IL RIBALTONE DI ABERDEEN. VAN AERT VINCE IN VOLATA E SI PRENDE IL TOUR OF BRITAIN 2021
Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) vince di potenza la volata di Aberdeen battendo ciclisti del calibro di Andrè Greipel (Team Israel StartUp Nation) e Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step) e si porta a casa il Tour of Britain 2021 togliendo la maglia di dosso ad Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers)
Oggi il calendario ciclistico internazionale offre una bella scorpacciata di corse interessanti. Il GP de Fourmies vedrà la lotta fra alcuni dei migliori velocisti in circolazione che si contenderanno la vittoria in volata sulle strade francesi del Nord. In Italia va di scena la prova in linea uomini elite dei Campionati Europei a conclusione di una settimana appassionante tra le valli trentine. In Gran Bretagna termina il Tour of Britain con l’ottava tappa da Stonehaven ad Aberdeen che deve ancora dire molto sulla vittoria della breve corsa d’oltremanica. Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) sono separati da soli 4 secondi e la vittoria della maglia blu potrebbe animarsi anche durante il passaggio dei tre traguardi volanti con abbuoni che sono distribuiti tra il km 56 ed il km 87.5. Inoltre, il primo dei tre GPM in programma, Cairn O’Mount posto al km 36, è la ‘vetta’ più difficile dell’intero Tour of Britain con i suoi 3 km e 300 metri di altezza ed una pendenza media del 9.4%. Dopo la partenza da Stonehaven si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sei ciclisti: Robin Carpenter (Team Rally Cycling), Jokin Murguialday (Team Caja Rural), Michal Paluta (Team Global 6 Cycling), William Bjergfelt (Team SwiftCarbon Pro Cycling), Thomas Gloag e Ben Healy (Team Trinity Racing). Carpenter scollinava per primo sul GPM di Cairn O’Mount posto al km 36.3 mentre il gruppo maglia blu inseguiva con un ritardo di 3 minuti e 20 secondi. I fuggitivi rimanevano in cinque perché sulla salita precedente si era staccato Bjergfelt. Paluta vinceva il primo traguardo volante di Finzean posto al km 55.9. Sul successivo GPM di Corsedardar Hill posto al km 59.1 era Gloag a transitare per primo. Sotto l’impulso del team Jumbo Visma il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti e 30 secondi. Gloag si aggiudicava il secondo traguardo intermedio di Aboyne posto al km 69 mentre era Carpenter ad imporsi sul terzo ed ultimo traguardo volante di Ballater posto al km 87.6. A 70 km dall’arrivo il vantaggio della fuga sul gruppo maglia blu era di 2 minuti e 10 secondi. Paluta transitava in prima posizione sul terzo ed ultimo GPM di Queen’s View posto al km 113.7. Intanto si faceva la conta dei velocisti e dopo il ritiro di Nizzolo (Team Qhubeka NextHash) la situazione sembrava favorevole a Mark Cavensish (Team Deceuninck Quick Step), anche se la lotta per la maglia blu vedeva impegnati anche Van Aert e Hayter, tutt’altro che fermi in volata. Erano Jumbo Visma e Deceuninck Quick Step a condividere l’incombenza dell’inseguimento. A 15 km dall’arrivo il vantaggio dei cinque di testa era sceso a 30 secondi. Il gruppo riprendeva la fuga a 5 km dall’arrivo. La volata era ormai cosa fatta e con una progressione irresistibile negli ultimi 100 metri Wout van Aert aveva la meglio davanti ad Andrè Greipel (Team Israel StartUp Nation) e Mark Cavendish (Team Deceuninck Quick Step). Chiudevano la top five Colin Joyce (Team Rally Cycling) e MaxKanter (Team DSM), rispettivamente in quarta e in quinta posizione. Van Aert grazie all’abbuono di 10 secondi sorpassa in classifica generale Hayter di 6 secondi e vince il Tour of Britain 2021. Terza piazza per Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) a 27 secondi di ritardo da Van Aert. Per quanto riguarda le altre classifiche, Hayter vince la classifica a punti e Jakob Scott (Team Canyon SunGon) quella GPM. Infine la Deceuninck Quick Step vince la classifica a squadre.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Wout van Aert ad Aberdeen (foto: Getty Images Photo)
UNA CAMPAGNA DEL NORD UN PO’ PIU’ A SUD. IL BELGA NYS TRIONFA TRA GLI UNDER23, L’OLANDESE VAN DIJK TRA LE DONNE ELITE
La prova in linea degli U23 prevista agli Europei di ciclismo in Trentino è vinta dal belga Thibau Nys, bravo nel levarsi tutti di ruota in una volata ristretta. Olanda invece protagonista con Ellen Van Dijk, che scatta nel finale e va a vincere in solitaria un oro complessivamente meritato.
L’avventura delle nazionali di categoria continua in Trentino con la prova in linea degli U23 tra i ragazzi la corsa è tenuta sotto controllo, durante le prime tornate, dalla formazione spagnola. I giri da percorrere sono 10 per un totale di 133.6 km, percorso che non ha offerto nessun tentativo di fuga se non un allungo da parte di Gabriele Benedetti nella prima ora di gara, subito ripreso, e di poi al penultimo giro con un altro allungo promosso dal belga Lennert Van Eetvelt insieme ad un gruppetto di 5 atleti con dentro anche il nostro Edoardo Zambanini insieme a Tobias Bayer (Austria), Jakub Toupalik (Repubblica Ceca), Alexandre Balmer (Svizzera) e Pedro Lopes (Portogallo). Tra di loro riesce a restare da solo in avanscoperta fino all’ultimo giro il belga Lennert Van Eetvelt, è qui che devono muoversi gli uomini più attesi. A scoprire le carte per primo è lo spagnolo Juan Ayuso con un affondo sulla salita di Povo, raggiunge e supera Van Eetvelt, da dietro rientrano in quattro, un altro belga, Thibau Nys, due azzurri Filippo Baroncini e Filippo Zana, l’ungherese Erik Fetter, il francese Louis Barré. La volata è lanciata all’ultimo chilometro con Baroncini in ottima posizione in uscita dall’ultima curva prima del rettilineo finale, ma non basta perché da dietro viene agganciato e superato dal belga Nys che regala l’oro alla sua nazionale.
Per quanto riguarda la prova in linea donne elite, la gara è stata subito tirata fin dal primo giro che non permette nessun tentativo di fuga; al secondo passaggio ci proba la francesce Audrey Cordon-Ragot in avanscoperta per soli 20” subito ripresa dal plotone tirato dalla Germania, fotocopia il terzo giro con ancora una francese in allungo, vantaggio anche qui di una ventina di secondi, e formazione tedesca che va a riprende la transalpina Eugénie Duval. L’azione che determinerà la corsa si ha al quarto giro con un quartetto di atlete formato da Soraya Paladin (Italia), Ellen Van Dijk (Paesi Bassi), Aude Biannic (Francia) e Romy Kasper (Germania). Le quattro viaggiano di comune accordo e riescono subito a fare il vuoto. Gruppetto interessante, in cui provano a portarsi dentro la polacca Marta Lach la spagnola Lourdes Oyarbide, che a lungo sono rimaste a bagnomaria tra il plotone e la testa delle corsa per poi essere inesorabilmente assorbite dal gruppo delle inseguitrici. In salita verso Povo la prima a perdere le ruote in testa è Biannic, le tre davanti invece riescono a conservare un vantaggio di 40” sul gruppo, massima la collaborazione, situazione ottimale, per una medaglia assicurata. Al successivo passaggio di Povo ancora un’latra vittima, questa volta è la tedesca Kasper a perdere le ruote della coppia Ellen Van Dijk e Soraya Paladin con dietro il plotone tirato dalla Germania ai meno 33 dall’arrivo. In testa l’olandese prova ad allungare ma l’italiana riesce la prima volta a resistere. La Van Dijk attaccava nel finale e grazie alle sue doti di passista non veniva più ripresa dalle avversarie alle sue spalle. La ciclista olandese trionfava tutta sola sul traguardo di Trento mentre la volata per l’argento era vinta dalla tedesca Liane Lippert davanti alla lituana Rasa Leleyvite. Solo sesta una comunque generosa Marta Cavalli. Domani i Campionati europei di ciclismo si concludono con la gara più attesa, la Prova in Linea Uomini Elite. Grande attesa per un’Italia che mescola gioventù ed esperienza, su un percorso adatto ad uomini come Colbrelli ed Ulissi. Ma non sarà facile avere la meglio sul resto degli avversari, con Remco Evenepoel spauracchio principale non solo per l’Italia ma anche per tutti gli altri, compresi i compagni di squadra del Belgio.
Antonio Scarfone

Thibau Nys oro a Trento (foto: Bettini Photo)
A EDIMBURGO LA FUGA PREMIA YVES LAMPAERT. HAYTER CONSERVA LA MAGLIA BLU
Nella settima tappa del Tour of Britain 2021 la fuga ha la meglio sul gruppo maglia blu ed Yves Lampaert (Team Deceuninck Quick Step) vince una volata ristretta davanti a Matteo Jorgenson (Team Movistar) e Matthew Gibson (Team Ribble Weldtite Pro Cycling). In classifica generale Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia blu davanti a Wout van Aert (Team Jumbo Visma)
La settima e penultima tappa del Tour of Britain 2021 fa capolino in Scozia. Si parte da Hawick e si arriva ad Edimburgo dopo 195 km piuttosto mossi, lungo i quali è prevista la ‘scalata’ di tre GPM. La fuga finora ha trionfato soltanto nella seconda tappa ma oggi potrebbe avere concrete possibilità di successo a patto che sia piuttosto numerosa e che non contenga uomini pericolosi per la classifica generale. Vedremo come si svolgerà la tappa e siamo curiosi di capire se Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) riuscirà a recuperare quei quattro secondi su un tostissimo Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers), che viene da un secondo ed un primo posto nelle due tappe precedenti e non vuole mollare così facilmente la maglia blu, pur avendo Van Aert già vinto tre tappe nella breve corsa d’oltremanica. Dopo la partenza da Hawick iniziavano immediatamente gli attacchi per portare via la fuga di giornata. Tra i più attivi si segnalavano anche gli uomini della Deceuninck Quick Step con Davide Ballerini ed Yves Lampaert protagonisti. Proprio la coppia Deceuninck trainava con sé altri quattro ciclisti: Pascal Eenkhoorn (Team Jumbo Visma), Matteo Jorgenson (Team Movistar), Matthew Gibson (Team Ribble Weldtite Pro Cycling) e Christopher Blevins (Team Trinity Racing). Ballerini transitava per primo sul GPM di Berrybush, primo GPM della tappa posto al km 27.9. Dopo 35 km il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era salito a 9 minuti e Jorgenson era la virtuale maglia blu. Jorgenson vinceva il primo traguardo volante di Innerleithen posto al km 47.8. Ballerini trasitava per primo sul GPM di Stow Hill posto al km 86.4 e Gibson vinceva invece il traguardo volante di Lauder posto al km 91.7. A 90 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era inferiore ai 7 minuti. Era invece Eenkhoorn a vincere il terzo ed ultimo traguardo volante di Duns posto al km 120.7. Le possibilità di vittoria di un fuggitivo si decidevano dei successivi 50 km che vedevano la scalata dell’ultimo GPM di Wanside Rig. Il gruppo maglia blu non aveva ancora accelerato ed il vantaggio della fuga era stabile sugli 8 minuti. Gibson scollinava per primo sul GPM di Wanside Ring posto al km 146.3. Nella successiva discesa il gruppo maglia blu aumentava il ritmo ed a 40 km dal termine il vantaggio della fuga scendeva a 5 minuti e 30 secondi. Blevins si rialzava a circa 19 km dall’arrivo. In testa restavano cinque ciclisti la cui armonia iniziava a venire meno visto che iniziavano gli scatti anche davanti, con Jorgenson che si avvantaggiava di qualche decina di metri salvo poi rientrare nei ranghi. Intanto il vantaggio della fuga era sceso a 3 minuti e 30 secondi a 14 km dalla conclusione. Ai meno 6 scattava Lampaert, subito seguito da Jorgenson e Gibson. Il terzetto si avvantaggiava sugli ex compagni di fuga e si giocava la vittoria di tappa. Era Lampaert che vinceva la volata ristretta davanti a Jorgenson e Gibson. Ballerini era quarto a 35 di ritardo da Lampaert mentre chiudeva la top five Eenkhoorn a 41 secondi di ritardo da Lampaert. Il gruppo maglia blu veniva regolato da Hayter in sesta posizione che vinceva la volata dei battuti davanti a Van Aert. Lampaert ottiene la prima vittoria stagionale in una corsa in linea, dopo aver già vinto la cronometro individuale ai Campionati Nazionali Belgi. Per quanto riguarda la classifica generale tutto resta invariato con Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) che conserva la maglia blu davanti a Wout van Aert (Team Jumbo Visma) per soli 4 secondi. Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa – che si correrà in contemporanea con il GP de Fourmies e con la prova su strada Uomini Eliti agli Europei di Trento – da Stonehaven ad Aberdeen. Quella che sulla carta è una passerella finale, essendo praticamente pianeggiante pur essendoci tre GPM nella prima metà del percorso , sarà invece decisiva per la lotta tra Van Aert e Hayter in ottica classifica generale.
Giuseppe Scarfone

Ives Lampaert vince a Edimburgo (foto: Getty Images Sport)
JUNIORES E U23 DONNE. ITALIA SUGLI SCUDI AGLI EUROPEI.
Un oro e un argento, ripettivamente per Silvia Zanardi e per Eleonora Ciabocco, risplendono nel carniere italiano ai Campionati Europei
In Trentino agli Europei di ciclismo questo pomeriggio le gare juniores per le donne, a vincere la medaglia d’oro è stata la tedesca Linda Riendmann più forte a sprintare su di un gruppetto di cinque atlete che si sono rese protagonisti nell’ultima tornata con un attacco su ciò che restava del gruppo iniziale. A giocarsi la vittoria anche due azzurre Eleonora Ciabocco e Francesca Barale quest’ultima chiaramente al servizio della compagna di nazionale, quarto posto per lei, è stata determinate per la medaglia d’argento conquistata dalla Ciabocco, sul terzo gradino del podio e quindi medaglia di bronzo si piazza la francese Eglatine Rayer, al quinto posto la Russia con l’atleta Alena Ivanchenko. Va decisamente meglio nella categoria U23, questa volta, le azzurre offrono una prova maiuscola permettendo alla promettente Silvia Zanardi di vincere la frazione e strappare la medaglia d’oro dalla lotta, sempre in volata, con l’ungherese Blanka Vas, seconda, e la francese, Evita Muzic, terza. Domani appuntamento con la prova in linea per le donne elite ed i ragazzi U23.
Antonio Scarfone

Il podio U23 femminile degli Europei 2021 (foto: Getty Images)
VAN AERT TRIS A GATESHEAD. HAYTER CONSERVA LA MAGLIA BLU
Una volata ristretta tra i big di classifica premia a Gateshead Wout Van Aert (Team Jumbo Visma), che ottiene la terza vittoria di tappa al Tour of Britain 2021. Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) si piazza al secondo posto e grazie agli abbuoni mantiene la maglia blu per soli 4 secondi. A due tappe dalla conclusione la lotta per la vittoria finale è ancora incertissima.
Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) ha riconquistato la maglia blu di leader della classifica generale vincendo ieri la quinta tappa del Tour of Britain 2021 ma i distacchi sono ancora minimi e gente come Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) e Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) aspettano il momento giusto per ribaltare a loro favore la situazione. Oggi è in programma la sesta tappa da Carlisle a Gateshead e qualcosa di interessante potrebbe accadere nella parte conclusiva visto che a una decina di km dall’arrivo si scalerà un dentello di quasi 3 km ad oltre il 6% di pendenza media. Non stiamo parlando del Mortirolo ma un colpo ben assestato di un finisseur, e perché no anche di un big di classifica, potrebbe animare e non poco il finale di tappa. I tre GPM che sono distribuiti nei primi 115 km della tappa, su un totale di 198, serviranno a far accumulare fatica nelle gambe dei ciclisti. Il copione anche questa volta non cambiava e subito dopo la partenza da Carlisle iniziavano gli attacchi con il gruppo che si allungava per l’elevata velocità. La fuga si formava dopo il passaggio sul traguardo intermedio di Motherby, posto al km 34, vinto da Rory Townsend (Team Canyon SunGod). Oltre all’inglese la fuga si componeva di altri otto ciclisti: Jimmy Janssens (Team Alpecin Fenix), Mark Cavendish e Tim Declerq (Team Deceuninck Quick Step), George Bennett (Team Jumbo Visma), Colin Joyce (Team Rally Cycling), Mason Hollyman (Team Israel StartUp Nation), Daniel McLay (Team Arkea Samsic) e Mark Donovan (Team DSM). Era proprio quest’ultimo ciclista il meglio piazzato in classifica generale, con un ritardo di 1 minuto e 42 secondi da Hayter; per questo motivo l’INEOS Grenadiers era nelle posizioni di testa del gruppo a scandire l’andatura. Dopo 40 km la fuga aveva 1 minuto e 35 secondi di vantaggio sul gruppo maglia blu. Townsend si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Penrith posto al km 63.4. Sulle prime rampe della salita di Hartside, dalla fuga si rialzavano Donovan ed Hollyman, cosicché restavano in testa in 7. Townsend scollinava per primo sul GPM di Hartside posto al km 86.3. Il ciclista britannico si ripeteva sul successivo GPM di Killhope Cross posto al km 105.6. A metà tappa il ritardo del gruppo maglia blu si aggirava sui 3 minuti. Townsend scollinava in prima posizione anche su Burtree Fell, terzo ed ultimo GPM della tappa odierna posto al km 115 e non contento completava l’opera aggiudicandosi infine il terzo ed ultimo traguardo volante di Prudhoe posto al km 164,7. A 35 km dall’arrivo il vantaggio dei sette uomini in testa alla corsa era sceso sotto i 2 minuti. In particolare erano Team Movistar e Team Israer StartUp Nation ad impegnarsi in testa al gruppo per accorciare sulla fuga. A 20 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era ormai inferiore al minuto. McLay era il primo dei fuggitivi a rialzarsi. Il gruppo di testa si riduceva così a sei unità e veniva ripreso definitivamente a meno di 14 km dall’arrivo, poco prima dell’inizio dello strappetto di 2 km non categorizzato come GPM. Era l’INEOS Grenadiers a mettersi in testa al gruppo ed a controllare la situazione. Matteo Jorgenson (Team Movistar) e James Shaw (Team Riddle Weldtite Pro Cycling) si avvantaggiavano di qualche decina di metri ma non impensierivano più di tanto il gruppo alle loro spalle, che in verità si sfilacciava sotto i colpi di Wout van Aert (Team Jumbo Visma), il quale provava l’attacco insieme a Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) e Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step). L’INEOS faceva comunque buona guardia e riportava Hayter sul gruppetto di testa a circa 12 km dall’arrivo. A 11 km dall’arrivo Alaphilippe contrattaccava ma un generoso Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers) ricuciva immediatamente sul francese. Ad 8 km dal termine Woods sfoderava un nuovo attacco e riusciva a mettere una decina di secondi tra sé ed il drappello con la maglia blu. A 5 km dall’arrivo Woods aveva 10 secondi di vantaggio sugli altri big di classifica. Oltre a Rodriguez, Van Aert, Alaphilippe ed Hayter erano presenti anche Carlos Serrano (Team Movistar), Mikkel Honoré (Team Deceuninck Quick Step), Dan Martin (Team Israel StartUp Nation), Matteo Jorgenson e James Shaw. Il canadese veniva ripreso a poco più di 4 km dall’arrivo. La volata, in leggera pendenza, veniva vinta da Wout van Aert, alla terza vittoria di tappa al Tour of Britain. In seconda posizione si piazzava Hayter mentre terzo era Alaphilippe. Chiudevano la top five serrano in quarta posizione e Shaw in quinta posizione. In classifica generale Hayter riesce a conservare la maglia blu per soli 4 secondi su uno scatenato Van Aert. Terzo è Alaphilippe a 21 secondi di ritardo. Domani Scozia protagonista con la settima tappa da Hawick ad Edimburgo, per un totale di 194,8 km. Saranno tre i GPM da scalare, l’ultimo dei quali è posizionato al km 145. Qualche strappetto nel finale non dovrebbe impedire ai velocisti di giocarsi la vittoria in volata.
Giuseppe Scarfone
Wout Van Aert vince a Warrington (photo: Bettini Photo)
KUNG E I SUOI SUDDITI. SVIZZERA PROTAGONISTA NELLE PROVE A CRONOMETRO DEGLI EUROPEI
Nella prova più attesa delle cronometro individuali, tra gli uomini elite Stefan Kung bissa il successo di Plouay 2020 e si riconferma campione europeo della specialità. Buon secondo posto di Filippo Ganna mentre Remco Evenepoel conquista il bronzo. Oro svizzero anche nella prova femminile con Marlene Reusser
In Trentino, ai Campionati Europei di Ciclismo su Strada, oggi si sono disputate le prove maschili e femminili a cronometro. Nella prova più attesa, quella degli uomini elite, su un percorso si 22 km e 400 metri Stefan Kung era chiamato a difendere l’oro continentale conquistato lo scorso anno a Plouay. Lo svizzero non ha deluso le aspettative e pure dimostrando diversi alti e basso in stagione ha fermato le lancette sul tempo di 24 minuti e 29 secondi. Terzo all’intertempo, dietro Filippo Ganna e Remco Evenepoel, Kung è andato come un treno nella seconda parte del percorso, recuperando 3 secondi a Ganna e infine superandolo di 8. L’italiano, neo iridato continentale nella staffetta mista, chiude con il tempo di 24 minuti e 37 secondi, dovendosi accontentare di un argento comunque prestigioso. L’enfant prodige del ciclismo mondiale, Remco Evenepoel, è bronzo con il tempo di 24 minuti e 44 secondi, con un ritardo di 15 secondi da Kung. Il talento belga sarà lo spauracchio principale già domenica nella prova su strada. Chiudono la top five l’altro svizzero Stefan Bissegger, a 23 secondi di ritardo da Kung ed il tedesco Max Walsheid, quinto a 38 secondi da Kung, che fa meglio di un solo secondo su Edoardo Affini sesto. La Svizzera sorride anche nella prova a cronometro donne. Sullo stesso percorso tra le valli trentine si impone Marlen Reusser con il tempo di 27 minuti e 13 secondi. In seconda posizione, a 19 secondi di ritardo dalla svizzera, si piazza Ellen Van Dijk mentre il derby tedesco per il bronzo vede prevalere Lisa Brennauer su Lisa Klein. Chiude la top five un’altra olandese, Riejanne Markus. Per quanto riguarda l’Italia, Vittoria Bussi chiude in ottava posizione con un ritardo di 2 minuti e 9 secondi sulla reusser mentre fa decisamente peggio Elena Cecchini, soltanto venticinquesima a 3 minuti e mezzo dalla Reusser. Se la Danimarca con Asgreen e Bjerg ha deluso nella prova elite, è andata certamente meglio nella prova under23 con Johan Price-Pejtersen. Il danese classe 1999 dell’Uno-X Pro Cycling Team mette tutti in fila e domina con il tempo di 25 minuti e 35 secondi, facendo meglio di 33 secondi rispetto al norvegese Soren Waerenskjold e di 34 secondi rispetto all’olandese Dan Hoole. Il tedesco Michel Hessman ed il russo Lev Gonov chiudono la top five rispettivamente al quarto ed al quinto posto. Soltanto settimo l’italiano Filippo Baroncini, a 49 secondi di ritardo da Price-Pejtersen. Finite le prove a cronometro, adesso la scena è tutta per le prove in linea. Il momento clou sarà domenica 12 Settembre con gli Uomini Elite a sfidarsi su un percorso ondulato di oltre 179 km ma ci saranno due gustosi antipasti sabato 11 Settembre quando si disputeranno le prove degli uomini under 23 e delle donne elite, con l’Italia che ha concrete possibilità di medaglia.
Antonio Scarfone

Stefan Kung oro nella prova in linea a cronometro ai Campionati Europei in Trentino (foto: Getty Images)
HAYTER, VOLATA VINCENTE A WARRINGTON. IL BRITANNICO E’ LA NUOVA MAGLIA BLU.
Nella prevedibile e prevista volata di gruppo della quinta tappa, Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) vince a Warrington davanti a Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka NextHash) e Daniel McLay (Team Arkea Samsic). In una caduta nell’ultima curva prima del rettilineo d’arrivo viene coinvolta Wout van Aert (Team Deceuninck Quick Step) che cede così la maglia blu proprio ad Hayter.
Oggi al Tour of Britain 2021 va di scena la quinta tappa da Alderley Park a Warrington. I ciclisti dovranno percorrere 153 km piuttosto mossi, soprattutto nella prima metà del percorso dove troveranno tre GPM da scalare. La seconda parte è sostanzialmente pianeggiante e non presenta difficoltà altimetriche ma qualche patema potrebbero darli il vento e la pioggia, spesso presenti nelle pianure del Cheshire. Al di là delle preoccupazioni sul meteo, la tappa sembra essere adatta per i velocisti, pronti alla prima volata di gruppo oltremanica. Un occhio alla volata, seppur con le opportune precauzioni, lo darà anche Wout van Aert (Team Jumbo Visma), nuova maglia blu, che potrebbe aumentare il risicato vantaggio in classifica generale su Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers), attualmente di soli 2 secondi. Dopo la partenza da Alderley Park si formava una fuga grazie all’azione di cinque ciclisti: Nickolas Zukowski (Team Rally Cycling), Jacob Scott (Team Canyon SunGod), Daniel Bigham (Team Ribble Weldtite), Leon Mazzone (Team Holdsworth Pro Racing) e Christopher Blevins (Team Trinity Racing). Il gruppo maglia blu lasciava fare ma ben presto gli uomini della Deceuninck Quick Step si mettevano in testa a controllare la situazione. Oggi più un uomo come Mark Cavendish, recente maglia verde al Tour de France, non poteva certo farsi sfuggire l’occasione di giocarsi la vittoria in volata. Scott si aggiudicava il primo traguardo volante di Mossley posto al km 31.7 ed anche il successivo GPM di Blacky Bank, sul quale scollinava in prima posizione. Scott transitava in prima posizione anche sul GPM di Bottom-of-th-Oven, posto al km 58. L’inglese completava la tripletta personale dei GPM transitando per primo anche sulla terza ed ultima salita di Bakestonedale Road posta al km 77.1, rafforzando così il suo primato nella speciale classifica GPM. Al traguardo volante di Wilmslow, posto al km 93.6, Scott passava per primo. Oltre alla Deceuninck Quick Step, un’altra squadra che tirava il gruppo era il Team Qhubeka NextHash, che aveva in Giacomo Nizzolo il velocista designato per la volata. A 50 km dal termine il vantaggio della fuga era di 1 minuto e mezzo. Scott vinceva anche il terzo traguardo intermedio di Chelford posto al km 116.9. A 25 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di poco superiore al minuto. Dopo aver vinto sia i tre GPM che i tre traguardi intermedi dell’intera tappa, Scott si faceva sfilare a 17 km dall’arrivo mentre il gruppo maglia blu rosicchiava secondi su secondi ai quattro fuggitivi. A 14 km dal termine il vantaggio del quartetto di testa era sceso a 30 secondi. Nelle prime posizioni del gruppo spuntavano anche le maglie nero gialle del Team Jumbo Visma. Era l’INEOS Grenadiers ad accelerare ed a raggiungere la fuga a poco meno di 2 km dalla conclusione, dando una bella mano alla Deceuninck Quick Step. In una curva verso sinistra a circa 400 metri dall’arrivo una caduta nelle primissime posizioni del gruppo coinvolgeva tra gli altri proprio Wout van Aert che così era escluso dalla volata. Michal Kwiatkowski (Team INEOS Grenadiers) lanciava alla perfezione Ethan Hayter che sfruttava anche la leggera pendenza degli ultimi 100 metri e vinceva davanti a Giacomo Nizzolo e Daniel McLay (Team Arkea Samsic). Chiudevano la top five Luke Lamperti (Team Trinity Racing) in quarta posizione e Mark Cavendish in quinta posizione. Hayter è la nuova maglia blu e scavalca Wout van Aert che adesso insegue il ciclista britannico a 8 secondi di ritardo. In terza posizione è Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) a 19 secondi di ritardo. Domani è in programma la sesta tappa da Carlisle a Gateshead. Tre GPM di prima categoria svettano nella parte centrale della tappa ed il finale sicuramente più mosso della tappa odierna, con un ‘muretto’ di quasi 3 km ad oltre il 6% di pendenza media che si affronterà a 12 km dall’arrivo, potrebbe riservare qualche sorpresa nel caso i big di classifica decidessero di smuovere un po’ le acque.
Giuseppe Scarfone

Ethan Hayter vince a Warrington (foto: SWPix)
SESTETTO AZZURRO, A TRENTO E’ UNA SINFONIA D’ORO!
E’oro Italia, argento Gemania e bronzo Olanda. Domani si continua con le prove a cronometro individuali.
Inizia nel miglior modo possibile l’avventura azzurra agli Europei di Ciclismo in Trentino, quest’oggi infatti nel pomeriggio andava di scena la Crono Staffetta mista Elite, il sestetto italiano risultava così composto, per le tre donne avevamo: Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini e Marta Cavalli, per gli uomini, invece, Filippo Ganna, Alessandro De Marchi e Matteo Sobreo. La prova, divisa tra i due terzetti, si sviluppava su un circuito senza asperità di 44,8 Km, per l’Italia il tempo si è fermato a 51’:59” con una velocità media di 51,70 Km/h, maestosa quindi la prova che ha consegnato ai nostri atleti la medaglia d’oro, spazzata via la concorrenza, infatti al secondo posto troviamo la Germania a 21”, al terzo posto i Paesi Bassi chiudono a 26”, più distanziata la Francia che chiude a 1’:28” e l’Austria lontanissima in quinta posizione a 3’:24”. Domani si continua con le crono individuali uomini e donne elite e uomini under 23.
Antonio Scarfone
Il sestetto italiano misto vince nella crono europea di Trento (foto. Bettini Photo)
VAN AERT, GREAT SHOW A GREAT ORME. TAPPA E MAGLIA PER IL CAMPIONE BELGA
Sul promontorio di Great Orme, in Galles, la quarta tappa del Tour of Britain 2021 vede la vittoria di uno strepitoso Wout van Aert (Team Jumbo Visma) davanti a Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step). Il francese lancia la volata in salita ma il campione belga gli resta attaccato e lo passa nelle ultime decine di metri, ottenendo la seconda vittoria dopo quella nella prima tappa. Van Aert torna in maglia blu quando mancano quattro tappe alla conclusione.
La quarta tappa del Tour of Britain 2021 parte da Aberaeron e termina a Llandudno, sulle scogliere gallesi, in particolare sul promontorio di Great Orme. Il paesaggio è incantevole ma i ciclisti non ci faranno molto caso visto che l’ascesa finale di quasi 2 km al 9% è un muro vero e proprio dove i big di classifica si daranno battaglia. Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) è la nuova maglia blu dopo che la sua squadra ha vinto abbastanza nettamente la cronosquadre di ieri. Prima del GPM posto sull’arrivo ve ne saranno altri tre che si faranno sentire nelle gambe dei ciclisti, anche perché la tappa è lunga 210 km. Dopo la partenza da Aberaeron si formava immediatamente la fuga di giornata formata de sei ciclisti: Jokin Murguialday (Team Caja Rural), Robert Donaldson (Nazionale Inglese), Nicolas Sessler (Team Global 6 Cycling), Jacob Scott (Team Canyon Sungold), Gruffudd Lewis (Team Ribble Weldtite) ed Ollie Peckover (Team SwiftCarbon). Gruffuld si aggiudicava il traguardo volante di Borth posto al km 38.6. La fuga dopo 55 km aveva 9 minuti di vantaggio sul gruppo e Donaldson era la maglia blu virtuale visto che in classifica generale il suo ritardo da Hayter era di 3 minuti e 17 secondi. L’INEOS Grenadiers per il momento controllava la situazione ed il ritmo in testa al gruppo era ancora abbastanza blando. All’inizio del GPM di Bwlch Lynn Bach il vantaggio della fuga era sceso a 6 minuti. Scott scollinava in prima posizione. Scott si aggiudicava il secondo traguardo volante di Talsarnau posto al km 123.9. Sul successivo GPM di Eidda’s Well il dal gruppo maglia blu attaccavano Marc Soler (Team Movistar), Thomas Gloag e Ben Healy (Team Trinity Racing). Dei fuggitivi era ancora Scott a scollinare per primo con 24 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e poco più di un minuto di vantaggio sul gruppo maglia blu. A 61 km dall’arrivo il primo gruppo inseguitore raggiungeva la testa della corsa che si componeva in questo modo di nove unità. Il gruppo maglia blu era però sempre più vicino e inseguiva a 35 secondi di ritardo. Nella discesa che precedeva il terzo ed ultimo traguardo volante di Doldarrog Yves Lampaert (Team deceuninck QUick step) e Rory Townsend (Team Canyon Sungold) attaccavano e raggiungevano il gruppo di testa ma il gruppo maglia blu si ricompattavi infine a circa 35 km dall’arrivo. Ricominciavano gli attacchi e i contrattacchi e si avvantaggiavano in tre: Max Kanter (Team DSM), Mauro Schmid (Team Qhubeka NextHash) e David Gonzalez (Team Caja Rural). Kanter si aggiudicava il traguardo volante di Doldarrog posto al km 180.1. Negli ultimi 30 km la strada era sostanzialmente pianeggiante fino ai due GPM conclusivi di Marine Drive e dell’arrivo sul promontorio di Great Orme. A 25 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva 25 secondi di vantaggio sul gruppo maglia blu. Il nuovo tentativo di fuga veniva ripreso a 17 km dall’arrivo. Matteo Jorgenson (Team Movistar) attaccava all’inizio del GPM di Marine Drive, a 7 km circa dall’arrivo. Lo statunitense scollinava in prima posizione con 8 secondi di vantaggio sul gruppo maglia blu. A 5 km dall’arrivo Jorgenson aveva 10 secondi di vantaggio ma il gruppo lo raggiungeva a poco più di 2 km dall’arrivo grazie al forcing di Jumbo Visma e Deceuninck Quick Step. Erano Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) e Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) a fare il vuoto a poco più di 1 km dall’arrivo. Alaphilippe lanciava la volata ma Van Aert gli restava alle costole e lo superava negli ultimi metri, vincendo la seconda tappa del Tour of Britain 2021. In terza posizione si classificava Michael Woods ad 1 secondo di ritardo da Van Aert, mentre Mikkel Honorè era quarto a 4 secondi di ritardo e Hayter quinto a 8 secondi di ritardo. Van Aert si riprende la maglia blu con 2 secondi di vantaggio su Hayter ed 11 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani è in programma la quinta tappa da Alderley Park a Warrington, per un totale di 153 km. Tre facili GPM posizionati nella prima metà del tracciato non dovrebbero impedire alle squadre dei velocisti di controllare la fuga di giornata. E’ attesa infatti la prima volata di gruppo del Tour of Britain 2021.
Giuseppe Scarfone
Wout Van Aert vince a Great Orme (foto: Bettini Photo)
ALLA INEOS GRENADIERS LA CRONOSQUADRE DEL TOUR OF BRITAIN. HAYTER NUOVO LEADER
La cronosquadre gallese del Tour of Britain premia la INEOS Grenadiers che vince davanti a Deceuninck Quick Step e Jumbo Visma. Ethan Hayter è la nuova maglia blu.
Robin Carpenter (Team Rally Cycling) dopo l’exploit di ieri è chiamato a difendere la maglia blu di primo della classe in una cronometro a squadre di 18 km che vede favoriti squadroni WT come Jumbo Visma, Deceuninck Quick Step e INEOS Grenadiers. Questi ultimi possono contare in special modo su un autentico fuoriclasse della specialità come Rohann Dennis. In più Michal Kwiatkowski e Richie Porte sanno farsi rispettare eccome per non parlare di Ethan Hayter, uomo di classifica della squadra di casa. Tim Declerq ed Yves Lampaert saranno invece i ‘vagoni’ principali del Team Deceuninck Quick Step. Da segnalare che il Team Jumbo Visma partirà con soli cinque uomini dopo il ritiro di Chris Harper nella tappa precedente a causa di una caduta. Come previsto sono state queste tre squadre WT a contendersi la vittoria di tappa. L’INEOS è stata la più veloce con il tempo di 20 minuti e 22 secondi, ad una velocità media superiore ai 53 km e mezzo. A 17 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione il Team Deceuninck Quick Step. Il Team Jumbo Visma, nonostante fosse in cinque uomini, terminava terza a 20 secondi si ritardo dall’INEOS. Chiudevano la top five il Team Israel Start Nation, quarto in 21 minuti e 5 secondi, a 43 secondi di ritardo dall’INEOS ed il Team DSM, quinto in 21 minuti e 19 secondi, a 57 secondi di ritardo dall’INEOS. Soltanto undicesima era la Rally Cycling di Carpenter, ad 1 minuto e 32 secondi di ritardo dall’INEOS. La nuova classifica generale vede Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers) primo con 6 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Rohann Dennis mentre Wout Van Aert è terzo a 16 secondi di ritardo da Hayter. Più staccata, in quarta e quinta posizione, la coppia della Deceuninck Quick Step formata da Julian Alaphilippe e Mikker Honorè, a 23 secondi di ritardo da Hayter. Domani è in programma la quarta tappa in linea da Aberaeron a Llandudno, lunga 210 km. Sono quattro i GPM categorizzati, l’ultimo dei quali è posto in concomitanza con l’arrivo: è un vero e proprio muro di 2 km ad oltre il 9% di pendenza media e con punte in doppia cifra. La lotta per la maglia azzurra vivrà una nuova puntata con la lotta a tre Hayter – Van Aert – Alaphilippe, ma attenzione a qualche outsider come Carpenter che in caso di fuga vincente potrebbe ribaltare la graduatoria.
Giuseppe Scarfone

L'INEOS Grenadiers vince la cronosquadre al Tour of Britain (foto: Getty Images)

