SIR BRADLEY WIGGINS TORNA RE DEL TIC-TAC
A due anni di distanza dall’oro olimpico di Londra il 34enne britannico conquista il suo primo titolo iridato a cronometro rifilando 26” al grande favorito Tony Martin, calato progressivamente dopo un buon avvio, e 40” all’emergente olandese Tom Dumoulin, che nel finale ha la meglio su Vasil Kiryienka e Rohan Dennis nella lotta per il gradino più basso del podio. Buona prova per Adriano Malori che chiude 6° a 1′11” migliorandosi di due piazze rispetto a Firenze; solo 30°, invece, Dario Cataldo.
La gara a cronometro riservata alla categoria élite si è disputata su di un percorso di 47,1 km con partenza e arrivo a Ponferrada, interamente pianeggiante per i primi due terzi e decisamente più mosso con strappi e brevi discese nel finale, ma nel complesso congeniale per gli specialisti come Tony Martin, a caccia del quarto titolo iridato consecutivo che gli avrebbe consentito di eguagliare Fabian Cancellara, il quale ha scelto di non prendere parte alla prova contro il tempo per concentrarsi su quella in linea. Il primo intertempo posto dopo 12,2 km sembrava dar ragione al 29enne di Cottbus che vi è transitato al comando con 4” su Bradley Wiggins, senza dubbio il rivale più accreditato alla vigilia, anche alla luce di quanto fatto nella cronosquadre, nella quale praticamente da solo aveva portato il Team Sky a ridosso del podio. Invece, nel prosieguo della prova il tedesco, che ha probabilmente pagato le fatiche di un 2014 che lo ha visto fin dall’inizio ad altissimi livelli, non è riuscito ad incrementare la propria velocità a differenza del grande rivale britannico, che è balzato al comando all’intertempo del km 23,2 con 2” di margine che sono poi diventati 9 al km 35,2 e addirittura 26 al traguardo. Dopo i sei titoli mondiali su pista, cui va aggiunto l’oro olimpico nella prova a cronometro di Londra nel 2012 poche settimane dopo essersi aggiudicato il Tour de France, Wiggins ha pertanto conquistato per la prima volta un alloro iridato contro il tic-tac dopo che nel 2011 a Copenhagen e nel 2013 a Firenze aveva dovuto accontentarsi dell’argento, finendo in entrambe le occasioni proprio alle spalle di Martin. Tutti gli altri hanno dovuto lottare per la medaglia di bronzo che è andata a Tom Dumoulin, tutt’altro che a sorpresa in virtù di una stagione che lo ha visto sempre estremamente competitivo nelle prove a cronometro e non solo. Il 23enne olandese ha avuto un avvio controllato, collocandosi in 7a posizione al primo intertempo mentre dopo 35,2 km era ancora 5° alle spalle di Rohan Dennis e Vasil Kiryienka; ma, con un finale prepotente che lo ha visto recuperare diverso terreno anche a Martin (sebbene non a sufficienza per strappargli l’argento), ha conquistato la medaglia di bronzo chiudendo a 40” da Wiggins. Kiryienka, sempre puntuale con le zone alte della classifica in questi appuntamenti, si è piazzato 4° a 47” e Dennis, calato nel finale dopo essere rimasto in lotta anche per l’oro fino a metà gara (ma comunque autore di una prova molto al di sopra delle aspettative), ha chiuso 5° a 57”. Tutti gli altri hanno accusato un distacco superiore al minuto a partire da Adriano Malori, 6° a 1′11” precedendo due delle sorprese di giornata come il portoghese della Lampre-Merida Nelson Oliveira, a lungo al comando essendo stato tra i primi a prendere il via, 7° a 1′21”, e il russo Anton Vorobyev, 8° a 1′29”. Chiudono al top ten il ceco Jan Barta, 9° a 1′43”, e lo spagnolo Jonathan Castroviejo, 10° a 1′44”. Ci si aspettava forse, in virtù di quanto fatto durante tutta la stagione e soprattutto del successo nella breve crono di Santiago di Compostela che ha chiuso l’ultima Vuelta, che Malori potesse lottare per una medaglia e tutto sommato, dopo una partenza piuttosto a rilento che lo ha collocato in 13a posizione dopo 12,2 km, il 26enne di Traversetolo è andato molto forte nella parte centrale di gara, rimanendo vicino ai tempi di Dumoulin. Nell’ultimo quarto di gara, però, non ha avuto lo stesso cambio di ritmo dell’olandese e ha dovuto pertanto accontentarsi di un piazzamento che migliora comunque l’8° posto di Firenze, tanto più se si considera che allora il suo distacco da Martin era stato di ben 2′51”. Non è stata, invece, una buona giornata per l’altro azzurro in gara Dario Cataldo che, non al meglio della condizione a causa dei postumi della caduta che l’ha costretto al ritiro alla Vuelta, non è andato oltre la 30a posizione a 3′25” da Wiggins. Al pari dell’abruzzese sono stati protagonisti di una prova sotto tono anche Sylvain Chavanel, che – dopo un’ottima prima parte di gara in cui sembrava poter giocarsi un posto sul podio – è letteralmente crollato chiudendo 17° a 2′28”, il canadese Svein Tuft, 28° a 3′18” e lo statunitense Tejay Van Garderen, 37° a 3′44”. Dopo una giornata di pausa la rassegna iridata di Ponferrada riprenderà venerdì 26 settembre con le prove in linea riservata alle categorie junior femminile e under 23 maschile.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Bradley Wiggins (Great Britain) 0:56:25.52
2 Tony Martin (Germany) 0:00:26.23
3 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:00:40.64
4 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:00:47.92
5 Rohan Dennis (Australia) 0:00:57.74
6 Adriano Malori (Italy) 0:01:11.62
7 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Portugal) 0:01:21.63
8 Anton Vorobyev (Russian Federation) 0:01:29.66
9 Jan Barta (Czech Republic) 0:01:43.41
10 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spain) 0:01:44.20
11 Tiago Machado (Portugal) 0:01:52.37
12 Jesse Sergent (New Zealand) 0:01:57.02
13 Rasmus Christian Quaade (Denmark) 0:02:16.28
14 Artem Ovechkin (Russian Federation) 0:02:18.27
15 Andrew Talansky (United States Of America) 0:02:20.88
16 Maciej Bodnar (Poland) 0:02:22.28
17 Sylvain Chavanel (France) 0:02:28.39
18 Silvan Dillier (Switzerland) 0:02:30.77
19 Tanel Kangert (Estonia) 0:02:32.62
20 Alex Dowsett (Great Britain) 0:02:35.10
21 Alexandr Pliuschin (Republic of Moldova) 0:02:47.90
22 Nikias Arndt (Germany) 0:02:48.60
23 Carlos Ivan Oyarzun Guinez (Chile) 0:02:52.80
24 Kristof Vandewalle (Belgium) 0:03:06.67
25 Jerome Coppel (France) 0:03:08.64
26 Alexsandr Dyachenko (Kazakhstan) 0:03:11.21
27 Riccardo Zoidl (Austria) 0:03:15.71
28 Svein Tuft (Canada) 0:03:18.18
29 Petr Vakoc (Czech Republic) 0:03:18.47
30 Dario Cataldo (Italy) 0:03:25.26
31 Pieter Serry (Belgium) 0:03:30.13
32 Mateusz Taciak (Poland) 0:03:31.78
33 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:03:33.30
34 Markel Irizar Aranburu (Spain) 0:03:39.23
35 Matthias Brandle (Austria) 0:03:39.69
36 Rein Taaramae (Estonia) 0:03:40.36
37 Tejay Van Garderen (United States Of America) 0:03:44.16
38 Daniil Fominykh (Kazakhstan) 0:03:48.05
39 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:03:49.51
40 Kristijan Koren (Slovenia) 0:03:50.32
41 Nicolas Roche (Ireland) 0:03:50.39
42 Kanstantsin Siutsou (Belarus) 0:03:52.16
43 Andriy Vasylyuk (Ukraine) 0:03:54.96
44 Serghei Tvetcov (Romania) 0:03:56.62
45 Vegard Breen (Norway) 0:04:00.51
46 Winner Anacona Gomez (Colombia) 0:04:01.56
47 Gatis Smukulis (Latvia) 0:04:10.83
48 Lars Teutenberg (Germany) 0:04:12.81
49 Ramunas Navardauskas (Lithuania) 0:04:32.05
50 Aleksejs Saramotins (Latvia) 0:04:33.65
51 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:05:11.23
52 Andrei Nechita (Romania) 0:05:33.44
53 Lasse Norman Hansen (Denmark) 0:05:50.45
54 Reidar Bohlin Borgersen (Norway) 0:05:58.32
55 Zsolt Der (Hungary) 0:06:27.65
56 Matej Mohoric (Slovenia) 0:06:46.48
57 Gabor Fejes (Hungary) 0:06:49.32
58 Oleksandr Golovash (Ukraine) 0:08:05.49
59 Elchin Asadov (Azerbaijan) 0:09:03.77
60 Gustavo Mino (Paraguay) 0:09:46.54
61 Segundo Navarrete (Ecuador) 0:10:48.63
62 Veli Sadiki (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:13:37.86
63 Gorgi Popstefanov (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:14:33.34

Wiggins punta a testa bassa verso la maglia iridata a cronometro lungo il circuito di Ponferrada (foto Rob Lampard)