23-02-2022
febbraio 23, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
UAE TOUR
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Fujairah Fort – Jebel Jais, percorrendo 181 Km in 4h49′24″, alla media di 37.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) e il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 11° a 3″. Pogacar è il nuovo leader della classifica con 2″ su Ganna e 13″ su Vlasov.
TOUR DU RWANDA
Il sudafricano Kent Main (ProTouch) si è imposto nella terza tappa, Kigali – Gicumbi, percorrendo 124.3 Km in 3h17′40″, alla media di 37.73 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team) e di 3″ il francese Alan Boileau (B&B Hotels-KTM). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 77° a 18′16″. Il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) è il nuovo leader della classifica con 10″ sullo spagnolo Angel Madrazo (Burgos-BH) e sull’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Poli 77° a 41′47″
POGACAR SVETTA IN CIMA A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO
Come ampiamente preventivato, sono gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria nella quarta tappa dell’UAE Tour 2022, con il caratteristico arrivo in salita di Jebel Jais. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince davanti ad Adam Yates (Team INEOS) ed Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe). Lo sloveno è la nuova maglia rossa davanti a Filippo Ganna (Team INEOS), autore di un’ottima prestazione e giunto nel gruppetto dei migliori.
Dopo la vittoria nella cronometro di ieri ad Ajman, Stefan Bissegger riparte da Fujairah Fort in maglia rossa ma il al 99% il simbolo del primato oggi passerà sulle spalle dei ciclisti che puntano a fare bene in classifica generale. Molta curiosità a riguardo la desterà Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma), terzo ieri ed in pole position per diventare il nuovo leader, gambe permettendo. Infatti il campione olandese negli ultimi due anni, dopo l’infortunio al ginocchio al Giro 2019, ha faticato a recuperare ed ha fatto le cose migliori solamente nelle corse contro il tempo. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è alle sue spalle, pronto a sopravanzarlo. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione della coppia formata da Luca Rastelli (Team Bardiani CSF) e Jakob Egholm (Team Trek Segafredo). Dopo una trentina di km i due fuggitivi avevano un vantaggio sul gruppo di circa 6 minuti. Egholm si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 44.9. Il vantaggio della fuga sfiorava i 9 minuti sul gruppo quando erano stati percorsi 56 km. A questo punto il gruppo iniziava ad accelerare, in particolare con una bella trenata dell’UAE Team Emirates. A 50 km dall’arrivo il vantaggio della coppia di testa era sceso a 3 minuti e 45 secondi. Rasctelli si aggiudicava il secondo traguardo intermedio posto al km 138. Nche l’EF Education EasyPost era molto attiva nelle prime posizioni del gruppo ed una nuova accelerazione lo faceva rientrare sui fuggitivi a pochi km dall’inizio della salita finale di Jebel Jais. Come ampiamente previsto, erano i velocisti ed i cronoman i primi ad alzare bandiera bianca, tra cui Elia Viviani (Team INEOS) e Michal Kwiatkowski (Team INEOS). Una decisa accelerazione di Rafal Majka (UAE Team Emirates) metteva in croce Tom Dumoulin e Stefan Bissegger, che si staccavano irrimediabilmente dal gruppo principale a circa 9 km dall’arrivo. Purtroppo il ciclista olandese non si riconferma dopo la convincente prova di ieri e giungerà al traguardo con oltre 5 minuti di ritardo. Nelle prime posizioni del gruppo tenevano botta una ventina di ciclisti, con la presenza della maggior parte degli uomini di classifica o presunti tali. Nonostante alcuno scatti successivi, tra cui anche quello dello stesso Pogacag, il gruppo dei favoriti transitava sotto la flame rouge dell’ultimo km forte di una ventina di unità. A circa 400 metri dall’arrivo scattava con decisione Tadej Pogacar, forse il ciclista più atteso e il primo tra i favoriti alla vigilia dell’UAE Tour. Il talento sloveno andava a vincere davanti ad Adam Yates (Team INEOS) ed Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe), mentre a 3 secondi di ritardo Joao Almenida (UAE Team Emirates) e Ruben Guerreiro (Team Education EasyPost) chiudevano la top five. Un ottimo Filippo Ganna (Team INEOS) era il primo italiano a tagliare il traguardo, in undicesima posizione nel gruppetto dei migliori.. Pogacar è la nuova maglia rossa, con 2 secondi di vantaggio su Ganna e 13 secondi di vantaggio su Vlasov. Domani è in programma la quinta tappa da Ras al Khaimah Corniche ad Al Marjan Island, lunga 182 km. La totale assenza di insidie altimetriche fa pendere la bilancia per il ritorno in scena dei velocisti, anche se si correrà lungo la costa ed il vento potrebbe essere un elemento da non sottovalutare.
Giuseppe Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)
22-02-2022
febbraio 22, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
UAE TOUR
L’elvetico Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Ajman, percorrendo 9 Km in 9′43″, alla media di 55.575 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e di 14″ l’olandese Tom Dumoulin (Jumbo-Visma). Bissegger è il nuovo leader della classifica con 7″ su Ganna e 12″ sul belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix)
TOUR DU RWANDA
Il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si è imposto nella seconda tappa, Kigali – Rubavu, percorrendo 155.9 Km in 3h54′10″, alla media di 39.946 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e lo spagnolo Angel Madrazo (Burgos-BH). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 76° a 23′04″. Restrepo è il nuovo leader della classifica con 3″ su Laurance e 13″ su Madrazo. Poli 76° a 23′37″
SEGNALI DAL DESERTO. BISSEGGER NUOVA MAGLIA ROSSA, SI RIVEDE DUMOULIN
Nella cronometro di Ajman, Stefan Bissegger (Team Education EasyPost) vince davanti a Filippo Ganna (Team INEOS) e Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma). Bissegger è la nuova maglia rossa, ma la convincente prova di Dumoulin, dopo un paio d’anni deludenti, apre nuovi orizzonti e prospettive alla stagione 2022 dell’olandese.
E’ il giorno della cronometro all’UAE Tour 2022. I ciclisti dovranno affrontare 9 km completamente pianeggianti da Ajman ad Ajman e dopo le prime due tappe per velocisti la classifica generale è ancora molto compressa. Basti pensare che i primi 105 ciclisti sono racchiusi in soli 16 secondi. E’ uno snodo molto importante non solo per chi ha pretese di vittoria di tappa – tra tutti il campione del mondo della specialità, ovvero Filippo Ganna (Team INEOS) – ma anche per coloro che vogliono dare i primi segnali in ottica classifica generale. In poche parole e senza ombra di smentita, oggi vedremo all’opera i probabili protagonisti dell’UAE Tour. E’ Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost) a prendersi la scena nel deserto. Lo svizzero, al primo impegno stagionale ed alla prima cronometro, non da’ scampo a Ganna, favorito della vigilia. Bissegger divora i 9 km in 9 minuti e 43 secondi alla media di quasi 56 km/h. Ganna chiude a 7 secondi di ritardo dallo svizzero. Un ottimo Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma) torna ai fasti del recente passato e chiude terzo a 14 secondi di ripresa. Se la Farfalla di Maastricht ricomincia a volare, sperando di essersi davvero lasciato alle spalle l’infortunio al ginocchio nel Giro 2019 che lo ha condizionato e non poco negli ultimo due anni, quest’anno ne vedremo delle belle, dovendo evidentemente condividere i gradi di capitano con Primoz Roglic. Al quarto posto, a 18 secondi da Bissegger, si piazza Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che può accontentarsi in ottica classifica generale. Dietro di lui, in quinta e sesta posizione, si piazzano i compagni di Squadra Joao Almeida e Mikkel Bjerg. Per quanto riguarda gli altri uomini di classifica, si segnala la discreta prestazione di Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe), ottavo a 25 secondi di ritardo da Bissegger, mentre Adam Yates (Team INEOS) è dodicesimo a 29 secondi di ritardo da Bissegger. Lo spettacolo per la tappa di domani con arrivo a Jabel Jais è garantito, con una classifica generale ancora non del tutto definita. Bissegger è la nuova maglia rossa davanti a Ganna e Philipsen ma domani verosimilmente salteranno tutti e tre sull’ascesa finale e quindi vedremo una bella lotta tra Pogacar, Vlasov, Dumoulin e Yates, i pretendenti più gettonati per diventare la nuova maglia rossa. Come detto, domani è in programma la quarta tappa da Fujairah Fort a Jebel Jais, lunga 181 km. Un percorso prevalentemente piatto fino a 19 km dall’arrivo, quando inizia la caratteristica salita di Jebel Jais, non durissima ma molto lunga e regolare, che metterà alla prova diversi ciclisti, tra cui quelli che puntano alla vittoria finale. In particolare, ci saranno molti occhi puntati sulla prova di Dumoulin, alla luce della convincente prestazione di oggi.
Giuseppe Scarfone

Stefan Bissegger vince la cronometro di Ajman (foto: Getty Images)
CAVENDISH, BUON SANGUE NON MENTE. MARK VINCE LA SECONDA TAPPA, PHILIPSEN CONSERVA LA MAGLIA ROSSA
Nella seconda tappa dell’UAE Tour 2022 Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) vince di forza la volata di Abu Dhabi Breakwater, anticipando lo sprint e resistendo con le unghie e con i denti al ritorno di Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix). Il velocista inglese ottiene la seconda vittoria stagionale mentre Philipsen resta in maglia rossa. E domani la cronometro di Ajman avrà forti ripercussioni sulla classifica generale.
La seconda tappa dell’UAE Tour 2022 con i suoi 176 km da Al Hudayriat Island ad Adu Dhabi Breakwater è ancora adatta ai velocisti. Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) cerca il bis dopo aver conquistato la vittoria nella prima tappa. Il belga è anche maglia rossa ed oggi cercherà di rafforzare il primo posto in classifica generale. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata. Era il Team Gazprom il protagonista unico, visto che i tre ciclisti che avevano attaccato, ovvero Michael Kukrle, Dmitri Strakhov e Pavel Kochetkov, facevano tutti parte della formazione russa. Il terzetto in fuga era tenuto sotto controllo dalle squadre dei velocisti ed il suo vantaggio nei confronti del gruppo restava inferiore ai 3 minuti. Al primo traguardo volante di Al Wathba Camel Track, posto al km 63.3, Strakhov transitava in prima posizione. A condurre il gruppo erano principalmente Team Quick Step Alpha Vinyl e Team Alpecin Fenix. La fuga, grazie a un breve rallentamento del gruppo, riusciva a superare i 3 minuti di vantaggio intorno al km 90. Il secondo traguardo volante si Yas Marina Circuit, posto al km 133.5, se lo aggiudicava ancora Strakhov. La fuga tirava i remi in barca e si faceva riprendere dal gruppo maglia rossa a 36 km dal termine. Anche il Team Groupama FDJ si faceva vedere nelle prime posizioni. Ad una quindicina di km dall’arrivo Rudy Barbier (Team Israel Premier Tech) e Max Kanter (Team Movistar) erano rallentati da alcuni problemi meccanici. In particolare Barbier era vittima di una foratura mentre Kanter doveva sostituire la bici. Era il Team BikeExchange Jayco a fare il forcing finale ed allungare il gruppo negli ultimi 2 km. Con una imperiosa progressione Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) riusciva a tagliare il traguardo per primo, rintuzzando il recupero di Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) che doveva accontentarsi della piazza d’onore. Al terzo posto si classificava Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Olav Kooij (Team Jumbo Visma) in quarta posizione ed Arnaud Demare (Team Groupama FDJ). Da segnalare nella top ten il discreto sesto posto di Matteo Malucelli (Team Gazprom Rusvelo). Cavendish ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella seconda tappa del Dubai Tour e si dimostra uno degli sprinter più in forma di questo inizio di stagione. Philipsen resta in maglia rossa con 4 secondi di vantaggio su Strakhov e 6 secondi di vantaggio sullo stesso Cavendish. Domani è in programma la terza tappa, una cronometro individuale di 9 km nel circuito di Ajman. I big di classifica inizieranno a farsi vedere, anche se gli occhi saranno puntati su Filippo Ganna (Team INEOS), naturale favorito per la vittoria parziale.
Giuseppe Scarfone

Mark Cavendish vince ad Abu Dhabi Breakwater (foto: Foto: Tim De Waele/Getty Images)
21-02-2022
febbraio 21, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
UAE TOUR
Il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Al Hudayriyat Island – Abu Dhabi Breakwater, percorrendo 176 Km in 4h20′45″, alla media di 40.499 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Miglior italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo), 6°. Philipsen è ancora leader della classifica con 4″ sul russo Dmitriy Strakhov (Gazprom-RusVelo) e 6″ su Cavendish. Miglior italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 6° a 12″
TOUR DU RWANDA
Il francese Sandy Dujardin (TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Kigali – Rwamagana, percorrendo 148.3 Km in 3h28′25″, alla media di 42.693 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 84°. Il francese Alexandre Geniez (TotalEnergies) è ancora leader della classifica con 6″ su Restrepo e 7″ su Dujardin. Poli 55° a 39″
QUINTANA VOLA A BLAUSASC, DETRONIZZATO WELLENS AL TOUR DU VAR
Terza e ultima tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var dove un Quintana (Team Arkéa Samsic) in forma smagliante negli ultimi chilometri staccava tutti i rivali, in particolare Tim Wellens (LottoSoudal) che detevena lo scettro di leader provvisorio della classifica generale, prendendosi oltre la vittoria di tappa anche quella assoluta. Per il colombiano un inizio di stagione da incorniare dopo la vittoria del Tour de Provence appena sette giorni fa.
L’ultma frazione si svolgeva tra Villefranche-sur-Mer e Blausasc, dove dsi giungeva dopo 113 chilometri di gara. La corsa che entrava subito nel vivo grazie soprattutto ad uno scatenato Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), visto in azione anche ieri, in cerca della migliore condizione. Sulla prima asperità di giornata, il Col d’Èze, il corridore francese ha provato ad andarsene da solo, ma senza successo. L’azione è stata ripetuta con più decisione una cinquantina di chilometri più tardi, sul GPM di Berre-les-Alpes, dove attaccava e si portava dietro un gruppetto di altri 15 ciclisti tra i quali Alexis Vuillermoz (TotalEnergies). La fuga veniva tenuta sotto controllo dalla Lotto Soudal di Tim Wellens, la quale non ha mai concesso più di un minuto di vantaggio.
A 37 chilometri dalla linea d’arrivo, sulle rampe più dure del Col de Saint Roch, la fuga perdeva pezzi e al comando si ritrovavano soltanto Pinot, Vuillermoz e Michael Storer (Groupama-FDJ). Alle loro spalle dal gruppo attaccava Guillaume Martin (Cofidis), il quale – quinto in classifica con 27″ di ritardo da Wellens – provava a ribaltare il verdetto della tappa di ieri. Ripresi e superati i fuggitivi, a 35 chilometri dal traguardo Martin si trovava da solo in testa. Nel gruppo erano rimaste poche unità quando Quintana decideva di attaccare e di far esplodere letteralmente la corsa. L’attacco del colombiano non lasciava scampo a Wellens il quale – insieme a Pinot, Martin e Vuillermoz – cercava senza risultati di raggiungerlo nella lunga discesa del Col de Saint Roch.
Sul Col de Nice, a 11 km dalla fine, tra gli inseguitori Martin – vedendo che Wellens e compagni avevano esaurito le energie – li staccava cercando di raggiungere il colombiano, che aveva raggranellato ormai un minuto di vantagio. Il distacco, però, aumentava ancora grazie alle accelerazioni di Quintana, il quale faceva segnare in cima un minuto su Martin e 1′43” su Wellens.
Ultimi chilometri in passerella per il corridore dell’Arkea Samsic, ritornato ai suoi livelli migliori. Quintana tagliava il traguardo seguito da Guillaume Martin a 1′21” mentre Pinot, Vuillermoz e Wellens terminavano con 1′30” di di ritardo, seguiti da Storer a 1′37”. Bella prova di Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team). che ha chiuso al settimo posto regolando il plotone dei primi inseguitori a 2′25″ dal vincitore.
Si è trattata di un’edizione del Tour des Alpes Maritimes et du Var molto bella e intensa, con una seconda tappa interessante e una conclusione segnata da un numero di alta scuola da parte del vincitore, che sembra aver ritrovato lo smalto degli anni migliori.
Luigi Giglio

Quintana in azione lungo una delle discesa dell'ultima tappa del Tour du Var (foto Dario Belingheri/Getty Images)
SERGIO HIGUITA SIGILLO A LOULÉ, REMCO EVENEPOEL VINCE LA VOLTA AO ALGARVE!
L’ultima tappa della Volta ao Algarve con l’arrivo in salita all’Alto de Malhao (Loulè) vede l’affermazione di Sergio Higuita (EF Education – EasyPost), il colombiano si impone sul connazionale Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), terzo Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) controlla e si porta a casa la breve corsa a tappe lusitana.
Ultimo giorno di corsa e ritmo indiavolato fin dai primi chilometri di corsa tanto che, questa volta, i numerosi tentativi di fuga vengono tutti annullati vista l’alta velocità di crociera del gruppo. Si arriva così tutti insieme al traguardo volante di Loule posto al Km 53 utile a decretare la vittoria nella speciale classifica punti per Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl) su Bryan Coquard (Cofidis). Un primo vero e proprio tentativo di allungo va a concretizzarsi 7 Km dopo quando un numeroso gruppetto, visto anche il profilo in live salita, riesce ad evadere dalla testa della corsa, si portano quindi in avanscoperta Georg Zimmermann (IWG), Juan Pedro López (TFS), Joel Nicolau (CJR), Thomas Pidcock (IGD), Johannes Staune-Mittet (TJV), José Neves (W52), Ivo Oliveira (UAD), César Fonte (KSU), Pascal Eenkhoorn (TJV), Anthony Delaplace (ARK), Lukas Pöstlberger (BOH), Rafael Reis (GCT), Dries De Bondt (AFC), Yves Lampaert (QST), Fabian Lienhard (GFC), Iker Ballarin (EUS), Nickolas Zukowsky (HPM), Michele Gazzoli (AST), Oscar Riesebeek (AFC) e João Matias (TAV). Per loro vantaggio massimo di 3’ anche per via del disinteresse da parte della squadra della maglia gialla, Remco Evenepoel, a controllare la corsa. L’onere così di ricucire ricade sugli uomini di Groupama – FDJ e Bora-Hansgrohe. Davanti intanto a causa di una caduta, senza conseguenze, perdono contatto Riesebeek e Pidcock. E’ il là a vedere, subito dopo, le prime scaramucce per cercare di sfoltire il gruppetto di testa. Prima Neves e, successivamente, Dries De Bondt, piazzano i primi allunghi a cui rispondono Nicolau, Oliveira e Eenkhoorn. I quattro riescono subito ad avere un buon margine così da affrontare il GPM di Alte di terza categoria tutti soli, raggiunti soltanto allo scollinamento. E’ancora De Bond ad allungare seguito questa volta da Oliveira e Zimmermann. I tre questa volta riescono a darsi cambi regolari per arrivare ad affrontare l’ultima fatica di giornata, il GPM dell’Alto do Malhao di seconda categoria. Intanto in gruppo i migliori iniziano a muoversi per annullare la fuga, ormai a tiro, e giocarsi la vittoria di tappa. E’ proprio Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) a lanciare il guanto di sfida. Il primo a rispondere è David Gaudu (Groupama-FDJ) seguito da Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e, in controllo, Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl). Con un po’ di fatica riesco ad accodarsi anche anche Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Jay Vine (Alpecin-Fenix). Anche la maglia gialla dà un contributo a riportarsi sulla testa della corsa che a questo punto, in vista dell’ascesa finale vede un gruppetto formato da Remco Evenepoel, Brandon Mcnulty, Daniel Felipe Martinez, Tobias Foss, David Gaudu , Thibault Guernalec, Sergio Higuita, Joel Nicolau, Johannes Staune-Mittet, Jay Vine, Yves Lampaert e Michele Gazzoli. Ripresi De Bondt e Zimmermann, con Oliveira che già aveva alzato bandiera bianca in precedenza, dietro è la Ineos Grenadiers a tirare per Ethan Hayter riuscendo a riportarsi in testa. Ai meno 3 Km dall’arrivo la Quick-Step Alpha Vinyl impone il suo ritmo scortando il capitano, a farne le spese è proprio Ethan Hayter che perde contatto con i migliori. A 1,3 Km dalla conclusione è addirittura Remco Evenepol ad allungare, con la maglia gialla restano soltanto Gaudu, McNulty, Martinez e Higuita, che si francobbollano alla sua ruota fino a 600 metri dal traguardo. A quel punto una breve fase di studio in vista della volata ristretta, ai meno 300 metri prova a scattare McNulty, troppo lungo, il primo a sopravanzarlo è Martinez, con Gaudu in affanno, e Higuita, al coperto. Dall’ultima curva esce proprio Higuita, il più fresco di tutti ed il più forte, questa volta, rispetto alla seconda tappa, ha strada libera intorno a se e va tutto solo a tagliare il traguardo, secondo arriva il connazionale Martinez, terzo McNulty, quarto Gaudu e quinto, a braccia alzate in segno di vittoria della corsa lusistana, Remco Evenepol. La classifica generale va così a ridisegnarsi in questo modo: Remco Evenepoel vince la Volta ao Algarve 2022 con 1’17” su McNulty, 1’21” su Martínez, 1’39” su Hayter, 2′ su Gaudu, 2’04” su Foss.
Antonio Scarfone

Sergio Higuita vince la tappa conclusiva della Volta ao Algarve (Foto: Roberto Bettini)
20-02-2022
febbraio 20, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
UAE TOUR
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella prima tappa, circuito di Madinat Zayed, percorrendo 184 Km in 4h42′34″, alla media di 39.07 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Philipsen è il primo leader della classifica con 4″ su Bennett e sul russo Dmitriy Strakhov (Gazprom-RusVelo). Miglior italiano Viviani, 4° a 6″.
VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA
Il colombiano Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Lagoa – Alto do Malhão (Loulé), percorrendo 173 Km in 4h14′53″, alla media di 40.725 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Daniel Felipe Martínez (INEOS Grenadiers) e di 1″ lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team), 51° a 3′18″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si impone in classifica con 1′17″ su McNulty e 1′21″ su Martínez. Miglior italiano Gazzoli, 84° a 36′34″.
VUELTA A ANDALUCÍA-RUTA CICLISTA DEL SOL
Il belga Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Huesa – Chiclana de Segura, percorrendo 146.4 Km in 3h43′05″, alla media di 39.375 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team) e di 10″ l’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates). Il belga Wout Poels (Bahrain Victorious) si impone in classifica con 14″ sullo spagnolo Cristián Rodríguez (TotalEnergies) e 15″ sul colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 13° a 4′56″
TOUR DES ALPES MARITIMES ET DU VAR
Il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa-Samsic) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Villefranche-sur-Mer – Blausasc, percorrendo 112.6 Km in 2h55′17″, alla media di 38.543 Km/h. Ha preceduto di 1′22″ il francese Guillaume Martin (Cofidis) e di 1′30″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 7° a 2′25″. Quintana si impone in classifica con 1′30″ sul belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e 1′49″ su Martin. Miglior italiano Vendrame, 22° a 7′59″
GRAND PRIX JUSTINIANO RACE
Il bielorusso Yauheni Karaliok (Minsk Cycling Club) si è imposto nella corsa turca, Okurcalar – Alanya, percorrendo 156.3 Km in 3h19′01″, alla media di 47.122 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team) e l’olandese Joren Bloem (À Bloc CT). Miglior italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria – Savini Due), 8°.
TOUR DU RWANDA
Il francese Alexandre Geniez (TotalEnergies) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Kigali, percorrendo 4 Km in 4′41″, alla media di 51.246 Km/h. Ha preceduto di 6″ il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e di 7″ il connazionale Sandy Dujardin (TotalEnergies). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 71° a 39″. Geniez è il primo leader della classifica con 6″ su Restrepo e 7″ su Dujardin. Poli 71° a 39″
GRAND PRIX JUSTINIANO RACE DONNE
La russa Alina Moiseeva (Lokosphinx) si è imposta nella corsa turca, Okurcalar – Alanya, percorrendo 95.4 Km in 2h26′06″, alla media di 39.179 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Valeria Valgonen (Lokosphinx) e la bielorussa Hanna Tserakh (Minsk Cycling Club). Nessuna italiana in gara
SETMANA VALENCIANA-VOLTA COMUNITAT VALENCIANA FÉMINES
L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Sagunto – Valencia, percorrendo 118 Km in 2h56′23″, alla media di 40.14 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e la norvegese Susanne Andersen (Uno-X Pro Cycling Team). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si impone in classifica con 1′00″ sulla danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 1′57″ sull’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope).
UAE TOUR: NELLA PRIMA TAPPA VOLATA VINCENTE DI PHILIPSEN
Inizio allo sprint per l’edizione 2022 dell’UAE Tour, apertosi con una tappa interamente tracciata nel deserto. Ripresa la fuga di giornata, l’arrivo è in volata e a imporsi è il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix). Terzo l’italiano Elia Viviani
Lo sprint vincente di Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) griffa la prima tappa dell’UAE Tour. In una frazione totalmente piatta (185 km con partenza ed arrivo a Madinat Zayed) e, quindi, adatta alle ruote veloci, il belga (24 anni il prossimo 2 marzo) supera in volata Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) ed un ottimo Elia Viviani (Ineos Grenadiers) conquistando il suo quindicesimo successo in carriera. A Philipsen vanno anche la maglia rossa di leader della corsa e quella verde di primatista della graduatoria a punti.
Sbandierato il km 0 partono immediatamente in 5: i russi Pavel Kochetkov e Ivan Rovny della Gazprom-Rusvelo, il belga Xandres Vervloesem (Lotto Soudal) e i nostri Luca Rastelli ed Alessandro Tonelli, entrambi della Bardiani Csf Faizanè.
Tagliando il deserto i fuggitivi arrivano ad un vantaggio massimo di 4’24”. Lungo una strada che sembra un biliardo, con 35°C di temperatura e senza un alito di vento, il gruppo lascia cuocere i battistrada a fuoco lento. A tirare sono gli uomini dell’Alpecin per Philipsen e dell’UAE Team Emirates per Pascal Ackermann e Maximiliano Richeze.
Qualche sussulto inizi ad avvertirsi ai -60. Allo sprint intermedio di Liwa si stacca Strakhov. Rastelli, Tonelli, Rovny e Vervloesem proseguono per un’altra quarantina di chilometri. Ai -25, quando il plotone ha ormai a vista i 4, si hanno un’incredibile rallentamento e una frenatona in coda, che causa una caduta Ad aver la peggio è il tedesco Rick Zabel (Israel Premier Tech), che riesce a riprendersi dal capitombolo non senza difficoltà. Resta indietro il russo Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). Il ricongiungimento avviene a 20 km dal traguardo. Vanno a tutta Jumbo-Visma, Alpecin e Bora. La strada larga e rettilineo d’arrivo interminabile. Filppo Ganna (Ineos Grenadiers) porta sotto Elia Viviani, ma a partire è Sam Bennet (Bora – Hansgrohe) al centro. Philipsen, però, va sulla destra, sorprende tutti e riesce con un colpo di reni a trionfare davanti all’irlandese, con Viviani a chiudere in terza posizione. Bene anche Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco). quarto davanti al lettone Emile Liepins (Trek – Segafredo) e al francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ).
Domani la seconda frazione da Hudayriyat Island a Abu Dhabi Breakwater (176 Km) sarà ancora adatta agli sprinters.
Vito Sansone

Jasper Philipsen vince la prima tappa del Giro degli Emirati Arabini (Getty Images Sport)