MASNADA COMPONE UNA SINFONIA REALE A MASCATE. TAPPA E MAGLIA PER L’ITALIANO

febbraio 13, 2022 by Redazione  
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Nella quarta tappa del Tour of Oman 2022, Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) è protagonista di una progressione mostruosa nell’ultima decina di chilometri e si invola tutto solo verso il traguardo del’Opera Royal House di Mascate. L’italiano è ora primo in classifica generale con quasi un minuto di vantaggio sulla ex maglia rossa Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team)

Le cose hanno iniziato a farsi sul serio al Tour of Oman 2022. Dopo le prime due tappe favorevoli ai velocisti, ieri il primo vero scossone alla classifica generale è stato dato da Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) che ha vinto la terza tappa prevalendo sulla salita finale di Al Quayyrat. Oggi il giovane danese riparte da Al Sifah in maglia rossa e cercherà di tenerla fino al traguardo posto di fronte all’Opera Royal House di Mascate. Nel finale la tappa presenta le tre ascese verso Bousher Al Amerat – categorizzate le prime due volte come GPM e la terza come traguardo volante – sulle quali gli uomini di classifica potrebbero darsi battaglia. Non è però da escludere un nuovo avvivo in volata, visto che dall’ultima ascesa di Bousher Al Amerat la strada è completamente pianeggiante fino all’arrivo. Dopo la partenza da Al SIfah si formava un drappello di tre ciclisti che provavano ad andare in fuga. Si trattava di Julen Irizar (Team Euskaltel Euskadi), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF) e Michael Kurkle (Team Gazprom Rusvelo). Era inizialmente il Team Intermarchè Wanty Gobert a prendersi la responsabilità dell’inseguimento o almeno del controllo della fuga, anche perché la squadra belga aveva tre ciclisti nelle top ten della classifica generale. Il primo traguardo volante di Al Jissah posto al km 27 se lo aggiudicava Zoccarato, il quale si ripeteva quattro km più avanti transitando per primo sul GPM omonimo. I tre di testa venivano ripresi dal gruppo poco prima del successivo GPM di Wadi Al Kabir sul quale il gruppo restava compatto. Sul primo GPM di Bousher Al Amerat si formava un nuovo terzetto in testa che comprendeva ancora Zoccarato, al quale si erano uniti Mauro Schmid (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Jonas Hvideberg (Team DSM). Zoccarato scollinava per primo. Le cose cambiavano nella seconda scalata di Bousher Al Amerat, quando Zoccarato perdeva le ruote di Schmid che restava da solo in testa alla corsa e scollinava in prima posizione. Lo svizzero veniva raggiunto da Kevin Vauquelin (Team Arkea Samsic) ad una ventina di km dall’arrivo. Ai meno 10 Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) scioglieva le riserve e andava a prendere Vauquelin, nel frattempo rimasto da solo in testa. L’italiano non ci pensava due volte ed accelerava decisamente, andando a compiere una mezza impresa visto che il vantaggio sul gruppo, seppur molto rimaneggiato, aumentava km dopo km. Masnada andava a vincere così con ben 1 minuto e 7 secondi di vantaggio su Schmid, che regolava il gruppetto dei battuti davanti a Vauquelin. In quarta posizione giungeva Rui Costa (UAE Team Emirates), mentre chiudeva la top five Kevin Vermaeke (Team DSM). Masnada ottiene così la prima vittoria del 2022 e si porta anche al comando della classifica generale, potendo vantare un vantaggio di 55 secondi su Charmig e di 59 secondi su Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert). Domani è in programma la quinta e penultima tappa del Tour of Oman. Sulla Green Mountain si deciderà il vincitore dell’edizione 2022. La durezza della salita è risaputa: sono quasi 6 km al 10.5% ma Masnada ha le qualità ed anche il vantaggio in classifica generale per tenere la prima posizione e vincere il Tour of Oman 2022.

Giuseppe Scarfone

Fausto Masnada vince a Mascate (foto: Getty Images)

Fausto Masnada vince a Mascate (foto: Getty Images)

TOUR OF PROVENCE, SPRINT VINCENTE DI COQUARD A MANOSQUE

febbraio 12, 2022 by Redazione  
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Bryan Coquard (Cofidis) ha vinto la seconda tappa del Tour of Provence sul breve strappo conclusivo battendo in maniera netta il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e un sorprendente Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che ha difeso la maglia di leader.

La seconda tappa del Tour of Provence presentava un percorso mosso di 181 chilometri da Arles a Manosque. Non era presente nessuna salita davvero impegnativa, ma il Col de l’Aire de Masco, salita di 6.5 chilometri al 4.8% ai -30, poteva creare un forcing in grado di mettere in difficoltà alcuni velocisti. Altro ostacolo potevano essere gli ultimi 1200 metri al 4.2% che non sembravano adattarsi in particolare alle doti di Elia Viviani (INEOS Grenadiers), mentre Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Bryan Coquard (Cofidis) potevano essere considerati i favoriti di giornata.

La prima notizia del giorno era la non partenza di Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), testato positivamente al covid-19 prima della partenza, a differenza di altre squadre nelle ultime settimane la INEOS Grenadiers ha deciso di correre regolarmente la frazione.
La fuga di giornata veniva caratterizzata da un gruppetto di 5 corridori comprendente Alexis Gougeard (B&B Hotels – KTM), Evaldas Šiškevičius (Go Sport – Roubaix Lille Métropole), Tony Hurel (St Michel – Auber93), Kevin Besson (Nice Métropole Côte d’Azur) e Paul Ourselin (TotalEnergies). Questi atleti raggiungevano un vantaggio massimo di 5 minuti ai -80 che andava progressivamente a diminuire fino all’ultimo GPM di giornata di Col de l’Aire de Masco, quando il forcing davanti faceva in modo che in vetta alla salita passasse Ourselin con Gougeard con un vantaggio di 30” su Besson e ancora un minuto sul gruppo selezionato a meno di 50 unità, Elia Viviani (INEOS Grenadiers) era tra i pochi corridori importanti ad aver perso contatto. Nella fase conclusiva era la Cofidis a prendere le redini della corsa con decisione, mentre Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) perdeva contatto in discesa. Al termine della discesa Gougeard riusciva ad avvantaggiarsi in testa e provava a resistere dal ritorno del gruppo mantenendo 50” ai -10. Erano poi Quick-Step Alpha Vinyl Team e Trek – Segafredo ad aumentare il ritmo dell’inseguimento con l’AG2R negli ultimi 5500 metri a prendere con decisione il compito di tirare il plotone per chiudere gli ultimi 30”. Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl Team) ai -2.5 tentava un attacco per sbaragliare le carte riuscendo a riprendere in poco tempo Gougeard, il gruppo riusciva però a restare compatto e Pierre-Luc Perichon (Cofidis) cercava di sfruttare un momento di calma ai -1500 metri per avvantaggiarsi, il compito di inseguirlo era spettato a Dries Devenyns (Quick-Step Alpha Vinyl Team) che terminava il suo lavoro a 350 metri dall’arrivo, non prima di aver chiuso l’attacco del francese. In quel momento era Pierre Latour (TotalEnergies) che provava a sfruttare un momento di indecisione partendo lunghissimo, lanciando però di fatto la volata a Coquard che abilissimo a prendergli la ruota era capace di fare una volata di potenza a tal punto che nessuno provava nemmeno a uscire dalla sua ruota. Per il corridore francese è il secondo sigillo stagionale battendo il suo connazionale Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e un sorprendente Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Grazie a questa volata Ganna è riuscito a difendere la maglia di leader per soli 2” su Alaphilippe.

Nella giornata conclusiva di domani ci sarà il gran finale sulla Montagne de Lure al termine di una tappa di 166 chilometri da Manosque con un percorso mosso fino agli ultimi 13.4 km completamente in salita con una pendenza media del 6.5% e le pendenze più importanti negli ultimi 5 chilometri. A questo punto potremmo assistere alla sorpresa di Ganna tentare per la prima volta in carriera di vincere una corsa a tappe con Alaphilippe, Van Wilder, Latour e Quintana come principali favoriti per quello che hanno dimostrato in questi giorni di corsa.

Carlo Toniatti.

Lesultanza di Bryan Coquard scortato da i due campioni del mondo in carica. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

L'esultanza di Bryan Coquard scortato da i due campioni del mondo in carica. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

VUELTA A MURCIA, COLPO DI COVI

febbraio 12, 2022 by Redazione  
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Alessandro Covi vince la Vuelta a Murcia 2022. Secondo il compagno Matteo Trentin, Matis Louvel chiude il podio

Corsa storicamente avvincente la classica “Costa Calida”, giunta quest’anno alla 42esima edizione. La fuga buona evade dopo circa 30 km ed è composta dal duo basco Asier Etxeberria e Xabier Azparren (Euskaltel-Euskadi). Il gruppo lascia fare, mandando i fuggitivi a 4 minuti di vantaggio. Sulla salita del Collado Bermejo però il ritmo davanti cala e da dietro si susseguono alcuni attacchi che contribuiscono ad avvicinare notevolmente il grosso del gruppo ai battistrada, che vengono poi ripresi nel tratto di falsopiano seguente lo scollinamento. A questo punto ci provano in quattro: Brandon Mcnulty (UAE Team Emirates), Nils Politt (BORA-Hansgrohe), Kobe Goossens (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic). Questi procedono spediti e si avvicinano alla salita de l’Alto de Cedadero con 1′ di margine sul plotone. A provarci dal gruppo è un Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan) in gran forma quest’oggi, riuscendo quasi a raggiungere l’ultimo rimasto del drappello al comando sfaldatosi in questa fase, lo statunitense McNulty. I crampi però ne bloccano i sogni di gloria proprio sul più bello, lasciando l’esito finale nei pedali del portacolori UAE Emirates al comando e del gruppetto inseguitore, che riesce nell’arduo tentativo di ricongiungimento ai -5.
La formazione emiratina però ha più assi nella manica oggi, e lancia in testa la coppia Matteo Trentin e Alessandro Covi: il primo citato è bravo a trainare e lanciare il secondo che può così giungere sul traguardo alzando le braccia al cielo. Non solo lavoro di gregariato per l’azzurro però, che riesce anche a tenere la seconda piazza sul rientro di Matis Louvel (Arkea – Samsic).

Lorenzo Alessandri

Alessandro Covi esulta davanti al compagno di squadra Trentin. Photo Credit: Tim de Waele/Getty Images

Alessandro Covi esulta davanti al compagno di squadra Trentin. Photo Credit: Tim de Waele/Getty Images

12-02-2022

febbraio 12, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

L’elvetico Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Sultan Qaboos University – Qurayyat, percorrendo 180 Km in 4h19′30″, alla media di 41.61 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e di 2″ il francese Élie Gesbert (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team), 4° a 4″. Charmig è il nuovo leader della classifica con 4″ su Hirt e 8″ su Gesbert. Miglior italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè), 10° a 17″

TOUR DE LA PROVENCE

Il francese Bryan Coquard (Cofidis) si è imposto nella seconda tappa, Arles – Manosque, percorrendo 180.6 Km in 4h19′42″, alla media di 41.725 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Ganna è ancora leader della classifica con 2″ su Alaphilippe e 14″ sul francese Pierre-Roger Latour (TotalEnergies)

VUELTA CICLISTA A LA REGIÓN DE MURCIA “COSTA CÁLIDA”

L’ìtaliano Alessandro Covi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa spagnola, Fortuna – Puerto de Cartagena, percorrendo 183.2 Km in 4h34′50″, alla media di 39.995 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e il francese Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic)

TOUR OF ANTALYA (Turchia)

Il danese Jacob Hindsgaul Madsen (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Aspendos – Termessos, percorrendo 110.6 Km in 2h43′26″, alla media di 40.6 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessandro Fedeli (Gazprom-RusVelo) e il lussemburghese Luc Wirtgen (Bingoal Pauwels Sauces WB). Hindsgaul Madsen è il nuovo leader della classifica con 4″ su Fedeli e 6″ su Wirtgen

VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino German Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima – San Juan Biker Motos) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Juana Koslay, percorrendo 164.9 Km in 3h47′31″, alla media di 43.487 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mauricio Quiroga (Coraza Hierros) e il colombiano Aldemar Reyes (Team Medellin-EPM). Nessun italiano in gara. Tivani è il nuovo leader della classifica con 11″ su Reyes e 14″ su Quiroga

C’E’ DEL CHARMIG A QURAYYAT. IL DANESE VINCE LA TERZA TAPPA E BALZA AL COMANDO DELLA CLASSIFICA GENERALE

febbraio 12, 2022 by Redazione  
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L’arrivo in salita della terza tappa del Tour of Oman è una rampa insidiosa con punte superiori al 10%. Anton Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) sfrutta le sue doti di finisseur ed ottiene la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Il giovane danese balza al comando della classifica generale e già domani dovrà difendersi da eventuali attacchi nella quarta tappa con diverse insidie altimetriche nel finale.

La terza tappa del Tour of Oman è la più lunga dell’edizione 2022 con i suoi 180 km. Si parte da Sultan Qaboos University e si arriva a Qurayyat. Oggi i pretendenti alla vittoria finale dovranno necessariamente uscire allo scoperto e uomini come Rui Costa (UAE Team Emirates) o Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) si faranno vedere sul già citato arrivo che si inerpica per 2.8 km al 6.5%. In particolare il portoghese ha già rosicchiato qualcosa in classifica generale prendendosi un paio di abbuoni nei traguardi volanti. Dopo la partenza iniziavano immediatamente i tentativi di fuga. In sei riuscivano così ad evadere del gruppo: Kevin Van Melsen (Team Intermarchè Wanty Gobert), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Louis Blouwe (Team Bingoal Pauwels), Peio Goikoetxea (Team Euskaltel Euskadi), Angel Fuentes (Team Burgos BH) ed Umberto Poli (Team Novo Nordisk). Sul primo GPM di Bousher Al Amerat posto al km 43era Goikoetxea a scollinare per primo. Lo spagnolo si ripeteva 13 km più tardi aggiudicandosi il traguardo volante di Al Amerat. Il gruppo inseguiva a 3 minuti di ritardo tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates. Poli si faceva riprendere dal gruppo a 60 km dall’arrivo. Goikoetxea vinceva anche il secondo sprint intermedio di Toll Gate posto al km 157.5. Il gruppo accelerava ulteriormente l’andatura a circa 20 km dall’arrivo e infine riprendeva la fuga a 12 km dall’arrivo. Il gruppo che si avvicinava a grandi passi verso la salita finale era formato da una cinquantina di unità. Nelle prime posizioni si facevano vedere gli uomini del Team Arkea Samsic. Gli scatti veri e propri iniziavano a poco più di 2 km dall’arrivo. Dal gruppo allungatissimo partiva con decisione Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert) a circa 500 metri dall’arrivo ma Anton Charming (Uno – X Pro Cycling Team) restava sulla scia del ciclista ceco e lo superava nelle ultime decine di metri, andando a cogliere la sua prima vittoria stagionale dopo già essersi messo in evidenza al Saudi Tour. Terzo a 2 secondi si piazzava Elie Gesbert (Team Arkea Samsic), mentre chiudevano la top five Fausto Masnada e Rui Costa, entrambi a 4 secondi di ritardo da Charmig. In classifica generale Charmig conduce ora su Hirt e Gesbert, rispettivamente a 4 ed a 8 secondi di ritardo dal danese. La classifica generale si allunga ma neanche tanto, visto che compresi in 17 secondi coesistono una decina di ciclisti. Domani è in programma la quarta tappa da Al Sifah all’Opera Royal House di Muscat. La tappa ha il suo clou nella seconda parte del percorso, quando si scaleranno i tre GPM di Al Jabal Street – anche se l’ultima delle tre ascese è categorizzata come traguardo volante – e sui quali si potrebbe decidere la vittoria parziale con vista sulla classifica generale, che potrebbe assestarsi ulteriormente.

Giuseppe Scarfone

Anthon Charmig vince al Al Qurayyat (foto: Getty Images)

Anthon Charmig vince al Al Qurayyat (foto: Getty Images)

11-02-2022

febbraio 11, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

Il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Naseem Park – Suhar Corniche, percorrendo 167.5 Km in 4h10′31″, alla media di 40.117 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco) e il belga Amaury Capiot (Team Arkéa-Samsic). Miglior italiano Luca Colnaghi (Bardiani CSF Faizanè), 13°. Cavendish è il nuovo leader della classifica con 9″ su Groves e sul colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 14° a 19″

TOUR DE LA PROVENCE

L’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, Istres – Les Saintes-Maries-de-la-Mer, percorrendo 151.8 Km in 3h17′58″, alla media di 46.008 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Sep Vanmarcke (Israel-Premier Tech) e il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team). L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 4″ su Alaphilippe e 10″ sul francese Pierre-Roger Latour (TotalEnergies)

TOUR OF ANTALYA (Turchia)

Il serbo Dušan Rajović (Team Corratec) si è imposto nella seconda tappa, Kemer – Antalya, percorrendo 180.3 Km in 4h35′10″, alla media di 39.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Matthew Gibson (WiV SunGod) e l’italiano Filippo Tagliani (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Rajović è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo) e 4″ su Gibson

VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino Laureano Rosas (Electro 3-Gremios) por el Deporte si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di El Durazno, percorrendo 12.7 Km in 15′31″, alla media di 49.108 Km/h. Ha preceduto di 4″ i connazionali Juan Pablo Dotti (SEP San Juan) e Agustin Del Negro (SAT). Nessun italiano in gara. Rosas è il nuovo leader della classifica con 4″ su Dotti e 11″ su Del Negro

LA PROVENZA È SEMPRE PIÙ AZZURRA, VIVIANI VINCE A LES SAINTES-MARIES-DE-LA-MER

febbraio 11, 2022 by Redazione  
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Il velocista italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers) ha trovato il primo successo stagionale in maglia INEOS vincendo in volata contro Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) al termine di una corsa decisa dal vento. I ventagli che hanno rotto la corsa nella fase centrale hanno escluso dalla contesa i principali avversari di Viviani che ha poi avuto vita facile nel finale. Il vincitore uscente Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) ha dovuto alzare bandiera bianca perdendo dieci minuti a seguito dei ventagli. Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) ha mantenuto la leadership della corsa.

La prima frazione del Tour of Provence presentava un percorso pianeggiante da Istres a Les Saintes-Maries-de-la-Mer di 152 chilometri che sulla carta favoriva Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Bryan Coquard (Cofidis). Le previsioni meteo prevedevano però forte vento, il quale poteva provocare condizioni adatte ai ventagli.

La fuga si sviluppava subito nelle prime fasi di corsa con Pierre Rolland (B&B Hotels – KTM), Viktor Verschaeve (Lotto Soudal), Stephane Rossetto (St Michel – Auber93), Tom Mainguenaud (Go Sport – Roubaix Lille Métropole), Tristan Delacroix e Jean Goubert (Nice Métropole Côte d’Azur).
Il vantaggio massimo di questo sestetto raggiungeva i 3 minuti e 20 secondi con un gruppo che accelerava improvvisamente per sfruttare il forte vento della Provenza. Il primo ventaglio si andava a creare appena 40 chilometri dopo la partenza con Pierre Latour (TotalEnergies) sfortunato a forare poco prima, anche Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) veniva segnalato tra gli atleti attardati. Questi atleti riuscivano però a rientrare in testa prima che si creasse un nuovo ventaglio ai -85, il quale veniva ulteriormente amplificato da una caduta avvenuta intorno alla quarantesima posizione del gruppo che permetteva quindi a un gruppo ridotto di avvantaggiarsi comprendente la maggior parte degli uomini più importanti con l’eccezione di Demare, Coquard, Philippe Gilbert (Lotto Soudal), Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team) e Ethan Hayter (INEOS-Grenadiers). Questo gruppo di 22 componenti andava a tale velocità da riuscire a chiudere sui fuggitivi nel giro di meno di dieci chilometri un distacco di 2’, andando così a creare un gruppo di testa di 28 atleti. Durante queste azioni venivano segnalati i ritiri di Patrick Bevin (Israel – Premier Tech) e Gorka Izagirre (Movistar Team). Il vantaggio andava a consolidarsi intorno agli 80 secondi, mentre i corridori passavano sotto l’arrivo all’interno del circuito finale dove Alaphilippe sprintava per prendere degli abbuoni, il fuoriclasse francese andava a vincere anche la seconda volata, mentre il gruppo inseguitore finiva oltre ai due minuti di ritardo, andando a sprofondare negli ultimi 20 chilometri. Ai -8 era Maciej Bodnar (TotalEnergies) a provare un attacco a sorpresa con Alaphilippe che tentava in solitaria di chiudere sul passista polacco, ma la INEOS-Grenadiers rispondeva prontamente chiudendo prima su Alaphilippe e quindi su Bodnar soltanto a 1400 metri dalla conclusione con Ganna scatenato che per chiudere mandava in crisi Richard Carapaz creando una frazione nel gruppo chiusa da Mads Wurtz Schmidt (Israel – Premier Tech). Era poi Luke Rowe (INEOS-Grenadiers) a occuparsi di tirare la volata fino agli ultimi 200 metri, quando Elia Viviani lanciava la sua volata battendo in maniera agevole Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech) e Alaphilippe. Ganna arrivava al traguardo con 3” di ritardo, mentre Carapaz doveva cedere 16”. Intorno ai 10 minuti di ritardo invece per tutti gli atleti rimasti coinvolti nel ventaglio al termine di una tappa corsa ad una velocità assurda.

Nonostante il buco accusato nel finale, Ganna mantiene la leadership in classifica per 4” su Alaphilippe, 10” su Latour, 12” su Battistella e 17” su Van Wilder. Gli altri corridori ancora in lista per la classifica generale sono principalmente Quintana a 28”, Paret-Peintre a 35” e Carapaz a 51”.

Nella frazione di domani di 181 chilometri da Arles a Manosque i corridori affronteranno alcune salite che potrebbero creare un minimo di movimento in gruppo, ma il Col de l’Aire del Masco, 6.5 chilometri al 4.8%, a 30 chilometri della conclusione non dovrebbe creare troppi problemi ai velocisti che potrebbero soffrire maggiormente il finale che tira nell’ultimo chilometro al 4%. Per la INEOS-Grenadiers ci saranno chance di raggiungere un altro successo con Viviani o Hayter nel caso fosse troppo complicato il finale.

Carlo Toniatti.

Successo di Elia Viviani nella prima tappa del Tour of Provence. (Foto Getty Images)

Successo di Elia Viviani nella prima tappa del Tour of Provence. (Foto Getty Images)

UN CAVENDISH DA INCORNICIARE A SUHAR CORNICHE. MARK SI PRENDE TAPPA E MAGLIA

febbraio 11, 2022 by Redazione  
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Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) vince in volata la seconda tappa del Tour of Oman e balza al comando in classifica generale. Domani le cose iniziano a farsi sul serio con l’arrivo in salita di Qurayyat e la prevista entrata in scena degli uomini di classifica.

La seconda tappa del Tour of Oman 2022 è certamente la più facile dal punto di vista altimetrico non avendo neanche un GPM. La strada è totalmente piatta da Naseem Park a Surah Corniche ed i velocisti pregustano la seconda volata dopo quella della prima tappa vinta da Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Si corre da ovest ad est sulla costa del Mar Arabico ed il vento potrebbe incidere sull’andamento della tappa. Dopo la partenza ed una caduta senza conseguenze di Jan Dunnewind (Team Novo Nordisk), protagonista della fuga di ieri, iniziavano gli attacchi per portare via la fuga di giornata. In due riuscivano a evadere dal gruppo. Erano lo spagnolo Antonio Angulo (Team Euskaltel Euskadi) e l’irlandese Stephen Clancy (Team Novo Nordisk). La coppia in testa raggiungeva un vantaggio massimo di 3 minuti e 40 secondi. Angulo si aggiudicava il primo traguardo volante di Al Hadib posto al km 61. Tanto per cambiare era il Team Quick Step Alpha Vinyl a tirare il gruppo inseguitore. Cavendish voleva rifarsi dal secondo posto di ieri. A 45 km dall’arrivo il vantaggio della coppia di testa era sceso a 1 minuto e 40 secondi. Angulo vinceva il secondo traguardo volante di Saham posto al km 135.5 e poco dopo il gruppo riprendeva i fuggitivi. La volata questa volta premiava Mark Cavendish che aveva la meglio su Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco) ed Amaury Capiot (Team Arkea Samsic). Soltanto quarto Gaviria, mentre chiudeva la top five Tom Devriendt (Team Intermarchè Wanty Gobert). Cavendish, alla prima vittoria stagionale, balza al comando in classifica generale davanti a Gaviria e Groves, distanti entrambi 9 secondi dal britannico. Domani è in programma la terza tappa dalla Sultan Qaboos University a Qurayyat. Con il percorso mosso, che presenta due GPM di cui l’ultimo in corrispondenza dell’arrivo, entreranno di scena gli uomini di classifica e la lotta potrebbe essere ancora tra Quick Step e UAE Team Emirates, visto che i loro capitani designati per la classifica generale, Fausto Masnada e Rui Costa, sembrano sulla carta quelli che hanno le possibilità maggiori per ambire alla vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

Mark Cavendish vince a Suhar Corniche (foto: Getty Images)

Mark Cavendish vince a Suhar Corniche (foto: Getty Images)

TOUR OF PROVENCE, PROLOGO VINCENTE PER FILIPPO GANNA

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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Il campione del mondo Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) ha vinto il prologo d’apertura del Tour of Provence con una performance dominante sul compagno di squadra Ethan Hayter e sullo svedese Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ), ottima prova anche per Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), quarto. Ganna ha quindi anche conquistato la prima maglia di leader della corsa.

La settima edizione del Tour of Provence presenta un percorso in linea con le precedenti edizioni aperto da un prologo e seguito da due frazioni adatte alle ruote veloci con un gran finale sulla impegnativa salita di Montagne de Lure.
La startlist della competizione presenta alcune star di livello internazionale quali Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Richard Carapaz, Elia Viviani, Filippo Ganna e Ethan Hayter (INEOS Grenadiers), Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic), Arnaud Démare (Groupama – FDJ), Philippe Gilbert (Lotto Soudal) e Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech). Altri corridori interessanti in gara sono Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team), Bryan Coquard (Cofidis), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroen Team), Pierre Latour (TotalEnergies), Pierre Rolland (B&B Hotels – KTM) e il giovane Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl Team).

Nella prima giornata di corsa andava quindi in scena il crono prologo di 7 chilometri nella cittadina di Berre-l’Étang con un percorso piatto dove il favorito numero uno era sicuramente Ganna, recentemente vincente all’Etoile de Bessèges – Tour du Gard, sempre in una prova a cronometro.
Il secondo partente di giornata era sicuramente uno dei nomi più interessanti, Patrick Bevin (Israel – Premier Tech) che arrivava al traguardo marcando il tempo di 8:24. Il suo tempo non resisteva molto, con l’arrivo di Battistella che abbassava il tempo a 8:19. L’atleta svedese Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ) era in grado di migliorare ulteriormente il tempo in 8:17, restando al comando fino quasi al termine della gara, quando Hayter riusciva a far fermare il cronometro in 8:16. Un tempo sicuramente importante, ma l’arrivo di Ganna faceva cambiare fortemente le carte in tavola con un mostruoso 8:04, seguito da Alaphilippe che faceva segnare il settimo posto a 17” dall’italiano che andava così a vincere il prologo. Tra gli uomini di classifica da segnalare i tempi di Latour (5° a 15”), Van Wilder (10° a 20”), Gorka Izagirre (36° a 30”), Quintana (37° a 31”), Carapaz (53° a 38”), Paret-Peintre (56° a 40”) e Sosa (94° a 1’04”).

Domani è prevista la prima frazione da Istres a Les Saintes-Maries-de-la-Mer di 152 chilometri pressoché totalmente pianeggianti, attenzione però al vento che è previsto essere molto forte (intorno ai 50km/h), nel finale un circuito su strade strette e spesso aperte che potrebbero favorire i ventagli, anche se spesso la direzione del vento potrebbe essere poco favorevole, non ci resta che attendere domani per scoprirlo, in caso di volata saranno Viviani, Demare e Coquard i favoriti.

Carlo Toniatti.

Filippo Ganna sfoggia la sua maglia con liride nel prologo vincente di oggi. (Foto RobertoBettini/SprintCyclingAgency)

Filippo Ganna sfoggia la sua maglia con l'iride nel prologo vincente di oggi. (Foto RobertoBettini/SprintCyclingAgency)

10-02-2022

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

Il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, Al Rustaq Fort – Oman Convention and Exhibition Centre, percorrendo 138 Km in 3h17′04″, alla media di 42.016 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 9°. Gaviria è il primo leader della classifica con 2″ su Cavendish e 4″ sullo spagnolo Peio Goikoetxea (Euskaltel – Euskadi). Miglior italiano Peron, 11° a 10″

TOUR DE LA PROVENCE

L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Berre-l’Étang, percorrendo 7.1 Km in 08′04″, alla media di 52.81 Km/h. Ha preceduto di 12″ il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e di 13″ lo svede Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ). Ganna è il primo leader della classifica con 12″ su Hayter e 13″ su Ludvigsson

TOUR OF ANTALYA (Turchia)

L’italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo) si è imposto nella prima tappa, Side – Antalya, percorrendo 142.4 Km in 3h24′26″, alla media di 41.794 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) e l’estone Karl Patrick Lauk (Bingoal Pauwels Sauces WB). Malucelli è il primo leader della classifica con 4″ su Mareczko e 6″ su Lauk.

VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino German Nicolás Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima) si è imposto nella seconda tappa, circuito di La Toma, percorrendo 185.6 Km in 4h27′57″, alla media di 41.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Gerardo Matías Tivani (Agrupación Virgen de Fatima) e Mauricio Quiroga (Coraza Hierros). Nessun italiano in gara. Quiroga è ancora leader della classifica con 4″ su German Nicolás Tivani e 8″ sul connazionale Facundo Crisafulli (SAT)

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