ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PORTO RECANATI

maggio 21, 2010
Categoria: Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: pareri tecnici di campioni del passato, che conoscerete nelle prossime giornate; le notizie sulle condizioni di Damiano Cunego, pervenute direttamente dal suo direttore sportivo; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; una rubrica umoristica in ricordo di Raimondo Vianello; le “perle” dei telecronisti e le previsioni del tempo per la tappa che verrà. Seguiteci.

Foto copertina: un fotogramma della tappa di Porto Recanati (foto Bettini)

PERCHE’ NON VINCIAMO? – 3a puntata

Come mai gli italiani non stanno conseguendo successi al Giro? Si tratta solo di una particolare “congiunzione astrale” o c’è sotto un problema reale? Abbiamo posto questa domanda sia agli appassionati (vedi la rubrica Box Populi), sia agli addetti ai lavori, corridori, ex professionisti e giornalisti.

Fred Morini, ex professionista
Tutto cio’ sta accadendo perchè il ciclismo finalmente si è aperto anche aglI altri paesi che fino a poco tempo fa non davano molta importanza a questo.
Hanno coinvolto sponsor importanti e manager veri nei team, investono tanto nei preparatori unici per i loro team e non che ogni corridore va dove vuole…
Inoltre investono molto nei settori giovanili, federazioni, pista, ecc. ecc.
I ragazzini crescono con guide linea fondamentali, i direttori sportivi sono meno incapaci dei nostri per il semplice motivo di essere di una generazione più tecnica e meno “carlona” dei nostri italiani, abituati a parlare di donne la sera a tavola invece di cose utili e reali della vita dell’uomo!!!!!!!!!!!!!!!!!

IL POLSO DI DAMIANO

L’Aquila e Porto Recanati sono state due tappe che hanno inciso parecchio sulla corsa, con soprattutto la frazione abruzzese a stravolgere la classifica generale.
Damiano esce da questa “due giorni” con un discreto bilancio: a L’Aquila non ha avuto la prontezza di buttarsi nella maxi-fuga che ha rivoluzionato la graduatoria generale, rimanendo comunque nell’assottigliato gruppo dei corridori principali; a Porto Recanati si e’ messo nelle condizioni di vincere la tappa, fallendo pero’ la volata.

Brent Copeland

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Pozzato: “Ne avevo bisogno” Righi: “Evans, brutto esempio”(Gazzetta dello Sport)

Pozzato vince 12ª tappa. Prima vittoria italiana(Corriere dello Sport – Stadio)

Pozzato ends Italy’s Giro pain (The Daily Telegraph)

Pozzato en force (L’Equipe)

Vinokourov, Nibali y Basso contratacan(As)

Pozzato encabeza una pequeña ‘vendetta’

Pozzato gana al esprint, Arroyo y Sastre se dejan segundos en un despiste (El Mundo Deportivo)

Pozzato signe la première victoire italienne du Giro(Le Soir)

Filippo Pozzato gagne la 12e étape du Tour d’Italie(La Dernière Heure/Les Sports)

Filippo Pozzato remporte la 12e étape (actu24.be)

Filippo Pozzato wint twaalfde etappe na spurt (De Standaard)

Pozzato schenkt Italië eerste zege (Het Nieuwsblad)

Filippo Pozzato wins 12th stage of Giro d’Italia as Porte maintains lead(USA Today)

Simoni Heeds Giro’s Call and Races Once Again(The New York Times)

Porte retains Italy lead (Herald Sun)

Aussie Porte retains pink jersey (The Age)

Local drought ends as sun comes out in the Giro (The Australian)

Porte holds on to Giro d’Italia lead (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

OGGETTO: TAPPA

M: Alla luce di quanto successo ieri, cosa potrebbe succedere?

A) Il gruppo ha dimostrato di essere ingestibile. Oggi potrebbe ripetersi quanto accaduto ieri, con un altro gruppo numeroso in fuga con vantaggio elevatissimo? Potrebbe addirittura essere ribaltati i verdetti dell’Aquila?

B) Il gruppo è stanco dopo una tappa molto dispendiosa sia sul piano fisico, sia sul piano morale e psichico. Assisteremo ad un tappa vecchio stile, con partenza al rallentatore e gara vera solo nel finale?

S: Ah, è difficile dire. Visto che non sono ben sicuro dei motivi che hanno causato la situazione di ieri, è difficile quindi prevedere quello che succederà oggi.
Non credo però che si creerà la situazione dell’ “opzione A”. La tappa mi sembra una dalle altimetrie più facili. Potrebbe anche andare la fuga, ma direi piccola. Altrimenti volata, con Farrar favorito, e, mi butto, Goss e McEwen sul podio.
Certo sarà interessante tatticamente perchè la maglia rosa non ce l’ha più una delle squadre degli “uomini di classifica”, per cui la situazione cambia… vedremo!

H: Molto bella l’azione dei nostri big che hanno reagito alla giornataccia dell’Aquila, certo i 10” guadagnati non sono stati granchè ma sono sempre meglio di niente, mentre Evans al di là della querelle avuta con Righi, rispetto alla quale comunque si è visto molto di peggio in passato e si vede molto di peggio in altri sport, deve prendersela con se stesso per non aver seguito i nostri, a maggior ragione se si considera la debolezza della sua squadra

H: Sapessi ad Evans cosa interessava di quei 10″ persi. E alla fine di quello stupido attacco fortunatamente ha vinto solo uno, Pozzato, quello che ha corso con più intelligenti. Ai papaveri che hanno tirato fuori la lungua per dieci chilometri è rimasto solo un pugno di mosche. Che gli attacchi se li inventino a 50 km dall’arrivo, se hanno le gambe. Non a 3 km dal traguardo. Ridicoli!

H: se Evans era tanto inc…ato evidentemente i 10”, che ripeto erano 25 a 2 km dall’arrivo, gli interessavano, e non è colpa di chi ha attaccato se la salita era a 15 km dall’arrivo e non a 50

H: Evans non era nervoso per i 10″, e non lo sarebbe stato nemmeno se fossero stati 45″, ma era nervoso, credo, per il comportamento di certi gradassi che credono di essere i padroni della strada. Se Righi è tanto sicuro che Cunego sia bravo e forte non dovrebbe aver bisogno di rompere i cambi. Ieri, quando nella tappa dell’Aquila, erano in fuga Sastre, Wiggins e Porte non mi pare che nel gruppo che inseguiva i Cervelo, gli Sky e i Saxo siano andati a rompere i cambi.

OGGETTO: TENTATIVO FINALE

H: Ridicoli! Ed uso un eufemismo. Che cosa volevano dimostrare? Vantaggio guadagnato 10″. Bravissimo Pozzato, che non ha tirato e gliel’ha messo nel posto giusto a cinque pivelli che non si è ben capito che cosa cercassero. Pensavano di guadagnare tre minuti? Che pivelli! Pensavano di vincere la tappa? Ma chi? Scarponi? Nibali? Basso? Posso ancora capire Cunego, Vinokourov e Garzelli, che avevano qualche possibilità, anche se Pozzato tagliava fuori tutti. Ma gli altri che cosa volevano dimostrare? Di esserci anche loro? Patetici. E ora, con questi 10″ guadagnati, credono di essere rientrati in classifica? Patetici!
Se il ciclismo italiano è in queste mani, meglio affidarsi al cicloturismo.

M: Eh, ma non ti va mai bene niente! E’ stata un’azione fantasiosa che pochi si aspettavano, viste le fatiche passate.
E poi è sempre meglio guadagnare 10″ che perderli.
Intanto ci hanno fatto capire che Evans è proprio da solo e che quelli davanti in classifica non reggeranno alle grandi montagne.

P: E se poi dovessero risultare decisivi proprio quei dieci secondi? Magari non per la vittoria, ma che ne so… per un podio?

H: Mi va benissimo l’azione di Garzelli e di Pozzato. Che avevano qualche possibilità di vincere. E anche di Cunego, al limite. Ma Basso, Nibali e Scarponi che ci facevano lì? Cerchiamo di essere un po’ pragmatici. Pozzato e Garzelli sono a caccia di successi di tappa. Ma Basso e Nibali pensano di vincere il Giro con queste azioni da due soldi?

M: Avevano bisogno probabilmente di rifarsi per la farsa di ieri. Magari hanno visto Porte od altri un po’ in difficoltà, chi lo sa. Di sicuro non manca lo spettacolo in questo Giro.

H: Beh, certo. Tutto è possibile. Un Giro lo si può vincere anche per un secondo, se è per questo. Magari Basso vincerà il Giro non per i 10″ guadagnati oggi, ma per un solo secondo. Nessuno può dire che non sia possibile. Ma dici che ad ogni arrivo di tappa per velocisti rivedremo Basso fare azioni come quella di oggi. Così invece di 10″, ne guadagnerà 20″, 10″+10″ fa 20. Ma se Basso si sente così forte non è meglio che quelle energie se le tenga per la salita, dove ai vari Evans, Sastre e Vinokourov potrà dare non 10″ ma 6 minuti?

H: E’ un’interpretazione verosimile la tua. Mi trova concorde. Ma da quando sono partiti io vorrei sapere quanto pensavano di poter recuperare a Porte. Garzelli, Cunego e Pozzato erano almeno motivati da un possibile successo di tappa. Ma dici che veramente Basso e Nibali sono andati in cerca di 10″ da rosicchiare a Porte? Ma se si sentivano così forti perché non hanno fatto un attacco a 50 km dall’arrivo? Non potevano guadagnare di più? A me, sinceramente, è sembrata proprio un’azione da quattro soldi. Garzelli e Cunego hanno fatto bene a insistere. Ma Basso, Scarponi e Nibali credono veramente di aver portato acqua buona al loro mulino?

J: A me piace tanto così, con gli atleti costretti a muoversi in prima persona, a costo di sbagliare o di restare staccati.
Preferisco che vinca quello che sbaglia di meno, quello che resta staccato meno volte, piuttosto che vedere un trenino dello squadrone ai piedi dell’ultima salita a tirare per il capitano che fa lo scattino a 3mila metri dall’arrivo.

P: Poco ma sicuro che non ne avessero per tirare 50km, ma con un’azioncina così i secondi si potevano guadagnare (magari speravano qualcosa di più), e soprattutto hanno reso la corsa ancora più nervosa, ormai i big sanno di non potersi più distrarre nemmeno sulle salitelle

P: Dieci secondi si vanno ad elemosinare nella prima settimana. Non si possono spendere energie in quel modo soltanto per guadagnare 10″ miseri secondi quando non si sa che cos’accadrà nella terza settimana di un Giro così pieno di asperità. A me è parsa un’azione isterica.

L: Quoto J: l’attacco dei “grandi” ha reso il finale entusiasmante! Altro che aspettare il volatone…
Avranno preso poco, avrà vinto Pozzato che non è uomo di classifica, ma che comunque, a parte l’inizio dell’azione, poi ha anche collaborato alla fuga e infatti a momenti perdeva lo sprint da T-Blanc
Dopo la giornataccia che hanno passato ieri, però, credo che questi 10″ siano un toccasana per le prossime tappe che vale molto di più della fatica fatta.
Insomma azione ridicola? La mia opinione è: proprio no, è un gran bel Giro!

P: Se si parte col presupposto che le azioni sono ridicole, allora è anche inutile andare in fuga in 4 a 150 km dal traguardo, tanto i velocisti poi ti riprendono, è inutile attaccare per guadagnare qualcosa alla salitella finale, è inutile forzare sulle salite lontano dal traguardo.
Ma così ritorneremmo alle cicloturistiche con gli ultimi 40 minuti a tutta, proprio come era sino a qualche anno fa.
Ci hanno provato e se il gruppo restava a guardarsi potevano prenderne anche 30 di secondi, che chissà risultino determinanti. Schleck ha vinto una Liegi in questo modo, era solo con 20 che invece di inseguirlo si guardavano in faccia, così da regalargli 1 minuto in pianura.

C: Quoto. Ma anche se avessero avuto le forze sarebbe stato uno spreco con quello che resta da percorrere.
In pianura ai -50 era inutile e dispendioso, con la pianura e il gruppo compatto non avrebbero fatto distacchi.
Ieri c’era il perscorso vallonato che consentiva le fughe, oggi solo l’ asperità finale per uno scatto.
Domani é una via di mezzo: quindi fuga da lontano o non fuga da lontano? Questo é il dilemma.
E questo col Grappa dopodomani?
Come pensate che dormirà stanotte Evans?
Questa é anche (e soprattutto) una guerra di nervi.
E se Nibali avesse avuto la forza di staccare tutta di ruota con la sua azione ds finisseur?
Staremo a parlare di geni della tattica.

C: Premetto che di tattiche, strategie, pro, ecc. ecc. ci capisco davvero poco. Io pratico il ciclismo amatoriale e in quello so cosa mi muove: la passione il più delle volte con poca razionalizzazione o strategia negli allenamenti.
Dico questo perchè, sicuramente (anche se come ho premesso ci capisco poco), mercoledì sera molti DS (per quanto colpevoli del risultato raccolto a seguito della maxi-fuga) avranno picchiato duro con i loro atleti. In primis penso la Liquigas.
La seconda batosta sarà arrivata dai media: TG, servizi specializzati, giornali, ecc. Tutti avranno dipinto un gruppo di pretendenti che si è fatto fregare (o quasi) la possibilità di vincere il Giro dalle seconde linee o da quelli che lo erano diventati per i precedenti episodi.
Quindi, sotto un profilo razionale mi sento di condividere il pensiero di H. (parecchie energie sprecate per soli 10 secondi guadagnati, senza grosse speranze di fare un bottino maggiormente cospicuo), però ritengo di giustificare i corridori perchè spinti dalla rabbia che (presumo) avevano dentro, dalla voglia di salvarsi la reputazione facendo vedere alla gente che c’erano, cercando in altri termini di dare un segno.
In quest’ottica l’azione, pur con le poche speranze che poteva avere, la giustifico.
Dal punto di vista dello spettacolo, poi, per opinione personale preferisco un pò di movimento che non l’arrivo in gruppo con volatona dei velocisti.

OGGETTO: DANIELE RIGHI

H: Un imbecille del genere non si vedeva da tempo. Sono contento che non abbia vinto Cunego, che è suo compagno di squadra, anche se Cunego gode della mia stima. Sono contento perché Righi andrebbe preso e impiccato seduta stante. Il ciclismo non ha bisogno di imbecilli del genere. La sua squadra dovrebbe mandarlo a casa. E’ un colpo di coda della mafia. Non tolleriamo queste cose. Pollice verso!

M: Anche Evans però… un po’ troppo nervoso, avrà una squadra di m…, ma i 10 davanti se li è fatti scappare lui…

P: Che ha fatto?

H: Per difendere la fuga di Cunego (che poi è arrivato ottavo, sigh, doppio sigh, anzi triplo), ha scodato davanti a Evans per impedirgli di inseguire. Evans ha alzato le mani e lui ha replicato. Non sono l’unico ad averlo condannato. Savoldelli: “Queste cose non si possono fare”. La Lampre dovrebbe buttarlo fuori squadra.

H: Evans sarà anche un pollo, ma andare davanti a lui che sta inseguendo e tirare i freni è un’azione da bandito.

M: E’ andato davanti a rompere i cambi e si è preso gli insulti di Evans. Ancora un attimo e si menavano.
Il che non è sbagliato, visto che aveva Cunego davanti, ma sembra che si sia inserito nel treno Sky in maniera pericolosa, sbandando e facendolo rallentare, col rischio di tirare giù mezzo gruppo.

H: Sono rimasto veramente disgustato da questa vicenda. Sono cose che nel ciclismo non vorrei mai vedere. Con gente come questa corriamo il rischio di esportare dal calcio quanto di peggio c’è in quell’ambiente.

M: Adesso basta che la giuria non si inventi di espellere Evans. Una bella multa sì, ma poi basta.

H: Esatto. Non ci saranno espulsioni. Solo multe. Ma queste sono cose che non devono accadere. Così come agli allenatori delle squadre di calcio andrebbe insegnato che ai propri giocatori andrebbe insegnato che gli avversari vanno rispettati, allo stesso modo il d.s. della Lampre dovrebbe prendere Righi, questa sera, e fargli una bella lavata di capo minacciandolo di buttarlo fuori dal team. Ma il mio sospetto è che ci sia un colpo di coda della mafia ciclistica italiana che ha dettato legge per decenni e,che ora vacilla seriamente. Non è la prima volta che si vedono questi atteggiamenti mafiosi. Senza calcolare tutti quelli che non si vedono, o non si vedevano, e sono la maggioranza. Non si vedono e non ce li fanno vedere, tutti sanno che ci sono ma nessuno ne parla. Come il doping. L’aspetto più grave è questo. Queste cose nel ciclismo non dovrebbero accadere. Mi conforta il fatto che Savoldelli abbia severamente condannato l’atteggiamento di Righi.

S: Però bisogna dire che Cadel Evans non è un santerello campione di sportività. In Italia hanno sempre cercato di dipingerlo come tale, ma in realtà è uno, almeno in corsa o in “clima di corsa”, molto molto nervoso. Basta guardare su youtube per trovare video in cui dopo gli arrivi del Tour prende a manate un giornalista, oppure ad un altro minaccia di staccargli la testa e cose simili…
Io purtroppo oggi non ho visto la tappa per cui non posso dire la mia su cosa è successo. Sicuramente però non mi stupisco di trovare Evans coinvolto in una vicenda di nervosismo. E rompere i cambi fa parte del gioco del ciclismo. Il modo per battere questa tattica è avere una squadra forte. Se Evans non ce l’ha sono c…i suoi.

H: Se Evans non ha una squadra forte non è una ragione perché un gregario di bassa lega lo sorpassi e gli pianti una frenata mentre lui sta inseguendo. Non voglio chc il ciclismo diventi come il calcio.

S: Non ho visto la tappa oggi per cui non entro nel merito della cosa. Non posso sapere e dire niente a proposito.
Dicevo solo che Evans è un gran nervosone e che rompere i cambi è lecito. Tirare inchiodate pericolose sicuramente no.

G: Il problema secondo me è la modalità. Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che qualcuno rompe i cambi. Raramente però ho visto corridori che fanno letteralmente ostruzioni, frenando davanti al corridore che insegue. Infiltrarsi nella fila dei corridori che girano per far saltare un cambio ci sta, arrivare all’ostruzione no.

H: Giusta osservazione, G. A queste piccolezze, comunque, ricorrono veramente i pusillanimi più arroganti. Siamo al Giro d’Italia, non al Gp di Capobianco.

C: Durante l’inseguimento dei fuggitivi un Lampre (credo Marzano) era andato a rompere i cambi ed Evans “signorilmente” lo ha spostato con una manata.
Il minuto successivo il suo compagno Righi, in versione giustiziere del pomeriggio, é andato a tagliare la strada ad Evans e lì si sono presi reciprocamente a manate.
Comunque, anche se non era una rottura di cambio ortodossa, non gli ha nemmeno frenato di botto davanti.
Tra l’altro Evans non era in testa a tirare, era circa in ventesima posizione con tutto il gruppo dietro.
Se Righi avesse inchiodato come qui si dice sarebbero caduti a decine.
Il problema é che Evans, sia qui che al Tour, é disabituato ai cambi di ritmo.
Nei giorni scorsi aveva pure dichairato che si sentiva la mancanza di una figura come Cipollini.
E infatti si é visto.

OGGETTO: PINOTTI

H: E’ il gregario (o se vogliamo l’apripista) di Greipel, il velocista. Che è nel gruppo che insegue. Pinotti va in fuga. Non solo. Tira pure. Collabora. E tra i fuggitivi c’è gente come Pozzato, Cunego, Pineau e Vinokourov. Forse punta al 7° posto. Beh, lo ottiene: complimenti. Una tattica di gara veramente intelligente. Non è che alcuni ciclisti stanno diventando come i pugili?

H: Greipel non ha fatto niente fino a oggi e per stessa dichiarazione del suo ds dall’ammiraglia non ne aveva per fare la volata mentre Pinotti punta a fare classifica

H: Pinotti nella terza settimana prenderà tanti di quei minuti che se arriverà 16° sarà per lui una grazia. In ogni caso non si fa classifica guadagnando 10″ a botta. La storia è un’altra.

H: Sempre meglio guadagnarli quei 10” che perderli senza contare che a 2 km dall’arrivo erano 25, poi Pinotti all’inizio è andato dietro a Failli e Bisolti e lì puntava alla tappa come successe ad Anagni l’anno scorso, una volta che si è trovato davanti ha tirato dritto

H: I compagni di squadra dei velocisti vanno in fuga solo a colpo sicuro. Se vengono raggiunti non tirano più. Pozzato ha corso con intelligenza, è stato sulle ruote e al momento giusto è venuto fuori. La tattica di Pinotti è stata doppiamente scriteriata, peggio ancora di quella di Basso&Nibali. Una volta raggiunto e circondato avrebbe dovuto mettersi in fondo, non tirare più e far rientrare il gruppo. Guadagnare 10″ a costo di quella fatica e dopo aver messo fuori gioco il proprio capitano è veramente da pivelli.

H: Greipel oggi non avrebbe mai potuto vincere, ed evidentemente anche dall’ammiraglia è stato dato il via libera a Pinotti

H: Greipel sarebbe arrivato secondo, o forse terzo. Pinotti è arrivato settimo e non ha nemmeno lontanamente corso… il rischio di vincere. Meglio un settimo posto o un secondo posto, visto che Greipel “oggi non poteva vincere” (ah sì?).

J: Pinotti sta evidentemente puntando alla classifica generale, se si sono mossi i migliori ha fatto bene a seguirli. In un Giro così pazzo potrebbe anche riuscire ad entrare nei 10, che per lui sarebbe davvero un ottimo risultato.

C: Anzitutto Pinotti per prima cosa ha provato a reagire a quelli che scattavano e poi, ripreso dagli altri, si doveva staccare? E perchè? Lui ha buone dote da finisseur.
Poteva provare a partire all’ ultimo km. Come hanno fa Nibali e dietro di lui Vino (che della cosa é grande esperto).
Non ha avuto le forze per farlo ? Pazienza, é lo sport. Se non provi non puoi sapere. Non eri tu quello che incitava al coraggio?
E poi Greipel secondo oggi ci arrivava se si giocava con le biglie. L’allungo finale vista la scarsa forma lo avrebbe pagato eccome! E in ogni caso Pinotti conosce molto meglio di noi le reali condizioni del compagno.
Quindi se oggi ha provato quell’azione doveva avere validi motivi!
Per loro possibilità di vincere ancora tappe quasi non c’é ne sono ed effettivamente Pinotti troppe passibilità di far classifica non ne ha.
Inoltre, a ripensarci l’altroieri i Liquigas non sono stati affatto polli.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

GIRO A SEGNO

Rubrica semiseria sul Giro 2010, in ricordo del grande Raimondo Vianello

Curioso stralcio di telecronaca odierna:
Destro di Evans, montante di Righi
gancio di Evans, Righi lega e reagisce
colpo sotto alla cintura di Evans,
diretto sinistro di Righi…..

by Napo

Lultima apparizione televisiva di Vianello, al Festival di Sanremo del 2008, con la moglie Sandra e Pippo Baudo (virgilio.it)

L'ultima apparizione televisiva di Vianello, al Festival di Sanremo del 2008, con la moglie Sandra e Pippo Baudo (virgilio.it)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Porto Recanati – Cesenatico

Porto Recanati: alternanza di pioggia moderata (3,2 mm) e schiarite, temperatura 17,2°C (percepiti 11°C causa vento), vento forte da NNW (31-40 km/h), umidità al 79%, mare molto mosso
Senigallia (54,5° Km): nuvole sparse, temperatura 19,2°C (percepiti 14°C causa vento), vento moderato da NNW (28-35 km/h), umidità al 64%, mare mosso
Cattolica (105,6° Km): alternanza di pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, temperatura 20,2°C (percepiti 16°C causa vento), vento moderato da NNW (19-26 km/h), umidità al 61%, mare mosso
Rimini (125,7° Km): alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, temperatura 21°C (percepiti 17°C causa vento), vento moderato da NNW (17-25 km/h), umidità al 54%, mare poco mosso
Rimini (125,7° Km): alternanza di pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, temperatura 21°C (percepiti 17°C causa vento), vento moderato da NNW (17-25 km/h), umidità al 54%, mare poco mosso
Mercato Saraceno (170,9° Km): alternanza di pioggia debole (0,8 mm) e schiarite, temperatura 21,2°C, vento debole da NNW (8-16 km/h), umidità al 52%
Cesenatico: nuvole sparse, temperatura 22,3°C, vento debole da NW (8-12 km/h), umidità al 47%, mare poco mosso

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

“Che barba, che noia; che noia che barba” (fino a 12 Km dall’arrivo)…. meno male che oggi i telecronisti hanno largheggiato….

Sgarbozza: “Me Ewen”
Cassani: “Una crisi di fame, conseguenza della caduta sullo sterrato di Montalcino” (gli scossoni gli han fatto volar via i panini?)
Pancani: “Dovranno affrontare un giro in circuito” (Pancà, spiegaci come si fa un giro in linea!)
Pancani: “Julian Dean è stato prezioso per il successo di Farrar sul traguardo di Cava de’ Tirreni” (era Bitonto)
Conti: “Pambianco vide Anquetil che mangiava un panino con la carta sul Macerone” (è successo sul Passo del Muraglione)
Savoldelli: “Vigghins” (Wiggins)
Martinello: “Quest’ultimo chilometro è completamente dritto” (e mentre parlava i fuggitivi transitavano sotto lo striscione dell’ultimo chilometro e poi affrontavano una curva a sinistra)
Cassani: “Garzelli potrebbe cercare un allungo”
Pancani: “il fatto di aver perso contatto dimostra di non essere in condizione oggi”
Pancani: “Frazione disegnata sulla carta per i velocisti” (deve essere liscia liscia; come sarà la carta per gli scalatori?)
Mura: “Attacco sulla salita di Potenza, arrivo a Porto Recanati” (ammazza, ma quanto era lunga questa tappa??!!)
Savoldelli: “Penso che a Evan sta succedendo quello che pensevamo” (due strafalcioni al prezzo di uno)
Pancani: “Cadel Evans è chiuso nel suo pulmann” (se ogni corridore venisse al Giro col suo pullman personale intasiamo le strade d’Italia)
Pancani: “Evans ha perso testa e nervi” (Ok per la testa… ma non ho mai visto nessuno perderli per strada i nervi, al massimo vengono…. non se ne vanno)
Televideo RAI: “I tre hanno raggiunto gli 8′ di vantaggio” (vantaggio massimo 9′37″, tra l’altro raggiunto da uno solo dei fuggitivi di giornata)

Approfittiamo dell’occasione per andare a ravanare sul fondo della cassapanca (l’avete notato, è il soprannome che è stato affibbiato al duo microfonato della RAI) e a pescare qualche strafalcione storico.

Intervistatore (non ne ricordo il nome): “Allora, sei pronto per il Tour?” Risposta: “Guarda che manca ancora un mese”

Qualche perla sparla di Cassani degli scorsi anni
“Ha cercato di staccare i cronometristi a cronometro”
“Vincemmo una tacca” (tappa)
“Hanno tolto l’acceleratore dal gas”
“Mancano 500 km alla fine della discesa”

ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Amsterdam


2a tappa Amsterdam – Utrecht

3a tappa Amsterdam – Middelburg

4a tappa Cuneo – Savigliano (cronosquadre)

5a tappa Novara – Novi Ligure

6a tappa Fidenza – Carrara

7a tappa Carrara – Montalcino

8a tappa Chianciano Terme – Terminillo

9a tappa Frosinone – Cava de’ Tirreni

10a tappa Avellino – Bitonto


11a tappa Lucera – L’Aquila

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