GAUDIO PER GAUDU! IL FRANCESE BRUCIA VAN AERT CHE SI CONSOLA CON LA MAGLIA GIALLA

giugno 7, 2022 by Redazione  
Filed under News

A Chastreix-Sancy, nel primo arrivo in salita del Giro del Delfinato 2022, David Gaudu (Team Groupama FDJ) batte in una volata ristretta il favoritissimo Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) che alza le mani in anticipo e viene beffato dal francese, anche abbastanza nettamente. Van Aert torna a vestire la maglia gialla alla vigilia dell’attesissima cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé che verosimilmente sconvolgerà la classifica generale.

Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) parte in maglia gialla nella terza tappa del Giro del Delfinato 2022 dopo la bella vittoria di ieri a coronamento di una fuga ben assortita che ha resistito fino alla fine al ritorno del gruppo. Il francese, tornato alla vittoria dopo più di tre anni, oggi dovrà difendersi in una tappa caratterizzato dalla salita finale di Chastreix-Sancy, lunga oltre 6 km e con pendenze che arrivano all’8% nella parte centrale dell’ascesa. Questo sarà il terzo ed ultimo GPM che i ciclisti affronteranno, dopo quelli della Cote de Saint-Vert e della Cote de Besse-en-Chandesse, posti rispettivamente al km 44.5 ed al km 137. La fuga di giornata prendeva le mosse dopo soli 2 km dalla partenza di grazie all’azione di quattro ciclisti: Omer Goldstein (Team Israel Premier Tech), Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Thomas Champion (Team Cofidis) e Sebastian Schonbergen (Team B&B Hotels KTM). Dopo un’iniziale accordo, Goldstein si lasciava sfilare e riprendere dal gruppo. Restavano in tre al comando, mentre al loro inseguimento, dopo una quarantina di km, si portavano tre compagni di squadra di Schonbergen: Pierre Rolland, Alexis Gougeard e Miguel Heidemann. Proprio Schonbergen scollinava in prima posizione sul primo GPM della Cote de Saint-Vert posto al km 44.7. Prima del traguardo volante di Issoire, posto al km 96.9, il terzetto della B&B Hotels KTM raggiungeva i tre uomini in testa alla corsa. Era Rolland ad aggiudicarsi il traguardo volante di Issoire. Rolland spremeva i suoi compagni per riuscire a scollinare in prima posizione sul successivo GPM della Cote de Besse-en-Chandesse. Infatti lungo la strada in costante ascesa vesso il secondo GPM di giornata si staccavano sia Gougeard che Heidemann. A 50 km dalla conclusione il vantaggio del quartetto di testa era di 2 minuti e 20 secondi sul gruppo maglia gialla. Anche Champion pativa le difficoltà dell’ascesa e si sfilava dalla testa della corsa. A 40 km dall’arrivo Rolland, Schonberger e Gregaard avevano 2 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla che vedeva molto attivi nelle prime posizioni il Team Jumbo Visma e il Team TotalEnergies. Rolland scollinava per primo sul GPM della Cote de Besse-en-Chandesse mentre si staccavano dal gruppo maglia gialla i primi velocisti, tra cui Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco). A 17 km dall’arrivo la fuga aveva ormai soltanto 1 minuto di vantaggio sul gruppo che si faceva sempre più minaccioso alle spalle del terzetto di testa. Il forcing della Jumbo Visma riprendeva la fuga a poco più di 4 km dall’arrivo, quando era già iniziata la salita finale. Era Gregaard l’ultimo dei fuggitivi ad arrendersi. A 3 km e mezzo dall’arrivo attaccava Tsgabu Grmay (Team BikeExchange Jayco) ma quello del ciclista etiope era un fuoco di paglia visto che alle sue spalle si riportava praticamente tutto il gruppo con molti ciclisti che iniziavano a prendere le misure per lo sprint più o meno a ranghi ridotti. Erano Jumbo Visma e INEOS a controllare le prime posizioni del gruppo. Il forcing di Jonas Vingegaard metteva in difficoltà proprio Vuillermoz che si staccava a poco più di 2 km dall’arrivo. Il gruppo di testa si riduceva ad una ventina di ciclisti. Un inesauribile Vingegaard riportava Van Aert nelle prime posizioni e gli tirava praticamente la volata. Il campione belga sembrava avere la meglio su tutti tanto che alzava le mani a pochi metri dalla linea d’arrivo ma alle sue spalle spuntava David Gaudu (Team Groupama FDJ) che lo bruciava di mezza ruota. In terza posizione si piazzava Victor Lafay (Team Cofidis) mentre chiudevano la top five Ruben Guerreiro (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Kevin Geniets (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il buon settimo posto di Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious). Gaudu ottiene la seconda vittoria stagiona le dopo quella della seconda tappa della Volta ao Algarve. In classifica generale Van Aert torna a vestire la maglia gialla proprio davanti a Gaudu, a 6 secondi di ritardo, mentre terzo è Lafay 12 secondi di ritardo dal belga. Domani è in programma la quarta tappa, l’attesa cronometro individuale da Montbrison a La Batie d’Urfé da di 32 km. Una distanza decisamente interessante per una corsa a tappe di una settimana; occhi puntati sul Team Jumbo Visma, che ha formidabili cronomen, ma non ci dimentichiamo di Filippo Ganna, campione del mondo in carica della specialità e tra i grandi favoriti della tappa. In ottica classifica generale, Van Aert può incrementare il suo vantaggio sui diretti avversari. Da segnalare che la stessa classifica generale è ancora abbastanza compatta, visto che troviamo 41 ciclisti racchiusi in 1 minuto.

Giuseppe Scarfone

David Gaudu vince a Chastreix-Sancy (foto: Sprint Cycling Agency)

David Gaudu vince a Chastreix-Sancy (foto: Sprint Cycling Agency)

VITTORIA FANTASTICA DI GIOVANNI CARBONI A FANO!

giugno 6, 2022 by Redazione  
Filed under News

Con un’azione decisiva sull’ultima salita Giovanni Carboni (Nazionale italiana) sorprende gli uomini di classifica nel finale della terza tappa dell’Adriatica Ionica Race 2022 e va a conquistare il traguardo di Brisighella, al secondo posto Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni) che grazie all’abbuono si avvicina in classifica generale a leader Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané) quarto all’arrivo, mentre terzo arriva Paul Double (MgKvis Color For Peace VPM).

La terza tappa dell’Adratica Ionica Race 2022 parte da Ferrara per arrivare a Brisighella, la prima parte non presenta difficoltà altimetriche, la fuga questa volta non riesce a formarsi per via del ritmo del gruppo altissimo. Bisogna arrivare ai piedi della prima salita di giornata che porta in cima a Bergullo per vedere in avanscoperta Alessandro Fancellu (Eolo-Kometa), Alessandro Monaco (Giotti Victoria Savini Due) e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi). Siamo a metà gara, la presenza di Bizkarra, sesto in classifica generale, fa sì che i fuggitivi non riesco ad avere il via libera dal gruppo in cui si è portata prontamente in testa la Bardiani CSF Faizanè di Filippo Zana, per la fuga il vantaggio massimo a poco più di 50 Lm dal traguardo è di 2’. All’imbocco del GMP di Modigliana il forcing del gruppo è portato anche dai Drone Hopper – Androni Sidermec che limano tempo portando il distacco 1’:24”. Dopo lo scollinamento il gruppo lascia un po’ di respiro alla testa della corsa per poi rifarsi sotto non appena la strada inizia nuovamente a salire verso il Valico della Valletta, la fuga viene così ripresa ed il gruppo dei migliori è formato da: Luca Chirico (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Edoardo Zardini (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Santiago Umba (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Jefferson Cepeda (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè), Henok Muluebrhan (Bardiani-CSF-Faizanè), Giovanni Carboni (Italia), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team), Márton Dina (Eolo-Kometa), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa), Alex Martin (Eolo-Kometa), Mikel Iturria (Euskaltel – Euskadi), Joan Bou (Euskaltel – Euskadi), Davide Rebellin (Work Service – Vitalcare – Dynatek), Giacomo Garavaglia (Work Service – Vitalcare – Dynatek), Edoardo Faresin (Zalf Euromobil Fior), Negasi Haylu Abreha (Team Qhubeka), Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli Asd), Paul Double (Mg.K Vis Colors For Peace Vpm), Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior) e Raul Colombo (Work Service – Vitalcare – Dynatek). A metà salita iniziano gli scatti tra gli uomini più forti che vanno a creare una selezione nel gruppo. I più attivi sono i Bardiani con Covili e i Drone Hopper – Androni Giocattoli con Cepada per i rispettivi capitani. Questi scatti provocano un’ulteriore selezione ed il gruppo si riduce ad essere formato da: Luca Covili,e Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Jefferson Cepeda e Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team), Joan Bou e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi), Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli ASD), Márton Dina, Alessandro Fancellu e Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa), Paul Double (MgKvis Color For Peace VPM), Davide Rebellin (Work Service – Vitalcare – Dynatek), , Giovanni Carboni (Nazionale italiana), Henok Muluebrhan (BCF). Nell’ultima difficoltà di giornata, la salita al passo Calbene prova un allungo Giovanni Carboni (Nazionale Italiana), siamo a circa 10 Km dall’arrivo. Dietro non c’è accordo tanto che l’azzurro guadagna subito 10” per scollinare con 15” che diventeranno venti al termine della discesa. L’azzurro arriva così tutto solo al traguardo di Brisighella lasciandosi andare i un urlo liberatorio lui che è di Fano da dove domani prenderà il via la quarta tappa. La volata pe il secondo posto è vinta da Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) che grazie all’abbuono ora si porta a 15” dal leader Filippo Zana. Come anticipato, domani quarta tappa da Fano alla Riviera del Conero, tappa mossa con due GPM l’ultimo a soli 7,5 Km dall’arrivo.

Antonio Scarfone

 La vittoria di Giovanni Carboni a Fano (Foto di Federciciclismo)

La vittoria di Giovanni Carboni a Fano (Foto di Federciciclismo)

06-06-2022

giugno 6, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il francese Alexis Vuillermoz (TotalEnergies) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Péray – Brives-Charensac, percorrendo 169.8 Km in 4h03′34″, alla media di 41.828 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Anders Skaarseth (Uno-X Pro Cycling Team) e il connazionale Olivier Le Gac (Groupama-FDJ) Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 23° a 5″. Vuillermoz è il nuovo leader della classifica con 3″ su Skaarseth e 4″ su Le Gac. Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 25° a 15″.

ADRIATICA IONICA RACE

L’italiano Giovanni Carboni (nazionale italiana) si è imposto nella terza tappa, Ferrara – Brisighella, percorrendo 141.3 Km in 3h25′37″, alla media di 41.232 Km/h. Ha preceduto di 25″ l’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e il britannico Paul Double (MG.K vis Colors for Peace VPM). L’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) è ancora leader della classifica con 15″ su Tesfazion e 30″ su kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team).

PARIS-TROYES

Il britannico Robert Scott (WiV SunGod) si è imposto nella corsa francese, Colombey-les-Deux-Églises – Troyes, percorrendo 180 Km in 4h11′40″, alla media di 42.914 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Xavier Cañellas (JAVA Kiwi Atlántico) e il francese Kévin Avoine (C.C.Nogent-sur-Oise). Non ha terminato la corsa l’unico italiano in gara, Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico).

RONDE VAN LIMBURG

Il belga Arnaud De Lie (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Hasselt – Tongeren, percorrendo 202.6 Km in 4h40′58″, alla media di 43.265 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Consonni (Cofidis) e l’olandese Danny van Poppel (BORA-hansgrohe).

TOUR DU CAMEROUN

Il marocchino Nasser Eddine Maatougui (nazionale marocchina) si è imposto nella terza tappa, Obala – Ndikinimiki, percorrendo 148.5 Km in 3h36′44″, alla media di 41.11 Km/h. Ha preceduto di 2″ i ruandesi Moise Mugisha (nazionale ruandese) e Jean Claude Nzafashwanayo (nazionale ruandese). Nessun italiano in gara. Il francese Vincent Graczyk (Team France Défense) è il nuovo leader della classifica con 11″ sul camerunense Michel Tientcheu (SNH Velo Club Cameroun) e 26″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Óscar Adalberto Quiroz (Colombia Tierra de Atletas) si è imposto nella quarta tappa, Caucasia – Yarumal, percorrendo 158.4 Km in 4h30′14″, alla media di 35.172 Km/h. Ha preceduto di 15″ il connazionale Cristian David Rico (Colombia Tierra de Atletas) e di 43″ il connazionale Yecid Arturo Sierra (Ag.Nectar-IMRD-Chia-Cundinamarca). Nessun italiano in gara. Quiroz è il nuovo leader della classifica con 27″ su Rico e 57″ su Sierra

WOMEN’S TOUR (Regno Unito)

La francese Clara Copponi (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) si è imposta nella prima tappa, Colchester – Bury St Edmunds, percorrendo 142.1 Km in 3h40′15″, alla media di 38.711 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) ed Elena Cecchini (Team SD Worx). La Copponi è la prima leader della classifica con 4″ su Bertizzolo e sull’olandese Maike van der Duin (Le Col Wahoo)

GP MAZDA SCHELKENS (Donne)

L’olandese Danique Braam (Bingoal Casino-Chevalmeire-Van Eyck) si è imposta nella corsa belga, circuito di Borsbeek, percorrendo 128.7 Km in 3h13′40″, alla media di 39.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint le belghe Marith Vanhove (Parkhotel Valkenburg) e Marthe Truyen (Plantur-Pura). Unica italiana in gara Gaia Tortolina (Mix ASD Women/Lviv), 11°.

A BRIVES-CHARENSAC VUILLERMOZ INTERROMPE UN DIGIUNO DI TRE ANNI. TAPPA E MAGLIA PER IL FRANCESE

giugno 6, 2022 by Redazione  
Filed under News

La seconda tappa del Giro del Delfinato 2022 vede la fuga protagonista. Nonostante gli sforzi profusi nell’inseguimento, il gruppo maglia gialla non riesce a riprendere i cinque fuggitivi ed Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) coglie una vittoria che gli mancava da più di tre anni. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) cede lo scettro del primato al francese, che domani dovrà diferderlo nella terza tappa sull’insidioso arrivo in salita di Chastreix-Sancy.

La seconda tappa del Giro del Delfinato presenta, come la prima, quattro GPM che molto probabilmente taglieranno fuori i velocisti meno resistenti – vedi ieri quanto capitato a Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) – e favoriranno finisseur ed attaccanti vari. Anche la fuga potrà avere le sue buone chance di vittoria, ma tutto o quasi sarà nelle mani, anzi nei piedi della Jumbo Visma che vorrà difendere la maglia gialla di Wout van Aert ed anzi favorirlo per il bis in un arrivo adatto ancora alle sue caratteristiche. Le possibilità che il campione belga possa tenere il simbolo del primato fino alla fine è una eventualità da non sottovalutare e la cronometro di mercoledì potrà contribuire ad accrescere le sue speranze di primato. Oggi si parte da Saint-Péray e si arriva a Brives-Charensac dopo quasi 170 km. L’azione buona per la fuga partiva intorno al decimo km. Erano in sei che riuscivano ad evadere dal gruppo: Olivier Le Gac (Team Groupama FDJ), Anders Skaarseth (Uno-X Pro Cycling Team), Anthony Delaplace (Team Arkea Samsic), Xandres Vervloesem (Team Lotto Soudal), Kevin Vermaerke (Team DSM) ed Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies). Il gruppo lasciava andare la fuga che all’inizio del primo GPM della Cote des Desaignes aveva oltre 4 minuti di vantaggio. Era Vervloesem a scollinare in prima posizione. Il belga si ripeteva sette km più tardi scollinando per primo anche sulla successiva Cote de Saint-Agrève. All’inizio del GPM del Col de Mézilhav, posto al km 109.8, la fuga conservava un ritardo sul gruppo maglia gialla superiore ai 4 minuti. Erano Jumbo Visma e BikeExchande Jayco a condurre l’inseguimento. Vuillermoz scollinava in prima posizione. Il successivo traguardo volante di Le Gerbier-de-Jonc, posto al km 124.3, se lo aggiudicava Vermaerke. Dopo una decina di km di falsopiano in iniziavano gli ultimi 30 km quasi tutti in discesa, con l’unico intermezzo della Cote de Rohac, uno zampellotto di circa 1 km di lunghezza a 10 km dall’arrivo classificato come GPM di quarta categoria e sul quale era Vuillermoz a transitare per primo. Il gruppo maglia gialla aveva ridosso sensibilmente il suo ritardo sugli uomini in fuga, che erano rimasti in cinque visto che Vervloesem si era lasciato sfilare e riprendere dal gruppo precedentemente. I cinque di testa si davano cambi regolari e favoriti dalla strada in discesa e da alcune curve negli ultimi km riuscivano sorprendentemente a giocarsi la vittoria. Era Vuillermoz ad avere la meglio davanti a Skaarseth e Le Gac, il primo ad aver tirato la volata a circa 200 metri dall’arrivo. In quarta posizione si piazzava Vermaerke mentre chiudeva la top five Delaplace in quinta posizione. Il gruppo maglia gialla veniva regolato da Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a 5 secondi di ritardo da Vuillermoz. Il francese, la cui ultima vittoria risaliva al 2019 quando vinse la Drome Classic con la maglia dell’AG2R La Mondiale, ottiene la prima vittoria del 2022 ed è anche la nuova maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Skaarseth e 4 secondi di vantaggio su Le Gac. Van Aert perde tre posizioni ed è ora quarto a 5 secondi di ritardo da Vuillermoz. Domani è in programma la terza tappa da Saint-Paulien a Chastreix-Sancy, per un totale di 169 km. I ciclisti affronteranno tre GPM; il primo di terza categoria dopo una quarantina di km ed il secondo di quarta categoria ad una trentina di km dal termine. L’arrivo è posto sul terzo GPM di Chastreix-Sancy, un seconda categoria lungo poco più di 6 km ad oltre il 5% di pendenza media, con un tratto centrale di circa 2 km a quasi il 9% di pendenza media. Forse è il primo vero test per verificare le velleità di alta classificadi coloro che aspirano alla vittoria della breve corsa francese. Vedremo se Vuillermoz riuscirà a mantenere la maglia gialla, che domani potrebbe avere davvero tanti pretendenti.

Giuseppe Scarfone

Alexis Vuillermoz vince a Brives-Charensac (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

Alexis Vuillermoz vince a Brives-Charensac (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

A BRUXELLES ARRIVA LA FUGA E VINCE TACO VAN DER HOORN

giugno 5, 2022 by Redazione  
Filed under News

Taco Van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) ha vinto la Brussels Cycling Classic al termine di una fuga di 185 chilometri battendo in volata Thimo Willems (Minerva Cycling) e Tobias Bayer (Alpecin – Fenix).

La centodueesima edizione della Brussels Cycling Classic prevedeva un percorso di 204 chilometri con sei settori di pavè, con le maggiori difficoltà concentrate nel circuito di Geraardsbergen con il leggendario Kapelmuur e il Bosberg da affrontare per due volte, tra il chilometro 115 e il chilometro 151. Dopo questo tratto il percorso comprendeva altre due salite e due tratti di pavè che sarebbero servite per le squadre che vogliono evitare una volata per attaccare o fare selezione.

I principali velocisti alla partenza erano Alexander Kristoff (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Sam Bennett e Danny Van Poppel (BORA – hansgrohe), Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), Michael Matthews (Team BikeExchange – Jayco), Pascal Ackermann e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Erano però molti anche gli atleti adatti a classiche del nord per eventuali attacchi come Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Quinten Hermans (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Philippe Gilbert, Victor Campenaerts, Florian Vermeersch e Tim Wellens (Lotto Soudal), Magnus Sheffield, Ben Turner e Jhonatan Narvaez (INEOS Grenadiers) e Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech).

La fuga prendeva piede immediatamente con dieci atleti presenti: Taco Van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Jelle Wallays (Cofidis), Bram Welten (Groupama – FDJ), Tobias Bayer (Alpecin – Fenix), Axel Laurance (B&B Hotels – KTM), Arjen Livyns (Bingoal Pauwels Sauces WB), Gilles De Wilde e Rune Herregodts (Sport Vlaanderen – Baloise), Thimo Willems (Minerva Cycling) e Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex). La corsa procedeva lineare fino all’inizio del circuito di Geraardsbergen con 7 minuti di vantaggio per i fuggitivi e 85 chilometri da compiere. Sul primo passaggio del Kapelmuur si creava un forcing da parte della INEOS con un buco creato dalla caduta di Loïc Vliegen (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) che si trovava in quarta posizione. Florian Vermeersch (Lotto Soudal) e Sheffield riuscivano ad avvantaggiarsi con anche Campenaerts , Matthews, Hermans e Connor Swift (Team Arkea Samsic) a unirsi a loro, mentre dietro non esisteva più un gruppo, ma numerosi gruppetti. Sul Bosberg questi due gruppetti si univano e provavano a resistere al ritorno di un gruppo che andava via via a ricompattarsi con Turner a provare l’inseguimento in solitaria garantendo la possibilità di ricongiumento dei primi gruppi dai quali mancavano però vari velocisti tra i quali Viviani o Ballerini il quale era costretto al ritiro.
Sul Congoberg era Wellens ad attaccare con una pronta risposta di Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix), ma il gruppo tornava compatto con circa una settantina di atleti a formarlo quando si ritornava a Geraardsbergen ai -60 con meno di quattro minuti da recuperare sulla fuga. Una decina di atleti nel gruppo restavano coinvolti in una caduta proprio in vista del Kapelmuur. Sheffield prendeva di petto il muro con il solo Wellens che restava a fatica alla sua ruota. Al loro inseguimento c’erano Florian Vermeersch, Turner, Matthews, Axel Zingle e Piet Alleagaert (Cofidis) e Gianni Vermeersch (Alpecin – Fenix) che rientravano in vista del Bosberg, iniziava quindi un testa a testa tra il gruppo principale e quello di attaccanti divisi da circa 20 secondi che riuscivano a resistere fino ai -35 con diverse energie sperperate da entrambi i gruppi, mentre i fuggitivi erano ancora al comando con circa un minuto e trenta secondi inseguiti quindi da una quarantina di atleti, dai quali provava Campenaerts ad attaccare con Aimè De Gendt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e altri due atleti. Una volta ripresi erano altri gli atleti che provavano ad attaccare, ma causando come effetto un aumento del margine per i fuggitivi. Il gruppo riusciva a capire che servisse collaborazione per ricucire sui fuggitivi non esistendo più una squadra compatta, ma un po’ il ritardo nella decisione e un po’ la mancanza di energie, permetteva alla fuga di arrivare negli ultimi dieci chilometri con un vantaggio di 44 secondi con INEOS e Lotto Soudal tra le principali formazioni che collaboravano all’inseguimento. In fuga erano rimasti in 8, con Laurance e Wallays che avevano perso contatto, con un distacco che calava leggermente fino a trenta secondi ai -5, per scendere poi a venti secondi entrando nell’ultimo chilometro quando Van der Hoorn partiva secco con Bayer alla sua ruota, Willems rientrava su di loro riuscendo a contrattaccare in maniera decisa costruendo un piccolo gruppo fra sè e la coppia dove Van der Hoorn si sacrificava spingendo al massimo e riuscendo a scavalcare Willems negli ultimi venticinque metri per conquistare il successo, mentre Bayer si classificava al terzo posto. Kristoff vinceva la volata di gruppo per il nono posto.

Carlo Toniatti.

Il successo di Taco Van Der Hoorn alla Brussels Cycling Classic (Sprint Cycling Agency)

Il successo di Taco Van Der Hoorn alla Brussels Cycling Classic (Sprint Cycling Agency)

05-06-2022

giugno 5, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, La Voulte-sur-Rhône – Beauchastel, percorrendo 191.8 Km in 4h37′31″, alla media di 41.468 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e lo statunitense Sean Quinn (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 11°. Van Aert è il primo leader della classifica con 4″ su Hayter e 6″ su Quinn. Miglior italiano Velasco, 14° a 10″

BRUSSELS CYCLING CLASSIC

L’olandese Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruxelles, percorrendo 203.9 Km in 4h45′03″, alla media di 42.919 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Thimo Willems (Minerva Cycling Team) e l’austriaco Tobias Bayer (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 14° a 23″

ADRIATICA IONICA RACE

L’eritreo Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si è imposto nella seconda tappa, Castelfranco Veneto – Monte Grappa, percorrendo 174.6 Km in 4h12′15″, alla media di 41.53 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e il kazako Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan Team). Zana è il nuovo leader della classifica con 21″ su Tesfazion e 27″ su Pronskiy

RONDE DE L’OISE

Il Jason Tesson (St Michel-Auber 93) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Compiègne – Beauvais, percorrendo 176.3 Km in 3h58′07″, alla media di 44.424 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Iuri Leitao (Caja Rural-Seguros RGA) e l’olandese Jasper Rasch (À Bloc CT). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (Java Kiwi Atlántico), 86° a 17′16″. Il neozelandese James Fouché (Bolton Equities Black Spoke) si impone in classifica con 47″ sullo spagnolo Aritz Bagües (Caja Rural-Seguros RGA) e 1′15″ su Tesson. Gasparini 81° a 31′17″

MEMORIAL PHILIPPE VAN CONINGSLOO

L’australiano Cameron Scott (ARA Pro Racing Sunshine Coast) si è imposto nella corsa belga, Wavre – Bonheiden, percorrendo 176.3 Km in 4h00′02″, alla media di 44.069 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jelle Vermoote (Acrog – Tormans) e la slovacca Matus Stocek (ATT Investments). Nessun italiano in gara

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

Il tedesco Jonas Rapp (Hrinkow Advarics) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Jabłonka – Przehyba, percorrendo 125 Km in 3h18′35″, alla media di 37.768 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Rainer Kepplinger (Hrinkow Advarics) e di 27″ il ceco Jakub Otruba (Elkov-Kasper). Miglior italiano Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini) , 6° a 53″. Rapp si impone in classifica con 20″ su Kepplinger e 44″ su Otruba. Miglior italiano Calzoni, 5° a 1′02″

COURSE DE LA PAIX (Repubblica Ceca – Under23)

Il britannico Samuel Watson (nazionale britannica) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Jeseník, percorrendo 166.7 Km in 4h08′26″, alla media di 40.26 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (nazionale ceca) e il francese Valentin Retailleau (nazionale francese). Miglior italiano Francesco Busatto (nazionale italiana), 10°. Il belga Lennert Van Eetvelt (nazionale belga) si impone in classifica con 13″ sull’australiano Rudy Porter (nazionale australiana) e 14″ sul ceco Mathias Vacek (nazionale ceca). Miglior italiano Davide Piganzoli (nazionale italiana), 9° a 1′23″

TOUR DU CAMEROUN

Il francese Axel Taillandier (Team France Défense) si è imposto nella seconda tappa, Yaoundé – Ayos, percorrendo 118.8 Km in 2h51′33″, alla media di 42.772 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Anass Ait El Abdia (nazionale marocchina) e il ruandese Etienne Tuyizere (nazionale ruandese). Nessun italiano in gara. Il camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun) è ancora leader della classifica con 41″ sul burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinabè) e sul marocchino Achraf Ed-Doghmy (nazionale marocchina)

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Luis Carlos Chia (Supergiros-Alc.Manizales) si è imposto nella terza tappa, Sincelejo – Monteria, percorrendo 116.9 Km in 2h23′02″, alla media di 49.038 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Óscar Adalberto Quiroz (Colombia Tierra de Atletas) e Nelson Andrés Soto (Colombia Tierra de Atletas). Nessun italiano in gara. Chia è ancora leader della classifica con 10″ su Soto e 16″ su Quiroz

TROFEO CITTÀ DI MELDOLA – GP AWC EVENT (U23)

Il belga Luca Van Boven (Lotto Soudal U23) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Meldola, percorrendo 155.6 Km in 4h03′50″, alla media di 38.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) e di 6″ il tedesco Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Miglior italiano Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan). 5° a 6″.

MEMORIAL MONICA BANDINI (Donne)

L’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Meldola, percorrendo 114.2 Km in 3h17′15″, alla media di 34.737 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) e la canadese Olivia Baril (Valcar-Travel & Service)

ALPES GRESIVAUDAN CLASSIC (Donne)

La francese Évita Muzic (nazionale francese) si è imposta nella corsa francese, Plateau-des-Petites-Roches – Le Pleynet-Les 7 Laux, percorrendo 119.8 Km in 4h01′16″, alla media di 29.793 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Eglantine Rayer (nazionale francese juniors) e di 2″ la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team). Nessuna italiana in gara.

DWARS DOOR DE WESTHOEK (Donne)

L’italiana Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, circuito di Boezinge, percorrendo 128.5 Km in 3h13′51″, alla media di 39.773 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sofie Van Rooijen (Parkhotel Valkenburg) e l’italiana Gaia Masetti (AG Insurance-NXTG Team)

NATNAEL TESFAZION BRILLA SUL MONTE GRAPPA!

giugno 5, 2022 by Redazione  
Filed under News

Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni) conquista la tappa regina dell’Adriatica Ionica Race 2022 grazie ad una condotta di squadra perfetta, gli uomini di Gianni Savio prima logorano i diretti avversari e poi mettono il giovane eritreo in condizione di sfoggiare le sue doti veloci per imporsi su Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané), nuovo leader della corsa, e Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan).

Seconda frazione dell’Adriatica Ionica Race 2022 con arrivo in quota al Monte Grappa, la fuga di giornata questa volta tarda un po’ a formarsi, bisogna infatti attendere il chilometro venti di corsa per vedere un allungo di Santiago Umba (Drone Hopper – Androni), David Lozano (Team Novo Nordisk), Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior) ed Eugenio Sánchez (Equipo Kern Pharma). Il gruppo lascia fare, concedendo ai tre un vantaggio massimo di 2’. In testa, come ieri, le squadre faro a tenere stabile il vantaggio sono la Bardiani-CSF Faizané e la Astana Qazaqstan. La corsa vive l’attesa dell’imbocco dell’unica salita di giornata ben 28,3 Km con pendenza media del 4,9%, qui sono attesi gli scalatori a darsi battaglia con il leader Chistian Scaroni (Nazionale italiana). Salita del Monte Grappa che fa subito selezione proprio nel tratto più duro dei primi chilometri, la selezione avviene da dietro e già al secondo chilometro il gruppo dei migliori, ripresa la fuga, resta di soltanto sedici unità, in testa abbiamo: Christian Scaroni (Nazionale italiana), Giovanni Carboni (Nazionale italiana), Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF Faizané), Filippo Zana (Bardiani-CSF Faizané), Luca Covili (Bardiani-CSF Faizané), Eduardo Sepúlveda (Drone Hopper – Androni), Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni), Jefferson Cepeda (Drone Hopper – Androni), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Antonio Nibali (Astana Qazaqstan), Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa), Alessandro Fancellu (Eolo Kometa), Riccardo Lucca (Work Service Vitalcare Vega), Paul Double (Mg.K Vis-Color for Peace-VPM), Mikel Bizkarra (Euskaltel Euskadi) ed Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli ASD). Il ritmo in testa è scandito soprattutto dai Bardiani con, in particolare, Zoccarato che insieme agli Androni sono in superiorità numerica. Quando a fare il ritmo è Cepada l’andatura fa male a tanti, in testa per un lungo tratto della salita si porta Fancellu a fare un ritmo regolare per Fortunato. Il ritmo in testa diventa più sostenuto quando a tirare il gruppetto dei migliori sono Sepulveda e Cepada ed infatti a 10Km dall’arrivo in testa restano soltanto Scaroni, Zana, Covili, Pronskiy, Tesfazion, Cepeda, Bizkarra e Fortunato quest’ultimo un po’ dolorante dopo la caduta subita ieri. Il leader Scaroni è sempre in coda al gruppo ed ai meno otto chilometri è costretto ad alzare bandiera bianca, stessa sorte accade anche a Fortunato sotto i colpi di pedale di Zana prima e Cepada dopo. Ai meno cinque perde contatto Bizkarra, subito dopo provano un allungo Cepeda e Pronsky ma Zana riesce a portare il gruppetto sotto. Davanti restano in cinque, Zana, Covili, Pronskiy, Tesfazion, Cepeda il terreno per scattare non c’è più e quindi sarà volata ristretta. Gli Androni riescono a tenere alta l’andatura, Cepada si mette al comando a spingere il rapportone fin dentro l’ultimo chilometro, ai meno 150m a lanciare la volata è Zana ma Tesfazion lo affianca e lo salta nettamente andando a tagliare il traguardo a braccia alzate, secondo Zana, terzo arriva Pronskiy, quarto Covili e quinto Cepada. In classifica generale balza al comando Zana, seguito in seconda posizione proprio da Tesfazion a 21”, mentre terzo a 27” sale Pronskiy, al quarto posto a 39” Covili, quinto Cepada a 43”, sesto Bizkarra a 50”. Domani terza tappa nervosa da Ferrara a Brisighella di 141,3 Km.

Antonio Scarfone

Natnael Tesfatsion esulta sul Monte Grappa (Foto: Sprint Cycling Agency)

Natnael Tesfatsion esulta sul Monte Grappa (Foto: Sprint Cycling Agency)

VAN AERT APRE IL DELFINATO CON UNA VOLATA DELLE SUE. TAPPA E MAGLIA PER IL CAMPIONE BELGA

giugno 5, 2022 by Redazione  
Filed under News

Wout van Aert (Team Jumbo Visma) vince la prima tappa del Giro del Delfinato 2022 battendo nella volata di Beauchastel Ethan Hayter (Team INEOS) e Sean Quinn (Team EF Education EasyPost). Il belga è la prima maglia gialla ed ha già dichiarato che cercherà di difenderla fino all’ultimo, nonostante la presenza in squadra di gente come Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. Un antipasto di Tour davvero niente male.

Il Giro del Delfinato 2022 propone otto tappe interessanti ed aperte a molte soluzioni. Spiccano su tutte la cronometro individuale della quarta tappa da Montbrison – La Bâtie d’Urfé lunga quasi 32 km e l’ottava ed ultima tappa con il duro arrivo in salita sul Plateau de Solaison, che con le sue pendenze spesso in doppia cifra determinerà quasi certamente il vincitore della breve corsa francese. Alla partenza sono presenti molti attesi protagonisti del prossimo Tour de France come Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), David Gaudu (Team Groupama FDJ), Tao Geoghegan Hart (Team INEOS), Enric Mas (Team Movistar) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Da segnalare la Jumbo Visma che schiera una tridente fenomenale con Primoz Roglic, Wout van Aert e Jonas Vingegaard. Non manca neanche qualche reduce dal recente Giro d’Italia come Wilco Kelderman (Team BORA Hansgrohe) e Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert). La prima tappa da La Voulte-sur-Rhône a Beauchastel presenta già quattro GPM. Dopo la partenza da La Voulte-sur-Rhône si affronteranno i GPM del Col de Leyrisse e della Cote des Baraques prima di entrare al km 88 nel circuito finale da ripetere due volte in cui si affronterà la doppia scalata della Cote du Chambon de Bavas. L’ultimo scollinamento avverrà ad una trentina di km dall’arrivo ed è probabile che la vittoria se la contenderà in volata un gruppo compatto ma non troppo. La corsa si animava già sulle prime rampe del Col de Leyrisse ed erano molti gli attacchi per provare a evadere da gruppo e formare la fuga di giornata. Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM) era il primo a scollinare sul primo GPM di tappa. Alle ruote del francese si accodavano Laurens Huys (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Maxime Bouet (Team Arkea Samsic). Si segnalava intanto il primo ritiro del Giro del Delfinato. A dover mettere il piede a terra dopo una quarantina di km era Imanol Erviti (Team Movistar), malconcio per una caduta precedente. Rolland scollinava in prima posizione anche sulla successiva Cote de Baraques posta al km 41. Il gruppo manteneva la fuga ad una distanza di sicurezza. Era il Team BikeExchange Jayco a dettare il ritmo dell’inseguimento. All’entrata del circuito finale la fuga aveva poco più di due minuti di vantaggio sul gruppo. Rolland scollinava in prima posizione sul primo dei due passaggi sulla Cote du Chambon de Bavas posta al km 93.1. Era invece Bouet ad aggiudicarsi il traguardo volante di Beauchastel posto al km 129.1. All’inizio della seconda ed ultima scalata verso il GPM della Cote du Chambon de Bavas, il vantaggio del terzetto di testa era sceso a 1 minuto e 50 secondi. Rolland scollinava ancora in prima posizione mentre il gruppo aveva ormai annullato il vantaggio sui fuggitivi proprio dopo lo scollinamento. Il ritmo del gruppo era aumentato decisamente anche perchè Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) era segnalato in difficoltà nelle retrovie. L’olandese scollinava con oltre un minuto di ritardo sul gruppo e tutta la sua squadra si impegnava in un difficilissimo inseguimento. Nel frattempo in testa alla corsa si era portato Mikkel Honorè (Team Quick Step Alpha Vinyl) che sfruttava le sue buone doti di discesista per guadagnare qualcosa sul gruppo. Il gruppo, tirato dal uomini della INEOS, riprendeva Honorè a 22 km dall’arrivo. Anche la Jumbo Visma e la Trek Segafredo davano man forte in testa al gruppo per mantenere una velocità costante e impedire il rientro di Groenewegen. Il gruppo Groenewegen cercava fino alla fine di rientrare sul gruppo principale ma quest’ultimo manteneva un vantaggio di 30-40 secondi che non veniva più eroso dagli inseguitori. Nella volata sul traguardo di Beauchastel era Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a vincere davanti a Ethan Hayter (Team INEOS) e Sean Quinn (Team EF Education EasyPost). Chiudevano la top five Hugo Page (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quarta posizione ed Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies) in quinta posizione. Van Aert ricomincia a mietere successi anche in una corsa a tappe dopo la Campagna del Nord che lo aveva già visto trionfare all’Omloop Het Nieuwsblad ed all’E3 Saxo Bank Classic, per non dimenticare la vittoria nella cronometro individuale della quarta tappa della Parigi – Nizza ed i podi della Parigi – Roubaix e della Liegi-Bastogne-Liegi. Il belga veste la prima maglia gialla del Giro del Delfinato 2022 con 4 secondi di vantaggio su Hayter e 6 secondi di vantaggio su Quinn. Domani è in programma la seconda tappa da Saint-Péray – Brives-Charensac, per un totale di 170 km. E’ una tappa che presenta quattro GPM, non durissimi ma posizionati in punti che potrebbero portare a qualche attacco o scaramuccia tra i big. In particolare dopo il Col de Mezilhac, quasi 12 km al 4% di pendenza media, la strada presenta diversi saliscendi sui quali chi ha voglia può provare qualche attacco, anche se mancheranno ancora una cinquantina di km all’arrivo.

Giuseppe Scarfone

Wout van Aert vince a Beauchastel (foto: Getty Images Sport)

Wout van Aert vince a Beauchastel (foto: Getty Images Sport)

SPLENDE D’AZZURRO MONFALCONE, CHRISTIAN SCARONI PRIMA VITTORIA TRA I PROFESSIONISTI!

giugno 4, 2022 by Redazione  
Filed under News

Bellissimo acuto di Christian Scaroni (Nazionale italiana) nella tappa di apertura dell’Adriatica Ionica Race 2022 con arrivo a Monfalcone. Per il bresciano prima vittoria tra i professionisti conquistata grazie ad uno sprint vincente su un drappello di cinque atleti avvantaggiatisi nei chilometri finali. Il 24enne si è imposto su Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma). Il gruppo dei migliori ha chiuso con un ritardo di 19”.

Prende il via l’edizione 20022 dell’Adriatica Ionica Race con la prima frazione, delle cinque previste, da Tarvisio a Monfalcone per 193,8 Km. Fin dal chilometro zero tanti i tentativi per portare via la fuga buona. A riuscirci sono in quattro: Matteo Donegà (Cycling Team Friuli), Adriano Brogi (Giotti Victoria-Savini Due), Federico Burchio (Work Service-Vitalcare-Dynatek) e Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior). Il quartetto in testa arriverà ad avere un vantaggio massimo di 4’:25”. Dietro in testa al gruppo le formazioni più attive per ricucire sono soprattutto la bardiani CSF e la selezione della Nazionale italiana. Poco prima di metà gara, il vantaggio degli attaccanti scende a 3’:20”, oscillando fino a 3:35” al passaggio dallo sprint intermedio di Capriva del Friuli, vinto da Zurlo. La seconda parte della tappa offre un’orografia più mossa ed il gruppo si porta a 1:30 sulla testa della corsa quando i battistrada iniziano l’ascesa verso San Floriano del Collio, salita breve di 2,7 Km al 6,5% di pendenza media. Il gruppo dei migliori inizia a sfilacciarsi, il ritmo sempre più sostenuto fa sì che la fuga viene annullata nella successiva difficoltà altimetrica di giornata, segnata come unico GMP, la salita che porta in cima a San Michele del Carso 3,5 km al 6.5% di media. In vista dello scollinamento provano un allungo Paul Double (MG.K Vis Colors for Peace), Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Luca Covili (Bardiani CSF Faizanè) e Veljko Stojnic (Team Corratec). I nuovi quattro contrattaccanti riescono subito a guadagnare una trentina di secondi che diventano 20” alla fine della discesa. Il gruppo riesce a ritornare sotto, e assorbire i quattro, a 6Km dall’arrivo. Il profilo altimetrico non offre più alcuna difficolta tanto che si pensa ad una volata con gruppo compatto, ma ai meno cinque un terzo allungo in testa al gruppo viene promosso da: Christian Scaroni (Gazprom-Rusvelo), Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè), Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Riccardo Lucca (Work Service-Vitalcare-Dynatek) e Mikel Iturria (Euskaltel-Euskadi). Dietro la rezione del gruppo è tardiva, tanto che nessuno riesce ad organizzare l’inseguimento. I cinque arrivano all’arco dell’ultimo chilometro con 20” di vantaggio, lo sprint ristretto è vinto da Scaroni, che si impone in modo netto su Zana e Garcia Pierna. Il giovane bresciano va quindi al comando della classifica generale grazie agli abbuoni con 4” di vantaggio su Zana e 6” su Garcia Piena. Domani seconda tappa da Castelfranco Veneto a Monte grappa per un arrivo in salita che potrà rivoluzionare la classifica generale.

Antonio Scarfone

La vittoria di Scaroni a Monfalcone allAdriatica Ionica Race 2022 (Foto: Sprint Cycling Agency)

La vittoria di Scaroni a Monfalcone all'Adriatica Ionica Race 2022 (Foto: Sprint Cycling Agency)"

04-06-2022

giugno 4, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

ADRIATICA IONICA RACE

L’italiano Christian Scaroni (nazionale italiana) si è imposto nella prima tappa, Tarvisio – Monfalcone, percorrendo 169.2 Km in 3h43′48″, alla media di 45.361 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Zana (Bardiani CSF Faizanè) e lo spagnolo Raúl García (Equipo Kern Pharma). Scaroni è il primo leader della classifica con 4″ su Zana e 6″ su García

RONDE DE L’OISE

Il Jason Tesson (St Michel-Auber 93) si è imposto nella terza tappa, La Croix-Saint-Ouen – Ressons-sur-Matz, percorrendo 176.7 Km in 4h26′27″, alla media di 39.79 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Valentin Tabellion (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) e Killian Théot (C.C.Nogent-sur-Oise). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (Java Kiwi Atlántico), 71° a 3′16″. Il neozelandese James Fouché (Bolton Equities Black Spoke) è ancora leader della classifica con 47″ sullo spagnolo Aritz Bagües (Caja Rural-Seguros RGA) e 1′27″ sul connazionale Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke). Gasparini 72° a 14′01″

HEYLEN VASTGOED HEISTSE PIJL

Il belga Arnaud De Lie (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Vosselaar – Heist-op-den-Berg, percorrendo 192.8 Km in 4h08′54″, alla media di 46.476 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) e il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team)

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella seconda tappa, Niepolomice – Nowy Targ, percorrendo 141 Km in 3h28′05″, alla media di 40.657 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Marceli Boguslawski (HRE Mazowsze Serce Polski) e il danese Sebastian Nielsen (Restaurant Suri-Carl Ras). Miglior italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini). L’italiano Walter Calzoni (Gallina Ecotek Lucchini) è ancora leader della classifica con 1″ sul tedesco Jonas Rapp (Hrinkow Advarics) e 12″ sul ceco Jakub Otruba (Elkov-Kasper)

TOUR OF ALBANIA

L’albanese Ylber Sefa (nazionale albanese) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Argirocastro – Fier, percorrendo 109 Km in 2h24′10″, alla media di 45.36 Km/h. Ha preceduto di 13″ l’azero Elchin Asadov (nazionale azera) e il croato Antonio Barac (Meridiana Kamen Team). Nessun italiano in gara. Sefa si impone in classifica con 2′08″ sul rumeno Cristian Raileanu (CSA Steaua Bucuresti) e 2′28″ sul connazionale Mikel Demiri (nazionale albanese).

COURSE DE LA PAIX (Repubblica Ceca – Under23)

Il belga Lennert Van Eetvelt (nazionale belga) si è imposto nella seconda tappa, Bruntál – Dlouhé Stráně, percorrendo 134.6 Km in 3h48′27″, alla media di 35.351 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Alejandro Franco (nazionale spagnola) e l’australiano Rudy Porter (nazionale australiana). Miglior italiano Davide Piganzoli (nazionale italiana), 10° a 1′02″. Van Eetvelt è il nuovo leader della classifica con 13″ su Porter e 14″ sul ceco Mathias Vacek (nazionale ceca) Miglior italiano Piganzoli, 10° a 1′23″

TOUR DU CAMEROUN

Il camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun) si è imposto nella prima tappa, circuito di Douala, percorrendo 123.3 Km in 2h51′33″, alla media di 43.124 Km/h. Ha preceduto di 41″ il ruandese Didier Munyaneza (nazionale ruandese) e il burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Tella è il primo leader della classifica con 41″ su Munyaneza e Daumont

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Nelson Andrés Soto (Colombia Tierra de Atletas) si è imposto nella seconda tappa, Cartagena – Sincelejo, percorrendo 176.7 Km in 4h00′17″, alla media di 44.123 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Johan Antonio Colon (Orgullo Paisa) e Luis Carlos Chia (Supergiros-Alc.Manizales). Nessun italiano in gara. Chia è ancora leader della classifica con 4″ su Oto e 8″ sul connazionale Juan Alejandro Umba (Boyaca Avanza)

« Pagina precedentePagina successiva »