VANSEVENANT VINCE SULLA GREEN MOUNTAIN. A JORGENSON IL TOUR OF OMAN 2023

febbraio 15, 2023 by Redazione  
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Nella decisiva ultima tappa con arrivo sulla Green Mountain, Mauri Vansevenant (Team Lotto Soudal) vince davanti a Matteo Jorgenson (Team Movistar). Lo statunitense vince con un solo secondo di vantaggio sul belga la breve corsa mediorientale e si candida a diventare un uomo da corse a tappe per la Movistar, dopo l’epoca Valverde

Al Tour of Oman è arrivato il giorno della Green Mountain. E’ una delle salite più ostiche delle corse a tappa che si svolgono in Medioriente e da sempre è il simbolo della corsa ciclistica del sultanato. Sui suoi tornanti con pendenze spesso in doppia cifra anche quest’anno si deciderà il vincitore della maglia rossa, con Matteo Jorgenson (Team Movistar) che parte come favorito, avendo dato già ottimi segnali nelle precedenti tappe con arrivi in salita. Lo statunitense parte da con 5 secondi di vantaggio su Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step) e vuole cogliere il bersaglio grosso dopo aver già vinto la prima tappa da pro qualche giorno fa. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga più numerosa di questo Tour of Oman che ha visto la presenza di sette ciclisti: Lawrence Naesen (Team AG2R Citroën), Ceriel Desal (Team Bingoal WB), Ángel Fuentes (Team Burgos-BH), Faisal Al-Mamari (Nazionale dell’Oman), Benjamin Perry (Team Human Powered Health), Irwandie Lakasek (Terengganu Polygon Cycling Team) e Manabu Ishibashi (JCL Team UKYO). Per gran parte della tappa si alternavano in testa al gruppo inseguitore Team Movistar, Team BORA Hansgrohe e Team Astana Qazaqstan. Al-Mamari si aggiudicava il primo traguardo di Wadi Squt posto al km 89.5, mentre Fuentes vinceva quello successivo di Birkat Al Mouz posto al km 141. Il vantaggio della fuga diminuiva km dopo km nell’avvicinarsi ai piedi della Green Mountain. Anche UAE Team Emirates e Lotto Dstny contribuivano all’inseguimento del gruppo maglia rossa. Dopo Lakasek ed Al-Mamari, i primi ad essersi rialzati a 40 km dalla conclusione, anche Fuentes , Perry ed Ishibashi alzavano bandiera bianca. Gli ultimi ciclisti della fuga ad essere ripresi erano Desal e Naesen. La bagarre nel gruppo principale iniziava già a poco meno di 4 km dall’arrivo, quando la salita iniziava a farsi più dura. Il primo ciclista di alta classifica ad accusare il ritmo sempre più elevato era Diego Ulissi che si sfilava a poco meno di 3 km dall’arrivo. Gli stessi Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan) e Jesus Herrada (Team Cofidis), per diverso tempo presenti nelle zone alte della classifica ed in predicato di ottenere almeno una top five finale, perdevano terreno sui battistrada. Erano Jorgenson e Vansevenant i più attivi e pimpanti e si controllavano a vicenda nell’ultimo km. Vansevenant vinceva davanti a Jorgenson con Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroën) terzo a 12 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Rein Taaramae (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione e Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) in quinta posizione. Vansevenant ottiene la prima vittoria stagionale mentre Jorgenson vince il Tour of Oman 2023 con 1 secondo di vantaggio su Vansevenant e 28 secondi di vantaggio su Bouchard. Lo statunitense può aspirare a diventare un uomo da brevi corse a tappe e perché no anche grandi Giri. Jorgenson fa bottino pieno visto che oltre a quella generale vince anche la classifica a punti e quella dei giovani. Infine la BORA Hansgrohe vince la classifica a squadre. Il Medio Oriente sarà ancora protagonista tra quattro giorni, quando scatterà l’UAE Tour, corsa a tappe di una settimana, che è anche inserita nel calendario WT.

Antonio Scarfone

Mauri Vansevenant vince sulla Green Mountain (foto: Alex Broadway/Getty Images)

Mauri Vansevenant vince sulla Green Mountain (foto: Alex Broadway/Getty Images)

ULISSI VINCE A YITTI HILLS. JORGENSON TIENE LA MAGLIA ROSSA

febbraio 14, 2023 by Redazione  
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Nella quarta tappa dell’Tour of Oman, in un finale adatto ai finisseur, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) non si lascia scappare l’occasione e vince sull’arrivo in salita di Yitty Hills davanti ad Axel Zingle (Team Cofidis) ed Ide Schelling (Team BORA Hansgrohe). Domani l’attesa tappa finale sulla Green Mountain

La quarta tappa del Tour of Oman parte da Izki e si conclude a Yitti Hills dopo 194.2 km. E’ la tappa più lunga della breve corsa mediorientale ed il finale con le due salitelle di Al Jissah e di Yitti Hills, sulla quale è posta la linea d’arrivo, potrebbe animare le velleità di vittoria di qualche finisseur, anche se non escludiamo neppure un arrivo con la volata di un gruppo più o meno ridotto. Fatto sta che Matteo Jorgenson (Team Movistar) non dovrebbe avere troppe difficoltà a mantenere la maglia rossa del primato in classifica generale in attesa della quinta e decisiva tappa con arrivo sulla Green Mountain. Dopo la partenza da Izki iniziavano subito gli attacchi per portare via la fuga di giornata ma dopo 50 km il gruppo era ancora compatto. Fredriz Dversnes (Uno-X Pro Cycling team) vinceva il traguardo volante di Al Jarda posto al km 52.4. Il norvegese guadagnava qualche metro di vantaggio sul gruppo e su di lui si portavano anche Yevgeniy Fedorov (Team Astana Qazaqstan), Urko Berrade (Team Kern Pharma) e Youceg Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team). A 90 km dalla conclusione il quartetto di testa, approfittando del rilassamento del gruppo, raggiungeva un vantaggio di 3 minuti e 40 secondi. Reguigui vinceva il secondo traguardo volante di Al Akbar posto al km 155.7. A 30 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso sotto i due minuti. Erano principalmente Team Movistar, Team Arkea Samsic e Team Cofidis a tirare. Poco prima dell’inizio della salita di Al Jissah la fuga veniva ripresa e iniziavano gli scatti con un quartetto che riusciva a evadere dal gruppo, formato da Alexey Lutsenko (Team Astana Qazakstan), Matteo Jorgenson (Team Movistar), Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) e Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step). Lutsenko scollinava in prima posizione. Grazie al forcing dell’UAE team Emirates il gruppo ritornava compatto ai piedi della salita finale di Yitti Hills. La volata conclusiva premiava Diego Ulissi (UAE Team Emirates), che aveva la meglio su Axel Zingle (Team Cofidis) ed Ide Schelling (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Jordi Warlop (Team Soudal Quick Step) in quarta posizione e Louis Bendixen (Uno-X Pro Cycling team) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche la settima posizione di Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen). Ulissi ottiene la prima vittoria stagionale ed adesso insidia in classifica generale la prima posizione di Jorgenson. Lo statunitense ha ora soltanto 5 secondi di vantaggio sul ciclista toscano che lo può insidiare in classifica generale nell’ultima tappa di domani da Samail alla Green Mountain. Sulla salita conclusiva, simbolo della corsa mediorientale – è lunga 5.7 km con una pendenza media del 10.5% – si deciderà il vincitore finale senza possibilità di appello. La classifica generale è ancora piuttosto corta visto che oltre venti ciclisti sono racchiusi in 40 secondi.

Antonio Scarfone

Diego Ulissi vince ad Yitti Hills (foto: Axel Broadway/Getty Images)

Diego Ulissi vince ad Yitti Hills (foto: Axel Broadway/Getty Images)

PRIMA GARA E PRIMO CENTRO STAGIONALE PER POGACAR, SUA LA JAEN PARAISO INTERIOR

febbraio 14, 2023 by Redazione  
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Neanche il tempo di rientrare e subito primo sigillo per Tadej Progacar (UAE). Il campione sloveno fa sua la seconda edizione della classica spagnola sulle strade bianche succedendo al kazako Lutshenko.

L’atleta della UAE domina la gara in lungo e in largo. Si lancia in 4 2km di fuga tra gli uliveti dell’Andalusia, viene rallentato da un problema meccanico negli ultimi dieci chilometri e stravince comunque la corsa con un distacco di 49” sul primo degli umani, l’inglese Ben Turner (Ineos), che regola il belga Tim Wellens (UAE).
Lo sloveno ha dapprima scremato il gruppo sul quinto tratto in sterrato, poi ha sfruttato il lavoro dei compagni e successivamente è partito lasciando gli altri tra la polvere delle sue ruote. In breve ha raggiunto il corridore che si trovava al comando della corsa, lo spagnolo Sergio Samitier (Movistar), lasciandolo sul posto e involandosi tutto solo.
A completare il dominio UAE ci ha poi pensato l’elvetico Marc Hirshi che, dopo aver lavora assieme a Wellens per il loro capitano, ha colto un quarto posto a 1’17” anticipando il danese Andreas Kron (Lotto Dstny), il britannico Ben Tulett (Ineos) e l’italiano Lorenzo Rota (Intermarche). Il tedesco Georg Zimmermann (Intermarche), i francese Warren Barguil (Warren – Arkea) e lo spagnolo Gorka Izagirre (Movistar) chiudono la top ten a 1’31”.

Andrea Mastrangelo

Pogacar allattacco sugli sterrati andalusi (foto Dario Belingheri / Getty Images)

Pogacar all'attacco sugli sterrati andalusi (foto Dario Belingheri / Getty Images)

JABAL HAAT A STELLE E STRISCE. TAPPA E MAGLIA PER JORGENSON

febbraio 13, 2023 by Redazione  
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Matteo Jorgenson (Team Movistar) vince la terza tappa del Tour of Oman sulla salita finale di Jabal Haat e strappa la maglia rossa dalle spalle di Jesus Herrada (Team Cofidis), soltanto decimo al traguardo.

La terza tappa del Tour of Oman da Al Khobar a Jabal Haat è lunga quasi 152 km e non presenta significative insidie altimetriche fino a 5 km dal termine, quando la strada si impenna verso il traguardo con una pendenza media dell’8.5%. Jesus Herrada (Team Cofidis) sarà chiamato a difendere la maglia rossa conquistata ieri in un finale simile e se vogliamo anche più duro, visto che rispetto al finale della seconda tappa oggi la salita è più lunga. La fuga di giornata, dopo la partenza da Al Khobar, è stata caratterizzata dall’azione di Alejandro Franco Gonzales (Team Burgos BH), Said Al Rhabi (Nazionale dell’Oman), Johan Meens (Team Bingoal WB), Stephen Basset (Team Human Powered Healt) e Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team). Saleh vinceva il primo traguardo volante di Birkat Al Mouz posto al km 93.1. La fuga, dopo aver avuto un vantaggio superiore ai 3 minuti sul gruppo maglia rossa, iniziava a perdere terreno, anche perché lo stesso Team Cofidis aveva iniziato ad imporre un ritmo più elevato. Meens si aggiudicava il secondo traguardo volante di Al Hamra posto al km 145.1 dopodichè la fuga veniva ripresa dal gruppo che iniziava l’ultima salita verso Jabal Haat a forte andatura. Scatti e controscatti portavano ad una dinamica finale simile a quella di ieri, con l’ultimo km percorso a tutta dai ciclisti che determinavano continui frazionamenti nel gruppo. L’attacco decisivo era di Matteo Jorgenson (Team Movistar) a 200 metri dalla linea d’arrivo. Il ciclista statunitense vinceva nettamente staccando di 2 secondi Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step) e di 3 secondi Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroen). In quarta posizione si piazzava Cristian Rodriguez (Team TotalEnergies) mentre chiudeva la top five Cian Uijtdebroecks (Team BORA Hansgrohe). Nella top ten l’unico italiano presente era Diego Ulissi (UAE Team Emirates), ottavo a 9 secondi di ritardo da Jorgenson. Herrada si piazzava decimo a 16 secondi di ritardo da Jorgenson e perdeva così la maglia rossa proprio a discapito del ciclista statunitense, che raccoglieva la prima vittoria stagionale e soprattutto la prima da pro. Jorgenson è ora il leader della classifica generale con 6 secondi di vantaggio su Vansevenant e 14 secondi di vantaggio su Bouchard. Domani è in programma la quarta tappa da Izki a Yitti Hills di oltre 194 km. E’ la tappa più lunga del Tour of Oman 2023 ed offre un finale molto nervoso con tante salitelle negli ultimi 15 km, due delle quali categorizzate anche come gpm. In particolare lo strappo finale di Yitti Hills. Sul quale è posta la linea del traguardo, misura 1.6 km ed ha una pendenza media del 6.6%. A meno di exploit di velocisti resistenti in salita, la vittoria di tappa potrebbero contendersela nuovamente finisseur oppure uomini di classifica.

Antonio Scarfone

Marreo Jorgenson vince a Jabal haat (foto: Axel Broadway / Getty Images)

Marreo Jorgenson vince a Jabal haat (foto: Axel Broadway / Getty Images)

CLÁSICA DE ALMERÍA, MOSCHETTI FA SEI PER L’ITALIA E UNO PER LA Q36.5

febbraio 13, 2023 by Redazione  
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Prima vittoria della storia per il team svizzero 36.5 e sesta vittoria italiana in stagione. La firma è quella di Matteo Moschetti che si è imposto in volata nella Clásica de Almería anticipando sul traguardo di Roquetas de Mar De Lie (Lotto Dstny) e Meeus (Bora).

La giornata è stata segnata dal vento e dalla fuga di Luis Ángel Maté (Euskadi), Sander De Pestel (Flanders-Baloise) ed Eugenio Sanchez (Ken Pharma), i quali vanno all’attacco fin dal chilometro zero e comandano per oltre 120 km venendo ripresi poco prima dell’ultimo GPM di giornata. A quel punto sono iniziati i preparativi per la volata, disturbati dal forte vento laterale, con il plotone che ha potuto fare un primo ‘sopralluogo’ dell’arrivo passando sotto lo striscione a circa 30 km dal traguardo.
Sicuramente deve aver preso bene appunti Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), che è uscito in modo magistrale dall’ultima curva e ha sfruttato anche un leggero contatto tra Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Max Walscheid (Cofidis) per andare ad aggiudicarsi la corsa spagnola.
Alle sue spalle si è piazzato il belga, seguito dal connazionale Jordi Meeus e da uno dei grandi attesi e delusi di giornata, il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X).
A chiudere la top five sono stati Giacomo Nizzolo (Israel), Walsheid, Fernando Gaviria (Movistar), Jason Tesson (TotalEnergies), Paul Penhoët (Groupama-FDJ) e Juan Sebastián Molano (UAE).
Oggi le attenzioni del grande ciclismo si soffermeranno ancora in Andalusia dove andrà in scena la seconda edizione della Jaén Paraiso Interior, corsa di quasi 180 Km caratterizzata da sette settori di strada sterrata, lo scorso anno tenuta a battesimo dal successo del kazako Alexey Lutsenko.

Andrea Mastrangelo

La volata vincente di Moschetti nella classica andalusa (Getty Images)

La volata vincente di Moschetti nella classica andalusa (Getty Images)

HERRADA, TAPPA E MAGLIA A QURAYYAT

febbraio 12, 2023 by Redazione  
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Sul primo arrivo in salita del Tour of Oman, Jesus Herrada piazza lo scatto giusto a poche decine di metri dalla linea del traguardo e vince davanti a Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Lo spagnolo è la nuova maglia rossa

La seconda tappa del Tour of Oman 2023 parte da Sultan Qaboos Sports Complex e termina a Qurayyat dopo 174 km. Se ieri i velocisti hanno potuto sfidarsi in una volata di gruppo compatto, oggi le cose cambiano visto che l’arrivo è posto al termine di una salita di 2.6 km al 7%. Finisseur e uomini di classifica saranno perciò i protagonisti principali su un arrivo del genere e la maglia rossa Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) dovrebbe farsi verosimilmente da parte. Dopo la partenza il ritmo era subito elevato ed i primi attacchi venivano sferrati sul primo GPM di Al Jabal Street. Era in particolate Ivan Cobo (Team Kern Pharma) che riusciva ad evadere dal gruppo e mantenere un vantaggio di una decina di secondi che gli permetteva di scollinare in prima posizione. Lo spagnolo veniva raggiunto da altri cinque attaccanti prima del traguardo volante di Al Amrat posto al km 20.1. Oltre a Cobo la fuga si componeva così di Luca van Boven (Team Bingoal WB), Fredrik Dversnes (Uno-X Pro Cycling Team), Angel Fuentes (Team Burgos BH), Jeroen Meijers (Terengganu Polygon Cycling Team) e Kosuke Takeyama (JCL team UKYO). Fredrik Dversnes era il primo a transitare sul traguardo volante di Al Amrat. Dopo 60 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rossa era di circa 3 minuti. Il gruppo era tirato in particolar modo dal Team Astana Qazakstan e dall’UAE Team Emirates. Dversnes vinceva il secondo traguardo volante di Qurayyat posto al km 115.3. Sulla prima ascesa di Qurayyat il gruppo di testa si scomponeva leggermente. Il primo a scollinare era Cobo mentre si Meijers si rialzava facendosi riprendere dal gruppo. A 40 km dalla conclusione i cinque uomini rimasti davanti avevano ancora 2 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. A meno di 30 km dal termine Fuentes e Van Boven staccavano Takeyama, Dversnes e Cobo. A 20 km dalla conclusione la coppia di testa aveva 1 minuto di vantaggio sul gruppo che continuava a guadagnare terreno. Fuentes e Van Boven venivano ripresi a meno di 7 km dalla conclusione. A 5 km dal termine era il Team AG2R Citroen a farsi vivo nelle prime posizioni del gruppo. Nella salita conclusiva era la BORA Hansgrohe a tirare il gruppo che si presentava all’ultimo km ancora forte di una quarantina di unità. Le pendenze più arcigne, a circa 500 metri dalla conclusione, vedevano il gruppo allungarsi fino al decisivo attacco di Jesus Herrada (Team Cofidis), che andava a vincere a braccia alzate davanti a Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Matteo Jorgenson (Team Movistar) era quarto mentre chiudeva la top five Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche la decima posizione di Davide Formolo (UAE Team Emirates), giunto a 5 secondi di ritardo da Herrada. Lo spagnolo ottiene la prima vittoria stagionale e balza al comando della classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Van Gils e 6 secondi di vantaggio su Ulissi. Domani è in programma la terza tappa da Al Khobar a Jabal Haat di quasi 152 km. Il piatto forte della tappa, dopo 146 km senza grosse difficoltà, è la salita conclusiva di 4.6 km all’8.5 di pendenza media. La classifica generale si assesterà ulteriormente sotto i colpi dei ciclisti che ambiscono alla vittoria finale.

Antonio Scarfone

Jesus Herrada vince a Qurayyat (foto: Getty Images)

Jesus Herrada vince a Qurayyat (foto: Getty Images)

VUELTA A MURCIA, IL GIORNO DI BEN TURNER

febbraio 12, 2023 by Redazione  
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Ben Turner vince la Vuelta a Murcia ridotta per maltempo. Alle sue spalle Clarke e Meeus

Giornata da lupi anche nell’insospettabile sud della Spagna: la neve scesa copiosa in giornata sul GPM di giornata – “Salita Marco Pantani” – costringe gli organizzatori della Vuelta a Murcia a ridurre il percorso inizialmente previsto.
La fuga del giorno evade con un gruppo nutrito di 18 unità, fra cui Jordi Meeus (BOH), Ben Turner (IGD) e il nostro Matteo Trentin (UAD). Dietro il gruppo comprende l’entità del pericolo a lasciare così tanti uomini al comando, ma le operazioni di rincorsa sono frammentate e non hanno grande piglio. Ne scaturisce una fase confusa per diversi chilometri, compresi ascesa e discesa dell’Alto Cresta del Gallo.
È solo dopo una cinquantina di chilometri che il plotone si ricompatta davanti, pur non a ranghi del tutto completi. Qui a sfruttare l’occasione sono in 5: Ivan Romeo (MOV), Harrison Sweeny (LTD), Jose Maria Garcia Soriano (EHE), Mateu Estelrich Cabanellas (EHE) e Paul Ourselin (TEN). Questa volta il gruppo è più disposto a lasciare margine ai battistrada, più facilmente controllabili e di nomi meno di spicco di alcuni pericolosi elementi del tentativo precedente.
A risolvere la questione è nuovamente un’asperità altimetrica, l’Alto El Cadacero ai -30 km dal traguardo: qua il plotone rinforza il ritmo e riassorbe uno ad uno tutti i (secondi) fuggitivi di giornata.
Gli scatti e controscatti seguenti si risolvono tutti in un nulla di fatto, grazie soprattutto al grande lavoro della UAE Emirates per il capitano di giornata Matteo Trentin. È proprio lui sullo strappo finale a tentare la volata lunga, lanciato dal compagno di squadra Alessandro Covi, ma sulla sua ruota è lesto a saltare Ben Turner e a portarsi a casa la volata con a ruota primo degli sconfitti Simon Clarke (Israel – Premier Tech). Per il portacolori azzurro alla fine sarà solo quinto posto, preceduto anche da Jordi Meeus (Bora – Hansgrohe) che chiude il podio anticipando Valentin Madouas (FDJ).

Lorenzo Alessandri

Ben Turner conquista la Vuelta a Murcia 2023. Photo Credit: Getty Images

Ben Turner conquista la Vuelta a Murcia 2023. Photo Credit: Getty Images

MERLIER SI ESIBISCE ALL’EXHIBITION CENTER

febbraio 11, 2023 by Redazione  
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Nella prima tappa del Tour of Oman Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) vince in volata davanti a David Dekker (Team Arkea Samsic) ed Axel Zingle (Team Cofidis). Il belga è anche la prima maglia rossa della breve corsa mediorientale

Dopo l’antipasto della Muscat Classic, l’Oman accoglie il suo Tour che arriva quest’anno alla dodicesima edizione. Cinque tappe in linea che offrono ben quattro arrivi in salita su cinque, con il piatto forte riservato nella quinta ed ultima tappa quando si scalerà la Green Mountain, sulla quale si decide tradizionalmente il vincitore della breve corsa omanita. Le squadre alla partenza aumentano di una unità rispetto alla corsa in linea di ieri visto che da 17 diventano 18 con l’aggiunta della Nazionale dell’Oman. Sono presenti ai nastri di partenza i vincitori delle ultime edizioni, cioè Jan Hirt (Team Lotto Soudal) e Alexey Lutsenko (Team Astana Kazakstan). La prima tappa da Al Rustaq Fort all’Oman Convention and Exhibition Center è lunga 147.4 km ed è adatta ai velocisti nonostante il gpm di Fanja posto al km 92 ed ad un finale piuttosto mosso con una breve salita a circa 6 km dall’arrivo. Inoltre gli ultimi 500 metri salgono leggermente al 3% quindi i velocisti dovranno avere anche un minimo di resistenza per sprintare al meglio. Dopo pochi km dalla partenza evadevano subito dal gruppo principale Said Al Rahbi (Nazionale dell’Oman), Rodrigo Alvarez (Team Burgos BH) e Jeroen Meijers (Terengganu Polygon Cycling Team). I tre ciclisti all’attacco aumentavano progressivamente il loro vantaggio sul gruppo che si assestava intorno ai 2 minuti dopo una ventina di km. Alvarez si aggiudicava il primo traguardo volante di Wadi al Maawil posto al km 60.1. Erano in particolare Team Soudal Quick Step e Team Astana Qazakstan a farsi vivi nelle prime posizioni del gruppo ed a controllare che il vantaggio della fuga non aumentasse più di tanto. Dopo 70 km i tre di testa avevano 1 minuto e 45 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Meijers scollinava in prima posizione sul gpm di Fanja posto al km 92. Alvarez si rialzava e veniva ripreso dal gruppo a 48 km dall’arrivo. Meijers vinceva il secondo traguardo volante di Fanja posto al km 101. Il forcing del gruppo inseguitore diventava sempre più insistente e la coppia rimasta in testa alla corsa veniva ripresa definitivamente a 14 km dall’arrivo dopo che Meijers aveva tentato un inutile allungo finale. Le squadre dei velocisti tenevano alto il ritmo e l’inevitabile volata era vinta da Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) davanti a David Dekker (Team Arkea Samsic) ed Axel Zingle (Team Cofidis). Chiudevano la top five Arne Marit (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione e Kristoffer Halvorsen (Uno-X Pro Cycling Team) in quinta posizione. Il primo degli italiani era Diego Ulissi (UAE Team Emirates), giunto in tredicesima posizione. Merlier ottiene la prima vittoria stagionale ed è anche la prima maglia rossa con 4 secondi di vantaggio su Dekker e 5 secondi di vantaggio su Meijers. Domani è in programma la seconda tappa dal Sultan Qaboos Sports Complex a Qurayyat di 174 km. Questa volta i velocisti saranno chiamati ad uno sforzo supplementare visto che l’arrivo giunge al termine di una salita di 2.6 km al 7% di pendenza media. La stessa salita dovrà essere affrontata anche al km 122 per cui i ciclisti potranno prendere adeguatamente le misure.

Antonio Scarfone

Tim Merlier vince la prima tappa del Tour of Oman 2023

Tim Merlier vince la prima tappa del Tour of Oman 2023

JENTHE BIERMANS BATTEZZA LA MUSCAT CLASSIC

febbraio 10, 2023 by Redazione  
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Nella volata di un gruppo ristretto, che non superava la trentina di unità, Jenthe Biermans (Team Arkea Samsic) ottiene la prima vittoria stagionale per sé e per la sua squadra, battendo sul traguardo di Muscat Jordi Warlop (Team Soudal Quick Step) ed Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen)

La Muscat Classic fa il suo esordio nel calendario 2023 come evento di categoria 1.1 e anticipa l’inizio del Tour of Oman, che si riduce a sua volta di una tappa. Si parte da Al Mouij Muscat e si arriva ad Al Bustan dopo 174 km. I momenti clou della corsa si avranno nella seconda parte del percorso, quando i ciclisti entreranno nel circuito di Al Bustan da ripetere due volete e nel quale spicca la doppia ascesa di Hamriyha e di Al Jissah. Entrambe le salite misurano un km ed hanno tratti che arrivano al 10%. Chi ambisce alla vittoria non può che essere un finisseur o un velocista resistente in salita, visto che dal secondo ed ultimo scollinamento di Al Jissah mancheranno poco più di 4 km all’arrivo. Tra le 17 squadre partecipanti spiccano nove formazioni WT. La corsa è stata caratterizzata dalla fuga solitaria di Manabu Ishibashi (Team JCL Team UKYO), partito poco dopo la partenza senza che nessun altro ciclista avesse voglia di seguirlo. Il giapponese ha avuto un vantaggio massimo superiore ai 16 minuti che è stato progressivamente rosicchiato dal gruppo, alla cui testa si facevano vedere soprattutto l’UAE Team Emirates, la Lotto Dstny, la BORA Hansgrohe e la Soudal Quick Step. La fuga terminava a 30 km dall’arrivo, quando il gruppo rientrava prepotentemente su Ishibashi. Gli attacchi e i contrattacchi che ne seguivano riducevano il numero dei ciclisti nel gruppo principale, finchè sull’ultima salita di Al Jissah gli scatti continui nelle prime posizioni portavano ad una situazione che vedeva una trentina di ciclisti scollinare a 4 km dall’arrivo. Come previsto velocisti puri come Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) o Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) non facevano parte del drappello che si sarebbe giocato la vittoria. Nella volata finale era Jenthe Biermans (Team Arkea Samsic) ad imporsi su Jordi Warlop (Team Soudal Quick Step) ed Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen). Chiudevano la top five Francesco Busatto (Team Intermarchè–Circus– Wanty) in quarta posizione e Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il sesto posto di Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Biermans ottiene la prima vittoria stagionale e consegna contemporaneamente alla sua squadra la prima affermazione del 2023. Il belga potrà nuovamente farsi notare domani nella prima tappa del Tour of Oman riservata ai velocisti, anche se il suo spunto veloce dovrebbe essere meno performante di quello dei velocisti puri che dovrebbero giocarsi la vittoria, in considerazione dell’altimetria che non poresenta grandi insidie altimetriche.

Antonio Scarfone

Jenthe Biermans vince la Muscat Classic 2023 (foto: Future)

Jenthe Biermans vince la Muscat Classic 2023 (foto: Future)

RUI COSTA PIGLIATUTTO, AZIONE MONDIALE A VALENCIA TAPPA E CORSA PER IL PORTOGHESE!

febbraio 5, 2023 by Redazione  
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Un Rui Costa mondiale conquista l’ultima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2023 piazzando una stoccata micidiale l’ex campione del mondo in forza quest’anno alla Intermarché-Circus-Wanty sorprende il drappello dei migliori con dentro la maglia gialla Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che vede così svanire i sogni di gloria. Il portoghese piega in volata Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), terzo Samuele Battistella (Astana Qazaqstan). A Giulio Ciccone resta la maglia a punti mentre Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si porta a casa la maglia di miglior scalatore.

Tappa breve con arrivo a Valencia l’ultima in linea della Volta a la Comunitat Valenciana 2023 vede due gpm da affrontare rispettivamente al chilometro 27 e 50 di gara, dopo ben 45 Km che porteranno a Valencia. La fuga della prima ora viene promossa da Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) a cui si agganciano Davide Gabburo (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla), i tre vanno via di comune accordo riuscendo subito a guadagnare terreno sul gruppo con 2’:30” dopo 20 chilometri di corsa. Il gpm di Oronet, seconda categoria, è vinto da Battistella, dietro a pilotare il gruppo sono gli uomini della UAE Team Emirates mentre il leader Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) è ben protetto dai suoi compagni di squadra. Dallo scollinamento all’imbocco del gpm di prima categoria di La Frontera sono i Bora-hansgrohe a mettersi in testa con un ritmo che fa letteralmente esplodere il gruppo, la strada al 9% di pendenza media fa sì che davanti i tre iniziano a perdere terreno ed infatti prima Gabburo e poi De Marchi lasciano la testa della corsa al solo Battistella. Dietro Aleksandr Vlasov prova un allungo a cui resistono soltanto Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Thymen Arensman e Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), raggiunti poco dopo da Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Marc Soler (UAE Team Emirates) questi risucchiano e staccano definitivamente sia Gabburo sia De Marchi portandosi così sotto Battistella al gpm. Alla testa della corsa riesce ad agganciarsi, tra il falsopiano e la discesa seguente Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), mentre Brandon McNulty (UAE Team Emirates) si inserisce al gruppetto dei migliori quasi alla fine della discesa. Restano 35 Km dall’arrivo con nove uomini in testa ed un vantaggio di 40″ su un gruppetto composto da Mikel Landa e Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Carlos Rodríguez (Ineos Grenadiers), Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team) e Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla). A 20 chilometri dall’arrivo, i nove attaccanti mantengono ancora 30″ sul gruppo che intanto ha riassorbito gli immediati inseguotori. ma, grazie al lavoro degli uomini della Bahrain Victorious, 5000 metri più tardi il gap è dimezzato. Al traguardo volante di Alboraya a passare per primo è Bilbao su Geoghegan Hart e Ciccone. Restano 9 Km di corsa e da dietro ormai è impossibile rientrare in quanto il vantaggio si dilata dai 22” a 27” ai meno 5 dall’arrivo. Passati sotto l’arco dei meno 3 Km il primo allungo in testa è piazzato da Vlasov, sul russo si porta Pello Bilbao, segue quindi un nuovo tentativo di Solor ma è davvero troppo telefonato ed allora ecco Arensman a provarci in modo più efficace ai meno duemila metri, il neerlandese è raggiunto da Rui Costa mentre i migliori si controllano troppo così da lasciar andar via i due. Il portoghese piazza la volata vincente che gli consente non solo di vincere la tappa ma anche la breve corsa a tappe spagnola. In terza posizione arriva Battistella con Soler poco dopo in quarta posizione. Più attardato Gilio Ciccone che chiude al quinto posto 21” dopo seguito da Bilbao e McNulty. La nuova e definitiva classifica generale vede Ruio Costa primo su Giulio Ciccone e Tao Geoghegan. Si chiude così la Volta a la Comunitat Valenciana 2023 che ieri sembrava in pugno a Giulio Ciccone, l’italiano si deve inchinare all’ex campione del mondo rinato nella Intermarché-Circus-Wanty.

Antonio Scarfone

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