TOURBILLON AL COL DU PORTET
luglio 26, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Thomas padrone del Tour, Froome affonda nel finale – Thomas ha le mani sul Tour. Froome affonda nei chilometri finali – Sputi e lacrimogeni, il Tour è al km zero… (Gazzetta dello Sport)
Tour: Quintana vince la 17esima tappa, Thomas si rafforza in maglia gialla (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas tightens grip on lead after Chris Froome cracks – Tour de France cyclist reveals gruesome consequences of riding 60km with a broken knee cap – Escalation of bad blood at the Tour de France shows a need to repair relations
(The Daily Telegraph)
Geraint Thomas takes giant stride towards maiden yellow jersey as Chris Froome fades – Philippe Gilbert abandons the race after horrific crash and an extraordinary feat of courage (The Independent)
Short stage may leave Tour de France leader Geraint Thomas open to attack (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Nairo ganó la etapa 17 y le descontó 53 segundos a Thomas – ‘Salí como un león; este era un día que tenía marcado’: Nairo (El Tiempo)
Como un león: Nairo Quintana se adjudicó la etapa 17 del Tour de Francia – Así celebró Nairo Quintana al ganar la etapa 17 del Tour de Francia – Quintana: “Necesitaba un triunfo como este, hay un Nairo con ganas de más” – “Seguimos creyendo”, asegura Quintana tras llevarse la etapa reina (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas est bien le plus fort – Le spectacle au rendez-vous – Bardet: «Une journée terrible» – Lavenu: «Romain va rebondir» – Jurdie: «Encore une fois, on tombe sur plus fort» – Thomas: «Je suis bien placé» – Froome: «Déçu mais Thomas le mérite» – Quintana: «Valverde a été essentiel» – Roglic rêve de podium – Le vrai-faux de Geraint Thomas – Alaphilippe: «Je respecte le maillot à pois» – Démare termine dans les délais – Greipel émet des doutes sur Démare – Examens médicaux pour Sagan – Alaphilippe, le sauveur – Alaphilippe, un nouvel horizon (L’Equipe)
Quintana s’impose dans l’étape reine, Thomas se rapproche du sacre (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“¡Oh gloria inmarcesible!” (inno nazionale Colombia)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Trie-sur-Baïse: sole e caldo, 31.5°C (percepiti 33°C), vento debole da E (6-7 Km/h), umidità al 44%
Maubourguet (42 Km) : sole e caldo, 31.9°C (percepiti 35°C), vento debole da NE (4-5 Km/h), umidità al 50%
Aire-sur-l’Adour (86 Km) : sole e caldo, 32.3°C (percepiti 36°C), vento debole da WNW (9 Km/h), umidità al 51%
Pau: poco nuvoloso, 30.1°C (percepiti 35°C), vento moderato da NNW (11-12 Km/h), umidità al 66%
LA TAPPA CHE VERRÀ: TRIE-SUR-BAÏSE – PAU (171 Km)
Due tappe sui Pirenei sono oramai consegnate alla storia e un’altra ancora è in programma, ma non è il momento d’affrontarla. A cavallo delle ultime due frazioni di montagna gli organizzatori hanno infatti collocato una giornata interlocutoria tranquilla, ma non del tutto. I 171 Km che da Trie-sur-Baïse condurranno il gruppo a Pau presentano un tracciato abbordabile ma il tratto che si incontrerà tra il 52° e il 152° Km di gara è punteggiando da lievi collinette, che di norma dovrebbero fare solo il solletico al gruppo. Ma siamo oramai nella fase “calante” del Tour, giunto alla sua quartultima tappa e a calare saranno anche le energie di tutti, con il risultato che potrebbe diventare più complicato del solito riuscire a ricucire sulla fuga di giornata. Le colline della fascia “propirenaica” a nord di Pau, però, non paiono insormontabili e, a meno di grosse sorprese, domani si assisterà al penultimo arrivo in volata al Tour 2018.
I PRECEDENTI
Trie-sur-Baïse è una “matricola” per quanto riguarda il Tour de France, mentre non si può certo dire la stessa cosa di Pau. La storica capitale dell’antica provincia del Béarn, infatti, ospiterà quest’anno il Tour per la 61a volta, confermando la sua terza piazza nella speciale classifica delle località che sono state più volte traguardo di tappa, preceduta solo da Bordeaux (81 arrivi) e, ovviamente da Parigi, che quest’anno raggiungerà quota 109. Giù dal podio Luchon, dove la corsa ha fatto scalo ieri per la 51a volta. Il capofila dei vincitori a Pau è un italiano, il mitico Alfredo Binda, che vi si impose nel 1930, imitato poi dai nostri connazionali Learco Guerra (1933), Ambrogio Morelli (1935), Fiorenzo Magni (1949 e 1953), Fausto Coppi (1952), Nino Defilippis (1956), Gastone Nencini (1957), Tommaso De Prà (1966), Felice Gimondi (1975), Wladimiro Panizza (1976) e Claudio Chiappucci (1993): sono dunque passati 25 anni dall’ultima affermazione italiana a Pau, dove l’ultima volta andò a segno allo sprint il tedesco Marcel Kittel, nell’edizione dello scorso anno.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Peraghes” (Peyragudes)
Garzelli: “16 Km di una pendenza media dell’8,7%”
De Stefano: “È andato in bicicletta sull’adrenalina”
Pancani: “Non ci hanno messo modo a saltare le griglie”
Martinello: “Le abitudini introdotta dagli anglosassoni”
Martinello: “Sono venti corridore”
Martinello: “Il fatto che Barguil non sia attivo fan dall’inizio”
Pancani: “Valico che mette in considerazione le valli”
Pancani: “Scorre l’immagine della regia francese sulla moto”
Pancani: “Chiamiamola cosà”
Pancani: “Pierce Borsnan” (Brosnan)
Pancani: È diminuta nella composizione il gruppo dei migliori”
Pancani: “Il ritiro di questo gruppo è di due minuti e tredici”
Pancani: “Ero sterrato questa strada”
Pancani: “Quintana vince la prima volta del Tour sul Col du Portet”
Televideo: “Domenico Pellizotti” (Franco)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa
1° Michael Hepburn
2° Arnaud Démare a 2′14″
3° Jelle Vanendert a 2′31″
4° Ramon Sinkeldam a 3′00″
5° Timothy Dupont a 3′04″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 7° a 3′38″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 14′06″
3° Jay Robert Thomson a 15′34″
4° Amund Grondahl Jansen a 15′46″
5° Timo Roosen a 18′16″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
28 LUGLIO 1998 – 16a TAPPA: VIZILLE – ALBERTVILLE (204 Km)
PANTANI SIGNORE DEL TOUR
Nell’ultimo tappone alpino, Marco consolida il primato infliggendo 1’49” a Julich
Fugge con Ullrich e gli concede la vittoria – Il tedesco ha preso l’iniziativa sulle rampe della Madeleine e la Maglia Gialla ne ha approfittato: ora ha quasi 6’ di vantaggio – Alla fine, scambio di complimenti: “Hai vinto il Tour, m’inchino” e “Reazione da fuoriclasse ma io ho ancora cinque giorni da soffrire” – I francesi stavolta ringraziano – Non sono più i tempi di Coppi e Bartali: “Le Pirate” di Cesenatico ha fatto loro il regalo più bello, ha salvato il Tour – E sullo sgangherato camper della troupe è tempo di scongiuri – Oggi le ultime salite – Tvm dei guai – Doping: medico e ds arrestati

Vista panoramica sul Col du Portet (velomontagne.fr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A LUCHON
luglio 24, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Bis di Alaphilippe. Protesta al via, caos e botte della polizia – Lacrimogeni e botte, cose mai viste al Tour – Caos Tour, gas sulla corsa, la protesta dei contadini… (Gazzetta dello Sport)
Tour, ad Alaphilippe la 16ª tappa. Thomas conserva la maglia gialla – Balle di fieno e lacrimogeni: corsa bloccata – E domani i piloti partono in stile MotoGp (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Thomas retains yellow jersey after late crash deprives Adam Yates shot at stage victory – Tour de France chief appeals for calm after peloton left ‘choking’ on pepper spray intended for protesting farmers (The Daily Telegraph)
Thomas retains yellow jersey as Alaphilippe wins chaotic stage 16 – The moment Yates’s hopes of a first stage win came crashing down – Tour de France stopped after peloton hit by pepper spray – How Dumoulin’s pre-programmed legs can beat Thomas and Froome – Froome vs Thomas: A friendship set to be tested by ambition (The Independent)
Pepper spray incident caps day of drama at Tour de France as Geraint Thomas preserves lead (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
No hubo ataques entre los favoritos: Nairo sigue de octavo en el Tour – ‘Confío en tener un grandioso día, salir como un león’: Nairo Quintana – ‘Habrá muchos ataques y eso es lo que esperamos’: Thomas – La 16ª etapa del Tour fue detenida por lanzamiento de gas lacrimógeno – Gilbert sufrió una espectacular caída en la etapa 16 del Tour (El Tiempo)
Nairo avisa que saldrá “como un león” en decisiva etapa pirenaica – El Tour de Francia y una salida a lo Fórmula Uno (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Alaphilippe double la mise – Les Français qui ont réussi le doublé sur le doublè – Alaphilippe: «Descendre, j’ai ça en moi» – Alaphilippe s’offre un doublé – Qui est Julian Alaphilippe? – Yates: «Mon moral est assez atteint» – Alaphilippe: «Descendre, j’ai ça en moi» – Thomas: «De gros écarts demain» – Pas de changement devant – Démare en galère mais dans les délais – Les images de la neutralisation – «Ça gratte pas mal les yeux et la gorge» – L’étape neutralisée à cause d’une manifestation – Le précédent Usinor 82 – Gilbert abandonne après sa chute – Gilbert chute dans la descente du col du Portet-d’Aspet – Lappartient recadre Brailsford – Maillot à pois, une passion française – Les étapes ultracourtes du Tour – Une étape hors norme – Lefevere «à 100% contre» – Incollable sur les Pyrénées? – Un pur grimpeur regagnera-t-il le Tour? – À la chasse aux Sky – Tour de France Dumoulin, symbole malgré lui – Faire feu de tout pois – Un braquet à part pour Barguil – Les vélos légers de la Trek – Pourquoi rouler un jour de repos? – Les oreillettes sont-elles dangereuses? (L’Equipe)
Alaphilippe illumine le Tour des Français – Alaphilippe: «Ce n’est pas parce que je porte le maillot à pois que je suis capable de gagner le Tour» – Après la frayeur lors de la 16e étape du Tour, Gilbert ne repartira pas – Alaphilippe, Gilbert, Yates: Ce qu’il faut retenir de la 16e étape du Tour (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Sono in fuga” (Lucio Dalla)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Bagnères-de-Luchon: nubi sparse, 27.5°C (percepiti 30°C), vento debole da NNE (8 Km/h), umidità al 65%
Saint-Lary-Soulan (centro – 46.5 Km) : temporale con pioggia modesta e schiarite (0,7 mm), 24.6°C, vento debole da NNE (6-8 Km/h), umidità al 73%
Col de Portet: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: BAGNÈRES-DE-LUCHON – SAINT-LARY-SOULAN (Col de Portet – 65 Km)
Si tratta della tappa più strana e curiosa del Tour de France 2018 per due motivi e quello che per primo balza all’evidenza è il chilometraggio di appena 65 Km, che ne fa una delle tappe in linea più brevi della storia della Grande Boucle. Breve ma molto impegnativa poichè il “chilometro 0″ sarà in salita e di salita se ne incontreranno tre per complessivi 38.3 Km, pari al 59% dell’intera frazione. Tolte le discese successive ai primi due GPM, rimaranno appena un paio di chilometri di pianura tra un colle e l’altro ed ecco che potrebbe venirne fuori una tappa molto più impegnativa del previsto, anche per le particolari modalità di partenza. Non ci sarà, infatti, il tradizionale raduno seguito dalla marcia a passo ridotto verso il “chilometro 0″, ma si partirà da fermi in corrispondenza di quest’ultimo, dopo che i corridori saranno fatti collocare suddivisi in griglie, con i primi 20 della classifica a partire davanti e così via, una modalità utilizzata nelle gare di ciclocross e anche della Gran Fondo amatoriali. Per primo s’affronterà il colle del Peyresourde, seguito dalla ripida appendice verso Peyragudes (14.9 Km al 6.7%), dove al Tour dello scorso anno Aru strappò la maglia gialla a Froome. Scesi al traguardo volante di Loudenville, subito si riprenderà a salire alla volta del Col de Val Louron-Azet (7.4 Km all’8.3%), affrontanto dallo stesso versante che conduce anche alla stazione invernale di Val Louron, dove Claudio Chiappucci si impose nel 1991 in una tappa storica perchè quel giorno Miguel Indurain conquistò la prima maglia gialla della sua carriera. Raggiunto il centro di Saint-Lary-Soulan arriverà il momento dell’ascesa più impegnativa della tappa, che condurrà in 16 Km, inclinati all’8,7% al Col de Portet, inedito traguardo che metterà in palio anche lo speciale trofeo intitolato al fondatore del Tour Henry Desgrange (2215 metri) e che corrisponde alla nostra Cima Coppi.
I PRECEDENTI
Di Bagnères-de-Luchon abbiamo già parlato nell’altro capitolo del “Tourbillon” e qui ci soffermiamo sulle tappe in linea più brevi della storia del Tour poichè quella in programma domani non sarà la più corta di tutte, superata da ben 15 precedenti. Limitandoci alla “topfive” di questa speciale classifica troviamo pari merito in quinta posizione il circuito di Fribourg-en-Brisgau del Tour 1977 e la Monêtier-les-Bains – Sestriere (accorciata per il maltempo) del 1996, lunghe entrambe 46 Km; quarta posizione per la Tarbes – Pau del 1988 (38 Km), terza per la Royan – Saintes del 1937 (37 Km, all’epoca era abitudine inserire frazioni suddivise anche in tre semitappe), seconda per la Aix-les-Bains – Mont Revard del 1972 (28 Km). Il record spetta ad una frazione partita proprio da Bagnères-de-Luchon nel 1971 e terminata nella soprastante Superbagnères: lunga soli 19.5 Km fu conquistata dallo spagnolo José Manuel Fuente, che staccò di 26″ l’olandese Lucien Van Impe e di 28″ il francese Bernard Thévenet.
Saint-Lary-Soulan, nel dipartimento degli Alti Pirenei, ha già ospitato in dieci occasioni il Tour ma quest’anno per la prima volta si arriverà sino al Col de Portet. In tutti gli altri precedenti l’arrivo è sempre stato in salita presso la stazione invernale del Pla d’Adet, la cui strada d’accesso è in parte in comune con quella del Portet: lassù si è imposto per la prima volta Raymond Poulidor nel 1974 mentre l’ultimo ad “espugnare” questo traguardo è stato il polacco Rafał Majka nel 2014
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “La tappa che si terminava a Carcassonne”
Pancani: “Un GPM di secondo categoria”
Pancani: “Gilbert alza il pollice contro la telecamera”
Pancani: “Tappa vinca da Bardet”
Martinello: “Una velocissima velocità”
Pancani: “È uno dei nomi inserito nel taccuino di Cassani”
Pancani: “Quelle griglie potranno considerare lo svolgimento della gara?”
Martinello: “Tappe di montagna nelle quali chi vorrà provare la differenza”
De Luca: “Gorza Izagirre, era una tappa speciale con arrivo in Spagna” (Luchon è in Francia)
Televideo: “Alaphilippe fa selezione al Col de Mentè” (è successo sul Col du Portillon)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa
1° Arnaud Démare
2° Julien Simon a 9′54″
3° Anthony Perez s.t.
4° Lawson Craddock a 10′07″
5° Sep Vanmarcke s.t.
Miglior italiano Roberto Ferrari, 8° a 10′33″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 11′30″
3° Amund Grondahl Jansen a 15′59″
4° Jacopo Guarnieri a 16′10″
5° Timo Roosen a 17′07″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
27 LUGLIO 1998 – 15a TAPPA: GRENOBLE – LES DEUX ALPES (189 Km)
PANTANI, LEGGENDA VIVENTE
Nel primo tappone alpino del Tour, il Pirata sferra un attacco micidiale e conquista la maglia gialla con distacchi degni dei campionissimi d’ogni tempo
Solo il cannibale Merckx spazzava via così i suoi rivali – Sul Galibier sono già tutti in affanno ma la crisi più dura si manifesta per il campione tedesco sull’ultima salita della giornata – Ullrich scivola sempre più indietro e giunge all’arrivo con 9’ di ritardo mentre l’americano Julich ne perde 6 – Massi secondo e settimo in classifica – Gli alibi di Ullrich – “La mia corsa è ormai finita. Colpa di questo tempaccio” – “Io al Tour non ci volevo venire…” – “Ho fatto tanti sacrifici, ne valeva la pena” – E Manola urlò: “Parte! Parte!” – Festa a Cesenatico, al chiosco delle piadine – Quando Coppi conquistò il Galibier – Anche Bartali e Merckx primi sulla magica vetta

Le terme di Luchon (www.luchon-vallees-avenir.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A CARCASSONNE
luglio 23, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Moscon cacciato dal Tour: litigio in corsa? – Nibali, video dalla piscina: “Per i medici sono stato fortunato” – Cort facile in volata, Pozzovivo 6°. Thomas in giallo sui Pirenei (Gazzetta dello Sport)
Tour, a Nielsen la 15esima tappa. Thomas e Froome conservano le forze (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Magnus Cort Nielsen makes it a weekend to remember for Astana as Geraint Thomas retains overall lead (The Daily Telegraph)
Nielsen powers to first Tour de France stage win as Thomas holds lead (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Magnus Cort ganó la etapa 15, Thomas es líder de la general del Tour (El Tiempo)
Nairo: “Tengo el convencimiento de que el cuerpo va a responder” – Los pirineos, la última oportunidad del Movistar en el Tour – Nairo se mantiene octavo en la general tras la etapa 15 (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Le grand week-end d’Astana – Moscon exclu! – Thomas: «Je fais la course de ma vie» – Pour les Français, c’était pire en 2016 – Calmejane: «Les nerfs ont lâché» – Cort Nielsen: «On n’avait pas le choix» – Pauwels chute et abandonne – - «Froome n’acceptera pas de perdre» – Thomas voit «au jour le jour» – Comment la piste a aidé Thomas – Bardet plus fort en 3e semaine? – Chavanel : cocooning à la poitevine (L’Equipe)
Le Danois Nielsen décroche sa 1re victoire sur le Tour – Le Tour de France s’attaque aux fumigènes(Le Figaro)
Danimarca – Magnus Cort Nielsen
Første danske Tour-sejr siden 2009: Som at tage slik fra børn – Magnus Cort tog den første danske Tour-sejr siden 2009 – Magnus Cort jubler over Tour-etapesejr: “Jeg kunne ikke sove i nat, fordi jeg godt vidste, at den lå godt til mig” (Jyllands-Posten)
Magnus Cort med vild magtdemonstration: Vinder 15. etape – Inden Tour-triumfen: ‘Sportsdirektør havde ødelagt min nattesøvn!’ – Corts stolte mor: Lillebror ødelagde telefonen – Lykkelig Cort: Var bange i morges (Sporten.dk)
Første danske etapesejr siden 2009: Magnus Cort vinder 15. etape i Touren – Bornholmer, multitalent og første mand over Tour-målstregen: Magnus Cort kan også vinde cykelløb uden skæg – Etapeanalyse: Stormende dansk Tour-jubel efter forrygende flot samarbejde – Valgren: Nu tager Jakob en etape efter hviledagen, og så er Touren næsten reddet – Portræt: Millionæren, fænomenet og folkets mand (Politiken)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Mon Jalabert” (Monsieur Martino)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Carcassonne : sole e caldo, 31.8°C, vento debole da ESE (6 Km/h), umidità al 40%
Pamiers (GPM – 72 Km) : cielo sereno, 28.3°C, vento debole da NW (4 Km/h), umidità al 51%
Saint-Girons (traguardo volante – 124 Km) : cielo sereno, 28.1°C (percepiti 29°C), vento debole da NNW (6-9 Km/h), umidità al 51%
Saint-Béat (180.6 Km) : cielo sereno, 28.3°C, vento debole da N (7-9 Km/h), umidità al 48%
Bagnères-de-Luchon: pioggia modesta e schiarite (0,4 mm), 27.5°C (percepiti 29°C), vento debole da N (7 Km/h), umidità al 53%
LA TAPPA CHE VERRÀ: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON (218 Km)
I Pirenei debuttano con un classico intramontabile, l’arrivo nella stazione termale di Luchon, che nel lontano 1910 ospitò il traguardo della prima tappa pirenica della storia, con partenza da Perpignan e scalata a sette colli, il terzultimo dei quali era il Portet d’Aspet, i cui 5,4 Km al 7,1% costituiranno, invece, la prima delle tre salite che caratterizzano il finale della tappa del 2018. I corridori giungeranno ai suoi piedi dopo aver percorso 150 Km privi di particolari insidie e, immediatamente dopo il Portet e il passaggio davanti al monumento eretto in memoria di Fabio Casartelli, andranno ad affrontare la salita più impegnativa di questa frazione, il Col de Menté (6,9 Km al 8,1%), rimasto nella storia del Tour soprattutto per la caduta che estromesse dalla corsa nel 1971 lo spagnolo Luis Ocaña, che in quel momento vestiva la maglia gialla. Difficilmente, nonostante le pendenze, si dovrebbero assistere ad azioni di qualche grosso nome della classifica sul Menté perchè non si incontreranno più difficoltà nei successivi 27 Km che, dopo un breve sconfinamento in terra spagnola, condurranno i corridori ai piedi dell’ascesa successiva, che è anche l’ultima prevista dal tracciato di gara, il Col du Portillon. La pendenza media è la stessa del Portet d’Aspet ma su una distanza leggermente maggiore (8,3 Km) e, alle soglie del duecentesimo chilometro di gara, qualche big potrebbe anche accusare un momento di crisi, non semplice da recuperare perchè a quel punto mancheranno 10 Km esatti al traguardo, posto praticamente al termine della discesa dal Portillon.
I PRECEDENTI
Bagnères-de-Luchon, la più famosa località curativa dei Pirenei francesi, ospiterà quest’anno il Tour per la 50a volta. Tenuta a battesimo dal francese Octave Lapize nel 1910, ha visto imporsi sei corridori di nazionalità italiana: il primo è stato Ottavio Bottecchia nel 1924 e successivamente sono arrivate le affermazioni di Alfredo Binda nel 1930, di Antonio Pesenti nel 1932, di Adriano Vignoli nel 1934, di Marcello Mugnaini nel 1966 e di Rodolfo Massi nel 1998, mentre l’ultimo corridore a trionfare su questo traguardo è stato Chris Froome nel 2016. A questi 50 traguardi si affiancano quelli determinati nella sovrastante stazione di Luchon-Superbagnères, amministrativamente situata nel territorio del municipio di Saint-Aventin, e alla quale il Tour è salito in sei occasioni tra il 1961 e il 1989: la prima volta sarà l’italiano Imerio Massignan a tagliare vittorioso la linea d’arrivo.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Il titolo di ”Marca” dedicato a “Epico Fraile”" (il titolo era dedicato a Omar Fraile”… epico era l’aggettivo)
De Stefano: “Nel 2019 ci sarà una corsa ProTour con arrivo sul Ventoux” (il ProTour non esiste più dal 2011, l’articolo francese parlava di “course pro”, cioè di corsa professionistica)
Martinello: “Quando è partita la figa” (eccola, ne sentivamo la mancanza!)
Martinello: “Tratto finale coperto da questo vento fortissimo”
Pancani: “Dairect Énergie” (la squadra è la francese “Direct Énergie” e il nome va pronunciano così come è scritto)
Pancani: “La moto era troppo vicina alla sua azione”
Pancani: “Ancora Majka, seguita da una moto della giuria” (cambiato sesso?)
Martinello: “68-69 cronometri” (chilometri)
Martinello: “Intensa la possibilità di giocarsi il successo di tappa”
De Stefano: “Vediamo Sky che protegge la maglia gialla di Geraint Thomas”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa
1° Jérôme Cousin
2° Tom-Jelte Slagter s.t.
3° Lawson Craddock s.t.
4° Amund Grondahl Jansen s.t.
5° Sep Vanmarcke s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° (s.t.)
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 10′20″
3° Jay Robert Thomson a 11′04″
4° Jacopo Guarnieri a 15′44″
5° Timo Roosen a 16′41″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
26 LUGLIO 1998 – 14a TAPPA: VALRÉAS – GRENOBLE (186.5 Km)
PANTANI, È ORA DI CERCARE IL COLPO DA KO
La Croix de Fer, il Galibier, infine Les Deux Alpes: il Tour oggi potrebbe cambiare padrone
Ma per affondare Ullrich deve partire da lontano – Piepoli: e se fosse il mio gran giorno? – Pesa 50 chili ma sulle montagne si sente un gigante – Però i tifosi del Pirata vogliono che corra come alleato di Marco contro la Maglia gialla – Dice: “Nei momenti che contano davvero ho sempre sfortuna. Prima o poi finirà” – Grenoble: sprint a sei, vince l’australiano O’Grady – Calcaterra: da secondo a 6° per scorrettezze – “Non è doping se non fa danni” – Samaranch: “Ridurre la lista dei prodotti proibiti” – Interviene Prodi: “Se lo sport è drogato, non mi diverto più” – Zülle e Meier: “Son più di cento da squalificare”

Un suggestivo scorcio della cittadella fortificata di Carcassonne (www.weekendesk.fr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A MENDE
luglio 21, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Tour: lo spagnolo Fraile trionfa a Mende (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, colpo Fraile per l’Astana. Froome e i favoriti si marcano stretti – Nibali: «Stavo bene, potevo vincere. Molti messaggi, non da Froome» – Tifosi, fumogeni e alcol: Tour irrespirabile (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Omar Fraile triumphs in Mende as Geraint Thomas keeps tight hold on leader’s yellow jersey (The Daily Telegraph)
Fraile wins stage 14 as Thomas keeps yellow jersey (The Independent)
Omar Fraile wins in Mende as Geraint Thomas keeps yellow jersey (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Omar Fraile ganó la etapa 14, Thomas sigue líder en el Tour de Francia – Egan Bernal, gregario en el Tour de Francia con pinta de capo – ‘No se ha perdido la ilusión, las sensaciones fueron mejores’: Nairo – ‘Quise ver cómo iban los demás y el peor era yo’: Landa (El Tiempo)
Nairo Quintana cedió 10 segundos más ante los favoritos al título del Tour – “Seguimos luchando y no renunciamos a nada”, afirma Nairo Quintana (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Loin de Fraile, la Sky contrôle – Fraile: «Je ne m’y attendais pas» – Alaphilippe n’a «pas de regrets» – Thomas voit «au jour le jour» – Thomas, souvent plombé par les chutes – Une histoire d’évolutions – Le petit monde de Peter Sagan – Sagan : «Une fin plus bordélique»(L’Equipe)
Fraile, Roglic, Bardet : Ce qu’il faut retenir de la 14e étape – Thomas: «Si Chris et moi on courait l’un contre l’autre, on aurait l’air stupides, on ne le fera pas» (Le Figaro)
Spagna – Omar Fraile
Omar Fraile conquista el primer triunfo español en el Tour 2018 (AS)
Y Omar Fraile derribó el muro (Marca)
Omar Fraile vuela en el aeródromo de Mende y se estrena en el Tour – De locos, ¡lanzan una bengala a los ciclistas en el Tour! – Omar Fraile: “Ganar en el Tour es lo más grande” – La caída y el abandono de Nibali puede salirle muy caro al Tour – Landa: “Me he precipitado y lo he pagado” (Mundo Deportivo)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Colonna sonora del film “Fuga per la vittoria” (Bill Conti)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Millau : poco nuvoloso, 24.6°C, vento moderato da NW (19-20 Km/h), umidità al 58%
Col de Sié (GPM – 64,5 Km) : cielo sereno, 20.7°C, vento moderato da NW (21-27 Km/h), umidità al 53%
Mazamet (traguardo volante – 121,5 Km) : cielo sereno, 25.8°C (percepiti 27°C), vento moderato da NW (23-29 Km/h), umidità al 50%
Carcassonne: cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da NW (28-36 Km/h), umidità al 42%
LA TAPPA CHE VERRÀ: MILLAU – CARCASSONNE (181.5 Km)
La seconda tappa dedicata a Jalabert attraverserà le terre natali dell’ex corridore francese, che dal 2009 al 2012 è stato anche commissario tecnico della nazionale transalpina. Al 121° Km di gara è, infatti, previsto il passaggio da Mazamet, dove “Jaja” nacque il 30 novembre del 1968 e dove si è effettuerà il traguardo volante giornaliero proprio ai piedi del tratto più impegnativo della tappa. All’uscita da Mazamet inizierà, infatti, la salita verso i quasi 1200 metri del Pic de Nore, ascesa inedita per il Tour ma che alcuni corridori – come Valverde, che si è imposto nella classifica generale – hanno avuto modo di “testare” nel corso dell’ultima tappa della “Route d’Occitanie”, disputata lo scorso 17 giugno. Nel suo “curriculum” ci sono anche un paio di arrivi di tappa del Critérium International e in una di queste occasioni c’è una vittoria proprio di Jalabert, che si impose lassù nel 1995, tra l’altro in condizioni meteorologiche particolarmente avverse, soprattutto a causa di un forte nebbione che lo portò a tagliare il traguardo quasi senza accorgersene, rischiando d’investire un “suiveur” che stava camminando lungo la linea d’arrivo. La salita, impegnativa ma non durissima, è lunga 12.3 Km e presenta una pendenza media del 6.3%, con i tratti più scoscesi nella prima metà, che sale al 7.5% e che termina con il chilometro più ripido dell’ascesa, inclinato al 9,4%. Le fatiche fin qui accumulate potrebbero acuire la selezione e, se si ci fosse battaglia tra i big, qualche “pesce grosso” potrebbe pagare, faticando non poco a rientrare perchè la carreggiata della strada del Pic de Nore non è larghissima, sia nel verso della salita, sia in quello della discesa. Se poi davanti gli avversari dovessero aumentare il ritmo di gara, il malcapitato potrebbe anche non riuscire più a recuperare lo svantaggio, nonostante dalla vetta del Gran Premio della Montagna al traguardo di Carcassonne ci siano ben 41 Km da percorrere, totalmente privi d’altre insidie.
I PRECEDENTI
Millau, cittadina del dipartimeno dell’Aveyron presso la quale nel 2004 è stato inaugurato il viadotto più alto d’Europa (341 metri, 16 in più della Tour Eiffel), ha ospitato in passato cinque arrivi di tappa della Grande Boucle. Mentre nelle prime tre occasioni si arrivò in centro – vittorie dell’elvetico Ferdi Kübler nel 1954, dell’italiano Alessandro Fantini l’anno successivo e del belga Louis Proost nel 1960 – le ultime due volta il traguardo fu collocato al termine della salita del Causse Noir, che sovrasta Millau: nel 1987 la vittoria andà al francese Régis Clère, nel 1990 andò a segno lo spagnolo Marino Lejarreta precedendo di 24″ Miguel Indurain e Gianni Bugno.
Carcassonne, capoluogo del dipartimento dell’Aude la cui cittadella fortificata è iscritta tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, ospiterà per la sesta volta nella storia la massima corsa a tappe francese. La serie di arrivi in questa città fu inaugurata nel 1947 dal francese Lucien Teisseire mentre l’ultimo della “lista” è l’ucraino Yaroslav Popovych, vincitore nel 2006.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Speciale di Bicisport: “Saint-Paul-Troi-Châteaux” (Saint-Paul-Trois-Châteaux)
Televideo: “Saint Paul Trois Chateau”
Garzelli: “Il primo della fuga ha quasi 4 minuti di classifica”
Slongo: “La condizione che Vincenzo arriverà alla Vuelta”
Martinello: “Si sente meglio in queste giorni”
Pancani: “La gruppa rimane compatta”
Pancani: “La salita è lunga 90 Km”
Martinello: “Questi 40 secondi non sono facili da chiudere”
Pancani: “Purito Rodigo” (Purito Rodríguez)
Martinello: “Dumoulin si porta sulle spalle la maglia gialla di Geraint Thomas”
Pancani: “Vantaggio di uno e mezzo per Stuyven”
Martinello: “Qualche scomposto lo troviamo anche oggi”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa
1° Arnaud Démare
2° Lukas Pöstlberger a 4″
3° Roberto Ferrari a 9″
4° Marcus Burghardt a 16″
5° Jacopo Guarnieri a 34″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 10′20″
3° Timo Roosen a 11′00″
4° Jay Robert Thomson a 11′04″
5° Jacopo Guarnieri a 15′44″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
25 LUGLIO 1998 – 13a TAPPA: FRONTIGNAN LA PEYRADE – CARPENTRAS (196 Km)
RUSH DI NARDELLO PRIMA DEI MONTI DECISIVI
Oggi al Tour il Col de Rousset, domani i terribili Col de la Croix, Galibier e Les deux Alpes – L’Uci si rimangia i nuovi test
E Pantani prepara il colpo – Terzo Tafi – Doping: vince Jalabert – L’Uci si rimangia i nuovi test – Nell’incontro prima del via, il leader dei corridori minaccia di bloccare la corsa e la Federazione mette la retromarcia – Il perfetto gonfiato – “Le Monde” svela il menù del ciclista fuorilegge – Duemila per Marco – I tifosi del Pirata pronti all’invasione delle Alpi

Panorama di Mende (foto Flickr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A VALENCE
luglio 20, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO
Sagan sfreccia a Valence e fa tris – Sagan fa tripletta.Kristoff e Demare battuti… – Vincenzo a casa: confermata la frattura – Nibali, la caduta ripresa da dietro – Spinte, fumogeni, cadute: una tappa folle (Gazzetta dello Sport)
Nibali cade e si ritira: Tour sotto accusa – Nibali, al Tour horror show va in scena la grandeur della figuraccia (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas finishes safely to retain lead – Roasted veg, rice tarts and risotto: how cyclists fuel for the Tour de France – (The Daily Telegraph)
‘Immoral’ Tour de France fans told to behave after attacks on Froome (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Sagan ganó la etapa 13; Geraint Thomas, líder de la general en el Tour – Hipótesis del nivel actual de Nairo en el Tour de Francia – El dolor del retiro: duros momentos vividos por nuestros ciclistas (El Tiempo)
El laberinto de Nairo en el Tour – Sagan logra el triplete en Valence y se encamina hacia el título por puntos (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Sagan au top, Démare battu – Démare: «J’ai cru que j’allais gagner» – Kristoff: «J’ai fait ce qu’il fallait» – Sagan: «Une fin plus bordélique» – Thomas: «Tant que ça reste verbal» – Tourmalet, la transhumance du géant – Qu’appelle-t-on un entraîneur? – Les meilleurs Français depuis 1998 (L’Equipe)
Tour de France 2018 : le triplé de Peter Sagan – Tour de France : décrypter la puissance des coureurs pour lutter contre le dopage (Le Figaro)
Repubblica Slovacca – Peter Sagan
Korunovácia kráľa. Sagan ďalším triumfom vyslal odkaz – Peter Sagan triumfoval v piatkovej – Hetrik pre zelený dres, šampión ukázal dokonalosť – ohlasy médií – Šokujúci koniec Nibaliho. Môže za to popruh od fotoaparátu – Sagan vysvetľuje dôvody rozchodu: Nie je za tým iná žena (Pravda)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Ritornerai” (Bruno Lauzi)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Saint-Paul-Trois-Châteaux: cielo sereno, 29.4°C, vento moderato da N (15-17 Km/h), umidità al 43%
Mende: temporale con pioggia modesta e schiarite (0.4 mm), 22.3°C, vento moderato da NW (14 Km/h), umidità al 60%
LA TAPPA CHE VERRÀ: SAINT-PAUL-TROIS-CHÂTEAUX – MENDE (188 Km)
Quest’anno uno dei corridori francesi più amati di sempre, Laurent Jalabert, compirà 50 anni e il Tour anticiperà la festa del suo compleanno (prevista il 30 novembre) dedicandogli ben due frazioni, quelle che il gruppo dovrà affrontare sulle strade del Massiccio Centrale nel viaggio di trasferimento dalle Alpi ai Pirenei. E non poteva mancare l’arrivo a Mende dove “Jaja” nel 1995 ottenne la sua prima vittoria di tappa al Tour, nonchè una delle più celebri della sua carriera, al termine di una lunga fuga da lontano che gli consentì di issarsi al terzo posto della classifica generale dopo aver recuperato quel giorno gran parte del tempo perduto a crono e sulle Alpi. ll finale sarà lo stesso di quella storica giornata, con il traguardo collocato sulla pista del locale aeroporto, 1500 metri dopo aver superato la cima della breve ma ripida salita della Croix-Neuve, 3000 metri al 10,2% che da quel caldo pomeriggio di 23 anni sono diventati per sempre la “Montée Jalabert.” Come in quella frazione, l’avvicinamento al gran finale sarà reso complicato dalle tortuosità del Massiccio Centrale, le cui strade sono state spesso teatro di azioni a sorpresa, a volte risultate determinanti per l’esito finale, come quella volta che Claudio Chiappucci si vide sgretolare gran parte dell’enorme vantaggio accumulato nelle giornate precedenti durante la tappa di Saint-Étienne, senza la quale molto probabilmente avrebbe vinto il Tour del 1990. Oltre all’ascesa finale sopra Mende si dovranno, quindi, affrontare altre 4 salite, sulle quali spicca il GPM di 2a categoria del Col de la Croix-de-Berthel (1088 metri), da scollinare a circa 60 Km dal traguardo.
I PRECEDENTI
Saint-Paul-Trois-Châteaux, l’antica capitale dei Galli Tricastini situata nel dipartimento della Drôme, è “abbonata” alle partenza di tappa di corse targate ASO: è successo al Delfinato nel 2010, alla Parigi-Nizza nel 2016 e già in due occasioni al Tour. Nel 2011 scattò da questo centro la tappa terminata a Gap con il successo del norvegese Thor Hushovd mentre l’anno successivo il suo collega tedesca André Greipel si imporrà allo sprint nella frazione con arrivo a Cap d’Agde.
Mende, il capoluogo del dipartimento della Lozère situato nella regione geografica degli altopiani calcarei noti con il nome di “Grands Causses”, ha ospitato per la prima volta il Tour proprio in occasione della famosa tappa del 1995. Negli decenni successivi il medesimo finale immortalato da Jalabert è stato riproposto altre tre volte, quando lassù si sono imposti lo spagnolo Marcos Serrano nel 2005, il connazionale Joaquín Rodríguez Oliver nel 2010 e il britannico Steven Cummings nel 2015. In vetta alla Croix-Neuve sono, invece, terminate tra frazioni della Parigi-Nizza conquistate dallo spagnolo Alberto Contador (2007 e 2010) e dall’olandese Lieuwe Westra (2012)
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “È difficile contenere la mancanza di protagonismo”
Pancani: “Andrè Démare” (Arnaud Démare)
Pancani: “Lascino che transitino per prima”
Pancani: “C’è un ottimo organizzazione”
Pancani: “L’associazione corridori chiede alle organizzatori”
Martinello: “Gli albo d’oro”
De Stefano: “Sulla salita dell’Alpe d’Huez erano pressati più di un milione di telespettatori”
De Luca: “Prudhomme con tutto il direttissimo del Tour”
Garzelli: “Funogeni”
Pancani: “Una salicia molto facile”
Martinello: “Il ciclismo bisogna correrlo”
Pancani: “In testa al protone”
Martinello: “Punte del 12% a 1500 metri dal traguardo, poi gli ultimi 2 Km saranno in falsopiano”
Pancani: “Si un po’ risucchiare dal gruppo”
Televideo: “Alexandre Kristoff” (Alexander)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa
1° Michael Gogl
2° Michael Schär a 28″
3° Lawson Craddock a 31″
4° Thomas Scully s.t.
5° Julian Alaphilippe a 1′08″
Miglior italiano Gianni Moscon, 24° a 1′08″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 8′57″
3° Timo Roosen a 8′59″
4° Amund Grondahl Jansen a 10′24″
5° Jasper De Buyst a 15′57″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 7° a 16′16″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
23 LUGLIO 1998 – GIORNO DI RIPOSO
POVERO TOUR, SOFFOCATO DAL DOPING – PANTANI: FUORI TUTTA LA VERITÀ
Nel giorno di riposo riesplode lo scandalo: nuovi arresti e voci di esclusioni anche per la squadra olandese – “Sono vittime”, giurano gli avvocati
Fermati i corridori Festina, indagata la Tvm – Virenque, Zülle e Co. interrogati e trattenuti in cella di sicurezza – I ciclisti usavano l’Epo. La prova scoperta sul computer del medico – Il gruppo sotto choc – Bortolami, milanese della Festina che non è venuto al Tour per una caduta, non trova più il coraggio di uscire nemmeno per allenarsi
24 LUGLIO 1998 – 12a TAPPA: TARASCON-SUR-ARIÈGE – CAP D’AGDE (222 Km)
DILAGA LA MACCHIA DEL DOPING
Tour sempre più nella bufera tra perquisizioni, fermi e arresti: e ieri i corridori che dicono di sentirsi aggrediti, hanno minacciato lo sciopero partendo con oltre due ore di ritardo
Arrestati il ds e il medico della squadra Tvm – Clima inquisitori nel quale si annunciano nuovi test su urine e sangue dei ciclisti – Le Monde: fermate tutto: “Questo spettacolo non può continuare” – “Un Malato da guarire” – I politici: salviamo la Grande Boucle – “La colpa è dei calendari” – Ceruti (Federciclo): vincere per non perdere gli sponsor – Jalabert, leader dell’omertà: “Non cercate gli scoop, parlate della corsa” – Il direttore del Tour: Leblanc accusa i giornali-spazzatura – “I corridori come mafiosi” – Il professor Dal Monte: ma con l’epo si muore – “Il sangue diventa più denso del bitume. E allora si rischia una trombosi letale” – “I farmaci servono per curare i malati. Certi dottori vanno puniti pesantemente” – Anabolizzanti anche al Giro: Mg-Technogym nei guai dopo un blitz effettuato dai Nas in Val di Fiemme
TOUR, TANTA VOGLIA DI ALPI
La corsa travolta dallo scandalo-doping spera in Pantani che sulle prossime salite può scatenare la bagarre
E Julich assicura: Ullrich è cotto – La tappa a Steels in volata

Valence, il chiosco intitolato a Raymond Peynet, l'illustratore francese celebre per aver creato i personaggi degli "Innamorati" (http://www.valence-romans-tourisme.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON ALL’ALPE D’HUEZ
luglio 19, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Nibali, sospetta frattura. In ospedale, Tour a rischio. “La colpa? Moto Polizia” – Il fair play di Froome – Squalo stretto dalle moto. La caduta ripresa da dietro – Nibali in ambulanza, umore nero – Lo Squalo: “Non riesco a respirare” – Bergonzi: “Più sicurezza per i corridori” – Nibali cade, i big aspettano Vincenzo – Tour, sull’Alpe d’Huez trionfa Thomas. Nibali buttato a terra: si teme la frattura di una vertebra (Gazzetta dello Sport)
Nibali travolto dalle moto della polizia. Tour a rischio: sospetta frattura vertebrale – Il ciclista: ecco com’è andata (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Geraint Thomas makes history on Alpe d’Huez as Welshman extends overall lead (The Daily Telegraph)
Thomas extends lead over Froome with Alpe d’Huez win(The Independent)
King of the mountain: Thomas wins again to extend Tour lead (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Tres posibles razones al momento que vive Nairo en el Tour de Francia – Esta es la razón por la que Fernando Gaviria se retiró del Tour de Francia – Thomas, más líder que nunca, ganó el Alpe d´Huez; Nairo perdió 47s – Rigoberto Urán se retira del Tour de Francia – ¿Por qué Colombia produce los mejores ciclistas del Continente? (El Tiempo)
Mala jornada para los colombianos en el Tour de Francia – La filosofía de vida de Rigoberto Urán que lo hará volver más fuerte al Tour – Día consagratorio de Egan Bernal en el Tour de Francia (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas remet ça! – Un doublé en montagne très rare – Thomas: «Froome reste notre leader»- Taaramäe et Gruzdev hors délai – Bardet: «J’ai tout tenté» – C’était chaud, très chaud – Roglic: «Une montée de fou» – Froome frappé par un spectateur – Les Sky sifflés – Suspicion de fracture pour Nibali – Hécatombe chez les sprinteurs – Comme une victoire pour Démare (L’Equipe)
Tour de France 2018: Thomas fait de l’ombre à Froome sous les sifflets – Thomas, Froome, Bardet : Ce qu’il faut retenir de la 12e étape du Tour (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Colonna sonora del film “Momenti di gloria”, dedicata a Geraint Thomas e a tutti i vincitore all’Alpe d’Huez
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Bourg d’Oisans: previsioni non disponibili
Grenoble (Km 42.5): pioggia modesta e schiarite (0.4 mm), 31.6°C (percepiti 33°C), vento moderato da SW (11-13 Km/h), umidità al 46%
Saint-Romans (Km 97): pioggia modesta e schiarite (0.3 mm), 31°C (percepiti 32°C), vento moderato da SW (12-13 Km/h), umidità al 41%
Valence: temporale con pioggia modesta e schiarite (0.3 mm), 27.5°C (percepiti 29°C), vento moderato da SW (12-13 Km/h), umidità al 55%
LA TAPPA CHE VERRÀ: BOURG-D’OISANS – VALENCE (169.5 Km)
Dopo la tempesta delle salite alpine ecco la quiete di una delle ultime frazioni rimaste a disposizione dei velocisti. Per le loro formazioni non dovrebbe essere difficile tenere a bada la fuga di giornata lungo un tracciato altimetricamente poco movimentato e caratterizzato da un alcune facili salite nella marcia d’avvicinamento a Valence. La prima è anche la più impegnativa, ma i 2.4 Km al 6.9% della Côte de Briè verranno scalati a 29 Km dalla partenza e difficilmente rimarranno nelle gambe degli sprinter. Ancor più modesta è la Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans – 1500 metri al 4,9% collocati a 60 Km dall’arrivo – mentre potrebbero farsi sentire, se affrontati a tutta, il dolce falsopiano da superare ad una trentina di chilometri dalla conclusione e l’arrivo stesso a Valence tende leggermente a salire, con caratteristiche simili al rettilineo che conduceva al traguardo di Sarzeau, dove Gaviria aveva preceduto Sagan e Greipel. Le fatiche accumulate nei giorni precedenti, però, potrebbero pesare e non va esclusa la possibilità che la fuga riesca ad andare in porto; da segnalare il fatto che questa potrebbe anche essere la prima frazione del Tour de France 2018 nella quale il gruppo potrebbe incontrare la pioggia
I PRECEDENTI
Bourg-d’Oisans è principalmente conosciuta come porta d’accesso all’Alpe d’Huez e, per questo motivo, è stata spesso proposta dagli organizzatori come sede di partenza della frazione successiva alla tappa con arrivo sull’Alpe. Complessivamente è accaduto 23 volte mentre in una sola occasione Bourg-d’Oisans ha ospitato il traguardo: è accaduto nel 1966 quando vi si impose lo spagnolo Luis Otaño.
Valence, il capoluogo del dipartimento della Drôme che quest’anno ha accolto il cronoprologo del Delfinato (vinto dal polacco Michał Kwiatkowski), è stata inserita due volte nel tracciato del Tour, nel 1996 e nel 2015: la prima volta andò a segno il colombiano José Jaime González Pico, più noto con il soprannome di Chepe, mentre 3 anni fa qui lasciò la firma il velocista tedesco Andrè Greipel.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “La scenografia che sta attraversando la marcia dei corridori”
Martinello: “Siamo a 2000 Km dal traguardo volante”
Pancani: “La pendenza generale della Croix-de-Fer”
De Stefano: “L’addiraglia”
Garzelli: “5000 metri di slivello”
Garzelli: “Una fuga che fa parte anche Valverde”
Garzelli: “Il gran premo”
Pancani: “Col de la Maddalene” (Madeleine)
Martinello: “Frazione alpina che cavalca salite che hanno fatto la leggenda del Tour”
Martinello: “C’ero anch’uo”
Martinello: “Si stratta anche Tanel Kangert”
Pancani: “Il tempo massimo viene percepito con una percentuale”
Grafica Tv francese: “29° passage sur le Tour” (era la 30a volta che il Tour proponeva l’arrivo all’Alpe d’Huez)
Martinello: “Simon Ieske” (Geschke)
Pancani: “La prima nossa è dello Squalo”
Martinello: “Per Quintana un altro Tour in questa stagione 2018 che lo respinge”
Pancani: “Transitano sotto lo triangolo rosso dell’ultimo chilometro”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa
1° Jack Bauer
2° Michael Hepburn a 18″
3° Marco Marcato a 46″
4° Oliviero Troia a 48″
5° Timothy Dupont a 1′35″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Timo Roosen a 6′14″
3° Jay Robert Thomson a 8′08″
4° Amund Grondahl Jansen a 9′15″
5° Jacopo Guarnieri a 13′12″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
22 LUGLIO 1998 – 11a TAPPA: LUCHON – PLATEAU DE BEILLE (170 Km)
PANTANI, L’AQUILA VOLA SOLA
Mentre al Tour Pantani firma un’altra impresa sui Pirenei, la Federcalcio ufficializza il successore di Maldini
Domina in salita, ora Ullrich trema – L’azione decisiva sulle rampe finali verso il traguardo sul Plateau de Beille – Il romagnolo aspetta che il tedesco rientri dopo una foratura poi scatta e se ne va – In pochi chilometri rosicchia 1’40” alla maglia gialla e riduce così lo svantaggio a 3’
IL PIRATA PREPARA ALTRI ASSALTI
Sogna di stendere quell’”omone di Ullrich” e giura: adesso tutto è possibile – Doping, corridori interrogati – Tre anni fa moriva Casartelli
“Potevo dare di più, ma ho pensato alle Alpi” – Sorpresa Julich – Da oggi gli uomini della Festina a rapporto dal magistrato a Lione – Il Tour si ferma davanti alla stele – Pantani gli ha dedicato la vittoria

Vista "retrospettiva" sull'Alpe d'Huez ripresa dalla strada che sale al Col de Poutran (Google Street View)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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TOURBILLON A LA ROSIÈRE
luglio 18, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Thomas tappa e maglia. Froome stacca Nibali di 39″ – Google omaggia Bartali. Oggi avrebbe compiuto 104 anni (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: Thomas vince l’11ª tappa ed è la nuova maglia gialla (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas
Thomas takes leader’s yellow jersey after Team Sky deliver knockout blow (The Daily Telegraph)
Thomas claims yellow jersey with Froome left over a minute behind (The Independent)
Geraint Thomas powers into lead of Tour de France on finest day of road career (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Nairo perdió 43 segundos con Froome en la etapa 11 del Tour de Francia (El Tiempo)
Un Sky demoledor: Geraint Thomas ganó la undécima etapa del Tour y Froome llegó tercero – Análisis de Jhon Jaime Osorio: Nairo Quintana ya es noveno en la general del Tour de Francia – “No nos encontramos como esperábamos”, reconoce Nairo Quintana – Egan Bernal, un escudero de lujo para Froome (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Thomas fait coup double – Bardet: «J’ai fait une erreur» – Quand Froome attendait Wiggins – Kittel et Cavendish hors délais – Aux origines du maillot à pois – Jusqu’où ça compte le général? – Pozzovivo: «Froome n’est pas à l’abri» (L’Equipe)
Tour de France: Geraint Thomas vainqueur à la Rozière et en jaune (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Trenino Thomas”
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Bourg-Saint-Maurice: cielo sereno, 25.9°C (percepiti 27°C), vento debole da W (4-5 Km/h), umidità al 51%
Saint-Jean-de-Maurienne (traguardo volante – Km 91): cielo sereno, 27.1°C (percepiti 28°C), vento debole da NNE (8-9 Km/h), umidità al 52%
Alpe d’Huez: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: BOURG-SAINT-MAURICE – ALPE D’HUEZ (175.5 Km)
Erano due anni che il Tour non si abbarbicava su per i ventun tornanti sopra Le Bourg-d’Oisans e già se ne sentiva la mancanza. L’attesa per i grandi appassionati di ciclismo è terminata e domani il Tour tornerà a far scalo all’Alpe d’Huez per la 30a volta nella storia, capolinea della terza ed ultima frazione alpina, sulla carta la più dura del lotto. Complessivamente si dovranno affrontare ben 71.5 Km di salita, distribuiti tra 4 ascese, cominciando dai 2000 metri spaccati del Col de la Madeleine (25.3 Km al 6.2%), sul quale si scollinerà a 53 Km dalla partenza. Tetto della tappa saranno i 2067 metri del successivo Col de la Croix-de-Fer, che è anche la salita più lunga di giornata (29 Km al 5.2%) e che sarà anticipata dalle breve ma spettacolare ascesa dei Lacets de Montvernier (3.4 Km al 8.2%). In vetta alla Croix mancheranno quasi 55 Km al traguardo, di discesa e pianura fino al panello dei -14 all’arrivo, subito dopo il quali inizieranno i 13800 metri conclusivi che salgono all’8.1% di pendenza media verso uno degli approdi più prestigiosi della storia del ciclismo. Verosimilmente, considerato l’andazzo delle ultime corse, i migliori dovrebbe sfidarsi apertamente solo lungo l’ultima, mitica ascesa.
I PRECEDENTI
Bourg-Saint-Maurice, località di villeggiatura situata nella valle dell’Isère, ha all’attivo 3 arrivi di tappa del Tour de France, il primo dei quali fu quello di una durissima cronometro individuale lunga 64.5 Km che fu proposta nel 1939 con partenza da Bonneval-sur-Arc e passaggio ai 2764 metri del Col de l’Iseran: il più veloce fu Sylvère Maes, che impiegò poco meno di 2 ore a completare il percorso, ad una media di 33.5 Km/h. Si tornerà a Bourg-Saint-Maurice nel 2009, quandi si impose il francese Sandy Casar mentre nel 1996 il traguardo fu in salita, presso la stazione di sport invernali di Les Arcs, al termine di una tappa conquistata dal francese Luc Leblanc e rimasta nella storia perchè rappresentò la chiusura dell’era Indurain al Tour.
L’Alpe d’Huez, dove alle olimpiadi invernali di Grenoble del 1968 si svolsero le gare di bob terminate con la conquista della medaglia d’oro da parte dell’italiano Mario Armano, è stata scoperta dal Tour nel 1952 e battezzata dal campionissimo Fausto Coppi. Nonostante questo esordio con il “botto”, non scattò subito la scintilla con la corsa francese che la proporrà per la seconda volta solo 24 anni più tardi e da allora sarà amore a prima vista, nonostante la vittoria quel giorno non sia andata ad un corridore transalpino ma all’olandese Joop Zoetemelk. Lassù abbiamo ottenuto complessivamente sette vittorie – l’ultima con Guerini nel 1999 – e per questo è stata soprannominata “Alpe degli italiani”, anche se il record di affermazioni, otto in tutto, spetta proprio agli olandesi. L’ultimo “tulipano” ad imporsi all’Alpe è stato Gert-Jan Theunisse nel 1989 mentre l’ultima volta, nel 2015, ad alzare le braccia al cielo fu il francese Thibaut Pinot.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “La gran mamma di Sagan” (nonna)
Garzelli: “I giovini”
Martinello: “Profilo altrimetrico”
Pancani: “Va al ricomporsi al gruppetto di testa” (ricongiungersi)
Martinello: “I quasi 17 chili che portano al traguardo”
Martinello: “Ventitreiesimo”
Martinello: “Ha chiesto di sollacitare l’andatura”
Martinello: “Questo gruppo che sta occupando l’ultima posizione del gruppo”
De Stefano: “Ogni 35 ore c’è un morto in bicicletta sulle strade” (Zombi 2 la vendetta)
De Stefano: “Stefano Garzello”
De Stefano: “Marco Casartelli” (Fabio)
Televideo: “Albertiville” (Albertville)
Televideo: “Dumoolin” (Dumoulin)
Le Figaro (quotidiano francese): “La Rozière” (La Rosière, un “rozière” è un tipo di mongolfiera)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa
1° Rick Zabel
2° Marcel Sieberg a 2′07″
3° Timo Roosen a 2′10″
4° Amund Grondahl Jansen s.t.
5° Tony Gallopin s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° a 3′36″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Amund Grondahl Jansen a 13′28″
3° Dylan Groenewegen a 14′43″
4° Jay Robert Thomson a 16′14″
5° Timo Roosen a 18′03″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 9° a 27′55″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
21 LUGLIO 1998 – 10a TAPPA: PAU – LUCHON (196.5 Km)
PANTANI: PRIMO SCOSSONE AL TOUR
In attesa dell’odierno arrivo in salita, il romagnolo fa le prove e negli ultimi chilometri stacca Ullrich, nuova maglia gialla
Il Pirata ha piantato il tedesco a 2 Km dall’ultima vetta: e dopo la discesa ha conservato 23” – Tappa a Massi – Scandalo doping: “In Italia facile procurarsi l’Epo” – Marco, detto anche il Piangina – Si lamenta: posso solo arrivare secondo

Uno scorcio di Le Châtelard, frazione di Montvalezan, il comune nel quale si trova anche la stazione sciistica de La Rosière (www.lofficiel.net)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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TOURBILLON A LE GRAND-BORNAND
luglio 17, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Tour, domina Alaphilippe. Van Avermaet da applausi – Nibali: “Impossibile attaccare” – Tour: Froome fora sullo sterrato e aspetta l’ammiraglia (Gazzetta dello Sport)
Tour: ad Alaphilippe in fugala decima tappa, sempre Van Avermaet in giallo – Come ci si riduce dopo la tappa sul pavè – Quel reticolo venoso dopo la tappa (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
Julian Alaphilippe solos to victory with brilliant Alpine attack as Greg Van Avermaet holds onto lead (The Daily Telegraph)
Van Avermaet extends Tour lead as Froome falls further back (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Nairo se mantuvo y Urán cedió tiempo en el inicio de la montaña en el Tour (El Tiempo)
Mal día para Rigoberto Urán en la décima etapa del Tour de Francia – Nairo: “Tenemos que ver el momento justo para atacar – Valverde: “Tenemos la situación controlada” (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Alaphilippe, sacré Français – Alaphilippe: «Mes tripes sur la table» – Alaphilippe récupère les pois – Van Avermaet: «Un Maillot Jaune qui se montre» – Alaphilippe, un vrai puncheur – Nibali, roi de la descente – Nibali satisfait de sa position – Un saut au-dessus du peloton (L’Equipe)
Tour de France : Alaphilippe, tout feu tout flamme (Le Figaro)
Belgio – Greg Van Avermaet
Beresterke Van Avermaet houdt verrassend stand in eerste bergrit in de Tour, Alaphilippe wint rit en pakt bolletjestrui
– Van Avermaet zelf verrast door nieuwe gele trui, Pauwels wil vrouw en kinderen nog op podium – Tourbarometer: Geel geeft vleugels, het fluozakje van Chris en een klimmer uit De Haan-aan-zee – Sagan moet Van Avermaet vragen wie won, maar geeft hem meteen ook groot compliment – En plots vliegt er een mountainbiker over de kopgroep in de Tour de France… – Tournalyse: Kasseien of cols, het maakt voor Van Avermaet niet het minste verschil #straffegreg – Onze mannen in de Tour blikken terug en kijken vooruit: krijgen we nog een Belgische ritzege? Wie steekt de boel in de fik? (Het Nieuwsblad)
Tour de France: Alaphilippe s’impose, Van Avermaet consolide son maillot jaune – L’analyse de la 10e étape: Van Avermaet est un champion hors norme (La Dernière Heure/Les Sports)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“La Marsellaise” (inno nazionale francese)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Albertville : cielo sereno, 29.3°C (percepiti 31°C), vento debole da W (5 Km/h), umidità al 52%
Bourg-Saint-Maurice (inizio salita finale – Km 88.5): cielo sereno, 26.9°C, vento debole da W (9-11 Km/h), umidità al 43%
La Rosière: previsioni non disponibili
LA TAPPA CHE VERRÀ: ALBERTVILLE – LA ROSIÈRE (108.5 Km)
Comun denomitatore delle frazioni alpine e pireaniche del Tour 2018 sarà la presenza, in entrambi i settori, di una tappa di montagna corta e intensa, con salite da affrontare sin dai primi chilometri e pochissimi tratti per rifiatare tra un colle e l’altro. La più breve sarà quella disegnata sui Pirenei, lunga appena 65 Km, mentre la frazione in programma domani prevede poco più di 108 Km da percorrere ed un tracciato che parte del gruppo già conosce perchè un mese fa era stato proposto pari pari al Delfinato. L’unica differenza rispetto alla tappa del Criterium sarà la partenza perchè quel giorno si era partiti da Frontenex, comune confinante con Albertiville: tutto il resto sarà identico, a cominciare dalla salita della Montée de Bisanne, la più impegnativa della tappa (12.4 Km al 8.2%), sulla quale si scollinerà a 26 Km dal via. Subito dopo si affronterà un’altra ascesa “Hors Catégorie”, il Col du Prè (12.6 Km al 7.7%), seguito dai quasi 2000 metri del Cormet de Roselend (5.7 Km al 6.5%). La lunga discesa verso Bourg-Saint-Maurice rappresenterà l’ultimo momento di relativa tranquillità prima d’intraprendere l’ascesa finale, apparentemente pedalabile nei numeri (17.6 Km al 5.8%) ma che contiene una porzione centrale di 6 Km che sale all’8.2% di pendenza media.
I PRECEDENTI
Albertville, centro della Savoia principalmente noto per essere stata la sede delle Olimpiadi Invernali nel 1992, vanta un solo precedente al Tour, in un’edizione della corsa francese a noi particolarmente cara, quella conquista da Marco Pantani con la storica impresa a Les Duex Alpes nel 1998, il giorno precedente la disputa della frazione Vizille – Albertiville. Anche in quell’occasione lo scalatore romagnolo fu protagonista, andando in fuga con il tedesco Jan Ullrich, al quale poi lascerà la gloria del successo di tappa.
La Rosière, stazione sciistica del comune di Montvalezan, si trova lungo il versante francese del Passo del Piccolo San Bernardo. Non ha mai ospitato il Tour ma qui ASO ha già fatto terminare tre sue corse, la citata tappa del Delfinato di quest’anno (vinta dallo spagnolo Pello Bilbao López De Armentia) e due frazioni del Tour de l’Avenir, vinte dal colombiano Miguel Ángel López (2014) e dal francese Guillaume Martin (2015)
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Cerotti nelle gambe”
Pancani: “Le prime ora di gara”
Martinello: “Salita difficicissima”
Pancani: “Il ritardo del gruppo ha un ritardo di 7 minuti”
Pancani: “Si comincia ad andare con la testa all’insù verso il Col de la Colombière”
Martinello: “Il campione nazionalo”
Pancani: “La strada torna a guardare in alto”
Martinello: “Questo genere di montegne”
Martinello: “Grosse probibilità”
Pancani: “Il maglia gialla”
Televideo: “LaRosière” (La Rosière)
Televideo: “Le Grand-Bornard” (Bornand)
Televideo: “Gaudou” (Gaudu)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della decima tappa
1° Mark Renshaw
2° Dylan Groenewegen s.t.
3° Michael Hepburn s.t.
4° Marcel Kittel s.t.
5° Rick Zabel s.t.
Miglior italiano Roberto Ferrari, 14° a 6′12″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Marcel Kittel a 13′51″
3° Mark Renshaw a 16′37″
4° Grondahl Amund Jansen a 16′43″
5° Jay Robert Thomson a 17′32″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 11° a 29′44″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
20 LUGLIO 1998 – 9a TAPPA: MONTAUBAN – PAU (210 Km)
SUI PIRENEI, MA SENZA CIPOLLINI
Un’insolazione mette ko lo sprinter mentre il Tour arriva ai piedi delle montagne – Ullrich-Pantani: la sfida comincia oggi – Se vola via il cappellino – Il Pirata: “Deciderò strada facendo” – Tappa a Van Bon, leader sempre Desbiens

La strada sterrata che attraversa il Plateau des Glières, percorsa durante la 10a tappa del Tour (it.eurosport.com)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A ROUBAIX
luglio 16, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
A Roubaix vince Degenkolb. Froome e Nibali si salvano (Gazzetta dello Sport)
Tour, la «Mini-Roubaix» è durissima: sul pavé cade anche Froome – Vince Degenkolb, Nibali e Froome superano l’esame (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
John Degenkolb triumphs after Richie Porte crashes out on day of chaos on cobblesh (The Daily Telegraph)
Porte abandons Tour de France as Froome suffers crash on cobbles (The Independent)
Chris Froome and Richie Porte both crash as Greg van Avermaet extends Tour de France lead (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Degenkolb ganó la etapa del pavé del Tour; Van Avermaet sigue de líder – ‘La sensación después del pavé es buena’: Gaviria – ‘La fuerza nos sigue acompañando, hay que tener tranquilidad’: Nairo – ‘Me siento con muchas ganas de llegar a la montaña’: Froome – Richie Porte se cayó y abandonó el Tour de Francia (El Tiempo)
Rigoberto Urán, el más damnificado de la etapa de pavé del Tour de Francia (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Degenkolb gagne, Van Avermaet capitalise – Où en sont les leaders? – Bardet: «C’est un miracle» – «Ça aurait fait une belle photo» – Degenkolb: «Un goût de déjà vu» – Les images fortes des pavés (L’Equipe)
Degenkolb, Porte, Bardet : ce qu’il faut retenir de la 9e étape du Tour – Degenkolb s’impose, grosse frayeur pour Bardet(Le Figaro)
Belgio – Greg Van Avermaet
Doorbraak in toekomst Van Avermaet: teambaas BMC rondt sponsordeal af – Drama voor BMC in Tour: kopman Porte valt zwaar en geeft op – Touranalyse: Etappes zoals die van vrijdag zijn niet meer van deze tijd – Hoe kan dit? Filmpje van wiel dat blijft draaien in de Tour roept vragen op (Het Nieuwsblad)
Degenkolb s’impose sur les pavés devant Van Avermaet et Lampaert, 5 Belges dans le top 10! – Analyse de la 9e étape : la grande lessiveuse des pavés – Greg Van Avermaet restera dans la structure BMC en 2019 – Les terribles images de Porte, en pleurs, lors de son abandon sur le Tour de France (La Dernière Heure/Les Sports)
Germania – John Degenkolb
Erster deutscher Tagessieg – John Degenkolb gewinnt neunte Etappe (Berliner Zeitung)
Tour de France 2018: John Degenkolb gewinnt Kopfsteinpflaster-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Galop infernal” (Jacques Offenbach)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Annecy: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24.9°C, vento debole da NW (8-11 Km/h), umidità al 65%
La Clusaz (Km 48.5): temporale con piogge modeste e schiarite (0.3 mm), 19.5°C, vento debole da NW (6-8 Km/h), umidità al 72%
Le Grand-Bornand: piogge modeste e schiarite (0.1 mm), 19.3°C, vento debole da N (6-10 Km/h), umidità al 72%
LA TAPPA CHE VERRÀ: ANNECY – LE GRAND-BORNAND (158.5 Km)
Dalle pietre alle polvere, nella prima frazione alpina anche il Tour riscoprirà il perduto sapore dello sterrato, tornato di moda grazie all’intuizione di Carmine Castellano di dare il vita alla “Strade bianche” e di portare il Giro d’Italia sul Colle delle Finestre. Così, dopo il giorno di riposo, i partecipanti alla Grande Boucle si trovanno a pedalare sui 1800 metri sterrati dell’altopiano delle Glières, subito dopo averne scollinato l’inedita ascesa (asfaltata), che è una sorta di “mini Zoncolan” perchè la pendenza media è molto simile (11.2%, contro l’11.9% del monte friulano) mentre la salita è più corta di 4 Km. I successivi 52 Km privi di difficoltà (a parte il breve e pedalabile Col des Fleuries) potrebbero vanificarne gli effetti, ma chi sarà riuscito a rientrare nel gruppo dei migliori rischierà di pagare lo sforzo nel finale, quando la strada tornerà a salire in maniera impegnativa: negli ultimi 37 Km, infatti, si dovranno affrontare – una dietro l’altra, senza respiro – le ascese di prima categoria dirette al Col de Romme (8.8 Km all’8,9%) e al Col de la Colombière (7.5 Km all’8,5%), con quest’ultima collocata a 14.5 Km dal traguardo.
I PRECEDENTI
Annecy, città capoluogo del dipartimento dell’Alta Savoia affacciata sulle rive settentrionali dell’omonimo lago (il secondo della Francia per estensione) è stata sede d’arrivo in tre occasione. La prima volta, nel 1939, ospitò l’ultimo traguardo di una frazione suddivisa in ben tre semitappe, dove quella centrale era una tremenda tappa a cronometro di 64 Km che prevedeva di transitare in vetta all’Iseran: ad imporsi ad Annecy fu l’olandese Antoon van Schendel, al quale seguono nell’albo d’oro del Tour in questa località l’elvetico Rolf Graf nel 1959 e lo spagnolo Alberto Contador nel 2009
Sempre nell’Alta Savoia si trova la stazione di sport invernali de Le Grand-Bornand, nata come tale nel 1907. Il debutto al Tour risale al 1995, quando ospitò la partenza della prima frazione alpina di quell’edizione, terminata a La Plagne con il successo dell’elvetico Alex Zülle. Bisognerà aspettare il 2004 per vedere il primo arrivo di tappa in questo centro, conquistato da Lance Armstrong, il cui successo sarà molto successivamente cancellato dopo l’ammissione dell’uso di doping e non assegnato al corridore che terminò in seconda posizione, il tedesco Andreas Klöden. Il Tour farà poi ritorno a Le Grand-Bornand nel 2007, nel 2009 e nel 2013, quando ad imporsi saranno rispettivamente il tedesco Linus Gerdemann, il lussemburghese Fränk Schleck e il portoghese Rui Costa
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
TV Svizzera: “Un pavè dopo l’altro”
Pancani: “Così come nel 2017 e l’anno scorso”
Martinello: “Il vantaggio di 9 al comando”
De Stefano: “Può aver chances Van Gardener di tenere la maglia?” (la maglia gialla ce l’ha Van Avermaet)
Martinello: “Tutti i settori che pavè”
Pancani: “Una battuta appeno”
TV Svizzera: “Richie Froome”
Martinello: “Con le immagini siamo tornati nella testa della corsa”
Pancani: “Peter Saban”
Martinello: “La testa è entrata nel settore numero 3″
Martinello: “Vincolo da ogni libero” (libero da ogni vincolo)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della nona tappa
1° Dimitri Claeys
2° Anthony Turgis s.t.
3° Damien Howson s.t.
4° Alexis Vuillermoz a 3′23″
5° Gianni Moscon a 3′28″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 17′32″
3° Marcel Kittel a 20′03″
4° Anthony Turgis a 21′56″
5° Mark Renshaw a 22′49″
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 13° a 29′44″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
19 LUGLIO 1998 – 8a TAPPA: BRIVE-LA-GAILLARDE – MONTAUBAN (190.5 Km)
TAFI AD UN SOFFIO DALLA MAGLIA GIALLA
Rivoluzionata la classifica del Tour: un gruppetto va in fuga, fa caldo e Ullrich non reagisce
Secondo allo sprint dietro Durand, il nuovo leader è il francese Desbiens – Sacchi terzo – Come può vincere Uilrich: grande difesa, poi la crono di 52 Km – Come può vincere Pantani: tanti attacchi in salita in cerca del ko

L'imbocco del decisivo settore di pavè di Camphin-en-Pévèle (www.lavoixdunord.fr)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON AD AMIENS
luglio 14, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Tour, Groenewegen fa bis. Declassati Greipel e Gaviria (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: bis di Groenewegen nell’8ª tappa, Van Avermaet resta in giallo – Da martedì si fa sul serio: le tappe chiave sulla strada per gli Champs-Élysées (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
Dylan Groenewegen claims second successive win as Dan Martin lose time after crash (The Daily Telegraph)
Groenewegen holds off Gaviria and Sagan to win second sprint stage – What happens when you try to take away podium girls from sport in 2018 (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
Por esta acción fue sancionado Fernando Gaviria en la octava etapa del Tour (El Tiempo)
Fernando Gaviria fue sancionado en la octava etapa del Tour de Francia – Análisis de Jhon Jaime Osorio: Sanción a Fernando Gaviria y el sexto lugar de Rigoberto Urán en el Tour de Francia (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Groenewegen, encore lui – “Sagan a attaqué un peu tôt” – Greipel et Gaviria déclassés – Dan Martin perd plus d’une minute – À quoi ressemblerait l’équipe de France? – Bardet: «Si je peux donner des coups…» – Gaviria, le nouveau Cavendish? – Dans la cage aux lions (L’Equipe)
Groenewegen, Greipel, Martin : ce qu’il faut retenir de la 8e étape (Le Figaro)
Belgio – Greg Van Avermaet
Ophef in de Tour: Gaviria én Greipel gediskwalificeerd na robbertje vechten – Groenewegen pakt tweede ritzege, Van Avermaet steviger in het geel TOURANALYSE. Etappes zoals die van vandaag zijn niet meer van deze tijd
Touranalyse: Etappes zoals die van vandaag zijn niet meer van deze tijd(Het Nieuwsblad)
Nouvelle victoire de Groenewegen sur le Tour de Ftance, Van Avermaet reste en jaune – Tour de France: Van Avermaet espère une victoire d’étape en jaune dimanche à Roubaix – Analyse de la 8e étape: la manœuvre dangereuse de Gaviria – Tour de France: Gaviria et Greipel déclassés (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi – Dylan Groenewegen
Niemand is op dit moment sneller dan Groenewegen in de Tour – Minnaard meezitten was totaal niet de bedoeling – Gretige Dumoulin vreest kasseien niet – Ten Dam baalde van slakkengang: ‘Nog nooit meegemaakt’ (Algemeen Dagblad)
Dylan Groenewegen wint zijn tweede etappe in Amiens – Ineens is Dylan Groenewegen de te kloppen man na tweede winst op rij – Hoe kon Tom Dumoulin zo veel tijd verliezen in de zesde etappe van de Tour? – In het slot van de zevende etappe valt alles op z’n plek voor Groenewegen (de Volkskrant)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Grazie dei fiori bis” (Renzo Arbore, Nino Frassica)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Arras : cielo sereno, 26.9°C, vento debole da NE (7-8 Km/h), umidità al 42%
Cambrai (inizio pavè – Km 42.5): cielo sereno, 28°C, vento debole da NE (6-8 Km/h), umidità al 40%
Orchies (Km 97.5): cielo sereno, 28.5°C, vento debole da NE (6-7 Km/h), umidità al 40%
Roubaix: cielo sereno, 28.5°C, vento debole da NE (6 Km/h), umidità al 37%
LA TAPPA CHE VERRÀ: ARRAS – ROUBAIX (156.5 Km)
Può una tappa lunga poco più di 150 Km e totalmente pianeggiante essere una delle più attese e al contempo temute di una corsa a tappe? Sì, se sotto le ruote dei corridori fa la comparsa il pavè, quello sconnesso della Parigi-Roubaix della quale questa frazione rappresenta una sorta di versione in miniatura. Si pensi soltanto al fatto che oggi si dovranno percorrere quasi 22 Km sulle pietre, quasi la metà di quelli proposti quest’anno nell’edizione dell’”Inferno del Nord” conquistata da Peter Sagan e molti in più rispetto a quelli visti delle tappe del Tour terminate ai margini della Foresta dell’Arenberg (2010 e 2014) e a Cambrai (2015). È proprio dopo il passaggio da questo centro, percorsi i primi 42 Km, che inizierà la serie dei ben 15 settori di porfido, il più celebre ed impegnativo dei quali sarà quello di Mons-en-Pévèle, lungo 900 metri e collocato a 46 Km dal traguardo. Un tratto che si prevede particolarmente intenso sarà quello posto a cavallo tra il terzultimo (da Bourghelles a Wannehain, 1,1 Km) e il penultimo settore di pavè (Camphin-en-Pévèle, 1,8 Km) perchè alle porte di Camphin l’organizzazione ha strategicamente collocato il traguardo volante “Pont Bonus” che elargisce abbuoni validi per la classifica generale. Una volta usciti dall’ultimo troncone (da Willems a Hem, 1,4 Km) mancheranno poco meno di 7 Km al traguardo, che sarà collocato nelle vicinanze del celebre velodromo di Roubaix, naturale sede d’arrivo della crudele “Regina delle Classiche”
I PRECEDENTI
C’è un solo precedente arrivo del Tour ad Arras, cittadina del dipartimento del Passo di Calais famosa per la sua cittadella fortificata progettata dal maresciallo Vauban ed oggi inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO: nel 2004 vi si concluse una cronometro a squadre di quasi 54 Km, partita da Cambrai e vinta dall’US Postal di Lance Armstrong.
Roubaix, che in passato fu nota anche con l’appellativo di “Manchester francese”, è alla sua 23a presenza al Tour come traguardo di tappa, una serie inaugurata nel 1907, quando vi si concluse la prima frazione di quell’edizione con la vittoria del francese Louis Trousselier. L’unica affermazione italiano porta il nome di Pietro Guerra, impostosi a Roubaix nel 1971, mentre l’ultimo a trionfare su questo storico traguardo è stato il belga Rudy Matthijs nel 1983
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “È partita l’inseguimento”
Martinello: “Sono cose che sono sempre accadute e continuavano ad accadere”
Martinello: “Se la trappa è troppo lungo”
Pancani: “Mark Casvendish” (Cavendish)
Pancani: “Abbazia di Chartres” (cattedrale)
Pancani: “Si sono sgangiati dal gruppo”
Martinello: “A casa della sfortuna” (causa)
De Luca: “Gaviria è salito sul suo pullman”
Televideo: “Subito dopo il via scattano Laurens, Minaard e Grellier” (solo l’ultimo cognome è giusto; il secondo è Minnaard e il primo… è il nome proprio del corridore in fuga, che di cognome fa Ten Dam)
La Dernière Heure/Les Sports (quotidiano belga): “Tour de Ftance”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa
1° Tony Martin
2° Simon Clarke s.t.
3° Damien Gaudin a 6′03″
4° Wout Poels s.t.
5° Omar Fraile s.t.
Miglior italiano Franco Pellizotti, 17° a 7′23″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jay Robert Thomson a 17′32″
3° Marcel Kittel a 20′03″
4° Damien Gaudin a 21′20″
5° Rory Sutherland a 21′24″
Miglior italiano Roberto Ferrari, 11° a 25′09″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
18 LUGLIO 1998 – 7a TAPPA: MEYRIGNAC-L’ÉGLISE – CORRÈZE (cronometro individuale) (58 Km)
PANTANI: “È IL TOUR DEI VELENI MA IO NON MERITO SOSPETTI”
Mentre la corsa prosegue tra le polemiche, il vincitore del Giro replica seccato alle insinuazioni maliziose – Pronto l’attacco a Ullrich, il Pirata adesso fa paura
“Ho vinto in modo pulito: è Saronni che al Giro tentò di infangarmi” – Virenque, espulso, voleva gareggiare – In Italia: presto una legge severa, alla francese – Chirac: “Chi imbroglia deve essere condannato per salvare i giovani” – La cronometro e martedì le montagne

Uno scorcio della cattedrale di Amiens, la più vasta di Francia (www.minube.it)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
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