30-04-2025
aprile 30, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE ROMANDIE
Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella prima tappa, Münchenstein – Friburgo, percorrendo 194.3 Km in 4h42′32″, alla media di 41.262 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e lo statunitense Artem Shmidt (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Nicolò Buratti (Bahrain – Victorious), 43°. Brennan è il nuovo leader della classifica con 3″ sul connazionale Samuel Watson (INEOS Grenadiers) e sul portoghese Ivo Oliveira (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Buratti, 48° a 20″.
PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKIYE
L’olandese Wout Poels (XDS Astana Team) si è imposto nella quarta tappa, Marmaris – Akyaka (Kıran), percorrendo 115.4 Km in 3h14′12″, alla media di 35.654 Km/h. Ha preceduto di 19″ l’ecuadoriano Harold Martín López (XDS Astana Team) e di 22″ il colombiano Guillermo Juan Martinez (Team Picnic PostNL). Miglior italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), 10° a 1′24″. Poels è il nuovo leader della classifica con 23″ su López e 28″ su Martinez. Miglior italiano Carboni, 10° a 1′34″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) si è imposto nella sesta tappa, Missillac – Le Pertre, percorrendo 179.8 Km in 4h08′19″, alla media di 43.445 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) ed Emmanuel Houcou (Arkéa – B&B Hôtels Continentale). Miglior italiano Thomas Capra (Bahrain Victorious Development Team),7°. Il norvegese Felix Ørn-Kristoff (Wanty – Nippo – ReUz) è ancora leader della classifica con 13″ sul lussemburghese Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank) e 14″ su Sparfel. Miglior italiano Federico Savino (Soudal Quick-Step Devo Team), 4° a 17″
TOUR DU BÉNIN
Il team marocchino Agadir Vélo Propulsion si è imposto nella terza tappa, cronometro a squadre Covè – Zangnanlando, percorrendo 25.2 Km in 32′34″, alla media di 46.428 km/h. Ha preceduto di 10″ il team filippino 7Eleven Cliqq Roadbike Philippines e di 20″ il team olandese Universe Cycling Team. Il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (Team Tshenolo Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 6″ sul marocchino Ibrahim Essabahy (Agadir Vélo Propulsion) e 24″ sul francese Edouard Bonnefoix (7Eleven Cliqq Roadbike Philippines)
TOUR OF BOSTONLIQ (Uzbekistan)
L’uzbeko Nikita Tsvetkov (nazionale uzbeka) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Gazalkent – Green Hills Resort, percorrendo 166 Km in 4h21′42″, alla media di 38.059 Km/h. Ha preceduto di 1″ il mongolo Tegsh-bayar Batsaikhan (Roojai Insurance) e il kazako Rudolf Remkhi (Team Vino – North Qazaqstan Region). Nessun italiano in gara. Il neozelandese Josh Kench (Li Ning Star) si impone in classifica con 17″ sul cipriota Andreas Miltiadis (Roojai Insurance) e 1′07″ su Tsvetkov
TOUR OF BOSTONLIQ LADIES (Uzbekistan)
L’uzbeka Shakhnoza Abdullaeva (nazionale uzbeka) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Gazalkent – Green Hills Resort, percorrendo 106 Km in 3h12′57″, alla media di 32.962 Km/h. Ha preceduto di 42″ la connazionale Madina Kakhkhorova (nazionale uzbeka) e di 46″ l’algerina Nesrine Houili (nazionale algerina). Nessuna italiana in gara. La Abdullaeva si impone in classifica con 18″ sulla kazaka Akpeiil Ossim (nazionale kazaka) e 29″ sulla Houili
VUELTA BANTRAB (Guatemala)
Il colombiano Jhonatan Stiven Chaves (Nu Colombia) si è imposto nella prima tappa, San Lucas – Chimaltenango, percorrendo 143 Km in 3h21′10″, alla media di 42.651 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Chaves è il primo leader della classifica con 1″ su Camargo e 6″ su Contreras
BRENNAN, TAPPA E MAGLIA A FRIBURGO. IL TALENTINO BRITANNICO PROMETTE GRANDI COSE
Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) procede spedito nel suo percorso di crescita ottenendo la quarta vittoria stagionale nella seconda tappa del Giro di Romandia. In un finale complicato anticipa la volata e vince con autorità sul traguardo di Friburgo. Il britannico balza anche al comando della classifica generale
Dopo un cronoprologo che ha già dato interessanti indicazioni per il prosieguo della corsa, la prima tappa del Giro di Romandia 2025 potrà a sua volta mantenere alta l’attenzione tra i ciclisti che dovranno fare i conti con difficoltà altimetriche concentrate complessivamente nella parte centrale del percorso e che potrebbero rendere questa tappa davvero spumeggiante. Si parte da Münchenstein e si arriva a Friburgo dopo 194.3 km. I tre gpm ravvicinati di Mont-Crosin al km 92, Col des Pontins al km 102.2 e Chaumont al km 118.5 potrebbero come detto scatenare la battaglia in gruppo, specialmente tra gli scalatori che ieri hanno pagato dazio a cronometro. Sono da considerare anche i tre traguardi volanti che danno abbuoni di tempo e che chi vuole ambire ai primi posti della classifica generale prenderà in seria considerazione. Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) parte da Münchenstein in maglia gialla ma non è detto che il ciclista britannico la conservi al termine di questa tappa. La fuga di giornata si formava intorno al km 10 grazie all’azione di Amanuel Ghebreigzabhier (Team Lidl Trek), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Gerben Kuypers (Team Intermarchè Wanty). Kuypers scollinava in prima posizione sul gpm di Grindel posto al km 28.2. Dopo 50 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 4 minuti. Dillier vinceva il primo traguardo volante di Sorvilier posto al km 67.2. Kuypers scollinava in prima posizione sul successivo gpm di Mont-Crosin posto al km 92. Zwiehoff era invece il primo a transitare sul gpm di Col de Pontins posto al km 102.2 e sul gpm di Chaumont posto al km 118.5. In testa alla corsa restavano Kuypers e Zwiehoff. Il belga si aggiudicava il secondo traguardo volante di Salavaux posto al km 155.3 ed anche il terzo traguardo volante di Burg posto al km 169.2. La fuga veniva ripresa a 24 km dall’arrivo. Era in particolare il Team INEOS Grenadiers a condurre l’andatura con il gruppo che si presentava sotto lo striscione dell’ultimo km a ranghi complessivamente compatti. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) anticipava la volata partendo a circa 200 metri dalla linea del traguardo, non venendo più ripreso e potendo così vincere con autorità davanti ad Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) ed Artem Shmidt (Team INEOS Grenadiers). Completavano la top five Huub Hartz (Team Intermarchè Wanty) in quarta posizione e Clément Venturini (Team Arkéa B&B Hotels) in quinta posizione. Per Brennan, a 20 anni ancora da compiere, è la quarta vittoria stagionale tra i pro e dati alla mano si avvia ad avere un futuro davvero sfavillante anche se non ci azzardiamo con scomodi paragoni. In classifica generale Brennan è la nuova maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) ed Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG). Domani è in programma la seconda tappa da La Grande Béroche a La Grande Béroche di 157km. Anche se la distanza è inferiore a quella della tappa di oggi, le difficoltà non mancano con la presenza di quattro gpm, l’ultimo dei quali, quello di Chaumont posto al km 109.3, davvero impegnativo visto che in poco più di 3 km di salita i ciclisti dovranno fare i conti con pendenze quasi sempre in doppia cifra. Dallo scollinamento mancheranno quasi 50 km all’arrivo e ci sono buone probabilità che la classifica generale venga ulteriormente scremata.
Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince a Friburgo (foto: Getty Images)
GONOV BRUCIA LONARDI ALLO SPRINT E CONQUISTA LA VITTORIA A MARMARIS. DEL GROSSO ANCORA LEADER
Colpo a sorpresa di Lev Gonov nella terza tappa del Giro di Turchia 2025. Il 25enne russo della XDS Astana ha vinto sul traguardo di Marmaris al termine di una giornata impegnativa, beffando Giovanni Lonardi negli ultimi 50 metri di una volata a ranghi compatti. Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) e Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck) completano il podio, con quest’ultimo che conserva la maglia di leader della classifica generale.
Partenza da Fethiye e arrivo a Marmaris dopo 176 km e 2.388 metri di dislivello: la terza frazione presentava un profilo altimetricamente variegato, con quattro salite totali, tra cui due GPM di terza categoria negli ultimi 60 chilometri. Un terreno difficile per i velocisti puri, ma non abbastanza selettivo da impedire un arrivo in volata.
La fuga del giorno ha preso vita al chilometro 30 e ha visto protagonisti sette corridori: Vadim Pronskiy (Terengganu Cycling Team), Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team, di nuovo all’attacco dopo la seconda tappa), Even Yemane (Istanbul Büyükșehir Belediye Spor Türkiye), Burak Abay (Konya Büyükşehir Belediye Spor), Doğukan Arikan (Spor Toto Cycling Team) e Mustafa Tekin (Spor Toto Cycling Team). Il vantaggio massimo di tre minuti è stato progressivamente ridotto dal lavoro dellìAlpecin-Deceuninck e della Flanders-Baloise, con il gruppo che ha neutralizzato i battistrada a circa 50 km dal traguardo.
Dopo la ricompattazione, diversi tentativi di attacco si sono susseguiti senza successo. Hanno provato ad allungare anche Jonas Geens (Team Flanders – Baloise) e Victor Vaneeckhoutte (Lotto), ma sono stati tenuti sotto controllo da un gruppo che non ha mai smesso di vigilare. Il russo Leo Gonov (XDS Astana Team), il corridore che diversi minuti più tardi vincerà la tappa, ha tentato un’accelerazione sull’ultima salita, ma è stato ripreso insieme a Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), autore di un forcing interessante in discesa.
Nel tratto conclusivo si è formato un gruppo allungato ma compatto, con i treni lanciati per lo sprint. La Polti-VisitMalta ha lavorato per Giovanni Lonardi, che ha preso la testa a 200 metri dall’arrivo, ma il russo Gonov – ottimamente pilotato da Nicolas Vinokurov – ha trovato lo spunto vincente negli ultimi metri. Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) e Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck) hanno rimontato nel finale, ma senza riuscire a superare Gonov, che si è così aggiudicato la sua seconda vittoria in carriera e ha regalato il settimo successo stagionale alla XDS Astana.
A fine gara, Gonov ha commentato: “Ad essere onesti, non mi aspettavo di vincere oggi. Il mio ruolo era aiutare i leader della squadra, ma mi sentivo bene e ho deciso di attaccare sull’ultima salita per testare il gruppo. Quando mi hanno ripreso, ho recuperato in discesa, poi a un chilometro dall’arrivo ho trovato la ruota di Vinokurov: gli ho gridato di andare e lui mi ha lanciato perfettamente. Ho dato tutto e ha funzionato. È una sensazione incredibile.”
Grazie alla vittoria di tappa, Gonov sale al secondo posto in classifica, sempre guidata da Del Grosso. Giovanni Lonardi, quarto sul traguardo, si consola con il primato nella classifica a punti. Tra i migliori di giornata anche Giovanni Carboni (8°) e Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk, 10°).
Domani si correrà la tappa regina che, dopo la partenza da Marmaris prevede l’arrivo a Kıran al termine di una salita di 9 Km al 9.7% che non sfigurerebbe nel percorso di Giro e Tour e che sarà preceduta da un colle di 1a categoria di 9.2 Km al 6.7%
Mario Prato

Il momento nel quale la ruota della bici di Leo Gonov taglia per prima il traguardo di Marmaris (Eurosport)
29-04-2025
aprile 29, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE ROMANDIE
Il britannico Samuel Watson (INEOS Grenadiers) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Saint-Imier, percorrendo 3.5 Km in 4′33″, alla media di 45.363 Km/h. Ha preceduto di 28″ centesimi di secondo il portoghese Ivo Oliveira (UAE Team Emirates – XRG) e di 3″ lo spagnolo Iván Romeo (Movistar Team). Miglior italiano Alberto Bettiol (XDS Astana Team), 17° a 8″. Watson è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Oliveira e 3″ su Romeo. Miglior italiano Bettiol, 17° a 8″.
PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKIYE
Il russo Lev Gonov (XDS Astana Development Team) si è imposto nella terza tappa, Fethiye – Marmaris, percorrendo 175.9 Km in 4h22′44″, alla media di 40.17 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) e l’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), 4°. Del Grosso è ancora leader della classifica con 4″ su Gonov e Loockx. Miglior italiano Lonardi, 4° a 8″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il danese Emil Toudal (Team ColoQuick) si è imposto nella quinta tappa, Erdeven – Guenrouët, percorrendo 164.1 Km in 3h42′47″, alla media di 44.195 Km/h. Ha preceduto di 4″ il britannico Ted Smithson (Team Visma | Lease a Bike Development) e il connazionale Joshua Gudnitz (Team ColoQuick). Miglior italiano Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team), 8° a 15″. Il norvegese Felix Ørn-Kristoff (Wanty – Nippo – ReUz) è ancora leader della classifica con 5″ sull’australiano Jackson Medway (Tudor Pro Cycling Team U23) e 11″ sul lussemburghese Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Miglior italiano Miglior italiano Federico Savino (Soudal Quick-Step Devo Team), 5° a 18″
TOUR DU BÉNIN
Il marocchino El Houcaine Sabbahi (Agadir Vélo Propulsion) si è imposto nella seconda tappa, Parakou – Savè, percorrendo 156.4 Km in 3h39′24″, alla media di 42.777 km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (Team Tshenolo Pro Cycling) e l’olandese Tom Wijfje (Universe Cycling Team). Il sudafricano Thokozani Mahlangu (Team Tshenolo Pro Cycling), è stato retrocesso dal 3° al 41° posto per sprint irregolare. Nessun italiano in gara. Janse van Rensburg è ancora leader della classifica con 36″ sul marocchino Ibrahim Essabahy (Agadir Vélo Propulsion) e 37″ su Wijfje
TOUR OF BOSTONLIQ (Uzbekistan)
L’uzbeko Nikita Tsvetkov (nazionale uzbeka) si è imposto nella seconda tappa, Tashkent – Chorvoq, percorrendo 146 Km in 3h21′44″, alla media di 43.424 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’emiratino Rashid Alblooshi (UAE Ministry of Defence Cycling Team) e di 16″ il cipriota Andreas Miltiadis (Roojai Insurance). Nessun italiano in gara. Il neozelandese Josh Kench (Li Ning Star) è il nuovo leader della classifica con 17″ su Miltiadis e 43″ su Alblooshi
TOUR OF BOSTONLIQ LADIES (Uzbekistan)
L’uzbeka Madina Kakhkhorova (nazionale uzbeka) si è imposta nella seconda tappa, Tashkent – Chorvoq, percorrendo 116 Km in 3h12′17″, alla media di 36.197 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerina Nesrine Houili (nazionale algerina) e la kazaka Akpeiil Ossim (nazionale kazaka). Nessuna italiana in gara. La Ossim è ancora leader della classifica con 30″ sulla connazionale Faina Potapova (nazionale kazaka) e 31″ sulla turca Nerıman Neyran Elden Köşker (Akut Sportsn Female Cycling Team)
A WATSON IL CRONOPROLOGO DI SAINT-IMIER E LA PRIMA MAGLIA GIALLA DEL GIRO DI ROMANDIA 2025
Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) vince a sorpresa il cronoprologo di Saint-Imier, facendo meglio dei favoriti della vigilia, su tutti e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il britannico è la prima maglia gialla
Il Giro di Romandia 2025 inizia con un cronoprologo di 3 km e 440 metri con partenza e arrivo a Saint-Imier. Il percorso è complessivamente pianeggiante ma in alcuni tratti la strada è stretta e sono presenti diverse curve che potrebbero rallentare la marcia dei ciclisti. Sarà una sorta di riscaldamento per le tappe vere e proprie in cui si segnalano la penultima, con l’impegnativo arrivo in salita di Thyon 2000 e l’ultima, una cronometro di 17 km tra le strade di Ginevra. A vincere il cronoprologo è stato Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) con il tempo di 4 minuti e 33 secondi. Seconso, per una questione di decimi, è invece Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG). In terza posizione Ivan Romeo (Team Movistar) a 3 secondi di ritardo da Watson. Chiudono la top five Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale) in quarta posizione e Maikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling), entrambi a 3 secondi di ritardo da Watson. Un po’ di delusione per i favoriti della vigilia e soprattutto della vittoria finale Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Joao Almeida (UAE Team Emirates) che non vanno oltre l’ottava e l’undicesima posizione a 4 e 5 secondi di ritardo da Watson. Watson raccoglie la prima vittoria stagionale ed è la prima maglia gialla davati ad Oliveira ed a Romeo. Domani è in programma la prima tappa da Münchenstein a Friburgo di 194.3 km caratterizzata da tre gpm ravvicinati nella parte centrale della tappa – Mont-Crosin al km 91.9, Col des Pontins al km 103 e Chaumont al km 118.5 – ma con gli ultimi 60 km complessivamente pianeggianti nei quali i velocisti potranno giocarsi la vittoria, a meno che riescano a superare indenni i gpm citati.
Antonio Scarfone

Samuel Watson vince il cronoprologo di Saint-Imier (foto: Getty Images)
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2025: LE PAGELLE
aprile 29, 2025 by Redazione
Filed under 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, Approfondimenti
Le pagelle della Liegi – Bastogne – Liegi 2025. Pogačar sempre più imbattibile, Ciccone bella sorpresa per l’Italia, Evenepoel fantasma, Healy conferma, Alaphilippe con il cuore
TADEJ POGAČAR Ancora lui, sempre lui. Il fenomeno sloveno vince la sua terza Liegi – Bastogne – Liegi a modo suo, attaccando prima sulla Redoute e dilatando pian piano il vantaggio sugli inseguitori. Dopo una primavera praticamente dominata – gli unici ‘intoppi’ che ha trovato sulla sua strada sono stati Mathieu van der Poel e Mattias Skjelmose Jensen – adesso inizierà la preparazione per un Tour de France in cui promette altro spettacolo. VOTO: 9.5
GIULIO CICCONE Il ciclista abruzzese, dopo un discreto Tour of The Alps, testa la sua gamba in ottica Giro alla Liegi e spodesta nella graduatoria della Lidl Trek sia Mattias Skjelmose Jensen, sia Thibau Nys. Dimostra di essere il primo degli umani e dopo sei anni grazie a lui l’Italia torna sul podio della Decana. VOTO: 9
BEN HEALY. Ottima prova di sostanza e di solidità del ciclista irlandese che insieme a Ciccone si mette all’inseguimento di Pogačar. Merita il terzo posto finale. VOTO: 8.5
SIMONE VELASCO. Vince la volata del gruppo dei battuti e ottiene la prima top five della sua carriera in una Monumento. VOTO: 7.5
ANDREA BAGIOLI. Sesto all’arrivo ed è il terzo italiano nella top ten. Complessivamente una Liegi – Bastogne – Liegi più che soddisfacente. VOTO: 7
THIBAU NYS. Senza infamia e senza lode la prova del giovane belga che alla vigilia sembrava dover essere uno degli avversari più temibili di Pogačar. Crescerà. VOTO: 6
JULIAN ALAPHILIPPE. Mezzo voto in più di Pidcock (si veda sotto) per la caparbietà dimostrata in una corsa dove ha collezionato due secondi posti. VOTO: 6
ANDREAS LEKNESSUND. Primo all’arrivo dell’Uno-X Mobility, che ricorderemo più che altro per la maglia dedicata alla mitica 7-Eleven. VOTO: 6
THOMAS PIDCOCK Nel finale sembra uno dei più pimpanti ma cala alla distanza dopo aver provato ad inseguire Pogačar insieme a Ciccone, Healy ed Alaphilippe, venendo ripreso dal gruppo sulla Roche aux Façons. VOTO: 5.5
MATTIAS SKJELMOSE JENSEN. Altro atteso protagonista, risente ancora della botte patite nella caduta alla Freccia Vallone e chiude in un’anonima trentanovesima posizione. VOTO: 5
TIESJ BENOOT. Visma Lease a Bike si affidava a lui ma non va oltre la tredicesima posizione finale. VOTO: 5
REMCO EVENEPOEL. Giornata no per il belga che si stacca quasi subito dai migliori nelle fasi calde della corsa. Dopo la vittoria alla Freccia del Brabante ed il terzo posto all’Amstel Gold Race deve ritrovare lo smalto perduto. Magari già da oggi pomeriggio al Giro di Romandia. VOTO: 4.5
MAXIM VAN GILS. Sulla carta doveva essere il capitano della Redbull BORA Hansgrohe ma la condizione fisica non al meglio lo costringe addirittura al ritiro. VOTO: 4
Antonio Scarfone
DEL GROSSO RIMONTA E TRIONFA A KALKAN. LONARDI 2°, CARBONI 9°
Ancora una vittoria per la Alpecin-Deceuninck al Presidential Cycling Tour of Türkiye 2025. Dopo Dehairs nella tappa inaugurale, è il giovane talento Tibor Del Grosso a imporsi nella seconda frazione con arrivo a Kalkan, centrando il suo primo successo tra i professionisti. L’olandese ha superato in rimonta un ottimo Giovanni Lonardi, mentre Giovanni Carboni chiude nella top ten.
Tibor Del Grosso conquista la sua prima vittoria da professionista nella seconda tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye 2025, da Kemer a Kalkan per 167 Km. Il campione del mondo Under 23 di ciclocross, al suo primo anno tra i pro’ con la Alpecin-Deceuninck, sfodera tutta la sua potenza sulla rampa finale e beffa allo sprint Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), che aveva accarezzato il successo fino a pochi metri dal traguardo. Terzo posto per il belga Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets), mentre Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets) chiude nono.
La frazione è stata caratterizzata da un profilo più movimentato rispetto alla prima giornata, con due Gran Premi della Montagna: il primo, di terza categoria, affrontato dopo circa 20 chilometri, e il secondo, più impegnativo (10,3 km al 5%), a 50 km dall’arrivo. Subito dopo il via si forma la fuga di giornata con Mateusz Gajdulewicz (Mazowsze Serce Polski), Vinzent Dorn e Antoine Berlin (Bike Aid), Willie Smit (China Glory) e Ahmet Örken (Spor Toto), ripresi a 50 km dal traguardo grazie al forcing della Unibet Tietema Rockets, che ha scremato il gruppo eliminando diversi velocisti puri come Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) ed Elia Viviani (Lotto).
Nel finale il tentativo di Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH) a 4 km dall’arrivo viene annullato sotto lo striscione l’ultimo chilometro. In volata Lonardi parte deciso e sembra poter reggere, ma viene saltato da uno scatenato Del Grosso negli ultimi 50 metri. La vittoria permette al giovane olandese, classe 2003, di indossare anche la maglia di leader della classifica generale, mantenendo il simbolo del primato in casa Alpecin-Deceuninck dopo il successo di Simon Dehairs nella prima tappa, oggi piazzatosi ultimo a pochi secondi dal tempo massimo.
Nella classifica a punti guida ora Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi), grazie a due quarti posti consecutivi. Domani il Giro di Turchia propone una terza tappa insidiosa, da Fethiye a Marmaris per 163 km con un nuovo arrivo adatto agli scattisti: decisivo sarà lo strappo di 3,1 km al 6,6% che terminerà a 8 chilometri dal traguardo.
Mario Prato

Tibor Del Grosso vince la seconda tappa del Giro di Turchia (www.mygazete.com)
28-04-2025
aprile 28, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKIYE
L’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella seconda tappa, Kemer – Kalkan, percorrendo 167.4 Km in 3h58′40″, alla media di 42.084 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) e il belga Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets). Del Grosso è il nuovo leader della classifica con 4″ su Lonardi e 6″ su Loockx
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il norvegese Felix Ørn-Kristoff (Wanty – Nippo – ReUz) si è imposto nella quarta tappa, Plonéour-Lanvern – Landévant, percorrendo 204.6 Km in 4h47′02″, alla media di 42.769 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiano Jackson Medway (Tudor Pro Cycling Team U23) e di 8″ il lussemburghese Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Miglior italiano Federico Savino (Soudal Quick-Step Devo Team), 5° a 8″. Ørn-Kristoff è il nuovo leader della classifica con 5″ su Medway e 11″ su Kess. Miglior italiano Savino, 6° a 18″
TOUR DU BÉNIN
Il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (Team Tshenolo Pro Cycling) si è imposto nella prima tappa, Nikki – Parakou, percorrendo 119.2 Km in 2h27′35″, alla media di 48.473 Km/h. Ha preceduto di 19″ il marocchino Kamal Mahroug (Agadir Vélo Propulsion) e di 26″ l’olandese Tom Wijfje (Universe Cycling Team). Nessun italiano in gara. Janse van Rensburg è il primo leader della classifica con 26″ su Mahroug e 35″ su Wijfje
TOUR OF BOSTONLIQ (Uzbekistan)
Il mongolo Tegsh-bayar Batsaikhan (Roojai Insurance) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Gazalkent, percorrendo 30 Km in 35′33″, alla media di 50.633 Km/h. Ha preceduto di 3″ il rumeno Cristian Raileanu (Li Ning Star) e di 10″ il neozelandese Josh Kench (Li Ning Star). Nessun italiano in gara. Batsaikhan è il primo leader della classifica con 3″ su Raileanu e 10″ su Kench
TOUR OF BOSTONLIQ LADIES (Uzbekistan)
La kazaka Akpeiil Ossim (nazionale kazaka) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Gazalkent, percorrendo 20 Km in 28′52″, alla media di 41.57 Km/h. Ha preceduto di 20″ la connazionale Faina Potapova (nazionale kazaka) e di 27″ la turca Nerıman Neyran Elden Köşker (Akut Sportsn Female Cycling Team). Nessuna italiana in gara. Ossim è la prima leader della classifica con 20″ sulla Potapova e 27″ sulla Köşker
SIMON DEHAIRS VINCE LA PRIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA, MALUCELLI SECONDO
Una lotta incerta fino all’ultimo metro ha caratterizzato la prima tappa del 60° Presidential Cycling Tour of Turkiye. Con una prestazione impeccabile il giovane belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck) ha conquistato la vittoria precedendo Matteo Malucelli (XDS Astana Team) in uno sprint serrato. La giornata ha visto anche ottimi piazzamenti italiani, con quattro azzurri nella top 10.
La prima tappa del Presidential Cycling Tour of Turkiye, corsa che si svolge ogni anno tra scenari mozzafiato, ha regalato emozioni sin dai primi chilometri. I 132 chilometri che separavano il via dall’arrivo hanno visto una fuga a otto, composta dall’italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), da Aiman Zariff (Terengganu), da Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), da Willie Smit (China Glory), da Vinzent Dorn (Bike Aid), da Arda Tekirdag (Istanbul Belediye Spor), da Ahmet Orken (Spor Toto) e da Yunus Yilmaz (Konya Buyuksehir). La fuga ha tenuto viva la gara, ma il gruppo principale, spinto dall’intensa attività di squadre come Picnic PostNL e Lotto, non ha mai perso il contatto.
A 20 chilometri dall’arrivo Dorn e Ridolfo, hanno tentato una sortita solitaria, ma il gruppo ha reagito prontamente riprendendoli poco dopo. Questo ha portato il plotone a lanciarsi verso un finale incandescente, reso ancora più incerto da una caduta avvenuta negli ultimi 1000 metri che ha ridotto il lotto dei pretendenti p alla vittoria.
Sul traguardo di Adalia in una volata da brividi è stato Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) a prevalere, conquistando la sua prima vittoria professionistica. Il belga di 23 anni, che ha chiuso con una velocità straordinaria, ha mostrato il suo valore, ma non ha dimentica il lavoro di squadra che lo ha portato al successo: «Avere Jonas Rickaert come apripista ha sicuramente fatto la differenza. Lui e Tibor Del Grosso hanno fatto un lavoro perfetto per mantenermi in testa. Lavorare con loro è stato decisivo. Sono molto felice di questa vittoria, la mia prima da professionista, e spero di poter fare bene anche nelle prossime tappe», ha aggiunto il belga.
Alle spalle di Dehairs, Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha sfiorato il successo dopo aver lottato fino all’ultimo: «Ho provato a seguire la sua ruota e a superarlo negli ultimi metri, ma il loro treno è stato davvero impeccabile». Il terzo gradino del podio è andato a Jules Hesters (Team Flanders – Baloise), che ha evidenziato la solidità della sua preparazione e il supporto della squadra: «Siamo rimasti in testa per tutta la tappa, facendo un lavoro perfetto. Il risultato finale è merito della squadra, e sono felice di questo inizio di stagione»,
Anche l’Italia ha avuto la sua rappresentanza nella top ten perchè, oltre a Malucelli, anche Davide Persico (Wagner Bazin WB), Jakub Mareczko (Mazowsze Serce Polski) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk) sono giunti a ridosso dei primi – piazzandosi rispettivamente al settimo posto, al nono e al decimo posto -dimostrando così la competitività del ciclismo azzurro anche in una gara internazionale di questa portata. Per un soffio, invece, è rimasto fuori dalla TopTen Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), dodicesimo.
Oggi il Giro di Turchia proseguirà con la seconda tappa, decisamente più movimentata rispetto alla pianeggiante frazione d’apertura perchè lungo i 167 Km che si dovranno percorrere tra Kemer e Kalkan si andranno a superare due colli di 2a categoria, mentre l’arrivo sarà posto al termine di uno strappo di 800 metri al 5.3% di pendenza media.
Mario Prato

E' stato necessario il fotofinish per decretare il vincitore della prima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)
POGACAR TRIS ALLA DOYENNE, EMOZIONANTE LA BATTAGLIA PER IL PODIO
aprile 27, 2025 by Redazione
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Tadej Pogacar conferma i pronostici che lo davano per favorito e, come da copione, stacca tutti sulla Redoute senza neppure alzarsi su pedali e, chilometro dopo chilometro, incrementa il vantaggio sugli inseguitori. Ottimo secondo posto Ciccone, giornata no per Evenepoel.
Oramai commentare le vittorie di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) significa sostanzialmente fare un copia incolla delle vittorie degli anni passati. Il campione del mondo attacca sempre nei punti iconici delle classiche. Per la terza volta, la vittoria alla Doyenne per il fuoriclasse sloveno è arrivata con un attacco sulla storica salita della Redoute. Per diversi anni gli attacchi decisivi sono stati portati sulla Roche-aux-Faucons, in quanto la Redoute era considerata troppo lontana dal traguardo. Pogacar, invece, ha dimostrato in diverse occasioni di scegliere il passaggio più duro delle corse per provare a fare la differenza, indipendentemente dalla collocazione nella corsa. Alla Strade Bianche ha sempre scelto il tratto sterrato di Monte Sante Marie, anche quando la modifica del percorso ha portato ad affrontarlo a 80 chilometri dall’arrivo; nell’ultima edizione della Parigi Roubaix si è mosso nel tratto in pavé della foresta di Aremberg, cosa che non accadeva da decenni. Da quando è apparso l’attuale iridato nel panorama ciclistico, la Redoute ha ripreso il suo ruolo da protagonista nella Doyenne.
In un quadro del genere diventa quasi inutile narrare l’attacco di Pogacar, che è stato una semplice accelerazione senza neppure alzarsi sui pedali. L’attacco non è tuttavia la chiave di volta delle vittorie di Pogacar, in quanto l’aspetto determinante sta nel motore straordinario di questo campione. Il tre volte vincitore di questa corsa ha scollinato la Redoute con soli 10 secondi sui più immediati inseguitori, vantaggio normale per una salita di quel chilometraggio; il vantaggio superiore al minuto è stato costruito negli oltre trenta chilometri che separano la cima della Redoute dal traguardo di Liegi. Chilometro dopo chilometro, il vantaggio di Pogacar ha continuato a lievitare, segno che l’iridato, anche quando rimane da solo, va semplicemente più forte degli altri, anche se a inseguire sono diversi uomini.
A questo punto pare forse più interessante narrare la lotta per le posizioni di rincalzo, che è comunque iniziata sulla Redoute ma non era già scritta.
Innanzitutto va considerato che neppure quest’anno è andato in scena l’atteso duello tra Pogacar e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), già saltato più volte, stavolta non per infortunio bensì per via della giornata no nella quale è incappato il campione belga che, sin da prima di attaccare la Redoute, si manteneva in una posizione molto arretrata e alla fine è giunto al traguardo con oltre tre minuti di ritardo.
La corsa è stata animata dalla fuga di Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling Team), Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Jack Haig (Bahrain Victorious), Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty), Eduardo Sepulveda (Lotto Cycling Team), Rayan Boulahoite e Valentin Retailleau (TotalEnergies), Ceriel Desal e Henri-François Renard-Haquin (Wagner Bazin WB), ai quali si sono aggiunti poco dopo Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Johan Meens (Wagner Bazin WB). Non è, invece, riuscito il tentativo di contrattacco di Bob Jungels (Ineos Grenadiers) e del compagno di squadra Tobias Foss, che restano a lungo alla scoperto senza riuscire a raggiungere i battistrada.
La fuga viene ripresa già a 60 chilometri dalla conclusione, con il gruppo che si lancia a tutta velocità verso la Redoute. Dopo l’attacco di Pogacar si apre ufficialmente la battaglia per il podio. Il primo a partire è Giulio Ciccone (Lidl – Trek), al quale risponde Alaphilippe (Tudor Pro Cycling) che si porta dietro anche Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) e Thibau Nys (Lidl-Trek). Su un successivo tentativo di rilancio di Alaphilippe si avvantaggiano Pidcock e Ben Healy (EF Education – EasyPost). Nei chilometri successivi, mentre Evenepoel tenta di organizzare un inseguimento, Ciccone e Alaphilippe rientrano su Pidcock ed Healy, i quali riescono a non farsi raggiungere da un ulteriore drappello di contrattaccanti che verranno ripresi dal gruppo.
Sulla Roche-aux-Faucons, con il gruppo che si avvicina minacciosamente, Ciccone decide di ripartire a tutta e solo Healy riesce a rispondere all’abruzzese, mentre gli altri due contrattaccanti vengono ripresi dal gruppo, dal quale si stacca Evenepoel in grossa crisi.
Mentre Pocagar va a tagliare il traguardo indicando il cielo per dedicare la vittoria alla madre della fidanzata, scomparsa di recente, i due più immediati inseguitori di Pogacar riescono a conservare un vantaggio sufficiente sul gruppo in recupero per andarsi a giocare in volata il secondo gradino del podio. Ciccone è nettamente più veloce e regola senza problemi Healy, conquistando un ottimo secondo posto.
L’abruzzese ha interpretato ottimamente la gara, attaccando sia sulla Redoute, sia sulla Roche-aux-Faucons, dimostrando brillantezza e spirito battagliero ed è andato via insieme ad un uomo come Healy, che è una garanzia di combattività.
E’ certamente una buona notizia non solo vedere un italiano sul podio di una classica come la Liegi, ma anche vedere una battaglia in cui si sono distinti corridori che, anche se non riescono spesso ad eccellere, fanno però della voglia di dare battaglia la loro arma migliore.
Un ciclismo che premia questi uomini è certamente da apprezzare, perché la battaglia è il sale di questo sport e ciò che lo rende spettacolare e gli uomini combattivi sono anche i più amati dagli appassionati.
La stagione delle classiche di primavera si è così conclusa con un Tadej Pogacar che non ha mancato un podio nelle corse alle quali ha preso parte, vincendone diverse e gettando le premesse per un’altra stagione da sogno.
Agli appassionati non resta che aspettare l’inizio del Giro d’Italia, che il 9 maggio aprirà la stagione dei grandi giri. Chi proprio non riesce a stare senza corse, potrà seguire il Giro di Romandia dal 29 aprile al 4 maggio.
Benedetto Ciccarone

Il momento dell'attacco di Pogacar sulla Redoute (Getty Images)