24-09-2017

settembre 24, 2017 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – STRADA UOMINI ELITE

Lo slovacco Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) si è imposto nella gara su strada, Rong – Bergen, percorrendo 276.5 Km in 6h28′11″ alla media di 42.738 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Kristoff e l’australiano Matthews. Miglior italiano Matteo Trentin (Quick-Step Floors), 4°.

TOUR DU GÉVAUDAN LANGUEDOC-ROUSSILLON

Il francese Anthony Perez (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Mende, percorrendo 146 Km in 3h28′20″ alla media di 42.048 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Stüssi e il connazionale Gesbert. Ritirato l’unico italiano in gara, Mauro Finetto. Il francese Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert) si impone in classifica con 24″ sul connazionale Sicard e 56″ sul connazionale Edet.

DUO NORMAND

I francesi Anthony Delaplace e Pierre-Luc Périchon (Fortuneo – Oscaro) si sono imposti nella cronometro a coppie francese, circuito di Marigny, percorrendo 54.3 Km in 1h04′34″ alla media di 50.459 Km/h. Hanno preceduto di 1′05″ i danesi Norsgaard e Bjerg e di 2′54″ i belgi Boucher e Stevens

PARIS-CHAUNY

Il francese Thomas Boudat (Direct Énergie) si è imposto nella corsa francese, Margny-lès-Compiègne – Chauny, percorrendo 174.9 Km in 3h49′18″ alla media di 45.765 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Habeaux e il connazionale Turgis. Ritirati gli italiani in gara.

GOOIKSE PIJL

Il belga Kenny Dehaes (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Gooik, percorrendo 198 Km in 4h20′54″ alla media di 45.535 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionale Thijssen e Vermeulen. Unico italiano in gara Carmelo Foti (Leopard Pro Cycling), 111° a 2′00″

TOUR OF CHINA II

Il lettone Maris Bogdanovics (Rietumu Banka – Riga) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Zhuhai Hengqin, percorrendo 91.2 Km in 1h53′23″ alla media di 48.261 Km/h. Ha preceduto allo sprint il brasiliano De Mattos Andriato e il bielorusso Papok. Miglior italiano Marco Benfatto (Androni – Sidermec – Bottecchia), 5°. Il costaricano Kevin Manuel Rivera Serrano (Androni – Sidermec – Bottecchia) si impone in classifica con 22″ sull’italiano Mirko Trosino (Wilier Triestina – Selle Italia) e 29″ sul colombiano Ortega Ramírez

DANIMARCA E OLANDA INFIAMMANO IL SABATO DI BERGEN

settembre 24, 2017 by Redazione  
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Nel penultimo giorno di gara della rassegna iridata di Bergen toccava agli uomini junior e alle donne élite. Nella prova dedicata al futuro del movimento ciclistico mondiale è primeggiata la Danimarca con la vittoria di Johansen. Tra le ormai affermate “gentildonne” la sorpresa olandese Blaak è andata a cogliere il successo ben coperta dalle capitane Van Vleuten e Van den Breggen. Per l’Italia due splendide medaglie tra gli junior con Rastelli e Gazzoli. Elena Cecchini tra le donne si è invece piazzata decima.

Doppio appuntamento agonistico nel sabato mondiale di Bergen.
Alla mattina si sono fronteggiati gli uomini junior, mentre nel pomeriggio sono state le donne élite a giocarsi la maglia iridata.
Nella corsa del mattino, caratterizzata da molte cadute, la vittoria è andata al danese Julius Johansen (Team Borkop Cyckler-Carl Ras Roskilde Junior), autore di una stoccata ai meno 15 e della una galoppata solitaria che gli è valsa il titolo mondiale. La vittoriosa azione del danese non è stata certo l’unica azione degna di nota della prova. In una gara frizzante, caratterizzata oltre che dalle cadute anche da un continuo susseguirsi di fughe più o meno riuscite, l’unica costante è stato il bel comportamento della nazionale italiana, entrata nel vivo dell’azione quando lo necessitava e vista a far “buona guardia” nella altri fasi di gara. Il gran lavoro dei ragazzi di De Candido è culminato con la seconda e terza posizione per Luca Rastelli (Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi Gb) e Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli-Vtfm-Carin-Nacanco). Queste le parole di Rino De Candido sulla prova degli azzurrini: “Abbiamo corso da protagonisti. Abbiamo realizzato una corsa entusiasmante. Chi ha vinto ha una potenzialità pazzesca ma l’argento di Rastelli, conquistato dopo una corsa gestita al meglio ed il bronzo di Gazzoli, che solo venti giorni fa era alle prese con la clavicola rotta a causa di una caduta ai mondiali pista, dicono in modo chiaro il nostro valore”.
Le Donne Élite impegnate nel pomeriggio hann visto il successo dell’olandese Chantal Blaak (Boels – Dolmans Cycling Team), la meno accreditata dello squadrone orange. Le olandesi era comunque giù partite con i favori del pronostico poichè erano la nazionale da battere, forte della presenza di campionesse del calibro di Anna Van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team), Annemiek Van Vleuten (Orica – Scott) e Marianne Vos (WM3 Energie)
La prova si è accesa solo dopo metà gara e non ha portato subito buone notizie per la nazionale italiana. Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) non è, infatti, apparsa in condizioni perfette dopo un malanno che l’ha colpita nei giorni precedenti. A complicare le cose alle ragazze di Salvoldi ci ha pensato anche una caduta che ha coinvolto Elisa Balsamo (Valcar PBM) ed Elena Cecchini (Canyon SRAM Racing).
Il plotone, scremato anche dall’inusuale distanza per la categoria (152,8km), con l’avvicinarsi del traguardo si accendeva sempre di più, mentre la nazionale olandese saliva sul ponte di comando. In un susseguirsi di attacchi e contrattacchi e il plotone che si disgregava e ricompattava si è arrivati al momento clou con ben tre olandesi nel plotoncino di testa: la Blaak, già in fuga i precedenza, la Van Vleuten e la Van der Breggen.
La prima delle olandesi a tentare la sortita è stata la Blaak che non è stata più raggiunta dalle inseguitrici. Alle sue spalle il ricongiungimento ha portato il plotone a giocarsi solo la medaglia d’argento, andata all’australiana Katrin Garfoot (Orica – Scott) davanti alla danese Amalie Dideriksen (Boels – Dolmans Cycling Team). Decima Elena Cecchini, giunta al traguardo con 28″ di ritardo, lo stesso distacco delle prime inseguitrici della Blaak

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO GARA UOMINI JUNIOR

1 Julius Johansen (Denmark) 3:10:48
2 Luca Rastelli (Italy) 0:00:51
3 Michele Gazzoli (Italy)
4 Niklas Markl (Germany)
5 Jake Stewart (Great Britain)
6 Florian Kierner (Austria)
7 Filippo Zana (Italy)
8 Olav Hjemsaeter (Norway)
9 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan)
10 Jacob Hindsgaul Madsen (Denmark)

ORDINE D’ARRIVO GARA DONNE ELITE

1 Chantal Blaak (Netherlands) 4:06:30
2 Katrin Garfoot (Australia) 0:00:28
3 Amalie Dideriksen (Denmark)
4 Annemiek Van Vleuten (Netherlands)
5 Katarzyna Niewiadoma (Poland)
6 Christine Majerus (Luxembourg)
7 Susanne Andersen (Norway)
8 Anna Van Der Breggen (Netherlands)
9 Emilia Fahlin (Sweden)
10 Elena Cecchini (Italy)
11 Pauline Ferrand Prevot (France)
12 Leah Kirchmann (Canada)
13 Lucinda Brand (Netherlands)
14 Hannah Barnes (Great Britain)
15 Ellen Van Dijk (Netherlands)
16 Rasa Leleivyte (Lithuania)
17 Sheyla Gutierrez Ruiz (Spain)
18 Coryn Rivera (United States Of America)
19 Sarah Roy (Australia)
20 Danielle King (Great Britain)
21 Linda Villumsen (New Zealand)
22 Ursa Pintar (Slovenia)
23 Shara Gillow (Australia)
24 Martina Ritter (Austria)
25 Janneke Ensing (Netherlands)
26 Polona Batagelj (Slovenia)
27 Olga Zabelinskaya (Russian Federation)
28 Vita Heine (Norway)
29 Ann-Sophie Duyck (Belgium)
30 Paula Andrea Patino Bedoya (Colombia)
31 Margarita Victoria Garcia Canellas (Spain)
32 Karol-Ann Canuel (Canada)
33 Ingrid Drexel Clouthier (Mexico)
34 Eugenia Bujak (Poland)
35 Hanna Nilsson (Sweden)
36 Elise Delzenne (France)
37 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:00:36
38 Tatiana Guderzo (Italy)
39 Audrey Cordon Ragot (France) 0:00:37
40 Amanda Spratt (Australia) 0:00:38
41 Elizabeth Deignan (Great Britain)
42 Lisa Brennauer (Germany) 0:01:19
43 Ramona Forchini (Switzerland)
44 Amy Pieters (Netherlands)
45 Giorgia Bronzini (Italy)
46 Rossella Ratto (Italy) 0:01:34
47 Marianne Vos (Netherlands) 0:01:50
48 Hayley Simmonds (Great Britain) 0:02:31
49 Lisa Klein (Germany)
50 Eri Yonamine (Japan)
51 Trixi Worrack (Germany)
52 Diana Carolina Penuela Martinez (Colombia) 0:03:53
53 Rachel Neylan (Australia) 0:04:01
54 Romy Kasper (Germany)
55 Eider Merino Cortazar (Spain) 0:04:18
56 Anastasiia Iakovenko (Russian Federation) 0:04:43
57 Alison Jackson (Canada)
58 Chloe Hosking (Australia)
59 Georgia Williams (New Zealand)
60 Lauren Stephens (United States Of America)
61 Nikola Noskova (Czech Republic)
62 Stine Borgli (Norway) 0:05:51
63 Camilla Mollebro Pedersen (Denmark)
64 Olga Shekel (Ukraine)
65 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:05:57
66 Elinor Barker (Great Britain) 0:06:36
67 Lex Albrecht (Canada) 0:08:38
68 Sara Bergen (Canada) 0:09:37
69 Omer Shapira (Israel)
70 Ruth Winder (United States Of America)
71 Sofia Bertizzolo (Italy)
72 Makhabbat Umutzhanova (Kazakhstan) 0:11:53
73 Amber Leone Neben (United States Of America) 0:13:06
74 Kirsti Lay (Canada) 0:14:02
75 Kseniia Dobrynina (Russian Federation)
76 Eugenie Duval (France) 0:14:52
77 Aude Biannic (France)

Altre due prestigiose medaglie incamerate dal ciclismo giovanile ai mondiali di Bergen: argento e bronzo per Rastelli e Gazzoli nella corsa in linea riservata ai junior (foto Bettini)

Altre due prestigiose medaglie incamerate dal ciclismo giovanile ai mondiali di Bergen: argento e bronzo per Rastelli e Gazzoli nella corsa in linea riservata ai junior (foto Bettini)

23-09-2017

settembre 23, 2017 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – STRADA UOMINI JUNIOR

Il danese Julius Johansen (Team Borkop Cyckler-Carl Ras Roskilde Junior) si è imposto nella gara su strada, Rong – Bergen, percorrendo 135.5 Km in 3h10′48″ alla media di 42.610 Km/h. Ha preceduto di 51″ gli italiani Luca Rastelli (Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi Gb) e Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli-Vtfm-Carin-Nacanco)

CAMPIONATI DEL MONDO – STRADA DONNE ELITE

L’olandese Chantal Blaak (Boels – Dolmans Cycling Team) si è imposta nella gara su strada, circuito di Bergen, percorrendo 152.8 Km in 4h06′30″ alla media di 37.193 Km/h. Ha preceduto di 28″ l’australiana Garfoot e la danese Dideriksen. Miglior italiana Elena Cecchini (Canyon SRAM Racing), 10° a 28″.

TOUR DU GÉVAUDAN LANGUEDOC-ROUSSILLON

Il francese Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella prima tappa, Mende – Col de la Pierre-Plate (Florac), percorrendo 138.5 Km in 3h25′32″ alla media di 40.431 Km/h. Ha preceduto di 19″ il connazionale Sicard e di 40″ il connazionale Campistrous. Unico italiano in gara Mauro Finetto (Delko Marseille Provence KTM), 12° a 3′25″. Martin è il primo leader della classifica con 19″ su Sicard e 40″ su Campistrous. Finetto 12° a 3′25″

TOUR OF CHINA II

giorno di riposo

ITALIA E FRANCIA SUGLI SCUDI NELLE PRIME PROVE IN LINEA. ELENA PIRRONE E BENOÎT COSNEFROY CAMPIONI DEL MONDO.

settembre 22, 2017 by Redazione  
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Tra le donne junior Elena Pirrone bissa l’oro della cronometro vincendo anche la prova in linea grazie ad un attacco negli ultimi 20 km. Italia sul podio anche con il terzo posto di Letizia Paternoster, mentre la danese Emma Norsgaard Jorgensen è argento. Nel pomeriggio la scena è riservata agli uomini Under 23. Anche qui nella parte finale si susseguono gli attacchi ed a prevalere in una volata a due è il francese Benoît Cosnefroy sul tedesco Lennard Kämna. Terzo il danese Michael Carbel Svengaard.

La prima giornata delle prove su strada dei mondiali di ciclismo era riservata alle donne junior la mattina e agli uomini Under 23 nel pomeriggio. La prima prova era lunga 76,4 km mentre la seconda 191 km. Tra le prime, le squadre faro erano Italia ed Olanda. Per le azzurre il Mondiale non iniziava benissimo per Martina Fidanza (Eurotarget-Still Bike), rallentata per guai meccanici e costretta a cambiare bici ai box durante il primo giro. Dopo una decina di chilometri si registrava il primo attacco, portato dalla danese Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen, la quale restava al comando per una ventina di chilometri e veniva ripresa a 54 km dall’arrivo. Il gruppo così affrontava compatto la seconda ascesa a Salmon Hill. Era proprio l’Italia, con tutte e quattro le atlete rimaste in gruppo, a imprimere un’andatura sostenuta durante il secondo passaggio nonostante l’assenza della Fidanza, ormai tagliata fuori dopo l’incidente meccanico e più avanti costretta al ritiro. Molto attive anche le olandesi, in numero di cinque. A metà corsa il gruppo principale era già ridotto ad una trentina di atlete. Ai meno 30 si registrava l’attacco dell’australiana Madeleine Fasnacht, che contribuiva a ridurre ancor più il gruppo delle migliori, che ormai contava non più di una quindicina di atlete. Ai meno 27 avveniva l’attacco di Elena Pirrone (GS Mendelspeck), fresca campionessa del mondo della prova a cronometro junior. L’azzurra transitava tutta sola sotto la linea del traguardo, all’inizio dell’ultimo giro di circuito, con una quindicina di secondi di vantaggio su un gruppetto molto risicato in cui erano ancora presenti tre cicliste azzurre, precisamente Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana), Vittoria Guazzini (S.C. Vecchia Fontana) e Nicole D’Agostin (Team Wilier Breganze). La bolzanina raggiungeva un vantaggio massimo di 43 secondi e sia la Paternoster, sia la D’Agostin erano abili a chiudere i tentativi delle avversarie di riprendere l’azzurra. Gli ultimi 20 km erano una vera e propria passerella per la Pirrone che si dimostrava di un’altra categoria e conquistava la seconda maglia iridata. A 12 secondi la danese Emma Jorgensen si prendeva l’argento su Letizia Paternoster, bronzo. L’Italia donne junior mantiene così la maglia iridata dopo l’oro di Elisa Balsamo a Doha lo scorso anno. La gara maschile Under 23 iniziava con l’attacco deciso di un drappello formato da sei ciclisti, l’australiano Jai Hindley (Mitchelton Scott), lo svedese Gustav Höög (Team Coop), il bielorusso Vasili Strokau, il giapponese Atsushi Oka (Utsunomiya Blitzen), il portoghese José Carlos P. Neves Fernandes (Liberty Seguros – Carglass) e l’eritreo Awet Habtom (Bike Aid). Il gruppo, dopo il primo giro, inseguiva a un minuto. Hindley si staccava ma la fuga tornava ad essere di sei uomini con l’inserimento di Masaki Yamamoto, altro atleta giapponese. Intercalato tra il gruppo di testa e quello inseguitore si segnalava un altro drappello di sei ciclisti. A 140 km dalla conclusione, i fuggitivi avevano 2 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo, per ora tirato a turno da Norvegia e Danimarca. Il drappello di sei ciclisti all’inseguimento del gruppo di testa completava con successo l’inseguimento ed ai sei di testa si aggiungevano quindi l’eritreo Zemenfes Solomon (Centre Mondial du Cyclisme), il marocchino Zahiri Abderrahim (Unieuro Trevigiani – Hemus 1896), il ruandese Samuel Mugisha (Dimension Data for Qhubeka), l’ucraino Vitalii Novakowskyi, l’eritreo Simon Musie e l’ungherese János Pelikán (Amplatz – BMC). Ai meno 100 il vantaggio dei fuggitivi era leggermente calato a 2 minuti. L’ucraino Novakowskyi era il primo ad essere ripreso dal gruppo. AI meno 70 la fuga stava per essere ripresa, visto che iniziavano nuovi scatti dal gruppo degli inseguitori che ormai vedeva il gruppo dei fuggitivi. Ci provava lo statunitense Brandon NcNulty (Rally Cycling), subito braccato dal norvegese Rasmus Tiller (Team Joker Icopal). Anche il russo Pavel Sivakov (BMC Development Team) e lo svizzero Patrick Müller (BMC Racing Team) facevano parte del nuovo gruppo di testa insieme a Hindley e Höög, questi ultimi fuggitivi della prima ora. A questi sei riuscivano ad aggregarsi anche l’inglese Scott Davies (Team Wiggins) e il kazako Yevgeniy Gidich (Vino – Astana Motors) e con loro il gruppo di testa raggiungeva un vantaggio massimo di circa 1 minuto e mezzo. L’Italia rispondeva un po’ in ritardo ma provava a rincorrere inserendo Edoardo Affini (SEG Racing Academy) e Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF) nel gruppetto all’inseguimento degli otto di testa. Ai meno 30 il gruppo ritornava compatto. Era la volta del belga Bjorg Lambrecht (Lotto-Soudal U23), che allungava sulla penultima ascesa a Salmon Hill scollinando in prima posizione con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo. Il gruppo transitava compatto sul traguardo ed iniziava a percorrere l’ultimo giro del circuito di Bergen. Successivamente si sviluppava un altro contrattacco, su iniziativa di Vincenzo Albanese, che però non impensieriva più di tanto il gruppo, guidato dalla Norvegia, la quale a sua volta perdeva il capitano Kristoffer Halvorsen (Team Joker Icopal). Proprio l’assenza della Norvegia a inseguire, dava il la al tedesco Lennard Kämna (Team Sunweb) che partiva ai meno 13. Ai meno 7 il tedesco veniva raggiunto dal francese Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale). La coppia manteneva un vantaggio risicato fino all’arrivo, dove Cosnefroy batteva in una volata a due Kämna, mentre per la terza posizione a 3 secondi il danese Michael Carbel Svendgaard (Team Virtu Cycling) regolava il gruppo con l’inglese Oliver Wood (Team Wiggins) quarto e Vincenzo Albanese quinto a chiudere la top five. Domani toccherà agli uomini junior ed alle Donne Élite, prima del gran finale di domenica con la prova degli Uomini Élite. Dalle prime prove in linea si può già avere un’idea di cosa potrà succedere anche in quelle successive: il circuito di Bergen alla lunga si sta rivelando discretamente duro e soprattutto per la prova di domenica, anche in considerazione della distanza vicina ai 270 km, una corsa d’attacco già dai primi chilometri potrebbe ridurre all’osso i pretendenti per la vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO GARA DONNE JUNIOR

1 Elena Pirrone (Italy) 2:06:17
2 Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen (Denmark) 0:00:12
3 Letizia Paternoster (Italy)
4 Maria Novolodskaya (Russian Federation)
5 Jade Wiel (France)
6 Pfeiffer Georgi (Great Britain)
7 Clara Copponi (France)
8 Simone Boilard (Canada)
9 Anne-Sophie Harsch (Luxembourg)
10 Evita Muzic (France)
11 Caroline Bohe (Denmark) 0:00:16
12 Sophie Wright (Great Britain)
13 Olha Kulynych (Ukraine) 0:00:40
14 Madeleine Fasnacht (Australia) 0:00:42
15 Hannah Ludwig (Germany) 0:01:40
16 Nicole D’agostin (Italy)
17 Alena Petchenko (Russian Federation) 0:02:02
18 Marta Jaskulska (Poland) 0:04:12
19 Marie Le Net (France)
20 Gyunel Mekhtieva (Russian Federation)
21 Anastasiya Kolesava (Belarus)
22 Lorena Wiebes (Netherlands)
23 Sofia Rodriguez Revert (Spain)
24 Marit Raaijmakers (Netherlands)
25 Franziska Koch (Germany)
26 Misuzu Shimoyama (Japan)
27 Noa Jansen (Netherlands)
28 Viivi Puskala (Finland)
29 Lotte Rotman (Belgium)
30 Karin Penko (Slovenia)
31 Thale Kielland Bjerk (Norway)
32 Sara Martin Martin (Spain)
33 Hannah Gruber-Stadler (Austria)
34 Alana Castrique (Belgium)
35 Lara Krahemann (Switzerland)
36 Aleksandra Stepanova (Russian Federation) 0:04:14
37 Erin J Attwell (Canada)
38 Eva Jonkers (Netherlands)
39 Vittoria Guazzini (Italy)
40 Shari Bossuyt (Belgium) 0:04:30
41 Rozemarijn Ammerlaan (Netherlands) 0:06:17
42 Jessica Roberts (Great Britain) 0:06:56
43 Katharina Hechler (Germany) 0:08:52
44 Maria Martins (Portugal)
45 Maja Perinovic (Croatia)
46 Anhelina Krasko (Belarus)
47 Ricarda Bauernfeind (Germany)
48 Juste Juskeviciute (Lithuania)
49 Daniela Atehortua Hoyos (Colombia)
50 Emeline Eustache (France)
51 Abigail Youngwerth (United States Of America)
52 Megan Heath (United States Of America)
53 Petra Machalkova (Slovakia)
54 Amalie Lutro (Norway) 0:09:59
55 Clara Lundmark (Sweden)
56 Karolina Kumiega (Poland)
57 Greta Karasiovaite (Lithuania)
58 Alyssa Rowse (Bermuda)
59 Anne De Ruiter (Netherlands)
60 Joanna Golec (Poland)
61 Svetlana Pachshenko (Kazakhstan)
62 Martine Gjos (Norway)
63 Laurie Jussaume (Canada)
64 Lauren Murphy (Great Britain) 0:10:01
65 Ariana Gilabert Vilaplana (Spain)
66 Isabel Martin Martin (Spain)
67 Cinthya Teresita Covarrubias Rocha (Mexico)
68 Summer Moak (United States Of America) 0:11:04
69 Elne Owen (South Africa) 0:13:56
70 Maggie Coles-Lyster (Canada) 0:16:09
71 Veronika Myrxina (Kazakhstan) 0:17:34
72 Emelie Roe Utvik (Norway) 0:18:23
73 Chaniporn Batriya (Thailand) 0:18:25
74 Aksana Salauyeva (Belarus) 0:18:37
75 Regina Stegvilaite (Lithuania) 0:19:42
76 Marib Aguirre Mangue (Argentina)
77 Marina Kurnossova (Kazakhstan)
78 Oliwia Majewska (Poland) 0:20:43
79 Alijah Beatty (United States Of America) 0:22:18
80 Johanna Johansson (Sweden) 0:22:23
81 Zayd Hailu (Ethiopia) 0:28:16

ORDINE D’ARRIVO GARA UOMINI U23

1 Benoit Cosnefroy (France) 4:48:23
2 Lennard Kämna (Germany)
3 Michael Carbel Svendgaard (Denmark) 0:00:03
4 Oliver Wood (Great Britain)
5 Vincenzo Albanese (Italy)
6 Damien Touze (France)
7 Max Kanter (Germany)
8 Michal Paluta (Poland)
9 Mark Downey (Ireland)
10 Anders Skaarseth (Norway)

Dopo loro a cronometro Elena Pirrone vola a prendersi anche le insegne del primato nella prova in linea (Tim de Waele/TDWSport.com)

Dopo l'oro a cronometro Elena Pirrone vola a prendersi anche le insegne del primato nella prova in linea (Tim de Waele/TDWSport.com)

22-09-2017

settembre 22, 2017 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – STRADA DONNE JUNIOR

L’italiana Elena Pirrone (GS Mendelspeck) si è imposta nella gara su strada, circuito di Bergen, percorrendo 76.4 Km in 2h06′17″ alla media di 36.299 Km/h. Ha preceduto di 12″ la danese Norsgaard Jorgensen e l’italiana Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana).

CAMPIONATI DEL MONDO – STRADA UOMINI UNDER 23

Il francese Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale) si è imposta nella gara su strada, circuito di Bergen, percorrendo 191 Km in 4h48′23″ alla media di 39.739 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Kämna e il danese Carbel Svendgaard. Miglior italiano Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF), 5° a 3″

TOUR DE MOLUCCAS (Indonesia)

Il giapponese Hiroshi Tsubaki (Kinan Cycling Team) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, Amanhuse – Ambon, percorrendo 82.9 Km in 1h52′33″ alla media di 42.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mat Amin e il sudcoreano Park. L’australiano Marcus Culey (St. George Continental Cycling Team) si impone in classifica con 5″ sul connazionale Crawford e 9″ sul connazionale Ewart

TOUR OF CHINA II

L’italiano Marco Benfatto (Androni – Sidermec – Bottecchia) si è imposto anche nella quarta tappa, circuito di Huangshi Daye, percorrendo 115.3 Km in 2h24′53″ alla media di 47.749 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (Androni – Sidermec – Bottecchia) e il bielorusso Papok. Il costaricano Kevin Manuel Rivera Serrano (Androni – Sidermec – Bottecchia) è ancora leader della classifica con 22″ sull’italiano Mirko Trosino (Wilier Triestina – Selle Italia) e 29″ sul colombiano Ortega Ramírez

21-09-2017

settembre 21, 2017 by Redazione  
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TOUR DE MOLUCCAS (Indonesia)

Il giapponese Hiroshi Tsubaki (Kinan Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Masohi – Waipirit, percorrendo 141.5 Km in 3h21′09″ alla media di 42.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’indonesiano Nouardianto e il malesiano Abdul Halil. L’australiano Marcus Culey (St. George Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale Crawford e 9″ sul connazionale Ewart

TOUR OF CHINA II

L’italiano Marco Benfatto (Androni – Sidermec – Bottecchia) si è imposto nella terza tappa, circuito di Changde Hanshou, percorrendo 94 Km in 1h55′59″ alla media di 48.628 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sunderland e il lettone Bogdanovics. Il costaricano Kevin Manuel Rivera Serrano (Androni – Sidermec – Bottecchia) è ancora leader della classifica con 22″ sull’italiano Mirko Trosino (Wilier Triestina – Selle Italia) e 29″ sul colombiano Ortega Ramírez

DUMOULIN SVETTA SUL MOUNT FLOYEN. È SUO L’ORO A CRONOMETRO

settembre 20, 2017 by Redazione  
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Dopo un anno ricco di soddisfazioni che già lo ha visto maglia rosa, Tom Dumoulin vince a mani basse la cronometro mondiale su una distanza non eccelsa ma soprattutto sull’inusuale arrivo in salita del Mount Floyen. L’olandese rifila 58 secondi a Primož Roglič, argento, ed oltre un minuto a Chris Froome bronzo. Buona prova in prospettiva futura per Gianni Moscon, sesto a soltanto a 8 secondi dal podio.

Oggi i mondiali di ciclismo su strada avevano in programma l’attesa cronometro individuale riservata agli Uomini Élite. Una prova attesa da tempo, che ha già fatto discutere molto quando è stato svelato il percorso. Soltanto 31 sono, infatti i chilometri da percorrere, inusuali ed evidentemente pochi per una prova del genere, ma ancora più inusuali saranno gli ultimi 3 km e mezzo tutti in salita, con rampe che superano in alcuni tratti il 10% di pendenza. Mettiamoci anche la pioggia, che farà compagnia ai ciclisti durante tutta la giornata, ed avremo complessivamente una giornata iridata all’insegna dell’incertezza. Alla fine, però, la pioggia ha disturbato i ciclisti partiti nell’ultimo blocco. Saranno 65 gli atleti in gara, divisi in 6 blocchi da 11 (10 nel sesto ed ultimo). La partenza è prevista alle 13.05 ed il primo a lanciarsi sarà Alexey Lutsenko (Astana Pro Team). L’unico italiano in gara è Gianni Moscon (Sky), inserito nel quinto blocco e la cui partenza è prevista alle ore 16.15 e 30 secondi. Il primo blocco di ciclisti alla partenza, favoriti dall’assenza di pioggia, vedeva il belga Laurens De Plus (Quick-Step Floors) ottenere il miglior tempo con 47 minuti e 16 secondi. In seconda posizione a 29 secondi si piazzava, per il momento, il citato Lutsenko. De Plus veniva superato dallo sloveno Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice), che con un’ottima scalata finale faceva fermare il cronometro a 46 minuti e 24 secondi, facendo meglio del belga di ben 51 secondi. Tra i due si frapponeva il tedesco Nikias Arndt (Team Sunweb), che chiudeva in 46 minuti e 57 secondi. Dopo circa un’ora la classifica cambiava nuovamente con Wilco Kelderman (Team Sunweb) a fare meglio di Tratnik di nove secondi, chiudendo con il tempo di 46 minuti e 15 secondi. Meglio di lui faceva il portoghese Nelson Oliveira (Movistar Team) con il tempo di 46 minuti e 9 secondi. Il portoghese, in particolare, era autore di un’ultima parte fenomenale in salita. Qualche recriminazione per Gianni Moscon poichè l’italiano, esploso proprio negli ultimi tempi nella specialità e con già in tasca il titolo di campione italiano 2017, concludeva con un solo secondo di ritardo sul portoghese. Tra i due si intrometteva per una questione di centesimi il bielorusso Vasil Kiryienka (Sky). La pioggia era la protagonista dell’ultima parte con i grandi calibri che si misuravano sul bagnato.Primož Roglič balzava in testa con il tempo di 45 primi e 38 secondi ma era Tom Dumoulin a mettere tutti d’accordo con un sensazionale 44 minuti e 41 secondi, unico a scendere sotto i 45 minuti. Chiudeva il podio Chris Froome, terzo a 23 secondi di ritardo dall’olandese. Chiudevano la topfive Nelson Oliveira quarto e Vasil Kiryienka quinto, con un ottimo sesto posto per Gianni Moscon che faceva meglio di mostri sacri come Rohan Dennis (BMC Racing Team) e Tony Martin (Team Katusha – Alpecin), quest’ultimo solamente nono al traguardo. Dopo le prove a cronometro domani il mondiale prevede una giornata senza gare poi il programma riprenderà venerdì prosegue con le prime due prove in linea, destinate alle donne juniores e agli uomini Under 23, che gareggeranno rispettivamente al mattino e al pomeriggio.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:44:41
2 Primoz Roglic (Slovenia) 0:00:58
3 Chris Froome (Great Britain) 0:01:21
4 Nelson Oliveira (Portugal) 0:01:29
5 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:01:29
6 Gianni Moscon (Italy) 0:01:29
7 Wilco Kelderman (Netherlands) 0:01:34
8 Rohan Dennis (Australia) 0:01:37
9 Tony Martin (Germany) 0:01:40
10 Jan Tratnik (Slovenia) 0:01:43
11 Bob Jungels (Luxembourg) 0:01:49
12 Nicolas Roche (Ireland) 0:01:54
13 Alexis Gougeard (France) 0:01:54
14 Jonathan Castroviejo (Spain) 0:02:01
15 Ilnur Zakarin (Russian Federation) 0:02:04
16 Edvald Boasson Hagen (Norway) 0:02:11
17 Andrey Grivko (Ukraine) 0:02:15
18 Nikias Arndt (Germany) 0:02:16
19 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:02:21
20 Martin Toft Madsen (Denmark) 0:02:33
21 Laurens De Plus (Belgium) 0:02:35
22 Yves Lampaert (Belgium) 0:02:35
23 Victor Campenaerts (Belgium)
24 Jan Barta (Czech Republic) 0:02:39
25 Stefan Kung (Switzerland) 0:02:46
26 Tejay Van Garderen (United States Of America) 0:02:48
27 Gorka Izaguirre Insausti (Spain) 0:02:49
28 Alexey Lutsenko (Kazakhstan) 0:03:05
29 Hugo Houle (Canada) 0:03:07
30 Alexander Evtushenko (Russian Federation) 0:03:07
31 Andreas Vangstad (Norway) 0:03:09
32 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:03:10
33 Rui Costa (Portugal) 0:03:11
34 Lasse Norman Hansen (Denmark) 0:03:21
35 Jasha Sutterlin (Germany) 0:03:28
36 Mateusz Taciak (Poland) 0:03:29
37 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:03:32
38 Dmitriy Gruzdev (Kazakhstan) 0:03:33
39 Hamish Bond (New Zealand) 0:03:34
40 Reto Hollenstein (Switzerland) 0:03:34
41 Joseph Rosskopf (United States Of America) 0:03:47
42 Serghei Tvetcov (Romania) 0:03:49
43 Tao Geoghegan Hart (Great Britain) 0:03:51
44 Zhandos Bizhigitov (Kazakhstan) 0:04:01
45 Jarlinson Pantano Gomez (Colombia) 0:04:11
46 Lukas Postlberger (Austria) 0:04:14
47 Riccardo Zoidl (Austria) 0:04:46
48 Robert Britton (Canada) 0:04:57
49 Willem Jakobus Smit (South Africa) 0:05:27
50 Maciej Bodnar (Poland) 0:06:02
51 Redi Halilaj (Albania) 0:06:03
52 Valens Ndayisenga (Rwanda) 0:06:06
53 Kostyantyn Rybaruk (Ukraine) 0:07:36
54 King Lok Cheung (Hong Kong, China) 0:08:14
55 Uri Martins Sandoval (Mexico) 0:08:23
56 Nazir Jaser (Syrian Arab Republic) 0:08:35
57 Elchin Asadov (Azerbaijan) 0:09:00
58 Eugert Zhupa (Albania) 0:09:15
59 Meron Teshome (Eritrea) 0:09:49
60 Ahmad Badreddin Wais (Syrian Arab Republic) 0:10:58
61 Arsalan Anjum Muhammad (Pakistan) 0:11:48
62 Gabriel Tan (Singapore) 0:12:47
63 Awais Khan (Pakistan) 0:12:52
64 Yi Peng Teoh (Singapore) 0:13:00

Dumoulin coglie sotto la pioggia di Bergen la sua prima medaglia doro iridata (foto Bettini)

Dumoulin coglie sotto la pioggia di Bergen la sua prima medaglia d'oro iridata (foto Bettini)

20-09-2017

settembre 20, 2017 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO INDIVIDUALE UOMONI ELITE

L’olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb) si è imposto nella cronometro individuale, Bergen – Mount Floyen, percorrendo 31 Km in 44′41″ alla media di 41.626 Km/h. Ha preceduto di 57″ lo sloveno Roglič e 1′21″ il britannico Froome. Unico italiano in gara Gianni Moscon (Team Sky), 6° a 1′29″

OMLOOP VAN HET HOUTLAND LICHTERVELDE

Il belga Tom Devriendt (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Lichtervelde, percorrendo 195.3 Km in 4h15′42″ alla media di 45.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Wynants e l’olandese Van Goethem. Due italiani in gara: Carmelo Foti (Leopard Pro Cycling) è 55° a 8″, Claudio Catania (Team Differdange – Losch) si è ritirato

TOUR DE MOLUCCAS (Indonesia)

Lo spagnolo Ricardo García Ambroa (Kinan Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Bula – Wahai, percorrendo 153.8 Km in 3h49′13″ alla media di 40.259 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudcoreano Park e il francese Lebas. L’australiano Marcus Culey (St. George Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale Crawford e 9″ sul connazionale Ewart

TOUR OF CHINA II

L’australiano Scott Sunderland (IsoWhey Sports SwissWellness Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Lixian, percorrendo 97.6 Km in 2h02′08″ alla media di 47.948 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Aberasturi Izaga e l’italiano Marco Benfatto (Androni – Sidermec – Bottecchia). Il costaricano Kevin Manuel Rivera Serrano (Androni – Sidermec – Bottecchia) è ancora leader della classifica con 22″ sull’italiano Mirko Trosino (Wilier Triestina – Selle Italia) e 29″ sul colombiano Ortega Ramírez

ANCORA MEDAGLIE AZZURRE, A SORRIDERE OGGI GLI UOMINI JUNIOR. PER LE DONNE ÉLITE DOPPIETTA ORANGE

settembre 19, 2017 by Redazione  
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Terza giornata di cronometro a Bergen, dopo le donne junior e gli uomini Under23 oggi le categorie si invertono, ma non le medaglie che per l’Italia arrivano ancora dalla categoria più giovane.

A sorprendere tutti e sovvertire i pronostici è stato Antonio Puppio (Uc Bustese Olonia Verbania) che ha raggiunto un inatteso secondo posto nella prova junior maschile corsa questa mattina. L’atleta varesino ha chiuso un cerchio che era iniziato con uno splendido titolo nazionale di categoria e passato attraverso un decimo posto ai campionati europei di Herning. Partito senza strafare nella prima parte della gara, quella che comprendeva la salita della Birkelundsbakken, l’italiano è riuscito a fare la differenza nel tratto finale e si è posizionato alle spalle del britannico Thomas Pidcock (PH-MAS-Paul Milnes-Oldfield ERT) per 12”. Nonostante non fossero ancora partiti parecchi atleti più quotati di Puppio, la posizione dell’azzurro non mai è stata in discussione, almeno fino a quando non è sceso in strada il norvegese Andreas Leknessund (Ringerike SK). Per tutti gli altri la parte finale del tracciato è risultata insormontabile e mancava solo l’atleta locale, nonché vincitore dell’ultimo europeo. Il norvegese ha, però, esagerato nella prima parte e così in cima alla salita il suo vantaggio era risicato a un solo secondo e l’azione sempre più scomposta nei chilometri successivi lo ha fatto crollare all’ottavo posto con oltre mezzo minuto di ritardo. A completare il podio, dietro al britannico Pidcock e all’azzurro Puppio, è il polacco Filip Maciejuk (Pologne Juniors) che giunge a 13” dal vincitore.
Nel pomeriggio si è poi svolta la gara femminile élite che, come la gara di ieri, è terminata con una doppietta; questa volta a trionfare è l’Olanda che piazza in prima posizione Annemiek Van Vleuten (Orica – Scott) e in seconda, distanziata di 12”, la connazionale Anna Van Der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team); terza piazza per l’australiana Katrin Grafoot (Orica – Scott), giunta a 18”. Le due italiane in gara hanno terminato la gara piuttosto distanti, sia in termini di posizione nell’ordine d’arrivo, sia in termini cronometrici: Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) è giunta 18° a 2′07″ mentre al 24° posto si è piazzata Lisa Morzenti (Astana Womens Team) con un distacco di 2′31″.
Per domani in programma ancora cronometro con la gara degli uomini élite che chiuderà le corse contro il tempo mentre da venerdì spazio alle corse in linea che si chiuderanno con l’attesissima gara élite di domenica.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI JUNIOR

1 Thomas Pidcock (Great Britain) 0:28:02.15
2 Antonio Puppio (Italy) 0:00:11.92
3 Filip Maciejuk (Poland) 0:00:13.29
4 Juri Hollmann (Germany) 0:00:21.53
5 Igor Chzhan (Kazakhstan) 0:00:23.66
6 Julius Johansen (Denmark) 0:00:27.61
7 Daan Hoole (Netherlands) 0:00:29.87
8 Andreas Leknessund (Norway) 0:00:32.30
9 Nik Cemazar (Slovenia) 0:00:35.49
10 Sebastian Berwick (Australia) 0:00:35.93
11 Vojtech Sedlacek (Czech Republic) 0:00:36.97
12 Thymen Arensman (Netherlands) 0:00:39.89
13 Leon Heinschke (Germany) 0:00:40.26
14 Johan Price-Pejtersen (Denmark) 0:00:41.62
15 Ilan Van Wilder (Belgium) 0:00:46.40
16 Richard Holec (Czech Republic) 0:00:47.79
17 Mitchell Wright (Australia) 0:00:48.06
18 Soren Waerenskjold (Norway) 0:00:55.34
19 Fred Wright (Great Britain) 0:00:57.04
20 Shoi Matsuda (Japan) 0:00:58.55
21 Sebastien Grignard (Belgium) 0:00:58.64
22 Mauro Schmid (Switzerland) 0:01:07.77
23 Veljko Stojnic (Serbia) 0:01:08.13
24 Kendrick Boots (United States Of America) 0:01:13.81
25 Gleb Brussenskiy (Kazakhstan) 0:01:15.70
26 Oscar Elworthy (New Zealand) 0:01:20.14
27 Tobias Bayer (Austria) 0:01:28.57
28 Charles-Etienne Chretien (Canada) 0:01:30.91
29 Dzianis Mazur (Belarus) 0:01:31.36
30 Xeno Young (Ireland) 0:01:34.63
31 Damian Papierski (Poland) 0:01:37.28
32 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan) 0:01:37.85
33 Samuele Manfredi (Italy) 0:01:40.90
34 Riley Sheehan (United States Of America) 0:01:41.30
35 Ben Hamilton (New Zealand) 0:01:44.36
36 Nikita Martynov (Russian Federation) 0:01:46.45
37 Florentin Lecamus Lambert (France) 0:01:48.36
38 Mario Gamper (Austria) 0:01:51.08
39 Guillermo Garcia Janiero (Spain) 0:01:51.36
40 Valere Thiebaud (Switzerland) 0:01:51.53
41 Daniil Nikulin (Ukraine) 0:01:51.69
42 Romas Zubrickas (Lithuania) 0:01:52.34
43 Luka Sagadin (Slovenia) 0:01:52.54
44 Victor Alejandro Ocampo Giraldo (Colombia) 0:01:55.51
45 Ben Walsh (Ireland) 0:01:56.66
46 Kristers Ansons (Latvia) 0:01:59.55
47 Olav Hjemsaeter (Norway) 0:02:03.99
48 Jason Oosthuizen (South Africa) 0:02:07.82
49 Alexis Renard (France) 0:02:09.30
50 Gleb Kugaevski (Russian Federation) 0:02:09.73
51 Hamza Mansouri (Algeria) 0:02:10.00
52 Linus Kvist (Sweden) 0:02:26.78
53 Kaden Hopkins (Bermuda) 0:02:27.42
54 Arthur Kluckers (Luxembourg) 0:02:29.59
55 Daniil Turuk (Belarus) 0:02:39.79
56 Thanakhan Chaiyasombat (Thailand) 0:02:46.76
57 Matthew Oliveira (Bermuda) 0:02:52.18
58 Christoffer Wall (Sweden) 0:02:54.03
59 Jose Eduardo Autran Carrillo (Chile) 0:02:57.88
60 Kestutis Vaitaitis (Lithuania) 0:02:58.51
61 Valentin Vasiloiu (Romania) 0:02:58.96
62 Graydon Staples (Canada) 0:03:01.55
63 Ivan Orlov (Azerbaijan) 0:03:10.30
64 Fernando Islas Lopez (Mexico) 0:03:20.78
65 Dylan Redy (Mauritius) 0:03:30.68
66 Ryan Terry (South Africa) 0:03:43.41
67 Alaeddine Cherhabil (Algeria) 0:03:44.35
68 Melki Mohamed Aziz (Tunisia) 0:03:46.02
69 Abdellah Loukili (Morocco) 0:03:46.30
70 Kiflom Gebreselassie (Ethiopia) 0:03:46.61
71 Charl Du Plooy (Namibia) 0:04:00.42
72 Aymen Merdj (Algeria) 0:04:11.28
73 Mohammed Medrazi (Morocco) 0:04:14.02
74 Mohamed Rayes (Syrian Arab Republic) 0:04:16.04
75 Schalk Van Der Merwe (Namibia) 0:04:17.47
76 Mikayil Safarli (Azerbaijan) 0:05:18.10
77 Stephen Alberto Belle (Seychelles) 0:05:44.69
78 Wachirawit Saenkhamwong (Thailand) 0:06:19.53

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE ÉLITE

1 Annemiek van Vleuten (Netherlands) 0:28:50
2 Anna van Der Breggen (Netherlands) 0:00:12
3 Katrin Garfoot (Australia) 0:00:19
4 Chloe Dygert (United States) 0:00:38
5 Ellen van Dijk (Netherlands) 0:00:52
6 Linda Villumsen (New Zealand) 0:00:56
7 Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa) 0:01:19
8 Lauren Stephens (United States) 0:01:20
9 Hannah Barnes (Great Britain) 0:01:23
10 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:01:34
11 Amber Neben (United States) 0:01:42
12 Lisa Brennauer (Germany) 0:01:48
13 Audrey Cordon Ragot (France) 0:01:51
14 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:02:02
15 Juliette Labous (France) 0:02:02
16 Ann-Sophie Duyck (Belgium) 0:02:03
17 Trixi Worrack (Germany) 0:02:04
18 Elisa Longo Borghini (Italy) 0:02:08
19 Elinor Barker (Great Britain) 0:02:10
20 Lotta Pauliina Lepisto (Finland) 0:02:14
21 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:02:19
22 Eri Yonamine (Japan) 0:02:29
23 Olga Zabelinskaya (Russian Federation) 0:02:31
24 Lisa Morzenti (Italy) 0:02:31
25 Tayler Wiles (United States) 0:02:47
26 Ramona Forchini (Switzerland) 0:02:47
27 Ana Cristina Sanabria Sanchez (Colombia) 0:02:51
28 Antri Christoforou (Cyprus) 0:02:52
29 Marlen Reusser (Switzerland) 0:02:59
30 Martina Ritter (Austria) 0:03:02
31 Vita Heine (Norway) 0:03:05
32 Olena Pavlukhina (Azerbaijan) 0:03:09
33 Olga Shekel (Ukraine) 0:03:29
34 Rotem Gafinovitz (Israel) 0:03:30
35 Sari Saarelainen (Finland) 0:03:44
36 Aurela Nerlo (Poland) 0:03:51
37 Ksenia Tcymbaliuk (Russian Federation) 0:03:54
38 Omer Shapira (Israel) 0:03:57
39 Thea Thorsen (Norway) 0:04:01
40 Eileen Burns (Ireland) 0:04:12
41 Daiva Tuslaite (Lithuania) 0:04:19
42 Lourdes Oyarbide Jimenez (Spain) 0:04:21
43 Varvara Fasoi (Greece) 0:04:28
44 Yumi Kajihara (Japan) 0:04:53
45 Aurelie Halbwachs (Mauritius) 0:05:02
46 Brenda Santoyo Perez (Mexico) 0:05:10
47 Eyeru Tesfoam Gebru (Ethiopia) 0:05:10
48 Yao Pang (Hong Kong, China) 0:05:17
49 Eleni Michalista Tsavari (Greece) 0:05:19
50 Aranza Valentina Villalon Sanchez (Chile) 0:05:32
51 Qianyu Yang (Hong Kong, China) 0:05:41
52 Selam Amha Gerefiel (Ethiopia) 0:06:33
53 Justina Jovaisyte (Lithuania) 0:06:43
54 Jer Ling Serene Lee (Singapore) 0:07:26

Il podio della cronometro junior, sul quale Antonio Puppio ha sfoggiato uninattesa medaglia dargento (Tim de Waele/TDWSport.com)

Il podio della cronometro junior, sul quale Antonio Puppio ha sfoggiato un'inattesa medaglia d'argento (Tim de Waele/TDWSport.com)

19-09-2017

settembre 19, 2017 by Redazione  
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO INDIVIDUALE DONNE ELITE

L’olandese Annemiek Van Vleuten (Orica – Scott) si è imposto nella cronometro individuale, circuito di Bergen, percorrendo 21.1 Km in 28′50″ alla media di 43.908 Km/h. Ha preceduto di 12″ la connazionale Van Der Breggen e di 19″ l’australiana Garfoot. Due italiane in gara: Elisa Longo Borghini (Wiggle High5), 18° a 2′07″, Lisa Morzenti (Astana Womens Team) 24° a 2′31″

CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO INDIVIDUALE UOMINI JUNIOR

Il britannico Thomas Pidcock (PH-MAS-Paul Milnes-Oldfield ERT) si è imposto nella cronometro individuale, circuito di Bergen, percorrendo 21.1 Km in 28′02″ alla media di 45.161 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’italiano Antonio Puppio (Uc Bustese Olonia Verbania) e di 13″ il polacco Maciejuk. In gara anche l’italiano Samuele Manfredi (Team Romagnano Guerciotti), 33° a 1′41″

TOUR DE MOLUCCAS (Indonesia)

Il malesiano Akmal Hakim Zakaria (Team Sapura Cycling) si è imposto nella seconda tappa, Wahai – Bula, percorrendo 70.3 Km in 1h45′23″ alla media di 40.025 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Abdul Halil e l’indonesiano Arifin. L’australiano Marcus Culey (St. George Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 3″ sul connazionale Crawford e 4″ sul connazionale Ewart

TOUR OF CHINA II

Il costaricano Kevin Manuel Rivera Serrano (Androni – Sidermec – Bottecchia) si è imposto nella prima tappa, Hongjiang Shiji Square – Ximaxiang Government, percorrendo 118.2 Km in 3h00′41″ alla media di 39.251 Km/h. Ha preceduto di 19″ l’italiano Mirko Trosino (Wilier Triestina – Selle Italia) e di 23″ il colombiano Ortega Ramírez. Rivera Serrano è il primo leader della classifica con 22″ su Trosino e 29″ su Ortega Ramírez

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