COMMENTOUR DE SUISSE: PETER SAGAN, STORIA DI UN GIOVANE CAMPIONE

giugno 19, 2011
Categoria: Approfondimenti

Ad un passo dal verdetto finale, la penultima tappa ha nuovamente proiettato agli onori della cronaca il giovane slovacco Peter Sagan, ragazzo d’oro della Liquigas che, anche quest’anno, è riuscito a mettere a segno importanti risultati, come il successo di ieri nella tappa in linea di Sciaffusa, frazione che ha dimostrato, invece, un ulteriore passaggio a vuoto da parte dei più attesi sprinter.

Foto copertina: l’incontenibile urlo di Sagan sul traguardo di Sciaffusa (foto Bettini)

La penultima giornata del 75mo Tour de Suisse ha consacrato il talento di Peter Sagan. Slovacco, nato a Zilina nel 1990 e fratello minore di Juraj (compagno di squadra nella Liquigas), è al secondo anno da professionista, ma in queste due stagioni si sta confermando uno dei migliori giovani a livello mondiale grazie ai successi ottenuti alla Parigi – Nizza, al Tour de Romandie, al Giro di Sardegna ed ora al Giro di Svizzera 2011. Prestazioni di alto livello, grazie alle due vittorie di tappa, a un secondo e un terzo posto che lo hanno consacrato re della speciale classifica a punti. Il successo di Peter oggi a Sciaffusa è arrivato grazie ad una grande potenza nell’attuare lo sprint, quando si è visto che nonostante l’essere chiuso da ben 4 avversari ha trovato il varco giusto per il sorpasso e l’aver tagliato il traguardo con una bicicletta di vantaggio.
Corridore completo, lo vedremo nei prossimi anni a lottare nelle classiche (aveva ammesso durante la presentazione del Team Liquigas – Cannondale il sogno di voler vincere la Parigi – Roubaix), ma è da inserire sicuramente tra i favoriti del Mondiale di settembre a Copenaghen, decisamente alla sua portata.

Non è stato un Tour de Suisse amico ai veri sprinter, con Cavendish e Boonen mai realmente presenti nelle volate di gruppo, annullati dalla bravura e dalla migliore di condizione di Goss, Hushovd, Swift, Bozic e ovviamente, Sagan. La condizione dei due “sconfitti” preoccupa in ottica Tour: in particolare Boonen che deve recuperare una forma fisica mediocre che si porta avanti dal Fiandre e dalla Roubaix.

Siamo all’atto finale. Per Damiano Cunego arrivano i 32 km più lunghi di questa parte di stagione. Con l’olandese Mollema allontanatosi a causa di un incidente meccanico negli ultimi chilometri di tappa, il veronese dovra sfidarsi contro Levi Leipheimer, ora quarto in classifica. Damiano ha un margine che potrebbe essergli sufficiente, ma è vietato sbagliare per poter centrare l’obiettivo. Un obiettivo che corona una prima parte di stagione molto buona con un risultato molto importante. Ma sapremo solo in serata se sarà trionfo, cosa che noi tutti tifosi italiani speriamo.

Andrea Giorgini

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