ALENTOUR DU TOUR… A NÎMES
luglio 21, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Progressione regale di Kristoff. Ma che beffa per Bauer ed Elmiger – Nibali come Gimondi, firmato Prudhomme – Nubi al Tour, il sole è Nibali (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna – RITIRATO
Kristoff se lleva la etapa tras cazar a Bauer casi en meta – Valverde: “Firmo acabar segundo pero queda Tour” – Nibali: “No recuerdo ninguna etapa tranquila en el Tour” (AS)
Kristoff rompe el sueño de Bauer – Segunda victoria de etapa para el noruego – (Marca)
Segunda de Kristoff en un final angustioso – Nibali: “No conozco días tranquilos en el Tour” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Bauer and Elmiger’s day-long break ends in despair – Kristoff sprinted to victory ahead of the pair on stage 15 (The Independent)
Peloton must prepare for longest road – Heroic break falls just short of glory (The Time)
Kristoff denies Bauer of great breakaway win (The Daily Telegraph)
Francia
Kristoff refait le coup (L’Equipe)
Norvegia (Alexander Kristoff)
Ny etappe-seier for Kristoff: Det er deilig, utrolig deilig – Kristoffs trener:
- Han viser taktiske disposisjoner i superklasse – Kristoff ba om unnskyldning (Aftenposten)
Kristoffs trener: Han er i sitt livs form – Nibalis sjef jobbet med dopingavslørte og avdøde Pantani – Kristoff øyner ny etappeseier (Adresseavisen)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Dal momento che la tappa di Nîmes non ha offerto grandi spunti, con soli Jack Bauer e Martin Elmiger come veri protagonisti, facciamo un passo indietro e torniamo alla frazione alpina di Risoul in cui uno dei giovani che più si è distinto è stato Simon Yates, che tra i componenti della fuga dei 17 che ha caratterizzato la giornata è stato uno di quelli che ha tenuto meglio fino al traguardo, dove si è piazzato 21° a 3′25” da Rafal Majka e può probabilmente recriminare per non aver avuto la stessa condizione nella tappa di Gérardmer, nella quale era andato all’avanscoperta con altri quattro atleti (tra j quali il vincitore Blel Kadri) ma non aveva retto il ritmo dell’ultima salita: il 21enne britannico, passato professionista in questa stagione nella fila dell’Orica-GreenEDGE al pari dell’altrettanto talentuoso fratello gemello Adam (non presente in questo Tour), ha caratteristiche principalmente da scalatore ed è esploso in occasione dello scorso Tour de l’Avenir, in cui si è piazzato 10° nella generale ma soprattutto si è aggiudicato due tappe alpine consecutive a Morzine e a Châtel e, pochi giorni dopo, ha fatto ancora meglio quando, correndo da stagista con la maglia della nazionale, all’esordio assoluto in campo professionistico si è aggiudicato la tappa regina del Tour of Britain che si concludeva ad Haytor e si è piazzato 3° nella generale alle spalle di Bradley Wiggins e di Elmiger. Nel 2014 il corridore di Bury, sia pure senza avere grandi picchi, si è confermato chiudendo 12° una corsa dal campo partenti stellare come il Giro dei Paesi Baschi e in avvicinamento al Tour de France è stato 7° al Giro di Slovenia e 3° in un campionato nazionale in cui è stato il solo a tentare di opporsi allo strapotere del Team Sky. In ogni caso sia lui che Adam hanno ancora bisogno di fare esperienza, ma nel giro di qualche anno attendiamoceli entrambi a competere per le primissime posizioni nelle grandi corse a tappe
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Bis di Kristoff. Fuggitivi ripresi a 150 metri e 50 dall’arrivo. Commenti?
Ceemo: Improponibile mettere una tappa come questa di domenica!!
Nebe1980: Gli innominabili dirigenti ASO sono specialisti nel mettere le tappe nei giorni più inadatti: Prima domenica Sheffiled e passi dato che c’erano saliscendi e comunque era la seconda tappa, poi seconda domenica la tappa più o meno tranquilla all’interno di due tappe con arrivo in salita disputate sabato e udite udite Lunedì (ma va beh era il 14 luglio e in Francia è festa). Ma questa tappa di domenica veramente imbarazzante… e i pirenei? Martedì, Mercoledì e Giovedì, come volersi male. Sabato invece ci propinano la crono che per carità è importante per la generale ma che noia guardare uno che corre da solo in mezzo alla desolante pianura francese. Domenica infine la noiosissima passerella finale a Parigi a fare giro giro tondo casca il mondo. Invece di fare la penultima a crono sarebbe meglio fare l’ultima almeno fino alla fine può succedere qualcosa e bisogna stare con gli occhi aperti (vedi Purito – Hesjedal 2012). Oltretutto al giro dopo un po’ di anni hanno deciso di cambiare anche gli arrivi finali non più sempre Milano ma anche Roma, Verona, Trieste e ora Torino. Al tour invece pur di farli arrivare a Parigi ad ogni costo li costringono a trasferimenti di 700 Km in aereo perchè generalmente sono al sud. Ma per puro esempio se io faccio i Pirenei alla fine un arrivo del Tour a Nizza fa così schifo?
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Sogno infranto (New Hope)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON (237,5 Km)
È il primo dei tre atti pirenaici, apparentemente la più agevole delle tre frazioni disegnate sui monti al confine con la Spagna, anche perchè l’unica tra le grandi frazioni di montagna del Tour 2014 a non presentare l’epilogo in salita. Però, non andrà per questo sottovalutata quelle che, invece, è una delle più insidiose tappe di quest’edizione, a partire dal chilometraggio di 237,5 Km, record per quest’anno. Dopo una lunga ma non impegnativa marcia d’avvicinamento al gran finale (prevista anche l’ascesa al Col du Portet d’Aspet, dove inevitabile sarà tornare con il pensiero a Fabio Casartelli), il momento “clou” di questa giornata inizierà a 33 Km dall’arrivo, quando s’attaccherà l’impegnativa ascesa al Port de Balès, valico che il Tour ha scoperto solo nel 2007 e che è subito piaciuto, al punto in questi ultimi 7 anni la Grand Boucle, conteggiando anche la scalata di domani, ha proposto già 4 volte i suoi 11,7 Km d’ascesa al 7,7%, affrontanti anche nell’ultime edizione della Vuelta di Spagna, in occasione della tappa termina a Peyragudes. Raggiunti i 1755 metri di quota del valico inzierà un autentico “tuffo”, una discesa molto tecnica che in 21,5 Km farà “precipitare” i corridori sullo storico traguardo di Bagnères-de-Luchon. È un finale che sembra confezionati sulle misure di Nibali, che è uno dei più abili discesisti in circolazione e che potrebbe aprofittarne per allungare ancor più sui già ben distanziati diretti avversari di classifica
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Carcassonne : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,7°C (percepiti 13°C), vento forte da WNW (31-40 Km/h), umidità al 79%
Côte de Pamiers (GPM 4a cat – 71,5 Km) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21,4°C (percepiti 17°C), vento moderato da WNW (17 Km/h), umidità al 69%
Saint-Girons (Sprint – 123,5 Km) : nuvole sparse, 23,8°C, vento debole da WNW (9 Km/h), umidità al 61%
Bagnères-de-Luchon: nuvole sparse, 21,9°C, vento debole da NW (6-10 Km/h), umidità al 62%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Tappa funestata dal gran caldo”
De Luca: “Prima si leva una scarpa destra, poi la scarpa sinistra” (ha tre gambe?)
Pancani: “Sono stati molto zitti”
De Luca: “Emonglobine”
Conti: “Quattro vittorie consecutivi”
De Luca: “I passaggi che vengono attraversati dalla tappa” (paesaggi)
Martinello: “Darà il proprio apporto alla causa nel finale”
De Luca: “Situazione di estremo tensione”
Martinello: “Visto l’orario di pranzo” (in quel momento erano le 16 passate)
Pancani: “Quale può essere l’ultima settimana di Van Garderen?”
Martinello: “Lunghi cambi in testa alla coppia”
Pancani: “Nîmes, dove nacque la prima cronometro a squadre della storia del Tour”
Martinello: “Ci corre il rischio che il gruppo abbia sbagliato”
Martinello: “Surpraz” (Surplace)
Martinello: “La coppia di testa hanno saputo”
De Luca: “La De Stefano era circondata dal meccanico dell’Astana”
De Luca: “Un fuoriclassi come lui”
De Luca: “Vive ad Andorra qualche anno”
Lelli: “Si gonfia le gambe”
De Stefano: “I Pinerei”
Lelli: “Sono salite completamente, non c’è vegetazione”
De Luca: “Tappe alpirenaiche”
De Luca: “Andiamo a vedere cosa ci accende da martedì in poi”
Conti: “Hautacam, salita inedita” (è già stata affrontata 5 volte)
De Luca: “Uno sparacchio” (spauracchio)
De Luca: “Aveva vinto il cronometro”
Televideo: “Elminger” (Elmiger)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Tallard – Nîmes
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Sebastian Langeveld (Garmin – Sharp), s.t.
3° Alessandro De Marchi (Cannondale), s.t.
4° David Lopez Garcia (Team Sky), s.t.
5° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 24′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 34′26″
4° Jean Marc Marino (Cannondale) a 36′22″
5° William Bonnet (FDJ.fr) a 37′35″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
17a TAPPA: SAINT-LARY-SOULAN – LA MONGIE (119 Km)
SMITIZZATO ANCHE IL TOURMALET DALLO STRAPOTERE DI EDDY MERCKX
Sulla storica cima pirenaica via libera ad un fuori classifica: Danguillaume
Spietato controllo della maglia gialla sulla corsa e su Lopez Carril, il solo che potesse infastidirlo – All’alba attentato con tre bombe: distrutti alcuni automezzi – Oggi riprende il Tour-baby
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

L'arena di Nîmes (wikipedia)
ALENTOUR DU TOUR… A RISOUL
luglio 20, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
La prima volta di Majka – Nibali rifila 1’ a Valverde – “Salito alla mia andatura” – Lo Squalo morde il Tour (Gazzetta dello Sport)
Tour, 14esima tappa. Vince il polacco Majka. Nibali allunga sui rivali(Corriere della Sera)
Contador: Spagna – RITIRATO
Ganó Majka y Nibali distanció más a Valverde, aún segundo – Contador: “Es duro, pero tienes que mirar para delante” – Valverde: “Pinot me rompió el cambio y subí con el plato” – ‘Purito’, líder de la montaña: “En Pirineos estaré mejor” (AS)
Valverde salva el día – Majka gana la etapa y Nibali, más líder (Marca)
Majka culmina la fuga (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Rafal Majka wins stage 14 but Vincenzo Nibali strengthens his grip on Tour title as he powers away from peloton to finish second (The Independent)
Majka wins stage (The Time)
Majka prevails as Nibali tightens grip on yellow(The Daily Telegraph)
Francia
Bardet-Pinot, sacré duo! – Pinot: «Pas un pince» – Valverde: «Pinot a cassé mon dérailleur» – Peraud : «Un acte de bravoure» (L’Equipe)
Polonia (Rafał Majka)
Rafał Majka pierwszy na kolejnym etapie Tour de France Gazeta Wyborcza
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Dopo aver già sfiorato il successo in quel di Chamrousse Rafal Majka si impone di forza nel tappone di Risoul staccando i compagni di fuga sulla salita finale e resistendo alla grande al ritorno dei big, compresi Thibaut Pinot e Romain Bardet, che continuano a sognare il podio e anzi, fermo restando un Vincenzo Nibali che giorno dopo giorno allunga sui diretti rivali, hanno guadagnato entrambi terreno su Alejandro Valverde che li precede nella generale. Del polacco e dei due francesi abbiamo, però, parlato nelle giornate precedenti e allora diamo spazio a uno dei più fidati gregari del murciano, ovvero Ion Izagirre, che gli è rimasto al fianco lungo quasi tutto il percorso e ha ottenuto un onorevole 13° posto personale a 2′18” da Majka. Il 25enne basco, fratello minore del meno talentuoso Gorka, anch’egli in forza alla Movistar, è passato professionista nel 2010 con la Orbea per poi trasferirsi nell’ormai disciolta Euskaltel, nelle cui fila, dopo una prima stagione di assaggio, ha dimostrato le sue doti nel 2012 imponendosi per distacco nella tappa di Falzes al termine di una lunga fuga, in quello che rimane il successo più prestigioso della sua carriera insieme all’ultimo campionato nazionale, chiuso in parata assieme a Valverde che gli ha concesso di tagliare per primo il traguardo. Si tratta in ogni caso di un corridore che, sebbene non particolarmente appariscente, ha sempre dato il meglio di sè nelle brevi corse a tappe, nelle quali vanta tra l’altro un 2° posto al Giro di Polonia e un 4° al Tour Down Under, ottenuti entrambi nel 2013 grazie anche a buone qualità nelle prove contro il tempo e malgrado un fisico da scalatore. Presumibilmente il ruolo di Izagirre nel prosieguo di questo Tour sarà ancora quello di rimanere al fianco del suo capitano, ma chissà che non possa ritagliarsi uno spazio personale in una tappa pirenaica o magari in casa sua, nella Clasica San Sebastian che verrà disputata una settimana dopo il termine della Grande Boucle.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Successo di Majka. 2° Nibali che stacca ancora gli avversari (tranne Peraud). Commenti?
Salitepuntocià: Nibali buona giornata, non ottima ma fa bene, deve amministrare il vantaggio, inutile cercare imprese col rischio di saltare. Gia domani deve stare attento alle forti pioggie, direi che dal punto di vista meteo, domani sarà la peggior giornata, piu ancora dei Pirenei.
N@po: Il momento chiave son stati i primi km. Grandissimi Nibali e compagni ad entrare nella fuga e scatenare il panico negli inseguitori mentre davanti concordavano con Rogers chi poteva proseguire l’azione. . Il Lautaret sarebbe stato una brutta bestia (anche per il vento) se si fosse scatenata la bagarre. Alla fine Nibali ha fatto pure il colpaccio di 1 min su Valverde. Ora, facendo la massima attenzione nelle tappe più improbabili (tipo domani) su chi far partire. Le probabilità di capovolgimenti atletici di classifica son basse.
PS:Occhio che secondo me TJ arriva secondo se non lo staccano sui pirenei.
PPS: Quintana è passato a mangiarsi anche le braccia vedendo Majka sempre più performante in montagna (e pure Pozzovivo… che magari il nono posto in squadra ag2r poteva ottenerlo..)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
I’m a Shark
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: TALLARD – NÎMES (222 Km)
L’unica giornata di gara (lunedì è previsto il riposo) inserita tra le Alpi e i Pirenei è, sulla carta, una delle più facili del Tour 2014. Lo è sicuramente dal punto di vista del percorso, impegnativo solo per il chilometraggio ma non certo per l’altimetria, che proporrà solo alcuni modesti zampellotti piazzati tra il 50° e il 100° Km di gara, facili al punto che gli organizzatori, soliti ad infarcire il tracciato delle tappe secondarie con “côtes” di 4a categoria, hanno pensato di non considerarli validi per la classifica degli scalatori. Negli ultimi 80 Km s’incontrera poi la pianura vera e propria, piuttosta rara in Francia e “confinata” in alcune precise aree dell’”esagono”, come quella che sarà attraversata nel finale di questa quindicesima frazione. Ma, all’insegfna del detto “Un’insidia al giorno leva la noia d’intorno”, anche questa tappa riserverà qualche grattacapo, che non giungerà dal percorso bensì dal clima. Per la giornata di domani, infatti, è previsto maltempo proprio nel momento nel quale il gruppo si troverà a pedalare nel tratto pianeggiante, con pioggia e addirittura grandine, mentre il vento – che avrebbe potuto provocare insidiosi ventagli – dovrebbe calare proprio in quei frangenti. I favoriti per il successo saranno i velocisti, per i quali il palcoscenico di Nîmes rappresenterà una delle ultimissime occasioni per mettersi in mostra: sarà l’ultima per coloro che non supereranno l’imminente trittico pirenaico, poi rimarranno solo la tappa di Bergerac, che per come è collocata e disegnata potrebbe anche sfuggire al controllo delle loro squadre, e la passerella finale parigina.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Grenoble: sole e caldo, 30,5°C (percepiti 29°C), vento moderato da SSW (15-26 Km/h), umidità al 42%
Briançon (112 Km) : pioggia debole e schiarite (0,3 mm), 27,1°C, vento debole da SSE (8-11 Km/h), umidità al 51%
Guillestre (161,5 Km): cielo sereno, 27,9°C (percepiti 26°C), vento moderato da S (13-19 Km/h), umidità al 42%
Risoul: previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Primo ceco a podio”
De Luca: “Vanno a sentire protagonisti”
De Luca: “E’ un dietro le quinte il Tour de France”
De Luca: “La premiazione della cerimonia protocollare”
Martinello: “Ultimo giorno di corsa” (parlando della penultima tappa)
Martinello: “Arrivo sullo Champ Élysée” (Champs-Élysées)
Pancani: “E’ la cosa che ci piace di più sottovalutare” (sottolineare)
Martinello: “Vincenzo Nibale”
De Stefano: “Oggi ricorre l’attentato della strage di Via D’Amelio”
Pancani: “Gli uomini delle ruote veloci”
Martinello (su Gallopin): “Il belga già maglia gialla”
Martinello: “Duemilanovi”
Pancani: “Sono i due francese che si parlano”
Pancani: “La sua marza” (marcia)
Martinello: “Non sono in gradi”
Pancani: “Si sono morsi” (Suarez fa scuola)
Pancani: “Lo scatto Valverde di Ten Dam”
Televideo: “Risuol” (Risoul)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Grenoble – Risoul
1° Sebastian Langeveld (Garmin – Sharp)
2° Ramunas Navardauskas (Garmin – Sharp), s.t.
3° Luca Paolini (Team Katusha), s.t.
4° Sep Vanmarcke (Belkin Pro Cycling), s.t.
5° Cyril Lemoine (Cofidis, Solutions Credits), s.t.
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 24′26″
3° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 26′00″
4° William Bonnet (FDJ.fr) a 26′18″
5° Elia Viviani (Cannondale) a 27′28″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
16a TAPPA: LA SEU D’URGELL – SAINT-LARY-SOULAN (Pla d’Adet) (209 Km)
NEL TAPPONE DEI PIRENEI UN TRIONFO FRANCESE GRAZIE A “NONNO” POULIDOR
Tour: un ritorno sentimentale dopo tanti successi belgi e spagnoli
Merckx (quinto malgrado una foratura nelle ultime battute) resta in maglia gialla – Ottimo anche Panizza, sesto a 2’05” dal vincitore – Tour-baby: Martinez vince e consolida il primato
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il caldo continua ad imperversare e noi vi rinfreschiamo virtualmente con una bella immagine invernale di Risoul (www.skiclub.co.uk)
ALENTOUR DU TOUR… A CHAMROUSSE
luglio 18, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Super Nibali non ha rivali. Trionfa in giallo sulle Alpi – Nibali: “Volevo guadagnare su Porte e Valverde” – Allarme: al Tour ci sono i Cannibali (Gazzetta dello Sport)
Nibali, trionfo sulle Alpi (nel centenario di Bartali) (Corriere della Sera)
Contador: Spagna – RITIRATO
Valverde se pone segundo tras otra exhibición de Nibali – Dani Navarro abandona el Tour – Valverde: “Nibali está intratable. Es el más fuerte” – Nibali: “El objetivo era distanciar a Valverde” – Purito perdió el maillot de la montaña; se lo quitó Nibali – Homenaje del Belkin a las víctimas del vuelo siniestrado (AS)
Nibali da la puntilla al Tour y Valverde se pone segundo – Valverde: “Nibali está intratable” – Nibali: “El objetivo era distanciar a Valverde” -(Marca)
Nibali, el patrón del Tour – Purito cede el maillot de la montaña a Nibali – Valverde: “Nibali está intratable” – Nibali: “El objetivo era distanciar a Valverde” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Nibali stamps authority on yellow jersey as he powers away from Porte (The Independent)
Nibali tightens grip on yellow jersey as Porte suffers (The Time)
Team Sky’s hopes over as Porte hits the wall (The Daily Telegraph)
Francia
Le patron, c’est Nibali – Vichot abandonne – Pinot : «Je suis là pour attaquer» (L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Nel giorno dell’ennesimo trionfo di un maestoso Vincenzo Nibali, sempre più lanciato verso la maglia gialla di Parigi, si è rivisto davanti Rafal Majka, andato all’attacco a metà della salita di Chamrousse in compagnia di Leopold Koenig, sebbene in realtà sia sempre stato l’austriaco della NetApp-Endura a scandire il ritmo, e 2° sul traguardo a 10” dallo “Squalo dello Stretto”. È vero che il 25enne di Zegartowice si è presentato al via di questo Tour senza ambizioni di classifica e ha potuto pertanto risparmiarsi in gran parte delle tappe precedenti, a maggior ragione dopo il ritiro del suo capitano Alberto Contador, ma la sua prestazione rimane notevole sia in termini assoluti sia in considerazione del fatto che, dopo un Giro d’Italia chiuso in una 6a posizione che sarebbe potuta essere migliore senza qualche problema fisico che lo ha rallentato soprattutto nella cronoscalata del Monte Grappa, la sua partecipazione alla Grande Boucle non era prevista ed è stato convocato all’ultimo minuto in sostituzione di Roman Kreuziger, fermato dall’UCI per valori anomali nel passaporto biologico. Il polacco della Tinkoff-Saxo, che ha gareggiato con squadre italiane durante tutta la sua carriera da under 23, può essere considerato uno corridore di fondo che da il meglio di sè nelle grandi corse a tappe, in cui vanta anche un 7° posto al Giro 2013, quando è stato battuto di misura da Carlos Betancur nella classifica di miglior giovane, ed è stato gregario fondamentale per Contador nella Vuelta vinta dal madrileno nel 2012, senza dimenticare il suo 3° posto all’ultimo Giro di Lombardia, battuto da Joaquim Rodrìguez e Alejandro Valverde. Alla luce della condizione dimostrata a Chamrousse e della libertà che potrà godere, essendo lontano in classifica generale, attendiamocelo ancora a caccia di un successo di tappa nei tre prossimi arrivi in salita di questo Tour.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Cosa succederà? Ci saranno attacchi già dal Palaquit o si aspetterà l’ascesa finale?
Nebe1980: Credo che i big faranno andatura alta sul Palaquit e riserveranno gli attacchi per gli ultimi Km ma aggiungo anche che secondo me tale strategia è fallimentare. A parte Valverde e Porte, gli altri devono partire dal Palaquit se vogliono rimettere in discussione il Tour de France
Nebe1980: Porte è saltato e speriamo che in sky capiscano che se punti tutto su una sola corsa e questa ti va male hai buttato via una stagione. Valverde non è un corridore eccezionale, è forte ma non un campione. Nibali sta dominando e questo ci fa un po’ rimpiangere i ritiri di Contador e Froome. Ottimo Vincenzo ma attenzione che il tour è ancora lungo mancano ancora il semitappone alpino di domani e le tappe pirenaiche che sono 3, poi c’è la tappa a cronometro.
N@po: astana bollitissima. Si spera che quella con Katusha sia una alleanza costante se no domani è un disastro. Il Lautaret è sufficiente a lasciare Nibali solo con Kangert se gli altri fanno ritmo alto. Detto questo Nibali rispetto a questi avversari è di un altro pianeta ma permettetemi di dire che Quintana, Aru, Kelderman, Pozzovivo, Uran e compagnia eran molto più performanti di quelli rimasti in corsa al tour (eccetto Nibali) tanto che oggi Majka, senza ‘allenamento’, è arrivato secondo.
Jack.ciclista: Condivido. Nibali determinato e concentratissimo sull’obiettivo, sta meritando alla grande tutto ciò che si conquista, ma oggettivamente gli avversari si son persi tutti per strada.
Profpivo: Nibali due spanne sopra tutti, si vede che mentre gli altri sono al gancio lui è al 70-80%, tenendo perfettamente sotto controllo o sforzo. Spiace che se vincerà, resterà per sempre bollato come il Tour in cui sono caduti Froome e Contador. Perché non sono tanto convinto che le avrebbe prese in salita da loro.
N@po: Il tour è questo. Chi cade ha torto. Se poi puntano tutto solo sul tour han torto al quadrato. Comunque insisto: Quintana deve mangiarsi le mani per esser rimasto a casa, se non cadeva nei primi giorni, oggi, peggio di Majka non faceva di sicuro…
Nebe1980: totalmente d’accordo
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Symphony of Destruction (Megadeth)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: GRENOBLE – RISOUL (177,5 Km)
Chilometraggio a parte, ha l’aspetto del tappone la frazione di Risoul con le sue tre salite in sequenza, ma per gli scalatori risulta in realtà meno adatta alle loro potenzialità rispetto al tracciato affrontato ventiquattrore prima verso Chamrousse. Lasciata Grenoble, ad una cinquantina di chilometri dal via avrà inizio il buon vecchio Lautaret, ascesa che faceva paura solo ai tempi del ciclismo eroico a causa del fondo sterrato, mentre oggi i suoi 34 Km al 3,9% complessivo (ultimi 10 Km al 5,5%) incutono solo un pochino, ma proprio poco, timore per la lunghezza della salita, la prima delle tre di questo Tour nelle quali si supereranno i 2000 metri di quota. Conclusa l’interminabile discesa su Briançon si andrà ad affrontare il tetto del Tour, i mitici 2360 metri del Col d’Izoard, “smitizzati” dal fatto che si salirà dal più facile tra i due versanti possibili (19 Km al 6%) e che poi si dovranno percorrere parecchi chilometri, poco più di 30, prima di arrivare ai piedi dell’ascesa finale verso Risoul, più facile rispetto a quella di Chamrousse. Tra l’altro i suoi 12,6 Km al 6,9%, già non impossibili, saranno notevolmente mitigati dai 10 tornanti che s’incontreranno lungo la scalata e dalla conoscenza del percorso che avranno acquisito molti elementi del gruppo. La salita verso questa località di sport invernali nata nel 1970 è, infatti, una recente scoperta del mondo del ciclismo e ha già accolto due tappe del Delfinato (nel 2010 successo di Vogondy, nel 2013 dell’italiano Alessandro De Marchi) e due del Tour de l’Avenir, la versione della Grande Boucle riservata ai dilettanti, disputate nella medesima edizione (2010) ed entrambe vinte dal futuro vincitore del Giro d’Italia Nairo Quintana.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Grenoble: sole e caldo, 30,5°C (percepiti 29°C), vento moderato da SSW (15-26 Km/h), umidità al 42%
Briançon (112 Km) : pioggia debole e schiarite (0,3 mm), 27,1°C, vento debole da SSE (8-11 Km/h), umidità al 51%
Guillestre (161,5 Km): cielo sereno, 27,9°C (percepiti 26°C), vento moderato da S (13-19 Km/h), umidità al 42%
Risoul: previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Conti: “Scomparso all’inizio del 2000, era il 3 maggio del 2000″ (non proprio all’inizio)
Conti: “Scomparso all’inizio del 2000, era il 3 maggio del 2000″ (e pure la data è cannata perché Bartali morì il 5)
De Luca: “Doverosa un saluto alla famiglia Casartelli”
Martinello: “La carsa si corse regolarmente”
Conti: “Domenica c’è la tappa di Nimes, poteva essere….” (l’hai già vista in anteprima?)
Martinello: “Raggiunge temperature che non possono essere assorbite” (parlando dell’acqua delle borracce che si surriscalda a causa del caldo)
Conti: “Prima abbiamo visto la vallata della Chevreuse” (tappa sulle Alpi, la Chevreuse è alle porte di Parigi)
Martinello: “Affontare questi ultimi 16 Km”
Martinello: “Difficoltà altrimetriche”
Martinello: “Esprezzione facciale”
Pancani: “Vincenzo Nibali si è voltato per vedere cosa capitava alle sue parti”
Martinello: “Il suo capinano”
Pancani: “Per colpa delle sfortuna”
Martinello: “Ora Francesco devi andare” (rivolta a Nibali… ma forse ne aveva piene le scatole di Pancani)
Televideo: “Domani Grenoble – Risoul, lunga 242 Km” (ce ne sono 65 di troppo)
Televideo: “Leo Koenig” (Leopold König)
Televideo: “Franck Schleck” (Fränk)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Saint-Etienne – Chamrousse
1° Roger Kluge (IAM Cycling)
2° Dries Devenyns (Team Giant-Shimano), s.t.
3° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano), s.t.
4° Tom Veelers (Team Giant-Shimano), s.t
5° Albert Timmer (Team Giant-Shimano), s.t.
Miglior italiano: Matteo Trentin (Omega Pharma-Quick Step), 6° a 1′04″
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida a 24′26″
3° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 26′00″
4° William Bonnet (FDJ.fr) a 26′18″
5° Elia Viviani (Cannondale) a 27′28″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
15a TAPPA: COLOMIERS – LA SEU D’URGELL (225 Km)
IL TAPPONE PIRENAICO ATTENDE MERCKX CHE SI PREPARE VINCENDO
Successo di Eddy a Seu de Urgel in una brutta, pericolosa volata davanti a Martinez
Panizza si piazza al 4° posto dopo aver tentato l’assolo a pochi chilometri dall’arrivo – Bella prova di Bertoglio – Szurkowski piega tutti in volata – All’iridato la quinta tappa del Tour-baby
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Con questo caldo, rinfreschiamo idealmente con questa visuale invernale di Chamrousse (www.chamrousse.com)
ALENTOUR DU TOUR… A SAINT-ÉTIENNE
luglio 18, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
12/a tappa: Kristoff volata perfetta. Sagan ancora battuto – Nibali pensa già alle Alpi: “Dovrò difendermi per forza” – La maglia gialla ricorda Gino Bartali: “Un mito” (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna – RITIRATO
Kristoff gana en Saint Étienne y Sagan vuelve a ser segundo – Valverde: “Veremos si en los Alpes resistimos o atacamos” – Talansky abandona el Tour (AS)
Kristoff también puede con Sagan – Valverde: “Ya veremos si en los
Alpes hay que resistir o atacar” (Marca)
Kristoff se impone en la duodécima etapa del Tour (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Kristoff pips Sagan on the line to win Stage 12 – Another one bites the dust – Sagan could seize chance on sharp descent (The Independent)
Sagan pipped to line by Kristoff (The Time)
Kristoff wins sprint finish as Nibali keeps yellow (The Daily Telegraph)
Francia
Sagan: encore raté! (L’Equipe)
Norvegia (Alexander Kristoff)
Kristoffs siste mulighet før alpene – Kristoff spurtet inn til sin første etappeseier: “Dette er helt surrealistisk” (Aftenposten)
Kristoffs siste sjanse før alpene (Adresseavisen)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Ancora una volta Peter Sagan non è riuscito a conquistare la sua prima tappa di un Tour de France per lui fin qui stregato, in cui ha conquistato ben 4 secondi posti e 8 piazzamenti nei primi 5, dei quali 7 consecutivi nelle prime 7 tappe, peraltro dai profili altimetrici molto diversi l’una dall’altra, che lo hanno portato a ipotecare la sua terza maglia verde consecutiva tanto che nella classifica a punti ha praticamente doppiato il più diretto inseguitore Bryan Coquard con 341 punti contro i 189 del francese e può permettersi di non prendere più parte agli sprint intermedi da qui fino alla fine del Tour. Eppure il 24enne di Žilina non si è limitato a disputare le volate di gruppi più o meno nutriti ma ci ha provato anche con azioni a pochi chilometri dal traguardo e con altre da lontano, compresa quella nel tappone della Planche des Belles Filles, dove pure non avrebbe avuto chances, che però si sono risolte sempre in un nulla di fatto, vuoi perchè il campione slovacco non ha probabilmente più lo spunto veloce delle passate stagioni, vuoi per via di una Cannondale incapace di supportarlo al meglio, con il solo Alessandro De Marchi in grado di dargli un valido contributo nei finali più impegnativi e un Elia Viviani che non si è dimostrato all’altezza come ultimo uomo per le volate, vuoi per qualche errore tattico come quello della tappa di Oyonnaz, quando si è lasciato scappare ai -2 dal traguardo Tony Gallopin e vuoi anche perchè gran parte degli avversari danno l’impressione di correre contro di lui, forse anche a causa di alcuni suoi atteggiamenti un po’ sopra le righe. Sta di fatto che è fin dall’inizio del 2014 che Sagan tende ad ottenere più piazzamenti che vittorie, anche se 7 successi in stagione sono comunque tutt’altro che pochi, ma il talento resta enorme e pertanto attendiamocelo ancora grande protagonista sia nel finale di questo Tour, anche se forse la sola tappa di Bergerac si adatta perfettamente alle sue caratteristiche, che nel prosieguo della stagione, a partire dal Mondiale di Ponferrada.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Il tracciato sembra meno impegnativo rispetto alla tappa di ieri. Più probabile l’arrivo allo sprint. Secondo voi?
N@po: Sprint. I grafici son farlocchi. Se giant controlla la corsa vince o con Kittel o con Degenkolb
Mauro Facoltosi: 1° Kristoff. Sagan ancora battuto. Commenti?
Pudra: da quasi profano dico che la tappa mi è sembrata abbastanza interessante, da quando hanno attaccato i due francesi della Europcar (prima mi stavo appisolando). Sì le salite non erano difficili, ma cmq il terreno non era così facile…
e arrivano quasi sempre tutti in volata… Devono fare dei percorsi più selettivi. Mi dispiace, ma mi piacciono i percorsi per attaccanti, non per ciucciaruote!
PS: complimenti a kristoff e ai verlocisti che cmq per una volta ho riconosciuto i velocisti e ho capito la volata.. Secondo me devono mettere 8 corridori per squadra: mi sembrano troppo avvantaggiate ora come ora le squadre dei velocisti e di chi deve controllare la corsa.
PS: in un certo senso cmq è un vantaggio anche per Nibali che ha i velocisti che lo aiutano a controllare la corsa in queste tappe medio-facili.
Poi correggetemi se sbaglio, ma non essendoci ancora state super tappe di montagna le squadre dei velocisti non sono ancora decimate e riescono ancora a controllare la corsa e non riescono andare via (e arrivare, soprattutto) le fughe da lontano. se se la si fossero giocata i fuggitivi, sarebbe stata più interessante!
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
The Pursuit of Vikings (Amon Amarth)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-ÉTIENNE – CHAMROUSSE (197,5 Km)
E’ finalmente arrivato il momento d’affrontare le Alpi, una lunga attesa che quest’anno è stata intelligentemente colmata dagli organizzatori inserendo nella prima settimana tappe che si sono rivelate più elettrizzanti del previsto (Sheffield, Arenberg e il trittico sui Vosgi) e che quasi fanno sbiadire i percorsi della due-giorni alpina, che non appare particolarmente carica di difficoltà. Questo non vuol far comunque sminuire la portata di due frazioni che comunque lasceranno il segno, in particolare quella che porterà il gruppo a Chamrousse, poichè è la prima nella quale ci si troverà a fare i conti con salite lunghe oltre i 10 Km. L’unica eccezione erano stati i quasi 11 Km d’ascesa verso Le Markstein, nella tappa di Mulhouse, pedalabili e troppo distanti dal traguardo per destare preoccupazioni tra i “big”. Il tracciato della tappa n° 13 presenterà una prima parte d’approccio alla catena alpina (nei primi 134 Km si supererà, poco dopo il via, il facile Col de la Croix de Montvieux), poi il debutto delle ascese alpine avverrà con un colle inedito, il Palaquit, 14 Km al 6,1% per arrivare fino a 1154 metri di quota incontrando frequenti cambi di ritmo e un “cuore” di 4 Km al 10%. Servirà, molto probabilmente, solo a far fuori tutti quei corridori che erano riusciti a rimanere “a galla” dopo i Vosgi poichè dopo il GPM si dovranno percorrere quasi 30 Km per arrivare ai piedi dell’ascesa finale e chi punta alla classifica preferirà, anche a causa del gran caldo, conservare le energie per gli ultimi 18 Km, non durissima ma comunque esigenti, dovendosi superare quasi 1300 metri di dislivello e una pendenza media del 7,3%
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Saint-Étienne: cielo sereno, 28,4°C, vento debole da SSE (8-10 Km/h), umidità al 47%
Vernioz (52,5 Km): sole e caldo, 32,4°C (percepiti 34°C), vento debole da S (9-13 Km/h), umidità al 44%
Rives (106,5 Km): sole e caldo, 31,5°C (percepiti 34°C), vento debole da SSW (5-8 Km/h), umidità al 49%
Saint-Martin-d’Hères (Sprint – 169,5 Km): sole e caldo, 33,3°C (percepiti 36°C), vento debole da SSW (5-6 Km/h), umidità al 44%
Chamrousse : cielo sereno, 22,3°C, vento debole da SW (5-7 Km/h), umidità al 41%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “Il via non ha preso il “la” subito ma dopo una ventina chilometri”
De Luca: “Questo è l’ordine dello sprint intermedio”
Martinello: “Sono scelte che sono stati loro a non credere”
De Luca: “Si sta sviluzzando la tappa”
Garzelli: “Ha già vinto un Giro di Svizzera, di cui tre di fila”
De Luca: “Greipal”
Garzelli: “I corridori hanno una dieta basica” (di base, basica ha un altro significato)
De Luca: “Pasta dolce, non mettono il sale nella pasta” (allora è insipida, non certo dolce)
Pancani: “Non ha pendenze particolarmente cattiva”
Martinello: “Ci sarebbe stata poco per chiunque”
Televideo: “BourgeEnBresse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “La Cruz” (De La Cruz)
Televideo: “Langevald” (Langeveld)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Bourg-en-Bresse – Saint-Etienne
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Christophe Riblon (AG2R La Mondial), s.t.
3° Arthur Vichot (FDJ.fr), s.t.
4° Alexandre Pichot Team Europcar) a 1′52″
5° Florian Vachon (Bretagne – Seche Environnement), s.t.
Miglior italiano: Michele Scarponi (Astana Pro Team), 8° a 1′52″
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida a 24′58″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 25′56″
4° William Bonnet (FDJ.fr) a 26′18″
5° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 27′36″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
GIORNO DI RIPOSO A COLOMIERS
LO SPAGNOLO GONZALO AJA DARA’ BATTAGLIA A EDDY MERCKX
Il Tour da oggi affronta le asperità dei Pirenei
Panizza potrà migliorare la sua già buona posizione in classifica – Il terribile Tourmalet – Brooklyn tranquilla
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno scorcio panoramico di Saint-Étienne (www.france-voyage.com)
ALENTOUR DU TOUR… AD OYONNAZ
luglio 17, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour, contropiede vincente del francese Gallopin – La maglia gialla: “Mi piace molto che i francesi mi chiamino Nibalì” (Gazzetta dello Sport)
Tour, la corsa eroica di Talansky: cade, resiste, arriva in fondo (Corriere della Sera)
Contador: Spagna – RITIRATO
Gallopin le coge el gusto al Tour y vence en Oyonnax – Valverde: “Espero tener buenas piernas el fin de semana” – Contador no se opera, pero la Vuelta “está muy difícil” (AS)
Sagan especula, Gallopin gana (Marca)
Victoria sorpresa de Gallopin – Alberto Contador habla de su caída en el Tour de Francia (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Tony Gallopin sprints to success on stage 11 while Vincenzo Nibali stays in yellow – Alberto Contador: Real Madrid CF helping to try and get cyclist fit in time for Vuelta a Espana (The Independent)
Gallopin makes a daring late move to win the 11th stage (The Time)
Gallopin times attack to perfection to win stage 11 – Thomas ‘agrees new Sky deal’ (The Daily Telegraph)
Francia
Et revoilà Gallopin! – 5 choses à savoir sur Tony Gallopin – Gallopin : «Un coureur comblé» – Mollema chez Trek(L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Per la prima volta in questo Tour de France, complici dei problemi muscolari che ne avevano condizionato il rendimento nelle giornate precedenti, si è visto nelle posizioni di avanguardia John Degenkolb, che è riuscito a rimanere in un gruppo ridotto a sole 45 unità nell’impegnativo finale che portava a Oyonnaz e conquistare la piazza d’onore alle spalle del solo Tony Gallopin, bravo ad anticipare tutti con un’azione da finisseur. Il 25enne di Gera, che come risultato più prestigioso nelle categorie giovanili vanta la medaglia di bronzo ai Mondiali under 23 di Varese alle spalle di Fabio Duarte, si è rivelato al grande pubblico nel 2011 aggiudicandosi due tappe al Giro del Delfinato ed è esploso definitivamente nella Vuelta della stagione successiva in cui ha conquistato ben cinque arrivi allo sprint. Nel prosieguo della sua carriera ha evidenziato di essere molto più che un semplice velocista, a differenza del compagno Marcel Kittel per il quale svolge spesso il ruolo di ultimo uomo, dimostrando di tenere su brevi strappi che caratterizzano classiche come il Gp di Amburgo e la Gand-Wevelgem, che il corridore della Giant-Shimano ha vinto rispettivamente nel 2013 e in questa stagione, ma impressionando anche nell’ultima Parigi-Roubaix in cui, sebbene non fosse tra i favoriti della vigilia, è apparso in assoluto il più forte del lotto e soltanto la superiorità numerica nel finale dell’Omega-QuickStep gli ha impedito di conquistare un successo andato poi a Niki Terpstra. Probabilmente alla luce dei profili altimetrici delle prossime tappe Degenkolb non avrà altre occasioni per mettersi in evidenza in questo Tour, dal momento che nelle frazioni meno impegnative dovrà lavorare per Kittel mentre in quelle di alta montagna è tagliato fuori. Attendiamocelo grande protagonista al Mondiale di Ponferrada in cui, su di un percorso non particolarmente esigente ma comunque sufficiente per eliminare i velocisti puri, sarà senz’altro uno degli uomini da battere.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Tappa da fughe (quasi certo che arrivino) e da imboscate e, secondo me, anche Nibali dovrà tenere gli occhi bene aperti perchè su un percorso del genere è favorito chi sta all’attacco. Da oggi, inoltre, arriva il caldo. Secondo voi cosa succederà?
Howling Wolf14: Il caldo nella zona alpina non è mai opprimente. Non avrà incidenza. Più probabile che dia sofferenza nella tappa di Nimes. Le salite di oggi non sono difficili, ma la classifica è ancora corta e gli uomini da tenere sotto controllo sono tanti. Probabile superlavoro per l’Astana, quindi. Io credo che nelm la loro testa Nibali, Martinelli e Vino sappiano già quali sono gli avversari ai quali possono dare confidenza e concedere spazio e quali fanno invece parte della schiera ristretta dei più temibili avversari, quelli che troveranno poi anche nella terza settimana. Voglio dire questo: se vanno in fuga Talansky o Kwiatkowski o Ten Dam si possono anche lasciare andare, anche con 10′ minuti di vantaggio, anche a costo di perdere la maglia gialla, tanto poi tra dieci giorni faranno pluff. Sarebbe invece rischioso lasciare andare Mollema oppure Van den Broeck o Peraud, ad esempio. E visto che i controlli più stretti saranno sugli uomini di prima fascia (Valverde, Porte, ecc), occorrerà tenere il maggior numero di uomini a disposizione per contrastare appunto anche i vari Mollema & Co. Condizioni complicate, insomma. Ma non impossibile. La situazione è gestibile. Con molta attenzione, con gli occhi sempre aperti.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Gallopin. Un po’ di movimento tra i big nel finale. Crollo di Talansky. Commenti?
Howling Wolf14: Classico epilogo. Chi tira non vince. Cannondale e Orica GE si sono prodigate per tutta la tappa e si sono poi ritrovate con un pugno di mosche. La Cannondale, poi, è specializzata. Quando tira il gruppo è matematicamente sicuro che non vince. Ottimo Trentin. Terzo. E’ spesso presente, corre bene, ha tenuta. Con Tony Martin sta salvando il TdF dell’Omega dopo il forfeit di Cavendish.
Il crollo di Talansky non mi meraviglia. Al di di là della sfortuna, l’americano non era certo da tenere in considerazione nella lotta per la vittoria né per il podio né per la Top 10. Così come Kwiatkowski. Si fa troppo presto ad attribuire grandi doti senza avere riferimenti. Le corse di tre settimane sono già dure, il Tour è disumano. Se non sei portato e se non sei al massimo della forma, salti inesorabilmente. Talansky, per la cronaca, ha accusato alla fine un distacco di oltre 32 minuti dal vincitore. Ammirevole, comunque. Ha reso onore al TdF.
Hotdogbr: per Talansky forti dolori alla schiena dopo cadute dei giorni scorsi, da questo dipende il ritardo
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Heroes (David Bowie), dedicata a Talansky
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: BOURG-EN-BRESSE – SAINT-ÉTIENNE (185,5 Km)
E’ un’altra tappa costantemente vallonata, anche se in maniera meno decisa rispetto alla frazione di Oyonnaz e questo la renderà particolarmente “aperta”, con chanches sia per l’arrivo di un gruppetto d’ardimentosi, sia per la volata del gruppo, disputata da un plotone più sfoltito rispetto alle normali tappe per gli sprinter. I su e giù che caratterizzano il tracciato (anche oggi si dovranno affrontare 4 GPM, l’ultimo a 21,5 Km dall’arrivo) rimarranno sicuramente nelle gambe di qualche sprinter e lo stesso vale anche per il lieve falsopiano che s’incontrerà verso l’ultimo chilometro e che sarà verosibilmente percorso a tutta. Da segnalare il fatto che oggi si arriverà ai piedi del Massiccio Centrale e spesso, in passato, le tappe che attraversano o rasentano quest’area, facili o dure che siano, hanno lasciato pesantemente il segno in classifica. Nella Villard-de-Lans – Saint-Étienne del Tour del 1990 Chiappucci, che aveva conquistato la maglia gialla sulle alpi grazie alla fuga-bidone della prima tappa, fu attaccato a sorpresa da Lemond e i principali avversarsi e quel giorno perse 4′53″, che non bastarono per spodestarlo per quel giorno ma che certamente capovolsero la situazione a favore di Lemond nella crono del penultimo giorno, dopo la quale l’americano si vestì di giallo con 2′16″ sul varesino. Decisamente più facile (anche al confronto con l’odierna tappa di Saint-Étienne) fu, invece, la Béziers – Montélimar del 2006, che si concluse con l’approdo di una fuga giunta al traguardo con quasi 30 minuti di vantaggio e un nuovo capoclassifica, lo spagnolo che poi s’imporra anche a Parigi, Óscar Pereiro Sio. Occhio, dunque, a queste frazioni che sulla carta si definiscono “interlocutorie” e che, in particolar modo in una corsa come il Tour, non lo sono affatto.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Bourg-en-Bresse: cielo sereno, 27,8°C (percepiti 30°C), vento debole da NNE (4 Km/h), umidità al 63%
Romanèche-Thorins (Sprint – 39,5 Km): cielo sereno, 29,9°C (percepiti 32°C), vento debole da NE (4 Km/h), umidità al 56%
Lozanne (103 Km): sole e caldo, 31,5°C (percepiti 34°C), vento debole da NNE (3 Km/h), umidità al 53%
Saint-Étienne: sole e caldo, 30,2°C, vento debole da SE (5-7 Km/h), umidità al 44%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Nel frattempo, che dopo era caduto Contador”
Garzelli (parlando della caduta di Contador): “S’è trovata contro la montagna”
De Luca: “La novità delle maglie bianche, Romain Bardet” (ne indossava due?)
Pancani: “Gianni Morta” (Motta)
Martinello: “Giorno di liposo”
De Luca: “Quel muro al 20% che lui ha volato via”
Pancani: “Anthony De La Plage” (Delaplace, pronuncia Delaplas)
Martinello: “Anthony De La Plaz” (Delaplace)
Martinello: “Chiaro che… chiaro che… chiaro che…” (urge botta al mangiadischi!!!)
Cassani: “Ogni tanto mi diceva De Marchi alla radio” (all’ammiraglia, mentre seguiva la tappa di Mulhouse)
Martinello: “Non è vero… non è vero… non è vero” (allora!!!)
Pancani: “La prima salita segnata da un gran premio della montagna”
Martinello: “Ha fatto un po’ di strecching”
De Stefano: “L’abbandono di Vincenzo Nibali” (tiè)
Martinello: “Non sarà facile andare a riprendersi questi due signori”
Pancani: “La Côte de Deserzen” (Désertin)
Martinello: “Una meritatissima ancora inquadratura”
Pancani: “Raggi di sole che non riescono a sfondare l’inquadratura”
Pancani: “Tratto in leggera falsopiano”
Pancani: “Sagan non poteva pensare che gli risolvesse la questione Sagan”
Pancani: “Dobbiamo scendere fino alla nona posizione per tovare Peter Sagan”
Garzelli: “Dopo di indossare la maglia gialla”
Televideo: “Bourg-en-Brusse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “Due salite di 3a categoria e due di 4a” (erano tre di 3a e una di 4a)
Televideo: “Lopez Lopez” (Herrada López)
Televideo: “Gil Rojas” (Rojas Gil)
Televideo: “Van Graderen” (Van Garderen)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Besançon – Oyonnax
1° Andrew Talansky (Garmin – Sharp)
2° Jack Bauer (Garmin – Sharp) a 11′39″
3° Roger Kluge (IAM Cycling), s.t.
4° Luca Paolini (Team Katusha), s.t.
5° Reto Hollenstein (IAM Cycling), s.t.
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Elia Viviani (Cannondale) a 13′52″
3° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 21′58″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 23′06″
5° William Bonnet (FDJ.fr) a 24′26″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
14a TAPPA: LODÈVE – COLOMIERS (248,5 Km)
MERCKX GIA’ PREGUSTA IL TRIONFO
Tour: ieri la tappa vinta dal francese Genet mentre l’italiano Di Lorenzo è terzo
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Panorama su Oyonnaz, con sullo sfondo le montagne che hanno ospitato le fasi finali della tappa (panoramio)
ALENTOUR DU TOUR… ALLA PLANCHE DES BELLES FILLES
luglio 15, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
SuperNibali: mani sul Tour. Contador cade e si ritira – Nibali: “Sul traguardo ho pensato a mia figlia” – Contador choc, cade e lascia il Tour – Wiggins: “Tranquilli: sarà Nibali a vincere il Tour” (Gazzetta dello Sport)
Nibali trionfa e torna in giallo. Contador cade e si ritira (Corriere della Sera)
Contador: Spagna – RITIRATO
Contador abandona el Tour con fractura de la meseta tibial – Nibali reconquista el maillot en la despedida de Contador – Nibali: “Lo lamento por Contador, he podido esquivarle por poco” – Froome, a Contador: “Espero verte en la Vuelta; recupérate” – Valverde: “Le mando ánimos a Contador. Le he visto caer” – ‘Purito’:”Pensé que podía ganar. Nibali iba como un avión” (AS)
Contador abandona – “Se retira entero, pero la procesión va por dentro” – Nibali se queda solo en el Tour – Se busca campeón sin estrenar (Marca)
Nibali, etapa y liderato – Contador abandona tras sufrir una caída – (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Contador crashes out of Tour to follow Froome into abandonment – Nibali reclaims yellow jersey with victory on stage 10 – (The Independent)
Vincenzo Nibali’s rivals continue to fall by the wayside – Tour de carnage as Alberto Contador goes out with broken leg (The Time)
Nibali back in yellow as Contador pulls out of Tour – Contador abandons Tour (The Daily Telegraph)
Francia
Nibali au pouvoir – Contador abandonne à son tour – Fracture du tibia pour Contador (L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Ha sognato a lungo di indossare la maglia gialla e invece ha perso anche quella bianca, e alla luce del rendimento in salita dimostrato sia da Thibaut Pinot che da Romain Bardet, sarà un’impresa pressochè impossibile per lui riconquistarla; è anche scivolato dal 6° al 13° posto in classifica generale, ma ciò non toglie che Michal Kwiatkowski, supportato da un monumentale Tony Martin, sia stato grande protagonista nella tappa di Planche des Belles Filles così come lo è dall’inizio di un 2014 in cui ha dimostrato grandi qualità su pressochè tutti i terreni: eccellente a cronometro (dove è stato, tra l’altro, campione mondiale junior nel 2008), veloce negli arrivi di gruppi ristretti, estremamente competitivo nelle brevi corse a tappe e in gare di un giorno impegnative (come la Liegi-Bastogne-Liegi che lo ha visto in questa stagione chiudere sul gradino più basso del podio), ottimo finisseur e in possesso anche di doti di guida della bicicletta che lo fanno rendere al meglio sia su percorsi accidentati (come quello delle Strade Bianche – che ha dominato nello scorso marzo levando, tra l’altro, di ruota nel finale un certo Peter Sagan – e come quello della tappa di Arenberg di questo Tour che lo ha visto in lizza per la vittoria prima di essere tagliato fuori negli ultimi chilometri), sia su discese tecniche come quella del Col de Chévrieres, lungo la quale ha lasciato sul posto Giovanni Visconti e Amaël Moinard e in solitudine si è riportato su Joaquim Rodríguez. L’unico punto di relativa debolezza del 24enne polacco restano le grandi montagne e anche verso Planche des Belles Filles lo abbiamo visto pagare dazio nel finale in tal senso, ma ciò non gli ha comunque impedito di terminare all’11° posto la scorsa edizione della Grande Boucle. E chissà che in questa edizione, magari con qualche altra azione a lunga gittata nei prossimi giorni, non riesca ad entrare nella top ten.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Nibali vince la tappa e riprende la maglia. Contador fuori. Commenti?
Ceemo: Mi spiace un sacco Contador che sembrava in palla e che poteva dar luce ad una bella lotta con Nibali. Ora il Tour sarà probabilmente ridotto ad una lotta per il secondo posto.
N@po: Oggi Contador frattura tibia. Immaginate se fosse successo sul pavè…. dove l’immaginario collettivo di media e ambiente è ormai settato su pericolosissimo (mentre i dati reali dicono l’opposto dato che sul pavè non è successo nulla, mentre in TUTTE LE ALTRE TAPPE E’ UNA CONTINUA CARNEFICINA)….
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
L’Hully Gully (Edoardo Vianello)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: BESANÇON – OYONNAZ (187,5 Km)
Trascorsa in quel di Besançon la prima delle due giornate di riposo il Tour si rimetterà in marcia con due tappe di trasferimento che condurranno il gruppo dai Vosgi alla catena alpina, pur avendo sempre presente il “memento mori” della salita. Entrambe, infatti, non saranno banali tappe interlocutorie, votate esclusivamente alla conclusione allo sprint ed è il caso, in particolare della prima di queste due frazioni. Mentre il traguardo di Saint-Etienne, previsto il giorno successivo, concende qualche spiraglio di speranza ai velocisti, quello di Oyonnaz precluderà sicuramente loro le porte, spalancandole invece all’approdo di una fuga. Tolti i primi 50 Km privi di difficoltà altimetriche, il resto della frazione n° 11, nel corso della quale il Tour 2014 toccherà il suo “giro di boa” chilometrico, sarà continuo salire e scendere, particolarmente serrato negli ultimi 56 Km, nei quali saranno concentrati tutti e 4 i GPM previsti in questa tappa, nessuno temibile nelle pendenze. Un percorso del genere favorisce più il poco numeroso gruppetto dei fuggitivi all’attacco, piuttosto che il grosso del plotone all’inseguimento e che, comunque guardingo, lascerà fare non essendoci interesse per le squadre dei velocisti nel riprendere il tentativo, destinato ad esaurirsi solo per l’estinguersi delle energie degli attaccanti. E’ un’occasione d’oro per i corridori finora ancora rimasti a bocca asciutta e tra questi c’è Sagan, che quasi sicuramente vedremo protagonista quest’oggi. Il percorso gli si addice, sia che si ritrovi nel gruppetto in fuga, sia che rimanga nel gruppo maglia gialla attendendo che il tentativo venga ripreso e questo fa pensare che, se deciderà di non tentaret la sorte da lontano, la sua Cannondale sarà una delle formazioni che quest’oggi sarà più attive nell’inseguimento.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Besançon : cielo sereno, 25,9°C (percepiti 28°C), vento debole da NNE (9-11 Km/h), umidità al 69%
Arbois (49 Km): cielo sereno, 26,6°C (percepiti 25°C), vento moderato da NNE (10-13 Km/h), umidità al 69%
Clairvaux-les-Lacs (97 Km): cielo sereno, 27,6°C (percepiti 30°C), vento debole da N (10-12 Km/h), umidità al 66%
Oyonnax : cielo sereno, 27°C (percepiti 26°C), vento moderato da NNW (10 Km/h), umidità al 64%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “Benvenuti in diretta dalla stidio”
De Luca: “Siamo ripartiti ieri con una nuova maglia gialla, Tony Gallopin” (in realtà, ieri la tappa era partita con Nibali
De Luca: “Ci sono squadre, in passato, che fanno delle polizze assicurative”
Pancani: “Purito Rodriguez sta ritrovato”
Pancani: “La Petit-Ballon” (Ballon è maschile)
Pancani: “Tosatti” (Tosatto)
Pancani: “Lidero” (leader)
Martinello: “Sono state amiche a Vincenzo Nibali”
De Luca: “Tappa che stiamo seguendo prima che i corridori dessero la prima pedalata su RaiSport2″
De Luca: “C’è Contador con la caduta”
De Stefano: “In questo Giro d’Italia”
Pancani: “Il discorso del fair play, ne dovremmo parlare ad ore” (per ore)
Pancani: “Tappa che si concluderà con il week end sulle Alpi”
De Luca: “Iorchscire” (Yorkshire si pronuncia “Iorchsciair”)
Saronni: “Porte sarà fare”
Martinello: “Le durissimi 3 Km e mezzo”
Pancani: “Stanno aumentando gli uomini della formazione olandese” (avanzando)
Televideo: “Ripreso Rodriguez su ultima salita”
Televideo: “Planches des Belles des Filles” (c’è un “des” di troppo)
Televideo: “Joquim Rodriguez” (il nome di Rodriguez è Joaquim)
Tg LA7: “Planche des Belles”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della decima tappa, Mulhouse – La Planche des Belles Filles
1° Tiago Machado (Team Netapp-Endura)
2° Andreas Schillinger (Team Netapp-Endura), s.t.
3° Adrien Petit (Cofidis, Solutions Credits) a 10′19″
4° Simon Yates (Orica GreenEDGE) a 10′27″
5° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 10′37″
Miglior italiano: Luca Paolini (Team Katusha), 7° a 10′37″
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Elia Viviani (Cannondale) a 13′52″
3° Arnaud Démare (FDJ.fr) a 21′58″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 23′06″
5° Adrien Petit (Cofidis, Solutions Credits) a 24′16″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
13a TAPPA: AVIGNONE – MONTPELLIER (126 Km)
MERCKX SEMPRE PIU’ IN SELLA – A SERCU NON RIESCE IL “POKER”
Tour: a Montpellier l’inglese Hoban si aggiudica la volata
Tour “baby”: Martinez leader
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il muro finale della Planche des belles Filles (wikipedia)
ALENTOUR DU TOUR… A MULHOUSE
luglio 13, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
La giornata di Gallopin: una maglia gialla al bacio – Nibali: “Maglia a Gallopin? Non perdiamo la testa” – Lo Squalo: “Nessuno ci ha aiutato”. Martinelli: “Maglia lasciata (Gazzetta dello Sport)
Nibali cede la maglia gialla a Gallopin. Martin vince la tappa (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Tony Martin gana en solitario y Gallopin es el nuevo líder – Gallopin: “Ojalá conserve el amarillo más de una etapa” – Contador: “Mañana empieza mi Tour” – Martin: “Ojalá el triunfo sea buen augurio para el fútbol” – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” (AS)
Gallopin toma la Bastilla – Valverde: “En La Planche saldré a por todas” – ‘Purito’, a por el maillot de la montaña – Martin: “Alemania ganará 3-1 a Argentina” – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” – Unzué: “Mañana quedará retratado cada uno” (Marca)
Tony Martin se adjudica la novena etapa – Nibali: “No hemos perdido el maillot, lo hemos prestado” – Contador:”Mañana empieza mi Tour” – Martin: “Espero que sea un buen augurio para la selección alemana” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Martin wins stage nine, while Nibali loses yellow jersey (The Independent)
Tony Martin goes it alone to earn stage win as Tony Gallopin takes yellow (The Time)
Martin wins stage nine as Gallopin takes yellow (The Daily Telegraph)
Francia
Les Tony font la paire – Gallopin: «Je l’avais dans la tête» – Démare : « Rarement autant souffert » – 5 choses à savoir sur Tony Gallopin – Nibali: «J’ai lâché le Maillot Jaune» (L’Equipe)
Germania (Tony Martin)
Martin mit Gala – Weltmeister feiert Solo-Sieg im Elsass (Berliner Zeitung)
Tony Martin feiert Solo-Sieg bei der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Non ci sono stati giovani che si sono particolarmente messi in luce nella tappa di Mulhouse se si eccettua Tom Dumoulin, del quale abbiamo parlato nei giorni scorsi, giunto 4° al traguardo ma uscito di classifica nella frazione di Gérardmer. Pertanto, dopo Thibaut Pinot diamo spazio all’altro emergente francese per quanto riguarda le corse a tappe ovvero Romain Bardet, attualmente 10° in classifica generale a 4′13” dal nuovo leader Tony Gallopin e a soli 13” dalla maglia bianca Michal Kwiatkowski. Il 23enne di Brioude, che divide i ruoli di capitano dell’Ag2r con il decisamente più esperto Jean-Christophe Péraud, è passato professionista nel 2012 mettendosi in evidenza all’Amstel Gold Race con una lunga fuga e ottenendo piazzamenti in corse minori come il Giro di Turchia e il Giro di Polonia; ma è nella passata stagione che ha compiuto il salto di qualità concludendo al 13° posto la Liegi-Bastogne-Liegi e al 15° un Tour de France in cui non ha avuto grandissimi acuti ma è costantemente rimasto a ridosso dei big nelle frazioni più impegnative, dimostrando anche una crescita di condizione nell’ultima settimana. In questa edizione della Grande Boucle, che Bardet ha preparato con un convincente Giro del Delfinato chiuso in 5a posizione (dopo essere stato in precedenza 4° al Giro di Catalogna e 10° alla Liegi), l’obiettivo dichiarato è quello di entrare nella top ten e la strada sembra quella giusta, per quanto visto sul traguardo di Gérardmer in cui ha concluso 9° pagando 31” rispetto ad Alberto Contador e 28” a Vincenzo Nibali, ma terminando a ridosso di Alejandro Valverde e Tejay Van Garderen e davanti, tra gli altri, a Bauke Mollema e Rui Alberto Faria da Costa.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Se la tappa partisse a tutta potrebbe venirne fuori una grande giornata, a dispetto del percorso
Nebe1980: Secondo me il percorso non è di quelli che impediscono del tutto un attacco da lontano. Si potrebbe poi attaccare a fondo sulla salita di prima categoria e se un big avesse mandato qualche compagno di squadra in fuga si potrebbe ritrovare degli aiuti negli ultimi venti chilometri pianeggianti. Il punto è un altro, ossia secondo me che è presto per gli attacchi seri, siamo solo alla fine della prima settimana e fare oggi un attacco a 60 Km dall’arrivo potrebbe voler dire suicidarsi. di tappe par attacchi da lontano ce ne sono due in particolare, quella di Bagneres de Luchon e quella di Pla d’Adet. la seconda è la più favorevole a Contador perchè la prima termina in discesa terreno sul quale Nibali è fortissimo mentre la seconda ha tante montagne e l’arrivo in salita. Oggi però potrebbero venire fuori le seconde linee gente comunuque forte ma senza ambizioni di podio.
Salitepuntocià: perchè 1cat le Markstein ? al massimo da 2a
Mauro Facoltosi: Forse perchè è la prima salita lunga del Tour, dopo tante cotes brevi.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Tony Martin. Maglia gialla a Gallopin. Commenti?
N@po: Astana bollita e tatticamente incapace (non fai fuggire 19 squadre su 22, con uomini di quello spessore, dopo 30km. senza parole), Saxo altrettanto bollita. Lotto domani senza uomini per controllare corsa. Se domani non son fessi, i pretendenti alla classifica: Garmin, Movistar, Sky, Europcar scateneranno subito la bagarre e come al delfinato potrà finire per vincere chiunque. Ormai sanno che non ci son squadre capaci di tenere la corsa.
Nebe1980: La Astana secondo me ha fatto bene a lasciare la maglia a uno scarsoide come Galoppin così non deve dannarsi a controllare la corsa. Come pensavo c’è stato l’attacco delle seconde linee come Martin Rolland e Rodriguez
Hotdogbr: in casa Astana Scarponi, Kangert e Fuglsang non hanno tirato un metro dunque la situazione non è preoccupante per loro e cambia poco il fatto che la maglia l’abbia presa Gallopin visto che domani la perderà e visto che comunque dovrà essere sempre la formazione kazaka a controllare la corsa, piuttosto al posto delle squadre di quegli uomini che lottano per la top ten come Bmc, Garmin, Fdj, Ag2r, Belkin e Lampre avrei evitato di regalare 5 minuti a Rolland
Pedra85: La maglia gialla è sempre uno stress extra per il team che deve mantenerla e per il corridore che deve sottoporsi a faticosi rituali quali costanti interviste e controlli antidoping, per cui perderla nella prima settimana, dopo aver comunque avuto l’onore di portarla e difenderla in maniera egregia, non è un dispiacere ed in ottica Tour è una tattica sensata.
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Das Lied der Deutschen (inno nazionale tedesco)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: MULHOUSE – LA PLANCHE DES BELLES FILLES (161,5 Km)
Nonostante le basse quote raggiunte (tetto della giornata saranno i 1193 del Platzerwasel) e i chilometraggi delle 7 salite in programma, tutte sotto i 10 Km di lunghezza, la terza ed ultima frazione dei Vosgi è una delle tappe più belle e meglio disegnate del Tour 2014, un crescendo rossianiano di difficoltà che culminerà con l’ascesa alla Planche des Belles Filles, la località dove al Tour del 2010 fu per la prima volta svelato al mondo il talento di Chris Froome, all’epoca votato al servizio di capitan Wiggins, che quel giorno conquisterà quella maglia gialla che indosserà ininterrottamente fino al traguardo finale di Parigi. La frazione che vide svettare l’anglo-keniota non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella che si affronterà quell’anno poichè prima d’affrontare i duri 6000 metri al 8,5% che conducono al traguardo (con un picco al 20% proprio sul rettilineo d’arrivo) non si incontrarono grosse difficoltà altimetriche (a parte due facili GPM di 3a categoria) mentre stavolta, come anticipato, la Planche des Belles Filles sarà la settima ascesa di un tracciato che proporrà altri 3 colli di 1a categoria. I primi due, il Petit Ballon e il citato Platzerwasel, arriveranno molto presto e faranno male solo se la tappa partirà a gran velocità. Le ascese più interessanti saranno le ultime due, con l’arrampicata finale anticipata da un colle inedito, il breve ma violento Chevrères (3,5 Km al 9,5%, massima del 18%), dove i miglior non saranno messi in fila solo dalle pendenze ma anche dalla sede stradale non larghissima e che il giorno della gara sarà ancora più angusta, presa d’assalto dai tifosi francesi che avranno deciso di celebrare la festa nazionale sulle rotte della Grande Boucle
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Mulhouse: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,9°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (11-14 Km/h), umidità al 84%
Muhlele (Sprint – 39,5 Km): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,8°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (12-15 Km/h), umidità al 70%
La Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Durano un paio di minuto”
Garzelli: “E’ stato quelle cadute”
Conti: “Ci sarà, per la prima volta al Tour, un colle di 1a categoria” (per la prima volta in questo Tour)
De Luca: “Milaus” “Mulaus” (Mulhouse si pronuncia “Mulus”, anche se molti francesi la chiamano “Milus”)
Nibali: “Uno strappo dove sono molto più adatti a lui”
Pancani: “Bisogna aumentare del 13% sul tempo del vincitore” (spiegando come si calcola il tempo massimo)
Pancani: “La giuria non se ne è accorto”
Pancani: “Solo soletto il rettilineo che conduce verso il traguardo volante”
Martinello: “La tappa di Risoul che si concludeva a Risoul”
Martinello: “La discesa per scendere dal Grand Ballon”
Martinello: “Le chanches di Tony Martin di andare al traguardo sono interessanti”
Pancani: “Il gruppo di Rolland Gallopin”
Pancani: “Ha guadagnato un ritardo”
Pancani: “Grossi problemi mentali, soprattutti”
De Luca: “La nuova classifica della generale”
Televideo: “Tappa caratterizzata da un continuo saliscendi” (sei salite vere non sono proprio dei saliscendi)
Televideo: “Domoulin” (Dumoulin)
Televideo: “Rojal Gil” (José Joaquin Rojas Gil)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della nona tappa, Gérardmer – Mulhouse
1° Kévin Réza (Team Europcar)
2° Arnaud Démare (FDJ.fr), s.t.
3° Roger Kluge (IAM Cycling), s.t.
4° Simon Clarke (Orica GreenEDGE), s.t.
5° Maxim Iglinskiy (Astana Pro Team), s.t.
Miglior italiano: Davide Cimolai (Lampre – Merida), 6°
Classifica generale
1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 13′47″
5° Elia Viviani (Cannondale), a 13′59″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
12a TAPPA: SAVINES-LE-LAC – ORANGE (231 Km)
INUTILE L’ASSALTO AL VENTOUX – VINCE UN GREGARIO DI MERCKX
Con Eddy sempre al comando il Tour si trascina stancamente fino a Orange
Doping: Tollet e Ducreux positivi
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno scorcio della 'Città dell'automobile" di Mulhouse (citedelautomobile.com)
ALENTOUR DU TOUR… ALLA MAUSELAINE
luglio 12, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour, tappa a Kadri. Contador dà 3″ a Nibali. Sul primo arrivo in salita vittoria del francese dell’Ag2R – Contador-Nibali, guerra di sguardi (Gazzetta dello Sport)
Sfida Nibali-Contador: sprint, salita e occhiatacce (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Kadri gana en La Mauselaine y Contador mete miedo a Nibali – Contador: “Mejor imposible no ha podido resultar la etapa” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Chris Froome tiene fracturadas las dos muñecas (AS)
Tinkoff monta una escabechina y Contador araña tres segundos – Contador: “Mejor imposible, me encontré bien” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Froome sufre fracturas en ambas muñecas (Marca)
Kadri se lleva la octava etapa, con Contador segundo – Contador: “Mejor imposible” – Nibali: “No quería dejarle ni un metro” – Valverde: “No tenía buenas piernas, pero he llegado cerca” – Kadri: “He ganado a fuerza de perder en muchas escapadas” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Frenchman Blel Kadri wins stage eight after impressive breakaway (The Independent)
Kadri seals stage triumph to lift French spirits – Richie Porte begins to show his worth as Sky’s back-up plan – Vincenzo Nibali stays cool as sparring hots up in wake of Blel Kadri (The Time)
Kadri takes stage eight as Contador shows form (The Daily Telegraph)
Francia
«Il faut des coureurs de l’ombre» – Kadri s’est fait la Blel – Thibaut Pinot : «Déjà des dégâts» – Kwiatkowski a «souffert» (L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
La prima vera tappa impegnativa di questo Tour de France ha visto alla ribalta, oltre al vincitore Blel Kadri, tutti gli uomini di classifica e tra questi anche coloro che puntano alla maglia bianca, al momento indossata da un Michal Kwiatkowski già in difficoltà sul Col de la Croix de Monats ma capace comunque di limitare i danni sul traguardo di Gérardmer. Alla luce delle montagne che ancora attendono i corridori sembra però, difficile, che il polacco possa mantenere il comando della classifica di miglior giovane all’assalto dei francesi Romain Bardet e, soprattutto, Thibaut Pinot che, malgrado le salite brevi non siano mai state il suo punto di forza, ha concluso in 5a posizione davanti ad atleti del calibro di Alejandro Valverde e di Tejay Van Garderen e a soli 11” da Alberto Contador e 8″ da Vincenzo Nibali. Il 24enne di Mélisey, che già da dilettante si era distinto dominando il Giro della Val d’Aosta nel 2009, secondo molti addetti ai lavori era l’uomo destinato a riportare in Francia una maglia gialla a Parigi che manca ormai dal 1985, anno in cui si impose Bernard Hinault. Questa impressione si era rafforzata al termine della Grande Boucle di due stagioni fa, nella quale lo scalatore della Fdj, sia pure con alti e bassi fisiologici in virtù della giovane età, si era aggiudicato con un gran numero la frazione di Porrentruy e aveva concluso al 10° posto in classifica generale. Tuttavia, nel Tour di un anno fa, quando ci si attendeva la sua esplosione definitiva, Pinot ha palesato grossi problemi in discesa ed era incappato in un blocco psicologico che l’aveva costretto al ritiro. Il transalpino ha comunque saputo riprendersi alla Vuelta – che, sebbene senza brillare particolarmente, ha concluso in 7a posizione – e ha avuto un avvicinamento a fari spenti a questo Tour. Se, come pare, ha ritrovato la condizione del 2012 e ad essa aggiungerà la continuità sulle tre settimane, che allora era mancata, potrà chiudere non lontano dal podio finale e giocarsi un successo parziale in una tappa di montagna.
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Previsioni?
Nebe1980: Contador potrebbe tentare un affondo nel finale per iniziare a recuperare qualcosa ma la vedo più probabile lunedì. un outsider potrebbe tentare sul grosse pierre un attacco di più ampio respiro
Profpivo: Questa tappa è disegnata benissimo, solo salita e discesa negli ultimi 25 chilometri. Mi aspetto che Contador, ma anche Valverde, ci provino.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Kadri. Contador tenta di staccare Nibali ma guadagna solo 3″ (praticamente concessigli da Nibali negli ultimi 50 metri). Commenti?
Vittorio P: Non sono d’accordo sui tre secondi “concessi” da Nibali a Contadord.
Secondo me lo ha staccato. Contador è fortissimo e per me, sulla lunga, rimane il favorito.
Nisky: Nibali non ha concesso niente ma s è staccato per errore sul rapporto! Prima si vedeva che lo teneva comodo! Resta da vedere su salite piu lunghe! Questo era uno strappetto su salite lunghe saranno altre problematiche e sara la che nibali si costruira un eventuale vittoria!!! Neanche lunedi non lo vedo un test vero anche se più affidabile dell odierno
Salitepuntocià: per la Lampre Rui Costa a 3′ Orner a oltre 6′, questo Orner paga l’età, o l’incidente gravissimo prima del giro lo ha dovuto far ripartire da zero con la preparazione e quindi pensa alla vuelta? Avete notato che la Lampre in teoria non ha piu Saronni nel Team ne come presidente ne dirigente? C’è solo il figlio , piu piovani che è cognato. Probabilmente è per il processo a Mantova? Siccome aveva voluto lui Rui, Orner e il cinese (che fine ha fatto? ricodiamo le foto e le conferenze stampa l’anno scorso con Saronni stesso e ne parlarono tutti), Giueppe si è ritirato, o secondo voi da “fuori”non comanda ma ci mette sempre lo zampino? il 14 luglio è ospite a rai sport, chi lo vede in diretta , faccia qualche domanda via mail…
Howling Wolf14: La maledizione della Lampre. Chi finisce in quella squadraccia si rovina la carriera.
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Se mi vuoi lasciare (Michele)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: GÉRARDMER – MULHOUSE (170 Km)
La seconda frazione di montagna del Tour 2014 sembra figlia di certe frazioni che andavano di moda quand’era direttore del Tour Jean-Marie Leblanc, tracciate “all’incontrario” con le salite piazzate nella prima parte del tracciato o metà strada, comunque ben lontane dal traguardo. Erano tappe che risultavano pressochè inutili poichè venivano solitamente proposte verso la fine del Tour, quando la classifica era oramai consolidate, le energie di tutti in progressivo declino e di un Tourmalet piazzato a 100 Km dall’arrivo non se ne faceva nulla, se non utilizzarlo come trampolino di lancio per una fuga, con ottime probabilità di andare all’arrivo. Il discorso cambia totalmente, però, se una tappa del genere è inserita in calendario ad inizio corsa, quando i distacchi sono ancora ristretti ed è proprio il caso di questa Gérardmer – Mulhouse, che proporrà sei salite dislocate lungo i primi 127 Km e poi il nulla altimetrico nei rimanenti 43 Km. La possibilità di smuovere la classifica sicuramente invoglierà maggiormente i tentativi, destinati a rimanere nelle gambe in particolar modo se la tappa partirà a gran velocità. La prima parte di gara, infatti, tolte le salite e le successive discese, non proporrà intervalli tra un colle e l’altro, il primo dei quali, il Col de la Schlucht, sarà affrontato subito dopo il via. Delle sei le ascese più interessanti saranno le ultime due, la Côte de Gueberschwihr (4,1 Km al 7,9%) e il famoso Grand Ballon, scalato per la prima volta nel 1969 e che sarà raggiunto dal versante che passa dalla località di Le Markstein, dove una contropedenza ha suggerito agli organizzatori di considerarla come due salite distinte, la prima parte di 1a categoria e il tratto che condurrà allo scollinamento di 3a categoria.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Gérardmer : pioggia debole (0,4 mm), 15,5°C (percepiti 11°C), vento moderato da WSW (17-24 Km/h), umidità al 93%
Turckheim (62 Km): pioggia debole (0,3 mm), 18,1°C (percepiti 16°C), vento moderato da SSW (11-15 Km/h), umidità al 87%
Grand Ballon* (GPM – 1183 m – 127 Km): pioggia debole (0,5 mm), 10,2°C (percepiti 4°C), vento moderato da WSW (20-26 Km/h), umidità al 92%
Mulhouse : pioggia debole (0,4 mm), 19,2°C (percepiti 18°C), vento moderato da WSW (10-19 Km/h), umidità al 89%
* previsioni a quota 1424 metri
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Il Col de la Cruò” (Croix si pronuncia Cruà)
Pancani: “Il gran premio intermedio” (traguardo volante)
Martinello: “Le loro particolari attitudine”
Pancani: “Nel 2010 ha indossato la maglia 10″ (maglia gialla)
Martinello: “Inizierà la prima Gran Premio della Montagna”
Pancani: “Il vincitore di odierna”
Pancani: “Siamo sotto i minuti”
Pancani: “Tutto da seguire questi ultimi 800 metri”
Pancani: “Bisogna seguire il traguardo di Blel Kadri”
Martinello: “Contador ha fatto valere di cosa è capace”
Televideo: “Thibaut Pinault” (Thibaut Pinot)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Tomblaine – Gérardmer (La Mauselaine)
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 21″
3° Ramunas Navardauskas (Garmin – Sharp) a 40″
4° Jack Bauer (Garmin – Sharp), s.t.
5° Luca Paolini (Team Katusha) a 56″
Classifica generale
1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 7″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 13′47″
5° Elia Viviani (Cannondale), a 13′59″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
11a TAPPA: AIX-LES-BAINS – SERRE-CHEVALIER (199 Km)
POULIDOR CROLLA SUL GALIBIER
Tour: il francese giunto al traguardo con oltre 6’ di ritardo
La tappa a Lopez Carril
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Gérardmer e il suo 'lac' (wikipedia)
ALENTOUR DU TOUR… A NANCY
luglio 11, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
E’ un Tour che parla italiano: super Trentin brucia Sagan – Nibali: “Il weekend sarà difficile. Io sto bene” – Froome: “Ho due fratture, al polso sinistro e alla mano destra” (Gazzetta dello Sport)
Tour, Trentin vince al fotofinish e Nibali resta in giallo (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
La foto-finish dictó sentencia: Trentin superó a Sagan – Froome tiene dos fracturas y en Sky le ven disputando la Vuelta – Contador: “Vamos como si fuera una crono por equipos” – Matteo Trentin. “Pensé que no había ganado la etapa” (AS)
Trentin alarga la sequía de Sagan – Nibali sigue como líder (Marca)
Trentin se lleva la etapa y Nibali sigue lider (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Matteo Trentin wins seventh stage – Now Froome has gone it is Porte’s big chance to impress – Froome’s exit exposes Sky’s lack of Plan B (The Independent)
Froome confirms broken wrist and hand – Sky falls in after another rider abandons – Matteo Trentin emerges victorious from stage seven chaos (The Time)
Trentin denies Sagan at last (The Daily Telegraph)
Francia
Encore raté pour Sagan! – Trentin : «Je pensais que j’étais battu» – Gallopin : «J’étais dans la roue de Sagan» – Talansky au tapis – Van Garderen lâché par son équipe? – Mais non, le Tour n’est pas joué!(L’Equipe)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Dopo la brillante prestazione nella tappa del pavè conclusasi ad Arenberg avevamo ipotizzato un Matteo Trentin ancora protagonista, magari con una fuga da lontano come quella che nella passata edizione del Tour gli ha consentito di tagliare il traguardo davanti a tutti in quel di Lione. Ma il successo ottenuto dall’azzurro dell’Omega-QuickStep a Nancy ha uno spessore tecnico superiore in quanto ottenuto lottando gomito a gomito con i big della Grande Boucle, uomini di classifica compresi, al termine di una tappa di 234,5 km in cui la Côte de Maron e la Côte de Boufflers affrontate nelle fasi finali hanno tagliato le gambe anche a personaggi illustri come André Greipel e Alexander Kristoff, che normalmente sono in grado di tenere su questo genere di strappi. E’ vero che Peter Sagan aveva nelle gambe l’attacco fatto in precedenza, in compagnia di Van Avermaet, ed è vero che il supporto dei compagni di squadra è stato determinante ma in ogni caso il 24enne di Borgo Valsugana ha lanciato il suo sprint quando ancora mancavano 300 metri alla linea del traguardo ed era tutt’altro che facile resistere al ritorno dello slovacco, che non è riuscito a passarlo per questione di centimetri. Con questo successo Trentin entra in una nuova dimensione che potrà procurargli in futuro sempre maggiori spazi anche all’interno di una corazzata quale è l’Omega-QuickStep. Nel frattempo, alla luce della condizione invidiabile che si ritrova, chissà che non lo si veda ancora grande protagonista nelle prossime tappe.
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Un millimetro (Celeste Gaia)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: TOMBLAINE – GÉRARDMER (LA MAUSELAINE) (161 Km)
Iniziano le montagne per il Tour che trascorrerà ben tre giornate sui Vosgi, la catena montuosa dei celebri “ballons”, mai protagonista in maniera così “massiccia” alla Grande Boucle. La prima delle 8 frazioni che strizzeranno gli occhi agli scalatori proporrà anche il primo dei 6 arrivi in saliti previsti dal Tour 2014, apparentemente il più facile perchè l’ascesa che condurrà nella piccola stazione di sport invernali della Mauselaine, sopra la cittadina di Gérardmer, è lunga poco meno di 2 Km ed è classificata di 3a categoria. Quell’ultima difficoltà di giornata, invece, è una rampa “feroce” che gli organizzatori hanno paragonato alla Croix-Neuve, la ripida salita sopra Mende spesso proposta come traguardo al Tour ed alla Parigi-Nizza: sono 1800 metri inclinati al 10,8% (pendenza massima del 13%), da affrontare con il gruppo già in parte “sgrossato” dalle due ascese che precederanno immediatamente quella finale. La prima è quella del Col de la Croix des Moinats, 7,6 Km al 6%, sul quale si scollinerà a 19 Km dalla conclusione; successivamente si dovrà fare i conti con il Col de Grosse Pierre, tetto della tappa dall’alto dei suoi 901 metri di quota e succoso antipasto della Mauselaine, considerato che i suoi 3 Km al 7,5% celano un cuore di 1500 metri al 11,3%, con un picco del 16% e il tutto “condito” da una sede stradale stretta.
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Tomblaine : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 18,3°C, vento debole da W (8-12 Km/h), umidità al 89%
Baccarat (51 Km): pioggia debole (0,5 mm), 17,1°C, vento debole da WSW (6-11 Km/h), umidità al 93%
Dinozé (Sprint – 100 Km): pioggia debole (0,6 mm), 17,1°C, vento debole da WSW (5 Km/h), umidità al 92%
Gérardmer (La Mauselaine) : pioggia debole (0,3 mm), 16,2°C (percepiti 15°C), vento debole da NW (8-9 Km/h), umidità al 93%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Arrivare compatti all’arrivo e giocarsi le volate”
Garzelli: “La Giant prende in mano sono negli ultimi 4 Km”
Garzelli: “Sfiancando la strada” (la strada)
Zandegù: “Il presidente Repubblica”
De Luca: “Mi dice dal cordimamento”
Zandegù: “I primi giorno non hanno fatto quasi niente”
Pancani: “E’ il centenario dell’inizio della seconda guerra mondiale” (la prima)
Martinello: “Adrè Greipel”
Garzelli: “Posta a 6 Km dall’arrivo e la cima posta a 4 Km” (ne avesse detta una giusta; l’ultima salita inizia ai -7 e finisce – 5,5)
De Luca: “Manuel Rui Costa”
Martinello: “Dalle primi chilometri”
Pancani: “Alberto Valverde”
De Luca (ricordando il successo di Bernucci a Nancy nel 2005): “Una vittoria italiana qui ai Vosgi”
De Luca: “La strada era completamente allegata”
Televideo: “Samuel Dumoulin” (Tom Dumoulin)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della settima tappa, Épernay – Nancy
1° Elia Viviani (Cannondale)
2° Kristijan Koren (Cannondale), s.t.
3° Edward King (Cannondale), s.t.
4° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 3′47″
5° José Pimenta Costa Mendes (Team Netapp-Endura), s.t.
Classifica generale
1° Edward King (Cannondale)
2° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 1′39″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 10′15″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 10′21″
5° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 10′25″
Miglior italiano: Elia Viviani (Cannondale), 7° a 13′59″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
GIORNO DI RIPOSO A AIX-LES-BAINS
POULIDOR E PANIZZA CONTRO IL “MOSTRO”
Oggi il Tour affronta il terribile Galibier
Eddy però non si sente più il “supermen” di un tempo e sta adottando tattiche meno dispendiose, anche perché la famosa ferita non si è rimarginata – Oggi prende il “via” il Tour dell’Avvenire
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Porte Désilles, l'elegante arco di trionfo che incorniciava l'ultimo chilometro della tappa di Nancy (www.lineoz.net)
ALENTOUR DU TOUR… A REIMS
luglio 10, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
I TRE TENORI
Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
A Reims la rivincita del “Gorilla” Greipel. Nibali resta in giallo – Greipel: “Vittoria meritata”. Nibali: “Tante tappe dure” (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna
Greipel triunfa al sprint en un día de lluvia, viento y caídas – Contador: “La baja de Jesús Hernández es un golpe duro” – Vinokurov: “Nibali es ahora el ‘archifavorito’ para el triunfo”(AS)
Greipel, fiabilidad alemana – Andy Schleck operado con éxito de varias lesiones en la rodilla (Marca)
Greipel se lleva la sexta etapa (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito – RITIRATO
Greipel ends Kittel’s sprint dominance (The Independent)
Greipel executes a perfect late attack for Germany – Brailsford in defiant mood over omission of Wiggins – Froome ‘devastated’ after exiting Tour (The Time)
Griepel continues German sprint supremecy (The Daily Telegraph)
Francia
Greipel s’offre une part du gâteau – Un équipier en moins pour Contador – Pineau allume Maté – Greipel : «On ne joue pas aux Lego» (L’Equipe)
Germania (André Greipel )
Greipel setzt deutsche Siegesserie bei der Tour fort (Berliner Zeitung)
TOUR D’ENFANCE
Guida ai giovani in gara al Tour de France
a cura di Marco Salonna
Quella con arrivo a Reims non è stata una frazione in cui i giovani si sono messi particolarmente in evidenza, se si eccettuano i soliti Peter Sagan, 5° al traguardo e sempre più saldamente in maglia verde. e Michal Kwiatkowski, autore di un allungo all’ultimo chilometro stoppato dagli uomini della Katusha. Di entrambi avremo comunque modo di parlare nelle prossime giornate e diamo dunque spazio a Tom Dumoulin, che si è piazzato 16° e sta disputando un Tour fin qui a fari spenti ma correndo costantemente nell’avanguardia del gruppo, il che lo ha portato ad occupare al momento la 15a posizione nella generale con un distacco di 2′25” da Vincenzo Nibali. Il corridore della Giant-Shimano, che pure non vanta risultati eccezionali a livello dilettantistico, si è messo per la prima volta in luce a livello internazionale nella Tirreno-Adriatico della passata stagione e da allora ha avuto una crescita costante, dimostrandosi particolarmente performante nelle prove contro il tempo, come dimostrano in questo 2014 il successo nella crono di Porto Vecchio al Critérium International e i due secondi posti in quelle del Giro di Svizzera dietro a sua maestà Tony Martin. Il 5° posto finale nella gara a tappe elvetica e anche il 14° del durissimo Mondiale di Firenze della passata stagione dimostrano, comunque, che il 23enne di Maastricht può diventare in prospettiva molto competitivo, sia nelle più impegnative corse di un giorno,sia nei grandi Giri e già in questo Tour de France sembra intenzionato a volersi testare per quanto riguarda la classifica generale.
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Gorilla (Bruno Mars)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: ÉPERNAY – NANCY (234,5 Km)
Ventiquattore prima di affrontare le prime montagne il Tour proporrà una delle frazioni più lunghe di questa edizione, seconda per chilometraggio solo a quella che si concluderà a Bagnères-de-Luchon, sui Pirenei. Lo svolgimento altimetrico di questa tappa di vigilia sarà tranquillo sino ad una ventina di chilometri dalla conclusione quando si dovranno superare, proprio a ridosso del traguardo, due collinette di 4a categoria che daranno parecchio filo da torcere ai velocisti e ispireranno al contempo le azioni dei finisseur. In particolare, potrebbe risultare decisiva ai fini della vittoria parziale la Côte de Boufflers, non soltanto perchè piazzata a soli 5,5 Km da Nancy ma anche perchè caratterizzata da una pendenza da non sottovalutare (7,9%) e sviluppata lungo una strada di 1300 metri interamente tracciata in rettilineo. Il disegno del finale ricorda quello della tappa di Sheffield e potrebbe starci anche un tentativo di un uomo di classifica, magari di un corridore che ha da recuperare il tempo perduto nella tappa del pavè
METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo
Épernay : pioggia debole (0,3 mm), 16,8°C (percepiti 14°C), vento moderato da WNW (14-19 Km/h), umidità al 97%
Sainte Menehould (66,5 Km): pioggia moderata (0,8 mm), 17,3°C (percepiti 14°C), vento moderato da WNW (14-17 Km/h), umidità al 96%
Charny-sur-Meuse (107 Km): pioggia moderata (0,9 mm), 17,6°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (13-18 Km/h), umidità al 96%
Lac de Madine (161 Km): pioggia moderata (0,7 mm), 17,6°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (14-18 Km/h), umidità al 95%
Toul (195,5 Km): pioggia moderata (0,8 mm), 17,7°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (14-20 Km/h), umidità al 95%
Nancy : pioggia moderata (0,7 mm), 17,9°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (13-19 Km/h), umidità al 93%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “Lunga e penosa ritiro di Chris Froome”
De Luca: “E oggi ci sarà la tappa numero 6. Incredibile!”
De Luca: “L’arrivo è destinato al gruppo”
De Luca: “Tappa che si è verificata in volata”
De Luca: “Sono state rispettate le altre tappe simili a questa”
De Luca: “Un altro bel prospetto, Andrea Viviani”
Pancani: “Siamo sull’ali…”
De Luca: “Il gruppo trainato dal Giant-Shimano”
Martinello: “Il terzo posto di Fabio Aru al Giro”
Martinello: “La prima esperienza al Tour di un corridore francese” (si parlava di Cheng Ji, cinese)
De Luca: “La caduta fadale”
De Luca: “François Hollande era a bordo del direttore del Tour”
Guardini: “Greipel” (si pronuncia Graipel)
De Luca: “Marcel Kitter”
De Luca: “ASO organizza diverse corse in Arabia Saudita” (neanche una, considerato che Oman e Qatar non sono l’Arabia)
Televideo: “Mate” (Maté Mardones)
Televideo: “Brian Coquard” (Bryan Coquard)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della sesta tappa, Arras – Reims
1° Egoitz Garcia Echeguibel (Cofidis, Solutions Credits)
2° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 6′26″
3° Rein Taaramäe (Cofidis, Solutions Credits) a 7′43″
4° Bart De Clercq (Lotto-Belisol) a 8′47″
5° Cheng Ji (Team Giant-Shimano) a 8′49″
Miglior italiano: Alessandro De Marchi (Cannondale), 7° a 10′58″
Classifica generale
1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Edward King (Cannondale) a 3′20″
3° Christophe Riblon (AG2R La Mondiale) a 5′08″
4° David De La Cruz Melgarejo (Team Netapp-Endura) a 8′42″
5° Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) a 9′57″
Miglior italiano: Alessandro Vanotti (Astana Pro Team), 11° a 15′48″
L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!
10a TAPPA: GAILLARD – AIX-LES-BAINS (131,5 Km)
AL TOUR VINCE MERCKX E RISPUNTA POULIDOR – NELLA DISCESA SU AIX-LES-BAINS UNA FORATURA BLOCCA PANIZZA
Coraggiosa ma sfortunata prova dello scalatore italiano
Sul Mont du Chat il capitano della Brooklyn ha preceduto il fuoriclasse belga che si è poi imposto in volata – Oggi riposo e poi domani si affronteranno le Alpi, con Poulidor a due minuti di Eddy
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

La cattedrale di Reims (www.zingarate.com)

