VINGEGAARD IL PIU’ FORTE, PEDERSEN IL PIU’ COMPLETO, TIBERI IL PIU’ DELUDENTE: LE NOSTRE PAGELLE ALLA VUELTA 2025

settembre 16, 2025
Categoria: Approfondimenti, Copertina

Ecco le pagelle della Vuelta terminata domenica scorsa

JONAS VINGEGAARD. Il danese vince meritatamente la Vuelta 2025 e le tre vittorie di tappa ne suggellano la superiorità. Ma chissà se la cronometro di Valladolid non fosse stata accorciata… Era comunque l’uomo da battere e non è stato battuto.

JOÃO ALMEIDA . A conti fatti va davvero vicino alla clamorosa sorpresa e l’accorciamento della cronometro di Valladolid pesa come un macigno su quello che poteva essere e non è stato. Il portoghese conferma di avere una scorza durissima e la bella vittoria sull’Angliru è una testimonianza visibile. VOTO: 8.5

MADS PEDERSEN . Un gigante del ciclismo attuale. Dopo la vittoria della maglia verde al Giro, si riconferma in Spagna vincendo anche la tappa di Monforte de Lemos. VOTO: 8.5

TOM PIDCOCK . Il britannico parte con i fari spenti ma nel corso delle tre settimane dimostra di poter essere uomo da GT e addirittura alla fine sale sul gradino più basso del podio. Una bella iniezione di fiducia per un ciclista che è sempre stato considerato uomo da classiche. VOTO: 8

JAI HINDLEY . Anche l’australiano merita un voto molto alto perchè dopo la vittoria al Giro del 2022 era uscito un po’ dai radar. Il quarto posto della Vuelta gli potrà dar la fiducia necessaria per riprendere il discorso con i GT. VOTO: 8

MATTHEW RICCITELLO. Vince nella sorpresa generale la classifica di miglior giovane e dimostra di avere i numeri per diventare un ciclista di ottimo livello. VOTO: 8

JAY VINE Vince la classifica dei GPM con fughe dalla lunga distanza che sono ormai diventate un suo marchio di fabbrica. Ma quando c’è da spremersi per la squadra aiuta Almeida dimostrando di essere anche un validissimo gregario. Le vittorie a Pal e a Larra Belagua incorniciano una prestazione complessiva di alto livello. VOTO: 8

GIULIO PELLIZZARI. Il sogno della maglia bianca si infrange sulle durissime pendenze della Bola del Mundo ma il ciclista marchigiano ha le carte in regola per diventare uno dei migliori ciclisti italiani da GT. La vittoria sull’Alto de El Morredero potrà raccontarla ai suoi nipoti. VOTO: 7.5

JASPER PHILIPSEN. Dimostra di essere il velocista più forte della Vuelta con la vittoria in tre tappe, tutte in volata. Ma per la classifica della maglia verde deve arrendersi a Pedersen e a Vingegaard, terminando in terza posizione. VOTO: 7.5

FILIPPO GANNA. Una Vuelta in cui l’unico acuto del piemontese è la vittoria nella cronometro accorciata di Valladolid che comunque gli vale una sufficienza piena. Per il resto qualche tentativo di fuga e qualche accelerazione in testa al gruppo a protezione di Bernal. VOTO: 7

DAVID GAUDU. Vince a Ceres battendo in una volata ristretta e in salita nientepopodimenoché Mads Pedersen e Jonas Vingegaard. Indossa la maglia rossa il giorno dopo al termine della tappa di Voiron togliendola proprio a Vingegaard. VOTO: 7

TORSTEIN TRÆEN. Il norvegese va in fuga nella tappa di Pal e si prende la maglia rossa, portandola sulle spalle per altre quattro tappe. VOTO: 7

BEN TURNER Il britannico vince la tappa di Voiron dimostrando di avere buoni numeri da velocista. VOTO: 6.5

JUAN AYUSO Esce subito fuori dalla classifica generale e si concentra sulla vittorie di tappa. Riesce a vincere la settima tappa a Cerler dopo una fuga a lunga gittata; per il resto una Vuelta abbastanza tranquilla in vista dell’addio all’UAE Team Emirates XRG VOTO: 6

EGAN BERNAL La vittoria nella tappa di Castro de Erville è sufficiente, appunto, per prendere un voto sufficiente, ma il colombiano doveva essere – almeno nelle previsioni della vigilia – uno dei principali avversari di Vingegaard. Continuiamo ad aspettarlo. VOTO: 6

MARC SOLER. Vince la tappa dei laghi di Somiedo e contribuisce a portare l’ennesima vittoria stagionale nel carniere dell’UAE Team Emirates XRG. VOTO: 6

GIULIO CICCONE. Dopo i primi 10 giorni molto positivi cala alla distanza e nella terza settimana resta solo un vago ricordo di ciò che aveva fatto vedere. Dopo la vittoria alla Classica di San Sebastian si pensava addirittura che potesse fare classifica e competere per la maglia rossa, ma evidentemente non è così. Adesso vediamo cosa farà ai Campionati Mondiali dove sarà uno dei capitani dell’Italia, ma l’abruzzese a nostro avviso va in Africa portandosi più dubbi che certezze. VOTO: 5

ANTONO TIBERI. La Vuelta di Tiberi è lo specchio della sua stagione, fatta di grandi attese ma senza nessun acuto degno di nota. Il terzo posto della Tirreno Adriatico e il secondo posto del Giro di Polonia sono i migliori risultati stagionali di un ciclista che deve ancora capire cosa vuol diventare, al di là dei problemi fisici che ha accusato nel 2025. VOTO: 4

Antonio Scarfone

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