IL VENTO DEL DESERTO SPIRA PER GROENEWEGEN, BUITRAGO RIMANE LEADER

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Terza tappa del Giro dell’Arabia Saudita condizionata dal forte vento, che spezzetta il gruppo e provoca anche alcune cadute. La fuga va e il francese Turgis ci prova addirittura due volte. La seconda sembra la volta buona, ma il gruppo lo riacciuffa e si allo sprint, dove si impone l’olandese Groenewegen

Il giorno di Dylan. Groenewegen era uno degli uomini più attesi nell’arrivo veloce di fronte al castello del centro storico di AlUla e non tradisce. Per l’olandese volante (Team BikeExchange-Jayco) prima vittoria stagionale (e primo hurrà con la sua nuova casacca) nella terza frazione del Saudi Tour, 181 km e 200 metri con partenza da Tayma Hadaj Well. Italiani oggi non ancora vincenti ma comunque protagonisti: in quinta posizione finisce Alberto Dainese (Team DSM) mentre Simone Consonni (Cofidis) e Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl) giungono all’arrivo rispettivamente al nono e decimo posto.
La prima parte è caratterizzata da un susseguirsi di ventagli conditi anche da qualche caduta. Risultato? Gruppo spezzettato e davanti restano in 27, tra cui lo stesso Groenewegen con Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e il vincitore della prima tappa Ewan (Lotto Soudal). Resta indietro la maglia verde Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious), ma i suoi scudieri riescono a riportarlo davanti. Si compone un nuovo plotoncino di una cinquantina di corridori, da cui si staccano Benjamin Declercq (Arkéa-Samsic), Edward Planckaert (Alpecin-Fenix) e Anthony Turgis (TotalEnergies). Il terzetto raggiungerà i 3’15” di vantaggio massimo.
Ora è la Quick-Step Alpha ad accelerare per il ricongiungimento, che avviene poco dopo. A questo punto a partire è nuovamente Turgis e stavolta la fuga sembrerebbe poter andare in porto, con il transalpino che raggiunge all’incirca 4 minuti e mezzo di vantaggio ai -46 dall’arrivo.
Tuttavia il gran lavoro di Uno-X, Lotto Soudal e BikeExchange-Jayco spegne le velleità del pur combattivo Turgis, che viene raggiunto ai -14, dopo che anche Iljo Keisse (Quick-Step Alpha Vinyl) e Niccolò Bonifazio (TeamEnergies) erano stati costretti ad alzare bandiera bianca ai -36 nel tentativo di agganciarsi al portacolori della TotalEnergies.
Si andrà in volata ed ecco la BikeExchange-Jayco con Luka Mezgec lanciare lo sprint a Groenewegen, che brucia Daniel McLay (Team Arkéa-Samsic) ed Ewan.
In classifica generale Buitrago conserva la maglia verde, ma il vantaggio su Ewan si riduce a soli 3”. A 13” è secondo l’ex iridato Rui Costa (UAE Team Emirates) seguito da Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) con lo stesso tempo.
Domani si correrà una delle tappe più attese, la quarta, con partenza nuovamente dal Winter Park di AlUla e arrivo al belvedere di Harrat Uwayrid dopo 149,3 km) e una ripida salita 2,7 km al 12%, con punte al 22%, da superare a poco meno di 10 Km dal traguardo

Vito Sansone

Groenewegen vince la terza tappa della corsa araba (foto Bettini)

Groenewegen vince la terza tappa della corsa araba (foto Bettini)

L’ÉTOILE DE BESSÈGES COMINCIA NEL SEGNO DELL’EX IRIDATO MADS PEDERSEN

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Il terzo e decisivo passaggio sulla Côte de la Tour, ha permesso all’ex iridato Mads Pedersen di conquistare la prima tappa dell’ Étoile de Bessèges. La tappa caratterizzata anche dalla presenza del “mistral” ha messo in luce il già buono stato di forma di Filippo Ganna e Alberto Bettiol.

Nel già fitto calendario ciclistico oggi è iniziata l’Étoile de Bessèges, classico appuntamento transalpino di inizio stagione. A scrivere il primo nome sull’albo d’oro di quest’anno è stato l’ex Campione del Mondo Mads Pedersen. Il ventiseienne danese della Trek-Segafredo si è, infatti, imposto sul traguardo di Bellegarde dopo 160 km di gara. La prova inaugurale dell’Étoile de Bessèges era caratterizzata da un tracciato pressoché pianeggiante, con l’unica asperità della breve ma impegnativa Côte de la Tour, da salire tre volte, l’ultima delle quali decisiva avendo il traguardo posto in cima. Ospite indesiderato è invece stato il mistral, che non ha dato tregua ai ciclisti premiando chi ha nel proprio bagaglio tecnico la capacità di muoversi tra ventagli e folate di vento. La corsa è stata anche caratterizzata da una spaccatura nel plotone a causa di una caduta che ha coinvolto anche Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), il più forte velocista presente nel lotto dei partecipanti, avvenuta poco dopo che Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen-Baloise), unico fuggitivo di giornata, era stato ripreso.
A seguito di successivi allunghi e ricongiungimenti, spaccature e ricompattamenti, a giocarsi la tappa si sono presentati nel momento topico della competizione in 27 corridori. Tra gli altri erano presenti Filippo Ganna e Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Greg Van Avermaet e Clément Champoussin (AG2R Citroën), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Edvald Boasson Hagen e Pierre Latour (TotalEnergies), Benjamin Thomas (Cofidis) e Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic). Gli inseguitori con alterne vicende non sono mai riusciti a chiudere il gap, nonostante i molteplici tentativi e i continui rimescolamenti in seno allo stesso gruppo inseguitore. Da segnalare il tentativo di Diego Ulissi (Uae Team Emirates), che si è trascinato dietro altri sette elementi ma non ha centrato l’obiettivo di raggiungere i battistrada nonostante li avesse a vista.
I battistrada ridotti a 23 a causa di alcune defezioni per crampi e alla caduta di Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e Lilian Calméjane (AG2R), si presentano compatti ai meno 20 con la Côte de la Tour diventata ormai decisiva per il successo finale.
Sul tratto più duro della seppur breve ascesa finale Mads Pedersen prende l’iniziativa andando a centrare l’accoppiata tappa e maglia. Un secondo più tardi si sono piazzati alle sue spalle Hofstetter, Boasson Hagen, Bettiol e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Completano la top 10 Chris Lawless (TotalEnergies), giunto a 4 secondi; Filippo Ganna, Benjamin Thomas e Greg Van Avermaet a 7 secondi; Tom Skujins (Trek – Segafredo) a a 11 secondi. Il gruppo inseguitore, grazie anche al lavoro degli uomini di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), l’assente illustre tra i battistrada, ha chiuso dopo una quarantina di secondi. Ovviamente la prima classifica generale ricalca l’ordine d’arrivo, seppur “aggiustata” dagli abbuoni riservati ai primi tre corridori.
Domani si correrà la Saint-Christol-lès-Alès – Rousson di 156 km, tappa caratterizzata un tracciato più vallonato rispetto a quello della frazione d’apertura e un muretto finale ancora più arcigno (600 metri al 12,2%).

Mario Prato

Lex campione del mondo Mads Pedersen tiene a battesimo ledizione 2022 dellÉtoile de Bessèges (foto Mads Pedersen wins stage 1 of Etoile de Bèsseges (foto Luc Claessen / Getty Images)

L'ex campione del mondo Mads Pedersen tiene a battesimo l'edizione 2022 dell'Étoile de Bessèges (foto Mads Pedersen wins stage 1 of Etoile de Bèsseges (foto Luc Claessen / Getty Images)

BUITRAGO VOLA SULLA MUSHROOM ROCK, TAPPA E MAGLIA PER IL COLOMBIANO

febbraio 2, 2022 by Redazione  
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Arrivo in salita alla Mushroom Rock. Dopo la vittoria di Ewan nella tappa d’apertura del Saudi Tour arriva il turno di un corridore sudamericano, il colombiano Buitrago, che al traguardo ha ragione di un amen dell’italiano Bagioli, protagonista nel finale nonostante i postumi della brutta caduta occorsagli ieri

Dopo la caduta della prima tappa (contusione al gomito e due punti di sutura) vuole strafare. Andrea Bagioli (Quick Step Alpha Vinyl) quando la strada inizia ad impennare, all’ultimo chilometro, si riporta su Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain-Victorious) e Daniel Oss (TotalEnergies), ma a 200 metri dal traguardo è costretto a lasciar strada al colombiano, che si aggiudica la nervosa seconda tappa del Saudi Tour, poco meno di 164 km dalla Taibah University ad Abu Rakah, conquistando in un colpo solo il primo hurrà della carriera e la maglia verde di leader della generale e sfilando il simbolo del primato ad un comunque bravo Caleb Ewan (Lotto Saudal), vincitore ieri ed arrivato quinto nella frazione giunta nei pressi della Mushroom Rock.
E’ stata unna tappa ricca di saliscendi fino ai 2000 metri finali, quando la strada inizia a salire (pendenza media del 9%) prima di addolcirsi in vista del traguardo, un profilo adatto ai finisseurs.
La fuga di giornata è griffata da un terzetto, guidato dall’olandese Jeroen Meijers (Terengganu Polygon) nel quale ci sono anche il greco Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling) ed il norvegese Martin Bugge Urianstad (Uno-X), già protagonisti di una lunga azione nella tappa di ieri.
Arriveranno ad ottenere un vantaggio massimo di 4 minuti, poi nel gruppo inseguitore cominciano a lavorare Quick Step, Lotto Soudal e Barhain. L’ellenico è il primo a cedere staccandosi dai compagni di avventura ai -21. Il margine si assottiglia, Bugge Urianstad si volta mentre Meijers non ci pensa affatto a mollare. Mancano 14 km alla conclusione. Sull’asfalto che taglia il deserto e conduce al sito preistorico di Abu Rakah il gruppo preme e anche il portacolori della Terengganu Polygon viene risucchiato. Il ricongiungimento viene così completato ai -13. Fora il francese Cyril Barthe (B&B Hotels). Ora la strada si impenna, arrivando in alcuni tratti anche ad una pendenza massima del 12%. In tanti arrancano ed ecco che, proprio in prossimità dell’ultimo chilometro, Buitrago allunga. Subito dietro di lui un ottimo Daniel Oss. Entrambi, però, non sembrano affondare il colpo. E allora Bagioli stringe i denti, saluta la compagnia e raggiunge la coppia di testa. Il trentino non ce la fa e quindi restano in due. Il valtellinese riparte all’attacco ma Buitrago non molla e si lancia in una rasoiata micidiale staccando Bagioli e brindando al suo primo appuntamento con il successo tra i professionisti. L’alfiere della Quick Step arriva a 1”. In terza posizione il trio composto dal danese Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team), dal belga Maxim Van Gils (Lotto Saudal) e dal suo compagno di squadra Ewan. Ad 11 secondi il resto del gruppo, guidato dal francese Axel Zingle (Cofidis) con Oss al decimo posto. Tappa e maglia di leader, dunque, per Buitrago con Ewan distaccato di 7” e Charmig di 13”. Primo dei corridori di casa nostra Simone Consonni (Cofidis).
Domani con la terza tappa si tornerà in pianura. Il via sarà dato dal Tayma Hadaj Well per giungere di fronte al castello di AlUla dopo 181,2 chilometri.

Vito Sansone

EVENEPOEL, E’ GIA’ SHOW A TORRALBA DEL PINAR. SUA LA PRIMA MAGLIA GIALLA DELLA VALENCIANA

febbraio 2, 2022 by Redazione  
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Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) inizia la stagione 2022 nel migliore dei modi andando a vincere la prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Il talento belga fa il vuoto nel tratto più impegnativo della salita finale e trionfa a mani alzate indossando la prima maglia gialla, mentre i suoi avversari si leccano le ferite.

La stagione ciclistica 2022 è appena iniziata e dalla Spagna già vengono delle notizie interessanti. Il Challenge Mallorca, nelle cinque giornate di gara, ha visto le vittorie di nuovi talenti (Brandon McNulty, Biniam Ghirmay, Arnaud De Lie) e di campioni affermati (Tim Wellens ed Alejandro Valverde). In questa settimana la Spagna è ancora protagonista – insieme alla Francia con l’Etoile de Besseges ed all’Arabia Saudita con il Saudi Tour – con la 73° edizione della Volta a la Comunitat Valenciana. Saranno cinque tappe in linea che, osservando le altimetrie, saranno preda dei candidati alla vittoria finale (prima e terza) e dei velocisti (quarta e quinta), mentre la seconda potrebbe trasformarsi in una sorta di classica del nord visto i continui saliscendi, soprattutto nella parte centrale. E’ un percorso complessivamente più difficile di quello dello scorso anno, dove era presente anche una cronometro individuale di 14 km. Il clou della corsa sarà senz’altro venerdì 4 Febbraio, con la terza tappa da Alicante ad Antenas del Maigmò. Da Tibi la strada si inerpicherà verso il Balcon de Alicante – già affrontato nella settima tappa della Vuelta 2021 – per poi continuare con un tratto in sterrato. In tutto sono 5 km e mezzo ad oltre il 10% di pendenza media. Ci sarà da divertirsi. Ma anche la prima tappa in programma oggi non è da buttare e chiamerà in causa come anticipato i pretendenti alla vittoria finale. La partenza è da Les Alqueries a Torralba del Pinar per un totale di 166.7 km. In tutto si dovranno affrontare quattro GPM, due di seconda categoria nella parte centrale della tappa ed altri due negli ultimi 15 km. L’arrivo è posto proprio in corrispondenza del quarto ed ultimo GPM. Dopo la partenza da Les Alqueries si formava la fuga di cinque ciclisti che avrebbe caratterizzato la tappa per molti km. I cinque erano: David Gonzalez (Team Caja Rural), Jesus Ezquerra (Team Burgos BH), Joan Bou (Team Euskaltel Euskadi), Ivan Moreno (Team Kern Pharma) e Ben King (Team Human Powered Health). Dopo 40 km il vantaggio della fuga sul gruppo era di 4 minuti e 30 secondi. Nelle prime posizioni del gruppo il Team Movistar controllava la situazione. La fuga transitava indenne sui primi due gpm di giornata, l’Alto de Costur ed El Remolcador. A circa 60 km dall’arrivo, una decisa accelerazione del gruppo inseguitore, con protagoniste la Quick Step Alpha Vinyl e l’immancabile Movistar, riduceva il vantaggio dei fuggitivi a 1 minuto e 10 secondi. Ai meno 40 il vantaggio della fuga era di 50 secondi sul gruppo in forte rimonta. Ezquerra era il primo ciclista della fuga a staccarsi. Poco più tardi il gruppo rientarca sul resto dei fuggitivi che si erano ormai rialzati, a 32 km dall’arrivo. A causa di una caduta a circa 42 km dall’arrivo, giungeva la notizia del ritiro di Hector Carretero (Team Kern Pharma) e di Gavin Mannion (Team Human Powered Health). Con uno scatto deciso Matej Mohoric (Team Bahrain Merida) transitava in prima posizione sul traguardo intermedio di Sueras, posto al km 147.5. Una caduta ai meno 18 metteva fuori casa Nans Peters (Team AG2R), uno degli uomini su cui puntava la compagine francese per la classifica generale. Per lui un colpo all’arcata sopraccigliare destra. Il Team Astana Qazaqstan e il Team Quick Step Alpha Vinyl si mettevano in testa a tirare in vista del GPM di Ayodar, dal cui scollinamento mancavano 15 km all’arrivo. All’inizio della salita verso Torralba del Pinar era il Team Bahrain Merida ad aumentare l’andatura. Il forcing della Bahrain scremava il gruppo, ora molto allungato e forte ormai di una trentina di ciclisti. Ai meno 5 scattavano Antwan Tolhoek (Team Trek Segafredo) e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Ma l’attacco più deciso lo portava Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) che se ne andava tutto solo a poco più di 4 km dal termine. Il talento belga imprimeva un ritmo insostenibile per gli avversari nel tratto più impegnativo della salita ed andava a vincere in solitaria ottenendo la prima affermazione stagionale. In seconda posizione si piazzava Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe) a 16 secondi di ritardo mentre Carlos Rodriguez (Team INEOS) regolava il primo gruppetto di ritardatari a 31 secondi di ritardo da Evenepoel. Chiudevano la top five Enric Mas (Team Movistar) e Luis Leon Sanchez (Team Bahrain Merida) rispettivamente in quarta e in quinta posizione. In classifica generale Evenepoel se non ha già fatto il vuoto, poco ci manca, visto che veste la maglia gialla con 19 secondi di vantaggio su Vlasov e 37 secondi di vantaggio su Rodriguez.Domani è in programma la seconda tappa da Betera a Torrent, lunga poco più di 172 km. In totale bisognerà affrontare cinque GPM e i diversi saliscendi lungo il percorso potrebbero tagliare fuori alcuni velocisti per la vittoria di tappa. Evenepoel non dovrebbe avere particolari problemi a conservare la maglia gialla.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Remco Evenepoel a Torralba del Pinar (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

La vittoria di Remco Evenepoel a Torralba del Pinar (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

EWAN METTE LA FIRMA SULLA PRIMA DEL SAUDI TOUR

febbraio 1, 2022 by Redazione  
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La seconda edizione del Saudi Tour si apre con un arrivo allo sprint. Se lo aggiudica il forte sprinter australiano Caleb Ewan, che precede l’estone Laas e il colombiano Gaviria

Piccolo ma tosto e combattivo. Caleb Ewan (Lotto Saudal) si aggiudica la tappa di apertura del Saudi Tour 2022, un percorso interamente disegnato nella parte settentrionale dell’Arabia Saudita. Sul traguardo di Winter Park, nei pressi di AlUla, dopo 198 km l’aussie, già vincitore di 5 tappe rispettivamente a Tour e Giro ed una alla Vuelta, sfrutta il treno dei propri compagni bruciando Martin Laas (Bora – Hansgrohe) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), siglando così la prima vittoria stagionale, la 53a in carriera.
In quarta posizione si piazza l’ex iridato Rui Costa (UAE) a 7”, seguito dal norvegese Martin Bugge Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). Tra i corridori di casa nostra il migliore è Niccolò Bonifazio (TotalEnergies). Bene anche Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team), ottavo, e Simone Consonni (Cofidis), decimo.
A muoversi subito nel deserto saudita è un terzetto composto da Sahrul Mat Amin (Terengganu Polygon Cycling Team), Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling Team) e da Urianstad, che arriveranno ad ottenere un vantaggio massimo di tre minuti.
In testa al gruppo lavorano soprattutto la Lotto e la BikeExchange – Jayco per i loro sprinter, Ewan e Dylan Groenewegen.
Mat Amin cede mentre Urianstad e Tzortazakis, invece, resistono fino ai -25 quando il plotone li riprende e accelera il ritmo in vista del traguardo. Prima, però, ci sono 7 km e mezzo di sterrato e chi vuole primeggiare deve star davanti. Non c’è, però, alcuna selezione e si fila lisci e compatti verso l’ultimo chilometro. I Lotto si portano davanti con Jasper De Buyst ultimo uomo a lanciare la volata al suo capitano. Ewan parte e per Laas e Gaviria nulla c’è da fare. Il 27enne di Sidney conquista anche la maglia verde di leader della generale e cercherà di godersela e gustarsela fino a domani, quando inizieranno le prime asperità. La tappa che prenderà il via dalla Taibah University per concludersi dopo 163,9 chilometri presenta, infatti, una seriedi saliscendi con un finale arduo che culmina nell’arrivo ai 1200 metri di Abu Rakah, traguardo ideale per i finisseur

Vito Sansone

La prima tappa del Saudi Tour si conclude con il successo allo sprint di Caleb Ewan (Getty Images)

La prima tappa del Saudi Tour si conclude con il successo allo sprint di Caleb Ewan (Getty Images)

LA MARSEILLAISE SUONA PER CAPIOT; ANTICIPA PEDERSEN E GALVAN, BENE ULISSI, COVI E BETTIOL

gennaio 30, 2022 by Redazione  
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La prima corsa del calendario francese porta la firma del belga Amaury Capiot, che sul traguardo di Marsiglia precede allo sprint l’ex campione del mondo Mads Pedersen

Percorso mosso quello della 43° edizione del GP Marseillaise, modificato e allungato (174km) rispetto alle ultime edizioni e soprattutto rispetto al percorso originario di 145km. La gara ha preso il via da Château-Gombert ed è terminata davanti allo stadio Vélodrome della squadra calcistica locale. Nel mezzo tanti strappi e salite che hanno movimentato la gara: Pas de la Couelle (detto anche Piccolo Galibier), Col de l’Espigoulier, Pas d’Ouiller e il Col de la Gineste ultima asperità di giornata a 1 0km dal traguardo.
Fin dai primi chilometri si forma la classica fuga di giornata – con Nicolas Debeaumarché (St-Michel-Auber 93), Clément Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Louis Blouwe (Bingoal-Pauwels Sauces-Wb), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-Ktm), Danny Van Der Tuuk (Equipo Kern Pharma), e Jordan Jegat (Team U Nantes Atlantique) – che si prende la scena nelle le prime ore di corsa.
La gara esplode ufficialmente con il tentativo di Alberto Bettiol (EF Educational) a una cinquantina di chilometri dal traguardo. A seguire ci provano anche Diego Ulissi (UAE), Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Guillaume Martin (Cofidis). Gli scatti hanno tenuto viva la corsa fino ai meno dieci quando, terminate le difficoltà di giornata, il gruppo principale di una cinquantina di unità è tornato compatto in vista della volata.
Il belga Amaury Capiot (Arkea Samsic) ha saputo scegliere l’attimo giusto per uscire di ruota e sopravanzare Mads Pedersen (Trek) e resistere al ritorno di Francisco Galvan (Kern Pharma), che per pochi centimetri non ha conquistato la seconda piazza. Quarto si è piazzato Edvald Boasson-Hagen (Total Energies. rimasto troppo al vento in un duello col danese Pedersen. Da segnalare poi Diego Ulissi (UAE), Alessandro Covi (UAE) e il citato Bettiol, che nell’ordine hanno concluso in 8°, 9° e 10° posizione.

Andrea Mastrangelo

La vittoria di Capiot a Marsiglia (Sprint Cycling Agency)

La vittoria di Capiot a Marsiglia (Sprint Cycling Agency)

ALL’OMBRA DELLA PLAYA DE LA PALMA LA PRIMA DA PRO PER ARNAUD DE LIE!

gennaio 30, 2022 by Redazione  
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L’ultimo Trofeo del Challenge Mallorca 2022 è vinto dal giovane neoprofessionista Arnaud De Lie in forza alla Lotto Soudal. Il giovane belga già ben aveva fatto parlare di sé nella stagione scorsa con numerose vittorie, oggi la sua consacrazione tra i professionisti. Battuti allo sprint Sebastian Molano (UAE Team Emirates) e Sasha Weemaes (Sport Vlaanderen-Baloise).

La fuga odierna che va a caratterizzare le prime fasi di corsa del Trofeo Playa de la Palma va via subito dopo la partenza ufficiale ed evadere dal gruppo sono in quattro: Xabier Mikel Azparren Irurzun (Euskaltel-Euskadi), Isaac Canton Serrano (Manuela Fundacion), Sergio Roman Martin Galan (Caja Rural-Seguros RGA) e Ander Okamika Bengoetxea (Burgos-BH). I quattro attaccanti iniziano ad accumulare minuti sul gruppo raggiungendo un vantaggio massimo poco superiore ai 6’. La frazione è molto semplice, solo una asperità da affrontare, il Coll de Sa Creu, 9 km al 3%, ma posto a 35 km dal traguardo quando subito dopo un circuito da ripetere due volte farà sì che le squadre dei velocisti possano organizzare al meglio la volata. Poco o nulla da segnalare se non il ricongiungimento in testa che annulla la fuga della prima ora avvenuto allo scollinamento del GPM. Ai meno 27 dal traguardo si registra un timido tentativo di attacco di Peio Goikoetxea (Euskaltel), subito dopo raggiunto dal compagno Xabier Isasa e da Joan Bennassar (Manuela Fundación). I tre nuovi fuggitivi hanno fatto in solitaria l’ingresso nel circuito finale dove Isasa ha staccato di ruota gli altri due ed è stato poi raggiunto da Jokin Murguialday (Caja Rural) intorno ai -20, con il gruppo tirata dagli uomini della UAE Team Emirates. La coppia al comando è stata riassorbita dal grosso del plotone ai meno 10 Km dalla linea di arrivo. In testa anche la l’Arkea-Samsic che conduce le operazioni di testa fin dentro i 3 Km conclusivi, velocità altissima e volata di gruppo dei migliori rimasti da cui a sorpresa spunta il neoprofessionista belga Arnaud De Lie (Lotto Saudal), che va a battere, nella top 10, diversi nomi noti, a partire dal secondo Juan Sebastián Molano (UAE Emirates), terzo Sasha Weemaes (Sport Vlaanderen-Baloise), quarto Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic), quinto Luca Colnaghi (Bardiani-CSF), sesto Michael Matthews (BikeExchange-Jayco), settimo Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), ottavo Filippo Fiorelli (Bardiani), nono Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) e decimo Max Walscheid (Cofidis).Cala quindi il sipario al Challenge Mallorca 2022 evento che da anni ormai offre tanto spettacolo in apertura stagionale. Ma la Spagna sarà di nuovo protagonista all’inizio della settimana entrante con la Volta a la Comunitat Valenciana che apre le danze mercoledì 2 Febbraio.

Antonio Scarfone

Arnaud De Lie vince il Trofeo Palma de Mallorca (foto: Getty Images)

Arnaud De Lie vince il Trofeo Palma de Mallorca (foto: Getty Images)

E’ “VAL (SEMPRE)VERDE”. DON ALEJANDRO, PRIMA VITTORIA STAGIONALE AL TROFEO POLLENÇA.

gennaio 29, 2022 by Redazione  
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E’ una rivincita quella di Alejandro Valverde (Movistar) al Challenge Mallorca 2022, secondo ieri, oggi il murciano alza le braccia al cielo e fa registrare la prima vittoria stagionale conquistando il Trofeo Pollença a termine di una volta ristretta, come piace a lui, su Brandon McNulty (UAE Emirates) a testimonianza di un’ottima forma dopo il successo di due giorni fa, terzo Aleksandr Vlasov Bora-Hansgrohe.

Quest’oggi una partenza velocissima caratterizza le prime fasi del Trofeo Pollença, quarta di cinque frazioni a sé stanti, del Challenge Mallorca 2022, tanto che questa volta la fuga fa fatica a nascere nei primi chilometri di corsa. Bisogna infatti attendere il chilometro 30 per registrare un allungo in testa al gruppo promosso da undici corridori: Pablo Alonso Montes (Electro Hiper Europa-Caldas), Mario Aparicio Muñoz (Burgos-BH), Ruben Apers e Kamiel Bonneu (Sport Vlaanderen-Baloise), Davide Gabburo e Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), Xabier Isasa Larrañaga (Euskaltel-Euskadi), Christian Danilo Pase (Work Service Vitalcare Vega), Samuele Rivi (Eolo-Kometa), Raul Rota Rus (Manuela Fundacion) e Kasper Saver (Minerva Cycling). La fuga riesce ad avere un vantaggio rassicurante nell’ascesa alla prima salita di giornata verso il Coll de Femenias di 3’09” allo scollinamento. Il gruppo inizia ad organizzarsi lungo la seconda fatica rappresentata dal Coll de Puig Major, questa volta al GPM il plotone transita consolo 1’ di ritardo. Il ricongiungimento in testa alla corsa avviene in discesa grazie al lavoro della Movistar e della Bora-Hansgrohe. Cambia l’approccio in testa alla corsa delle due formazioni sul Coll den Claret quando uno scatto di Jan Bakelants (IWG), Matthew Holmes (LTS) e Antonio Jesus Soto (EUS) riescono ad evadere dal gruppo, la loro azione però ha vita breve infatti il gruppo riviene su di loro ad alta velocita senza dare possibilità a nessuno di attaccare. Soltanto a 25 Km dal traguardo prova un’azione solitaria Enric Mas (Movistar) in un tratto di discesa. Ma è ancora La Bora-Hansgrohe questa volta tutta sola a riportarsi sotto, troppo ghiotta l’occasione di arrivare allo sprint, anche oggi in leggera salita, e giocarsi la vittoria di tappa. Davanti compaiono anche gli uomini della Lotto Saudal, un po’ come accaduto ieri con la vittoria di Weellens. A sorpresa, invece, prova un attacco proprio un uomo della formazione belga, è Matthew Holmes a riuscire, nell’impresa, è proprio il caso dirlo, a guadagnare 15” secondi di vantaggio. Ai piedi dello strappo conclusivo è ancora Enric Mas, fantastica la sua condizione in questo avvio di stagione, a portarsi davanti e riacciuffare il Holmes, e proteggere così il proprio capitano, sornione Alejandro Valverde, memore della sconfitta di due giorni fa, questa volta non sbaglia niente, nonostante l’ultimo attacco portato da Simon Pellaud (Trek – Segafredo) il murciano fa buona guardia, e piazza la stoccata che ne ha contraddistinto le vittorie in arrivi del genere rendendosi imbattibile. Secondo posto per Brandon McNulty che dimostra, dopo la vittoria al Trofeo Calvia, una meravigliosa condizione mentre deve accontentarsi della terza piazza Aleksandr Vlasov che non riesce a concretizzare l’importante lavoro svolto dalla sua nuova formazione la Bora-Hansgrohe pimpantissima a chiudere sempre sui fuggitivi di giornata. Domani ultimo appuntamento delle gare afferenti la Challenge Mallorca con il Trofeo Playa del Palma – Palma con di 169,1 km destinato, questa volta, alle ruote veloci.

Antonio Scarfone

Alejandro Valverde vince il Trofeo Pollença - Port dAndratx (foto: Getty Images)

Alejandro Valverde vince il Trofeo Pollença - Port d'Andratx (foto: Getty Images)

SULLA SERRA DE TRAMUNTANA E’ SEMPRE WELLENS TIM(E)

gennaio 28, 2022 by Redazione  
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Il Trofeo Serra de Tramuntana 2022 è vinto da Tim Wellens (Lotto Soudal) dopo un combattutissimo sprint con Alejandro Valverde (Movistar) e Simon Clarke (Israel-Premier Tech) che devono accontentarsi dei piazzamenti; particolarmente deluso il murciano che si è visto stringere verso le transenne da Wellens e così per un attimo smettere di pedalare.

Il terzo giorno di corsa del Challenge Mallorca 2022 prevede una tappa di 159 km con andata e ritorno da Lloseta ed i soliti GPM, ben 4 e altre salitelle per rendere più frizzante la gara, l’ultima asperità è il Coll de Puig Major posto a quota 890 m.s.l.m. ed a 33 km dalla conclusione, 15 km di scalata al 6% medio che caratterizzeranno le fasi finali della gara. Si parte con il solito canovaccio, gruppo che lascia andare via la fuga di giornata poco prima del decimo chilometro dal via. In avanscoperta abbiamo: Sven Burger (BCY), Sander De Pestel (SVB), Raul Garcia Pierna (EKP), Julen Irizar Laskurain (EUS), Jacopo Mosca (TFS), Jokin Murguialday (CJR) e Kévin Vauquelin (ARK). Prova con un attimo di ritardo anche Diego Rosa (Eolo-Kometa) ma per il torinese nulla da fare rimasto dapprima a bagnomaria e successivamente riassorbito dal gruppo. Stessa sorte per Burger, costretto a lasciare la testa della corsa per una scivolata. Dopo i primi minuti di vantaggio, il gruppo e staccato dalla testa della corsa a 3’:40” ai piedi del Coll de Femenies primo GPM di giornata. L’inseguimento ha uno scossone dagli uomini della Bora – Hansgrohe e dai Movistar quest’ultimo con chiare intenzioni di puntare alla tappa. Da registrare un momento davvero sfortunato per Aurélien Paret-Peintre (Ag2r Citroën Team), caduto nella fase iniziale della corsa e rimasto a lungo nella coda del gruppo per ricevere cure dalla vettura medica, decide di ritirarsi per essere accompagnato in ospedale. Il gruppo intanto in assoluto controllo, concede di nuovo vantaggio ai fuggitivi che si riportano così a 4’ di margine e sarà questo il vantaggio massimo accumulato. Allo scollinamento Jacopo Mosca che tenta per un attimo un allungo in solitaria, ma nell’arco di pochi chilometri viene ripreso dai compagni di fuga. In vista della salita successiva, è la Movistar, questa volta tutta sola, ad imprimere una nuova accelerazione, mentre davanti è Kévin Vauquelin ad attaccare, riuscendo così a scollinare da solo e conservare 20” di margine sugli immediati inseguitori e di 1’28” sul gruppo, ridotto a circa 60 unità. Nella salita successiva, la più dura di giornata, Raul Garcia Pierna e Kévin Vauquelin rimangono ben presto da soli al comando, ma dietro la Movistar tiene un ritmo davvero alto proteggendo il loro uomo di punta per un arrivo del genere posto in leggera salita ovvero Alejandro Valverde. Ripresi quindi in poco tempo tutti i fuggitivi, iniziano dal gruppo i primi attacchi portati da Ben Zwiehoff (BOH) ed Elie Gesbert (ARK) imitati poco dopo da Alejandro Valverde (Movistar) che si porta dietro un gruppetto composto da: Ben Zwiehoff (BOH), Emanuel Buchmann (BOH), Elie Gesbert (ARK), Brandon Mcnulty (UAD), Kobe Goossens (IWG), Tim Wellens (LTS), Simon Clarke (IPT) e Warren Barguil (ARK). L’azione iniziale di Valverde intanto ha avvantaggiato con un contrattacco il compagno di squadra Enric Mas, raggiunto subito dopo da Gesbert, e poi da tutti gli altri, si fanno sorprendere invece Barguil e di Zwiehoff, che perdono l’occasione di essere nell’azione buona del finale di corsa. A circa 25 chilometri dalla conclusione è ancora Valverde ad attaccare questa volta per sé stesso, ma i sette al comando riescono a contenere le sfuriate dell’ex campione del mondo e così a 20 chilometri dalla conclusione sono ancora sette gli uomini al comando. Successivamente ai -15 è ancora Enric Mas ad attaccare, percepito il pericolo il sestetto, con Valverde “passivo” si riporta sullo spagnolo a 10 Km dalla conclusione. Ai meno 5 è Tim Wellens a testare il polso agli avversari, anche il suo attacco viene ripreso, e quindi sarà inevitabilmente lo sprint a decretare il vincitore, troppo facile il leggero tratto all’insù del finale per fare distacchi. Dall’ultima semicurva escono appaiati Tim Wellens e Alejandro Valverde, con il belga che è il più furbo a prendere la posizione migliore costringendo il murciano verso le transenne costretto addirittura rallentare e “lasciare” così la vittoria, presa con tanta esperienza, al belga. Prima vittoria stagionale per Tim Wellens, mentre il murciano deve accontentarsi del secondo gradino del podio, terzo Simon Clarke e leggermente più indietro Enric Mas tra i protagonisti del finale. Domani penultimo appuntamento con il Challenge Mallorca; si disputerà il Trofeo Pollença – Port d’Andratx, con un finale adattissimo ai finisseur abili in salita, visto che gli ultimi 3 km presentano uno zampellotto con punte al 13%.

Antonio Scarfone

Tim Wellens vince il Trofeo Serra de Tramuntana (foto: Getty Images)

Tim Wellens vince il Trofeo Serra de Tramuntana (foto: Getty Images)

GHIRMAY SFRECCIA AL TROFEO ALCUDIA. PRIMA VITTORIA DEL 2022 DEL CICLISTA ERITREO

gennaio 27, 2022 by Redazione  
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Biniam Ghirmay (Team Intermarchè Wanty Gobert) vince in volata il Trofeo Alcudia davanti a Ryan Gibbons (UAE Team Emirates) e Giacomo Nizzolo (Team Israel Start Up Nation). Il giovane ciclista eritreo, che ha già fatto vedere alcuni lampi di classe nelle stagioni passate, si ‘traveste’ da Evenepoel (entrambi classe 2000) e prova a conquistarsi un posto di rilievo tra i ciclisti da seguire con attenzione nel corso della stagione.

La seconda delle cinque prove del Challenge Mallorca 2022 è il trofeo d’Alcudia, lungo quasi 174 km, che ha come partenza ed arrivo la località di Port d’Alcudia. Dal punto di vista altimetrico, è sicuramente la più facile delle cinque prove, dal momento che il percorso è quasi del tutto pianeggiante se si esclude la parte finale con il Coll Sa Batalla ed il Coll Femenia sui quali potrebbe scoppiare la battaglia per la vittoria finale. Si inizierà a salire poco dopo il km 120 e l’ultimo scollinamento sarà al km 143. Chissà che la bella prova di ieri di Brandon McNulty (UAE Team Emirates) al Trofeo Calvia, autore di un attacco solitario nella seconda metà della corsa, non possa magari ispirare qualche ciclista e far esplodere la corsa già prima del fatidico km 120. Sono otto le squadre WT alla partenza, su un totale di venticinque. Curiosità per l’esordio stagionale con le nuove squadre di nomi importanti come Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar), Giacomo Nizzolo (Team Israel Start Up Nation), Max Walscheid (Team Cofidis) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dei cinque ciclisti appena citati, quattro sono velocisti e se tengono sulle due salite conclusive potranno senz’altro giocarsi la vittoria in volata. La fuga di giornata si formava intorno al km 20 grazie all’azione di quattro ciclisti: Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Tuur Denz (Team Sport Vlaanderen Baloise), Yentl Vandevelde (Minerva Cycling Team) e Raul Colombo (Team Work Service). Dopo 26 km il ritardo del gruppo era superiore ai due minuti. La fuga aumentava il vantaggio dopo 45 km quando il gruppo era segnalato a più di 5 minuti di ritardo. Al km 100 la fuga manteneva ancora 4 km e mezzo di vantaggio, mentre si avvicinava la parte decisiva della corsa. Il Team Bora Hansgrohe si portava in testa al gruppo e il vantaggio della fuga iniziava a scendere più rapidamente. All’inizio della salita di Sa Batalla il gruppo era segnalato a circa 2 minuti di ritardo dalla testa della corsa. Il ritmo dei fuggitivi rallentava e così Bizkarra accelerava in testa e tentava l’azione in solitaria. L’UAE Team Emirates accelerava ed imprimeva un nuovo scossone al gruppo inseguitore; anche il Team Movistar si faceva vivo nelle prime posizioni del gruppo. Bizkarra, pur riuscendo a scollinare da solo sul Coll de Sa Batalla e sul successivo Coll de Femenia, veniva ripreso in discesa, quando mancavano circa 25 km all’arrivo. Il gruppo passava sotto la flamme rouge dell’ultimo km forte di una sessantina di ciclisti. Era Biniam Ghirmay (Team Intermarchè Wanty Gobert) ad imporsi in volata davanti a Ryan Gibbons (UAE Team Emirates) e Giacomo Nizzolo (Team Israel Start Up Nation). Chiudevano la top five Ivan Garcia Cortina (Team Movistar) in quarta posizione e Matis Louvel (Team Arkea Samsic) in quinta posizione. Nella top five si registrava la presenza di altri velocisti di un certo spessore come Ackermann, Matthews e d Allegaert. Il giovane ciclista eritreo classe 2000 inizia al meglio la stagione 2022 ottenendo la prima vittoria stagionale e facendo intravedere le sue doti di passista-scalatore con un ottimo spunto veloce. Battere gente come Gibbons, Nizzolo, Ackermann e Matthews è tanta roba. Domani è in programma la terza prova del Challenge Mallorca, il Trofeo Serra de Tramuntana, per un totale di quasi 159 km. Questa volta non mancheranno i gpm, e pure belli tosti: in tutto sono quattro, tre di seconda e uno di prima categoria. Proprio su quest’ultimo, il Coll Puig Major, a circa 30 km dall’arrivo, si potrebbe decidere la corsa. Sono quasi 15 km con una pendenza media intorno al 6%.

Giuseppe Scarfone

Biniam Ghirmay vince il Trofeo Alcudia (foto: Getty Images)

Biniam Ghirmay vince il Trofeo Alcudia (foto: Getty Images)

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