SIR BRADLEY WIGGINS TORNA RE DEL TIC-TAC
A due anni di distanza dall’oro olimpico di Londra il 34enne britannico conquista il suo primo titolo iridato a cronometro rifilando 26” al grande favorito Tony Martin, calato progressivamente dopo un buon avvio, e 40” all’emergente olandese Tom Dumoulin, che nel finale ha la meglio su Vasil Kiryienka e Rohan Dennis nella lotta per il gradino più basso del podio. Buona prova per Adriano Malori che chiude 6° a 1′11” migliorandosi di due piazze rispetto a Firenze; solo 30°, invece, Dario Cataldo.
La gara a cronometro riservata alla categoria élite si è disputata su di un percorso di 47,1 km con partenza e arrivo a Ponferrada, interamente pianeggiante per i primi due terzi e decisamente più mosso con strappi e brevi discese nel finale, ma nel complesso congeniale per gli specialisti come Tony Martin, a caccia del quarto titolo iridato consecutivo che gli avrebbe consentito di eguagliare Fabian Cancellara, il quale ha scelto di non prendere parte alla prova contro il tempo per concentrarsi su quella in linea. Il primo intertempo posto dopo 12,2 km sembrava dar ragione al 29enne di Cottbus che vi è transitato al comando con 4” su Bradley Wiggins, senza dubbio il rivale più accreditato alla vigilia, anche alla luce di quanto fatto nella cronosquadre, nella quale praticamente da solo aveva portato il Team Sky a ridosso del podio. Invece, nel prosieguo della prova il tedesco, che ha probabilmente pagato le fatiche di un 2014 che lo ha visto fin dall’inizio ad altissimi livelli, non è riuscito ad incrementare la propria velocità a differenza del grande rivale britannico, che è balzato al comando all’intertempo del km 23,2 con 2” di margine che sono poi diventati 9 al km 35,2 e addirittura 26 al traguardo. Dopo i sei titoli mondiali su pista, cui va aggiunto l’oro olimpico nella prova a cronometro di Londra nel 2012 poche settimane dopo essersi aggiudicato il Tour de France, Wiggins ha pertanto conquistato per la prima volta un alloro iridato contro il tic-tac dopo che nel 2011 a Copenhagen e nel 2013 a Firenze aveva dovuto accontentarsi dell’argento, finendo in entrambe le occasioni proprio alle spalle di Martin. Tutti gli altri hanno dovuto lottare per la medaglia di bronzo che è andata a Tom Dumoulin, tutt’altro che a sorpresa in virtù di una stagione che lo ha visto sempre estremamente competitivo nelle prove a cronometro e non solo. Il 23enne olandese ha avuto un avvio controllato, collocandosi in 7a posizione al primo intertempo mentre dopo 35,2 km era ancora 5° alle spalle di Rohan Dennis e Vasil Kiryienka; ma, con un finale prepotente che lo ha visto recuperare diverso terreno anche a Martin (sebbene non a sufficienza per strappargli l’argento), ha conquistato la medaglia di bronzo chiudendo a 40” da Wiggins. Kiryienka, sempre puntuale con le zone alte della classifica in questi appuntamenti, si è piazzato 4° a 47” e Dennis, calato nel finale dopo essere rimasto in lotta anche per l’oro fino a metà gara (ma comunque autore di una prova molto al di sopra delle aspettative), ha chiuso 5° a 57”. Tutti gli altri hanno accusato un distacco superiore al minuto a partire da Adriano Malori, 6° a 1′11” precedendo due delle sorprese di giornata come il portoghese della Lampre-Merida Nelson Oliveira, a lungo al comando essendo stato tra i primi a prendere il via, 7° a 1′21”, e il russo Anton Vorobyev, 8° a 1′29”. Chiudono al top ten il ceco Jan Barta, 9° a 1′43”, e lo spagnolo Jonathan Castroviejo, 10° a 1′44”. Ci si aspettava forse, in virtù di quanto fatto durante tutta la stagione e soprattutto del successo nella breve crono di Santiago di Compostela che ha chiuso l’ultima Vuelta, che Malori potesse lottare per una medaglia e tutto sommato, dopo una partenza piuttosto a rilento che lo ha collocato in 13a posizione dopo 12,2 km, il 26enne di Traversetolo è andato molto forte nella parte centrale di gara, rimanendo vicino ai tempi di Dumoulin. Nell’ultimo quarto di gara, però, non ha avuto lo stesso cambio di ritmo dell’olandese e ha dovuto pertanto accontentarsi di un piazzamento che migliora comunque l’8° posto di Firenze, tanto più se si considera che allora il suo distacco da Martin era stato di ben 2′51”. Non è stata, invece, una buona giornata per l’altro azzurro in gara Dario Cataldo che, non al meglio della condizione a causa dei postumi della caduta che l’ha costretto al ritiro alla Vuelta, non è andato oltre la 30a posizione a 3′25” da Wiggins. Al pari dell’abruzzese sono stati protagonisti di una prova sotto tono anche Sylvain Chavanel, che – dopo un’ottima prima parte di gara in cui sembrava poter giocarsi un posto sul podio – è letteralmente crollato chiudendo 17° a 2′28”, il canadese Svein Tuft, 28° a 3′18” e lo statunitense Tejay Van Garderen, 37° a 3′44”. Dopo una giornata di pausa la rassegna iridata di Ponferrada riprenderà venerdì 26 settembre con le prove in linea riservata alle categorie junior femminile e under 23 maschile.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Bradley Wiggins (Great Britain) 0:56:25.52
2 Tony Martin (Germany) 0:00:26.23
3 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:00:40.64
4 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:00:47.92
5 Rohan Dennis (Australia) 0:00:57.74
6 Adriano Malori (Italy) 0:01:11.62
7 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Portugal) 0:01:21.63
8 Anton Vorobyev (Russian Federation) 0:01:29.66
9 Jan Barta (Czech Republic) 0:01:43.41
10 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spain) 0:01:44.20
11 Tiago Machado (Portugal) 0:01:52.37
12 Jesse Sergent (New Zealand) 0:01:57.02
13 Rasmus Christian Quaade (Denmark) 0:02:16.28
14 Artem Ovechkin (Russian Federation) 0:02:18.27
15 Andrew Talansky (United States Of America) 0:02:20.88
16 Maciej Bodnar (Poland) 0:02:22.28
17 Sylvain Chavanel (France) 0:02:28.39
18 Silvan Dillier (Switzerland) 0:02:30.77
19 Tanel Kangert (Estonia) 0:02:32.62
20 Alex Dowsett (Great Britain) 0:02:35.10
21 Alexandr Pliuschin (Republic of Moldova) 0:02:47.90
22 Nikias Arndt (Germany) 0:02:48.60
23 Carlos Ivan Oyarzun Guinez (Chile) 0:02:52.80
24 Kristof Vandewalle (Belgium) 0:03:06.67
25 Jerome Coppel (France) 0:03:08.64
26 Alexsandr Dyachenko (Kazakhstan) 0:03:11.21
27 Riccardo Zoidl (Austria) 0:03:15.71
28 Svein Tuft (Canada) 0:03:18.18
29 Petr Vakoc (Czech Republic) 0:03:18.47
30 Dario Cataldo (Italy) 0:03:25.26
31 Pieter Serry (Belgium) 0:03:30.13
32 Mateusz Taciak (Poland) 0:03:31.78
33 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:03:33.30
34 Markel Irizar Aranburu (Spain) 0:03:39.23
35 Matthias Brandle (Austria) 0:03:39.69
36 Rein Taaramae (Estonia) 0:03:40.36
37 Tejay Van Garderen (United States Of America) 0:03:44.16
38 Daniil Fominykh (Kazakhstan) 0:03:48.05
39 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:03:49.51
40 Kristijan Koren (Slovenia) 0:03:50.32
41 Nicolas Roche (Ireland) 0:03:50.39
42 Kanstantsin Siutsou (Belarus) 0:03:52.16
43 Andriy Vasylyuk (Ukraine) 0:03:54.96
44 Serghei Tvetcov (Romania) 0:03:56.62
45 Vegard Breen (Norway) 0:04:00.51
46 Winner Anacona Gomez (Colombia) 0:04:01.56
47 Gatis Smukulis (Latvia) 0:04:10.83
48 Lars Teutenberg (Germany) 0:04:12.81
49 Ramunas Navardauskas (Lithuania) 0:04:32.05
50 Aleksejs Saramotins (Latvia) 0:04:33.65
51 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:05:11.23
52 Andrei Nechita (Romania) 0:05:33.44
53 Lasse Norman Hansen (Denmark) 0:05:50.45
54 Reidar Bohlin Borgersen (Norway) 0:05:58.32
55 Zsolt Der (Hungary) 0:06:27.65
56 Matej Mohoric (Slovenia) 0:06:46.48
57 Gabor Fejes (Hungary) 0:06:49.32
58 Oleksandr Golovash (Ukraine) 0:08:05.49
59 Elchin Asadov (Azerbaijan) 0:09:03.77
60 Gustavo Mino (Paraguay) 0:09:46.54
61 Segundo Navarrete (Ecuador) 0:10:48.63
62 Veli Sadiki (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:13:37.86
63 Gorgi Popstefanov (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:14:33.34

Wiggins punta a testa bassa verso la maglia iridata a cronometro lungo il circuito di Ponferrada (foto Rob Lampard)
BRENNAUER E KAMNA, COPPIA DI ASSI CHE RENDE GRANDE LA GERMANIA
Giornata indimenticabile per i tedeschi, che inanellano una doppietta pesante nella seconda giornata dei mondiali dedicate alle cronometro individuali. Nella cronometro delle donne élite si aggiudica la prova Lisa Brennauer, che precede l’ucraina Anna Solovey e la statunitense Evelyn Stevens. Mentre nella crono degli uomini kunior il più veloce è Lennard Kamna, che riesce a mettersi alle spalle lo statunitense Adrien Costa e l’australiano Michael Storer.
Dopo la giornata scoppiettante di ieri da parte dell’Australia, oggi tocca alla Germania fare la parte del “gigante” e prendersi due medaglie d’oro con la consapevolezza che non esiste solo Tony Martin su cui fare affidamento. Anzi, il loro bagaglio tecnico comprende una serie di talenti tale da poter competere in quasi tutte le categorie, sia uomini che donne.
Nella prova del mattino riservata agli uomini junior è appunto il tedesco Lennard Kamna a segnare il miglior tempo, coprendo i 29 chilometri del percorso in 36′13″ con un margine notevole sul secondo classificato, Adrien Costa, giunto con 44″ di ritardo, e sul terzo, Michael Storer, arrivato con un ritardo di 58″. In questa stessa prova si iniziano ad intravedere verso i piani alti anche i colori azzurri, con un Filippo Ganna in formato quarto posto e a soli sette secondi dal podio.
Nella prova del pomeriggio riservata alle donne élite è ancora la Germania a fare la voce grossa, grazie ad all’ottima performance di Lisa Brennauer, che supera tutte le concorrenti con un’ultima parte di gara letteralmente ”volata”, coprendo i 29 chilometri del tragitto in 38′48″ e precedendo Anna Solovey di 18″ e Evelyn Stevens di 21″. Non avevano grandi speranze di arrivare sul podio le azzurre, ma forse si poteva attendere qualcosa di più del quindicesimo posto di Elisa Longo Borghini e del ventiduesimo di Rossella Ratto, tuttavia è anche vero che le due atlete italiane avranno più possibilità di fare meglio nella corsa in linea.
Paolo Terzi
ORDINE D’ARRIVO UOMINI JUNIOR
1 Lennard Kamna (Germany) 0:36:13.49
2 Adrien Costa (United States Of America) 0:00:44.66
3 Michael Storer (Australia) 0:00:58.11
4 Filippo Ganna (Italy) 0:01:05.94
5 Zeke Mostov (United States Of America) 0:01:19.13
6 Tom Wirtgen (Luxembourg) 0:01:29.86
7 Sven Reutter (Germany) 0:01:34.27
8 Michael O’Loughlin (Ireland) 0:01:42.81
9 Jaime Restrepo (Colombia) 0:01:43.89
10 Matthew Gibson (Great Britain) 0:01:46.81
11 Jan Tschernoster (Germany) 0:01:47.53
12 Niklas Larsen (Denmark) 0:01:51.55
13 Mikolaj Gutek (Poland) 0:01:58.45
14 Corentin Ermenault (France) 0:02:01.63
15 Tobias Foss (Norway) 0:02:01.77
16 Mark Padun (Ukraine) 0:02:10.57
17 Szymon Wojciech Sajnok (Poland) 0:02:17.32
18 Nikolay Ilichev (Russian Federation) 0:02:21.66
19 Gino Maeder (Switzerland) 0:02:22.71
20 Senne Leysen (Belgium) 0:02:22.99
21 Edoardo Affini (Italy) 0:02:34.67
22 Vitaliy Novakovskyi (Ukraine) 0:02:36.20
23 Alisher Zhumakan (Kazakhstan) 0:02:37.00
24 Martin Palm (Belgium) 0:02:45.51
25 Jeremy Defaye (France) 0:02:46.05
26 Anders Hardahl (Denmark) 0:02:55.93
27 Anton Ivashkin (Belarus) 0:02:56.25
28 Gustav Basson (South Africa) 0:02:56.35
29 Hampus Anderberg (Sweden) 0:02:56.92
30 Ivo Emanuel Oliveira Alves (Portugal) 0:03:00.96
31 Izidor Penko (Slovenia) 0:03:03.41
32 Adrian Jaramillo (Ecuador) 0:03:03.54
33 Erlend Blikra (Norway) 0:03:07.45
34 Mark Downey (Ireland) 0:03:09.49
35 Martin Schappi (Switzerland) 0:03:10.48
36 Andrej Petrovski (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:03:27.13
37 Daniel Felipe Martinez (Colombia) 0:03:27.46
38 Yuriy Natarov (Kazakhstan) 0:03:28.71
39 Kevin Geniets (Luxembourg) 0:03:30.05
40 Ilya Volkau (Belarus) 0:03:30.94
41 Onur Balkan (Turkey) 0:03:34.33
42 Facundo Crisafulli (Argentina) 0:03:35.36
43 Petr Rikunov (Russian Federation) 0:03:36.42
44 Ivan Venter (South Africa) 0:03:36.84
45 Tiago Antunes (Portugal) 0:03:38.71
46 Gustaf Andersson (Sweden) 0:03:40.94
47 Pier-Andre Cote (Canada) 0:03:41.33
48 Andre Eduardo Gohr (Brazil) 0:03:44.80
49 Jon Bozic (Slovenia) 0:03:50.26
50 Ekke-Kaur Vosman (Estonia) 0:03:54.03
51 Alihan Demirbag (Turkey) 0:03:55.35
52 David Zverko (Slovakia) 0:03:57.09
53 Diego Lopez Fuentes (Spain) 0:04:00.15
54 Islam Mansouri (Algeria) 0:04:15.59
55 Xavier Canellas Sanchez (Spain) 0:04:18.54
56 Keigo Kusaba (Japan) 0:04:24.98
57 Norman Vahtra (Estonia) 0:04:34.99
58 Abderrahim Zahiri (Morocco) 0:04:48.48
59 El Mehdi Chokri (Morocco) 0:04:52.87
60 Emil Dima (Romania) 0:05:19.51
61 Zoheir Benyoub (Algeria) 0:05:21.21
62 Brian Ismael Carro Ernst (Uruguay) 0:05:23.26
63 Roman Shukurov (Uzbekistan) 0:05:30.31
64 Elgun Alizada (Azerbaijan) 0:05:40.09
65 David Karl (Hungary) 0:06:16.39
66 Kanan Gahramanli (Azerbaijan) 0:06:46.04
67 Ayman Elsayed Imam (Egypt) 0:07:07.40
68 Mohamed Eleiwa Helal (Egypt) 0:07:35.12
69 Ulugbek Saidov (Uzbekistan) 0:08:38.99
ORDINE D’ARRIVO DONNE ÉLITE
1 Lisa Brennauer (Germany) 0:38:48.16
2 Anna Solovey (Ukraine) 0:00:18.68
3 Evelyn Stevens (United States Of America) 0:00:21.25
4 Mieke Kroeger (Germany) 0:00:38.29
5 Ann-Sofie Duyck (Belgium) 0:00:45.31
6 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:00:51.26
7 Ellen Van Dijk (Netherlands) 0:01:11.64
8 Alison Powers (United States Of America) 0:01:14.17
9 Linda Melanie Villumsen (New Zealand) 0:01:14.28
10 Trixi Worrack (Germany) 0:01:15.25
11 Katrin Garfoot (Australia) 0:01:23.36
12 Martina Sablikova (Czech Republic) 0:01:25.62
13 Chantal Blaak (Netherlands) 0:01:35.47
14 Eri Yonamine (Japan) 0:02:06.48
15 Elisa Longo Borghini (Italy) 0:02:14.86
16 Tatiana Antoshina (Russian Federation) 0:02:27.75
17 Serika Guluma Ortiz (Colombia) 0:02:29.51
18 Mayuko Hagiwara (Japan) 0:02:30.78
19 Eugenia Bujak (Poland) 0:02:33.04
20 Tatyana Riabchenko (Ukraine) 0:02:37.18
21 Julie Leth (Denmark) 0:02:42.53
22 Rossella Ratto (Italy) 0:02:57.21
23 Audrey Cordon (France) 0:03:01.53
24 Doris Schweizer (Switzerland) 0:03:09.45
25 Christine Majerus (Luxembourg) 0:03:30.97
26 Lija Laizane (Latvia) 0:03:34.93
27 Leah Kirchmann (Canada) 0:03:35.36
28 Lotta Lepisto (Finland) 0:03:40.03
29 Mia Radotic (Croatia) 0:03:48.42
30 Martina Ritter (Austria) 0:03:59.36
31 Sari Saarelainen (Finland) 0:04:04.65
32 Belen Lopez Morales (Spain) 0:04:11.65
33 Daiva Tuslaite (Lithuania) 0:04:16.37
34 Lourdes Oyarbide Jimenez (Spain) 0:04:27.21
35 Dana Rozlapa (Latvia) 0:04:35.38
36 Aude Biannic (France) 0:04:38.06
37 Ana Teresa Casas Bonilla (Mexico) 0:04:39.90
38 Jacqueline Hahn (Austria) 0:04:40.91
39 Katazina Sosna (Lithuania) 0:04:49.12
40 Alexandra Burchenkova (Russian Federation) 0:04:55.29
41 Liisi Rist (Estonia) 0:05:03.62
42 Katarzyna Pawlowska (Poland) 0:05:14.67
43 Heidi Dalton (South Africa) 0:05:43.86
44 Veronica Leal Balderas (Mexico) 0:05:44.31
45 Varvara Fasoi (Greece) 0:06:04.47
46 Clemilda Fernandes Silva (Brazil) 0:06:15.57
47 Daniela Reis (Portugal) 0:07:48.82

Dopo l'Australia è la Germania a dettar legge a cronometro: a sinistra Lennard Kamna, iridato per la categoria uomini junior (foto Rafa Gómez / Ciclismo a Fondo); a destra Lisa Brennauer, vincitrice della gara riservata alle donne élite (foto Bettini)
23-09-2014
settembre 23, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO DONNE ÉLITE
La tedesca Lisa Brennauer (Specialized – Lululemon) si è imposta nella cronometro individuale donne élite, circuito di Ponferrada, percorrendo 29,5 Km in 38′48″ alla media di 45,618 Km/h. Ha preceduto di 18” l’ucraina Solovey e di 21” la statunitense Stevens. Due italiane in gara: Elisa Longo Borghini (Hitec Products UCK) 15° a 2′15”, Rossella Ratto (Estado de México – Faren), 22° a 2′57”
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI JUNIOR
Il tedesco Lennard Kamna si è imposto nella cronometro individuale uomini junior, circuito di Ponferrada, percorrendo 29,5 Km in 36′13″ alla media di 48,872 Km/h. Ha preceduto di 44” lo statunitense Costa e di 58” l’australiano Storer. Due italiani in gara: Filippo Ganna 4° a 1′05”, Edoardo Affini 21° a 2′34”
LE PRIME CRONOMETRO VANNO A RITMO D’AUSTRALIA
Nelle prove iniziali a cronometro domina la nazionale australiana, negli uomini Under 23 con il ventiduenne Campbell Flakemore e nelle donne Junior con la diciottenne Macey Stewart.
Cosa vuol dire avere un ciclismo integrato per quanto riguarda la pista e la strada? Significa a livello federale avere più probabilità di classificarsi nei primi posti delle competizioni.
Non è dunque una coincidenza vedere due portacolori australiani, fortissimi e allenati anche su pista, in cima al podio nelle prime due prove a cronometro; anzi, sarebbe stata una notizia assistere a performance degli australiani lontane dal podio.
In ordine di svolgimento, partiamo dalla prima gara, quella che ha aperto la competizione mondiale per le nazionali, ovvero la cronometro delle donne junior e il risultato finale parla chiaramente: Macey Stewart è colei che ha coperto più velocemente i 13 chilometri previsti, con un tempo di 20′08″ e precedendo di 11″ la danese Pernille Mathiesen e di 13″ un’altra australiana, Anna-Leeza Hull. Poca gloria per le ragazze italiane: Alice Gasparini si é classificata tredicesima con un ritardo di 52″ e Sofia Bertizzolo é giunta quattordicesima, appena dietro la Gasparini, a 55″.
Durante il pomeriggio si è, invece, disputata la cronometro degli uomini Under 23 e qui il risultato ha parlato ma non è stato così chiaro come nella prova precedente perché il divario tra primo e secondo classificato non ha superato i 48 centesimi di secondo. Anche in questo caso il vincitore è stato un atleta australiano, Campbell Flakemore, che ha coperto i 36 chilometri del percorso in 43′49″ distanziando il secondo classificato l’irlandese Ryan Mullen, come detto, per 48 centesimi di secondo. Terzo posto per lo svizzero Stefen Kueng, giunto con un ritardo di 9″. Anche qui nessun italiano tra i primi dieci classificati, con Davide Martinelli giunto 19esimo a 1′55″ e Seid Lizde 41esimo a 3′09″.
Paolo Terzi
ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE JUNIOR
1 Macey Stewart (Australia) 0:20:08.39
2 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:00:10.79
3 Anna-Leeza Hull (Australia) 0:00:13.31
4 Alexandra Manly (Australia) 0:00:13.81
5 Emma White (United States Of America) 0:00:26.47
6 Greta Richioud (France) 0:00:26.63
7 Melissa Lowther (Great Britain) 0:00:27.69
8 Aafke Soet (Netherlands) 0:00:28.23
9 Daria Pikulik (Poland) 0:00:38.91
10 Daria Egorova (Russian Federation) 0:00:44.73
11 Camila Valbuena (Colombia) 0:00:50.05
12 Lisa Klein (Germany) 0:00:51.87
13 Alice Gasparini (Italy) 0:00:52.45
14 Sofia Bertizzolo (Italy) 0:00:55.51
15 Janelle Cole (United States Of America) 0:01:02.21
16 Milda Aužbikaviciute (Lithuania) 0:01:06.86
17 Yekaterina Yuraitis (Kazakhstan) 0:01:08.07
18 Natalia Radzicka (Poland) 0:01:08.78
19 Kiyoka Sakaguchi (Japan) 0:01:08.81
20 Faina Potapova (Kazakhstan) 0:01:10.48
21 Chanella Stougje (Netherlands) 0:01:10.51
22 María Calderón (Spain) 0:01:14.95
23 Franziska Banzer (Germany) 0:01:15.92
24 Margot Dutour (France) 0:01:16.11
25 Julia Karlsson (Sweden) 0:01:20.44
26 Jeanne Korevaar (Netherlands) 0:01:22.26
27 Nikola Zdráhalová (Czech Republic) 0:01:22.31
28 Linda Halleröd (Sweden) 0:01:25.85
29 Tereza Medvedova (Slovakia) 0:01:29.46
30 Aline Seitz (Switzerland) 0:01:29.71
31 Eva Maria Palm (Belgium) 0:01:29.95
32 Ema Manikaite (Lithuania) 0:01:33.97
33 Dafné Théroux-Izquierdo (Canada) 0:01:35.81
34 Michelle Andres (Switzerland) 0:01:39.82
35 Mari-Liis Mottus (Estonia) 0:01:41.87
36 Anastasiia Pliaskina (Russian Federation) 0:01:43.77
37 Josie Knight (Ireland) 0:01:45.84
38 Julia Rodríguez (Spain) 0:01:46.17
39 Yumi Kajihara (Japan) 0:01:50.41
40 Paula Patiño (Colombia) 0:01:50.98
41 Grace Garner (Great Britain) 0:01:57.75
42 Endija Rutule (Latvia) 0:01:59.33
43 Katja Jeretina (Slovenia) 0:02:04.74
44 Monique Gerber (South Africa) 0:02:24.80
45 Ekaterina Knebeleva (Uzbekistan) 0:02:31.03
46 Kimberley Le Court De Billot (Mauritius) 0:02:36.03
47 Ebtesam Zayed Ahmed (Egypt) 0:03:08.21
48 Michelle Benson (South Africa) 0:03:25.69
49 Menatalla Essam Ragab (Egypt) 0:05:07.77
ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI U23
1 Campbell Flakemore (Australia) 0:43:49.94
2 Ryan Mullen (Ireland) 0:00:00.48
3 Stefan Kueng (Switzerland) 0:00:09.22
4 Rafael Ferreira Reis (Portugal) 0:00:19.32
5 Maximilian Schachmann (Germany) 0:00:37.84
6 Jonathan Dibben (Great Britain) 0:00:38.28
7 Andreas Vangstad (Norway) 0:00:44.88
8 Louis Meintjes (South Africa) 0:00:48.36
9 Frederik Frison (Belgium) 0:01:07.22
10 James Oram (New Zealand) 0:01:09.57
11 Lukas Postlberger (Austria) 0:01:25.43
12 Nils Politt (Germany) 0:01:27.68
13 Viktor Manakov (Russian Federation) 0:01:28.62
14 Steven Lammertink (Netherlands) 0:01:38.56
15 Thery Schir (Switzerland) 0:01:44.31
16 Soren Kragh Andersen (Denmark) 0:01:44.42
17 Alex Kirsch (Luxembourg) 0:01:45.57
18 Juan Camacho Del Fresno (Spain) 0:01:46.03
19 Davide Martinelli (Italy) 0:01:55.32
20 Alexander Evtushenko (Russian Federation) 0:01:55.33
21 Mario Gonzalez Salas (Spain) 0:01:55.74
22 Jan Marcus Faaglum Karlsson (Sweden) 0:01:57.38
23 Robin Carpenter (United States Of America) 0:01:57.53
24 Scott Davies (Great Britain) 0:02:01.65
25 Ignacio Prado (Mexico) 0:02:02.28
26 Dion Smith (New Zealand) 0:02:05.42
27 Jose Luis Rodriguez (Chile) 0:02:06.43
28 Willem Jakobus Smit (South Africa) 0:02:09.83
29 Oleg Zemlyakov (Kazakhstan) 0:02:10.22
30 Viktor Okishev (Kazakhstan) 0:02:17.72
31 Ruben Pols (Belgium) 0:02:23.19
32 Tom Bohli (Switzerland) 0:02:24.75
33 Marlen Zmorka (Ukraine) 0:02:27.91
34 Gregor Muhlberger (Austria) 0:02:36.66
35 Taylor Eisenhart (United States Of America) 0:02:37.39
36 Miguel Angel Lopez (Colombia) 0:02:37.49
37 Przemyslaw Kasperkiewicz (Poland) 0:02:37.62
38 Ioannis Spanopoulos (Greece) 0:02:40.64
39 Carlos Ramirez (Colombia) 0:02:56.88
40 Remi Cavagna (France) 0:02:58.82
41 Seid Lizde (Italy) 0:03:08.64
42 Facundo Lezica (Argentina) 0:03:12.95
43 Casper Von Folsach (Denmark) 0:03:22.33
44 Bruno Maltar (Croatia) 0:03:31.11
45 David Per (Slovenia) 0:03:33.48
46 Bruno Armirail (France) 0:03:54.61
47 Hugo Angel Velazquez (Argentina) 0:04:03.42
48 Anasse Ait El Abdia (Morocco) 0:04:06.57
49 Ahmet Orken (Turkey) 0:04:10.13
50 Abderrahmane Mansouri (Algeria) 0:04:34.30
51 Valens Ndayisenga (Rwanda) 0:04:38.33
52 Dmitriy Rive (Kazakhstan) 0:04:43.94
53 Salaheddine Mraouni (Morocco) 0:04:47.71
54 Pontus Kastemyr (Sweden) 0:04:48.16
55 Tural Isgandarov (Azerbaijan) 0:04:59.52
56 Adil Barbari (Algeria) 0:05:01.17
57 Jean Bosco Nsengimana (Rwanda) 0:05:04.25
58 Feritcan Samli (Turkey) 0:05:14.91
59 Pablo Cruz (Honduras) 0:06:01.42
60 Szabolcs Sebestyen (Romania) 0:06:29.81
61 Shern Mun Benedict Lee (Singapore) 0:07:21.47
62 Diego Hossfeldt (Qatar) 0:07:41.77
63 Victor Cartin (Republic of Moldova) 0:09:56.68

Dominio australiano nelle prime cronometro iridate: Campbell Flakemore, a sinistra, si impone tra gli U23; Macey Stewart, a destra, è la più veloce tra le donne junior (foto Bettini)
22-09-2014
settembre 22, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO DONNE JUNIOR
L’australiana Macey Stewart si è imposta nella cronometro individuale donne junior, circuito di Ponferrada, percorrendo 13,9 Km in 20′08″ alla media di 41,424 Km/h. Ha preceduto di 11” la danese Mathiesen e di 13” l’australiana Hull. Due italiane in gara: Alice Gasparini (Inexere Village.13), 13° a 52”, Sofia Bertizzolo (ASD Breganze Millenium), 14° a 55”.
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI U23
L’australiano Campbell Flakemore (Avanti Racing Team) si è imposto nella cronometro individuale uomini U23, circuito di Ponferrada, percorrendo 36,1 Km in 43′49″ alla media di 49,502 Km/h. Ha preceduto di 48 centesimi di secondo l’irlandese Mullen e di 9” l’elvetico Küng. Due italiani in gara: Davide Martinelli (Team Sky) 19° a 1′55”, Seid Lizde* (Zalf Euromobil Désirée Fior) 41° a 3′08”
SORPRESA BMC, CONFERMA SPECIALIZED
Il trentino Daniel Oss e il bolzanino Manuel Quinziato sono determinanti nel successo del Team Bmc, che spezza il dominio dell’Omega-QuickStep di Tony Martin, solo 3a alle spalle anche dell’Orica-GreenEdge e per un soffio davanti al Team Sky, e si impone nella cronosquadre che apre il Mondiale di Ponferrada malgrado l’assenza di Taylor Phinney. In campo femminile domina per il terzo anno consecutivo il Team Specialized-Lululemon ma anche l’Italia è protagonista con Valentina Scandolara, argento insieme alle compagne dell’Orica-AIS e con l’Astana-BePink che conquista il bronzo grazie anche alla caduta della Rabo-Liv di Marianne Vos.
A 9 anni di distanza dall’edizione di Madrid la Spagna torna a ospitare in quel di Ponferrada, cittadina della comunità autonoma di Castiglia e León, i Mondiali di ciclismo che, per la terza stagione consecutiva, si aprono con le cronometro a squadre riservate alle squadre di club maschili e femminili, composte ciascuna da 6 corridori e con il tempo finale preso sul quarto di ciascuna formazione a transitare sul traguardo. Per prime hanno gareggiato le ragazze su di un percorso di 36,1 km interamente pianeggiante, se si eccettua un breve strappo con pendenze fino al 7% posto ai -3 dal traguardo, e per il terzo anno consecutivo a dominare la prova è stata la compagine statunitense Specialized-Lululemon, grande favorita della vigilia, che, potendo contare su atlete del calibro di Trixi Worrack ed Evelyn Stevens (oltre a Chantal Blaak, Carmen Small, Karol-Ann Canuel e Lisa Brennauer), ha dominato la prova infliggendo 1′17” all’Orica-AIS di Emma Johansson, Jessie MacLean, Melissa Hoskins, Amanda Spratt, Annette Edmondson e della veronese Valentina Scandolara, già due volte campionessa europea junior nella prova in linea. Un po’ a sorpresa la medaglia di bronzo è andata all’Astana BePink Womens Team, formazione italo-kazaka che ha potuto contare sulle azzurre Susanna Zorzi, Simona Frapporti e Silvia Valsecchi oltre che su Alison Tetrick, Doris Schweizer e Alena Amiasiulik. La compagine diretta da Sigrid Corneo e Walter Zini è giunta terza a 2′20” e ha avuto la meglio per 6” sulla Optum p/b Kelly di Annie Ewart, Brianna Walle, Janel Holcomb, Jade Wilcoxson, Leah Kirchman e Lauren Hall e sulla Boels-Dolmans, cui non è bastato l’apporto della campionessa mondiale a cronometro in carica Ellen Van Dijk, accompagnata da Romy Kasper, Christine Majerus, Elizabeth Armitstead, Katarzyna Pawloska e Jessie Daams. La grande sconfitta di giornata resta, però, l’altra formazione olandese in gara ovvero la Rabo Liv di Annemiek Van Vleuten, Anna Van der Breggen, Pauline Ferrand-Prévot, Lucinda Brand, Roxane Knetemann (figlia del grande Gerrie che fu iridato al Nürburgring nel 1978) e della fuoriclasse Marianne Vos, apparsa, però, in precarie condizioni di forma tanto da perdere contatto dalle compagne a metà del percorso: non solo la squadra olandese è rimasta alle spalle della sola Specialized-Lululemon in tutti i rilevamenti intertempi, ma ha compromesso irrimediabilmente anche la possibilità di salire sul podio per via di una caduta generale, in cui ad avere la peggio è stata la Van der Breggen che ha riportato una frattura al bacino e sarà costretta a saltare la prova in linea. La prova maschile si è disputata su di una distanza di 57,1 km, caratterizzati nel finale dallo stesso strappo affrontato dalle ragazze, e ha visto prevalere un outsider come il Team Bmc che, in assenza dell’infortunato Taylor Phinney, sembrava non poter aspirare a nulla più che un buon piazzamento e magari una medaglia. Invece, Rohan Dennis, Silvan Dillier, Tejay Van Garderen, Peter Velits e gli azzurri Daniel Oss e Manuel Quinziato hanno dimostrato una grande compattezza, soprattutto nell’ultimo terzo di gara nel quale, agevolati anche dalla pioggia caduta nel finale per le più dirette rivali (che non ha comunque inciso sull’ordine d’arrivo), hanno strappato la leadership all’Omega-QuickStep, vittoriosa nel 2012 e nel 2013 e squadra da battere anche in quest’occasione, se si considera che al rilevamento dei 36,1 Km la precedeva di 9”. Al traguardo la Bmc ne ha inflitti 31 all’Orica-GreenEdge – composta da Svein Tuft, Michael Hepburn, Brett Lancaster, Luke Durbridge, Damien Howson e Jens Mouris – che, dopo un avvio piuttosto prudente, ha a sua volta incrementato il ritmo con il passare dei chilometri fino ad andare a prendersi la medaglia d’argento per il secondo anno consecutivo. Chi, al contrario, è calata alla distanza, chiudendo a 35” dalla Bmc, è stata proprio l’Omega-QuickStep, in cui il solito stratosferico Tony Martin e un Michal Kwiatkowski che ha ritrovato un ottimo stato di forma sono riusciti solo in parte a sopperire alle lacune dei compagni Julien Vermote, Pieter Serry, Niki Terpstra e Tom Boonen; quantomeno la corazzata belga è riuscita per soli 2” ad avere la meglio sul Team Sky, a sua volta rimasto in piena lotta anche per la medaglia d’oro per due terzi di gara, ma calato notevolmente nel finale quando Salvatore Puccio e un Geraint Thomas non al 100% non sono più riusciti a dare il loro apporto a Vasil Kiryienka, Kanstantin Siutsou, Dario Cataldo e a un Bradley Wiggins apparso comunque in palla in vista della crono individuale che si disputerà il 24 settembre. Non hanno chiuso lontano dal podio anche una positiva Tinkoff-Saxo di Michael Valgren, Manuele Boaro, Nicholas Roche, Daniele Bennati, Christopher Juul-Jensen e Michael Rogers, 5a a 47”, e la Movistar di Ion Izagirre, Andrey Amador, Jasha Sütterlin, Alex Dowsett, Imanol Erviti e Adriano Malori (nel dopo gara dettosi fiducioso per quanto riguarda la prova individuale), 6a a 52”, mentre può recriminare per una partenza al rallentatore la Trek-Factory Racing di Fabian Cancellara, Markel Irizar, Jesse Sergent, Kristof VandeWalle, Yaroslav Popovych e Jasper Stuyven, che si è piazzata 7a a 1′02”, distacco accumulato quasi interamente nei 23 km iniziali. Chiudono la top ten la Giant-Shimano di Tom Dumoulin, Tobias Ludvigsson, Marcel Kittel, Niklas Arndt, Georg Preidler e Chad Haga, 8a a 1′27”, il Team Cannondale, che conferma la buona attitudine per le cronosquadre, di Maciej Bodnar, Kristijan Koren, Peter Sagan, Michel Koch, Alan Marangoni e Alessandro De Marchi, 9° a 1′29”, e la Garmin-Sharp di Andrew Talansky, Sebastian Langeveld, Jack Bauer, Ramunas Navardauskas, Tyler Farrar e Dylan Van Baarle, 10a a 1′45”. Le altre due formazioni italiane in gara erano la Lampre-Merida (Mattia Cattaneo, José Serpa, Roberto Ferrari, Rafal Valls, Nelson Oliveira, Winner Anacona) e la MG Kvis-Willier (Matteo Busato, Riccardo Donato, Lorenzo Rota, Liam Bertazzo, Mattia Frapporti, Andrei Nechita), che hanno chiuso rispettivamente 15a a 2′30” e 25a a 5′37” dalla Bmc. I campionati del mondo proseguiranno ora con le prove contro il tempo individuali delle categorie under 23 maschile e junior femminile, nelle quali saranno impegnati gli azzurri Davide Martinelli, Seid Lidze, Alice Gasparini e Sofia Bertizzolo.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE FEMMINILE
1 Specialized – Lululemon 0:43:35.35
2 Orica – Ais 0:01:17.56
3 Astana BePink Womens Team 0:02:19.64
4 Optum P/B Kelly Benefit Strategies 0:02:25.75
5 Boels Dolmans Cycling Team 0:02:26.33
6 UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:02:43.80
7 Bigla Cycling Team 0:02:55.54
8 Team Giant-Shimano 0:03:45.05
9 Hitec Products 0:04:01.38
10 Rusvelo 0:04:07.66
11 Tibco / To The Top 0:04:10.25
12 Btc City Ljubljana 0:04:19.93
13 Topsport Vlaanderen – Pro – Duo 0:05:45.82
14 Rabo Liv Women Cycling Team 0:10:05.32
ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE MASCHILE
1 BMC Racing Team 1:03:29.85
2 Orica-GreenEdge 0:00:31.84
3 Omega Pharma-QuickStep Cycling 0:00:35.22
4 Team Sky 0:00:37.29
5 Tinkoff-Saxo 0:00:46.59
6 Movistar Team 0:00:51.37
7 Trek Factory Racing 0:01:01.47
8 Team Giant-Shimano 0:01:26.60
9 Cannondale 0:01:28.56
10 Garmin-Sharp 0:01:44.80
11 FDJ.fr 0:02:05.08
12 Astana Pro Team 0:02:12.38
13 Team Katusha 0:02:14.35
14 Belkin Pro Cycling Team 0:02:28.16
15 Lampre-Merida 0:02:30.08
16 Rusvelo 0:02:44.81
17 Topsport Vlaanderen-Baloise 0:02:45.29
18 CCC Polsat Polkowice 0:03:36.90
19 Team Europcar 0:03:52.06
20 Ag2r-La Mondiale 0:04:05.91
21 Wanty-Group Gobert 0:04:07.49
22 Lotto Belisol 0:04:12.00
23 Caja Rural-Seguros RGA 0:04:29.70
24 Kolss Cycling Team 0:04:57.99
25 MG Kvis-Wilier 0:05:36.95
26 Rabobank Development Team 0:06:01.11
27 Adria Mobil 0:06:12.23
28 BDC Marcpol 0:06:51.56
29 Team Ecuador 0:08:08.46

La Bmc, a sinistra, e la Specialized Lululemon, a destra, le formazioni vincitrici delle cronosquadre iridate (foto Tim de Waele/TDW Sport)
COLBRELLI & CASSANI, PROVE TECNICHE DI MONDIALE
Prove generali di mondiali a Prato. La nazionale di Cassani ha pilotato alla perfezione le manovre generali riuscendo non solo a rientrare sul gruppetto degli attaccanti, che era arrivati ad avere un margine di 5 minuti, ma poi a mandare al successo Sonny Colbrelli, che ha così ha anche bissato la vittoria ottenuta il giorno prima a Cesenatico. Una prestazione, sia quella del Colbrelli, sia quella della nazionale, che lascia ben sperare in vista della prova iridata in calendario domenica prossima.
Mentre a Ponferrada iniziava con le due cronosquadre la rassegna iridata 2014, a Prato si è corsa la 69a edizione del GP Industria Commercio e Artigianato, dedicata quest’anno alla memoria di Alfredo Martini.
La storica corsa toscana, come già per il Memorial Pantani di ieri, è stata scelta da alcune federazioni nazionali, quella italiana su tutte, per far correre sotto le proprie insegne alcuni degli atleti che vedremo impegnati a Ponferrada nei prossimi giorni. Ai nastri di partenza, oltre alla nostra, infatti, erano presenti le nazionali di Russia, Kazakistan e Polonia.
L’andamento della gara fin dalle primissime battute ha favorito, di fatto, la corsa degli azzurri di Davide Cassani: Fabio Aru (Astana Pro Team), Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), Davide Formolo (Cannondale Pro Cycling S.P.A), Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), Giovanni Visconti (Movistar Team), Edoardo Zardini (Bardiani CSF) e i due under23 Simone Andreetta (Zalf Euromibil Desiree Fior) e Iuri Filosi (Team Colpack). I ”nostri” si sono trovati a gestire la corsa in assenza di radioline e altri artifizi elettronici con una fuga di 11 coraggiosi, che sembrava destinata ad andare all’arrivo.
I fuggitivi rispondevano ai nomi di Eduard Vorganov (Katusha), Jonathan Monsalve (Neri-Alé), Arnau Soe (CajaRural-RGA), Jerome Baugnies e Marco Minnaard (Wanty-GroupeGobert), Jacques Janse Van Rensburg e Kristian Sbaragli (MTN-Qhubeka), Lukasz Owsian (Polonia), Francesco Carboni (Area Zero – D’Amico), Ricardo Pichetta (Team Idea) e Nicola Gaffurini (Vega – Hotsand), partiti alla fine del primo giro e in grado di mettere un buon vantaggio tra loro e il plotone inseguitore.
La caparbietà dei fuggitivi, che hanno raggiunto un vantaggio massimo superiore ai 5’, ha chiamato alla ribalta gli azzurri che – forse volutamente, forse inconsciamente – hanno messo in pratica quel “caos organizzato” chiamato più volte in causa dal CT Cassani nelle conferenze stampa e nelle interviste dei giorni precedenti.
I primi a muoversi sono stati i due under 23 Andreetta e Filosi che hanno iniziato l’inseguimento. Ai due ragazzi è poi subentrato Giovanni Visconti che, sull’ultimo giro del Montalbano, con la salita che da Seano porta a Carmignano, ha dato una bella sgrossata al tesoretto di minuti dei fuggitivi. Sulla Rocca di Montemurlo i fuggitivi incrementano leggermente il vantaggio ma perdono Soe Vall (Caja Rural), che non riesce a tenere il ritmo, seguito successivamente da Giovanni Carboni (Area Zero Pro Team).
Mentre i fuggitivi cominciano a fare i conti con la stanchezza, il plotone guidato ora da Aru e Zardini riduce nuovamente il distacco portandolo a soli 3’. Le dinamiche di gruppo e tutta una serie di scambi di opinioni da e con l’ammiraglia e tra gli stessi corridori porta gli azzurri a designare Sonny Colbrelli come uomo destinato a finalizzare il lavoro dell’intero team. L’apporto finale di Nibali, Visconti e Aru porta al ricongiungimento del gruppo con il bresciano Colbrelli, che conclude nel migliore dei modi una giornata di ciclismo “azzurro”.
Alle spalle del ragazzo, classe ’90 e alla sua quarta vittoria stagionale, si sono piazzati Kristian Sbaragli (Mtn Qhubeka) e a Danilo Napolitano (Wanty-Groupe Gobert). Il Gran Premio della Montagna è stato vinto da Jonathan Monsalve (Neri Sottoli).
Dopo il traguardo è lo stesso Colbrelli a raccontare la sua vittoria mettendo in primo piano il gran lavoro dei compagni: “Siamo partiti non con un ritmo elevato. In gara poi, hanno iniziato a lavorare gli U23 Filosi e Andreetta poi hanno tirato Formolo e Zardini. Un grande lavoro anche da parte di Aru e Visconti. Sul finale di gara Nibali mi ha chiesto se avevo buone sensazioni. Gli ho risposto di si e lui, come tutti, ha contribuito a conquistare questa vittoria mettendosi a disposizione. Allo sprint ho dato il massimo, sono partito lungo ed è andata benissimo! Un sincero grazie a tutti gli azzurri”.
Soddisfatto anche il CT Cassani che vede nascere giorno dopo giorno la “sua” Nazionale: “Quando pensavamo che la corsa fosse persa ecco che sale il ritmo. Tutti gli azzurri oggi hanno corso come se queste fossero le prove generali prima del mondiale. Sono molto soddisfatto del feeling che si è creato tra di loro: oggi tutti si sono messi al servizio di che aveva la giusta condizione e l’obiettivo è stato centrato”.
Terminato l’appuntamento agonistico pratese la nazionale élite si è trasferita al Best Western Hotel Cavaleri di Bra (Cuneo), sede del raduno che si concluderà il 24 in occasione della trasferta spagnola. Al ritiro piemontese mancavano all’appello Manuel Quinziato, Alessandro De Marchi e Daniele Bennati, già in Spagna poichè impegnati nella cronosquadre di club a Ponferrada.
Mario Prato

Strepitoso bis in azzurro per Sonny Colbrelli al tradizionale GP di Prato (foto Bettini)
21-09-2014
settembre 21, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOSQUADRE UOMINI
Il team statunitense BMC Racing Team si è imposto nella cronometro a squadre, circuito di Ponferrada, percorrendo 57,1 Km in 1h03′29″ alla media di 53,967 Km/h. Ha preceduto di 32” il team australiano Orica – GreenEDGE e di 36” il team belga Omega Pharma – Quick Step. Tre formazioni italiane in gara: Cannondale 9° a 1′29”, Lampre-Merida 15° a 2′30”, MG Kvis – Wilier a 5′37”
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOSQUADRE DONNE
Il team tedesco Specialized – Lululemon si è imposto nella cronometro a squadre, circuito di Ponferrada, percorrendo 36,1 Km in 43′33″ alla media di 49,805 Km/h. Ha preceduto di 1′17” il team australianoOrica – AIS e di 2′19” il team italiano Astana – Be Pink (unico in gara)
GP INDUSTRIA & COMMERCIO DI PRATO
L’italiano Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Prato, percorrendo 185,8 Km in 4h18′05″ alla media di 43,195 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka) e Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert).
GRAND PRIX D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS
Il francese Arnaud Démare (FDJ.fr) si è imposto nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 185,8 Km in 4h18′05″ alla media di 43,195 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Hutarovich e l’australiano Haussler. Ritirati gli unici italiani in gara, Matteo Pelucchi (IAM Cycling) e Davide Appollonio (AG2R La Mondiale)
RABO BARONIE BREDA CLASSIC
L’olandese Mike Teunissen (Rabobank Development Team) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Breda, percorrendo 195,2 Km in 4h23′04″ alla media di 44,521 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Vermeltfoort e Van Ginneken.
TROFEO BIANCHIN
L’italiano Davide Gomirato* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, Paderno di Ponzano Veneto, percorrendo 169 Km in 3h48′12″ alla media di 44,435 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Daniele Cavasin* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Paolo Totò* (Veloclub Senigallia)
* dilettante
COLBRELLI VINCE… E CONVINCE
È stata una volata trionfale quella che ha portato al successo il bresciano Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF) nel Memorial Pantani. Colbrelli ha preceduto sul traguardo di Cesenatico lo sloveno Grega Bole (Fantini-Nippo) e Fabio Chinello (Area Zero)
È da un mese che si sente utilizzare la formula “in ottica mondiale” e oggi come non mai questa definizione risulta rispecchiare quello che è successo a Sonny Colbrelli, autore di una vittoria importante proprio in ottica mondiale, visto che il ragazzo fa parte della spedizione azzurra capeggiata dal CT Davide Cassani e potrebbe svolgere il ruolo di ruota veloce in caso di volata a ranghi ristretti, ruolo finalizzato al meglio nella giornata odierna.
Per quanto riguarda la gara, questa decima edizione del Memorial Pantani, con partenza ed arrivo a Cesenatico, constava di un percorso complicato nella parte centrale, caratterizzata da quattro passaggi sulla salita di Montevecchio, e di un finale completamente pianeggiante, per un totale di 189 chilometri.
Poco dopo il via partono in avanscoperta sei corridori – Jarlinson Pantano (Colombia), Roman Semyonov (Astana CT), James Piccoli (Amore&Vita – Selle SMP), Alessio Taliani (Androni – Venezuela), Adrian Kurek (CCC Polsat) e Tsgbu Grmay (MTN Qhubeka) – che inizialmente riescono anche a guadagnare un vantaggio massimo di sette minuti sul gruppo.
Al secondo passaggio da Montevecchio i sette battistrada vengono ripresi dopo un lungo forcing da parte della Cannondale. Sono proprio due atleti di questa formazione, Damiano Caruso e Davide Formolo a riproporre un altro tentativo di fuga comprendente anche Fabio Aru, Vincenzo Nibali, Gianni Moscon (Italia), Tiago Machado (Team NetApp – Endura), Diego Rosa, Andrea Zordan (Androni – Venezuela), Luis Leon Sanchez (Caja Rural – RGA) e Mauro Finetto (Neri – ALE’).
La corsa, comunque, non si cristallizza e lunga l’ultima scalata al Montevecchio attaccano Formolo, Machado, Finetto, Pellizotti e Giampaolo Caruso, che in breve guadagnano una trentina di secondi, raggiunti in seguito da un drappello ben più nutrito, costituito da quaranta unità.
L’ultimo ad arrendersi all’ormai inevitabile volata è Tiago Machado, autore di una corsa sempre all’attacco, scattato nell’ultimo giro del circuito di Cesenatico ma ripreso a quattro chilometri dal traguardo.
Sulla volata finale non c’è molto da dire se non che Colbrelli riesce ad avere la meglio su Bole con una bella bicicletta di distacco. Sul podio sale anche un sorprendente Fabio Chinello, seguito da Andriato, Viganò, Ponzi, Zurlo, Paterski, Parrinello e Belletti.
Dunque, una vittoria convincente per Colbrelli, per se stesso in primis, ma da prendere un po’ con il beneficio d’inventario visto che a Ponferrada gli avversari saranno di un altro livello.
Paolo Terzi
ORDINE D’ARRIVO
1 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 4:34:49
2 Grega Bole (Slo) Vini Fantini Nippo
3 Fabio Chinello (Ita) Area Zero Pro Team
4 Rafael Andriato De Mattas (Bra) Neri Sottoli
5 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros Rga
6 Simone Ponzi (Ita) Neri Sottoli
7 Federico Zurlo (Ita) Nazionale Italiana
8 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
9 Antonio Parrinello (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela
10 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela
11 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
12 Davide Villella (Ita) Cannondale
13 Karel Hnik (Cze) MTN – Qhubeka
14 Mirko Tedeschi (Ita) Team Idea
15 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
16 Simone Antonini (Ita) Marchiol Emisfero
17 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
18 Marco Marcato (Ita) Cannondale
19 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli
20 Fabricio Ferrari Barcel (Uru) Caja Rural – Seguros Rga
21 Artyem Nych (Rus) Russian National Team
22 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
23 Angel Madrazo Ruiz (Esp) Caja Rural – Seguros Rga
24 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp – Endura
25 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
26 Dennis Van Niekerk (Rsa) MTN – Qhubeka
27 Juan Pablo Valencia (Col) Colombia
28 Davide Formolo (Ita) Cannondale
29 Paolo Ciavatta (Ita) Area Zero Pro Team
30 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
31 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
32 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
33 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli
34 Simone Petilli (Ita) Area Zero Pro Team
35 Antonio Santoro (Ita) Meridiana Kamen Team
36 José Joao Pimenta Costa M (Por) Team Netapp – Endura
37 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
38 Kevin Seeldraeyers (Bel) Wanty – Groupe Gobert
39 Paul Voss (Ger) Team Netapp – Endura
40 Alessandro Bisolti (Ita) Vini Fantini Nippo 0:00:22
41 Heiner Parra Bustama (Col) Caja Rural – Seguros Rga 0:00:26
42 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli 0:00:29
43 Andrea Zordan (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela 0:00:31
44 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:00:47
45 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela 0:00:49
46 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela
47 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela
48 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli – Venezuela
49 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli
50 Andrea Fedi (Ita) Neri Sottoli
51 Luis Leon Sanchez Gil (Esp) Caja Rural – Seguros Rga
52 Giampaolo Caruso (Ita) Nazionale Italiana 0:01:10
53 Gianni Moscon (Ita) Nazionale Italiana
54 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Continental Team Astana 0:01:42

Colbrelli si impone nella gara intitolata al mai dimenticato scalatore di Cesenatico (foto Bettini)
20-09-2014
settembre 20, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
MEMORIAL MARCO PANTANI
L’italiano Sonny Colbrelli (Bardiani Valvole – CSF Inox) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Cesenatico, percorrendo 189,8 Km in 4h34′49″ alla media di 41,460 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Bole e l’italiano Fabio Chinello (Area Zero Pro Team).
PRIMUS CLASSIC IMPANIS – VAN PETEGEM
Il belga Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) si è imposto nella corsa belga, Brakel – Haacht, percorrendo 195,8 Km in 4h20′04″ alla media di 45,713 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Van der Sande e il polacco Gołaś. Miglior italiano Tiziano Dall’Antonia (Androni Giocattoli – Venezuela), 14° a 11”.