VELON A TUTTA GRAPPA: GLI STRANI NUMERI DI DUMOULIN

maggio 31, 2017 by Redazione  
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Il gruppo Velon, che riunisce diversi top team con l’intento di stimolare un modello economico diverso nel ciclismo, fa della pubblicazione dei dati presuntamente ricavati dai potenziometri dei corridori uno dei propri valori aggiunti. Ma quando i conti non tornano? Stranissimi i numeri riportati per Tom Dumoulin sul Monte Grappa.

Durante questo Giro abbiamo visto comparire sui nostri schermi la novità della telemetria: ci venivano mostrati “più o meno in diretta” i valori di frequenza cardiaca, cadenza di pedalata e potenza di diversi corridori. Si tratta di una delle richieste di punta da parte di molti appassionati, specialmente recenti, che sull’onda della “sport science” del Team Sky, e magari strizzando l’occhio alla Formula 1, credono che per gli spettatori questi valori fisiologici aggiungerebbero interesse.
Quel che abbiamo visto in TV è stato quasi sempre inutile, scarsamente intelligibile, ma, si può dire, si trattava di un abbozzo sperimentale.
Le questioni che si aprono in quest’ambito, tuttavia, sono di rilievo.

Facciamo un passo indietro. Alcuni fra i top team del ciclismo attuale, tra i quali la Giant-Sunweb della maglia rosa in pectore Tom Dumoulin, ma anche Sky, BMC, Quickstep, Orica e Trek, tra le altre (non però la Movistar, né la Bahrein-Merida, né la FDJ o la Katusha), cercano di sviluppare un modello di ciclismo alternativo in cui le squadre possano ricavare direttamente valore dallo sport e non solo tramite le sponsorizzazioni aziendali; aggirando in tal senso il potere degli organizzatori di corse che attualmente esercitano la vendita di diritti TV. Oltre a nuovi modelli di gara, brevi e su circuiti ridotti, Velon fa leva su video ripresi dal cuore della corsa in stile GoPro e sull’offerta – qui arriviamo al punto – dei dati fisiologici relativi alla prestazione del corridore.

Ebbene, durante la tappa di Asiago Velon ha pubblicato sul proprio sito e diffuso tramite Twitter alcune infografiche con i dati della frazione in corso relativi a Nibali, Quintana e Dumoulin, accompagnati da un’intepretazione piuttosto superficiale e sbrigativa.
Difficile discutere tutti dati in dettaglio senza essere dei tecnici, però un numero fra tutti balza agli occhi per la sua assoluta anomalia: in una valutazione della potenza espressa durante 40’ entro la terza ora di gara, comprendenti una parte della scalata al Grappa, si attribuisce a Tom Dumoulin un wattaggio che potrebbe essere errato.

Se i dati vengono veramente dal potenziometro del buon Tom c’è qualcosa che non torna: la potenza da lui espressa è molto più bassa di quel che ci si attenderebbe vista la velocità sviluppata. I tre campioni salgono infatti alla stessa identica velocità perché sono tutti in gruppo. Logica vorrebbe che, essendoci di mezzo una salita seria ed essendo Dumoulin molto più pesante, per sollevare il proprio peso sulle rampe del Grappa alla medesima velocità del più leggero Nibali (70-71 kg per l’olandese, circa 64 per l’italiano), i valori di potenza di Tom debbano essere molto superiori a quelli del siciliano. E invece i wattaggi sono vicinissimi: 317 per Nibali, 322 per l’olandese, solo l’1,6% in più benché Tom pesi circa il 10% più di Nibali. Non che ci debba essere una corrispondenza esatta, assolutamente, ma lo segnaliamo tanto per avere un ordine di grandezza.
Se fossimo in piano o in discesa potremmo pensare che Dumoulin è semplicemente più efficiente aerodinamicamente, però qui parliamo di velocità intorno ai 25 km/h alle quali l’aerodinamica dovrebbe essere meno cruciale. E anzi, come detto, in salita conta il rapporto peso/potenza.

Tant’è che se andiamo a vedere i numeri dell’ascesa conclusiva nella medesima tappa, riferiti agli ultimi 2,5 km verso Foza, scopriamo che Tom Dumoulin, per salire circa mezzo km all’ora più lentamente di Nibali (l’olandese perderà in quel tratto una buona decina di secondi), eroga 422 watt contro i 396 del siciliano, cioè un buon 6,6% in più – per andare, lo ripetiamo, meno veloce di Nibali. Allo stesso tempo Nibali, per salire alla medesima velocità di Quintana, impiega, in quel tratto dell’ultima salita di Foza, il 7% di watt in più del colombiano. Tutto normale, più peso uguale più potenza.
E le velocità sono attorno ai 23 km/h, non così dissimili – dal punto di vista dell’aerodinamica – da quelle del rilevamento relativo al Grappa, anche se qui si sta spingendo a tutta su pendenze più costanti.

È vero che il tratto di Grappa esaminato da Velon, di circa 17 km totali, include anche segmenti di pianura, ma è per almeno la metà composto da 8,5 km al 7,8% di pendenza media. Difatti Nibali, per salire come Quintana, deve erogare un buon 110% della potenza del colombiano. Anche qui tutto coerente.
Stranissimo che a Dumoulin invece “costi” poco più che a Nibali portare su il proprio maggiore peso sulle non facili rampe del Grappa.
Una peculiarità che era già emersa venerdì in avvio di tappa sul monte Croce Comelico: lì però la facilità delle rampe e le velocità attorno ai 35 km/h ci avevano indotto a lasciare tra parentesi il fatto che il pesante Dumoulin e il meno pesante Nibali richiedessero praticamente lo stesso wattaggio (+/- 0,6%) per scalare quei 400-500 metri di dislivello spalmati su una dozzina di km. Mancava inoltre il punto di riferimento di Quintana per avere la prova del nove.

Concludiamo questa analisi valutando un’ipotesi (non abbiamo i pesi esatti degli atleti, al di là di loro sporadiche dichiarazioni) in merito al rapporto peso potenza per i tre campioni, con i dati che Velon offre per il Grappa. Quintana sarebbe salito a 5,2 W/kg mentre Nibali avrebbe espresso 5,0 W/kg. Dumoulin, invece, sarebbe salito a 4,6 W/kg. Una certa qual differenza è normale, anche a parità di velocità, tuttavia i valori di Nibali e Quintana parlano di un passo non estremo ma pronunciato, quello manifestato da Tom sarebbe invece il livello di un forte amatore… che però in teoria, finché appunto si assesta su quel livello appunto, non potrebbe andare alla stessa identica velocità dei professionisti. Essendo la valutazione lungo 17 km, quaranta minuti in tempo, non possiamo nemmeno parlare di oscillazioni.

Che cosa possiamo pensare? La prima idea è che semplicemente ci sia stato un errore di trascrizione o misurazione da parte di Velon. Capita. Magari i watt di Dumoulin erano 352 e non 322, il che farebbe sembrare tutto più normale. La seconda idea, a dire la verità, è che semplicemente ci sia qualcosa che ci sfugge: non siamo certo dei tecnici o degli allenatori, magari va bene così, anche se non sembra esserci coerenza fra i dati.
Al di là però delle spiegazioni, quel che ci colpisce è… la mancanza di interrogativi sollevati da quel valore. Perché pubblicare questi dati se poi cadono nel silenzio più assoluto? Così come sono, finiscono per non apportare nulla, risultano numeri a caso.
Fra semplici appassionati o esperti, sembra che nessuno li abbia guardati seriamente, nessuno li ha analizzati per rilevare la discrepanza, o negare che ci fosse alcuna discrepanza, oppure spiegare il perché o il per come di questa situazione.
Se per gli esperti è tutto ovvio, sarebbe bello che lo chiarissero anche al pubblico meno dotto. Che, a sua volta, è così poco esperto che vede una nebbia di cifre così fitta da non lasciare nemmeno spazio per il dubbio.
Ma allora che valore aggiunto sarebbero mai tutte queste cifre se, guardate così come sono, non dicono niente al pubblico che ne dovrebbe essere il destinatario? C’è un errore di battitura che sposta di brutto i valori e nessuno se ne accorge stupisce? Oppure non c’è nessun errore e Dumoulin va forte uguale nello stesso tratto, che include una bella salita, erogando 4,6 W/kg rispetto a Quintana e Nibali che sono sui 5 W/kg: ma allora ci illuminate su come funziona tutto questo, carissimi amici di Velon, dato che nell’articolo di accompagnamento non se ne fa cenno?

Gabriele Bugada

GIRO 2017: PROMOSSI E BOCCIATI

maggio 30, 2017 by Redazione  
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Anche se sembrava quasi impossibile assistere ad un Giro più avvincente di quello dello scorso anno, quando a trionfare fu Vincenzo Nibali grazie al formidabile recupero in classifica compiuto nelle ultime due tappe alpine, l’edizione numero 100 del Giro d’Italia verrà ricordata come una delle più appassionanti, combattute e incerte di sempre. Oltre ad essere stato il primo Giro d’Italia conquistato da un ciclista olandese, quello della centesima edizione ha definitivamente consacrato il colombiano Fernando Gaviria come velocista (e non solo) di riferimento nel panorama internazionale, grazie alle 4 vittorie di tappa e all’affermazione nella classifica a punti della Corsa Rosa, conseguite a soli 23 anni d’eta (10 e lode anche per lui).

Tom Dumoulin. Dopo aver perso la Vuelta del 2015 nella penultima tappa a seguito dei ripetuti e ben concertati attacchi dell’Astana di Fabio Aru, poi vincitore della gara spagnola, dopo aver impaurito i rivali al Giro d’Italia della scorsa edizione con il poderoso attacco a sorpresa nella frazione di Praia a Mare, quest’anno è riuscito nell’eccezionale impresa di vincere la sua prima grande corsa a tappe. Il vicecampione olimpico a cronometro, favorito da un percorso con circa 70 chilometri di prova contro il tempo (30 dei quali concentrati nell’ultima tappa) è stato supportato, però, da una squadra non competitiva per le salite del Giro. Bravissimo nel gestire i vari momenti di difficoltà (tra cui un grave disturbo intestinale patito nella tappa più dura!) è riuscito a vincere anche due tappe che si sono rivelate poi decisive per la classifica finale. Nel ciclismo moderno, nel quale scalatori si sono scoperti eccellenti cronomen ei passisti si sono esaltati come arrampicatori di classe, questo corridore ci ha entusiasmato nelle frazioni a lui più congeniali, facendoci riscoprire al contempo un ciclismo dal volto umano, quando ha dovuto difendersi dagli avversari sui percorsi a loro più favorevoli. La non esaltante prestazione nella crono finale, preceduta da una dichiarazione rilasciata alla vigilia in cui l’olandese ha ammesso che “le ultime giornate di montagna mi hanno ammazzato”, ha contribuito a restituirci una immagine finalmente meno ‘marziana’ di questo sport. Voto: 10 e lode.

Nairo Quintana. In passato avevo già espresso le mie perplessità sulla ‘cilindrata’ di questo valente scalatore colombiano. Purtroppo anche questo Giro ha messo in evidenza quello che è ad oggi il suo limite principale, ovvero la mancanza di continuità nell’azione dopo aver staccato i diretti avversari. Infatti, anche nella tappa vinta sul Blockhaus, nonostante la salita si adattasse perfettamente alle sue caratteristiche, non è riuscito a scavare distacchi importanti sui rivali. Oltretutto affiancato da un’eccellente squadra, non ha mai saputo finalizzare il lavoro dei compagni. Il programma di avvicinamento ai suoi appuntamenti principali, caratterizzati da lunghe assenze dalle competizioni in favore di una preparazione solitaria sulle alture colombiane, forse non gli ha dato il giusto colpo di pedale per sostenere le altissime andature e i cambi di ritmo che si sono registrati sin dalle prime giornate di questa edizione. Il fatto che abbia bisogno di qualche giorno di competizione per rodarsi lo testimonia anche l’ottima prestazione a cronometro dell’ultima tappa, segno di una condizione in crescita. Questa stagione era stata programmata per dare l’assalto all’accoppiata Giro-Tour; nella Corsa Rosa si è dovuto accontentare del secondo posto, lo aspettiamo alla Grande Boucle. Voto: 7,5.

Vincenzo Nibali. La sua peculiarità consiste nel concludere le grandi corse a tappe in un crescendo di forma, evoluzione verificatasi anche in questa edizione del Giro. La formazione che lo ha accompagnato durante le tre settimane di corsa non è stata, però, all’altezza del compito per la quale era stata selezionata, fatta eccezione per Franco Pellizzotti (voto: 7). Dopo aver perso troppo tempo negli arrivi in salita, in particolare per avere mal interpretato le scalate del Blockhaus e di Oropa, ha fatto poi emergere brillantemente le sue doti di fondo andando a trionfare nella tappa più dura del Giro. L’eccellente prestazione offerta nella cronometro conclusiva (valsagli il terzo posto finale) dimostra che probabilmente, assieme a Quintana, è stato, tra gli uomini di classifica, quello che ha finito la competizione con la condizione migliore. Voto: 8.

Thibaut Pinot. In questa stagione il corridore francese aveva puntato tutto sul Giro ma può considerarsi solo parzialmente soddisfatto della sua quarta posizione finale. Mentre lo scorso anno aveva evidenziato un netto miglioramento nelle prove a cronometro, giungendo persino primo nel campionato nazionale francese di specialità, nella prima prova contro il tempo è stato tuttavia respinto, lasciando presumere che, visti i precedenti, si fosse trattato di una calo episodico. Dopo aver ottenuto buoni risultati nei primi arrivi in salita e benchè nelle ultime due frazioni alpine apparisse il più in forma fra gli uomini di classifica, arrivando anche al successo nell’ultima tappa di montagna, ha nuovamente deluso nella cronometro finale, benchè fosse in gioco il podio della classifica generale. Ciò fa ipotizzare che le migliori prestazioni in salita siano state ottenute a discapito di una preparazione specifica nelle prove contro il tempo. Voto: 7.

Il’nur Zakarin. In discesa è un vero ‘gatto di marmo’, carenza che gli costò peraltro una rovinosa caduta nella scorsa edizione del Giro, quando era tra i primi in classifica generale. Anche quest’anno non ha mostrato dei miglioramenti apprezzabili su quel terreno e ciò ha inciso sensibilmente sul suo rendimento complessivo. Non ha, però, di certo l’indole da attendista e ha contribuito con i suoi attacchi a movimentare e a rendere incerte le ultime tappe di montagna, pur avendo deluso un pò nelle cronometro nonostante le sue caratteristiche fisiche sembrino congeniali per le prove contro il tempo. A 27 anni questo quinto posto rappresenta il primo piazzamento tra i dieci di una classifica di una grande gara a tappe. Voto: 6,5.

Domenico Pozzovivo. Ha provato in tutti i modi a conquistare un successo di tappa, solo sfiorato in più di una occasione. A quasi 35 anni grazie al suo sesto posto finale è riuscito comunque ad ottenere il suo secondo miglior piazzamento in carriera al Giro. Pur non avendo mai avuto una giornata di crisi, non è riuscito a compensare il distacco accumulato nella prima prova a cronometro (in cui ha un pò disatteso le aspettative) con azioni in salita efficaci. Voto: 6,5.

Bauke Mollema. Con Dumoulin e Kruijswijk ha formato il trio di olandesi che era venuto al Giro con ambizioni di classifica. Il suo settimo posto sicuramente non lo soddisfa, anche considerando che ha sempre perso terreno dagli avversari proprio in salita dove, invece, sperava di gudagnare. Anche nelle frazioni più impegnative non ha mai preso l’iniziativa ma è sempre stato costretto a difendersi, mostrandosi probabilmente più adatto alle montagne presenti al Tour. Voto: 5.

Bob Jungels. La scorsa edizione aveva impressionato tutti in quanto, nonostante la giovane età, il ruolo di gregario e le numerose fughe, aveva ottenuto ugualmente la sesta piazza nella classifica generale. Quest’anno termina un Giro in chiaroscuro: ad una prima parte decisamente brillante, culminata anche con la conquista della Maglia Rosa, ha alternato giornate positive (tra cui ricordiamo le trenate nella tappa dei ‘ventagli’ vinta dal compagno Gaviria e il successo nella frazione di Bergamo) ad altre in cui ha evidenziato ancora i suoi limiti in fase di recupero, come dimostra, ad esempio, la non brillante prestazione nella crono finale, pure favorevole ad un passista come il lussemburghese. L’ottavo posto nella graduatoria conclusiva è in parte dovuto anche alla maggiore concorrenza rispetto alla passata edizione. Voto: 6,5.

Adam Yates. Altra giovanissima promessa del ciclismo; se in questa edizione non fosse caduto nella tappa del Blockhaus, riportando numerose contusioni che ne hanno compromesso il rendimento (oltre all’inevitabile perdita di tempo accumulata), lo avremmo visto certamente in una posizione più consona alle sue doti rispetto al nono posto effettivamente ottenuto. La resistenza e la tenacia messe in evidenza rendono il britannico un possibile candidato al successo nelle prossime edizioni. Voto: 6.

Davide Formolo. Credo che sia un ciclista più adatto alle gare di un giorno più impegnative, che non alle gare a tappe di tre settimane. Non emerge a cronometro e in salita gli manca sempre qualcosa per restare con i migliori. Il decimo posto finale in un Giro di altissimo livello – sia per lo spessore dei pretendenti, sia per le altissime andature registrate, ne premiano comunque la discreta continuità. Voto: 5,5.

Steven Kruijswijk. Lontano parente del ciclista che ha duellato per la Maglia Rosa fino alla fine della passata edizione, nonostante il ritiro nella penultima tappa per motivi fisici, non ha mai dimostrato di avere la condizione dello scorso anno. Voto: 5.

Mikel Landa. Co-capitano della Sky insieme a Geraint Thomas (voto: s.v), sono entrambi stati vittime della disastrosa caduta nella tappa del Blockhaus, che ha decretato per tutti e due la rinuncia alle ambizioni di classifica. Grazie anche alla sua poszione fuori classifica, ha saputo con grinta riscattare la sua partecipazione al Giro andando più volte in fuga e riuscendo a vincere per distacco una prestigiosa tappa alpina, oltre a piazzarsi secondo in volata in altre due occasioni. A coronamento delle sue ottime prestazioni in salita è arrivata la conquista della classifica di miglior scalatore e si può essere ragionevolmente sicuri che lo rivredremo tra i pretendenti al podio nelle prossime edizioni. Voto: 8.

Francesco Gandolfi

29-05-2017

maggio 30, 2017 by Redazione  
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WINSTON SALEM CYCLING CLASSIC

Lo statunitense Robin Carpenter (Holowesko-Citadel Racing Team) si è imposto nella corsa statunitense, circuito di Winston-Salem, percorrendo 177.8 Km in 3h57′49″ alla media di 44.858 Km/h. Ha preceduto di 10″ il canadese Roth e di 11″ il canadese Langlois.

GIRO DEL BELGIO, GLI ABBUONI “D’ORO” FAVORISCONO KEUKELEIRE

maggio 29, 2017 by Redazione  
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La classifica finale, che si è decisa nel corso dell’ultima tappa, va al belga Jens Keukeleire, il quale ha superato il francese Rémi Cavagna grazie agli abbuoni dei traguardi volanti. Sull’ultimo gradino del podio sale il tedesco Tony Martin, che supera di un secondo l’altro belga Philippe Gilbert.

È stato un Giro del Belgio che si è deciso solo all’ultimo, ma è giusto partire dalla prima tappa per capire la genesi di quest’interessante corsa.
Al termine della prima frazione, disputata tra Lochristi a Knokke-Heist, l’arrivo in volata è andato al francese Bryan Coquard (Direct Énergie), che ha vinto davanti al belga Jens Debusschere (Lotto-Soudal) e all’inglese Daniel McLay (Fortuneo).
La seconda frazione, da Knokke-Heist a Moorslede, è stata teatro di una volata a ranghi ristretti vinta dal ventiduenne olandese Mathieu Van der Poel (Beobank) sui belgi Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) e Wout Van Aert (Vérandas Willems-Crelan).
La terza tappa, una cronometro di 13 chilometri, è andata all’austriaco Matthias Brändle (Trek – Segafredo), che ha preceduto di 14″ il più blasonato Tony Martin (Katusha) e dello stesso distacchi sia citato Van Aert, sia il francese Sylvain Chavanel (Direct Énergie).
La quarta frazione, costituita da un circuito disegnato attorno ad Ans ricalcando il finale della Liegi-Bastogne-Liegi, è stata vinta dall’olandese Maurits Lammertink (Katusha) in uno sprint a due sul portoghese Ruben Guerreiro (Trek – Segafredo). Questa coppia ha anticipato di 5″ un altro duo, formato dal belga Jens Keukeleire (ORICA-Scott) e dal francese Rémi Cavagna (Quick-Step Floors), mentre il resto dei favoriti è giunto a 31″ dal vincitore. Alla vigilia dell’ultima tappa, appartentemente ininfluente in quanto pianeggiante, la classifica generale vedeva in testa Cavagna con un solo secondo su Keukeleire.
La conclusiva Tienen – Tongeren si è così rivelata determinante e questo grazie alla presenza del “chilometro d’oro, tratto di mille metri nei quali si dovevano affrontate tre traguardi volanti ravvicinati, posti a 500 metri l’uno dall’altro e forniti di abbuoni conteggiati nella classifica generale. Mentre la frazione è stata vinta in volata da Jens Debusschere (Lotto-Soudal) davanti a Coen Vermeltfoort (Roompot – Nederlandse Loterij) e Boy Van Poppel (Trek – Segafredo), la sfida più importante si è risolta la contesa a favore del corridore belga che ha distanziato 6″ l’ex capoclassifica Cavagna e di 11″ Martin, che lascia giù dal podio per un solo secondo Gilbert.

Paolo Terzi

CLASSIFICA GENERALE

1 Jens Keukeleire (Bel) Belgium 16:59:42
2 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 0:00:06
3 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:00:11
4 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 0:00:12
5 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors 0:00:38
6 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:00:40
7 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
8 Oliver Naesen (Bel) Belgium 0:00:42
9 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo 0:00:52
10 Wout Van Aert (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:00:58
11 Lasse Norman Hansen (Den) Aqua Blue Sport 0:01:11
12 Jan Bakelants (Bel) Belgium 0:01:19
13 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 0:01:23
14 Mark Christian (GBr) Aqua Blue Sport 0:01:26
15 Olivier Pardini (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:01:30
16 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors 0:01:39
17 Jimmy Janssens (Bel) Cibel – Cebon 0:01:40
18 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:01:43
19 Simon Špilak (Slo) Katusha-Alpecin 0:01:47
20 Sven Erik Bystrøm (Nor) Katusha-Alpecin 0:02:06
21 Boy Van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
22 Lars Van Der Haar (Ned) Telenet Fidea Lions
23 Maxime Vantomme (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:02:07
24 Aaron Gate (NZl) Aqua Blue Sport 0:02:10
25 Tim Declercq (Bel) Quick-Step Floors 0:02:11
26 Adam Toupalík (Cze) Beobank – Corendon 0:02:12
27 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:02:15
28 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:02:19
29 Taco Van Der Hoorn (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:02:29
30 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 0:02:31
31 Gianni Vermeersch (Bel) Beobank – Corendon 0:02:35
32 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:02:44
33 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
34 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:45
35 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:02:49
36 Arjen Livyns (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:02:50
37 Gianni Marchand (Bel) Cibel – Cebon 0:03:03
38 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:03:40
39 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:03:48
40 Simone Antonini (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:04:02
41 Martijn Tusveld (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:05:19
42 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:05:29
43 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert 0:05:30
44 Maarten Wynants (Bel) Belgium 0:06:01
45 Toon Aerts (Bel) Telenet Fidea Lions
46 Huub Duyn (Ned) Veranda’s Willems Crelan 0:06:25
47 Kevin Ista (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:07:01
48 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:07:03
49 Jim Aernouts (Bel) Telenet Fidea Lions 0:07:22
50 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo 0:08:30
51 Petr Vakoc (Cze) Quick-Step Floors 0:09:27
52 Truls Korsæth (Nor) Astana Pro Team 0:09:30
53 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 0:09:45
54 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:09:55
55 Yohann Gene (Fra) Direct Energie 0:09:57
56 Philipp Walsleben (Ger) Beobank – Corendon 0:10:02
57 Vincent Baestaens (Bel) Telenet Fidea Lions 0:10:03
58 Lawrence Naesen (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:10:06
59 Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:10:09
60 Milan Menten (Bel) Belgium 0:10:13
61 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:10:20
62 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:10:29
63 Benoit Jarrier (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:11:05
64 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 0:12:24
65 Nicolas Cleppe (Bel) Telenet Fidea Lions 0:12:46
66 Brecht Dhaene (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:13:08
67 Jens Adams (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:13:20
68 Mathias De Witte (Bel) Cibel – Cebon 0:13:23
69 Kevin De Jonghe (Bel) Cibel – Cebon 0:13:39
70 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:14:29
71 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek-Segafredo 0:15:14
72 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:15:40
73 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:16:30
74 Brian Van Goethem (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:18:11
75 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 0:19:00
76 Oscar Gatto (Ita) Astana Pro Team 0:19:04
77 Romain Cardis (Fra) Direct Energie 0:19:11
78 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:19:40
79 Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:20:00
80 Ludwig De Winter (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:20:24
81 Gregory Daniel (USA) Trek-Segafredo 0:20:29
82 Artyom Zakharov (Kaz) Astana Pro Team 0:20:30
83 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 0:20:34
84 Lukas Spengler (Swi) WB Veranclassic Aqua Protect 0:20:39
85 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:20:43
86 Elmar Reinders (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:21:00
87 Remy Mertz (Bel) Lotto Soudal 0:21:05
88 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
89 Kenny Dehaes (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:21:07
90 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:21:09
91 Marino Kobayashi (Jpn) Nippo – Vini Fantini
92 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:21:15
93 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:21:18
94 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal 0:21:22
95 Corne Van Kessel (Ned) Telenet Fidea Lions 0:21:23
96 Oscar Riesebeek (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
97 Tom Van Asbroeck (Bel) Belgium 0:21:25
98 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:21:28
99 Tim Merlier (Bel) Veranda’s Willems Crelan
100 Joeri Stallaert (Bel) Cibel – Cebon 0:21:45
101 Raymond Kreder (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:21:55
102 Roy Jans (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:22:08
103 Rein Taaramäe (Est) Katusha-Alpecin 0:22:11
104 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:22:15
105 Stefan Denifl (Aut) Aqua Blue Sport 0:22:47
106 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo 0:23:35
107 David Van Der Poel (Ned) Beobank – Corendon 0:23:46
108 Brecht Ruyters (Bel) Cibel – Cebon 0:23:48
109 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin 0:23:50
110 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:24:01
111 Michiel Dieleman (Bel) Cibel – Cebon 0:25:17
112 Aaron Verwilst (Bel) Belgium 0:26:34
113 Daan Soete (Bel) Telenet Fidea Lions 0:28:36
114 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:31:45
115 Jimmy Duquennoy (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:32:12
116 Timothy Stevens (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team
117 Tom Meeusen (Bel) Beobank – Corendon 0:32:21
118 Gerry Druyts (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:32:23
119 Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
120 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:32:25
121 Riccardo Minali (Ita) Astana Pro Team 0:32:29
122 Alexander Geuens (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:32:44
123 Michaël Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:32:52
124 Daan Hoeyberghs (Bel) Beobank – Corendon 0:33:22
125 Adam Blythe (GBr) Aqua Blue Sport 0:34:09
126 Sander Cordeel (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:34:45
127 Julien Mortier (Bel) Belgium 0:35:11
128 Thijs Aerts (Bel) Telenet Fidea Lions 0:36:59
129 Coen Vermeltfoort (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:37:22
130 Conor Dunne (Irl) Aqua Blue Sport 0:37:31
131 Timothy Dupont (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:38:00
132 Kohei Uchima (Jpn) Nippo – Vini Fantini 0:38:27
133 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept 0:39:49
134 Andrew Fenn (GBr) Aqua Blue Sport 0:40:07
135 Christophe Noppe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:41:31
136 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:41:51
137 Johannes De Paepe (Bel) Cibel – Cebon 0:41:52
138 Rob Leemans (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team 0:42:00
139 Erwann Corbel (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:42:22
140 Nicolas Marini (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:43:29
141 Michael Goolaerts (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:51:40

Keukeleire riceve le congratulazioni dei compagni di squadra della nazionale belga, con la quale ha corso e vinto l87a edizione del Giro del Belgio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Keukeleire riceve le congratulazioni dei compagni di squadra della nazionale belga, con la quale ha corso e vinto l'87a edizione del Giro del Belgio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

100 E ANCOR PIÙ 100: OBIETTIVO MILANO

maggio 29, 2017 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ne abbiamo modificato il titolo in occasione della centesima edizione del Giro, trasformando in una frase beneaugurante il tenebroso adagio medioevale “mille e non più mille”, ma i contenuti della rubrica saranno quelli soliti dell’Almanacco del dopo tappa made in ilciclismo.it che aveva accompagnato le cronache delle scorse edizione. All’interno ritroverete la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno (quest’anno raddoppiata), le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti in una rubrica dal titolo rinnovato, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (nell’anno del centesimo Giro abbiamo scelto di riportarvi indietro nel tempo fino al 1967, l’anno della 50a edizione).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

È Dumoulin il re del Giro! Quintana 2°, Nibali 3° – Riguarda il giorno perfetto di Dumoulin e il podio di Milano – Nibali: “Di più non si poteva. Le crono ago della bilancia” – Dumoulin: “È folle, un sogno. Sono forte e fortunato” – Quintana rivela: “Ho avuto la febbre, altrimenti avrei potuto far meglio” (Gazzetta dello Sport)

Il Giro 100 a Tom Dumoulin. Rimonta nella crono, Nibali è terzo – L’abbraccio di Milano al Giro Folla in strada e festa
in piazza Duomo (Corriere della Sera)

Colombia

Tom Dumoulin, campeón del Giro de Italia 2017 – Las mejores imágenes del podio del Giro de Italia 2017 – Nairo, segundo del Giro de Italia; Dumoulin, campeón – Fernando Gaviria escribió su historia en el Giro: campeón de puntos – ‘Un podio no es para decepcionarse. No somos máquinas’: Nairo (El Tiempo)

Nairo, nuestro mejor deportista de la historia de Colombia – Nairo Quintana, subcampeón del Giro de Italia – Gracias, muchachos – “Voy a ir al Tour a tratar de ganarlo, es mi obligación”: Nairo Quintana (El Espectador)

Paesi Bassi

Geëmotioneerde Dumoulin in Milaan – Dumoulin wint Giro en schrijft historie – Quintana en Nibali loven Dumoulin – Dumoulin overtreft alle verwachtingen – Dumoulin: ‘Vanavond met een grote bak bier, dat is mijn toekomst’ – ‘Ongelooflijk, ik was zo zenuwachtig’ – Wielrenner Jos van Emden pinkt traantje weg – Winnaar Van Emden: ‘Dumoulin pakt de hele taart’ – ”Ik hoop dat ik gewoon door Maastricht kan lopen’ – ’Mooier dan het Vrijthof’ – Stamsnijder: ‘Giro-zege echt sprookje’ – Zo won Tom Dumoulin de Giro – Opmerkelijk: Dumoulin heeft voorspellende gave – Ambassade kleurt roze voor Dumoulin – ‘Sowieso feestje in Maastricht’ (De Telegraaf)

Winst in de Giro is geen graadmeter voor de Tour – ‘Ik had dit nooit verwacht… wat ongelooflijk gaaf!’ – Uitgebreid interview met Giro-winnaar Tom Dumoulin – ‘Mooi om te zien dat we als Nederlanders kunnen vechten tegen de rest van de wereld’ (Algemeen Dagblad)

Als eerste Nederlander wint Tom Dumoulin de Giro d’Italia – Dumoulins zenuwslopende dag eindigde in historische triomftocht – Dumoulin houdt riant zicht op de eindzege na zware strijd in twintigste etappe – Dumoulin zal morgen ‘vechten voor elke seconde’ – Zo won Tom Dumoulin vandaag de honderdste Giro (de Volkskrant)

Svizzera

Giro: victoire finale de Tom Dumoulin (24 Heures)

Dumoulin gewinnt als erster Niederländer – Der Giro d’Italia sollte die Veranstalter der Tour de France nervös machen (Neue Zürcher Zeitung)

Austria

Dumoulin erobert im Zeitfahren Giro-Gesamtsieg (Kronen Zeitung)

Slovenia

Milanski zvonovi doneli v čast Toma Dumoulina (Delo)

Gran Bretagna

Dumoulin makes history as first Dutch winner of the Giro d’Italia (The Independent)

History made as Tom Dumoulin becomes first Dutchman to win maglia rosa (The Daily Telegraph)

Dumoulin wipes out huge deficit to win Giro d’Italia (The Times)

Francia

Qui es-tu, Tom Dumoulin? – Dumoulin: «C’est vraiment fou» – Dumoulin jubile, Pinot déraille – Un Giro 2017 trois fois historique (L’Equipe)

Vainqueur du 100e Giro, Tom Dumoulin est l’homme des métamorphoses (Le Figaro)

Spagna

Dumoulin remonta a Nairo en la crono y conquista el Giro 100 – Giro de Italia 2017, etapa 21: Dumoulin gana su primer Giro – Dumoulin: “Es una locura y un sueño, no tengo palabras” – Dumoulin llama a la puerta del Tour – Landa: “Regresaré en 2018 para luchar por la general” – Nairo: “No somos máquinas, no siempre se puede ganar” – Pinot: “El día clave las piernas no respondieron del todo bien” – Un Giro en 53 segundos – El Bahrain regresa al pasado para conmemorar el Giro 100 (AS)

“Dumoulition Man’ gana el Giro (Marca)

Dumoulin remonta y gana el Giro, por delante de Quintana y Nibali – “El Giro de Italia lo ha ganado el corredor más completo” – Sigue la maldición de Indurain en el Giro (El Mundo Deportivo)

Belgio

Tom Dumoulin pakt historische eindzege in Giro – Belgische ploegen in de Giro: indrukwekkend Quick Step, Lotto-Soudal is tevreden met heel wat minder – Dumoulin door het dolle heen: “Het is me gelukt, ik heb het geflikt”
(Het Nieuwsblad)

Giro: Tom Dumoulin grand vainqueur au bout du suspense (La Dernière Heure/Les Sports)

Lussemburgo

Dumoulin remporte le Giro du Centenaire, Jungels en blanc (Luxemburger Wort)

Dumoulin gewinnt Giro, Jungels das Weiße Trikot (Tageblatt)

Germania

Dumoulin triumphiert beim 100. Giro d’Italia – Jubiläumsrennen: Dumoulin gewinnt Giro d’Italia. Quintana verliert Rosa Trikot noch (Berliner Zeitung)

Russia

Дюмулен выиграл общий зачет «Джиро д’Италия», Закарин занял пятое место – Чертово колесо. Подробности невероятной развязки юбилейной «Джиро д’Италия» (Sovetsky Sport)

Stati Uniti

Dumoulin Wins Giro d’Italia to Claim First Grand Tour Title(The New York Times)

Costa Rica

Andrey Amador fue pieza clave de la mejor escuadra del Giro de Italia – José Adrián Bonilla: ‘Si Nairo Quintana quiere ganar el Tour, debería de llevar a Amador’ – Andrey Amador completó la tarea en su sexto Giro; Tom Dumoulin se corona campeón (La Nación)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Het Wilhelmus (inno nazionale olandese)”

DISCOGIRO 100

In occasione del 100° Giro abbiamo selezionato alcune canzoni da abbinare a momenti storici della Corsa Rosa

5 maggio 2017 – Scatta la 100° edizione del Giro

“The NeverEnding Story” (colonna sonora del film “La storia infinita”, cantata da Limahl, scritta da Keith Forsey e musicata dal compositore italiano Giorgio Moroder, originario di Ortisei)

a cura di DJ Jorgens

L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Marco Martinello”
Pancani: “Quarantasettesima di ritardo”
Martinello: “Gaviria che transita di fronte alla Villa Reale” (quella non era Villa Reale ma Villa Mirabello)
Giuseppe Sala (sindaco di Milano): “Cronomitro”
Pancani: “Adam Yates perde la maglia bianca ai danni di Bob Jungels”
Martinello: “Vincenzo Nebali”
De Luca: “Complimenti for il vincitore della tappa”
Televideo: “Joseph Rosskopf (Joey Rosskopf)
Luxemburger Wort: “Dumoulin remporte le Giro du Centenaire, Jungels en blanc” (Il Giro del Centenario era quello del 2009)

e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…

dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)

Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, cronometro individuale Monza – Milano

1° Simone Andreetta
2° Matvey Mamykin a 54″
3° Lorenzo Rota a 1′01″
4° Zhandos Bizhigitov a 1′03″
5° Hugh Carthy a 1′04″

Classifica generale finale

1° Giuseppe Fonzi
2° Zhandos Bizhigitov a 22′12″
3° Marcin Bialoblocki a 22′40″
4° Sam Bennett a 29′44″
5° Sergey Lagutin a 33′45″

Maglia nera: Tom Dumoulin, 161° a 5h48′40″

IL GIRO DI MEZZA ETÀ
Quest’anno la corsa rosa taglia il traguardo della centesima edizione, in un clima di festa certamente non secondo a quello con il quale nel 1967 si celebreva il 50° Giro d’Italia con la prima delle tre vittorie di Felice Gimondi. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

11 GIUGNO 1967 – 21° TAPPA (1° semitappa): TIRANO – MADONNA DEL GHISALLO (73 Km)
11 GIUGNO 1967 – 21° TAPPA (2° semitappa): MADONNA DEL GHISALLO – MILANO (68 Km)

TRIONFO DI GIMONDI NEL «GIRO»

Balmamion balza davanti ad Anquetil e si piazza secondo in classifica generale – Gonzales* 1° sul Ghisallo, Planckaert a Milano – Un grande vincitore e troppe polemiche
Milioni di spettatori sulle strade della Lombardia hanno assistito alle fasi finali – Uno spagnolo e un belga si sono aggiudicati le ultime due semitappe – La «corsa del cinquantenario» – Felice Gimondi lascerà i premi ai suoi compagni – Anche Motta al Tour? – Gianni, sconfitto in Italia, potrebbe tentare la riscossa in Francia – Stasera o domani una decisione – Oggi Gimondi a Bergamo – Domenica incomincia il Giro della Svizzera

* La “Stampa” scrisse erroneamente il cognome del corridore, che in realtà è González

Anche nel giorno del trionfo di Dumoulin un piccolo angolo del cuore di tutti i tifosi batteva nel ricordo di Michele Scarponi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Anche nel giorno del trionfo di Dumoulin un piccolo angolo del cuore di tutti i tifosi batteva nel ricordo di Michele Scarponi (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

ARCHIVIO
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Raduno di partenza Alghero
1a tappa: Alghero – Olbia
2a tappa: Olbia – Tortolì
3a tappa: Tortolì – Cagliari
4a tappa: Cefalù – Etna
5a tappa: Pedara – Messina
6a tappa: Reggio Calabria – Terme Luigiane
7a tappa: Castrovillari – Alberobello
8a tappa: Molfetta – Peschici
9a tappa: Montenero di Bisaccia – Blockhaus
10a tappa: Foligno – Montefalco (cronometro individuale)
11a tappa: Firenze (Ponte a Ema) – Bagno di Romagna
12a tappa: Forlì – Reggio Emilia
13a tappa: Reggio Emilia – Tortona
14a tappa: Castellania – Oropa
15a tappa: Valdengo – Bergamo
16a tappa: Rovetta – Bormio
17a tappa: Tirano – Canazei
18a tappa: Moena – Ortisei
19a tappa: San Candido – Piancavallo
20a tappa: Pordenone – Asiago

28-05-2017

maggio 28, 2017 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO D’ITALIA

L’olandese Jos Van Emden (Team LottoNL-Jumbo) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, cronometro individuale Monza (Autodromo Nazionale) – Milano (Duomo), percorrendo 29.3 Km in 33′08″ alla media di 53.058 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’olandese Toum Dumoulin (Team Sunweb) e di 27″ e l’italiano Manuel Quinziato (BMC Racing Team). Dumoulin si impone in classifica con 31″ sul colombiano Quintana Rojas e 40″ sull’italiano Vincenzo Nibali (Bahrain Merida Pro Cycling Team)

BALOISE BELGIUM TOUR

Il belga Jens Debusschere (Lotto Soudal) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Tienen – Tongeren, percorrendo 169.6 Km in 3h41′25″ alla media di 45.959 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Vermeltfoort e Van Poppel. Miglior italiano Riccardo Stacchiotti (Nippo – Vini Fantini), 15°. Il belga Jens Keukeleire (ORICA-Scott) si impone in classifica con 6″ sul francese Cavagna e 11″ sul tedesco Martin. Miglior italiano Iuri Filosi (Nippo – Vini Fantini), 27° a 2′15″

BOUCLE DE L’AULNE – CHÂTEAULIN

Il norvegese Odd Christian Eiking (FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito di Châteaulin, percorrendo 171.2 Km in 4h’10′24″ alla media di 41.022 Km/h. Ha preceduto di 10″ i francesi Gaudu e Pichon. Miglior italiano Fabio Tommassini (D”Amico – Utensilnord), 26° a 41″

TOUR DU JURA CYCLISTE (Francia)

L’italiano Pierpaolo Ficara (Amore & Vita – Selle SMP presented by FONDRIEST) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Dole – Station des Rousses (Lamoura), percorrendo 193 Km in 5h’14′16″ alla media di 36.848 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Martin e il belga Thomas Degand (Wanty – Groupe Gobert). Degand si impone in classifica con 3′04″ sull’italiano Fausto Masnada (Androni Giocattoli) e 4′40″ su Martin

TOUR DE GIRONDE CYCLISTE INTERNATIONAL

Lo spagnolo Pablo Torres Muiño (Burgos-BH) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Villenave-d’Ornon, percorrendo 155.7 Km in 3h38′37″ alla media di 42.732 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Russo e Maurelet. Torres Muiño si impone in classifica con lo stesso tempo di Maurelet e Burgaudeau

FLÈCHE DU SUD (Lussemburgo)

L’austriaco Matthias Krizek (Tirol Cycling Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Esch-sur-Alzette, percorrendo 143.9 Km in 3h13′24″ alla media di 44.643 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Gessner e l’elvetico Schir. Miglior italiano Alessandro Fedeli (Team Colpack), 4°. Il croato Matija Kvasina (Team Felbermayr – Simplon Wels) si impone della classifica con 3″ sull’ucraino Padun e 50″ sull’austriaco Zoidl. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 7° a 2′05″

AN POST RÁS (Irlanda)

Il polacco Przemysław Kasperkiewicz (An Post Chain Reaction) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Ardee – Skerries, percorrendo 129.4 Km in 2h47′09″ alla media di 46.449 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Jenner e il francese Mainard. Unico italiano in gara Matteo Cigala (Aqua Blue Sport), 108° a 10′02″. Il britannico James Gullen (JLT Condor) si impone in classifica con 1′05″ sull’olandese Groen e 2′35″ sull’australiano Meyer. Cigala 74° a 57′26″

TOUR DES FJORDS (Norvegia)

Il norvegese Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, Hinna Park – Stavanger, percorrendo 163 Km in 3h46′55″ alla media di 43.100 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Roosen e Meijers. Ritirato l’unico italiano in gara, Andrea Pasqualon. Boasson Hagen si impone in classifica con 9″ sul belga Van Gestel e 29″ su Roosen.

HORIZON PARK CLASSIC

L’ucraino Oleksandr Prevar (Kolss Cycling Team) si è imposto nella corsa ucraina, circuito di Kiev. Ha preceduto allo sprint il connazionale Dementyev e di 3″ il connazionale Lagkuti.

TOUR OF JAPAN

Lo spagnolo Jon Ander Insausti Irastorza (Bahrain Merida Pro Cycling Team) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Tokyo, percorrendo 112.7 Km in 2h14′47″ alla media di 50.169 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Abe e di 5″ il giapponese Okubo. Miglior italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini), 16° a 5″. Lo spagnolo Óscar Pujol Muñoz (Team UKYO) si impone in classifica con 1′40″ sull’australiano Earle e 1′42″ sull’iraniano Pourhashemi. Miglior italiano Canola, 8° a 3′12″.

DUE TULIPANI A MILANO. VAN EMDEN VINCE LA CRONOMETRO FINALE, DUMOULIN IL PRIMO GIRO TARGATO OLANDA

maggio 28, 2017 by Redazione  
Filed under News

Jos Van Emden (LottoNL-Jumbo) vince la cronometro finale del Giro 2017 battendo Tom Dumoulin (Sunweb) e Manuel Quinziato (BMC). Dumoulin proprio nell’ultima tappa ribalta la situazione, che lo vedeva soltanto quarto dopo la frazione di Asiago, issandosi al vertice della classifica generale finale su Nairo Quintana (Movistar) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida).

Il minimo distacco inflitto dai primi quattro della classifica generale nella penultima tappa non scuoteva più di tanto Tom Dumoulin (Sunweb). Il ciclista olandese, nell’ultima cronometro tra Monza e Milano, nonché ultima tappa del Giro 2017, ricominciava a pedalare, a macinare chilometri ad un ritmo impossibile per i suoi avversari e soltanto un altro olandese, Jos Van Emden (LottoNL-Jumbo) riusciva a mettere “tecnicamente” la bici davanti a Dumoulin per 15 secondi. Buona prova anche da parte di Manuel Quinziato (BMC) che onora la maglia di campione italiano della specialità conquistando il terzo posto parziale a 27 secondi da Van Emden. Dumoulin diventa così il primo ciclista olandese a vincere la maglia rosa al termine di un Giro combattutissimo. Nairo Quintana (Movistar) ci ha provato a impensierire Dumoulin e dopo il Blockhaus sembrava il più serio candidato alla vittoria finale. Ma la “Farfalla di Maastricht” ha resistito alle salite dolomitiche ed ha vinto il Giro nelle due cronometro, dove orologio alla mano ha complessivamente dato quattro minuti, secondo più secondo meno, al ciclista colombiano, che conclude in seconda posizione in classifica generale a 31 secondi da Dumoulin. Generoso e da applaudire anche Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), autore dell’unica vittoria italiana in questo Giro sul traguardo di Bormio, al termine del tappone alpino. Il siciliano ottiene un altro podio della sua carriera in un grande giro, classificandosi terzo a 40 secondi da Dumoulin. La top five è completata dal quarto posto da Thibaut Pinot (FDJ), a 1 minuto e 17 secondi da Dumoulin, e dal quinto di Ilnur Zakarin (Katusha) a 1 minuto e 56 secondi. Da segnalare anche altri due italiani nella topo ten: Domenico Pozzovivo (AG2R) e Davide Formolo (Cannondale Drapac),rispettivamente 6° a 3′11″ e 10° a 15′17″. Per quanto riguarda le altre classifiche, Fernando Gaviria (Quick Step) vince la classifica a punti alla sua prima partecipazione al Giro, ottenendo anche quattro vittorie di tappa. La maglia bianca della classifica dei giovani va a fasciare il bust dii Bob Jungels (Quick Step) che supera anche lui proprio all’ultima tappa Adam Yates (Orica Scott). Infine la classifica GPM è di Mikel Landa (Team SKY), sfortunato nella tappa del Blockhaus che lo ha visto cadere insieme al compagno di squadra Geraint Thomas, quest’ultimo poi ritiratosi. Lo spagnolo, tutto sommato, è stato uno dei migliori scalatori dell’ultima parte di Giro, ottenendo anche la bella vittoria di Piancavallo. Si è tattato, in conclusione, di un’edizione del Giro forse non durissima ma appassionante fino all’ultimo colpo di pedale ed anche il bel tempo ha favorito lo spettacolo, poichè nei ventuno giorni di gara non è mai caduta una goccia di pioggia. Le uniche difficoltà meteorologiche si sono avute in Sardegna, nelle prime tre tappe, complice il forte vento che spesso ha allungato il gruppo e provocato qualche ventaglio. Prima del Tour de France, prossimo GT in programma a luglio, gli appassionati di ciclismo si dovranno accontentare di un mese di Giugno piuttosto ‘light’, essendo in programma soltanto due corse WT – Criterium del delfinato e Giro di Svizzera – ed i consueti campionati nazionali su strada e a cronometro in programma quasi in tutta Europa nell’ultimo week-end del mese.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:33:08
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:15
3 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:00:27
4 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:00:31
5 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:00:35
6 Jan Bárta (Cze) Bora-Hansgrohe 0:00:39
7 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb 0:00:51
8 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:00:54
9 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:00:57
10 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:01:02
11 Marcin Bialoblocki (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:01:04
12 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
13 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:01:09
14 Tobias Ludvigsson (Swe) FDJ
15 Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott 0:01:13
16 Stef Clement (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:14
17 Chad Haga (USA) Team Sunweb 0:01:16
18 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:01:17
19 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
20 Svein Tuft (Can) Orica-Scott 0:01:18
21 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:01:21
22 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:01:31
23 Ruben Plaza (Spa) Orica-Scott 0:01:36
24 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
25 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:01:37
26 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
27 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:39
28 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:01:42
29 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:01:44
30 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:46
31 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
32 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:48
33 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:01:49
34 Jérémy Roy (Fra) FDJ
35 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
36 Diego Rosa (Ita) Team Sky 0:01:50
37 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:01:54
38 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
39 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:01:57
40 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:01:58
41 José Mendes (Por) Bora-Hansgrohe 0:02:06
42 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:02:15
43 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
44 Mikel Landa (Spa) Team Sky
45 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:02:16
46 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac 0:02:18
47 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:02:21
48 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:02:24
49 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates 0:02:25
50 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:02:27
51 Adam Yates (GBr) Orica-Scott 0:02:28
52 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
53 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott 0:02:31
54 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:32
55 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 0:02:35
56 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 0:02:37
57 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:02:39
58 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 0:02:48
59 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:49
60 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
61 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ 0:02:55
62 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 0:02:57
63 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:02:58
64 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates
65 Carlos Verona (Spa) Orica-Scott
66 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:03:00
67 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:03:01
68 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
69 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
70 Benoit Vaugrenard (Fra) FDJ 0:03:02
71 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:03:03
72 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
73 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 0:03:05
74 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb 0:03:09
75 Aleksei Tcatevich (Rus) Gazprom – Rusvelo
76 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:03:10
77 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:03:11
78 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:03:12
79 Jose Rojas (Spa) Movistar Team
80 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 0:03:15
81 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
82 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 0:03:17
83 Omar Fraile (Spa) Dimension Data 0:03:28
84 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 0:03:29
85 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:03:30
86 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 0:03:31
87 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:03:33
88 Michal Golas (Pol) Team Sky
89 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 0:03:35
90 Jose Herrada (Spa) Movistar Team 0:03:37
91 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina 0:03:39
92 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo
93 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal
94 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 0:03:40
95 Laurens Ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:03:42
96 Kanstantsin Siutsou (Blr) Bahrain-Merida 0:03:43
97 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:03:44
98 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
99 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
100 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:03:46
101 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
102 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:03:48
103 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo
104 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac
105 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 0:03:49
106 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:03:50
107 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:03:52
108 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:56
109 Michal Schlegel (Cze) CCC Sprandi Polkowice 0:03:58
110 Igor Anton (Spa) Dimension Data
111 Rudy Molard (Fra) FDJ 0:03:59
112 Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice
113 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:04:03
114 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
115 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:04:04
116 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 0:04:06
117 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors
118 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:08
119 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
120 Felix Großschartner (Aut) CCC Sprandi Polkowice 0:04:15
121 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:04:17
122 Joe Dombrowski (USA) Cannondale-Drapac 0:04:20
123 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 0:04:22
124 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina 0:04:23
125 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:25
126 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina 0:04:26
127 Adam James Hansen (Aus) Lotto Soudal
128 Alberto Losada (Spa) Katusha-Alpecin
129 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina 0:04:27
130 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina 0:04:29
131 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:04:30
132 Steve Morabito (Swi) FDJ 0:04:31
133 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 0:04:32
134 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice 0:04:33
135 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:04:34
136 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 0:04:36
137 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
138 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 0:04:38
139 Robert Kiserlovski (Cro) Katusha-Alpecin 0:04:41
140 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 0:04:45
141 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 0:04:47
142 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 0:04:48
143 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:53
144 Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida 0:04:54
145 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates 0:05:02
146 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:05:11
147 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
148 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:05:12
149 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina 0:05:14
150 Davide Villella (Ita) Cannondale-Drapac 0:05:15
151 Jesus Hernandez (Spa) Trek-Segafredo 0:05:19
152 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:05:23
153 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:24
154 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:05:27
155 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina 0:05:29
156 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb 0:05:37
157 Hugh Carthy (GBr) Cannondale-Drapac 0:05:40
158 Zhandos Bizhigitov (Kaz) Astana Pro Team 0:05:41
159 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF 0:05:43
160 Matvey Mamykin (Rus) Katusha-Alpecin 0:05:50
161 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 0:06:44

CLASSIFICA GENERALE

1 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 90:34:54
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:31
3 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:00:40
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:01:17
5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:01:56
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:11
7 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:03:41
8 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:07:04
9 Adam Yates (GBr) Orica-Scott 0:08:10
10 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:15:17
11 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:18:06
12 Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice 0:20:49
13 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:21:59
14 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:24:40
15 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:28:11
16 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:35:50
17 Mikel Landa (Spa) Team Sky 0:37:09
18 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:37:49
19 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:38:45
20 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:57:13
21 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:59:43
22 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 1:12:55
23 Stef Clement (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:14:00
24 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 1:20:00
25 Winner Anacona (Col) Movistar Team 1:26:41
26 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates 1:29:34
27 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 1:33:17
28 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 1:34:21
29 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 1:35:49
30 Ruben Plaza (Spa) Orica-Scott 1:36:26
31 Robert Kiserlovski (Cro) Katusha-Alpecin 1:36:28
32 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 1:36:32
33 Sebastian Henao (Col) Team Sky 1:44:04
34 Laurens Ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:47:24
35 Kanstantsin Siutsou (Blr) Bahrain-Merida 1:52:02
36 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 1:58:49
37 Philip Deignan (Irl) Team Sky 2:00:45
38 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 2:02:20
39 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 2:09:03
40 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo 2:09:30
41 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 2:12:34
42 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 2:14:18
43 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 2:16:12
44 Rudy Molard (Fra) FDJ 2:17:12
45 Michal Schlegel (Cze) CCC Sprandi Polkowice 2:18:19
46 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 2:19:20
47 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 2:20:09
48 José Mendes (Por) Bora-Hansgrohe 2:23:54
49 Jesus Hernandez (Spa) Trek-Segafredo 2:24:32
50 Jose Rojas (Spa) Movistar Team 2:25:08
51 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 2:25:28
52 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina 2:27:56
53 Steve Morabito (Swi) FDJ 2:28:42
54 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb 2:30:05
55 Diego Rosa (Ita) Team Sky 2:33:01
56 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 2:33:47
57 Carlos Verona (Spa) Orica-Scott 2:34:13
58 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:35:30
59 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:36:41
60 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 2:38:06
61 Jose Herrada (Spa) Movistar Team 2:41:01
62 Igor Anton (Spa) Dimension Data 2:50:11
63 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:56:15
64 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 2:56:17
65 Omar Fraile (Spa) Dimension Data 3:00:21
66 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 3:01:22
67 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 3:02:38
68 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 3:05:10
69 Joe Dombrowski (USA) Cannondale-Drapac 3:07:39
70 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 3:07:54
71 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb 3:09:18
72 Davide Villella (Ita) Cannondale-Drapac 3:10:39
73 Jérémy Roy (Fra) FDJ 3:12:11
74 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 3:13:22
75 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 3:15:44
76 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 3:16:27
77 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac 3:17:51
78 Felix Großschartner (Aut) CCC Sprandi Polkowice 3:19:04
79 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 3:23:35
80 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 3:26:47
81 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 3:27:08
82 Chad Haga (USA) Team Sunweb 3:28:41
83 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 3:28:53
84 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina 3:28:55
85 Tobias Ludvigsson (Swe) FDJ 3:30:09
86 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:30:11
87 Matvey Mamykin (Rus) Katusha-Alpecin 3:33:28
88 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice 3:37:32
89 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 3:37:43
90 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 3:41:19
91 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team LottoNl-Jumbo 3:44:13
92 Hugh Carthy (GBr) Cannondale-Drapac 3:46:09
93 Adam James Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:46:52
94 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 3:46:55
95 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 3:49:24
96 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 3:52:44
97 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ 3:54:19
98 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 3:54:52
99 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina 3:56:48
100 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 3:58:19
101 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 4:02:55
102 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 4:05:01
103 Benoit Vaugrenard (Fra) FDJ 4:10:25
104 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina 4:10:33
105 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 4:11:00
106 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice 4:11:13
107 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott 4:11:59
108 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 4:12:42
109 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott 4:13:51
110 Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida 4:13:59
111 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 4:14:04
112 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice 4:15:18
113 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 4:15:19
114 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 4:17:05
115 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 4:17:22
116 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:18:36
117 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:18:47
118 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 4:20:06
119 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:20:36
120 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb 4:22:58
121 Aleksei Tcatevich (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:23:31
122 Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott 4:23:34
123 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:23:42
124 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 4:25:05
125 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:26:36
126 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice 4:26:46
127 Jan Bárta (Cze) Bora-Hansgrohe 4:27:24
128 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac 4:29:57
129 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 4:30:27
130 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:30:36
131 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 4:31:11
132 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 4:31:58
133 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 4:32:10
134 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:33:02
135 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates 4:34:06
136 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 4:36:21
137 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 4:36:56
138 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 4:37:52
139 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal 4:39:29
140 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina 4:40:05
141 Michal Golas (Pol) Team Sky 4:40:34
142 Svein Tuft (Can) Orica-Scott 4:44:25
143 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 4:44:35
144 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 4:51:25
145 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:57:48
146 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 4:58:43
147 Alberto Losada (Spa) Katusha-Alpecin 5:02:25
148 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 5:03:27
149 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 5:04:06
150 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates 5:04:10
151 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF 5:04:57
152 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 5:05:32
153 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors 5:06:02
154 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 5:06:10
155 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina 5:11:02
156 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 5:14:16
157 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo 5:14:55
158 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 5:18:56
159 Marcin Bialoblocki (Pol) CCC Sprandi Polkowice 5:26:00
160 Zhandos Bizhigitov (Kaz) Astana Pro Team 5:26:28
161 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina 5:48:40

Deposte le armi e vinto il 100° Giro dItalia ora Tom Dumoulin guarda verso il futuro della sua promettente carriera (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Deposte le armi e vinto il 100° Giro d'Italia ora Tom Dumoulin guarda verso il futuro della sua promettente carriera (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

MONZA – MILANO: A L’UMBRÌA DE LA MADUNINA CUNT EL GIR EN MAN

maggio 28, 2017 by Redazione  
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Il centesimo Giro d’Italia termina il suo cammino laddove è nato 108 anni fa e lo farà con una tappa a cronometro che potrebbe cambiare i connotati alla classifica se le montagne affrontate nell’ultima settimana di corsa non saranno bastate a definirne il volto. È già successo in passato che una grande corsa a tappe fosse decisa proprio all’ultimo giorno e sono precedenti che hanno fatto storia, come quella volta che Moser sorpassò Fignon all’Arena di Verona. Accadrà anche stavolta? Non ci resta che attendere domenica 28 maggio per saperlo.

Saranno utili questi ultimi 29 Km a ribaltare i verdetti della montagna o assisteremo a una trionfale passerella della maglia rosa, mentre alle sue spalle si lotterà esclusivamente per le posizioni di rincalzo? Lo sapremo solo attorno alle 17.10 di domenica 28 maggio perché a quell’ora è previsto l’arrivo in Piazza Duomo dell’ultimo corridore in gara che, come da regolamento, è il primo della classifica. Potrebbe succedere tutto o il contrario di tutto, come talvolta è accaduto nelle ultime crono di un grande giro, affrontate con la classifica oramai ben delineata e con il serbatoio delle energie che punta verso la riserva e non è raro, infatti, che in queste prove i grandi cronoman non siano riusciti a incidere come al solito. Ci sono anche le dovute eccezioni, come quella volta che Indurain si bevve a 50 Km all’ora i 66 Km della Vigevano-Milano o in occasione di clamorosi ribaltoni dell’ultimo minuto e, nello specifico caso, sono rimaste nella storia la Soave-Verona del Giro del 1984 e la Versailles-Parigi del Tour del 1989, che entrambe videro sorpassato proprio sull’ultimo traguardo il mai dimenticato Laurent Fignon, la prima volta per opera di Francesco Moser e la seconda per mano di Greg Lemond. Anche il capoluogo lombardo non è digiuno da simili capovolgimenti di fronte: è ancora fresco l’epilogo dell’edizione 2012, con lo scambio al vertice della classifica, per appena 16”, tra lo spagnolo Joaquim Rodríguez e Ryder Hesjedal, primo e finora unico canadese ad aver vinto il Giro.
Quel che è certo è che gli scalatori, che avevano trovato pane per i loro denti negli ultimi giorni di corsa, qui dovranno invece stringerli, i denti, lungo un tracciato che – per la natura del territorio dell’hinterland milanese – non proporrà altro che pianura. Anzi, a guardar bene l’altimetria, il percorso tenderà sempre a scendere verso i 120 metri di Piazza del Duomo, superando strada facendo anche interminabili tratti in rettilineo che ancor più agevoleranno le cilindrate degli specialisti del tic-tac.
E a proposito di velocità si partirà da uno dei templi della specialità, l’Autodromo Nazionale di Monza, inaugurato nel 1922 e terzo al mondo per anzianità dopo quello inglese di Brooklands (1907, utilizzato fino al 1939) e quello statunitense di Indianapolis, in esercizio fin dal 1909, lo stesso anno nel quale nasceva il Giro. E sempre su quest’argomento, la velocità, non dobbiamo dimenticare che quest’anno cadrà il 75° anniversario della conquista del record dell’ora da parte di Fausto Coppi (1942, Velodromo Vigorelli) e – forse è una coincidenza, forse è una cosa voluta – quest’ultima tappa contro il tempo partirà proprio nel luogo il Campionissimo fu consacrato vincitore del Giro del 1949 perché quell’edizione della corsa rosa si concluse, quarantott’ore dopo la leggendaria cavalcata nella Cuneo-Pinerolo, con una frazione di 267 Km che non terminò nella solita Milano ma sulla pista dell’autodromo monzese con il successo allo sprint di Giovanni Corrieri.
Laddove sfrecciano i bolidi della Formula 1 stavolta vedremo in azione i “girini” che compieranno un giro quasi completo dello storico anello per uscirne a 5,6 Km dalla partenza e imboccare il primo dei tre rettilinei principali che caratterizzano il tracciato di questa crono, poco meno di 2 Km interamente tracciati all’interno del parco che fu pertinenza della Villa Reale e durante il quale i corridori sfrecceranno dinanzi al più antico fabbricato collocato all’interno dell’area verde: è Villa Mirabello, costruita tra il 1656 e il 1675 dalla famiglia Durini, che aveva acquistato questi terreni dai De Leyva, feudatari locali e famiglia d’origine di Suor Virginia Maria de Leyva, la manzoniana Monaca di Monza. Per rimaner in tema d’impianti sportivi, di fronte alla villa si trovava lo scomparso Ippodromo del Mirabello, attivo dal 1924 al 1976 e le cui tribune lignee – presso le quali Adriano Celentano nel 1981 girò alcune scene del film “Asso” – rimasero in loco fino al 1990, quando furono distrutte da un incendio e successivamente demolite. Si uscirà dal parco attraverso Viale Cavriga, che lo taglia nel mezzo superando il corso del fiume Lambro, prendendo poi in direzione di Monza e della spettacolare Villa Reale, costruita tra il 1777 e il 1780 da Giuseppe Piermarini come residenza estiva del governatore generale della Lombardia Austriaca, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, e così chiamata in epoca napoleonica quando vi fissò la residenza Eugenio di Beauharnais, vicerè del Regno d’Italia. Ne mantenne poi il nome anche dopo l’Unità nazionale, quando passò in possesso alla famiglia Savoia e re Vittorio Emanuele II ne fece dono al figlio, il futuro Umberto I, che troverà la morte per mano di Gaetano Bresci il 29 luglio del 1900, in un luogo poco distante dalla villa, dove dieci anni più tardi sarà eretta una cappella espiatoria.
Il percorso girerà poi attorno al centro storico di Monza, nel cui cuore pulsa lo splendore della Corona Ferrea, forgiata su richiesta della regina longobarda Teodolinda; con essa Napoleone si autoincoronò re d’Italia in una celebre cerimonia tenutasi il 26 maggio del 1805 nel Duomo di Milano (“Dio me l’ha data e guai a chi me la toglie!”) e fu poi in mani austriache fino al 1866, quando tornò a Monza dov’è esposta nel museo del tesoro del duomo.
All’uscita dal capoluogo della provincia brianzola inizierà il tratto più filante di questa cronometro, un rettifilo ininterrotto di 5 km e mezzo, la cui linearità è spezzata solo da lievi flessioni della carreggiata, in particolar modo all’altezza delle rotatorie che s’incontreranno percorrendo lo stradone che collega Monza a Sesto San Giovanni, uno dei principali centri della Città Metropolitana di Milano, che nel corso del secolo scorso ebbe i soprannomi, di origine rispettivamente sociale e industrale, di “Stalingrado d’Italia” e di “Piccola Manchester”. Tra le celebri industrie che ebbero sede in questo centro, il cui nome fa riferimento alla posizione della sesta pietra miliare della strada che collegava Milano a Monza in epoca romana, una delle più note era la Falck, per i cui operai fu costruito all’inizio del ventesimo secolo un villaggio che si trova poco distante dal percorso di questa cronometro e che nel 1932 fu dotato anche di una grande chiesa, intitolata a San Giorgio alle Ferriere.
L’ultimo dei grandi rettilinei di quest’ultima crono misura circa 3 Km e introdurrà la corsa in Milano, che accoglierà la corsa rosa sulle strade del quartiere Bicocca, alla periferia nord-occidentale della metropoli lombarda, dove ha sede l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, nella quale è docente di anatomia umana il professor Giovanni Tredici, personaggio notissimo agli appassionati di ciclismo perché da quasi trent’anni è al seguito del Giro d’Italia con l’incarico di responsabile del servizio medico, proposto per la prima volta alla corsa rosa nel 1953 con il nome di “Giroclinica”.
Raggiunta Piazza Carbonari, cuore del quartiere residenziare di Maggiolina (curiose le villette a forma d’igloo realizzate dall’ingegner Mario Cavallè in Via Lepanto), inizieranno gli ultimi 5 Km di gara, i più “spigolosi” per la presenza di circa otto curve che rallenteranno leggermente la marcia dei cronoman, i quali potrebbero a questo punto essere frenati anche dal progressivo accumularsi delle fatiche profuse in tre settimane di gara. All’inizio di quest’ultima porzione di gara si attraverserà il Centro Direzionale di Milano, a un tiro di schioppo dalla Stazione Centrale e del “Pirellone”, oramai battuto in altezza dai nuovi grattacieli innalzati dal Progetto Porta Nuova, sui quali oggi spiccano i 161 metri dal Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale, e soprattutto i 231 metri della Torre Unicredit, il grattacielo più alto d’Italia, progettato con la sottostante piazza Gae Aulenti dall’architetto argentino César Pelli.
Il successivo tratto si snoderà lungo l’area dove un tempo correvano le mura cittadine, tra le porte Nuova e Venezia, che non ha la forma classiche delle porte essendo semplicemente costituita da due caselli daziari eretti in stile neoclassico da Rodolfo Vantini ai lati della strada per conduceva a Gorgonzola e che venivano adornati con un arco di trionfo posticcio realizzato in legno in occasione delle visite dei sovrani stranieri, come accadde nel 1857 quando transitarono sotto questa fassula porta l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e la moglie Elisabetta, la celebre principessa Sissi. Anche per i “girini” sarà allestito un arco nell’occasione, quello più moderno che segnalerà i meno due chilometri alla conclusione di questa crono, disposto subito prima dei caselli e della svolta verso Corso Venezia, una delle strade più eleganti di Milano, parte del perimetro del “Quadrilatero della moda” sulla quale in passato si sono concluse sei edizioni del Giro d’Italia, all’altezza dei giardini pubblici intitolati a Indro Montanelli. In fondo a Corso Venezia sventolerà il triangolo rosso, caratteristico biglietto da visita dell’ultimo chilometro, che inizierà con la svolta da Piazza San Babila – vi s’affaccia l’omonima basilica – verso Corso Matteotti e Piazza Filippo Meda, dove si transiterà a due passi da uno dei monumenti più curiosi di Milano, la Casa degli Omenoni, il cui nome deriva da quello delle otto sculture che ne adornano la facciata.
È arrivato il momento delle ultime due curve, prima una svolta secca a sinistra per entrare in Via San Paolo e poi, 200 metri più avanti, un’altra verso destra per passare sul lastricato di Corso Vittorio Emanuele II e percorrere sulla pietra i 400 metri conclusivi.
Solo allora, tra il Duomo e il Rinascente, sapremo chi avrà saldamente in mano il Giro d’Italia n° 100.

Mauro Facoltosi

RINGRAZIAMENTI

Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

Autodromo di Monza, Variante Ascari

Parco di Monza, Villa Mirabello

Adriano Celentano e Sylva Coscina passeggiano nel vecchio ippodromo del Mirabello, nel parco di Monza, in una scena di ‘’Asso’’ (www.davinotti.com)

Adriano Celentano e Sylva Coscina passeggiano nel vecchio ippodromo del Mirabello, nel parco di Monza, in una scena di ‘’Asso’’ (www.davinotti.com)

Adriano Celentano e Sylva Coscina passeggiano nel vecchio ippodromo del Mirabello, nel parco di Monza, in una scena di ‘’Asso’’ (www.davinotti.com)

Monza, Villa Reale

Monza, Cappella Espiatoria

Duomo di Monza

Villaggio Falck di Sesto San Giovanni, chiesa di San Giorgio alle Ferriere

Milano, Quartiere Bicocca, l’edificio sede dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca

Le curiose villette a forma d’igloo, nel quartiere Maggiolina

Palazzo Lombardia

La Torre Unicredit vista dalla stessa prospettiva dei corridori

I caselli daziari di Porta Venezia visti dal luogo dove sarà collocato l’arco dei -2 Km all’arrivo

La basilica di San Babila fa capolino in fondo a Corso Matteotti

Casa degli Omenoni

Ecco come vedranno il Duomo i “girini” in arrivo a Milano

La Madonnina del Duomo e, in trasparenza, l’altimetria della ventunesima tappa del Giro 2017

La Madonnina del Duomo e, in trasparenza, l’altimetria della ventunesima tappa del Giro 2017

100 E ANCOR PIÙ 100: OBIETTIVO ASIAGO

maggio 27, 2017 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ne abbiamo modificato il titolo in occasione della centesima edizione del Giro, trasformando in una frase beneaugurante il tenebroso adagio medioevale “mille e non più mille”, ma i contenuti della rubrica saranno quelli soliti dell’Almanacco del dopo tappa made in ilciclismo.it che aveva accompagnato le cronache delle scorse edizione. All’interno ritroverete la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno (quest’anno raddoppiata), le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti in una rubrica dal titolo rinnovato, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (nell’anno del centesimo Giro abbiamo scelto di riportarvi indietro nel tempo fino al 1967, l’anno della 50a edizione).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Ad Asiago stappa Pinotò. Nairo rosa, 39″ su Nibali. Dumoulin perde solo 15″ – Nibali: “È ancora tutto aperto. Dumoulin ha speso tanto” – Dumoulin: “Oggi mi sono ammazzato. Favorito? Vedremo domani” – Tom l’olandese, favorito e braccato: attenti alle sorprese – Monza-Milano, 29,3 km: ci si gioca tutto nella crono finale – Quintana non s’illude: “Dumoulin? Ha perso troppo poco…” (Gazzetta dello Sport)

Giro, Quintana rimane in rosa, ma la gara si deciderà nella crono di Milano (Corriere della Sera)

Colombia

Suspenso máximo: Nairo llega a la crono con 53 segundos sobre Dumoulin – ‘Este domingo, cada uno irá a tope a ver que sale’: Nairo Quintana – ‘Tengo un buen estado para la contrarreloj’: Pinot – ‘Ha sido un Giro muy duro; todos estamos igualados’: Nibali La ‘maglia rosa’ de Nairo y otros colombianos que lideraron grandes vueltas (El Tiempo)

Nairo sigue como líder del Giro; Pinot se quedó con la etapa 20 (El Espectador)

Paesi Bassi

Dumoulin: ‘Ik ben Mollema eeuwig dankbaar’ – Dumoulin deelt dit keer complimentjes uit – Dumoulin verliest tijd, maar er is nog hoop – Stand in Giro: Dumoulin moet aan de bak in tijdrit – Knecht Bauke Mollema verklaart bidon-smijten – Kruijswijk naar huis – Wielerfan met wc-papier laat Dumoulin lachen – Weekend van Toppers, zon en Dumoulin (De Telegraaf)

Dappere Dumoulin beperkt tijdverlies, Quintana houdt roze – Dumoulin voelt zich beter: Dat is een understatement (Algemeen Dagblad)

Dumoulin houdt riant zicht op de eindzege na zware strijd in twintigste etappe – Dumoulin zal morgen ‘vechten voor elke seconde’ – Dumoulins flegma brengt hem het dichtst bij de zege(de Volkskrant)

Svizzera

Tour d’Italie: Thibaut Pinot gagne la 20e étape (24 Heures)

Pinot Etappensieger – Quintana bleibt Leader(Neue Zürcher Zeitung)

Slovenia

Giro: Dumoulin še ob nekaj sekund – Kruijswijk kapituliral zaradi želodčnih težav (Delo)

Gran Bretagna

Dumoulin has Giro title in sight as Pinot wins last mountain stage (The Independent)

Thibaut Pinot triumphs on penultimate day ahead of decisive time trial into Milan (The Daily Telegraph)

Francia

Pinot a été grand! – Pinot: «Je voulais gagner l’étape» (L’Equipe)

Giro : Un grand Pinot crée la sensation (Le Figaro)

Spagna

Pinot gana y Nairo y Nibali sacan 15″ más a Dumoulin – Un Giro en 53 segundos (AS)

El Giro de Italia en un puño: los cuatro primeros en 53 segundos – ¡Un aficionado corona el puerto junto a Devenyns con un zorro disecado! (Marca)

Pinot gana y deja el Giro en un pañuelo antes de la crono final – Dumoulin: “Necesito un día realmente bueno para recortar los 53” a Quintana” – Nibali: “Lo hemos intentado una y otra vez” – “Me inclino por Dumoulin para ganar el Giro” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Pinot wint laatste bergrit in Giro, Dumoulin houdt kansen op eindwinst gaaf – Nederlanders succesvol in Giro, maar toch krijgt Mollema een klacht van een ‘fan’ (Het Nieuwsblad)

Avant dernière étape du Giro: victoire de Thibaut Pinot (La Dernière Heure/Les Sports)

Lussemburgo

Pinot s’impose à Asiago, les favoris se neutralisent (Luxemburger Wort)

Jungels peilte den Etappensieg an (Tageblatt)

Germania

Quintana in Rosa vor letzter Etappe(Berliner Zeitung)

Stati Uniti

Dumoulin Has Giro Title in Sight as Pinot Wins Last Mountain Stage – Quintana Keeps Lead but Dumoulin Remains Pick to Win Giro -Kruijwijk Abandons Giro With Stomach Problems (The New York Times)

Costa Rica

Andrey Amador cumplió su trabajo como escolta de lujo y ahora todo queda en manos de Nairo Quintana (La Nación)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Se Dumoulin sta bene potrebbe anche cercare di attaccare sulla salita di Foza che è molto regolare quindi adatta a lui e poi gli ultimi 15 Km in falsopiano nei quali con le sue doti di cronoman potrebbe cercare di guadagnare. Ci proverà anche Pinot che sembra in stato di grazia. Vediamo che faranno gli altri visto l’attendismo. Comunque arrivano da vari giorni di montagna quindi sarà l’uomo con più energie nel serbatoio che potrà fare la differenza. Attenzione alla discesa del Grappa

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria allo sprint di Pinot su Zakarin e Nibali, che prende l’abbuono del terzo posto. Quintana con i primi, Dumoulin arriva 15″ secondi dopo. Commenti?

Nebe1980: Non capisco perchè Jungels e Yates si siano messi a tirare. Davanti non c’era nessuno che minacciasse la loro posizione in classifica mentre domani devono darsele di santa ragione per conquistare la maglia bianca quindi sarebbe stato saggio risparmiarsi mentre invece hanno lavorato molto

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Oggi si attraversavano le terre del Prosecco, poi quelle degli alpini… e alla fine ha vinto Pinot!

“Vinassa Vinassa”

DISCOGIRO 100

In occasione del 100° Giro abbiamo selezionato alcune canzoni da abbinare a momenti storici della Corsa Rosa

28 maggio 2005 – Si sale per la prima volta sul Colle delle Finestre. Entrato nel XXI secolo, il giro ritrova gli sterrati d’inizio secolo

“Strada bianca” (Carlo Buti)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo

Monza (Autodromo Nazionale) – partenza primo corridore: cielo sereno, 26.7°C, vento moderato da ESE (10 Km/h), umidità al 40%
Monza (Autodromo Nazionale) – partenza maglia rosa: cielo sereno, 27.9°C, vento moderato da ESE (8 Km/h), umidità al 39%
Milano (Duomo) – arrivo primo corridore : cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da E (11-13 Km/h), umidità al 33%
Milano (Duomo) – arrivo maglia rosa: cielo sereno, 29.7°C, vento moderato da ENE (11 Km/h), umidità al 32%

L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Ieri Dumoulin ha commesso un errore da principiante, facendoci sorprendere in coda al gruppo” (allora corrono anche i telecronisti RAI!!!)
Martinello: “Questo era il calore di questa bicicletta” (colore)
De Luca: “Tantissima gente ai bordi strada”
De Luca: “Un po’ di innervosismo”
De Luca: “Oggi c’è la possibilità di mettersi in tranquilla”
Pancani: “L’altimetria che devono ancora affrontare”
Martinello: “Simon Yates” (al Giro corre il fratello gemello Adam)
De Luca: “Van Damme” (Ten Dam)
Martinello: “E’ iniziato la salita”
Saligari: “Appena quattro cinquecento metri”
Martinello: “La Nairo rosa”
Saligari: “Ho appena fatto partire il cronometro e assegnato 17 secondi esatti”
Martinello: “Quante energie saranno rimaste sulle gambe”
De Stefano: “Pinot, prima vittoria per la Francia in questo Giro d’Italia” (tre giorni fa ha vinto Rolland)
Garzelli: “Il ciclismo finisce a Milano”
Martinello: “Tom Pinot” (Thibaut Pinot)
Petacchi: “Ha tirato sempre dal GPM fino al chilometro dell’arrivo”
De Stefano a Rizzato: “Puoi tenere Pozzovivo che andiamo un attimo da Pozzovivo?”
De Stefano: “E questi erano i 28 secondi di domani, piatti piatti piatti”
De Luca: “Cronometro per velocisti”
Televideo: “Penaultima tappa”
Televideo: “Sulla Foza ecco le scaramucce”
Televideo: “Herbert Dupont” (Hubert Dupont)

e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…

dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)

Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Pordenone – Asiago

1° Sergey Lagutin
2° Hugh Carthy s.t.
3° Michael Hepburn s.t.
4° Svein Tuft s.t.
5° Roberto Ferrari s.t.

Classifica generale

1° Giuseppe Fonzi
2° Marcin Bialoblocki a 19′21″
3° Zhandos Bizhigitov a 23′30″
4° Sam Bennett a 28′09″
5° Sergey Lagutin a 34′45″

IL GIRO DI MEZZA ETÀ
Quest’anno la corsa rosa taglia il traguardo della centesima edizione, in un clima di festa certamente non secondo a quello con il quale nel 1967 si celebreva il 50° Giro d’Italia con la prima delle tre vittorie di Felice Gimondi. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

9 GIUGNO 1967 – 20° TAPPA: CORTINA D’AMPEZZO – TRENTO (235 Km)

ANQUETIL RICONQUISTA LA MAGLIA ROSA – ADORNI VITTORIOSO A TRENO – GIMONDI AVANZA IN CLASSIFICA

Il Giro d’Italia sui grandi valichi delle Dolomiti tra la neve ed il maltempo – Da Cortina al traguardo una serie di colpi di scena
L’asso bergamasco riduce a 34” il distacco nei confronti di Anquetil – Se la tappa del Lavaredo non fosse stata annullata sarebbe già ora primo assoluto – Gimondi può ancora vincere il Giro sulle salite di oggi e domani – 21 ritirati, tra cui Altig – Riammessi 45 corridori (fra cui Zilioli) giunti fuori tempo massimo – Oggi niente Stelvio – Nevica: modificato il percorso

10 GIUGNO 1967 – 21° TAPPA: TRENTO – TIRANO (153 Km)

GIMONDI HA VINTO IL GIRO D’ITALIA – ANQUETIL STACCATO DI 3’35” NELLA CLASSIFICA GENERALE

A meno di una clamorosa sorpresa oggi nell’ultima giornata di corsa – Sulle salite aspra lotta tra i due più forti corridori
Si è difeso con coraggio – Sul Tonale ha ceduto, poi si è riportato sul rivale – Gimondi scatta ancora distanziando il normanno – A Tirano primo Mugnaini davanti a Martin Pinera e Cucchietti – Gimondi a 1’2”, Anquetil a 5’11” – Zilioli non ha preso il via – Oggi le ultime frazioni

Sempre accompagnato dal ricordo di Scarponi, il gruppo si accinge ad affrontare le ultime difficoltà del Giro n° 100 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Sempre accompagnato dal ricordo di Scarponi, il gruppo si accinge ad affrontare le ultime difficoltà del Giro n° 100 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

ARCHIVIO
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Raduno di partenza Alghero
1a tappa: Alghero – Olbia
2a tappa: Olbia – Tortolì
3a tappa: Tortolì – Cagliari
4a tappa: Cefalù – Etna
5a tappa: Pedara – Messina
6a tappa: Reggio Calabria – Terme Luigiane
7a tappa: Castrovillari – Alberobello
8a tappa: Molfetta – Peschici
9a tappa: Montenero di Bisaccia – Blockhaus
10a tappa: Foligno – Montefalco (cronometro individuale)
11a tappa: Firenze (Ponte a Ema) – Bagno di Romagna
12a tappa: Forlì – Reggio Emilia
13a tappa: Reggio Emilia – Tortona
14a tappa: Castellania – Oropa
15a tappa: Valdengo – Bergamo
16a tappa: Rovetta – Bormio
17a tappa: Tirano – Canazei
18a tappa: Moena – Ortisei
19a tappa: San Candido – Piancavallo

PINOT COGLIE L’ULTIMA OCCASIONE QUINTANA GUADAGNA SECONDI: BASTERANNO?

maggio 27, 2017 by Redazione  
Filed under News

Verdetto finale rimandato alla cronometro di domani. Dopo il forcing sul grappa della Katusha, il gruppo, momentaneamente esploso, si ricompone e la battaglia va in scena sulla salita di Foza, con Dumoulin che resiste per diversi chilometri prima di staccarsi. Le differenze però sono minime e le energie al lumicino, come dimostrato dal tratto in falsopiano che lascia quasi invariati i distacchi.

Le energie rimaste nel serbatoio saranno la chiave di volta per la vittoria di questo Giro d’Italia. Sulla carta Dumoulin è favorito per le sue doti a cronometro molto superiori rispetto a quelle degli avversari che lo precedono in classifica generale. Come sappiamo, però, la tappa a cronometro finale vede spesso i livelli appiattiti rispetto a quelle che sono le doti e le caratteristiche dei corridori quando essi sono al top della condizione. Ricordiamo tutti Pantani a Lugano nel 1998 quando, se a Trieste aveva perso oltre due minuti da Tonkov, nella cronometro del penultimo giorno aveva viaggiato sugli stessi tempi del russo che si era sfinito nel tentativo di resistere alle sue accelerazioni verso Montecampione.
Nell’intervista rilasciata subito dopo il traguardo Dumoulin ha detto di essersi “ucciso” per cercare di rimanere il più vicino possibile ai suoi avversari in classifica generale che, per il momento, lo hanno messo giù dal podio. In realtà Dumoulin è riuscito a limitare i danni anche grazie all’aiuto di Mollema e Yates, ma soprattutto a quello di un passistone di razza come Jungels. Tuttavia anche lui ha dovuto fare la sua parte e, quando gli avversari davanti hanno trovato l’accordo ed hanno cominciato ad andare pancia a terra, il distacco, che si era ridotto al lumicino, è tornato a salire a dimostrazione del fatto che sono tutti stanchi e che le differenze potrebbero essere molto minori di quanto non ci si aspetti.
Nairo Quintana, che oggi avrebbe dovuto far di tutto per distanziare il più possibile Tom Dumoulin, non ha sferrato neppure in quest’ultima occasione un attacco deciso. Tale comportamento potrebbe avere una duplice lettura: potrebbe essere segno di una condizione che non è delle migliori, anche perché l’intenzione di tentare la doppietta potrebbe aver indotto Quintana a prepararsi in modo da essere al meglio nella parte centrale del Giro per poi riuscire a recuperare la condizione in tempo per il Tour. Questa prima lettura ha dalla sua il distacco che Quintana è riuscito a dare a tutti nella tappa con arrivo sulla Majella, distacchi che non è parso in grado di infliggere agli avversari sulle successive salite.
L’altra lettura possibile è quella che Quintana abbia tentato di risparmiarsi proprio per cercare di conservare energie da mettere sulla strada nella cronometro di domani. Anche questa seconda lettura ha dalla sua alcuni elementi. Ieri, quando è rimasto indietro per un breve problema meccanico, è stato lestissimo a riportarsi, con uno dei suoi proverbiali scatti, sugli avversari in accelerazione ed in particolare su Vincenzo Nibali ed oggi si metteva davanti per pochi metri e poi chiedeva subito il cambio, come a voler cercare di fare meno fatica possibile proprio per risparmiarsi.
Dumoulin e Quintana non sono gli unici pretendenti alla vittoria finale di questo Giro e gli aspiranti al podio sono almeno cinque, con l’ovvia conseguenza che due di essi resteranno a bocca asciutta. Pinot, che fino a qualche anno fa aveva evidenti problemi contro il tempo, è migliorato moltissimo, tanto da conquistare il titolo nazionale di specialità, e sembra in crescendo di condizione rispetto al giorno dello Stelvio. Anche la buona difesa sul Blockhaus ha contributo all’ottima posizione in classifica che il francese vanta. Nibali, dal canto suo, è uno che a cronometro si difende abbastanza bene, anche se non è certo uno specialista. Come si diceva prima, bisognerà vedere la brillantezza che gli è rimasta. Nella cronometro del Tour de France 2014, vinta da Tony Martin, Nibali aveva pagato venti secondi a Dumoulin in 54 Km. Dumoulin è molto migliorato rispetto al 2014, ma la distanza sulla quale si correrà domani è enormemente inferiore.
Paradossalmente quello che rischia di più il podio domani è proprio Nairo Quintana che, tra i vari pretendenti, è quello che ha la caratteristiche meno adatte per fare una buona prova, anche se in certe occasioni è anche riuscito a difendersi abbastanza.
Per tutte queste ragioni è difficile fare previsioni su cosa succederà domani.
Anche oggi, la tappa è stata disputata a grande velocità e, sul Grappa, gli uomini di classifica hanno cercato di far stancare Dumoulin per poi staccarlo sulla salita finale.
Ciò ha impedito alla fuga che si era formata di decollare. Il tentativo si era formato dopo 15 chilometri di scatti e controscatti ed era composto da Dylan Teuns (BMC), Tom-Jelte Slagter (Cannondale-Drapac), Mathieu Ladagnous (FDJ), Dries Devenyns (Quick-Step Floors), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Filippo Pozzato (Wilier – Selle Italia).
I sei ricevono, poco dopo la loro uscita, il via libera dal gruppo, dopo un po’ di bagarre sul muro di Ca’ del Poggio. Il vantaggio arriva anche oltre i 7 minuti, mentre Simone Andreetta (Bardiani-CSF) e Gregor Mühlberger (Bora-Hansgrohe), che si erano lanciati al contrattacco, non riescono ad agguantare la testa della corsa.
Lungo la salita del Monte Grappa sono Teuns e Devenyns che se ne vanno da soli, lasciando che i compagni di avventura vengano ripresi da un gruppo in forte rimonta grazie al ritmo imposto di Ilnur Zakarin, ritmo che miete diverse vittime e per molti chilometri non si fa altro che vedere corridori che perdono contatto. Anche Tom Dumoulin in qualche tratto sembrava affaticato nel restare con il gruppetto dei migliori, ma è riuscito con grande carattere a restare attaccato.
Il versante scelto per l’ascesa al Monte Grappa presenta comunque numerosi tratti in contropendenza ed è proprio sfruttando questi tratti che corridori anche importanti come Mollema riescono a rientrare in gruppo. Proprio in vista del GPM prova un allungo Cataldo che verrà ripreso alcuni chilometri dopo. Sono vari quanto vani i tentativi di alcuni corridori di avvantaggiarsi nella tecnica discesa del Monte Grappa.
Ai piedi della salita di Foza il vantaggio della coppia di testa sul gruppo maglia rosa è intorno ai 2 minuti e mezzo, mentre Teuns prova a staccare il compagno d’avventura. In gruppo, è Nibali uno dei primi a tentare una sollecitazione e, già su quest’azione, si vede che Dumoulin perde qualche metro, riuscendo però a rientrare come suo solito grazie al ritmo regolare ma sostenuto che riesce a mantenere. Gli avversari non sembrano, però, in grado di scavare un solco apprezzabile e, dopo il rientro di Dumoulin, c’è un generale rallentamento che permette al gruppo di rinfoltirsi.
L’attacco successivo è di Zakarin e Pozzovivo, con il russo che cerca il podio ed il lucano alla caccia di una vittoria di tappa. I due vanno via abbastanza bene e Quintana allunga con un po’ di ritardo, portandosi dietro Vincenzo Nibali e chiedendogli frequentemente il cambio. Dumoulin non risponde, ma i due faticano a guadagnare mentre Pinot, che in un primo tempo era rimasto sorpreso, accortosi che il suo compagno di squadra non è in brado di dargli una mano decide di riportarsi tutto solo sulla maglia rosa e su Nibali, riuscendoci abbastanza agevolmente.
Il terzetto fa molta fatica nel tentativo di riavvicinare gli avversari, anche perché non c’è un accordo eccezionale tra i tre mentre, dietro, Dumoulin trova la collaborazione del connazionale Mollema, oltre che della maglia bianca Yates e del lussemburghese Jungels. Con la sola eccezione di Mollema, che potrebbe essere intenzionato a cercare di raggiungere Pozzovivo a cronometro domani, non si comprende la verve di Jungels e Yates nel tirare. Essi, infatti, sono entrambi molto attardati in classifica generale dal corridore che li precede e sono in lotta per aggiudicarsi la maglia bianca. Pertanto, sarebbe stato più saggio da parte loro cercare di risparmiarsi per poi dare tutto nella cronometro. Questo aiuto del tutto inaspettato sarà fondamentale per Dumoulin, che ringrazierà pubblicamente i colleghi dopo il traguardo.
Dopo il GPM c’erano, infatti, 14 chilometri per andare all’arrivo, molti dei quali in falsopiano, tratti in cui è fondamentale trovarsi insieme ad altri corridori che si danno cambi. Davanti, però, dopo il ricongiungimento tra il terzetto Pinot-Nibali-Quintana e la coppia di testa non c’è un grande accordo, nonostante tutti abbiano l’interesse a distanziare Dumoulin. In effetti, il colombiano corre molto al risparmio e gli altri si indispettiscono un po’, poiché è proprio il corridore in maglia rosa quello che ha il maggior interesse e distanziare il secondo in generale. Probabilmente Quintana si sente inferiore a cronometro anche rispetto a Nibali e Pinot e non vuole trovarsi a corto di energie domani.
Nell’ultimo tratto del falsopiano finalmente davanti ritrovano la collaborazione ed il vantaggio, che si era quasi annullato, torna a salire nonostante le grandi trenate dei passistoni all’inseguimento.
Alla fine il vantaggio sarà di 15 secondi, con Pinot che coglie la vittoria prendendosi l’abbuono maggiore davanti a Zakarin e Nibali, che rosicchiano così qualche secondo al capoclassifica in vista della crono di domani. Dumoulin è sembrato molto affaticato nel finale, ma può considerarsi tutto sommato soddisfatto per essere riuscito, anche grazie all’aiuto di Jungels e Yates, a difendersi molto bene. Nibali è secondo e potrebbe superare Quintana nella crono di domani, ma dovrà guardarsi da Pinot e sarà difficile riuscire a impedire il rientro di Dumoulin, che è provvisoriamente giù dal podio.
Questo Giro, chiunque vincerà domani, è stato avvincente più per gli imprevisti che per il percorso. Un percorso, torniamo a dire, sbilanciato in favore del grande passista della cronometro. Con il livellamento generale che regna nel ciclismo moderno, la cronometro rimane l’unico terreno nel quale fare distacchi di un certo peso e si è visto in questo giro nella tappa del Sagrantino con minuti volati tra gli uomini di classifica.
Per bilanciare queste tappe ci vorrebbero molti tapponi con salite ripide e indigeste ai cronoman come i rettifili faccia al vento lo sono per gli scalatori. In questo Giro, il tappone vero è stato solo quello di Bormio, mentre le altre tappe presentavano salite tutto sommato comode per i passisti. Non a caso sono state proprio le ascese del Blockhaus e di Piancavallo, che presentavano le pendenze maggiori, a provocare qualche problema al cronoman più forte. Quella del Blockhaus, arrivando nella prima parte di Giro, ha permesso a Dumoulin di difendersi molto bene, mentre quella di Piancavallo, benché complessivamente meno dura, è risultata più indigesta perché arrivata in fin di Giro e ventiquattrore dopo la frazione dolomitica dei cinque passi. L’impressione è che se oggi ci fosse stata una tappa con un’accoppiata di montagne con pendenze più severe, al livello per esempio di Gavia e Mortirolo, i distacchi sarebbero stati molto più elevati.
La classifica corta, infatti, per quanto riguarda Dumoulin, dipende certamente dalla sosta forzata nella tappa di Bormio che ha causato alla maglia rosa un distacco di oltre 2 minuti.
Considerando il ritmo al quale l’olandese ha percorso l’Umbrail si può affermare che, senza quell’imprevisto, Dumoulin sarebbe ora in maglia rosa con un buon vantaggio ed un’altra cronometro a disposizione. La sola crono del Sagrantino gli sarebbe stata sufficiente a vincere il Giro. L’olandese è stato bravo a difendersi in salita ed addirittura ad attaccare ad Oropa, ma non si può negare che le salite dure nella terza settimana, che avrebbero potuto metterlo in difficoltà, sono mancate completamente. Il tappone di Bormio era indovinato, ma ad esso andavano affiancate altre tappe con salite dure.
In ogni caso, le energie al lumicino per tutti i contendenti saranno il sale della tappa a cronometro di domani che servirà ad incoronare il vincitore della prestigiosa edizione numero 100 che, una volta terminata, lascerà negli appassionati quel sentimento di nostalgia che inevitabilmente sopraggiunge alla fine di una corsa comunque molto emozionante.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 4:57:58
2 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
3 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
4 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
5 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
6 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:00:15
7 Adam Yates (GBr) Orica-Scott
8 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
9 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
10 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
11 Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice 0:00:20
12 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:02:35
13 Omar Fraile (Spa) Dimension Data
14 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
15 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
16 Philip Deignan (Irl) Team Sky
17 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:04:17
18 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 0:04:18
19 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
20 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
21 José Mendes (Por) Bora-Hansgrohe
22 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
23 Mikel Landa (Spa) Team Sky
24 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:06:41
25 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
26 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
27 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
28 Jesus Hernandez (Spa) Trek-Segafredo
29 Robert Kiserlovski (Cro) Katusha-Alpecin
30 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
31 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:07:54
32 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
33 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
34 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
35 Carlos Verona (Spa) Orica-Scott
36 Sebastian Henao (Col) Team Sky
37 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:12:32
38 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
39 Steve Morabito (Swi) FDJ
40 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
41 Diego Rosa (Ita) Team Sky
42 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac
43 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
44 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
45 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
46 Ruben Plaza (Spa) Orica-Scott
47 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
48 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
49 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac
50 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:14:50
51 Matvey Mamykin (Rus) Katusha-Alpecin
52 Stef Clement (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:16:41
53 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:16:46
54 Michal Schlegel (Cze) CCC Sprandi Polkowice
55 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
56 Laurens Ten Dam (Ned) Team Sunweb
57 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
58 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
59 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 0:17:10
60 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina 0:21:42
61 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
62 Jose Rojas (Spa) Movistar Team
63 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team
64 Joe Dombrowski (USA) Cannondale-Drapac
65 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors
66 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
67 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
68 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott
69 Jérémy Roy (Fra) FDJ 0:22:12
70 Kanstantsin Siutsou (Blr) Bahrain-Merida
71 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:22:16
72 Adam James Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:25:53
73 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina
74 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina
75 Winner Anacona (Col) Movistar Team
76 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team LottoNl-Jumbo
77 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo
78 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
79 Felix Großschartner (Aut) CCC Sprandi Polkowice
80 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
81 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac
82 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
83 Davide Villella (Ita) Cannondale-Drapac 0:28:38
84 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:35:57
85 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
86 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
87 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
88 Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida
89 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
90 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice
91 Zhandos Bizhigitov (Kaz) Astana Pro Team
92 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
93 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina
94 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal
95 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
96 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida
97 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
98 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
99 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
100 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom – Rusvelo
101 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
102 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb
103 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
104 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates
105 Aleksei Tcatevich (Rus) Gazprom – Rusvelo
106 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates
107 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
108 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb
109 Tobias Ludvigsson (Swe) FDJ
110 Igor Anton (Spa) Dimension Data
111 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
112 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina
113 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb
114 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
115 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
116 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
117 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
118 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo
119 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice
120 Alberto Losada (Spa) Katusha-Alpecin
121 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
122 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
123 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo
124 Michal Golas (Pol) Team Sky
125 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
126 Marcin Bialoblocki (Pol) CCC Sprandi Polkowice
127 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
128 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
129 Rudy Molard (Fra) FDJ
130 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
131 Chad Haga (USA) Team Sunweb
132 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
133 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
134 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
135 Benoit Vaugrenard (Fra) FDJ
136 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
137 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
138 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
139 Jose Herrada (Spa) Movistar Team
140 Ángel Vicioso (Spa) Katusha-Alpecin
141 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors
142 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo
143 Jan Bárta (Cze) Bora-Hansgrohe
144 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
145 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
146 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
147 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
148 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
149 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
150 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina
151 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF
152 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
153 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo
154 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac
155 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
156 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
157 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
158 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates
159 Svein Tuft (Can) Orica-Scott
160 Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott
161 Hugh Carthy (GBr) Cannondale-Drapac
162 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo

CLASSIFICA GENERALE

1 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 90:00:38
2 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:00:39
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:00:43
4 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:53
5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:01:15
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:30
7 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:03:03
8 Adam Yates (GBr) Orica-Scott 0:06:50
9 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:07:18
10 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:12:55
11 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:16:58
12 Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice 0:17:58
13 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:21:13
14 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:23:33
15 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:26:19
16 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:35:14
17 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:35:57
18 Mikel Landa (Spa) Team Sky 0:36:02
19 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:37:55
20 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:57:00
21 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:57:41
22 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 1:08:36
23 Stef Clement (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:13:54
24 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 1:17:53
25 Winner Anacona (Col) Movistar Team 1:23:32
26 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates 1:26:58
27 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 1:32:10
28 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 1:32:28
29 Robert Kiserlovski (Cro) Katusha-Alpecin 1:32:55
30 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 1:33:18
31 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 1:33:56
32 Ruben Plaza (Spa) Orica-Scott 1:35:58
33 Sebastian Henao (Col) Team Sky 1:42:14
34 Laurens Ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:44:50
35 Kanstantsin Siutsou (Blr) Bahrain-Merida 1:49:27
36 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 1:56:11
37 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:58:01
38 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 1:59:40
39 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 2:05:18
40 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo 2:06:34
41 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 2:10:31
42 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 2:12:47
43 Rudy Molard (Fra) FDJ 2:14:21
44 Michal Schlegel (Cze) CCC Sprandi Polkowice 2:15:29
45 SANCHEZ Luis Leon 2:15:31
46 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 2:15:54
47 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 2:18:20
48 Jesus Hernandez (Spa) Trek-Segafredo 2:20:21
49 José Mendes (Por) Bora-Hansgrohe 2:22:56
50 Jose Rojas (Spa) Movistar Team 2:23:04
51 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 2:24:04
52 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina 2:24:38
53 Steve Morabito (Swi) FDJ 2:25:19
54 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb 2:28:04
55 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 2:31:52
56 Diego Rosa (Ita) Team Sky 2:32:19
57 Carlos Verona (Spa) Orica-Scott 2:32:23
58 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:33:03
59 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:33:13
60 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 2:37:38
61 Jose Herrada (Spa) Movistar Team 2:38:32
62 Igor Anton (Spa) Dimension Data 2:47:21
63 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 2:53:52
64 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:54:11
65 Omar Fraile (Spa) Dimension Data 2:58:01
66 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 2:58:44
67 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 3:02:29
68 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 3:03:57
69 Joe Dombrowski (USA) Cannondale-Drapac 3:04:27
70 Davide Villella (Ita) Cannondale-Drapac 3:06:32
71 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 3:08:27
72 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb 3:09:35
73 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 3:11:29
74 Jérémy Roy (Fra) FDJ 3:11:30
75 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 3:12:50
76 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 3:13:37
77 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac 3:14:56
78 Felix Großschartner (Aut) CCC Sprandi Polkowice 3:15:57
79 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 3:22:08
80 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 3:24:08
81 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina 3:24:49
82 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 3:24:50
83 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 3:24:57
84 Chad Haga (USA) Team Sunweb 3:28:33
85 Matvey Mamykin (Rus) Katusha-Alpecin 3:28:46
86 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:28:55
87 Tobias Ludvigsson (Swe) FDJ 3:30:08
88 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 3:34:13
89 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice 3:34:50
90 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 3:37:03
91 Hugh Carthy (GBr) Cannondale-Drapac 3:41:37
92 Adam James Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:43:34
93 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team LottoNl-Jumbo 3:44:04
94 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 3:45:21
95 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 3:46:26
96 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 3:50:04
97 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ 3:52:32
98 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina 3:54:17
99 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 3:54:29
100 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 3:56:22
101 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 3:59:57
102 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 4:05:38
103 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina 4:06:12
104 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 4:08:28
105 Benoit Vaugrenard (Fra) FDJ 4:08:31
106 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott 4:08:59
107 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 4:10:06
108 Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida 4:10:13
109 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice 4:11:24
110 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice 4:11:53
111 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott 4:12:28
112 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 4:12:35
113 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 4:13:59
114 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 4:15:13
115 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 4:16:36
116 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:17:56
117 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:18:05
118 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb 4:18:29
119 Ángel Vicioso (Spa) Katusha-Alpecin 4:18:56
120 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 4:19:16
121 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:19:55
122 Aleksei Tcatevich (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:21:30
123 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 4:21:43
124 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:22:23
125 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice 4:22:42
126 Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott 4:23:29
127 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:25:50
128 Jan Bárta (Cze) Bora-Hansgrohe 4:27:53
129 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 4:27:54
130 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 4:28:32
131 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac 4:28:47
132 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 4:29:03
133 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:29:58
134 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:30:26
135 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 4:32:41
136 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates 4:32:49
137 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 4:32:51
138 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 4:36:07
139 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina 4:36:46
140 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal 4:36:58
141 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 4:37:56
142 Michal Golas (Pol) Team Sky 4:38:09
143 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 4:40:56
144 Svein Tuft (Can) Orica-Scott 4:44:15
145 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 4:49:44
146 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo 4:55:08
147 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 4:56:20
148 Alberto Losada (Spa) Katusha-Alpecin 4:59:07
149 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 5:00:03
150 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates 5:00:16
151 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF 5:00:22
152 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 5:01:45
153 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 5:02:04
154 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors 5:03:04
155 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 5:03:29
156 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina 5:07:41
157 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 5:08:40
158 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo 5:10:40
159 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 5:17:16
160 Zhandos Bizhigitov (Kaz) Astana Pro Team 5:21:55
161 Marcin Bialoblocki (Pol) CCC Sprandi Polkowice 5:26:04
162 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina 5:45:25

Lo sprint vinto da Pinot al termine dellultima, elettrizzante tappe di montagna del Giro dItalia 2017 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Lo sprint vinto da Pinot al termine dell'ultima, elettrizzante tappe di montagna del Giro d'Italia 2017 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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