LA PROVENZA È SEMPRE PIÙ AZZURRA, VIVIANI VINCE A LES SAINTES-MARIES-DE-LA-MER

febbraio 11, 2022
Categoria: News

Il velocista italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers) ha trovato il primo successo stagionale in maglia INEOS vincendo in volata contro Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) al termine di una corsa decisa dal vento. I ventagli che hanno rotto la corsa nella fase centrale hanno escluso dalla contesa i principali avversari di Viviani che ha poi avuto vita facile nel finale. Il vincitore uscente Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) ha dovuto alzare bandiera bianca perdendo dieci minuti a seguito dei ventagli. Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) ha mantenuto la leadership della corsa.

La prima frazione del Tour of Provence presentava un percorso pianeggiante da Istres a Les Saintes-Maries-de-la-Mer di 152 chilometri che sulla carta favoriva Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Bryan Coquard (Cofidis). Le previsioni meteo prevedevano però forte vento, il quale poteva provocare condizioni adatte ai ventagli.

La fuga si sviluppava subito nelle prime fasi di corsa con Pierre Rolland (B&B Hotels – KTM), Viktor Verschaeve (Lotto Soudal), Stephane Rossetto (St Michel – Auber93), Tom Mainguenaud (Go Sport – Roubaix Lille Métropole), Tristan Delacroix e Jean Goubert (Nice Métropole Côte d’Azur).
Il vantaggio massimo di questo sestetto raggiungeva i 3 minuti e 20 secondi con un gruppo che accelerava improvvisamente per sfruttare il forte vento della Provenza. Il primo ventaglio si andava a creare appena 40 chilometri dopo la partenza con Pierre Latour (TotalEnergies) sfortunato a forare poco prima, anche Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) veniva segnalato tra gli atleti attardati. Questi atleti riuscivano però a rientrare in testa prima che si creasse un nuovo ventaglio ai -85, il quale veniva ulteriormente amplificato da una caduta avvenuta intorno alla quarantesima posizione del gruppo che permetteva quindi a un gruppo ridotto di avvantaggiarsi comprendente la maggior parte degli uomini più importanti con l’eccezione di Demare, Coquard, Philippe Gilbert (Lotto Soudal), Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team) e Ethan Hayter (INEOS-Grenadiers). Questo gruppo di 22 componenti andava a tale velocità da riuscire a chiudere sui fuggitivi nel giro di meno di dieci chilometri un distacco di 2’, andando così a creare un gruppo di testa di 28 atleti. Durante queste azioni venivano segnalati i ritiri di Patrick Bevin (Israel – Premier Tech) e Gorka Izagirre (Movistar Team). Il vantaggio andava a consolidarsi intorno agli 80 secondi, mentre i corridori passavano sotto l’arrivo all’interno del circuito finale dove Alaphilippe sprintava per prendere degli abbuoni, il fuoriclasse francese andava a vincere anche la seconda volata, mentre il gruppo inseguitore finiva oltre ai due minuti di ritardo, andando a sprofondare negli ultimi 20 chilometri. Ai -8 era Maciej Bodnar (TotalEnergies) a provare un attacco a sorpresa con Alaphilippe che tentava in solitaria di chiudere sul passista polacco, ma la INEOS-Grenadiers rispondeva prontamente chiudendo prima su Alaphilippe e quindi su Bodnar soltanto a 1400 metri dalla conclusione con Ganna scatenato che per chiudere mandava in crisi Richard Carapaz creando una frazione nel gruppo chiusa da Mads Wurtz Schmidt (Israel – Premier Tech). Era poi Luke Rowe (INEOS-Grenadiers) a occuparsi di tirare la volata fino agli ultimi 200 metri, quando Elia Viviani lanciava la sua volata battendo in maniera agevole Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech) e Alaphilippe. Ganna arrivava al traguardo con 3” di ritardo, mentre Carapaz doveva cedere 16”. Intorno ai 10 minuti di ritardo invece per tutti gli atleti rimasti coinvolti nel ventaglio al termine di una tappa corsa ad una velocità assurda.

Nonostante il buco accusato nel finale, Ganna mantiene la leadership in classifica per 4” su Alaphilippe, 10” su Latour, 12” su Battistella e 17” su Van Wilder. Gli altri corridori ancora in lista per la classifica generale sono principalmente Quintana a 28”, Paret-Peintre a 35” e Carapaz a 51”.

Nella frazione di domani di 181 chilometri da Arles a Manosque i corridori affronteranno alcune salite che potrebbero creare un minimo di movimento in gruppo, ma il Col de l’Aire del Masco, 6.5 chilometri al 4.8%, a 30 chilometri della conclusione non dovrebbe creare troppi problemi ai velocisti che potrebbero soffrire maggiormente il finale che tira nell’ultimo chilometro al 4%. Per la INEOS-Grenadiers ci saranno chance di raggiungere un altro successo con Viviani o Hayter nel caso fosse troppo complicato il finale.

Carlo Toniatti.

Successo di Elia Viviani nella prima tappa del Tour of Provence. (Foto Getty Images)

Successo di Elia Viviani nella prima tappa del Tour of Provence. (Foto Getty Images)

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