TAPPONE PIRENAICO: POGACAR CONTROLLA, RITIRO EVENEPOEL, IMPRESA ARENSMAN

luglio 19, 2025
Categoria: News

Nel tappone di Superbagnères, Pogacar si limita a controllare il tentativo di Vingegaard per poi rifilargli qualche secondo in volata. All’arrivo, tutti i big della generale davanti, salvo Arensman che aveva accumulato un buon vantaggio e riesce a conservarlo sin sul traguardo.

Tappone pirenaico, una sorta di giro della morte con la salita di Superbagnères al posto dell’Aubisque, quattro salite dure. Ci si aspettava grande battaglia tra i big e nel finale in effetti Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) ha proposto due scatti, riuscendo a staccare tutti eccetto la maglia gialla, che non ha però contrattaccato e, nell’intervista post gara, ha ammesso di non essersi sentito al top dopo due giorni di straordinari in cui ha maltrattato (sportivamente parlando) gli avversari.
Dopo il gran caldo un tappone con pioggia, nebbia e freddo.
Le discese pirenaiche con la nebbia fanno impressione per via delle strade strette, spesso senza protezioni laterali, e i primi chilometri di discesa dal Tourmalet hanno fatto tornare alla mente la discesa da brividi di Marco Pantani dal Col d’Agnès nel 1995 nella tappa vinta dal romagnolo sul traguardo di Guzet Neige, alla vigilia della morte di Fabio Casartelli (della quale ieri ricorreva il quarantesimo anniversario).
La discesa non è stata percorsa da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che si è ritirato quando al traguardo mancavano 100 chilometri. Il belga, che prima di salire in ammiraglia ha lasciato una borraccia in souvenir a un giovane tifoso, non ha mai trovato la condizione in salita in questo Tour. La vittoria nella cronometro di Caen e la reazione dell’altro ieri, dopo la crisi sul Soulor, avevano fatto pensare che il capitano della Soudal potesse stringere i denti, sperando in un miglioramento nella terza settimana, ma evidentemente lo sforzo che già ieri si era fatto sentire era eccessivo per le attuali condizioni dell’olimpionico, che lascia la maglia bianca e il terzo posto in generale a Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe), virtualmente già conquistati ieri.
Mentre Evenepoel saliva in ammiraglia, davanti c’era una fuga composta da fior di scalatori come Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike), Thymen Arensman (INEOS Grenadiers), Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers), Ben O’Connor (Team Jayco AlUla), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck), Enric Mas (Movistar Team), Gregor Mühlberger (Movistar Team), Einer Rubio (Movistar Team), Sergio Higuita (XDS Astana Team), Jordan Jegat (TotalEnergies), Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike), Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step), Michael Woods (Israel – Premier Tech) e soprattutto Lenny Martinez (Bahrain Victorious), che si avvantaggia sul resto degli attaccanti e va a scollinare in solitudine il Tourmalet con 2 minuti di vantaggio, aggiudicandosi anche il prestigioso souvenir Jacques Goddet.
In discesa si avvantaggiano Kuss e Paret-Peintre, che si riportano su Martinez lungo la discesa del Col d’Aspin, mentre nel falsopiano che precede il Peyresourde, arrivano anche Arensman, Johannessen, Rodriguez, O’Connor, Yates e Rubio.
Il gruppo, sempre tirato dagli uomini della maglia gialla, tiene un ritmo regolare ma sostenuto e inizia ad avvicinarsi alla fuga, cosicché Arensman decide di dare nuova linfa all’azione con un primo scatto al quale rispondono Johansenn e Martinez e con un secondo allungo grazie al quale resta da solo in testa alla corsa a 36 chilometri dall’arrivo.
Il portacolori della Ineos prosegue con un ottimo ritmo e relega i primi inseguitori a oltre due minuti, mentre il gruppo maglia gialla mantiene un distacco di poco superiore, che resta stabile per buona parte della salita finale, nonostante il ritmo imposto da Yates sia tale da continuare ad assottigliare sempre di più il gruppo. Non si tratta di un ritmo per preparare l’attacco della maglia gialla, bensì un’andatura di controllo, cosa che si capisce quando Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) accelera senza reazioni da parte dei big.
Quando le pendenze si fanno più severe con il gruppo maglia gialla restano solo Vingegaard, Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe), Lipowitz, Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Johannessen e Ben Healy (EF Education-EasyPost), mentre Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) si stacca ma resiste e riesce a mantenere una distanza costante.
Una volta compreso che Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) oggi aveva intenzione di controllare, prova a partire Vingegaard con uno scatto imperioso e solo Pogacar riesce a seguirlo. Gall viene ripreso in un amen e Lipowitz riesce a difendersi, contenendo il distacco ma soprattutto distanziando i rivali in classifica.
Arensman, pur molto provato, riesce a resistere benissimo e conquista una meritatissima vittoria alla sua prima partecipazione alla corsa francese.
Poco più di un minuto più tardi Pogacar non ha difficoltà a conquistare la volata contro un Vingegaard che molla negli ultimi metri, lasciando anche qualche secondo sulla strada. Gall e Lipowitz giungono ad una manciata di secondi, mentre più distanziato arriva Onley, che comunque si difende bene. Alle sue spalle, Roglic ed Healy giungono insieme, con l’irlandese che oggi si è gestito bene e rientra in top ten. Johansenn e Vaquelin chiudono la top ten di giornata.
L’ordine di arrivo, con la sola eccezione del vincitore di tappa, riflette grossomodo le posizioni della classifica genrale che quindi il tappone pirenaico ha sostanzialmente confermato.
Vingegaard, tornato in palla già ieri, ha dimostrato che non intende darsi per vinto, nonostante il cospicuo ritardo in classifica, mentre Pogacar, pur non sentendosi al top, ha risposto senza troppe difficoltà. La lotta per il podio si fa appassionante con almeno cinque uomini in corsa. Lipowitz è giovane ed è alla prima esperienza al Tour de France e quindi è da verificare come reggerà la terza settimana, specialmente rispetto al suo compagno di squadra Roglic, che ha grande esperienza e sembra in crescita. In lizza ci sono anche Vaquelin e Onley, che sono in lotta con Lipowitz anche per la conquista della maglia bianca.
Domani tappa da fughe prima del riposo e della tappa del Monte Ventoso che aprirà la terza settimana.

Benedetto Ciccarone

Arensman si impose sul ritrovato traguardo di Superbagnères (foto Marco Bertorello / AFP via Getty Images)

Arensman si impose sul ritrovato traguardo di Superbagnères (foto Marco Bertorello / AFP via Getty Images)

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