LE ROI (AMERICAIN) EST MORT, VIVE LE ROI!

luglio 27, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dieci anni dopo la fine dell’era Armstrong, il Team Sky ha fatto rivivere, sulle strade del Tour, scene che hanno ricordato quelle del monopolio US Postal sulla Grande Boucle. Un dominio reso possibile anche dai limiti degli avversari: limiti di gambe per alcuni e limiti tattici per altri, che hanno forse pensato più a salvaguardare il risultato già acquisito che a puntare al bersaglio grosso.

Pensavamo, credevamo, forse speravamo, di esserci lasciati oramai alle spalle le stagioni in cui impressionanti corazzate provenienti da oltre oceano sbarcavano in terra di Francia per conquistare la corsa più famosa del Mondo, salvo dissolversi istantaneamente dopo l’arrivo sui Campi Elisi. Ci eravamo illusi troppo presto di avere relegato ad un passato, purtroppo infausto, i Giri di Francia sviliti già al termine della prima cronometro e del primo arrivo in quota, da Armstrong e dai suoi invincibili postini blu vestiti.
Difatti, mutatis mutandis, il copione messo in scena nel corso dell’ultima Grande Boucle da Christopher Froome e dalla sua armata di cavalieri neri appare un deja-vu dell’era Armstrong, oltre che del primo Tour vinto in carriera dal keniano bianco. Tuttavia, è bene sottolinearlo, il risultato finale sul podio parigino avrebbe potuto trovare perlomeno le prime due posizioni invertite, se solo, ipotizziamo, la Movistar avesse lasciato libero Quintana di attaccare e di interpretare la gara come meglio avesse ritenuto opportuno. Invece la formazione spagnola ha preferito accontentarsi di concedere il pur meritato premio alla carriera al suo corridore più rappresentativo, nonché leader in pectore, Valverde, adottando una tattica congeniale a quest’ultimo, ovvero imprimendo un ritmo regolare in montagna, ad esclusione delle ultime due frazioni alpine. Così lo spagnolo, che lo scorso anno aveva paventato l’ipotesi di non correre più il Giro di Francia dopo la cocente delusione del quarto posto, ha potuto agguantare il suo primo podio al Tour, a trentacinque anni suonati. Un meraviglioso regalo per l’Embatido, non c’è che dire. Ci si permetta, tuttavia, di sottolineare come il maggior beneficiario di questa strategia sia stato il capitano della Sky, la cui agilità di pedalata molto difficilmente sarebbe bastata a difenderlo da un Quintana svincolato da obblighi di scuderia. D’altronde la storia recente insegna che l’agilità sfrenata è casomai funzionale ad attacchi in prossimità del traguardo ma non può reggere l’andatura degli scalatori puri per più chilometri.
Froome, come lo è stato l’americano prima di lui, è attaccabile alla distanza e parimenti lo sono i suoi compagni di squadra, la cui strategia di corsa ne ha evidenziato la vulnerabilità. Si sarà notato infatti come, in prospettiva di una difficile tappa di montagna, gli atleti Sky, a turno, nella tappa precedente quella temuta, si lasciassero staccare, per riposare, recuperare energie indispensabili e riuscire quindi a impostare un ritmo regolare per il loro capitano nella giornata di corvée. Adottare questa formula, dei “ciclisti a targhe alterne”, è un segno evidente della debolezza di una formazione che non può essere sfuggito ai direttori sportivi al seguito della corsa e che avrebbero dovuto sfruttare.
Onore invece a Contador che, dopo aver speso molte energie sulle strade italiane per vincere di misura il suo secondo Giro d’Italia, ha ugualmente provato a far saltare il banco ma, come già gli era accaduto in altre circostanze, la fantasia e la volontà di attaccare non sono state coadiuvate da gambe altrettanto reattive.
Gambe che invece non sono mancate al nostro Nibali che, con un’azione d’altri tempi, ha conquistato la tappa altimetricamente più dura del Tour, al termine di una cavalcata solitaria di sessanta chilometri.
Spirito combattivo e battagliero hanno animato anche i giovani scalatorini Bardet e Pinot che con le loro gesta in montagna hanno infiammato i cuori dei francesi e nobilitato anche il Giro di Francia dell’anno scorso vinto da Nibali, accusato ingiustamente di aver trionfato su comprimari.
Una lode particolare, poi, al già menzionato Valverde, che interpreta il mestiere del corridore come accadeva nei tempi passati, sempre protagonista e vincente da marzo a ottobre.
Questa edizione del Tour, insomma, deve lasciare molti rimpianti al solo Quintana, il quale ottiene sì un ulteriore lusinghiero secondo posto, dopo quello già rimediato nel 2013, ma che, a differenza di due anni fa, non è riuscito né a trionfare nella classifica riservata al miglior scalatore né a far sua una vittoria di tappa. E quest’assenza di risultati, per un grimpeur della sua classe, in una delle edizioni più montagnose del Giro di Francia, è emblematico dell’atteggiamento tenuto dal colombiano nell’arco delle tre settimane.
Chi ha tutti i motivi per esultare però è il solo Froome, e non per la semplice ragione di aver vinto ma per aver surclassato Quintana anche nella graduatoria del miglior scalatore, ottenendo una doppietta storica riuscita solo a cinque ciclisti prima di lui, da ultimo a Eddy Merckx nel 1970.
E poco importano le lamentele, i piagnistei, gli insulti indecorosi, le minacce e gli atti indecenti commessi dal pubblico francese contro lo scheletrico keniano bianco.
Froome si merita il Tour e il Tour si merita i Froome.

Francesco Gandolfi

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 84:46:14
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:22:06
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:22:50
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:31:03
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:31:15
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:31:39
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:38:52
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 1:02:51
18 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:05:00
19 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 1:09:08
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:16:36
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:21:27
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:24:58
23 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:23
24 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:26:56
25 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:28:29
26 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:33:21
27 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:35:06
28 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:36:07
29 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:38:22
30 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:51:32
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:51:51
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:54:08
33 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:56:13
34 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:56:57
35 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:58:14
36 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:03:37
37 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:04:37
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:05:03
39 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 2:08:20
40 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:10:12
41 Wouter Poels (Ned) Team Sky 2:12:44
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:14:08
43 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 2:14:55
44 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 2:15:32
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 2:16:05
46 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:16:15
47 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 2:16:36
48 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 2:18:16
49 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 2:22:54
50 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 2:26:32
51 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 2:29:28
52 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 2:30:12
53 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:31:13
54 Winner Anacona (Col) Movistar Team 2:31:14
55 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 2:32:30
56 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 2:33:42
57 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 2:34:15
58 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 2:35:10
59 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 2:36:50
60 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 2:37:17
61 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 2:38:06
62 José Herrada (Spa) Movistar Team 2:40:06
63 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:43:34
64 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:51:44
65 Leopold Konig (Cze) Team Sky 2:53:09
66 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 2:53:22
67 Tiago Machado (Por) Team Katusha 2:54:31
68 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin 2:57:05
69 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar 2:57:19
70 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 2:58:30
71 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 3:02:14
72 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 3:03:09
73 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 3:03:11
74 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:04:07
75 Paul Martens (Ger) Team LottoNL-Jumbo 3:04:52
76 Pierre-Luc Perichon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:05:48
77 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 3:08:02
78 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 3:08:47
79 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 3:10:36
80 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:11:28
81 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 3:12:23
82 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 3:14:14
83 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:15:01
84 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge 3:16:04
85 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 3:17:03
86 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar 3:18:24
87 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:18:43
88 Markel Irizar (Spa) Trek Factory Racing 3:19:44
89 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:19:53
90 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step 3:21:17
91 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 3:21:30
92 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 3:22:14
93 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:23:11
94 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 3:24:53
95 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 3:26:47
96 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 3:27:34
97 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing 3:29:00
98 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 3:30:13
99 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 3:31:15
100 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 3:32:12
101 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 3:35:40
102 Adriano Malori (Ita) Movistar Team 3:37:28
103 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 3:38:06
104 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 3:39:43
105 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 3:42:36
106 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:42:42
107 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 3:42:57
108 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 3:43:08
109 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:45:18
110 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 3:47:14
111 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step 3:50:32
112 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 3:50:59
113 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:53:13
114 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 3:53:21
115 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:54:19
116 Jose Rodolfo Serpa (Col) Lampre-Merida 3:54:25
117 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:55:35
118 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing 3:56:49
119 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida 3:58:20
120 Marco Haller (Aut) Team Katusha 3:59:04
121 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:59:10
122 Ian Stannard (GBr) Team Sky 3:59:37
123 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 3:59:39
124 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 4:01:06
125 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team 4:01:12
126 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo 4:01:15
127 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement 4:02:06
128 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 4:03:28
129 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:04:06
130 Luke Rowe (GBr) Team Sky 4:04:45
131 Yohann Gene (Fra) Team Europcar 4:04:56
132 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 4:05:28
133 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 4:05:30
134 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 4:07:47
135 Frédéric Brun (Fra) Bretagne-Séché Environnement 4:10:32
136 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 4:12:05
137 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 4:14:40
138 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge 4:14:59
139 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 4:16:06
140 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 4:16:13
141 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 4:18:40
142 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing 4:21:31
143 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha 4:22:20
144 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 4:24:52
145 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge 4:25:03
146 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 4:26:33
147 Thomas Leezer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 4:26:47
148 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka 4:32:32
149 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida 4:33:21
150 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 4:37:36
151 Bryan Nauleau (Fra) Team Europcar 4:40:12
152 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits 4:41:27
153 Svein Tuft (Can) Orica GreenEdge 4:48:08
154 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr 4:56:59

Il Team Sky abbracciato per festeggiare il successo di Froome (www.independent.co.uk)

Il Team Sky abbracciato per festeggiare il successo di Froome (www.independent.co.uk)

ALENTOUR DU TOUR… QUI PARIGI

luglio 26, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Froome, ora scatta la festa. E Greipel fa poker a Parigi – Il giorno di Froome – I 10 momenti chiave del Tour – Nibali, Froome, Quintana: tutto il Tour in 10 “tappe” – Froome, il giorno più bello: baci e brindisi sui Campi Elisi – Tour: auto contro barriera, la polizia spara, è caccia all’uomo – La Course, Van der Breggen trionfa sugli Champs-Elysées (Gazzetta dello Sport)

Insulti, sputi e pure il gesto dell’ombrello: la dura vita di Froome re del Tour – Dai tifosi gestacci e offese di ogni tipo per l’inglese, trionfatore a Parigi – Parigi: giallo al Tour de France. Non rispetta l’alt, la polizia spara ma l’auto non si ferma (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Froome gana su segundo Tour y Valverde se sube al podio – Alarma en el Tour: la policía dispara a un coche sospechoso – La holandesa Van der Breggen ganó en los Campos Elíseos – Valverde: “Ahora quiero ser campeón del mundo” – Contador: “Ya tengo en la cabeza el Tour de 2016″ – La llegada a los Campos Elíseos bajo la lluvia (AS)

Fantastic Froome – Susto en el Tour de Francia – (Marca)

Greipel se suma a la fiesta de Froome – Valverde:”No me quedan lágrimas, me voy a emocionar” – Nibali correrá la Vuelta a España – 13 podios de Valverde entre las ‘grandes’ y el Mundial – ¡Tiroteo en el Tour de Francia! – Contador:”Ya tengo en la cabeza el Tour de 2016”(El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome wins second Tour de France after triumphant ride into Paris with Team Sky – How did Team Sky get back on top and propel Chris Froome to victory? – The most memorable moments – Paris police hunt driver of car that crashed through barricades at Tour de France – Chris Froome confirmed as winner after triumphant ride into Paris with Team Sky – Briton wins historic race for second time (The Independent)

Froome rides into the history books – Froome rides into the history book – Second Tour de France title all but secured (The Times)

Gearing up for victory: Froome crowned Tour de France winner on final Paris stage – Follow all the action from stage 21 – the triumphant procession from Sèvres to Paris – Chris Froome makes history for Britain at Tour de France – so why is he so unloved? – Tom Cary: Champion is misunderstood – but what he can do about it? – Tour de France: the agony and ecstasy – Bullet-ridden car found after Paris police open fire at Tour de France barricades – Manhunt under way after car driven directly at road block – Tour de France: car crashes through barricades – Froome’s Tour de France triumph ends the worst ordeal an athlete can suffer (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Froome vuelve a ganar el Tour de Francia, Nairo finaliza de segundo – Quintana, el ciclista que no tiene límites – Chris Froome, un luchador de la vida – Disparan a conductor que violó cordón policial cerca a meta del Tour – ¿Por qué perdió Nairo el Tour? (El Tiempo)

Nairo Quintana, oficialmente segundo en el Tour de Francia (El Espectador)

Francia

Le roi Froome, le maître Greipel – Coquard: «Avec 15 millions, je gagne» – Froome a gagné sur le plat – Bardet élu super-combatif – Des écarts records (L’Equipe)

Germania: Simon Geschke

Froome zurück auf dem Tour-Thron – Krönung für Greipel – Christopher Froome rettet Gelb ins Ziel – Polizei schießt vor Tour de France-Finale auf Auto in Paris (Berliner Zeitung)

Greipel gewinnt die letzte Etappe – Froome Toursieger – Polizei schießt vor Tour-de-France-Ankunft auf Auto in Paris (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

God Save the Queen (inno nazionale britannico)

Poker Face (Lady Gaga)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: TOUR 2016

La prossima edizione della Grande Boucle scatterà il 2 luglio 2016 dalla celebre località di Mont-Saint-Michel. Nei prossimi giorni ilciclismo.it pubblicherà le prime indiscrezioni sul tracciato del 103° Tour de France. Seguiteci.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Tuttobiciweb: “Le transesse di Place de la Concorde” (transenne)
Garzelli: “Campi Elisi è un circuito”
Conti: “Il pavè che non riesce più a staccare gli altri”
Fabretti: “Un saluto a Pancani e Martinello per augurargli l’ultima tappa”
De Stefano: “Greipel è il più veloce di tutti e potrebbe arrivare là sugli Champs-Élysées” (a dire il vero ci arriveranno tutti i corridori rimasti in gara)
Martinello: “La velocità sarà una passeggiata”
De Stefano: “Sul podio più alto”, “Sul gradino più alto di Champs-Élysées” (sul gradino più alto del podio)
Garzelli: “Il ciclismo è uno sport che ti appassione”
Garzelli: “Si è esposto in prima persone” (plurale?)
Fabretti: “Tre milioni e mezzo di italiani incollati”
De Stefano: “Girasoli che colano spessi da una tela di Van Gogh”
De Stefano: “La gente aveva travolto la strada”
Martinello: “Transitando nel pavè”
Martinello: “Sono in tabella di marcia con la tabella di marcia”
Martinello: “Questa ultima tappa finale”
Martinello: “Davide Cimelai” (Cimolai)
De Stefano: “I nostri colleghi connazionali tedeschi”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 22a tappa, Sèvres – Parigi

1° Thomas Voeckler
2° Luke Durbridge s.t.
3° Michael Rogers s.t.
4° Rohan Dennis s.t.
5° Michele Scarponi s.t.

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
4° Bryan Nauleau a 16′47″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 23′38″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

14 LUGLIO 1965 – 22a TAPPA: VERSAILLES – PARIGI (cronometro individuale)

GIMONDI HA VINTO DA DOMINATORE IL TOUR TRIONFANDO ANCHE NELL’ULTIMA TAPPA A CRONOMETRO
Migliaia di tifosi italiani al Parc des Princes hanno applaudito la magnifica impresa del nostro corridore – Il superbo finale di Gimondi e Motta – Il ciclista più invidiato d’Europa
Nella Versailles-Parigi, di km 37,8, l’italiano ha distaccato il suo rivale Poulidor di 1’8” portando (con l’abbuono) il suo vantaggio complessivo a 2′40″ – Gianni Motta, secondo nella giornata e terzo in classifica generale, completa il successo italiano – Poulidor si è battuto con coraggio, ma ha dovuto cedere al più forte ciclista del Giro di Francia – Poco prima della premiazione ufficiale – Un abbraccio della Maglia gialla al suo rivale Raymond Poulidor – Soltanto 5 italiani vittoriosi al Tour – Ha conquistato in soli ventidue giorni la ricchezza e la popolarità – Un’affermazione, improvvisa e clamorosa, quasi una favola dei nostri giorni – Gimondi è un ragazzo dal fisico sottile e dal sorrìso ingenuo, ma possiede una volontà di ferro – Ha corso e vinto con facilità, in modo spavaldo, eppure è riuscito ad accattivarsi le simpatie di tutti, compresi i suoi avversari

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Tour 2013, il passaggio nel gruppo nel cortile centrale del Louvre (foto AP)

Tour 2013, il passaggio nel gruppo nel cortile centrale del Louvre (foto AP)

GREIPEL, E’ POKER!

luglio 26, 2015 by Redazione  
Filed under News

Il tedesco coglie il quarto successo di tappa sul traguardo più ambito dai velocisti, resistendo per una ruota alla rimonta di Bryan Coquard. Nulla da fare per Sagan (7°), che conquista la quarta maglia verde consecutiva, ma per il secondo anno di fila resta a secco di vittorie. Nessun patema per Froome, che conquista il secondo Tour de France in carriera, due anni dopo il primo trionfo.

L’ultimo acuto del Tour de France numero 102 porta la firma di André Greipel: non soltanto l’uomo più veloce della Grande Boucle, ma anche quello che, tra gli sprinter, meglio ha saputo superare i quattro giorni alpini. Il piazzamento non ottimale nel quale ha approcciato la volata, così, è diventato un impedimento di poco conto, al cospetto di un Kristoff che, perfettamente lanciato da Jacopo Guarnieri, è rimbalzato al primo alito di vento, e di un Sagan spento, che pur partendo dalla posizione ideale, a ruota del norvegese, non ha trovato nemmeno la forza di abbozzare una progressione credibile, svuotato da giorni di fughe in montagna. La maglia verde, per lo slovacco, era già acquisita, ma – per il secondo anno di fila – il colore tradizionalmente riservato ai velocisti finisce sulle spalle di un corridore a digiuno di vittorie.
La sola maglia verde capace di contendere il successo a Greipel è stata così quella del sempre sottovalutato Coquard, arrivato ad una ruota dall’impresa. Fatale, per il francese, il piazzamento ad inizio volata, ancora più arretrato di quello di Gorilla, ma l’impressione è che l’appuntamento con la prima vittoria al Tour sia solo rimandata, carta d’identità alla mano (25-04-92, recita la data di nascita). Boasson Hagen ha chiuso quarto, appena alle spalle del più blasonato connazionale, mentre Demare, 5°, ha preceduto un Cavendish mai della partita, lo stesso Sagan e un Degenkolb irroconoscibile.
Rispetto agli anni passati, la passerella finale, evolutasi in corsa vera con l’ingresso sul circuito degli Champs-Elysées, è stata contraddistinta da un’ancor minore animosità: nessun aspirante Vinokourov dell’ultimo chilometro, e neppure abbondanza di coraggiosi in cerca almeno di qualche inquadratura. La sola azione degna di nota è nata ad una quarantina di chilometri dal traguardo, grazie a Nelson Oliveira, Pierre-Luc Périchon e Kenneth van Bilsen, raggiunti ai -10 dal contrattaccante Rohan Dennis, ma neppure per un istante si è avuta la sensazione che un epilogo diverso dallo sprint fosse plausibile.
Sullo sprint vincente di Greipel è andata dunque in archivio la 102a edizione del Tour de France. Un’edizione esplosiva all’inizio, a partire dai ventagli olandesi, e alla fine, animata dagli attacchi di Contador, di un redivivo Nibali e – in extremis – del duo Movistar, ma molto deludente per lunghi tratti. È infatti bastato il primo arrivo in quota, alla Pierre-Saint-Martin, perché i fantastici quattro diventassero due, e perché Froome apparisse destinato ad una cavalcata in stile 2013, conclusione affrettata che è stata purtroppo abbracciata e alimentata dagli stessi avversari. La superiorità numerica dei Movistar, ritrovatisi ai piedi delle Alpi ad occupare i due gradini più bassi del podio, si è in fin dei conti rivelata una zavorra, inducendo la formazione spagnola a correre con un occhio rivolto ad attaccare Froome e uno a salvaguardare la terza piazza di Valverde. Senza l’intraprendenza di Nibali e Contador – il primo entrato in condizione in grave ritardo, il secondo mai – ci saremmo probabilmente ritrovati a commentare un non-spettacolo degno degli anni più bui dell’era Armstrong.
A tal proposito, qualche responsabilità potrebbe essere addebitata anche Christian Prudhomme e Thierry Gouvenou, che hanno sostanzialmente privato il Tour di quel terreno di media montagna che ha fatto la fortuna dell’ultimo Giro d’Italia, regalando splendide frazioni come quelle di La Spezia, San Giorgio del Sannio e Vicenza. Il solo modello di frazione “accidentée” proposto è stato quello con percorso piatto o quasi e rampa spaccagambe finale, evidentemente di più facile controllo rispetto a tracciati davvero nervosi come quelli proposti da Mauro Vegni. Sarebbe stato forse quello il terreno ideale per mettere in difficoltà la corazzata Sky, più delle grandi montagne su cui Thomas, Porte, Poels e compagni – pur a giorni alterni – hanno sempre scortato a dovere la maglia gialla.
Anche sul capitolo Alpi e Pirenei resta peraltro qualche perplessità: le frazioni sprint hanno confermato la tendenza a rivelarsi spettacolari (anche se, piazzate in fondo alla corsa, sorge il dubbio che a stimolare gli attacchi sia stata proprio la collocazione a ridosso di Parigi, più che il chilometraggio da Under 23), ma anche quella a non produrre distacchi davvero pesanti. Distacchi che invece da sempre producono le grandi assenti dal tracciato della Grande Boucle 2015, ossia le cronometro; e forse, con lo spauracchio di una prova contro il tempo nel finale di Tour, anche gli attendisti cronici agli ordini di Eusebio Unzué avrebbero avvertito prima l’urgenza di provarci, senza illudersi di poter ribaltare la corsa all’ultimo giorno.
Al di là di tutte le considerazioni fatte sin qui, e malgrado le ultime tappe tendano sempre a lasciare un’impressione più vivida delle precedenti, crediamo comunque, a dispetto delle pene patite sulle Alpi, che nessuno meritasse il Tour più di Chris Froome. Rispetto al 2013, il keniano bianco è stato meno straripante nelle prime due settimane e più in affanno nella terza; ma proprio per questo, per il fatto di aver vinto anche con quella testa di cui molti lo credevano carente, questo secondo successo acquista forse un valore maggiore del primo, quando gambe superlative avevano sopperito a condotte di gara a volte poco comprensibili. Chi fra dodici mesi vorrà provare a spodestare il britannico dovrà mettere in conto di doverci riuscire di forza, non potendo sperare nei suicidi tattici di un Froome che sembra aver lasciato alle spalle gli isterismi e gli attimi di panico del passato.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 2:49:41
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
3 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka
5 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
6 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step
7 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
8 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
9 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
10 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
11 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
12 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
14 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo
15 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
16 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
17 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement
18 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
19 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
20 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
21 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
22 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing
23 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
24 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
25 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
26 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
27 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
28 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida
29 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
30 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
31 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
32 Markel Irizar (Spa) Trek Factory Racing
33 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
35 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step
36 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
37 Pierre-Luc Perichon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
38 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
39 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
40 Paul Martens (Ger) Team LottoNL-Jumbo
41 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement
42 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
43 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo
44 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
45 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
46 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
47 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
48 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
49 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
50 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 84:46:14
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:22:06
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:22:50
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:31:03
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:31:15
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:31:39
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:38:52
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 1:02:51
18 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:05:00
19 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 1:09:08
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:16:36
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:21:27
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:24:58
23 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:23
24 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:26:56
25 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:28:29
26 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:33:21
27 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:35:06
28 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:36:07
29 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:38:22
30 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:51:32
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:51:51
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:54:08
33 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:56:13
34 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:56:57
35 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:58:14
36 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:03:37
37 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:04:37
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:05:03
39 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 2:08:20
40 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:10:12
41 Wouter Poels (Ned) Team Sky 2:12:44
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:14:08
43 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 2:14:55
44 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 2:15:32
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 2:16:05
46 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:16:15
47 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 2:16:36
48 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 2:18:16
49 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 2:22:54
50 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 2:26:32

André Greipel festeggia sugli Champs-Elysées

André Greipel festeggia sugli Champs-Elysées

26-07-2015

luglio 26, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il tedesco Andrè Greipel (Lotto Soudal) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, Sèvres – Parigi, percorrendo 109.5 Km in 2h49′41″, alla media di 38.719 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Coquard e il norvegese Kristoff. Miglior italiano Matteo Trentin (Etixx – Quick Step), 11°. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) si impone in classifica con 1′12″ sul colombiano Quintana Rojas e 5′25” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Vicenzo Nibali (Astana Pro Team), 4° a 8′36″.

LA COURSE BY LE TOUR DE FRANCE

L’olandese Anna van der Breggen (Rabobank-Liv Woman Cycling Team) si è imposta nella corsa francese, circuito di Parigi, percorrendo 89 Km in 2h05′01″, alla media di 42.714 Km/h. Ha preceduto di 1″ la belga D’Hoore e l’olandese Pieters. Migliore italiana Giorgia Bronzini (Wiggle Honda Pro Cycling), 19° a 8″.

TOUR DE WALLONIE

L’olandese Danny Van Poppel (Trek Factory Racing) si è imposto nella seconda tappa, Beaufays – Bassenge, percorrendo 171.4 Km in 4h17′57″, alla media di 39.868 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Breschel e il tedesco Burghardt. Miglior italiano Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), 5°. L’olandese Niki Terpstra (Etixx – Quick Step) è ancora leader della classifica con 10″ sul belga Campenaerts e 33″ sul belga Vallée. Miglior italiano Napolitano, 27° a 1′22″.

GRAND PRIX DE LA VILLE DE PÉRENCHIES

Il belga Dimitri Claeys (Verandas Willems Cycling Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Pérenchies, percorrendo 163.2 Km in 3h36′36″, alla media di 45.208 Km/h. Ha preceduto di 44″ il connazionale Calleeuw e di 49″ il francese Godrie. Unico italiano in gara Claudio Catania (T.Palm – Pôle Continental Wallon), 40° a 3′42″

PODLASIE TOUR (Polonia)

L’olandese Stefan Poutsma (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Zambrów, percorrendo 148 Km in 3h34′27″, alla media di 41.408 Km/h. Ha preceduto allo sprint il lettone Neilands e 3″ lo slovacco Baška. Unico italiano in gara Christian Delle Stelle (CCC Sprandi Polkowice), 4° a 3″. L’ucraino Andriy Vasylyuk (Kolss BDC Team) si impone in classifica con 9″ sul polacco Zieliński e 11″ sul kazako Nikitin. Delle Stelle 46° a 3′15″

INTERNATIONALE NIEDERSACHSEN-RUNDFAHRT DER JUNIOREN (Germania)

Il tedesco Max Kanter si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Wallenhorst, percorrendo 114.3 Km in 2h40′08″, alla media di 42.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Kulikovskiy e il belga Deloof. Il tedesco Leo Appelt (Focus CX Junior Team) si impone in classifica con 8″ sul belga Verwilst e sul 13″ il russo Sivakov.

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Lo statunitense Adrien Costa (California Giant Berry Farms/Specialized) si è imposto anche nella settima ed ultima tappa, Senneterre – Val-d’Or, percorrendo 119.4 Km in 2h49′32″, alla media di 42.257 Km/h. Ha preceduto di 1′26″ il francese Menant e il marocchino Annachnach. Costa si impone in a classifica con 2′46″ sul canadese Mcnulty e 3′32″ su Menant

COPPA DEI LAGHI – TROFEO ALMAR

L’italiano Gianni Moscon* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, Taino – Angera, percorrendo 180 Km in 3h59′58″, alla media di 45.006 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Raim e l’olandese Hofstede

* dilettante

TAPPA SUL BAGNATO, TERPSTRA SUL VELLUTO

luglio 26, 2015 by Redazione  
Filed under News

Nella prima frazione del Giro di Vallonia è l’olandese Niki Terpstra a trionfare sul rettilineo finale, precedendo dopo una lunga azione il compagno di fuga Victor Campenaerts (Topsport-Vlaanderen), mentre Yahueni Hutarovich (Bretagne-Seché) regola il resto dei battistrada.

È bastato il Belgio in condizioni climatiche primaverili per vedere tornare alla vittoria Niki Terpstra, assiduo cacciatore di classiche fiamminghe, quindi in zone opposte a quella vallone non solo dal punto di vista geografico. Una seconda parte di stagione iniziata subito al meglio da parte del portacolori della Etixx, che culminerà ai prossimi mondiali in quel di Richmond.
La tappa inaugurale di questo Tour di Vallonia, con partenza da Wanze e arrivo ad Hannut dopo 190 chilometri di corsa, presentava un percorso per lo più pianeggiante, intervallato dalla presenza di qualche “côte” tipica della regione, l’ultima posta a 24 chilometri dal traguardo.
Dopo la prima ascesa di giornata, la Côte de Ben-Ahin, si forma in testa alla corsa un drappello di quattordici corridori – composto da Martin Velits, Niki Terpstra (Etixx-Quick.Step), Sébastien Minard, Sébastien Turgot (AG2R-La Mondiale), Loic Vliegen (BMC Racing Team), Dries Devenyns, Simon Pellaud (IAM Cycling Team), Boris Vallée (Lotto-Soudal), Sergey Lagutin (Katusha), Pavel Brutt (Tinkoff-Saxo), Yauheni Hutarovich (Bretagne-Séché), Victor Campenaerts (Topsport Vlaanderen-Baloise), Antoine Warnier e Antoine Demoitié (Wallonie-Bruxelles) – che in poco tempo guadagna fino a due minuti sul gruppo inseguitore, poi culminato in un vantaggio massimo di oltre tre minuti.
L’errore del gruppo è stato proprio di permettere la fuga a ben quattordici elementi ed è per questo vano il tentativo di inseguire i battistrada.
La tappa se la giocano, così, i fuggitivi e sull’ultima côte i giochi si chiudono: basta uno scatto di Terpstra alla cui ruota si pone Campenaerts per circoscrivere la testa della corsa a soli due corridori, mentre chi rimane all’inseguimento non riesce a trovare un accordo ed un ritmo adeguato.
Sul rettilineo finale la volata da ragione al più esperto Niki Terpstra, che relega al secondo posto un pur ottimo Campenaerts, mentre Hutarovich giunge in terza posizione.
Classifica generale che fotocopia l’arrivo di tappa, con Terpstra primo leader della corsa e che, intanto, può già contare un bel vantaggio, oltre un minuto, su corridori partiti con i favori del pronostico per la vittoria finale come Gilbert e Roelandts.

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Niki Terpstra (Ned) Etixx – Quick-Step 4:49:39
2 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:04
3 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement 0:00:21
4 Boris Vallee (Bel) Lotto Soudal
5 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
6 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
7 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha
8 Loic Vliegen (Bel) BMC Racing Team
9 Antoine Warnier (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:00:26
10 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 0:01:05
11 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
12 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
13 Jonas Vangenechten (Bel) IAM Cycling
14 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
15 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
16 Aleksei Tcatevich (Rus) Team Katusha
17 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
18 Gijs Van Hoecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
19 Daniel Mclay (GBr) Bretagne-Séché Environnement 0:01:07
20 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
21 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
22 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
23 Robin Stenuit (Bel) Veranclassic – Ekoi
24 Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
26 Kevin Ista (Bel) Wallonie – Bruxelles
27 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
28 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
29 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
30 Edwig Cammaerts (Bel) Veranclassic – Ekoi
31 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
32 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
33 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
34 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
35 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
36 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
37 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step
38 Ludwig De Winter (Bel) Wallonie – Bruxelles
39 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
40 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
41 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
42 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
43 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
44 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
45 Christophe Laborie (Fra) Bretagne-Séché Environnement
46 Pirmin Lang (Swi) IAM Cycling
47 Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
48 Thomas Degand (Bel) IAM Cycling
49 Jonas Ahlstrand (Swe) Cofidis, Solutions Credits
50 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne-Séché Environnement

CLASSIFICA GENERALE

1 Niki Terpstra (Ned) Etixx – Quick-Step 4:49:24
2 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:10
3 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement 0:00:29
4 Boris Vallee (Bel) Lotto Soudal 0:00:33
5 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:00:35
6 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
7 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha 0:00:36
8 Loic Vliegen (Bel) BMC Racing Team
9 Antoine Warnier (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:00:41
10 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 0:01:20
11 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
12 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
13 Jonas Vangenechten (Bel) IAM Cycling
14 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
15 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
16 Aleksei Tcatevich (Rus) Team Katusha
17 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
18 Gijs Van Hoecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
19 Daniel Mclay (GBr) Bretagne-Séché Environnement 0:01:22
20 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
21 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
22 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
23 Robin Stenuit (Bel) Veranclassic – Ekoi
24 Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
26 Kevin Ista (Bel) Wallonie – Bruxelles
27 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
28 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
29 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
30 Edwig Cammaerts (Bel) Veranclassic – Ekoi
31 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
32 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
33 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
34 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
35 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
36 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
37 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step
38 Ludwig De Winter (Bel) Wallonie – Bruxelles
39 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
40 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
41 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
42 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
43 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
44 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
45 Christophe Laborie (Fra) Bretagne-Séché Environnement
46 Pirmin Lang (Swi) IAM Cycling
47 Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
48 Thomas Degand (Bel) IAM Cycling
49 Jonas Ahlstrand (Swe) Cofidis, Solutions Credits
50 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne-Séché Environnement

Niki Terpstra conquista la tappa dapertura del Giro di Vallonia (www.trworg.be)

Niki Terpstra conquista la tappa d'apertura del Giro di Vallonia (www.trworg.be)

25-07-2015

luglio 25, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Thibaut Pinot (FDJ) si è imposto nella ventesima tappa, Modane – Alpe d’Huez, percorrendo 110.5 Km in 3h17′21″, alla media di 33.595 Km/h. Ha preceduto di 18″ il colombiano Quintana Rojas e di 41″ il canadese Hesjedal. Miglior italiano Vicenzo Nibali (Astana Pro Team), 15° a 3′30″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 1′12″ su Quintana Rojas e 5′25” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Nibali, 4° a 8′36″.

TOUR DE WALLONIE

L’olandese Niki Terpstra (Etixx – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Wanze – Hannut, percorrendo 190.7 Km in 4h49′39″, alla media di 39.503 Km/h. Ha preceduto di 4″ il belga Campenaerts e di 21″ il bielorusso Hutarovich. Miglior italiano Fabio Felline (Trek Factory Racing), 42° a 1′07″. Terpstra è il primo leader della classifica con 10″ su Campenaerts e 29″ su Hutarovich. Miglior italiano Felline, 42° a 1′22″.

PRUEBA VILLAFRANCA-ORDIZIAKO KLASIKA

Lo spagnolo Ángel Madrazo Ruiz (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Ordizia, percorrendo 170 Km in 4h16′39″, alla media di 39.743 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Ion Izagirre Insausti e Txurruka Ansola. Miglior italiano Ivan Santaromita (Orica GreenEDGE), 5° a 11″.

PODLASIE TOUR (Polonia)

Il polacco Kamil Zieliński (Domin Sport) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wysokie Mazowieckie, percorrendo 188 Km in 4h21′14″, alla media di 43.180 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Andriy Vasylyuk (Kolss BDC Team) e il kazako Nikitin. Unico italiano in gara Christian Delle Stelle (CCC Sprandi Polkowice), 9° a 35″. Vasylyuk è il nuovo leader della classifica con 11″ su Zieliński e 13″ su Nikitin. Delle Stelle 82° a 3′15″

INTERNATIONALE NIEDERSACHSEN-RUNDFAHRT DER JUNIOREN (Germania)

Il tedesco Bastian Flicke si è imposto nella seconda tappa, circuito a cronometro di Bramsche, percorrendo 10.5 Km in 13′08″, alla media di 47.970 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’australiano Storer e di 9″ il connazionale Leo Appelt (Focus CX Junior Team), ancora leader della classifica con 10″ sul belga Verwilst e 13″ sul russo Sivakov. Nel pomeriggio era prevista una semitappa in linea (circuito di Wallenhorst, 94,2 Km), interrotta ed annullata per il maltempo.

TOUR DE L’ABITIBI DESJARDINS – COUPE DES NATIONS JUNIOR (Canada)

Lo statunitense Adrien Costa (California Giant Berry Farms/Specialized) si è imposto nella sesta tappa, Preissac – Val-d’Or, percorrendo 93.6 Km in 2h01′41″, alla media di 46.153 Km/h. Ha preceduto di 7″ i connazionali Brandon Mcnulty (LUX/Specialized by Cynergy) e Blevins. Mcnulty è ancora leader della classifica con 2″ su Costa e 53″ sul canadese Côté.

ALENTOUR DU TOUR… QUI ALPE D’HUEZ

luglio 25, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Quintana ci prova sull’Alpe. Froome resiste: il Tour è suo. Nibali fora: niente podio – I tifosi sull’Alpe d’Huez – Le sette imprese italiane – La cavalcata di Pinot – Froome: “Tappa durissima. Sembrava lunga 300 km!” (Gazzetta dello Sport)

Nibali fora, sfuma il podio. Sull’Alpe d’Huez vince Pinot – Lo «Squalo», sfortunato, chiude al quarto posto. Domenica passerella finale a Parigi (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Nairo puso a Froome contra las cuerdas en el Alpe d’Huez – Nairo Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Valverde lloró: “Esto es lo que he perseguido toda mi vida” – Froome: “Los 110 kilómetros de hoy me parecieron 300″ – Contador: “Se van a recordar mis victorias, no los podios” (AS)

La épica para Nairo, el Tour para Froome – Nairo Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Valverde: “Es lo que he perseguido toda mi vida” – Contador: “He hecho un Tour digno, pero no estoy contento” (Marca)

Quintana llega tarde – Valverde, entre lágrimas: “Esto es lo que he perseguido toda mi vida” – Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Contador: “He hecho un Tour digno, pero no estoy contento” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome seals second Tour de France victory (The Independent)

Froome holds on to all but seal second Tour victory – Team Sky leader held off a series of fierce attacks from rival – Froome’s success built on best-laid plans – Froome’s success built on best-laid plans – Chris Froome survives late attacks to all but seal Tour de France – Chris Froome seals second Tour de France(The Times)

Froome survives final test to make Tour history – Chris Froome set for Tour de France victory parade in Paris – Food secrets of a Tour chef – Wiggins is the greatest – but who completes the top 10? – Froome is a man of hidden complexity (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo: ¡segundo en el Tour, primero en nuestros corazones! – ‘Perdí el Tour en la primera semana’: Nairo Quintana – Nairo, segundo en el Tour tras una vibrante etapa – Con paso demoledor, Nairo fue segundo en la etapa y se acercó a Froome – ¡2 minutos 38 segundos! Este sábado es el juicio final en Alpe d’Huez – Las reales opciones de Nairo para pelear el título del Tour (El Tiempo)

Nairo Quintana asegura el segundo puesto en el Tour de Francia – Perdí el Tour en la primera semana: Nairo Quintana (El Espectador)

Francia

Pinot brille, Froome vers la victoire – Pinot: «Ça valait le coup d’attendre» – Geniez: «Je m’en rappellerai» – Bardet: «Aucun regret» – Froome, un doublé jaune-pois (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Speriamo che Nibali abbia recuperato lo sforzo di ieri e che possa arrivare sul podio. Speriamo che Quintana avendo visto che Froome non è imbattibile lo metta in croce già sulla croce di ferro e soprattutto speriamo in una tappa agonisticamente accesa tra i big e con grande spettacolo, insomma un finale degno di un Tour che in tema di big nonostante la presenza è stato davvero scarso (salvo ieri)

Salitepuntocià: Quintana deve fare una cronoscalata dell’alpe a tutta. Ma prima deve scarificare Valverde e farlo attaccare sulla Fer

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria di Pinot. Quintana recupera 1′20″ a Froome, che salva la maglia gialla per 1′12″. Commenti?

Nebe1980: Quintana aveva perso più di 1 e 12 nei ventagli. In ogni caso se avesse attaccato a Palteau de Beille, a Pra Loup e sui laccetti forse oggi sarebbe in maglia gialla. Quel che io ed altri forumisti abbiamo ripetuti fino alla noia con qualcuno che ci dava degli incompetenti si concretizza oggi ed è stato ripetuto più volte anche da uno come Silvio Martinello che certo un incompetente non è. Dicevamo che Froome sembrava inattaccabile ma che se non provavi attacchi seri come quello di oggi e come quello negli ultimi 5 Km di ieri non puoi sapere se è veramente invulnerabile. Beh mi spiace per Nairo ma se l’è cercata

Howling Wolf14: Quaquaraquà e lingue lunghe zittiti. Tour spettacolare. I blablabla come al solito si sono rivelati inopportuni. Il Tour è sempre il Tour. I quattro grandi protagonisti hanno occupato 4 dei primi 5 posti.

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Non c’è più niente da fare (Bobby Solo)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: SÈVRES – PARIGI (109.5 Km)

La lunga avventura del Tour de France è giunta al capolinea. Nulla potrà accadere, immancabile volatone finale a parte, nell’ultimo atto della corsa che si svolgerà secondo il tradizionale copione: la partenza da un centro dell’hinterland parigino, i chilometri iniziali vissuti al piccolo trotto con un solo guizzo in vista della Côte de l’Observatoire, ultimo dei 57 traguardi GPM, e, prima dell’ingresso nella capitale francese, il passaggio da Issy-les-Moulineaux, il comune dove hanno sede gli uffici di Amaury Sport Organisation (ASO), il gruppo organizzatore della Grande Boucle dal 1993. Il primo tratto parigino della tappa vedrà il gruppo sfilare accanto ai principali monumenti cittadini – dall’Arco di Trionfo alla Tour Eiffel, dal complesso degli Invalidi al Museo del Louvre – prima di giungere sullo storico circuito disegnato sugli Champs-Élysées, l’anello di circa 7 Km che fu proposto per la prima volta nel 1975 e che dovrà essere inanellato complessivamente 10 volte prima di conoscere il nome del vincitore su uno dei traguardi più prestigiosi della storia del ciclismo. A seguire la teoria delle premiazioni che si concluderà con quella più celebrata, quella del 102esimo re del Tour de France

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventunesima tappa, Sèvres – Parigi

Sèvres : pioggia debole (0,3 mm), 14.9°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (19-29 Km/h), umidità al 90%
Parigi – 1° passaggio (41 Km): pioggia debole (0,2 mm), 15.4°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (21-31 Km/h), umidità al 87%
Parigi – arrivo : pioggia debole (0,2 mm), 15.8°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (22-34 Km/h), umidità al 83%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Alberto Contadore”
Garzelli: “A livello montale”
De Stefano: “Bardet ha riconquistato la tappa che aveva conquisto al Dauphiné Libéré” (1° strafalcione: la corsa si chiama Critérium du Dauphiné; 2° strafalcione: al Delfinato Bardet ha vinto la tappa di Pra Loup, al Tour quella di Saint-Jean-de-Maurienne)
Garzelli: “E’ uno dei più grande degli ultimi anni”
De Stefano: “Il Tour del 2013, il Tour del centenario” (quello era il Tour n° 100, il centenario è stato nel 2003)
Sportal.it: “Rajder Hesjedal” (Ryder)
Sportal.it: “La Toussiere” (La Toussuire)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 21a tappa, Modane – Alpe d’Huez

1° Matthias Brändle
2° Alexander Kristoff s.t.
3° Tyler Farrar s.t.
4° Arnaud Démare s.t.
5° Mark Cavendish s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° s.t.

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
4° Bryan Nauleau a 16′47″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 23′38″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

13 LUGLIO 1965 – 21a TAPPA: AUXERRE – VERSAILLES

GIMONDI O POULIDOR? OGGI LA SFIDA DECISIVA NELLA TAPPA A CRONOMETRO CHE CONCLUDE IL TOUR – L’OLANDESE KARSTENS PRIMO A VERSAILLES MA LA MAGLIA GIALLA HA CONTROLLATO LA GARA
Dopo 4139 chilometri di corsa la Versailles – Parigi di km 37,800 darà il verdetto definitivo – Ieri nella penultima giornata del Giro ciclistico di Francia – Anquetil pronostica un successo italiano – Le tariffe di Felice Gimondi per le riunioni post-Tour – I «limiti di tempo» per difendere il primato
Poulidor ha cercato invano di staccare il rivale, puntando anche sull’aiuto dei suoi gregari – Gimondi, sempre nelle posizioni di testa, ha bloccato tutti i tentativi del francese – “Gimondi — dichiara l’asso francese — ha raggiunto il primato in classifica con pieno merito. Sarebbe una grossa ingiustizia se venisse superato” – 450 mila lire se vince il Giro, 320 mila se viene superato da Poulidor – I contratti firmati dall’italiano sono settantuno – In caso di affermazione il ciclista bergamasco incasserà pertanto oltre 30 milioni – Oggi sono in palio 20″ di abbuono al primo e 10″ al secondo – Quale dev’essere il piazzamento di Gimondi per vincere il «Tour»

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno dei mitici tornanti dellAlpe dHuez al naturale, svuotato dalla caratteristica cornice di pubblico del Tour de France (www.italpress.com)

Uno dei mitici tornanti dell'Alpe d'Huez al ''naturale'', svuotato dalla caratteristica cornice di pubblico del Tour de France (www.italpress.com)

QUINTANA, QUANTI RIMPIANTI!

luglio 25, 2015 by Redazione  
Filed under News

Il colombiano stacca nuovamente Froome sull’Alpe d’Huez, rifilandogli 1’20’’, ma non basta per spodestare il britannico, troppo presto dato per invincibile dopo i Pirenei. Per Quintana non arriva neanche la consolazione della vittoria sull’Alpe d’Huez, soffiatagli per 18’’ da Thibaut Pinot, avvantaggiatosi nella discesa della Croix-de-Fer. Vano l’attacco da lontano finalmente provato dalla Movistar, a 55 km dal traguardo. Sfortunatissimo Nibali, che fora ai piedi dell’Alpe d’Huez e dice addio al podio.

Caso mai la tappa di La Toussuire avesse lasciato sopravvivere qualche dubbio, la frazione dell’Alpe d’Huez ha fugato le residue incertezze: Nairo Quintana avrebbe potuto vincere il Tour de France, se solo avesse corso per il primo posto anziché per difendere il doppio podio Movistar. Dopo aver distanziato Froome di mezzo minuto negli ultimi (non proibitivi) 6 km di La Toussuire, sull’Alpe il divario è quasi triplicato, a dispetto di un chilometraggio da Under 23 (110 km) e di una Sky ben più compatta rispetto a quella vista ieri, che aveva lasciato la maglia gialla in compagnia del solo Wout Poels a metà della Croix-de-Fer.
Proprio gli scudieri di Froome – Porte e lo stesso Poels in particolare – hanno giocato oggi un ruolo fondamentale, quando per la prima volta la formazione di Unzue ha trovato il coraggio di provare a far valere la superiorità numerica. Teatro dell’attacco è stata ancora la Croxi-de-Fer, purtroppo affrontata oggi dal versante meno esigente di Saint-Jean-de-Maurienne, ed in particolare l’ultima sezione impegnativa di un’ascesa molto irregolare. A quel punto, con ancora 5 km circa di salita da percorrere, in testa pedalava solitario Alexandre Geniez, capace di rientrare dopo una foratura sui tre compagni d’avventura della prima ora (Navardauskas, Edet e Bak) e di staccarli con apparente facilità; dietro, dopo un inizio sonnecchiante di scalata, animato solo dalla poco intrigante offensiva di Grivko, Plaza, Barguil, Majka, Anacona, Huzarski, Kruijswijk, Jungels, Sicard e van Baarle, era stata la Ag2r, in caccia di punti per la maglia a pois di Bardet, a muovere le acque, grazie soprattutto ad un redivivo Jean-Christophe Péraud. Al francese sono quindi subentrate in forze Movistar e Astana, poco prima che Valverde scardinasse una delle poche certezze su cui gli appassionati di ciclismo pensavano di poter contare, attaccando da lontano.
Il trenino nero non si è scomposto, ma un paio di chilometri più tardi dal plotone è uscita come una scheggia anche la sagoma bianca di Nairo Quintana, ben presto ricongiuntosi con il compagno di squadra ufficiale (Valverde, appunto), dopo aver approfittato per qualche istante del traino di uno ufficioso (Serpa, suo connazionale, appositamente avvantaggiatosi poco prima). Froome, a quel punto, non ha potuto far altro che spedire la sua truppa all’inseguimento, e, per sua fortuna, dall’anonimato degli ultimi giorni è rispuntato un Richie Porte quasi in formato Pierre-Saint-Martin. Il tasmaniano ha tenuto a lungo intorno ai 10’’ il distacco del capoclassifica dal duo Movistar, distanziando nel mentre tutto il gruppo meno il suo capitano e Nibali, permettendo così alla maglia gialla di rientrare con una progressione delle sue proprio in vetta.
I primi quattro della generale non hanno ovviamente proseguito lo ostilità lungo la discesa, dando spazio al recupero di una trentina di uomini. Tra questi, Plaza, Hesjedal, Serpa, Anacona, Rolland e Pinot, che senza indugio, sotto l’impulso del canadese, si sono lanciati al contrattacco. Nessuno dei favoriti è parso eccessivamente interessato all’inseguimento e alla conseguente opportunità di giocarsi la tappa, chi per mancanza di condizione (Contador), chi perché già vincitore ieri e forse affaticato (Nibali), chi per mancanza di interesse a provocare la corsa (Froome), chi perché corre nella Movistar. Tutti, perciò, si sono adeguati al passo non troppo spedito di Geraint Thomas, che ha dato modo a Geniez di approcciare l’ascesa finale con quattro minuti sui favoriti, e soprattutto al drappello inseguitore di presentarsi a Le Bourg-d’Oisans con 2’30’’ circa da gestire. Proprio lì, di fatto, si sono esaurite le speranze di podio – ed eventualmente di successo di tappa – di Vincenzo Nibali, vittima della più intempestiva delle forature, che lo ha costretto ad imboccare la salita con una quarantina di secondi di distacco dai migliori.
L’azione di Geniez è parsa subito troppo pesante per lasciare speranze al coraggioso francese, mentre alle sue spalle Pinot ed Hesjedal non hanno tardato a mostrare una brillantezza ben diversa dalla compagnia, cominciando un elastico che ha portato alternativamente l’uno a distanziare l’altro e poi ad esserne a sua volta staccato. Soprattutto, Quintana ha provato questa volta alla base della salita, trovando tuttavia più volte Poels e Porte pronti a trascinare Froome alla ruota del colombiano.
La Movistar ha quindi sganciato Valverde, al quale gli Sky non hanno opposto resistenza, e poco dopo Quintana ha tentato di nuovo, riuscendo finalmente ad aver ragione delle sagome nere. Il secondo e il terzo della generale si sono ben presto ricongiunti, acquisendo un vantaggio di circa 30’’ prima che il murciano dovesse capitolare e lasciarsi raggiungere da Froome.
In quel frangente, intorno a metà salita, l’azione di Quintana ha vissuto il suo momento di massimo splendore, almeno fino a quando la maglia bianca si è riportata su Anacona. Quello che sembrava dover essere un traino buono per qualche centinaio di metri, per concedere un momento di respiro a Nairo, è invece diventata una locomotiva da sfruttare per quasi 3 km, mettendo di certo in luce la generosità del colombiano meno blasonato, ma permettendo a Froome di stabilizzare il ritardo fino ai -5, quando lo spazio per ribaltare il Tour era ormai evidentemente esaurito.
A discolpa di Quintana, questa volta, va detto che la sua azione, dopo una fiammata tra i 5 e i 4 km all’arrivo, si è fatta via via meno incisiva, tanto che il ritardo nei confronti di Pinot, finalmente uscito vincitore dal duello rusticano con Hesjedal, non è sceso al di sotto del mezzo minuto fino ai -2, quando ormai la salita prendeva ad addolcirsi prima della spianata finale e anche il traguardo più prestigioso poteva dirsi sfumato per il miglior giovane del Tour.
In coda ad una Grande Boucle partita malissimo per i colori francesi, raddrizzata strada facendo a suon di successi di tappa e rimonte in classifica, il 25enne di Mélisey ha forse regalato ai padroni di casa la soddisfazione più grande. A Quintana rimane invece una coppia di secondi posti, parziale (a 18’’) e finale (a 1’12’’), entrambi carichi di rammarico, pensando a cosa sarebbe stato con un pizzico di coraggio in più e un compagno di squadra ingombrante in meno. Froome, arrivato a 1’38’’ da Pinot e a 1’20’’ dal diretto rivale, in compagnia di Valverde, e salvato nella parte centrale di scalata da Poels prima e Porte poi, è il giusto vincitore di una corsa che solo negli ultimi due giorni ha ritrovato pathos, dopo che il dominio della prima frazione pirenaica aveva prematuramente portato a concludere che si sarebbe potuto gareggiare al più per il secondo posto. Gli unici a non assoggettarsi alla logica dell’accontentarsi, Nibali e Contador, sono giunti al traguardo insieme, a 3’30’’, 4° e 5° alla fine in classifica, dopo aver passato il Tour a fare i conti con una condizione deficitaria e una fortuna che esprimeva chiaramente altre preferenze. Almeno uno dei due si sarebbe meritato il podio, anche solo su quel terzo gradino su cui domani salirà invece Valverde, riuscito a coronare un sogno inseguito da un decennio, sia pur, forse, al prezzo della vittoria del compagno.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 3:17:21
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:18
3 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:41
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:38
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky
6 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:01:41
7 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:02:11
8 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:02:32
9 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:02:50
10 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida

CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 81:58:33
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30

ALENTOUR DU TOUR… QUI LA TOUSSUIRE

luglio 24, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Nibali pazzesco sulle Alpi. Attacca e arriva in solitaria – Tour, Nibali: “Froome mi ha attaccato. Parole ingiuste e troppo dure” (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, Nibali torna grande: vince la tappa alpina e si prende il 4° posto – Lo Squalo stacca Quintana, Froome, Valverde e Contador (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Nibali brilla en La Toussuire y Nairo recorta 32″ a Froome – Contador: “Sufrí calambres y tuve que economizar” – Nibali: “He sufrido mucho en este Tour, ha sido muy difícil” – ¡Vaya cortes de mangas que le dedicó un aficionado a Froome! – Así fue la caída de Contador, que aún no se había visto… – Gran victoria de Nibali que se acerca al podio (AS)

Lección de pundonor de Nibali y aviso de Quintana a Froome – Nibali: “El podio está difícil, he gastado mucha energía” – Contador: “Ha sido un día para sobrevivir” (Marca)

Nibali gana; Quintana recorta – Nibali: “¿El podio? complicado, he gastado mucha energía” – Contador: “Ha sido un día para sobrevivir” – Corte de mangas de un aficionado a Froome- (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Quintana cuts Froome lead to put late pressure on Briton (The Independent)

Vincenzo Nibali wins stage as Nairo Quintana cuts the gap to Chris Froome – Time almost up for outclassed opponents – All human life contained in Tour’s complexity (The Times)

Froome holds yellow but loses time to Quintana (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo, segundo en la etapa 19 y le descuenta 32 segundos a Froome – ‘El podio está complicado, he gastado mucha energía’: Nibali – ‘Ha sido un día para sobrevivir’: Contador – Penúltimo cartucho de Nairo en el Tour (El Tiempo)

Nairo Quintana, segundo en la etapa 19 del Tour de Francia (El Espectador)

Francia

Nibali a encore les crocs – Froome encore ciblé – (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Howling Wolf14: Al TdF ogni tappa può riservare sorprese. Avete visto i crolli dei francesi (Bardet, Pinot, Péraud, ecc), poi la débacle di Van Garderen. Ogni giorno può accadere qualcosa. Magari scoppia Thomas. Magari Contador. Magari Valverde. Auguriamoci che Nibali risalga in classifica. L’arrivo è in salita. Per provare a fare il vuoto bisogna stare molto molto bene. E per sperare di staccare l’avversario diretto occorre che lui sia in affanno. Lo si guarda in volto. Si contano le sue pedalate al minuto. Se io vado a 65 non posso attaccare uno che va a 85. Ma se vedo il mio avversario che va a 55 una botta gliela do. Guardate bene le gambe e le pedivelle prima di sentenziare, sulla carta, chi deve attaccare. Occhio alla penna.

Mauro Facoltosi: La tappa è partita fortissimo, con attacchi (Valverde, Contador, Nibali) sin dalla prima salita. Con Froome è rimasto solo Poels.

Olivier: E il tratto tra la base della discesa del Chaussy e l’attacco del Glandon e’ un andata e ritorno in valle con sali e scendi che se fatto forte non permette di recuperare tanto

Mauro Facoltosi: Vittoria in solitaria per Nibali che sale al 4° posto della classifica. Quintana guadagna una trentina di secondi su Froome. Commenti?

Salitepuntocià: Impresa di altri tempi di Nibali e dietro mica lo hanno lasciato andare. Diciamo che onora la vittoria dello scorso anno battendo i big alla grande. Quintana doveva muoversi prima

Nebe1980: Concordo

B-baggjins: Grande Nibali! Mi ha fatto commuovere. Sull’ultima salita ha continuato a guadagnare su Contador & Co., pensavo qualcosina perdesse e invece no

Garda Bike: Grande vittoria, ottenuta e voluta con coraggio, determinazione, cuore e caparbietà. Bravo Vincenzo! Però sottolineo due gesti assolutamente negativi nei confronti di Froome prima sul Croix de Fer e poi poco prima dell’arrivo, quando uno spettatore gli ha fatto l’ombrello e un altro gli ha sputato addosso. Gesti da infiltrati, non da appassionati di ciclismo, che vanno condannati al 100%.

Salitepuntocià: Vorrei sottolineare la stupidità della Movistar… se lasciavano come era logico lavorare la Sky o Froome negli attacchi i giorni scorsi , era piu stanco lui, piu freschi loro, e a quest’ora avrebbero meno distacco Ormai salvo crolli il Tour è di Froome, dubito perda 2′38 sulla sola Alpe domani. Mi pare ci sarà anche il sole, se avesse piovuto Quintana poteva sperare visto che col maltempo va forte.

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Braveheart (colonna sonora)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: MODANE – ALPE D’HEUZ (110.5 Km)

E per ultima viene l’Alpe per antanomasia. Sede dell’ultima tappa di montagna lo era già stata nel 2011 ma poi si doveva affrontare una crono nella vicina Grenoble, messa quasi a far da cuscinetto tra l’Alpe d’Huez e la passerella finale parigina, mentre stavolta arriverà al penultimo giorno di gara, seguita da un lunghissimo trasferimento verso la capitale francese che i “suiveurs” affronteranno in macchina mentre i corridori, dopo aver trascorso la notte nella celebre stazione invernale, bruceranno più comodamente la distanza in aereo. Prima ci sarà da consumare l’ultima fatica del Tour 2015 che, nei programmi originari, doveva ricalcare le rotte della citata frazione del 2011 che, dopo la partenza da Modane, prevedeva di scalare i colli del Télégraphe e del Galibier (2556 metri). Ci ha pensato una frana, caduta quasi al termine della discesa dall’ultimo colle, a scombussolare la carte agli organizzatori, costringedoli poche settimane prima della partenza del Tour da Utrecht a rimetter mano al percorso, ridisegnato sostituendo i due colli originariamente previsti con la Croix-de-Fer, scalata dal versante opposto rispetto alla tappa della Toussuire. Si tratterà della salita più lunga di questa edizione, con ben 30 Km al 5,2% medio da coprire per ritornare ai 2067 metri del celebre valico, simile nella struttura a quella del Glandon affrontata nella tappa dell’altro giorno. La spezzano, infatti, due contropendenze e, dopo aver debuttato con 4 Km al 7,4%, propone un nucleo centrale di 5 Km all’8,8%, per poi non riservare più interruzioni negli ultimi 14 Km, morbidi nella prima metà e nuovamente impegnativi negli ultimi 7000 metri, che salgono all’8%. Al quale punto si sarà percorsa la prima metà di questa penultima frazione del Tour 2015 e 54,5 Km mancheranno al traguardo, con la discesa nella valle della Romanche e una decina di chilometri di pianura a tirar la “volata” ai mitici 21 tornanti che in quasi 14 Km al 8,1% conducono al “re” dei traguardi montani del Tour de France, consacrato dalla fantastica impresa di Fausto Coppi del 1952 e divenuto pane quasi quotidiano della Grande Boucle a partire dalla seconda metà degli anni ‘70, forte di ben 28 precedenti arrivi di tappa.

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventesima tappa, Modane – Alpe d’Huez

Modane : previsioni non disponibili
Saint-Jean-de-Maurienne (25 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 18.5°C (percepiti 12°C), vento forte da WSW (36-44 Km/h), umidità al 57%
Alpe d’Huez : previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Fabretti: “E’ accaduto poco o niente” (dici niente attacchi di Valverde, Nibali e Contador?)
Martinello: “Originariamente la tappa prevedeva la scalata del Lautaret e del Galibier” (Télégraphe e Galibier)
Conti: “Nibali è un altro Nibali rispetto a quello che abbiamo visto in questo avvio di Tour de France” (è da tre settimane che è partito il Tour)
Martinello: “Fa in modo che rimanga invariato la distanza”
Martinello: “Saint Jane de Maurienne” (Saint Jean de Maurienne)
Pancani: “Ricordatevi che domani il Tour non finisce oggi”
Pancani: “Sembrava che dovesse crollare definitivamente la sua classifica”
Martinello: “Nibali pedala fino al traguardo” (perchè, pensavi che lo tagliasse a piedi?)
Martinello: “Ai tanti che lo hanno critichiato”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 20a tappa, Saint-Jean-de-Maurienne – La Toussuire

1° Jacopo Guarnieri
2° Kenneth Vanbilsen a 1′18″
3° Winner Andrew Anacona Gómez s.t.
4° Alexander Kristoff s.t.
5° Damien Gaudin s.t.

Classifica generale

1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Bryan Nauleau a 14′09″
4° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 21′00″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

12 LUGLIO 1965 – 20a TAPPA: LIONE – AUXERRE

WRIGHT VINCE LA TAPPA PIÙ LUNGA DEL TOUR – CLASSIFICA IMMUTATA: GIMONDI SEMPRE AL COMANDO
Nei 298 km da Lione ad Auxerre nessuna grande sorpresa movimenta la corsa ciclistica – La Maglia gialla si prende il lusso di sfidare Poulidor con una «fuga»
Un significativo episodio poco dopo la partenza – Gimondi rincorre il belga Verhaegen – Dopo averlo raggiunto, passa a tirare e stacca il gruppo di Poulidor di venti secondi – Il breve tentativo dimostra la superiorità dell’italiano e serve a tenere la gara sotto controllo – Nel finale via libera all’inglese Wright, un ragazzo di ventiquattro anni che vive in Belgio – Oggi arrivo a Versailles, domani la prova a cronometro conclude il Tour – Il programma di Gimondi – Già firmati i contratti per cinquanta riunioni

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Vistsa panoramica sulla stazione invernale della Toussuire (www.hotels-chalets-tradition.com)

Vistsa panoramica sulla stazione invernale della Toussuire (www.hotels-chalets-tradition.com)

BENTORNATO SQUALO! IL PODIO ORA E’ VICINO

luglio 24, 2015 by Redazione  
Filed under News

Vincenzo Nibali vince alla grande una delle tappe più dure del Tour de France con un attacco sulla salita della Croix de Fer, a quasi 60 Km dalla conclusione. Nelle fasi successive è bravo a gestirsi, riuscendo a mantenere ed incrementare il vantaggio, senza strafare in modo da reggere anche l’ultima salita. Negli ultimi chilometri paga un po’ lo sforzo ma resiste al ritorno di Quintana che, con una delle sue progressioni, stacca Froome. Ora il podio è a 1′20″ e domani, se Nibali riuscirà a recuperare la fatica, potrà tentare sull’Alpe l’assalto al terzo posto.

La più dura tappa alpina regala una grande vittoria a Vincenzo Nibali che attacca a 60 Km dalla conclusione, prendendo un rischio non indifferente, anche perchè dietro c’erano gli uomini della top ten che non avevano nessuna intenzione di perdere posizioni. Ciononostante, Vincenzo si gestisce bene nei chilometri che precedevano l’ultima salita per poi dare il massimo salendo verso La Toussuire. Ha pagato un po’ lo sforzo nel finale, poichè negli ultimi chilometri era nettamente in difficoltà ma, da grande campione qual è, è riuscito a gestire anche la difficoltà, resistendo al rientro di uno scatenato Nairo Quintana, che è riuscito a staccare Froome, ma si è mosso decisamente troppo tardi. L’azione del colombiano ha dimostrato che Froome non è inattaccabile; il keniano bianco non ha controllato Quintana, ha dovuto mollare, arrivando al traguardo sfinito e conferma, quindi, come il suo tallone d’Achille nelle grandi corse a tappe sia la terza settimana, nella quale, evidentemente, subisce un calo fisiologico. Del resto, Froome, con le sue azioni, ha dimostrato di avere una gran gamba per inscenare attacchi esplosivi negli ultimi chilometri, ma di non essere un fondista che viene fuori alla distanza. Si pensava, infatti, che l’attuale maglia gialla potesse soffrire la prima settimana nervosa, memori del minuto perso nella tappa dei ventagli del Tour 2013, invece Froome è uscito da quella settimana con la maglia gialla sulle spalle, un primato che ha poi consolidato nel primo arrivo in salita su Pirenei.
Quintana ha atteso decisamente troppo e quanto è successo oggi ha dimostrato che, se il colombiano avesse messo alla frusta il leader un po’ prima, forse ora sarebbe molto più vicino in generale. Froome non aveva mai mostrato segni di cedimento, tuttavia neppure erano stati portati attacchi tali da costringerlo a rispondere, tanto che, sui vari allunghi, i gregari riuscivano a chiudere da soli. Al primo vero attacco a viso aperto di Quintana, Froome ha pagato qualcosa anche se è riuscito a limitare i danni, difendendosi molto bene. Non sono riusciti, invece, a difendersi altrettanto bene Contador e Valverde che, nell’ultima ascesa, non hanno recuperato quasi nulla ad un Nibali che era allo scoperto da molti chilometri. Non bisogna poi dimenticare che Nibali non ha beneficiato per nulla della temporanea compagnia di Pierre Rolland, dato che il forte corridore francese non ha collaborato granché nella discesa del Mollard ed ha ceduto sulla prime rampe della salita finale verso La Toussuire. Di fatto, la cavalcata di Nibali è stata un’impresa solitaria, anche se ha trovato temporaneamente l’appoggio di Talansky.
Veniamo ora al casus belli. Lungo la salita verso il colle della Croce di Ferro, come lo definiva Gino Bartali, Froome ha avuto un problema meccanico e si è dovuto fermare qualche secondo per risolverlo. In quella circostanza, Nibali ha provato ad accelerare e nessuno lo ha seguito. Nulla di antisportivo ovviamente, questa è la corsa. Inoltre, non si può non considerare che una ventina di secondi a 60 Km dalla conclusione in una tappa di montagna non sono gran cosa, specialmente perchè Nibali davanti era solo, mentre dietro erano in gruppo. Tuttavia, già in quella occasione, Froome aveva impiegato un po’ troppo tempo a ritornare sui migliori. Può essere che abbia voluto tornare su regolare, senza sparate assurde, ma questa circostanza unita ai metri persi ieri vicino al GPM di Montvernier doveva indurre un uomo come Quintana a provare a forzare ed andare via con Nibali. Invece, il colombiano è rimasto tranquillo e, pur avendo ben tre minuti di ritardo dal keniano bianco, si è mosso solo negli ultimi 5 chilometri, racimolando circa 30 secondi.
La corsa comunque è stata animata sin da subito e Nibali aveva mostrato spirito battagliero sin dalla prime battute.
La partenza era in salita e questo, si sa, può provocare problemi a molti. Abbiamo, infatti, visto i corridori scaldare le gambe sui rulli per non farsi trovare ingolfati sulle prime rampe.
Subito dopo il via ufficiale, inizia la bagarre con Feillu che apre la girandola degli scatti. La sua azione, però, non da frutti. Riesce invece ad andarsene Joaquim “Purito” Rodriguez (Team Katusha), con Jean – Christophe Peraud (Ag2r La Mondiale), che con i suoi bendaggi, si riporta sullo spagnolo. Poco dopo si accodano anche Lieuwe Westra (Astana), José Herrada (Movistar), Alberto Losada (Katusha), Romain Sicard (Europcar), Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo), Ruben Plaza (Lampre – Merida), Dylan Van Baarle (Cannondale – Garmin) e Nicolas Edet (Cofidis). La bagarre, però, non finisce qui e, dal gruppo, continuano ad uscire atleti. Il tentativo di Bauke Mollema (Trek), Mathias Frank (IAM Cycling) e Peter Sagan (Tinkoff – Saxo) non ha buon esito, mentre miglior sorte aspetta Adriano Malori (Movistar), Michele Scarponi (Astana), Christophe Riblon (Ag2r La Mondiale), Alexandre Geniez (FDJ), Michael Rogers (Tinkoff – Saxo), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Giampaolo Caruso (Katusha), Pierre Rolland, Cyril Gautier (Europcar), Andrew Talansky, Daniel Martin (Cannondale – Garmin), Daniel Navarro (Cofidis), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Emanuel Buchmann, Bartosz Huzarski (Bora – Argon18) e Daniel Teklehaymanot (MTN – Qhubeka), che riescono a riportarsi sui battistrada.
Poco dopo, ad oltre 120 Km dalla conclusione, allunga Alberto Contador, ma il suo connazionale Alejandro Valverde Belmonte si riporta su di lui, facendo da stopper come già era successo. Il tentativo del pistolero si conclude quindi nel giro di pochi minuti. Più incisivo il successivo tentativo di Vincenzo Nibali, che si riporta sul gruppo di testa e si mette a ruota di Scarponi, che scandisce il ritmo. Dietro, ne approfittano Valverde e Contador, che si riaccodano al gruppo di testa, mentre la maglia gialla resta solo con Pouls che cerca di operare il ricongiungimento, andato in porto dopo lo scollinamento del Col du Chaussy.
Al termine della discesa, una strada di fondovalle di trenta chilometri dava la sensazione, rivelatasi poi esatta, che le scaramucce della prima salita fossero servite sia come test per provare un po’ la gamba e vedere le reazioni, sia come azioni per mettere alla frusta la squadra di Froome e, per quel che riguarda Nibali, in particolare per mettere in difficoltà Geraint Thomas, cosa che è poi puntualmente avvenuta e si è tradotta nell’uscita di classifica del bravo compagno di squadra di Froome, che è ora quindicesimo in generale con circa mezz’ora di ritardo dalla maglia gialla.
Nella discesa attaccano prima Bardet e poi Uran, sui quali si riportano, nel primo tratto di fondovalle, anche Rodriguez, Rogers, Pantano, Kruijswijk, Losada, Edet, Gautier, Sicard, Plaza, Malori, Herrada, Van Baarle, Tony Gallopin, Tim Wellens (Lotto Soudal), Roman Kreuziger (Tinkoff – Saxo), Tanel Kangert (Astana), Stef Clement (IAM Cycling), Stephen Cummings (MTN – Qhubeka) e successivamente anche l’eritreo Daniel Teklehaymanot.
Nel tratto pianeggiante il gruppo cala un po’ il ritmo e la fuga riesce a guadagnare un margine di un paio di minuti. Sulla salita della Croix de Fer, Rolland lancia l’attacco e se ne va da solo, mentre dietro provano ad organizzarsi Uran, Kruijswijk e Plaza. Nel gruppo della maglia gialla si portano in testa gli Astana, con Scarponi che impone un netto cambio di ritmo rispetto a quello regolare impostato dagli Sky. E’ il preludio all’accelerazione dello “Squalo”, sul quale si riportano Froome, Quintana, Valverde e Contador, mentre dietro i vari Thomas, Barguil, Frank e anche Gesink soffrono non poco.
A 4 chilometri dallo scollinamento nuova accelerazione di Nibali che arriva in concomitanza con un incidente meccanico di Froome. Nibali parte all’attacco mentre Froome deve fermarsi. Nel gruppo maglia gialla nessuno riesce a rispondere al siciliano, che se ne va da solo all’inseguimento del gruppetto con il suo compagno di squadra Talansky. Dopo l’incidente di Froome, in gruppo c’è un attimo di esitazione per capire cosa fare e questo permette a Nibali di guadagnare subito un discreto vantaggio. Nella discesa Nibali non forza e mantiene un ritardo di un minuto da Rolland e un vantaggio di 50 secondi sul gruppo maglia gialla. Su Col du Mollard la Movistar pone Herrada a scandire il passo, ma il ritmo dello spagnolo non riesce ad evitare che il distacco nei confronti dello “Squalo” continui a lievitare, fino a toccare il minuto e 50 allo scollinamento, quando Nibali raggiunge Rolland. Il francese non sembra felicissimo degli inviti del messinese a collaborare e si pone solo sporadicamente davanti nella discesa. Intanto, Bardet tenta di distanziare il gruppo in discesa, ma un problema meccanico gli impedisce di innestare il lungo rapporto nei tratti dove esso sarebbe utile e Bardet deve affrontare la discesa solo cercando le traiettorie migliori, finchè la giuria permette alla sua ammiraglia di passare il gruppo (con uno strappo alla regola) per permettere al corridore di casa di cambiare la bicicletta. Ai piedi della salita finale la coppia di testa ha un vantaggio di circa 2 minuti sul gruppo della maglia gialla, ormai ridotto ad una quidicina di unità.
Bastano poche rampe della salita finale e Rolland è costretto ad alzare bandiera bianca, si accende la spia della riserva e Nibali si risolve ad andar via da solo sulla lunga ascesa finale. A questo punto, l’unico timore del siciliano è che dietro si scateni la fine del mondo tra i grandi e che, ciò, unito allo sforzo fatto, possa ridurre il suo vantaggio mettendo a rischio la vittoria di tappa.
Contador, vedendo che il vantaggio di Nibali si va dilatando e che la sua posizione in classifica peggiora, mette in testa Rafal Majka che, però, scandisce un passo uguale a quello di Nibali, con la conseguenza che il vantaggio resta immutatom veleggiando tra i 2 minuti e 10 ed i 2 e 20.
La situazione cambia solo ai – 5, quando Quintana decide che è il momento di rompere gli indugi ed attacca la maglia gialla. Si suol dire “meglio tardi che mai” ma, in questo caso, l’attacco del leader della Movistar arriva veramente tardi. Si tratta comunque di una azione poderosa: Froome prova a rispondere, ma non c’è la solita frullata ed il keniano bianco deve limitarsi alla difesa, che comunque gli riesce abbastanza bene. Contador, Valverde e gli altri non reggono il ritmo e Nibali mantiene il vantaggio di oltre due minuti su di loro, conquistando la quarta posizione e portandosi ad 1 minuto e 20 secondi dal podio.
Quintana guadagna 30 secondi su Froome e probabilmente stasera avvertirà il rammarico dell’eccessivo attendismo che ha caratterizzato la sua condotta in corsa.
A questo punto c’è da chiedersi cosa accadrà domani.
Se Quintana deciderà di tentare il tutto per tutto potrebbe cercare di far fare un ritmo alto per staccare gli Sky nella prima parte dell’eterna salita verso la Croix de Fer e, poi, attaccare nella seconda parte della salita e vedere la risposta di Froome. Se il britannico dovesse manifestare difficoltà, l’azione potrebbe anche continuare e Nibali potrebbe affilarsi in cerca del podio. A quel punto, Quintana avrebbe il problema di Valverde, ma difficilmente il colombiano sacrificherebbe una possibile maglia gialla per il terzo posto del compagno di squadra. Potrebbe cercare di staccare Nibali, ma solo sull’Alpe dato che prima gli sarebbe anche utile. In una simile situazione, potrebbe succedere di tutto perchè Contador potrebbe avere interesse a tirare, ma Valverde si troverebbe nella spiacevole situazione (per il suo podio) di avere Quintana davanti.
Oppure potrebbe esserci la battaglia finale solo sull’Alpe, ma questo significherebbe per Quintana accontentarsi della seconda piazza proprio dopo aver verificato che Froome è attaccabile. Nibali, dal canto suo, potrebbe pagare lo sforzo di oggi.
Tuttavia, queste sono tutte supposizioni e quel che accadrà domani ce lo diranno solo le gambe dei corridori

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 4:22:53
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:44
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:14
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:02:26
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
6 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
8 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
9 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
10 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
11 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:35
12 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:04:17
13 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 0:04:53
14 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:05:02
15 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
16 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:06:23
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:08:05
18 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
19 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
20 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
21 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:09:52
22 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:10:53
23 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:41
24 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
25 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
26 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
27 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:12:53
28 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:13:03
29 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:13:55
30 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:15:02
31 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:15:12
32 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
33 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
34 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
35 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:21:13
36 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
37 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:22:00
38 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
39 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
40 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
41 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement
42 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
43 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
44 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
45 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
46 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
47 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
48 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
49 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar
50 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 78:37:34
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:02:38
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:06:44
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:07:56
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:08:55
7 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:12:39
8 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:13:22
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:08
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:27
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:18:25
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:19:27
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:26:48
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:27:00
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:27:24
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:40:40
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:57:49
18 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:59:26
19 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:59:42
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:12:21
21 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:14:48
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:16:00
23 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 1:19:34
24 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:19:35
25 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:19:49
26 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 1:21:03
27 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 1:21:53
28 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:25:51
29 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:31:33
30 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:32:10
31 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:33:14
32 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:34:33
33 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:37:10
34 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:43:34
35 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:43:38
36 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:46:30
37 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:49:03
38 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 1:50:32
39 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:51:59
40 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 1:55:14
41 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:57:46
42 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 1:58:35
43 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 1:59:45
44 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:03:41
45 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:05:38
46 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:06:29
47 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 2:08:44
48 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 2:09:06
49 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:09:44
50 Wouter Poels (Ned) Team Sky 2:11:32

Nibali vince alla sua maniera il più duro dei tapponi alpini del Tour 2015 (foto Bettini)

Nibali vince alla sua maniera il più duro dei tapponi alpini del Tour 2015 (foto Bettini)

« Pagina precedentePagina successiva »