IN AUSTRIA DOMINANO DEL TORO E GLI EMIRATI

luglio 14, 2025 by Redazione  
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Dominio della UAE Team Emirates – XRG nel Giro d’Austria con quattro tappe su cinque conquistate e la vittoria finale di Isaac Del Toro, che ha confermato la classe dimostrata all’ultimo Giro d’Italia

Quattro tappe su cinque, fatta eccezione per la frazione conclusiva, e la formazione degli emirati ha dominato la 74a edizione del Giro d’Austria. Nella prima tappa, con partenza e arrivo a Steyr, addirittura quattro corridori dei primi cinque dell’ordine d’arrivo vestivano la casacca UAE: a vincere in solitaria è stato Felix Großschartner seguito a 5” da Rafał Majka (UAE) e dall’unico “intruso” Archie Ryan (EF Education – EasyPost), mentre con 16″ di ritardo il primo gruppo inseguitore è stato regolato da Baroncini Filippo su Isaac Del Toro.
Nella seconda tappa è stato il messicano, smaltita la delusione del Giro d’Italia, ad imporsi in volata sul traguardo di Alpendorf precedendo allo sprint Andrew August (Ineos), Héctor Alvarez (Lidl-Treck) e i compagni di squadra Groβscharter e Alessandro Covi, con la squadra degli emirati che piazza ancora tre uomini tra i primi cinque. La classifica non cambia, fatta eccezione per l’ingresso in top five di August al posto di Baroncini, che rimane staccato.
A rubare parzialmente la scena all’UAE, almeno nelle prime tappe, è stato l’ex pilota della MotoGP Aleix Espargarò, al debutto in una corsa professionistica all’età di 35 anni, iscritto con la Lidl-Trek. Purtroppo una caduta all’inizio della terza tappa, che gli ha causato la rottura del legamento di un pollice, lo ha costretto a ritirarsi per l’impossibilità di frenare, levando alla corsa anche questa distrazione dal dominio emiratino. Il corridore spagnolo, vincitore di tre gare in sella ad un’Aprilia da sempre usava la bici come allenamento e si è detto deluso, ma contento di aver dimostrato di non essere solo un acquisto di marketing.
La tappa del ritiro di Espargarò è terminata a Salisburgo dove Del Toro ha piazzato sulla salita del Gaisberg, che ospitava il traguardo, la sua seconda zampata con un’azione fulminea a 500 metri dall’arrivo, riuscendo a riprendere e sorpassare August, giunto secondo a 5”. Alle sue spalle si è piazzato ancora Groβscharter, che ha salvato la maglia di leader per 3”, seguito alla spicciolata da Ryan e Felix Engelhardt (Jayco).
Nella tappa regina, che prevedeva l’arrivo in salita ai 2024 metri di Kühtai, stazione sciistica tirolese, Del Toro ha completato la sua tripletta staccando nuovamente gli avversari: alle sue spalle hanno terminato Ryan a 4”, Majka a 6”, Enlhardt a 25” ed Esteban Chaves (EF Education – EasyPost) a 34”, mentre è pesantemente crollato l’ex leader e suo compagno di squadra è crollato Groβscharter, giunto al traguardo con più di 3 minuti di ritardo.
Nella conclusiva tappa di Feldkirch la UAE ha preferito amministrare il vantaggio conseguito, permettendo alla fuga di arrivare e lasciando spazio alle altre squadre. Torna così alla vittoria dopo oltre tre anni (se si esclude il campionato nazionale a cronometro), Bob Jungels (Ineos), che stacca tutti e si impone in solitaria con 1′45″ su Rui Costa e Florian Vermeersch, altro corridore in forma alla formazione araba.
Del Toro “vendica” così la sconfitta al Giro d’Italia imponendosi nella classifica finale con 29″ su Rayan e 47″ su Majka, mentre il migliore degli azzuri è lo scalatore lombardo Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 11° con un passivo di 4′16″. La UAE si porta ovviamente a casa la classifica a squadre, condendo il successo finale anche con la conquista delle classifiche a punti e del miglior giovane, che entrambe vedono in testa Del Toro. Un bottino quasi completo al quale manca solo la classifica dei Gran Premi della Montagna, al cui vertice si è issato il figlio d’arte Nicolas Vinokurov (XDS Astana Team)

Andrea Mastrangelo

Del Toro vince la tappa regina del Giro dAustria

Del Toro vince la tappa regina del Giro d'Austria

14-07-2025

luglio 14, 2025 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il britannico Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella decima tappa, Ennezat – Le Mont-Dore (Puy de Sancy), percorrendo 165.3 Km in 4h20′05″, alla media di 38.134 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’olandese Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) e di 31″ l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 72° a 17′17″. Healy è la nuova maglia gialla con 29″ sullo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) e 1′29″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) Miglior italiano Velasco, 54° a 44′19″

ELISA LONGO BORGHINI CONQUISTA IL SUO SECONDO GIRO D’ITALIA WOMEN

luglio 14, 2025 by Redazione  
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Liane Lippert vince la tappa finale all’autodromo di Imola. Sul podio finale anche Reusser e Gigante.

Il Giro d’Italia Women 2025 si chiude con il trionfo di Elisa Longo Borghini. Dopo otto tappe combattute l’azzurra della UAE Team ADQ sale sul gradino più alto del podio a dodici mesi dalla sua prima affermazione, confermandosi regina della corsa rosa. La tappa conclusiva da Forlì a Imola, con arrivo all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ha premiato nuovamente Liane Lippert (Movistar Team), che festeggia il secondo successo personale in questa edizione.
Il circuito finale, ispirato al percorso dei Campionati Mondiali del 2020, non ha ribaltato le sorti della classifica generale. La ongo Borghini ha controllato con intelligenza ogni situazione, difendendo la Maglia Rosa conquistata nella tappa del Monte Nerone. Il momento decisivo arriva quando sull’ultima salita Liane Lippert e Anna van der Breggen (Team SD Worx – Protime) si avvantaggiano sul gruppo andandosi a giocare la vittoria allo sprint. All’interno dell’autodromo di Imola la tedesca della Movistar ha avuto la meglio sull’olandese, mentre Marlen Reusser (Movistar Team), è giunta terza a 8 secondi, regolando il gruppo delle migliori.
Elisa Longo Borghini chiude così in testa alla classifica generale con 18” sulla Reusser e 1’11” su Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team), vincitrice di due tappe e della Maglia Azzurra del Gran Premio della Montagna. Antonia Niedermaier (CANYON//SRAM zondacrypto) si conferma miglior giovane e conquista la Maglia Bianca, mentre Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) chiude il Giro con la Maglia Rossa della classifica a punti e con la conquista del Premio Combattività Best Western. Infine, Eleonora Ciabocco ( Team Picnic PostNL) ha vinto il Premio Carta Giovani Nazionale come miglior italiana giovane in classifica, mentre la migliore delle 21 squadre in campo è risultato il AG Insurance – Soudal Team
Al termine della corsa, La Longo Borghini ha dichiarato: “È stato un Giro incredibile per me e per la squadra. Gli ultimi otto giorni sono stati intensi: avevamo un obiettivo comune e lo abbiamo raggiunto. Sono senza parole… questa sensazione è semplicemente incredibile”.
Più tardi ha aggiunto: “Questa vittoria significa molto, anche perché venivo da una primavera dove non sono arrivati i risultati sperati. La sintesi di tutto questo credo sia la tappa di Monselice, dove siamo riuscite a portare un attacco di squadra in una frazione che sulla carta non aveva nulla da dire. Sul podio mi sono emozionata per l’affetto che hanno dimostrato i tifosi”.
Seconda classificata nella generale, la Reusser ha commentato: “Negli ultimi tre giorni non sono stata bene, ma la squadra mi ha sempre supportata. Elisa ha meritato di vincere, ma tornerò per giocarmela di nuovo”.
Sarah Gigante, terza, ha aggiunto: “Non avrei mai immaginato un Giro così. Dopo l’operazione che mi ha tenuta ferma mesi, torno in Australia con tanta gioia. È stato un Giro bellissimo”.
Grande soddisfazione anche per Liane Lippert, vincitrice della tappa conclusiva: “Vincere due tappe è un sogno. Ieri è stata una giornata deludente, ma oggi volevamo riscattarci. Marlen ha lavorato per me nel finale, è una persona speciale. Io ho solo voluto restituirle qualcosa”.
Lorena Wiebes, Maglia Rossa e Premio Combattività, ha detto: “Non era il mio primo obiettivo, ma ho deciso di lottare per portarla a casa. Oggi ero stanca, ma felice del mio Giro, che mi ha dato grande fiducia”.
Antonia Niedermaier, Maglia Bianca: “Finalmente la porto a casa. La pressione di Holmgren si è fatta sentire, ma ho saputo gestirla. È una delle gare più difficili e belle allo stesso tempo”.

Per Elisa Longo Borghini si tratta della seconda vittoria finale al Giro, traguardo che un’atleta italiana non raggiungeva dai tempi di Fabiana Luperini. Liane Lippert sale a tre successi complessivi al Giro, mentre il cambio decisivo della Maglia Rosa, giunto alla penultima tappa, è il primo dal 2020.

Mario Prato

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ENNEZAT – LE MONT DORE

luglio 14, 2025 by Redazione  
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Dopo una prima fase di Tour disputata a bassa quota, la corsa francese va per la prima in montagna, anche se non è ancora arrivato il momento delle grandi salite. Le tormentate strade del Massiccio Centrale potrebbero, però, lasciare il segno…

Il Tour sbarca in montagna, anche se non è ancora arrivato il momento di vedere i big della classifica sfidarsi a viso aperto sulle grandi salite, per le quali dovremo ancora pazientare fino a giovedì, quando si aprirà il trittico pirenaico. Oggi dovremmo accontentarci della alture del Massiccio Centrale, tra le quali in occasione della festa nazionale francese (ecco perchè questo lunedì non ci sarà il tradizionale giorno di riposo d’inizio settimana, posticipato a domani) è stata disegnata una comunque insidiosa frazione di 165 Km che – pur non proponendo salite particolarmente lunghe e difficili – prevede nel complesso 44 Km d’ascesa suddivisi tra ben 13 salite, otto delle quali valevoli per la classifica degli scalatori. Il percorso può essere suddiviso in tre distinti settori, con il primo di 90 Km che proporrà consecutivamente, con rarefatti tratti per rifiatare, le prime otto ascese, cominciando con la Côte de Loubeyrat, i cui 4.2 Km al 6.1% inizieranno pochi chilometri dopo la partenza da Ennezat, tra l’altro debuttando con una rampa di 600 metri al 12.8%. Seguirà una fase di 60 Km dall’aspetto altimetrico più rilassato, caratterizzata da ascese più morbide di quelle affrontate in precedenza, anche se è in questo settore che per la prima volta in questa edizione si supereranno i 1000 metri di quota, toccando prima i 1060 metri del Col de la Moréno, per poi raggiungere i 1265 metri del Col de Guéry e quindi i 1389 metri del Col de la Croix Morand. Si giungerà così alle fasi finali, che prevedono di affrontare di seguito negli ultimi 15 Km prima la salita al “tetto” della tappa, i 1447 metri del Col de la Croix Saint-Robert (5.1 Km al 6.3%), e poi quella conclusiva diretta alla stazione di sport invernali di Mont Dore, che delle otto ufficiali di giornata sarà la più breve ma anche quella dotata della pendenza media più elevata: per la precisione si dovranno affrontare 3.3 Km inclinati al 7.7%, nulla di particolarmente difficile ma che potrebbe lasciare il segno al termina di una frazione così complicata. Non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che le apparentemente innocue tappe del Massiccio Centrale si sono in realtà rilevate molto più selettive del previsto e quest’anno un certo peso potrebbe averlo anche il netto cambio di passo, dopo una prima settimana interamente disputata a quote decisamente più basse.

METEO TOUR

Ennezat: parzialmente nuvoloso, 26°C (percepiti 27°C), vento moderato da O (6-19 Km/h), umidità al 49%
Durtol (Sprint – Km 44.4): parzialmente nuvoloso, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da O (14-36 Km/h), umidità al 50%
Côte de Berzet (GPM – Km 78.3): parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (16-39 Km/h), umidità al 51%
Chambon-sur-Lac (Km 132.6): nubi sparse, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (16-41 Km/h), umidità al 53%
Le Mont-Dore: nubi sparse, 19°C, vento moderato da O (16-44 Km/h), umidità al 63%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Ennezat
13.40-13.50: GPM della Côte de Loubeyrat
14.00: inizio diretta su Rai2
14.25-14.35: traguardo volante di Durtol
14.40-14.45: GPM della Côte de La Baraque
15.00-15.15: GPM della Côte de Charade
15.15-15.35: GPM della Côte de Berzet
16.10-16.35: GPM del Col de Guéry
16.25-16.50: GPM del Col de la Croix Morand
17.10-17.40: GPM del Col de la Croix Saint-Robert
17.15-17.45: inizio salita finale
17.25-17.55: arrivo a Le Mont-Dore

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79250

RASSEGNA STAMPA

Italia

Tour de France, Milan manca il bis: a Chateauroux vince Merlier allo sprint di mezza ruota

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Van der Poela ujeli tik pred ciljno črto, Merlier slavi zmago (Van der Poel catturato poco prima del traguardo, Merlier festeggia la vittoria)

Delo

Danimarca

Stjerne får revanche og snupper anden sejr efter massespurt (Star si vendica e conquista la seconda vittoria dopo uno sprint di massa)

Jyllands-Posten

Francia

Merlier le doublé, Van der Poel la perf – Pogacar : «L’abandon d’Almeida est une grosse perte» – Van der Poel, maso ou génie? (Merlier la doppietta, Van der Poel la performance – Pogacar: “Il ritiro di Almeida è una grande perdita” – Van der Poel, masochista o genio?)

L’Équipe

Regno Unito

Merlier claims stage nine as Van der Poel bid falls short (Merlier vince la nona tappa, ma il tentativo di Van der Poel non è sufficiente)

The Guardian

Spagna

El Tour vuela a más de 50 km/h (Il Tour vola a più di 50 km/h)

AS

Portogallo

João Almeida sucumbe à dor no Tour. Um “adieu” antes do “olé”? (João Almeida soccombe al dolore durante il Tour. Addio prima dell’”olé?”)

Público

Belgio

Alweer Belgisch succes: Tim Merlier troeft Milan af en pakt tweede ritzege, Van der Poel strandt na monstervlucht op 800 meter van de streep (Un altro successo belga: Tim Merlier batte Milan e conquista la seconda vittoria di tappa, Van der Poel bloccato dopo una fuga mostruosa a 800 metri dal traguardo)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Van der Poel kan prachtige vlucht net niet bekronen, Merlier pakt negende etappe in Tour (Van der Poel sfiora la fuga, Merlier vince la nona tappa del Tour)

De Telegraaf

Germania

Herzschlagfinale: Van der Poel gestellt – Merlier hauchdünn vorn – “Ich bin erschrocken”: Zweitschnellste Etappe der Tour-Historie (Finale da cardiopalma: Van der Poel catturato – Merlier in vantaggio di poco – “Sono scioccato”: seconda tappa più veloce nella storia del Tour)

Kicker

USA

Merlier sprints to victory in Tour de France Stage 9 after Van der Poel’s breakaway is thwarted (Merlier vola verso la vittoria nella nona tappa del Tour de France dopo che la fuga di Van der Poel è stata sventata)

The Washington Post

Colombia

Jonas Vingegaard y el fuerte viento ponen contra las cuerdas a Tadej Pogacar en la etapa 9 del Tour de Francia (Jonas Vingegaard e il forte vento hanno messo alle corde Tadej Pogacar nella nona tappa del Tour de France)

El Tiempo

Ecuador

Tim Merlier gana etapa 9 del Tour de Francia mientras Tadej Pogacar sigue como líder de la general (Tim Merlier vince la nona tappa del Tour de France, mentre Tadej Pogacar rimane il leader della classifica generale)

El Universo

Australia

Merlier outsprints Milan to speed to Tour de France win (Merlier supera Milan in volata e vince al Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della nona tappa

1° Tim Wellens
2° Benjamin Thomas s.t.
3° Lennert Van Eetvelt s.t.
4° Thibau Nys s.t.
5° Gianni Vermeersch s.t.

Miglior italiano Simone Velasco, 12° (s.t.)

Classifica generale

1° Mattéo Vercher
2° Roel van Sintmaartensdijk a 4′32″
3° Davide Ballerini a 6′13″
4° Fabian Lienhard a 9′47″
5° Jordi Meeus a 10′55″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

7 LUGLIO 1985 – 9a TAPPA: STRASBURGO – ÉPINAL (173.5 Km)

ORA IL TOUR ATTACCA LE ALPI

Ieri vittoria del solito carneade olandese (Ducrot), domani prima scalata ad Avoriaz

La corsa pare saldamente nelle mani di Hinault, che ha un buon margine da amministrare sui più pericolosi arrampicatori – Ancora in difficoltà Visentini, che ha perso un altro mezzo minuto – Tour donne: la Longo vince ancora

La funivia che collega Le Mont-Dore al Puy de Sancy e l’altimetria della decima tappa (www.auvergnevolcansancy.com)

La funivia che collega Le Mont-Dore al Puy de Sancy e l’altimetria della decima tappa (www.auvergnevolcansancy.com)

A CHÂTEAUROUX TIM MERLIER SVERNICIA LA CONCORRENZA, MILAN SECONDO

luglio 13, 2025 by Redazione  
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Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) rinnova il duello con Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e ne esce ancora vincitore sul traguardo di Châteauroux. Terzo un redivivo Arnaud De Lie (Team Lotto)

La nona tappa del Tour 2025 vedrà ancora i velocisti all’opera dopo la volata di ieri che ha visto Jonathan Milan (Team Lidl Trek) vincere nettamente davanti a Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) e Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) e che ha cancellato il tabù delle vittorie italiane al Tour che durava da sei anni. Oggi il corazziere di Tolmezzo può fare il bis a Châteauroux dove l’ultimo a vincere è stato Mark Cavendish nel 2021. La tappa di oggi è completamente pianeggiante e non dovrebbe quindi riservare particolari sorprese con la volata prevista al 99%. Dopo la partenza da Chinon andavano all’attacco Mathieu van der Poel e Jonas Rickaert (Team Alpecin Deceuninck). Il gruppo lasciava fare e Van der Poel per buona parte della tappa era anchela maglia gialla virtuale. Il ciclista olandese si aggiudicava il traguardo volante di La Belle Indienne, posto al km 24.2. La frattura alla costola patita nella caduta della tappa di venerdì metteva fuori causa Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), che era costretto al ritiro quando mancavano 84 km alla conclusione. Tadej Pogacar perdeva così un gregario fondamentale che sarebbe stato capitano in qualsiasi altra squadra. A 40 km dall’arrivo la coppia di testa aveva un vantaggio di 2 minuti sul gruppo maglia gialla, tirato dagli uomini della Lidl Trek. Rickaert dava tutto negli ultimi 30 km prendendo vento e facendo la maggior parte dell’andatura per Van der Poel, che restava da solo in testa a circa 6 km dalla conclusione. Nonostante gli sforzi il ciclista olandese veniva ripreso a soli 700 metri dal traguardo. Era la Israel Premier Tech a tirare la volata per Pascal Ackermann, ma da dietro partiva un nuovo duello tra Milan e Tim Merlier (Team Soudal Quick Step), che ancora una volta aveva la meglio sull’italiano. In terza posizione si piazzava un redivivo Arnaud De Lie (Team Lotto) mentre chiudevano la top five Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) in quarta posizione e Paul Penhoët (Groupama – FDJ) in quinta posizione. Per Merlier è la seconda vittoria di tappa al Tour 2025. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Pogacar sempre in maglia gialla davanti a Remco Evenepoal (Team Soudal Quick Step) e Kévin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels). Domani è la festa nazionale francese e al Tour si comincia a fare sul serio con la decima tappa da Ennezat a Le Mont-Dore di 165.3 km con ben otto GPM sui quali i big della classifica inizieranno a rodare i motori in vista dei Pirenei, in programma settimana prossima.

Antonio Scarfone

A Châteauroux come a Dunkerque Tim Merlier nega la gioia del successo al nostro Milan (foto Tim de Waele / Getty Images)

A Châteauroux come a Dunkerque Tim Merlier nega la gioia del successo al nostro Milan (foto Tim de Waele / Getty Images)

13-07-2025

luglio 13, 2025 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella nona tappa, Chinon – Châteauroux, percorrendo 174.1 Km in 3h28′52″, alla media di 50.013 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) e il connazionale Arnaud De Lie (Lotto). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia gialla con 54″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1′11″ sul francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels). Miglior italiano Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), 50° a 27′21″

GIRO D’ITALIA WOMEN

La tedesca Liane Lippert (Movistar Team) si è imposta nell’ottava ed ultima tappa, Forlì – Imola, percorrendo 134 Km in 3h40′07″, alla media di 36.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Anna van der Breggen (Team SD Worx – Protime) e di 8″ l’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ), 4° a 8″. La Longo Borghini si impone in classifica con 18″ sulla Reusser e 1′11″ sull’australiana Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team).

TOUR OF AUSTRIA

Il lussemburghese Bob Jungels (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Feldkirch, percorrendo 144.2 Km in 3h51′23″, alla media di 37.392 Km/h. Ha preceduto di 1′45″ il portoghese Rui Costa (EF Education – EasyPost) e il belga Florian Vermeersch (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Hrinkow Advarics), 6° a 1′45″. Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) si impone in classifica con 29″ sull’irlandese Archie Ryan (EF Education – EasyPos) e 47″ sul polacco Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 11° a 4′16″

GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)

Il portoghese Afonso Silva (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Lourinhã – Torres Vedras, percorrendo 172.5 Km in 4h03′57″, alla media di 42.427 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Gorka Sorarrain (Caja Rural – Seguros RGA) e Sergi Darder (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara dopo il ritiro Peter Cevini (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) nella seconda tappa. Il francese Alexis Guerin (Anicolor / Tien 21) si impone in classifica con 20″ sull’australiano Sebastian Berwick (Caja Rural – Seguros RGA) e 21″ sul colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense)

GP SLOVAKIA

L’italiano Cesare Chesini (MBH Bank Ballan CSB) si è imposto nella corsa slovacca, circuito di Nová Baňa, percorrendo 138.8 Km in 3h30′46″, alla media di 39.513 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiano Riccardo Lucca (Karcag Cycling ÉPKAR Team) e di 6″ il ceco Michael Boroš (Elkov – Kasper)

THE ROAD RACE TOKYO TAMA

L’italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto nella corsa giapponese, Tokyo – Ome, percorrendo 133.6 Km in 2h46′29″, alla media di 48.149 Km/h. Ha preceduto di 3″ lo spagnolo Benjamín Prades (VC Fukuoka) e di 24″ l’ucraino Kyrylo Tsarenko (Team Solution Tech – Vini Fantini).

TOUR OF MAGNIFICENT QINGHAI (Cina)

Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Xihaizhen, percorrendo 121.3 Km in 2h44′57″, alla media di 50.21 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Manuel Peñalver (Team Polti VisitMalta) e il neozelandese Aaron Gate (XDS Astana Team). Miglior italiano Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 14°. L’eritreo Henok Mulubrhan (XDS Astana Team) si impone in classifica con 2″ sull’uruguayano Guillermo Thomas Silva (Caja Rural – Seguros RGA) e 22″ sull’ecuadoriano Harold Martín López (XDS Astana Team). Miglior italiano Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 6° a 27″

GROTE PRIJS CHW BEVEREN (Donne)

La belga Katrijn De Clercq (Lotto Ladies) si è imposta nella corsa belga, circuito di Beveren, percorrendo 137.2 Km in 3h22′59″, alla media di 40.555 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Anna van Wersch (Lotto Ladies) e Florien Bolks (WV Schijndel) Unica italiana in gara Francesca Pellegrini (UAE Development Team), 66° a 12″

SARAH GIGANTE TRIONFA SUL MONTE NERONE, MA LA NUOVA MAGLIA ROSA È ELISA LONGO BORGHINI

luglio 13, 2025 by Redazione  
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La settima tappa del Giro d’Italia Women 2025 ha regalato emozioni e colpi di scena: sul traguardo in salita del Monte Nerone Sarah Gigante conquista la seconda vittoria personale nella corsa rosa, mentre Elisa Longo Borghini si prende la Maglia Rosa, ribaltando la classifica generale a un giorno dal termine. La montagna ha emesso il suo verdetto, restringendo la lotta per il successo finale a tre sole protagoniste.

La tappa regina del Giro d’Italia Women 2025 ha rispettato tutte le attese. I 150 chilometri da Fermignano a Monte Nerone, con un finale di salita selettivo e impegnativo, hanno ridisegnato la classifica generale e regalato una nuova leader, Elisa Longo Borghini. L’azzurra della UAE Team ADQ ha colto l’attimo giusto per forzare il ritmo insieme alla compagna di squadra Silvia Persico, prendendo vantaggio nel tratto che precede la salita decisiva. Alle sue spalle, però, Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team) ha lanciato un attacco deciso a 2.700 metri dal traguardo, staccando tutte e involandosi verso il secondo successo personale in questo Giro, dopo quello ottenuto a Pianezze.
La Gigante ha tagliato il traguardo in solitaria con 45” sulla Longo Borghini e 1’14” su Isabella Holmgren, giovane promessa della Lidl-Trek, oggi autrice di una grande prestazione. Marlen Reusser (Movistar Team), fino a ieri in Maglia Rosa, ha pagato lo sforzo nella parte conclusiva della salita ed è giunta quarta a 1’17”, perdendo il simbolo del primato a favore dell’italiana.
Al termine della tappa la Longo Borghini guida la classifica generale con 22” sulla Reusser e 1’11” sulla stessa Gigante, ormai lanciatissima in un finale che si preannuncia incandescente. Paulina Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) e Antonia Niedermaier (CANYON//SRAM zondacrypto) seguono più distanziate con quasi 3 minuti di ritardo.

“Due vittorie di tappa sono un risultato importante — ha dichiarato Sarah Gigante subito dopo l’arrivo —. Oggi mi sentivo bene, ho attaccato nel tratto più duro perché volevo dimostrare che il successo di Pianezze non era un caso. Sono grata alla mia squadra, abbiamo corso unite tutto il giorno. Domani ci riproverò”.

In conferenza stampa, l’australiana ha aggiunto: “L’obiettivo non era la tappa, ma il recupero in classifica generale. Superare atlete come Van der Breggen, Rooijakkers e Niedermaier mi dà fiducia. Il Mondiale di Imola l’ho visto in TV, conosco il percorso e so che sarà un’altra giornata impegnativa”.

Emozionata e lucida anche Elisa Longo Borghini, raggiante al traguardo: “Tornare in Maglia Rosa è bellissimo, ci abbiamo creduto come squadra. Quando io e Persico ci siamo trovate davanti, ho capito che era il momento di rischiare. Sarah oggi è stata fortissima, merita i complimenti. Domani sarà dura difendersi, ma ci proveremo con il cuore”.
Sarah Gigante è la prima australiana dal 1998 a vincere due tappe in un’unica edizione del Giro Women, dopo Anna Wilson Millward. È anche la 21ª vittoria per l’Australia nella corsa rosa, che così raggiunge gli Stati Uniti al quarto posto per successi nazionali. Per la Longo Borghini si tratta del ventesimo podio di tappa in carriera, il terzo in questa edizione. Da segnalare infine il primo podio per la giovanissima Holmgren, la più giovane a riuscirci dal 2020.
Oggi si chiude il Giro con la tappa finale, 134 chilometri da Forlì all’Autodromo di Imol su un percorso di mezza montagna con quattro giri del circuito mondiale 2020, comprendente le salite di Mazzolano e Cima Gallisterna. L’ultima sfida si concluderà proprio sul tracciato dell’Enzo e Dino Ferrari: le emozioni non sono finite.

Mario Prato

Sarah Gigante si impome sul Monte Nerone (foto Luc Claessen / Getty Images)

Sarah Gigante si impome sul Monte Nerone (foto Luc Claessen / Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CHINON – CHÂTEAUROUX

luglio 13, 2025 by Redazione  
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Un’altra volata si staglia all’orizzoonte, stavolta al termine di una tappa ancora più piatta di quella disputata ieri

Se la tappa di ieri si poteva definire facile per quella odierna…. abbiamo esaurito gli aggettivi. Quella che si disputerà oggi sarà la più semplice dell’edizione 2025, l’unica tra quelle in linea (l’altra era la cronometro di Caen) a non proporre nemmeno un Gran Premio della Montagna, pur non essendo del tutto liscia. I circa 1000 metri di dislivello giornaliero si spiegano con il fatto che nei primi 85 Km si dovranno superare modestissimi saliscendi, poi sarà solamente pianura e questo è un fatto abbastanza raro al Tour. Gli ultimi chilometri, inoltre, si annunciano come i più veloci e snelli di questa edizione per la presenza di due lunghi rettilinei. Il primo misurerà ben 12 Km (a parte l’interruzione all’altezza di una rotatoria) e terminerà a 4 Km e mezzo dall’arrivo, già all’interno dell’abitato di Châteauroux, dove tre rotatorie e otto curve condurranno verso l’altro rettilineo, lungo un chilometro e mezzo e al termine del quale sarà collocato il traguardo. A voler cercare il proverbiale pelo nell’uovo è proprio all’inizio di quest’ultimo rettilineo, introdotto da una curva a gomito, che si trova il tratto più difficile per i naturali favoriti alla vittoria finale, perchè nelle prime centinaia di metri propone una leggera pendenza che potrebbe essere fatale a qualche velocista. Per il vincitore ci sarà poi l’onore di affiancare il proprio nome a quello di Mark Cavendish, che proprio su questo traguardo il 9 luglio del 2008 ottenne la prima delle sue 35 vittorie al Tour, record che lo sprinter britannico oramai ex corridore ha raggiunto lo scorso anno, superando di un successo il precedente primato detenuto dal grande Eddy Merckx.

METEO TOUR

Chinon: nubi sparse, 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da SO (10-25 Km/h), umidità al 35%
Châtellerault (Km 46.2): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (13-30 Km/h), umidità al 38%
Martizay (Km 78.3): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (14-31 Km/h), umidità al 36%
Saint-Lactencin (Km 139): nubi sparse, 31°C, vento moderato da O (14-31 Km/h), umidità al 35%
Châteauroux: nubi sparse, 31°C, vento moderato da O (16-36 Km/h), umidità al 34%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Chinon
13.55-14.00: traguardo volante di La Belle Indienne
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
17.05-17.30: arrivo a Châteauroux

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79247

RASSEGNA STAMPA

Italia

Capolavoro Milan! Sprint da campione al Tour, l’Italia rompe un digiuno lungo 113 tappe

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Milan je poravnal račune. Pogačar ostaja rumen – Med italijansko sušo so slovenski asi dobili 23 etap (Milan pareggia i conti. Pogačar resta giallo – Durante la siccità italiana, gli assi sloveni hanno vinto 23 tappe)

Delo

Danimarca

Italianer spurter sig til sejr på begivenhedsfattig etape (L’Italia vola verso la vittoria in una tappa senza incidenti)

Jyllands-Posten

Francia

Milan sans rival à Laval – Milan, la gueule d’une superstar – Agressivité et flexibilité, le cocktail de Milan (Milan senza rivali a Laval – Milan, il volto di una superstar – Aggressività e flessibilità, il cocktail di Milan)

L’Équipe

Regno Unito

Milan powers to stage eight sprint win to keep green jersey (Milan vince l’ottava vittoria in volata e conserva la maglia verde)

The Guardian

Spagna

El esprint del gigante verde (Lo sprint del gigante verde)

AS

Portogallo

Jonathan Milan interrompe jejum italiano no Tour (Jonathan Milan interrompe il digiuno italiano al Tour)

Público

Belgio

Wout van Aert gaat het duel aan, maar de groene trui is te sterk: Jonathan Milan sprint oppermachtig naar de zege in Laval (Wout van Aert accetta la sfida, ma la maglia verde è troppo forte: Jonathan Milan sprinta alla grande verso la vittoria a Laval)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Jonathan Milan verslaat Wout van Aert in massasprint en wint achtste etappe in Tour de France (Jonathan Milan batte Wout van Aert in volata e vince l’ottava tappa del Tour de France)

De Telegraaf

Germania

Milan beendet Italiens Durststrecke bei der Tour – Ackermann im Massensprint Vierter (Milan interrompe il periodo di magra dell’Italia al Tour – Ackermann quarto nello sprint di gruppo)

Kicker

USA

Tour de France: Jonathan Milan wins Stage 8 in a sprint finish (Tour de France: Jonathan Milan vince l’ottava tappa in volata)

The Washington Post

Colombia

Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard y Santiago Buitrago ‘sobrevivieron’ a los fuertes vientos en el Tour de Francia (Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Santiago Buitrago sono sopravvissuti ai forti venti del Tour de France)

El Tiempo

Australia

Aussie Groves misses out on win at Tour de France (L’australiano Groves manca la vittoria al Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa

1° Jonas Rutsch
2° Mauro Schmid a 6′26″
3° Julian Alaphilippe s.t.
4° Michael Storer s.t.
5° Krists Neilands s.t.

Miglior italiano Davide Ballerini, 12° a 8′46″

Classifica generale

1° Mattéo Vercher
2° Jordi Meeus a 3′57″
3° Roel van Sintmaartensdijk a 4′32″
4° Yevgeniy Fedorov a 5′52″
5° Davide Ballerini a 6′13″

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985

Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

6 LUGLIO 1985 – 8a TAPPA: SARREBOURG – STRASBURGO (75 Km)

HINAULT DÀ UN GIRO A TUTTO IL TOUR

Nella cronotappa il francese stacca il secondo (Roche) di 2′20″

Ora è in maglia gialla con 2′32″ sul compagno LeMond – Male Visentini, scalatori ko

Il Château Raoul di Châteauroux e l’altimetria della nona tappa (www.lecolbert36.fr)

Il Château Raoul di Châteauroux e l’altimetria della nona tappa (www.lecolbert36.fr)

12-07-2025

luglio 12, 2025 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nell’ottava tappa, Saint-Méen-le-Grand – Laval (Espace Mayenne), percorrendo 171.4 Km in 3h50′26″, alla media di 44.629 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia gialla con 54″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1′11″ sul francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 50° a 24′26″

GIRO D’ITALIA WOMEN

L’australiana Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella settima tappa, Fermignano – Monte Nerone, percorrendo 150 Km in 4h44′14″, alla media di 31.664 Km/h. Ha preceduto di 45″ l’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) e di 1′14″ la canadese Isabella Holmgren (Lidl – Trek). La Longo Borghini) è la nuova maglia rosa con 22″ sull’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) e 1′11″ sulla Gigante

TOUR OF AUSTRIA

Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) è imposto anche nella quarta tappa, Innsbruck – Kühtai, percorrendo 117.3 Km in 3h27′20″, alla media di 33.945 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’irlandese Archie Ryan (EF Education – EasyPos) e di 6″ il polacco Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 9° a 1′27″. Del Toro è il nuovo leader della classifica con 29″ su Ryan e 47″ su Majka. Miglior italiano Vergallito, 11° a 4′08″

GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)

Il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) si è imposto nella seconda tappa, Bombarral – Alto do Montejunt, percorrendo 161.3 Km in 3h53′54″, alla media di 41.377 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alexis Guerin (Anicolor / Tien 21) e l’australiano Sebastian Berwick (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara dopo il ritiro Peter Cevini (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) nella seconda tappa. Guerin è il nuovo leader della classifica con 20″ su Berwick e 21″ su Peña

GP HUNGARY

L’italiano Dario Igor Belletta (Solme – Olmo) si è imposto nella corsa ungherese, Budapest – Pannonhalma, percorrendo 152 Km in 3h16′50″, alla media di 46.334 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’ungherese János Pelikán (Team United Shipping) e di 21″ lo sloveno Matic Žumer (Adria Mobil)

TOUR OF MAGNIFICENT QINGHAI (Cina)

Il russo Petr Rikunov (Chengdu DYC Cycling Team) si è imposto nella settima tappa, Gonghe – Haiyan, percorrendo 137 Km in 3h04′46″, alla media di 44.489 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e l’eritreo Henok Mulubrhan (XDS Astana Team). Mulubrhan è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’uruguayano Guillermo Thomas Silva (Caja Rural – Seguros RGA) e 20″ sull’ecuadoriano Harold Martín López (XDS Astana Team).. Miglior italiano Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 6° a 25″

RESPECT LADIES RACE SLOVAKIA

La slovacca Sofia Ungerová (MAT Atom Deweloper Wrocław) si è imposta nella corsa slovacca, circuito di Nová Baňa, percorrendo 96.3 Km in 2h30′59″, alla media di 38.269 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’ucraina Olha Kulynych (Fenix-Deceuninck Development Team) e di 19″ la polacca Malwina Mul (MAT Atom Deweloper Wrocław). Nessuna italiana in gara

MILAN INCORNA VAN AERT. IL TORO DI BUJA SI IMPONE A LAVAL INTERROMPENDO IL LUNGO DIGIUNO DI VITTORIE ITALIANE AL TOUR

luglio 12, 2025 by Redazione  
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L’Italia torna a far festa al Tour dopo un digiuno di vittorie che durava dal 27 luglio del 2019, giorno nel quale Vincenzo Nibali si era imposto a Val Thorens. Sei anni dopo l’affermazione dello scalatore siciliano è stato un velocista, il friulano Jonathan Milan, a interrompere questa “carestia” regolando allo sprint Wout Van Aert sul traguardo di Laval.

Dopo tre tappe che hanno causato molti spostamenti in classifica generale, con la maglia gialla che è passata sulle spalle di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG), poi ritornata a Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e infine è tornata saldamente sulle spalle dello sloveno, il Tour de France presenta oggi una tappa quasi completamente pianeggiante, che quasi certamente vedrà i favoriti riposarsi in vista delle grandi salite dei prossimi giorni e i velocisti darsi battaglia sulla linea del traguardo. A voler essere pignoli, a 16 chilometri dall’arrivo si affronta un GPM di 4° categoria, la Côte de Nuillé-sur-Vicoin, ma trattandosi di soli 900 metri con una pendenza media che non raggiunge il 4%, pare veramente difficile che vi possa avvenire una qualsiasi selezione. Semmai, a scompigliare i piani dei velocisti, potrebbe rivelarsi più impegnativo l’arrivo a Laval, con 1400 metri di salita finale al 3% circa, abbastanza da mettere in difficoltà i velocisti puri ma non abbastanza da tagliarli fuori. La tappa, che parte dal paese bretone di Saint-Méen-le-Grand e si dirige verso la Francia centrale, arriva a Laval dopo 171 chilometri, precisamente nella zona dell’Espace Mayenne, sorta di polo ricreativo dove sono presenti sale da concerti e impianti sportivi (c’è anche un velodromo) e che fu inaugurato quattro anni fa da un altro arrivo del Tour, una tappa a cronometro vinta da Pogacar. Lo stesso sloveno guida ora la classifica generale con 54 secondi su Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1 minuto e 11 seconda sulla grande promessa del ciclismo francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels), che precede di pochi secondo l’altro grande favorito del Tour, il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Pogacar, unico corridore ad aver vinto più di una tappa, guida anche la classifica a punti, mentre il suo compagno di squadra Tim Wellens è al vertice di quella degli scalatori.
Si parte alle 13.25 e le previsioni vengono subito confermate: nessuno attacca e il gruppo procede compatto, ad andatura cicloturistica, sino allo sprint intermedio nella cittadina di Vitré, a metà corsa, vinto dal nostro Jonathan Milan (Lidl – Trek) sul velocista belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step). Qualche chilometro dopo si muovono due corridori della Team TotalEnergies, i francesi Mathieu Burgaudeau (una tappa vinta alla Parigi-Nizza) e Mattéo Vercher (un successo al Tour du Doubs, corsa in linea minore che si disputa in Francia). Il grande caldo di oggi (ci sono circa 30 gradi e neanche una nuvola all’orizzonte) non aiuta i fuggitivi, che a fatica guadagnano un minuto sul gruppo, pur mantenendolo sino alla Côte de Nuillé-sur-Vicoin, dove è Burgaudeau a transitare per primo. Il traguardo si avvicina, il vento è favorevole, e i due compagni di squadra, come è ovvio, collaborano pienamente, spingendo a testa bassa nella speranza che nel gruppo le squadre dei velocisti tardino ad organizzarsi. Tutto è, però, vano: a 13 chilometri dall’arrivo il loro vantaggio è sceso a 30 secondi e Vercher si rialza. A 11 chilometri il solo Burgaudeau mantiene 12 secondi e quando ne mancano 9 all’arrivo viene ripreso. Nel frattempo una foratura costinge Tim Merlier (Soudal Quick-Step), tra i favoriti di oggi e già vincitore della terza tappa, a inseguire il gruppo per diversi chilometri. Lo sforzo si farà sentire e il belga rinuncerà a disputare la volata, che si riduce ad uno scontro fra Milan, tirato da Simone Consonni, Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck), tirato da Van der Poel e Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike), che sfruttando la leggera salita finale fa tutto da solo e riesce ad arrivare secondo, battendo Groves ma non Milan, che trionfa a braccia alzate riportando l’Italia sul gradino più alto del podio dopo ben sei anni (quando Vincenzo Nibali vinse a Val Thorens). Milan si riprende anche la maglia verde di leader della classifica a punti, mentre la classifica generale resta immutata e così pure quella degli scalatori, sempre capeggiata da Wellens, e quella dei giovani, che vede primo Evenepoel. Domani si replica con un’altra tappa pianeggiante.

Andrea Carta

Jonathan Milan si impone a Laval interrompendo il digiuno di vittorie italiane al Tour de France (foto Marco Bertorello / AFP via Getty Images)

Jonathan Milan si impone a Laval interrompendo il digiuno di vittorie italiane al Tour de France (foto Marco Bertorello / AFP via Getty Images)

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