PASQUALON IN ESTASI, COLBRELLI IMBESTIALITO

settembre 29, 2017 by Redazione  
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La Coppa Sabatini va al vicentino Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert) che al termine della volata finale precede Sonny Colbrelli (Bahrein-Merida) e Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec).

Incredibile il filotto stabilito dalla Wanty-Groupe Gobert, che in due giorni si porta a casa Giro di Toscana e Coppa Sabatini, quest’ultima grazie ad Andrea Pasqualon, il quale ha messo una bella ciliegina sulla torta ad una stagione di per sé positiva. Non sono nemmeno mancate le polemiche, con Sonny Colbrelli (Bahrein-Merida) che ha esternato il proprio disappunto verso lo sprint di Pasqualon sia prima di tagliare il traguardo, sia nel dopo corsa, ma i suoi dubbi non sono stati accettati dalla giuria che non ha ravvisato irregolarità durante lo sprint finale.
La Coppa Sabatini tradizionalmente consta di un percorso variegato: per coprire i 195 chilometri di gara, gli atleti devono prima compiere un primo circuito “grande” per poi spostarsi nel classico circuito finale di Peccioli di 12 chilometri da ripetere sei volte, con il traguardo posto al culmine della salita cittadina, lunga un chilometro e denotata da pendenze del 6-7%.
Nella prima parte di corsa scatta la classica fuga da lontano, formata da sette corridori – Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia), Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Andrea Vendrame (Androni – Sidermec), Hideto Nakane (NIPPO – Vini Fantini), Óscar Pelegrí (Caja Rural – Seguros RGA), Mekseb Debesay (Dimension Data) e Patrick Gamper (Tirol Cycling Team) – che riescono a guadagnare un vantaggio massimo vicino ai sei minuti. Ma il gruppo non può dormire per sempre e piano piano inizia la sua inesorabile rimonta.
Con una condotta di attesa le squadre concentrano la loro attenzione sullo sprint finale ed è per questo che vengono a mancare alcuni attacchi nel finale che potrebbe cambiare ed indurire la corsa.
Il gruppo riprende senza patemi i fuggitivi ai meno quindici dal traguardo, preparandosi successivamente alla volata, ormai certa. All’ultimo chilometro è la Bahrein-Merida a prendere in mano la situazione, con Grega Bole e Giovanni Visconti in funzione di apripista per Sonny Colbrelli. Il bresciano aspetta a partire e nella decisiva ultima curva è Pasqualon a buttarsi con decisione, anticipando Colbrelli e lasciandoselo alle proprie spalle fin sulla linea d’arrivo. A completare il podio ci pensa Francesco Gavazzi (Androni – Sidermec – Bottecchia), che precede a sua volta Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Eduard Prades (Caja Rural – Seguros RGA), Elia Viviani (Sky), il vincitore del Giro della Toscana Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Marco Canola (Nippo – Vini Fantini), Nicola Gaffurini (Sangemini – MG.Kvis) e Mattia Cattaneo (Androni – Sidermec – Bottecchia).

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert 4:44:04
2 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
3 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli
4 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
5 Eduard Prades (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
6 Elia Viviani (Ita) Team Sky
7 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
8 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini
9 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
10 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli
11 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina
12 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
13 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
14 Armindo Fonseca (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
15 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team
16 Maxime Bouet (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:00:10
17 Ettore Carlini (Ita) D’Amico Utensilnord
18 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
19 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF
20 Paolo Totò (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:00:12
21 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida
22 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
23 Nikolay Trusov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:00:16
24 Federico Canuti (Ita) D’Amico Utensilnord 0:00:18
25 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli
26 Matthias Krizek (Aut) Tirol Cycling Team
27 Dylan Page (Swi) Caja Rural-Seguros RGA
28 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini
29 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 0:00:25
30 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:28
31 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
32 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo
33 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina
34 Jonathan Lastra (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
35 Maximilian Kuen (Aut) Tirol Cycling Team
36 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina 0:00:32
37 Vincenzo Albanese (Ita) Bardiani CSF
38 Metkel Eyob (Eri) Dimension Data
39 Markus Wildauer (Aut) Tirol Cycling Team
40 Michele Scartezzini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:00:38
41 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:40
42 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:43
43 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli
44 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky 0:00:51
45 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy 0:00:55
46 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina 0:00:56
47 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida 0:00:58
48 Niccolo’ Salvietti (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:01:08
49 Dario Puccioni (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
50 Nicolas Sessler (Bra) Israel Cycling Academy
51 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team
52 Eduardo Sepulveda (Arg) Team Fortuneo – Oscaro 0:01:11
53 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:12
54 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
55 Mattia Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
56 Anthony Delaplace (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
57 Umberto Orsini (Ita) Bardiani CSF
58 Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
59 Christopher Butler (USA) Caja Rural-Seguros RGA
60 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF
61 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli
62 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina
63 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert
64 Simone Antonini (Ita) Wanty – Groupe Gobert
65 Fabien Doubey (Fra) Wanty – Groupe Gobert
66 Brice Feillu (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
67 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
68 Aleksandr Riabushenko (Blr) UAE Team Emirates
69 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
70 Igor Boev (Rus) Gazprom – Rusvelo
71 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
72 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:01:32
73 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 0:01:35
74 Mekseb Debesay (Eri) Dimension Data 0:01:38
75 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:01:40
76 Arnaud Gerard (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:01:42
77 Alexander Porsev (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:01:45
78 Florian Vachon (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:01:50
79 Filippo Fortin (Ita) Tirol Cycling Team
80 Patrick Gamper (Aut) Tirol Cycling Team
81 Simone Bernardini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:01:56
82 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 0:02:03
83 Diego Rosa (Ita) Team Sky
84 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina
85 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
86 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:02:31
87 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:02:38
88 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
89 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:02:52
90 Jonathan Dibben (GBr) Team Sky
91 Dan Craven (Nam) Israel Cycling Academy
92 Mihkel Räim (Est) Israel Cycling Academy
93 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli
94 Marino Kobayashi (Jpn) Nippo – Vini Fantini
95 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:03:14
96 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
97 Simone Sterbini (Ita) Bardiani CSF
98 Angelo Raffaele (Ita) D’Amico Utensilnord
99 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:03:30
100 José Manuel Díaz (Spa) Israel Cycling Academy 0:04:16
101 Josu Zabala (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
102 Oscar Pelegri Ferrandis (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
103 Anton Vorobyev (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:04:31
104 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
105 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo
106 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
107 Sergey Nikolaev (Rus) Gazprom – Rusvelo
108 Hideto Nakane (Jpn) Nippo – Vini Fantini 0:04:41

Pasqualon continua la festa in casa Wanty aggiudicandosi la 65a edizione della Coppa Sabatini (foto Bettini)

Pasqualon continua la festa in casa Wanty aggiudicandosi la 65a edizione della Coppa Sabatini (foto Bettini)

IL MARTIN FRANCESE SI PRENDE VOLTERRA E IL TOSCANA

settembre 28, 2017 by Redazione  
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La seconda prova del Giro di Toscana va al francese Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) che sulla salita finale precede di 10” Giovanni Visconti (Bahrein-Merida) e di 13” Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec). Grazie a questa performance il francese della Wanty si aggiudica anche la classifica finale del Giro di Toscana-Memorial Alfredo Martini.

La gamba odierna di Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) era davvero invidiabile e sulla salita finale ha fatto semplicemente quello che voleva, ossia vincere. Per il corridore transalpino laureato in filosofia si tratta del secondo successo stagionale dopo quello messo a segno pochi giorni or sono nella tappa più impegnativa dell Tour du Gévaudan Occitanie, in un’annata che l’ha lanciato, e che lo sta lanciando, verso un altro livello.
La seconda frazione di questo Giro di Toscana, con partenza da Lajatico ed arrivo a Volterra dopo 165 chilometri di gara, era adatta a corridori forti in salita visto il finale impegnativo, che prevedeva due passaggi sulla salita che conduceva al traguardo.
In principio di corsa sono parecchi i tentavi di fuga ma quello fortunato è formato da otto corridori – Federico Zurlo (UAE Team Emirates), Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia), Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert), Igor Boev (Gazprom – RusVelo), Fabricio Ferrari (Caja Rural – Seguros RGA), Josu Zabala (Caja Rural – Seguros RGA) e Matthias Krizek (Tirol Cycling Team) – che arriveranno ad accumulare un vantaggio di quasi quattro minuti sul gruppo, registrato ai meno 65 dal traguardo.
Nel finale i valori cambiano ed il plotone, più fresco, riesce a produrre velocità più alte rispetto ai battistrada, col risultato di avvicinarsi sempre di più alla testa della corsa.
Ai piedi della salita finale, lunga ultimi sette chilometri il gruppo ancora deve riprendere i quattro fuggitivi, rimasti in avanscoperta, Zurlo, Tonelli, Mosca e Ferrari. Sarà un’azione portata avanti da Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), Guillaume Martin e Giovanni Visconti (Bahrein-Merida) a riprendere i quattro, davvero bravi nel resistere al comando della corsa. Lo scatto decisivo è di Martin ai meno due; sulle prime risponde Visconti, per poi mollare alla successiva accelerata del francese, che a quel punto resta da solo, godendosi al massimo questa vittoria.
Il portacolori della Wanty precede di 10” Visconti, di 13” Cattaneo, di 15” Ferrari, reduce dalla lunga fuga, di 18” Antony Delaplace (Fortuneo – Oscaro) e di 26” Marco Canola (Nippo – Vini Fantini) che regola il gruppo davanti a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), Egan Bernal (Androni – Sidermec), Maxime Bouet (Fortuneo – Oscaro) e Nicola Gaffurini (Sangemini – MG.Kvis). Con il leader della classifica Stephen Cummings (Dimension Data) giunto assieme ai velocisti con 13 minuti di ritardo, ad imporsi nella classifica finale è proprio Martin, che lascia, anche nella generale, a 10” Visconti e a 13” Cattaneo.
Pur essendosi ufficialmente concluso con la tappa di Volterra ora il programma del Giro della Toscana – Memorial Alfredo Martini proporrà, quale indipendente atto conclusivo, la classica Coppa Sabatini, che si disputerà sul tradizionale circuito di Peccioli e che quest’anno taglierà il traguardo della 65a edizione.

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert 4:03:10
2 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:00:10
3 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli 0:00:13
4 Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:15
5 Anthony Delaplace (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:00:18
6 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:26
7 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
8 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli 0:00:28
9 Maxime Bouet (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
10 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
11 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina
12 Eduard Prades (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
13 Jonathan Lastra (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
14 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:33
15 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team 0:00:36
16 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
17 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
18 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
19 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
20 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
21 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina
22 Eduardo Sepulveda (Arg) Team Fortuneo – Oscaro
23 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina
24 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli
25 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
26 Ettore Carlini (Ita) D’Amico Utensilnord 0:00:45
27 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:48
28 Ivan Ramiro Sosa (Col) Androni Giocattoli
29 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
30 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy
31 Christopher Butler (USA) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:52
32 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
33 Nicolas Sessler (Bra) Israel Cycling Academy
34 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
35 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates 0:00:56
36 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:00:58
37 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina 0:01:05
38 Umberto Orsini (Ita) Bardiani CSF 0:01:11
39 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina
40 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 0:01:18
41 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 0:01:19
42 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli
43 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:32
44 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
45 Igor Anton (Spa) Dimension Data 0:02:33
46 Maximilian Kuen (Aut) Tirol Cycling Team
47 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:02:37
48 Brice Feillu (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:02:40
49 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:02:50
50 Federico Canuti (Ita) D’Amico Utensilnord 0:03:37
51 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina 0:03:46
52 Hideto Nakane (Jpn) Nippo – Vini Fantini 0:04:51
53 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:05:14
54 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:06:20
55 Federico Zurlo (Ita) UAE Team Emirates 0:06:50
56 Paolo Totò (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:09:38
57 Aleksandr Riabushenko (Blr) UAE Team Emirates
58 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF 0:13:16
59 Guy Niv (Isr) Israel Cycling Academy
60 José Manuel Díaz (Spa) Israel Cycling Academy
61 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team
62 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
63 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
64 Simone Sterbini (Ita) Bardiani CSF
65 Josu Zabala (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
66 Luis Lemus (Mex) Israel Cycling Academy
67 Igor Boev (Rus) Gazprom – Rusvelo
68 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
69 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
70 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida
71 Andrea Garosio (Ita) Bahrain-Merida
72 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo
73 Marko Kump (Slo) UAE Team Emirates
74 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data
75 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
76 Matthias Krizek (Aut) Tirol Cycling Team
77 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
78 Patrick Gamper (Aut) Tirol Cycling Team
79 Simone Antonini (Ita) Wanty – Groupe Gobert
80 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
81 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli

CLASSIFICA GENERALE

1 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert 8:25:01
2 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:00:10
3 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli 0:00:13
4 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:00:14
5 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli 0:00:16
6 Anthony Delaplace (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:00:18
7 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:21
8 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:26
9 Maxime Bouet (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:00:28
10 Eduard Prades (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
11 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
12 Jonathan Lastra (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
13 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF 0:00:36
14 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team
15 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
16 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
17 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
18 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
19 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli
20 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
21 Eduardo Sepulveda (Arg) Team Fortuneo – Oscaro
22 Ettore Carlini (Ita) D’Amico Utensilnord 0:00:45
23 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy 0:00:48
24 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
25 Ivan Ramiro Sosa (Col) Androni Giocattoli 0:00:57
26 Christopher Butler (USA) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:01
27 Nicolas Sessler (Bra) Israel Cycling Academy
28 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
29 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:01:03
30 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina 0:01:05
31 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:01:07
32 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 0:01:18
33 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli 0:01:19
34 Umberto Orsini (Ita) Bardiani CSF 0:01:20
35 Brice Feillu (Fra) Team Fortuneo – Oscaro 0:02:40
36 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:02:50
37 Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:03
38 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina 0:03:16
39 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina 0:03:24
40 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina
41 Federico Canuti (Ita) D’Amico Utensilnord 0:03:37
42 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 0:03:40
43 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 0:04:07
44 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:04:20
45 Maximilian Kuen (Aut) Tirol Cycling Team 0:05:21
46 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:05:25
47 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates 0:07:24
48 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina 0:07:39
49 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:08:00
50 Igor Anton (Spa) Dimension Data 0:09:01
51 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:09:08
52 Federico Zurlo (Ita) UAE Team Emirates 0:09:38
53 Aleksandr Riabushenko (Blr) UAE Team Emirates 0:09:47
54 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina 0:10:14
55 Hideto Nakane (Jpn) Nippo – Vini Fantini 0:11:19
56 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:11:42
57 Paolo Totò (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:12:26
58 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 0:13:04
59 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF 0:13:16
60 Marko Kump (Slo) UAE Team Emirates
61 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida
62 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
63 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
64 Andrea Garosio (Ita) Bahrain-Merida 0:13:25
65 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli
66 Simone Antonini (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:13:31
67 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:16:04
68 José Manuel Díaz (Spa) Israel Cycling Academy
69 Patrick Gamper (Aut) Tirol Cycling Team
70 Luis Lemus (Mex) Israel Cycling Academy
71 Simone Sterbini (Ita) Bardiani CSF
72 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
73 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo
74 Matthias Krizek (Aut) Tirol Cycling Team
75 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
76 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team 0:19:44
77 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
78 Guy Niv (Isr) Israel Cycling Academy
79 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
80 Josu Zabala (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
81 Igor Boev (Rus) Gazprom – Rusvelo

Guillaume Martin giunge in solitaria nel bel centro storico di Volterra imponendosi nella seconda edizione del Giro della Toscana dedicata ad Alfredo Martini (Tim de Waele/TDWSport.com)

Guillaume Martin giunge in solitaria nel bel centro storico di Volterra imponendosi nella seconda edizione del Giro della Toscana dedicata ad Alfredo Martini (Tim de Waele/TDWSport.com)

CUMMINGS ON FIRE

settembre 28, 2017 by Redazione  
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La prima frazione del Giro di Toscana va al britannico Stephen Cummings (Dimension Data) che precede in una volata a quattro il colombiano Egan Bernal (Androni Sidermec) ed il belga Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert); quarto posto per Vincenzo Nibali (Bahrein-Merida).

Anche se è un over 35, Stephen Cummings resta un corridore affidabile e di sicuro valore e almeno una vittoria all’anno la porta a casa. L’inglese della Dimension Data ha dato man forte ad un tentativo di attacco con altri tre corridori, ai meno quaranta dal traguardo e poi li ha poi battuti in volata.
L’altimetria della tappa parlava di una prova insidiosa, soprattutto per il circuito di 50 chilometri con tre strappi al proprio interno da ripetere 3 volte, ma con un finale che poteva permettere il rientro delle ruote veloci. Insomma, una partita aperta tra attaccanti e velocisti di una certa resistenza.
La prima fuga parte dopo otto chilometri ed è formata da quattro atleti – Roy Goldstein (Israel Cycling Academy), Josu Zabala (Caja Rural – Seguros RGA), Maximilian Kuen (Tirol Cycling Team) e Michele Scartezzini (Sangemini – MG. Kvis) – che riescono ad accumulare un vantaggio massimo di quasi tre minuti sul gruppo.
Col passare dei chilometri il trend è a favore del plotone, decisamente in rimonta. A cinquanta chilometri dall’arrivo, infatti, il vantaggio è sotto al minuto, mentre ai meno quaranta la situazione è di gruppo compatto.
Nel successivo tratto in salita si decide la corsa: dal plotone escono in quattro e non sono dei sconosciuti: si tratta, infatti, di Stephen Cummings (Dimension Data) di Egan Berna (Androni Sidermec), di Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert) e soprattutto di Vincenzo Nibali (Bahrein-Merida). I quattro riescono a trovare nel giro di poco tempo un accordo che permetterà a loro di guadagnare sul gruppo fino a 50”. Quando dietro tentano un serio inseguimento, i giochi sono ormai fatti e saranno i battistrada a disputare lo sprint per la vittoria.
Viste le caratteristiche dei fuggitivi, è una volata che vincerà il meno lento e ad avere la meglio è Cummings, che fa valere il suo passato da pistard, su Bernal e Backaert, mentre Nibali quasi si disinteressa dello sprint, ma i segnali espressi dal siciliano sono buoni in vista del Giro di Lombardia, in calendario il 7 ottobre. Dopo 12″ la volata del gruppo viene vinta da Sonny Colbrelli (Bahrein-Merida), che regola Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) e Marco Kump (UAE Team Emirates).
Dopo questa prima frazione la seconda edizione del Giro di Toscana a tappe dedicata all’indimenticato Alfredo Martini si concluderà con l’arrivo in salita in quel di Volterra, che verosimilmente deciderà la classifica generale.

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO E PRIMA CLASSIFICA GENERALE

1 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 4:21:39
2 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli
3 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
4 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
5 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida 0:00:12
6 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
7 Marko Kump (Slo) UAE Team Emirates
8 Armindo Fonseca (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
9 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli
10 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini
11 Eduard Prades (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
12 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina
13 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
14 Maxime Bouet (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
15 Nikolay Trusov (Rus) Gazprom – Rusvelo
16 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida
17 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team
18 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF
19 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
20 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
21 Fabien Doubey (Fra) Wanty – Groupe Gobert
22 Jonathan Lastra (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
23 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida
24 Anthony Delaplace (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
25 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
26 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
27 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
28 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
29 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy
30 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
31 Brice Feillu (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
32 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
33 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli
34 Federico Canuti (Ita) D’Amico Utensilnord
35 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli
36 Florian Vachon (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
37 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
38 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
39 Ettore Carlini (Ita) D’Amico Utensilnord
40 Eduardo Sepulveda (Arg) Team Fortuneo – Oscaro
41 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli
42 Pavel Brutt (Rus) Gazprom – Rusvelo
43 Nicolas Sessler (Bra) Israel Cycling Academy 0:00:21
44 Aleksandr Riabushenko (Blr) UAE Team Emirates
45 Christopher Butler (USA) Caja Rural-Seguros RGA
46 Ivan Ramiro Sosa (Col) Androni Giocattoli
47 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
48 Umberto Orsini (Ita) Bardiani CSF
49 Andrea Garosio (Ita) Bahrain-Merida
50 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli
51 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
52 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:27
53 Simone Antonini (Ita) Wanty – Groupe Gobert
54 Patrick Gamper (Aut) Tirol Cycling Team 0:03:00
55 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
56 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
57 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
58 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
59 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
60 Federico Zurlo (Ita) UAE Team Emirates
61 José Manuel Díaz (Spa) Israel Cycling Academy
62 Simone Bernardini (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
63 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina
64 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
65 Paolo Totò (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
66 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina
67 Maximilian Kuen (Aut) Tirol Cycling Team
68 Luis Lemus (Mex) Israel Cycling Academy
69 Arnaud Gerard (Fra) Team Fortuneo – Oscaro
70 Dan Craven (Nam) Israel Cycling Academy
71 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina
72 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
73 Oscar Pelegri Ferrandis (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
74 Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
75 Dylan Page (Swi) Caja Rural-Seguros RGA
76 Filippo Fortin (Ita) Tirol Cycling Team
77 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF
78 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
79 Matthias Krizek (Aut) Tirol Cycling Team
80 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
81 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
82 Simone Sterbini (Ita) Bardiani CSF
83 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom – Rusvelo
84 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
85 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo
86 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
87 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:03:15
88 Niccolo’ Salvietti (Ita) Sangemini – Mg. K Vis 0:06:40
89 Markus Wildauer (Aut) Tirol Cycling Team
90 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates
91 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
92 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
93 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
94 Hideto Nakane (Jpn) Nippo – Vini Fantini
95 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini
96 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team
97 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – Mg. K Vis
98 Jakub Mareczko (Ita) Wilier Triestina
99 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina
100 Danilo Celano (Ita) Caja Rural-Seguros RGA
101 Guy Niv (Isr) Israel Cycling Academy
102 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini
103 Marino Kobayashi (Jpn) Nippo – Vini Fantini
104 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
105 Josu Zabala (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
106 Igor Anton (Spa) Dimension Data
107 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina
108 Igor Boev (Rus) Gazprom – Rusvelo
109 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom – Rusvelo
110 Angelo Raffaele (Ita) D’Amico Utensilnord 0:10:54
111 Angelo Vitiello (Ita) D’Amico Utensilnord 0:11:50

Stephen Cummings precede i compagni di fuga sul traguardo di Pontedera, prima tappa del Giro della Toscana - Memorial Alfredo Martini (foto Bettini)

Stephen Cummings precede i compagni di fuga sul traguardo di Pontedera, prima tappa del Giro della Toscana - Memorial Alfredo Martini (foto Bettini)

SAGAN, PRIMO TRIS CONSECUTIVO SULLE STRADE DELL’IRIDE

settembre 24, 2017 by Redazione  
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Stavolta è stato necessario ricorrere al fotofinish ma, anche in questo modo, è sempre Peter Sagan il campione del mondo, che ha tolto la gioia della medaglia d’oro e del titolo mondiale all’idolo di casa Alexander Kristoff.

Si era parlato molto alla vigilia del percorso di questo campionato del mondo, un tracciato abbastanza facile, e si era ipotizzato che potesse essere la pioggia, che a quelle latitudini cade copiosa per moltissimi giorni all’anno, a determinare il vincitore di questa prova.
Le cose sono andate diversamente perché, a dispetto del bel tempo, che ha accompagnato, la corsa la selezione c’è stata nonostante l’arrivo allo sprint.
Già si era visto, nella prova junior ed in quella femminile, che azioni di un certo tipo, non ultimo il ritmo generale della corsa, potevano mettere in difficoltà diversi atleti. Il chilometraggio della prova maschile poi, come di consueto piuttosto elevato, ha come sempre costituito una delle difficoltà maggiori della corsa all’iride. Non per nulla,. sono stati uomini dotati di ottimo spunto veloce, ma non velocisti puri, ad aggiudicarsi le prime posizioni. Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), Alexander Kristoff (Team Katusha – Alpecin) e Michael Matthews (Team Sunweb) sono infatti uomini che si esprimono al meglio in corse nelle quali la volata non è il risultato di una corsa tenuta cucita da una squadra, bensì l’esito di una dura battaglia senza esclusione di colpi. Anche il nostro Matteo Trentin (Quick-Step Floors), rimasto giù dal podio per un soffio, ha dimostrato non solo il proprio ottimo stato di forma, già messo in mostra all’ultima Vuelta, ma proprio la difficoltà di una corsa come quella odierna, che ha visto vari e pregevoli tentativi di attacco.
Sagan ha dimostrato ancora una volta come sia possibile vincere anche senza una grande squadra. Infatti lo slovacco, dotato di pochi compagni e non certo di pari tasso tecnico al suo, è rimasto al coperto per tutta la corsa, controllando e lasciando che gli altri si prendessero a sportellate per poi spuntare all’ultima curva dietro a Kristoff – che, correndo in casa, era il maggior indiziato per la volata finale – e superarlo grazie ad un ottimo colpo di reni. Quando uno è forte vince anche senza squadra.
La corsa è stata abbastanza tranquilla fino ad ottanta chilometri dalla conclusione, quando viene ripresa la fuga che era partita nelle prime battute di gara. Nel primo tratto, prima ancora di entrare nel circuito, se ne erano andati in dieci. Gli irlandesi Conor Dunne (Aqua Blue Sport) e Sean McKenna (An Post Chain Reaction), lo statunitense Alexey Vermeulen (Team LottoNL-Jumbo), il sudafricano Willie Smit (Rias Baixas, Road Cover), il marocchino Salah Eddine Mraouni (Kuwait – Cartucho.es), il costaricano Andrey Amador (Movistar Team), lo svedese Kim Magnusson (Team Tre Berg – Postnord), l’azero Elchin Asadov (Synergy Baku Cycling Project), il finlandese Matti Manninen (Team FixIT.no) e l’albanese Eugert Zhupa (Wilier Triestina – Selle Italia) sono arrivati ad avere un vantaggio massimo di dieci minuti prima che il gruppo cominciasse ad alzare il ritmo e ad erodere conseguentemente il gap sotto la spinta dei belgi, il cui interesse è quello di riprendere la fuga, non per cercare la volata ma per lanciare un attacco con uomini come Greg Van Avermaet (BMC Racing Team), Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) e Tim Wellens (Lotto Soudal).
Come al solito, quando i fuggitivi cominciano a vedere la mala parata, la fuga comincia a disgregarsi e quando gli olandesi, andati a dar man forte ai belgi, chiudono definitivamente sulla fuga, essa è composta da soli sei uomini. A quel punto mancavano circa 80 Km alla conclusione.
Poco dopo cade il belga Julien Vermote (Quick-Step Floors), degno di essere segnalato per l’eccezionale lavoro in testa al gruppo svolto fino a quel punto, mentre in testa cominciano a muoversi le acque. Dopo qualche timido tentativo di mettere la testa allo scoperto, il primo vero attacco è portato proprio da una delle punte del Belgio, Wellens, che si porta dietro l’azzurro Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), lo spagnolo David De La Cruz (Quick-Step Floors), il colombiano Jarlinson Pantano (Trek – Segafredo), l’olandese Lars Boom (Team LottoNL-Jumbo), l’australiano Jack Haig (ORICA-Scott), il norvegese Odd Christian Eiking (FDJ) e l’austriaco Marco Haller (Team Katusha – Alpecin); dietro, la Francia e soprattutto la Polonia di Michal Kwiatkowski (Sky), che non hanno uomini in fuga, si incaricano di organizzare l’inseguimento. E’ proprio in questa fase di gara che finiscono a terra uomini importanti come l’italiano Gianni Moscon (Sky), lo sloveno Primož Roglič (Team LottoNL-Jumbo), secondo nella prova a cronometro, e lo statunitense Tejay Van Garderen (BMC Racing Team).
Ai – 30 c’è il tentativo di Tom Dumoulin (Team Sunweb) che, appena laureatosi campione del mondo a cronometro, non ha affatto placato la fame di vittoria. Il terzetto formato dall’olandese, dal francese Warren Barguil (Team Sunweb) e dal nostro Alberto Bettiol (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) viene però ripreso, come del resto accade al gruppetto portato via da Wellens, che pure era arrivato a guadagnare una quarantina di secondi. Ai – 20 la situazione è di gruppo compatto o meglio quel che rimane del gruppo, dato che esso è stato notevolmente sfoltito dopo il deciso cambio di ritmo in gruppo imposto per inseguire il drappelli di Wellens e Dumoulin, che rappresentavano un pericolo reale in quanto composti da uomini con ottime qualità tecniche.
Nell’ultima ascesa a Salmon Hill ci prova deciso il francese Tony Gallopin (Lotto Soudal), ma il suo attacco non riesce a fare il vuoto, cosa che invece riescono a fare il connazionale Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) e Moscon, che si lanciano a tutta verso il traguardo. Dietro, però, dopo qualche indecisione vanno a manetta e i due fuggitivi vengono ripresi quando erano ormai molto vicini all’impresa. Nella volata è Kristoff a prendere l’iniziativa, ma Sagan non sbaglia nulla e battezza la ruota del norvegese per poi infilarla al fotofinish grazie al colpo di reni, specialità nella quale lo slovacco è decisamente superiore al norvegese.
Sagan sigla un tris storico poiché mai nessuno nella storia era riuscito a realizzare le tre vittorie consecutivamente; anche se la classe e la brillantezza dello slovacco non possono essere messe in discussione, è anche necessario fare un riflessione ulteriore. I percorsi proposti negli ultimi anni hanno certamente favorito le vittorie di Peter Sagan o, meglio, di corridori con le caratteristiche dello slovacco. Quest’ultimo, tra coloro che hanno caratteristiche simili alle sue, è nettamente il più forte. Il percorso di Doha con il deserto e quello comunque insidioso di oggi mettevano, comunque, a dura prova i velocisti puri e favorivano quegli uomini veloci con spunto anche sulle brevi salite e con una certa confidenza con le distanze importanti. Il fuoriclasse slovacco è certamente il migliore sui modelli di tracciato disegnati negli ultimi anni e, anche se non dotato di una grande squadra, riesce a supplire a questo handicap grazie ad una condotta di gara lungimirante.
L’anno prossimo, però, si cambierà registro perchè dopo molti anni verrà finalmente proposto un mondiale nel quale anche gli scalatori puri potranno dire la loro. Il circuito di Innsbruck che ospiterà la prova iridata nella stagione 2018 propone, infatti, una severa e lunga ascesa da ripetere molte volte e, nel finale, la principale asperità sarà seguita anche da un’altra salita più breve ma più arcigna. Sarà forse l’occasione per vedere una grande sfida tra gli uomini che puntano alla vittoria nei grandi giri. Il ricordo non può che andare al meraviglioso mondiale organizzato in Colombia nel 1995, che vide il nostro Marco Pantani conquistare la medaglia di bronzo alle spalle di Olano e soprattutto di sua maestà “Miguelon” Indurain che di vittorie nei grandi giri se ne intende.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Peter Sagan (Slovakia) 6:28:11
2 Alexander Kristoff (Norway)
3 Michael Matthews (Australia)
4 Matteo Trentin (Italy)
5 Ben Swift (Great Britain)
6 Greg Van Avermaet (Belgium)
7 Michael Albasini (Switzerland)
8 Fernando Gaviria Rendon (Colombia)
9 Alexey Lutsenko (Kazakhstan)
10 Julian Alaphilippe (France)
11 Michal Kwiatkowski (Poland)
12 Soren Kragh Andersen (Denmark)
13 Tony Gallopin (France)
14 Zdenek Stybar (Czech Republic)
15 Vasil Kiryienka (Belarus)
16 Viacheslav Kuznetsov (Russian Federation)
17 Philippe Gilbert (Belgium)
18 Sergei Chernetski (Russian Federation)
19 Rui Costa (Portugal)
20 Simon Geschke (Germany)
21 Michael Valgren Andersen (Denmark)
22 Lukas Postlberger (Austria)
23 Ilnur Zakarin (Russian Federation)
24 Niki Terpstra (Netherlands)
25 Tom Dumoulin (Netherlands)
26 Daniel Martin (Ireland)
27 Rigoberto Uran (Colombia) 0:00:05
28 Alberto Bettiol (Italy)
29 Magnus Cort Nielsen (Denmark) 0:00:27
30 Edvald Boasson Hagen (Norway) 0:01:04
31 Jonathan Castroviejo (Spain)
32 Julien Simon (France)
33 Nicolas Roche (Ireland)
34 Bauke Mollema (Netherlands) 0:01:20
35 Guillaume Boivin (Canada)
36 Peter Kennaugh (Great Britain) 0:01:22
37 Warren Barguil (France) 0:01:23
38 Diego Ulissi (Italy)
39 Reinardt Janse Van Rensburg (South Africa) 0:02:32
40 Nikias Arndt (Germany)
41 Michael Schar (Switzerland)
42 Luka Pibernik (Slovenia)
43 Aleksejs Saramotins (Latvia)
44 Stefan Kung (Switzerland)
45 Juraj Sagan (Slovakia)
46 Yukiya Arashiro (Japan)
47 Marcus Burghardt (Germany)
48 Roman Kreuziger (Czech Republic)
49 Daryl Impey (South Africa)
50 Silvan Dillier (Switzerland)
51 Tobias Ludvigsson (Sweden)
52 Michal Golas (Poland)
53 Alex Howes (United States Of America)
54 Imanol Erviti (Spain)
55 Nelson Oliveira (Portugal)
56 Odd Christian Eiking (Norway)
57 Elia Viviani (Italy)
58 Jose Rojas (Spain)
59 Sonny Colbrelli (Italy)
60 Simon Clarke (Australia)
61 Jan Polanc (Slovenia)
62 Mitchell Docker (Australia)
63 Eduardo Sepulveda (Argentina)
64 Tiago Machado (Portugal)
65 Ricardo Vilela (Portugal)
66 Luis Leon Sanchez (Spain)
67 Jarlinson Pantano Gomez (Colombia)
68 Stefan Denifl (Austria)
69 Tony Martin (Germany)
70 David De La Cruz Melgarejo (Spain)
71 Bob Jungels (Luxembourg)
72 Dylan Teuns (Belgium)
73 Oliver Naesen (Belgium)
74 Sebastian Langeveld (Netherlands)
75 Michael Morkov (Denmark)
76 Christopher Juul Jensen (Denmark)
77 Vegard Stake Laengen (Norway)
78 Andrey Grivko (Ukraine) 0:03:13
79 Jan Barta (Czech Republic)
80 Zhandos Bizhigitov (Kazakhstan)
81 Hugo Houle (Canada)
82 Pawel Poljanski (Poland)
83 Natnael Berhane (Eritrea)
84 Anthony Roux (France)
85 Lilian Calmejane (France)
86 Cyril Gautier (France)
87 Jens Keukeleire (Belgium)
88 Salvatore Puccio (Italy)
89 Jasper Stuyven (Belgium) 0:05:49
90 Paul Martens (Germany)
91 Matej Mohoric (Slovenia)
92 Luka Mezgec (Slovenia)
93 Heinrich Haussler (Australia)
94 Jack Haig (Australia)
95 Tiesj Benoot (Belgium) 0:06:33
96 Lukasz Wisniowski (Poland) 0:06:37
97 Scott Thwaites (Great Britain) 0:07:33
98 Mark Christian (Great Britain)
99 Rick Zabel (Germany)
100 Fabian Lienhard (Switzerland)
101 Amund Grondahl Jansen (Norway)
102 Ignatas Konovalovas (Lithuania)
103 Luis Guillermo Mas Bonet (Spain)
104 Lars Boom (Netherlands) 0:07:35
105 Daniele Bennati (Italy)
106 Jesus Herrada (Spain)
107 Gorka Izaguirre Insausti (Spain)
108 Marc Soler (Spain)
109 Kiel Reijnen (United States Of America) 0:09:21
110 Tim Wellens (Belgium)
111 Gregory Rast (Switzerland) 0:09:24
112 Marco Haller (Austria)
113 Alessandro De Marchi (Italy) 0:09:26
114 Nils Politt (Germany) 0:10:21
115 Sergio Luis Henao Montoya (Colombia)
116 Jasha Sutterlin (Germany)
117 Tao Geoghegan Hart (Great Britain)
118 Johannes Frohlinger (Germany)
119 Koen De Kort (Netherlands)
120 Antoine Duchesne (Canada)
121 Primoz Roglic (Slovenia)
122 Olivier Le Gac (France)
123 Mihkel Raim (Estonia) 0:11:53
124 Joseph Rosskopf (United States Of America)
125 Daniel Hoelgaard (Norway)
126 Ryan Mullen (Ireland)
127 Jiri Polnicky (Czech Republic)
128 Dmitriy Gruzdev (Kazakhstan)
129 Dion Smith (New Zealand)
130 Jose Goncalves (Portugal)
131 Maximiliano Ariel Richeze (Argentina)
132 Jean-Pierre Drucker (Luxembourg)

Il colpo di reni che è valso a Sagan la conquista del terzo mondiale (Tim de Waele/TDWSport.com)

Il colpo di reni che è valso a Sagan la conquista del terzo mondiale (Tim de Waele/TDWSport.com)

DANIMARCA E OLANDA INFIAMMANO IL SABATO DI BERGEN

settembre 24, 2017 by Redazione  
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Nel penultimo giorno di gara della rassegna iridata di Bergen toccava agli uomini junior e alle donne élite. Nella prova dedicata al futuro del movimento ciclistico mondiale è primeggiata la Danimarca con la vittoria di Johansen. Tra le ormai affermate “gentildonne” la sorpresa olandese Blaak è andata a cogliere il successo ben coperta dalle capitane Van Vleuten e Van den Breggen. Per l’Italia due splendide medaglie tra gli junior con Rastelli e Gazzoli. Elena Cecchini tra le donne si è invece piazzata decima.

Doppio appuntamento agonistico nel sabato mondiale di Bergen.
Alla mattina si sono fronteggiati gli uomini junior, mentre nel pomeriggio sono state le donne élite a giocarsi la maglia iridata.
Nella corsa del mattino, caratterizzata da molte cadute, la vittoria è andata al danese Julius Johansen (Team Borkop Cyckler-Carl Ras Roskilde Junior), autore di una stoccata ai meno 15 e della una galoppata solitaria che gli è valsa il titolo mondiale. La vittoriosa azione del danese non è stata certo l’unica azione degna di nota della prova. In una gara frizzante, caratterizzata oltre che dalle cadute anche da un continuo susseguirsi di fughe più o meno riuscite, l’unica costante è stato il bel comportamento della nazionale italiana, entrata nel vivo dell’azione quando lo necessitava e vista a far “buona guardia” nella altri fasi di gara. Il gran lavoro dei ragazzi di De Candido è culminato con la seconda e terza posizione per Luca Rastelli (Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi Gb) e Michele Gazzoli (Aspiratori Otelli-Vtfm-Carin-Nacanco). Queste le parole di Rino De Candido sulla prova degli azzurrini: “Abbiamo corso da protagonisti. Abbiamo realizzato una corsa entusiasmante. Chi ha vinto ha una potenzialità pazzesca ma l’argento di Rastelli, conquistato dopo una corsa gestita al meglio ed il bronzo di Gazzoli, che solo venti giorni fa era alle prese con la clavicola rotta a causa di una caduta ai mondiali pista, dicono in modo chiaro il nostro valore”.
Le Donne Élite impegnate nel pomeriggio hann visto il successo dell’olandese Chantal Blaak (Boels – Dolmans Cycling Team), la meno accreditata dello squadrone orange. Le olandesi era comunque giù partite con i favori del pronostico poichè erano la nazionale da battere, forte della presenza di campionesse del calibro di Anna Van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team), Annemiek Van Vleuten (Orica – Scott) e Marianne Vos (WM3 Energie)
La prova si è accesa solo dopo metà gara e non ha portato subito buone notizie per la nazionale italiana. Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) non è, infatti, apparsa in condizioni perfette dopo un malanno che l’ha colpita nei giorni precedenti. A complicare le cose alle ragazze di Salvoldi ci ha pensato anche una caduta che ha coinvolto Elisa Balsamo (Valcar PBM) ed Elena Cecchini (Canyon SRAM Racing).
Il plotone, scremato anche dall’inusuale distanza per la categoria (152,8km), con l’avvicinarsi del traguardo si accendeva sempre di più, mentre la nazionale olandese saliva sul ponte di comando. In un susseguirsi di attacchi e contrattacchi e il plotone che si disgregava e ricompattava si è arrivati al momento clou con ben tre olandesi nel plotoncino di testa: la Blaak, già in fuga i precedenza, la Van Vleuten e la Van der Breggen.
La prima delle olandesi a tentare la sortita è stata la Blaak che non è stata più raggiunta dalle inseguitrici. Alle sue spalle il ricongiungimento ha portato il plotone a giocarsi solo la medaglia d’argento, andata all’australiana Katrin Garfoot (Orica – Scott) davanti alla danese Amalie Dideriksen (Boels – Dolmans Cycling Team). Decima Elena Cecchini, giunta al traguardo con 28″ di ritardo, lo stesso distacco delle prime inseguitrici della Blaak

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO GARA UOMINI JUNIOR

1 Julius Johansen (Denmark) 3:10:48
2 Luca Rastelli (Italy) 0:00:51
3 Michele Gazzoli (Italy)
4 Niklas Markl (Germany)
5 Jake Stewart (Great Britain)
6 Florian Kierner (Austria)
7 Filippo Zana (Italy)
8 Olav Hjemsaeter (Norway)
9 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan)
10 Jacob Hindsgaul Madsen (Denmark)

ORDINE D’ARRIVO GARA DONNE ELITE

1 Chantal Blaak (Netherlands) 4:06:30
2 Katrin Garfoot (Australia) 0:00:28
3 Amalie Dideriksen (Denmark)
4 Annemiek Van Vleuten (Netherlands)
5 Katarzyna Niewiadoma (Poland)
6 Christine Majerus (Luxembourg)
7 Susanne Andersen (Norway)
8 Anna Van Der Breggen (Netherlands)
9 Emilia Fahlin (Sweden)
10 Elena Cecchini (Italy)
11 Pauline Ferrand Prevot (France)
12 Leah Kirchmann (Canada)
13 Lucinda Brand (Netherlands)
14 Hannah Barnes (Great Britain)
15 Ellen Van Dijk (Netherlands)
16 Rasa Leleivyte (Lithuania)
17 Sheyla Gutierrez Ruiz (Spain)
18 Coryn Rivera (United States Of America)
19 Sarah Roy (Australia)
20 Danielle King (Great Britain)
21 Linda Villumsen (New Zealand)
22 Ursa Pintar (Slovenia)
23 Shara Gillow (Australia)
24 Martina Ritter (Austria)
25 Janneke Ensing (Netherlands)
26 Polona Batagelj (Slovenia)
27 Olga Zabelinskaya (Russian Federation)
28 Vita Heine (Norway)
29 Ann-Sophie Duyck (Belgium)
30 Paula Andrea Patino Bedoya (Colombia)
31 Margarita Victoria Garcia Canellas (Spain)
32 Karol-Ann Canuel (Canada)
33 Ingrid Drexel Clouthier (Mexico)
34 Eugenia Bujak (Poland)
35 Hanna Nilsson (Sweden)
36 Elise Delzenne (France)
37 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:00:36
38 Tatiana Guderzo (Italy)
39 Audrey Cordon Ragot (France) 0:00:37
40 Amanda Spratt (Australia) 0:00:38
41 Elizabeth Deignan (Great Britain)
42 Lisa Brennauer (Germany) 0:01:19
43 Ramona Forchini (Switzerland)
44 Amy Pieters (Netherlands)
45 Giorgia Bronzini (Italy)
46 Rossella Ratto (Italy) 0:01:34
47 Marianne Vos (Netherlands) 0:01:50
48 Hayley Simmonds (Great Britain) 0:02:31
49 Lisa Klein (Germany)
50 Eri Yonamine (Japan)
51 Trixi Worrack (Germany)
52 Diana Carolina Penuela Martinez (Colombia) 0:03:53
53 Rachel Neylan (Australia) 0:04:01
54 Romy Kasper (Germany)
55 Eider Merino Cortazar (Spain) 0:04:18
56 Anastasiia Iakovenko (Russian Federation) 0:04:43
57 Alison Jackson (Canada)
58 Chloe Hosking (Australia)
59 Georgia Williams (New Zealand)
60 Lauren Stephens (United States Of America)
61 Nikola Noskova (Czech Republic)
62 Stine Borgli (Norway) 0:05:51
63 Camilla Mollebro Pedersen (Denmark)
64 Olga Shekel (Ukraine)
65 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:05:57
66 Elinor Barker (Great Britain) 0:06:36
67 Lex Albrecht (Canada) 0:08:38
68 Sara Bergen (Canada) 0:09:37
69 Omer Shapira (Israel)
70 Ruth Winder (United States Of America)
71 Sofia Bertizzolo (Italy)
72 Makhabbat Umutzhanova (Kazakhstan) 0:11:53
73 Amber Leone Neben (United States Of America) 0:13:06
74 Kirsti Lay (Canada) 0:14:02
75 Kseniia Dobrynina (Russian Federation)
76 Eugenie Duval (France) 0:14:52
77 Aude Biannic (France)

Altre due prestigiose medaglie incamerate dal ciclismo giovanile ai mondiali di Bergen: argento e bronzo per Rastelli e Gazzoli nella corsa in linea riservata ai junior (foto Bettini)

Altre due prestigiose medaglie incamerate dal ciclismo giovanile ai mondiali di Bergen: argento e bronzo per Rastelli e Gazzoli nella corsa in linea riservata ai junior (foto Bettini)

ITALIA E FRANCIA SUGLI SCUDI NELLE PRIME PROVE IN LINEA. ELENA PIRRONE E BENOÎT COSNEFROY CAMPIONI DEL MONDO.

settembre 22, 2017 by Redazione  
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Tra le donne junior Elena Pirrone bissa l’oro della cronometro vincendo anche la prova in linea grazie ad un attacco negli ultimi 20 km. Italia sul podio anche con il terzo posto di Letizia Paternoster, mentre la danese Emma Norsgaard Jorgensen è argento. Nel pomeriggio la scena è riservata agli uomini Under 23. Anche qui nella parte finale si susseguono gli attacchi ed a prevalere in una volata a due è il francese Benoît Cosnefroy sul tedesco Lennard Kämna. Terzo il danese Michael Carbel Svengaard.

La prima giornata delle prove su strada dei mondiali di ciclismo era riservata alle donne junior la mattina e agli uomini Under 23 nel pomeriggio. La prima prova era lunga 76,4 km mentre la seconda 191 km. Tra le prime, le squadre faro erano Italia ed Olanda. Per le azzurre il Mondiale non iniziava benissimo per Martina Fidanza (Eurotarget-Still Bike), rallentata per guai meccanici e costretta a cambiare bici ai box durante il primo giro. Dopo una decina di chilometri si registrava il primo attacco, portato dalla danese Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen, la quale restava al comando per una ventina di chilometri e veniva ripresa a 54 km dall’arrivo. Il gruppo così affrontava compatto la seconda ascesa a Salmon Hill. Era proprio l’Italia, con tutte e quattro le atlete rimaste in gruppo, a imprimere un’andatura sostenuta durante il secondo passaggio nonostante l’assenza della Fidanza, ormai tagliata fuori dopo l’incidente meccanico e più avanti costretta al ritiro. Molto attive anche le olandesi, in numero di cinque. A metà corsa il gruppo principale era già ridotto ad una trentina di atlete. Ai meno 30 si registrava l’attacco dell’australiana Madeleine Fasnacht, che contribuiva a ridurre ancor più il gruppo delle migliori, che ormai contava non più di una quindicina di atlete. Ai meno 27 avveniva l’attacco di Elena Pirrone (GS Mendelspeck), fresca campionessa del mondo della prova a cronometro junior. L’azzurra transitava tutta sola sotto la linea del traguardo, all’inizio dell’ultimo giro di circuito, con una quindicina di secondi di vantaggio su un gruppetto molto risicato in cui erano ancora presenti tre cicliste azzurre, precisamente Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana), Vittoria Guazzini (S.C. Vecchia Fontana) e Nicole D’Agostin (Team Wilier Breganze). La bolzanina raggiungeva un vantaggio massimo di 43 secondi e sia la Paternoster, sia la D’Agostin erano abili a chiudere i tentativi delle avversarie di riprendere l’azzurra. Gli ultimi 20 km erano una vera e propria passerella per la Pirrone che si dimostrava di un’altra categoria e conquistava la seconda maglia iridata. A 12 secondi la danese Emma Jorgensen si prendeva l’argento su Letizia Paternoster, bronzo. L’Italia donne junior mantiene così la maglia iridata dopo l’oro di Elisa Balsamo a Doha lo scorso anno. La gara maschile Under 23 iniziava con l’attacco deciso di un drappello formato da sei ciclisti, l’australiano Jai Hindley (Mitchelton Scott), lo svedese Gustav Höög (Team Coop), il bielorusso Vasili Strokau, il giapponese Atsushi Oka (Utsunomiya Blitzen), il portoghese José Carlos P. Neves Fernandes (Liberty Seguros – Carglass) e l’eritreo Awet Habtom (Bike Aid). Il gruppo, dopo il primo giro, inseguiva a un minuto. Hindley si staccava ma la fuga tornava ad essere di sei uomini con l’inserimento di Masaki Yamamoto, altro atleta giapponese. Intercalato tra il gruppo di testa e quello inseguitore si segnalava un altro drappello di sei ciclisti. A 140 km dalla conclusione, i fuggitivi avevano 2 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo, per ora tirato a turno da Norvegia e Danimarca. Il drappello di sei ciclisti all’inseguimento del gruppo di testa completava con successo l’inseguimento ed ai sei di testa si aggiungevano quindi l’eritreo Zemenfes Solomon (Centre Mondial du Cyclisme), il marocchino Zahiri Abderrahim (Unieuro Trevigiani – Hemus 1896), il ruandese Samuel Mugisha (Dimension Data for Qhubeka), l’ucraino Vitalii Novakowskyi, l’eritreo Simon Musie e l’ungherese János Pelikán (Amplatz – BMC). Ai meno 100 il vantaggio dei fuggitivi era leggermente calato a 2 minuti. L’ucraino Novakowskyi era il primo ad essere ripreso dal gruppo. AI meno 70 la fuga stava per essere ripresa, visto che iniziavano nuovi scatti dal gruppo degli inseguitori che ormai vedeva il gruppo dei fuggitivi. Ci provava lo statunitense Brandon NcNulty (Rally Cycling), subito braccato dal norvegese Rasmus Tiller (Team Joker Icopal). Anche il russo Pavel Sivakov (BMC Development Team) e lo svizzero Patrick Müller (BMC Racing Team) facevano parte del nuovo gruppo di testa insieme a Hindley e Höög, questi ultimi fuggitivi della prima ora. A questi sei riuscivano ad aggregarsi anche l’inglese Scott Davies (Team Wiggins) e il kazako Yevgeniy Gidich (Vino – Astana Motors) e con loro il gruppo di testa raggiungeva un vantaggio massimo di circa 1 minuto e mezzo. L’Italia rispondeva un po’ in ritardo ma provava a rincorrere inserendo Edoardo Affini (SEG Racing Academy) e Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF) nel gruppetto all’inseguimento degli otto di testa. Ai meno 30 il gruppo ritornava compatto. Era la volta del belga Bjorg Lambrecht (Lotto-Soudal U23), che allungava sulla penultima ascesa a Salmon Hill scollinando in prima posizione con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo. Il gruppo transitava compatto sul traguardo ed iniziava a percorrere l’ultimo giro del circuito di Bergen. Successivamente si sviluppava un altro contrattacco, su iniziativa di Vincenzo Albanese, che però non impensieriva più di tanto il gruppo, guidato dalla Norvegia, la quale a sua volta perdeva il capitano Kristoffer Halvorsen (Team Joker Icopal). Proprio l’assenza della Norvegia a inseguire, dava il la al tedesco Lennard Kämna (Team Sunweb) che partiva ai meno 13. Ai meno 7 il tedesco veniva raggiunto dal francese Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale). La coppia manteneva un vantaggio risicato fino all’arrivo, dove Cosnefroy batteva in una volata a due Kämna, mentre per la terza posizione a 3 secondi il danese Michael Carbel Svendgaard (Team Virtu Cycling) regolava il gruppo con l’inglese Oliver Wood (Team Wiggins) quarto e Vincenzo Albanese quinto a chiudere la top five. Domani toccherà agli uomini junior ed alle Donne Élite, prima del gran finale di domenica con la prova degli Uomini Élite. Dalle prime prove in linea si può già avere un’idea di cosa potrà succedere anche in quelle successive: il circuito di Bergen alla lunga si sta rivelando discretamente duro e soprattutto per la prova di domenica, anche in considerazione della distanza vicina ai 270 km, una corsa d’attacco già dai primi chilometri potrebbe ridurre all’osso i pretendenti per la vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO GARA DONNE JUNIOR

1 Elena Pirrone (Italy) 2:06:17
2 Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen (Denmark) 0:00:12
3 Letizia Paternoster (Italy)
4 Maria Novolodskaya (Russian Federation)
5 Jade Wiel (France)
6 Pfeiffer Georgi (Great Britain)
7 Clara Copponi (France)
8 Simone Boilard (Canada)
9 Anne-Sophie Harsch (Luxembourg)
10 Evita Muzic (France)
11 Caroline Bohe (Denmark) 0:00:16
12 Sophie Wright (Great Britain)
13 Olha Kulynych (Ukraine) 0:00:40
14 Madeleine Fasnacht (Australia) 0:00:42
15 Hannah Ludwig (Germany) 0:01:40
16 Nicole D’agostin (Italy)
17 Alena Petchenko (Russian Federation) 0:02:02
18 Marta Jaskulska (Poland) 0:04:12
19 Marie Le Net (France)
20 Gyunel Mekhtieva (Russian Federation)
21 Anastasiya Kolesava (Belarus)
22 Lorena Wiebes (Netherlands)
23 Sofia Rodriguez Revert (Spain)
24 Marit Raaijmakers (Netherlands)
25 Franziska Koch (Germany)
26 Misuzu Shimoyama (Japan)
27 Noa Jansen (Netherlands)
28 Viivi Puskala (Finland)
29 Lotte Rotman (Belgium)
30 Karin Penko (Slovenia)
31 Thale Kielland Bjerk (Norway)
32 Sara Martin Martin (Spain)
33 Hannah Gruber-Stadler (Austria)
34 Alana Castrique (Belgium)
35 Lara Krahemann (Switzerland)
36 Aleksandra Stepanova (Russian Federation) 0:04:14
37 Erin J Attwell (Canada)
38 Eva Jonkers (Netherlands)
39 Vittoria Guazzini (Italy)
40 Shari Bossuyt (Belgium) 0:04:30
41 Rozemarijn Ammerlaan (Netherlands) 0:06:17
42 Jessica Roberts (Great Britain) 0:06:56
43 Katharina Hechler (Germany) 0:08:52
44 Maria Martins (Portugal)
45 Maja Perinovic (Croatia)
46 Anhelina Krasko (Belarus)
47 Ricarda Bauernfeind (Germany)
48 Juste Juskeviciute (Lithuania)
49 Daniela Atehortua Hoyos (Colombia)
50 Emeline Eustache (France)
51 Abigail Youngwerth (United States Of America)
52 Megan Heath (United States Of America)
53 Petra Machalkova (Slovakia)
54 Amalie Lutro (Norway) 0:09:59
55 Clara Lundmark (Sweden)
56 Karolina Kumiega (Poland)
57 Greta Karasiovaite (Lithuania)
58 Alyssa Rowse (Bermuda)
59 Anne De Ruiter (Netherlands)
60 Joanna Golec (Poland)
61 Svetlana Pachshenko (Kazakhstan)
62 Martine Gjos (Norway)
63 Laurie Jussaume (Canada)
64 Lauren Murphy (Great Britain) 0:10:01
65 Ariana Gilabert Vilaplana (Spain)
66 Isabel Martin Martin (Spain)
67 Cinthya Teresita Covarrubias Rocha (Mexico)
68 Summer Moak (United States Of America) 0:11:04
69 Elne Owen (South Africa) 0:13:56
70 Maggie Coles-Lyster (Canada) 0:16:09
71 Veronika Myrxina (Kazakhstan) 0:17:34
72 Emelie Roe Utvik (Norway) 0:18:23
73 Chaniporn Batriya (Thailand) 0:18:25
74 Aksana Salauyeva (Belarus) 0:18:37
75 Regina Stegvilaite (Lithuania) 0:19:42
76 Marib Aguirre Mangue (Argentina)
77 Marina Kurnossova (Kazakhstan)
78 Oliwia Majewska (Poland) 0:20:43
79 Alijah Beatty (United States Of America) 0:22:18
80 Johanna Johansson (Sweden) 0:22:23
81 Zayd Hailu (Ethiopia) 0:28:16

ORDINE D’ARRIVO GARA UOMINI U23

1 Benoit Cosnefroy (France) 4:48:23
2 Lennard Kämna (Germany)
3 Michael Carbel Svendgaard (Denmark) 0:00:03
4 Oliver Wood (Great Britain)
5 Vincenzo Albanese (Italy)
6 Damien Touze (France)
7 Max Kanter (Germany)
8 Michal Paluta (Poland)
9 Mark Downey (Ireland)
10 Anders Skaarseth (Norway)

Dopo loro a cronometro Elena Pirrone vola a prendersi anche le insegne del primato nella prova in linea (Tim de Waele/TDWSport.com)

Dopo l'oro a cronometro Elena Pirrone vola a prendersi anche le insegne del primato nella prova in linea (Tim de Waele/TDWSport.com)

DUMOULIN SVETTA SUL MOUNT FLOYEN. È SUO L’ORO A CRONOMETRO

settembre 20, 2017 by Redazione  
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Dopo un anno ricco di soddisfazioni che già lo ha visto maglia rosa, Tom Dumoulin vince a mani basse la cronometro mondiale su una distanza non eccelsa ma soprattutto sull’inusuale arrivo in salita del Mount Floyen. L’olandese rifila 58 secondi a Primož Roglič, argento, ed oltre un minuto a Chris Froome bronzo. Buona prova in prospettiva futura per Gianni Moscon, sesto a soltanto a 8 secondi dal podio.

Oggi i mondiali di ciclismo su strada avevano in programma l’attesa cronometro individuale riservata agli Uomini Élite. Una prova attesa da tempo, che ha già fatto discutere molto quando è stato svelato il percorso. Soltanto 31 sono, infatti i chilometri da percorrere, inusuali ed evidentemente pochi per una prova del genere, ma ancora più inusuali saranno gli ultimi 3 km e mezzo tutti in salita, con rampe che superano in alcuni tratti il 10% di pendenza. Mettiamoci anche la pioggia, che farà compagnia ai ciclisti durante tutta la giornata, ed avremo complessivamente una giornata iridata all’insegna dell’incertezza. Alla fine, però, la pioggia ha disturbato i ciclisti partiti nell’ultimo blocco. Saranno 65 gli atleti in gara, divisi in 6 blocchi da 11 (10 nel sesto ed ultimo). La partenza è prevista alle 13.05 ed il primo a lanciarsi sarà Alexey Lutsenko (Astana Pro Team). L’unico italiano in gara è Gianni Moscon (Sky), inserito nel quinto blocco e la cui partenza è prevista alle ore 16.15 e 30 secondi. Il primo blocco di ciclisti alla partenza, favoriti dall’assenza di pioggia, vedeva il belga Laurens De Plus (Quick-Step Floors) ottenere il miglior tempo con 47 minuti e 16 secondi. In seconda posizione a 29 secondi si piazzava, per il momento, il citato Lutsenko. De Plus veniva superato dallo sloveno Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice), che con un’ottima scalata finale faceva fermare il cronometro a 46 minuti e 24 secondi, facendo meglio del belga di ben 51 secondi. Tra i due si frapponeva il tedesco Nikias Arndt (Team Sunweb), che chiudeva in 46 minuti e 57 secondi. Dopo circa un’ora la classifica cambiava nuovamente con Wilco Kelderman (Team Sunweb) a fare meglio di Tratnik di nove secondi, chiudendo con il tempo di 46 minuti e 15 secondi. Meglio di lui faceva il portoghese Nelson Oliveira (Movistar Team) con il tempo di 46 minuti e 9 secondi. Il portoghese, in particolare, era autore di un’ultima parte fenomenale in salita. Qualche recriminazione per Gianni Moscon poichè l’italiano, esploso proprio negli ultimi tempi nella specialità e con già in tasca il titolo di campione italiano 2017, concludeva con un solo secondo di ritardo sul portoghese. Tra i due si intrometteva per una questione di centesimi il bielorusso Vasil Kiryienka (Sky). La pioggia era la protagonista dell’ultima parte con i grandi calibri che si misuravano sul bagnato.Primož Roglič balzava in testa con il tempo di 45 primi e 38 secondi ma era Tom Dumoulin a mettere tutti d’accordo con un sensazionale 44 minuti e 41 secondi, unico a scendere sotto i 45 minuti. Chiudeva il podio Chris Froome, terzo a 23 secondi di ritardo dall’olandese. Chiudevano la topfive Nelson Oliveira quarto e Vasil Kiryienka quinto, con un ottimo sesto posto per Gianni Moscon che faceva meglio di mostri sacri come Rohan Dennis (BMC Racing Team) e Tony Martin (Team Katusha – Alpecin), quest’ultimo solamente nono al traguardo. Dopo le prove a cronometro domani il mondiale prevede una giornata senza gare poi il programma riprenderà venerdì prosegue con le prime due prove in linea, destinate alle donne juniores e agli uomini Under 23, che gareggeranno rispettivamente al mattino e al pomeriggio.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:44:41
2 Primoz Roglic (Slovenia) 0:00:58
3 Chris Froome (Great Britain) 0:01:21
4 Nelson Oliveira (Portugal) 0:01:29
5 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:01:29
6 Gianni Moscon (Italy) 0:01:29
7 Wilco Kelderman (Netherlands) 0:01:34
8 Rohan Dennis (Australia) 0:01:37
9 Tony Martin (Germany) 0:01:40
10 Jan Tratnik (Slovenia) 0:01:43
11 Bob Jungels (Luxembourg) 0:01:49
12 Nicolas Roche (Ireland) 0:01:54
13 Alexis Gougeard (France) 0:01:54
14 Jonathan Castroviejo (Spain) 0:02:01
15 Ilnur Zakarin (Russian Federation) 0:02:04
16 Edvald Boasson Hagen (Norway) 0:02:11
17 Andrey Grivko (Ukraine) 0:02:15
18 Nikias Arndt (Germany) 0:02:16
19 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:02:21
20 Martin Toft Madsen (Denmark) 0:02:33
21 Laurens De Plus (Belgium) 0:02:35
22 Yves Lampaert (Belgium) 0:02:35
23 Victor Campenaerts (Belgium)
24 Jan Barta (Czech Republic) 0:02:39
25 Stefan Kung (Switzerland) 0:02:46
26 Tejay Van Garderen (United States Of America) 0:02:48
27 Gorka Izaguirre Insausti (Spain) 0:02:49
28 Alexey Lutsenko (Kazakhstan) 0:03:05
29 Hugo Houle (Canada) 0:03:07
30 Alexander Evtushenko (Russian Federation) 0:03:07
31 Andreas Vangstad (Norway) 0:03:09
32 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:03:10
33 Rui Costa (Portugal) 0:03:11
34 Lasse Norman Hansen (Denmark) 0:03:21
35 Jasha Sutterlin (Germany) 0:03:28
36 Mateusz Taciak (Poland) 0:03:29
37 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:03:32
38 Dmitriy Gruzdev (Kazakhstan) 0:03:33
39 Hamish Bond (New Zealand) 0:03:34
40 Reto Hollenstein (Switzerland) 0:03:34
41 Joseph Rosskopf (United States Of America) 0:03:47
42 Serghei Tvetcov (Romania) 0:03:49
43 Tao Geoghegan Hart (Great Britain) 0:03:51
44 Zhandos Bizhigitov (Kazakhstan) 0:04:01
45 Jarlinson Pantano Gomez (Colombia) 0:04:11
46 Lukas Postlberger (Austria) 0:04:14
47 Riccardo Zoidl (Austria) 0:04:46
48 Robert Britton (Canada) 0:04:57
49 Willem Jakobus Smit (South Africa) 0:05:27
50 Maciej Bodnar (Poland) 0:06:02
51 Redi Halilaj (Albania) 0:06:03
52 Valens Ndayisenga (Rwanda) 0:06:06
53 Kostyantyn Rybaruk (Ukraine) 0:07:36
54 King Lok Cheung (Hong Kong, China) 0:08:14
55 Uri Martins Sandoval (Mexico) 0:08:23
56 Nazir Jaser (Syrian Arab Republic) 0:08:35
57 Elchin Asadov (Azerbaijan) 0:09:00
58 Eugert Zhupa (Albania) 0:09:15
59 Meron Teshome (Eritrea) 0:09:49
60 Ahmad Badreddin Wais (Syrian Arab Republic) 0:10:58
61 Arsalan Anjum Muhammad (Pakistan) 0:11:48
62 Gabriel Tan (Singapore) 0:12:47
63 Awais Khan (Pakistan) 0:12:52
64 Yi Peng Teoh (Singapore) 0:13:00

Dumoulin coglie sotto la pioggia di Bergen la sua prima medaglia doro iridata (foto Bettini)

Dumoulin coglie sotto la pioggia di Bergen la sua prima medaglia d'oro iridata (foto Bettini)

ANCORA MEDAGLIE AZZURRE, A SORRIDERE OGGI GLI UOMINI JUNIOR. PER LE DONNE ÉLITE DOPPIETTA ORANGE

settembre 19, 2017 by Redazione  
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Terza giornata di cronometro a Bergen, dopo le donne junior e gli uomini Under23 oggi le categorie si invertono, ma non le medaglie che per l’Italia arrivano ancora dalla categoria più giovane.

A sorprendere tutti e sovvertire i pronostici è stato Antonio Puppio (Uc Bustese Olonia Verbania) che ha raggiunto un inatteso secondo posto nella prova junior maschile corsa questa mattina. L’atleta varesino ha chiuso un cerchio che era iniziato con uno splendido titolo nazionale di categoria e passato attraverso un decimo posto ai campionati europei di Herning. Partito senza strafare nella prima parte della gara, quella che comprendeva la salita della Birkelundsbakken, l’italiano è riuscito a fare la differenza nel tratto finale e si è posizionato alle spalle del britannico Thomas Pidcock (PH-MAS-Paul Milnes-Oldfield ERT) per 12”. Nonostante non fossero ancora partiti parecchi atleti più quotati di Puppio, la posizione dell’azzurro non mai è stata in discussione, almeno fino a quando non è sceso in strada il norvegese Andreas Leknessund (Ringerike SK). Per tutti gli altri la parte finale del tracciato è risultata insormontabile e mancava solo l’atleta locale, nonché vincitore dell’ultimo europeo. Il norvegese ha, però, esagerato nella prima parte e così in cima alla salita il suo vantaggio era risicato a un solo secondo e l’azione sempre più scomposta nei chilometri successivi lo ha fatto crollare all’ottavo posto con oltre mezzo minuto di ritardo. A completare il podio, dietro al britannico Pidcock e all’azzurro Puppio, è il polacco Filip Maciejuk (Pologne Juniors) che giunge a 13” dal vincitore.
Nel pomeriggio si è poi svolta la gara femminile élite che, come la gara di ieri, è terminata con una doppietta; questa volta a trionfare è l’Olanda che piazza in prima posizione Annemiek Van Vleuten (Orica – Scott) e in seconda, distanziata di 12”, la connazionale Anna Van Der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team); terza piazza per l’australiana Katrin Grafoot (Orica – Scott), giunta a 18”. Le due italiane in gara hanno terminato la gara piuttosto distanti, sia in termini di posizione nell’ordine d’arrivo, sia in termini cronometrici: Elisa Longo Borghini (Wiggle High5) è giunta 18° a 2′07″ mentre al 24° posto si è piazzata Lisa Morzenti (Astana Womens Team) con un distacco di 2′31″.
Per domani in programma ancora cronometro con la gara degli uomini élite che chiuderà le corse contro il tempo mentre da venerdì spazio alle corse in linea che si chiuderanno con l’attesissima gara élite di domenica.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI JUNIOR

1 Thomas Pidcock (Great Britain) 0:28:02.15
2 Antonio Puppio (Italy) 0:00:11.92
3 Filip Maciejuk (Poland) 0:00:13.29
4 Juri Hollmann (Germany) 0:00:21.53
5 Igor Chzhan (Kazakhstan) 0:00:23.66
6 Julius Johansen (Denmark) 0:00:27.61
7 Daan Hoole (Netherlands) 0:00:29.87
8 Andreas Leknessund (Norway) 0:00:32.30
9 Nik Cemazar (Slovenia) 0:00:35.49
10 Sebastian Berwick (Australia) 0:00:35.93
11 Vojtech Sedlacek (Czech Republic) 0:00:36.97
12 Thymen Arensman (Netherlands) 0:00:39.89
13 Leon Heinschke (Germany) 0:00:40.26
14 Johan Price-Pejtersen (Denmark) 0:00:41.62
15 Ilan Van Wilder (Belgium) 0:00:46.40
16 Richard Holec (Czech Republic) 0:00:47.79
17 Mitchell Wright (Australia) 0:00:48.06
18 Soren Waerenskjold (Norway) 0:00:55.34
19 Fred Wright (Great Britain) 0:00:57.04
20 Shoi Matsuda (Japan) 0:00:58.55
21 Sebastien Grignard (Belgium) 0:00:58.64
22 Mauro Schmid (Switzerland) 0:01:07.77
23 Veljko Stojnic (Serbia) 0:01:08.13
24 Kendrick Boots (United States Of America) 0:01:13.81
25 Gleb Brussenskiy (Kazakhstan) 0:01:15.70
26 Oscar Elworthy (New Zealand) 0:01:20.14
27 Tobias Bayer (Austria) 0:01:28.57
28 Charles-Etienne Chretien (Canada) 0:01:30.91
29 Dzianis Mazur (Belarus) 0:01:31.36
30 Xeno Young (Ireland) 0:01:34.63
31 Damian Papierski (Poland) 0:01:37.28
32 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan) 0:01:37.85
33 Samuele Manfredi (Italy) 0:01:40.90
34 Riley Sheehan (United States Of America) 0:01:41.30
35 Ben Hamilton (New Zealand) 0:01:44.36
36 Nikita Martynov (Russian Federation) 0:01:46.45
37 Florentin Lecamus Lambert (France) 0:01:48.36
38 Mario Gamper (Austria) 0:01:51.08
39 Guillermo Garcia Janiero (Spain) 0:01:51.36
40 Valere Thiebaud (Switzerland) 0:01:51.53
41 Daniil Nikulin (Ukraine) 0:01:51.69
42 Romas Zubrickas (Lithuania) 0:01:52.34
43 Luka Sagadin (Slovenia) 0:01:52.54
44 Victor Alejandro Ocampo Giraldo (Colombia) 0:01:55.51
45 Ben Walsh (Ireland) 0:01:56.66
46 Kristers Ansons (Latvia) 0:01:59.55
47 Olav Hjemsaeter (Norway) 0:02:03.99
48 Jason Oosthuizen (South Africa) 0:02:07.82
49 Alexis Renard (France) 0:02:09.30
50 Gleb Kugaevski (Russian Federation) 0:02:09.73
51 Hamza Mansouri (Algeria) 0:02:10.00
52 Linus Kvist (Sweden) 0:02:26.78
53 Kaden Hopkins (Bermuda) 0:02:27.42
54 Arthur Kluckers (Luxembourg) 0:02:29.59
55 Daniil Turuk (Belarus) 0:02:39.79
56 Thanakhan Chaiyasombat (Thailand) 0:02:46.76
57 Matthew Oliveira (Bermuda) 0:02:52.18
58 Christoffer Wall (Sweden) 0:02:54.03
59 Jose Eduardo Autran Carrillo (Chile) 0:02:57.88
60 Kestutis Vaitaitis (Lithuania) 0:02:58.51
61 Valentin Vasiloiu (Romania) 0:02:58.96
62 Graydon Staples (Canada) 0:03:01.55
63 Ivan Orlov (Azerbaijan) 0:03:10.30
64 Fernando Islas Lopez (Mexico) 0:03:20.78
65 Dylan Redy (Mauritius) 0:03:30.68
66 Ryan Terry (South Africa) 0:03:43.41
67 Alaeddine Cherhabil (Algeria) 0:03:44.35
68 Melki Mohamed Aziz (Tunisia) 0:03:46.02
69 Abdellah Loukili (Morocco) 0:03:46.30
70 Kiflom Gebreselassie (Ethiopia) 0:03:46.61
71 Charl Du Plooy (Namibia) 0:04:00.42
72 Aymen Merdj (Algeria) 0:04:11.28
73 Mohammed Medrazi (Morocco) 0:04:14.02
74 Mohamed Rayes (Syrian Arab Republic) 0:04:16.04
75 Schalk Van Der Merwe (Namibia) 0:04:17.47
76 Mikayil Safarli (Azerbaijan) 0:05:18.10
77 Stephen Alberto Belle (Seychelles) 0:05:44.69
78 Wachirawit Saenkhamwong (Thailand) 0:06:19.53

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE ÉLITE

1 Annemiek van Vleuten (Netherlands) 0:28:50
2 Anna van Der Breggen (Netherlands) 0:00:12
3 Katrin Garfoot (Australia) 0:00:19
4 Chloe Dygert (United States) 0:00:38
5 Ellen van Dijk (Netherlands) 0:00:52
6 Linda Villumsen (New Zealand) 0:00:56
7 Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa) 0:01:19
8 Lauren Stephens (United States) 0:01:20
9 Hannah Barnes (Great Britain) 0:01:23
10 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:01:34
11 Amber Neben (United States) 0:01:42
12 Lisa Brennauer (Germany) 0:01:48
13 Audrey Cordon Ragot (France) 0:01:51
14 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:02:02
15 Juliette Labous (France) 0:02:02
16 Ann-Sophie Duyck (Belgium) 0:02:03
17 Trixi Worrack (Germany) 0:02:04
18 Elisa Longo Borghini (Italy) 0:02:08
19 Elinor Barker (Great Britain) 0:02:10
20 Lotta Pauliina Lepisto (Finland) 0:02:14
21 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:02:19
22 Eri Yonamine (Japan) 0:02:29
23 Olga Zabelinskaya (Russian Federation) 0:02:31
24 Lisa Morzenti (Italy) 0:02:31
25 Tayler Wiles (United States) 0:02:47
26 Ramona Forchini (Switzerland) 0:02:47
27 Ana Cristina Sanabria Sanchez (Colombia) 0:02:51
28 Antri Christoforou (Cyprus) 0:02:52
29 Marlen Reusser (Switzerland) 0:02:59
30 Martina Ritter (Austria) 0:03:02
31 Vita Heine (Norway) 0:03:05
32 Olena Pavlukhina (Azerbaijan) 0:03:09
33 Olga Shekel (Ukraine) 0:03:29
34 Rotem Gafinovitz (Israel) 0:03:30
35 Sari Saarelainen (Finland) 0:03:44
36 Aurela Nerlo (Poland) 0:03:51
37 Ksenia Tcymbaliuk (Russian Federation) 0:03:54
38 Omer Shapira (Israel) 0:03:57
39 Thea Thorsen (Norway) 0:04:01
40 Eileen Burns (Ireland) 0:04:12
41 Daiva Tuslaite (Lithuania) 0:04:19
42 Lourdes Oyarbide Jimenez (Spain) 0:04:21
43 Varvara Fasoi (Greece) 0:04:28
44 Yumi Kajihara (Japan) 0:04:53
45 Aurelie Halbwachs (Mauritius) 0:05:02
46 Brenda Santoyo Perez (Mexico) 0:05:10
47 Eyeru Tesfoam Gebru (Ethiopia) 0:05:10
48 Yao Pang (Hong Kong, China) 0:05:17
49 Eleni Michalista Tsavari (Greece) 0:05:19
50 Aranza Valentina Villalon Sanchez (Chile) 0:05:32
51 Qianyu Yang (Hong Kong, China) 0:05:41
52 Selam Amha Gerefiel (Ethiopia) 0:06:33
53 Justina Jovaisyte (Lithuania) 0:06:43
54 Jer Ling Serene Lee (Singapore) 0:07:26

Il podio della cronometro junior, sul quale Antonio Puppio ha sfoggiato uninattesa medaglia dargento (Tim de Waele/TDWSport.com)

Il podio della cronometro junior, sul quale Antonio Puppio ha sfoggiato un'inattesa medaglia d'argento (Tim de Waele/TDWSport.com)

BERGEN: DOPPIETTA FEMMINILE TRA LE JUNIOR, BUONA PROVA ANCHE L’UNDER AFFINI

settembre 18, 2017 by Redazione  
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Giornata più che positiva per l’Italia ai mondiali di Bergen. Il medagliere ha visto arrivare un oro e un argento, entrambe dalla cronometro junior femminile, mentre nella prova riservata agli Under 23 registriamo un buon ottavo piazzamento per Edoardo Affini.

Dopo l’europeo di categoria per Elena Pirrone (GS Mendelspeck) arriva anche l’oro iridato. In virtù di quella vittoria oggi la nazionale italiana poteva schierava al via tre “azzurre”, Alessia Vigilia (GS Mendelspeck), Letizia Paternoster (S.C. Vecchia Fontana) e la Pirrone, queste ultime prime e seconde all’europeo. Proprio Alessia sarà la prima a prendere il via e, con il vantaggio di un tracciato asciutto che non tutte troveranno, va a chiudere con un tempo di 23’26”. Qualche goccia inizia a scendere a metà prova, con la Paternoster in rampa di partenza. La trentina sembra non farsi intimorire e va a chiudere il primo intermedio in testa, proprio davanti alla Pirrone. Nella seconda parte non riesce però a confermarsi e inizia a perdere terreno finendo per lasciare per strada un minuto e messo. Ultima a partire è proprio la Pirrone, che si trova a correre con la strada ancora bagnata anche se non piove più. La prova della campionessa europea in carica è perfetta, passa in testa in tutti gli intermedi e chiude con 6” di vantaggio sulla compagna di squadra. A chiudere il podio l’australiana Fusnacht (TIS Racing Team), che paga oltre 40”.
Nel pomeriggio sono poi scesi in pista gli uomini per la categoria Under23. Stavolta le aspettative azzurre non erano così importanti come per le ragazze del mattino e l’ottavo posto di Edoardo Affini (SEG Racing Academy) va sicuramente visto come un buon piazzamenti. Sottotono, invece, la gara di Paolo Baccio (GS Mastromarco( che va in difficoltà fin dai primi metri e arriva a perdere oltre 3’ dal vincitore piazzandosi al trentesimo posto.
La vittoria va al danese Mikkel Bjerg (Team Giant – Castelli) che percorre i 37,2 km del tracciato ad una media di 47,380 km/h distanziando di oltre un primo l’americano McNulty (Rally Cycling) e il francese Ermenault (Team Wiggins). Dietro di loro su piazzano il lussemburghese Wirtgen (Leopard Pro Cycling), l’australiano Scotson (BMC Development Team), il belga Leysen (Lotto Soudal) e il danese Kasper Asgreen (Team Virtu Cycling) a precedere l’azzurro Affini, tutti racchiusi in un fazzoletto di 30”. Poco più dietro si è piazzato l’attesissimo corridore statunitense Neilson Powless (Axeon Hagens Berman), che era uno dei favoriti ma che, a causa di un inconveniente tecnico e di una caduta, ha dovuto dire addio ai sogni di gloria.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE JUNIOR

1 Elena Pirrone (Italy) 0:23:19.72
2 Alessia Vigilia (Italy) 0:00:06.38
3 Madeleine Fasnacht (Australia) 0:00:42.32
4 Hannah Ludwig (Germany) 0:00:45.45
5 Maria Novolodskaya (Russian Federation) 0:01:09.05
6 Marit Raaijmakers (Netherlands) 0:01:20.94
7 Pfeiffer Georgi (Great Britain) 0:01:22.59
8 Shari Bossuyt (Belgium) 0:01:23.46
9 Letizia Paternoster (Italy) 0:01:29.61
10 Jade Wiel (France) 0:01:30.63
11 Marie Le Net (France) 0:01:35.84
12 Anne-Sophie Harsch (Luxembourg) 0:01:40.95
13 Lea Lin Teutenberg (Germany) 0:01:45.42
14 Olha Kulynych (Ukraine) 0:01:46.42
15 Daria Malkova (Russian Federation) 0:01:51.24
16 Emma Cecilie Norsgaard Jorgensen (Denmark) 0:01:55.09
17 Anne De Ruiter (Netherlands) 0:01:56.33
18 Summer Moak (United States Of America) 0:02:02.33
19 Laurie Jussaume (Canada) 0:02:08.42
20 Erin J Attwell (Canada) 0:02:09.05
21 Marina Kurnossova (Kazakhstan) 0:02:10.69
22 Lara Krahemann (Switzerland) 0:02:11.47
23 Alana Castrique (Belgium) 0:02:18.26
24 Sara Martin Martin (Spain) 0:02:20.19
25 Marta Jaskulska (Poland) 0:02:20.92
26 Hannah Gruber-Stadler (Austria) 0:02:21.20
27 Lauren Dolan (Great Britain) 0:02:23.74
28 Viivi Puskala (Finland) 0:02:24.72
29 Abigail Youngwerth (United States Of America) 0:02:30.47
30 Misuzu Shimoyama (Japan) 0:02:31.39
31 Andrea Ramirez Fregoso (Mexico) 0:02:39.03
32 Anastasiya Kolesava (Belarus) 0:02:51.87
33 Juste Juskeviciute (Lithuania) 0:02:56.50
34 Karin Penko (Slovenia) 0:02:58.90
35 Ariana Gilabert Vilaplana (Spain) 0:03:08.64
36 Martine Gjos (Norway) 0:03:14.75
37 Anzhela Solovyeva (Kazakhstan) 0:03:15.01
38 Alyssa Rowse (Bermuda) 0:03:30.61
39 Emelie Roe Utvik (Norway) 0:03:38.19
40 Regina Stegvilaite (Lithuania) 0:03:39.15
41 Liontin Evangelin Setiawan (Indonesia) 0:04:20.25
42 Cinthya Teresita Covarrubias Rocha (Mexico) 0:04:45.65
43 Chaniporn Batriya (Thailand) 0:04:52.57
44 Zayd Hailu (Ethiopia) 0:04:58.79
45 Tsadkan Kasahun (Ethiopia) 0:05:14.68

ORDINE D’ARRIVO CRONO UOMINI U23

1 Mikkel Bjerg (Denmark) 0:47:06.48
2 Brandon McNulty (United States Of America) 0:48:12.40
3 Corentin Ermenault (France) 0:48:23.13
4 Tom Wirtgen (Luxembourg) 0:48:24.85
5 Callum Scotson (Australia) 0:48:27.73
6 Senne Leysen (Belgium) 0:48:28.19
7 Kasper Asgreen (Denmark) 0:48:37.19
8 Edoardo Affini (Italy) 0:48:41.71
9 Neilson Powless (United States Of America) 0:48:43.61
10 Scott Davies (Great Britain) 0:48:49.50
11 Pavel Sivakov (Russian Federation) 0:48:53.72
12 Remi Cavagna (France) 0:49:00.21
13 Jaime Castrillo Zapater (Spain) 0:49:18.11
14 Yuriy Natarov (Kazakhstan) 0:49:24.54
15 Izidor Penko (Slovenia) 0:49:28.09
16 Mathias Norsgaard Jorgensen (Denmark) 0:49:31.31
17 Tobias S. Foss (Norway) 0:49:31.79
18 Marc Hirschi (Switzerland) 0:49:34.94
19 Julian Braun (Germany) 0:49:36.11
20 Patrick Haller (Germany) 0:49:45.58
21 Ivo Oliveira (Portugal) 0:49:45.62
22 Regan Gough (New Zealand) 0:49:46.78
23 Piotr Brozyna (Poland) 0:49:53.05
24 Szymon Sajnok (Poland) 0:49:53.74
25 Alexander Cowan (Canada) 0:50:04.88
26 Dmitrii Strakhov (Russian Federation) 0:50:08.76
27 Iver Johan Knotten (Norway) 0:50:09.48
28 Daniel Felipe Martinez Poveda (Colombia) 0:50:19.33
29 Martin Schappi (Switzerland) 0:50:24.48
30 Paolo Baccio (Italy) 0:50:26.06
31 Andreas Miltiadis (Cyprus) 0:50:35.17
32 Kevin Geniets (Luxembourg) 0:50:35.77
33 Barnabas Peak (Hungary) 0:50:47.46
34 Luis Ricardo Villalobos Hernandez (Mexico) 0:50:54.00
35 Patrick Gamper (Austria) 0:50:54.18
36 Markus Freiberger (Austria) 0:50:57.64
37 Ka Hoo Fung (Hong Kong, China) 0:50:57.66
38 Awet Habtom Tekle (Eritrea) 0:50:58.27
39 Sergio Samitier Samitier (Spain) 0:51:04.29
40 Vitaliy Novakovskyi (Ukraine) 0:51:25.45
41 Saymon Musie Mehari (Eritrea) 0:51:38.45
42 Matic Groselj (Slovenia) 0:51:44.70
43 Rei Onodera (Japan) 0:51:46.49
44 Atsushi Oka (Japan) 0:52:20.40
45 Jason Andrey Huertas Araya (Costa Rica) 0:52:24.42
46 El Mehdi Chokri (Morocco) 0:52:26.41
47 Mauricio Moreira (Uruguay) 0:52:30.99
48 Eriks Toms Gavars (Latvia) 0:52:43.74
49 Nathan Van Hooydonck (Belgium) 0:53:06.79
50 Omer Goldshtein (Israel) 0:53:26.17
51 Andrej Petrovski (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:53:33.42
52 Tegshbayar Batsaikhan (Mongolia) 0:53:37.58
53 Daniel Jara Rodriguez (Costa Rica) 0:53:58.24
54 Michael O’Loughlin (Ireland) 0:54:27.73
55 Victor Langellotti (Monaco) 0:54:31.96
56 Jack Burke (Canada) 0:56:32.12

A Bergen Elena Pirrone sostituisce le insegne di campionessa europea con la più prestigiosa maglia iridata di specialità (Tim de Waele/TDWSport.com)

A Bergen Elena Pirrone sostituisce le insegne di campionessa europea con la più prestigiosa maglia iridata di specialità (Tim de Waele/TDWSport.com)

IN NORVEGIA RISPLENDE IL SUN…WEB

settembre 17, 2017 by Redazione  
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Avvio nel segno dell’Olanda per i mondiali norvegesi di Bergen. Il Team Sunweb – sia la formazionale femminilel, sia quella maschile – ha fatto registrare i migliori tempi nelle rispettive prove. Sul podio per la prova femminile anche le campionesse uscenti della Boels-Dolmans e la Cervélo-Bigla. Tra i maschi piazze d’onore per i campioni uscenti della BMC e per il Team Sky, che ha pagato la défaillance di Geraint Thomas dopo un avvio di prova nella quale il team inglese sembrava imbattibile.

La consueta prova della cronosquadre per team ha dato il via alla rassegna iridata di Bergen 2017. Al mattino è toccata alle ragazze cimentarsi sui 42,5 Km di un percorso impegnativo che neanche lontanamente assomigliava ad un tracciato classico delle prove contro il tempo, dove prevalgono lunghi rettilinei e un dislivello prossimo allo zero.
Il titolo mondiale per il “gentil sesso” è andato al team olandese Sunweb, che ha interpretato al meglio l’impegnativa prova mantenendo a 12” la campionesse uscenti della Boels-Dolmans e a 28” la Cervélo-Bigla. L’unica compagine italiana presente era la BePink-Cogeas, che ha fatto registrare l’ottavo tempo con un ritardo di poco superiore ai quattro minuti.
Stesso copione nella prova maschile disputata nel pomeriggio poichè anche tra gli uomini i migliori sono risultati i portacolori della Sunweb. Michael Matthews, Tom Dumoulin, Sam Oomen, Lennard Kämna, Wilco Kelderman e Søren Kragh Andersen sono stati capaci, come le ragazze al mattino, di interpretare al meglio la prova e sfruttare a proprio vantaggio le difficoltà del tracciato. Da rimarcare l’impegno della “maglia rosa” Tom Doumolin nello scandire il passo sul Birkelundsbakken, una salita di poco meno di un km e mezzo con un dislivello di un centinaio di metri e una pendenza media del 7,2%, posta a poco più di 10 km al termine.
Secondo tempo di giornata per i campioni uscenti della BMC Team. Daniel Oss, Tejay Van Garderen, Silvan Dillier, Miles Scotson, Rohan Dennis e Stefan Küng hanno pagato agli olandesi 8”25 dopo essere rimasti in testa fino all’ultimo intertempo. Terza piazza per il team Sky di Chris Froome, Michal Kwiatkowski, Gianni Moscon, Owain Doull, Geraint Thomas e Vasil Kiryenka. Il team inglese era partito molto forte ma, dopo aver fatto registrare il miglior tempo al primo intertempo, si è un po’ disunito sulla salita, anche a causa di un Geraint Thomas lontano dal suo standard abituale. Per loro, comunque, è arrivato il terzo gradino del podio con un ritardo di 22″35 dai neocampioni del mondo.
Per i colori italiani oltre ai vari Oss, Moscon, Cataldo, Gatto e Coledan, impegnati rispettivamente in BMC, Sky, Astana e Trek-Segafredo, era presente quale unica formazione azzurra la Sangemini-MG.Kvis. Per i ragazzi di Baldini il tempo di 52’52” è valso il secondo posto nella ipotetica classifica dei team Continental. Bernardini, Gaffurini, Gazzara, Salvietti, Scartezzini e Totò hanno chiuso in quattordicesima posizione e meglio di loro, oltre ai Team World Tour, hanno fatto solo i norvegesi del Team Joker Icopal.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE DONNE

1 Team Sunweb 0:55:41
Lucinda Brand (Ned)
Leah Kirchmann (Can)
Floortje Mackaij (Ned)
Coryn Rivera (USA)
Sabrina Stultiens (Ned)
Ellen van Dijk (Ned)
2 Boels Dolmans Cycling Team 0:00:12
Chantal Blaak (Ned)
Karl-Ann Canuel (Can)
Megan Guarnier (USA)
Christine Majerus (Lux)
Amy Pieters (Ned)
Anna van der Breggen (Ned)
3 Cervelo Bigla Pro Cycling Team 0:00:28
Stephanie Gaumnitz (Ger)
Lisa Klein (Ger)
Lotta Lepistö (Fin)
Ashleigh Moolman-Pasio (RSA)
Clara Koppenburg (Ger)
Cecille Uttrup Ludwig (Den)
4 Canyon-SRAM Racing 0:01:05
Hannah Barnes (GBr)
Lisa Brennauer (Ger)
Elina Cecchini (Ita)
Mieke Kroger (Ger)
Alexis Ryan (USA)
Trixi Worrack (Ger)
5 Team Virtu Cycling Women 0:02:52
Claudia Koster (Ned)
Christina Siggaard (Den)
Pernille Mathiesen (Den)
Amber Neben (USA)
Sara Penton (Swe)
Linda Villumsen (Den)
6 FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope 0:03:23
Aude Biannic (Fra)
Coralie Demay (Fra)
Eugenie Duval (Fra)
Roxane Fournier (Fra)
Shara Gallow (Aus)
Roxange Knetemann (Ned)
7 BTC City Ljubljana 0:03:47
Polona Batagelj (Slo)
Eugenia Bujak (Pol)
Corinna Lechner (Ger)
Maaike Boogaard (Ned)
Hanna Nilsson (Swe)
Ursa Pintar (Slo)
8 BePink Cogeas 0:04:07
Alison Jackson (Can)
Francesca Pattaro (Ita)
Katia Ragusa (Ned)
Ilaria Sanguineti (Ita)
Silvia Valsecchi (Ita)
Olga Zabelinskaya (Rus)
9 Hitec Products 0:04:59
Charlotte Becker (Ger)
Miriam Bjornsrud (Nor)
Simona Frapporti (Ita)
Cecille Gotaas Johnsen (Nor)
Nina Kessler (Ned)
Thea Thorsen (Nor)

ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE UOMINI

1 Team Sunweb 0:47:50
2 BMC Racing Team 0:00:08
3 Team Sky 0:00:22
4 Quick-Step Floors 0:00:35
5 Orica-Scott 0:01:03
6 Movistar Team 0:01:19
7 Team LottoNL-Jumbo 0:01:20
8 CCC Sprandi Polkowice 0:01:44
9 Katusha-Alpecin 0:01:46
10 Bora-Hansgrohe 0:01:55
11 Astana Pro Team 0:02:16
12 Trek-Segafredo 0:02:50
13 Joker Icopal 0:03:08
14 Sangemini – MG. K Vis 0:05:02
15 Uno – X Hydrogen Development Team 0:05:10
16 Team Fixit.no 0:05:21
17 Team Sparebanken Sør 0:05:30

La formazione maschile della Sunweb sfreccia sulle strade di Bergen (Tim de Waele/TDWSport.com)

La formazione maschile della Sunweb sfreccia sulle strade di Bergen (Tim de Waele/TDWSport.com)

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