21-06-2011

giugno 22, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A COLOMBIA
Lo spagnolo Oscar Sevilla (Gobernacion De Antioquia-Indeportes Antioquia) si è imposto nell’ottava tappa, Duitama – Socorro, percorrendo 199 Km in 4h21′49″, alla media di 45,604 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Felix Rafael Cardenas (GW Shimano-Chec-Edeq-Envia) e di 1″ il messicano Magallanez. Cardenas ha conservato la testa della classifica, con 46″ e 58″ sui connazionali Romero e Pedraza.

AGGIORNAMENTO CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI
Estonia (cronometro): Rein Taaramae (Cofidis Le Credit)
Hong Kong (strada): Yeung Ying Hon (Racing Force)

GIRO NOSTRUM – 19a TAPPA: LES DEUX ALPES – PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI (Nichelino)

giugno 21, 2011 by Redazione  
Filed under News

Ultima frazione destinata alla volata, ma spazio anche alle fughe da lontano

19a TAPPA: LES DEUX ALPES – PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI (Nichelino)

Alla tappa regina dell’edizione 2012 seguirà una tappa tranquilla, l’ultima destinata ai velocisti. Il percorso non sarà del tutto pianeggiante, anzi la prima parte avrà un’aspetto decisamente montagnoso ma, una volta scavalcato il Monginevro, negli ultimi 70 Km nessuna difficoltà si parerà dinnanzi ai corridori. Due morbidi ostacoli di 4a categoria non spaventeranno troppo gli sprinter, dalla cui parte giocherà anche la possibilità di vedere in anteprima il finale, grazie ad uno snello circuito di 8 Km, che si concluderà dinnanzi alla reggia dei Savoia.

Siti UNESCO del giorno
Briançon: Fortificazioni di Vauban
Sant’Ambrogio di Torino (Sacra di San Michele): Via Sacra Langobardorum (candidatura)
Rivoli, Stupinigi: Residenze Sabaude

Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Giro d’Italia 2012 ma solo di un tracciato da noi costruito.

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria e planimetria (cliccare su link e immagini per visualizzare nella dimensione originaria)

19a_tappa

dettaglio finale

plan_stupinigi

alt_stupinigi

ARCHIVIO GIRO NOSTRUM

1a tappa: circuito di Herning (cronometro)
2a tappa: Herning – Herning
3a tappa: Horsens – Horsens
4a tappa: Vicenza – Vicenza (cronosquadre)
5a tappa: Piazzola sul Brenta – Ferrara
6a tappa: Italia in Miniatura (Viserba / Rimini) – Urbino
7a tappa: Assisi – Gran Sasso d’Italia
8a tappa: L’Aquila- Subiaco / Monte Livata
9a tappa: Caserta – Castel del Monte (Andria)
10a tappa: Firenze (crono individuale)
11a tappa: Poggio a Caiano – Modena
12a tappa: Mantova – Brentonico “Traversata del Monte Baldo”
13a tappa: Rovereto – Canazei “Traversata delle Dolomiti trentino-atesine”
14a tappa: Canazei – Tre Cime di Lavaredo “Traversata delle Dolomiti bellunesi”
15a tappa: Alleghe – Capo di Ponte “Traversata alpina centro-orientale”
16a tappa: Crespi d’Adda (Capriate San Gervasio) – Varallo Valsesia
17a tappa: Gattinara – Courmayeur / Monte Bianco
18a tappa: Courmayeur – Alpe d’Huez

ZANOTTI GIOISCE, CATTANEO FESTEGGIA

giugno 20, 2011 by Redazione  
Filed under News

La tappa conclusiva del GiroBio termina con una volata annunciata, ma di certo non scontata. A tagliare il traguardo con le braccia alzate è Zanotti che regola Kashtan e Aldegheri. Per Cattaneo nessuna difficoltà a mantenere la leadership della generale, solo negli ultimi chilometri Anacona e Busato provano il tentativo disperato, ma per loro niente da fare.

Foto copertina: la volata che ha chiuso l’edizione 2011 del GiroBio (www.ciclonet.it)

Si chiude così il sipario sul GiroBio con Zanotti che va ad aggiudicarsi la passerella conclusiva in quel di Asiago e Cattaneo che controlla abilmente ogni tentativo di far saltare il banco.
Nulla da segnalare nei primi chilometri fino al primo traguardo volante dove Lasca transita per primo davanti a Puccioni e Betti. Proprio quest’ultimo, in virtù dei punti guadagnati, si aggiudica la maglia dedicata ai traguardi volanti.
Appena dopo lo sprint escono dal gruppo in dodici, tra loro spicca il nome di Trentin, ma il gruppo non lascia spazio e così in breve si torna alla situazione di partenza.
Puccio, Anzalone e Parrinello hanno invece più fortuna e riescono a guadagnare più di un minuto sul plotone, ma passato il secondo traguardo volante, vinto dal portacolori della Palazzago, il gruppo comincia la sua rimonta e ricuce sui battistrada.

La corsa entra così nell’ultimo dei dieci giri previsti nella zona di Asiago col gruppo compatto.
Alla disperata prova ad evadere Anacona, per due volte, nel tentativo di provocare un ribaltone nella generale. I suoi tentativi sono però immediatamente rintuzzati dagli scudieri di Cattaneo che poteva vantare appena 26” di vantaggio sul suo avversario.
L’ultimo tentativo di anticipare la volata avviene a due chilometri dall’arrivo, ma anche Trentin, Busato e Miletta non riescono a guadagnare più di 10” dal gruppo prima di essere ripresi.
Volata quindi e ad aggiudicarsela è Zanotti che anticipa sul traguardo Kashtan e Aldegheri.

Si tratta della prima edizione del GiroBio vinta da un italiano, dopo due anni in cui il vincitore veniva dalla Colombia. Al secondo posto si piazza Anacona, Agostini chiude il podio mentre nella top five ci finiscono anche Aru e Moser il quale può vantare anche due prestigiosi successi parziali.
Stagione da incorniciare quella di Cattaneo, la vittoria di oggi fa infatti il paio con quella al Giro delle Pesche Nettarine, un po’ come un professionista che si aggiudica due tra le maggiori corse a tappe.

Andrea Mastrangelo

COMMENTOUR DE SUISSE: CARO DAMIANO…

giugno 20, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Alla conclusione di un Tour de Suisse decisamente da incorniciare per Damiano Cunego, al di là di quanto successo all’ultima tappa, trasformiamo il giornaliero commento alla tappa, in una lettera diretta al campione veronese

Foto copertina: per Damiano Cunego un podio che vale comunque oro (foto Bettini)

Sicuramente starai provando molto rammarico per quei maledetti quattro secondi. Ma nonostante tutto puoi ritenerti soddisfatto del tuo Giro di Svizzera, in cui sei stato in assoluto il migliore nelle tappe di montagna, escludendo la piccola debacle di Malbun. Hai regalato splendide emozioni ai tifosi italiani, che con grande entusiasmo hanno seguito il Tour de Suisse.

Dobbiamo dirti grazie, perchè siamo convinti che sei tornato ai tuoi più grandi livelli, il Damiano che lottava e vinceva il Giro d’Italia nel 2004, quello che ha trionfato ben tre al Lombardia e una volta all’Amstel Gold Race, tanto per citare i tuoi più importanti successi. Siamo tutti uniti perchè nonostante l’opaca cronometro, ci sentiamo molto ottimisti per il futuro, in particolare per il campionato italiano e per il Tour de France. E’ un segnale di forte ripresa che ci da molto piacere.

Lo sappiamo che le prove contro il tempo sono sempre state molto difficili per te, e sapevamo che uno specialista come Leipheimer è un osso duro. La cosa positiva è che ci abbiamo sperato fino all’ultimo metro che tu abbia potuto vincere il Giro di Svizzera, il che significa che hai sempre lottato, soffrendo molto, ma dando tutto ciò che avevi. E l’umiltà che ti caratterizza è un motivo in più per starti accanto durante ogni corsa a cui partecipi.

Non possiamo che farti un caloroso in bocca al lupo per le prossime gare, dove ci auguriamo che tu possa toglierti grandi soddisfazioni. E il tuo Tour de Suisse ce lo fa ben sperare.

Andrea Giorgini

LEIPHEIMER, 4 SECONDI DI FELICITA’

giugno 20, 2011 by Redazione  
Filed under News

Il 38enne statunitense conquista il Tour de Suisse concludendo la crono di Sciaffusa al terzo posto dietro al vincitore Cancellara e a Kloeden e infliggendo 2′03” a Damiano Cunego che in classifica lo precedeva di 1′59”, mentre Kruijswijk resiste per 8” all’attacco di Fuglsang e chiude la corsa elvetica sul terzo gradino del podio.

Foto copertina: Leipheimer felice sul podio di Sciaffusa (foto Bettini)

Malgrado una salita di 4 km a due terzi del percorso e la successiva discesa i 32,1 km della crono di Sciaffusa che ha concluso il Giro di Svizzera erano molto adatti agli specialisti per via dei lunghi rettilinei pianeggianti, e prevedibilmente ci sarebbero state due corse, una per la vittoria di tappa con Cancellara (Leopard) strafavorito e una per la classifica generale in cui Cunego (Lampre) doveva difendere 1′36” su Kruijswijk (Rabobank), 1′41” su Frank Schleck (Leopard) e 1′59” su Leipheimer (Radioshack). In effetti Cancellara, molto lontano in classifica generale e dunque tra i primi a partire, ha concluso la sua prova rifilando 1′27” a Bobridge (Garmin) che fin lì deteneva il miglior tempo, ma i successivi arrivi di Froome (Sky) che ha chiuso a 1′02”, del vincitore di Serfaus De Gendt (Vacansoleil) che ha accusato di 48” e soprattutto del 4° degli ultimi Mondiali under 23 a cronometro Oliveira (Radioshack) che si è fermato a soli 25” hanno fatto capire che il fuoriclasse elvetico non aveva fatto la differenza come in altre occasioni, e solo per 9” Kloeden (Radioshack), uscito di classifica già nella tappa di Crans Montana, dopo essere stato in vantaggio nei primi due intertempi ha ceduto il passo all’elvetico.
Dopo il tedesco sono arrivati tra gli altri Gerdemann (Leopard) con un ritardo di 1′24”, Vandevelde (Garmin), apparso in crescita negli ultimi giorni, a 1′02” e il vicecampione olimpido di specialità Larsson (Saxo Bank) a 41” finchè non è stato il turno degli uomini di classifica. Monfort (Leopard), malgrado il grande lavoro di gregariato per Frank Schleck e Fuglsang, ha chiuso a 1′09” da Cancellara e Danielson (Garmin) ha fatto ancora meglio fermandosi a 38” e risalendo al 9° posto in classifica davanti al belga e a Van Garderen (HTC), che era uno dei favoriti del giorno ma dopo un ottimo primo intertempo ha dovuto cambiare bici e ha mollato chiudendo a 3′05”; nulla da fare anche per Giampaolo Caruso (Katusha) che ha accusato un ritardo di 4′24” precipitando al 12° posto mentre Ten Dam (Rabobank) ha chiuso a 2′13” e ha difeso la sua 8a piazza finale.
E’ stata quindi la volta del campione danese a cronometro Fuglsang che ha realizzato un’ottima prova chiudendo a 44” da Cancellara e scavalcando in classifica Mollema (Rabobank), arrivato a 2′06”, e un disastroso Frank Schleck che ha fatto addirittura 34” peggio del fratello Andy perdendo 3′06” e venendo scavalcato in classifica anche dalla rivelazione Frank (BMC), che si è superato anche nella crono perdendo solo 1′16”; l’attenzione si è quindi rivolta sul duello tra Leipheimer, che fin dal primo intertempo aveva scavalcato il lussemburghese e Kruijswijk nella classifica virtuale, e Cunego. Dopo 8 km lo statunitense, che sulla sella appariva molto agile e composto e apparentemente non dava l’impressione di forzare al massimo, accusava 12” da Kloeden e dopo 23 km, in cima alla salita, appena 5” ed era davanti a Cancellara mentre il veronese, che pedalava con un rapporto molto più duro e si muoveva molto di più sulla bici, è partito male accusando 40” da Kloeden al primo intertempo mentre si è difeso meglio nel secondo tratto al termine del quale il suo distacco dal tedesco era di 1′31” e quello da Leipheimer di 1′26”. Lo statunitense ha concluso la sua prova al 3° posto a 13” da Cancellara e la sua lieve flessione finale, il fatto che non fosse riuscito a riprendere Mollema partito 2′ prima e il fatto che Kruijswijk avesse chiuso a 1′38” dall’elvetico perdendo pochissimo negli ultimi 9 km e salvando il 3° posto dall’assalto di Fuglsang facevano pensare che Cunego ce l’avrebbe fatta a difendere i 33” che ancora gli restavano, ma proprio nel tratto finale il capitano della Lampre ha ceduto e il suo distacco finale da Cancellara è stato di 2′16”, vale a dire 4” in più di quelli che gli sarebbero serviti per mantenere la maglia gialla.
La crono è dunque andata non senza patemi a Cancellara con 5” su Kloeden, 13” su Leipheimer, 25” su Oliveira, 38” su Danielson, 41” su Larsson, 44” su Fuglsang, 48” su De Gendt, 1′02” su Froome e 1′04” su Vandevelde. Il Tour de Suisse è stato invece appannaggio del 38enne della Radioshack e può essere considerato il più grande successo della sua carriera malgrado vantasse podi nelle classifiche finali di Tour e Vuelta nonchè tre vittorie al Giro della California e una al Giro del Delfinato. Sfuma per 4” il sogno di Cunego di tornare a vincere una corsa a tappe all’estero che gli manca dal lontano 2002 quando vinse il Giro della Cina e di riportare la maglia gialla in Italia dopo il successo di Francesco Casagrande in Italia, mentre Kruijswijk ha concluso 3° a 1′02”, Fuglsang 4° a 1′10”, Mollema 5° a 2′05”, Frank 6° a 2′24” e un deludente Frank Schleck 7° a 2′35” e lontano dalle prestazioni di un anno fa quando fu lui ad aggiudicarsi il Giro di Svizzera.
Al Tour de France in ogni caso entrambi i fratelli lussemburghesi dovrebbero essere protagonisti ma attenzione anche alla corazzata Radioshack, che oltre a Leipheimer e Kloeden potrà contare su Horner e Brajkovic, e alla Rabobank in cui Mollema ha dimostrato di poter essere più di una semplice spalla per Gesink; malgrado la sconfitta anche Cunego esce rafforzato dalla corsa elvetica e in attesa della Grande Boucle lancia la sua candidatura per il campionato italiano che si svolgerà il prossimo 25 giugno ad Aci Catena in Sicilia.

Marco Salonna

IL “TOSCANA” PARLA IRLANDESE

giugno 20, 2011 by Redazione  
Filed under News

La Toscana porta bene all’irlandese Dan Martin. Ieri il ciclista della Garmin-Cervelo ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale avendo la meglio sull’esiguo gruppetto che ha animato le fasi finali del Giro di Toscana 2011.

Foto copertina: il successo di Martin ad Arezzo (foto Scanferla)

La gara dedicata a quel monumento vivente di Alfredo Martini ha pagato lo scotto di un calendario sempre più affollato e ha visto una starting list risicata, cosa che comunque non ha inficiato l’aspetto tecnico-agonistico della manifestazione.
Lungo tutti i 196 km non sono mancate le occasioni di attaccare come quella nata nelle prime fasi di gara o quella che ha visto protagonisti Alessandro Bertolini (Androni), Manuele Mori (Lampre-ISD) e Alan Marangoni (Liquigas-Cannondale) quando il plotone era già nel circuito finale, oppure l’attacco in solitaria del francese reduce dal Giro d’Italia Le Mevel, compagno di squadra del vincitore.
Ma l’occasione migliore l’hanno colta i sei che sull’ultimo passaggio sulla corta ma ripida salita di Stoppe d’Arca hanno guadagnato quel tanto che gli ha permesso di arrivare sulla linea finale prima di tutti gli altri.
La vittoria è andata all’irlandese Martin al quale hanno fatto corona il secondo posto di Santambrogio (BMC), il terzo di Miguel Angel Rubiano Chavez (D’Angelo & Antenucci – Nippo), il quarto di Sella (Androni), il quinto di Bertolini (Androni) e il sesto di Pozzovivo (CSF-Colnago).
Il rimanente del plotone è giunto tra i 7” di ritardo di Le Mevel e i 7’10” di Margotti, Caddeo e Rabottini ultimi a giungere ad Arezzo.
Oltre che per la vittoria di Martin il Giro di Toscana 2011 sarà ricordato anche per il ritorno alle gare di Daniele Colli (Geox-TMC) dopo la guarigione dal tumore che gli ha fatto rischiare l’amputazione della gamba sinistra.

Mario Prato

19-06-2011

giugno 20, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE SUISSE

L’elvetico Fabian Cancellara (Leopard Trek) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Sciaffusa, percorrendo 32,1 Km in 41′01″, alla media di 46,956 Km/h. Ha preceduto di 9″ il tedesco Klöden e di 13″ lo statunitense Levi Leipheimer (Team RadioShack). Miglior italiano Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), 23° a 1′52″. In classifica si impone Leipheimer con 4″ sull’italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD) e 1′02″ sull’olandese Kruijswijk.

GIROBIO
L’italiano Marco Zanotti (Casati Named) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Asiago, percorrendo 123 Km in 2h48′32″, alla media di 43,789 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Kashtan e l’italiano Daniele Aldegheri (Mantovani Cicli Fontana), In classifica si impone l’italiano Mattia Cattaneo (Trevigiani Dynamon Bottoli) con 26″ su colombiano Anacona Gomez e 42″ sull’italiano Stefano Agostini (Zalf Désirée Fior)

GIRO DELLA TOSCANA
L’irlandese Dan Martin (Team Garmin – Cervelo) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 197 Km in 4h54′00″, alla media di 40,204 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Mauro Santambrogio (BMC Racing Team) e il colombiano Rubiano Chavez.

TOUR DE BEAUCE (Canada)
Il canadese Svein Tuft (Team Spidertech Powered By C10) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Saint Georges, percorrendo 125 Km in 3h02′05″ , alla media di 41,190 Km/h. Ha preceduto di 18″ il connazionale Pinfold e il neozelandese Tivers. Due gli italiani in gara: Davide Frattini (UnitedHealthcare Pro Cycling) è 25° a 1′23″ mentre Andrea Grendene (Team Type 1 – Sanofi Aventis) non ha concluso la tappa. In classifica si impone lo spagnolo Francisco Mancebo Perez (Realcyclist.com Cycling Team) con 25″ sul messicano Colex Tepoz e 49″ su Tuft. Frattini 27° a 32′47″.

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Jarlinson Pantano (Colombia Es Pasion) si è imposto nella settima tappa, circuito di Duitama (96 Km). Ha preceduto allo sprint il connazionale Romero e il messicano Macias. Il colombiano Felix Rafael Cardenas (GW Shimano-Chec-Edeq-Envia) ha conservato la testa della classifica, con 39″ e 51″ sui connazionali Romero e Pedraza.

INTERNATIONALE THURINGEN-RUNDFAHRT U23
Il britannico Luke Rowe si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Weida, percorrendo 166,2 Km in 4h10′23″, alla media di 39,827 Km/h. Ha preceduto allo sprint il l’australiano Hepburn e il tedesco Plötner. In classifica si impone l’olandese Wilco Kelderman (Rabobank Continental Team), con 32″ sul tedesco Steigmiller e 1′01″ sull’olandese Dumoulin.

TOUR DE SERBIE
Il francese Sebastien Jullien (CMI-BSI) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Lepenski Vir – Belgrade, percorrendo 168 Km in 4h12′46″, alla media di 39,878 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Angelo Furlan (Christina Watches-Ofone) e il belga Meeusen. In classifica si impone il serbo Ivan Stevic (Partizan Powermove) ha conservato la testa della classifica, con 2″ sul danese Rasmussen e 14″ sul francese Converset. Miglior italiano Manuele Bindi (Meridiana Kamen Team), 8° a 1′45″.

STER ZLM TOER (Paesi Bassi)
L’australiano Leigh Howard (HTC-Highroad) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Etten-Leur, percorrendo 191 Km in 4h42′03″, alla media di 40,631 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Lucas Sebastian Haedo e lo statunitense Farrar. Miglior italiano Davide Appollonio (Sky Procycling), 4°. In classifica si impone il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto), con 3″ sull’olandese Terpstra e 15″ sul lituano Navardauskas. Miglior italiano Davide Appollonio (Sky Procycling), 7° a 1′26″.

ROUTE DU SUD (Francia)
Lo spagnolo Luis Angel Mate Mardones (Cofidis, Le Credit En Ligne) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Izaourt – Pau, percorrendo 143 Km in 3h19′39″, alla media di 42,975 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Geschke e il francese Houanard. In classifica si impone il bielorusso Vasili Kiryienka (Movistar Team) è il nuovo leader della classifica, con 40″ sull’italiano Davide Rebellin (Miche – Guerciotti) e 43″ sul britannico Kennaugh.

TOUR DE SLOVENIE
L’italiano Andrea Guardini (Farnese Vini – Neri Sottoli) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Ptuj – Novo Mesto, percorrendo 181 Km in 4h21′17″, alla media di 41,564 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Jacopo Guarnieri (Liquigas-Cannondale) e Alessandro Petacchi (Lampre – ISD). In classifica si impone l’italiano Diego Ulissi (Lampre – ISD) con 36″ sul croato Rogina e 43″ sullo sloveno Vrecer.

BOUCLES DE LA MAYENNE (Francia)
Il francese Jimmy Casper (Saur – Sojasun) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Renazé – Laval, percorrendo 172 Km in 3h55′25″, alla media di 43,837 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Bosmans e il francese Bichot. In classica Casper si impone con 12″ e 14″ sui connazionali Turgot e Tronet.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE (Francia)
Il francese Romain Bardet si è imposto nella terza ed ultima tappa, Vitam Parc (Neydens) – Les Houches, percorrendo 128,2 Km in 3h30′48”, alla media di 36,489 Km/h. Ha allo sprint il russo Nikita Novikov (Itera – Katusha) e l’elvetico Saggiorato. In classifica si impone Novikov con 3′07″ su Bardet e 3′12″ sull’elvetico Beuret

INTERNATIONALE OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)
L’austriaco Markus Eibegger (ARBÖ Österreich) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Vöcklabruck – St. Georgen, percorrendo 149,8 Km in 3h39′21″, alla media di 40,975 Km/h. Ha preceduto di 7″ il tedesco Fothen e il connazionale Kirchmair Unico italiano in gara, Ermanno Capelli (Team Vorarlberg) si è piazzato 14° a 30″. In classifica si impone il ceco Petr Bencik (PSK Whirlpool – Author) con lo stesso tempo del namibiano Hoffmann e dell’elvetico Hollenstein. Capelli 20° a 1′33″

FLECHE ARDENNAISE
Il belga Zico Waeytens si è imposto nella corsa belga, percorrendo 176,9 Km in 4h43′00″, alla media di 37,505 Km/h. Ha preceduto di 10″ i connazionali Savo e Van Bilsen.

NATURE VALLEY GRAND PRIX
Si è conclusa a Stillwater la breve corsa a tappe statunitense, conquistata dallo statunitense Jesse Anthony (Kelly Benefit Strategies-OptumHealth), con 17″ sul connazionale Van Ulden e 45″ sul cubano Romero Amaran. Le sei tappe disputate sono state conquistate dall’australiano Sutherland (Saint Paul Riverfront, cronometro), dallo statunitense Jake Keough (Downtown Saint Paul Criterium), dal tedesco Robert Förster (due vittorie, Cannon Falls Road Race e Uptown Minneapolis Criterium), dallo statunitense Bernard Van Ulden (Menomonie Road Race) e nuovamente da Sutherland (Stillwater Criterium).
Parallelamente si è disputata la versione femminile della gara, che è stata conquistata dalla statunitense Amber Neben (HTC-High Road) con 19″ sulla canadese Willock e 49″ sulla connazionale Armstrong. In gara anche l’italiana Giorgia Bronzini (Colavita/Forno d’Asolo p/b Cooking Light), che si è piazzata 8° a 2′15″ dopo aver conquistato tre vittorie parziali (nel Downtown Saint Paul Criterium, nel Cannon Falls Road Race e nel conclusivo Stillwater Criterium)

SUPERLATIVO MOSER, IPOTECA CATTANEO

giugno 19, 2011 by Redazione  
Filed under News

E’ Moreno Moser ad aggiudicarsi la tappa più attesa dell’edizione 2011 del GiroBio, il corridore della Lucchini lascia tutti lungo l’ultimo GPM, costruisce il suo successo nei cinque chilometri di sterrato e si aggiudica la tappa con quasi 2′ su Anacona, Agostini e il resto dei pretendenti alla vittoria finale. Cattaneo rimane nel gruppo dei big e mette una seria ipoteca per la generale in vista della tappa conclusiva.

Foto copertina: Moser primo a Gallio (foto Scanferla)

Era forse la tappa più attesa, ma alla fine è stata quella probabilmente meno spettacolare: tutti i personaggi più attesi hanno forse pagato le fatiche dei giorni passati e l’unico in grado di staccare tutti è stato quel Moreno Moser che nella frazione precedente aveva pagato quasi tre primi agli avversari.

Nei primi chilometri nessuna azione di particolare interesse. E’ il GPM del Passo Brocon a offrire i primi spunti di cronaca, immediatamente i big e le loro squadre si portano in testa. La Trevigiani per difendere il primato del suo leader Cattaneo, le altre squadre per provare a far saltare la classifica e provocare un ribaltone. E’ così che sul Gpm transita per primo Battaglin, uno dei quattro uomini di classifica della Zalf, Pichetta e Pizzaballa lo seguono a ruota, ma lungo la successiva discesa il tentativo viene annullato e in testa si forma un drappello di 30 unità con tutti i migliori supportati dai loro compagni di squadra.
Copione simile lungo la seconda ascesa, parte Bongiorno della Zalf seguito da Zardini e Ianniello, il tutto fa presagire che si tratti di tre teste di ponte per i leader delle rispettive squadre, ma dopo lo scollinamento si ricostituisce un drappello con tutti i migliori.
L’ultima salita inizia con Di Corrado in avanscoperta e un gruppo di dodici corridori alle sue spalle, dal gruppetto il primo a partire è Ianniello, ma il suo tentativo dura pochi metri. Subito dopo è il turno di Moser che in breve raggiunge la testa della corsa e la lascia al palo involandosi verso il traguardo quando mancano ancora 25km.
Il ritardo nella generale fa in modo che il fuggitivo non sia seguito a ruota da nessuno dei big di classifica, il suo vantaggio alla fine del tratto sterrato è di trenta secondi su Agostini, Anacona, Aru, Cattaneo, Zardini, Ianniello e Locatelli. Staccati tutti gli altri uomini di classifica a cominciare da Novikau, Busato e Battaglin.

Il vantaggio del corridore della Lucchini sul traguardo toccherà il 1′50” sul gruppo dei migliori che giunge compatto regolato da Anacona e Agostini, con Cattaneo che giunge quinto ponendo una seria ipoteca per la vittoria finale quando mancano soli 123km da percorrere lungo un circuito nel territorio di Asiago.

Andrea Mastrangelo

18-06-2011

giugno 19, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE SUISSE

Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nell’ottava tappa, Tübach – Sciaffusa, percorrendo 167,3 Km in 3h52′, alla media di 43,267 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Harley Goss e il britannico Swift. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 14°, che ha conservato la testa della classifica, con 1′36″ sull’olandese Kruijswijk e 1′41″ sul lussemburghese Frank Schleck.

GIROBIO
L’italiano Moreno Moser (Team Lucchini Maniva Ski) si è imposto nell’ottava tappa, Bassano del Grappa – Gallio, percorrendo 186,5 Km in 5h08′03″, alla media di 36,325 Km/h. Ha preceduto di 1′50″ il colombiano Anacona Gomez e l’italiano Stefano Agostini (G.S. Zalf Desiree Fior). L’italiano Mattia Cattaneo (Trevigiani Dynamon Bottoli) ha conservato la testa della classifica, con 26″ su colombiano Anacona Gomez e 42″ su Agostini.

TOUR DE BEAUCE (Canada)
Lo statunitense Robert Bush (Chipotle Development Team) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Quebec City, percorrendo 125,1 Km in 2h56′45″ , alla media di 42,466 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Boily e l’australiano Sulzberger. Due gli italiani in gara: Davide Frattini (UnitedHealthcare Pro Cycling) è 23° a 3′44″, Andrea Grendene (Team Type 1 – Sanofi Aventis), 70° a 8′28″. Lo spagnolo Francisco Mancebo Perez (Realcyclist.com Cycling Team) ha conservato la testa della classifica, con 25″ sul messicano Colex Tepoz e 1′11″ sullo statunitense Howes. Frattini 41° a 31′42″, Grendene 65° a 38′37″.

VUELTA A COLOMBIA
L’ecuadoriano Byron Patricio Guama (Movistar) si è imposto nella sesta tappa, Chía – Paipa, percorrendo 232 Km in 5h42′10″, alla media di 40,681 Km/h. Ha preceduto di 1″ il colombiano Piamonte e di 2″ lo spagnolo Gutierrez. Il colombiano Felix Rafael Cardenas (GW Shimano-Chec-Edeq-Envia) ha conservato la testa della classifica, con 43″ sul colombiano Romero e 49″ e sul connazionale Pedraza.

INTERNATIONALE THURINGEN-RUNDFAHRT U23
L’olandese Wilco Kelderman (Rabobank Continental Team) si è imposto anche nella sesta tappa, circuito di Kahla, percorrendo 197,1 Km in 4h45′40″, alla media di 41,398 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Rowe e il tedesco Reinhardt, conservando la testa della classifica, con 32″ sul tedesco Steigmiller e 1′01″ sull’olandese Dumoulin.

TOUR DE SERBIE
Il belga Tom Meeusen (Telenet – Fidea) si è imposto nella sesta tappa, Sokobanja – Kladovo, percorrendo 189,5 Km in 4h52′20″, alla media di 38,893 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Bommel e il kazako Lyalko. Miglior italiano Angelo Furlan (Christina Watches-Ofone), 12°. Il serbo Ivan Stevic (Partizan Powermove) ha conservato la testa della classifica, con 2″ sul danese Rasmussen e 14″ sul francese Converset. Miglior italiano Manuele Bindi (Meridiana Kamen Team), 8° a 1′45″.

STER ZLM TOER (Paesi Bassi)
Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella quarta tappa, Verviers – La Gileppe, percorrendo 184 Km in 4h47′48″, alla media di 38,360 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Terpstra e il lituano Navardauskas. Miglior italiano Davide Appollonio (Sky Procycling), 8° a 1′12″. Gilbert è il nuovo leader della classifica, con 1″ su Terpstra e 12″ su Navardauskas. Miglior italiano Davide Appollonio (Sky Procycling), 10° a 1′23″.

ROUTE DU SUD (Francia)
Il belga Jürgen Van Goolen (Veranda’s Willems – Accent) si è imposto nella terza tappa, Pierrefitte-Nestalas – Bagneres-De-Luchon, percorrendo 197 Km in 5h40′04″, alla media di 34,758 Km/h. Ha preceduto di 1′36″ il britannico Kennaugh e l’italiano Davide Rebellin (Miche – Guerciotti). Il bielorusso Vasili Kiryienka (Movistar Team) è il nuovo leader della classifica, con 43″ su Rebellin e 45″ su Kennaugh.

TOUR DE SLOVENIE
L’italiano Diego Ulissi (Lampre – ISD) si è imposto nella seconda tappa, Tržič – Golte, percorrendo 170,6 Km in 4h19′07″, alla media di 39,503 Km/h. Ha preceduto di 18″ il croato Rogina e di 30″ lo slovacco Spilak. Ulissi è il nuovo leader della corsa, con 36″ su Rogina e 38″ su Vrecer.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)
Il polacco Robert Radosz (BDC Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Krynica – Zdrój Deptak – Wysowa Centrum, percorrendo 133 Km in 3h34′35″, alla media di 37,188 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Gil e Cieslik. In classifica si impone il polacco Tomasz Marczynski (CCC Polsat Polkowice), con 30″ e 37″ sui connazionali Rutkiewicz e Bodnar.

BOUCLES DE LA MAYENNE (Francia)
Il francese Jimmy Casper (Saur – Sojasun) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Denis-du-Maine – Evron, percorrendo 184 Km in 4h23′50″, alla media di 41,844 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Tronet e Jules. Casper è il nuovo leader della classifica, con 2″ e 4″ sui connazionali Turgot e Tronet.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE (Francia)
Il francese Romain Bardet si è imposto nella seconda tappa, Aosta – La Thuile, percorrendo 152,2 Km in 4h35′41”, alla media di 33,124 Km/h. Ha preceduto di 33″ il russo Nikita Novikov (Itera – Katusha) di 1′07″ lo spagnolo Verona Quintanilla. Novikov ha conservato la testa della classifica, con 2′46″ sull’elvetico Beuret e 3′11″ su Bardet

INTERNATIONALE OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria)
Il tedesco Tino Thömel (Team NSP) si è imposto nella seconda tappa, Wels – Altheim, percorrendo 191,5 Km in 4h24′30″, alla media di 43,440 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fiedler e il ceco Homolka. Unico italiano in gara, Ermanno Capelli (Team Vorarlberg) si è piazzato 73° (stesso tempo dei primi). Il ceco Petr Bencik (PSK Whirlpool – Author) ha conservato la testa della classifica, con lo stesso tempo del namibiano Hoffmann e dell’elvetico Hollenstein. Capelli 26° a 1′13″

COMMENTOUR DE SUISSE: PETER SAGAN, STORIA DI UN GIOVANE CAMPIONE

giugno 19, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ad un passo dal verdetto finale, la penultima tappa ha nuovamente proiettato agli onori della cronaca il giovane slovacco Peter Sagan, ragazzo d’oro della Liquigas che, anche quest’anno, è riuscito a mettere a segno importanti risultati, come il successo di ieri nella tappa in linea di Sciaffusa, frazione che ha dimostrato, invece, un ulteriore passaggio a vuoto da parte dei più attesi sprinter.

Foto copertina: l’incontenibile urlo di Sagan sul traguardo di Sciaffusa (foto Bettini)

La penultima giornata del 75mo Tour de Suisse ha consacrato il talento di Peter Sagan. Slovacco, nato a Zilina nel 1990 e fratello minore di Juraj (compagno di squadra nella Liquigas), è al secondo anno da professionista, ma in queste due stagioni si sta confermando uno dei migliori giovani a livello mondiale grazie ai successi ottenuti alla Parigi – Nizza, al Tour de Romandie, al Giro di Sardegna ed ora al Giro di Svizzera 2011. Prestazioni di alto livello, grazie alle due vittorie di tappa, a un secondo e un terzo posto che lo hanno consacrato re della speciale classifica a punti. Il successo di Peter oggi a Sciaffusa è arrivato grazie ad una grande potenza nell’attuare lo sprint, quando si è visto che nonostante l’essere chiuso da ben 4 avversari ha trovato il varco giusto per il sorpasso e l’aver tagliato il traguardo con una bicicletta di vantaggio.
Corridore completo, lo vedremo nei prossimi anni a lottare nelle classiche (aveva ammesso durante la presentazione del Team Liquigas – Cannondale il sogno di voler vincere la Parigi – Roubaix), ma è da inserire sicuramente tra i favoriti del Mondiale di settembre a Copenaghen, decisamente alla sua portata.

Non è stato un Tour de Suisse amico ai veri sprinter, con Cavendish e Boonen mai realmente presenti nelle volate di gruppo, annullati dalla bravura e dalla migliore di condizione di Goss, Hushovd, Swift, Bozic e ovviamente, Sagan. La condizione dei due “sconfitti” preoccupa in ottica Tour: in particolare Boonen che deve recuperare una forma fisica mediocre che si porta avanti dal Fiandre e dalla Roubaix.

Siamo all’atto finale. Per Damiano Cunego arrivano i 32 km più lunghi di questa parte di stagione. Con l’olandese Mollema allontanatosi a causa di un incidente meccanico negli ultimi chilometri di tappa, il veronese dovra sfidarsi contro Levi Leipheimer, ora quarto in classifica. Damiano ha un margine che potrebbe essergli sufficiente, ma è vietato sbagliare per poter centrare l’obiettivo. Un obiettivo che corona una prima parte di stagione molto buona con un risultato molto importante. Ma sapremo solo in serata se sarà trionfo, cosa che noi tutti tifosi italiani speriamo.

Andrea Giorgini

« Pagina precedentePagina successiva »