo e un po’ perchè il livello medio dei corridori è più alto
-all’interno di questi distacchi contenuti Contador ha dato 34” a Nibali e nei successivi 34” ci sono 10 corridori questo per dare l’idea della superiorità dello spagnolo, e del resto se riesce a staccare tutti anche sul Gardeccia dopo 7 ore e mezza di corsa ci sta che in una cronoscalata vada a nozze
-prosegue la lotta per il podio tra Nibali e Scarponi, oggi forse ne esce leggermente meglio il marchigiano al di là dei 4” persi anche se in prospettiva resta favorito il siciliano, fossi nella Lampre farei di tutto anche se non è facile per tenere chiusa la corsa a Macugnaga perchè la sola tappa del Sestriere non basta a Scarponi per guadagnare quel tempo sufficiente per potersi difendere da Nibali nell’ultima crono. Sempre in casa Lampre ottima prova di Ulissi che conferma di avere un futuro radioso
-sarà durissima per tutti gli altri inserirsi sul podio a partire da Rujano che ha disputato una buona prova ma forse leggermente al di sotto delle sue possibilità specie nel tratto in salita, segnalazione in casa Androni per De Marchi
-come al solito Garzelli si conferma più che competitivo nelle cronoscalate e senza lo sforzo del Gardeccia sarebbe probabilmente arrivato 2°, accanto a lui molto bene anche Miholjevic che forse in passato non era mai arrivato nei primi 10 in una tappa
-come nel resto del Giro buona prova anche se non eccezionale di Kreuziger comunque non nuovo a ottime performances nelle cronoscalate, purtroppo continua a pagare i 2 minuti di troppo lasciati sullo Zoncolan, in casa Astana bene anche Tiralongo
-tutto sommato positiva la prestazione di Menchov che non è un superspecialista delle cronoscalate però ancora una volta ha perso terreno sia pure pochi secondi rispetto agli avversari diretti per il podio e difficilmente potrà inventarsi qualcosa di qui in avanti
-se Pinotti fosse stato al top avrebbe potuto fare molto meglio ma resta tra i favoriti della crono di Milano, malino invece Siutsou su una prova adatta a lui
-non è una sorpresa Samoilau che già a Oropa nel 2007 fu 12° e non lo è neppure la prova negativa di un fondista puro come Arroyo mai a suo agio nelle cronoscalate
-niente da fare per Rodriguez che ha tentato l’azzardo di partire con la bici da crono ma ha pagato dazio in salita, a differenza di altri però lui accenderà la miccia nei prossimi giorni a caccia di un successo di tappa
-la defaillance di Anton sul Fedaia non era dovuta solo al fatto che non è un fondista ma anche al fatto che la condizione inizia a scemare, da lui oggi ci si attendeva molto di più mentre ci può stare il ritardo di Nieve un po’ per la stanchezza di due giorni fa e un po’ perchè a differenza del compagno di squadra è un fondista, vedi vittoria a Cotobello nel tappone della Vuelta 2010
-non brillante Gadret che a questo punto più che attentare alla zona podio dovrà guardarsi alle spalle in prospettiva 4° posto da Menchov e Kreuziger molto più cronomen di lui, malino anche Dupont che è tornato nei suoi ranghi di corridore da 15° posto

Howling Wolf14: Cronoscalata inutile. Una delle tappe più inutili e insulse di questo Giro. Spiegatemi che senso ha inserire una cronoscalata in un percorso di un Giro già infarcito di salite. Si voleva che fosse decisiva? Non ha fatto altro che ribadire i valori in campo, esattamente com’erano già stabiliti la sera prima dalla classifica. Una giornata buttata via.

Mauro Facoltosi: con un corridore come Contador anche una crono piatta non avrebbe cambiato gli esiti di questa giornata

Howling Wolf14: Sono d’accordo con te. Ma la classifica non è fatta solo di Contador e gli altri. I distacchi nella cronoscalata sono stati talmente esigui, com’era prevedibile, da rivelarsi praticamente ininfluenti anche agli effetti della lotta per il 12° posto. Se il Giro d’Italia, come si è voluto dimostrare con i fatti, a partire dal tappone del Gardeccia, dev’essere una prova di resistenza, bisogna infilare a metà della seconda settimana una maxicrono di 80-85 km, in maniera che i corridori siano impegnati quasi 2 ore. Siamo qui a dire che non si devono porre limiti ai dislivelli, poi facciamo una ridicola cronotappetta in salita di 12 chilometri che impegna i corridori per mezz’ora. Forse andrebbe bene per la categoria allievi.

Buiaccaro: PAROLE SANTE!

Ceemo: Oggi ero sul Nevegal. A parte Contador che anche ad occhio avevo un paio di marce in più i valori si sono dimostrati estremamente livellati. A livello tecnico davvero una prova insignificante.
A livelli di presenze di tifosi però penso sia stata in assoluto la tappa dove ho visto più gente sul percorso. Considerato il giorno infrasettimanale davvero un successone.

Jack.ciclista: 2 ore di crono no, ma almeno una ci dovrebbe stare tutta! Una crono del genere vale il giorno di riposo: mettiamola come passerella senza farla contare per la classifica ed aboliamo un giorno di riposo!

MirkoBL: Solo poche parole: che spettacolo di gente! Tutti applauditi, dal primo all’ultimo.

Salitepuntocià: Una cronoscalata sarebbe decisiva in un giro equilibrato e con percorso facile o medio. Ma con altri 7 arrivi in salita,non serve, cosi breve.
Se proprio devono farla, che sia alternata anche a altre 3 crono piatte(compreso prologo) e la facciano tipo il Ventoux, bella lunga, ad esempio una crono da chatillon a Cervinia, piena di cambi di ritmo, anche la Valgardena non scherza con i cambi di ritmo, o piu regolari una trento-Bondone o il Bloackhaus farebbero distacchi enormi…

Hotdogbr: che non ci fossero grandi distacchi era abbastanza ovvio visto che la prova era di 12 km di cui solo 5 di salita vera ma del resto i distacchi non ci sono neppure in mole altre tappe, la cronoscalata però innanzitutto è spettacolare e in secondo luogo consente anche ai corridori forti in salita ma non dotati di fondo di esprimersi senza che nel complesso del Giro i fondisti siano penalizzati, e infatti i primi 10 della classifica sono arrivati tutti tra i primi 12 sul Gardeccia (le eccezioni sono Garzelli che era in fuga e Kruijswijk che comunque è 13°) e non ieri; semmai si poteva inserire un’altra tappa durissima, anche se poi c’era già con l’accoppiata Crostis-Zoncolan, ad esempio al penultimo giorno con Agnello-Izoard-Monginevro-Sestriere e ancora Sestriere invece del solo Finestre. D’accordo invece sul fatto che sia meglio metterla non dopo il giorno di riposo

Profpivo: Peccato per i soliti idioti che infestano le strade correndo a 2 centimetri dai corridori. Però c’era davvero un sacco di gente!

Patagonia63: Già.

Cmq per tutti coloro che disprezzano le cronoscalate, dico che, per gli spettatori, sono belle da vedere. Io, almeno, mi sono diverito. Ero ai meno 25 dall’arrivo e ho visto tanti corridori molto stanchi e tirati all’inverosimile. Cmq rispetto le idee di tutti, a chi non piacciono…pazienza. C’est le ciclisme mon frere.

Howling Wolf14: Le cronoscalate sono belle e interessanti se sono supportate da una valenza tecnica. Inserire una cronoscalata da mezz’ora tra due serie di tapponi da 7 ore con una media di 3500-4000 metri di dislivello non ha alcun significato tecnico.

Patagonia63: va ben, ci sta….il Giro è cmq interessante….avranno sbagliato gli organizzatori, ma, per me, la crono di ieri non era priva di significati tecnici.
Ho perfettamente dimostrato che il Giro è roba da scalatori, infatti i primi 5 di ieri sono ciclisti a loro agio quando pedalano col naso all’insù !
Senza Contador anche la crono di ieri sarebbe stata interessante per la classifica.

Howling Wolf14: Non sono d’accordo
Non credo che senza Contador la cronoscalata avrebbe avuto una valenza maggiore. I distacchi sono stati veramente esigui. Non ha deciso niente. Non avrebbe deciso niente. Non può decidere, non avrebbe potuto decidere. Il compito di decidere spetta ai tapponi di 7 ore, dove si mette alla prova la resistenza. I distacchi su una cronoscalata tra la gente che conta sono equiparabili agli abbuoni dei traguardi volanti.

MirkoBL: Io, infatti, l’avrei allungata di 5 km, facendola terminare in Faverghera; sarebbero stati altri 5 km impegnativi, al 7-8%.
In cima c’è spazio per l’arrivo, il resto delle strutture sarebbe benissimo potuto rimanere al piazzale, come fanno sullo Zoncolan.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della Feltre – Tirano

Feltre : poco nuvoloso con possibilità di isolati e debolissimi piovaschi, 24,1°C (percepiti 26°C), venti deboli da E (6-8 Km/h), umidità al 45%
Levico Terme (Km 57,2): poco nuvoloso, 24,7°C (percepiti 26°C), venti deboli da ESE (7-8 Km/h), umidità al 47%
Mezzolombardo (Km 99,2): poco nuvoloso con possibilità di isolati e debolissimi piovaschi, 26,1°C (percepiti 28°C), venti moderati da SSW (6-11 Km/h), umidità al 57%
Passo del Tonale – GPM (Km 166,2): alternanza di piogge deboli (0,2 mm) e schiarite, 15,3°C, venti moderati da SW (10-18 Km/h), umidità al 63%
Aprica – GPM (Km 211,5): alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 16,6°C, venti deboli da SW (6-12 Km/h), umidità al 70%
Tirano: alternanza di piogge deboli (0,4 mm) e schiarite, 23°C (percepiti 24°C), venti moderati da SW (10-17 Km/h), umidità al 72%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

De Stefano: “La cronometro di Nevegal”
De Stefano: “La ricostruzione della cronoscalata” (ricognizione)
De Stefano su Giulia Occhini (la “Dama Bianca”): “Giulia era del 23″ (è nata nel 22)
Voce narrante del servizio turistico su Belluno: “Domina la Valtellina”
Sgarbozza sulla lavagna: “Kruziger” (Kreuziger)
Battaglin: “Pelmares” (palmares)
Pancani su Pinotti al Giro del 2009: “Quella maglia rosa che gli era stata tolta da Cavendish nella cronosquadre al Lido di Venezia” (era la prima tappa, quindi non poteva indossare la maglia rosa in partenza)
Cassani: “Era caldo asfissiante” (c’era)
Pancani: “Convinto di fare una buona cronosquadre” (ma che tappa stavi seguendo?)
Pancani: “Per Contador si sta preparando a prendere il via”
Pancani: “E’ cambiata la classifica all’intermedio” (erano solo i passaggi intermedi)
Pancani: “Lo striscione dell’intermedio” (dove lo hai visto?, Allora stai davvero seguendo un’altra corsa)
Grafica RAI: “Joaquin Rodriguez” (Joaquim)
Pancani: “Pedalate attorno alle 95-96″ (de che?)
Pancani su Rujano: “Unico venezuelano a vincere una tappa al Giro d’Italia” (Leonardo Serra, 1990, Moena – Aprica)
Piacente, intervistando Scarponi e dandogli appuntamento all’ultima tappa di montagna: “Allora ci rivedremo al Gardeccia”
Intervento al Processo alla Tappa: “Olimpio Paolinelli, che vinse una tappa al Giro d’Italia” (mai successo)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

A VICENZA UN VENETO: ZAMBONI – DEFILIPPIS SCAVALCA GAUL E VAN LOOY
Il “Cit” balza al quinto posto in classifica
Zamboni ha preceduto di 4″ Giusti, Benedetti, Schroeders, Fontana, Liviero e Pizzoglio, di 24″ Bailetti e Di Maria, di 28″ Padovan e Bruni, di 35″ Bono – Il gruppo con la maglia rosa e gli “assi” a 4 minuti

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa

IL GIRO VIEN DI NOTTE – LE STORIE MAGGIOLINE DEL GIRO E DELL’ITALIA – 2a parte

maggio 23, 2011 by Redazione  
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Seconda parte della storia d’amore tra la corsa rosa e l’Italia. Un racconto che arriva ai giorni nostri passando per i difficili momenti della ricostruzione e per gli anni di piombo, ma anche per giornate che esaltarono il nome dell’Italia nel mondo. Come i successi mietuti, parallelamente alla corsa rosa, nella concorrente competizione cinematografica del Festival di Cannes, quasi a voler sottolineare ancor più la trama del film d’amore più rosa che ci sia.

Foto copertina: Giro 2009, Menchov festeggia la vittoria nel Giro del centenario alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (sport.sky.it)

Rimessosi in sella il 15 giugno del 1946, il Giro si ritrovò sotto le ruote un’Italia totalmente trasformata rispetto a come l’aveva lasciata sei anni prima e non solo per le distruzioni provocate dai bombardamenti. In quei febbrili giorni la nostra nazione era in pieno “work in progress”, con la monarchia spazzata appena due settimane prima e la reppublica non ancora nata ufficialmente, senza un capo di stato perché Umberto II si era imbarcato per il Portogallo due giorni prima della partenza della “corsa rosa” e l’Assemblea Costituente si sarebbe insediata solamente il 25.
Chi sarà il primo presidente lo sapremo solo il 28 giugno, quando l’incarico sarà affidato a Enrico De Nicola, notizia che giunge in carovana durante il giorno di riposo a Firenze. Il primo giugno arriverà invece la nomina ufficiale di De Nicola, appena ventiquattrore dopo la nefasta giornata di Trieste, quando la carovana era stata oggetto di un attentato dalle parti di Pieris.
Da quel giorno il Giro tornerà ad accompagnare le vicissitudini della nostra bella Italia, or liete or meno liete, come i successi mietuti al parallelo Festival di Cannes (nato proprio nel 1946), l’inaugurazione dello Stadio Olimpico di Roma e il crollo della Mole Antonelliana di Torino, eventi entrambi accaduti mentre era in corso l’edizione del 1953, quella della prima scalata allo Stelvio e dell’ultima delle cinque vittorie in rosa di Coppi: la prima avvenne il 17 maggio con un doppio happening sportivo, l’arrivo della tappa (vinta da Giuseppe Minardi) e la partita Italia-Ungheria, terminata con la sconffitta degli azzurri per 0-3; il simbolo di Torino sarà, invece, decapitato da una tromba d’aria la sera del 23 maggio, quasi 48 ore prima dell’arrivo in città della tappa vinta da Pietro Giudici.
L’anno successivo il Giro celebrò idealmente il matrimonio tra Italia ed Europa poiché si partì dalla Sicilia, regione in gran fermento poiché da lì a pochi giorni a Messina i sei stati costituenti la CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio) si sarebbero riuniti per discutere della nascita del MEC (il Mercato Europeo Comune, papà dell’attuale Unione Europea) e dell’Euratom.
Il 20 maggio del 1960 festa per due a distanza, con Romeo Venturelli che si beava d’aver battuto a sorpresa Anquetil nella crono di Sorrento e Federico Fellini che si fregiava della prima Palma d’oro italiana, assegnatagli per “La dolce vita”. Altro doppio festeggiamento, stavolta pienamente sportivo, il 22 maggio del 1963 con il successo di Guido Carlesi nella Campobasso – Pescara e la prima vittoria italiana in Coppa dei Campioni, conseguita dal Milan. Ventiquattore dopo altra affermazione cinematografica a Cannes, con il premio massimo assegnato a Luchino Visconti per “Il Gattopardo”.
Pochi giorni più tardi, durante il riposo a Treviso, la triste notizia della scomparsa di Papa Giovanni XXIII (3 giugno) annichilì l’Italia intera ed il Giro, con il cattolicissimo Vincenzo Torriani che meditava di far sospendere la corsa rosa e mandare tutti a casa; ma il nulla osta provenente dallo stesso Vaticano convise il patron a riprendere il Giro, che si concluderà regolarmente una settimana più tardi col secondo successo consecutivo di Balmamion.
“The show must go on” e il Giro e l’Italia ripresero la loro corsa, una gara contro il tempo…. poiché il 22 maggio del 1966, mentre Mino Bariviera vinceva la tappa di Chianciano Terme, il governo decideva di adottare per la prima volta l’ora legale, che “debutterà” alla fine del mese e durerà fino a settembre. Ancora gloria oltralpe con il successo “in comproprietà” a Cannes, assegnato sia al francese Claude Lelouch (Un uomo, una donna), sia a Pietro Germi (Signore & signori).
Per trovare un altro contatto tra il Giro e la storia della nostra nazione bisogna ora lasciar scorrere le pagine della storia per quattro anni, fino al 1970, quando nel mese di maggio saranno istituiti lo Statuto dei Lavoratori (20 maggio, tappa Saint-Vincent – Aosta vinta da Bitossi) e lo strumento del referendum (25 maggio, tappa Rovereto – Bassano del Grappa vinta da Godefroot).
Il 27 maggio del 1971 Gimondi festeggiò la vittoria sul traguardo di San Vincenzo (ma non saprà approfittare dell’assenza di Merckx, poiché il successo finale andrà allo svedese Pettersson, ottimamente guidato dall’ammiraglia da Alfredo Martini, che quattro anni più tardi sarà nominato C.T. della nazionale) e ancora a Cannes si esultò: nessuna Palma d’oro per noi, ma ci consolammo con un premio speciale assegnato a Luchino Visconti in occasione del venticinquennale della manifestazione.
Siamo negli anni ’70, quelli che passeranno alla storia anche come gli “anni di piombo”, il periodo delle grandi stragi terroristiche, molte delle quali trovarono l’effettuazione nel mese del Giro, forse proprio per colpire in un periodo di distrazione generale, mentre la mente è rivolta alla corsa rosa e si è in una sorta di stato di transizione tra gli ultimi sopori invernali e i primi caldoni estivi.
Il 22 maggio del 1972 mentre si corre la seconda tappa Ravenna – Fermo, che sarà conquistata da Gianni Motta, in Friuli è perpetrata quella che sarà ricordata come la “trappola di Peteano” e che costerà la vita a tre carabinieri. Dodici mesi più tardi – è il 17 maggio del 1973, vigilia della partenza del Giro dal Belgio – sarà Milano tremare per l’attentato che colpì la questura mentre vi si stava svolgendo una cerimonia in memoria del commissario Luigi Calabresi, ucciso l’anno prima. Sono tutti eventi che, comunque, rimangono lontani dal Giro e non lo scuotono più di tanto, ma non sarà così nel 1974 quando, il 28 maggio, si verificò la strage di Piazza della Loggia a Brescia. L’evento fu di una portata tale che l’intera Italia rimase paralizzata e così anche l’attività sportiva nazionale, che si fermò per un giorno in segno di lutto, osservato al Giro con un giorno di riposo straordinario, annullando ed anticipando quello già previsto dal programma di gara.
Dalle stragi si passò poi agli attentati “ad personam” – come quelli che, all’inizio di giugno del 1977, colpiranno i giornalisti Indro Montanelli ed Emilio Rossi, rispettivamente direttore de “Il Giornale” e del TG1 – e sulle pagine dei giornali le imprese dei “girini” si troveranno ancora soffocate dalle news di cronaca nera e che avevano ben presto fatto dimenticare anche le liete novelle giunte qualche giorno prima da Cannes, dove i fratelli Paolo e Vittorio Taviani avevano conquistato la Palma d’oro per “Padre padrone”, assegnatagli da un altro grande regista italiano, Roberto Rossellini.
Il maggio sportivo del 1978 si aprì con una bella notizia poiché l’8 del mese, giorno della prima tappa Saint Vincent – Novi Ligure, una notevole impresa in montagna fu effettuata sull’Himalaya dall’austriaco Peter Habeler e dal nostro Reinhold Messner, primi alpinisti al mondo a conquistare la cima dell’Everest senza utilizzare le bombole d’ossigeno. L’annuncio non riuscì a mitigare, però, il clima generale di preoccupazione che si respirava in Italia da quasi due mesi, dal giorno del rapimento di Aldo Moro e che sconfinerà nella disperazione l’indomani, quando sarà annunciato il ritrovamento del corpo senza vita del cinque volte presidente del consiglio. Stavolta non ci si fermerà e, conclusa senza festeggiamenti la tappa della Spezia, vinta a braccia levate da un radioso Saronni (ignaro di quanto accaduto), l’indomani mattina si disputerà la terza frazione, praticamente quella decisiva poichè prenderà la maglia rosa colui che la porterà ininterrottamente fino a Milano, il belga Johan De Muynck. Perso il Giro, ci consolammo ancora con Cannes, dove trionfò Ermanno Olmi con “L’albero degli zoccoli”.
Le malefatte delle Brigate Rosse tornarono ad affiancarsi a quelle del Giro l’anno dopo (quando saranno arrestati Valerio Morucci e Adriana Faranda, coinvolti nel caso Moro) e poi anche il 28 maggio del 1980, giorno della Villapiana Lido – Lecce (vinta dal francese Bertin) e dell’uccisione del giornalista Walter Tobagi, freddato a Milano da un commando terroristico.
Passò un anno e un’altra pagina di cronaca nera giunse rubare spazio mediatico al Giro, che nel 1981 prese il via con un cronoprologo il 13 maggio, lo stesso giorno nel quale Mehmet Ali Agca attentò alla vita di Giovanni Paolo II. Non fu l’unico fatto del mese a calamitare altrove le attenzioni, poiché quello fu anche il maggio del referendum sull’aborto e della pubblicazione della lista degli iscritti alla loggia massonica P2, evento che provocò la caduta, di lì a pochi giorni, del Governo Forlani.
Il maggio del 1982 “partorì”, finalmente, un lieto evento con l’assegnazione di un premio speciale alla carriera – sempre a Cannes – a Michelangelo Antonioni, evento che addolcì la pillola ai tifosi italiani, delusi dall’aver visto sfumare la maglia rosa di Contini nella storica tappa di Montecampione, a beneficio di Bernard Hinault.
Nel 1984, la scomparsa di un altro importante uomo politico, Enrico Berlinguer, arrivò a togliere il sorriso agli italiani, che solo il giorno prima – era il 10 di giugno – avevano esultato per il successo finale di Francesco Moser al Giro, ancor più sentito perché giunto a quasi 33 anni, a capo di un “inseguimento” decennale e di una tappa a cronometro passata alla storia.
Le lacrime stinsero il rosa del Giro anche l’anno dopo quando la festa della Capua – Maddaloni, cronometro dominata da Hinault, fu rovinata dalle tragiche notizie provenienti dallo stadio Heysel di Bruxelles, nel quale persero la vita 32 nostri connazionali in seguito agli incidenti scoppiati sugli spalti.
Ventiquattro mesi più tardi gli echi della strage di Piazza della Loggia tornano a sovrapporsi al Giro del 1987, quello della lotta fratricida tra Visentini e Roche, che non era ancora deflagrata il 23 maggio – la corsa rosa era solo alla seconda frazione, l’Imperia – Borgo Val di Taro vinta dal campione del mondo in carica Moreno Argentin – giorno nel quale il processo sugli eventi bresciani si concluse con l’assoluzione di tutti gli imputati per insufficienza di prove.
Arriviamo così al 1988, l’anno di Hampsten e del della tregenda del Gavia, che il Giro visse il giorno precedente un’importante riunone parlamentare, al termine della quale il nome di Silvio Berlusconi per la prima a volta si sovrappose alle notizie provenienti dalla corsa rosa: venne, infatti, approvata la “Legge Mammì”, disposizione con la quale si vietò il controllo delle reti televisive da parte di coloro che, come il futuro premier, detenevano anche il controllo di determinate quote di stampa periodica.
37 anni dopo l’inaugurazione dell’Olimpico, Giro e calcio tornarono a far comunella nell’edizione del 1990, che, in occasione dei secondi mondiali italiani della storia, Torriani tracciò tra Bari e Milano (ripristinata come sede finale dopo dieci anni di “vagabondaggio”), ossia tra la sede della “finalina” e dell’inaugurazione dei campionati, che iniziarono l’8 giugno, due giorni dopo la conclusione della corsa rosa.
Nel 1992 si partì da Genova per le Colombiadi e, per l’occasione, al via si schierò per la prima volta il “rey” Indurain, ma la partenza della corsa rosa fu letteralmente soffocata da due notizie che obnubilarono i riflettori puntati sulla corsa rosa, da una parte i fermenti “politici” che precedettero l’elezione del Presidente della Repubblica (il 26 maggio sarà eletto Scalfaro), dall’altra l’efferato assassinio del giudice Falcone a Capaci. Stavolta è la mafia a colpire e tornerà a far parlare di sé anche nel maggio dell’anno successivo quando, col Giro in corso tra Paestum e le Terme Luigiane, metterà a segno la strage di Via dei Georgofili a Firenze.
Sembra di ripiombare nel clima degli “anni di piombo”, senzazione che si avvertirà ancor più forte il 20 maggio del 1999: è nel giorno della Lauria – Foggia, tappa vinta dal lettone Vainšteins, che le Brigate Rosse tornano all’ordine del giorno sulle pagine dei quotidiani, autrici dell’attentato a Massimo D’Antona, consulente del ministero del lavoro.
E’ il definitivo tramonto delle pagine di nera affiancate a quelle a tinte rosa, un evento infausto che traghetta la corsa rosa nel XXI secolo, periodo nel quale ancora più saldo si farà il legame tra il Giro e l’Italia.
Quasi per un curioso scherzo del destino, nel viaggio del Giro verso il traguardo dei cento anni, il mese di maggio diventa anche quello predestinato alla nomina delle principali cariche istituzionali, da Berlusconi capo del governo nel 2001 a Prodi nel 2006, transitando – nello stesso anno – al passaggio di consegne tra Ciampi e Napolitano, il presidente del centenario della corsa rosa, che il 31 maggio del 2009 consegnerà a Menchov il Trofeo senza fine.
Un premio che rispecchia fedelmente la storia d’amore del Giro e dell’Italia.
Senza fine.

Mauro Facoltosi

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GARDECCIA

maggio 23, 2011 by Redazione  
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: il gruppo transita sul Passo Giau (foto Bettini)

IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.

Intervista a cura di Matteo Colosio

Ti sono piaciute queste ultime due tappe?

Abbiamo assistito a qualcosa che rimarrà nella storia, un trittico impressionante e ieri una tappa da leggenda, più di 7 ore in bici e un dislivello immenso. Mi è spiaciuto molto per Garzelli, meritava la vittoria dopo una fuga così lunga. Nieve non ha rubato nulla, ma per Stefano il trionfo sarebbe stato un giusto premio, forse il suo fisico esile ha causato il leggero cedimento che gli è costato la tappa.

Cosa pensi della ricerca disperata delle pendenze sempre più ripide cercate da parte degli organizzatori del Giro?

Sono esagerate, ma la gente vuole questo, vuole la salita, i distacchi, lo spettacolo. Forse però lo spettacolo lo si potrebbe avere anche con tappe più brevi. Spesso le prime salite vengono affrontate tutti assieme e non offrono un grande spettacolo. La soluzione potrebbe essere fare tappe un po’ più corte. In carriera ho corso 14 Tour, ma non ho mai visto un percorso così duro. La gente pensa sempre ai primi, ma non sa che ci sono corridori che arrivano al limite del tempo massimo e sono stremati, tornano in albergo e ancora non si ricordano come si chiamano.

Contador è spagnolo come Indurain e sembra che come il navarro sia abile a crearsi amici in gruppo concedendo le vittorie di tappa…

L’hanno fatto tutti i grandi campioni, è una tattica intelligente che permette di farsi alleati che prima o poi tornano utili. Non mi è molto chiaro però quello che è successo nei chilometri finali della tappa di Sabato, quando Contador ha lasciato la vittoria ad Anton, poi ha staccato Nibali, si è fatto raggiungere e poi è ripartito, ha commesso un errore, questo poteva risparmiarselo.

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Sul Gardeccia primo Nieve. Contador aumenta i distacchi(Gazzetta dello Sport)

Nieve vince la 15ª tappa, Contador resta in rosa (Corriere dello Sport-Stadio)

Contador extends lead in Giro d’Italia (The Independent)

Nieve wins queen stage of Giro (The Daily Telegraph)

Contador:«Des journées incroyables»(L’Equipe)

Contador évoque un plafond pour le dénivelé des étapes(Le Monde)

Mikel Nieve pone la quinta (AS)

Alberto Contador: “Ha sido la
etapa más dura de mi vida”(Marca)

Mikel Nieve gana la etapa reina (El Mundo Deportivo)

Nieve gagne un marathon de plus de 7 heures (Le Soir)

Mikel Nieve vainqueur, Alberto Contador soulagé(Sud Presse)

Nieve vainqueur des Dolomites (L’Avenir)

Nieve wint etappe, Contador overvleugelt concurrentie (De Standaard)

Nieve remporte la 15ème étape après plus de 7 heures d’effort(La Dernière Heure/Les Sports)

Nieve wint na 7u30 koers, Contador oppermachtig (Het Nieuwsblad)

Kruijswijk: Top tien in Giro (De Telegraaf)

Nieve Wins Giro’s Toughest Stage, Contador in Control (The New York Times)

Alberto Contador extends lead in stage 15 of Giro(USA Today)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Oggi Contador, pago, lascerà sfogare un po’ i diretti rivali o andrà ancora all’attacco?

Jack.ciclista: Qualche ardito potrebbe attaccare già dagli ultimi chilometri del Giau, anche se il Contador attuale è in grado di controllare con serenità qualsiasi situazione. Non credo possa andare in panico anche se attaccato a ripetizione, ha troppa esperienza.

Hotdogbr: credo che i big si muoveranno sul Fedaia, sul Giau invece fossi il ds di Lampre e Euskaltel farei muovere Niemiec e Nieve per farli tirare nel tratto dopo il Fedaia sia che Scarponi e Anton riescano a staccare alcuni diretti avversari sia al contrario che rimangano staccati, quanto a Contador avrà la squadra al fianco fino a Malga Ciapela e non avrà problemi

Pedale Pazzo: Oggi sarebbe bello vedere tentativi da lontano.

Mandare i gregari forti in fuga sul Pancavallo (e parlo di Agnoli, Nieve, Niemec) e attaccare sul Giau, discese a tutta, Fedaia a tutta e poi quel che succede succede, come disse un vecchio immenso campione “ho provato a far saltare il Tour, sono saltato io”.
Ma un paio d’anni l’aveva fatto saltare sul serio!

Salitepuntocià: Attenzione anche agli spettatori nelle prossime tappe … se si riesce a creare un ambiente contro Contador, ieri fischiato, puo fare la fine di Saronni alla crono 81 di montecatini (3 forature in 35km chiodi dolosi per terra, giro perso per quello) e Visentini 84 a selva (insulti,minacce e anche pugni e dalla possibile maglia rosa fu costretto a ritirarsi!), erano altri tempi pero’ e non penso che i tifosi attuali arrivino a qesto

Salitepuntocià: I tifosi si son ben comportati

Tappa durissima cmq, e non noiosa nonostante il giro era gia chiuso, Nibali ha provato in dishesa, Contador ha cmq onorato lo spettacolo attaccando comunque e non accontentandosi di stare a ruota, ieri per me non era al massimo. Nibali pare sconfitto di giornata, invece no, poteva andare in crisi e beccare mezzora dopo avere sprecato energie in discesa dal Giau e col fedaia e il gardeccia da fare, questa è esperienza utilissima per il futuro, ed è cmq a 1′ dal secondo posto, significa che se non c’era Contador poteva vincere il Giro piu duro della storia, lui che secondo me NON E’ADATTO AL GIRO, questa è esperienza che gli andra’ utile nei FUTURI TOUR, ove conta molto la tenuta psicologica non essendoci grandi pendenze,e Nibali è adatto alle salite del tour e chi meglio di Contador puo allenare la sua tenuta psicofisica? Questo Giro lo svezza definitivamente, ma l’anno prossimo deve puntare al Tour,sperando mettano 2 cronometro e non solo una

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-i 229 km, le condizioni meteo, le pendenze e la successione delle salite e il fatto che si venisse da due giorni già durissimi hanno prodotto una tappa al contempo massacrante ed entusiasmante come poche ne abbiamo viste negli ultimi anni se non quelle delle Tre Cime del 2007 con condizioni meteo similari e in parte sulle stesse strade; il tutto senza che si debbano denigrare le prove simil-cronoscalata come lo Zoncolan, ben vengano al contempo quelle e i tapponi
-splendido il duello tra Nieve e Garzelli, il varesino come già l’anno scorso sul Trivigno e nel 2009 sul Sestriere ha peccato di presunzione mentre doveva limitarsi a rimanere con il basco e gli sono mancate le gambe nel finale, sempre a proposito di baschi Anton ha sempre sofferto le tappe con molte salite e per come si era staccato prima del tratto più duro del Fedaia ha tutto sommato limitato i danni, certo era difficile immaginare un crollo del genere; in casa Acqua&Sapone invece menzione per Sarmiento anche se è ancora discontinuo per poter fare classifica
-anche oggi Contador ha corso in maniera strana prima facendo uno scatto inutile in cima al Giau che ha avuto l’effetto di far staccare Navarro ed Hernandez e poi facendone un’altro altrettanto inutile e per nulla deciso sul Fedaia, sembra quasi che non voglia ammazzare il Giro definitivamente, gli aiuti occasionali trovati per strada, di cui è degno di nota solo quello di Lastras, non hanno inciso
-Scarponi brillantissimo e tatticamente intelligente muovendosi solo sulla salita finale anche perchè la Lampre come la Liquigas non ha colpevolmente messo uomini nella fuga, l’impressione però è che il marchigiano finirà per rimpiangere l’eccesso di voglia di scattare sull’Etna e poi sullo Zoncolan dove ha perso quei secondi che potrebbero dare a Nibali il 2° posto
-Gadret non è solo uno che va forte sulle pendenze estreme ma oggi e l’anno scorso sul Mortirolo dimostra di essere anche resistente, purtroppo per l’AG2R è uscito di classifica Dupont che paga l’aver fallito l’aggancio al gruppo maglia rosa nella discesa del Giau
-nelle gambe di Rujano i 229 km e la successione delle salite si sono fatte sentire però alla fine la sua prestazione è stata più che convincente e alla luce dei precedenti può lottare per il successo nella cronoscalata anche se Contador è l’ovvio favorito
-Nibali già l’anno scorso alla Vuelta a Cotobello ha pagato la terza tappa di montagna consecutiva però ha dato spettacolo in discesa e malgrado il tempo perso da Scarponi le sue quotazioni per il 2° posto di Milano sono salite, come detto per Scarponi se avesse avuto un compagno in fuga sarebbe stata tutt’altra storia
-miglior prestazione di Rodriguez in questo Giro, è stato proprio lui ad accendere la miccia sul Giau ed è stato sfortunato a non avere spazio lì con Contador che è andato a riprenderlo e poi prima dell’ultima salita con la Rabobank che ha chiuso sul suo attacco, siamo comunque in ogni caso lontani dal Rodriguez dei giorni migliori
-senza infamia e senza lode la prova di Kreuziger che si è difeso su un percorso decisamente duro per le sue caratteristiche, purtroppo per lui ha perso troppo tempo sullo Zoncolan
-sempre più sorprendente Kruijswijk malgrado abbia peccato di presunzione andando dietro a Contador sul Fedaia e pagando dazio alla fine di quell’ascesa, anche lui dimostra grande resistenza e non a caso la sua tappa migliore del Giro 2010 era stata quella del Mortirolo
-nulla da fare per Menchov che è arrivato al Giro in ritardo di condizione e a quel punto quando c’è battaglia e frazioni durissime tutti i giorni si può migliorare un po’ come accaduto al russo rispetto all’Etna ma non tornare al 100%
-torna ad alti livelli Arroyo che è piaciuto anche per una combattività mostrata in corsa che in passato non gli conoscevamo anche se ora le tappe per lui sono finite, potrebbe dire qualcosa nella discesa del Finestre, purtroppo per la Movistar è uscito di classifica invece Kiryienka ma ci può stare dopo una grande primavera
-di nuovo in difficoltà Siutsou dopo la strenua difesa sullo Zoncolan, in casa HTC però va segnalato il 36° posto di Gretsch che dimostra di non essere solo un cronoman e potrebbe diventare l’erede di Tony Martin
-continua l’ottimo Giro di Cataldo mentre è saltato Carrara ma ci può stare, non ha mai disputato corse di tre settimane al top e non ha mai affrontato tapponi come quello di oggi
-un po’ di tristezza nel vedere Di Luca e Sastre che due anni fa si giocavano il podio al Giro andare in fuga e arrivare al traguardo con 17 e 21′ di ritardo da Nieve

Pedale Pazzo: Ho guardato la tappa a tratti e un pò distrattamente perchè avevo altro da fare, ma quel che ho visto non mi ha entusiasmato tantissimo.
Scarponi ha corso con la testa, molto regolare ma più di così non può dare. Ha migliorato molto sia la tattica sia la pedalata (più agile), l’anno prossimo senza uno Schleck o un Contador di turno può anche puntare alla vittoria del Giro.
Contador dimostra di essere il più forte in salita, ma sinceramente nemmeno oggi (dopo ieri) mi ha particolarmente entusiasmato. Continuo a ripetere che il livello di questo Giro è molto basso e questo Contador può permettersi di fare quel che vuole, ma (sempre secondo me) questo è al massimo il Contador del Giro del 2008, il Contador dei Tour era altra cosa (purtroppo l’unico vero paragone lo si potrebbe fare con Schleck).
Nibali ha dimostrato ancora una volta di avere ottime doti da discesista, è uno che sa stare sulla bici, E’ completo su tutti i terreni, senza eccellere in salita (ma lo sapevamo già avendo visto la Vuelta). Ha anche una grande testa: molti (quasi tutti) negli ultimi km del Fedaia con la crisi avrebbero perso anche 3 o 4 minuti.
Questo Giro è troppo duro per lui, probabilmente farebbe meglio al Tour (mentre Basso avrebbe fatto meglio al Giro).
Sorprendente Gadret, davvero fortissimo: è ai piedi del podio.
Maluccio il suo compagno di squadra Dopont che oggi ha pagato un bel pò.
Delusioni Menchov, pensavo che in una tappa da fondisti come questa avrebbe potuto dire la sua, questa volta il Disiel ha fatto cilecca.
Kreuziger dimostra ancora una volta di essere un buon atleta, ma non ha il cambio di marcia e non lo avrà mai.
Anton non lo ho mai visto, so solo che è arrivato staccatissimo. Potrebbe aver sofferto le fatiche di ieri o il freddo. Boh!
Nieve oggi ha fatto un numero eccezionale, non era facile rimanere lì lì a 1 minuto-40 secondi da Garzelli per parecchi km. Lui non si è demoralizzato, ha tenuto il distacco e poi verso la fine della discesa del Fedaia lo ha ripreso e poi staccato all’inizio della rampa finale (il tutto dopo aver fatto anche lavoro di gregario, e che lavoro sul Grossglockner!)
Dispiace ovviamente per Garzelli, ma questo Giro parla spagnolo.

Mauro72: Una tappa devastante, quasi inumana.
Bravissimo il vinvitore, eccellente Garzelli, Scarponi intelligente e fortissimo, Contadore il solito fenomeno, ma penso che oggi Nibali sia stato davvero un grande ed è quello che mi ha emozionato di più.
Vincenzo è molto forte ma non è un campione e oggi ha dimostrato il suo lato migliore.
Molti altri al suo posto sarebbero crollati sul Fedaia, nel tratto più duro, ha dimostrato una grinta e una forza di volontà eccezionali.
In salita ce ne sono almeno 5/6 più forti di lui, ma è un duro e non molla mai.
Poi in discesa è un fenomeno al limite della follia.
Non sarà un fuoriclasse, non scatterà a ripetizione, non vincerà tantissimo ma a noi, che fatichiamo come i cani su quelle salite, uno così piace da morire!!!

Howling Wolf14: Sono d’accordo con Mauro. Bravissimi tutti, da Contador a Garzelli, da Nieve a Scarponi, da Hoogherland a Backelandt, all’ultimo arrivato, l’australiamo Wilson, dopo 8 ore e 12 minuti. Ma bravo soprattutto a Nibali. Un duro. Uno che sa reagire, che non si dà per vinto. Bravo, il ciclismo è questo.

Gibosimoni: Quoto, pur non essendo un campione ha trovato il suo limite e ha imparato a raggiungerlo ogni volta.
Peccato che si sia staccato sul Fedaia, anche se non era una discesa tecnica lì avrebbe potuto guadagnare 40/50″ che poi è il ritardo che ha subito più o meno da Scarponi e quindi avrebbe potuto tenere il secondo posto. Bravissimo Scarponi che oggi ha stupito tutti quelli – fra cui anch’io – che dicevano che era in calando.
Niemec e Nieve dovrebbero fare i capitani in qualche squadra minore, potrebbero rendere molto di più che fare i gregari di lusso a Scarponi e Anton, dato che alcune volte – come oggi – fanno anche meglio dei propri capitani seppur con una fuga da lontano.

Howling Wolf14: Nieve e Niemiec
Fare i capitani non è facile. Innanzitutto è meglio che non si disperdano in squadrette che poi non hanno accesso alle grandi corse. Io sono più favorevole dei superteam con più capitani e più punte piuttosto che ad una dispersione dei corridori in squadrette e squadrine. Per fare i capitani, poi, non è sufficiente andar forte. Bisogna avere cervello e carisma. Non tutti possono. Io sia Nieve che Niemiec li vedo bene dove sono. Nelle squadrette si perderebbero nel nulla in poco tempo. L’Euskaltel, poi, è una squadra che dà spazio a tutti, non hanno un vero capitano, corrono alla garibaldina e fanno bene, perché infiammano le corse, poi chi è più in forma diventa il capitano di giornata.

Ceemo: Bellissima tappa, sia a livello di percorso ( direi come tracciatura la migliore da un bel pò di tempo) sia a livello di spattacolo offerto dagli atleti.
Ho gradito molto il fatto di trovare le squadre già sfaldate alla fine del Giau, e grazie a questo ne ha giovato molto lo spettacolo.
Contador si dimostra fortissimo di testa oltre che di gambe, e non vedo chi possa riuscire a batterlo anche in futuro. L’unica cosa che non mi piace di lui è il suo frullare rapporti agilissimi. Preferisco gli scalatori vecchio stile da rapportoni. Ma è solo una questione estetica.
Nibali mi ricorda un pò Salvoldelli, più forte in salita e un pò meno in discesa. Ma molto intelligente nel dosarsi. Son convinto si saprà prendere belel soddisfazioni.
Scarponi testardo e mai finito son sicuro proverà qualcosa sul finestre.
Mi spiace per Anton che vedevo come favorito per il secondo posto.

Profpivo: Grande Nibali
Un grosso applauso a Nibali, ieri ci ha provato e poteva andare alla deriva, invece ha dimostrato di avere grandissimo carattere tenendo duro sul Fedaia e poi rientrando con un numero incredibile in discesa. Insomma, forse non avrà ancora le gambe per vincere un Giro, però ha dimostrato di avere testa e cuore per farcela.
Anch’io non ho ben capito come ha corso Contador ieri, con lo scatto sul Giau ha fatto fuori i suoi gregari e si è incasinato la vita per niente… ma è talmente superiore che può permettersi qualsiasi cosa. Se poi trova anche gli alleati per strada, beh allora non c’è nulla da fare.
Mi ha impressionato Nieve per come ha gestito le forze, grande dimostrazione di maturità e direi che in salita si è dimostrato sicuramente tra i più forti in questo Giro.
Nel complesso bellissima tappa, di quelle che piacciono a me, dove viene fuori davvero chi ha fondo. Peccato per qualche imbecille di troppo tra il pubblico che ha disturbato i corridori, purtroppo mi sembra che questo genere di persone siano in aumento.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: Hoogerland. Ma volete spiegarlo ai telecronisti che ha una tresca con quella miss tutta curve (che il Giau a confronto è un rettilineo) e che quando scatta è solo perchè l’ormone lo spinge ad accelerare verso
l’amata? In calore.

Maglia rossa: Garzelli. Splendido. Magnifico. Commovente. Eroico. Stoico.
Nessun aggettivo è sprecato per il suo superbo incontro di wrestling, con gli spettatori, sul Fedaia. The ultimate warrior.

Maglia verde: Contador. Rimane senza gregari a 50km dall’arrivo, ma a parte
Nibali, lavorano tutti per lui. Che sia un po troppo Riis-pettato?

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della cronoscalata Belluno – Nevegal

Belluno – ore 13.20 circa (partenza 1° corridore): poco nuvoloso, 25,5°C (percepiti 27°C), venti deboli da ESE (4-6 Km/h), umidità al 46%
Belluno – ore 16.45 circa (partenza Contador): poco nuvoloso, 26,2°C (percepiti 28°C), venti deboli da SSW (3-4 Km/h), umidità al 46%
Nevegal – ore 14.00 circa (arrivo 1° corridore): poco nuvoloso, 20,7°C (percepiti 22°C), venti deboli da S (5-7 Km/h), umidità al 55%
Nevegal – ore 17.15 circa (arrivo Contador): alternanza di piogge deboli (1,4 mm) e schiarite, 19,1°C (percepiti 20,5°C), venti deboli da W (3 Km/h), umidità al 60%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Bartoletti: “Sicurebbe” (Sicuramente dovrebbe)
De Stefano: “La diretta che Raisport vi propone fin da stamattina” (infatti, è iniziata alle 12.55)
Cartello sul percorso: “Rai 2 Sport”
Pancani: “La punto più alto del giro d’Italia”
Pancani: “Si è voltato per controllare cosa stava succedendo ieri”
Pancani: “Un altro secondino guadagnato da Vincenzo Nibali” (lo Squalo è finito in galera?)
Pancani su Nibali: “Quello che vede davanti è l’ultimo uomo del gruppetto della maglia rosa” (era l’ultima ammiraglia)
Pancani su Nibali: “Uno ad uno li sta andando a riprendere tutti” (era ancora tra le ammiraglie)
Savoldelli: “Il direttore spartivo aveva un diavolo per capelli
Scarponi: “Passo Gardeccia”
Televideo RAI: “Sul Gardeccia vince spagnolo Nieve”, “Nibali stacca Contador n discesa sul Giau” “Philip Deignan – GBR” (è irlandese)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

“BIS” DI VAN LOOY
Rik vince in volata a Modena e Pambianco conserva la “maglia rosa”
Anquetil, Gaul, Defilppis, Carlesi e Massignan nel gruppo di Van Looy – Battistini a 7′30″

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ZONCOLAN

maggio 22, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: lavori in corso sulla “panoramica della discordia”… purtroppo non sono serviti a nulla ma con questa immagine rendiamo onore a quanti hanno profuso tempo e denaro per sistermarla al meglio (www.carnia.la)

IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.

Il commento di Lelli oggi non ci sarà.
La redazione

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Anton conquista lo Zoncolan. Contador va, ma quanti fischi(Gazzetta dello Sport)

Zoncolan, Anton trionfa. Contador resta in rosa (Corriere dello Sport-Stadio)

Antón wins stage 14 in Giro (The Daily Telegraph)

Un grand numéro d’Anton(L’Equipe)

Igor Anton : “C’est ma plus belle victoire” (Le Monde)

Antón se une a la fiesta (AS)

Antón pone la cordura en un día de locos y Contador afianza su liderato(Marca)

Contador: “Hoy no he atacado, me he centrado en la general” (El Mundo Deportivo)

Anton devant Contador qui contrôle (Le Soir)

Igor Anton (Euskaltel) dompte le Monte Zoncolan(Sud Presse)

Victoire d’Igor Anton au Zoncolan (L’Avenir)

Igor Anton komt als eerste over Monte Zoncolan (De Standaard)

Victoire d’Igor Anton au Zoncolan lors de la 14e étape du Giro(La Dernière Heure/Les Sports)

Monte Zoncolan brengt verhoopte spektakel (Het Nieuwsblad)

Kruijswijk klimt met Giro-top (De Telegraaf)

Contador Extends Giro Lead (The New York Times)

Anton wins stage 14 of Tour of Italy, Contador is 2nd (USA Today)

Anton wins 14th stage, Contador in pink (Herald Sun)

Good day for Spain in Italian rain(The Age)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Commento alla tappa

Gibosimoni: Qualcuno ha i tempi precisi dello Zoncolan da Ovaro? Io so che il record è di Simoni nel 2007 che batte di poco il tempo di Basso 2010.. Qualcuno ha i dati precisi al secondo?

Pedale Pazzo: i tempi dovrebbero essere:
39′ e qualche secondo per Simoni
40′ 45” per Basso. Ovviamente da prendere un pò con le molle, tempi presi da 10,5 km alla cima, quindi proprio dall’inizio della salita.
Per quel che riguarda la tappa: bah tappa decisamente castrata, zero sorprese. Crostis più discesa poteva scombussolare un pò i piani e alimentare pazze fantasie.
Invece sarà la solita tappetta dello Zoncolan, si giocherà tutto in pochi chilometri e ovviamente Contador farà il bello e il cattivo tempo.
Spero di vedere ancora Rujiano davanti a scattare e chissà rientrare in classifica e giocarsi il podio.
Il vero tappone sarà domani, anche se purtroppo non credo che in gruppo esistano atleti sufficientemente impavidi da esserne all’altezza.

Hotdogbr: 38′50” il tempo di Simoni e Piepoli negli ultimi 10 km del 2007

Pedale Pazzo: Non voglio nemmeno commentare questa tappa, non lo merita.
Unica considerazione sui tempi di scalata dello Zoncolan:
40′50” Anton
41′20” Contador
41′30” Nibali
Tempi presi a inizio salita, ai meno 10,1km
Qualcuno che li ha presi conferma?
Se i tempi sono questi, beh abbiamo capito che questo è un Giro molto ma molto mediocre (considerando anche il fatto che la tappa è stata breve, credo 170km in tutto).

Hotdogbr: considerazioni sparse (riguardanti quasi esclusivamente l’aspetto tecnico della corsa, di altro si è già detto ed è inutile tornarci sopra):

-Anton anche in sede di presentazione del Giro è stato molto sottovalutato perchè al Tour non ha mai brillato però è un grande scalatore che stava per vincere la scorsa Vuelta e già in quella del 2008 sarebbe finito sul podio se non fosse caduto, menzione speciale anche per l’ottimo Nieve oggi 7°
-la convivenza con Riis ha fatto decisamente male a Contador e lo si è visto prima nel criticare la discesa del Crostis, con parole non sue ma che gli ha messo in bocca Riis, e poi per gli atteggiamenti da fenomeno avuti in corsa vedi nel finale quando ha staccato Nibali per poi fermarsi e staccarlo nuovamente, se voleva far vincere Anton per ringraziare l’Euskaltel di aver tirato verso il Grossglockner poteva semplicemente stargli a ruota come avrebbe fatto Indurain, non ci credo che non ne aveva per seguirlo
-non che fin qui fosse andato male ma oggi si è visto il miglior Nibali di sempre e malgrado la forza dimostrata da Anton diventa il netto favorito per il 2° posto alla luce della crono di Milano
-come spesso accaduto in passato Scarponi ha peccato di generosità ma indubbiamente va molto forte, purtroppo per lui il livello di questo Giro è altissimo e per questo rischia di finire fuori dal podio, menzione anche per il sempre positivo Niemiec e per Ulissi 33°
-Menchov benino ma se vuole salire sul podio alla luce del ritardo che ha già in classifica deve staccare gli avversari diretti e non perdere ulteriore terreno come gli è accaduto oggi rispetto a 4 di loro
-anche Gadret bene ma è rientrato nei ranghi mentre è sempre più sorprendente Dupont anche se già l’anno scorso sullo Zoncolan è stato 12°
-Siutsou si è ripreso dopo la giornata no di ieri, per il podio ormai non c’è più niente da fare però può puntare a un 6°-7° posto finale che per lui sarebbe un ottimo risultato, sempre in casa HTC Pinotti non va pianissimo ma non è quello dell’anno scorso e farebbe meglio a risparmiarsi e puntare a una tappa nonchè alla crono finale
-6 anni di semiinattività si sono fatti sentire per Rujano che non è ancora pronto per affrontare al top due tappe di montagna consecutive ma che potrà ancora dare spettacolo a cominciare da domani
-tanta buona volontà per Rodriguez ma gambe ben lontane da quelle delle Ardenne nonchè del Tour 2010, oggi si è salvato solo grazie alle grandi pendenze dello Zoncolan
-ogni anno la Rabobank ne trova uno, prima Gesink, poi Mollema e adesso Kruijswijk che sta migliorando giorno dopo giorno e può attentare alla maglia bianca di Kreuziger
-già sul Grossglockner il ceco era in difficoltà e oggi dice l’addio al podio, e l’impressione anche se è ancora giovane è che rischia di non salirci mai in carriera, Tour e Vuelta compresi, in casa Astana è saltato anche Masciarelli mentre bravissimo Tiralongo
-Stetina è un buon scalatore anche se poco appariscente e potrebbe ricalcare le orme di Daniel Martin mentre ancora una volta Lemevel si conferma buon corridore e nulla più
-Arroyo è la delusione del giorno anche se già nel 2007 e nel 2010 aveva sofferto molto sullo Zoncolan, rientra nei suoi ranghi di corridore da primi 10 posti nella generale ma nulla più dopo che fin qui era stato eccellente
-prosegue il Giro solido di Carrara e Cataldo, l’abruzzese non è una sorpresa e già l’anno scorso poteva finire vicino ai primi 10 se non fosse stato costretto al ritiro nella tappa del Mortirolo mentre il bergamasco non era mai stato a così alti livelli sulle tre settimane
-Machado ha cominciato molto male ma giorno dopo giorno sta crescendo, le qualità le ha e può andare a caccia di una tappa di qui in avanti
-per Visconti un 29° posto che non dice nulla tranne il fatto che è un corridore molto cresciuto rispetto al passato

Hotdogbr: questa la classifica combinata di Zoncolan 2010 e 2011:

1)Anton 2011 40′43” (tempo degli ultimi 10 km)
2)BASSO 2010 a 7”
3)Contador 2011 a 33”
4)Nibali 2011 a 40”
5)Scarponi 2011 a 1′11”
6)Menchov 2011 a 1′21”
7)EVANS 2010 a 1′26”
8)SCARPONI 2010 a 1′37”
9)Gadret 2011 a 1′38”
10)Nieve 2011 a 1′52”
11)Dupont 2011 a 1′55”
12)CUNEGO 2010 a 2′05”
12)Siutsou 2011 a 2′05”
14)Rujano 2011 a 2′11”
15)Rodriguez J. 2011 a 2′24”
16)VINOKOUROV 2010 a 2′33”
17)Kruijswijk 2011 a 2′40”
18)SASTRE 2010 a 2′51”
19)Niemiec 2011 a 2′57”
20)NIBALI 2010 a 3′14”

le tappe erano sostanzialmente simili come durezza anche se quella di quest’anno era leggermente più corta ed entrambe venivano dopo un’altra tappa di montagna anche se quella del 2010 è stata disputata qualche giorno dopo, la differenza che ha reso globalmente più alti i tempi di un anno fa sta nel ritmo tenuto dalla Liquigas l’anno scorso a partire dal Duron mentre quest’anno la corsa si è accesa solo nel finale

Gibosimoni: Resiste quindi il 39′03″ di Simoni.. che è anche la conferma che non è Contador che va fortissimo, ma sono gli altri che vanno più piano. Simoni era un grande corridore ma non è stato un fenomeno, e prendere 2′ da Gibo per Contador è tanto (Forse la tappa del 2007 era più semplice ma arrivava alla terza settimana anzichè alla seconda). Contador prima rifiuta di dare il cambio a Nibali e poi gli scatta in faccia: è un campione ma di poco spessore. Vincerà da qui a fine carriera molte corse ma non avrà tantissimi amici in gruppo.

Ceemo: Tappa brutta, macchiata dal pressapochisimo di RCS e UCI che non posso permettersi di litigare in un evento così importante. A Perderci sono entrambi. Lo Zoncolan ha confermato le ottime doti di Anton. Non sono così convinto che Contador ne avesse così tanto da batterlo. Nibali in crescendo e Scaroponi duro di testa ma probabilmente troppo duro di pedalata.
Podio apertissimo. Spero in una imboscata da lontano domani in uno tra Rujano, Kreuziger e Anton. Sui tempi secondo me non sono confrontabili con quelli del 2007, le benzine mi sembrano troppo differenti.

Pedale Pazzo: Ma non è solo il 39 di Simoni, ma i tempi dei primi 5 di quell’anno.
Piepoli stesso tempo, un giovanissimo A-Schleck a 6 secondi, a 30 Di Luca, a 40 Cunego e mi pare a un minuto e qualcosa Codol e dico Codol che praticamente va vicino ai 40 netti (forse era in fuga, non ricordo bene)
Dopo 4 anni il livello è incredibilmente calato.

Ceemo: Ceemo ha colto in pieno la questione. Mi dispiace che altri non riescano ad analizzare e ad arrivare ad una conclusione e a un giudizio equilibrati. Innanzitutto non bisogna credere a ciò che raccontano certi furbacchioni, bisogna ascoltare tutte le campane, analizzare, elaborare e poi arrivare ad una conclusione. Chi ama veramente il ciclismo e lo segue da anni sa che, in questi casi, l’approfondimento, la riflessione e l’onestà intellettuale sono la chiave per giungere a proposte e soluzioni costruttive ed efficaci. Urlare, fischiare e sostenere sterili polemiche è solo indice di sottosviluppo mentale.

Hotdogbr: la tappa del 2007 anche se a fine Giro veniva dopo una frazione pianeggiante, era di soli 142 km e presentava solo il Tualis prima dello Zoncolan

Pedale Pazzo: Non credo fosse molto meno dura. Oggi di km ce ne sono stati 170 circa con un finale pre-Zoncolan oiù facile senza il Tualis.
Casomai potrebbe essere che la tappa di ieri è rimasta nelle gambe (il Grossoglockner sottovalutato da molti resta una signora salita) e forse la preoccupazione per la tappa over 5000 di domani ha ulteriormente frenato (anche se dalle faccie e dalle pedalate mi sembravano quasi tutti al limite, a parte Contador forse).
Ovviamente come han scritto sopra c’è sempre la questione benzina da valutare, ma qua purtroppo non ci sono certezze.

N@po: Semplicemente ai tempi non c’era il passaporto biologico. Con queste regole Simoni quel tempo se lo sognava. Ieri hanno fatto i 6km decisivi al 9,5% del grossglockner (come media) più piano rispetto alle stesse pendenze, nella parte bassa del Finestre, (ma su 10Km) del 2005.

Howling Wolf14: Avrei voluto fare io la stessa osservazione, ma mi sono astenuto. Possibile che chi ha confrontato i tempi, qui, poco fa, non abbia tenuto conto di questo importante elemento?

Antares86: Dai tempi, non solo in questo caso ma anche in altri, sembra che negli ultimi anni ci sia un abbassamento di prestazione, evidentemente il passaporto biologico ha reso le corse più pulite. Lo strumento è molto potente, l’importante è saperlo gestire bene. Per me è meglio così.
Da dire che è anche difficile confrontare tempi in annate differenti, solo chi è in corsa può sapere le energie rimaste.
Contador non so come interpretarlo, quando scatti a 1km dalla fine tieni il gas aperto fino alla fine (magari lasciando vincere comunque Anton, per elargire favori), non alzi il piede sprecando energie… o stava talmente bene che può permetterselo oppure oggi non era così super. Vediamo domani.

Howling Wolf14: A me Contador nonè sembrato brillantissimo come sull’Etna. Però è sempre una spanna sopra gli altri. Fa corsa a sé.

Vittorio P: Un considerazione “cinica”. La tragedia della tappa di Rapallo, la presenza di Contador in odore di squalifica, le polemiche della tappa di oggi… stanno facendo parlare del Giro come non mai a livello internazionale.
I forum e i giornali isportivi sul web francesi, tedeschi, spagnoli, ecc. sono ricchissimi di spunti, commenti, considerazioni, discussioni. Ciò conferma il vecchio detto “parlatene anche male, purché ne parliate”.
Su tutti il caso del Crostis: è divenuta la salita del ciclismo più celebre del momento, ormai tutti la conoscono… ! E’ un mostro sacro, ormai, del ciclismo, senza che sia stata mai scalata! Potenza della pubblicità.

Salitepuntocià: è triste ma è la legge della pubblicità, parlarne, anche male, ma se ne parli.
Il Crostis è gia nella leggenda senza ancora essere stato percorso dal Giro! chi se lo toglie piu dalla mente?
Tornando alla corsa, non solo i tempi son piu alti del 2007, ma se ci pensate bene, negli anni 90 fasulli, si andava ancora piu forte… non per nulla i record di Alpe d’Huez e Montirolo son del 1997 e 1996!!!!!!!!!! ricordiamo anche i treni della banesto a 30 all’ora sul passo delle erbe al giro 2003, che sembrava una salita pedalabile, con tutto il gruppo dei migliori compatto… scommetto che se fatto oggi, il passo delle erba da bressanone farebbe piu selezione… leggendo i tempi dell’alpe, fignon 89 ci mise 4′piu di pntani95 , in soli 6 anni ben 4′ di differenza!

Hotdogbr: anche nel 2008 non c’era il passaporto biologico e sul Mortirolo sono andati molto più piano del 2010 (ok, il Mortirolo era più lontano dal traguardo, non c’è stato il forcing da inizio salita come quello della Liquigas un anno fa, in vetta hanno scollinato in 7 e non in 3)

Pedale Pazzo: Io ho confrontato i tempi, come faccio sempre da una quindicina d’anni, per farmi un’idea del livello generale.
Non mi piace parlare sempre di doping, per me viviamo sulle nuvole se pensiamo che oggi non si dopano più.
Il doping è come il virus, un passo avanti dell’antivirus..sempre.
Ogni tanto mi piace anche pensare che ci sono stati veri fenomeni parlando di scalatori puri come Simoni e Pantani che facevano davvero la differenza sulle salite, con record che possono anche rimanere imbattuti negli anni.
Gente nata per scalare, che poi prendeva 5 minuti a cronometro (non come i fenomeni moderni che fanno gli scalatori/cronoman a 110 pedalate al minuto sia in piano sia al 12%).

Salitepuntocià: Lo stesso criticatissimo Gotti, era pur sempre uno che in salita andava forte di suo, che poi il suo ematorcrito era a 60, poteva esserlo ma anche degli altri professionisti, anche il battuto Olano ad Aprica, avrebbe un tempo di scalata di tutto rispetto! ricordo in quegli anni novanta dei treni sostenuti sia prima delle salite che durante le salite della Banesto ma anche delle altre squadre… per non dire dei muri alle classiche fiamminghe letteralmente spianati dalla gewiss, e mi pare anche la tripletta mapei alla roubaix, che frantumarono il pave’…

Gibosimoni: Mi trovi pienamente d’accordo.
Codol era in fuga dal mattino e aveva iniziato la salita con un ingente vantaggio sui migliori.

Commenti cancellazione Crostis

Howling Wolf14 (ieri sera): La giuria del Giro ha deciso di stralciare salita e discesa del Crostis dalla tappa di domani del Giro. Si attendono approfondimenti sul sito Gasport.

N@po: Mi dispiace ma è meglio così. La panoramica non la vedevo così sicura per una corsa. Speriamo che aggiungano il Pura e che non facciano il passaggio da Tualis che non serve a nulla. Comunque Rujano ringrazia

Howling Wolf14: Il Passo Pura sarebbe un ottimo ripiego. Però bisogna vedere qual è lo stato del fondo stradale, soprattutto in discesa. Credo che al Giro avessero sentore di una decisione di questo tipo e credo che abbiano curato con la massima attenzione il tracciato alternativo. Il Pura andrebbe benissimo. Oltre tutto è anche bellissimo. C’è da dire, comunque, che dopo il Pura la salita continua fino a Sella di Rioda, via Sauris.

N@po: Siccome ha deciso la giuria e non gli organizzatori. Semplicemente tagliano il Crostis. Tappa stravolta. Praticamente rimane solo la scalata allo Zoncolan. Smacco per gli organizzatori ma certo la giuria DOVEVA intervenire prima e non a poche ore dalla tappa. VERGOGNA!!

Howling Wolf14: Io credo che la giuria avesse già dato qualche input all’organizzazione. Su pressione di molti team, forse quasi tutti. Si trattava di percorrere una valanga di chilometri senza la certezza dell’assistenza meccanica. Può andar bene su una salita, la salita finale, ma quando si assommano delle incognite inquietanti (salita senza ammiraglie con sterrato + discesa pericolosa) bisogna prendere bene in considerazione la necessità di creare le condizioni affinché una corsa non venga falsata. Secondo me, al di là della pericolosità della discesa, che magari con le dovute contromisure ci poteva pure stare, la tappa correva il rischio di diventare una corsa al buio. Lasciare un piccolo spazio alla fortuna (o alla sfortuna) va bene, ma le esagerazioni non vanno. Penso che chi ha deciso abbia valutato bene e abbia preso una decisione per il bene dei corridori e per il bene della regolarità della corsa. D’altronde il Girod i salite ne ha tante, una più, una meno, dal punto di vista tecnico credo che cambierà poco. Peccato, piuttosto, che non sia stato previsto un itinerario alternativo con una salita in sostituzione.

Profpivo: Decisione condivisibile nella sostanza, non nella forma. E’ da ottobre che si sa del Crostis, assurdo trovarsi a stravolgere la tappa la sera prima. Non credo inseriranno il Pura (anche perchè poi verso Ampezzo ci sarebbero delle gallerie pericolose in discesa, se non ricodo male), semplicemente faranno la tappa senza Crostis, al massimo salendo fino a Tualis.

Pedale Pazzo: Potevano deciderlo durante la tappa già che c’erano, perchè giocare così tanto d’anticipo?

N@po: Segnalo che i direttori sportivi mica si son lamentati per la sicurezza della discesa…. ma solo che non potevano seguire con le ammiraglie i corridori… DISGUSTORAMA!!
Insomma: vedi mai che non fosse data loro la possibilità di investire qualcuno in discesa oppure di trainare qualcunaltro sul Crostis.

N@po: Come ho già scritto non inseriscono nulla. Fanno la variante Tualis-Ravascletto e poi lo Zoncolan. VERGOGNA!!!

Howling Wolf14: Una volta sul Pura non occorre rientrare ad Ampezzo attraverso la discesa comprendente le gallerie. Si può salire sino a Sella di Rioda (alias Sella di Razzo) e poi svoltare a destra scendendo a Comeglians.

N@po: Quando hai il cambio ruote basta e avanza. Quando scendono da un Mortirolo o da un Fauniera le ammiraglie sono lontane comunque e se rompi la bici il giro te lo sei giocato. Una cosa è la pericolosità, una l’impossibilità di seguire i corridori con le ammiraglie, giustificazione che non sta ne in cielo ne in terra per l’annullamento di una salita a poche ore dalla tappa. VERGOGNA!!

Howling Wolf14: Sui tempi di decisione sono d’accordo con voi. Sul merito della decisione, invece, io non ho obiezioni. Anche alla luce del fatto che ritengo che il Giro d’Italia non sia tecnicamente snaturato da una decisione che comporta lo stralcio di una salita (e di una discesa). Tutt’al più può essere stravolta la tappa di domani, ma visto che le salite, al Giro 2011, non mancano di certo, ritengo che una in più o in meno non faccia la differenza. Non mi pare, insomma, una decisione così drammatica. E’ un peccato, lo so, ma non ci sono le condizioni per strapparsi i capelli dalla rabbia.

Gibosimoni: Allora è ufficiale: vogliono che Contador vinca senza alcun dubbio. La discesa del Crostis era uno dei pochissimi punti dove Nibali poteva veramente staccare l’asturiano, ma si vede che la potenza di Riis ha fatto sì che anche questa venisse tolta. Bravi !!

N@po: In questo caso la sostanza corrisponde alla forma. Io ero il primo a dubitare della sicurezza del Crostis. Ma allora le squadre lo dicevano chiaramente a tempo debito (che non avrebbero MAI fatto questa salita), permettendo la modifica del percorso e non nottetempo minacciando ritorsioni. Il giro ne esce ridicolizzato (Zomegnan in primis) e la tappa regina completamente snaturata. E a questo punto mi chiedo perchè facciano lo Zoncolan dove le ammiraglie non sono ammesse….

Carenno: premettendo che la sicurezza è il primario obbiettivo quando si cera un evento sportivo a qualsiasi livello;quando siamo al top “giro nazionale” e si annulla una tappa non per cambiate condizioni climatiche non prevedibili, il tutto mi appare poco piacevole verso la qualità dell’organizzazione e nella sua competenza.
non si scopre oggi il percorso del crostis, peccato davvero, magari nibali il mio preferito aveva tenuto gambe per questo passaggio anche se va riconosciuto che contador è eleganza e consapevolezza di forza che pedala

Trautman: Buffonata all’italiana, mai visto una telenovela del genere. Poi è sparita anche la variante Pura-casera razzo che per gli organizzatori era a posto.
Domani sera manderei squadre e giuria a tirar giu’ le reti dal Crostis almeno si risparmia sulla manodopera.

Howling Wolf14: Se vogliamo trasformare le corse a tappe, nella fattispecie il Giro, in prove di sopravvivenza, abbiamo la possibilità di tornare ai primordi. All’epopea del ciclismo, quando i ciclisti non avevano assistenza alcuna, dovevano portarsi con sé o procurarsi non solo il cibo e le bevande, ma anche le gomme, gli indumenti, gli attrezzi e così via. Il regolamento è cambiato. Ora prescrive che le ammiraglie possano seguire i corridori. Sino a qualche decennio fa, i corridori, nelle giornate più calde, andavano a saccheggiare i bar o assediavano le fontane per procurarsi da bere. Ora le bevande vengono passate dalle ammiraglie, così come le barrette energetiche. Se questa possibilità viene a mancare, per un numero ragguardevole di chilometri, è un ritorno, ancorchè parziale, al passato, quando ognuno doveva fare da sé. Se è questo che vogliamo, e possiamo anche recuperare le regole del passato, allora dobbiamo cambiare le norme vigenti, non possiamo forzarle e sperare che chi è addetto all’omologazione delle gare faccia finta di nulla, i regolamenti vanno rispettati, se non vanno bene si cambiano.
C’è, vedo, questo desiderio di ritornare al passato, a volte in maniera formale, più raramente in maniera sostanziale. Anch’io ho nostalgia delle prime corse del dopoguerra o, più ancora, di quelle d’inizio ‘900, con i corridori impolverati, sfigurati, assiderati, affamati. Quelle immagini mi piacciono, ma non so se vorrei che quelle situazioni si ripetessero. E anche se lo volessi so che quelli sono stati momenti unici, irripetibili. Questo, quand’anche bene riuscisse, sarebbe solo una sorta di fiction. Si può forzare, ma non esagerare. L’epopea del ciclismo non tornerà più. E’ quella. E’ stata quella. Ed è bello ed è giusto che rimanga solo quella. Rievochiamola, magari, con le manifestazioni tipo Strade Bianche, che però richiamano solo specialisti e amanti di quell’esercizio, però non pretendiamo di snaturare il ciclismo di oggi in nome di un misterioso piacere un po’ perverso di recuperare fatiche e dolori di un tempo. O se lo si vuole fare lo si faccia a carte scoperte, creando una manifestazione apposita. Così come avviene nel mondo amatoriale, dove le granfondo sono tutte lustrini, gadget e assistenza garantita, mentre le randonnée sono fantasia, polvere, sporcizia e fai-da-te. Non è nostro diritto stravolgere il ciclismo di oggi, è nostro diritto, invece, crearne magari uno alternativo, che ci piace di più e che soddisfa meglio le nostre aspettative.

Buiccaro: la decisione può pure essere comprensibile ma i tempi e le modalità sono allucinanti. ma perchè la sera prima? che non si sapeva com’era?
mah…

Howling Wolf14: Temo che si siano un po’ palleggiati le responsabilità. Secondo me la RCS Sport sperava che fosse prevista pioggia, così il Crostis sarebbe stato annullato per pioggia e la colpa non sarebbe stata di nessuno. Poi, decido io, no, non decido, decidi tu, non decido io, la pioggia non è arrivata, e l’ingrato compito è toccato alla giuria.

Ceemo: Al di la del fatto che io condivida la decisione perchè trovo il Crostis una forzatura( come lo zoncolan del resto), i tempi e i modi sono ridicoli. Soldi e tempo spesi per niente quando da tempo si sapeva quali erano i problemi. Una vera buffonata. Così non solo il giro perde di credibilità ma l’intero movimento.
Assurdo poi che non si faccia il percorso alternativo con pura e sella razzo che avrebbe comunque dato un senso alla tappa.

Ceemo: Scusa ma non condivido. Lo spagnolo ha finora stradimostrato di essere molto più forte di tutti. Non sarebbe bastata una discesa pericolosa a farlo perdere.

Howling Wolf14: Condivido il parere di Ceemo. Al 100 per cento. Sia sui tempi sballati che sul presunto favoritismo a Contador (?????).

Salitepuntocià: E’ stata una presa in Giro
annullare la sera prima è assurdo, semplicemente non dovevano neppure inserirlo a Ottobre, se non era sicuro
Comunque era solo il tratto sterrato che poteva creare “cause esterne” alla corsa, bisognerebbe asfaltarlo per il futuro e rendere piu sicura la discesa, ma attenzione che una primavera cosi calda e secca non capitera’ mai piu, e che da gennaio le alpi han visto poca neve, quindi presumo che i prossimi anni il Crostis sia difficilemnte percorribile, perchè se gia quest’anno la neve è andata via poco prima, che è un annata ridicola come nevicate e calda, figuriamoci anche un inverno normale con primavera normale, la neve li sul Crostis sparisce a giugno ed è poi difficile rattoppare le buche

Hotdogbr: al di là della figuraccia rimane il fatto tecnico vale a dire che in un Giro pur durissimo rimane un solo vero tappone vale a dire quello di Gardeccia, quelle di Grossglockner e Zoncolan rimangono frazioni impegnative ma le salite che precedono quella finale non sono durissime e non si può parlare di tapponi

Michele.zul: Provocazione. Contador non voleva attaccare sul grossglockner ma il suo scatto si può leggere in questo modo: avendo guadagnato ulteriormente ora ha 3 minuti di vantaggio in classifica. La posizione ideale per permettere a Riis di dire “non voglio correre il rischio di perdere un giro già vinto, facendo il Crostis”
Seconda cosa, più da chiacchere da bar in realtà…in friuli già da qualche giorno si parlava di un possibile annullamento del crostis…e c’era già chi diceva che la decisione ufficiale sarebbe stata presa la sera prima della tappa…così da poter distribuire in un certo modo la responsabilità del fallimento…
Però a questo punto il problema è: chi paga? chi paga i lavori del Crostis e tutto il resto? La Regione o la Provincia? La RCS, l’UCI? perchè se è stato un azzardo, se è stato da subito un azzardo quello del Crostis qualcuno dovrà assumersene la responsabilità, Cainero o chi per lui…

Pedale Pazzo: Qualcuno conosce la salita verso Ravascletto? Pendenze? Possibilità di attacchi?
E la discesa verso Comeglians? Tecnica? Ci si può inventare qualcosa?

Ceemo: La salita di Tualis non è altro che il primo pezzo del Crostis già fatto nel 2007. Non capisco perchè non sia stata considerata l’ipotesi pura + sella razzo che avrebbe dato un senso alla tappa. Così, come gli altri anno arriveranno in molti ai piedi dei kaiser. La tappa resta dura, ma non certo un tappone.

NicKo67: Io credo che non hanno voluto rischiare il secondo morto al giro. E poi mi sorge un dubbio. Ma i tifosi dove si mettavano??? Cè veramente pochissimo spazio o è una mia idea sbagliata???

Hotdogbr: il finale è lo stesso del 2007 e a Tualis, salita breve ma comunque dura, rimasero davanti una quarantina di corridori, in discesa non dovrebbe succedere niente

Hotdogbr: oggi Contador vincerà la tappa e la sua squadra farà in modo che la fuga arrivi ai piedi dello Zoncolan con meno di 5′, Rujano arriverà 2° e bisogna capire chi è la terza forza in salita perchè fin qui non è stato chiaro, forse Anton e Scarponi hanno qualcosina in più degli altri

Gibosimoni: Ho visto la discesa, anche se premetto che ne hanno fatte di ben più pericolose negli anni precedenti, devo dire che è abbastanza rischioso, per i “burroni” e anche per i canalini per lo scolo dell’acqua. Però mi sembra o il percorso è deciso a Ottobre? Perchè aspettare la sera prima per annullare la discesa dopo aver fatto lavorare come matti quei poveracci per metterla in sicurezza?

Pedale Pazzo: Mah sulla pericolosità della discesa ci sarebbe da fare un discorso diverso.
Se una discesa è pericolosa tutti si informano, vanno a provarla, se la riguardano e soprattutto stanno attenti mentre la fanno.
Gli incidenti solitamente capitano nei punti più improbabili, più facili, senza pericoli..solo per banali distrazioni.
Wouters è morto in un rettilineo.
Io sono scandalizzato, mi sembra tutta una barzelletta.

Geobach: oh finalmente si é capito che era contador a non voler fare il crostis, ha mosso Rijs ecc ecc. E cosi fosse, pero’, potente il ragazzo!

Vittorio P: Ritengo che questo Giro abbia troppe montagne (e mal poste: sul Gardeccia il Giro è pressoché concluso), o comunque troppe poco cronometro.
Il Nevegal, per esempio, è un insulto. Molto meglio sarebbe stata una crono di 60 km piatta.
(Per dirla in termini di spettacolo, avrebbe dato qualche chance in più a passisti tipo Menchov e Nibali).
Quindi, da un certo punto di vista, che si tolga il Crostis non cambia nulla.
Tuttavia il peccato è ab origine e mi ci ero abituato. Anzi, ora gongolavo all’idea del tappone Crostis-Zoncolan, e spero che Zomegnan se la leghi al dito e lo riproponga subito!
Insomma, uno scandalo.
Se i parametri ci sono, si corre. Punto.
Se non ci sono, non lo si presenta nemmeno a ottobre.
Trovo che il tutto sia segno (sia da parte della RCS, che della giuria, che dell’UCI che dei corridori) di dilettantismo.

Howling Wolf14: Questa mattina, su Rai Sport, Silvio Martinello, il più equilibrato di tutti, ha spiegato con la massima compostezza le ragioni dell’annullamento della scalata del Crostis. Zomegnan, da parte sua, ha posto l’accento sul fatto che la decisione può essere maturata strumentalmente sulla scia di una lunga polemica tra l’associazione dei gruppi sportivi e l’UCI. Da quel che ho capito solo ieri la RCS Sport ha dato comunicazione ai team del divieto di transito delle ammiraglie sul Crostis. Molti dicono che la giuria avrebbe dovuto dare prima comunicazione dell’annullamento, ma l’annullamento del Crostis è una conseguenza della decisione della RCS di non far passare le ammiraglie. Se la RCS non comunica a tempo debito le sue decisioni, è ovvio che la giuria non interviene.
A me dispiace tantissimo per gli amici friulani, e capisco benissimo il loro avvilimento, sono gli unici che hanno ragione di lamentarsi. Hanno lavorato alacremente per giorni e giorni, molti spendendo parecchio del loro tempo libero, e si sono trovati con un pugno di mosche. Una beffa, un’autentica beffa. Un grande abbraccio a tutti gli amici della Carnia, che oltre che grandi appassionati di ciclismo hanno dimostrato di sapersi rimboccare le maniche quando occorre. Amici furlan, il Crostis è una meraviglia, una meraviglia della natura, un’autentica oasi di pace e di serenità. E’ bellissimo anche senza il Giro, viva il Crostis, viva la Carnia.

Howling Wolf14: Ciao Vittorio, ben tornato. Quoto tutto ciò che hai osservato. Dalla ridondanza di montagne, una ridondanza quassi surreale, al dilettantismo dei vertici del ciclismo, RCS compresa.
Anche a me sarebbe piaciuto vedere il Crostis, ma se il mio piacere deve andare a detrimento della sicurezza dei corridori e della regolarità della corsa ci rinuncio volentieri.

Vittorio P: Approvo il tuo dire e spero, prima o poi, di fare anch’io il Crostis in bici.

Jack.ciclista: Perfettamente d’accordo

Patagonia63: io ho capito che è stata L’UCI a chiedere l’annullamento del Crostis….però non si può deciderlo alle 8 di sera del giorno prima. Le squadre (la richiesta è partita da loro, a parte 5, tra qui Liquigas e Acqua e Sapone)sapevano da mesi che si passava per le cima e la discesa l’avevano messa, sembra e così assicura Cassani, in sicurezza. Dispiace per tutti i volontari che si sono dati da fare per sitemare i punti pericolosi della discesa. Peccato, certo l’UCI fa la figura di essere sottomessa alle richieste di alcuni ds (Riis fra tutti probabilment) e Zomegnan e il suo staff la figura di non contare nulla (o poco più). Anche in questo campo l’Italia fa la figura della Cenerentola d’Europa e del mondo.
Vorrei vedere se fosse successo al Tour una cosa simile !!!

Alefederico: Boh? a me non piacciono queste salite assurde. Però se stanno nel percorso vanno fatte. La figura più brutta la fanno alla fine i corridori. Le vere marionette del ciclismo.

Profpivo: Che le ammiraglie non sarebbero passate già lo si sapeva… perchè aspettare la sera prima per annullare il passaggio? Comunque vedendo i filmati credo sarebbe stata una discesa al limite, non trovo molto sensato rischiare su strade del genere… lasciamole a noi ciclo-amatori che possiamo gustarcele con calma.

Salitepuntocià: Ma ancor piu ridicolo e offensivo non fare neppure il tualis, non per il percorso , ma per rispetto per la gente di tualis che si è fatta un mazzo cosi per nulla
Tornando alla tappa, meno dura dell’anno scorso, ha cmq fatto oltre 2′ fra il primo e il decimo, han percorso piu o meno il tempo di basso del 2010 e piu lenti di simoni 2007, nibali ha migliorato di 2′, e mi ha sorpreso , fa ancora piu rabbia sapere che ha perso in salite meno dure…
Contador non mi è parso sto granchè oggi, sempre il piu forte ma piu umano. Daltronde deve vincere il giro e non vuole stravincere, penso che anche domani sara’ un duello Anton-Contador-Nibali
In attesa delle finestre sabato

Profpivo: Una brutta pagina di sport in ogni caso…con la cancellazione del Crostis, il blocco stradale a Tualis, i fischi a Contador. Rovinata quella che poteva essere la più bella giornata del Giro.

Vittorio P: I fischi a Contador. Indecorosi. Una vergogna.

Howling Wolf14: I soliti imbecilli. Imbecilli quelli che fischiano Contador. E anche quelli che spingono Scarponi. Siccome ho la massima stima nei friulani, spero solo che non siano stati dei friulani. Ma sicuramente degli italiani. Quando mai impareranno che cos’è lo sport?

Hotdogbr: come già detto, anche se i fischi per Contador erano solo perchè non voleva la discesa del Crostis, e per me ci stanno anche il vero colpevole non è Contador ma Riis, il modo in cui si è comportato in corsa oggi non mi è piaciuto per nulla.

Howling Wolf14: Adesso si fischiano i corridori perché non vogliono rischiare? Io sono completamente dalla loro parte. Che senso ha fare discese di questo tipo? Il Giro d’Italia è una corsa in bicicletta, mica una competizione di saltimbanchi. E al di là di tutto Contador conta solo per se stesso. Mi pare che la decisione sia stata presa dalla maggioranza dei team, credo che fosse favorevole all’annullamento l’80% delle squadre. Le altre sapevano che la salita sarebbe stata annullata e si sono fatte belle con gli organizzatori votando a favore del Crostis. I codardi semmai sono quelli.
In ogni caso, ripeto, nel ciclismo i fischi non si devono mai sentire. Mai. Capito? Mai. Chi va per fischiare è invitato a starsene a casa.
Vogliamo importare nel ciclismo la violenza e l’intolleranza che allignano in altri sport, tipo calcio? Se non vogliamo, cerchiamo di stare alla larga da chi semina velenosa zizzania.

Howling Wolf14: Non mi pare che la festa sia stata rovinata. Ho visto tanta gente composta e rispettosa, leale e appassionata. Se qualche disagio può esserci stato dobbiamo dire grazie alla RCS e alla Rai, che hanno gettato benzina sul fuoco. Tanto pelo sullo stomaco. Nessuno ha seguito la lezione che ha dato Silvio Martinello, questa mattina, su Rai Sport, spiegando le ragioni che hanno portato all’annullamento del Crostis. Meglio urlare, fare chiasso, sputare veleno e dire un sacco di fregnacce. Sonoq uelli gli amanti del ciclismo?

Trautman: La gente se l’è presa con Contador. Senza di lui al giro ci sarebbe stato piu’ spettacolo e,probabilmente,anche il Crostis. Se sara’ squalificato avremo buttato via una tappa importante. Indecente vedere Riis che supera l’auto della giuria per seguire il gruppo dei migliori, non erano passate neanche le moto della Rai,hanno ripreso dall’elicottero.
Almeno tutti i progetti di strade troppo ripide o troppo strette finiscono qui, e forse è l’unica nota positiva.

Gibosimoni: Io credo che i fischi a Contador ci siano stati perchè ormai il pensiero generale è che lui con la complicità di Riis abbia fatto pressione sull’Uci per annullare il Crostis per queste fantomatiche norme sportive. Si è annullato il Crostis perchè non potevano passare le auto e si va in un’altra strada DOVE LE AUTO NON PASSANO LO STESSO E I CORRIDORI RIMANGONO SOLI – naturalmente (che combinazione!) l’unica ammiraglia a poter passare è quella della Saxo -.
Uno sputo in faccia alle migliaia di persone accorse sul Crostis per vedere la Corsa Rosa. “Indecorosi i fischi a Contador”: vero.
Ma se avesse qualche responsabilità nell’allullamento della salita come tutti – forse giustamente – pensano, come andarlo a dire alla gente di Tuaris? Non so chi fosse ma ha detto bene uno al processo: i ciclisti e l’Organizzazione sono burattini in mano a qualche burattinaio che sta sopra di loro. Il burattinaio ufficiale si chiama Uci, ma fra le comparse non sarebbe da stupirsi se ci fosse un certo Bjarne Riis. Una delle tappe più belle, una delle salite più belle, uno degli spettacoli dello sport più belli, siamo quasi riusciti a sciuparli. Un paese si giudica anche da questo: si è mai visto al Tour cambiamenti di percorso 10 ore prima della partenza o addirittura a 50 Km dall’arrivo, o corridori che sbagliano incrocio e gente che gli corre dietro per farli tornare indietro?

Howling Wolf14: Il Tour va raramente a cercarsi grane. Non ricordo che in sede di presentazione siano state annunciate delle montagne che poi sono state cancellate. Unica eccezione: il Port de Pailhères. Troppo pericoloso in discesa. Venne inserito nel percorso di un TdF e poi stralciato. Nessuno fece drammi, polemiche. L’organizzazione del Tour è più seria: gli svolazzi di fantasia del Giro sono spesso in stridente contrasto con la qualità tecnica e con la regolarità della corsa, che devono essere garantite.
Qui, per scaricare le proprie responsabilità, l’RCS ha dovuto trovare un capro espiatorio. Prima i ds in generale, ora Bjarne Riis. Non mi è stato simpatico il team-manager danese, anzi mi è sempre stato antipatico, prendeva due ore di distacco al Giro, poi, un bel giorno, grazie alle ricette di un medico di Lucca, è diventato superman e ha vinto un Tour. Un personaggio ambiguo. Ma qui non c’entra nulla. Sono tutte scuse, pretesti, scaricabarile. L’RCS no sa assumersi le proprie responsabilità. Sa di avere sbagliato ad inserire il Crostis nel percorso del Giro, s’è infilata in un cul-de-sac ed ora non sa come uscirne e se non ne esce si prende, giustamente, tutti gli insulti della gente friulana e di Cainero. Allora trova comodo dare la colpa ai ds e a Riis. Sono dei pasticcioni. Pasticcioni e teste vuote. Voglio far clamore in sede di presentazione, poi non gliene importa se una cosa non si può fare, si intestardiscono fino a quando vanno a picchiare la testa contro il muro. Se non cambiano registro finiranno per rovinare il Giro.

Hotdogbr: fischiare è un diritto dei tifosi se si sentono di farlo ed è una cosa diversa dal tifo contro.

Howling Wolf14: I fischi sono un elemento inquinante nel ciclismo, dove il clima è sempre stato di serenità, fratellanza, solidarietà e rispetto. Cerchiamo di non inoculare veleni in un amebiente sano, che oltretutto attraversa un momento difficile e non ha bisogno di nuova zizzania. Mi dispiace, caro HotDog, ma dissento totalmente dalla tua interpretazione. Qui non si tratta di diritto o non diritto, si tratta solo di avere il cervello e di saperlo usare. A meno che il vostro obiettivo non sia quello di copiare nel mondo del ciclismo le cose peggiori del calcio e della politica. Fino ad ora la gentaglia l’abbiamo tenuta lontana da questo mondo pulito, se adesso vogliamo aprirgli una porta facciamo pure, cari belli amanti del ciclismo.

N@po: Purtroppo l’operazione anti giro dell’UCi (perchè di questo si è trattato, ormai è chiarissimo) ha avuto l’effetto collaterale di far credere, agli spettatori, che il povero Contador ed i corridori in genere, avessero una qualche responsabilità nell’accaduto. Mentre la prossima mossa anti giro dell’UCI, sarà proprio squalificare Contador, a giro finito, per fottere ulteriormente la credibilità della corsa (credibilità in nettissimo rialzo negli ultimi due anni, troppo in rialzo per i mafiosi dell’UCI che hanno puntato fortissimo sul giro di California da ormai diversi anni).

Howling Wolf14: Certo, Napo, che c’è una gestione del ciclismo da far rizzare i capelli. Non bastano i problemi del doping, adesso anche le lotte intestine. Il problema è che poi chi conosce il ciclismo, come te, come tanti, sa ragionare e approfondire, ma molti altri arrivano a conclusioni affrettate e superficiali, creano degli schieramenti sul modello del bipolarismo politico e finiscono per far male e per iniziare a distruggere il ciclismo. L’unica soluzione è che tutti abbassino la cresta, facciano un bagno di umiltà e poi si siedano ad un tavolo e stabiliscano una volta per tutte, con chiarezza e senza equivoci, la strada e le regole da seguire per difendere, salvaguardare e sviluppare questo magnifico sport. Se continua con egoismi e gelosie non ne esce più. Mai più. Tabula rasa, si riparte da zero, regole nuove e niente pelo sullo stomaco.

Hotdogbr: se Hinault, Indurain e nel 2008 lo stesso Contador venivano appaluditi e ora Contador viene fischiato c’è una ragione, in parte può c’entrare la sua vicenda doping ma solo in parte

Trautman: ..la prossima mossa anti giro dell’UCI, sarà proprio squalificare Contador…

Non conosco questi giochi politici. Se sara’ cosi’ Riis e Contador avranno fatto la parte delle marionette, l’Uci si è intromessa perche’ chiamata da qualcuno, e alcuni team ne sono stati ben felici . Di certo la Saxo si è presa l’antipatia ci molti, vedendo le loro gesta sui pedali e al volante dell’ammiraglia. Considerando i rapporti tra Uci-Riis, strano che oggi fossero perfettamente d’accordo per dimezzare la tappa.

-Bjarne Riis, team manager della Saxo Bank di Contador, ha detto: “Il presidente dell’Uci vuole che sia squalificato(Contador) solo per ragioni politiche”.-

-”Non sono contento del fatto che ci siano team manager che da atleti si sono dopati”, dice McQuaid in un’intervista alla Bbc. E’ il caso, ad esempio, di Bjarne Riis, manager del team Saxo Bank

Howling Wolf14: Sono solo storie. Se fosse per la questione doping, allora Contador verrebbe fischiato tutti i giorni. Qui c’è qualcunoc he ha strumentalizzato la questione e si è dovuto cercare un capro espiatorio per nascondere le proprie colpe. In più pare ci sia messo un agitatore delle folle, tale Enzo Cainero. Godevo stima nei confronti di Cainero, perché mi era noto come appassionato di ciclismo, conoscitore della Carnia e del Friuli. Ora ho saputo che è un candidato politico e mi spiego tante cose. Tanto di cappello per ciò che ha fatto, e soprattutto per ciò che hanno fatto i friulani, per ospitare la tappa di oggi, ma, ripeto, quando poi uno è a caccia di voto non guarda più in faccia a nessuno e ne inventa di tutti i colori.
In conclusione non è vero che i fischi siano per Contador dopato. Non raccontiamo favolette. C’è qualcuno che sobilla. Si vuole sempre che vinca un italiano e quano gli italiani vengono messi in secondo piano allora si inventano tutti i marchingegni per mettere in cattiva luce chi ci batte. L’onestà e la lealtà non ci appartengono, non sappiamo perdere, dobbiamo sempre trovare scuse.

Trautman: Howling, il doping non c’entra con i fischi. C’è gente di montagna che ha lavorato a gratis per preparare l’evento, hanno messo il loro tempo a disposizione, sono andati a 1900mt a spalare la neve. Lo hanno fatto perche’ nei piccoli paesi è cosi’, per dare visibilita’ alla loro terra. Non sanno niente di uci,wada,federazioni,giurie,magari conoscono solo 5-6 corridori. Pero’ la decisione di ieri sera li ha presi in giro, hanno perso tempo per niente. E sicuramente la saxo si è lamentata parecchio e quindi se la prendono con Contador. Alcuni team hanno contestato del Crostis:
-la sicurezza: messe reti,materassi,riasfaltato,approvato dai rappresentanti dei corridori.
- il meteo: hanno detto che oggi nevicava
- la gestione di corsa. Ho visto le moto dell’assistenza trasportare una bici intera, c’erano 8 punti di assistenza in discesa, le ammiraglie arrivavano in cima alla salita, oltre all’ospedale in vetta,ambulanze e 2 elicotteri pronti.

Se il Crostis non era da fare c’era tutto il tempo per dirlo. Ormai andava fatto anche se era al limite del regolamento, un po’ all’italiana, e avrebbe regalato una bella tappa. Sono stati alcuni team e burocrati stranieri a ridicolizzare il giro e ci hanno rimesso l’organizzazione,i volontari,il pubblico,la regione che ha speso 800mila€ per il Crostis. Invece abbiamo visto gli scattini di Contador a Nibali e i sorpassi di Riis sull’ammiraglia. Sono arroganti e la gente fischia,questo è il motivo.

Howling Wolf14: Facciamo una bella distinzione tra due aspetti molto importanti. Il lavoro, il grande lavoro fatto dai friulani. Sono stati esemplari, quasi commoventi, e nessuno aveva dubbi sulle loro capacità e sulla voglia di adoperarsi. Purtroppo il Crostis è stato inserito nel percorso del Giro con troppa leggerezza. Un vero azzardo. Gli organizzatori lo sapevano. Però avevano speso la parola con Cainero e con la gente del posto. Sapevano che c’erano degli aspetti che non andavano. E non è che quegli aspetti non andavano perché i friulani non avessero fatto i loro lavori per bene. Non andavano semplicemente perché non c’erano le credenziali minime per garantire la regolarità della corsa. Il Crostis è il Crostis. E’ così. E’ una bellissima montagna, ma probabilmente deve dimentare e rimanere solo una montagna per cicloturisti. Il Giro non potrai mai passarci. E lo dico a malincuore, perché io amo profondamente il Crostis e la Carnia. Purtroppo una delle capacità peculiari di un organizzatore è sapere trovare la linea di demarcazione tra ciò che è possibile e ciò non è possibile. La RCS ha fatto un azzardo, non doveva. Tutto ciò per spiegarti come stanno le cose, di chi è la colpa.
Tutto ciò non toglie nulla ai grandissimi meriti dei friulani. Anzi. Sono stati presi in giro. Ma non dai corridori o dai ds. Semplicemente da un organizzatore che non ha saputo dire di no. No in partenza. Sapeva che le ammiraglie non sarebbero potute passare. E allora doveva decidere di non far partire la corsa da lì. Doveva decidere di fare un bel cicloraduno, una randonnée, una cronoscalata. Non si può pretendere di essere onnipotenti e di poter volere tutto ciò che si vuole. Maturità ed equilibrio dovrebbero essere i migliori consiglieri di un organizzatore.
Tu dici, e giustamente che “se il Crostis non era da fare c’era tutto il tempo per dirlo”. Ma poi aggiungi “Ormai andava fatto anche se era al limite del regolamento, un po’ all’italiana”. Eh no, il Giro d’Italia non è una corsetta di paese dove si può lasciare tanto spazio all’improvvisazione, alla fortuna, all’incognita. Al Giro tutto dev’essere organizzato alla perfezione.
Non è vero che ono stati alcuni team e burocrati stranieri a ridicolizzare il Giro, questo è ciò che ti racconta chi vuol portare l’acqua al proprio mulino, chi vuol trovare a tutti i costi un nemico da combattere. Non c’è nessuna ragione per ridicolizzare il Giro. Il Giro in questo caso ha saputo ridicolizzarsi da solo. Se Zomegnan avesse avuto un po’ di polso e avesse detto “No, di qui la corsa non passa”, non ci sarebbe stato tutto questo cancan. Bisogna anche saper decidere a tempo debito, non tentennare vita naturaldurante.
Il Giro non ha perso niente saltando il Crostis. Ci hanno perso i friulani, che sono stati defraudati del loro lavoro, un lavoro che s’è rivelato inutile. Il loro avvilimento è legittimo. Non è giusto, invece, fischiare chi sta partecipando ad una gara sportiva, chi sta faticando. I friulani sono gente corretta e quelli che hanno fischiato Contador non saranno più di dieci imbecilli, dieci imbecilli che hanno dovuto a tutti i costi sfogarsi contro qualcuno. Gli altri friulani hanno fatto festa, hanno applaudito. Compresi quelli che per giorni si sono fatti un mazzo tanto per disporre reti e materassi tra Crostis e Ravascletto.
Voglio aggiungere che il ciclismo non va trasformato in una rissa da tribuna politica. Non abbocchiamo all’amo di coloro che vogliono creare disordine e inventare fazioni e schieramenti. Sennò sarà veramente la fine del ciclismo. Teniamoci distanti dalla gentaglia. E, soprattutto, cerchiamo di avere la capacità di riconoscerla.

Trautman: Non ti do torto sull’analisi tecnica del percorso, cioe’ poco adatto per una grande manifestazione. Conosco le strade. Hanno fatto casino anche a fondovalle andando in una stradina. So anche che in Rcs sono stati ingenui e pasticcioni. Pero’ quando sento che l’uci ne ha approfittato per fare danno mi viene da credergli, tutto qua. Potevano non mettersi nei guai in questo modo ovviamente. Ad esempio non si è mai parlato di ammiraglie che fanno la panoramica, ma di staffetta auto-moto.
E’ un piano proposto dalla Liquigas prima del giro.Ora io non conosco le regole ma le possibilita’sono due:
- l’rcs ha proposto una condizione totalmente illegale
- la condizione era fattibile se accettata dai team.
In ogni caso l’rcs ha sbagliato a mettersi in questa situazione, ma l’annullamento la sera prima mi sembra punitivo,voluto. Anche i team manager hanno fatto discorsi strani su quello che è successo. Cainero era stravolto e ha criticato i corridori.
I fischi a Contador erano inevitabili, è stata una brutta giornata, inoltre fa giochetti che non piacciono ne’ agli avversari ne’al pubblico. Comunque da domani si riparlera’ di sport, ma ormai ho seguito la vicenda politica e sono curioso di sapere.

Geobach: Non si sono mai sentiti fischi nel ciclismo? Boh, io ricordo fischi a 0ontador nella vicenda con A.Schleck, ricordo valanghe di fischi ad Armstrong nell’unica tappa del tour che ho seguito dal vivo. Diciamo che non vorremmo sentirli, ma questo e’ un altro discorso.

Hotdogbr: e in ogni caso Contador non era italiano neppure nel 2008 quando come detto fu accolto dagli applausi.

mmeasso: io ero sullo zoncolan nel parco chiuso riservato solo a chi aveva “l’invito pass” mangiare e bere gratis funivia gratis uno spettacolo,
ad un certo punto è arrivato Cainero gli hanno fornito un microfono e dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita della tappa ha aggiunto che se avesse vinto un certo corridore lui non sarebbe andato a premiarlo, ha continuato con il dire che se il crostis non è stato fatto per la correttezza sportiva chi l’ha fatta saltare non ha considerato che oltre alle moto nel tratto incriminato c’erano 8 punti fissi con meccanici pronti a risolvere ogni tipo di problema…

Howling Wolf14: Gli imbecilli purtroppo non li puoi togliere dalle strade. Però li possiamo emarginare. Se vogliamo. Io per “ciclismo” intendo gli “appassionati di ciclismo”. Gli appassionati di ciclismo non fischiano. Chi fischia sono gli esaltati, i politicizzati, i nemici del ciclismo. Ripeto, li dobbiamo riconoscere. Ed emarginare.
Purtroppo gli imbecilli che si mettono ai lati delle strade per seguire le corse sono in aumento. Hai visto quanti deficienti, oggi, sulle salite, specie sul Fedaia. Garzelli stava pedalando da più di sei ore ed un cretino gli si è messo al fianco urlando e infastidendolo. Quello secondo te è un appassionato di ciclismo? Quello è un frustrato, un malato. Garzelli ha dato due gomitate a due imbecilli, a pochi minuti di distanza. E’ un peccato che non li abbia presi. Doveva stenderli. Così questi autentici deficienti la prossima volta sa ne sarebbero stati a casa invece di andare ad inquinare le strade con la loro imbecillità. Noi veri appassionati di ciclismo dobbiamo riconoscere, arginare ed emarginare. Così si difende la passione per il ciclismo. La gentaglia non la vogliamo.

Pedale Pazzo: Sta cosa della “correttezza sportiva” mi fa scompisciare dalle risate.
Allora non avrebbero dovuto fare nemmeno lo Zoncolan, non mi pare di aver visto macchine salire sul Kaiser.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: Monte Crostis. Mesi di lavoro dei volontari gettati al vento da un agguato dell’UCI che, di vedere il giro in gran spolvero trionfare con l’organizzazione perfetta di un tappone impossibile, a fronte di un Tour di
California (il loro protetto) impantanato nella neve, non poteva sopportarlo. Impuniti.

Maglia rossa: Contador. Il povero spagnolo, del tutto incolpevole, finisce per essere preso dai tifosi come capro espiatorio per il taglio del Crostis. Peccato che Lui sia la prossima vittima dell’UCI che lo userà,
squalificandolo in maniera postposta, per minare ulteriormente la credibilità del Giro consegnandoli a posteriori un vincitore farlocco.

Maglia verde: UCI. Vincono alla grande la tappa dello Zoncolan. Umiliano Zomegnan. Distruggono l’immagine di Contador, devastano la linearità sportiva della competizione. Scatenano i tifosi contro gli organizzatori.
Demoralizzano un organizzatore di razza come Cainero. Massacrano l’immagine
(bellissima) di questo giro costringendo l’organizzazione ad improvvisare i percorsi. Il tutto senza nemmeno apparire quali veri responsabili. Da eliminare al più presto.

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Lienz – Monte Zoncolan

Conegliano: cielo sereno, 24,8°C (percepiti 26°C), venti deboli da ENE (9 Km/h), umidità al 51%
Piancavallo – GPM (Km 43,3): nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 16,1°C, venti deboli da E (5 Km/h), umidità al 61%
Longarone (Km 96,5): nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 21,7°C (percepiti 23°C), venti deboli da E (5 Km/h), umidità al 52%
Cortina d’Ampezzo (Km 155,5): alternanza di piogge deboli (0,4 mm) e schiarite, 16,3°C, venti deboli da S (7-8 Km/h), umidità al 66%
Rocca Pietore – T.V. (Km 190,4) : alternanza di piogge deboli (0,4 mm) e schiarite, 15,7°C, venti deboli da SSW (6-9 Km/h), umidità al 68%
Pera di Fassa (Km 223) : piogge deboli (1,1 mm), 13,5°C, venti deboli da SW (3-4 Km/h), umidità al 70%, limite della neve a 2880 metri.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Cominciamo con una “papera” extraciclistica, da un tg sportivo della giornata: “Qualifiche al Giro di Spagna” (il Gran Premio di Spagna di Formula 1)
Savio: “Androni Giocattoli Cibi” (Cipi)
De Stefano: “La partenza alle 12.02, questa mattina da Lienz” (non proprio mattina)
De Stefano: “Vito Cainero” (Enzo)
Savoldelli: “disanima” (disamina)
Pancani: “Lienz” (pronunciato così come si scrive)
Pancani: “I primi che hanno violato il Zoncolan” (LO Zoncolan… e poi era il Giro donne del 97… le prime)
Savoldelli: “Metterti la bici a posto senza che tu la provavi
Savoldelli: “Il gruppo li ha lasciati lì un minuto”
Savoldelli: “Noi e la nostra moto operatore”
Pancani: “Chelometraggio”
Pancani: “Arrivo di Grossglockner”
Pancani: “Dal terzo chilometri incomincia lo Zoncolan vero e proprio”
Pancani: “Andrea Savoldelli” (si sono sposati De Luca e Paolo?)

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

PAMBIANCO MAGLIA ROSA
Con 24″ di vantaggio su Anquetil e 1′20″ su Suarez
Ciampi trionfa in volata a Firenze – Battendo 6 compagni di fuga

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GROSSGLOCKNER

maggio 21, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: alla partenza da Spilimbergo presentazione del “Trofeo senza fine”, che spetterà al vincitore finale (foto Giro)

IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.

CHAPEAU CONTADOR

Che dire?! Difficile trovare qualcosa da commentare in una tappa così, una superiorità schiacciante di Contador. Tutti pagano dazio e secondo me le cose non miglioreranno nelle prossime tappe, il solo a stare al passo è Rujano, sono contentissimo per la sua vittoria, ma se avesse pensato sin da subito alla generale forse…al momento perde circa 6′ dal leader e quasi 3′ dal podio, non impossibile, ma se ci avesse pensato fin da subito ora sarebbe a meno di un minuto dalla maglia rosa, lui che poi ha dimostrato di andare bene anche nelle cronoscalate poteva davvero dire la sua, vedremo.
Per quanto riguarda i big, oggi piccoli piccoli, volendo giocare con le parole, credo che non ci sarà più nulla da fare. Scarponi corre d’orgoglio, ma è evidentemente una spanna sotto lo spagnolo, inoltre usa un rapporto troppo duro e rischia di arrivare a fine Giro con le gambe troppo pesanti, nessun altro ha frequenze così basse dai tempi di Armstrong, ma forse anche da prima.
Nibali lo vedo abbastanza bene, ma con Contador non può competere, non ora almeno, il podio sarà suo, ma forse ha scelto l’anno sbagliato per puntare al Giro e soprattutto l’anno sbagliato per non provare il Tour. Più cronometro, salite più pedalabili e senza il “pistolero” alla Grande Boucle poteva davvero dire la sua, ad ogni modo il podio è sicuramente alla sua portata, non è invece alla portata di Scarponi che vedrei fuori pure dai cinque.
Oggi abbiamo visto bene anche Gadret, ha vinto due giorni fa e oggi è arrivato terzo, davanti a Nibali, Scarponi e Kreuziger. Tralasciando il freddo, nemico di tutti, credo sia comunque un segnale che la condizione dei tre pretendenti al Giro non sia la migliore. Ahimè credo che la corsa rosa sia già chiusa: salvo imprevisti che non auguro a nessuno, Contador vincerà, rimane la possibilità, scellerata a mio avviso, che possa essere squalificato a giochi chiusi, ma sarebbe davvero il peggior modo di ammazzare il ciclismo.

.

Massimiliano Lelli

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Rujano sul Grossglockner Ma la firma è di Contador(Gazzetta dello Sport)

José Rujano le ganó a Contador en la cima del Grossglockner (El Nacional)

José Rujano ganó 13° etapa del Giro de Italia (Ultimas Noticias)

Contador fait son numéro(L’Equipe)

Le Monte Crostis finalement rayé du programme (Le Monde)

Alberto Contador es el capo (AS)

Contador congela el Infierno(Marca)

No habrá paso por el Crostis (El Mundo Deportivo)

Rujano vainqueur devant Contador (Le Soir)

Le Monte Crostis finalement rayé du programme(Sud Presse)

Contador fait un cadeau à Rujano (L’Avenir)

Organisatoren Giro schrappen gevaarlijke Monte Crostis (De Standaard)

Contador, si fort et généreux(La Dernière Heure/Les Sports)

Organisatoren Giro schrappen gevaarlijke Monte Crostis (Het Nieuwsblad)

Giro niet over Crostis (De Telegraaf)

Rujano wins Giro stage 13; Contador extends lead (USA Today)

Contador tickled pink after Giro 13th stage (Herald Sun)

Rujano wins Giro 13th stage ahead of Contador(The Age)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Prima della tappa

Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi? Riusciranno i nostri a guadagnare sullo spagnolo o Contador lascerà ancora una volta tutti?

GattoVE: E’ la solita storia:se gli altri pretendenti con le loro squadre cominciano ad attaccarlo, uno alla volta ma continuamente, può darsi che vada in difficoltà,resterebbe da solo. Ma purtroppo questo implicherebbe dare una mano a qualcun’altro,chiaramente,perchè uno solo vince. Dunque penso ce ci saranno solo attacchi sterili,la tappa la vincerà qualche outsider e Contador rimarrà in rosa.

Hotdogbr: qualcosa dovrà succedere per forza anche se non parlo di attacchi da lontano dei big tanto più che il percorso di oggi non lo consente con tratti pianeggianti tra una salita e l’altra, credo che i più forti dopo Contador in salita siano Rujano e Anton e vorranno vincere la tappa, il basco non ce lo vedo a mettere davanti la squadra, anche perchè si tratta di una squadra debole, per tenere sotto controllo la fuga di giornata ma l’Androni lo farà

Pincopallino2005: succedera` che come al solito aspetteranno l’ultima salita per attaccare Contador e lui li pianta li e andra` a vincere la tappa.

Pedale Pazzo: Il Grossglokner aldilà delle apparenze è una salita che può fare la differenza anche tra i big.
Ma bisogna conoscerla perchè è nervosa, soprattutto negli ultimi chilometri dove con le gambe cotte è difficile riuscire a trovare il ritmo giusto.
I 7km centrali prima della spianata sono tosti, però secondo me questa salita è molto più adatta a uno scattista come Contador che soffre meno i cambi di pendenza rispetto a uno come Scarponi.
Insomma credo che lo spagnolo potrà giocare un pò al gatto e al topo coi rivali. Ma non è detto che vinca la tappa, perchè con Crostis+Zoncolan domani e la Dolomitica over 5000 dopodomani potrebbe accontetarsi di controllare. Ecco perchè potrebbero vincere le seconde linee: Rujiano? Anton?
Vedremo!

Scattista: Secondo me oggi è ancora giorno per Contador. Il tipo di tappa e di salita lo favoriscono.

Scattista: Ma Contador la smette di cambiare bici sempre prima delle salite?!
Così alimenta i sospetti… ahahahahaha!!

Dopo la tappa

Profpivo: Contador fa un altro sport. Gli altri vincono solo con la lingua

Pedale Pazzo: Giro finito e tutti a casa.
Spero che Rujiano riesca ad arrivare secondo, non è impossibile.
Peccato abbia perso quei 5 minuti e rotti nella tappa dello sterrato, merita di finire questo giro secondo.
Contador imbattibile, oggi si vedeva palesemente che stava giochicchiando, non voleva nemmeno attaccare oggi. Ma non ha potuto farne a meno, perchè non riusciva proprio a stare lì a 10/12 all’ora. Ha lasciato vincere Rujiano anche per farsi un buon amico in vista delle prossime tappe, mossa intelligente. Ma avrebbe potuto staccarlo e dargli un minuto pure a lui.
Nibali e Scarponi dove sono? Ma come si fa a farsi tirare gli ultimi km da salita da Mascarelli prima e Kiryneka poi?
Questo vuol dire che proprio non ci sono, non ci sono per niente. Capisco prendere paga da un fuoriclasse incredibile come Contador, ma vederli lì con un gruppetto di 7 o 8, con 2 gregari che tirano, con gente come Dopout e Gadret che gli scattano in faccia, fa davvero pensare: non ci sono, zero.
L’immagine della loro resa è al Gp: appena raggiunto, invece che provare a buttarsi nella discesetta per limitare il distacco se ne sono letteralmente fregati, si sono rialzato, hanno bevuto tranquillamente dalla borracca e si sono lasciati raggiungere e poi tirare.
Krezuiger stabile, non ha il cambio e non lo avrà mai. Uomo da piazzamenti. Menchov in crescita, solito diesel.
L’unica domanda che mi faccio è: Contador quest’anno è davvero così forte? è il miglior o quasi Contador di sempre?
Secondo me no, non vorrei sbagliarmi. Vediamo se fa lo Zoncolan forte domani per prendere un tempo e tentare di fare qualche confronto.
Ma per me è un Contador discreto che senza neanche dannarsi l’anima fa il fenomeno grazie al livello sottoterra del resto della troupe.

Pincopallino2005: cavolo ho sbagliato e` arrivato secondo… Pietosi! ma come diamone e` possibile pensare di arrivare sull’ultima salita con Contador e pensare di staccarlo? Assurdo, l’unica cosa possibile per non fargli vincere il giro e` un gemellaggio Liqui-Lampre e lo si attacca da lontano.

Pedale Pazzo: Oggi era difficile partire da lontano. Se avevano in mente di farlo, le tappe giuste erano e sono domani sul crostis+discesa e dopodomani su Giau o Fedaia..

Hotdogbr: considerazioni sparse:

-Contador va fortissimo ma la notizia del giorno, non sorpresa perchè l’avevamo già visto all’Etna e le sue doti di scalatore sono indubbie, è quella di Rujano che di questo passo salirà sul podio e malissimo hanno fatto i vari Nibali, Scarponi e Kreuziger a guardarsi nel finale, lasciando anche andare altri corridori importanti come Gadret e Anton
-Gadret comunque oggi non è stato brillante al di là del terzo posto e le sue quotazioni in chiave podio scendono leggermente, da sottolineare invece il bel Giro che sta facendo Dupont, in passato regolarista capace di piazzarsi nei 20 in tappe di montagna ma mai visto a questi livelli
-Anton ha fatto benissimo a far lavorare una squadra che peraltro si è rivelata più forte del previsto a cominciare da Nieve che malgrado abbia tirato per diversi km è arrivato 16°, semplicemente i primi due ne avevano di più del basco
-Kreuziger si è salvato ma dei big è apparso il più in difficoltà e per lui domani sarà dura, buon per lui aver trovato per strada un ottimo Masciarelli
-Scarponi ha quantomeno dimostrato di non essere in calo ma di questo passo sul podio non ci va vista l’ultima cronometro, se vuole andarci deve staccare Nibali e Kreuziger e non soltanto arrivarci assieme e deve guardarsi da Rujano
-Nibali senza infamia e senza lode ma intanto è 2° in classifica e ha la discesa del Crostis, in parte quella del Finestre e la crono di Milano dalla sua
-neppure Menchov è tagliato fuori, oggi senza fare niente di straordinario è rimasto con i migliori e se prosegue il trend di crescita rispetto alla prima settimana diventa pericolosissimo
-Arroyo conferma di andare più forte dell’anno scorso e dopo Nibali è il più forte in discesa tra i big, difficile che ripeta il 2° posto del 2010 ma sta facendo un gran Giro
-Rodriguez meglio rispetto all’Etna ma ancora non ci siamo, potrebbe arrivare nei primi 10 a Milano ma non meglio e forse sarebbe meglio se puntasse a una tappa
-Siutsou è la delusione del giorno, pensavo riuscisse a stare con Nibali e soci e invece ha accusato parecchio e altrettanto gli succederà domani e dopo domani
-anche Lemevel si conferma buon corridore ma nulla di più, non dimentichiamo che quando è arrivato 10° al Tour ha beneficiato di una fuga con cui aveva guadagnato 6′
-Lovkvist non è in grado al momento di fare classifica in una gara di tre settimane e probabilmente non lo sarà mai, al Giro 2009 e al Tour 2010 è calato strada facendo, qui non è competitivo con i big già al termine della seconda settimana
-non è più in grado di fare classifica neppure Garzelli, vero anche che rispetto ad altri corridori lui soffre di più il freddo
-definitivamente fuori gioco Sastre e Pozzovivo che addirittura è arrivato nell’ultimo gruppo ed è strano visto che prima del Giro andava forte, anche loro dovranno puntare a una tappa gambe permettendo, stesso discorso per un Di Luca fin qui invisibile tappa di Fiuggi esclusa

Gnaldi: Aggiungerei solo la sorpresa Matteo Carrara (e non solo perché è un conterraneo). Fino ad oggi si è comportato più che degnamente. Vediamo da domani in poi.

Ceemo: Grande Contador e Grandissimo Rujano, che dimostra che se solo avesse avuto un pò di testa e qualche persona seria a fianco avrebbe potuto avere tutt’altra carriera.
Giro probabilmente finito, mentre lotta incertissima per il podio con glli italiani in calo di quotazioni.

Howling Wolf14: Carrara è un regolarista. Potrebbe finire il Giro nei primi 10. Non mi meraviglierei. E’ costante e quando si sfila contiene il distacco. E’ un duro. Bravo.

Salitepuntocià: A me pare, ma lo era anche prima, che Contador è di un altro pianeta rispetto a Nibali e Scarponi, forse solo Sleck puo batterlo,ma ha perso anche da un contador fiacco del 2010… facciamo finta che Contador non ci fosse, Nibali non avrebbe sto vantaggio in classifica… Basso era piu adatto al Giro che Nibali. Vediamo se il siciliano riuscira’ a nobilitare il suo giro, vincendo una tappa e arrivando secondo con 1-2′ sul terzo e non per pochi secondi. Comunque è una fortuna avere Contador al giro, perchè si vedono i valori reali. Pensate se non c’era, si sarebbe parlato di un grande giro perchè ci sarebbero stati 10 corridori in 1′… Pero’ vediamo Contador quanto ci mette a fare lo zoncolan, quanto ci mise Basso nel 2010? era una tappa piu dura secondo me. Vediamo anche Nibali a confrtonto coll’anno scorso… li si vedra’ se è lui o non h L stessa forma

Antares86: Basso l’anno scorso mi pare sui 40′45″. Simoni e Piepoli nel 2007 qualcosa meno
Sulla tappa del Grossglocker, qualcuno ha qualche riferimento cronometrico sull’ultima salita? non l’ho potuta vedere…

Hotdogbr: Basso ha percorso gli ultimi 10 km (attenzione non l’ultima salita ma gli ultimi 10 km) in 40′32”

Pedale Pazzo: Cassani su Rai sport ha appena detto che analizzando tempi e dati non ha fatto nulla di eccezionale sul Grossglockner. Purtroppo non ho sentito bene quel che ha detto, ma la conclusione è stata chiara: sono gli altri che vanno pianissimo.
(n.b: Contador ieri ha comunque giochicchiato, poteva piantare lì Rujiano e dargli 1 minuto in qualsiasi momento)

Pedale Pazzo:
Il tempo dello Zoncolan si prende solitamente al bivio di Ovaro, a 10,5 km esatti dalla cima.
Facendo una ricerca risulta che Basso questi 10,5 km l’anno scorso gli ha fatti in 40′45”, mentre Simoni in 39′ e pochi secondi.
Sui tempi purtroppo non c’è mai precisione assoluta, vediamo oggi di prendere il tempo più preciso possibile, inquadrature permettendo!
La vam calcolata sul tempo di Simoni viaggia tra i 1840 e i 1850.

Antares86: Direi che il mio rilevamento di 40′45″ (tutta la salita) e il tuo di 40′32″ (ultimi 10km) coincidono, visto che è lunga 10.1km

Antares86: Appunto, solo che le mappe RCS dicono 10.1km… anch’io ho rilevato 39′ per Simoni e Piepoli…

Pedale Pazzo: Mhh ho visto 2 altimetrie diverse, in effetti sembra che in totale la distanza sia 10,1 o 10,2

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE

Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.

Maglia Bianca: Lastras. Va in fuga con altri quindici ma si fa tutte le discese in avanscoperta staccando i compagni. Esibizionista.

Maglia rossa: Menchov. Primo al giro due anni fa, terzo al tour l’anno scorso e quest’anno imboscato nel gruppo dei capitani poco coraggiosi. Desaparecido.

Maglia verde: Rujano. Tutti a parlare dell’extraterrestre ma intanto il venezuelano non lo molla di un millimetro, come una zecca in calore, dall’Etna al Grande Campanaro. Le vibrazioni del baffo di Savio sono ormai
entrate in risonanza per la crescente acquolina da podio e non solo….

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Lienz – Monte Zoncolan

Lienz: alternanza di piogge deboli (0,6 mm) e schiarite, 18,5°C, venti deboli da ENE (8-9 Km/h), umidità al 69%
Sesto (Km 46,1): alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 14,4°C, venti deboli da ESE (7-8 Km/h), umidità al 70%
Forni di Sopra – rifornimento (Km 105,1): nuvole sparse con qualche goccia di pioggia (0,3 mm), 18,5°C, venti deboli da ENE (5-7 Km/h), umidità al 55%
Villa Santina – T.V. (Km 139,9): alternanza di piogge deboli (0,1 mm) e schiarite, 23,9°C (percepiti 26°C), venti deboli da ESE (2-5 Km/h), umidità al 47%
Ravascletto (Km 190,1) : alternanza di piogge deboli (0,9 mm) e schiarite, 16,8°C, venti deboli da E (5-6 Km/h), umidità al 63%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti

Bartoletti: “Due inediti, il Crostis e il Gardeccia” (al Gardeccia arrivarono anche nel 1976)
Bartoletti: “Due giorni per cambiare il Tour”
Paolo Belli: “Karienka” (Kiryienka)
De Stefano: “Nazareno Balani ci mostra le immagini dell’arrivo del 71″ (immagini fisse di una galleria paravalanghe, in diretta)
Pancani: “Stamani la vittoria di Mark Cavendish”
Pancani: “Stamani al via” (partenza alle 12.45)
Cassani: “Cima Coppa” (col gran premio della mortadella)
Pancani: “Il versante del lussemburghese” (salisburghese)
Cassani su Rujano: “E’ l’unico in questo giro che riesce a tenere la maglia rosa” (a rimanere con la maglia rosa)
Pancani: “Questa trappa del Grossglockner” (l’eremitaggio in montagna; De Luca è contagioso)
De Stefano: “Grazie Scarponi, grazie soprattutto per il freddo che fa qui sul traguardo” (futuro nel campo della refrigerazione?)
De Stefano: “Ci ha raggiuncio”
Scaramozzino di RadioRAI, ricordando il successo di Vianelli nel 1971 al Grossglockner: “L’unica vittoria di Marcelli”
Martinello: “Questa prima tappa di alta montagna del Giro d’Italia” (passi Montevergine, ma l’Etna?)
Martinello, commentando la moviola: “Qui il ritiro di Kohler che ci da la sua impressione” (boh, muto se ne rimase il corridore)
Televideo RAI: “A Grossglockner stacca ancora tutti”

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

VAN LOOY VINCE A CASTELFIDARDO
La tappa più lunga del “Giro” conquistata dal campione del mondo
L’”asso” belga ha preceduto di 4″ un plotoncino di quindici corridori tra i quali Suarez (2°), Anquetil, Gaul, Pambianco, Defilippis, Carlesi e Taccone – Il “grosso” con Massignan è giunto ad 1′24″

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna

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