TOUR OF PROVENCE, PROLOGO VINCENTE PER FILIPPO GANNA

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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Il campione del mondo Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) ha vinto il prologo d’apertura del Tour of Provence con una performance dominante sul compagno di squadra Ethan Hayter e sullo svedese Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ), ottima prova anche per Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), quarto. Ganna ha quindi anche conquistato la prima maglia di leader della corsa.

La settima edizione del Tour of Provence presenta un percorso in linea con le precedenti edizioni aperto da un prologo e seguito da due frazioni adatte alle ruote veloci con un gran finale sulla impegnativa salita di Montagne de Lure.
La startlist della competizione presenta alcune star di livello internazionale quali Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Richard Carapaz, Elia Viviani, Filippo Ganna e Ethan Hayter (INEOS Grenadiers), Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic), Arnaud Démare (Groupama – FDJ), Philippe Gilbert (Lotto Soudal) e Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech). Altri corridori interessanti in gara sono Ivan Ramiro Sosa (Movistar Team), Bryan Coquard (Cofidis), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroen Team), Pierre Latour (TotalEnergies), Pierre Rolland (B&B Hotels – KTM) e il giovane Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl Team).

Nella prima giornata di corsa andava quindi in scena il crono prologo di 7 chilometri nella cittadina di Berre-l’Étang con un percorso piatto dove il favorito numero uno era sicuramente Ganna, recentemente vincente all’Etoile de Bessèges – Tour du Gard, sempre in una prova a cronometro.
Il secondo partente di giornata era sicuramente uno dei nomi più interessanti, Patrick Bevin (Israel – Premier Tech) che arrivava al traguardo marcando il tempo di 8:24. Il suo tempo non resisteva molto, con l’arrivo di Battistella che abbassava il tempo a 8:19. L’atleta svedese Tobias Ludvigsson (Groupama – FDJ) era in grado di migliorare ulteriormente il tempo in 8:17, restando al comando fino quasi al termine della gara, quando Hayter riusciva a far fermare il cronometro in 8:16. Un tempo sicuramente importante, ma l’arrivo di Ganna faceva cambiare fortemente le carte in tavola con un mostruoso 8:04, seguito da Alaphilippe che faceva segnare il settimo posto a 17” dall’italiano che andava così a vincere il prologo. Tra gli uomini di classifica da segnalare i tempi di Latour (5° a 15”), Van Wilder (10° a 20”), Gorka Izagirre (36° a 30”), Quintana (37° a 31”), Carapaz (53° a 38”), Paret-Peintre (56° a 40”) e Sosa (94° a 1’04”).

Domani è prevista la prima frazione da Istres a Les Saintes-Maries-de-la-Mer di 152 chilometri pressoché totalmente pianeggianti, attenzione però al vento che è previsto essere molto forte (intorno ai 50km/h), nel finale un circuito su strade strette e spesso aperte che potrebbero favorire i ventagli, anche se spesso la direzione del vento potrebbe essere poco favorevole, non ci resta che attendere domani per scoprirlo, in caso di volata saranno Viviani, Demare e Coquard i favoriti.

Carlo Toniatti.

Filippo Ganna sfoggia la sua maglia con liride nel prologo vincente di oggi. (Foto RobertoBettini/SprintCyclingAgency)

Filippo Ganna sfoggia la sua maglia con l'iride nel prologo vincente di oggi. (Foto RobertoBettini/SprintCyclingAgency)

10-02-2022

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

Il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, Al Rustaq Fort – Oman Convention and Exhibition Centre, percorrendo 138 Km in 3h17′04″, alla media di 42.016 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 9°. Gaviria è il primo leader della classifica con 2″ su Cavendish e 4″ sullo spagnolo Peio Goikoetxea (Euskaltel – Euskadi). Miglior italiano Peron, 11° a 10″

TOUR DE LA PROVENCE

L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Berre-l’Étang, percorrendo 7.1 Km in 08′04″, alla media di 52.81 Km/h. Ha preceduto di 12″ il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e di 13″ lo svede Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ). Ganna è il primo leader della classifica con 12″ su Hayter e 13″ su Ludvigsson

TOUR OF ANTALYA (Turchia)

L’italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo) si è imposto nella prima tappa, Side – Antalya, percorrendo 142.4 Km in 3h24′26″, alla media di 41.794 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) e l’estone Karl Patrick Lauk (Bingoal Pauwels Sauces WB). Malucelli è il primo leader della classifica con 4″ su Mareczko e 6″ su Lauk.

VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino German Nicolás Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima) si è imposto nella seconda tappa, circuito di La Toma, percorrendo 185.6 Km in 4h27′57″, alla media di 41.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Gerardo Matías Tivani (Agrupación Virgen de Fatima) e Mauricio Quiroga (Coraza Hierros). Nessun italiano in gara. Quiroga è ancora leader della classifica con 4″ su German Nicolás Tivani e 8″ sul connazionale Facundo Crisafulli (SAT)

GAVIRIA SI ESIBISCE ALL’EXHIBITION CENTRE, SUA LA PRIMA TAPPA DEL TOUR OF OMAN

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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Il Tour of Oman ritorna dopo due anni di assenza e nella prima tappa Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) vince la volata di gruppo davanti a Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Kaden Groves (Team BikeExchange – Jayco). Il colombiano indossa la prima maglia di leader e può riconfermarsi già domani nella seconda tappa adatta ancora alle ruote veloci.

Dopo due anni di assenza a causa del Covid, ritorna il Tour of Oman, una delle corse a tappe più lunghe e più dure che si corre in Medio Oriente. Le sei tappe sono complessivamente adatte a tutte le tipologie di ciclista, dal fugaiolo, al velocista, al finisseur ed allo scattista scalatore, per dirne alcune. La vittoria della corsa si deciderà come al solito sulla Green Mountain, tipico arrivo che ha segnato la storia di questa corsa. Oltre alla citata Green Mountain, clou della quinta tappa, ci saranno altri arrivi in cui chi vorrà avere chance di vittoria finale dovrà esporsi in prima persona. Stiamo parlando della terza tappa, con arrivo sullo strappo di Qurayyat, e della quarta tappa, con un circuito finale che presenta tre scalate sull’insidiosa salita di Al Jabal Street. Da segnalare che Andrey Lutsenko (Team Astana Qazakstan), vincitore nel 2019 e nel 2019, non prenderà il via all’edizione 2002 ed il team kazako si affida ad alcune nuove leve tra cui spiccano Alexander e Nicolas Vinokourov, il cui cognome dice già tutto. La prima tappa parte da Al Rustaq Fort e termina all’ Oman Convention and Exhibition Centre dopo 138 km. Il semplice GPM di Fanja posto dopo 90 km non sarà di intralcio ai velocisti che si giocheranno la prima maglia gialla in volata, anche se il vento del deserto potrebbe sempre scompaginare i programmi e l’ultimo km è in leggera pendenza. Dopo la partenza da Al Rustaq Fort si formava la fuga del giorno grazie all’azione di tre ciclisti: Peio Goikoetxea Goiogana (Team Euskaltel Euskadi), Mohammed Al Wahibi (Team Oman) e Jan Dunnewind (Team Novo Nordisk). Il gruppo lasciava fare ma controllava che il vantaggio dei fuggitivi non aumentasse troppo. Era il Team Quick Step Alpha Vinyl a tirare il gruppo ed a lavorare per Mark Cavendish, velocista designato per la volata finale. Goikoetxea Goiogana si aggiudicava il traguardo volante di Afy posto al km 58.8. Lo spagnolo transitava in prima posizione anche sul successivo GPM di Fanja, accelerando e staccando i suoi compagni di fuga. Goikoetxea Goiogana faceva suo anche il secondo traguardo intermedio di Fanja posto al km 105. Nel frattempo oltre alla Quick Step, anche il Team DSM tirava in testa al gruppo inseguitore. Goikoetxea Goiogana veniva ripreso a poco meno di 10 km dall’arrivo. Iniziavano le grandi manovre tra le squadre dei velocisti per preparare al meglio la volata. Era l’UAE Team a fare un’ottino lavoro per Fernando Gaviria la cui accelerazione non lasciava scampo agli avversari. Il colombiano aveva la meglio su Mark Cavendish e Kaden Groves (Team BikeExchange – Jayco). Chiudevano la top five Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) in quarta posizione e Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il nono posto di Andrea Peron (Team Novo Nordisk). Gaviria ottiene la sua prima vittoria stagionale e va al comando della classifica generale con 2 secondi di vantaggio su Cavendish e 4 secondi di vantaggio su Goikoetxea Goiogana. Domani è in programma la seconda tappa da Naseem Park a Suhar Corniche, per un totale di 167.5 km. Il percorso è completamente pianeggiante ed è attesa una nuova volata di gruppo, anche se bisognerà stare attenti al vento del deserto, sempre in agguato da quelle parti.

Giuseppe Scarfone

Fernando Gaviria vince a Mascate (foto: Getty Images)

Fernando Gaviria vince a Mascate (foto: Getty Images)

09-02-2022

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino Mauricio Quiroga (Coraza Hierros) si è imposto nella prima tappa, San Luis – Villa Mercedes, percorrendo 168.3 Km in 3h38′36″, alla media di 44.173 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Facundo Crisafulli (SAT) e Lucas Manuel Gaday (Equipo Continental San Luis). Nessun italiano in gara. Quiroga è il primo leader della classifica con 4″ su Crisafulli e 6″ su Gaday

FILIPPO GANNA FIRMA L’ULTIMA TAPPA DELL’ÉTOILE DE BESSÈGES DI BENJAMIN THOMAS

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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Dici cronometro e pensi a lui. Al nostro Filippone nazionale che oggi fasciato nell’iride conquistato a Lovanio ha fatto registrare il miglior tempo nella prima cronometro del 2022. La corsa a tappe francese è andata a Benjamin Thomas, che sugli 11 km “contre le montre” ha fatto meglio di Alberto Bettiol.

Atto conclusivo dell’Étoile de Bessèges 2022. Era il giorno della resa dei conti per quanto riguardava la classifica generale ed era un giorno importante per i cronoman alla prima occasione in questa nuova stagione.
Gli undici chilometri della tradizionale tappa di Alès erano un ottimo banco di prova per registrare quanto fatto durante la preparazione e per affinare la tecnica in previsione dei prossimi e più importanti appuntamenti.
Filippo Ganna non si può certo definire un carneade della specialità e ci ha insegnato che nelle cronometro conclusive di una breve corsa a tappe ha spesso detto la sua, vedi, Tirreno-Adriatico 2020 ed Étoile de Bessèges 2021, giusto per citarne due del suo ricchissimo palmares.
La tappa odierna aveva anche un significato particolare perché era l’ultima occasione per cercare di scalzare Benjamin Thomas (Cofidis) dalla vetta della classifica. L’impresa, però, si è dimostrata tutt’altro che percorribile per Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e per Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team), i più prossimi al campione francese di specialità.
Fasciato dalla maglia iridata griffata INEOS Grenadiers Ganna ha preceduto di 6″ Mads Pedersen (Trek-Segafredo), di 9″ Thomas, di 11″ Bauke Mollema (Trek), di 17″ Thibault Guernalec (Team Arkéa Samsic), di 18″ Bettiol, di 19″ Pierre-Roger Latour (TotalEnergies), di 21″ Jay Vine (Alpecin-Fenix), di 22″ Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e di 23″ Antonio Tiberi (Trek), a completare la topten di giornata.
Per quanto rigurda la classifica generale la corsa è definitivamente di Thomas, che grazie al tempo guadagnato sugli avversari ha preceduto Bettiol di 16” e Johannessen di 32”, saliti con lui sull’ultimo podio della corsa. Completano la topten Latour a 34″, Mathieu Bergaudeau (TotalEnergies) a 1’02”, Ulissi a 1’09”, Connor Swift (Arkea) a 1’13”, Guernalec a 1’22”, Toms Skujins (Trek) a 1’48” e Quentin Pacher (Groupama – FDJ) a 1’56”.

Mario Prato

Per il secondo anno consecutivo Filippo Ganna fa sua la cronometro conclusiva dellÉtoile de Bessèges (Getty Images)

Per il secondo anno consecutivo Filippo Ganna fa sua la cronometro conclusiva dell'Étoile de Bessèges (Getty Images)

06-02-2022

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Paterna – Valencia, percorrendo 92 Km in 1h55′49″, alla media di 47.662 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). e il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) si impone in classifica con 32″ sul belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 36″ sullo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), 8° a 2′00″

ÉTOILE DE BESSÈGES

L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, cronometro individuale Alès – L’Ermitage, percorrendo 10.6 Km in 15′32″, alla media di 40.944 Km/h. Ha preceduto di 7″ il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e di 10″ il francese Benjamin Thomas (Cofidis). Thomas si impone in classifica con 16″ sull’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e 32″ sul norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team)

VUELTA CV FEMINAS (Donne)

L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa spagnola, Paterna – Valencia, percorrendo 92 Km in 2h11′32″, alla media di 41.967 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service) e l’austriaca Kathrin Schweinberger (Ceratizit-WNT Pro Cycling)

GRAND PRIX VELO MANAVGAT (Donne)

La russa Alina Moiseeva (Lokosphinx) si è imposta nella corsa turca, circuito di Manavgat, percorrendo 99.6 Km in 2h26′26″, alla media di 40.81 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Diana Klimova (nazionale russa) e l’uzbeka Sofiya Karimova (Mix 1). Nessuna italiana in gara

JAKOBSEN BIS ALLA VALENCIANA. VLASOV VINCE LA VOLTA VALENCIANA 2022

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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A Valencia, nella passerella finale della breve corsa spagnola, Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) vince la scontata volata di gruppo davanti a Elia Viviani (Team INEOS) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Aleksandr Vlasov (Team BORA Hangrohe) si veste definitivamente di giallo dando un primo segnale per la stagione appena iniziata.

L’atto conclusivo della Volta a la Comunitat Valenciana non può che avere Valencia come tappa d’arrivo. Una passerella per velocisti che parte da Paterna e si conclude dopo soli 92 km. Aleksandr Vlasov (Team BORA Hangrohe) vede la prima vittoria stagionale di una corsa a tappe, meritatamente conquistata l’altro ieri con la netta vittoria sull’Alto Antenas del Maigmò. L’ultima fuga della breve corsa spagnola comprendeva quattro ciclisti: Antonio Nibali e Manuele Boaro (Team Astana Qazaqstan), Jonathan Lastra (Team Caja Rural) e Gotzon Martin (Team Euskaltel Euskadi). Il vantaggio massimo della fuga non superava mai i 2 minuti, anche in considerazione della brevità della tappa. All’inseguimento in un primo momento si portavano gli uomini del Team BORA Hansgrohe, mentre nella seconda metà della tappa erano prevalentemente le squadre dei velocisti a tirare il gruppo. A 45 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 1 minuto e 20 secondi. In testa al gruppo si facevano vedere il Team Intermarchè Wanty Gobert e Team Quick Step Alpha Vinyl. All’unico traguardo volante di Betera posto al km 75 Martin transitava in prima posizione. Una volta raggiunta la fuga, il gruppo si preparava alla volata. Era Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) a ottenere la seconda vittoria dopo quella nella seconda tappa. L’olandese batteva Elia Viviani (Team INEOS) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudeva la top five la coppia del Team Bingoal Pauwels formata da Timothy Dupont e Stanislaw Aniolkowski, rispettivamente quarto e quinto. Da segnalate, nella top ten, anche il sesto posto di Matteo Trentin (UAE Team Emirates) ed il decimo posto di Luca Mozzato (Team B&B Hotels). Vlasov vince la Vuelta a la Comunitat Valenciana 2022 con 32 secondi di vantaggio su Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e 36 secondi di vantaggio su Carlos Rodriguez (Team INEOS). Per quanto riguarda le altre classifiche, Jakobsen fa sua la classifica a punti, Ben King (Team Human Powered Health) si aggiudica quella dei GPM, mentre Remco Evenepoel vince quella del ciclista più giovane. Infine il Team INEOS vince la classifica a squadre. I ciclisti torneranno a calcare le strade spagnole domenica prossima alla Clasica de Almeria e la settimana che segue con la Vuelta a Andalucia.

Giuseppe Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Valencia (foto: Getty Images)

Fabio Jakobsen vince a Valencia (foto: Getty Images)

JOHANNESSEN AFFERRA IL BOUQUET, TIBERI SORPRENDE E THOMAS SI SALVA

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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L’Étoile de Bessèges concentrava nel weekend le tappe decisive e quella odierna ha sorriso al norvegese Johannessen, vincitore della frazione che si concludeva sul Mont Bouquet, e ha sorriso a Benjamin Thomas che ha mantenuto la sua prima posizione della classifica generale. Tra le sorprese il non riuscito assalto alla leadership del francese da parte di Alberto Bettiol e l’ottima prova del giovane Antonio Tiberi, terzo di giornata.

Tra oggi e domani si decide l’Étoile de Bessèges, ma la tappa odierna ha inciso poco sull’economia generale della corsa a tappe francese. Buon per il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) che si è permesso il lusso di andare a cogliere il successo in quella che si può tranquillamente definire la tappa regina della corsa francese. L’impegnativo finale è stato interpretato e non subito dai contendenti che – chi per un motivo (leggi vittoria di tappa), chi per un altro (vedi la voce classifica generale) hanno scaricato sui pedali tattica, tecnica e agonismo.
La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla fuga di giornata animata da 5 coraggiosi diventati dopo poco 8: Flavien Maurelet (St-Michel-Auber 93), Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Antoine Raugel (AG2R Citroën Team), Joel Suter (UAE Team Emirates), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-KTM) e Emmanuel Morin (Team U Nantes Atlantique).
Con l’approssimarsi del traguardo la situazione è ovviamente cambiata e ai meno 40 km in testa erano rimasti i soli Suter, Zimmermann e Gougeard, mentre il plotone inseguitore stava semplicemente affilando gli artigli per la zampata finale.
Il viaggio nelle avanguardia dei tre superstiti si è esaurito con l’approccio dell’ultima ascesa di giornata, quando sul piatto bisognava gettare il tutto per tutto, in un vero e proprio “all in” dove a prendere il sopravvento erano gli interessi personali e dei team.
Con i team impegnati a lanciare i loro uomini migliori, compresa la INEOS Grenadier che voleva rigenerare Richard Carapaz dopo la caduta dei giorni scorsi che aveva ridimensionato le sue più che giuste ambizioni di classifica.
Con un Benjamin Thomas (Cofidis) rimasto leggermente attardato la carica è suonata per la EF Education-EasyPost con Magnus Cort Nielsen, al lavoro in funzione di Alberto Bettiol, secondo in classifica a 7” dal francese. L’azione che doveva favorire il vincitore del Fiandre 2019 non ha, però, dato i frutti sperati e il transalpino attivo su strada e su pista ha recuperato le prime posizioni smorzando le ambizioni del toscano. La marcatura tra i due ha solleticato la fantasia di chi, disinteressandosi alla classifica, ha avuto la possibilità di scrivere il proprio nome nelle prime posizioni dell’ordine d’arrivo.
Ai meno 2 lo scatto di Jay Vine (Alpecin–Fenix), seguito da Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e da Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), risulterà a consuntivo l’azione decisiva della Saint-Hilaire-de-Brethmas – Le Mont Bouquet. Dietro ai tre si è mosso successivamente Clement Champoussin (AG2R), seguito a breve distanza da Pierre-Roger Latour (TotalEnergies) e Bettiol, con un Thomas meno reattivo. Anche il toscano, però, ha dovuto rallentare l’andatura, venendo raggiunto dal francese prima del traguardo.
Lo striscione d’arrivo ha visto passare sotto di esso nell’ordine Johannessen davanti a Vine, Tiberi e Champoussin. A seguire Latour (a 12″), Diego Ulissi (UAE) e Bauke Mollema (Trek) (a 20″), Alessandro Verre (Arkea-Samsic) e Sebastian Reichenbach (Groupama-FDJ) (a 21″). Decimo si è piazzato Bettiol, che ha chiuso a 23″ insieme a Thomas.
Il portacolori della Cofidis ha così conservato la maglia di leader con 7” su Bettiol e 8” su Joannessen, mentre leggermente più staccati sono i due corridori della TotalEnergies, Latour (25″) e Mathieu Burgaudeau (26″).
Domani l’”OK Corral” che accoglierà la sfida finale avrà le caratteristiche della cronometro di 11 km con partenza da Alès e arrivo in vetta alla tradizionale salita dell’Ermitage (2.6 Km al 5.8%).

Mario Prato

Tobias Halland Johannessen vince la tappa regina dellÉtoile de Bessèges (foto Getty Images)

Tobias Halland Johannessen vince la tappa regina dell'Étoile de Bessèges (foto Getty Images)

MOSCHETTI, COLPO DI CLASSE A TORREVIEJA. VLASOV RESTA IN GIALLO.

febbraio 5, 2022 by Redazione  
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A Torrevieja la scontata volata della penultima tappa premia Matteo Moschetti (Team Trek Segafredo) che con una bella progressione negli ultimi metri coglie la prima vittoria stagionale battendo velocisti del calibro di Viviani, Kristoff, Jakobsen e Molano. Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) resta comodamente in maglia gialla ed è ormai ad un passo della vittoria finale.

Con la vittoria di ieri sull’Alto Antenas del Maigmò Aleksander Vlasov (Team BORA Hansgrohe) ha dato uno scossone forse decisivo per la vittoria finale della Volta a la Comunitat Valenciana ma i russo, pur avendo oltre 30 secondi di vantaggio sul secondo classificato, docrà tenere gli occhi ben aperti nelle ultime due tappe della breve corsa spagnola. La quarta frazione di oggi parte da Orihuela e si conclude a Torrevieja dopo 193 km completamente piatti, se si esclude il facile GPM di terza categoria di Campules posto al km . E’ attesa la volata del gruppo compatto e vedremo molto probabilmente una riproposizione dello sprint della seconda tappa vinta da Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl). Alla partenza da Orilhuela si registrava l’assenza del Team Jumbo Visma, escluso dalla corsa a causa di due positività al Covid. La fuga di giornata partiva dopo pochi km con il beneplacito del gruppo ed era formata da cinque ciclisti: Manuele Boaro (Team Astana Qazaqstan), Angel Madrazo (Team Burgos BH), Antonio Jesus Soto (Team Euskaltel Euskadi), Urko Berrade (Team kern Pharma) e (Team Bingoal Pauwels). Il gruppo maglia gialla lasciava fare anche perché nessuno dei fuggitivi impensieriva Aleksandr Vlasin (Team BORA Hansgrohe) in classifica generale. SI sarebbe aspettata l’accelerazione delle squadre dei velocisti, interessate a portare in volata i propri capitani. Nel frattempo Soto si aggiudicava l’unico GPM di Compules posto al km 69. A 60 km dalla conclusione la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo. Una decisa accelerazione del gruppo riprendeva la fuga a circa 20 km dall’arrivo. La volata, piuttosto confusa, se l’aggiudicava Matteo Moschetti (Team Trek Segafredo), abile a risalire posizioni nelle ultime decine di metri ed a vincere davanti a Manuel Penalver (Team Burgos BH) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudevano la top five Elia Viviani (Team INEOS) e Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl). Prima vittoria stagionale per Matteo Moschetti, che ottiene una vittoria di prestigio contro velocisti affermati. In classifica generale resta tutto invariato con Vlasov che resta in maglia gialla davanti a Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Carlos Rodriguez (Team INEOS ). Domani va di scena la passerella finale da Paterna a Valencia di soli 92 km, ancora per velocisti. A Vlasov basta arrivare ‘sano e salvo’ al traguardo per vincere la Volta a la Comunitat Valenciana 2022.

Giuseppe Scarfone

Matteo Moschetti vince a Torrevieja (foto: Getty Images)

Matteo Moschetti vince a Torrevieja (foto: Getty Images)

05-02-2022

febbraio 5, 2022 by Redazione  
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

L’italiano Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) si è imposto nella quarta tappa, Orihuela – Torrevieja, percorrendo 193.1 Km in 4h32′17″, alla media di 42.551 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Manuel Peñalver (Burgos-BH) e il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) è ancora leader della classifica con 32″ sul belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 36″ sullo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), 8° a 2′00″

ÉTOILE DE BESSÈGES

Il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Saint-Hilaire-de-Brethmas – Le Mont Bouquet, percorrendo 145 Km in 3h30′22″, alla media di 41.356 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Jay Vine (Alpecin-Fenix) e l’italiano Antonio Tiberi (Trek-Segafredo). Il francese Benjamin Thomas (Cofidis) è ancora leader della classifica con 7″ sull’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e 8″ su Johannessen

SAUDI TOUR

L’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di AlUla Old Town, percorrendo 138.9 Km in 2h56′10″, alla media di 47.307 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Daniel McLay (Team Arkéa-Samsic) e l’italiano Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Il belga Maxim Van Gils (Lotto Soudal) si impone in classifica con 36″ sul colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e 48″ sul portoghese Rui Costa (UAE Team Emirates). Miglior italiano Daniel Oss (TotalEnergies), 6° a 57″

GRAND PRIX ALANYA

L’italiano Alessio Martinelli (Bardiani CSF Faizanè) si è imposto nella corsa turca, circuito di Alanya, percorrendo 147.2 Km in 3h40′55″, alla media di 39.979 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Sindre Kulset (Uno-X Pro Cycling Team) e l’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team)

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