GRAN CAMIÑO, WOODS CONQUISTA IL MIRADOR DI ÉZARO

febbraio 25, 2022 by Redazione  
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Michael Woods (Israel – Premier Tech) ha conquistato il successo sul muro finale di Mirador do Ézaro costruendo un vantaggio importante su Alejandro Valverde (Movistar Team) e Rubén Férnandez (Cofidis). Davide Villella (Cofidis) è stato il migliore degli italiani chiudendo al nono posto.

La seconda tappa del Gran Camiño prevedeva 182 chilometri costantemente mossi da Bertamiráns al traguardo in salita di Mirador do Ézaro, un autentico muro di 1900 metri al 13.3% dove Roglic aveva consolidato la sua vittoria nella Vuelta a España 2020.

Alla vigilia i favoriti principali di giornata erano Alejandro Valverde (Movistar Team), Jakob Fuglsang e Michael Woods (Israel – Premier Tech) e Hugh Carthy (EF Education-EasyPost).

Il gruppo di fuggitivi andava ad originarsi immediatamente con Antonio Angulo (Euskaltel – Euskadi), Jon Barrenetxea (Caja Rural – Seguros RGA), Óscar Cabedo (Burgos-BH), Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizanè), Stephen Bassett (Human Powered Health), Guillermo Garcia Janeiro (Rádio Popular – Paredes – Boavista), Joni Brandão (W52 / FC Porto) che raggiungevano un vantaggio massimo intorno ai due minuti e mezzo. Superati i -30 col gruppo a distanza di un minuto prima Garcia Janeiro e poi Brandão si staccavano.
In gruppo erano le 3 squadre favorite a lavorare andando a chiudere sui fuggitivi ai -6.5 con Bassett e Barrenetxea ultimi a resistere.
In questo tratto di corsa era la Israel – Premier Tech a scendere in cattedra con la Movistar Team ad unirsi in testa poco prima della salita conclusiva lanciando un fortissimo ritmo con la Cofidis che provava a collaborare insieme alla formazione iberica fino alla prima vera accelerazione di Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) che veniva rilanciata a sua volta dal compagno di squadra Gonzalo Serrano. Era però nel tratto più impegnativo della salita, in concomitanza della Flamme Rouge, che Woods decideva di aumentare il passo riuscendo subito a fare un buco con Sosa e Valverde al suo inseguimento, mentre Serrano finiva il suo lavoro. Lo scalatore canadese continuava un ritmo costante che gli consentiva di andare a guadagnare progressivamente conquistando il successo di tappa e la leadership della classifica generale. Valverde, nonostante un azione nel finale, si è dovuto accontentare della seconda moneta con un ritardo di 16”, mentre Rubén Fernandez (Cofidis) chiudeva 3° a 37” superando sul traguardo Sosa. Fuglsang ha terminato al quinto posto con Jefferson Alexander Cepeda (Drone Hopper – Androni Giocattoli) a 39”. Una delle sorprese di giornata è stata invece la crisi di Hugh Carthy che ha pagato 1’41”. Davide Villella (Cofidis) è stato il migliore degli italiani chiudendo al nono posto.

La tappa di domani sarà la frazione regina con i suoi 149 chilometri da Maceda a Luintra che prevede tre salite complicate con l’Alto de Nogueira, l’Alto de Seragude e l’Alto de Moura negli ultimi 50 chilometri con l’ultima salita a soli due chilometri dall’arrivo.

Carlo Toniatti.

Woods festaggia il successo sul Mirador do Ézaro (Fonte: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2022)

Woods festaggia il successo sul Mirador do Ézaro (Fonte: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2022)

VACEK, FUGA PER LA VITTORIA. IL GIOVANE CECO VINCE ALL’EXPO 2020 DUBAI. POGACAR CONSERVA LA MAGLIA ROSSA

febbraio 25, 2022 by Redazione  
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La volata della sesta tappa dell’UAE Tour 2022 resta in gola ai velocisti. Il gruppo non riesce a recuperare sulla fuga di sei uomini che si gioca la vittoria a Expo 2020 Dubai. E’ il giovane ciclista ceco Mathias Vacek (Team Gazprom Rusvelo) a prevalere nella ristrettissima volata. Domani l’ultima frazione con arrivo in salita a Jabel Hafeet sarà decisivo per la vittoria finale della breve corsa mediorientale

La sesta e penultima tappa dell’UAE Tour 2022, da Expo 2020 Dubai a Expo 2020 Dubai, strizza ancora l’occhio ai velocisti che si contenderanno la vittoria in volata prima dell’ultima tappa di domani dove si deciderà il vincitore della corsa mediorientale. Dopo due belle vittorie nella prima e nella quinta tappa, Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) cerca oggi la tripletta e la definitiva consacrazione nella classifica a punti. Dopo la partenza iniziavano immediatamente gli attacchi per portare via la fuga di giornata. Erano sei i ciclisti che si staccavano dal gruppo: Paul Lapeira (Team AG2R Citroen), Alessandro Tonelli e Johnatan Canaveral (Team Bardiani CSF), Mathias Vacek, Pavel Kochetkov e Dmitry Strakhov (Team Gazprom Rusvelo). Dopo 30 km la fuga aveva 4 minuti di vantaggio sul gruppo. Strakhov si aggiudicava il primo traguardo volante di Silicon Oasis posto al km 50.6. Al km 60 il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti e 20 secondi. Il ritmo impresso dal Team Alpecin Fenix avvicinava sempre di più il gruppo inseguitore alla testa della corsa. A 70 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso ad 1 minuto e 10 secondi. Strakhov si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di The Atlantis posto al km 135.7. A 20 km dall’arrivo il vantaggio della fuga si attestava intorno al minuto. Molto attive in testa al gruppo maglia rossa il Team INEOS ed il Team Quick Step Alpha Vinyl. Il gruppo inseguitore si allungava accelerando ulteriormente il ritmo quando mancavano circa 11 km all’arrivo. Si portava in testa anche un uomo del Team Jumbo Visma. Canaveral era il primo dei fuggitivi ad essere ripreso. Anche il Team Bora Hansgrohe risaliva il gruppo inseguitore e si metteva a tirare. I cinque fuggitivi resistevano strenuamente ed a 6 km dall’arrivo possedevano ancora 1 minuto e 5 secondi di vantaggio. Il drappello di testa transitava sotto la flame rouge dell’ultimo km con 38 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore che non riusciva più a riprendere i fuggitivi. La volata ristretta, dopo un grande lavoro di Kochetkov, vedeva prevalere Vacek davanti a Lapeira e Strakhov. Il gruppo maglia rossa era regolato a 15 secondi di ritardo da Jasper Philipsen, che doveva accontentarsi soltanto del sesto posto. Il belga ipoteca la maglia verde anche se Strakhov, secondo nella speciale classifica, avendo soltanto sette punti che lo separano da Philipsen, potrebbe ancora dire la sua domani nell’ultima tappa. Vacek ottiene la prima vittoria stagionale in carriera, per di più in una corsa WT. La classifica generale rimane invariata con Pogacar in maglia rossa davanti a Filippo Ganna (Team INEOS) e Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe). Domani è in programma la sesta ed ultima tappa da Al Ain alla Jebel Hafeet. Sulla salita finale, quasi 11 km al 6.7%, si deciderà il vincitore dell’UAE Tour 2022, con Tadej Pogacar in pole position per bissare il successo del 2021.

Giuseppe Scarfone

Mathias Vacek vince a Expo 2020 Dubai (foto: Getty Images)

Mathias Vacek vince a Expo 2020 Dubai (foto: Getty Images)

MAGNUS CORT INAUGURA IL GRAN CAMIÑO

febbraio 24, 2022 by Redazione  
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Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) ha vinto in volata la prima tappa della nuova corsa Gran Camiño battendo in volata Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa) e Alejandro Valverde (Movistar Team). Il danese ha preso anche la maglia di leader.

Il 2022 segna la nascita di una nuova corsa spagnola, nella regione della Galizia sulle strade del cammino di Santiago di Compostela. La corsa a tappe nasce dalle ceneri della Volta a Galicia, che si è disputata fino al 2000 con alcuni vincitori illustri come Frank Vandenbroucke, Abraham Olano, Miguel Indurain e Andrew Hampsten.
Le ambizioni della corsa sono chiare ottenendo fin da subito una copertura televisiva internazionale e la presenza di 4 squadre World Tour: Movistar Team, Israel – Premier Tech, Cofidis ed EF Education-EasyPost.

Su 4 giorni di corsa i corridori trovano chance per le ruote veloci nella prima tappa, mentre nelle due tappe centrali ci saranno le salite con l’arrivo in salita di domani al Mirador do Ézaro, dove la Vuelta arrivò nel 2020 con la cronometro vinta da Primoz Roglic. La terza tappa sarà la più impegnativa a livello di dislivello con tre salite da compiere di media lunghezza e un arrivo posto pochi chilometri dopo l’ultima salita. Infine il gran finale sarà disputato con una cronometro di 15.5 chilometri mossa.
La presenza di squadre World Tour permette anche la lotta tra pretendenti di livello internazionale come Alejandro Valverde e Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team), Jakob Fuglsang e Michael Woods (Israel – Premier Tech), Jesus Herrada e Ion Izagirre (Cofidis) e Hugh Carthy (EF Education-EasyPost).

Per la prima frazione di 166 chilometri tendenzialmente pianeggianti da O Porriño a Vigo i favoriti erano probabilmente Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Gonzalo Serrano (Movistar Team), Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa).

Una fuga si creava nella prima parte di corsa con Antonio Angulo (Euskaltel – Euskadi), Jon Barrenetxea (Caja Rural – Seguros RGA), Jordi Lopez (Equipo Kern Pharma), Jetse Bol (Burgos-BH), Brandon Rojas (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Daniel Viegas (EOLO-Kometa), Joaquim Silva (Efapel Cycling) e José Gonçalves (W52 / FC Porto). Questi atleti riuscivano a guadagnare un vantaggio massimo di circa tre minuti e mezzo, venendo però presto controllati da Movistar Team e Israel – Premier Tech. Questo divario veniva chiuso ai -20 sotto lo sforzo dell’Equipo Kern Pharma. Joan Bennassar (Manuela Fundación Continental) provava ad anticipare il gruppo ai -7, venendo ripreso 2500 metri più tardi. Nel finale era la EOLO-Kometa a condurre la corsa fino all’ultimo chilometro, dove si creava una situazione di caos senza reali treni dal quale alla fine la spuntava Magnus Cort Nielsen con margine su Lonardi e Valverde. Per l’atleta danese del team EF Education-EasyPost significava quindi anche indossare la maglia di leader con 4” di vantaggio su Lonardi e 6” su Valverde, il quale guadagnava così 4” di abbuono che potrebbero risultare decisivi al termine della corsa.

La tappa di domani, come già preannunciata, sarà con un arrivo in salita molto impegnativo a Mirador do Ézaro, una salita di 1900 metri al 13.6%, al termine di una tappa relativamente mossa, con continui strappetti per tutti i 182 chilometri della frazione.

Carlo Toniatti.

La vittoria in volata di Magnus Cort. (Fonte: Sprint Cycling Agency)

La vittoria in volata di Magnus Cort. (Fonte: Sprint Cycling Agency)

24-02-2022

febbraio 24, 2022 by Redazione  
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UAE TOUR

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella quinta tappa, Ras al Khaimah Corniche – Al Marjan Island, percorrendo 182 Km in 4h17′05″, alla media di 42.476 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo), 4°. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 4″ sull’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e 14″ sul russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe).

O GRAN CAMIÑO

Il danese Magnus Cort (EF Education-EasyPost) si è imposto nella prima tappa, O Porriño – Vigo, percorrendo 165 Km in 3h56′59″, alla media di 41.775 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa Cycling Team) e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team). Cort è il primo leader della classifica con 4″ su Lonardi e 6″ su Valverde.

TOUR DU RWANDA

Il francese Alexandre Geniez (TotalEnergies) si è imposto nella quarta tappa, Muhanga – Musanze, percorrendo 129.9 Km in 3h12′14″, alla media di 40.544 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM) e di 19″ il ruandese Eric Manizabayo (Benediction Ignite). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 77° a 23′07″. Lo spagnolo Angel Madrazo (Burgos-BH) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e 6″ sull’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team). Poli 76° a 1h04′24″

PHILIPSEN, BIS DI POTENZA AD AL MARJAN ISLAND. POGACAR RESTA IN MAGLIA ROSSA

febbraio 24, 2022 by Redazione  
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Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) ottiene la seconda vittoria di tappa all’UAE Tour 2022, battendo in volata Olav Kooij (Team Jumbo Visma) e Sam Bennett (Team Bora Hansgrohe). Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) conserva la maglia rossa nonostante una foratura nel finale.

Ieri in cima a Jabel Jais c’è stato il primo vero scossone dell’UAE Tour 2022. Uno strepitoso Tadel Pogacar (UAE Team Emirates) ha mostrato tutta la sua classe andando a vincere con autorità ed indossando la maglia rossa di leader della classifica generale. Una nota di merito va a Filippo Ganna (Team INEOS) che ha resistito fino alla fine, giungendo nel primo gruppetto a 3 secondi di ritardo dallo scatenato sloveno. Oggi e domani ci aspettano due tappe di scarico riservate ai velocisti, anche se il vento del deserto è sempre in agguato e i candidati alla vittoria finale, in una classifica ancora abbastanza compressa, dovranno tenere gli occhi ben aperti. La quinta tappa di oggi parte da Ras al Khaimah e termina ad Al Marjan Island dopo 182 km. La fuga di giornata si formava immediatamente dopo la partenza e si componeva di quattro ciclisti: Alessandro Tonelli (Team Bardiani CSF) ed il terzetto del Team Gazprom Rusvelo di cui facevano parte Dmitry Strakhov, Pavel Kochetkov e Michael Kukrle. Era il Team Alpecin Fenix a controllare la fuga ed a mettersi in testa al gruppo ad imporre un ritmo regolare. Il gruppo, stimolato anche dal vento che creava qualche ventaglio, accelerava e riprendeva i fuggitivi in vista del primo sprint intermedio posto al km 51.7. Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) transitava per primo ma alle sue spalle era interessante la lotta per gli abbuoni temporali con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che si prendeva 2 secondi davanti ad Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe); il russo si doveva accontentare di un solo secondo di abbuono. Si formava un nuovo tentativo d’attacco con ancora quattro ciclisti, praticamente gli stessi protagonisti della fuga di inizio tappa. L’unico ‘sostituto’ era Johnatan Canaveral (Team Bardiani CSF) che prendeva il posto di Kukrle. Strakhov si aggiudicava il secondo traguardo volante di Umm al Quwain posto al km 95. La seconda fuga di giornata, che aveva raggiunto un vantaggio massimo di 3 minuti e 40 secondi, veniva ripresa dal gruppo a 3 km dall’arrivo, quando il gruppo piombava su Strakhov, l’ultimo ad arrendersi, grazie al forcing combinato di Team BikeExchange Jayco e Team Bora Hansgrohe. Poco prima una foratura aveva rallentato Pogacar, che dopo il cambio di bici e con l’aiuto di un paio di compagni di squadra, riusciva a rientrare in gruppo. La volata vedeva Philipsen imporsi davanti ad Olav Kooij (Team Jumbo Visma) e Sam Bennett (Team Bora Hansgrohe). Chiudevano la top five Matteo Malucelli (Team Gazprom Rusvelo) e Rudy Barbier (Team Israel Premier Tech) in quarta e in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il sesto posto di un non brillantissimo Elia Viviani (Team INEOS) e l’ottavo posto di Alberto Dainese (Team DSM). Philipsen ottiene la seconda vittoria di tappa all’UAE Tour 2022 e fortifica la sua posizione nella classifica a punti. La classifica generale vede Tadej Pogacar conservare la maglia rossa con 4 secondi di vantaggio su Filippo Ganna (Team INEOS) e 14 secondi di vantaggio su Aleksandr Vlasov. Domani è in programma la sesta tappa di 180 km interamente disegnata sulle strade di Dubai e i velocisti ancora all’opera prima della frazione conclusiva con l’arrivo in salita di Jabel Hafeet, sul quale si deciderà il vincitore dell’UAE Tour 2022.

Giuseppe Scarfone

Jasper Philipsen vince a Marjan Island. (foto: Getty Images)

Jasper Philipsen vince a Marjan Island. (foto: Getty Images)

23-02-2022

febbraio 23, 2022 by Redazione  
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UAE TOUR

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Fujairah Fort – Jebel Jais, percorrendo 181 Km in 4h49′24″, alla media di 37.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) e il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 11° a 3″. Pogacar è il nuovo leader della classifica con 2″ su Ganna e 13″ su Vlasov.

TOUR DU RWANDA

Il sudafricano Kent Main (ProTouch) si è imposto nella terza tappa, Kigali – Gicumbi, percorrendo 124.3 Km in 3h17′40″, alla media di 37.73 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team) e di 3″ il francese Alan Boileau (B&B Hotels-KTM). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 77° a 18′16″. Il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) è il nuovo leader della classifica con 10″ sullo spagnolo Angel Madrazo (Burgos-BH) e sull’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Poli 77° a 41′47″

POGACAR SVETTA IN CIMA A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

febbraio 23, 2022 by Redazione  
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Come ampiamente preventivato, sono gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria nella quarta tappa dell’UAE Tour 2022, con il caratteristico arrivo in salita di Jebel Jais. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince davanti ad Adam Yates (Team INEOS) ed Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe). Lo sloveno è la nuova maglia rossa davanti a Filippo Ganna (Team INEOS), autore di un’ottima prestazione e giunto nel gruppetto dei migliori.

Dopo la vittoria nella cronometro di ieri ad Ajman, Stefan Bissegger riparte da Fujairah Fort in maglia rossa ma il al 99% il simbolo del primato oggi passerà sulle spalle dei ciclisti che puntano a fare bene in classifica generale. Molta curiosità a riguardo la desterà Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma), terzo ieri ed in pole position per diventare il nuovo leader, gambe permettendo. Infatti il campione olandese negli ultimi due anni, dopo l’infortunio al ginocchio al Giro 2019, ha faticato a recuperare ed ha fatto le cose migliori solamente nelle corse contro il tempo. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è alle sue spalle, pronto a sopravanzarlo. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione della coppia formata da Luca Rastelli (Team Bardiani CSF) e Jakob Egholm (Team Trek Segafredo). Dopo una trentina di km i due fuggitivi avevano un vantaggio sul gruppo di circa 6 minuti. Egholm si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 44.9. Il vantaggio della fuga sfiorava i 9 minuti sul gruppo quando erano stati percorsi 56 km. A questo punto il gruppo iniziava ad accelerare, in particolare con una bella trenata dell’UAE Team Emirates. A 50 km dall’arrivo il vantaggio della coppia di testa era sceso a 3 minuti e 45 secondi. Rasctelli si aggiudicava il secondo traguardo intermedio posto al km 138. Nche l’EF Education EasyPost era molto attiva nelle prime posizioni del gruppo ed una nuova accelerazione lo faceva rientrare sui fuggitivi a pochi km dall’inizio della salita finale di Jebel Jais. Come ampiamente previsto, erano i velocisti ed i cronoman i primi ad alzare bandiera bianca, tra cui Elia Viviani (Team INEOS) e Michal Kwiatkowski (Team INEOS). Una decisa accelerazione di Rafal Majka (UAE Team Emirates) metteva in croce Tom Dumoulin e Stefan Bissegger, che si staccavano irrimediabilmente dal gruppo principale a circa 9 km dall’arrivo. Purtroppo il ciclista olandese non si riconferma dopo la convincente prova di ieri e giungerà al traguardo con oltre 5 minuti di ritardo. Nelle prime posizioni del gruppo tenevano botta una ventina di ciclisti, con la presenza della maggior parte degli uomini di classifica o presunti tali. Nonostante alcuno scatti successivi, tra cui anche quello dello stesso Pogacag, il gruppo dei favoriti transitava sotto la flame rouge dell’ultimo km forte di una ventina di unità. A circa 400 metri dall’arrivo scattava con decisione Tadej Pogacar, forse il ciclista più atteso e il primo tra i favoriti alla vigilia dell’UAE Tour. Il talento sloveno andava a vincere davanti ad Adam Yates (Team INEOS) ed Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe), mentre a 3 secondi di ritardo Joao Almenida (UAE Team Emirates) e Ruben Guerreiro (Team Education EasyPost) chiudevano la top five. Un ottimo Filippo Ganna (Team INEOS) era il primo italiano a tagliare il traguardo, in undicesima posizione nel gruppetto dei migliori.. Pogacar è la nuova maglia rossa, con 2 secondi di vantaggio su Ganna e 13 secondi di vantaggio su Vlasov. Domani è in programma la quinta tappa da Ras al Khaimah Corniche ad Al Marjan Island, lunga 182 km. La totale assenza di insidie altimetriche fa pendere la bilancia per il ritorno in scena dei velocisti, anche se si correrà lungo la costa ed il vento potrebbe essere un elemento da non sottovalutare.

Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

22-02-2022

febbraio 22, 2022 by Redazione  
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UAE TOUR

L’elvetico Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Ajman, percorrendo 9 Km in 9′43″, alla media di 55.575 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e di 14″ l’olandese Tom Dumoulin (Jumbo-Visma). Bissegger è il nuovo leader della classifica con 7″ su Ganna e 12″ sul belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix)

TOUR DU RWANDA

Il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si è imposto nella seconda tappa, Kigali – Rubavu, percorrendo 155.9 Km in 3h54′10″, alla media di 39.946 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e lo spagnolo Angel Madrazo (Burgos-BH). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 76° a 23′04″. Restrepo è il nuovo leader della classifica con 3″ su Laurance e 13″ su Madrazo. Poli 76° a 23′37″

SEGNALI DAL DESERTO. BISSEGGER NUOVA MAGLIA ROSSA, SI RIVEDE DUMOULIN

febbraio 22, 2022 by Redazione  
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Nella cronometro di Ajman, Stefan Bissegger (Team Education EasyPost) vince davanti a Filippo Ganna (Team INEOS) e Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma). Bissegger è la nuova maglia rossa, ma la convincente prova di Dumoulin, dopo un paio d’anni deludenti, apre nuovi orizzonti e prospettive alla stagione 2022 dell’olandese.

E’ il giorno della cronometro all’UAE Tour 2022. I ciclisti dovranno affrontare 9 km completamente pianeggianti da Ajman ad Ajman e dopo le prime due tappe per velocisti la classifica generale è ancora molto compressa. Basti pensare che i primi 105 ciclisti sono racchiusi in soli 16 secondi. E’ uno snodo molto importante non solo per chi ha pretese di vittoria di tappa – tra tutti il campione del mondo della specialità, ovvero Filippo Ganna (Team INEOS) – ma anche per coloro che vogliono dare i primi segnali in ottica classifica generale. In poche parole e senza ombra di smentita, oggi vedremo all’opera i probabili protagonisti dell’UAE Tour. E’ Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost) a prendersi la scena nel deserto. Lo svizzero, al primo impegno stagionale ed alla prima cronometro, non da’ scampo a Ganna, favorito della vigilia. Bissegger divora i 9 km in 9 minuti e 43 secondi alla media di quasi 56 km/h. Ganna chiude a 7 secondi di ritardo dallo svizzero. Un ottimo Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma) torna ai fasti del recente passato e chiude terzo a 14 secondi di ripresa. Se la Farfalla di Maastricht ricomincia a volare, sperando di essersi davvero lasciato alle spalle l’infortunio al ginocchio nel Giro 2019 che lo ha condizionato e non poco negli ultimo due anni, quest’anno ne vedremo delle belle, dovendo evidentemente condividere i gradi di capitano con Primoz Roglic. Al quarto posto, a 18 secondi da Bissegger, si piazza Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che può accontentarsi in ottica classifica generale. Dietro di lui, in quinta e sesta posizione, si piazzano i compagni di Squadra Joao Almeida e Mikkel Bjerg. Per quanto riguarda gli altri uomini di classifica, si segnala la discreta prestazione di Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe), ottavo a 25 secondi di ritardo da Bissegger, mentre Adam Yates (Team INEOS) è dodicesimo a 29 secondi di ritardo da Bissegger. Lo spettacolo per la tappa di domani con arrivo a Jabel Jais è garantito, con una classifica generale ancora non del tutto definita. Bissegger è la nuova maglia rossa davanti a Ganna e Philipsen ma domani verosimilmente salteranno tutti e tre sull’ascesa finale e quindi vedremo una bella lotta tra Pogacar, Vlasov, Dumoulin e Yates, i pretendenti più gettonati per diventare la nuova maglia rossa. Come detto, domani è in programma la quarta tappa da Fujairah Fort a Jebel Jais, lunga 181 km. Un percorso prevalentemente piatto fino a 19 km dall’arrivo, quando inizia la caratteristica salita di Jebel Jais, non durissima ma molto lunga e regolare, che metterà alla prova diversi ciclisti, tra cui quelli che puntano alla vittoria finale. In particolare, ci saranno molti occhi puntati sulla prova di Dumoulin, alla luce della convincente prestazione di oggi.

Giuseppe Scarfone

Stefan Bissegger vince la cronometro di Ajman (foto: Getty Images)

Stefan Bissegger vince la cronometro di Ajman (foto: Getty Images)

CAVENDISH, BUON SANGUE NON MENTE. MARK VINCE LA SECONDA TAPPA, PHILIPSEN CONSERVA LA MAGLIA ROSSA

febbraio 21, 2022 by Redazione  
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Nella seconda tappa dell’UAE Tour 2022 Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) vince di forza la volata di Abu Dhabi Breakwater, anticipando lo sprint e resistendo con le unghie e con i denti al ritorno di Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix). Il velocista inglese ottiene la seconda vittoria stagionale mentre Philipsen resta in maglia rossa. E domani la cronometro di Ajman avrà forti ripercussioni sulla classifica generale.

La seconda tappa dell’UAE Tour 2022 con i suoi 176 km da Al Hudayriat Island ad Adu Dhabi Breakwater è ancora adatta ai velocisti. Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) cerca il bis dopo aver conquistato la vittoria nella prima tappa. Il belga è anche maglia rossa ed oggi cercherà di rafforzare il primo posto in classifica generale. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata. Era il Team Gazprom il protagonista unico, visto che i tre ciclisti che avevano attaccato, ovvero Michael Kukrle, Dmitri Strakhov e Pavel Kochetkov, facevano tutti parte della formazione russa. Il terzetto in fuga era tenuto sotto controllo dalle squadre dei velocisti ed il suo vantaggio nei confronti del gruppo restava inferiore ai 3 minuti. Al primo traguardo volante di Al Wathba Camel Track, posto al km 63.3, Strakhov transitava in prima posizione. A condurre il gruppo erano principalmente Team Quick Step Alpha Vinyl e Team Alpecin Fenix. La fuga, grazie a un breve rallentamento del gruppo, riusciva a superare i 3 minuti di vantaggio intorno al km 90. Il secondo traguardo volante si Yas Marina Circuit, posto al km 133.5, se lo aggiudicava ancora Strakhov. La fuga tirava i remi in barca e si faceva riprendere dal gruppo maglia rossa a 36 km dal termine. Anche il Team Groupama FDJ si faceva vedere nelle prime posizioni. Ad una quindicina di km dall’arrivo Rudy Barbier (Team Israel Premier Tech) e Max Kanter (Team Movistar) erano rallentati da alcuni problemi meccanici. In particolare Barbier era vittima di una foratura mentre Kanter doveva sostituire la bici. Era il Team BikeExchange Jayco a fare il forcing finale ed allungare il gruppo negli ultimi 2 km. Con una imperiosa progressione Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) riusciva a tagliare il traguardo per primo, rintuzzando il recupero di Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) che doveva accontentarsi della piazza d’onore. Al terzo posto si classificava Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Olav Kooij (Team Jumbo Visma) in quarta posizione ed Arnaud Demare (Team Groupama FDJ). Da segnalare nella top ten il discreto sesto posto di Matteo Malucelli (Team Gazprom Rusvelo). Cavendish ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella seconda tappa del Dubai Tour e si dimostra uno degli sprinter più in forma di questo inizio di stagione. Philipsen resta in maglia rossa con 4 secondi di vantaggio su Strakhov e 6 secondi di vantaggio sullo stesso Cavendish. Domani è in programma la terza tappa, una cronometro individuale di 9 km nel circuito di Ajman. I big di classifica inizieranno a farsi vedere, anche se gli occhi saranno puntati su Filippo Ganna (Team INEOS), naturale favorito per la vittoria parziale.

Giuseppe Scarfone

Mark Cavendish vince ad Abu Dhabi Breakwater (foto: Foto: Tim De Waele/Getty Images)

Mark Cavendish vince ad Abu Dhabi Breakwater (foto: Foto: Tim De Waele/Getty Images)

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