ALENTOUR DU TOUR… NELLA FORESTA DI ARENBERG

luglio 9, 2014
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Nibali padrone del Tour. Froome cade e si ritira. E Contador sprofonda (Gazzetta dello Sport)

Nibali sempre più giallo sul pavè della RoubaiX. E Froome si ritira (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Nibali rompe a Contador en el pavés en el adiós de Froome – Suspendidos dos de los nueve tramos de pavés – Froome se retira tras caerse por segunda vez en la etapa – Valverde: “Me han tirado y la bici de Rojas me iba mal” – Contador: “He perdido mucho tiempo, ya llegará mi terreno” (AS)

Nibali desata la guerra – Froome abandona el Tour (Marca)

Boom gana en la etapa del pavés con Nibali como hombre fuerte (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Reigning champion Froome out of Tour – Forget the Froome, here comes the Boom – Five reasons why you should keep watching the Tour de France (The Independent)

Froome crashes out of Le Tour defence – Nibali rises above chaos (The Time)

Froome crashes out of the Tour de France – Nibali extends lead over Contador (The Daily Telegraph)

Francia

Une journée qui a fait Boom – Froome renonce à son Tour (L’Equipe)

Paesi Bassi (Boom)

Boom volgt Weening op – Boom: ‘Dit is een droom’ – Froome Uit Tour de France (De Telegraaf)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

L’unico tra gli uomini di classifica ad aver limitato in parte i danni rispetto agli scatenati Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang in una tappa che entrerà nella storia del Tour è stato un Michal Kwiatkowski che, dopo il terzo posto di Sheffield, ha confermato di aver ritrovato un’ottima condizione. Gran parte del merito è, però, di Matteo Trentin che, dopo essere stato tra i più attivi in testa al gruppo nei primi settori di pavè, è stato l’unico a rimanere al fianco del polacco nel finale, a differenza dei vari Jan Bakelants, Mark Renshaw e dello stesso Tony Martin, sebbene su quest’ultimo pesassero i diversi chilometri di fuga nelle gambe. Se avesse potuto disputare la propria corsa si sarebbe probabilmente giocato un piazzamento ben più importante rispetto al 9° posto in cui è giunto al traguardo di Arenberg. Il 24enne di Borgo Valsugana, professionista dal 2012 sempre con la maglia dell’Omega-QuickStep, si è già distinto in questa stagione nelle classiche del Nord a supporto dei compagni di squadra e al Giro di Svizzera con il successo in volata in quel di Delémont e, anche alla luce del ritiro di Mark Cavendish, potremmo vederlo all’attacco in una delle tante tappe intermedie di questo Tour a caccia di un bis, dopo la brillante vittoria di tappa in quel di Lione nella Grande Boucle della passata stagione

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Eccoci ad una delle tappe più attese. 15 Km di pavè in 9 settori (tra i quali una parte del Carrefour de l’Arbre e una parte del settore di Mons-en-Pévèle). Il troncone più lungo è quasi 4 Km, l’ultimo è a 5 Km dall’arrivo. Previsti pioggia e vento. Previsioni?

Succhiaruote: Ho sempre qualche dubbio sull’opportunità di inserire pavé o sterrati in una corsa a tappe, ma tant’è. L’auspicio è che l’aspetto tecnico prevalga su quello aleatorio: se Froome, Nibali o Contador perdono 10 minuti perché non sanno guidare la bici sulle pietre o si fanno sorprendere intruppati in mezzo al gruppo mentre si scatena la bagarre, mi sta bene; se li perdono per una foratura o un incidente meccanico di troppo, si falsa la corsa.

Mauro Facoltosi: L’organizzazione ha appena comunicato che i tratti n° 7 e n° 5 sono stati tolti dal percorso perchè totalmente allagati.

Nebe1980: Le forature in punti inopportuni fanno parte dell’aspetto aleatorio del ciclismo che c’è sempre stato e ci sarà sempre. Quindi se uno perde 10 minuti per una foratura è il ciclismo, il bello è anche quello

Giocurio: Nebe, scusa… ma non sono d’accordo con te. E’ vero che la foratura e l’abilità nello stare in bici fanno parte del ciclismo e della sua aleatorietà, ma questo concetto veramente mal si applica in questo (e altri casi, penso al Passage de Gois giusto per dirne uno). Mi spiego: adoro la Parigi Roubaix, la a-do-ro.
Ma quella è la corsa di un giorno, questa è una “tappetta” del Tour de France.
Non c’è proporzione fra quello che devi valere per vincere il Tour e quanto rischi di perderlo in tre chilometri di strada, bagnata (non occorre nemmeno allagata).
L’hai mai fatto Mons en Pevele (per dirne uno)? Hai un’idea di cosa voglia dire pedalare lì? Perdipiù con un gruppo numeroso e non quello che arriva ormai sparpagliato durante la Roubaix. E perdipiù la prima settimana, dove tutti vanno più che a tutta? Non si può perdere il Tour de France così. E’ come dire che a un certo punto del percorso c’è un crepaccio, se scegli la parte giusta della strada sopravvivi e puoi vincere il Tour, sennò lo perdi perché ti poteva andare meglio… Era già una forzatura col bel tempo, così sarebbe proprio una c*****a

Nebe1980: le volate 70 km/h sono altrettanto pericolose anche se non le disputi (lo confermqa la neutralizzazione negli ultimi 3 Km).Poi lo dici tu che questa è una tappetta, per me non lo è, il pavè è una difficoltà come gli sterrati di Montalcino dove Nibali e Basso persero due minuti ma poi Basso il giro lo vinse lo stesso.
Froome è caduto e si è ritirato nonn è il primo non sarà l’ultimo. Questo è il ciclismo

Mauro Facoltosi: Froome cade due volte (prima dell’ingresso nel pavè) e si ritira.

Nebe1980: Questo è quel che può succedere ad una squadra quando punta tutta la stagione su una sola corsa. Avessero mandato Wiggins e Porte al giro magari avrebbero lottato per un podio

Profpivo: Daje Nibali!

Giocurio: Il ritiro di Froome fa parte del ciclismo (infatti non è caduto sul pavé e inoltre ho scritto prima che accadesse e a prescindere). “Uccidere” le persone per lo spettacolo in tv non è ciclismo. Ma li vedi i salti che stanno facendo?
Le volate a 70km/h sono un gesto tecnico del ciclismo per vincere. Cosa c’entra col mettere le mine nel tracciato. Inoltre proprio perché (e nonostante) siano parte del ciclismo, nelle volate neutralizzano 3km. E’ un’argomentazione a favore del mio ragionamento, non del tuo. “Tappetta” (virgolettato) era evidentemente per rimarcare la differenza tra un ventunesimo di Tour che mette in pericolo l’incolumità dei corridori e la sportività del risultato, rispetto a essere l’essenza di una gara come la Roubaix, dove il pavé, il prenderlo per primi, il rischiare le forature, il correre con 5.5 atmosfere sono finalizzate alla vittoria finale, non alla sopravvivenza per potersi giocare il Tour. Permettimi poi di aggiungere (lo leggo solo ora) che se uno come Cancellara, che in queste situazioni ha solo da guadagnarci, critica le scelte, forse non è così oggettiva e centrata l’idea che qualsiasi cosa trovi per strada “fa parte del ciclismo”

Howling Wolf14: Sono d’accordo. Bisogna prestazione attenzione a chi predica situazioni estreme, perché sono quelli che vogliono il male del ciclismo.

Nebe1980: Beh si chiama ciclismo su strada… Comunque io sto guardando una tappa bellissima, sta accadendo di tutto. Infine non dimenticare che questi sono professionisti, se vedi che la strada è pericolosa vai più piano. E’ stupido rischiare di farsi male per vincere un TdF. Mentre scrivo lo ha detto pure Martinello: “ci vuole cautela, hanno reso questa curva a mille”.

Nebe1980 (a Howling Wolf14): Il male del ciclismo lo vogliono quelli che criticano ogni volta che si cerca di inserire percorsi emozionanti. Guarda che bella tappa sta venendo fuori, altro che quelle tappe da dormite colossali come quelle per velocisti in cui il gtruppo tiene una fuga a distanza di sicurezza per 200 Km per far fare una volata di 400 metri

Profpivo: Una tappa sul pavè ci sta, poi è capitato il giorno di maltempo… Froome non è caduto sul pavè. Cosa facciamo, non corriamo più se piove? Froome ha ceduto di testa, completamente, non riusciva più a stare in sella, ha perso tutte le sicurezze che aveva. Mi ha ricordato molto il Wiggins del Giro 2013. Nibali invece spettacolare, va sul pavè quasi come uno specialista, impressionante.

Howling Wolf14: E’ spettacolare. Commovente. Sta tirando fuori il meglio di sé. Anche di più. Sta gareggiando alla pari con Cancellara, Sagan e Van Marcke sul loro terreno. Determinato, ammirevole. Daje Nibali.

Howling Wolf14: Ora esagerano. Se vogliono vincere la tappa con Westra, che lo lancino. Ma non ha senso anche Fuglsang e soprattutto Nibali cerchino di staccare Cancellara, Sagan, Vanmarcke & Co. Meglio tenerseli buoni e farli tirare sino al traguardo per mettere altri secondi tra sé e Contador. Un attacco Astana contro Sagan e Cancellara è privo di senso. Non bisogna farsi prendere dalla mano, non bisogna esagerare.

Pedra85: Froome out, Contador a 3 minuti… E lo Squalo giustamente sguazza nell’ acqua!

Nebe1980: Che tappa meravigliosa, che sconquassi in classifica generale. Grandissimo Nibali, non ha mollato mai ha sempre corso davanti e in testa ed ha inflitto enormi distacchi ai suoi diretti avversari. Ennesima dimostrazione che contano i corridori ma contano anche i percorsi

Howling Wolf14: Dei grandi campioni italiani specialisti di corse a tappe credo che siano stati capaci di imprese come quella odierna di Nibali sono Fausto Coppi, Felice Gimondi e Fiorenzo Magni.

Nebe1980: Ne avevano ed hanno fatto bene ad attaccare infatti gli hanno rifilato un minuto

Profpivo: Impressionante! Meglio di Cancellara e Sagan, non l’avrebbe mai detto nessuno! Non so da quanti anni non si vedeva un corridore da corse a tappe andare in questo modo sul pavè! Penso che ricorderemo questa giornata per parecchi anni

Nebe1980: aggiungerei Marco Pantani e Alfredo Binda. Forse anche Costante Girardengo e Gino Bartali (ovviamente non sulle pietre, parlo di grandi imprese in generale)

Giocurio: Nibali ha un modo di correre veramente esaltante! E oggi si è esaltato lui stesso guardandosi :-) Credo che Contador abbia perso per scarsa capacità su questo terreno, il che lascia intendere gran divertimento quando si comincerà a salire

Nebe1980: Esatto. E Contador dovrà iniziare ad attaccare dalla prima tappa di salita e tantare anche un attacco da lontano nei tapponi. Se fai una prima settimana decente poi anche le successive sono emozionanti. Anni fa il tour era noioso anche per una prima settimana scandalosamente monotona

Howling Wolf14: Soprattutto ha coraggio. E inventiva. Sa sempre tirar fuori qualcosa di nuovo. Sa mettersi in discussione. Sa vincere. Ma sa anche perdere. E accetta di perdere, quando perde. E’ forte. Ma modesto. Umano.

Nisky: Se dovessi vedere qualcosa di storto in sta tappa……io sta fedeltà cieca di fulgsang nei confronti di nibali non la vedo tanto e averlo la a due secondi……spiace per froome comunque! ! Però mi sembra che in sky siano degli automi che finché va tuttonper il verso giusto son delle macchine da guerra, come invece iniziano i problemi e il treno non trova binari diritti e veloci si inceppano di testa! Il ritiro di froome mi sembra la copia del ritiro di wiggins al giro13! E secondo me nel morale conta tanto anche il delfinato! Come ha visto che non era la locomotiva del tuor ma un vagone di testa è affondato! Penso che alcuni corridori messi peggio di lui oggi i tournli hanno finiti! Tant è ci guadagnerà la vuelta. Inoltre il vantaggio di nibali su contador seppur ottimo non è per niente sicuro! Contador è uno che le prende e le da quando meno lo aspetti! E poi dovrebbe essere meglio di vincenzo sia in montagna che a crono e due minuti e mezzo mi sa che volino! La speranza è che visto le performance del delfinato contador non sia in crescita ma in calando

Nebe1980: Sì anche io la penso così. Contador è capace di sferrare attacchi da lontano in montagna ed è forte a cronometro, però è da inizio stagione che va forte, ha staccato Quintana sul Passo Lanciano alla Tirreno, poi ha vinto la Catalana e infine le performances al delfinato. Vincenzo dal canto suo sembra al top e spero che non cali nella terza settimana come Evans al giro

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Fango (Jovanotti)

Pietre (Antoine)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ARRAS – REIMS (194 Km)

Ogni giorno ha la sua pena, sentenzia Gesù Cristo nel celebre “discorso della montagna” e questa massima vale anche al Tour de France. Lasciatosi alle spalle l’Inferno del Nord ora il Tour prenderà a puntare velocemente verso sud con una tappa dedicata ai velocisti che si concluderà dopo quasi 200 Km a Reims, la città del trionfo iridato di Ercole Baldini nei campionati di mondo di ciclismo del 1958. Ma anche questa non sarà una giornata facile per i predestinati alla vittoria che, strada facendo, dovranno “digerire” tante piccole insidie. Quelle altimetriche saranno di poco conto, perchè le quattro modeste salitelle che si incontreranno tra il 100° Km di gara e i -40 all’arrivo di certo non spaventeranno gli sprinter. La principale pena giornaliera giungerà ad una settantina di chilometri dall’arrivo quando, superata la seconda ascesa in programma, il gruppo si troverà a percorrere il Chemin des Dames, strada in quota che percorre un basso altopiano spesso spazzato dal vento. Per poco meno di 20 Km, dunque, ci si troverà in balia del vento e le previsioni per domani annunciano, nella zona, di folate fino a 30 Km/h. Elevato, dunque, il rischio d’incappare in ventagli e di trovarsi poi ad inseguire. Il ricordo di quanto successo nella tappa di Saint-Amand-Montrond dello scorso anno “brucia” ancora molto a qualcuno.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Arras : pioggia debole (0,3 mm), 17,4°C (percepiti 12,5°C), vento moderato da NNW (22-32 Km/h), umidità al 97%
Péronne (36,5 Km): pioggia debole (0,2 mm), 17,4°C (percepiti 12°C), vento moderato da NW (23-35 Km/h), umidità al 97%
Pinon (Sprint – 119 Km): pioggia debole (0,3 mm), 19,3°C (percepiti 15°C), vento moderato da NW (19-30 Km/h), umidità al 96%
Reims : pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 20,5°C (percepiti 16°C), vento moderato da NW (18-27 Km/h), umidità al 92%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Aspettiamoci di assistere ad una tappa nel bene e, speriamo, non nel male”
Martinello: “Corridori alla pratenza”
Martinello (mentre la telecamera inquadrava un cimitero militare): “La regia ci inquadra il triste ricordo”
Pancani: “7000 cadaveri morti caduti” (poco male allora, erano già morti)
De Luca: “Tra poco istanti”
De Luca: “Hanno affrontato i fuggitivi come se fossero sulle uova”
De Luca: “Andì Greipel”
De Luca: “Prime postizioni”
De Luca: “Uno è già caduta”
De Luca: “Le immagini della presenza” (partenza)
De Luca: “Il timore per il pavè e a questo si è aggiunto il timore per il pavè”
Garzelli: “Traettoria”
Martinello: “Minard ci sta riportando in coda al gruppo”
Martinello: “E’ stato protagonistima”
Martinello: “Gli ultimi 24 Km sono concentrati”
Martinello: “L’organizzazione non ha fatto a tempo a cambiare i tableaux” (pannelli si dice panneaux, con riferimenti ai pannelli numerati all’ingresso dei settori in pavè. Tableaux significa tavoli)
Pancani: “Sono stati salvati alcuni tratti in pavè” (saltati)
Martinello: “Tarramae” (Taaramäe)
Martinello: “Sta fruttando” (sfruttando)
Pancani: “Una maschera di sangue” (fortunatamente era solo fango)
Martinello: “Contador ci viene dato come in grado di superare con abilità” (cosa?)
Martinello: “Gli specialisti delle pietre è un traguardo importante”
Pancani: “La quarto giorno in maglia gialla”
Pancani: “Ufficializzata la ordine d’arrivo”
De Luca: “Alessandra, sentiamo Lars Boom prima vincitore e poi a te la linea”
Televideo: “Matthew Hayman” (Mathew)
Televideo: “Sep VanMarcke” (Vanmarcke)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quinta tappa, Yepres – Porte de Hainaut

1° Janier Alexis Acevedo Calle (Garmin – Sharp)
2° Xabier Zandio Echaide (Team Sky) s.t.
3° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 9′44″
4° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 10′12″
5° Arnold Jeannesson (FDJ.fr) s.t.
Miglior italiano: Alessandro Vanotti (Astana Pro Team), 9° a 10′12″

Classifica generale

1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7′09″
3° Edward King (Cannondale) a 8′20″
4° Xabier Zandio Echaide (Team Sky) a 11′27″
5° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) a 11′33″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

9a TAPPA: BESANÇON – GAILLARD (241 Km)

MERCKX A GAILLARD LA SPUNTA SU PANIZZA
Tour: la prima tappa di montagna ha già selezionato i migliori
Il ritiro forzato di Gualazzini – Oggi un’altra frazione impegnativa

ARCHIVIO ALMANACCO

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La strada della foresta dellArenberg, presso la quale si è conclusa una delle tappe più temute del Tour 2014 (foto Bettini)

La strada della foresta dell'Arenberg, presso la quale si è conclusa una delle tappe più temute del Tour 2014 (foto Bettini)

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