VUELTA, GIOIA PELLIZZARI SULL’ALTO DEL MORREDERO
Il marchigiano, leader della classifica giovani e quinto in generale, conquista la prima vittoria della carriera da professionista con un assolo nei chilometri finali della 17° tappa (O Barco de Valdeorras – Alto del Morredero, 143.2 km). Seconda posizione per Tom Pidcock e terzo Jai Hindley, che soffia l’abbuono al leader assoluto Jonas Vingegaard. Il fortissimo vento aveva fatto temere la cancellazione della salita finale, ma alla fine si è risolto con il primo successo italiano in questa Vuelta. Domani c’è la cronometro di Valladolid, dove Filippo Ganna è tra i favoriti d’obbligo.
L’Italia trova il suo uomo per i Grandi Giri: è Giulio Pellizzari, 21enne nato a San Severino Marche e originario di Camerino (Macerata), che sull’Alto del Morredero ha ottenuto la sua prima vittoria da professionista. Il corridore della Red Bull – Bora – Hansgrohe è stato protagonista di un assolo nei chilometri conclusivi (salita finale di 8.8 km al 9.7% e punte di pendenza oltre il 15%) e, grazie alla protezione tattica da parte del suo capitano Jai Hindley, è riuscito a gestire il suo vantaggio sul gruppetto della Maglia Rossa Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike).
Dodici corridori hanno contribuito alla fuga di giornata, inclusi Harold Tejada (XDS Astana Team) e Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious). I battistrada resistono fino all’attacco della salita finale, l’ultimo a desistere è stato Sergio Samitier (Cofidis). Tra i big cedono Felix Gall (Decathlon – AG2R La Mondiale) e l’ex leader Torsten Træen (Bahrain – Victorious), mentre Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG) non riesce a rispondere in prima persona agli scatti, ma il portoghese torna salendo col suo passo. L’azione decisiva (al secondo tentativo) di Pellizzari è ai -4 dall’arrivo, quando si allarga sulla destra e scatta. Se prima lo avevano rincorso i diretti avversari Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech) e Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), ora grazie alla protezione di Hindley non ha avuto alcuna risposta dal resto del gruppetto e si invola sulla vetta della “Montagna Nera” (colpita da un vasto incendio nelle scorse settimane) trovando la prima vittoria della carriera.
Pidcock scatta a 200 metri dall’arrivo e giunge a 16” da Pellizzari, seguito da Hindley e Vingegaard, che mantiene la leadership assoluta con 50” su Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG) e 2′28” su Pidcock. La quinta piazza di Pellizzari è sempre più forte, ma domani la cronometro individuale di 27 km a Valladolid può di nuovo cambiare tutto: Ganna può regalare la seconda gioia di fila per i colori italiani, ma occhio alla lotta tra Vingegaard e Almeida, avversari incomodi per la vittoria di tappa e in sfida per la prima posizione in classifica di questa Vuelta 2025.
Andrea Giorgini

Giulio Pellizzari si impone sull'aspra ascesa del Morredero (foto Tim de Waele/Getty Images)
10-09-2025
settembre 10, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
L’italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella diciassettima tappa, O Barco de Valdeorras – Alto de El Morredero, percorrendo 143.2 Km in 3h37′00″, alla media di 39.594 Km/h. Ha preceduto di 16″ il britannico Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e di 18″ l’australiano Jai Hindley (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Andrea Bagioli (Lidl – Trek), 12° a 2′48″. Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è ancora in maglia rossa con 50″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG) e 2′28″ su Pidcock. Miglior italiano Pellizzari, 5° a 3′51″
GIRO DELLA TOSCANA – MEMORIAL ALFREDO MARTINI
Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Pontedera, percorrendo 189.4 Km in 4h25′38″, alla media di 42.781 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e il belga Steff Cras (Team TotalEnergies). Miglior italiano Alessandro Pinarello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 4° a 18″
TURUL ROMANIEI
Il tedesco Maximilian Schmidbauer (WSA KTM Graz) si è imposto nella prima tappa, Craiova – Râmnicu Vâlcea, percorrendo 175 Km in 3h44′48″, alla media di 46.708 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Seth Dunwoody (Bahrain Victorious Development Team) e il polacco Tobiasz Pawlak (Voster ATS Team). Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 5°. Schmidbauer è il primo leader della classifica con 4″ su Dunwoody e 6″ su Pawlak. Miglior italiano Konychev, 6° a 10″
GRAND PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)
Il mauriziano Alexandre Mayer (nazionale mauriziana) si è imposto nella prima tappa, Akono – Lolodorf, percorrendo 101.2 Km in 2h13′37″, alla media di 45.443 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Dávid Kaško (Dukla Banska Bystrica) e di 3′02″ l’olandese Frank Stijger (Global Cycling Team). Nessun italiano in gara. Mayer è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Kaško e 3′02″ su Stijger
TOUR OF SALALAH (Oman)
L’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Dahariz Beach – Wadi Darbat, percorrendo 120.3 Km in 3h03′37″, alla media di 39.31 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Shoma Kazama (Shimano Racing) e il danese Mathias Bregnhøj (Terengganu Cycling Team). Nessun italiano in gara. L’olandese Adne van Engelen (Terengganu Cycling Team) si impone in classifica con 1′06″ su Jasim Al-Ali e 1′25″ su Bregnhøj
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il colombiano Camilo Andres Gomez (GW Erco Shimano) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Valera, percorrendo 126 Km in 3h05′42″, alla media di 40.711 Km/h. Ha preceduto di 7″ il venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo – MPP Comercio) e il connazionale Juan Carlos Lopez (GW Erco Shimano). Nessun italiano in gara. Mora è ancora leader della classifica con 42″ su Lopez e 52″ sul connazionale Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo – MPP Comercio)
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
La seconda tappa, Saint-Rambert-d’Albon – Saint-Donat-sur-l’Herbasse (113.7 Km) è stata annullata a causa di un sciopero delle forze dell’ordine locali. La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) rimane leader della classifica con lo stesso tempo dell’italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL) e 4″ sull’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime).
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): O BARCO DE VALDEORRAS – ALTO DE EL MORREDERO
settembre 10, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti, Copertina
Si torna in alta montagna per la penultima volta in questa edizione del Giro di Spagna. I nove chilometri dell’ascesa verso la stazione di sport invernali del Morredero presentano pendenze midiciali, sui quali i primi della classifica si sfideranno a viso aperto
La Vuelta si appresta a tornare in quota per la penultima tappa d’alta montagna prevista in questa edizione e gli organizzatori ringraziano per la decisione degli organizzatori di modificare il finale. Quando il percorso della Vuelta era stato svelato il 19 dicembre dello scorso anno la 17a tappa prevedeva l’arrivo alla stazione di sport invernali del Morredero salendo dal versante tradizionale, 18.2 Km al 6.3% e una andamento altalenante delle pendenze, versante salendo dal quale nei due precedenti arrivi della Vuelta si era imposti scalatori di razza come gli spagnoli Alejandro Valverde (2006) e Roberto Heras (1997), il corridore che vanta con Primoz Roglic il primato di edizioni della Vuelta vinte, 4 a testa. In sede di soprallugo agli uomini di Unipublic è stata mostrata anche un’altra strada d’accesso, ben più diretta, e dopo averla esaminata s’è deciso di cambiare il tratto conclusivo della tappa, che ora sarà ancor più adatto ai “grimpeur”. Con questa modifica la lunghezza dell’ascesa finale è stata ridotta di quasi un terzo, ma i corridori si troveranno a fare i conti con pendenze in doppia cifra che faranno molto male, seppur non estreme come quelle dell’Angliru. In concreto quando all’arrivo mancheranno poco meno di 9 Km la strada – che fin lì avrà proposto ascese non particolarmente accentuate – prenderà quota con decisione, proponendo da lì all’arrivo un’inclinazione media del 9.5%. I tratti più micidiali si affronteranno per primi perchè da questo lato il Morredero debutta con un segmento di 5 Km all’11.5%, nel corso del quale si toccherà un picco massimo del 16%. Al confronto più “pedalabile” si prensenta la parte conclusiva della salita, ma si tratta pur sempre di una pendenza media del 7.5% che potrebbe rendere un inferno i conclusivi 4 Km, se non si avranno digerite le tremende inclinazioni del tratto precedente.

La scollinamento della salita del Morredero e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.komoot.com)
METEO VUELTA
O Barco de Valdeorras: pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento moderato da SO (10-38 Km/h), umidità al 86%
Vega de Espinadera (Km 51.9): pioggia debole (0.6 mm), 18°C, vento moderato da SO (13-34 Km/h), umidità al 86%
Almazcara (Sprint – Km 100): pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da O (17-45 Km/h), umidità al 70%
Peñalba de Santiago (inizio salita – Km 136.3): pioggia debole (0.7 mm), 17°C, vento forte da O (18-56 Km/h), umidità al 84%
Alto de El Morredero : previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.40: partenza da O Barco de Valdeorras
14.30: inizio diretta su Eurosport
15.25-15.40: GPM del Paso de las Traviesas
15.50-16.10: GPM dell’Alto da Groba
16.00-16.15: traguardo volante di Almazcara (con abbuoni)
16.45-17.10: inizio salita finale
17.00-17.25: arrivo sull’Alto de El Morredero
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80775
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vuelta prigioniera dei pro-Pal: non solo tappe devastate. E Vingegaard resta in mezzo alla strada..
Gazzetta dello Sport
Danimarca
Demonstration forpurrer endnu en Vuelta-afslutning (La manifestazione sventa un altro arrivo alla Vuelta)
Jyllands-Posten
Spagna
Bernal bate a Landa en otro final recortado por las protestas – Las protestas pro-Palestina siembran el caos en La Vuelta (Bernal batte Landa in un altro finale accorciata dalle proteste – Le proteste filo-palestinesi seminano il caos a La Vuelta)
AS
Portogallo
Egan Bernal vence 16.ª etapa da Vuelta encurtada devido a protestos anti-Israel (Egan Bernal vince la 16a tappa della Vuelta accorciata dalle proteste anti-israeliane)
Público
Regno Unito
Bernal wins stage 16 curtailed by pro-Palestinian protesters (Bernal vince la tappa 16 interrotta dai manifestanti filo-palestinesi)
The Guardian
Francia
L’étape raccourcie en raison de manifestations, Bernal vainqueur (Tappa accorciata per proteste, vince Bernal)
L’Équipe
Belgio
Finish in Vuelta verlegd na nieuwe pro-Palestijnse betoging, Egan Bernal spurt in volle chaos sneller dan Landa (L’arrivo della Vuelta è stato posticipato dopo una nuova manifestazione pro-palestinese, Egan Bernal è più veloce di Landa nel caos)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Vuelta-rit weer verstoord door pro-Palestijnse protesten: Bernal boekt eerste internationale zege sinds horrorcrash (Tappa della Vuelta nuovamente interrotta dalle proteste pro-palestinesi: Bernal conquista la prima vittoria internazionale dopo il terribile incidente)
De Telegraaf
Germania
Nach erneuten Protesten: Bernal gewinnt verkürzte 16. Etappe (Dopo le proteste: Bernal vince la 16a tappa accorciata)
Kicker
USA
Organizers cut short another Spanish Vuelta stage because of pro-Palestinian protests (Gli organizzatori hanno interrotto un’altra tappa della Vuelta spagnola a causa delle proteste pro-palestinesi)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal volvió a ganar una etapa en la historia de su carrera 4 años, 3 meses y 3 días después de su último triunfo parcial (Egan Bernal ha vinto un’altra tappa della sua carriera, 4 anni, 3 mesi e 3 giorni dopo la sua ultima vittoria di tappa)
El Tiempo
Australia
Bernal in front as Vuelta protesters force early finish (Bernal in testa mentre i manifestanti della Vuelta costringono a concludere anticipatamente la corsa)
The West Australian
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa
1° Luca Van Boven
2° Huub Artz s.t.
3° Brandon Smith Rivera s.t.
4° Anders Foldager s.t.
5° Lars Craps s.t.
Miglior italiano Lorenzo Fortunato, 10°
Classifica generale
1° Oscar Riesebeek
2° Stanisław Aniołkowski a 12′12″
3° Patrick Eddy a 12′23″
4° Elia Viviani a 23′08″
5° Daan Hoole a 23′15″
BERNAL TORNA AL SUCCESSO, MA LA POLITICA SI INTROMETTE UN’ALTRA VOLTA
Egan Bernal torna finalmente al successo in una corsa importante: lui e lo spagnolo Mikel Landa entrano in una fuga di 17 corridori che si sfalda sulle ultime salite e alla fine rimangono soli a giocarsi la vittoria di tappa. Che, tuttavia, sempre per le proteste a favore della Palestina, viene fermata prima del conclusivo arrivo in salita, dove forse avremmo visto attacchi importanti da parte degli uomini di classifica. La Vuelta sembra sempre più condizionata dalle proteste e dai blocchi stradali, e non dalla forma dei corridori.
Dopo il secondo giorno di riposo la 90esima edizione della Vuelta a España inizia la settimana conclusiva con una tappa movimentata che presenta l’ennesimo arrivo in salita, per quanto meno impegnativo della media: è infatti lungo 8.3 km con pendenza del 5.2% e traguardo a Castro di Herville, una zona montagnosa della Galizia nei pressi del confine portoghese, dove la tappa arriva dopo 168 chilometri e altri 3 GPM (l’arrivo è di 2° categoria): l’Alto de San Antoñino (3a categoria, 8.9 km al 4.1%) dopo 83 chilometri, l’Alto da Groba (1a catagoria, 11.4 km al 5.4%) dopo 110 Km e l’Alto de Prado (2a categoriam 3.2 km al 8.9%) dopo 144 Km. Le pendenze non proibitive dell’arrivo fanno presagire che tutti i migliori siano destinati ad arrivare insieme, come quasi sempre è accaduto nei giorni scorsi, a volte preceduti da qualche reduce della consueta fuga di giornata. La seconda metà della tappa, però, è un continuo succedersi di salite (anche non GPM) e discese, non si può escludere che qualcuno dei candidati al podio, magari sentendosi molto in forma dopo il giorno di riposo, provi a rovesciare la situazione in suo favore. Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è sempre in maglia rossa ed è seguito a 48 secondi dal portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG), l’altro grande favorito della corsa; terzo è al momento il sorprendente inglese Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), a 2 minuti e 38 secondi, venuto qui, lui che è uno specialista delle corse di un giorno, per puntare alla classifica nonostante non sia mai entrato prima d’ora nella top 10 di un Grande Giro. Comanda la classifica a punti l’altro danese Mads Pedersen (Lidl – Trek), quest’anno già vincitore al Giro della stessa classifica; primo in quella degli scalatori, con anche due tappe al suo attivo, è l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG). Primo dei giovani è il nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), sesto in classifica generale e tra le sorprese di questa Vuelta.
Si parte alle 13.15 circa con tempo coperto e una temperatura che raggiunge a stento i 20 gradi; ancora una volta questa Vuelta si conferma anomala dal punto di vista meteorologico e c’è solo da sperare che non piova nella seconda metà della tappa, piena di salite ma anche di discese insidiose. Forse preoccupati dal possibile maltempo i corridori non sembrano avere molta voglia di mettersi in luce e i timidi tentativi di far partire una fuga si esauriscono nel giro di poche centinaia di metri. È solo al cinquantesimo chilometro, con l’avvicinarsi delle salite, che parte una fuga importante composta da ben 17 corridori, fra i quali il più titolato è il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers), partito con molte ambizioni ma calato col passare delle tappe; tuttavia già ieri Bernal era riuscito, grazie alla sua presenza in una vera e propria “fuga bidone”, a recuperare ben 13 minuti e a riguadagnare la 14esima posizione in classifica generale. Forse la sua speranza è di rientrare almeno nei primi 10, ovviamente se la fuga dovesse andare in porto. Tra i fuggitivi spiccano anche i nomi degli spagnoli Mikel Landa (Soudal Quick-Step), altra grande delusione di questa corsa, e Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG), vincitore di una tappa pochi giorni fa. I fuggitivi portano ben presto il loro vantaggio a 4 minuti e oltre e superano compatti il primo GPM, l’Alto de San Antoñino, dove a passare per primo è il tedesco Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), un buon passista che quest’anno ha vinto al Giro la tappa di Cesano Maderno. All’inizio del secondo GPM, l’Alto da Groba, il distacco del gruppo sfiora ormai i 5 minuti, con Bernal che vede da vicino la top 10. Proprio Bernal, insieme a Landa, si avvantaggia sugli altri fuggitivi nell’ultimo tratto della salita, anche se a passare primo in cima è il corridore spagnolo; il gruppo transita a circa 6 minuti mentre l’incubo dei corridori si concretizza perchè inizia a piovere. Il brutto tempo rende il percorso ancora più difficile di quanto già non sia a causa dei continui saliscendi e il gruppo dei fuggitivi non riesce a riunirsi dopo il GPM; anzi, molti di loro iniziano a cedere. In testa rimangono Landa, Bernal, Denz e pochi altri, col tedesco che vince il traguardo volante posto nel paese di Couso, a circa 31 chilometri dalla conclusione. Col gruppo a quasi 8 minuti Bernal è ormai 11esimo, sia pure virtualmente, in classifica generale, e non gli resta che un minuto abbondante da recuperare per sopravanzare al decimo posto l’ex maglia rossa Torstein Træen (Bahrain – Victorious). Inizia così il terzo GPM, il breve ma durissimo Alto de Prado, che presenta tratti al 17%, e dove è ancora Landa a passare per primo; con lui sono rimasti Bernal e il sorprendente francese Clément Braz Afonso (Groupama – FDJ), che si trovava con loro nella fuga iniziale. Il gruppo, che sulle rampe del Prado si riduce progressivamente a una decina di unità, recupera qualcosa e transita a circa 7 minuti, con un attimo di spavento per Vingegaard, che a causa di un problema proprio nella parte più dura della salita deve cambiare la bicicletta con quella del suo gregario Ben Tulett senza neanche avere il tempo di aspettare la sua ammiraglia. Poi, quando la corsa sta per entrare nel vivo, con i corridori ormai divisi in tanti gruppetti in lotta fra loro e quando mancano pochi chilometri all’inizio della salita finale, arriva la mazzata: la salita non si farà a causa delle solite proteste in favore della Palestina e la tappa terminerà subito prima del suo inizio, grossomodo sotto lo striscione dei -8 chilometri. Se qualcuno aveva in mente di tentare qualcosa, beh, sarà per la prossima volta, ammesso che ci sia. In testa sono rimasti, alla fine dei giochi, Landa e Bernal, che si giocano la vittoria in uno a sprint a due vinto facilmente dal colombiano, che dopo anni di difficoltà seguiti all’incidente del gennaio 2022, torna finalmente alla vittoria (aveva comunque vinto, a febbraio, i campionati nazionali). Terzo si piazza, a soli 7 secondi, il francese Brieuc Rolland (Groupama – FDJ), un altro reduce della fuga iniziale. Il gruppo con i migliori, ancora composto da una decina di uomini, arriva a circa 6 minuti. Nulla cambia quindi nella classifica generale, con Bernal che alla fine deve accontentarsi di salire al 12esimo posto, anche se il decimo dista solo un minuto e mezzo; intanto il nostro Pellizzari, grazie a un cedimento di Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) nel finale, sale al quinto posto e resta al comando di quella dei giovani. Pedersen e Vine restano pure al comando di quella a punti e di quella degli scalatori. Domani si prosegue con un altro arrivo in salita, oltretutto molto duro, manifestanti permettendo. Ormai i corridori vivono alla giornata, costretti a cambiare tattiche e strategie a seconda delle comunicazioni (che arrivano sempre a giochi quasi fatti) degli organizzatori.
Andrea Carta

Bernal e Landa in azione nel finale della 16 tappa (foto Tim de Waele/Getty Images)
09-09-2025
settembre 9, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) si è imposto nella sedicesima tappa, Poio – Mos (Castro de Herville), percorrendo 159.9 Km in 3h35′10″, alla media di 44.589 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e di 7″ il francese Brieuc Rolland (Groupama – FDJ). Miglior italiano Andrea Bagioli (Lidl – Trek), 12° a 2′48″. La tappa è stata accorciata di 8 Km, tagliando la salita finale, a causa delle proteste dei manifestanti pro Palestina. Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è ancora in maglia rossa con 48″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG) e 2′38″ sul britannico Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 5° a 4′21″
TOUR OF SALALAH (Oman)
L’olandese Jeroen Meijers (Victoria Sports Pro Cycling) si è imposto nella terza tappa, Al Haffa Souq – Ayn Ishat, percorrendo 154.4 Km in 3h40′35″, alla media di 41.998 Km/h. Ha preceduto di 9″ il belga Wesley Van Dyck (Team Flanders) e di 21″ il thailandese Ratchanon Yaowarat (nazionale thailandese). Nessun italiano in gara. L’olandese Adne van Engelen (Terengganu Cycling Team) è ancora leader della classifica con 1′16″ sull’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e 1′28″ sul thailandese Sarawut Sirironnachai (nazionale thailandese)
TOUR OF BINZHOU
L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) si è imposto nella corsa cinese, circuito di Binzhou, percorrendo 162 Km in 3h13′39″, alla media di 50.194 Km/h. Ha preceduto di 9″ il giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini) e l’australiano Samuel Jenner (Wuzhishan SCOM MVMT Cycling Team). Due italiani in gara: Filippo Fortin (Team Solution Tech – Vini Fantini) 30° a 14″, Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini) 82° a 35″
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il venezuelano Leangel Rubén Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua) si è imposto nella terza tappa, Lagunillas – Santa Elena de Arenales, percorrendo 141 Km in 3h24′35″, alla media di 41.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Cristian DamiánVélez (GW Erco Shimano) e il cubano José Alberto Domínguez (nazionale cubana). Nessun italiano in gara. Il venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo – MPP Comercio) è ancora leader della classifica con 40″ sul colombiano Juan Carlos Lopez (GW Erco Shimano) e 46″ sul connazionale Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo – MPP Comercio)
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella prima tappa, circuito di Laudun-l’Ardoise, percorrendo 127.5 Km in 3h19′41″, alla media di 38.311 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Ciabocco (Team Picnic PostNL) e di 4″ l’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime). La Kopecky è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Ciabocco e 4″ sulla Bredewold.
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POIO – MOS (CASTRO DE HERVILLE)
settembre 9, 2025 by Redazione
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Dopo l’ultimo giorno di riposo la Vuelta si rimettere in viaggio per affrontare la conclusiva settimana di gara, introdotto da un’insidiosa frazione di media montagna i cui ultimi 30 Km ricalcheranno il finale di una tappa che, al Giro di Spagna di 4 anni fa, fecero piangere alcuni tra i big.
Il 4 settembre del 2021 è un giorno che alcuni corridori ancora ricordano con scoramento e ci riferiamo in particolare a due scalatori colombiani, Miguel Ángel López ed Egan Bernal, che su un tracciato di media montagna si trovano a perdere parecchi minuti, con il primo – in quel momento terzo in classifica – vittima anche di una crisi di nervi che lo porterà a litigare con i suoi tecnici e alla clamorosa decisione di salire in ammiraglia e ritirarsi dalla corsa. Tutto questo accadde nella tappa che si snodava sulle strade della Galizia tra Sanxenxo e il Castro de Herville, dove si farà scalo oggi pomeriggio andando a ricalcare gli ultimi 30 Km di quella frazione. Quella che i corridori si troveranno ad affrontare dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo sarà dunque una tappa di media montagna foriera di potenziali emozioni, memori del precedente del 2021 e proprio del fatto che si arriva dalla giornata di sosta, un momento che diversi corridori soffrono. E la situazione in classifica all’uscita dalla doppietta di tappa d’alta montagna trascorse nelle Asturie è tutt’altro che definita perchè appena 48 secondi separano il grande favorito per la vittoria finale Jonas Vingegaard dal suo principale avversario, il portoghese João Almeida. Le difficoltà odierne saranno principalmente concentrate nella seconda metà del tracciato, introdotta dalla pedalabile ascesa dell’Alto de San Antoñino (9 Km al 4.1%), dopo la quale s’incontrerà l’unico GPM di 1a categoria inserito nel percorso, l’Alto da Groba (11 Km al 5.4%). Bisognerà innestarsi sul tracciato della tappa del 2021 per incontrare le pendenze più “croccanti” di giornata, cominciando con i 3.2 Km all’8.9% dell’Alto de Prado, affrontando il quale si dovranno superare due brevi muri, il primo di 700 metri al 10.1% e il secondo di eguale lunghezza ma molto più aspro (media del 14.3%). Per completare l’opera ci sarà la salita finale verso il Castro de Herville, un’ascesa dalla doppia faccia perchè i suoi 8.3 Km al 5.2% debuttano con il tratto più duro (primi 3 Km all’8.3% “conditi” da un terzo muro di 1000 metri al 10.3%), mentre i 5 Km restanti presentanno inclinazione nettamente più contenute (media inferiore al 4%).

La croce innalzata sulla vetta dell’Alto do Castro de Herville e l’altimetria della sedicesima tappa (turismoriasbaixas.com)
METEO VUELTA
Poio: parzialmente nuvoloso, 19°C, vento moderato da SO (10-25 Km/h), umidità al 63%
Ponteareas (Km 45.4): cielo coperto, 21°C, vento moderato da O (8-22 Km/h), umidità al 57%
Baiona (Km 98.5): cielo coperto, 18°C, vento moderato da S (15-28 Km/h), umidità al 69%
O Porriño – inizio salita finale (Km 159.7): pioggia debole (0.1 mm), 19°C, vento moderato da SO (10-32 Km/h), umidità al 67%
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.10: partenza da Poio
14.30: inizio diretta su Eurosport
15.10-15.30: GPM dell’Alto de San Antoñino
15.50-16.10: GPM dell’Alto da Groba
16.30-16.55: traguardo volante di Couso
16.40-17.310: GPM dell’Alto de Prado (con abbuoni)
17.05-17.30: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo al Castro de Herville
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80772
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vuelta: sigillo di Mads Pedersen, terzo Frigo. Non cambia nulla in classifica
Gazzetta dello Sport
Danimarca
Mads Pedersen spurter sig til etapesejr i Vueltaen (Mads Pedersen vola verso la vittoria di tappa alla Vuelta)
Jyllands-Posten
Spagna
Otro danés en la Vuelta – Un manifestante pro-Palestina provoca la caída de Romo (Un altro danese alla Vuelta – Un manifestante pro-Palestina provoca la caduta di Romo)
AS
Portogallo
Mads Pedersen vence 15.ª etapa da Vuelta, sem mudanças entre Vingegaard e Almeida (Mads Pedersen vince la tappa 15 della Vuelta, senza cambi tra Vingegaard e Almeida)
Público
Regno Unito
Vuelta a España: Pederson sprints to stage 15 victory as Vingegaard retains lead (Vuelta a España: Pederson scatta verso la vittoria nella 15a tappa mentre Vingegaard mantiene il comando)
The Guardian
Francia
Première victoire pour Pedersen sur cette édition – Romo chute après l’irruption d’un manifestant pro-Palestine (Prima vittoria per Pedersen in questa edizione – Romo cade dopo che un manifestante pro-Palestina fa irruzione)
L’Équipe
Belgio
Met dank aan de ploeg: ijzersterke Mads Pedersen vloert medevluchters in de Vuelta, Lecerf doet gouden zaak (Grazie alla squadra: Mads Pedersen, solido come una roccia, sconfigge i compagni di fuga alla Vuelta, Lecerf fa affari d’oro)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Oersterke Mads Pedersen schiet eindelijk raak in de Vuelta – Man met Palestijnse vlag veroorzaakt door struikelpartij val Javier Romo in Vuelta (Il fortissimo Mads Pedersen centra finalmente il bersaglio alla Vuelta – Un uomo con la bandiera palestinese fa inciampare Javier Romo alla Vuelta)
De Telegraaf
Germania
Vuelta erneut von Protesten überschattet – Pedersen holt Etappensieg (La Vuelta di nuovo oscurata dalle proteste: Pedersen vince la tappa)
Kicker
USA
Pro-Palestine protester causes crash during Spanish Vuelta. Pedersen wins stage (Un manifestante pro-Palestina provoca un incidente durante la Vuelta spagnola. Pedersen vince la tappa)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal y Santiago Buitrago tomaron venganza en la Vuelta a España: etapón en la jornada 15 de la carrera (Egan Bernal e Santiago Buitrago si prendono la rivincita alla Vuelta a España: tappa al 15° giorno di corsa)
El Tiempo
Australia
Climbing Vine moves closer to becoming Vuelta King (Vine sempre più vicino a diventare il re degli scalatori della Vuelta)
The West Australian
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa
1° Sergio Geovani Chumil
2° Joel Nicolau a 3′29″
3° Victor Campenaerts a 3′44″
4° Dylan van Baarle s.t.
5° Christiaan van der Lee Jardi a 4′00″
Miglior italiano Elia Viviani, 12° a 4′57″
Classifica generale
1° Oscar Riesebeek
2° Stanisław Aniołkowski a 12′12″
3° Patrick Eddy a 12′23″
4° Elia Viviani a 23′03″
5° Daan Hoole a 23′15″
Vuelta a España – 16a tappa: Poio – Mos (Castro de Herville)
settembre 8, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a destra all’ultimo chilometro
Curva a sinistra a 880 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 760 metri dall’arrivo
Curva a destra a 590 metri dall’arrivo
Curva a destra a 450 metri dall’arrivo
“Esse” a 370 metri dall’arrivo
Curva a destra a 190 metri dall’arrivo
Curva a destra a 85 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Vuelta a España – 17a tappa: O Barco de Valdeorras – Alto de El Morredero
settembre 8, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a sinistra a 1.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.2 Km dall’arrivo
Tornante a 930 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 860 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 790 metri dall’arrivo
Curva a destra a 730 metri dall’arrivo, seguita da tornante
Tornante a 670 metri dall’arrivo
Curva a destra a 620 metri dall’arrivo
Tornante a 470 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 410 metri dall’arrivo
“Esse” a 300 metri dall’arrivo
Curva a destra a 180 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Vuelta a España – 18a tappa: Valladolid – Valladolid (ITT)
settembre 8, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Rotatoria a 3.3 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)
Rotatoria a 2.8 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)
Rotatoria a 2.5 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)
Curva a sinistra a 2.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.6 Km dall’arrivo
Leggera curva a destra a 1.4 Km dall’arrivo
Curva a destra a 860 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Vuelta a España – 19a tappa: Rueda – Guijuelo
settembre 8, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
NOTA: la fotoricognizione della 20a tappa (Robledo de Chavela – Bola del Mundo) non è presente
Curva a destra a 5.4 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 5.4 Km dall’arrivo
Curva a destra a 5.3 Km dall’arrivo
Leggera curva a sinistra a 5.1 Km dall’arrivo
Leggera curva a destra a 4.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.9 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.7 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.2 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.5 Km dall’arrivo, subito prima dell’inizio della salita finale
Curva a sinistra a 1.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 800 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo