17-10-2022
ottobre 17, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)
L’olandese Sjoerd Bax (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella settima tappa, circuito di Kuah, percorrendo 107.1 Km in 2h20′52″, alla media di 45.618 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Willie Smit (China Glory Continental Cycling Team) e lo spagnolo Adrià Moreno (Burgos-BH). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 5° a 10″. Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 1′47″ sul norvegese Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Moscon, 38° a 18′26″. La tappa si sarebbe dovuto concludere sul monte Gunung Raya ma a causa di quattro frane avvenute in zona si è deciso di farla disputare sul tracciato dell’ottava ed ultima tappa, regolarmente in programma domani.
BAX BATTE UN ALTRO COLPO. VITTORIA DELL’OLANDESE A KUAH, SOSA RESTA IN GIALLO
Sjoerd Bax (Team Alpecin Deceuninck) è uno dei nomi nuovi di questo finale di stagione e dopo aver vinto la Coppa Agostoni si impone nella settima tappa del Tour de Langkawi – rivoluzionato nel percorso a causa di una frana che ha impedito il transito sulla salita di Gunung Raya – al termine di un finale frizzante, raggiungendo il drappello di testa e sfruttando il suo spunto veloce. Domani ottava ed ultima tappa con Ivan Sosa (Team Movistar) a un passo dalla vittoria finale.
A causa di alcune frane che hanno interessato la salita di Gunung Raya, gli organizzatori del Tour de Langkawi hanno deciso che la settima tappa verrà disputata sul percorso dell’ottava tappa, quindi le ultime due tappe della corsa malese avranno la stessa altimetria, anche se il circuito finale di Kuah nella settima tappa è stato accorciato di un giro. La tappa di oggi misura quinti poco più di 107 km e ci sarà bagarre negli ultimi due giri per la vittoria di tappa visto che la salitella di Raya Langkawi – un km ad oltre il 6 % di pendenza media – chiamerà all’appello velocisti resistenti e perché no anche uomini di classifica, anche se in questo secondo caso la lotta sembra circoscritta a Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) ed Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Tra i velocisti è ancora molto incerta la classifica maglia verde con Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) che conduce con un punto di vantaggio su Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) e tre punti di vantaggio su Max Kanter (Team Movistar). Anche gli scalatori che si contendono la vittoria nella speciale classifica dei GPM si daranno battaglia sia oggi che domani visto che Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff e Jumbaljamts Sainbayar, entrambi del Terengganu Polygon Cycling Team, sono appaiati al primo posto con 29 punti. Erano le squadre dei velocisti a comandare subito le operazioni ed ad evitare fughe iniziali visto che i punti del primo traguardo intermedio di Pekan Kuh, posto al km 30.8, facevano gola proprio per l’incertezza nella classifica a punti precedentemente citata. Era Eduard Michael Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli) a vincere il primo sprint intermedio davanti a Blikra e Kanter. Dopo il passaggio sul primo sprint intermedio si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Adrià Moreno (Team Burgos BH), Willie Smit (China Glory Continental Cycling Team) e Nicol Blanca Pareja (Team Philippines). A 40 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva 2 minuti e 10 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Smit si aggiudicava il secondo traguardo volante di Pekan Kuah posto al km 89.5 mentre alle spalle dei fuggitivi, che vedevano ridursi sempre di più il loro vantaggio, il gruppo maglia gialla era molto spezzettato a causa di diversi attacchi. Smit scollinava in prima posizione sul primo GPM di Raya Langkawi posto al km 91. Moreno vinceva il secondo traguardo volante di Pekan Kuah posto al km 98.3. Blikra veniva segnalato in difficoltà mentre a 7 km dall’arrivo Sjoerd bax (Team Alpecin Fenix) raggiungeva il gruppo di testa. Moreno scollinava per primo anche sul secondo ed ultimo GPM di Raya Langkawi posto al km 99.8. Il drappello di testa, provo di Pareja che si era staccato a poco meno di 9 km dall’arrivo, si giocava la vittoria di tappa, visto che nessuno degli inseguitori riusciva a raggiungerlo. Nella volata a tre Bax si imponeva davanti a Smit e Moreno, mentre a 10 secondi di ritardo David van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) si piazzava in quarta posizione e Gianni Moscon (Team Astana Qazaqstan) in quinta posizione. Dopo un buon Giro del Lussemburgo e la vittoria alla Coppa Agostoni, Bax ottiene la seconda vittoria stagionale e si fa notare tra i ciclisti olandesi emergenti. In classifica generale Sosa resta in maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Domani la conclusione del Tour de Langkawi con l’ottava ed ultima tappa da Kuah a Kuah di 115.9 km. Rispetto alla tappa di oggi, saranno tre invece di due i giri del circuito finale con tre scalate sul GPM di Raya Langkawi. Sosa a questo punto sembra aver ipotecato la vittoria della breve corsa malese.
Giuseppe Scarfone

Sjoerd Bax vince a Kuah (foto: Getty Images)
JAPAN CUP, COLPO DI POWLESS
Neilson Powless vince la Japan Cup in solitaria. Secondo Andrea Piccolo, Dyball chiude il podio
Il percorso di questa edizione prevede un circuito di 10 km da ripetere 14 volte intorno alla città nipponica di Utsunomiya. A fare il ritmo fin dalle battute iniziali è la Trek Segafredo, spezzando più volte il gruppo ma senza mai riuscire a formare un drappello coordinato al comando. Così si giunge fino ai -40 dal traguardo con situazione tutta in divenire: qua è lesta la EF Education-Easy Post a inserire ben due uomini in un nuovo tentativo di allungo, Neilson Powless e Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost). A loro si aggregano Simon Geschke (Cofidis) e Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), andando a formare un quartetto al comando. Il duo in rosa però è magistrale nello sfruttare la superiorità numerica con attacchi continui e alternati, fino a quando ai -15 nessuno degli altri attaccanti ha le gambe per rispondere allo statunitense che può così involarsi in solitaria verso il traguardo. Nella volata ristretta per le posizioni di rincalzo Piccolo completa la festa EF conquistando la piazza d’onore davanti al rientrante Benjamin Dyball (UKYO).
Lorenzo Alessandri

Powless esulta in solitaria sul traguardo. Photo Credit: Sprint Cycling Agency
16-10-2022
ottobre 16, 2022 by Redazione
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VENETO CLASSIC
L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, Treviso – Bassano del Grappa, percorrendo 190 Km in 4h39′54″, alla media di 40.729 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates) e di 29″ l’italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck)
JAPAN CUP
Lo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost) si è imposto nella corsa giapponese, circuito di Utsunomiya, percorrendo 144.2 Km in 3h37′49″, alla media di 39.721 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’italiano Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost) e di 13″ l’australiano Benjamin Dyball (Team UKYO SAGAMIHARA)
PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)
Il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, George Town – Alor Setar, percorrendo 120.4 Km in 2h49′42″, alla media di 42.569 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e il tedesco Rüdiger Selig (Lotto Soudal). Miglior italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck), 10°. Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 2′02″ sul connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 42° a 19′26″.
CHRONO DES NATIONS
L’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito a cronometro di Les Herbiers, percorrendo 45.5 Km in 53′29″, alla media di 50.965 Km/h. Ha preceduto di 2″ il norvegrese Tobias Foss (Jumbo-Visma) e di 11″ l’italiano Matteo Sobrero (Team BikeExchange-Jayco).
CHRONO DES NATIONS DONNE
L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) si è imposta nella corsa francese, circuito a cronometro di Les Herbiers, percorrendo 27.2 Km in 35′54″, alla media di 45.46 Km/h. Ha preceduto di 1′06″ l’ucraina Valeriya Kononenko (nazionale ucraina) e di 1′18″ la statunitense Amber Neben (nazionale statunitense). Miglior italiana Vittoria Bussi (Open Cycling Team), 12° a 2′52″
HIRSCHI CONQUISTA LA VENETO CLASSIC, DOPPIETTA DELLA UAE
Marc Hirschi (UAE Team Emirates) ha conquistato il successo nella Veneto Classic a Bassano del Grappa con un azione sullo sterrato riuscendo a battere il compagno di squadra Davide Formolo e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck).
La seconda edizione della Veneto Classic cambiava percorso per trovare la sua identità con un percorso che aggiunge tratti complessi con l’obiettivo di far parte nel Word Tour tra qualche anno.
La salita in pavè de La Tisa è sicuramente la salita iconica del percorso sul quale è stata strutturata questa nuova classica, dall’anno scorso viene messa più al centro del finale con ben 3 passaggi nel finale, mentre la salita che l’anno scorso era presente nel circuito La Rosina, quest’anno viene inserita nelle fasi centrali del percorso. Il dislivello rimane praticamente intoccato con 2500 metri su una distanza che però cala da 206 a 190 chilometri.
Il percorso iniziale da Treviso fino a Bassano del Grappa di 93 chilometri era un po’ nervoso con l’unica importante difficoltà nel Muro Ca’ del Poggio al chilometro 30.
I ciclisti una volta arrivati a Bassano iniziavano un circuito da ripetere 3 volte che includeva la salita di la Rosina, 2.7 chilometri al 5.9%. Al termine di questo circuito gli atleti passavano l’abitato di Marostica per percorrere un circuito comprendente il muro sulle pietre di la Tisa, 300 metri al 12.3%. Questo circuito veniva caratterizzato anche da un lungo falsopiano che anticipava una forte discesa prima del muro. Dopo il terzo passaggio sul muro che avveniva a 19 chilometri dal termine, gli atleti tornavano a Marostica per affrontare la “Diesel Farm”, un tratto in sterrato che culmina dopo 1.3 chilometri al 9.6% e prosegue nel primo tratto di discesa con gli atleti ormai entrati negli ultimi 10 chilometri con l’ultima difficoltà presente ai -4400 metri con il muro di Contrà Soarda (già presente nella scorsa edizione all’interno del circuito de La Rosina), con i suoi 500 metri all’11.4% che presentano l’ultima chance di attaccare prima del traguardo nel centro di Bassano del Grappa.
Tra gli atleti favoriti per il successo erano presenti per la UAE Team Emirates Matteo Trentin, Diego Ulissi, Alessandro Covi, Davide Formolo e Marc Hirschi che si presentavano con una squadra sulla carta nettamente più forte delle compagini avversarie. Gli atleti che provavano ad ostacolarli dal successo erano Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), Florian Vermeersch e Andreas Kron (Lotto Soudal), Remy Rochas (Cofidis), Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech), Kevin Colleoni (Team BikeExchange – Jayco), Jay Vine e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Natnael Tesfatsion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) e Alexis Vuillermoz (TotalEnergies). Da segnalare che questa era l’ultima corsa in carriera su strada per Davide Rebellin (Work Service Vitalcare Vega) all’età di 51 anni.
La fuga di giornata veniva formata sul muro di Ca’ di Poggio da Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team), Michael Belleri (Biesse – Carrera), Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team), Riccardo Tosin (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior).
Questi atleti arrivavano a Bassano del Grappa con un vantaggio intorno ai quattro minuti e dieci secondi che andavano a ridursi velocemente nel circuito de La Rosina sotto il ritmo della UAE Team Emirates, nel secondo giro Belleri provava ad attaccare in solitaria, ma veniva ripreso, mentre nel gruppo Alessandro De Marchi (Israel – Premier Tech) restava coinvolto in una caduta e si doveva ritirare. Tosin e Abrahamsen si staccavano sull’ultimo passaggio, il norvegese rientrava nel tratto pianeggiante.
Zurlo se ne andava sulla Tisa, mentre dietro Formolo faceva il forcing con Trentin a ruota, alla fine della salita andavano a ricompattarsi sia la fuga che il gruppo riuscendo però a rientrare sulla testa grazie al forte cambio di ritmo.
Poco prima del secondo passaggio sulla Tisa restava coinvolto in una caduta Lopez, mentre Trentin guidava il gruppo di una trentina di atleti, Trentin e Conci guidavano il gruppo sul muro andando ad allungare ulteriomente il plotone con UAE e Alpecin intenzionate a continuare l’azione dopo lo scollinamento con un gruppo formato da squadre World Tour tra le quali figuravano anche il cmapione italiano Zana e il diciannovenne Francesco Busatto (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) che correva sulle strade di casa. In un momento di disordine si generava un attacco comprendente Formolo e Vermeersch, ai quali si aggiungevano Rochas, Hirschi, Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck), mentre un gruppo comprendente anche Rebellin si portava sul resto del gruppo di testa. All’inseguimento della nuova fuga si portavano Tesfatsion, Amanuel Ghebreigzabhiert (Trek – Segafredo), Jonas Greegard e Fredrik Dversnes (Uno-X Pro Cycling Team), Alexandre Delettre (Cofidis) e Trentin, ma la mancanza di collaborazione permetteva di rientrare al resto del gruppo che restava a soli quindici secondi di distanza nel momento in cui si affrontava per l’ultima volta la Tisa con Formolo che la prendeva in testa, mentre Trentin attaccava in maniera potente dal gruppo per rientrare in solitaria, riuscendo a chiudere il buco poco dopo la salita con anche Kron e Mathias Vacek (Trek – Segafredo) capaci di rientrare. Al termine della discesa si riuscivano ad accodare anche Ulissi, Busatto, Colleoni, Conci e Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck). Altri 9 atleti tra i quali Zana riuscivano a rientrare sulla testa della corsa ai -16. Trentin provava un attacco nel tratto pianeggiante senza però riuscire a fare la differenza arrivando così con un gruppo di 25 atleti a giocarsi la vittoria nella Diesel Farm che veniva presa in testa da Hirschi che riusciva a restare col solo Conci, il quale attaccava però provando ad andarsene in soltiaria su una strada molto pendente e sterrata, Hirschi restava a dieci metri da lui con Formolo in grado di rientrare più velocemente e accodarsi allo scalatore trentino. Anche l’elvetico riusciva lentamente a ritornare sotto alla testa della corsa provando a prendere in testa la porzione in discesa sterrata facendo la differenza prendendo qualche rischio in più. Al loro inseguimento si trovava Kron a una dozzina di secondi inseguito da una decina di corridori a sua volta.
Conci si trovava quindi nella difficile posizione di dover inseguire in solitaria con Formolo passivo alla sua ruota fino al muro finale dove Formolo scattava secco lasciando alle sue spalle Conci e provando a inseguire il suo compagno di squadra che al termine della salita riusciva a mantenere un margine di sicurezza con l’elvetico che riscattava così il secondo posto della passata edizione vincendo in solitaria grazie all’attacco in discesa. Al secondo posto arrivava Formolo che completava una doppietta UAE a conferma dei pronostici. Al terzo posto riusciva ad arrivare Conci difendendosi dal ritorno del gruppo dove Oldani batteva Trentin per il quarto posto. L’enfant du pays Busatto chiudeva con un convincente settimo posto.
Carlo Toniatti

La vittoria di Hirschi nella Veneto Classic (foto Sprint Cycling Agency)
BLIKRA IL PIU’ VELOCE AD ALOR SETAR. SOSA RESTA IN MAGLIA GIALLA
Nella volata a ranghi compatti della sesta tappa del Tour de Langkawi, a spuntarla è Erlend Blikra (UNO-X Pro Cycling Team) che sul traguardo di Alor Setar precede Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) e Rudiger Selig (Team Lotto Soudal). Domani resa dei conti decisiva per la maglia gialla tra Sosa e Carthy sull’inedita salita finale di Gunung Raya.
La sesta tappa del Tour de Langkawi, guardando l’altimetria, non offre molti spunti di riflessione visto che il percorso è totalmente pianeggiante e la volata sembra più che scontata. Anche ieri è stata una tappa adatta ai velocisti ma l’attacco deciso di undici ciclisti nella seconda parte del percorso ha determinato un finale scoppiettante con il gruppo che non è riuscito a rientrare sugli attaccanti che si sono giocati così la vittoria di tappa. Chissà se anche oggi le squadre dei velocisti si faranno sorprendere. Si parte da Georgetown e si arriva ad Alor Setar dopo 120 km. La fuga di giornata si formava dopo 2 km dalla partenza. Erano sei i ciclisti ad avvantaggiarsi sul gruppo: Tiano Da Silva (Team Pro Touch), Thanakhan Chaiyasombat (Thailand Continental Cycling Team), Willie Smit (China Glory Continental Cycling Team), Kee Zhe Yie (Team Malaysia), Marco Lumanog e Junreck Carcueva (Team Philippines). Chaiyasombat si aggiudicava il primo traguardo volante di Jambatan Palau Pinang posto al km 7.8. Carcueva vinceva il successivo traguardo volante di Bagan posto al km 25.5. Kee si aggiudicava il terzo ed ultimo traguardo volante di Sungai Petani posto al km 63.9. Dopo un vantaggio massimo di 2 minuti e 40 secondi intorno al km 35, le squadre dei velocisti si organizzavano per l’inseguimento. A 40 km dall’arrivo il sestetto dei fuggitivi aveva 1 minuto e 30 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Tra le squadre più attive in testa al gruppo si segnalava il Team Alpecin Deceuninck. Smit era l’ultimo ad essere ripreso a 9 km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti mantenevano un ritmo elevato per evitare sorprese e consentire ai propri capitani di presentarsi al meglio nella volata finale. A vincere sul traguardo di Alor Setar era erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) davanti a Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) e Rudiger Selig (Team Lotto Soudal). Chiudevano la top five Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Max Kanter (Team Movistar) in quinta posizione. Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck), vincitore della quarta tappa, era soltanto decimo. Blikra ottiene la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale resta tutto invariato con Ivan Sosa (Team Movistar) sempre in maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) e 2 minuti ed 1 secondo di vantaggio su Einer Rubio (Team Movistar). Domani è in programma la settima tappa da Kuah a Gunung Raya di poco meno di 91 km. Il piatto forte sarà la scalata finale della salita inedita di Gunung Raya. Posizionata al centro dell’isoletta di Langkawi, questa salita è lunga quasi 13 km e mezzo ed ha una pendenza media del 6%. Sosa e Carthy si giocheranno le chance di vittoria finale su questa salita, con il britannico che dovrà necessariamente attaccare e provare a recurerare i 23 secondi che lo separano dal colombiano.
Giuseppe Scarfone

Erlend Blikra vince ad Alor Setar (foto: Getty Images Sport)
15-10-2022
ottobre 15, 2022 by Redazione
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)
Il belga Lionel Taminiaux (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quinta tappa, Kuala Kangsar – Kulim, percorrendo 172 Km in 3h41′42″, alla media di 46.549 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Julius van den Berg (EF Education-EasyPost) e di 4″ l’australiano Carter Bettles (ARA Pro Racing Sunshine Coast). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 7° a 9″. Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 2′02″ sul connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Moscon, 43° a 19′26″.
A KULIM LA FUGA ARRIDE A TAMINIAUX. SOSA RESTA IN MAGLIA GIALLA
Undici fuggitivi partiti nella seconda parte della quinta tappa da Kuala Kangsar a Kulim si giocano la vittoria di tappa. Tra scatti e controscatti negli ultimi km una volata più che ristretta premia Lionel Taminiaux (Team Alpecin Deceuninck) che ha la meglio su Julius Van den Berg (Team EF Education EasyPost). Gianni Moscon (Team Astana Qazaqstan), presente nella fuga, perde l’attimo buono. Ivan Sosa (Team Movistar) resta in maglia gialla.
La quinta tappa del Tour de Langkawi parte da Kuala Kangsar e termina a Kulim dopo 174 km. Saranno ancora una volta i velocisti a giocarsi la vittoria? Nelle tre tappe su quattro che hanno già visto un arrivo in volata, il vincitore è stato sempre differente e vedremo se la volata di oggi arriderà ad un altro nome nuovo oppure se uno tra Syritsa, Wiggins e Mareczko saranno capaci di fare il bis. L’unico GMP posto dopo 62 km, anche se di seconda categoria, non sembra preoccupare più di tanto i velocisti in gruppo, visto che in caso di difficoltà avranno quasi 110 km per rientrare in gruppo. Dopo la partenza da Kuala Kangsar si formava un drappello di quattro ciclisti in testa alla corsa: Muhammad Abdurrahman (Team MULA), Thanakhan Chaiyasombat (Thailand Continental Cycling Team), Sofian Nabil Mohd Bakri (Team Malaysia) e Nichol Blanca Pareja (Team Philippines). Dopo poco più di 1 km in avanscoperta i quattro attaccanti venivano ripresi dal gruppo, che restava compatto anche salendo sull’unico GPM in programma di Sumpitan. Igor Chzhan (Team Astana Qazaqstan) si aggiudicava il primo traguardo volante di Lenggong posto al km 34.2 mentre Jambaljamts Sainbayar era il primo a scollinare sul GPM di Sumpitan posto al km 62.5. Dopo un’ottantina di km altri quattro ciclisti tentavano di andarsene in fuga: Gianni Moscon (Team Astana Qazaqstan), Lionel Taminiaux (Team Alpecin Deceuninck), Ander Okamika (Team Burgos BH) e Carter Bettles (Team ARA Pro Racing Sunshine Coast). Ai quattro uomini in testa se ne aggiungevano altri sette: Ryan Gibbons (UAE Team Emirates), Sander Armée ed Hugo Toumire (Team Cofidis), Sylvain Moniquet (Team Lotto Soudal), Max Kanter e Mathias Norsgaard (Team Movistar) e Julius van den Berg (Team EF Education EasyPost). Kanter vinceva il secondo traguardo volante di Selama posto al km 101.9. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano Uno-X Pro Cycling Team, ARA Pro Racing Sunshine Coast e Drone Hopper Androni Giocattoli. A 27 km dalla conclusione la testa della corsa aveva ancora 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Kanter si aggiudicava il terzo ed ultimo traguardo volante di Karangan posto al km 149. A 14 km dal termine il gruppo aveva dimezzato lo svantaggio nei confronti della fuga, che adesso aveva soltanto 30 secondi di vantaggio. I fuggitivi si davano cambi regolari ed addirittura il loro vantaggio sul gruppo saliva a 40 secondi quando mancavano circa 8 km al termine. Erano infine Van den Berg e Taminiaux ad accelerare negli ultimi 2 km ed a giocarsi la vittoria di tappa. Taminiaux aveva la meglio su Van den Berg mentre a 4 secondi di ritardo Bettles si classificava terzo. Chiudevano la top five Gibbons in qurta posizione e Kanter in quinta posizione, entrambi a 9 secondi di ritardo da Taminiaux. Moscon non riusciva a prendere il treno giusto nel finale e doveva accontentarsi della settima posizione mentre il gruppo maglia gialla veniva regolato da Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) a 38 secondi di ritardo da Taminaux. Il belga ottiene la quarta vittoria stagionale e si segnala come uno dei ciclisti più in forma dell’Alpecin Deceuninck in questo finale di stagione. In classifica generale resta tutto invariato nelle primissime posizioni con Ivan Sosa (Team Movistar) in maglia gialla davanti a Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) ed Einer Rubio (Team Movistar). Domani è in programma la sesta tappa da Georgetown ad Alor Setar di 119 km. Il percorso totalmente pianeggiante riserverà di nuovo un’occasione ai velocisti in gruppo, con la lotta per la maglia a punti che entrerà nel vivo.
Giuseppe Scarfone

Lionel Taminiaux vince a Kulin (foto: Getty Images)
SERENISSIMA GRAVEL: LA CORNICE DI VILLA CONTARINI INCORONA FROIDEVAUX
Né l’idolo del grande pubblico Mathieu Van der Poel (Alpecin), né il neocampione del mondo Gianni Vermeersch (Alpecin), ma a vincere la corsa sugli sterrati veneti voluta da Filippo Pozzato è il campione svizzero di specialità Robin Froidevaux (Tudor), che corre nella squadra voluta dal “Pendolino di Berna” Fabian Cancellara.
L’atleta elvetico giunge sul traguardo tutto solo dopo aver staccato i compagni di fuga nell’ultimo giro in quel di Piazzola sul Brenta, conscio di non avere i favori del pronostico in caso di arrivo in volata. Al chilometro 158, all’ingresso del primo giro di circuito, gli atleti a giocarsi la vittoria erano in 17, meno della metà dei 50 partenti da Porto Barricata. Poi mano a mano il gruppo si è ulteriormente sgranato.
Il primo a provarci nei chilometri finali è stato l’attesissimo Mathieu Van der Poel (Alpecin), tradito però da una scivolata. L’olandese perdeva tutto il vantaggio e si trovava a dover inseguire finendo ottavo, così nell’ultima tornata è partito tutto solo lo svizzero andando a vincere sotto gli occhi del suo mentore.
Alle spalle di Froidevaux è arrivato Emīls Liepins (Trek) che regola il gruppo e il campione del mondo Gianni Vermeersch. Settimo Samuele Zoccarato, (Bardiani) campione italiano di specialità e primo degli italiani, davanti a Van der Poel. Più staccati tutti gli altri.
Andrea Mastrangelo

L'elvetico Froidevaux vince la seconda edizione della Serenissima Gravel (foto Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency©2022)
14-10-2022
ottobre 14, 2022 by Redazione
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SERENISSIMA GRAVEL
L’elvetico Robin Froidevaux (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa italiana, Porto Barricata – Piazzola sul Brenta, percorrendo 190.9 Km in 4h45′14″, alla media di 40.156 Km/h. Ha preceduto di 13″ il lettone Emīls Liepiņš (Trek-Segafredo) e il belga Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), 7° a 16″
PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)
L’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quarta tappa, Sabak Bernam – Meru Raya, percorrendo 137.9 Km in 3h15′37″, alla media di 42.297 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Rüdiger Selig (Lotto Soudal) e il rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 23″ sul britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e 2′02″ sul connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 44° a 19′56″.