ALENTOUR DU TOUR… A SHEFFIELD
luglio 6, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Nibali gigante a Sheffield. È la nuova maglia gialla (Gazzetta dello Sport)
Sorpresa al Tour. Nibali vince la tappa ed è in maglia gialla (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Nibali da primero: ya es líder – Contador: “Había que controlar a Froome, pero no era día para probarse” – Valverde: “Cuando saltó Froome fui a cerrar el hueco” – Nibali: “Vi el momento de salir, todos aguardaban el sprint” (AS)
‘Tiburón’ amarillo – Contador: “Había que controlar a Froome” – Froome: “El objetivo era estar adelante” (Marca)
Nibali sorprende y se viste de líder (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Cavendish out of Tour de France after dislocating shoulder in crash at finish line – Nibali fends off Froome to take second stage and overall lead (The Independent)
Cav may drop out of Tour after fall – Vincenzo Nibali claims yellow jersey with late surge in Sheffield(The Time)
Nibali wins stage two (The Daily Telegraph)
Francia
Nibali surgit à point – Cavendish: «Je suis dévasté» (L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Era il grande favorito e, sebbene forse proprio per questa ragione non ce l’abbia fatta a vincere (nel senso che un po’ tutti nel finale hanno corso con l’obiettivo di anticipare il suo sprint), Peter Sagan negli ultimi 10 km della frazione di Sheffield ha comunque impressionato. Lo ha fatto sulla Côte de Jenkin Road, dove ha replicato con grande facilità agli allunghi di Alberto Contador e Chris Froome, portandosi con autorità in testa al gruppetto dei migliori e lo ha fatto nella successiva discesa quando, pur non dando l’impressione di forzare più di tanto, quasi è riuscito a togliersi tutti di ruota e tutto sommato è stata probabilmente una scelta la sua, quella di non andare a inseguire il suo ex compagno Vincenzo Nibali ai -2 dal traguardo. Al di là dei suoi 24 anni sembra incredibile che un corridore con le qualità dello slovacco, capace di imporsi in qualunque gara di un giorno (ma, in prospettiva, anche in brevi corse a tappe come la Tirreno-Adriatico), non sia ancora riuscito a portare a casa una classica monumento. Nel frattempo porterà a casa in carrozza la sua terza maglia verde consecutiva, dal momento che i vari Marcel Kittel, André Greipel e compagnia non hanno i mezzi per competere alla pari nelle tappe di media montagna come era quella di Sheffield.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Secondo quanto scovato in rete, la pendenza massima della Côte de Jenkin Road è del 33%. Cosa potrà succedere?
Nebe1980: Mah il 33% in sé è poco significativo, se sono 800 metri al 10,8% medio il pezzo al 33% saranno si e no 40 metri però per fortuna non sembra una tappa per velocisti quella salitella piazzata a soli 5 Km dal traguardo potrebbe essere il trampolinom per qualche finisseur sempre che non vi sia una fuga in atto
Mauro Facoltosi: Nibali, tappa e maglia. Commenti?
Howling Wolf14: Straordinario Nibali. Emozionante. Nel giro di una settimana, maglia tricolore, tappa del TdF e maglia gialla. Che spettacolo! Occhio, però, a non buttar via energie. Il TdF è lungo. Lunghissimo.
b-baggjins: Bel finale!
Salitepuntocia’: Pensavo attaccasse in discesa, imprevedibile Nibali, ha proprio corso per vincere la tappa, come facevano i big di una volta anche nelle tappe “non di montagna”, ricordate quando Merckx, Hinault etc facevano anche le volate se gli capitava ? Da’ morale il successo, poi bisognerà vedere se è sintomo di gran forma o se è sintomo che cerca solo le vittorie di tappa… lo sapremo a Chamrousse.
Nebe1980: La tappa di oggi è la dimostrazione pratica che se è vero che le corse le fanno i corridori è anche verpo che i corridori le fanno se ci sono i percorsi che lo permettono. Mai vi era stata una seconda tappa del tour con grande bagarre tra i big perché generalmente la seconda tappa del tour era una noiosissima tavola da biliardo nella desolante pianura francese. Non contano solo i corridori ma anche i percorsi
Salitepuntocia’: Infatti per quello l’ho vista. Gli altri anni tenevo spenta la tv , lo faccio anche al giro nelle tappe per velocisti se sono a casa o in ferie
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Lo squalo (colonna sonora)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: CAMBRIDGE – LONDRA (155 Km)
Il Tour saluta il Regno Unito con la più semplice delle tre frazioni tracciate sulle strade dell’antica terra d’Albione. La marcia d’avvicinamento alla capitale britannica sarà comunque movimentata, ma in maniera nettamente più leggera rispetto alle due tappe precedenti e nessuna delle pedalabili elevazioni che s’incontreranno sarà valida per la classifica degli scalatori e s’è preferito mettere un traguardo volante nel punto più elevato raggiunto quest’oggi, durante l’attraversamento dell’Epping Forest, lo spazio pubblico più vasto di Londra. Nessuna insidia per i velocisti, ai quali è predestinato uno dei più bei rettilinei d’arrivo del Tour 2014, tracciato sul centralissimo The Mall, lo stesso viale sul quale si è laureato campione olimpico Vinokourov, con l’ultima curva dinanzi a Buckingham Palace. Un epilogo davvero “regale” per la trasferta oltremanica del Tour partito con la benedizione della famiglia regnante.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Cambridge : cielo sereno, 18,8°C (percepiti 17°C), vento moderato da SW (12-16 Km/h), umidità al 60%
Rayne (53,5 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,4°C (percepiti 17°C), vento moderato da SSW (15-18 Km/h), umidità al 52%
Epping Forest (108 Km): pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 19,3°C (percepiti 16°C), vento moderato da SW (18-21 Km/h), umidità al 53%
Londra: nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,9°C (percepiti 16°C), vento moderato da SW (18-23 Km/h), umidità al 45%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “6 di per 100″ (6%)
Pancani: “Lo sprint che va a vincere l’uomo della Cofidis” (sembra che abbia vinto lo sprint, non il corridore)
Nibali: “C’è toccato un po’ mettere il piede per terra” (Un po’? Di tacco o di punta?)
Pancani: “Hanno lavorato Andrè Greipel”
De Luca: “Un’albo d’oro straordinaria”
De Luca: “Avremmo capito sunito”
Martinello: “Un pericolo sulla scrada”
Pancani: “Il gruppo che vediamo adesso inquadrata”
Martinello: “Un gruppetto che si sta rientrando”
Pancani: “Ecco la salita di Jenkin Road” (mancava ancora 1 Km)
Pancani: “Il Gran Premio dei 4 Km alla fine”
Televideo: “La giornata si apre con il ritiro di Cavendish (caviglia lussata)” (allora perchè si toccava la clavicola?)
Televideo: “Bel Kadri” (Blel)
Televideo: “Kwiatiwski” (Kwiatkowski)
Cyclingnews: “Rui Alberto Costa” (Rui Alberto Faria da Costa oppure Rui Costa)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della seconda tappa, York – Sheffield
1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Roger Kluge (IAM Cycling) a 2′32″
3° Bernhard Eisel (Team Sky), s.t.
4° Danny Pate (Team Sky), s.t.
5° Alexander Porsev (Team Katusha), s.t.
Miglior italiano: Elia Viviani (Cannondale), 12° a 2′32″
Classifica generale
1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step) a 2′32″
3° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 7′49″
4° Vladimir Isaichev (Team Katusha) a 12′54″
5° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 13′04″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
3a TAPPA: MORLAIX – SAINT-MALO (190 Km)
SERCU SI RIABILITA A ST. MALO IN UNA FOLTA VOLATA DA BRIVIDO
Vertiginoso finale nella terza tappa vinta autoritariamente dal belga – Frattura del bacino per l’olandese Priem
Van Katwyk, Priem, Delépine e De Meyer investono un fotografo e un operatore TV appostati sulla linea d’arrivo – Domani percorso da “bagarre”
4a TAPPA: SAINT-MALO – CAEN (184,5 Km)
SERCU FA IL “BIS” A CAEN – EDDY MERCKX MAGLIA GIALLA
Terzo successo di tappa della Brooklyn al Tour
Il campione belga è tornato leader grazie ai 6” di abbuono di un traguardo volante
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

L'atteso muro della Jenkin Road (www.hedgehogcycling.co.uk)
ALENTOUR DU TOUR… AD HARROGATE
luglio 5, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Kittel prima maglia gialla. Cav a terra in volata (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna
Cavendish cae en el sprint y Kittel gana la primera etapa – Contador:
“Ha sido un día de mucha tensión, con mucho viento” – Purito: “Ya dije que no llegaba bien, estoy cogiendo forma”(AS)
Kittel gana al sprint la primera etapa del Tour – El príncipe Guillermo lanza la
101 edición del Tour de Francia (Marca)
Las decepciones de Cavendish – Contador: “En estas etapas, sobrevivir es una victoria” – Kittel, fuerza bruta en el estreno del maillot amarillo – Kittel: “Es más duro ganar por segunda vez” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Is Cavendish’s Tour de France dream over already? British rider suffers dramatic crash just 300m short of opening stage finish line (The Independent)
Cavendish injured, Kittel takes yellow (The Time)
Fears for Cavendish after crash in sprint finish (The Daily Telegraph)
Francia
Cavendish à terre, Kittel en profite – Coquard : «Je me voyais gagner» – Kittel : «La meilleure équipe» – Les Trek étaient d’attaque (L’Equipe)
Germania (Kittel)
Kittel gewinnt erste Etappe (Berliner Zeitung)
Kittel gewinnt Auftakt der Tour de France – Cavendish stürzt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Tra i corridori al via in questo Tour de France sono 27 quelli nati dopo il 1° gennaio 1989 e che pertanto sono in lizza per conquistare la maglia bianca di miglior giovane. Naturalmente nessuno di loro sembra avere le qualità per salire sul podio come ha fatto Nairo Quintana nel 2013 e non tutti potranno puntare alla classifica generale ma certamente tutti potranno mettersi in evidenza come hanno fatto in quel di Harrogate Peter Sagan e Bryan Coquard, rispettivamente 2° e 4° al traguardo. Lo slovacco non ha bisogno di presentazioni e parleremo di lui già magari dopo la frazione di Sheffield in cui sarà l’uomo da battere e diamo dunque spazio al 22enne francese della Europcar, velocista puro già a quota 4 successi in stagione tra cui quello in una prestigiosa semiclassica come la Parigi-Camembert, che ha sorpreso tutti nello sprint intermedio bruciando Andrè Greipel, Sagan e Mark Cavendish ed è stato abile anche ad evitare la caduta del britannico nella volata finale piazzandosi ai piedi del podio. Vedremo se oltre ad Arnaud Démare e Nacer Bouhanni la Francia avrà trovato un altro atleta in grado di rinverdire, almeno in parte, i fasti del grande André Darrigade, capace di imporsi in 22 tappe del Tour de France.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Chi sarà la prima maglia gialla?
Salitepuntocià: Tenendo conto dei percorsi facili del Tour, pare si sia svoltato qualcosa verso il giro… questa tappa non è male come inizio, hanno un senso i gpm avendo una media del 6-7% e non dei cavalcavia… è sempre da velocisti ma non piatta e dovranno sudarsela stavolta
Mauro Facoltosi: Vittoria di Kittel. Tentativo di Cancellara all’ultimo chilometro. Caduta di Cavendish, che probabilmente ha riportato danni alla clavicola. Commenti?
Howling Wolf14: Troppa gente sulle strade. Dovranno … far pagare il biglietto. Ah ah ah
Nebe1980: Sono d’accordo anche se in questi casi non è che i velocisti debbano sudarsela, tutti devono stare attenti alle insidie. Il Giro d’Italia che ha sempre avuto una prima settimana insidiosa lo dimostra
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
La Chute Du Faucon Noir (colonna sonora del film “Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto”, dedicato alla caduta di Cavendish)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: YORK – SHEFFIELD (201 Km)
Thierry Gouvenou, l’ex corridore francese che da quest’anno è disegnatore del Tour, ha definito questa seconda frazione come una fotocopia della Liegi-Bastogne-Liegi. Le similitudini sono molte, a cominciare dalle numerose ascese che punteggiano il tracciato, con ben nove GPM da scavalcare lungo i 200 Km e rotti che porteranno da York a Sheffield, salendo fino ai 521 metri della Côte de Holme Moss, che non è il “tetto” della trasferta brittanica perchè tale primato spetta alla salita di Buttertubs (532m), scalata nel corso della prima tappa. Il ruolo che alla “Doyenne” spetta all’arcigna Redoute sarà domani rivestito dalla violenta Côte de Jenkin Road, con una sostanziale differenza rispetto alla classica belga: mentre la prima si affronta a 45 Km da Ans, la seconda sarà collocata ad appena 5000 metri dal rettilineo d’arrivo. La salita, l’ultima delle nove in programma, non arriva al chilometri di lunghezza per 200 metri, ma presenta pendenze molto forti, 10,8% la media, 33% la massima. Giocoforza si rivelerà decisiva per le sorti della frazione, ma anche gli uomini di classifica dovranno stare molto attenti in un finale del genere, che piace molto ad un corridore come “Purito” Rodríguez che, però, si è rimesso in sella ufficialmente solo ieri, dopo lo stop forzato causatogli dalla caduta di Cassino al Giro d’Italia.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
York : cielo sereno, 17,4°C, vento debole da SW (8-10 Km/h), umidità al 62%
Keighley (Sprint – 68,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 16,9°C (percepiti 15°C), vento moderato da WSW (10-12 Km/h), umidità al 67%
Hebden Bridge (93 Km): pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 17°C (percepiti 15°C), vento moderato da W (12-15 Km/h), umidità al 67%
Sheffield : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17,8°C (percepiti 15°C), vento moderato da W (13-17 Km/h), umidità al 62%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Siamo alla vigilia di un Tour”
De Luca: “La tappa con i novi settori”
Gimondi: “Nove pezzi pavè”
De Luca: “Il Giro non è mai partito dalla Francia” (Nizza, 1998)
Gimondi: “Capisco il motevo”
Pancani: “Inserirsi nella fruga”
Gimondi: “Questi 3 fuggitivi sono partiti prima del Km 0″
De Luca: “Tantissima gente ai bordi strada”
De Luca: “Il Tour ci offre questa cartolina naturistica stupenda, questo è un gruppo di volatili” (il termine naturistico è legato al naturismo, non alla natura… quindi quelli che “volatili” erano?)
Pancani: “La presentazione ufficiali delle squadre”
De Luca: “Jens Faugh” (Voigt)
Pancani: “Uno dei tratti simboli”
Pancani: “Monachi benedettini”
De Luca: “Sono giunti alle code del gruppo”
Televideo: “In evidenza due giovani francesi Edet e Jarrier che conquista il primo GPM” (siamesi)
Televideo: “Cocquard” (Coquard)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della prima tappa, Leeds – Harrogate
1° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step)
2° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida) s.t.
3° Sacha Modolo (Lampre – Merida) a 5′17″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.
5° Andrew Talansky (Garmin – Sharp) a 9′54″
Classifica generale
1° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step)
2° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida) s.t.
3° Sacha Modolo (Lampre – Merida) a 5′17″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.
5° Vladimir Isaichev (Team Katusha) a 10′22″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
1a TAPPA: BREST – SAINT-POL-DE-LÉON (144 Km)
A SAINT-POL-DE-LÉON SFRECCIA GUALAZZINI
Prima vittoria italiana al Tour con il velocista della Brooklyn
Il belga Joseph Bruyère nuova maglia gialla (ha detronizzato il suo capitano Eddy Merckx)
2a TAPPA: CIRCUITO DI PLYMOUTH (163,7 Km)
VOLATONE A PLYMOUTH: VINCE L’OLANDESE POPPE
A conclusione della tappa svoltasi in Inghilterra
Il belga Joseph Bruyère conserva la maglia gialla
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il tratto più ripido del chilometro conclusivo (roadcyclinguk.com)
ALENTOUR DU TOUR…. A LEEDS
luglio 4, 2014 by Redazione
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour de France, il via inglese. Poi niente abbuoni e una sola crono – Tour, la matricola Modolo ha fame di volate – Tour: forfait di Matthews, rimpiazzato da Meier – Tour d’Italie: la storia tricolore sulle strade francesi (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna
Contador: “Estoy bien, no sé si lo suficiente para batir a Froome” – Hinault: “Froome y Contador están al mismo nivel” – Purito: “Mi meta es una victoria en las etapas de montaña” – Kate Middleton entregará el primer maillot amarillo (AS)
Contador: “Froome es la referencia, yo he trabajado lo mejor posible” – Purito: “No me meteré en carrera la primera semana” – Valverde: “El Tour no me da miedo” – Visconti y Plaza, en el ‘nueve’ de Unzué(Marca)
Contador, como nunca – (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Cavendish hopes to pop round mum’s in yellow – Froome: Defending crown will be no walk in the park (The Independent)
Yorkshire dons bicycle clips to welcome Tour de France – Chris Froome dons gloves before Tour de France title defence (The Time)
Cavendish plays it cool over yellow jersey bid – Froome shocked by Impey’s failed drugs test – Thévenet: Tour now is predictable and boring (The Daily Telegraph)
Francia
Jamais deux sans… – Les pionniers chez les British – Ils sont déjà entrés en scène – Pourquoi Froome peut dérailler – Le rêve de Cavendish – Froome : «Contador est plus qu’un outsider» – Nibali contre la «mathématique» des Sky (L’Equipe)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
God Save The Queen (in omaggio alla regina Elisabetta II e a Kate Middleton, che domani consegnerà la maglia gialla al vincitore della prima tappa)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: LEEDS – HARROGATE (190,5 Km)
Come l’anno scorso in Corsica, sarà una tappa in linea ad aprire le danze, al posto della tradizionale cronometro d’avvio che, comunque, sarà reintrodotta l’anno prossimo quando il Tour scatterà dalla cittadina olandese di Utrecht con una frazione contro il tempo di quasi 14 Km. Quest’anno, invece, la prima maglia gialla sarà molto probabilmente terreno di caccia per i velocisti, anche se il tracciato della tappa che condurrà il gruppo da Leeds ad Harrogate si annuncia più impegnativo rispetto a quella della frazione vinta da Kittel in quel di Bastia. La marcia d’avvicinamento al traguardo di Harrogate proporrà, infatti, tre GPM entro i primi 130 Km, due dei quali di 3a categoria, mentre i restanti 60 Km non saranno del tutto pianeggianti, movimentati come sono da lievi ondulazioni. Per gli sprinter la principale insidia arriverà nel finale poichè nel chilometro conclusivo la strada tenderà leggermente a salire e questo di certo respingerà i velocisti meno resistenti. Insomma, il primo sprint sarà “affaire” riservato ai grandi interpreti di questa specialità, con Cavendish che corre sulle strade di casa e ci terrà da matti a mettere la propria ruota davanti a tutti gli avversari, a partire da Kittel.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Leeds : pioggia debole e schiarite (0,4 mm), 15,9°C, vento debole da WSW (9-14 Km/h), umidità al 88%
Skipton (34,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,3 mm), 15,5°C (percepiti 12°C), vento debole da W (15-18 Km/h), umidità al 87%
Masham (154,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 16,2°C (percepiti 15°C), vento debole da WSW (9-13 Km/h), umidità al 81%
Harrogate : pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 16,1°C (percepiti 14,5°C), vento debole da W (10-17 Km/h), umidità al 79%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Televideo: “La manifestazione, dopo tre giorni in Inghilterra, tornerà in Francia” (non ci sono ancora stati, in Francia)
Televideo: “Le Torquet” (Le Touquet-Paris-Plage)
Televideo: “Gérardmere” (Gérardmer)
Televideo: “La Planche” (La Planche des Belles Filles)
Televideo: “Bourg eb Bresse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “Soulan” (Saint-Lary-Soulan)
Televideo: “Hautacham” (Hautacam)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Così finì il Tour nel 2013, secondo Gomez Addams
1° Svein Tuft
2° Assan Bazayev a 3′03″
3° Dmitriy Muravyev a 6′09″
4° Marcel Kittel a 17′47″
5° Juan Jose Lobato Del Valle a 19′96″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 13° a 25′46″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
RADUNO DI PARTENZA
A MERCKX SUBITO LA MAGLIA GIALLA?
Oggi il “prologo” a cronometro del Tour
Per Eddy, assenti Ocaña e Zoetemelk, tutto appare facile – I consigli di Albani al campione belga – Panizza (leader della Brooklyn) può essere protagonista
PROLOGO: BREST (7,1 Km)
VLADIMIRO PANIZZA È CONTENTO DI ESSERE AL TOUR: BUON SEGNO – EDDY PARTE IN “GIALLO” – LA BIC LICENZIA OCAÑA
Oggi la prima tappa in pianura con Sercu tra i favoriti
Per Merckx… una passeggiata fino a Parigi? – I “se” e i “ma” di Thévenet e Van Impe – Troppi assenti
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Come Belfast, anche Leeds si agghinda a festa per il Tour (www.cyclingweekly.co.uk)
TOUR DE SUISSE 2014, UNA CORSA FORMATO CANCELLARA (MA ATTENZIONE AL PORTOGHESE E AGLI ALTRI SFIDANTI…)
giugno 14, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo quattro successi stranieri consecutivi gli organizzatori sono corsi ai ripari e hanno disegnato un tracciato che risultasse gradito ai corridori di casa. Tra Mathias Frank, scalatore, e Fabian Cancellara, cronoman, si è preferito privilegiare le potenzialità del secondo, dotato di maggior “appeal” mediatico e così l’edizione 2014 del Giro di Svizzera vedrà le cronometro far la cosiddetta “parte del leone”. Pur non lunghissime e nemmeno particolarmente veloci, non saranno contrastate da tappe di montagna veramente impegnative e così dovrebbe essere quelle le giornate decisive, nelle quali l’elvetico della Trek Factory avrà come principale avversario il portoghese Rui Costa, motivato dalla possibilità di cogliere uno strepitoso tris consecutivo, mai riuscito a nessuno. Ma anche altri corridori puntano al successo nella 78a edizione della corsa elvetica.
A visionar le altimetrie del Giro di Svizzera edizione 2014 c’è da rimanerne delusi. Ma come, la principale corsa a tappe di una delle nazioni più montagnose al mondo va a proporre un tracciato con tappe di montagna mal disegnate, salite mal collocate e “sopravvalutate” e più palcoscenico per le prove a cronometro? Una spiegazione c’è ed è l’amor patrio: gli svizzeri hanno in casa uno dei miglior interpreti delle prove contro il tempo e sono quattro anni che si vedono i loro uomini più quotati soccombere sotto il peso agonistico degli stranieri. E’ stato proprio Cancellara, nel 2009, l’ultimo dei rossocrociati a imporsi al Tour de Suisse, poi a issarsi sul gradino più elevato del podio sono stati il lussemburghese Fränk Schleck, lo statunitense Levi Leipheimer e per due volte il portoghese e campione del mondo in carica Rui Alberto Faria da Costa. Ai corridori di casa erano rimaste le sole briciole, con Cancellara che faceva incetta di successi contro il tempo (otto affermazioni dal 2003 a oggi, più due in linea) e il connazionale Mathias Frank che si doveva accontentare di finire la corsa con il grado di miglior elvetico della classifica, incassando una bruciante sconfitta lo scorso anno, quando era stato spodestato da Rui Costa proprio all’ultima tappa, la cronoscalata del Flumserberg.
Ecco perché, nel tracciare l’edizione n°78 del Tour de Suisse, gli organizzatori hanno pensato più ai corridori di casa – e in particolar modo a Cancellara, che ha più “fascino” (sportivamente parlando) rispetto a Frank – e hanno imbastito un percorso dove le salite sembrano quasi inserite solo per “dovere d’organizzazione” e a decidere le sorti della corsa saranno molto probabilmente le due tappe a cronometro, nelle quali, però, dovrà vedersela proprio con il vincitore uscente, anch’egli ben attrezzato in questo tipo di gare e che quest’anno punta in particolar modo al Tour de Suisse poiché un’altra vittoria gli permetterà di vedere il proprio nome iscritto accanto a quello dei due campioni elvetici che in carriera vinsero tre edizioni del Giro di Svizzera, Ferdy Kübler e Hugo Koblet, e sarebbe pure la prima volta che ciò accadrà consecutivamente. Non sarà il record di successi, però, che è nostrano poiché detenuto da Pasquale Fornara, vincitore in quattro edizioni. Non saranno, però, solo loro due a contendersi il successo nella 78a edizione della gara a tappe elvetica: al via si presenteranno, infatti, un Bradley Wiggins con il dente avvelenato dopo esser stato costretto a rinunciare al Tour de France per problemi di “convivenza” con Froome, il 37enne Cadel Evans reduce da un dignitoso Giro d’Italia e altri due vincitori del Tour de Suisse, il ceco Kreuziger e il lussemburghese Fränk Schleck, in gara con il fratello Andy. Per quanto riguarda gli italiani, l’unico dei nostri che potrebbe far bene in classifica è Domenico Pozzovivo, anche se la vittoria finale pare fuori dalla sua portata proprio per colpa delle cronometro.
La prima frazione contro il tempo sarà quella del giorno d’apertura, sabato 14 giugno, disegnata sulle strade di Bellinzona e che proporrà un tracciato molto simile a quella della crono che aprì il Giro di Svizzera in quel di Lugano tra il 2010 e il 2012 e che il “Diretto di Berna” fece sua in due occasioni. Se Cancellara riuscì a imporsi su quell’impegnativo tracciato, che prevedeva una salita da affrontare subito dopo esser scesi dalla rampa di lancio, ben difficilmente fallirà sul tracciato bellinzonese, 9,4 Km che presentano un’altimetria specularmente inversa, con la prima metà gara totalmente pianeggiante e quindi la salita di Artore, poco meno di 3 Km al 4,4%, da scavalcare a circa 2,4 Km dal traguardo.
L’indomani il gruppo lascerà il Ticino, muovendo sempre da Bellinzona, alla volta di Sarnen (Canton Obvaldo) e inevitabilmente, circondato com’è il cantone di lingua italiana dalle montagne, si dovranno superare le prime salite del Tour de Suisse 2014. Il Passo del San Gottardo e il successivo Furka sono due celebri valichi, anche sul piano ciclistico, ma saranno sminuiti dal trovarsi inseriti nel percorso molto lontano dall’arrivo, ai -106,5 Km da Sarnen il primo (tra l’altro affrontato dal versante della statale moderna, più facile della vecchia strada della Val Tremola) e ai -79 il secondo. Inutile anche la scalata al Grimsel, del quale si percorrerà solo il tratto terminale, per gli scalatori le uniche (poche) speranze quest’oggi di far secchi i passisti saranno concentrate nei 6,2 Km al 6,6% (massima del 14%) del Passo del Brünig, più prossimo al traguardo anche se non proprio vicinissimo, dovendosi poi percorrere ancora 22 Km.
Decisamente più intrigante, pur essendo un percorso di media montagna, appare il tracciato della frazione successiva, che terminerà in quel di Heiden, nel Canton Appenzello Esterno. Dal 70° Km in poi il percorso, sin lì provo di difficoltà, diventerà un’autentica “tagliola” e i restanti 135 Km saranno una successione di ascese, sette in tutto (l’ultima coinciderà con il traguardo), nessuna dotata di pendenze particolari ma che potrebbero riservare sorprese se il gruppo si lancerà in quel toboga a tutta velocità.
A questo punto entreranno in scena i velocisti, ai quali sono state riservate la quarta e la quinta frazione. La prima sarà la più impegnativa per la specifica categoria, non tanto per i superabilissimi saliscendi che s’incontreranno viaggiando verso Ossingen (Canton Zurigo), quando per la lievissima pendenza che i corridori si troveranno sotto le ruote negli ultimi 3 Km e che comunque avranno avuto la possibilità di testare in precedenza poiché la tappa si chiuderà con un circuito di 28 Km, da ripetere due volte.
La tappa del giorno dopo, invece, avrà un profilo più accidentato ma le difficoltà più rilevanti (due GPM di 3a categoria) dovranno essere superate nella prima metà della gara, mentre la pendenza al traguardo di Büren an der Aare (Canton Berna) sarà riservata solamente agli ultimi 200 metri, inclinati al 2% e pure questi affrontanti in “seconda visione”, per la presenza anche in questo finale di un circuito (30 Km, un solo giro).
L’ultima frazione di media montagna rappresenterà un’occasione d’oro per inscenare un attacco a sorpresa a Cancellara e colleghi passisti, alla vigilia della tappa che questi ultimi attenderanno di più e in vista della quale preferiranno non gettare energie preziose. A offrirla saranno le strade del Canton Giura, che proporranno quattro salite lungo la marcia d’avvicinamento al capoluogo cantonale Delémont, passando anche per un colle di 1a categoria, il Grand Chaumont, che però è troppo lontano dal traguardo e troppo isolato dalle altre difficoltà per pensare di essere sfruttato con profitto. Pur non presentando inclinazioni temibili, saranno le ultime due ascese quelle più stuzzicanti in chiave attacco, il Col des Rangiers di 2a categoria (7,6 Km al 4,6%) – da scavalcare ai -31 – e Le Rond-Pré (3,2 Km al 3,8%), piazzato a 12 Km dalla meta.
Il giorno della verità sarà venerdì 20 giugno quando, tornati nel Canton Berna, attorno alla cittadina di Worb si disputerà la seconda e più probante cronometro individuale. I chilometri da percorrere non saranno moltissimi, poco più di 24, ma compensati da un tracciato difficile da gestire, privo di salite vere e proprie ma nemmeno pianeggiante, al punto che gli organizzatori hanno previsto tempi di percorrenza medi di circa 32 minuti, che applicati alla distanza prevista fanno una media oraria poco inferiore ai 46 Km/h (per fare un paragone, il recente cronoprologo del Delfinato, che prevedeva una salitella, è stato vinto da Froome a 47,213 Km/h). Tecnicamente i primi 7 Km della cronometro saranno pianeggianti mentre i successivi 3,7 Km rappresenteranno il tratto più impegnativo, in salita al 5,3% con i novecento metri che precedono lo scollinamento, dove saranno presi i tempi intermedi, inclinati al 7,2%. Dopo una breve discesa e un piccolo tratto in quota inizierà un falsopiano di circa 4 Km, nel corso del quale saranno nuovamente presi i tempi di gara, prima che il tracciato torni a farsi scorrevole con la planata che, in poco meno di 6 Km, ricondurrà i corridori a Worb.
Se riuscirà a mettere parecchio tempo tra sé e gli avversari in questa giornata, Cancellara poco avrà da temere dalle due tappe successive di montagna, entrambe caratterizzate dall’arrivo in salita, ma non particolarmente impegnative. Il giorno successivo ci sarà l’arrivo nella stazione invernale di Verbier, nel Canton Vallese, al termine di un’ascesa di quasi 9 Km che ha una bella pendenza (7,6%) ma nemmeno molti segreti per il gruppo poiché si tratta di un finale molto noto, già più volte proposto in passato, anche al Giro di Romandia e, una volta, al Tour de France. In quest’ultima occasione, correva l’anno 2009, Cancellara era in gara e giunse al traguardo con quasi 4 minuti di ritardo, ma il corridore elvetico non aveva in quel momento più ambizioni di classifica, essendo uscito dai piani alti sin dal primo tappone pirenaico. Stavolta la situazione sarà ben diversa, poiché fin qui non si saranno incontrate grandi difficoltà, compresa questa frazione che, a parte qualcuna modestissima, non ne presenterà fino ai piedi dell’ascesa finale.
La tappa più impegnativa sotto il profilo altimetrico sarà l’ultima, interamente disegnata sulle strade del Vallese, tra Martigny e Saas-Fee, località che fu sede di tappa anche al Giro d’Italia del 1965. Al traguardo che tagliò per primo Italo Zilioli si giungerà dopo un tracciato di 156,5 Km che porterà il gruppo ad affrontare tre salite intermedie (due di 1a categoria e una di 2a) prima di quella finale, classificata H.C. (Hors Catégorie, ossia estremamente difficile), ma in realtà decisamente soppravalutata. L’unica vera difficoltà di quella salita (sulla quale potrebbero pesare le difficoltà precedenti) è data dall’elevato chilometraggio (quasi 19 Km, al netto delle contropendenze), mentre le pendenze sono quasi sempre pedalabili (media complessiva del 5,7%), facendosi un po’ più sensibili nei tre chilometri che precedono lo scollinamento, a sua volta posto a 1500 metri dal traguardo, al termine d’un tratto in falsopiano.
La “Perla delle Alpi” tornerà ad incoronare un elvetico o sarà ancora uno straniero a cogliere la “perla” più bella?
Mauro Facoltosi

Saas Fee, la località che ospiterà l'arrivo dell'ultima tappa del Giro di Svizzera (www.myswitzerland.com)
DELFINATO 2014, UN CRITERIUM SALENTE… MA NON TROPPO
giugno 7, 2014 by Redazione
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Tre arrivi in salita, due tappe di media montagna e una sola prova contro il tempo di 10 Km quale atto d’apertura potrebbero far pensare che l’edizione 2014 del Critérium du Dauphiné sia un vero e proprio invito a nozze per gli scalatori. Non sarà, invece, così perché gli organizzatori, depennata la cronometro lunga, hanno decisamente “addomesticato” anche le tappe di montagna: almeno per quest’anno, niente Ventoux, niente Alpe d’Huez e nemmeno passaggi su colli decantati come il Galibier e l’Izoard e a far classifica saranno gli arrivi, comunque impegnativi ma meno “invasivi” e blasonati, sul Col du Béal e al Lago d’Emosson, in terra di Svizzera.
Sarà una sorta di prova generale del Tour che scatterà un mese più tardi dalla terra d’Albione la 66a edizione dell’imminente Criterium del Delfinato. Ai nastri di partenza, infatti, si schiereranno i tre grandi favoriti della Grande Boucle, vale a dire l’italiano Vincenzo Nibali, che quest’anno ha scelto di snobbare il Giro per preparare al meglio l’assalto alla corsa francese, il due volte maglia gialla finale Contador e, soprattutto, il britannico Froome, che veste i panni di vincitore uscente sia del Tour, sia del Delfinato, entrambi conquistati grazie alle prestazioni contro il tempo. Ma non avrà vita facile quest’anno l’anglo-keniota, in entrambe le corse: gli organizzatori, infatti, le hanno “confinate” nei 54 Km della penultima frazione per quanto concerne il Tour e negli appena 10 Km scarsi che, nel primo pomeriggio di domenica 8 giugno, in quel di Lione daranno il via al Delfinato. Si tratterà di una frazione d’apertura non troppo agevole per le cilindrate di corridori come Froome e colleghi passistoni che, strada facendo, si troveranno di fronte ampi tratti in cui lanciarsi ma anche la salita verso la Montée de l’Observance, breve e pedalabile (0,8 Km al 5,5%) e la successiva discesa a stretti tornanti che infastidiranno non poco la loro marcia, se è vero che gli organizzatori hanno previsto una media di gara di circa 48 Km/h, mentre solitamente in questo tipo di frazioni si viaggia a oltre 50 orari. Nonostante questa partenza un po’ ad “handicap” per i cronoman, i loro diretti avversari scalatori non potranno, però, certo gongolare perché gli uomini di ASO non si sono solo accontentati di ridurre le crono, ma anche decisamente addolcito le altimetrie delle frazioni di montagna di una corsa che, negli anni scorsi, era andata ad affrontare ascese di peso e blasone come il Mont Ventoux e l’Alpe d’Huez, il Galibier e l’Izoard. Le occasioni, comunque, non mancheranno e bisognerà muoversi sin da subito per sfruttarle, anche perché la seconda frazione sarà una delle più impegnative, con il traguardo fissato al termine dei 13,6 Km al 6,6% dell’arrampicata verso il Col du Béal, ascesa che sarà affrontata per la prima volta in una grande corsa professionistica dopo aver debuttato nel 2010, quando accolse il traguardo di una frazione del Tour de l’Avenir, conquistata dal belga Yannick Eijssen precedendo di 21” il colombiano Atapuma e di 26” lo statunitense Talansky. Da segnalare che, a render pesante la giornata interverranno altre cinque ascese disseminate lungo l’intero tracciato (156 Km), tra le quali tre colli di 2a categoria (il primo da affrontare subito dopo il via da Tarare) mentre l’ascesa finale sarà considerata “Hors Catégorie”.
L’indomani è programmata tra Ambert e Le Teil la prima delle due tappe destinate ai velocisti, che avranno dalla loro parte l’assoluta mancanza di difficoltà negli ultimi 40 Km di gara, ai quali si giungerà dopo aver superato una prima parte di tracciato movimentata altimetricamente e caratterizzata da due GPM di 2a categoria, il più impegnativo dei quali è il Col de la Mûre, 3,8 Km al 6,3% piazzati proprio all’inizio del tratto più agevole.
Le due frazioni successive rientrano nella categoria delle tappe trabocchetto e, pur non essendo di vera e propria montagna, saranno meritevoli d’attenzione e saranno certamente segnate in rosso sui road-book dei corridori che puntano al successo finale, perché ci sono tutte le premesse per inscenare azioni a sorpresa. La prima di queste tappe si snoderà tra Montélimar e Gap, andando a ricalcare fedelmente il finale di due frazioni recentemente disputate al Tour de France (2011 e 2013) e che prevede la scalata ai 1269 metri del Col de Manse. I suoi numeri non sono di quelli che fan paura (9,5 Km al 5,2%) ma lassù, in occasione della tappa del 2011, ci fu l’inatteso attacco di Alberto Contador: con il corridore spagnolo rimasero il connazionale Samuel Sánchez e l’australiano Evans (vincitore, poi, della classifica finale), che a Gap si presentarono con una ventina di secondi sui rivali più accreditati mentre il dazio più pesante sarà pagato da uno dei favoriti per il successo finale, il lussemburghese Andy Schleck, giunto al traguardo con più d’un minuto di ritardo. Il giorno dopo si andrà da Sisteron a La Mure scavalcando sei ascese in quasi 190 Km, con il ritorno sul Manse e poi un nervoso circuito finale di una sessantina di chilometri che proporrà i 3 Km all’8,4% del “Colle della Morte” (un nome che è tutto un programma) e infine, i 6,3 Km al 6,2% della Côte de Laffrey, iscritta nella storia del ciclismo poiché si tratta della prima salita alpina affrontata al Grande Boucle, inserita nel percorso della tappa Grenoble – Tolone del Tour del 1905. Non si salirà dal versante storico, che presenta pendenze più elevate, ma quest’ascesa potrebbe comunque lasciare il segno, sia per il tracciato altalenante, sia perché subito dopo non si affronterà una discesa ma si rimarrà costantemente in quota nei 20 Km che dallo scollinamento condurrano al traguardo, tratto nel quale i distacchi accusati potrebbero facilmente lievitare.
Dopo il via da Grenoble, l’ultima delle due tappe di trasferimento proporrà a Poisy un traguardo che spalancherà le proprie porte ai velocisti più “coriacei”, in grado di resistere ai due GPM di 4a categoria piazzati entro gli ultimi 20 Km (indigesti per qualcuno di loro potrebbero essere gli 1,7 Km al 6,3% della Côte de Ronzy), con la strada che procede a “spizzichi e bocconi” e che favorirà anche le azioni dei finisseur alla Gilbert, soprattutto per la presenza di un’ultima “côte” al 15%, non considerata per la classifica degli scalatori e che andrà a terminare proprio sotto lo striscione dei -2 Km all’arrivo.
Per i “big” questa frazione appena trascorsa sarà solo la vigilia della tappa “regina”, la più dura delle otto in programma che, lasciata Ville-la-Grand, condurrà la carovana fuori dai confini nazionali francesi per proporre l’impegnativo epilogo in salita al Lago d’Emosson, nel comune elvetico di Finhaut. Impegnativa non sarà soltanto l’ascesa finale (10,2 Km all’8% e un picco del 17%), che porterà il gruppo fino a 1929 metri di quota (tetto del Delfinato 2014), ma la tappa nella sua totalità, caratterizzata da quasi 4000 metri di dislivello complessivo, distribuiti su cinque salite, tra le quali non dovrà essere sottovalutata quella del Col de la Forclaz (12,6 Km all’8,2%), anche perché collocata a ridosso dell’ascesa conclusiva.
L’indomani si rientrerà in “patria” per la frazione conclusiva, che scatterà da Megève e avrà come meta la nota stazione invernale di Courchevel, nel cuore di tutti gli appassionati perché teatro delle ultime gesta vittoriose della carriera di Marco Pantani, al Tour del 2000. Gli spazi per ribaltare i verdetti stabiliti dalla tappa del giorno prima, però, non saranno moltissimi perché di questa storica ascesa sarà affrontato solo il tratto centrale, non particolarmente impegnativo (5,9 Km al 6,2%), fermandosi presso la località di Le Praz (1267 metri, la salita “totale” arriva fino a 2000 metri) dopo aver affrontato la Côte de Montagny (8 Km al 6,5%) e, nelle battute iniziali, la Côte de Domancy (2,5 Km al 9,6%, è la salita che venne inserira nel circuito dei durissimi mondiali di Sallanches, disputati nel 1980) e i 1650 del Col des Saisies (13,4 Km al 5.2%).
Mauro Facoltosi

Il Lac d'Emosson, traguardo della tappa più impegnativa (www.myswitzerland.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TRIESTE
giugno 2, 2014 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Ultimo sprint a Mezgec. Trieste incorona Quintana (Gazzetta dello Sport)
Giro, i 16 momenti da ricordare: scalate, i baci, lo sprint a Trieste (Corriere della Sera)
Slovenia
Luka Mezgec iz prepada na prestol (Delo)
Regno Unito
Quintana unveils grand ambitions after powering to Giro victory (The Independent)
Victory for Quintana in Giro d’Italia (The Time)
Movistar’s Nairo Quintana becomes first Colombian to win Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Francia
Bouhanni finit en rouge – Quintana, la vie en rose (L’Equipe)
Spagna
La primera de Quintana – Nairo Quintana: “Es uno de los días más felices de mi vida” – Unzúe: “Quintana confirmó su condición de líder en el Giro” – El presidente Santos: “Hoy es un día histórico para Colombia” (AS)
El Giro de Colombia – Los milagros de Nairo (Marca)
Quintana, primer colombiano en ganar el Giro (El Mundo Deportivo)
Belgio
Quintana gagne le Tour d’Italie (Le Soir)
Quintana heeft zijn eerste Giro beet(De Standaard)
Nairo Quintana entre dans l’histoire – Tim Wellens au Giro: «Je ne me doutais pas que je marcherais aussi bien» – Quintana, premier sud-américain qui remporte le Giro (L’Avenir)
Giro: La victoire finale pour Quintana (La Dernière Heure/Les Sports)
Mezgec s’offre la dernière étape d’un Tour d’Italie remporté haut la main par Quintana (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Quintana wint Ronde van Italië – Mezgec snelst in toetje Giro (De Telegraaf)
Lussemburgo
Quintana erobert und verblüfft Europa (Tageblatt)
Germania
Giro-Sieger Quintana verblüfft Radsport-Europa – Kolumbianer Quintana erobert und verblüfft Europa (Berliner Zeitung)
Repubblica Slovacca
Quintana je lídrom rebríčka UCI, Sagan vypadol z desiatky Nairo Quintana – V premiére udrel na Giro. Na rade je Tour (Pravda)
Canada
Colombia’s Quintana confirms himself as cycling’s next star by winning Giro (The Globe and Mail)
USA
Quintana Takes Giro d’Italia Title (The New York Times)
Colombia
COLOMBIA, EN LA CIMA DEL CICLISMO MUNDIAL – Nairo Quintana, campeón histórico del Giro de Italia – La hazaña, sin precedentes para el país, la completó Rigoberto Urán con el segundo en la general (El Tiempo)
Histórico: Nairo Quintana, campeón del Giro de Italia; Rigoberto Urán segundo – Colombia escribe su página más gloriosa en la historia del ciclismo al lograr un histórico 1-2 en la primera grande de la temporada 2014 (El Espectador)
Australia
Colombian Nairo Quintana wins Giro d’Italia – Future uncertain for exhausted Evans (The Age)
Quintana wins Giro d’Italia (The Australian)
Quintana takes Giro d’Italia crown (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Mezgec. Commenti?
Howling Wolf14: Bella volata. Di tutti. Dal primo a tutti i piazzati. E’ vero che siamo a fine Giro, ma penso di poter dire che per tutto il Giro nelle tappe pianeggianti di trenini se ne siano visti pochi. Gli sprint sono belli così, uno contro uno, uno contro tutti. Lo spettacolo dei trenini era desolante, le volate prevedibili, noiose. Così sono molto più avvincenti ed incerte
Mauro Facoltosi: Uran ha guadagnato 9″ su Quintana e Aru grazie ad un buco nel finale, prima della bonifica del tempo ai meno 3 Km dal traguardo.
Howling Wolf14: Ininfluenti. Solo una casualità. Nella Top 10 non è cambiato nulla.
Gnaldi: Sogno e spero di non destarmi. Questo Quintana mi è piaciuto: per la storia personale, per il modo di correre, per il carattere tranquillo. Insomma una favola di altri tempi da cui spero nessuno ci faccia svegliare.
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Oh gloria Inmarcesible! (inno nazionale colombiano
a cura di DJ Jorgens
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sentita ad Anteprima Giro: “Daniele Oss” (Daniel Oss)
De Stefano: “Mancano solo 80 Km per il sogno rosa di Nairo Quintana” (poi si sveglierà e si accorgerà che ha vinto un altro?)
Cipollini: “Quintana non ha avuto la condizione che si aspettava” (il giorno della Val Martello dormivi, Mario?)
Cipollini: “Contenere un circuito non è mai così semplice”
Francesca Lugeri (geologa): “Scala Mertalli” (Mercalli)
Chiara Francini, parlando di un’azione umanitaria: “Perpetrare la vita nelle parti più povere del mondo” (Enciclopedia Treccani; perpetrare: cCommettere intenzionalmente, mandare a effetto azioni disoneste, malvagie o illecite)
Chiara Francini:
Martinello: “Problemi di natira economica”
Sovraimpressione RAI su un paese friuliano: “Sistiana, Fiume Isonzo” (Sistiana si trova sull’Isonzo e non era nemmeno il centro mostrato dall’elicottero in quel momento)
Pancani: “Non è ancora chiuso il discorso per la maglia rosa” (rossa)
Pancani: “Rea3″ (Rai3)
Pancani: “Treviso” (Trieste)
Martinello: “Quante dopande” (domande o donne in attesa del doping?)
Pancani: “Come è stata bella l’arrivo di Pellizotti sullo Zoncolan”
Dottor Tredici: “In questa Giro d’Italia”
Martinello: “Marco Garzelli” (Stefano)
Martinello: “Tra poro si accenderà la corsa”
Martinello: “Adam Hansen viene dal mountain-bike”
Martinello: “Sono corridori che stanno districare bene in mezzo al gruppo”
De Stefano: “Primo Luka Mezgec, secondo Tyler Farrar, terzo la gioia di Luka Mezgec”
De Stefano: “Mariana, la bimbola che la fidanzata di Quintana ha reso padre” (senza contare che la supercazzola prematurata ha perso i contatti col tarapìa tapiòco)
Fabretti: “Fa freddo, segno che il calore del Giro sta scemando”
De Luca, traducendo Mezgec: “Non posso essere l’uomo più felice del mondo” (esattamente il contrario)
De Stefano, commentando il volto di Quintana: “Questo volto antico, scolpito dalla sofferenza” (a 24 anni non è proprio da rottamare)
Garzelli, a proposito della spinta di un tifoso a Bongiorno: “Sono quegli episodi che potevano cambiare lo Zoncolan” (poteva scatenare una frana?)
Aru: “Spero nelle prossime settimane di tornare un po’ a casa” (un pezzo alla volta?)
Bergonzi alla De Stefano: “La RAI ha fatto un bel servizio, a parte te, Silvio, Pancani” (i diretti interessati ringraziano)
De Stefano: “E’ un Tour che racconteremo con tante ore”
Televideo: “Decisivo il capolavoro sul Grappa” (a dire il vero la tappa decisiva è stata quella della Val Martello)
Televideo: “Gemona – Trieste di 167 Km” (erano 173)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, Gemona del Friuli – Trieste
1° Carlos Julián Quintero Norena
2° Svein Tuft a 1′03″
3° Philip Deignan a 1′31″
4° Angelo Tulik a 1′39″
5° Stefano Pirazzi s.t.
Classifica generale
1° Jetse Bol
2° Svein Tuft a 9′35″
3° Michael Hepburn a 11′31″
4° Christopher Sutton a 22′30″
5° Michel Koch a 32′43″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 6° a 32′59″
Maglia nera: Nairo Quintana, 156° a 5h15′19″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
22a TAPPA: BIELLA – MILANO (146 Km)
1° ANQUETIL 115 ORE 10’27”, 2° ZILIOLI A 1’22”, 3° DE ROSSO A 1’31” – HA VINTO UN CAMPIONE – SUL TRAGUARDO DI MILANO IL GUIZZO DI WILLY ALTIG – CHE COSA DICONO GLI SCONFITTI
Il Giro d’Italia si è concluso ieri sulla pista del Vigorelli – Jacques è stato puntuale all’appuntamento – Cinque uomini hanno preceduto il gruppo – Interviste con tutti nella baraonda del “dopo corsa”
Il francese, una volta ancora, ha confermato le sue doti di fuoriclasse – Contro di lui, i nostri corridori hanno fatto onestamente quanto era nelle loro possibilità, raggiungendo risultati non disprezzabili e suscitando buone speranze per il futuro – Il tedesco è uno dei gregari di Anquetil – Come è nata la fuga che ha risolto la tappa – Gli umori del pubblico: ovazioni per Bitossi, applausi (e sporadici fischi) per il francese, fischi (e qualche applauso) per Zilioli e Balmanion – Zilioli: “Mi accontento, sono secondo in classifica” – Balmamion: “Ho gareggiato per battere Anquetil e le ho buscate sode” – Motta: “Era logico che la mia squadra puntasse su De Rosso” – Bitossi: “Sono felice delle dimostrazioni dei tifosi” – Binda protesta: “I rivali di Jacques mai lo hanno attaccato a fondo”
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: Belfast (cronosquadre)
2a tappa: Belfast (seconda tappa)
6a tappa: Sassano – Montecassino
8a tappa: Foligno – Montecopiolo
10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme
11a tappa: Collecchio – Savona
12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo
13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese
15a tappa: Valdengo – Plan di Montecampione
16a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
17a tappa: Sarnonico – Vittorio Veneto
18a tappa: Belluno – Rifugio Panarotta (Valsugana)
19a tappa: cronoscalata Bassano del Grappa – Cima Grappa
20a tappa: Maniago – Monte Zoncolan

Il Giro è finito, arriverderci al 2015 (foto Claudio Arena © PhotoTg.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTE ZONCOLAN
giugno 1, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Rogers re dello Zoncolan. Quintana, le mani sul Giro (Gazzetta dello Sport)
Giro, il verdetto dello Zoncolan Quintana in rosa, tappa a Rogers (Corriere della Sera)
Regno Unito
Quintana on brink as fan derails Bongiorno (The Time)
Colombia’s Nairo Quintana on the brink of winning Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Francia
Rogers dompte le Zoncolan – Emportés par la foule (L’Equipe)
Spagna
El ‘tonto del Zoncolan’ condicionó el vencedor – Victoria para Rogers y Giro para Quintana (AS)
‘L’Inferno’, un juego para Nairo (Marca)
Quintana, virtual vencedor (El Mundo Deportivo)
Belgio
Tour d’Italie: Rogers dompte le Zoncolan et Quintana assure son maillot rose (Le Soir)
Rogers triomfeert bovenop de ‘zwaarste berg van Europa’, Quintana wint de Giro – Wout Poels gooit zonnebril van irritante wielerfan weg (De Standaard)
Giro: Rogers vainqueur du Zoncolan (L’Avenir)
Giro: Rogers triomphe sur les pentes du Zoncolan (La Dernière Heure/Les Sports)
Giro: Michael Rogers le plus fort sur les pentes du Monte Zoncolan (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Kelderman langs Evans – Poels smijt met bril wielerdwaas (De Telegraaf)
Germania
Quintana vor Giro-Gesamtsieg – Rogers gewinnt Etappe (Berliner Zeitung)
Repubblica Slovacca
Rogers prvý na obávanom Zoncolane, Quintana má blízko k triumfu (Pravda)
Canada
Nairo Quintana virtually clinches Giro title (The Globe and Mail)
USA
Quintana Is on Cusp of Win in Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
Nairo Quintana, a 172 km del título del Giro de Italia (El Tiempo)
Nairo Quintana y Rigoberto Urán, a 172 kilómetros de un histórico 1-2 – (El Espectador)
Australia
Rogers revels in thrill of winning (The Age)
Rogers’ Giro win aided by fan (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Secondo me andrà via una fuga con dentro Arrendondo, che punterà ancora alla vittoria di tappa per consolidare il suo primato nella classifica dei GPM.
Profpivo: Va la fuga e dico Pellizotti
Howling Wolf14: Ma lo Zoncolan è lo stadio degli imbecilli? Ogni 100 metri ce n’è almeno uno. E’ pieno di gente svitata. Pericolosa. Che schifo! Avete visto il caprone che quasi fa cadere Bongiorno? Ma questa gente non si può arrestare? E’ una cosa vergognosa! Non vogliamo questa gentaglia nel ciclismo. Stiano a casa. Vadano a vedere il calcio.
Mauro Facoltosi: Dovrebbero introdurre nel regolamento del Giro anche le multe per i tifosi indisciplinati.
Howling Wolf14: Sì, è vero. Ma poi le multe chi le dà? Decine di migliaia di persone sulla strada. Impossibile. E’ una questione di cultura. Rispetto per chi fa fatica e sportività. Io tempo che il cancro siano le riprese tv: consentono a tanti frustrati di mettersi in mostra e poi magari di mandare in circolo, per mezzo di YT e similari, le immagini delle loro prodezze. E’ un fenomeno di costume perverso da non trascurare. Forse il povero Bongiorno non ce l’avrebbe fatta a tenere il passo di Rogers, ma è inammissibile che non abbia potuto giocare le proprie carte per colpa di uno dei tanti imbecilli assiepati lungo la strada dello Zoncolan. Spero ci siano espressioni di dura condanna per questi profanatori delle strade del ciclismo e del suo spirito.
nisky: Howling non peccare d arroganza! La madre degli imbecilli è sempre in cinta e poi li si ritrova ovunque!!!! Il calcio ha i suoi e il ciclismo i suoi e questi sono tutti del ciclismo purtroppo
Howling Wolf14: La situazione sta peggiorando. E’ una brutta immagine che viene data. Il ciclismo è sempre stato uno sport dai toni discreti. Non dobbiamo fargli prendere una brutta piega. Ma da dove arriva questa gentaglia? Io mi rifiuto di pensare che sia gente che pedala, che sa cosa vuol dire fare una salita, far fatica. E soprattutto mi meraviglio che non abbiano avuto genitori e modelli che gli abbiano fatto capire che le mani vanno tenute sempre a posto. Sono veramente avvilito. Oltre che schifato.
Profpivo: Che teste di c…
nisky: Da questa tappa si son viste alcune cose……primo lo zoncolan se nessuno forza non fa distacchi o almeno sempre meno…….secondo quintana è tanto forte quanto poco spettacolare! Se proprio non serve non si muove! Contador i rosa 2011 altra cosa! E anche grazie al più forte che il gruppo si frantuma, se il più forte dorme la corsa stagna…….terzo vanno multati gli spettatori molesti
Howling Wolf14: Lo Zoncolan può fare audience, anzi la fa, ma in una grande corsa a tappe ha veramente una funzione marginale. Specie se collocato alla fine della terza settimana, quando le gambe sono di legno e la fatica impedisce le azioni offensive. E’ ugualmente uno spettacolo meraviglioso (a parte la schiera di imbecilli che purtroppo infastidiscono e creano pericoli), ma va accettato, dal punto di vista tecnico, per quello che è. Nessuno ha le gambe per scattare dopo una settimana di salite e dopo aver già scalato Pura e Razzo. Si guardano in faccia gli avversari e si aspetta che cedano. Non serve neanche scattare. Oggi, avete visto, è andato di nuovo in crisi Evans. E poi Kiserlovski. E poi Kelderman. Hanno rischiato la crisi anche Aru e Rolland. Pozzovivo ha rischiato di pagar caro uno scatto: gli è andata bene che mancava poco all’arrivo, sennò avrebbe pagato con quasi un minuto. Ma né Quintana né Uran hanno mai fatto scatti. Eventualmente brevi accelerazioni. E senza colpo ferire si sono sbarazzati, via via, di tutti. Lo Zoncolan non si è rivelato decisivo. E forse non lo sarà mai. Resta una salita stupenda. Ma non dà mai ciò che da lui ci si attende.
Profpivo: Io non capisco chi sostiene che Quintana non ha dato spettacolo… scusate ma mi citate un’azione simile a quella di Val Martello negli ultimi 10 anni in cui uno dei favoriti rifila a tutti gli altri distacchi sopra i 3 minuti? In quali altre tappe avrebbe dovuto andare all’attacco? Forse solo a Montecampione, ma ha trovato un Aru superiore a lui.. i tanto osannati Uran o Pozzovivo quale spettacolo hanno dato?
Howling Wolf14: Hai ragione. Ma non capiscono niente. E’ un po’ il gioco delle parti. Per movimentare un Processo alla Tappa che fa piuttosto schifo, la De Stefano s’è inventata i due schieramenti, Beppe Conti contro Garzelli. E ognuno deve recitare una parte. Io sono giorni che mi rifiuto di seguire il Processo alla Tappa. M’innervosisce. Anche a chi è competente e preparato viene richiesto di schierarsi e di sbraitare. Tanto di cappello a Quintana. A Val Martello ha dominato ed ha subito scavato un abisso tra sé e gli altri. Poi, siccome hanno voluto la cronoscalata, non dimentichiamoci che ha vinto anche sul Grappa. Si vincono così i giri. E in maniera più che onorevole.
Vittorio P.: Lo spettacolo di oggi è la conferma che:
Per fare distacchi servono le salute più dure come penultime e non come ultime;
Servono prove di FONDO cioè con molto km e salite LUNGHE (da sempre ripeto che la tappa regina era val martello e non Zincolan)
Quintana è mega campione e spettacolare. L’azione in val martello mi ha esaltato.
Gli scatti i “spettacolari” da quattro soldi (Pozzovivo a Oropa) sono inutili, se non per i commentatori RAI;
Aru, se non lo rovinano i media italiani, ha classe, umiltà e intelligenza;
Giro falsato da troppi big assenti: la classifica con Contador, Froome e Nibali sarebbe stata la medesima? (Da anni sogno tutti i big alla partenza)
…c’è anche da dire che Quintana di quest’anno è probabilmente più forte di quello che l’anno scorso mise in difficoltà Froome, quindi sarebbe stata dura per tutti,
Servono le crono PIATTE
Nonostante tutto, cresce l’internaxionalita della corsa (che nessu. Italiano sia andato in rosa è solo un bene)
MirkoBL: Wouter Poels è il mio nuovo idolo. In ogni caso, tappa insipida.
Howling Wolf14: Poels piace molto anche a me. Tappa bella, ma non esaltante. Devo dire, in tutta sincerità, che non mi aspettavo di più. Intuivo che sarebbe andata così. Più o meno.
MirkoBL: Non per questioni ciclistiche, però. Solo perché ha strappato gli occhiali al tifoso rompicoglioni e li ha gettati via.
Howling Wolf14: Anche. Avrei preferito che gli avesse dato un bel cartone sul muso.
Nebe1980: Sono d’accordo su tutte apparte che sulle crono, quella di Barolo come prova per specialisti andava benissimo, l’unica cosa è che secondo me deve essere nella prima parte di giro perchè fa più distacchi.
Poi preciso che anche io ho detto che la tappa regina era la val martello ma oltre che tappe con salite lunghe ci vuole anche qualche salita con superpendenze.
L’azione di Val Martello è stata un’impresa bellissima, in un ciclismo di attendisti e di scattini agli 800 metri dall’arrivo uno che va via ai 70 all’arrivo con 20 Km di pianura da fare e poi 20 Km di salita da sciropparsi e dare 2 minuti e mezzo sull’ultima salita al gruppo maglia rosa è da campioni
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Immigrant Song (Led Zeppelin)
Non spingete scappiamo anche noi (I Gufi)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Gemona del Friuli – Trieste
Gemona del Friuli : cielo sereno con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,8°C, vento debole da NW (2-8 Km/h), umidità al 46%
Cividale del Friuli (40,4 Km) : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 21,3°C , vento debole da SW (3 Km/h), umidità al 47%
Trieste – 1° passaggio (115,4 Km) : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 21,6°C (percepiti 20°C) , vento moderato da NNE (10-15 Km/h), umidità al 51%
Trieste – arrivo : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 21,4°C (percepiti 19,5°C) , vento moderato da N (11-14 Km/h), umidità al 52%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Moser: “Se va via la fuga succede poco”
De Stefano: “Ciccio Aru” (Ciccio è il soprannome di Uran)
Antonio Simeoli: “Ce ne è 5″
De Stefano: “10 Km che non consentono di alzare lo sguardo oltre la fronte” (e meno male, altrimenti diventerebbero tutti degli zombie)
Antonio Simeoli: “Ci sono 2 salite prima dello Zoncolan, ma soprattutto 2 salite importanti” (messa così sembra che ce ne fossero 4)
Intervistatore di Uran alla partenza: “Se lì in mezzo tra la maglia rosa e Uran” (gemello, clone… o intervistatore che vedeva doppio per una sbronza?)
De Stefano: “Quintana si è lasciato andare a qualcosa”
De Stefano: “Se non succedono colpi di scena sulla carta”
Antonio Simeoli, parlando del versante di Sutrio: “C’è il versante fatto nel 2011″ (lo scalarono nel 2003)
Pancani: “Passo del Puro” (e perchè non “del Purè”?)
De Stefano: “Si continua a salire in corsa”
Martinello: “La maglia rosa Rigoberto Uran”
Martinello: “Momenti chiavi”
Pancani: “Unzue era il ds di Enrico Indurain” (Miguel Indurain)
Pancani: “Sebastian Inao” (Henao)
Martinello: “Clenbutenolo” (Clenbuterolo)
Martinello: “1 15 che stanno guidano la testa”
Garzelli: “Le VAM che ha fatto” (La VAM)
Pancani: “Il versante di Sutrio è stato il prima volta del Giro d’Italia”
Martinello: “Crostris” (Monte Crostis)
Pancani: “Secondo molti è definita la salita più dura d’Europa” (Molti la definiscono…)
Martinello: “Tra popo vivremo”
Pancani: “Lo Zoncolan, arrivo che si percorre”
Martinello: “Mettere in difficoltà, in crisi la sua 3a posizione”
Pancani: “Si è scattato Wouter Poels” (staccato)
Pancani: “La seconda prosizione”
De Stefano: “Lelli, vai sull’antenna!” (intendeva “sulla moto”)
Televideo: “Secondo a 37″ Pellizotti” (sono 38″)
Televideo: “Il terzo a 48″ di Bongiorno” (sono 49″)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Maniago – Monte Zoncolan
1° Michael Hepburn
2° Tom Veelers a 44″
3° Carlos Julián Quintero Norena a 50″
4° Sébastien Chavanel a 1′01″
5° Roberto Ferrari a 1′10″
Classifica generale
1° Jetse Bol
2° Svein Tuft a 10′39″
3° Michael Hepburn a 10′41″
4° Christopher Sutton a 20′31″
5° Michel Koch a 31′53″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 7° a 32′49″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
21a TAPPA: TORINO – BIELLA (200 Km)
MOTTA PRECEDE BITOSSI A BIELLA NELLA PENULTIMA TAPPA DEL GIRO – ELOGI DELLA MAGLIA ROSA ANQUETIL A MOTTA, BITOSSI ED ITALO ZILIOLI
La corsa termina oggi a Milano con Anquetil primo in classifica – Primo bilancio del Giro ad un giorno dalla conclusione
Il vincitore, scattato sulla salita di Croce Serra, è giunto solo al traguardo con 5” di vantaggio sull’avversario che l’inseguiva – Zilioli ha battuto in volata il gruppo dei migliori, piazzandosi al terzo posto – Pambianco è passato primo sul Colle di Joux ed ha poi ceduto nel finale – Nella tappa odierna 146 Km di pianura – Il campione francese prevede per i tre giovani avversari una brillante carriera – Il vincitore di ieri ha 21 anni, e diciotto mesi or sono gareggiava ancora fra gli allievi – Nelle prime tappe si è sacrificato per aiutare De Rosso, il suo “capitano” – Il parere di Fiorenzo Magni
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: Belfast (cronosquadre)
2a tappa: Belfast (seconda tappa)
6a tappa: Sassano – Montecassino
8a tappa: Foligno – Montecopiolo
10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme
11a tappa: Collecchio – Savona
12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo
13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese
15a tappa: Valdengo – Plan di Montecampione
16a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
17a tappa: Sarnonico – Vittorio Veneto
18a tappa: Belluno – Rifugio Panarotta (Valsugana)
19a tappa: cronoscalata Bassano del Grappa – Cima Grappa

Tra i tanti tifosi presenti sullo Zoncolan ce ne era uno in tenuta di corsa 'non regolamentare'
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CIMA GRAPPA
maggio 31, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Quintana padrone del Giro, ma Aru è uno spettacolo (Gazzetta dello Sport)
Quintana vince anche la cronoscalata e mette le mani sul Giro d’Italia (Corriere della Sera)
Regno Unito
Quintana on the verge of making history in Giro (The Time)
Irlanda
Nicolas Roche’s Giro d’Italia diary: ‘Some random fan ran up and gave me a punch on the shoulder’ (The Time)
Francia
Quintana y est presque (L’Equipe)
Spagna
Quintana sentencia el Giro (AS)
Golpe de autoridad de Quintana (Marca)
Quintana demuestra ser el más fuerte (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nairo Quintana: ‘Morgen wordt de Giro beslist’ – Renner stapt tijdens Giro-rit af en vraagt vriendin ten huwelijk (De Standaard)
Quintana zet Giro definitief naar zijn hand op Monte Grappa – Kenny Dehaes moet Giro op bijzonder pijnlijke manier verlaten (Het Nieuwsblad)
Giro: victoire du maillot rose dans le contre-la-montre – Giro: il a stoppé son chrono pour demander sa fiancée en mariage! – Giro : Kenny Dehaes obligé de jeter l’éponge (L’Avenir)
Giro: Quintana, incontestable – Giro: van Emden stoppe son chrono et demande sa fiancée en mariage – (La Dernière Heure/Les Sports)
Giro (19e étape): Quintana remporte le contre-la-montre et se rapproche de la victoire finale – Tour d’Italie: Jos van Emden s’arrête en plein contre-la-montre pour demander sa fiancée en mariage(Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Aanzoek tijdens tijdrit – Quintana verstevigt roze (De Telegraaf)
Lussemburgo
Quintana baut Vorsprung weiter aus (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Germania
Quintana vor Giro-Gesamtsieg: Erfolg bei Bergzeitfahren (Berliner Zeitung)
USA
Quintana Extends Lead in Giro d’Italia(The New York Times)
Colombia
Nairo Quintana sentenció el Giro de Italia (El Tiempo)
Nairo Quintana ganó la cronoescalada y se afianza primero en el Giro – Nairo Quintana: estoy preparado para pelear por ganar una vuelta de tres semanas (El Espectador)
Australia
Nairo Quintana extends Giro d’Italia lead (The Age)
Quintana extends Giro lead (The Australian)
Quintana extends Giro lead (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Chi guadagnerà tra Uran e Quintana? Qualcuno meglio di loro?
trautman80: Credo che in pochi qui dentro siano a favore di questa cronoscalata. L’augurio è che i distacchi siano ridotti tra i migliori anche se sembra improbabile e che la tappa dello Zoncolan abbia senso almeno per decidere il podio
Vittorio P: Non vorrei risultare pedante e ripetitivo, ma questa è la PROVA LAMPANTE dell’inutilità delle cronoscalate. Quanto sarebbe stata bella una crono piatta di 40 km, con Evans e Uran di nuovo ad inseguire Quintana e poi lo Zoncolan a decidere tutto. E invece…
Jack.ciclista: La penso come te. Una bella crono ed i corridori che hai citato di nuovo in testa, e Quintana a riprendersi la maglia sullo Zoncolan. Visto che ormai il livellamento verso l’alto e la stanchezza rendono poco spettacolari le ultime tappe ci sta estremizzare le specialità: 2 tapponi di montagna lunghi per prosciugare energie, una bella corno piatta e lunga per specialisti, e poi ancora salita, magari prima pendenze dure a metà tappa e poi una bella salita lunga al 6/7% e vediamo chi ne ha di più alla fine
Nebe1980: le crono fine giro fanno meno distacchi perchè contano di più le energie residue, allora meglio una crono di montagna bella dura di una quarantina di chilometri un paio di salite e discese
Salitepuntocià: la cronoscalata era ben posizionata invece, poi il fatto esterno della tappa dello stelvio ha fatto saltare tutto… senza le moto, oggi vedevamo se Quintana riusciva a rosicchiare 2′ a Uran. Attenzione che farà distacchi, prevedo fra il primo e il decimo piu di 2′. Per i prossimi giri propongo: la crono Isernia-Aremogna 48 km macerone, rionero sannitico e Aremogna… 3 salite con caratteristiche diverse una dopo l’altra, sarebbe epica, fatta a metà Giro; altre idee di crono: crono dello stelvio da Prato allo stelvio; Cortina – 3 cime col tre croci, Catania-Etna; arabba-pordoi sella ronda; Ponte gardena-Passo Sella; Caprile-Pordoi con fedaia
Howling Wolf14: Concordo con buona parte delle vostre osservazioni. In particolare con Vittorio (”L’inutilità delle scalate”), con Nebe (”Le crono fine giro fanno meno distacchi”) e con Trautman 80 (”L’augurio è che i distacchi siano ridotti tra i migliori” e “che la tappa dello Zoncolan abbia senso almeno per decidere il podio”). Le cronometro vanno inserite nella prima metà del Giro, possibilmente lunghe e piatte: 1) per favorire gli specialisti; 2) per creare un sensibile divario tra i passisti e gli scalatori, in maniera che la seconda parte del Giro, più ricca di montagne e di asperità altimetriche, si incentri sul tentativo di rimonta dei grimpeur rispetto ai passisti. Si possono anche fare le cronoscalate, sono avvincenti perché consentono agli spettatori assiepati lungo le strade di assistere ad uno spettacolo gratuito che dura 3-4 ore, ma dal punto di vista tecnico, in una grande corsa a tappe, non hanno grande importanza. Non mi aspetto molto, quindi, dalla cronograppa. Al Giro non ci sono specialisti del cronometro (tipo Martin, Cancellara o Wiggins; l’unico è Rogers, a parte Malori e Castroviejo, che però sono al servizio di Quintana), che in ogni caso non sarebbero favoriti, perché trattasi di una cronoscalata. Quindi il vincitore potrà essere o uno dei primi dieci della classifica attuale (non credo che ci saranno grandi distacchi tra loro),oppure qualcuno che si difende bene contro il tictac, che ieri si è risparmiato e che oggi spara tutte le cartucce, come fece Ulissi nella crono di Barolo. Mi vengono in mente, ad esempio, Rogers, Poels, Montaguti, Samuel Sanchez, Monfort, Zoidl, oltre all’ineffabile Brambilla.
giocurio: Penso che oggi se la giochino Quintana (comunque favorito) e Rolland, con Uran a ruota. Certo che la crono su una salita, un posto come il Grappa è uno spreco
Howling Wolf14: Sarei contento anche io di una bella prestazione di Rolland, ma va detto che il francese non è uno specialista del cronometro (e nei 7 km pianeggianti potrebbe già perdere parecchio), che ha già speso molte energie in attacchi sulle salite e che ieri, dopo l’ennesimo attacco, non è stato brillante al punto tale da non farsi almeno riprendere prima del traguardo. Magari poi ci sorprenderà anche oggi.
Profpivo: Un bellissimo arrivo in salita buttato via, si è visto già nel 2010 che selezione può fare. Peccato davvero. Oggi penso se la giochino Quintana e Uran
Mauro Facoltosi: Vittoria di Quintana. 2° Aru, 3° Uran. Commenti?
Howling Wolf14: Spero che il bravissimo Aru si sia gestito in maniera tale da poter affrontare il tappone di domani senza rischio di crisi. Ha una pedalata splendida, credo che potrà recuperare dagli sforzi e difendere domani il 3° posto. Se domani dovesse fare un altro exploit sullo Zoncolan saremmo di fronte ad un autentico fenomeno.
Jack.ciclista: In salita veritas!
Howling Wolf14: Mi ha infastidito ancora una volta vedere tanta gente incivile, lungo la strada, infastidire i corridori, volerli toccare o spingere e rischiare di farli cadere. Eccitati, esaltati, indiavolati. Non mi rassegno. E’ un brutto spettacolo. Non è da ciclismo.
Nebe1980: Aru non deve difendere il terzo posto ma almeno cercare di attaccare Uran e fare secondo
nisky: Niente….la crono serviva piatta o mista per dar ossigeno ai passisti cosi invece è proseguito quasi tutto come stava gia andando togliendo ossigeno alla classifica oramai stagna! In un giro di sola salita la cronoscalata ha amplificato quello che è gia successo fin ieri! Finche si mettono tappe dove vengono fuori sempre gli stessi valorinon si ppuò sperare di aver giri appassionati e ricchi di suspance! Lo zoncolan sarebbe stato fantastico con la classifica corta! Cosi domami a parte la.vittoria di tappa o un eventuale tentativo di aru per superare uran non c è altro!
salitepuntocià: Ha fatto ancora piu distacchi, altro che tappa inutile… inutili sono cronoscalate tipo la polsa,troppo facile, o il plan de coronè,estrema e breve, o peggio i 55km del sestriere 1993, orrore allo stato puro sia tecnico che paesaggistico, un falsopiano da gran rapporti e dritto come un autostrada. Quintana, cmq il piu forte, mancano ancora 30″ per dimostare di vincere anche senza le moto dello stelvio, sempre ne abbia voglia di faticare sulla salita piu dura del mondo. Aru comunque sta sbalordendo, la crono di solito non mente, figuriamoci in salita e a 2 gg dalla fine, significa avere gambe e tenuta, e ha perso contro il 2°del Tour dell’anno scorso… anch’esso giovane, alla fine non è che sto bistrattato giro, invece sarà ricordato per l’inizio di un lungo duello Quintana-Aru? Anche se pure Froome è relativamente giovane… Nibali se vorrà vicnere il Giro 2015 stavolta avrà un avversario all’altezza italiano…
nisky: La cronoscalata fa distacchi eccome!!!!! Ma se tu cerchi un po di suspance e hai due tipi di corridori, , scalatori e passisti, e fai solo arrivi in salita l ordine d arrivo sarà sempre quello grossomodo non rimescolando le carte e escludendo di fatto o gli uni o gli altri! Anche a me piacciono le montagne ma come vedevo di storto le crono di 60km e i pordoi o sestriere come montagne clou cosi vedo di storto solo arrivi in salita senza crono per specialisti! Tutti sti arrivi in salita poi ne uccidono di fatto alcuni! I due apenninici oropa e panarottason stati scartati vista l abbondanza! Tanto dopo barolo evans uran e majka non avevan più possibilità di guadagnare quindi gli scalatori han potuto sceglier con cura e calma dove centelljnare le energie
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Medley di canti alpini
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Maniago – Monte Zoncolan
Maniago : cielo sereno con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 18,2°C, assenza di vento, umidità al 47%
Osoppo (51,9 Km) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,9°C, vento debole da WSW (3-6 Km/h), umidità al 48%
Villa Santina – T.V. (81,5 Km) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,8°C, vento debole da SW (3-7 Km/h), umidità al 46%
Sauris di Sotto (116,4 Km) : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 14,2°C (percepiti 13°C), vento debole da ENE (9-12 Km/h), umidità al 48%
Ovaro (157,9 Km) : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 18,3°C, assenza di vento, umidità al 45%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Marina Romoli: “Il Giro d’Italia è lo sport che ho sempre fatto nella mia vita”
Sentita a Giro Mattina: “Questa lunga carovana che si concluderà solo a Trieste”
Sentita a Giro Mattina: “longseller” (definizione utilizzata per descrivere il “Garibaldi”, il libro guida del Giro d’Italia)
Allocchio: “Pendenze massima”
Bartoletti: “Fabio Pozzato” (Filippo)
Pasqualin: “Proteica borretta” (barretta)
Bartoletti: “Siamo alla fine di questa mattinata su “Si Gira”" (Giro Mattina, “Si Gira” è il vecchio nome del programma, in uso qualche anno fa)
Riccardo Barlaam: “Ogni volta che ci svegliamo al mattino e alziamo gli occhi”
Conti: “Questo monte sacro alla patria è bene che venga scoperta”
Martinello: “Coso che è stato adottato” (Modo)
Martinello: “Francisco Manuel Bongiorno” (Francesco Manuel)
Martinello: “Arrivo al Cima Grappa”
Martinello: “Stava facendo una cura di anticorpi” (antibiotici)
Martinello: “Pirazzi sarà sull’onda del morale dopo la vittoria conseguita a Vittorio Veneto”
Pellizotti: “Non è molto pesa”
Pancani: “Penetrando nelle viscere del mondo” (monte)
Pancani: “Siamo già entrati con le partenze ogni 3 minuti”
Martinello: “Tratto a lui meno congenale”
Martinello: “Gomiti appoggiato”
Martinello: “Auro” (Aru)
Martinello: “E’ passato l’ultimo a transitare”
Martinello: “Tra poco tornante decisivo a destra” (per definire l’ultimo tornante del percorso)
Martinello: “Evans sta per superare il tempo fatto fermare da Pellizotti”
Pancani: “Dove c’è quel cartello che dice che mancano 400 km all’arrivo”
Martinello: “Questo è l’ultimo rifornimento che abbiamo” (riferimento)
Pancani: “Il sigillo di Quintana arriva nella cronoscalata più attesa” (c’era solo quella)
Pancani: “Quintana, sempre più colombiano” (doppia cittadinanza colombiana per meriti acquisiti sul campo?)
De Stefano: “Ogni piccola goccia di sudore noi riusciamo a regalaverla” (tienitela!)
De Luca: “Per contratto dobbiamo lasciarlo alla premiazione”
Garzelli: “In testa aveva la tappa della vittoria”
Televideo: “I leader Quintana e Uran” (il leader è solo uno)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Bassano del Grappa – Cima Grappa (cronometro individuale)
1° Jeffry Johan Romero Corredor
2° Tyler Farrar a 2′27″
3° Miguel Angel Rubiano Chavez a 2′29″
4° Tom Veelers a 2′30″
5° Bert De Backer a 2′32″
Miglior italiano Eugenio Alafaci, 10° a 3′13″
Classifica generale
1° Jetse Bol
2° Svein Tuft a 11′16″
3° Michael Hepburn a 12′33″
4° Christopher Sutton a 18′01″
5° Eugenio Alafaci a 30′56″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
20a TAPPA: CUNEO – PINEROLO (254 Km)
BITOSSI VITTORIOSO NELLA CUNEO – PINEROLO AL TERMINE DI UNA LUNGA FUGA SULLE ALPI – ZILIOLI SECONDO IN CLASSIFICA – ADORNI PROMETTE “BATTAGLIA” NELL’ODIERNA TORINO – BIELLA
Nessun rischio per Anquetil, che conserva il primato, sulle grandi salite del Giro – La Maglia rosa sembra ormai inattaccabile – Il ciclista parmense spera ancora di poter sorprendere Anquetil
Il corridore toscano ha conquistato il suo quarto successo di tappa – Scattato sulla salita dell’Izoard, ha percorso da solo oltre 120 Km – Al traguardo ha preceduto di 1’ e 58” un gruppetto comprendente Adorni, Motta, Zilioli, Anquetil, De Rosso ed Enzo Moser classificatisi nell’ordine – Fontona e Balmamion, in ritardo, hanno perso posizioni in graduatoria – Zilioli, invece, sembra rassegnato ed elogia il corridore francese – La gioia di Bitossi dopo l’affermazione a Pinerolo
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: Belfast (cronosquadre)
2a tappa: Belfast (seconda tappa)
6a tappa: Sassano – Montecassino
8a tappa: Foligno – Montecopiolo
10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme
11a tappa: Collecchio – Savona
12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo
13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese
15a tappa: Valdengo – Plan di Montecampione
16a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
17a tappa: Sarnonico – Vittorio Veneto
18a tappa: Belluno – Rifugio Panarotta (Valsugana)

La rampa di lancio della cronoscalata, in Piazza Libertà a Bassano (www.sportflash24.it)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI RIFUGIO PANAROTTA
maggio 30, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Panarotta, vince Arredondo. Aru corre verso il podio (Gazzetta dello Sport)
Giro, Colombia al potere (Corriere della Sera)
Regno Unito
More success for Colombia as Julian Arredondo clinches maiden grand-tour victory (The Time)
Arredondo breaks clear to win 18th stage (The Daily Telegraph)
Irlanda
Nicolas Roche’s Giro d’Italia diary: ‘It’s great to see Philip back doing what he does best’ (The Time)
Francia
Arredondo, la patience récompensée – Rolland grimpe sur le podium – Rolland: «Je vais continuer» (L’Equipe)
Spagna
Colombia domina en el Giro (AS)
Sigue la fiesta colombiana (Marca)
Arredondo, etapa y ‘maglia azzurra’ (El Mundo Deportivo)
Belgio
Arredondo houdt De Gendt van ritzege in Giro (De Standaard)
Le Colombien Julian Arredondo remporte la 18e étape du Giro (L’Avenir)
Giro: Arredondo s’impose, Quintana reste leader (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: Arredondo offre une 3e victoire d’étape à la Colombie, Evans tombe du podium (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Offday Evans, Kelderman stabiel (De Telegraaf)
Lussemburgo
Arredondo wird für Mühen belohnt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Germania
Quintana behauptet Rosa – Evans verliert dritten Platz (Berliner Zeitung)
Canada
Arredondo claims 18th stage of Giro d’Italia, Canada’s Hesjedal seventh overall (The Globe and Mail)
USA
Quintana Stays in Front at Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
El Giro es de Colombia: Arredondo gana etapa, Nairo y Urán lideran – ‘Hoy es el comienzo de grandes cosas para mí’: Julián Arredondo (El Tiempo)
Nairo Quintana trabajará para no ceder el liderato en el Giro – Histórico: Colombia hace el 1-2 en la etapa 18 del Giro – Julián Arredondo: este triunfo es un sueño cumplido (El Espectador)
Australia
Cadel Evans may pedal on for Vuelta a Espana (The Age)
Evans drops behind after Giro 18th (The Australian)
Evans’ Giro dream over (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Arredondo. Si stacca Evans, migliori della classifica tutti assieme. Commenti?
Howling Wolf14: Beh, tutti assieme non proprio. Evans ha ceduto nel finale e dal 3° posto è passato al 7° posto in classifica. Kelderman ha perso brillantezza e non è riuscito a tenere il passo di Quintana & Co. Rolland ha fatto una fiammata, ma non è stato in grado di tenere il ritmo ed è stato ripreso. Kiserlovski ha perso ancora terreno. Come si suol dire, quando c’è una così ragguardevole successione di difficoltà altimetriche, è fatale che la selezione sia da dietro. I migliori tengono il loro ritmo e quasi in ogni tappa c’è qualcuno che cede. Se si andasse avanti tutti i giorni con questi tapponi, uno dopo l’altro, a poco a poco ne rimarrebbe solo uno. Domani cederebbe Pozzovivo, dopodomani Majka, poi Rolland e così via. Selezione da dietro. A me piace.
nisky: L unica cosa che m è rimasta di sta tappa è il crollo morale umano…..la tristezza del gesto……..lo scatto che rimbalza all indietro……di chi parlo? Ivan basso! Vedere un campione come basso che andava come una moto staccato da diversi comprimari senza potersi difendere fa tristezza
O.Teoldi: Tappa un po’ deludente.
Profpivo: Mah francamente con questo percorso era difficile aspettarsi qualcosa di diverso… certo un Pozzovivo o un Rolland potevano provare a tenere cucita la corsa per giocarsi la tappa, visto che non hanno ancora vinto.
Howling Wolf14: Io non l’ho trovata per nulla deludente. Ha dato ciò che mi aspettavo. Non capisco che cosa si voleva pretendere. Che forse un Pozzovivo o un Rolland o un Aru o un Kelderman attaccassero a 80 km dall’arrivo? Per poi beccarsi 12 minuti di distacco? Non so, non capisco che cosa si aspettassero alcuni. Tappa secondo copione. Giustamente.
O.Teoldi: Non mi aspettavo un attacco a 80 km dall’arrivo, però a 8 sì. O mi bastava anche a 3. Invece niente di niente. Vabbé é anche normale visto quel che c’é domani e dopodomani…
Howling Wolf14: Tre km di salita sono lunghi. Lo può fare chi ha le gambe. E chi è pienamente convinto. Ma dopo i tapponi che ci sono stati, e le ultime due giornate con le salite, è un azzardo che può costare caro. Lo hei detto tu stesso quando giustamente hai sottolineato “quel che c’è domani e dopodomani”. Hai visto la fine che ha fatto Rolland? Tanta volontà, tanto impegno, ma se poi mancano le gambe ti risucchiano inesorabilmente. Rolland è stato ripreso poco prima dell’arrivo. Il suo attacco s’è rivelato inutile. Un attacco come il suo, con la speranza e l’obiettivo di portarlo a compimento, lo può fare un fuoriclasse. Un corridore normale, anche se Rolland è un signor corridore, no. Ed è già tanto che il francese non abbia pagato caro il suo slancio. C’era anche il caso che lo riprendevano e lo piantavano lì. Basta un attimo. Gambe, signori. Se non ci sono le gambe, non si va lontano.
Howling Wolf14: La Cannondale è diventata una squadraccia da categoria Professional. Non ne azzecca una. Peggio della Lampre, che almeno s’è salvata con Ulissi. Cannondale ultima nella classifica a squadre del Giro!!!
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Nell’antro del Re della Montagna (Edvard Grieg)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Bassano del Grappa – Cima Grappa (cronoscalata)
Bassano del Grappa – partenza primo corridore : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 21,1°C, vento debole da S (2-4 Km/h), umidità al 66%
Bassano del Grappa – partenza maglia rosa : pioggia debole (0,6 mm) e schiarite, 20,9°C, vento debole da SW (3-5 Km/h), umidità al 65%
Cima Grappa – arrivo primo corridore: pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 9,5°C, vento debole da SSW (3 Km/h), umidità al 60%
Cima Grappa – arrivo maglia rosa: pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 8,2°C, vento debole da SSE (3 Km/h), umidità al 64%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Quando viene trasportato nella realtà questi mezzi”
Pancani: “Quando viene trasportato nella realtà” (si parlava di una bici dell’epoca di Bartali presente al traguardo… quindi era un oggetto che era sempre stato reale)
Pancani: “Un’altra giornata con tutto queste salite”
Martinello: “Al Giro del Trentino, poco prima della gara prevista prima del Giro d’Italia”
Pancani: “Torniamo con la smartphone”
De Luca: “Siamo sulle code del gruppo dei fuggitivi”
Martinello: “Tanta fatica accumulata sulle gambe”
Martinello: “Non ha ancora conquistato vittorie di tappe”
Pancani: “Siamo di nuovo in diretta nelle strade del Giro d’Italia”
Martinello: “Ammilaglia”
Martinello: “Il replay meritatissimo di Arredondo”
Martinello: “Si era accolto di qualche difficoltà”
Garzelli, commentando lo scatto di Aru: “Soprattutto, uno scatto agli ultimi tre giorni del Giro d’Italia”
Magrini (Eurosport): “Mauro Cataldo” (Dario)
Magrini (Eurosport): “Fabian Arredondo” (Julián David)
De Stefano: “Ho avuto un peccato di tensione” (calo)
Garzelli: “L’ultimo giorno del Giro lo Zoncolan qualcuno potrebbe pagarlo” (non pensiamo proprio, l’ultima giorno c’è la passerella di Trieste)
Lelli: “I direttori sportivo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Belluno – Rifugio Panarotta
1° Johnny Hoogerland
2° Giacomo Nizzolo s.t.
3° Roberto Ferrari s.t.
4° Gorka Izagirre s.t.
5° Eugenio Alafaci s.t.
Classifica generale
1° Jetse Bol
2° Michael Hepburn a 10′34″
3° Svein Tuft a 10′49″
4° Christopher Sutton a 18′22″
5° Kenny Dehaes a 19′42″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 8° a 32′00″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
19a TAPPA: ALESSANDRIA – CUNEO (205 Km)
OGGI DA CUNEO A PINEROLO LA TAPPA PIU’ ATTESA DEL GIRO – ATTESO SULLE GRANDI SALITE L’ATTACCO A JACQUES ANQUETIL – A CUNEO PRIMO L’OLANDESE LUTE – DEFILIPPIS E MAURER PREVEDONO UN ARRIVO IN VOLATA A PINEROLO
Cinque severi colli: la Maddalena (m. 1996), il Vars (2111), l’Izoard (2360), il Monginevro (1854) ed il Sestriere (2033) – Il francese riuscirà a conservare la maglia rosa? – I due ciclisti non nascondo le speranze di vittoria
La partenza stamane alle 7, l’arrivo previsto verso le 16,25 dopo 254 Km di gara ricchi di difficoltà – La corsa entrerà in Francia dal Colle della Maddalena e rientrerà in Italia attraverso il Monginevro – L’ultima asperità, il Sestriere, a 53 Km dal traguardo – È il tracciato sul quale, nel Giro del 1949, Fausto Coppi ottenne una clamorosa vittoria per distacco – La corsa di ieri non ha offerto che pochi spunti interessanti – Il vincitore ha battuto in volata Diego Ronchini e Battistini – Nessuno, salvo Balmamion, ha cercato di sorprendere Anquetil che ha mantenuto il primato in classifica, malgrado una caduta – Soltanto il torinese e l’elvetico hanno accettato di fare un pronostico sulla corsa odierna – Ieri, alla partenza da Alessandria, Anquetil aveva indicato il compagno di squadra Lute quale favorito per il successo di tappa
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: Belfast (cronosquadre)
2a tappa: Belfast (seconda tappa)
6a tappa: Sassano – Montecassino
8a tappa: Foligno – Montecopiolo
10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme
11a tappa: Collecchio – Savona
12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo
13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese
15a tappa: Valdengo – Plan di Montecampione
16a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
17a tappa: Sarnonico – Vittorio Veneto

Verso cosa sta guardando Fernando Alonso, ospite d'onore del Giro d'Italia al Rifugio Panarotta? Forse verso il suo futuro nel mondo delle due ruote (foto Bettini)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VITTORIO VENETO
maggio 29, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
A Vittorio Veneto 1° Pirazzi. Quintana resta in rosa(Gazzetta dello Sport)
Pirazzi, vittoria e gestaccio. Quintana resta in maglia rosa (Corriere della Sera)
Regno Unito
Stefano Pirazzi times sprint to perfection(The Time)
Omega boss says Giro d’Italia organiser must resign (The Daily Telegraph)
Irlanda
Nicholas Roche: ‘I saved my legs for the final push’ (Irish Independent)
Francia
Pirazzi répond aux critiques, à sa façon (L’Equipe)
Spagna
Stefano Pirazzi le da a Bardiani su tercer triunfo en este Giro – Intentaron restar el tiempo del Stelvio a Nairo Quintana (AS)
Los equipos pretendían recortar la ventaja de Quintana – Pirazzi gana al frente de la fuga (Marca)
Pirazzi gana la etapa del día después (El Mundo Deportivo)
Belgio
Giro: Pirazzi remporte la 17e étape devant le Belge Tim Wellens (Le Soir)
Wellens opnieuw tweede, Pirazzi pakt derde ritzege voor Bardiani – UCI reageert kort op Giro-incident: ‘Gebrek aan communicatie’ (De Standaard)
Giro: uitslag omstreden rit blijft gewoon behouden – Renners na discussie dan toch gestart in Giro (Het Nieuwsblad)
Wellens: « Deux deuxièmes places, ce n’est pas mauvais »(L’Avenir)
Giro: l’Italien Stefano Pirazzi remporte une étape polémique (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: l’Italien Stefano Pirazzi remporte la 17e étape devant le Belge Tim Wellens (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
16e Girorit blijft staan – Pirazzi gokt goed in Giro (De Telegraaf)
Germania
Pirazzi gewinnt 17. Giro-Etappe – Debatte über Vortag – Umstrittene Abfahrt: Unklarheit über Führung bei Giro (Berliner Zeitung)
„Warum lassen die uns fahren?“ (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Canada
Stefano Pirazzi wins 17th Giro d’Italia stage (The Globe and Mail)
USA
Pirazzi Wins Giro Stage; Quintana Remains in Lead (The New York Times)
Colombia
Todos contra Nairo, la consigna del Giro de Italia (El Tiempo)
La historia que no se ha contado del Giro de Italia – Polémica por etapa que ganó Nairo Quintana – Nairo Quintana mantiene la ‘maglia rosa’ en el Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Stefano Pirazzi sprints to Giro 17th stage win (The Age)
Quintana retains pink (The Australian)
Giro d’Italia: Pirazzi takes stage, Evans still third (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Cosa prevedete oggi?
nisky: Sembra ci sara protesta dei ds dormienti di ieri
Howling Wolf14: Sarebbe meglio che anziché dirigere un team ciclistico si specializzassero nella pesca delle rane. Ma sarebbe dura anche quella. Per loro.
profpivo: Andrà la fuga (sempre se non si inventano qualche assurda protesta)… non credo la Fdj sia in grado di tenere la corsa per Bouhanni, e poi gli ultimi 60 km sono parecchio nervosi, adatti ai coraggiosi
MirkoBL: Va a finire che fanno sciopero. Io sono già pronto per andare a Ca’ del Poggio a vedere il passaggio
nisky: sciopero?non son tutti uniti per far lo sciopero!scioperano anche gramin agr2 europcar sky e movistar? non credo proprio………anzi fossi in hesjedal approfitterei degli stolti per guadagnare ancora
Tuttobiciweb: Tre le ipotesi sulle quali si sta ragionando: a – annullamento della tappa con la vittoria a Quintana; b – prendere come validi i tempi al gpm dello Stelvio; c – congelare i distacchi in fondo alla discesa dello Stelvio (quest’ultima è incredibile, visto che è stata proprio la discesa il problema)
nisky: se solo una di quelle ipostesi sopraccitate fosse vera di regolare vedrei ben poco!l unica che sarebbe potuta esser valida era di effettuare una cronoscalata della val martello!soluzione che a me vincitore non andrebbe comunque bene perchè il vento in faccia e la fatica della fuga l ho fatta
Howling Wolf14: Faranno sciopero solo gli sfigati.
Tuttobiciweb: Sale ora sul palco Nairo Quintana: ha incrociato gli Omega e nessuno di loro l’ha salutato.
Howling Wolf14: Gli Omega non dovrebbero salutare il loro d.s. Bramati. Un cervellone. Un genio.
nisky: il problemone è che Vegni, pur essendo capace, è stretto in una morsa di ricatto dei ds italiani!perchè i vari bramati martinelli guercilena ecc fanno un pò la voce da padroni come se la corsa fosse affar loro in quanto italiani!fosse successo al tour gli avrebbero indicato la porta con la via d uscita!e’ questo che latita al giro!nonostante gli sforzi di internazionalizzarla resta una corsa di paese per colpa dello stampo mafioso che qua da noi è intrinseco in tante persone e non solo del sud!qua è “cosa nostra”……e così si viene ricattati e “consigliati”……a me questo non piace!un errore altrui trasformarlo in sto patatrak!Vegni ha già dato la comunicazione ufficiale ieri sera dicendo che avevan interpretato male!E se oggi dovesse trovarsi di fronte una di quelle eventualità……Se il giro fosse forte…..se il giro fosse ambizioso…..dovrebbe indicare la famosa porta a quei tre baluba che seccano e intimano……..
nisky: Ancora onore a pozzovivo che ammette che per radio non si è sentito niente di tale ma di aver visto la moto! Che poi giustamente ognuno ha deciso da solo sul da farsi a porte il povero kiserlovski
Nebe1980: Giusto! io direi ai signori ds che protestano: “Signori così è! Se vi va bene siamo tutti contenti, altrimenti andatevene a quel paese che nessuno vi trattiene” Annullare tre minuti di distacco fatti da Quintana sulla salita della Val Martello è ipotesi da folli.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Pirazzi. La fuga è andata, gruppo ad oltre un quarto d’ora. Commenti?
Pudra: bravo Pira! nel punto in cui è scattato se qualcuno gli andava dietro avrebbe tirato la volata agli altri.
Mauro Facoltosi: L’AIGCP (Associazione Internazionale dei Gruppi Ciclistici Professionistici) ha chiesto ufficialmente a RCS che fossero tolti ai corridori avantaggiatisi nella discesa il vantaggio accumulato in quel tratto (ma non in quello successivo di tappa)
Howling Wolf14: Sarebbe un bel pasticcio. In questo caso la RCS Sport farebbe una figuraccia mica male. Ha inventato una regola nuova e non è stata in grado di gestirla.
Howling Wolf14: Commenti?
1) De Gendt ha corso come un pivello al primo anno di professionismo. Montaguti idem.
2) Cunego al Giro è stato una patetica comparsa. Non è nemmeno più in grado di tenere le ruote dei passisti in salita.
3) Non sono mai stato un simpatizzante di Pirazzi, però oggi è stato ammirevole. E l’hanno subdolamente condannato per quel gesto di sfogo subito dopo l’arrivo, imponendogli di chiedere scusa. Scusa a chi? La Rai che dà lezioni di morale e di bonton non me la vedo proprio, soprattutto alla luce dei programmi di dubbio gusto che a volte manda in onda. Pirazzi arrivava da un periodo di depressione, andava lasciato sfogare. Non condannato. E allora i gesti di isterismo nelle partite di calcio non li condanna mamma Rai?
Mauro Facoltosi: La Omega ha chiesto la testa di Vegni
nisky: Sembra che il buon vegni stia per rimetterci le penne insomma! Non so se è giusto certo che il casino di ieri e in parte (buona parte) merito suo…….poi a legger quelle cose sugli ultimi del plotone……su petacchi……..bisognerebbe sentire più campane! Lunica cosa chenproprio non m è piaciuta è la sparata su unzue e su l oonestà! Cioe sti ds dai passati moooooolto discutibili che parlano di onesta mi puzza come il pesce marcio! Lefevre riis e tutti gli altri dei tempi “d oro” prima di scomodare l onestà per sparlare di un collega…….
Howling Wolf14: Concordo. E’ vero che Vegni ha una parte di responsabilità, ma è altrettanto vero che la polemica di alcuni d.s. è strumentale. Da che pulpito, poi, viene la predica. Lasciamo stare.
Nebe1980: Certo che se fanno fuori Vegni perchè quattro cialtroni fanno buuuu! RCS perde qualunque credibilità
Howling Wolf14: Su questo sono d’accordo. Il fatto è che a questi quattro cialtroni hanno consentito di fare da cassa di risonanza altri quattro cialtroni mediatici. Se fossero stati più imparziali e più intelligente non avrebbero raccolto quegli stupidi “buuuu”. Ma non si sono nemmeno chiesti se erano giusti o no.
Nebe1980: Io spero solo che Uran e gli altri non si limitino a correre per il podio ma tentino di vincere il giro. Quando Pantani diede 9 minuti al Ullrich il giorno dopo il tedesco si fece tutta la maddalena in testa da solo a tirare e tutti i 40 chilometri successivi per andare ad Albertville cercando i tutti i modi di staccare Pantani. I campioni corrono così
Profpivo: Pirazzi bravo per la vittoria, ancora di più per aver sopportato le isterie perbeniste della De Stefano al Processo. Allucinante. Ha rotto le palle, deve cercare la polemica a ogni costo… le facciano condurre il Processo del Lunedì che è molto più adatta. Pirazzi non vuole scusarsi? Cavoli suoi, quando si scuserà lei per tutte le volte che straparla? Cunego imbarazzante, è un ex corridore ormai, a Ca del Poggio si è staccato dopo 100 metri, a Montecampione ha perso subito le ruote della fuga, a Montecopiolo si è staccato, arrivo che sarebbe stato adatto ai suoi mezzi. E sì che ai Paesi Baschi sembrava avere una condizione buona.
Howling Wolf14: Ma poi scusarsi con chi? Ammesso che quel gesto sia così grave (ed io sinceramente non vedo questa gravità) era diretto solo a chi sa lui. Non certo a te. Né agli spettatori. Forse a me, che non sono mai stato benevolo nei confronti di Pirazzi. Ma io mica mi offendo. Lo capisco. Lo assolvo. Anzi. Ammesso che quel gesto sia così grave, la perbenista Destefano non capisce che è frutto di uno sfogo? Non ci vuole molto per arrivarci. Ma siccome le fa comodo per poter sbraitare e starnazzare, allora va bene tutta lo sporcizia che va a rovistare nei cestini dell’immondizia. Cunego? Probabilmente la sua dimensione è quella. Penso che siano pochi quelli che in tempi recenti abbiano avuto una parabola discendente così macroscopica.
nisky: E’da anni che non si hanno più notizie del buon Damiano! Forse dal giro 2012…….corso sempre all attacco ma con pessimi risultati o ancora più probabilmente dal tour 2011……ultima corsa interpretata ad alto livello
Howling Wolf14: Un declino che sembra ormai irreversibile. Ormai lui s’è rassegnato. E alla Lampre lo fanno correre ormai come un gregario.
Profpivo: E’ stato spremuto troppo da giovane, in tutti i sensi. Ora ha 32 anni ma è come se agonisticamente ne avesse 40. Ricorda molto il suo “mentore” Saronni.
MirkoBL: Una sola cosa: mitico Pirazzi! L’ho sempre criticato per i suoi attacchi a vanvera, ma oggi, finalmente, è stato premiato.
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Finalmente tu (Fiorello)
Te c’hanno mai mannato a quel paese (Alberto Sordi)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Belluno – Rifugio Panarotta
Belluno : poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 20,2°C, vento debole da SSW (4 Km/h), umidità al 60%
Passo San Pellegrino – 1918m – GPM (54,5 Km) : poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 10,9°C (percepiti 9°C), vento debole da NNE (10-12 Km/h), umidità al 49%
Cavalese – T.V. (88,9 Km) : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 17,6°C, vento debole da S (4 Km/h), umidità al 58%
Caldonazzo (150,5 Km) : pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 19,7°C, vento debole da WSW (3-6 Km/h), umidità al 67%
Rifugio Panarotta : pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 9°C, assenza di vento, umidità al 59%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “La nostra geologa che ci racconterà”
Radio corsa: “Gruppi di testa dei corridori” (affollamento deciso in testa alla corsa)
Garzelli: “Si commenterà solo le gesta di questi corridori”
Martinello: “Un quarto categoria”
Martinello: “Tim Wellens risale al terzo posto in classifica generale” (stava parlando della classifica dei GPM)
Pancani: “Di GPM ne mancano ancora 12″ (tolti i 2 già affrontati in quel momento, ne mancanvano 9)
Pancani: “Organizzazione organizzativa del Giro d’Italia”
Martinello: “Al 2 Km dall’arrivo”
Pancani: “Non sono nè la Gavia, nè lo Stelvio”
Martinello: “Verso le Montecampione”
Pancani: “Giant Simano” (Giant Shimano)
Pancani: “Cronoscalata di Grappa”
Pancani: “Consueta appuntamento notturno”
Conti: “3 a 0 per Reverberi nei confronti di tutti quei corridori che sono rimasti all’asciutto”
Cipollini: “Negli anni nostri ci fu una protesta a Marina di Pisticci” (era la tappa di Marconia di Pisticci)
De Stefano: “Domani inizierà la tappa integralmente” (intendendo la diretta integrale della tappa di domani)
Sentita in diretta: “Muro del Cà del Poggio”
Televideo: “Muro di Cà de Poggio”
Televideo: “Wellnes” (Wellens)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciasettesima tappa, Sarnonico – Vittorio Veneto
1° Antonio Murilo Fisher
2° Marco Bandiera s.t.
3° Riccardo Zoidl a 29″
4° Andrea Fedi s.t.
5° Laurent Pichon s.t.
Classifica generale
1° Jetse Bol
2° Michael Hepburn a 10′34″
3° Svein Tuft a 10′49″
4° Kenny Dehaes a 12′17″
5° Christopher Sutton a 18′22″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 8° a 32′00″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
18a TAPPA: SANTA MARGHERITA LIGURE – ALESSANDRIA (205 Km)
IL CAMPIONE D’ITALIA BRUNO MEALLI PRIMO SUL TRAGUARDO DI ALESSANDRIA – BINDA: “I NOSTRI CORRIDORI ALL’ATTACCO SULLE MONTAGNE DELLA CUNEO – PINEROLO”
Oggi, dopo 200 Km di gara, i ciclisti del Giro arrivano a Cuneo – Pronostico del vincitore di cinque Giri d’Italia per la tappa di domani
Il vincitore ha preceduto nella volata finale Bitossi e il belga Boucquet – La corsa che ha preso il via da S. Margherita, decisa da uno scatto in prossimità dell’arrivo – Le tre salite incluse nel percorso non hanno provocato episodi interessanti – Anquetil, sofferente ad una mano dopo la caduta di lunedì, ha conservato la maglia rosa senza correre alcun pericolo – Il famoso ex campione aggiunge: “Se gli italiani non cercheranno di distanziare Anquetil sulle salite, dovranno poi fare i conti con i loro dirigenti” – Secondo Binda, l’asso francese avrebbe dovuto cercare di ottenere un vantaggio più sensibile nella prima parte della corsa
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa: Belfast (cronosquadre)
2a tappa: Belfast (seconda tappa)
6a tappa: Sassano – Montecassino
8a tappa: Foligno – Montecopiolo
10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme
11a tappa: Collecchio – Savona
12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo
13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese
15a tappa: Valdengo – Plan di Montecampione
16a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
La riunione dei direttori sportivi prima della partenza della 18a tappa (qn.quotidiano.net)