ALENTOUR DU TOUR… A SAINT-ÉTIENNE

luglio 18, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

12/a tappa: Kristoff volata perfetta. Sagan ancora battuto – Nibali pensa già alle Alpi: “Dovrò difendermi per forza” – La maglia gialla ricorda Gino Bartali: “Un mito” (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna – RITIRATO

Kristoff gana en Saint Étienne y Sagan vuelve a ser segundo – Valverde: “Veremos si en los Alpes resistimos o atacamos” – Talansky abandona el Tour (AS)

Kristoff también puede con Sagan – Valverde: “Ya veremos si en los
Alpes hay que resistir o atacar” (Marca)

Kristoff se impone en la duodécima etapa del Tour (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Kristoff pips Sagan on the line to win Stage 12 – Another one bites the dust – Sagan could seize chance on sharp descent (The Independent)

Sagan pipped to line by Kristoff (The Time)

Kristoff wins sprint finish as Nibali keeps yellow (The Daily Telegraph)

Francia

Sagan: encore raté! (L’Equipe)

Norvegia (Alexander Kristoff)

Kristoffs siste mulighet før alpene – Kristoff spurtet inn til sin første etappeseier: “Dette er helt surrealistisk” (Aftenposten)

Kristoffs siste sjanse før alpene (Adresseavisen)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Ancora una volta Peter Sagan non è riuscito a conquistare la sua prima tappa di un Tour de France per lui fin qui stregato, in cui ha conquistato ben 4 secondi posti e 8 piazzamenti nei primi 5, dei quali 7 consecutivi nelle prime 7 tappe, peraltro dai profili altimetrici molto diversi l’una dall’altra, che lo hanno portato a ipotecare la sua terza maglia verde consecutiva tanto che nella classifica a punti ha praticamente doppiato il più diretto inseguitore Bryan Coquard con 341 punti contro i 189 del francese e può permettersi di non prendere più parte agli sprint intermedi da qui fino alla fine del Tour. Eppure il 24enne di Žilina non si è limitato a disputare le volate di gruppi più o meno nutriti ma ci ha provato anche con azioni a pochi chilometri dal traguardo e con altre da lontano, compresa quella nel tappone della Planche des Belles Filles, dove pure non avrebbe avuto chances, che però si sono risolte sempre in un nulla di fatto, vuoi perchè il campione slovacco non ha probabilmente più lo spunto veloce delle passate stagioni, vuoi per via di una Cannondale incapace di supportarlo al meglio, con il solo Alessandro De Marchi in grado di dargli un valido contributo nei finali più impegnativi e un Elia Viviani che non si è dimostrato all’altezza come ultimo uomo per le volate, vuoi per qualche errore tattico come quello della tappa di Oyonnaz, quando si è lasciato scappare ai -2 dal traguardo Tony Gallopin e vuoi anche perchè gran parte degli avversari danno l’impressione di correre contro di lui, forse anche a causa di alcuni suoi atteggiamenti un po’ sopra le righe. Sta di fatto che è fin dall’inizio del 2014 che Sagan tende ad ottenere più piazzamenti che vittorie, anche se 7 successi in stagione sono comunque tutt’altro che pochi, ma il talento resta enorme e pertanto attendiamocelo ancora grande protagonista sia nel finale di questo Tour, anche se forse la sola tappa di Bergerac si adatta perfettamente alle sue caratteristiche, che nel prosieguo della stagione, a partire dal Mondiale di Ponferrada.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Il tracciato sembra meno impegnativo rispetto alla tappa di ieri. Più probabile l’arrivo allo sprint. Secondo voi?

N@po: Sprint. I grafici son farlocchi. Se giant controlla la corsa vince o con Kittel o con Degenkolb

Mauro Facoltosi: 1° Kristoff. Sagan ancora battuto. Commenti?

Pudra: da quasi profano dico che la tappa mi è sembrata abbastanza interessante, da quando hanno attaccato i due francesi della Europcar (prima mi stavo appisolando). Sì le salite non erano difficili, ma cmq il terreno non era così facile…
e arrivano quasi sempre tutti in volata… Devono fare dei percorsi più selettivi. Mi dispiace, ma mi piacciono i percorsi per attaccanti, non per ciucciaruote!
PS: complimenti a kristoff e ai verlocisti che cmq per una volta ho riconosciuto i velocisti e ho capito la volata.. Secondo me devono mettere 8 corridori per squadra: mi sembrano troppo avvantaggiate ora come ora le squadre dei velocisti e di chi deve controllare la corsa.
PS: in un certo senso cmq è un vantaggio anche per Nibali che ha i velocisti che lo aiutano a controllare la corsa in queste tappe medio-facili.
Poi correggetemi se sbaglio, ma non essendoci ancora state super tappe di montagna le squadre dei velocisti non sono ancora decimate e riescono ancora a controllare la corsa e non riescono andare via (e arrivare, soprattutto) le fughe da lontano. se se la si fossero giocata i fuggitivi, sarebbe stata più interessante!

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

The Pursuit of Vikings (Amon Amarth)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-ÉTIENNE – CHAMROUSSE (197,5 Km)

E’ finalmente arrivato il momento d’affrontare le Alpi, una lunga attesa che quest’anno è stata intelligentemente colmata dagli organizzatori inserendo nella prima settimana tappe che si sono rivelate più elettrizzanti del previsto (Sheffield, Arenberg e il trittico sui Vosgi) e che quasi fanno sbiadire i percorsi della due-giorni alpina, che non appare particolarmente carica di difficoltà. Questo non vuol far comunque sminuire la portata di due frazioni che comunque lasceranno il segno, in particolare quella che porterà il gruppo a Chamrousse, poichè è la prima nella quale ci si troverà a fare i conti con salite lunghe oltre i 10 Km. L’unica eccezione erano stati i quasi 11 Km d’ascesa verso Le Markstein, nella tappa di Mulhouse, pedalabili e troppo distanti dal traguardo per destare preoccupazioni tra i “big”. Il tracciato della tappa n° 13 presenterà una prima parte d’approccio alla catena alpina (nei primi 134 Km si supererà, poco dopo il via, il facile Col de la Croix de Montvieux), poi il debutto delle ascese alpine avverrà con un colle inedito, il Palaquit, 14 Km al 6,1% per arrivare fino a 1154 metri di quota incontrando frequenti cambi di ritmo e un “cuore” di 4 Km al 10%. Servirà, molto probabilmente, solo a far fuori tutti quei corridori che erano riusciti a rimanere “a galla” dopo i Vosgi poichè dopo il GPM si dovranno percorrere quasi 30 Km per arrivare ai piedi dell’ascesa finale e chi punta alla classifica preferirà, anche a causa del gran caldo, conservare le energie per gli ultimi 18 Km, non durissima ma comunque esigenti, dovendosi superare quasi 1300 metri di dislivello e una pendenza media del 7,3%

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Saint-Étienne: cielo sereno, 28,4°C, vento debole da SSE (8-10 Km/h), umidità al 47%
Vernioz (52,5 Km): sole e caldo, 32,4°C (percepiti 34°C), vento debole da S (9-13 Km/h), umidità al 44%
Rives (106,5 Km): sole e caldo, 31,5°C (percepiti 34°C), vento debole da SSW (5-8 Km/h), umidità al 49%
Saint-Martin-d’Hères (Sprint – 169,5 Km): sole e caldo, 33,3°C (percepiti 36°C), vento debole da SSW (5-6 Km/h), umidità al 44%
Chamrousse : cielo sereno, 22,3°C, vento debole da SW (5-7 Km/h), umidità al 41%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Luca: “Il via non ha preso il “la” subito ma dopo una ventina chilometri”
De Luca: “Questo è l’ordine dello sprint intermedio”
Martinello: “Sono scelte che sono stati loro a non credere”
De Luca: “Si sta sviluzzando la tappa”
Garzelli: “Ha già vinto un Giro di Svizzera, di cui tre di fila”
De Luca: “Greipal”
Garzelli: “I corridori hanno una dieta basica” (di base, basica ha un altro significato)
De Luca: “Pasta dolce, non mettono il sale nella pasta” (allora è insipida, non certo dolce)
Pancani: “Non ha pendenze particolarmente cattiva”
Martinello: “Ci sarebbe stata poco per chiunque”
Televideo: “BourgeEnBresse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “La Cruz” (De La Cruz)
Televideo: “Langevald” (Langeveld)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Bourg-en-Bresse – Saint-Etienne

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Christophe Riblon (AG2R La Mondial), s.t.
3° Arthur Vichot (FDJ.fr), s.t.
4° Alexandre Pichot Team Europcar) a 1′52″
5° Florian Vachon (Bretagne – Seche Environnement), s.t.
Miglior italiano: Michele Scarponi (Astana Pro Team), 8° a 1′52″

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida a 24′58″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 25′56″
4° William Bonnet (FDJ.fr) a 26′18″
5° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 27′36″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

GIORNO DI RIPOSO A COLOMIERS

LO SPAGNOLO GONZALO AJA DARA’ BATTAGLIA A EDDY MERCKX
Il Tour da oggi affronta le asperità dei Pirenei
Panizza potrà migliorare la sua già buona posizione in classifica – Il terribile Tourmalet – Brooklyn tranquilla

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno scorcio panoramico di Saint-Étienne (www.france-voyage.com)

Uno scorcio panoramico di Saint-Étienne (www.france-voyage.com)

ALENTOUR DU TOUR… AD OYONNAZ

luglio 17, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, contropiede vincente del francese Gallopin – La maglia gialla: “Mi piace molto che i francesi mi chiamino Nibalì” (Gazzetta dello Sport)

Tour, la corsa eroica di Talansky: cade, resiste, arriva in fondo (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Gallopin le coge el gusto al Tour y vence en Oyonnax – Valverde: “Espero tener buenas piernas el fin de semana” – Contador no se opera, pero la Vuelta “está muy difícil” (AS)

Sagan especula, Gallopin gana (Marca)

Victoria sorpresa de Gallopin – Alberto Contador habla de su caída en el Tour de Francia (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Tony Gallopin sprints to success on stage 11 while Vincenzo Nibali stays in yellow – Alberto Contador: Real Madrid CF helping to try and get cyclist fit in time for Vuelta a Espana (The Independent)

Gallopin makes a daring late move to win the 11th stage (The Time)

Gallopin times attack to perfection to win stage 11 – Thomas ‘agrees new Sky deal’ (The Daily Telegraph)

Francia

Et revoilà Gallopin! – 5 choses à savoir sur Tony Gallopin – Gallopin : «Un coureur comblé» – Mollema chez Trek(L’Equipe)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Per la prima volta in questo Tour de France, complici dei problemi muscolari che ne avevano condizionato il rendimento nelle giornate precedenti, si è visto nelle posizioni di avanguardia John Degenkolb, che è riuscito a rimanere in un gruppo ridotto a sole 45 unità nell’impegnativo finale che portava a Oyonnaz e conquistare la piazza d’onore alle spalle del solo Tony Gallopin, bravo ad anticipare tutti con un’azione da finisseur. Il 25enne di Gera, che come risultato più prestigioso nelle categorie giovanili vanta la medaglia di bronzo ai Mondiali under 23 di Varese alle spalle di Fabio Duarte, si è rivelato al grande pubblico nel 2011 aggiudicandosi due tappe al Giro del Delfinato ed è esploso definitivamente nella Vuelta della stagione successiva in cui ha conquistato ben cinque arrivi allo sprint. Nel prosieguo della sua carriera ha evidenziato di essere molto più che un semplice velocista, a differenza del compagno Marcel Kittel per il quale svolge spesso il ruolo di ultimo uomo, dimostrando di tenere su brevi strappi che caratterizzano classiche come il Gp di Amburgo e la Gand-Wevelgem, che il corridore della Giant-Shimano ha vinto rispettivamente nel 2013 e in questa stagione, ma impressionando anche nell’ultima Parigi-Roubaix in cui, sebbene non fosse tra i favoriti della vigilia, è apparso in assoluto il più forte del lotto e soltanto la superiorità numerica nel finale dell’Omega-QuickStep gli ha impedito di conquistare un successo andato poi a Niki Terpstra. Probabilmente alla luce dei profili altimetrici delle prossime tappe Degenkolb non avrà altre occasioni per mettersi in evidenza in questo Tour, dal momento che nelle frazioni meno impegnative dovrà lavorare per Kittel mentre in quelle di alta montagna è tagliato fuori. Attendiamocelo grande protagonista al Mondiale di Ponferrada in cui, su di un percorso non particolarmente esigente ma comunque sufficiente per eliminare i velocisti puri, sarà senz’altro uno degli uomini da battere.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Tappa da fughe (quasi certo che arrivino) e da imboscate e, secondo me, anche Nibali dovrà tenere gli occhi bene aperti perchè su un percorso del genere è favorito chi sta all’attacco. Da oggi, inoltre, arriva il caldo. Secondo voi cosa succederà?

Howling Wolf14: Il caldo nella zona alpina non è mai opprimente. Non avrà incidenza. Più probabile che dia sofferenza nella tappa di Nimes. Le salite di oggi non sono difficili, ma la classifica è ancora corta e gli uomini da tenere sotto controllo sono tanti. Probabile superlavoro per l’Astana, quindi. Io credo che nelm la loro testa Nibali, Martinelli e Vino sappiano già quali sono gli avversari ai quali possono dare confidenza e concedere spazio e quali fanno invece parte della schiera ristretta dei più temibili avversari, quelli che troveranno poi anche nella terza settimana. Voglio dire questo: se vanno in fuga Talansky o Kwiatkowski o Ten Dam si possono anche lasciare andare, anche con 10′ minuti di vantaggio, anche a costo di perdere la maglia gialla, tanto poi tra dieci giorni faranno pluff. Sarebbe invece rischioso lasciare andare Mollema oppure Van den Broeck o Peraud, ad esempio. E visto che i controlli più stretti saranno sugli uomini di prima fascia (Valverde, Porte, ecc), occorrerà tenere il maggior numero di uomini a disposizione per contrastare appunto anche i vari Mollema & Co. Condizioni complicate, insomma. Ma non impossibile. La situazione è gestibile. Con molta attenzione, con gli occhi sempre aperti.

Mauro Facoltosi: Vittoria di Gallopin. Un po’ di movimento tra i big nel finale. Crollo di Talansky. Commenti?

Howling Wolf14: Classico epilogo. Chi tira non vince. Cannondale e Orica GE si sono prodigate per tutta la tappa e si sono poi ritrovate con un pugno di mosche. La Cannondale, poi, è specializzata. Quando tira il gruppo è matematicamente sicuro che non vince. Ottimo Trentin. Terzo. E’ spesso presente, corre bene, ha tenuta. Con Tony Martin sta salvando il TdF dell’Omega dopo il forfeit di Cavendish.
Il crollo di Talansky non mi meraviglia. Al di di là della sfortuna, l’americano non era certo da tenere in considerazione nella lotta per la vittoria né per il podio né per la Top 10. Così come Kwiatkowski. Si fa troppo presto ad attribuire grandi doti senza avere riferimenti. Le corse di tre settimane sono già dure, il Tour è disumano. Se non sei portato e se non sei al massimo della forma, salti inesorabilmente. Talansky, per la cronaca, ha accusato alla fine un distacco di oltre 32 minuti dal vincitore. Ammirevole, comunque. Ha reso onore al TdF.

Hotdogbr: per Talansky forti dolori alla schiena dopo cadute dei giorni scorsi, da questo dipende il ritardo

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Heroes (David Bowie), dedicata a Talansky

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: BOURG-EN-BRESSE – SAINT-ÉTIENNE (185,5 Km)

E’ un’altra tappa costantemente vallonata, anche se in maniera meno decisa rispetto alla frazione di Oyonnaz e questo la renderà particolarmente “aperta”, con chanches sia per l’arrivo di un gruppetto d’ardimentosi, sia per la volata del gruppo, disputata da un plotone più sfoltito rispetto alle normali tappe per gli sprinter. I su e giù che caratterizzano il tracciato (anche oggi si dovranno affrontare 4 GPM, l’ultimo a 21,5 Km dall’arrivo) rimarranno sicuramente nelle gambe di qualche sprinter e lo stesso vale anche per il lieve falsopiano che s’incontrerà verso l’ultimo chilometro e che sarà verosibilmente percorso a tutta. Da segnalare il fatto che oggi si arriverà ai piedi del Massiccio Centrale e spesso, in passato, le tappe che attraversano o rasentano quest’area, facili o dure che siano, hanno lasciato pesantemente il segno in classifica. Nella Villard-de-Lans – Saint-Étienne del Tour del 1990 Chiappucci, che aveva conquistato la maglia gialla sulle alpi grazie alla fuga-bidone della prima tappa, fu attaccato a sorpresa da Lemond e i principali avversarsi e quel giorno perse 4′53″, che non bastarono per spodestarlo per quel giorno ma che certamente capovolsero la situazione a favore di Lemond nella crono del penultimo giorno, dopo la quale l’americano si vestì di giallo con 2′16″ sul varesino. Decisamente più facile (anche al confronto con l’odierna tappa di Saint-Étienne) fu, invece, la Béziers – Montélimar del 2006, che si concluse con l’approdo di una fuga giunta al traguardo con quasi 30 minuti di vantaggio e un nuovo capoclassifica, lo spagnolo che poi s’imporra anche a Parigi, Óscar Pereiro Sio. Occhio, dunque, a queste frazioni che sulla carta si definiscono “interlocutorie” e che, in particolar modo in una corsa come il Tour, non lo sono affatto.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Bourg-en-Bresse: cielo sereno, 27,8°C (percepiti 30°C), vento debole da NNE (4 Km/h), umidità al 63%
Romanèche-Thorins (Sprint – 39,5 Km): cielo sereno, 29,9°C (percepiti 32°C), vento debole da NE (4 Km/h), umidità al 56%
Lozanne (103 Km): sole e caldo, 31,5°C (percepiti 34°C), vento debole da NNE (3 Km/h), umidità al 53%
Saint-Étienne: sole e caldo, 30,2°C, vento debole da SE (5-7 Km/h), umidità al 44%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Nel frattempo, che dopo era caduto Contador”
Garzelli (parlando della caduta di Contador): “S’è trovata contro la montagna”
De Luca: “La novità delle maglie bianche, Romain Bardet” (ne indossava due?)
Pancani: “Gianni Morta” (Motta)
Martinello: “Giorno di liposo”
De Luca: “Quel muro al 20% che lui ha volato via”
Pancani: “Anthony De La Plage” (Delaplace, pronuncia Delaplas)
Martinello: “Anthony De La Plaz” (Delaplace)
Martinello: “Chiaro che… chiaro che… chiaro che…” (urge botta al mangiadischi!!!)
Cassani: “Ogni tanto mi diceva De Marchi alla radio” (all’ammiraglia, mentre seguiva la tappa di Mulhouse)
Martinello: “Non è vero… non è vero… non è vero” (allora!!!)
Pancani: “La prima salita segnata da un gran premio della montagna”
Martinello: “Ha fatto un po’ di strecching”
De Stefano: “L’abbandono di Vincenzo Nibali” (tiè)
Martinello: “Non sarà facile andare a riprendersi questi due signori”
Pancani: “La Côte de Deserzen” (Désertin)
Martinello: “Una meritatissima ancora inquadratura”
Pancani: “Raggi di sole che non riescono a sfondare l’inquadratura”
Pancani: “Tratto in leggera falsopiano”
Pancani: “Sagan non poteva pensare che gli risolvesse la questione Sagan”
Pancani: “Dobbiamo scendere fino alla nona posizione per tovare Peter Sagan”
Garzelli: “Dopo di indossare la maglia gialla”
Televideo: “Bourg-en-Brusse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “Due salite di 3a categoria e due di 4a” (erano tre di 3a e una di 4a)
Televideo: “Lopez Lopez” (Herrada López)
Televideo: “Gil Rojas” (Rojas Gil)
Televideo: “Van Graderen” (Van Garderen)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Besançon – Oyonnax

1° Andrew Talansky (Garmin – Sharp)
2° Jack Bauer (Garmin – Sharp) a 11′39″
3° Roger Kluge (IAM Cycling), s.t.
4° Luca Paolini (Team Katusha), s.t.
5° Reto Hollenstein (IAM Cycling), s.t.

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Elia Viviani (Cannondale) a 13′52″
3° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 21′58″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 23′06″
5° William Bonnet (FDJ.fr) a 24′26″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

14a TAPPA: LODÈVE – COLOMIERS (248,5 Km)

MERCKX GIA’ PREGUSTA IL TRIONFO
Tour: ieri la tappa vinta dal francese Genet mentre l’italiano Di Lorenzo è terzo

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Panorama su Oyonnaz, con sullo sfondo le montagne che hanno ospitato le fasi finali della tappa (panoramio)

Panorama su Oyonnaz, con sullo sfondo le montagne che hanno ospitato le fasi finali della tappa (panoramio)

ALENTOUR DU TOUR… ALLA PLANCHE DES BELLES FILLES

luglio 15, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

SuperNibali: mani sul Tour. Contador cade e si ritira – Nibali: “Sul traguardo ho pensato a mia figlia” – Contador choc, cade e lascia il Tour – Wiggins: “Tranquilli: sarà Nibali a vincere il Tour” (Gazzetta dello Sport)

Nibali trionfa e torna in giallo. Contador cade e si ritira (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Contador abandona el Tour con fractura de la meseta tibial – Nibali reconquista el maillot en la despedida de Contador – Nibali: “Lo lamento por Contador, he podido esquivarle por poco” – Froome, a Contador: “Espero verte en la Vuelta; recupérate” – Valverde: “Le mando ánimos a Contador. Le he visto caer” – ‘Purito’:”Pensé que podía ganar. Nibali iba como un avión” (AS)

Contador abandona – “Se retira entero, pero la procesión va por dentro” – Nibali se queda solo en el Tour – Se busca campeón sin estrenar (Marca)

Nibali, etapa y liderato – Contador abandona tras sufrir una caída – (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Contador crashes out of Tour to follow Froome into abandonment – Nibali reclaims yellow jersey with victory on stage 10 – (The Independent)

Vincenzo Nibali’s rivals continue to fall by the wayside – Tour de carnage as Alberto Contador goes out with broken leg (The Time)

Nibali back in yellow as Contador pulls out of Tour – Contador abandons Tour (The Daily Telegraph)

Francia

Nibali au pouvoir – Contador abandonne à son tour – Fracture du tibia pour Contador (L’Equipe)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Ha sognato a lungo di indossare la maglia gialla e invece ha perso anche quella bianca, e alla luce del rendimento in salita dimostrato sia da Thibaut Pinot che da Romain Bardet, sarà un’impresa pressochè impossibile per lui riconquistarla; è anche scivolato dal 6° al 13° posto in classifica generale, ma ciò non toglie che Michal Kwiatkowski, supportato da un monumentale Tony Martin, sia stato grande protagonista nella tappa di Planche des Belles Filles così come lo è dall’inizio di un 2014 in cui ha dimostrato grandi qualità su pressochè tutti i terreni: eccellente a cronometro (dove è stato, tra l’altro, campione mondiale junior nel 2008), veloce negli arrivi di gruppi ristretti, estremamente competitivo nelle brevi corse a tappe e in gare di un giorno impegnative (come la Liegi-Bastogne-Liegi che lo ha visto in questa stagione chiudere sul gradino più basso del podio), ottimo finisseur e in possesso anche di doti di guida della bicicletta che lo fanno rendere al meglio sia su percorsi accidentati (come quello delle Strade Bianche – che ha dominato nello scorso marzo levando, tra l’altro, di ruota nel finale un certo Peter Sagan – e come quello della tappa di Arenberg di questo Tour che lo ha visto in lizza per la vittoria prima di essere tagliato fuori negli ultimi chilometri), sia su discese tecniche come quella del Col de Chévrieres, lungo la quale ha lasciato sul posto Giovanni Visconti e Amaël Moinard e in solitudine si è riportato su Joaquim Rodríguez. L’unico punto di relativa debolezza del 24enne polacco restano le grandi montagne e anche verso Planche des Belles Filles lo abbiamo visto pagare dazio nel finale in tal senso, ma ciò non gli ha comunque impedito di terminare all’11° posto la scorsa edizione della Grande Boucle. E chissà che in questa edizione, magari con qualche altra azione a lunga gittata nei prossimi giorni, non riesca ad entrare nella top ten.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Nibali vince la tappa e riprende la maglia. Contador fuori. Commenti?

Ceemo: Mi spiace un sacco Contador che sembrava in palla e che poteva dar luce ad una bella lotta con Nibali. Ora il Tour sarà probabilmente ridotto ad una lotta per il secondo posto.

N@po: Oggi Contador frattura tibia. Immaginate se fosse successo sul pavè…. dove l’immaginario collettivo di media e ambiente è ormai settato su pericolosissimo (mentre i dati reali dicono l’opposto dato che sul pavè non è successo nulla, mentre in TUTTE LE ALTRE TAPPE E’ UNA CONTINUA CARNEFICINA)….

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

L’Hully Gully (Edoardo Vianello)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: BESANÇON – OYONNAZ (187,5 Km)

Trascorsa in quel di Besançon la prima delle due giornate di riposo il Tour si rimetterà in marcia con due tappe di trasferimento che condurranno il gruppo dai Vosgi alla catena alpina, pur avendo sempre presente il “memento mori” della salita. Entrambe, infatti, non saranno banali tappe interlocutorie, votate esclusivamente alla conclusione allo sprint ed è il caso, in particolare della prima di queste due frazioni. Mentre il traguardo di Saint-Etienne, previsto il giorno successivo, concende qualche spiraglio di speranza ai velocisti, quello di Oyonnaz precluderà sicuramente loro le porte, spalancandole invece all’approdo di una fuga. Tolti i primi 50 Km privi di difficoltà altimetriche, il resto della frazione n° 11, nel corso della quale il Tour 2014 toccherà il suo “giro di boa” chilometrico, sarà continuo salire e scendere, particolarmente serrato negli ultimi 56 Km, nei quali saranno concentrati tutti e 4 i GPM previsti in questa tappa, nessuno temibile nelle pendenze. Un percorso del genere favorisce più il poco numeroso gruppetto dei fuggitivi all’attacco, piuttosto che il grosso del plotone all’inseguimento e che, comunque guardingo, lascerà fare non essendoci interesse per le squadre dei velocisti nel riprendere il tentativo, destinato ad esaurirsi solo per l’estinguersi delle energie degli attaccanti. E’ un’occasione d’oro per i corridori finora ancora rimasti a bocca asciutta e tra questi c’è Sagan, che quasi sicuramente vedremo protagonista quest’oggi. Il percorso gli si addice, sia che si ritrovi nel gruppetto in fuga, sia che rimanga nel gruppo maglia gialla attendendo che il tentativo venga ripreso e questo fa pensare che, se deciderà di non tentaret la sorte da lontano, la sua Cannondale sarà una delle formazioni che quest’oggi sarà più attive nell’inseguimento.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Besançon : cielo sereno, 25,9°C (percepiti 28°C), vento debole da NNE (9-11 Km/h), umidità al 69%
Arbois (49 Km): cielo sereno, 26,6°C (percepiti 25°C), vento moderato da NNE (10-13 Km/h), umidità al 69%
Clairvaux-les-Lacs (97 Km): cielo sereno, 27,6°C (percepiti 30°C), vento debole da N (10-12 Km/h), umidità al 66%
Oyonnax : cielo sereno, 27°C (percepiti 26°C), vento moderato da NNW (10 Km/h), umidità al 64%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Luca: “Benvenuti in diretta dalla stidio”
De Luca: “Siamo ripartiti ieri con una nuova maglia gialla, Tony Gallopin” (in realtà, ieri la tappa era partita con Nibali
De Luca: “Ci sono squadre, in passato, che fanno delle polizze assicurative”
Pancani: “Purito Rodriguez sta ritrovato”
Pancani: “La Petit-Ballon” (Ballon è maschile)
Pancani: “Tosatti” (Tosatto)
Pancani: “Lidero” (leader)
Martinello: “Sono state amiche a Vincenzo Nibali”
De Luca: “Tappa che stiamo seguendo prima che i corridori dessero la prima pedalata su RaiSport2″
De Luca: “C’è Contador con la caduta”
De Stefano: “In questo Giro d’Italia”
Pancani: “Il discorso del fair play, ne dovremmo parlare ad ore” (per ore)
Pancani: “Tappa che si concluderà con il week end sulle Alpi”
De Luca: “Iorchscire” (Yorkshire si pronuncia “Iorchsciair”)
Saronni: “Porte sarà fare”
Martinello: “Le durissimi 3 Km e mezzo”
Pancani: “Stanno aumentando gli uomini della formazione olandese” (avanzando)
Televideo: “Ripreso Rodriguez su ultima salita”
Televideo: “Planches des Belles des Filles” (c’è un “des” di troppo)
Televideo: “Joquim Rodriguez” (il nome di Rodriguez è Joaquim)
Tg LA7: “Planche des Belles”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della decima tappa, Mulhouse – La Planche des Belles Filles

1° Tiago Machado (Team Netapp-Endura)
2° Andreas Schillinger (Team Netapp-Endura), s.t.
3° Adrien Petit (Cofidis, Solutions Credits) a 10′19″
4° Simon Yates (Orica GreenEDGE) a 10′27″
5° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 10′37″
Miglior italiano: Luca Paolini (Team Katusha), 7° a 10′37″

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Elia Viviani (Cannondale) a 13′52″
3° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 21′58″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 23′06″
5° Adrien Petit (Cofidis, Solutions Credits) a 24′16″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

13a TAPPA: AVIGNONE – MONTPELLIER (126 Km)

MERCKX SEMPRE PIU’ IN SELLA – A SERCU NON RIESCE IL “POKER”
Tour: a Montpellier l’inglese Hoban si aggiudica la volata
Tour “baby”: Martinez leader

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il muro finale della Planche des belles Filles (wikipedia)

Il muro finale della Planche des belles Filles (wikipedia)

ALENTOUR DU TOUR… A MULHOUSE

luglio 13, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

La giornata di Gallopin: una maglia gialla al bacio – Nibali: “Maglia a Gallopin? Non perdiamo la testa” – Lo Squalo: “Nessuno ci ha aiutato”. Martinelli: “Maglia lasciata (Gazzetta dello Sport)

Nibali cede la maglia gialla a Gallopin. Martin vince la tappa (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Tony Martin gana en solitario y Gallopin es el nuevo líder – Gallopin: “Ojalá conserve el amarillo más de una etapa” – Contador: “Mañana empieza mi Tour” – Martin: “Ojalá el triunfo sea buen augurio para el fútbol” – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” (AS)

Gallopin toma la Bastilla – Valverde: “En La Planche saldré a por todas” – ‘Purito’, a por el maillot de la montaña – Martin: “Alemania ganará 3-1 a Argentina” – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” – Unzué: “Mañana quedará retratado cada uno” (Marca)

Tony Martin se adjudica la novena etapa – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” – Contador:”Mañana empieza mi Tour” – Martin: “Espero que sea un buen augurio para la selección alemana” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Martin wins stage nine, while Nibali loses yellow jersey (The Independent)

Tony Martin goes it alone to earn stage win as Tony Gallopin takes yellow (The Time)

Martin wins stage nine as Gallopin takes yellow (The Daily Telegraph)

Francia

Les Tony font la paire – Gallopin: «Je l’avais dans la tête» – Démare : « Rarement autant souffert » – 5 choses à savoir sur Tony Gallopin – Nibali: «J’ai lâché le Maillot Jaune» (L’Equipe)

Germania (Tony Martin)

Martin mit Gala – Weltmeister feiert Solo-Sieg im Elsass (Berliner Zeitung)

Tony Martin feiert Solo-Sieg bei der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Non ci sono stati giovani che si sono particolarmente messi in luce nella tappa di Mulhouse se si eccettua Tom Dumoulin, del quale abbiamo parlato nei giorni scorsi, giunto 4° al traguardo ma uscito di classifica nella frazione di Gérardmer. Pertanto, dopo Thibaut Pinot diamo spazio all’altro emergente francese per quanto riguarda le corse a tappe ovvero Romain Bardet, attualmente 10° in classifica generale a 4′13” dal nuovo leader Tony Gallopin e a soli 13” dalla maglia bianca Michal Kwiatkowski. Il 23enne di Brioude, che divide i ruoli di capitano dell’Ag2r con il decisamente più esperto Jean-Christophe Péraud, è passato professionista nel 2012 mettendosi in evidenza all’Amstel Gold Race con una lunga fuga e ottenendo piazzamenti in corse minori come il Giro di Turchia e il Giro di Polonia; ma è nella passata stagione che ha compiuto il salto di qualità concludendo al 13° posto la Liegi-Bastogne-Liegi e al 15° un Tour de France in cui non ha avuto grandissimi acuti ma è costantemente rimasto a ridosso dei big nelle frazioni più impegnative, dimostrando anche una crescita di condizione nell’ultima settimana. In questa edizione della Grande Boucle, che Bardet ha preparato con un convincente Giro del Delfinato chiuso in 5a posizione (dopo essere stato in precedenza 4° al Giro di Catalogna e 10° alla Liegi), l’obiettivo dichiarato è quello di entrare nella top ten e la strada sembra quella giusta, per quanto visto sul traguardo di Gérardmer in cui ha concluso 9° pagando 31” rispetto ad Alberto Contador e 28” a Vincenzo Nibali, ma terminando a ridosso di Alejandro Valverde e Tejay Van Garderen e davanti, tra gli altri, a Bauke Mollema e Rui Alberto Faria da Costa.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Se la tappa partisse a tutta potrebbe venirne fuori una grande giornata, a dispetto del percorso

Nebe1980: Secondo me il percorso non è di quelli che impediscono del tutto un attacco da lontano. Si potrebbe poi attaccare a fondo sulla salita di prima categoria e se un big avesse mandato qualche compagno di squadra in fuga si potrebbe ritrovare degli aiuti negli ultimi venti chilometri pianeggianti. Il punto è un altro, ossia secondo me che è presto per gli attacchi seri, siamo solo alla fine della prima settimana e fare oggi un attacco a 60 Km dall’arrivo potrebbe voler dire suicidarsi. di tappe par attacchi da lontano ce ne sono due in particolare, quella di Bagneres de Luchon e quella di Pla d’Adet. la seconda è la più favorevole a Contador perchè la prima termina in discesa terreno sul quale Nibali è fortissimo mentre la seconda ha tante montagne e l’arrivo in salita. Oggi però potrebbero venire fuori le seconde linee gente comunuque forte ma senza ambizioni di podio.

Salitepuntocià: perchè 1cat le Markstein ? al massimo da 2a

Mauro Facoltosi: Forse perchè è la prima salita lunga del Tour, dopo tante cotes brevi.

Mauro Facoltosi: Vittoria di Tony Martin. Maglia gialla a Gallopin. Commenti?

N@po: Astana bollita e tatticamente incapace (non fai fuggire 19 squadre su 22, con uomini di quello spessore, dopo 30km. senza parole), Saxo altrettanto bollita. Lotto domani senza uomini per controllare corsa. Se domani non son fessi, i pretendenti alla classifica: Garmin, Movistar, Sky, Europcar scateneranno subito la bagarre e come al delfinato potrà finire per vincere chiunque. Ormai sanno che non ci son squadre capaci di tenere la corsa.

Nebe1980: La Astana secondo me ha fatto bene a lasciare la maglia a uno scarsoide come Galoppin così non deve dannarsi a controllare la corsa. Come pensavo c’è stato l’attacco delle seconde linee come Martin Rolland e Rodriguez

Hotdogbr: in casa Astana Scarponi, Kangert e Fuglsang non hanno tirato un metro dunque la situazione non è preoccupante per loro e cambia poco il fatto che la maglia l’abbia presa Gallopin visto che domani la perderà e visto che comunque dovrà essere sempre la formazione kazaka a controllare la corsa, piuttosto al posto delle squadre di quegli uomini che lottano per la top ten come Bmc, Garmin, Fdj, Ag2r, Belkin e Lampre avrei evitato di regalare 5 minuti a Rolland

Pedra85: La maglia gialla è sempre uno stress extra per il team che deve mantenerla e per il corridore che deve sottoporsi a faticosi rituali quali costanti interviste e controlli antidoping, per cui perderla nella prima settimana, dopo aver comunque avuto l’onore di portarla e difenderla in maniera egregia, non è un dispiacere ed in ottica Tour è una tattica sensata.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Das Lied der Deutschen (inno nazionale tedesco)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: MULHOUSE – LA PLANCHE DES BELLES FILLES (161,5 Km)

Nonostante le basse quote raggiunte (tetto della giornata saranno i 1193 del Platzerwasel) e i chilometraggi delle 7 salite in programma, tutte sotto i 10 Km di lunghezza, la terza ed ultima frazione dei Vosgi è una delle tappe più belle e meglio disegnate del Tour 2014, un crescendo rossianiano di difficoltà che culminerà con l’ascesa alla Planche des Belles Filles, la località dove al Tour del 2010 fu per la prima volta svelato al mondo il talento di Chris Froome, all’epoca votato al servizio di capitan Wiggins, che quel giorno conquisterà quella maglia gialla che indosserà ininterrottamente fino al traguardo finale di Parigi. La frazione che vide svettare l’anglo-keniota non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella che si affronterà quell’anno poichè prima d’affrontare i duri 6000 metri al 8,5% che conducono al traguardo (con un picco al 20% proprio sul rettilineo d’arrivo) non si incontrarono grosse difficoltà altimetriche (a parte due facili GPM di 3a categoria) mentre stavolta, come anticipato, la Planche des Belles Filles sarà la settima ascesa di un tracciato che proporrà altri 3 colli di 1a categoria. I primi due, il Petit Ballon e il citato Platzerwasel, arriveranno molto presto e faranno male solo se la tappa partirà a gran velocità. Le ascese più interessanti saranno le ultime due, con l’arrampicata finale anticipata da un colle inedito, il breve ma violento Chevrères (3,5 Km al 9,5%, massima del 18%), dove i miglior non saranno messi in fila solo dalle pendenze ma anche dalla sede stradale non larghissima e che il giorno della gara sarà ancora più angusta, presa d’assalto dai tifosi francesi che avranno deciso di celebrare la festa nazionale sulle rotte della Grande Boucle

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Mulhouse: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,9°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (11-14 Km/h), umidità al 84%
Muhlele (Sprint – 39,5 Km): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,8°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (12-15 Km/h), umidità al 70%
La Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Durano un paio di minuto”
Garzelli: “E’ stato quelle cadute”
Conti: “Ci sarà, per la prima volta al Tour, un colle di 1a categoria” (per la prima volta in questo Tour)
De Luca: “Milaus” “Mulaus” (Mulhouse si pronuncia “Mulus”, anche se molti francesi la chiamano “Milus”)
Nibali: “Uno strappo dove sono molto più adatti a lui”
Pancani: “Bisogna aumentare del 13% sul tempo del vincitore” (spiegando come si calcola il tempo massimo)
Pancani: “La giuria non se ne è accorto”
Pancani: “Solo soletto il rettilineo che conduce verso il traguardo volante”
Martinello: “La tappa di Risoul che si concludeva a Risoul”
Martinello: “La discesa per scendere dal Grand Ballon”
Martinello: “Le chanches di Tony Martin di andare al traguardo sono interessanti”
Pancani: “Il gruppo di Rolland Gallopin”
Pancani: “Ha guadagnato un ritardo”
Pancani: “Grossi problemi mentali, soprattutti”
De Luca: “La nuova classifica della generale”
Televideo: “Tappa caratterizzata da un continuo saliscendi” (sei salite vere non sono proprio dei saliscendi)
Televideo: “Domoulin” (Dumoulin)
Televideo: “Rojal Gil” (José Joaquin Rojas Gil)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della nona tappa, Gérardmer – Mulhouse

1° Kévin Réza (Team Europcar)
2° Arnaud Démare (FDJ.fr), s.t.
3° Roger Kluge (IAM Cycling), s.t.
4° Simon Clarke (Orica GreenEDGE), s.t.
5° Maxim Iglinskiy (Astana Pro Team), s.t.
Miglior italiano: Davide Cimolai (Lampre – Merida), 6°

Classifica generale

1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 13′47″
5° Elia Viviani (Cannondale), a 13′59″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

12a TAPPA: SAVINES-LE-LAC – ORANGE (231 Km)
INUTILE L’ASSALTO AL VENTOUX – VINCE UN GREGARIO DI MERCKX
Con Eddy sempre al comando il Tour si trascina stancamente fino a Orange
Doping: Tollet e Ducreux positivi

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno scorcio della Città dellautomobile di Mulhouse (citedelautomobile.com)

Uno scorcio della 'Città dell'automobile" di Mulhouse (citedelautomobile.com)

ALENTOUR DU TOUR… ALLA MAUSELAINE

luglio 12, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, tappa a Kadri. Contador dà 3″ a Nibali. Sul primo arrivo in salita vittoria del francese dell’Ag2R – Contador-Nibali, guerra di sguardi (Gazzetta dello Sport)

Sfida Nibali-Contador: sprint, salita e occhiatacce (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Kadri gana en La Mauselaine y Contador mete miedo a Nibali – Contador: “Mejor imposible no ha podido resultar la etapa” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Chris Froome tiene fracturadas las dos muñecas (AS)

Tinkoff monta una escabechina y Contador araña tres segundos – Contador: “Mejor imposible, me encontré bien” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Froome sufre fracturas en ambas muñecas (Marca)

Kadri se lleva la octava etapa, con Contador segundo – Contador: “Mejor imposible” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Valverde: “No tenía buenas piernas, pero he llegado cerca” – Kadri: “He ganado a fuerza de perder en muchas escapadas” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Frenchman Blel Kadri wins stage eight after impressive breakaway (The Independent)

Kadri seals stage triumph to lift French spirits – Richie Porte begins to show his worth as Sky’s back-up plan – Vincenzo Nibali stays cool as sparring hots up in wake of Blel Kadri (The Time)

Kadri takes stage eight as Contador shows form (The Daily Telegraph)

Francia

«Il faut des coureurs de l’ombre» – Kadri s’est fait la Blel – Thibaut Pinot : «Déjà des dégâts» – Kwiatkowski a «souffert» (L’Equipe)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

La prima vera tappa impegnativa di questo Tour de France ha visto alla ribalta, oltre al vincitore Blel Kadri, tutti gli uomini di classifica e tra questi anche coloro che puntano alla maglia bianca, al momento indossata da un Michal Kwiatkowski già in difficoltà sul Col de la Croix de Monats ma capace comunque di limitare i danni sul traguardo di Gérardmer. Alla luce delle montagne che ancora attendono i corridori sembra però, difficile, che il polacco possa mantenere il comando della classifica di miglior giovane all’assalto dei francesi Romain Bardet e, soprattutto, Thibaut Pinot che, malgrado le salite brevi non siano mai state il suo punto di forza, ha concluso in 5a posizione davanti ad atleti del calibro di Alejandro Valverde e di Tejay Van Garderen e a soli 11” da Alberto Contador e 8″ da Vincenzo Nibali. Il 24enne di Mélisey, che già da dilettante si era distinto dominando il Giro della Val d’Aosta nel 2009, secondo molti addetti ai lavori era l’uomo destinato a riportare in Francia una maglia gialla a Parigi che manca ormai dal 1985, anno in cui si impose Bernard Hinault. Questa impressione si era rafforzata al termine della Grande Boucle di due stagioni fa, nella quale lo scalatore della Fdj, sia pure con alti e bassi fisiologici in virtù della giovane età, si era aggiudicato con un gran numero la frazione di Porrentruy e aveva concluso al 10° posto in classifica generale. Tuttavia, nel Tour di un anno fa, quando ci si attendeva la sua esplosione definitiva, Pinot ha palesato grossi problemi in discesa ed era incappato in un blocco psicologico che l’aveva costretto al ritiro. Il transalpino ha comunque saputo riprendersi alla Vuelta – che, sebbene senza brillare particolarmente, ha concluso in 7a posizione – e ha avuto un avvicinamento a fari spenti a questo Tour. Se, come pare, ha ritrovato la condizione del 2012 e ad essa aggiungerà la continuità sulle tre settimane, che allora era mancata, potrà chiudere non lontano dal podio finale e giocarsi un successo parziale in una tappa di montagna.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Contador potrebbe tentare un affondo nel finale per iniziare a recuperare qualcosa ma la vedo più probabile lunedì. un outsider potrebbe tentare sul grosse pierre un attacco di più ampio respiro

Profpivo: Questa tappa è disegnata benissimo, solo salita e discesa negli ultimi 25 chilometri. Mi aspetto che Contador, ma anche Valverde, ci provino.

Mauro Facoltosi: Vittoria di Kadri. Contador tenta di staccare Nibali ma guadagna solo 3″ (praticamente concessigli da Nibali negli ultimi 50 metri). Commenti?

Vittorio P: Non sono d’accordo sui tre secondi “concessi” da Nibali a Contadord.
Secondo me lo ha staccato. Contador è fortissimo e per me, sulla lunga, rimane il favorito.

Nisky: Nibali non ha concesso niente ma s è staccato per errore sul rapporto! Prima si vedeva che lo teneva comodo! Resta da vedere su salite piu lunghe! Questo era uno strappetto su salite lunghe saranno altre problematiche e sara la che nibali si costruira un eventuale vittoria!!! Neanche lunedi non lo vedo un test vero anche se più affidabile dell odierno

Salitepuntocià: per la Lampre Rui Costa a 3′ Orner a oltre 6′, questo Orner paga l’età, o l’incidente gravissimo prima del giro lo ha dovuto far ripartire da zero con la preparazione e quindi pensa alla vuelta? Avete notato che la Lampre in teoria non ha piu Saronni nel Team ne come presidente ne dirigente? C’è solo il figlio , piu piovani che è cognato. Probabilmente è per il processo a Mantova? Siccome aveva voluto lui Rui, Orner e il cinese (che fine ha fatto? ricodiamo le foto e le conferenze stampa l’anno scorso con Saronni stesso e ne parlarono tutti), Giueppe si è ritirato, o secondo voi da “fuori”non comanda ma ci mette sempre lo zampino? il 14 luglio è ospite a rai sport, chi lo vede in diretta , faccia qualche domanda via mail…

Howling Wolf14: La maledizione della Lampre. Chi finisce in quella squadraccia si rovina la carriera.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Se mi vuoi lasciare (Michele)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: GÉRARDMER – MULHOUSE (170 Km)

La seconda frazione di montagna del Tour 2014 sembra figlia di certe frazioni che andavano di moda quand’era direttore del Tour Jean-Marie Leblanc, tracciate “all’incontrario” con le salite piazzate nella prima parte del tracciato o metà strada, comunque ben lontane dal traguardo. Erano tappe che risultavano pressochè inutili poichè venivano solitamente proposte verso la fine del Tour, quando la classifica era oramai consolidate, le energie di tutti in progressivo declino e di un Tourmalet piazzato a 100 Km dall’arrivo non se ne faceva nulla, se non utilizzarlo come trampolino di lancio per una fuga, con ottime probabilità di andare all’arrivo. Il discorso cambia totalmente, però, se una tappa del genere è inserita in calendario ad inizio corsa, quando i distacchi sono ancora ristretti ed è proprio il caso di questa Gérardmer – Mulhouse, che proporrà sei salite dislocate lungo i primi 127 Km e poi il nulla altimetrico nei rimanenti 43 Km. La possibilità di smuovere la classifica sicuramente invoglierà maggiormente i tentativi, destinati a rimanere nelle gambe in particolar modo se la tappa partirà a gran velocità. La prima parte di gara, infatti, tolte le salite e le successive discese, non proporrà intervalli tra un colle e l’altro, il primo dei quali, il Col de la Schlucht, sarà affrontato subito dopo il via. Delle sei le ascese più interessanti saranno le ultime due, la Côte de Gueberschwihr (4,1 Km al 7,9%) e il famoso Grand Ballon, scalato per la prima volta nel 1969 e che sarà raggiunto dal versante che passa dalla località di Le Markstein, dove una contropedenza ha suggerito agli organizzatori di considerarla come due salite distinte, la prima parte di 1a categoria e il tratto che condurrà allo scollinamento di 3a categoria.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Gérardmer : pioggia debole (0,4 mm), 15,5°C (percepiti 11°C), vento moderato da WSW (17-24 Km/h), umidità al 93%
Turckheim (62 Km): pioggia debole (0,3 mm), 18,1°C (percepiti 16°C), vento moderato da SSW (11-15 Km/h), umidità al 87%
Grand Ballon* (GPM – 1183 m – 127 Km): pioggia debole (0,5 mm), 10,2°C (percepiti 4°C), vento moderato da WSW (20-26 Km/h), umidità al 92%
Mulhouse : pioggia debole (0,4 mm), 19,2°C (percepiti 18°C), vento moderato da WSW (10-19 Km/h), umidità al 89%

* previsioni a quota 1424 metri

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Il Col de la Cruò” (Croix si pronuncia Cruà)
Pancani: “Il gran premio intermedio” (traguardo volante)
Martinello: “Le loro particolari attitudine”
Pancani: “Nel 2010 ha indossato la maglia 10″ (maglia gialla)
Martinello: “Inizierà la prima Gran Premio della Montagna”
Pancani: “Il vincitore di odierna”
Pancani: “Siamo sotto i minuti”
Pancani: “Tutto da seguire questi ultimi 800 metri”
Pancani: “Bisogna seguire il traguardo di Blel Kadri”
Martinello: “Contador ha fatto valere di cosa è capace”
Televideo: “Thibaut Pinault” (Thibaut Pinot)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Tomblaine – Gérardmer (La Mauselaine)

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 21″
3° Ramunas Navardauskas (Garmin – Sharp) a 40″
4° Jack Bauer (Garmin – Sharp), s.t.
5° Luca Paolini (Team Katusha) a 56″

Classifica generale

1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 13′47″
5° Elia Viviani (Cannondale), a 13′59″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

11a TAPPA: AIX-LES-BAINS – SERRE-CHEVALIER (199 Km)

POULIDOR CROLLA SUL GALIBIER
Tour: il francese giunto al traguardo con oltre 6’ di ritardo
La tappa a Lopez Carril

ARCHIVIO ALMANACCO

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Gérardmer e il suo lac (wikipedia)

Gérardmer e il suo 'lac' (wikipedia)

ALENTOUR DU TOUR… A NANCY

luglio 11, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

E’ un Tour che parla italiano: super Trentin brucia Sagan – Nibali: “Il weekend sarà difficile. Io sto bene” – Froome: “Ho due fratture, al polso sinistro e alla mano destra” (Gazzetta dello Sport)

Tour, Trentin vince al fotofinish e Nibali resta in giallo (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

La foto-finish dictó sentencia: Trentin superó a Sagan – Froome tiene dos fracturas y en Sky le ven disputando la Vuelta – Contador: “Vamos como si fuera una crono por equipos” – Matteo Trentin. “Pensé que no había ganado la etapa” (AS)

Trentin alarga la sequía de Sagan – Nibali sigue como líder (Marca)

Trentin se lleva la etapa y Nibali sigue lider (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Matteo Trentin wins seventh stage – Now Froome has gone it is Porte’s big chance to impress – Froome’s exit exposes Sky’s lack of Plan B (The Independent)

Froome confirms broken wrist and hand – Sky falls in after another rider abandons – Matteo Trentin emerges victorious from stage seven chaos (The Time)

Trentin denies Sagan at last (The Daily Telegraph)

Francia

Encore raté pour Sagan! – Trentin : «Je pensais que j’étais battu» – Gallopin : «J’étais dans la roue de Sagan» – Talansky au tapis – Van Garderen lâché par son équipe? – Mais non, le Tour n’est pas joué!(L’Equipe)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Dopo la brillante prestazione nella tappa del pavè conclusasi ad Arenberg avevamo ipotizzato un Matteo Trentin ancora protagonista, magari con una fuga da lontano come quella che nella passata edizione del Tour gli ha consentito di tagliare il traguardo davanti a tutti in quel di Lione. Ma il successo ottenuto dall’azzurro dell’Omega-QuickStep a Nancy ha uno spessore tecnico superiore in quanto ottenuto lottando gomito a gomito con i big della Grande Boucle, uomini di classifica compresi, al termine di una tappa di 234,5 km in cui la Côte de Maron e la Côte de Boufflers affrontate nelle fasi finali hanno tagliato le gambe anche a personaggi illustri come André Greipel e Alexander Kristoff, che normalmente sono in grado di tenere su questo genere di strappi. E’ vero che Peter Sagan aveva nelle gambe l’attacco fatto in precedenza, in compagnia di Van Avermaet, ed è vero che il supporto dei compagni di squadra è stato determinante ma in ogni caso il 24enne di Borgo Valsugana ha lanciato il suo sprint quando ancora mancavano 300 metri alla linea del traguardo ed era tutt’altro che facile resistere al ritorno dello slovacco, che non è riuscito a passarlo per questione di centimetri. Con questo successo Trentin entra in una nuova dimensione che potrà procurargli in futuro sempre maggiori spazi anche all’interno di una corazzata quale è l’Omega-QuickStep. Nel frattempo, alla luce della condizione invidiabile che si ritrova, chissà che non lo si veda ancora grande protagonista nelle prossime tappe.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Un millimetro (Celeste Gaia)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: TOMBLAINE – GÉRARDMER (LA MAUSELAINE) (161 Km)

Iniziano le montagne per il Tour che trascorrerà ben tre giornate sui Vosgi, la catena montuosa dei celebri “ballons”, mai protagonista in maniera così “massiccia” alla Grande Boucle. La prima delle 8 frazioni che strizzeranno gli occhi agli scalatori proporrà anche il primo dei 6 arrivi in saliti previsti dal Tour 2014, apparentemente il più facile perchè l’ascesa che condurrà nella piccola stazione di sport invernali della Mauselaine, sopra la cittadina di Gérardmer, è lunga poco meno di 2 Km ed è classificata di 3a categoria. Quell’ultima difficoltà di giornata, invece, è una rampa “feroce” che gli organizzatori hanno paragonato alla Croix-Neuve, la ripida salita sopra Mende spesso proposta come traguardo al Tour ed alla Parigi-Nizza: sono 1800 metri inclinati al 10,8% (pendenza massima del 13%), da affrontare con il gruppo già in parte “sgrossato” dalle due ascese che precederanno immediatamente quella finale. La prima è quella del Col de la Croix des Moinats, 7,6 Km al 6%, sul quale si scollinerà a 19 Km dalla conclusione; successivamente si dovrà fare i conti con il Col de Grosse Pierre, tetto della tappa dall’alto dei suoi 901 metri di quota e succoso antipasto della Mauselaine, considerato che i suoi 3 Km al 7,5% celano un cuore di 1500 metri al 11,3%, con un picco del 16% e il tutto “condito” da una sede stradale stretta.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Tomblaine : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 18,3°C, vento debole da W (8-12 Km/h), umidità al 89%
Baccarat (51 Km): pioggia debole (0,5 mm), 17,1°C, vento debole da WSW (6-11 Km/h), umidità al 93%
Dinozé (Sprint – 100 Km): pioggia debole (0,6 mm), 17,1°C, vento debole da WSW (5 Km/h), umidità al 92%
Gérardmer (La Mauselaine) : pioggia debole (0,3 mm), 16,2°C (percepiti 15°C), vento debole da NW (8-9 Km/h), umidità al 93%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Arrivare compatti all’arrivo e giocarsi le volate”
Garzelli: “La Giant prende in mano sono negli ultimi 4 Km”
Garzelli: “Sfiancando la strada” (la strada)
Zandegù: “Il presidente Repubblica”
De Luca: “Mi dice dal cordimamento”
Zandegù: “I primi giorno non hanno fatto quasi niente”
Pancani: “E’ il centenario dell’inizio della seconda guerra mondiale” (la prima)
Martinello: “Adrè Greipel”
Garzelli: “Posta a 6 Km dall’arrivo e la cima posta a 4 Km” (ne avesse detta una giusta; l’ultima salita inizia ai -7 e finisce – 5,5)
De Luca: “Manuel Rui Costa”
Martinello: “Dalle primi chilometri”
Pancani: “Alberto Valverde”
De Luca (ricordando il successo di Bernucci a Nancy nel 2005): “Una vittoria italiana qui ai Vosgi”
De Luca: “La strada era completamente allegata”
Televideo: “Samuel Dumoulin” (Tom Dumoulin)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della settima tappa, Épernay – Nancy

1° Elia Viviani (Cannondale)
2° Kristijan Koren (Cannondale), s.t.
3° Edward King (Cannondale), s.t.
4° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 3′47″
5° José Pimenta Costa Mendes (Team Netapp-Endura), s.t.

Classifica generale

1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 1′39″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 10′21″
5° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 10′25″

Miglior italiano: Elia Viviani (Cannondale), 7° a 13′59″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

GIORNO DI RIPOSO A AIX-LES-BAINS

POULIDOR E PANIZZA CONTRO IL “MOSTRO”
Oggi il Tour affronta il terribile Galibier
Eddy però non si sente più il “supermen” di un tempo e sta adottando tattiche meno dispendiose, anche perché la famosa ferita non si è rimarginata – Oggi prende il “via” il Tour dell’Avvenire

ARCHIVIO ALMANACCO

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Porte Désilles, lelegante arco di trionfo che incorniciava lultimo chilometro della tappa di Nancy (www.lineoz.net)

Porte Désilles, l'elegante arco di trionfo che incorniciava l'ultimo chilometro della tappa di Nancy (www.lineoz.net)

ALENTOUR DU TOUR… A REIMS

luglio 10, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

A Reims la rivincita del “Gorilla” Greipel. Nibali resta in giallo – Greipel: “Vittoria meritata”. Nibali: “Tante tappe dure” (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

Greipel triunfa al sprint en un día de lluvia, viento y caídas – Contador: “La baja de Jesús Hernández es un golpe duro” – Vinokurov: “Nibali es ahora el ‘archifavorito’ para el triunfo”(AS)

Greipel, fiabilidad alemana – Andy Schleck operado con éxito de varias lesiones en la rodilla (Marca)

Greipel se lleva la sexta etapa (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Greipel ends Kittel’s sprint dominance (The Independent)

Greipel executes a perfect late attack for Germany – Brailsford in defiant mood over omission of Wiggins – Froome ‘devastated’ after exiting Tour (The Time)

Griepel continues German sprint supremecy (The Daily Telegraph)

Francia

Greipel s’offre une part du gâteau – Un équipier en moins pour Contador – Pineau allume Maté – Greipel : «On ne joue pas aux Lego» (L’Equipe)

Germania (André Greipel )

Greipel setzt deutsche Siegesserie bei der Tour fort (Berliner Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Quella con arrivo a Reims non è stata una frazione in cui i giovani si sono messi particolarmente in evidenza, se si eccettuano i soliti Peter Sagan, 5° al traguardo e sempre più saldamente in maglia verde. e Michal Kwiatkowski, autore di un allungo all’ultimo chilometro stoppato dagli uomini della Katusha. Di entrambi avremo comunque modo di parlare nelle prossime giornate e diamo dunque spazio a Tom Dumoulin, che si è piazzato 16° e sta disputando un Tour fin qui a fari spenti ma correndo costantemente nell’avanguardia del gruppo, il che lo ha portato ad occupare al momento la 15a posizione nella generale con un distacco di 2′25” da Vincenzo Nibali. Il corridore della Giant-Shimano, che pure non vanta risultati eccezionali a livello dilettantistico, si è messo per la prima volta in luce a livello internazionale nella Tirreno-Adriatico della passata stagione e da allora ha avuto una crescita costante, dimostrandosi particolarmente performante nelle prove contro il tempo, come dimostrano in questo 2014 il successo nella crono di Porto Vecchio al Critérium International e i due secondi posti in quelle del Giro di Svizzera dietro a sua maestà Tony Martin. Il 5° posto finale nella gara a tappe elvetica e anche il 14° del durissimo Mondiale di Firenze della passata stagione dimostrano, comunque, che il 23enne di Maastricht può diventare in prospettiva molto competitivo, sia nelle più impegnative corse di un giorno,sia nei grandi Giri e già in questo Tour de France sembra intenzionato a volersi testare per quanto riguarda la classifica generale.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Gorilla (Bruno Mars)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ÉPERNAY – NANCY (234,5 Km)

Ventiquattore prima di affrontare le prime montagne il Tour proporrà una delle frazioni più lunghe di questa edizione, seconda per chilometraggio solo a quella che si concluderà a Bagnères-de-Luchon, sui Pirenei. Lo svolgimento altimetrico di questa tappa di vigilia sarà tranquillo sino ad una ventina di chilometri dalla conclusione quando si dovranno superare, proprio a ridosso del traguardo, due collinette di 4a categoria che daranno parecchio filo da torcere ai velocisti e ispireranno al contempo le azioni dei finisseur. In particolare, potrebbe risultare decisiva ai fini della vittoria parziale la Côte de Boufflers, non soltanto perchè piazzata a soli 5,5 Km da Nancy ma anche perchè caratterizzata da una pendenza da non sottovalutare (7,9%) e sviluppata lungo una strada di 1300 metri interamente tracciata in rettilineo. Il disegno del finale ricorda quello della tappa di Sheffield e potrebbe starci anche un tentativo di un uomo di classifica, magari di un corridore che ha da recuperare il tempo perduto nella tappa del pavè

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Épernay : pioggia debole (0,3 mm), 16,8°C (percepiti 14°C), vento moderato da WNW (14-19 Km/h), umidità al 97%
Sainte Menehould (66,5 Km): pioggia moderata (0,8 mm), 17,3°C (percepiti 14°C), vento moderato da WNW (14-17 Km/h), umidità al 96%
Charny-sur-Meuse (107 Km): pioggia moderata (0,9 mm), 17,6°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (13-18 Km/h), umidità al 96%
Lac de Madine (161 Km): pioggia moderata (0,7 mm), 17,6°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (14-18 Km/h), umidità al 95%
Toul (195,5 Km): pioggia moderata (0,8 mm), 17,7°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (14-20 Km/h), umidità al 95%
Nancy : pioggia moderata (0,7 mm), 17,9°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (13-19 Km/h), umidità al 93%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Luca: “Lunga e penosa ritiro di Chris Froome”
De Luca: “E oggi ci sarà la tappa numero 6. Incredibile!”
De Luca: “L’arrivo è destinato al gruppo”
De Luca: “Tappa che si è verificata in volata”
De Luca: “Sono state rispettate le altre tappe simili a questa”
De Luca: “Un altro bel prospetto, Andrea Viviani”
Pancani: “Siamo sull’ali…”
De Luca: “Il gruppo trainato dal Giant-Shimano”
Martinello: “Il terzo posto di Fabio Aru al Giro”
Martinello: “La prima esperienza al Tour di un corridore francese” (si parlava di Cheng Ji, cinese)
De Luca: “La caduta fadale”
De Luca: “François Hollande era a bordo del direttore del Tour”
Guardini: “Greipel” (si pronuncia Graipel)
De Luca: “Marcel Kitter”
De Luca: “ASO organizza diverse corse in Arabia Saudita” (neanche una, considerato che Oman e Qatar non sono l’Arabia)
Televideo: “Mate” (Maté Mardones)
Televideo: “Brian Coquard” (Bryan Coquard)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della sesta tappa, Arras – Reims

1° Egoitz Garcia Echeguibel (Cofidis, Solutions Credits)
2° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 6′26″
3° Rein Taaramäe (Cofidis, Solutions Credits) a 7′43″
4° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 8′47″
5° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 8′49″
Miglior italiano: Alessandro De Marchi (Cannondale), 7° a 10′58″

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Edward King (Cannondale) a 3′20″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 5′08″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 8′42″
5° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) a 9′57″
Miglior italiano: Alessandro Vanotti (Astana Pro Team), 11° a 15′48″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

10a TAPPA: GAILLARD – AIX-LES-BAINS (131,5 Km)

AL TOUR VINCE MERCKX E RISPUNTA POULIDOR – NELLA DISCESA SU AIX-LES-BAINS UNA FORATURA BLOCCA PANIZZA
Coraggiosa ma sfortunata prova dello scalatore italiano
Sul Mont du Chat il capitano della Brooklyn ha preceduto il fuoriclasse belga che si è poi imposto in volata – Oggi riposo e poi domani si affronteranno le Alpi, con Poulidor a due minuti di Eddy

ARCHIVIO ALMANACCO

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La cattedrale di Reims (www.zingarate.com)

La cattedrale di Reims (www.zingarate.com)

ALENTOUR DU TOUR… NELLA FORESTA DI ARENBERG

luglio 9, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Nibali padrone del Tour. Froome cade e si ritira. E Contador sprofonda (Gazzetta dello Sport)

Nibali sempre più giallo sul pavè della RoubaiX. E Froome si ritira (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Nibali rompe a Contador en el pavés en el adiós de Froome – Suspendidos dos de los nueve tramos de pavés – Froome se retira tras caerse por segunda vez en la etapa – Valverde: “Me han tirado y la bici de Rojas me iba mal” – Contador: “He perdido mucho tiempo, ya llegará mi terreno” (AS)

Nibali desata la guerra – Froome abandona el Tour (Marca)

Boom gana en la etapa del pavés con Nibali como hombre fuerte (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Reigning champion Froome out of Tour – Forget the Froome, here comes the Boom – Five reasons why you should keep watching the Tour de France (The Independent)

Froome crashes out of Le Tour defence – Nibali rises above chaos (The Time)

Froome crashes out of the Tour de France – Nibali extends lead over Contador (The Daily Telegraph)

Francia

Une journée qui a fait Boom – Froome renonce à son Tour (L’Equipe)

Paesi Bassi (Boom)

Boom volgt Weening op – Boom: ‘Dit is een droom’ – Froome Uit Tour de France (De Telegraaf)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

L’unico tra gli uomini di classifica ad aver limitato in parte i danni rispetto agli scatenati Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang in una tappa che entrerà nella storia del Tour è stato un Michal Kwiatkowski che, dopo il terzo posto di Sheffield, ha confermato di aver ritrovato un’ottima condizione. Gran parte del merito è, però, di Matteo Trentin che, dopo essere stato tra i più attivi in testa al gruppo nei primi settori di pavè, è stato l’unico a rimanere al fianco del polacco nel finale, a differenza dei vari Jan Bakelants, Mark Renshaw e dello stesso Tony Martin, sebbene su quest’ultimo pesassero i diversi chilometri di fuga nelle gambe. Se avesse potuto disputare la propria corsa si sarebbe probabilmente giocato un piazzamento ben più importante rispetto al 9° posto in cui è giunto al traguardo di Arenberg. Il 24enne di Borgo Valsugana, professionista dal 2012 sempre con la maglia dell’Omega-QuickStep, si è già distinto in questa stagione nelle classiche del Nord a supporto dei compagni di squadra e al Giro di Svizzera con il successo in volata in quel di Delémont e, anche alla luce del ritiro di Mark Cavendish, potremmo vederlo all’attacco in una delle tante tappe intermedie di questo Tour a caccia di un bis, dopo la brillante vittoria di tappa in quel di Lione nella Grande Boucle della passata stagione

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Eccoci ad una delle tappe più attese. 15 Km di pavè in 9 settori (tra i quali una parte del Carrefour de l’Arbre e una parte del settore di Mons-en-Pévèle). Il troncone più lungo è quasi 4 Km, l’ultimo è a 5 Km dall’arrivo. Previsti pioggia e vento. Previsioni?

Succhiaruote: Ho sempre qualche dubbio sull’opportunità di inserire pavé o sterrati in una corsa a tappe, ma tant’è. L’auspicio è che l’aspetto tecnico prevalga su quello aleatorio: se Froome, Nibali o Contador perdono 10 minuti perché non sanno guidare la bici sulle pietre o si fanno sorprendere intruppati in mezzo al gruppo mentre si scatena la bagarre, mi sta bene; se li perdono per una foratura o un incidente meccanico di troppo, si falsa la corsa.

Mauro Facoltosi: L’organizzazione ha appena comunicato che i tratti n° 7 e n° 5 sono stati tolti dal percorso perchè totalmente allagati.

Nebe1980: Le forature in punti inopportuni fanno parte dell’aspetto aleatorio del ciclismo che c’è sempre stato e ci sarà sempre. Quindi se uno perde 10 minuti per una foratura è il ciclismo, il bello è anche quello

Giocurio: Nebe, scusa… ma non sono d’accordo con te. E’ vero che la foratura e l’abilità nello stare in bici fanno parte del ciclismo e della sua aleatorietà, ma questo concetto veramente mal si applica in questo (e altri casi, penso al Passage de Gois giusto per dirne uno). Mi spiego: adoro la Parigi Roubaix, la a-do-ro.
Ma quella è la corsa di un giorno, questa è una “tappetta” del Tour de France.
Non c’è proporzione fra quello che devi valere per vincere il Tour e quanto rischi di perderlo in tre chilometri di strada, bagnata (non occorre nemmeno allagata).
L’hai mai fatto Mons en Pevele (per dirne uno)? Hai un’idea di cosa voglia dire pedalare lì? Perdipiù con un gruppo numeroso e non quello che arriva ormai sparpagliato durante la Roubaix. E perdipiù la prima settimana, dove tutti vanno più che a tutta? Non si può perdere il Tour de France così. E’ come dire che a un certo punto del percorso c’è un crepaccio, se scegli la parte giusta della strada sopravvivi e puoi vincere il Tour, sennò lo perdi perché ti poteva andare meglio… Era già una forzatura col bel tempo, così sarebbe proprio una c*****a

Nebe1980: le volate 70 km/h sono altrettanto pericolose anche se non le disputi (lo confermqa la neutralizzazione negli ultimi 3 Km).Poi lo dici tu che questa è una tappetta, per me non lo è, il pavè è una difficoltà come gli sterrati di Montalcino dove Nibali e Basso persero due minuti ma poi Basso il giro lo vinse lo stesso.
Froome è caduto e si è ritirato nonn è il primo non sarà l’ultimo. Questo è il ciclismo

Mauro Facoltosi: Froome cade due volte (prima dell’ingresso nel pavè) e si ritira.

Nebe1980: Questo è quel che può succedere ad una squadra quando punta tutta la stagione su una sola corsa. Avessero mandato Wiggins e Porte al giro magari avrebbero lottato per un podio

Profpivo: Daje Nibali!

Giocurio: Il ritiro di Froome fa parte del ciclismo (infatti non è caduto sul pavé e inoltre ho scritto prima che accadesse e a prescindere). “Uccidere” le persone per lo spettacolo in tv non è ciclismo. Ma li vedi i salti che stanno facendo?
Le volate a 70km/h sono un gesto tecnico del ciclismo per vincere. Cosa c’entra col mettere le mine nel tracciato. Inoltre proprio perché (e nonostante) siano parte del ciclismo, nelle volate neutralizzano 3km. E’ un’argomentazione a favore del mio ragionamento, non del tuo. “Tappetta” (virgolettato) era evidentemente per rimarcare la differenza tra un ventunesimo di Tour che mette in pericolo l’incolumità dei corridori e la sportività del risultato, rispetto a essere l’essenza di una gara come la Roubaix, dove il pavé, il prenderlo per primi, il rischiare le forature, il correre con 5.5 atmosfere sono finalizzate alla vittoria finale, non alla sopravvivenza per potersi giocare il Tour. Permettimi poi di aggiungere (lo leggo solo ora) che se uno come Cancellara, che in queste situazioni ha solo da guadagnarci, critica le scelte, forse non è così oggettiva e centrata l’idea che qualsiasi cosa trovi per strada “fa parte del ciclismo”

Howling Wolf14: Sono d’accordo. Bisogna prestazione attenzione a chi predica situazioni estreme, perché sono quelli che vogliono il male del ciclismo.

Nebe1980: Beh si chiama ciclismo su strada… Comunque io sto guardando una tappa bellissima, sta accadendo di tutto. Infine non dimenticare che questi sono professionisti, se vedi che la strada è pericolosa vai più piano. E’ stupido rischiare di farsi male per vincere un TdF. Mentre scrivo lo ha detto pure Martinello: “ci vuole cautela, hanno reso questa curva a mille”.

Nebe1980 (a Howling Wolf14): Il male del ciclismo lo vogliono quelli che criticano ogni volta che si cerca di inserire percorsi emozionanti. Guarda che bella tappa sta venendo fuori, altro che quelle tappe da dormite colossali come quelle per velocisti in cui il gtruppo tiene una fuga a distanza di sicurezza per 200 Km per far fare una volata di 400 metri

Profpivo: Una tappa sul pavè ci sta, poi è capitato il giorno di maltempo… Froome non è caduto sul pavè. Cosa facciamo, non corriamo più se piove? Froome ha ceduto di testa, completamente, non riusciva più a stare in sella, ha perso tutte le sicurezze che aveva. Mi ha ricordato molto il Wiggins del Giro 2013. Nibali invece spettacolare, va sul pavè quasi come uno specialista, impressionante.

Howling Wolf14: E’ spettacolare. Commovente. Sta tirando fuori il meglio di sé. Anche di più. Sta gareggiando alla pari con Cancellara, Sagan e Van Marcke sul loro terreno. Determinato, ammirevole. Daje Nibali.

Howling Wolf14: Ora esagerano. Se vogliono vincere la tappa con Westra, che lo lancino. Ma non ha senso anche Fuglsang e soprattutto Nibali cerchino di staccare Cancellara, Sagan, Vanmarcke & Co. Meglio tenerseli buoni e farli tirare sino al traguardo per mettere altri secondi tra sé e Contador. Un attacco Astana contro Sagan e Cancellara è privo di senso. Non bisogna farsi prendere dalla mano, non bisogna esagerare.

Pedra85: Froome out, Contador a 3 minuti… E lo Squalo giustamente sguazza nell’ acqua!

Nebe1980: Che tappa meravigliosa, che sconquassi in classifica generale. Grandissimo Nibali, non ha mollato mai ha sempre corso davanti e in testa ed ha inflitto enormi distacchi ai suoi diretti avversari. Ennesima dimostrazione che contano i corridori ma contano anche i percorsi

Howling Wolf14: Dei grandi campioni italiani specialisti di corse a tappe credo che siano stati capaci di imprese come quella odierna di Nibali sono Fausto Coppi, Felice Gimondi e Fiorenzo Magni.

Nebe1980: Ne avevano ed hanno fatto bene ad attaccare infatti gli hanno rifilato un minuto

Profpivo: Impressionante! Meglio di Cancellara e Sagan, non l’avrebbe mai detto nessuno! Non so da quanti anni non si vedeva un corridore da corse a tappe andare in questo modo sul pavè! Penso che ricorderemo questa giornata per parecchi anni

Nebe1980: aggiungerei Marco Pantani e Alfredo Binda. Forse anche Costante Girardengo e Gino Bartali (ovviamente non sulle pietre, parlo di grandi imprese in generale)

Giocurio: Nibali ha un modo di correre veramente esaltante! E oggi si è esaltato lui stesso guardandosi :-) Credo che Contador abbia perso per scarsa capacità su questo terreno, il che lascia intendere gran divertimento quando si comincerà a salire

Nebe1980: Esatto. E Contador dovrà iniziare ad attaccare dalla prima tappa di salita e tantare anche un attacco da lontano nei tapponi. Se fai una prima settimana decente poi anche le successive sono emozionanti. Anni fa il tour era noioso anche per una prima settimana scandalosamente monotona

Howling Wolf14: Soprattutto ha coraggio. E inventiva. Sa sempre tirar fuori qualcosa di nuovo. Sa mettersi in discussione. Sa vincere. Ma sa anche perdere. E accetta di perdere, quando perde. E’ forte. Ma modesto. Umano.

Nisky: Se dovessi vedere qualcosa di storto in sta tappa……io sta fedeltà cieca di fulgsang nei confronti di nibali non la vedo tanto e averlo la a due secondi……spiace per froome comunque! ! Però mi sembra che in sky siano degli automi che finché va tuttonper il verso giusto son delle macchine da guerra, come invece iniziano i problemi e il treno non trova binari diritti e veloci si inceppano di testa! Il ritiro di froome mi sembra la copia del ritiro di wiggins al giro13! E secondo me nel morale conta tanto anche il delfinato! Come ha visto che non era la locomotiva del tuor ma un vagone di testa è affondato! Penso che alcuni corridori messi peggio di lui oggi i tournli hanno finiti! Tant è ci guadagnerà la vuelta. Inoltre il vantaggio di nibali su contador seppur ottimo non è per niente sicuro! Contador è uno che le prende e le da quando meno lo aspetti! E poi dovrebbe essere meglio di vincenzo sia in montagna che a crono e due minuti e mezzo mi sa che volino! La speranza è che visto le performance del delfinato contador non sia in crescita ma in calando

Nebe1980: Sì anche io la penso così. Contador è capace di sferrare attacchi da lontano in montagna ed è forte a cronometro, però è da inizio stagione che va forte, ha staccato Quintana sul Passo Lanciano alla Tirreno, poi ha vinto la Catalana e infine le performances al delfinato. Vincenzo dal canto suo sembra al top e spero che non cali nella terza settimana come Evans al giro

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Fango (Jovanotti)

Pietre (Antoine)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ARRAS – REIMS (194 Km)

Ogni giorno ha la sua pena, sentenzia Gesù Cristo nel celebre “discorso della montagna” e questa massima vale anche al Tour de France. Lasciatosi alle spalle l’Inferno del Nord ora il Tour prenderà a puntare velocemente verso sud con una tappa dedicata ai velocisti che si concluderà dopo quasi 200 Km a Reims, la città del trionfo iridato di Ercole Baldini nei campionati di mondo di ciclismo del 1958. Ma anche questa non sarà una giornata facile per i predestinati alla vittoria che, strada facendo, dovranno “digerire” tante piccole insidie. Quelle altimetriche saranno di poco conto, perchè le quattro modeste salitelle che si incontreranno tra il 100° Km di gara e i -40 all’arrivo di certo non spaventeranno gli sprinter. La principale pena giornaliera giungerà ad una settantina di chilometri dall’arrivo quando, superata la seconda ascesa in programma, il gruppo si troverà a percorrere il Chemin des Dames, strada in quota che percorre un basso altopiano spesso spazzato dal vento. Per poco meno di 20 Km, dunque, ci si troverà in balia del vento e le previsioni per domani annunciano, nella zona, di folate fino a 30 Km/h. Elevato, dunque, il rischio d’incappare in ventagli e di trovarsi poi ad inseguire. Il ricordo di quanto successo nella tappa di Saint-Amand-Montrond dello scorso anno “brucia” ancora molto a qualcuno.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Arras : pioggia debole (0,3 mm), 17,4°C (percepiti 12,5°C), vento moderato da NNW (22-32 Km/h), umidità al 97%
Péronne (36,5 Km): pioggia debole (0,2 mm), 17,4°C (percepiti 12°C), vento moderato da NW (23-35 Km/h), umidità al 97%
Pinon (Sprint – 119 Km): pioggia debole (0,3 mm), 19,3°C (percepiti 15°C), vento moderato da NW (19-30 Km/h), umidità al 96%
Reims : pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 20,5°C (percepiti 16°C), vento moderato da NW (18-27 Km/h), umidità al 92%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Aspettiamoci di assistere ad una tappa nel bene e, speriamo, non nel male”
Martinello: “Corridori alla pratenza”
Martinello (mentre la telecamera inquadrava un cimitero militare): “La regia ci inquadra il triste ricordo”
Pancani: “7000 cadaveri morti caduti” (poco male allora, erano già morti)
De Luca: “Tra poco istanti”
De Luca: “Hanno affrontato i fuggitivi come se fossero sulle uova”
De Luca: “Andì Greipel”
De Luca: “Prime postizioni”
De Luca: “Uno è già caduta”
De Luca: “Le immagini della presenza” (partenza)
De Luca: “Il timore per il pavè e a questo si è aggiunto il timore per il pavè”
Garzelli: “Traettoria”
Martinello: “Minard ci sta riportando in coda al gruppo”
Martinello: “E’ stato protagonistima”
Martinello: “Gli ultimi 24 Km sono concentrati”
Martinello: “L’organizzazione non ha fatto a tempo a cambiare i tableaux” (pannelli si dice panneaux, con riferimenti ai pannelli numerati all’ingresso dei settori in pavè. Tableaux significa tavoli)
Pancani: “Sono stati salvati alcuni tratti in pavè” (saltati)
Martinello: “Tarramae” (Taaramäe)
Martinello: “Sta fruttando” (sfruttando)
Pancani: “Una maschera di sangue” (fortunatamente era solo fango)
Martinello: “Contador ci viene dato come in grado di superare con abilità” (cosa?)
Martinello: “Gli specialisti delle pietre è un traguardo importante”
Pancani: “La quarto giorno in maglia gialla”
Pancani: “Ufficializzata la ordine d’arrivo”
De Luca: “Alessandra, sentiamo Lars Boom prima vincitore e poi a te la linea”
Televideo: “Matthew Hayman” (Mathew)
Televideo: “Sep VanMarcke” (Vanmarcke)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quinta tappa, Yepres – Porte de Hainaut

1° Janier Alexis Acevedo Calle (Garmin – Sharp)
2° Xabier Zandio Echaide (Team Sky) s.t.
3° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 9′44″
4° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 10′12″
5° Arnold Jeannesson (FDJ.fr) s.t.
Miglior italiano: Alessandro Vanotti (Astana Pro Team), 9° a 10′12″

Classifica generale

1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7′09″
3° Edward King (Cannondale) a 8′20″
4° Xabier Zandio Echaide (Team Sky) a 11′27″
5° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) a 11′33″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

9a TAPPA: BESANÇON – GAILLARD (241 Km)

MERCKX A GAILLARD LA SPUNTA SU PANIZZA
Tour: la prima tappa di montagna ha già selezionato i migliori
Il ritiro forzato di Gualazzini – Oggi un’altra frazione impegnativa

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

La strada della foresta dellArenberg, presso la quale si è conclusa una delle tappe più temute del Tour 2014 (foto Bettini)

La strada della foresta dell'Arenberg, presso la quale si è conclusa una delle tappe più temute del Tour 2014 (foto Bettini)

ALENTOUR DU TOUR… A VILLENEUVE-D’ASCQ

luglio 8, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, Kristoff sogna Ma Kittel è imbattibile – Odissea Andy Schleck (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

Kittel sumó su tercer triunfo y Froome rodó por los suelos – Froome se cayó y sufre heridas en el costado y la muñeca – Andy Schleck se retira del Tour (AS)

El desembarco del Rey – Andy Schleck abandona el Tour – Froome sufre una caída (Marca)

Kittel suma la tercera victoria en cuatro días del Tour (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome crashes on stage four of Tour – Britain retains yellow jersey for sport-watching (The Independent)

Froome left red raw after clash as Kittel wins again (The Time)

Kittel triumphs again as Froome suffers heavy fall – World’s worst spectator sport?(The Daily Telegraph)

Francia

Kittel, le nord express – Kittel est «battable», dit Démare – Chris Froome est tombé – Andy Schleck a abandonné (L’Equipe)

Germania (Kittel)

4. Tour-Etappe, 3. Sieg: Sprinter Kittel gewinnt erneut – Kittel mit «letztem Fünkchen Kraft» zum dritten Sieg (Berliner Zeitung)

Siebergs Team geht leer aus – dritter Sieg für Kittel (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Dopo che ha già conquistato 8 successi in questo 2014, ultimo dei quali quello nel campionato nazionale davanti al compagno Nacer Bouhanni, Arnaud Démare era atteso da un avvio con il botto al suo primo Tour de France e, invece, le tappe britanniche sono state per lui decisamente deludenti e lo hanno visto fuori dai giochi della volata in quel di Harrogate e di Londra e nelle estreme retrovie nell’impegnativa frazione di Sheffield. L’aria di casa, dal momento che Lille non è troppo distante dalla sua Beauvais, sembra aver, però, trasformato il 22enne della FDJ.fr che nello sprint finale ha preso la ruota di Peter Sagan, insieme al quale ha recuperato posizioni su pozioni per poi saltare lo slovacco negli ultimi metri e rimontare anche su Marcel Kittel e Alexander Kristoff, sebbene non a sufficienza per andare oltre il 3° posto finale. Il corridore francese ha dimostrato con la 12a piazza nell’ultima Parigi-Roubaix di cavarsela più che bene anche tra le pietre e pertanto attendiamocelo protagonista anche nella frazione spauracchio dell’Arenberg, oltre che nei prossimi arrivi in volata.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Ancora tu (Lucio Battisti)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: YPRES – ARENBERG PORTE DE HAINAUT (155,5 Km)

Se ci limitasse al semplice esame altimetrico la quinta frazione del Tour verrebbe immediatamente inquadrata tra le giornate più facili dell’edizione 2014, breve e punteggiata da continui mangia e bevi di modestissima entità, nessuno meritevole d’essere coronato dallo striscione del GPM. Ma questa, invece, sarà una delle tappe più attese, al pari dei futuri tapponi alpini e pirenaici, grazie alla scelta degli organizzatori di dirottare la corsa sulle rotte della Parigi-Roubaix. Già in passato era stati proposti tratti in pavè, ma mai in maniera massiccia come accadrà in questa frazione: dopo 90 Km sul velluto, la restante metà tappa presenterà un totale di 15,4 Km di strade dal “cuore di pietra”, suddivise in nove tratti. Il debutto non sarà dei più semplici perchè il primo settore in programma è uno dei più temuti della Roubaix, il Carrefour de l’Arbre, così come quello di Mons-en-Pévèle, in programma una ventina di chilometri più avanti. Il settore più lungo misurerà quasi 4 Km mentre dall’ultimo si uscirà quando mancheranno 5 Km all’arrivo, previsto all’esterno della celebre Foresta dell’Arenberg, percorsa dal più celebre dei tronconi in pavè della Roubaix, che non sarà affrontato dai corridori. Ai disagi tipici di questo tipo di strade si uniranno quelli del maltempo (è prevista pioggia) e la tappa n°5 per le ambizioni di successo di molti si potrebbe tradurre in una battuta d’arresto. I rischi sono i soliti: forature, buche nascoste dalle pozzanghere, scivolate, cadute e… facciamo le corna… fratture (ne sa qualcosa Fränk Schleck, che si acciaccò una clavicola nella tappa dell’Arenberg disputata nel 2010, vinta da Thor Hushovd)

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Ypres : pioggia moderata (1,2 mm), 14,6°C (percepiti 8°C), vento moderato da WNW (25-39 Km/h), umidità al 92%
Wevelgem (43,5 Km) : pioggia moderata (1,2 mm), 14,7°C (percepiti 9°C), vento moderato da WNW (23-36 Km/h), umidità al 92%
Templeuve (Sprint – 97 Km) : pioggia moderata (1 mm), 14,6°C (percepiti 8,5°C), vento moderato da WNW (23-37 Km/h), umidità al 93%
Arenberg Porte du Hainaut : pioggia moderata (0,8 mm), 14,2°C (percepiti 8°C), vento moderato da W (23-32 Km/h), umidità al 94%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Christian Pudhomme” (Prudhomme)
De Luca: “Il Tour de France non si vince nella prima settimana, ma si può perdere”
Pancani: “Sono zone tristemente famosi”
Pancani: “Sono arrivati in Inghilterra con la partenza del Tour” (parlando del sopralluogo di Contador sul percorso della tappa di domani, effettuato prima di raggiungere il raduno di partenza di Leeds)
Conti: “La tappa domani è la peggiore per cadere il giorno prima”
Garzelli: “Una delle tappe più importante”
Martinello: “Colui che lotta per inserirsi nel terzo gradino del podio”
Martinello: “Non ha potuto lanciare le mani in avanti”
Martinello: “La botta che ha picchiato nei primi chilometri di questa tappa”
Martinello: “La Vuelta de Spagna”
Martinello: “E’ uno strappo che prevede anche il pavè nel tratto in discesa”
Giovanni Bruno: “Nel 1999 all’Argentario sperimentanno per la prima volta una microcamera su una bicicletta” (la tappa dell’Argentario si corse nel 1998)
Pancani: “Discesa estremamente pericoloso”
De Luca: “Arrivo sprint di quest’oggi” (trasmettono solo il momento dell’arrivo?)
Martinello: “Terminata lo sfogo di alcune formazioni”
De Luca: “Armentieres fu protagonista di un finale thrilling” (palcoscenico, visto che nel 1994 a cadere furono i corridori, non l’intera città di Armentieres)
Pancani: “Una scivolata a 15 Km dalla fine di una volata”
Pancani: “Kittel va a centrare la terza posizione”
De Luca: “Domani c’è una classica del Tour de France, l’arrivo sul pavè” (l’arrivo non è sul pavè e la tappa con il pavè non è proprio una classica del Tour)
De Luca: “Le immagini continuano a scorrere sui grandi protagonisti”
Martinello: “Aveta capito che Kristoff era troppo lungo”
De Luca: “Una ruota in mano ad attenderci dei meccanici”
Televideo: “Demare” (Démare)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quarta tappa, Le Touquet-Paris-Plage – Lille Métropole (Villeneuve-d’Ascq)

1° Alessandro Vanotti (Astana Pro Team)
2° Edward King (Cannondale), s.t.
3° Cheng Ji (Team Giant-Shimano), s.t.
4° Bart De Clercq (Lotto-Belisol), s.t.
5° Jack Bauer (Garmin – Sharp) a 15″
Miglior italiano: Alessandro De Marchi (Cannondale), 10° a 5′21″

Classifica generale

1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step) a 4′34″
3° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7′37″
4° Edward King (Cannondale) a 8′20″
5° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) a 11′33″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

7a TAPPA: MONS – CHÂLONS-SUR-MARNE (221,5 Km)

MERCKX VINCE A CHÂLONS-SUR-MARNE E RICONQUISTA LA MAGLIA GIALLA
Nuovo cambio della guardia in vetta alla classifica del Tour

8a TAPPA (1a SEMITAPPA): CHÂLONS-SUR-MARNE – CHAUMONT (136 Km)
8a TAPPA (2a SEMITAPPA): CHAUMONT – BESANÇON (152 Km)

A CHAUMONT VINCE GUIMARD – SERCU SFRECCIA A BESANÇON
Tour: una giornata folle, che ha violato le leggi ciclistiche
Eddy Merckx conserva la maglia gialla – Patrick vittima di una caduta nella prima frazione – Sarà condonata la penalizzazione di 30” inflitta a Gualazzini?

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il recentissimo stadio Pierre Mauroy di Villeneuve-dAscq, accanto al quale si è conclusa la quarta tappa del Tour (www.losc.fr)

Il recentissimo stadio Pierre Mauroy di Villeneuve-d'Ascq, accanto al quale si è conclusa la quarta tappa del Tour (www.losc.fr)

ALENTOUR DU TOUR… A LONDRA

luglio 8, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Kittel concede il bis, Nibali sempre in giallo – Kittel: “Uno degli sprint più veloci mai fatto” (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

El Tour se despide de las Islas con victoria de Marcel Kittel – “Ganar junto a Buckinghan se parece a hacerlo en los Elíseos” – Contador: “Libramos las etapas inglesas gastando lo menos posible” (AS)

Los dominios de Kittel – Kittel: “No todo está ganado en el Tour” – Nibali: “Trabajaremos para mantener el amarillo” – Alonso habla con el Giant-Shimano (Marca)

Kittel, intratable al sprint (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Marcel Kittel wins stage three in sprint finish on The Mall in London – Kittel wins stage three of the Tour in London (The Independent)

Sprint finish: it’s au revoir to Le Tour (The Time)

Kittel sprints to victory in central London – Eurotunnel breakdown delays could hit Tour (The Daily Telegraph)

Francia

Kittel, l’appel de Londres – Nibali : «Éviter les dangers» – Coquard : «Face à de grandes bêtes» – Démare est frustré(L’Equipe)

Germania (Kittel)

Kittel triumphiert auch vor dem Buckingham Palace (Berliner Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Ancora una volta Peter Sagan e Bryan Coquard, che sembra peraltro l’unico avversario credibile dello slovacco in ottica maglia verde dal momento che Marcel Kittel non sta disputando gli sprint intermedi, hanno tentato invano di interrompere il dominio del tedesco della Giant-Shimano nelle volate ma di loro abbiamo già parlato nei giorni scorsi e diamo pertanto spazio a Nélson Oliveira, il cui compito all’interno della Lampre-Merida, che lo ha ingaggiato in questa stagione, è quello di rimanere sempre al fianco del compagno e connazionale Rui Alberto Faria da Costa, cosa che ha fatto egregiamente lungo le insidiose strade bagnate di Londra. Il 25enne portoghese ha sempre avuto nelle prove contro il tempo la sua dote migliore, come dimostrava già il suo secondo posto nel Mondiale a cronometro di Geelong alle spalle di Jack Bobridge, ma nei sui primi 4 anni di professionismo aveva portato a casa solo il titolo nazionale, sempre a cronometro, nella passata stagione. Invece, quest’anno nel giro di pochi giorni ha dapprima bissato questo titolo, battendo proprio Rui Costa, e quindi, malgrado l’assenza del campione del mondo su strada che lo ha costretto a gareggiare senza compagni, si è aggiudicato anche il campionato portoghese in linea staccando nel finale Sergio Sousa e Tiago Machado: una settimana magica, pertanto, per lui e vedremo se in questo Tour avrà anche una giornata di libera uscita per giocarsi un successo di tappa.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Bis di Kittel. Commenti?

Nebe1980: Classica tappa da prima settimana di tour. Aspettiamo arenberg

Mauro Facoltosi: In questa tappa i fratelli Schleck hanno perso 1′05″ (Andy caduto), Rafal Majka quasi 6 minuti

Nebe1980: Infatti ciò che per anni e anni è successo nella prima settimana di tour erano proprio le cadute

Howling Wolf14: Con gli Schleck Bros è arrivato anche Pierre Rolland. Perde pure lui 1′05″. E forse anche Scarponi. Per Purito altri 2 minuti persi. Al TdF i ritmi sono alti. Se la gamba non è più che buona si perdono le ruote.

Nebe1980: Esattamente come al Giro d’Italia (Ullrich ed Armstrong docent)

Salitepuntocià: tappa inutile per la classifica, i big son solo tre in questo Tour 2014

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

The Best (Tina Turner)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: LE TOUQUET-PARIS-PLAGE / LILLE MÉTROPOLE (Villeneuve d’Ascq) (163,5 Km)

Sbarcato in Francia, il Tour ripartirà dalle coste della Manica con un’altra frazione destinata alle ruote veloci del gruppo, altimetricamente molto simile a quella affrontata ventiquattrore prima. La prima parte sarà un pelo più accidentata rispetto ai chilometri incontrati lasciando Cambridge e, infatti, strada facendo dovranno essere superati due gran premi della montagna, poco temibili a causa della loro facilità, della distanza dal traguardo e dalla “notorietà” dell’ultima ascesa prevista, il Mont Noir, spesso affrontata alla 4 Giorni di Dunkerque, breve corsa a tappe che si disputa ad inizio maggio e che è stata quest’anno vinta proprio da uno dei più forti velocisti presenti nel gruppo impegnato al Tour 2014, il francese Arnaud Démare, già impostosi in questa gara nel 2013. Percependo quasi aria di casa il corridore della FDJ.fr sarà sicuramente tra i protagonisti della volata sul rettilineo d’arrivo di Villeneuve d’Ascq, distante 45 Km dalla cima dell’ultima difficoltà.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Le Touquet-Paris-Plage: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17°C (percepiti 13°C), vento moderato da W (16-19 Km/h), umidità al 73%
Saint-Omer (71,5 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,6°C (percepiti 17°C), vento moderato da NW (14-17 Km/h), umidità al 52%
Cassel (Sprint – 92 Km): nuvole sparse, 20,1°C (percepiti 17°C), vento moderato da NW (14-17 Km/h), umidità al 54%
Lille Métropole (Villeneuve-d’Ascq): nuvole sparse, 19,8°C (percepiti 17°C), vento moderato da NW (16-20 Km/h), umidità al 56%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Rascegna stampa”
De Stefano: “La partenza di Yorkshire”
De Luca: “Pancani Martinello”
De Luca: “Francesco Silvio”
Conti: “La maglia gialla per un po’ di giorgi”
De Luca: “Fece una splendida volata a Londa”
Garzelli: “Prossimi colometri”
Pancani: “Hanno come protagonista i membri della famiglia reale”
Martinello: “Tony Martin, secondo all’ultimo Giro di Svizzera” (vinto dallo stesso Martin)
Martinello: “Un minuto e 17 sono transitati sotto il traguardo volante” (tiravano gli orologi?)
Pancani: “Si fa più consistente la presenza degli uomini con il velocista”
Martinello: “Dal punto di vista organizzatore”
Pancani: “Come fai a non accorgerti che sei in mezzo di strada”
De Luca: “Silvio Martinelli”
Pancani: “Il minuto è il margine massimo consentito perchè le ammiraglie possano seguire i fuggitivi” (è il margine minimo)
Pancani: “Maglia a pois di leader della classifica a punti”
Televideo: “Kittel mette in riga Sagan e Renshaw, altri due cronoman di altissimo livello” (talmente alto che non lo sapevano nemmeno loro)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della terza tappa, Cambridge – Londra

1° Jesus Alberto Hernandez Blazquez (Tinkoff-Saxo)
2° Edward King (Cannondale), s.t.
3° Michael Morkov (Tinkoff-Saxo) a 1′31″
4° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), s.t.
5° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 2′17″
Miglior italiano: Alessandro De Marchi (Cannondale), 10° a 5′21″

Classifica generale

1° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida)
2° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step) a 3′19″
3° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 9′41″
4° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 12′58″
5° Vladimir Isaichev (Team Katusha) a 13′41″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

5a TAPPA: CAEN – DIEPPE (165 Km)

KARSTENS (GRAZIATO DALLA GIURIA) STRAPPA A MERCKX LA MAGLIA GIALLA
Tour: sul traguardo di Dieppe si impone il fiammingo De Witte
Tolti all’olandese i 10” secondi di penalizzazione per essersi presentato in ritardo al controllo antidoping – Sercu domina la volata del gruppo – Gualazzini, quarto in classifica generale, continua a far razzia di traguardi volanti

6a TAPPA (1a SEMITAPPA): CAEN – HARELBEKE (239 Km)
6a TAPPA (2a SEMITAPPA): CIRCUITO DI HARELBEKE (cronometro a squadre – 9 Km)

KARSTENS CONSERVA LA MAGLIA GIALLA
Tour: Eddy pur vincendo la “crono” a squadre è secondo in classifica
Merckx tradito dagli abbuoni

ARCHIVIO ALMANACCO

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Anche Londra presa dassalto dai tifosi del Tour de France (foto PA)

Anche Londra presa d'assalto dai tifosi del Tour de France (foto PA)

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